Redone n. 3 anno 2009 - Parrocchia GOTTOLENGO
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Il <strong>Redone</strong><br />
Follest: Poker Face<br />
La vita è un azzardo,<br />
GIOCALA!!!<br />
Gli adolescenti sono un po’<br />
così: nomadi e viandanti,<br />
cercatori di stelle.<br />
C’è chi è studente e in<br />
estate è in vacanza, “non<br />
sa cosa fare”, c’è chi lavora<br />
e aspetta le ferie, quelle<br />
che poi passano troppo in<br />
fretta, ma tutti camminano,<br />
viaggiano, cercano.<br />
Li trovi per strada, in piazza:<br />
sono un po’ la loro casa, non s<strong>anno</strong> cosa<br />
fare, ma non vogliono cose troppo programmate;<br />
guai a incastrarli in calendari e orari rigidi,<br />
pieni, calcolati dall’alto. Proprio d’estate vorrebbero<br />
autogestirsi, poter decidere e scegliere.<br />
H<strong>anno</strong> bisogno di un punto di riferimento,<br />
di un luogo dove trovarsi, stare insieme, tirar<br />
notte, vedere lui, guardare lei, girare e divertirsi,<br />
“far prove di trasgressione” ed anche impegnarsi.<br />
Sono i ragazzi del Follest, folli notti di<br />
divertimento e impegno, ma che non vivono o<br />
cercano durante l’<strong>anno</strong>.<br />
Quest’<strong>anno</strong> il tema folle è Poker Face<br />
Avete mai sentito l’espressione<br />
“Faccia da poker” o detto in inglese<br />
“Poker Face” ? Ultimamente è una<br />
frase che si usa spesso, per molti<br />
non ha significato, ma in realtà ha<br />
un senso ben preciso, usato anche<br />
come metafora su vari argomenti.<br />
Quando qualcuno vi dice che avete<br />
la “Faccia da Poker”, vuol dire<br />
che siete persone abili e impenetrabili,<br />
e quindi è difficile cogliere in<br />
voi emozioni, stati d’animo e tanto<br />
altro. Un giocatore di poker deve<br />
sempre stare attento a non dare<br />
troppe informazioni del suo umore<br />
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mentre gioca una partita, altrimenti gli avversari<br />
capir<strong>anno</strong>, dal loro nervosismo o tranquillità,<br />
che tipo di carte potrebbe avere o che gioco<br />
stia svolgendo. Quindi, questa espressione potrebbe<br />
essere un complimento in alcuni casi e<br />
un atteggiamento negativo in altre situazioni.<br />
Noi abbiamo voluto sottolineare, attraverso la<br />
metafora del gioco,che la vità è un AZZARDO<br />
(è impegnativo scommettere sulla vita e con la<br />
vita) e quindi va giocata.<br />
Sera dopo sera i ragazzi si sono affrontati in<br />
giochi, abilità di disegno con i madonnari, serata<br />
disturbata dal maltempo, uscita in tenda,<br />
cena con karaoke, un momento attorno al fuoco<br />
contemplando le stelle, tutto condito con<br />
della buona musica e la voglia di ridere e dire<br />
ci sono anche io.<br />
Queste sono le folli notti che l’Oratorio propone<br />
per loro<br />
Gli adolescenti ci sono, si f<strong>anno</strong> sentire, chiedono<br />
esigono, propongono, a volte si f<strong>anno</strong> tirare,<br />
ma val la pena scommettere con loro e su<br />
di loro….sono cercatori di stelle!!!<br />
Nasinsù. Tutti fermi a<br />
guardare il cielo, per scorgervi stelle, scintille<br />
di luce, segreti e misteri. E, al di sopra di tutto,<br />
Colui che ne è l’autore. Il Grest di quest’<strong>anno</strong> si<br />
concentra sul tema del cielo. In corrispondenza<br />
dell’Anno Internazionale dell’Astronomia proclamato<br />
dall’ONU, anche le nostre Diocesi e più in<br />
particolare la nostra <strong>Parrocchia</strong>, in questo tempo<br />
estivo, sarà invitata a passare le loro settimane…<br />
con il naso all’insù, alla scoperta del Mistero<br />
racchiuso in quel “fazzoletto azzurro” che ci<br />
sovrasta e ci abbraccia.<br />
Si starà con il naso in aria capaci di lasciarsi stupire<br />
dalla meraviglia di ciò che è semplicemente<br />
infinito e proprio per questo non finisce mai di<br />
sorprendere.<br />
Nasinsù. Perché anche a noi come ad Abramo<br />
in questa estate è rivolto un invito: “Guarda il<br />
cielo e conta le stelle”. La storia della salvezza<br />
inizia dal cielo! Dio poteva inventare un inizio<br />
più solenne, più potente, più a suon di tromba<br />
e coreografia. No. Ha scelto di indicare ad Abramo<br />
il cielo: là, il punto di partenza e di arrivo di<br />
ogni uomo. E là dare un occhio alle stelle: cento,<br />
mille, milioni, miliardi di stelle per dire che dove<br />
arriva Dio non si conta la fine.<br />
C’è solo splendore, solo incanto, solo bellezza.<br />
E così Abramo si fida. E parte. Non sa nemmeno<br />
lui alla ricerca di che cosa. Ma si fida. Il riferimento<br />
alla promessa fatta da Dio ad Abramo ricorda<br />
che anche per i nostri ragazzi questi mesi<br />
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Il <strong>Redone</strong><br />
Nasinsu:<br />
guarda il cielo e conta le stelle<br />
Grest <strong>2009</strong><br />
estivi sar<strong>anno</strong> un tempo di benedizione, di promesse<br />
accolte e realizzate, di stelle cadenti cui<br />
affidare i piccoli-grandi desideri di ogni cuore.<br />
Ogni giorno di Grest sarà l’occasione per imparare<br />
ad alzare lo sguardo, a contemplare la vita<br />
da un altro punto di vista, a vivere l’accoglienza<br />
dell’imprevedibile come un dono di fronte a cui<br />
semplicemente elevare il nostro inno di gioia.<br />
Proprio come è successo a Davide che canta:<br />
“Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la<br />
luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è<br />
l’uomo perché te ne ricordi?”. Guardare il cielo<br />
per ritrovare il proprio posto sulla terra; guardare<br />
il cielo per ricominciare a respirare l’infinito a cui<br />
apparteniamo; guardare il cielo per imparare a<br />
disegnare “costellazioni all’interno della propria<br />
comunità mettendosi a servizio dell’altro.<br />
All’inizio di un’altra estate calda e luminosa, le<br />
stelle, nel loro splendore, ci ridicono che il futuro<br />
sarà abbondante, pieno di speranza, perché è<br />
nel cielo, infinito ed eterno, che ne è custodita<br />
la promessa. Siamo consapevoli che l’estate è<br />
tempo privilegiato per gli adolescenti, investiti<br />
del ruolo di animatori, sar<strong>anno</strong> infatti proprio loro<br />
i primi a mettersi in viaggio verso questa straordinaria<br />
destinazione che è il cielo.<br />
Per questo si guardano gli adolescenti animatori<br />
con la follia di chi crede in loro e alla loro potenzialità<br />
di essere creatori, segni, testimoni di vita<br />
e di vita piena.<br />
La stessa vita promessa ad Abramo e che in