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Redone n. 3 anno 2009 - Parrocchia GOTTOLENGO

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Il <strong>Redone</strong><br />

zi dell’Oratorio scomparso lo scorso <strong>anno</strong> in<br />

un tragico incidente; sportivo, ma soprattutto<br />

sempre presente quando si apriva il cancello<br />

del campo.<br />

Questa quinta edizione, la cui finale si prevede<br />

per il 24 Luglio, vede la partecipazione<br />

di ben 20 squadre: Gottolengo, Leno, Castel-<br />

- 38 -<br />

letto, Pavone, Pralboino, Gambara sono alcuni<br />

dei paesi da cui vengono le formazioni<br />

calcistiche.<br />

Grazie a Dio non ci sono per ora gravi infortuni<br />

E’ stata secondo noi una bella esperienza di<br />

sport, amicizia, di Oratorio in festa.<br />

Vogliamo ringraziare ciascun giocatore per<br />

l’impegno che ci ha messo; siamo a volte rimasti<br />

stupiti della determinazione che si è vista sul<br />

campo. Vogliamo ringraziare chi ha organizzato,<br />

perchè era il primo <strong>anno</strong> e non era facile.<br />

Vogliamo ringraziare gli arbitri, i guardalinee,<br />

i raccattapalle (volenterosissimi!). Vogliamo<br />

ringraziare quelli del bar che h<strong>anno</strong><br />

fatto gli straordinari. Vogliamo ringraziare la<br />

<strong>Parrocchia</strong>, l’Oratorio, e tutti quelli che, pur<br />

non avendo fisicamente lavorato, h<strong>anno</strong> permesso<br />

che il torneo si svolgesse.<br />

Gli Organizzatori<br />

Carta del Fair Play<br />

• Qualunque sia il ruolo nello sport, anche quello di spettatore, mi impegno a:<br />

• Fare di ogni incontro sportivo, importa poco la posta in palio e la rilevanza dell’avvenimento,<br />

un momento privilegiato, una sorta di festa.<br />

• Conformarmi alle regole ed allo spirito dello sport praticato.<br />

• Rispettare i miei avversari come me stesso.<br />

• Accettare le decisioni degli arbitri e dei giudici sportivi, sapendo che come me, h<strong>anno</strong> diritto<br />

all’errore, ma f<strong>anno</strong> di tutto per non commetterlo.<br />

• Evitare la cattiveria e le aggressioni nei miei atti, nelle mie parole o nei miei scritti.<br />

• Non usare artifizi e inganni per ottenere il successo.<br />

• Restare degno nella vittoria, come nella sconfitta.<br />

• Aiutare ognuno, con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione.<br />

• Soccorrere ogni sportivo ferito o la cui vita e’ in pericolo.<br />

• Essere realmente un ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i principi qui<br />

affermati.<br />

Con questo impegno, considero di essere un vero sportivo.<br />

Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport<br />

• Diritto di divertirsi e di giocare;<br />

• Diritto di fare sport;<br />

• Diritto di beneficiare di un ambiente sano;<br />

• Diritto di essere trattato con dignità;<br />

• Diritto di essere circondato ed allenato da persone competenti;<br />

• Diritto di seguire allenamenti adeguati ai suoi ritmi e di avere i giusti tempi di riposo;<br />

• Diritto di misurarsi con giovani che abbiano le medesime probabilità di successo;<br />

• Diritto di partecipare a competizioni adatte alla sua età;<br />

• Diritto di praticare il suo sport in assoluta sicurezza;<br />

• Diritto di non essere un campione.<br />

Nell’Anno Paolino, indetto dal Papa Benedetto<br />

XVI per commemorare i duemila anni della<br />

nascita di San Paolo, quattro pellegrini, Angelo<br />

Facchi, Agnese Leali, Albina Puzzi e Cesare<br />

Stringhini, si sono diretti in questa regione per<br />

cercare di leggere i segni di un passaggio particolare,<br />

quello della parola di Cristo attraverso<br />

la predicazione e la testimonianza di Paolo. La<br />

storia di Paolo di Tarso (Saulo) che possiamo<br />

leggere negli Atti degli Apostoli e nelle numerose<br />

lettere da lui inviate alle nuove comunità<br />

cristiane, oltre ad insegnarci la fede religiosa<br />

e progettare le basi della teologia cristiana, ci<br />

aiuta a capire la vita quotidiana dell’uomo alla<br />

luce dell’annuncio della buona notizia: il Vangelo<br />

di Gesù Cristo.<br />

Partiti il 27 maggio di buon mattino, ci siamo diretti<br />

a Prevalle, e uniti ad un gruppo di pellegrini<br />

di questa parrocchia siamo partiti per l’aeroporto<br />

di Malpensa, destinazione Istanbul.<br />

Primo e secondo giorno Ad Istanbul (Bisanzio,<br />

Costantinopoli), giro della città in bella posizione<br />

sul Corno d’Oro e il Bosforo con visita alla<br />

basilica di Santa Sofia, capolavoro dell’arte bizantina,<br />

alla chiesa di San Salvatore in Chora<br />

che conserva preziosi mosaici, alla Moschea<br />

Blu, chiamata così per la preponderanza di<br />

questo colore derivato dalle bellissime maioliche<br />

che la ricoprono all’interno, al palazzo<br />

Topkapi (porta del c<strong>anno</strong>ne) che fu residenza<br />

dei sultani ottomani e dove è racchiuso il tesoro<br />

imperiale, al gran Bazar.<br />

Terzo e quarto giorno Partenza in traghetto<br />

per Bandirma, oltre il mar di Marmara e continuazione<br />

fino a Smirne, una delle sette chiese<br />

dell’Apocalisse (con Efeso, Pergamo, Tiàtira,<br />

Sardi, Filadelfia e Laodicea) e dove il vescovo<br />

Policarpo subì il martirio. Giunti poi a Efeso si<br />

sale sulla collina degli Usignoli dove si venera<br />

la casa della Madonna (su indicazione che<br />

VITA DEL PAESE<br />

- 39 -<br />

Il <strong>Redone</strong><br />

SULLE ORME DI SAN PAOLO,<br />

L’APOSTOLO DELLE GENTI PELLEGRINI IN ASIA MINORE (TURCHIA)<br />

ebbe in visione una monaca agostiniana tedesca,<br />

Anna Khatarina Emmerick). Proseguendo<br />

la visita entriamo in uno dei siti archeologici più<br />

importanti del mondo che comprende la Biblioteca<br />

di Celso, il teatro, luogo in cui culminò la<br />

disputa di Paolo con i venditori di oggetti pagani,<br />

in onore di Artemide (gli argentieri), il tempio<br />

di Adriano, la basilica dell’omonimo concilio che<br />

proclamò Maria, Madre di Dio (Theotokos), la<br />

basilica di San Giovanni sulla tomba dell’Apostolo.<br />

Proseguimento per Pamukkale (Castello<br />

di cotone) e visita delle “cascate pietrificate”,<br />

bianche rupi frastagliate create dai depositi calcarei<br />

sui fianchi della collina da dove scaturisce<br />

acqua termale dalle proprietà terapeutiche, dei<br />

resti della Chiesa di San Filippo, martire nella<br />

Hierapolis romana nell’87 d.c.<br />

Quinto e sesto giorno Trasferimento attraverso<br />

la regione dei laghi per raggiungere Konya e<br />

visita al mausoleo di Mevlana (Nostro Signore)<br />

figura mistica della spiritualità mussulmana e<br />

fondatore di una confraternita islamica mistica,<br />

i Dervisci (che significa “cercatori di porte”)<br />

i quali, attraverso una danza ricca di gesti<br />

simbolici ricercano l’estasi che li avvicina a Dio<br />

ruotando a lungo su sé stessi. Sosta poi nella<br />

chiesa di San Paolo, memoria della predicazione<br />

di Paolo alla comunità cristiana di Ikonio.<br />

Nella stessa chiesa sono ricordati pure Santa<br />

Tecla e San Timoteo: Tecla, convertita all’annuncio<br />

dell’apostolo, subì persecuzioni e morì<br />

a Seleucia ed è ricordata nel Duomo di Milano<br />

il 23 settembre; Timoteo, oriundo di Listra,<br />

una delle Chiese della Galazia (con Antiochia<br />

di Pisidia, Listra, Ikonio e Derbe) fu discepolo<br />

di San Paolo che lo volle compagno di viaggio<br />

e poi vescovo a Efeso e al quale indirizzò due<br />

lettere.<br />

Settimo e ottavo giorno Giornata dedicata alla<br />

regione di Cappadocia (che può significare “Pa-

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