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La laconica battuta di Prodi - Corriere Del Sud

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REGIONALE<br />

Via Lucifero 40 - CROTONE -<br />

Tel. 0962/905192 - Fax 902528<br />

Giorgio <strong>La</strong>mbrinopulos<br />

PERIODICO INDIPENDENTE CULTURALE - ECONOMICO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE<br />

DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE - Via Lucifero 40 - Crotone 88900 - Tel.(0962) 905192 - Fax (0962) 90.25.28 Iscr.Reg.Naz. della Stampa n. 4548 del 12.02.1994 - ROC n. 2734<br />

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ASSOCIATO ALL’USPI<br />

Anno XVI N° 18/2007 - 30 <strong>di</strong>cembre C 1,00<br />

UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA<br />

REGIONALE<br />

Via Lucifero 40 - CROTONE -<br />

Tel. 0962/905192 - Fax 902528<br />

Dibattito politico per la sentenza del Tar <strong>La</strong>zio<br />

<strong>La</strong> <strong>laconica</strong> <strong>battuta</strong> <strong>di</strong> Pro<strong>di</strong><br />

Il Ministro dell’Economia è <strong>di</strong>ventato “il capo espiatorio” sul caso Speciale<br />

Continua a tenere banco<br />

nel <strong>di</strong>battito politico<br />

la sentenza del<br />

Tar del <strong>La</strong>zio che ha accolto<br />

il ricorso presentato dal generale<br />

Roberto Speciale<br />

contro la rimozione dall’incarico<br />

<strong>di</strong> comandante generale<br />

della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza.<br />

Se il Professore glissa<br />

alla domanda e l’opposizione<br />

persiste nell’attacco a<br />

Padoa-Schioppa e Visco,<br />

chiedendone le <strong>di</strong>missioni,<br />

nell’Unione non c’è omogeneità<br />

<strong>di</strong> vedute. “Oggi<br />

non è una giornata ‘speciale’”<br />

è la <strong>laconica</strong> <strong>battuta</strong> <strong>di</strong><br />

Romano Pro<strong>di</strong> ai cronisti<br />

che a Bologna, fuori dalla<br />

messa domenicale, gli chiedevano<br />

un commento sul<br />

caso del generale e chi sarà<br />

domani alla guida della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza. Mentre<br />

Anna Finocchiaro ammette<br />

che ‘’sono stati commessi<br />

degli errori dagli uffici che<br />

hanno scritto il provve<strong>di</strong>mento<br />

con il quale veniva<br />

sollevato dall’incarico il generale<br />

Speciale”. “Mi piacerebbe<br />

- spiega - un Paese<br />

in cui questi errori non si<br />

producessero, ma anche un<br />

Paese in cui a capo della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza ci fossero<br />

persone che non usano<br />

risorse pubbliche per fini<br />

personali”. Anche Massimo<br />

Dona<strong>di</strong>, capogruppo alla<br />

Camera <strong>di</strong> Italia dei Valori,<br />

<strong>di</strong>ce che “il governo ha<br />

commesso un errore, ma la<br />

il Generale Roberto Speciale<br />

Incroci Atlantici<br />

Francesco Perfetti<br />

L’attacco alle Torri Gemelle<br />

<strong>di</strong> New York<br />

dell’11 settembre 2001<br />

ha rappresentato un momento<br />

<strong>di</strong> svolta nella storia non soltanto<br />

degli Stati Uniti, ma anche,<br />

e soprattutto, nella storia<br />

dell’Occidente. Infatti, quell’evento<br />

– con tutto quanto ne<br />

è seguito: la crociata contro il<br />

terrorismo internazionale, la<br />

guerra in Afghanistan e poi in<br />

Iraq, la guerriglia che insanguina<br />

tuttora il Me<strong>di</strong>o Oriente<br />

– ha mo<strong>di</strong>ficato profondamen-<br />

te il sistema degli equilibri<br />

internazionali e ha posto con<br />

grande evidenza il problema<br />

della collocazione – ovvero,<br />

se si preferisce, <strong>di</strong> una ricollocazione<br />

– della Unione Europea<br />

nel nuovo contesto internazionale<br />

quale è venuto<br />

ridefinendosi proprio a partire<br />

da quegli avvenimenti drammatici.<br />

Il mondo, insomma, è<br />

cambiato, è profondamente<br />

cambiato dopo l’11 settembre.<br />

Già da tempo, per la verità,<br />

dopo l’abbattimento del muro<br />

<strong>di</strong> Berlino e il crollo dei regimi<br />

<strong>di</strong> socialismo reale, la situazione<br />

internazionale appa-<br />

riva caratterizzata dalla<br />

presenza <strong>di</strong> una sola superpotenza,<br />

appunto gli Stati Uniti,<br />

egemone in<strong>di</strong>scussa nel ruolo<br />

<strong>di</strong> garante riconosciuto <strong>di</strong> un<br />

nuovo or<strong>di</strong>ne internazionale<br />

fondato tanto sui principi<br />

quanto sulla prassi della cosiddetta<br />

liberaldemocrazia.<br />

Accanto alle analisi <strong>di</strong> quei<br />

politologi che sottolineavano<br />

come, in una prospettiva <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>o o lungo termine, gli<br />

Stati Uniti si sarebbero trovati<br />

in una inevitabile situazione<br />

<strong>di</strong> conflitto non soltanto con il<br />

Me<strong>di</strong>o Oriente, ma anche con<br />

l’emergente potenza, econo-<br />

mica e politica, della Cina, mi<br />

sembra, per l’eco che ebbe in<br />

Occidente e per le <strong>di</strong>scussioni<br />

cui dette luogo, sia opportuno<br />

rammentare un celebre saggio<br />

<strong>di</strong> Francis Fukuyama. Politologo<br />

e filosofo <strong>di</strong> formazione<br />

hegeliana, questi – in un saggio<br />

dal titolo suggestivo The<br />

end of history pubblicato nel<br />

1989 sulla bella rivista The<br />

National Interest (e poi <strong>di</strong>venuto<br />

un libro assai fortunato<br />

anche in Europa) – sostenne<br />

la tesi che la fine del comunismo<br />

aveva comportato la fine<br />

Continua a pag 24<br />

fiducia al ministro Padoa-<br />

Schioppa non è in alcun<br />

modo in <strong>di</strong>scussione, per<br />

noi il caso si è concluso con<br />

la doverosa revoca delle deleghe<br />

sulla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />

al viceministro<br />

Visco”. Il ministro dell’Economia<br />

è <strong>di</strong>ventato ‘’il<br />

capro espiatorio’’ sul caso<br />

Speciale, secondo il ministro<br />

delle Infrastrutture, Antonio<br />

Di Pietro. Il leader<br />

dell’Italia dei Valori è convinto<br />

che in questa vicenda<br />

l’esecutivo oltre che ‘’pasticcione<br />

è stato anche un<br />

po’ arrogante’’. ‘’Il ministro<br />

Padoa-Schioppa - ricorda<br />

Di Pietro - ha portato all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno del Consiglio<br />

dei ministri la questione<br />

della revoca dei poteri<br />

del generale Speciale ma<br />

tutto il governo l’ha votato<br />

con il mio voto contrario. E’<br />

sbagliato, dunque, prendersela<br />

ora con Padoa-Schioppa’’.<br />

Gli dà ragione il senatore<br />

del Pd, Antonio Polito,<br />

che <strong>di</strong>fende il titolare <strong>di</strong> Via<br />

XX settembre e parla <strong>di</strong><br />

‘’scelte che sono state fatte<br />

collegialmente e sostenute<br />

pubblicamente dal governo<br />

e dalla sua maggioranza. E’<br />

dunque ingiusto oggi chiederne<br />

le <strong>di</strong>missioni. Sarebbe<br />

più logico, dal punto <strong>di</strong><br />

vista dell’opposizione,<br />

chiedere le <strong>di</strong>missioni del<br />

governo. Ma questo - conclude<br />

Polito - è ciò che l’opposizione<br />

fa dal primo giorno<br />

della legislatura”. Il<br />

verde Paolo Cento, sottosegretario<br />

al ministero dell’Economia,<br />

preferisce concentrare<br />

la polemica sul<br />

centrodestra. “Bene ha fatto<br />

ieri in Parlamento la maggioranza<br />

<strong>di</strong> centrosinistra a<br />

confermare piena fiducia al<br />

ministro Padoa-Schioppa e<br />

all’operato del governo -<br />

sottolinea - Sul caso Speciale<br />

il centrodestra fa solo<br />

strumentalizzazioni cercando<br />

<strong>di</strong> politicizzare una vicenda<br />

che deve rimanere in<br />

ambito istituzionale’’. ‘’In<br />

quale altro Paese dell’Occidente<br />

avanzato - si chiede<br />

invece Daniele Capezzone<br />

- Tommaso Padoa-Schioppa<br />

e Vincenzo Visco sarebbero<br />

rimasti o resterebbero<br />

ancora al loro posto? Sarebbe<br />

molto opportuno, da parte<br />

loro - osserva - un atto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>gnità: <strong>di</strong>mettersi, lasciare<br />

le poltrone, e scusarsi per<br />

questo mix <strong>di</strong> prepotenza e<br />

<strong>di</strong>lettantismo’’. Tutta l’opposizione<br />

insiste nel volere<br />

le <strong>di</strong>missioni del titolare<br />

dell’Economia e anche <strong>di</strong><br />

Visco. “Il ministro delle Finanze<br />

caccia un consigliere<br />

della Rai e il comandante<br />

generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Finanza. Ma il tribunale<br />

amministrativo gli dà torto<br />

due volte: ‘non lo puoi fare’<br />

- rileva Paolo Bonaiuti, portavoce<br />

<strong>di</strong> Silvio Berlusconi<br />

- Il ministro non si <strong>di</strong>mette e<br />

neanche chiede scusa: è un<br />

caso <strong>di</strong> prepotenza mai visto”.<br />

‘’Non possono bastare<br />

le ammissioni <strong>di</strong> errore,<br />

pronunciate a mezza bocca,<br />

da vari esponenti della sinistra’’<br />

mette in chiaro Isabella<br />

Bertolini, vice presidente<br />

dei deputati <strong>di</strong> Forza Italia,<br />

che intima ‘’un’assunzione<br />

<strong>di</strong> responsabilità’’: ‘’Se,<br />

come ha affermato alla Camera<br />

il ministro Padoa-<br />

Schioppa, c’è da parte del<br />

governo il massimo rispetto<br />

delle decisioni della Magistratura,<br />

il presidente del<br />

Consiglio deve chiedere le<br />

<strong>di</strong>missioni imme<strong>di</strong>ate del<br />

Continua a pag 2<br />

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P<br />

2 olitica<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Segue dalla prima<br />

viceministro’’. Le fa eco Maurizio<br />

Gasparri, <strong>di</strong> An: ‘’Al reintegro<br />

imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> Speciale deve poi<br />

corrispondere l’imme<strong>di</strong>ato allontanamento<br />

dal governo <strong>di</strong> Padoa-<br />

Schioppa e Visco. Due persone che<br />

hanno più volte violato le leggi. Le finanze<br />

pubbliche non possono rimanere<br />

in mani che affondano nell’illegalità.<br />

Gli onesti al loro posto, i nemici della<br />

legge a casa. Subito. Se non avverrà<br />

scatteranno le nostre denunce penali.<br />

Contro tutti. Nessuno escluso’’. Gasparri<br />

chiede anche le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong><br />

Pro<strong>di</strong>: ‘’E’ una persona irresponsabile,<br />

arrogante e in preda a un delirio tipico<br />

<strong>di</strong> una persona priva delle piene facoltà<br />

mentali. Si <strong>di</strong>metta e si curi”. “In un<br />

Paese normale un ministro che sbaglia<br />

due volte dovrebbe avere la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mettersi’’ è anche l’opinione del segretario<br />

dell’Udc, Lorenzo Cesa. E, a<br />

chi gli domanda se pure Visco debba<br />

rassegnare le <strong>di</strong>missioni, risponde: “Visco<br />

è l’autore dell’ingiusta cacciata <strong>di</strong><br />

un servitore dello Stato quale era il generale<br />

Speciale”. Il Tar del <strong>La</strong>zio ha<br />

accolto il ricorso presentato dal generale<br />

Roberto Speciale contro la rimozione<br />

dall’incarico <strong>di</strong> comandante generale<br />

della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza. Il giu<strong>di</strong>ce<br />

amministrativo ha però detto no alla<br />

richiesta <strong>di</strong> risarcimento presentata da<br />

Speciale, pari a 5 milioni <strong>di</strong> euro. Le<br />

spese legali, circa 6 mila euro, sono state<br />

attribuite al ministero dell’Economia.<br />

Dinanzi al Tar il generale Speciale<br />

aveva sollevato la questione della legittimità<br />

del decreto con cui il governo lo<br />

scorso primo giugno gli aveva tolto<br />

l’incarico <strong>di</strong> comandante generale della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza. Un provve<strong>di</strong>mento<br />

seguito allo scontro che Speciale aveva<br />

avuto con il viceministro dell’Economia,<br />

Vincenzo Visco e che i legali del<br />

generale avevano contestato punto per<br />

punto nel ricorso definendo la rimozione<br />

lesiva ‘’sotto l’aspetto dell’immagine,<br />

della <strong>di</strong>gnità e della onorabilità professionale’’.<br />

‘’Con questa sentanza il<br />

generale Speciale è stato ampiamente<br />

sod<strong>di</strong>sfatto. Il Tar lo ha reintegrato nelle<br />

sue funzioni, in linea teorica, ripristinando<br />

lo ‘status quo ante’ - commenta<br />

alle Agenzie Stampa Gianluca Esposito,<br />

legale del generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Finanza. ‘’Questa sentenza gli ha restituito<br />

le funzioni e l’onore del quale è<br />

stato privato in modo inaccettabile”.<br />

‘’Quello che conta in questa vicenda è<br />

il principio - sottolinea Esposito - e il<br />

generale ne ha fatto una questione <strong>di</strong><br />

principio. Questa sentenza è stata per<br />

lui ampiamente risarcitoria’’. In serata<br />

è arrivato un primo commento del ministro<br />

dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa,<br />

che intervenendo in aula<br />

alla Camera ha sottolineato come il governo<br />

intenda ‘’esercitare pienamente<br />

le proprie prerogative nell’interesse del<br />

paese’’. ‘’Le determinazioni del governo,<br />

così come l’analisi della sentenza -<br />

afferma il ministro- saranno ispirati a<br />

tre principi guida: il primo, massimo<br />

rispetto per magistratura amministrativa<br />

e per le sue deliberazioni; secondo,<br />

massima cura e attenzione al corpo della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e alla sua esigenza<br />

<strong>di</strong> esercitare in piena serenità, con un<br />

chiaro comando, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> certezza;<br />

in terzo luogo, l’inten<strong>di</strong>mento<br />

del governo <strong>di</strong> esercitare pienamente le<br />

proprie prerogative nell’interesse del<br />

paese’’. Padoa-Schioppa spiega quin<strong>di</strong><br />

che la sentenza del Tar ‘’è ora allo stu<strong>di</strong>o<br />

degli uffici della presidenza del<br />

consiglio, del ministero della Difesa,<br />

del ministero dell’Economia’’. E’ quin<strong>di</strong><br />

‘’evidente che non sono ora in grado<br />

<strong>di</strong> anticipare il risultato dell’esame e<br />

delle decisioni che il governo prenderà<br />

su questa materia’’. Dal centrodestra<br />

però parte l’attacco al titolare dell’Eco-<br />

nomia, ‘colpevole’ <strong>di</strong> aver rimosso il<br />

numero uno delle Fiamme gialle. Forza<br />

Italia e Alleanza Nazionale chiedono le<br />

<strong>di</strong>missioni del ministro e che il governo<br />

riferisca in Parlamento. ‘’Per la seconda<br />

volta l’arroganza del ministro Padoa<br />

Schioppa, che con il suo comportamento<br />

da <strong>di</strong>ttatorello sudamericano aveva<br />

cercato <strong>di</strong> imporre siluramenti e avvicendamenti<br />

ai vertici <strong>di</strong> organismi militari<br />

e aziende <strong>di</strong> Stato violando la legge<br />

e attaccando la democrazia, è stata pe-<br />

Il Ministro dell’Economia Padoa Schioppa<br />

santemente certificata dalla magistratura<br />

amministrativa’’ <strong>di</strong>ce vicecoor<strong>di</strong>natore<br />

<strong>di</strong> Fi, Fabrizio Cicchitto. E<br />

aggiunge: ‘’Dopo la sentenza del Tar,<br />

che boccia e censura l’operato del ministro<br />

dell’Economia e la politica da<br />

regime del presidente del Consiglio,<br />

non rimane che una sola strada: le <strong>di</strong>missioni<br />

<strong>di</strong> Padoa Schioppa’’. ‘’In altri<br />

tempi un militare <strong>di</strong>sonorato come lo è<br />

stato Padoa Schioppa sarebbe tolto <strong>di</strong><br />

mezzo in modo irrevesibile - <strong>di</strong>chiara<br />

Maurizio Gasparri <strong>di</strong> Alleanza Nazionale<br />

-. Noi ci accontentiamo delle sue<br />

imme<strong>di</strong>ate <strong>di</strong>missioni dopo che il tar ha<br />

bocciato la rimozione illegale del generale<br />

Speciali. Dopo il caso Petroni<br />

un’altra bocciatura per un ministro che<br />

rappresenta una vergogna per l’Italia.<br />

Va cacciato subito. Intervenga il Capo<br />

dello Stato contro i ban<strong>di</strong>ti che infestano<br />

il palazzo. Via il ministro del malaffare<br />

e torni subito Speciale alla guida<br />

della Finanza’’. Sempre da Via della<br />

Scrofa, Ignazio <strong>La</strong> Russa chiede che il<br />

governo riferisca ‘’urgentemente’’.<br />

‘’Ho incaricato il vicepresidente del<br />

Gruppo <strong>di</strong> An Edmondo Cirielli <strong>di</strong> formalizzare<br />

tale richiesta. <strong>La</strong> sentenza<br />

del Tar definisce la rimozione del Generale<br />

un ‘eccesso <strong>di</strong> potere’ da parte<br />

del governo. In qualunque altro Paese<br />

civile - conclude il il capogruppo <strong>di</strong><br />

An- tale sentenza porterebbe alle imme<strong>di</strong>ate<br />

<strong>di</strong>missioni del ministro competente’’.<br />

Sulla stessa linea infine il<br />

presidente dei senatori <strong>di</strong> Forza Italia<br />

Renato Schifani: ‘’Nel giro <strong>di</strong> due settimane<br />

l’arroganza e la protervia politico<br />

istituzionale <strong>di</strong> questo governo è stata<br />

smascherata dalla magistratura che ha<br />

confermato l’illegittimità <strong>di</strong> quegli atti<br />

<strong>di</strong> rimozione che noi avevamo denunziato.<br />

A questo punto, mentre ci atten-<br />

<strong>di</strong>amo le <strong>di</strong>missioni del ministro Padoa<br />

Schioppa, è doveroso che il parlamento<br />

affronti imme<strong>di</strong>atamente il problema<br />

del rispetto delle regole istituzionali e<br />

dell’uso delle istituzioni per fini politici<br />

del quale l’esecutivo Pro<strong>di</strong> è triste protagonista<br />

della storia del nostro Paese’’.<br />

<strong>La</strong> vicenda aveva provocato dure polemiche<br />

anche nella maggioranza: Di<br />

Pietro in particolare aveva chiesto a Visco<br />

<strong>di</strong> fare un passo in<strong>di</strong>etro. ‘’Se il<br />

governo ascoltasse <strong>di</strong> più il ministro Di<br />

Pietro, eviteremmo tante brutte figure’’<br />

sottolinea lapidario il senatore Nello<br />

Formisano, capogruppo dell’Italia dei<br />

Valori a palazzo Madama. Il centrosinistra<br />

però <strong>di</strong>fende in larga parte l’operato<br />

<strong>di</strong> Padoa-Schioppa. Per il capogruppo<br />

del Pd alla Camera, Antonello Soro,<br />

la decisione del Tar non mette in <strong>di</strong>fficoltà<br />

il ministero dell’Economia. ‘’Mi<br />

pare <strong>di</strong> aver letto sui giornali le cronache<br />

<strong>di</strong> uno che andava in vacanza con<br />

mezzi dello Stato, cosa che non mi pare<br />

appropriata per un servitore dello Stato’’.<br />

Secondo Roberto Villetti, capogruppo<br />

socialista della Rosa nel pugno,<br />

‘’il governo aveva tutto il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> rimuovere<br />

il generale Speciale’’. ‘’Non è<br />

però la prima volta che una decisione<br />

politica viene rovesciata da una sentenza<br />

del tribunale amministrativo. Di<br />

questo passo -conclude l’esponente del<br />

Partito socialista- si andrà a una sempre<br />

più frequente invasione <strong>di</strong> campo tra la<br />

sfera politica e quella giu<strong>di</strong>ziaria che<br />

non gioverà certo a nessuno’’. “Ho rassegnato<br />

le definitive ed irrevocabili <strong>di</strong>missioni<br />

dal Comando generale della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza <strong>di</strong>rettamente al capo<br />

dello Stato, che è al <strong>di</strong> sopra del governo,<br />

rappresenta la Nazione ed è il capo<br />

delle Forze armate, nell’interesse della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza e del Paese, perché<br />

non intendo più<br />

collaborare al<br />

servizio <strong>di</strong> questo<br />

governo”.<br />

Lo <strong>di</strong>ce il generale<br />

Roberto<br />

Speciale alle<br />

Agenzie Stampa.<br />

“Sei mesi fa<br />

- ricorda l’ufficiale<br />

- ho rifiutato<br />

il prestigioso<br />

incarico <strong>di</strong><br />

consigliere alla<br />

Corte dei Conti<br />

e oggi rifiuto il<br />

Comando generale<br />

della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza<br />

nel quale<br />

ero stato reintegrato<br />

a pieno titolo<br />

con la sentenza<br />

del Tar.<br />

L’unica vera finalità<br />

del mio ricorso<br />

era quella<br />

<strong>di</strong> avere restituito<br />

l’onore <strong>di</strong> cui<br />

ero stato spogliato<br />

in maniera<br />

inaccettabile e<br />

ingiusta. Questo<br />

riscatto vale più<br />

<strong>di</strong> qualunque<br />

somma <strong>di</strong> danaro.<br />

Non mi<br />

aspetto senso <strong>di</strong><br />

gratitu<strong>di</strong>ne, questo<br />

è l’ultimo<br />

atto da militare”.<br />

‘’Non ho mai<br />

pensato <strong>di</strong> tornare<br />

alla guida della<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza’’,<br />

<strong>di</strong>ce poi<br />

ai microfoni <strong>di</strong><br />

Sky Tg24. ‘’Il<br />

mio non è stato<br />

un colpo <strong>di</strong> sce-<br />

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c/c postale 15800881<br />

Intestato a IL CORRIERE DEL SUD<br />

Associato U. S. P. I.<br />

UNIONE STAMPA<br />

PERIODICA ITALIANA<br />

na, ma un gesto ponderato’’. ‘’Io mi sono<br />

<strong>di</strong>messo - spiega - per spirito <strong>di</strong> servizio<br />

affinché cessi questa vergognosa polemica.<br />

Per amore della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e<br />

per lo Stato che ho servito per 46 anni<br />

faccio un passo in<strong>di</strong>etro. Voglio <strong>di</strong>mostrare<br />

- ha aggiunto l’ex comandante generale<br />

delle Fiamme gialle - che non sono legato<br />

a nessuna poltrona’’. Da parte sua, il<br />

presidente Napolitano ha risposto con<br />

una missiva a Speciale: ‘’Generale, ho<br />

ricevuto la lettera con la quale ella ha rassegnato<br />

- in ‘spirito <strong>di</strong> servizio verso le<br />

istituzioni’ - le ‘<strong>di</strong>missioni dalle funzioni<br />

<strong>di</strong> Comandate Generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Finanza’, e le comunico <strong>di</strong> aver già provveduto<br />

a investire della questione le competenti<br />

autorità <strong>di</strong> governo’’. Dimissioni<br />

accettate dal ministro dell’Economia.<br />

“Ho ricevuto la Sua lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />

irrevocabili che Ella ha in<strong>di</strong>rizzato al Presidente<br />

della Repubblica, al Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri, al Ministro<br />

della Difesa e al sottoscritto. Accetto la<br />

Sua manifestazione <strong>di</strong> volontà”. E’ quanto<br />

si legge nella lettera inviata dal ministro<br />

dell’Economia Tommaso Padoa-<br />

Schioppa all’ex comandante generale<br />

della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza Roberto Speciale.<br />

Il Governo, prosegue il ministro,<br />

“si riserva <strong>di</strong> valutare se fare ricorso<br />

avverso la sentenza del Tribunale Amministrativo<br />

Regionale per il <strong>La</strong>zio”.<br />

<strong>La</strong> lettera <strong>di</strong> Speciale non è piaciuta al<br />

presidente del Consiglio Romano Pro<strong>di</strong><br />

. “E’ una lettera irrituale nella forma e<br />

nei mo<strong>di</strong>, che non cambia la posizione<br />

del governo”, ha commentato il premier.<br />

“Vedremo nelle prossime ore gli<br />

aspetti procedurali da seguire”, ha aggiunto.<br />

Il centrodestra plaude invece<br />

alla scelta del generale. Per Renato<br />

Schifani, capogruppo <strong>di</strong> Forza Italia al<br />

Senato, è ‘’un gesto che merita rispetto<br />

per un uomo dello Stato che <strong>di</strong>mostra<br />

<strong>di</strong> non essere interessato al potere personale,<br />

ma alla sola tutela della verità e<br />

della sua <strong>di</strong>gnità’’. “Che lezione <strong>di</strong> stile<br />

ha dato il generale Speciale rassegnando<br />

le proprie <strong>di</strong>missioni”, gli fa eco il<br />

coor<strong>di</strong>natore delle segreterie della<br />

Lega Roberto Calderoli. Mentre<br />

secondo il capogruppo Prc al Senato,<br />

Giovanni Russo Spena, “Speciale<br />

ha fatto l’unica cosa che poteva<br />

fare e ha scritto le uniche<br />

parole che poteva scrivere’’. E aggiunge:<br />

‘’A me sembra che le sue<br />

<strong>di</strong>missioni rendano inutile il ricorso<br />

al Consiglio <strong>di</strong> Stato”.<br />

Giorgio <strong>La</strong>mbrinopulos<br />

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T Pagina N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre re<br />

Donne nell’Islam: <strong>di</strong>ritti e restrizioni<br />

52^ Parte<br />

Roberto Cavallo<br />

Nella scorsa puntata abbiamo<br />

visto come l’Occidente,<br />

con la pornografia<br />

invadente e con i nuovi<br />

traffici legati alla prostituzione<br />

femminile, non costituisca certo<br />

un esempio positivo per il giusto<br />

rispetto dovuto alla donna. <strong>La</strong><br />

lotta <strong>di</strong> associazioni e <strong>di</strong> ONG,<br />

soprattutto cristiane, volte a<br />

denunciare e a spezzare queste<br />

forme <strong>di</strong> nuove schiavitù, sembra<br />

infrangersi conto il muro<br />

del profitto e della criminalità<br />

organizzata. Caduta la cortina<br />

<strong>di</strong> ferro, oggi sono soprattutto<br />

le ragazze dell’Est europeo<br />

a pagare in prima persona; ma<br />

anche dall’Africa un fiume <strong>di</strong><br />

donne si riversa sui marciapie<strong>di</strong><br />

d’Europa. Fra queste ultime<br />

le nigeriane sono sicuramente<br />

le più numerose. E’ emblematico<br />

che esse provengano quasi<br />

esclusivamente dagli Stati meri<strong>di</strong>onali<br />

della Nigeria, popolati<br />

da genti cristiane o animiste.<br />

Alcune arrivano anche dal nord<br />

musulmano, ma si tratta per lo<br />

più <strong>di</strong> ragazze sfruttate appartenenti<br />

alla minoranza cristiana<br />

perseguitata. Per quanto mi risulta,<br />

insomma, non ci sono (o<br />

comunque sono rare) le giovani<br />

nigeriane avviate alla prostituzione<br />

<strong>di</strong> origine musulmana.<br />

Tale dato <strong>di</strong> fatto trova fondamento<br />

nel principio generale<br />

che una donna islamica non<br />

deve mai essere sottomessa a<br />

un non musulmano: una ragazza<br />

islamica non può sposare un<br />

non musulmano, fosse anche<br />

ebreo o cristiano, perché a causa<br />

della sua naturale debolezza<br />

rischierebbe <strong>di</strong> farsi influenzare<br />

dal marito. E’ invece possibile<br />

– ed auspicato – il contrario. In<br />

questo modo i figli si trovano<br />

automaticamente nella fede paterna,<br />

mentre la donna ebrea o<br />

cristiana, se pure nel tempo non<br />

si sarà convertita all’Islam, sarà<br />

costretta a vedere morire con<br />

sé la possibilità <strong>di</strong> trasmettere<br />

alle nuove generazioni il proprio<br />

credo. <strong>La</strong> donna <strong>di</strong>venta<br />

così uno strumento privilegiato<br />

<strong>di</strong> espansione dell’Islam. Da<br />

qui nasce anche il <strong>di</strong>sprezzo<br />

per coloro che sono celibi e la<br />

condanna morale del celibato,<br />

<strong>di</strong>sprezzo espressamente previsto<br />

dal Corano (Sura 24,32).<br />

Secondo il teologo don Georges<br />

Wa<strong>di</strong>h Haddad, questo atteggiamento<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del ruolo<br />

materno “…è richiesto dal Corano<br />

ed è imposto come norma<br />

<strong>di</strong> vita. Infatti l’espansionismo<br />

islamico, inizialmente condotto<br />

attraverso la guerra, è in seguito<br />

stato sempre gestito attraverso<br />

il ventre delle donne, prima <strong>di</strong><br />

tutto con un numero <strong>di</strong> maternità<br />

più numerose possibili. Un altro<br />

modo <strong>di</strong> perpetuare l’espansione<br />

dell’islam consiste, infatti,<br />

nell’incitamento della propaganda<br />

islamica a sposare donne<br />

<strong>di</strong> altra religione, per convertirle<br />

e spingerle all’abiura” (<strong>La</strong><br />

donna in Me<strong>di</strong>oriente, Marietti,<br />

Genova-Milano, 2006, pag. 80).<br />

Anche lavorativamente, per<br />

Ayaan Hirsi Ali<br />

quanto possibile, la donna non<br />

deve <strong>di</strong>pendere da maschi che<br />

non siano musulmani. Adriano<br />

Sofri ha curato l’introduzione<br />

del libro “Non sottomessa”<br />

<strong>di</strong> Ayaan Hirsi Ali, la giovane<br />

donna somala autrice della sceneggiatura<br />

del film “Submission”,<br />

che è costato la vita al regista<br />

olandese Theo Van Gogh;<br />

Ayaan Hirsi Ali, già deputato<br />

olandese, nel maggio 2006 dovette<br />

abbandonare l’Olanda,<br />

che non le garantiva adeguata<br />

protezione, per rifugiarsi negli<br />

Stati Uniti e vivere sotto copertura.<br />

Fra le altre cose, ecco dunque<br />

cosa scrive Adriano Sofri:<br />

“<strong>La</strong> cultura islamica esclude<br />

che una donna emigri da sola e<br />

si prenda cura così intimamente<br />

<strong>di</strong> una persona, soprattutto <strong>di</strong><br />

un uomo, che non sia della sua<br />

famiglia…” (Einau<strong>di</strong>, Torino,<br />

2005, pag. XLVIII). Di conseguenza<br />

è <strong>di</strong>fficile trovare delle<br />

donne musulmane che facciano,<br />

per esempio, la badante:<br />

troverete una ragazza dell’Est<br />

europeo, una filippina, una sudamericana;<br />

non un’araba. Così<br />

protetta dalla tra<strong>di</strong>zione musulmana,<br />

l’emancipazione femminile<br />

fatica ad affermarsi anche<br />

negli Stati arabi più laicisti. In<br />

occasione della XIX Conferenza<br />

dei 45 Ministri degli Esteri<br />

dell’Organizzazione della Conferenza<br />

Islamica (OCI), tenutasi<br />

al Cairo nel 1990, venne<br />

promulgata la Dichiarazione<br />

dei <strong>di</strong>ritti dell’uomo nell’Islam.<br />

Essa riprende numerosi punti<br />

della Dichiarazione Universa-<br />

le del 1948, ma sottolinea che<br />

i <strong>di</strong>ritti umani devono comunque<br />

essere conformi alla legge<br />

musulmana, che ne fissa i limiti:<br />

<strong>di</strong>ritto alla vita, alla libertà,<br />

all’uguaglianza, alla giustizia,<br />

all’equità nei processi, alla protezione<br />

contro gli abusi <strong>di</strong> potere<br />

e contro la tortura, il <strong>di</strong>ritto<br />

alla protezione dell’onore e della<br />

reputazione, il <strong>di</strong>ritto d’asilo,<br />

il <strong>di</strong>ritto delle minoranze (decretato<br />

dal Corano per la gente<br />

del Libro), il <strong>di</strong>ritto e l’obbligo<br />

per i musulmani <strong>di</strong> partecipare<br />

alla conduzione e alla gestione<br />

degli affari pubblici, le libertà<br />

<strong>di</strong> fede, <strong>di</strong> pensiero e <strong>di</strong> parola.<br />

Tutto questo è garantito: sempre<br />

nei limiti, però, prescritti dalla<br />

legge musulmana, come preci-<br />

3<br />

ne del Cairo viene riaffermato<br />

il ruolo storico della comunità<br />

musulmana (Umma), la migliore<br />

comunità umana possibile.<br />

Quin<strong>di</strong> si sostiene che i <strong>di</strong>ritti<br />

dell’uomo sono riassunti nella<br />

Sharia, la legge islamica considerata<br />

immutabile e definitiva,<br />

e che tutti i <strong>di</strong>ritti fondamentali<br />

e le libertà universali fanno già<br />

parte della religione islamica.<br />

In questa prospettiva, <strong>di</strong> necessaria<br />

subor<strong>di</strong>nazione dei <strong>di</strong>ritti<br />

umani all’ottica dell’Islam,<br />

vanno letti anche i più recenti<br />

tentativi <strong>di</strong> apertura ai <strong>di</strong>ritti<br />

delle donne. I paletti quin<strong>di</strong><br />

restano: come quello per cui la<br />

donna musulmana non può liberamente<br />

unirsi ad un uomo <strong>di</strong><br />

altro credo religioso. <strong>La</strong> professoressa<br />

Roberta Aluffi, docente<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto musulmano all’Università<br />

<strong>di</strong> Torino, riferisce in<br />

proposito: “<strong>La</strong> musulmana che<br />

sposa un non musulmano sarà<br />

spesso oggetto <strong>di</strong> pressioni, minacce<br />

e talora violenze da parte<br />

della famiglia. E comunque la<br />

possibilità che il matrimonio<br />

sia riconosciuto nel Paese islamico<br />

<strong>di</strong>pende dalla conversione<br />

all’islam del marito” (Avvenire,<br />

20 gennaio 2007, pag.7). <strong>La</strong><br />

non musulmana che sposa un<br />

musulmano non è obbligata a<br />

convertirsi – anche se subisce<br />

<strong>di</strong> norma molteplici pressioni<br />

in tal senso –; però in caso <strong>di</strong><br />

separazione o <strong>di</strong>vorzio perde la<br />

tutela dei figli e, se resta vedova,<br />

non può ere<strong>di</strong>tare dal marito.<br />

D’altronde l’art. 19 della<br />

citata Dichiarazione recita che<br />

solo il padre ha la responsabilità<br />

dell’educazione fisica, morale<br />

e religiosa della prole, in<br />

conformità alle sue credenze<br />

e alla sua legge religiosa. Nel<br />

periodo pre-islamico il marito<br />

aveva un potere illimitato <strong>di</strong><br />

ripu<strong>di</strong>are la moglie. Il Corano<br />

riconosce al marito la potestà<br />

<strong>di</strong> sciogliere unilateralmente<br />

il legame matrimoniale (ripu<strong>di</strong>o),<br />

ma limita con varie forme<br />

questa libertà assoluta. <strong>La</strong> donna<br />

non ha tale <strong>di</strong>ritto, ma deve<br />

avanzare specifica e motivata<br />

richiesta ad un giu<strong>di</strong>ce, che<br />

vaglierà se nel caso concreto<br />

ricorrano i tassativi casi previsti<br />

dalla sharia. Oggi il potere<br />

<strong>di</strong> ripu<strong>di</strong>o in capo al marito in<br />

<strong>di</strong>versi luoghi viene attenuato,<br />

sottoponendolo a talune con<strong>di</strong>zioni.<br />

Sta <strong>di</strong> fatto che solo<br />

in pochi Stati, come la Tunisia<br />

(fin dal 1956) e il Marocco (con<br />

il nuovo co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> famiglia del<br />

2004), il ripu<strong>di</strong>o unilaterale<br />

dell’uomo è apertamente proibito,<br />

con il riconoscimento del<br />

<strong>di</strong>vorzio per ambedue i sessi.<br />

Né è necessaria, in questi Paesi,<br />

l’autorizzazione a sposarsi<br />

da parte del padre o comunque<br />

<strong>di</strong> un uomo che faccia da tutore<br />

(wali). Negli altri co<strong>di</strong>ci, anche<br />

moderni, l’istituto del wali viene<br />

invece mantenuto, per cui<br />

l’opposizione alla volontà del<br />

wali, che è sempre un uomo, è<br />

sconveniente e, talvolta, praticamente<br />

impossibile (“Islam:<br />

storia, dottrina, rapporti con il<br />

cristianesimo”, a cura del Centro<br />

Federico Peirone, Elle<strong>di</strong>ci,<br />

2004, pag. 132).<br />

sa il testo. Nella Dichiarazio- (Continua)


L’uccisione della signora<br />

Reggiani a Roma, ha<br />

messo a nudo la fragilità e<br />

la debolezza ormai drammatica<br />

del nostro Paese. Abbiamo visto<br />

un volto <strong>di</strong> un’Italia che fa veramente<br />

tremare. Questo delitto<br />

mette in <strong>di</strong>scussione l’immigrazione<br />

selvaggia che insieme ad<br />

immigrati con voglia <strong>di</strong> lavorare<br />

ha importato anche delinquenti<br />

pronti a commettere qualsiasi<br />

reato. Perfino le autorità romene<br />

l’hanno spiegato: “Da noi la situazione<br />

è tranquilla perché i nostri<br />

delinquenti sono venuti tutti<br />

da voi”. Siamo <strong>di</strong>ventati importatori<br />

<strong>di</strong> delitti, i delinquenti<br />

sono attratti dalla nostra terra,<br />

come hanno detto ad Ottoemezzo<br />

<strong>di</strong> Giuliano Ferrara. <strong>La</strong> polizia<br />

fa quello che può ma i mezzi<br />

sono scarsi, inoltre la sinistra al<br />

governo è incapace <strong>di</strong> fare una<br />

seria politica sulla sicurezza.<br />

Avremmo già dovuto bloccare<br />

gli ingressi - scrive Giampaolo<br />

Pansa – invece la nostra frontiera<br />

resta spalancata. Ma dove<br />

sta scritto che dobbiamo accogliere<br />

tutti, compresi quelli che<br />

entrano in casa nostra per delinquere?<br />

Si chiede lo scrittore.<br />

In ogni modo viviamo in una<br />

società globalizzata che porta a<br />

convivere sullo stesso territorio<br />

persone <strong>di</strong> cultura, lingua, abitu<strong>di</strong>ni<br />

e provenienza <strong>di</strong>versa, ma<br />

per raggiungere la pacifica convivenza<br />

é importante che tutti<br />

con<strong>di</strong>vidono quei valori minimi,<br />

come il non rubare, non uccidere,<br />

<strong>di</strong>versamente la convivenza<br />

sarà sostituita dalla violenza e<br />

dallo scontro. E’ in<strong>di</strong>spensabile<br />

riconoscere questi valori<br />

universali che sono riconosciuti<br />

dalla ragione a prescindere da<br />

ogni fede religiosa, sono valori<br />

che vincolano anche chi ha una<br />

religione <strong>di</strong>versa da quella storicamente<br />

maggioritaria in Italia<br />

o non ne ha nessuna, senza<br />

che questo vincolo costituisca<br />

un’oppressione delle minoranze<br />

o un’ingerenza della Chiesa<br />

nella vita sociale. Certo gli italiani,<br />

la Chiesa Cattolica hanno<br />

una lunga storia d’accoglienza<br />

dei più poveri e dei più deboli.<br />

“Ma lo Stato non può orientare<br />

la sua politica dell’immigrazione<br />

al solo principio <strong>di</strong> accoglienza,<br />

e infatti Benedetto<br />

XVI menziona insieme ‘sicurezza<br />

e accoglienza’. Buonista<br />

è chi parla solo <strong>di</strong> accoglienza<br />

<strong>di</strong>menticando la sicurezza, solo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong>menticando i doveri,<br />

solo <strong>di</strong> minoranze <strong>di</strong>menticando<br />

che esistono anche i <strong>di</strong>ritti<br />

delle maggioranze, primo fra<br />

tutti quello a una vita sicura e a<br />

uno Stato che ci sappia proteggere<br />

dalla violenza quoti<strong>di</strong>ana”.<br />

( Massimo Introvigne, Il Papa<br />

non è buonista. L’accoglienza<br />

non prescinde dalla sicurezza,<br />

9 novembre 2007, Il Giornale<br />

della Libertà). Il car<strong>di</strong>nale Biffi<br />

qualche anno fa <strong>di</strong>sse che in<br />

Italia avremmo dovuto iniziare<br />

a far entrare solo persone provenienti<br />

da paesi che avevano<br />

una struttura sociale simile alla<br />

nostra. Scegliamoli, dunque,<br />

gli immigrati. Stipuliamo accor<strong>di</strong><br />

bilaterali con i paesi <strong>di</strong><br />

provenienza e valutiamoli prima<br />

<strong>di</strong> farli approdare in Italia.<br />

Occorre ricordare a certi cat-<br />

Lo scrittore Giampaolo Pansa<br />

Ufficialmente Daniele Luttazzi<br />

è stato licenziato<br />

da LA7 per aver offeso<br />

Giuliano Ferrara, ufficiosamente<br />

per le critiche blasfeme mosse<br />

all’enciclica <strong>di</strong><br />

papa Ratzinger.<br />

Questi laicissimi<br />

guitti<br />

da palcoscenico,<br />

“affetti” in<br />

massa (la lista<br />

è lunghissima)<br />

da “grillite<br />

acuta” (“patologia”<br />

il cui<br />

virus primor<strong>di</strong>ale<br />

scaturì da<br />

Beppe Grillo),<br />

ci dovrebbero<br />

spiegare perché<br />

quando devono<br />

scegliere<br />

un soggetto<br />

da immolare<br />

sull’altare del<br />

loro ego, guarda<br />

caso, parano<br />

sempre contro<br />

la Chiesa Cattolica.<br />

Eppure<br />

se facessero<br />

una ricognizione<br />

in casa loro,<br />

<strong>di</strong> personaggi<br />

Beppe Grillo<br />

Politica<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

I <strong>di</strong>ritti delle maggioranze<br />

tolici dalla lacrimuccia facile<br />

che esistono i <strong>di</strong>ritti della maggioranza.<br />

Due anni fa intervenendo<br />

ad un convegno internazionale<br />

sulle nuove religioni,<br />

svoltosi a Palermo, Alessandro<br />

Pagano, allora assessore alla<br />

cultura della Regione Siciliana,<br />

sosteneva che in Europa la<br />

<strong>di</strong>fesa dei <strong>di</strong>ritti delle minoranze<br />

è spesso promossa con un<br />

LETTERA AL DIRETTORE<br />

metodo assolutamente sbagliato.<br />

Si ritiene, cioè, che il modo<br />

migliore per <strong>di</strong>fendere le minoranze<br />

consista nel far finta che<br />

le maggioranze non esistano e<br />

anzi nel dare addosso alle maggioranze<br />

pubblicamente e con<br />

gesti <strong>di</strong> grande valore simbolico.<br />

E l’onorevole Pagano faceva<br />

riferimento alla Spagna <strong>di</strong><br />

Josè Luis Rodriguez Zapatero,<br />

e istituzioni da sbeffeggiare ne<br />

troverebbero a iosa! Ad esempio,<br />

perché non cominciano a<br />

canzonare le magnifiche sorti e<br />

progressive dell’illuminismo, i<br />

che non tiene conto<br />

della maggioranza<br />

dei citta<strong>di</strong>ni spagnoli<br />

che sono cattolici,provocandoli<br />

in continuazione<br />

con misure anticlericali<br />

che offendono<br />

punti essenziali<br />

della loro fede.<br />

Secondo il ragionamento<br />

<strong>di</strong> Pagano<br />

lo zapaterismo<br />

è una fabbrica <strong>di</strong><br />

xenofobia, proprio<br />

perché “quando<br />

non si rispettano,<br />

anzi si <strong>di</strong>sprezzano<br />

pubblicamente,<br />

i <strong>di</strong>ritti delle maggioranze,<br />

queste si<br />

innervosiscono e si<br />

crea un clima dove<br />

anche l’effettiva<br />

tutela delle minoranze<br />

– che non può<br />

essere giuri<strong>di</strong>ca,<br />

ma ha bisogno del<br />

consenso – <strong>di</strong>venta<br />

<strong>di</strong>fficile”.(Massimo<br />

Introvigne, minoranze<br />

religiose e<br />

<strong>di</strong>ritti delle maggioranze.<br />

Contro lo<br />

zapaterismo, 2.7.05<br />

Il Domenicale).<br />

Bisogna aggiungere<br />

che nei Paesi dove<br />

una religione ha<br />

forgiato l’identità<br />

e la storia della nazione come il<br />

cattolicesimo in Italia, ma anche<br />

l’Ortodossia in Russia, o l’Islam<br />

in Marocco, non può funzionare<br />

neanche il modello statunitense,<br />

che considera tutte le religioni tra<br />

loro assolutamente uguali. Questo<br />

può andare bene negli USA,<br />

che è stato così fin dalle origini,<br />

ma solo una finzione giuri<strong>di</strong>ca<br />

permetterebbe <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che la<br />

cui ideatori e continuatori (i laici<br />

del nostro tempo) dopo aver rimosso<br />

Dio dall’orizzonte umano<br />

si sono ridotti a credere agli oroscopi,<br />

ai maghi, agli spiriti guida<br />

Chiesa Cattolica in Italia è una<br />

religione uguale alle 600 altre<br />

presenti nel nostro Paese. E lo<br />

stesso vale per l’islam in Marocco<br />

o per l’ortodossia in Russia o<br />

in Georgia. Ci sono Paesi dove la<br />

religione ha fatto la nazione non<br />

riconoscerlo è una sciocchezza,<br />

così come non riconoscere le ra<strong>di</strong>ci<br />

cristiane dell’Europa. <strong>La</strong> provocazione<br />

sui <strong>di</strong>ritti delle maggioranze<br />

è valida anche per gli immigrati<br />

che sono minoranze rispetto agli<br />

europei che li ospitano. Vale per gli<br />

omosessuali, che sono pur sempre<br />

delle minoranze, l’insistenza quasi<br />

maniacale dei loro <strong>di</strong>ritti fa <strong>di</strong>menticare<br />

quelli delle famiglie che sono<br />

la maggioranza. Vale per i <strong>di</strong>ritti dei<br />

lavoratori italiani o francesi rispetto<br />

all”idraulico polacco” immigrato.<br />

A questo proposito sta facendo <strong>di</strong>scutere<br />

il bando delle Poste Italiane<br />

<strong>di</strong> assumere 500 nuovi <strong>di</strong>pendenti<br />

part-time dove metà dei posti<br />

sono riservati agli stranieri. Su<br />

internet monta la protesta: “Invece<br />

che largo ai giovani, le Poste<br />

fanno largo agli immigrati”,<br />

“Chi pensa ai precari <strong>di</strong> casa nostra?”,<br />

“Italiani <strong>di</strong>scriminati, immigrati<br />

tutelati”, “Dopo le quote<br />

rose, ecco le quote nere”. Vale<br />

per le persone comuni italiani<br />

turbate dai giu<strong>di</strong>ci che mandano<br />

assolti noti terroristi, delinquenti<br />

vari in nome del <strong>di</strong>ritto<br />

al garantismo <strong>di</strong> una minoranza<br />

extracomunitaria e politicamente<br />

estremista che rischierebbe <strong>di</strong><br />

essere <strong>di</strong>scriminata, mentre del<br />

<strong>di</strong>ritto della maggioranza non si<br />

tiene conto. Vale per le piccole<br />

e me<strong>di</strong>e industrie che sentono<br />

parlare del <strong>di</strong>ritto internazionale<br />

garantito <strong>di</strong> chi importa prodotti<br />

cinesi e molto meno del loro <strong>di</strong>ritto<br />

ad esistere e garantire posti<br />

<strong>di</strong> lavoro.<br />

Domenico Bonvegna<br />

e agli asini che volano? Oppure<br />

perché non ironizzano sui padri<br />

“nobili” del comunismo e del<br />

nazismo (ideologica a stretta parentela<br />

atea) che prima <strong>di</strong> prendere<br />

importanti decisioni<br />

praticavano riti<br />

esoterici? E perché non<br />

mettono alla berlina<br />

gli effetti “democratici”<br />

del comunismo che<br />

dopo aver proclamato<br />

l’eguaglianza e la giustizia<br />

sociale sterminò<br />

intere nazioni e portò<br />

fame, miseria e <strong>di</strong>ttature<br />

in mezzo mondo?<br />

Ma le ri<strong>di</strong>colaggini<br />

dell’universo a cui appartengono,potrebbero<br />

continuare a lungo<br />

se si inoltrassero nel<br />

meandri della politica<br />

contemporanea. Una<br />

solo cosa è innegabile:<br />

la Chiesa Cattolica è<br />

l’unica istituzione che<br />

dona “gratis”uomini<br />

al mondo, mentre tutte<br />

le altre, perseguono<br />

esclusivamente i propri<br />

meschini interessi<br />

personali!<br />

Gianni Toffali


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

P E olitica uropea<br />

POLITICAEUROPEA<br />

Televisione senza frontiere<br />

<strong>La</strong> Commissione Europea apre una procedura<br />

d’infrazione contro l’Italia sulla pubblicità televisiva<br />

<strong>La</strong> Commissione ha<br />

inviato all’Italia una<br />

lettera <strong>di</strong> costituzione<br />

in mora concernente la violazione<br />

delle regole comunitarie<br />

in materia <strong>di</strong> pubblicità<br />

televisiva stabilite dalla<br />

<strong>di</strong>rettiva “Televisione senza<br />

frontiere”. Si tratta della<br />

prima fase del proce<strong>di</strong>mento<br />

comunitario <strong>di</strong> infrazione in<br />

questo ambito. “Le emittenti<br />

hanno bisogno della pubblicità<br />

e i pubblicitari hanno<br />

bisogno delle emittenti, ma<br />

occorre anche garantire una<br />

protezione efficace dei consumatori.<br />

Abbiamo bisogno<br />

soprattutto <strong>di</strong> una pubblicità<br />

responsabile,” ha <strong>di</strong>chiarato<br />

Viviane Re<strong>di</strong>ng, Commissaria<br />

responsabile della<br />

società dell’informazione e<br />

dei me<strong>di</strong>a. “Per beneficiare<br />

delle regole meno dettagliate<br />

e più flessibili in materia<br />

<strong>di</strong> pubblicità previste dalla<br />

<strong>di</strong>rettiva sui servizi dei me<strong>di</strong>a<br />

au<strong>di</strong>ovisivi senza frontiere<br />

<strong>di</strong> prossima adozione,<br />

l’Italia, alla stregua degli<br />

altri Stati membri, deve rispettare<br />

ed applicare piena-<br />

<strong>La</strong> Commissione ha inflitto<br />

ammende per un<br />

totale <strong>di</strong> 243 210 000<br />

euro ai gruppi Bayer, Denka,<br />

DuPont, Dow, ENI e Tosoh,<br />

per avere partecipato ad un<br />

cartello relativo alla gomma<br />

cloroprene nello Spazio economico<br />

europeo (SEE), in violazione<br />

del <strong>di</strong>vieto, previsto<br />

dal trattato CE, <strong>di</strong> cartelli e<br />

pratiche commerciali restrittive<br />

(articolo 81). Tra il 1993<br />

e il 2002, tali imprese si sono<br />

ripartite il mercato e hanno<br />

fissato i prezzi della gomma<br />

cloroprene, materiale utilizzato<br />

per la produzione <strong>di</strong> componenti<br />

in gomma <strong>di</strong> una serie<br />

<strong>di</strong> prodotti industriali, lattice<br />

per la produzione <strong>di</strong> attrezzature<br />

subacquee, preservativi e<br />

solette interne <strong>di</strong> calzature e<br />

come adesivo. L’ammenda inflitta<br />

a ENI è stata aumentata<br />

del 60%, in quanto l’impresa<br />

era già stata multata in precedenza<br />

per pratiche analoghe.<br />

Anche l’ammenda comminata<br />

a Bayer sarebbe stata maggiorata<br />

per lo stesso motivo, ma la<br />

Bayer è stata la prima impresa<br />

a presentare informazioni sul<br />

cartello in base alla comunicazione<br />

della Commissione del<br />

2002 e ha ottenuto l’immunità<br />

completa dalle ammende. <strong>La</strong><br />

commissaria responsabile per<br />

la concorrenza, Neelie Kroes,<br />

ha <strong>di</strong>chiarato: “È particolarmente<br />

scoraggiante constatare<br />

Viviane Re<strong>di</strong>ng, Commissaria responsabile della società dell’informazione<br />

mente le <strong>di</strong>sposizioni comunitarie<br />

in vigore”. L’Italia<br />

Neelie Kroes, Commissaria responsabile<br />

per la concorrenza<br />

non ha adottato le misure<br />

necessarie per attuare cor-<br />

Antitrust, sanzione per 2 3 milioni<br />

che l’industria della gomma<br />

non ha ancora imparato dall’esperienza<br />

passata a evitare<br />

i cartelli. Non riesco a capire<br />

come gli azionisti e i membri<br />

dei consigli <strong>di</strong> amministrazione<br />

possano tollerare tali pratiche<br />

illegali”. <strong>La</strong> gomma cloroprene<br />

è una gomma sintetica<br />

in grado <strong>di</strong> subire deformazioni<br />

sotto sollecitazione e <strong>di</strong><br />

riprendere la forma originale<br />

senza alterazioni permanenti.<br />

Viene soprattutto utilizzata<br />

nell’industria della gomma per<br />

la produzione <strong>di</strong> tubi flessibili,<br />

cinghie <strong>di</strong> sezione trapezoidale,<br />

cinghie <strong>di</strong> trasmissione,<br />

come adesivo nell’industria<br />

delle calzature e dei mobili e<br />

come lattice per la produzione<br />

<strong>di</strong> attrezzature subacquee,<br />

preservativi e solette interne<br />

<strong>di</strong> calzature. L’indagine della<br />

Commissione è cominciata<br />

nel marzo e luglio 2003 con<br />

ispezioni a sorpresa organizzate<br />

in seguito ad una richiesta<br />

<strong>di</strong> immunità presentata dalla<br />

Bayer ai sensi della comunicazione<br />

del 2002 sul trattamento<br />

favorevole Il cartello Almeno<br />

a partire dal 1993 e fino al<br />

2002, i produttori <strong>di</strong> gomma<br />

cloroprene hanno costituito un<br />

cartello nel quadro del quale<br />

concordavano le rispettive<br />

quote <strong>di</strong> mercato e fissavano i<br />

prezzi. Le imprese si riunivano<br />

regolarmente per <strong>di</strong>scutere<br />

dei prezzi, scambiare informazioni<br />

commerciali sensibili,<br />

<strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> specifici clienti e<br />

verificare l’attuazione dei loro<br />

accor<strong>di</strong> illegali.<br />

Ammende:<br />

Tali pratiche rappresentano<br />

un’infrazione particolarmente<br />

grave delle norme antitrust<br />

contenute nel trattato CE. Nel<br />

fissare gli importi delle ammende,<br />

la Commissione ha tenuto<br />

conto dell’incidenza del<br />

cartello sulle ven<strong>di</strong>te delle <strong>di</strong>verse<br />

società coinvolte, della<br />

quota <strong>di</strong> mercato complessiva,<br />

dell’estensione geografica del<br />

cartello e dell’effettiva attua-<br />

rettamente le <strong>di</strong>sposizioni<br />

della <strong>di</strong>rettiva “Televisione<br />

senza frontiere” e garantire<br />

che queste <strong>di</strong>sposizioni siano<br />

effettivamente rispettate.<br />

Uno stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>pendente ha<br />

evidenziato che le emittenti<br />

italiane non rispettano le<br />

<strong>di</strong>sposizioni quantitative in<br />

materia <strong>di</strong> pubblicità stabilite<br />

dalla <strong>di</strong>rettiva, in particolare<br />

la regola che fissa<br />

a il tetto massimo <strong>di</strong> pubblicità<br />

per ora a 12, la regola<br />

che prevede un intervallo<br />

<strong>di</strong> almeno 20 minuti<br />

tra due spot pubblicitari e<br />

quella che riguarda le interruzioni<br />

pubblicitarie durante<br />

i film. <strong>La</strong> legislazione<br />

italiana, nel calcolare i<br />

tempi massimi <strong>di</strong> pubblicità,<br />

non tiene conto degli<br />

spot <strong>di</strong> televen<strong>di</strong>ta - e ciò<br />

determina il superamento<br />

dei limiti stabiliti dalla<br />

<strong>di</strong>rettiva - e non rispetta<br />

neppure la durata minima<br />

<strong>di</strong> 15 minuti prevista dalla<br />

<strong>di</strong>rettiva per le “finestre <strong>di</strong><br />

programmazione destinate<br />

alla televen<strong>di</strong>ta” (ossia<br />

i programmi <strong>di</strong> televen<strong>di</strong>ta<br />

su un canale televisivo generalista).<br />

Inoltre, contrariamente<br />

a quanto previsto<br />

dalla <strong>di</strong>rettiva, per la legge<br />

italiana l’autopromozione<br />

- tra cui le pubblicità delle<br />

emittenti per i loro programmi<br />

o prodotti - non è<br />

zione degli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> cartello.<br />

<strong>La</strong> Commissione ha aumentato<br />

le ammende comminate a ENI<br />

e a Bayer, rispettivamente del<br />

60% e del 50%, poiché erano<br />

già state multate più volte per<br />

attività <strong>di</strong> cartello nel quadro<br />

<strong>di</strong> precedenti decisioni della<br />

Commissione. Conformemente<br />

al programma <strong>di</strong> trattamento<br />

favorevole della Commissione<br />

è stata ricompensata la collaborazione<br />

<strong>di</strong> tre gruppi. Bayer<br />

(anche se reci<strong>di</strong>va) ha ottenuto<br />

l’immunità completa, mentre a<br />

Tosoh e a DuPont/Dow è stata<br />

concessa una riduzione rispettivamente<br />

del 50% e del 25%<br />

dell’ammenda. Nella fattispecie,<br />

le ammende sono state calcolate<br />

in base agli orientamenti<br />

per il calcolo delle ammende<br />

del 2006 in vigore al momento<br />

della notifica della comunicazione<br />

degli addebiti. Le ammende<br />

inflitte e le riduzioni<br />

concesse dalla Commissione<br />

Ammenda* (in euro)<br />

5<br />

una forma <strong>di</strong> pubblicità. Ne<br />

consegue che dei programmi,<br />

tra cui i telegiornali, subiscono<br />

interruzioni troppo<br />

numerose e troppo lunghe,<br />

in contrasto con le <strong>di</strong>sposizioni<br />

della <strong>di</strong>rettiva che<br />

limita l’inserimento <strong>di</strong> spot<br />

pubblicitari. D’altra parte<br />

alcune norme fondamentali<br />

della <strong>di</strong>rettiva, come quelle<br />

che garantiscono il rispetto<br />

della <strong>di</strong>gnità umana e della<br />

non <strong>di</strong>scriminazione, non<br />

sono applicate ai messaggi<br />

<strong>di</strong> autopromozione <strong>di</strong>ffusi<br />

sui canali televisivi italiani.<br />

<strong>La</strong> Commissione nutre inoltre<br />

dei dubbi circa l’efficacia<br />

della procedura prevista<br />

dalla legislazione italiana<br />

per sanzionare le infrazioni<br />

in materia <strong>di</strong> pubblicità<br />

televisiva, in quanto risulta<br />

troppo “debole” per avere<br />

un effetto <strong>di</strong>ssuasivo e proteggere<br />

in modo efficace i<br />

consumatori in Italia. <strong>La</strong><br />

Commissione ha pertanto<br />

trasmesso all’Italia una lettera<br />

<strong>di</strong> costituzione in mora<br />

per l’attuazione scorretta<br />

e il mancato rispetto della<br />

<strong>di</strong>rettiva “Televisione senza<br />

frontiere”. Il governo italiano<br />

<strong>di</strong>spone <strong>di</strong> due mesi <strong>di</strong><br />

tempo per rispondere alle<br />

preoccupazioni espresse<br />

dalla Commissione.<br />

Giorgio <strong>La</strong>mbrinopulos<br />

conformemente alla comunicazione<br />

sul trattamento favorevole<br />

sono le seguenti: Riduzione<br />

in base alla comunicazione<br />

sul trattamento favorevole (in<br />

percentuale) Riduzione in base<br />

alla comunicazione sul trattamento<br />

favorevole (in euro)<br />

Azioni <strong>di</strong> risarcimento del danno:<br />

Le persone o imprese vittime<br />

del comportamento anticoncorrenziale<br />

descritto nel caso<br />

<strong>di</strong> specie possono a<strong>di</strong>re i tribunali<br />

nazionali per richiedere il<br />

risarcimento dei danni subiti,<br />

presentando elementi della decisione<br />

pubblicata come prove<br />

del fatto che il comportamento<br />

ha avuto luogo ed era illegale.<br />

Benché la Commissione abbia<br />

multato le imprese in questione,<br />

gli eventuali risarcimenti<br />

non subiranno riduzioni per effetto<br />

dell’ammenda della Commissione.<br />

È stato pubblicato un<br />

Libro verde sull´applicazione<br />

del <strong>di</strong>ritto da parte dei privati.<br />

Bayer, Germania 100% 201 000 000<br />

Tosoh, Giappone 50% 4 800 000<br />

DuPont, Stati Uniti del quale Dow, 25% 19 750 000<br />

ENI, Italia 132 160 000<br />

Denka, Giappone 47 000 000<br />

TOTALE 243 210 000<br />

G.L.<br />

(*) Le persone giuri<strong>di</strong>che all’interno dell’impresa possono essere ritenute responsabili<br />

in solido della totalità o <strong>di</strong> una parte dell´ammenda comminata


6 nformazione<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Calabria<br />

Moratoria europea<br />

sulla <strong>di</strong>struzione<br />

degli embrioni umani<br />

Crotone - L’Associazione<br />

Scienza & Vita ha deciso<br />

<strong>di</strong> aderire alla proposta<br />

lanciata dal quoti<strong>di</strong>ano<br />

“Avvenire” per una moratoria<br />

europea sulla <strong>di</strong>struzione degli<br />

embrioni umani. Una campagna<br />

che si rende tanto più necessaria<br />

dopo gli stu<strong>di</strong> condotti<br />

in Giappone e Stati Uniti su<br />

cellule adulte fatte “ringiovanire”<br />

a staminali pluripotenti. “E’<br />

questa la strada per ricerche eticamente<br />

sostenibili” - precisa<br />

Scienza & Vita” -, che si appella<br />

ai ricercatori europei perché<br />

si eviti la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> embrioni<br />

umani a scopi scientifici.<br />

“Da sempre noi sosteniamo - ricordano<br />

i presidenti <strong>di</strong> Scienza<br />

& Vita, Maria Luisa Di Pietro e<br />

Bruno Dallapiccola - la ricerca<br />

sulle cellule staminali adulte, i<br />

cui vantaggi clinici sono stati<br />

già ampiamente documentati<br />

e <strong>di</strong>mostrati”. Scienza & Vita<br />

promuove inoltre una mobilitazione<br />

<strong>di</strong> tutte le proprie As-<br />

Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo<br />

<strong>di</strong> Crotone-S. Severina<br />

Crotone - Noi alunni della<br />

II B <strong>La</strong> ringraziamo per il<br />

progetto “Leggifilm” che<br />

la biblioteca Pier Giorgio Frassati<br />

ha proposto e reso possibile<br />

alla “Giovanni XXIII” e sicuramente<br />

a molte altre scuole.<br />

Questa attività <strong>di</strong>dattica è molto<br />

utile a noi ragazzi dal momento<br />

che, oltre ad arricchire la nostra<br />

conoscenza, ci fa capire le <strong>di</strong>fferenze<br />

presenti tra il film e il libro.<br />

Essa educa il nostro orecchio all’ascolto<br />

e i nostri occhi a “vedere”<br />

il film; tutto ciò sviluppa<br />

enormemente la nostra concen-<br />

I Regionale<br />

sociazioni sparse sul territorio<br />

nazionale, perché la proposta <strong>di</strong><br />

moratoria europea sulla <strong>di</strong>struzione<br />

<strong>di</strong> embrioni umani venga<br />

con<strong>di</strong>visa e sottoscritta da una<br />

larga rappresentanza dell’opinione<br />

pubblica italiana.<br />

Difatti anche a Crotone alla<br />

presenza dell’Arcivescovo,<br />

mons. Domenico Graziani,<br />

si è tenuto un incontro della<br />

Consulta per l’Apostolato dei<br />

<strong>La</strong>ici della Diocesi <strong>di</strong> Crotone<br />

-S.Severina. L’Arcivescovo ha,<br />

inoltre pre<strong>di</strong>sposto un invito<br />

formale a tutti i parroci , affinché<br />

promuovano e organizzino<br />

la raccolta delle sottoscrizioni<br />

nelle loro parrocchie.<br />

Ma il momento dell’incontro<br />

della Consulta per l’Apostolato<br />

dei laici, che riteniamo degno<br />

<strong>di</strong> nota è stato quando l’Arcivescovo<br />

davanti a tutti i responsabili<br />

dei gruppi, associazioni<br />

e movimenti ha sottoscritto<br />

la proposta dell’Associazione<br />

Scienza &Vita, invitando tutte<br />

le associazioni, gruppi e movimenti<br />

ad impegnarsi a fondo<br />

per questa iniziativa.<br />

25....Francesco Bacone e gli<br />

aderenti alla corrente <strong>di</strong> pensiero<br />

dell’età moderna a lui ispirata,<br />

nel ritenere che l’uomo sarebbe<br />

stato redento me<strong>di</strong>ante la scienza,<br />

sbagliavano. Con una tale attesa<br />

si chiede troppo alla scienza;<br />

questa specie <strong>di</strong> speranza è fallace.<br />

<strong>La</strong> scienza può contribuire<br />

molto all’umanizzazione del<br />

mondo e dell’umanità. Essa però<br />

può anche <strong>di</strong>struggere l’uomo e il<br />

mondo, se non viene orientata da<br />

forze che si trovano al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong><br />

essa....<br />

26. Non è la scienza che re<strong>di</strong>me<br />

l’uomo. L’uomo viene redento<br />

me<strong>di</strong>ante l’amore (Benedetto XVI<br />

- Spe Salvi)<br />

<strong>La</strong>icità, l’universalmente umano<br />

Vi t a , f a m i g l i a , l a v o ro : i l r u o l o<br />

d e l M C L n e l l a s o c i e t à d i o g g i<br />

Questo è il tema della<br />

Conferenza programmatica<br />

regionale che si<br />

è tenuta il 14 <strong>di</strong>cembre scorso.<br />

I lavori sono stati presieduti dal<br />

Dott. Nicolò Papa, Amministratore<br />

nazionale MCL, e aperti,<br />

dopo l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> saluto da<br />

parte <strong>di</strong> S.E. Mons. Cantafora,<br />

Vescovo <strong>di</strong> <strong>La</strong>mezia Terme,<br />

con la relazione del presidente<br />

regionale Avv. Vincenzo Massara,<br />

Il perché <strong>di</strong> questo tema,<br />

si rinviene nell’impegno che il<br />

MCL, sia a livello nazionale sia<br />

a livello regionale, sta portando<br />

avanti ormai da molti anni<br />

e che mira ad un’azione rieducativa<br />

che porti alla formazione<br />

<strong>di</strong> coscienze critiche , libere e<br />

responsabili Lo abbiamo detto<br />

anche in occasione della presentazione<br />

del Manifesto per<br />

l’identità popolare, che presto<br />

verrà presentato anche in Calabria:<br />

“In Italia, come già avvenuto<br />

in altre nazioni europee,<br />

sta avanzando, prepotentemente,<br />

la prospettiva <strong>di</strong> una società<br />

secolarizzata, egemonizzata da<br />

una cultura relativistica che,<br />

non solo pretende <strong>di</strong> espellere<br />

la <strong>di</strong>mensione religiosa da ogni<br />

ambito civile, ma attacca ad<strong>di</strong>rittura<br />

i più elementari principi<br />

del <strong>di</strong>ritto naturale, ra<strong>di</strong>cati<br />

nella cultura stessa dell’essere<br />

Nicolò Papa, Amministratore Nazionale<br />

MCL<br />

umano e riguardanti la vita, la<br />

famiglia, l’organizzazione sociale.<br />

Il richiamo al principio<br />

della laicità dello Stato, operato<br />

e proposto in maniera <strong>di</strong>storta<br />

e strumentale, sta portando alla<br />

negazione proprio <strong>di</strong> uno dei<br />

capisal<strong>di</strong> <strong>di</strong> tale principio: la<br />

<strong>di</strong>fesa e tutela dell’identità <strong>di</strong><br />

un popolo, delle proprie ra<strong>di</strong>ci,<br />

della propria storia, componenti<br />

da cui lo Stato trae origine e<br />

fondamento” Noi su questi temi<br />

sentiamo una profonda responsabilità<br />

e riteniamo che bisogna<br />

destarsi e coor<strong>di</strong>narsi al fine <strong>di</strong><br />

riaffermare, promuovere e <strong>di</strong>fendere<br />

in tutte le se<strong>di</strong> i valori<br />

non negoziabili che sono alla<br />

base della dottrina sociale della<br />

Chiesa. Il lavoro, poi, come<br />

ha affermato Giovanni Paolo II<br />

nella <strong>La</strong>borem Exercens, “è il<br />

segno <strong>di</strong> una persona operante<br />

in una comunità <strong>di</strong> persone” e<br />

che esso qualifica<br />

“in un certo senso<br />

la sua stessa natura”.<br />

Ciò significa,<br />

semplicemente, che<br />

il lavoro (almeno<br />

concettualmente) è<br />

un valore assoluto,<br />

riconducibile alla<br />

sfera dei <strong>di</strong>ritti inalienabili<br />

dell’uomo,<br />

nella sua realtà ontologica.<br />

Da questo<br />

concetto noi partiamo<br />

per riaffermare<br />

ancora una volta la<br />

centralità dell’uomo<br />

e dell’uomo lavoratore;<br />

in questo<br />

senso, il lavoro <strong>di</strong>venta<br />

una variabile<br />

in<strong>di</strong>pendente, che<br />

con<strong>di</strong>ziona tutte<br />

le scelte politiche,<br />

economiche e sociali,<br />

ed il “Vangelo del<br />

lavoro” rappresenta<br />

per tutti un riferimento<br />

in<strong>di</strong>spensabile<br />

per affermare una nuova antropologia.<br />

Il particolare momento<br />

che la nostra regione sta vivendo,<br />

interroga ognuno <strong>di</strong> noi e ci<br />

rimanda alle responsabilità <strong>di</strong><br />

ognuno. <strong>La</strong> cultura della legalità<br />

e della trasparenza non si<br />

proclama, si vive. Si vive quoti<strong>di</strong>anamente<br />

nelle piccole come<br />

nelle gran<strong>di</strong> cose. Si afferma<br />

nell’esercizio dei propri <strong>di</strong>ritti,<br />

e si concretizza nell’espletamento<br />

dei propri doveri. Noi<br />

ci sentiamo profondamente impegnati<br />

su queste tematiche, e<br />

continueremo a lavorare alacremente<br />

affinchè questi principi<br />

trovino rispondenza nell’azione<br />

politica dei nostri governanti.<br />

In questo contesto i movimenti<br />

e l’associazionismo in generale<br />

hanno un ruolo determinante<br />

da giocare, perché con la loro<br />

azione è possibile incidere nei<br />

meccanismi della politica, per<br />

in<strong>di</strong>rizzare le scelte dei governi<br />

verso i lavoratori affermando<br />

così, il primato dell’uomo sul<br />

lavoro non solo rispetto agli<br />

altri fattori della produzione,<br />

ma principalmente quale criterio<br />

interpretativo dei processi<br />

economici ed in ultima analisi,<br />

unico strumento <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio per<br />

una valutazione complessiva<br />

Mons. Cantafora, Vescovo <strong>di</strong> <strong>La</strong>mezia Terme<br />

dello sviluppo. Che cosa allora<br />

vogliamo fare, io credo che<br />

noi tutti, ognuno nel proprio<br />

ambito dobbiamo riaffermare<br />

la nostra soggettività politica e<br />

sociale, portando avanti la positiva<br />

esperienza sviluppata nel<br />

corso degli anni nella consapevolezza<br />

che solo attraverso<br />

la concezione piena dei corpi<br />

interme<strong>di</strong>, della società, dello<br />

stato, dei rapporti tra società<br />

e politica, si può ad<strong>di</strong>venire<br />

alla costruzione <strong>di</strong> un mondo<br />

migliore.Va riaffermato il principio<br />

del primato della persona<br />

in uno stato organizzato sulla<br />

base dei principi <strong>di</strong> sussidarietà<br />

e solidarietà.<br />

Lettera alla Biblioteca “Pier Giorgio Frassati”<br />

trazione, che nei primi incontri<br />

è risultata, forse, poco allenata e<br />

ci accosta con più consapevolezza<br />

all’amico libro. <strong>La</strong> volevamo<br />

anche informare del laboratorio<br />

<strong>di</strong> lettura curato dalla prof.<br />

Musumeci che ci ha offerto la<br />

possibilità <strong>di</strong> creare la nostra biblioteca<br />

<strong>di</strong> classe. Essa consiste<br />

nella lettura espressiva del libro<br />

<strong>di</strong> narrativa “Valori” <strong>di</strong> Licia<br />

Buganè e nella lettura silenziosa<br />

da parte nostra dei libri scelti.<br />

Sono state nominate dalla professoressa<br />

quattro appren<strong>di</strong>ste<br />

bibliotecarie: Nicoletta <strong>La</strong>ura,<br />

Minicò Aurora, Zizza Federica<br />

e Capocasale Anna. Esse hanno<br />

il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire i libri,<br />

averne cura e registrare quanto<br />

viene ritirato e consegnato. E’<br />

richiesta ad ogni alunno la stesura<br />

<strong>di</strong> una recensione dei testi<br />

letti. Abbiamo anche realizzato<br />

un cartellone, con il<br />

titolo “fantasticando<br />

nei libri”, dove si<br />

segnala per quanto<br />

tempo è stato trattenuto<br />

il libro e una<br />

crocetta viene apposta<br />

per ogni testo letto.<br />

Ogni alunno della<br />

classe ha portato da<br />

casa un certo numero<br />

<strong>di</strong> libri a sua scelta,<br />

per poter permettere la lettura <strong>di</strong><br />

essi ai suoi coetanei. Con grande<br />

gioia abbiamo accolto la notizia<br />

che saremmo venuti anche<br />

quest’anno a farLe visita, per<br />

passare un’altra mattinata con il<br />

progetto “Leggifilm” e avremmo<br />

ascoltato le sue preziose in<strong>di</strong>cazioni.<br />

Le saremmo molto grati<br />

se Ella volesse offrirci suggerimenti<br />

per una migliore gestione<br />

della nostra biblioteca.<br />

Con stima e riconoscenza<br />

Gli alunni della II B della<br />

Giovanni XXIII


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Calabria<br />

Quella che ieri era sembrata<br />

un’ipotesi, osservando<br />

i nuovi scavi sui marciapie<strong>di</strong><br />

delle strade del Vomero,<br />

quartiere collinare della Città, oggi<br />

è <strong>di</strong>ventata una realtà. “ In via<br />

Scarlatti, nell’isola pedonale, stamani<br />

ho visto all’opera gli operai<br />

della <strong>di</strong>tta incaricata, attraverso ill<br />

Comune <strong>di</strong> Napoli, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />

le opere necessarie – chiarisce<br />

Gennaro Capodanno, presidente<br />

del Comitato Valori collinari e<br />

fondatore del movimento RAP,<br />

<strong>di</strong> resistenza contro l’aggressione<br />

pubblicitaria -. E proprio così, al<br />

Vomero ma anche in altre quartieri<br />

<strong>di</strong> Napoli si sta procedendo in<br />

questi giorni a scavare centinaia <strong>di</strong><br />

buche per l’installazione <strong>di</strong> nuovi<br />

manufatti pubblicitari, paline ed<br />

quant’altro“. “ Basta! Non ne possiamo<br />

più – tuona Capodanno -,<br />

chie<strong>di</strong>amo non solo il rispetto delle<br />

norme e dei regolamenti, ma anche<br />

<strong>di</strong> porre un freno a questo vero e<br />

Castrovillari - “Il parere positivo<br />

da parte del Ministero<br />

degli Interni <strong>di</strong> ubicare<br />

il Commissariato <strong>di</strong> PS <strong>di</strong> Castrovillari<br />

in una nuova struttura come<br />

sollecitato, sostenuto più volte da<br />

questa Amministrazione è l’esito<br />

naturale <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong> concertazione<br />

a più voci, avviato da<br />

anni presso il <strong>di</strong>castero competente<br />

che mi ha visto continuamente<br />

presente a Roma, negli organismi<br />

preposti dello Stato su un<br />

problema troppo importante che<br />

bisognava risolvere in fretta nell’interesse<br />

dei lavoratori e delle<br />

stesse comunità”. Lo ha affermato<br />

il sindaco <strong>di</strong> Castrovillari, Franco<br />

Blaiotta, ricordando il suo impegno<br />

nei confronti dei ministeri,<br />

verso il Prefetto e Questore <strong>di</strong> Cosenza<br />

nonché verso il Prefetto con<br />

poteri speciali <strong>di</strong> Reggio Calabria,<br />

che “da anni – aggiunge- non si è<br />

mai interrotto per l’importanza <strong>di</strong><br />

dare risposte concrete al presi<strong>di</strong>o<br />

in quanto tale, bisognoso anche <strong>di</strong><br />

aumento <strong>di</strong> personale e <strong>di</strong> mezzi,<br />

come più volte richiamatoci dagli<br />

stessi rappresentanti del SIULP”.<br />

“Il lavoro avviato alcuni anni fa si<br />

accinge, così- sostiene Blaiotta-,<br />

ad andare in porto, dato che questo<br />

è il primo passo <strong>di</strong> un inizio<br />

<strong>di</strong> procedura che darà una risposta<br />

concreta a quest’esigenza importante,<br />

nell’interesse delle popolazioni<br />

ed a supporto <strong>di</strong> quella<br />

sicurezza <strong>di</strong> cui queste Forze<br />

delll’Or<strong>di</strong>ne, con le altre, sono riferimento<br />

nel territorio. Dunque il<br />

via libera del ministero del Viminale<br />

incammina il Commissariato<br />

verso l’attesa e la legittima nuova<br />

sistemazione, la quale darà una<br />

mano allo svolgimento <strong>di</strong> tutte<br />

I R<br />

nformazione egionale<br />

proprio inquinamento pubblicitario.<br />

Nei giorni scorsi abbiamo condotto<br />

uno stu<strong>di</strong>o su alcune strade<br />

del Vomero con risultati davvero<br />

eclatanti. Per esemplificare, in via<br />

Luca Giordano, nel tratto <strong>di</strong> poche<br />

centinaia <strong>di</strong> metri tra via Scarlatti<br />

e piazza degli Artisti, si contano<br />

47 manufatti pubblicitari. In alcune<br />

strade, come in via Stanzione,<br />

<strong>di</strong>nanzi alla facciata laterale della<br />

scuola Vanvitelli, costruita nel<br />

1931, vi sono sei tabelloni in poco<br />

più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci metri. Analoga densità<br />

in via Tino <strong>di</strong> Camaino, all’angolo<br />

con via Tarantino. Un manufatto<br />

pubblicitario campeggia anche <strong>di</strong>nanzi<br />

alla facciata laterale <strong>di</strong> villa<br />

Casciaro in via Solimena “. “ Dopo<br />

l’inquinamento atmosferico, determinato<br />

dal traffico veicolare, dopo<br />

l’inquinamento acustico, per gli<br />

aerei a bassa quota che continuano<br />

a sorvolare minacciosamente<br />

la collina, il Vomero ora è afflitto<br />

anche da “ inquinamento pubbli-<br />

A servizio della sicurezza<br />

e della legalità<br />

quelle funzioni del personale che<br />

oggi, più <strong>di</strong> prima, sono al centro<br />

delle competenze della Polizia <strong>di</strong><br />

Stato. Inutile <strong>di</strong>re che l’Amministrazione<br />

ha appreso la notizia con<br />

grande sod<strong>di</strong>sfazione, convinta<br />

ancora una volta che il vero impegno<br />

e la continua e forte concertazione<br />

possono dare, quando<br />

esiste la volontà politica, risposte<br />

al territorio , alle sue problematiche<br />

ed alle giuste aspettative delle<br />

popolazioni. Queste, nel caso del<br />

Commissariato <strong>di</strong> Ps <strong>di</strong> Castrovillari,<br />

migliorerà le attività <strong>di</strong> vigilanza<br />

già portate avanti egregiamente<br />

grazie alle professionalità e<br />

capacità degli uomini e donne che<br />

vi operano”.<br />

Imme<strong>di</strong>ata rimozione delle strutture Telecom<br />

Castrovillari - Il sindaco<br />

<strong>di</strong> Castrovillari,<br />

Francesco Blaiotta, ha<br />

scritto al <strong>di</strong>rettore generale<br />

della Telecom e, per conoscenza,<br />

al presidente dell’Ente<br />

Parco Nazionale del<br />

Pollino, affermando che se i<br />

ripetitori su Monte Sant’Angelo<br />

non saranno rimossi a<br />

breve questo lo farà l’Amministrazione<br />

comunale, addebitando<br />

il costo alla Telecom.<br />

“Ad un anno ( primi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>cembre del 2006) dall’ ennesima<br />

richiesta <strong>di</strong> rimuovere<br />

i ripetitori in <strong>di</strong>suso posti<br />

su Monte San’Angelo,- scrive<br />

Blaiotta- ancora nessun<br />

cenno è pervenuto a questa<br />

Amministrazione. Già, infat-<br />

Basta non ne possiamo più!<br />

<strong>La</strong>vori per manufatti pubblicitari<br />

citario “ – conclude Capodanno -.<br />

E’ una malattia che sta infestando<br />

rapidamente ogni angolo <strong>di</strong> territorio.<br />

L’inquinamento pubblicitario<br />

in effetti è particolarmente subdolo<br />

perché, come una malattia che man<br />

Immigrati a Corigliano e <strong>di</strong>ntorni<br />

Ben venga ogni cultura e politica<br />

dell’accoglienza a<br />

vantaggio degli ospiti della<br />

Calabria. Tuttavia, è tempo che il fenomeno<br />

dell’immigrazione sia gestito<br />

con polso fermo anche da noi. In<br />

particolare per quel che riguarda certi<br />

territori come la Sibaritide eil Coriglianese<br />

in specie». Non usa mezzi<br />

termini l’onorevole Maurizio Feraudo.<br />

<strong>La</strong> cronaca recente racconta <strong>di</strong><br />

numerosi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> violenza legati<br />

proprio alla quoti<strong>di</strong>anità delle popolazioni<br />

straniere presenti lungo la<br />

costa jonica. Il presidente del Gruppo<br />

regionale Idv chiede che la situazione<br />

sia meglio tenuta in mano dalle<br />

Istituzioni. «<strong>La</strong> questione-immigrati<br />

è seria e non può sempre essere affrontata<br />

con luoghi comuni o buonismo<br />

- commenta sempre Feraudo<br />

- C’è bisogno <strong>di</strong> altro. Intanto <strong>di</strong> una<br />

Francesco Blaiotta, Sindaco <strong>di</strong><br />

Castrovillari<br />

mano si <strong>di</strong>ffonde, crea una forma<br />

<strong>di</strong> desensibilizzazione nelle persone.<br />

In questo modo si perde<br />

anche la facoltà <strong>di</strong> in<strong>di</strong>gnarsi e<br />

progressivamente si viene spinti<br />

a pensare che sia “normale così”.<br />

gestione dell’accoglienza meno legata<br />

al solo volontariato. E poi dei<br />

controlli ferrei su chi arriva, su cosa<br />

viene a fare qui da noi, su come vive<br />

e come si mantiene. L’esplosione <strong>di</strong><br />

contrasti etnici oppure <strong>di</strong> altri episo<strong>di</strong><br />

violenti proprio della delusione e <strong>di</strong>sperazione<br />

sociali, è un pericolo impellente<br />

per alcune aree della Calabria.<br />

Non si può restare alla finestra,<br />

sperando sempre che la fortuna o il<br />

caso scongiurino il peggio». L’onorevole<br />

Feraudo si preoccupa soprattutto<br />

per quanto accade in alcuni<br />

territori particolari della provincia <strong>di</strong><br />

Cosenza. «A Corigliano, per esempio,<br />

la situazione è esplosiva. L’arrivo<br />

continuo <strong>di</strong> stranieri non sempre è<br />

<strong>di</strong>gerito dai citta<strong>di</strong>ni locali. Non c’è<br />

controllo sulle regole, sui documenti<br />

stessi <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>sperati ospiti della<br />

zona. C’è chi li sfrutta fino all’osso e<br />

ti, il 7 settembre<br />

del 2005, al fine<br />

<strong>di</strong> smantellare<br />

gli impianti metallici<br />

avevamo<br />

posto il problema<br />

all’ attenzione<br />

della Telecom”.<br />

“E’ nostra intenzionerimuovere-<br />

aggiunge<br />

l’amministratore<br />

- le apparecchiature,<br />

anche alla<br />

luce dell’inutilità<br />

o<strong>di</strong>erna dei<br />

suddetti strumenti<br />

che furono<br />

installati molti<br />

anni ad<strong>di</strong>etro, quando ancora<br />

non si erano affermate le<br />

Il Castello <strong>di</strong> Corigliano<br />

7<br />

Alla fine non ci si fa neppure più<br />

caso “. Capodanno sulla vicenda<br />

chiede l’imme<strong>di</strong>ato intervento<br />

del sindaco Iervolino, perché<br />

vengano adottate tutte le misure<br />

necessarie.<br />

chi ne deve subire la presenza, a volte,<br />

anche violenta. Chiedo che il Comune<br />

<strong>di</strong> questa città non sia lasciato<br />

solo a gestire una situazione così<br />

esplosiva. Lo stesso faccio pensando<br />

ad altre realtà joniche nello stesso<br />

caos: Cariati, Sibari, Villapiana. Il fenomeno<br />

abbisogna <strong>di</strong> lavoro, energie<br />

e uomini e lo Stato non si può tirare<br />

in<strong>di</strong>etro come sempre fa da queste<br />

parti, a tutto svantaggio degli onesti<br />

citta<strong>di</strong>ni locali».<br />

nuove tecnologie nel settore<br />

delle telecomunicazioni. Fra<br />

l’altro, a poca <strong>di</strong>stanza dai<br />

ripetitori, sorgono i resti <strong>di</strong><br />

un’antica chiesetta, verso la<br />

quale si sta rinnovando una<br />

tra<strong>di</strong>zionale devozione popolare<br />

che porta tanti fedeli<br />

a frequentarla nuovamente”.<br />

Da qui la richiesta alla <strong>di</strong>rezione<br />

generale della Telecom<br />

“ <strong>di</strong> prendere imme<strong>di</strong>atamente<br />

in seria considerazione la<br />

nuova sollecitazione”. Nel<br />

caso, però, questa non dovesse<br />

sortire nessun effetto il<br />

sindaco è deciso: “ si vedrà<br />

costretto, suo malgrado, a far<br />

rimuovere i pannelli addebitando<br />

le spese alla società <strong>di</strong><br />

telecomunicazioni”.


8 nformazione<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Calabria<br />

I Regionale<br />

B a s t a l u c r a r e s u l l a s a l u t e d e i c i t t a d i n i<br />

No al raddoppio termovalorizzatore <strong>di</strong> Gioia Tauro<br />

Occorre un nuovo Piano regionale dei Rifiuti<br />

Gioia Tauro - “Nella piana<br />

<strong>di</strong> Gioia Tauro si sta<br />

tentando <strong>di</strong> concentrare<br />

un’assurda quanto insensata<br />

quantità <strong>di</strong> ecomostri che rischiano<br />

<strong>di</strong> compromettere irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

la vocazione agricola e<br />

Villetta Pilè,<br />

allarmismo<br />

ingiustificato<br />

Cariati - Villetta Pilè,<br />

allarmismo ingiustificato.<br />

<strong>La</strong> circostanza<br />

cui fa riferimento il Sig. Aldo<br />

FORTINO non si è mai verificata.<br />

Mai nessuna telefonata<br />

è stata ricevuta, dal Sindaco<br />

della Città <strong>di</strong> Cariati, in merito<br />

al presunto stato <strong>di</strong> degrado<br />

in cui verserebbe la zona<br />

soprain<strong>di</strong>cata. Il degrado non<br />

è tale da richiedere interventi<br />

urgenti, piuttosto, in questa<br />

zona come in altre, servirebbero<br />

interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />

e risanamento urbanistico.<br />

Abbiamo letto sulla stampa,<br />

questa mattina, del resoconto<br />

tanto dettagliato quanto fantastico<br />

<strong>di</strong> cui si sarebbero resi<br />

protagonisti, circa un anno fa,<br />

il Sig. Aldo Fortino e lo stesso<br />

Sindaco. Il Primo Citta<strong>di</strong>no<br />

non ha mai ricevuto, alcuna<br />

telefonata, né tanto meno segnalazioni,<br />

dal Sig. Fortino e,<br />

pertanto, non si è potuto impegnare<br />

in vane promesse. Dei<br />

rifiuti ingombranti, depositati<br />

fino a qualche giorno fa nella<br />

zona parcheggi antistante la<br />

Villetta Pilé, sono stati prontamente<br />

ritirati dagli addetti la<br />

scorsa settimana. Partire eventualmente<br />

da tale evidenza,<br />

<strong>di</strong>storcendola, per affermare<br />

che l’intera zona versa nel più<br />

totale stato <strong>di</strong> degrado significa<br />

volere intenzionalmente<br />

rendere una descrizione falsa<br />

e menzognera del reale stato<br />

delle cose. Resta, più in generale,<br />

il problema degli ingombranti<br />

sul quale l’Esecutivo<br />

continua a non lesinare sforzi<br />

ed impegno per ad<strong>di</strong>venire,<br />

d’intesa con la società incaricata,<br />

a soluzioni <strong>di</strong>verse e più<br />

efficienti che salvaguar<strong>di</strong>no<br />

l’intero territorio comunale,<br />

compresa la zona Pilé. Non si<br />

può recriminare a questa Am-<br />

turistica dell’interoterritorio<br />

oltre<br />

che a provocare<br />

seri danni<br />

alla salute<br />

dei citta<strong>di</strong>ni”.<br />

Ad affermarlo<br />

è Giuseppe<br />

Longo<br />

già responsabile<br />

del PdCI<br />

della Piana e<br />

componente<br />

del Comitato<br />

Centrale<br />

del partito.<br />

Le preocc<br />

u p a z i o n i<br />

sollevate in<br />

questi anni<br />

dalle associazioniambientaliste<br />

e<br />

in modo particolare<br />

dal<br />

movimento<br />

per la <strong>di</strong>fesa<br />

del territorio<br />

sono legittime<br />

e da sostenere<br />

con<br />

forza, perchè<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni<br />

calabresi<br />

hanno il <strong>di</strong>- Termovalorizzatore<br />

ritto <strong>di</strong> conoscere<br />

in quale misura questi mostri<br />

incideranno sulla loro salute,<br />

visti anche i numerosi stu<strong>di</strong> che<br />

affermano quanto siano dannose<br />

le sostanze tossiche emesse<br />

dagli inceneritori, dalle centrali<br />

turbo gas e dalle cosiddette isole<br />

ecologiche che si sta tentando <strong>di</strong><br />

costruire e concentrare in un’unica<br />

area peraltro ad alta densità<br />

abitativa. <strong>La</strong> politica deve<br />

svolgere un serio ruolo in tutto<br />

ministrazione Comunale <strong>di</strong> non<br />

interessarsi della pulizia della<br />

Città. Noi e non altri come chi<br />

ci ha preceduti, abbiamo effettuato<br />

durante tutto l’anno, interventi<br />

<strong>di</strong> bonifica del territorio.<br />

<strong>La</strong> zona non è immersa nel<br />

degrado come si vorrebbe far<br />

credere, piuttosto la situazione<br />

rientra in una or<strong>di</strong>narietà<br />

sicuramente insod<strong>di</strong>sfacente,<br />

ma frutto <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> abbandono,<br />

<strong>di</strong> certo non attribuibile a<br />

questo Sindaco o a questa Amministrazione.<br />

Il Centro Storico,<br />

così come la Marina <strong>di</strong><br />

Cariati, necessiterebbe piuttosto<br />

<strong>di</strong> interventi urbanistici<br />

Tutti insieme sotto lo stesso cielo<br />

Crotone - Parole come “valore<br />

della persona, amicizia, solidarietà”,<br />

hanno sempre fatto<br />

parte degli obiettivi formativi della<br />

scuola del X° circolo “Maria Montessori”.<br />

Anche quest’anno con il<br />

progetto “tutti insieme sotto lo stesso<br />

cielo”, sono state messe in moto una<br />

serie <strong>di</strong> iniziative quali la ven<strong>di</strong>ta dei<br />

dolci e la tombolata della solidarietà,<br />

volte alla raccolta <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> da de-<br />

questo e dare un senso <strong>di</strong> continuità<br />

alle battaglie intraprese in<br />

<strong>di</strong>fesa della salute pubblica negli<br />

anni scorsi. Grave pertanto è la<br />

responsabilità politica della Regione<br />

che non solo dopo l’inutile<br />

voto contrario al raddoppio del<br />

termovalorizzatore espresso nel<br />

2005 non ha più dato continuità<br />

a quella battaglia, ma soprattutto<br />

perchè non è in grado <strong>di</strong> mettere<br />

la parola fine ad un commissaria-<br />

più complessi, che richiedono<br />

tempi e impegni <strong>di</strong> spesa notevoli.<br />

Fino alla fine del proprio<br />

mandato l’Esecutivo Sero si<br />

impegnerà a lavorare affinché<br />

si riescano ad ottenere risultati<br />

in questa <strong>di</strong>rezione. Di certo<br />

non si può <strong>di</strong>re che in oltre<br />

un anno e mezzo <strong>di</strong> governo si<br />

sia stati con le mani in mano.<br />

Al contrario <strong>di</strong> quanto si vorrebbe<br />

far credere il Sindaco<br />

e la Giunta Comunale stanno<br />

lavorando nella più totale trasparenza,<br />

con onestà intellettuale<br />

e capacità <strong>di</strong>rigenziale.<br />

Con risultati misurabili. Per<br />

ciò che concerne, infine, la<br />

volvere in beneficenza. Al progetto<br />

hanno aderito: i genitori, che hanno<br />

preparato dolci per allestire la bancarella<br />

della solidarietà, mettendo<br />

a <strong>di</strong>sposizione il loro tempo; molti<br />

negozianti <strong>di</strong> Crotone che hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

generosità, offrendo doni<br />

per la realizzazione del gioco della<br />

tombola, occasione formidabile per<br />

i bambini per comprendere meglio<br />

cosa significhi compiere un’esperien-<br />

mento che dura da troppo tempo<br />

pre<strong>di</strong>sponendo un efficace piano<br />

regionale dei rifiuti, che potrebbe<br />

rappresentare la migliore risposta<br />

della politica alla emergenza<br />

rifiuti in Calabria. Per tutto ciò<br />

bisogna ulteriormente sostenere<br />

le ragioni <strong>di</strong> un territorio che ha<br />

sempre subito scelte che hanno<br />

solamente prodotto risultati dalle<br />

negative ricadute ambientali<br />

e sociali. <strong>La</strong> manifestazione del<br />

vicenda dell’Antenna<br />

sul Torrione<br />

del rione Valle, i<br />

citta<strong>di</strong>ni erano già<br />

stati informati:<br />

l’Amministrazione<br />

Comunale ha, coerente<br />

con i propri<br />

impegni, revocato<br />

ogni autorizzazione.<br />

<strong>La</strong> si smetta,<br />

pertanto, con speculazioni<br />

me<strong>di</strong>ocri<br />

e prive <strong>di</strong> ogni e<br />

qualsiasi respiro.<br />

Fare opposizione –<br />

lo ripetiamo- è ben<br />

altra cosa.<br />

za così grande; le insegnanti che si<br />

sono attivate per preparare al meglio<br />

questo “gesto d’amore” organizzando<br />

con i bambini <strong>di</strong> classi <strong>di</strong>verse, uno<br />

spettacolo teatrale che si terrà nell’au<strong>di</strong>torium<br />

della scuola il 19 <strong>di</strong>cembre<br />

alle ore 18:00 in presenza <strong>di</strong> ospiti<br />

d’eccezione. Sarà un’occasione per<br />

ritrovare il vero significato del Natale,<br />

un messaggio da portare sempre nello<br />

zainetto della vita.<br />

22 <strong>di</strong>cembre prossimo sarà un<br />

importante banco <strong>di</strong> prova non<br />

solo per la politica ma anche per<br />

il senso comune del popolo della<br />

Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro che dovrà<br />

riversarsi in massa in una serrata<br />

protesta civile, scongiurando il<br />

pericoloso progetto <strong>di</strong> raddoppio<br />

del termovalorizzatore. E’ giunta<br />

l’ora <strong>di</strong> <strong>di</strong>re basta, anche perchè<br />

senza una seria valutazione<br />

<strong>di</strong> impatto ambientale<br />

che ci <strong>di</strong>ca con<br />

certezza quale è la reale<br />

situazione atmosferica<br />

della Piana, non è tollerabile<br />

neanche pensare<br />

lontanamente ad un<br />

eventuale rigassificatore<br />

che tra le altre cose provocherebbe<br />

irreparabili<br />

danni anche all’ecosistema<br />

marino. Non si può<br />

più fare a meno <strong>di</strong> constatare<br />

inoltre che nella<br />

Piana <strong>di</strong> Gioia Turo aumentano<br />

costantemente<br />

i casi <strong>di</strong> sclerosi multipla<br />

e le morti legate a<br />

malattie tumorali che<br />

fino a prova contraria<br />

non è da escludere che<br />

abbiano origine dalla<br />

presenza nell’atmosfera<br />

<strong>di</strong> sostanze altamente<br />

inquinanti. In tal senso<br />

bene ha fatto l’On.<br />

Pignataro ha presentare<br />

una interrogazione<br />

parlamentare affinchè<br />

si cominci a fare chiarezza<br />

sulla posizione<br />

del governo rispetto ai<br />

problemi ambientali che<br />

esistono nel territorio<br />

pianigiano. Dal governo<br />

regionale e nazionale<br />

dunque, vogliamo risposte certe<br />

senza alcun tipo <strong>di</strong> ambiguità,<br />

perchè sabato 22 <strong>di</strong>cembre le<br />

tantissime persone presenti non<br />

vogliono assistere alle solite passerelle<br />

ma impegni precisi che<br />

rendano serena soprattutto la vita<br />

dei loro figli, poichè non è giusto<br />

che ci sia chi lucra sulla salute e<br />

sulla pelle della gente.<br />

Giuseppe Longo<br />

Filippo Sero, Sindaco del comune <strong>di</strong> Cariati


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Calabria<br />

Pronta la nona<br />

stagione teatrale<br />

Castrovillari - Tutto è pronto nel teatro<br />

Sybaris del Protoconvento per<br />

accogliere il nuovo programma “che<br />

anche quest’anno- precisa il sindaco, Franco<br />

Blaiotta- offrirà un calendario <strong>di</strong> tutto rispetto<br />

che non ha nulla da invi<strong>di</strong>are ad altri”. “<strong>La</strong><br />

stagione – è stato spiegato dal primo citta<strong>di</strong>no-<br />

afferma in tutto e per tutto la promozione<br />

culturale su cui è impegnata l’Amministrazione”.<br />

Il cartellone propone 9 spettacoli<br />

e gli abbonamenti potranno essere acquistati<br />

presso il Protoconvento Francescano dal 14<br />

al 17 ,dal 19 al 24 e dal 26 al 27 novembre,<br />

dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 19.<br />

L’abbonamento intero in platea per tutta la<br />

stagione è <strong>di</strong> 80 euro, il ridotto 60. Il biglietto<br />

intero in platea costerà 10 euro, il ridotto<br />

8, mentre in galleria avrà il prezzo <strong>di</strong> 7 euro.<br />

Le riduzioni verranno effettuate per coloro i<br />

quali non hanno compiuto il 26° anno detto,<br />

per gli over 65 e per i <strong>di</strong>versamente abili.<br />

<strong>La</strong> rassegna si avvale anche quest’anno dell’associazione<br />

Teatri Calabresi Associati, la<br />

quale lavora da <strong>di</strong>versi anni con altre realtà.<br />

“ Dopo lo straor<strong>di</strong>nario successo delle passate<br />

e<strong>di</strong>zioni, fitte d’appuntamenti <strong>di</strong> gran<br />

pregio- precisa il sindaco, Franco Blaiotta-<br />

che hanno vissuto una crescita continua e<br />

varia <strong>di</strong> pubblico, l’Amministrazione torna<br />

con una nuova proposta che accompagnerà<br />

la città, dalla prima decade <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre<br />

all’ultima settimana <strong>di</strong> marzo, segnando ancora<br />

una volta l’affermazione del teatro. Tra<br />

gli artisti, la presenza del grande Remo Girone,<br />

<strong>di</strong> Ernesto Mahieux, Maurizio Micheli,<br />

Giammarco Tognazzi, Corrado Tedeschi,<br />

Sebastiano Lo Monaco, Caterina Costantini,<br />

Elsa Martinelli, Corinne Clary, Eva Robin’s<br />

e <strong>di</strong> altri. Appuntamenti - afferma il sindaco-<br />

da non perdere, che faranno interessare<br />

e <strong>di</strong>vertire, coinvolgendo. Un’altra stagione,<br />

insomma, che lascerà il segno, affascinando<br />

ed intrigando ancora. Il programma, poi, è<br />

una testimonianza concreta <strong>di</strong> quest’ulteriore<br />

momento culturale che viene offerto alla<br />

città. E’ a testimonianza <strong>di</strong> questa de<strong>di</strong>zione<br />

che ci apprestiamo a vivere un’altra stagione<br />

d’incontri, legati all’arte della recitazione.<br />

<strong>La</strong> stessa, che ci ha consentito <strong>di</strong> programmarla<br />

e <strong>di</strong> farne uno degli istanti qualificanti<br />

tra i tanti promossi e portati avanti in questi<br />

Il Protoconvento Francescano <strong>di</strong> Castrovillari<br />

I R<br />

nformazione egionale<br />

anni, per rispondere all’ampia domanda <strong>di</strong><br />

partecipazione della gente alla vita della<br />

cultura, dove si gioca una delle battaglie più<br />

importanti per la formazione e crescita civile.<br />

Non a caso l’impegno culturale <strong>di</strong> questa<br />

amministrazione – ha aggiunto il primo citta<strong>di</strong>no<br />

– è voluto andare oltre, migliorando<br />

sempre più la stessa programmazione” . Ma<br />

ecco il programma nello specifico: lunedì 3<br />

<strong>di</strong>cembre, verrà presentato l’opera “ Lunga<br />

giornata verso la notte” <strong>di</strong> Eugene O’ Neil<br />

con Remo Girone e Annamaria Guarnirei<br />

per la regia <strong>di</strong> Piero Maccarinelli; giovedì<br />

3 gennaio “Gomorra” <strong>di</strong> Roberto Saviano<br />

e Mario Gelar<strong>di</strong> con Ivan Castiglione<br />

– Francesco Di Leva – Antonio Ianniello<br />

- Giuseppe Miale <strong>di</strong> Mauro – Adriano<br />

Pantaleo e con la partecipazione straor<strong>di</strong>naria<br />

<strong>di</strong> Ernesto Mahieux per la regia <strong>di</strong><br />

Mario Gelar<strong>di</strong>; martedì 8 gennaio “Otello”<br />

<strong>di</strong> W. Shakespeare con Sebastiano Lo Monaco;<br />

giovedì 17 gennaio “Prima pagina”<strong>di</strong><br />

Ben Hecht e Mac Arthur con Giammarco<br />

Tognazzi - Bruno Armando per la regia<strong>di</strong><br />

Francesco Tavassi; mercoledì 6 febbraio “Il<br />

contrabasso” <strong>di</strong> Patrick Suskind, versione<br />

italiana <strong>di</strong> Annabella Cerliani e Maurizio<br />

Micheli con Maurizio Micheli per la regia <strong>di</strong><br />

Marco Risi ; giovedì 21 febbraio “Carmen”<br />

(Ballet Flamenco de Madrid) con musica <strong>di</strong><br />

G. Bizet per la <strong>di</strong>rezione musicale <strong>di</strong> Antonio<br />

Amaya , Direzione artistica e coreografica <strong>di</strong><br />

Sara Le zana. <strong>La</strong> regia è <strong>di</strong> Luciano Ruiz;<br />

Giovedì 28 febbraio sarà in scena la “Plaza<br />

Suite” <strong>di</strong> Neil Simon con Corrado Tedeschi<br />

, Milly Falsino per la regia <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Insegno;<br />

Giovedì 6 marzo il teatro del Protoconvento<br />

accoglierà “I giovani Holden Locri-<br />

Roma a/r” <strong>di</strong> Anna Carabetta con Domenico<br />

Pantano ,Cristina Mantis, Gianni Pellegrino<br />

e con I Ragazzi <strong>di</strong> Locri con “visioni” <strong>di</strong><br />

Massimiliano Siccar<strong>di</strong> , musiche originali <strong>di</strong><br />

Nicola Stilo , canzoni <strong>di</strong> Quartaumentata ed<br />

immagini del film “Ripren<strong>di</strong>amoci la vita”<br />

<strong>di</strong> Silvano Agosti; mentre martedì 25 marzo<br />

la stagione teatrale del Comune <strong>di</strong> Castrovillari<br />

si concluderà con l’opera “Otto donne e<br />

un ministro” <strong>di</strong> Roberto Thomas, interpretata<br />

da un cast d’eccessione: Caterina Costantini<br />

, Elsa Martinelli , Corinne Clary - Eva<br />

Robin’s per la regia <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Insegno.<br />

Il nuovo Partito Socialista<br />

Cosenza - Si è riunito, nei giorni<br />

scorsi, sotto la presidenza del<br />

Segretario Provinciale Gianni<br />

Papasso, il Comitato Direttivo Provinciale<br />

dei Socialisti Democratici Italiani.<br />

Ha partecipato alla riunione anche il<br />

Segretario Regionale del Partito Ercole<br />

Nucera. Alla riunione hanno partecipato<br />

una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti provinciali,<br />

regionali e nazionali del partito,<br />

<strong>di</strong> sindaci ed amministratori socialisti.<br />

Il <strong>di</strong>battito è stato ricco, appassionato<br />

e <strong>di</strong> alto profilo politico. Dopo la relazione<br />

introduttiva del segretario Gianni<br />

Papasso, sono intervenuti: Franco Galzarano,<br />

Pino Iacino, Argia Morcavallo,<br />

Gianni Buscemi, Francesco Meringolo,<br />

Franz Caruso, Tonino Mundo, Ugo Gravina,<br />

Salvatore Magarò, Mimmo Genise,<br />

Valeria Capalbo, Pietro Mari, Ercole<br />

Nucera, Anna Falcone, Filippo Vairo,<br />

Giacomo Mancini I lavori si sono conclusi<br />

con la replica del segretario provinciale.<br />

Il Direttivo Provinciale dello<br />

S.D.I. <strong>di</strong> Cosenza, ha espresso un giu<strong>di</strong>zio<br />

assolutamente positivo sulla conferenza<br />

programmatica nazionale che la<br />

Costituente Socialista ha svolto a Roma<br />

il 5 e 6 ottobre scorso, da cui è scaturita<br />

la nascita del nuovo Partito Socialista.<br />

<strong>La</strong> conferenza programmatica nazionale<br />

che a giusta ragione è stata definita<br />

“Le Primarie delle idee”, ha rappresentato<br />

un momento importante, esaltante<br />

e significativo per i socialisti italiani,<br />

oltre che per i temi trattati anche e ,<br />

soprattutto, per aver delineato i car<strong>di</strong>ni<br />

politici e programmatici del nuovo Partito<br />

Socialista. Il Direttivo Provinciale<br />

dello S.D.I. <strong>di</strong> Cosenza, ha salutato con<br />

grande entusiasmo la nascita nel nuovo<br />

Partito Socialista alla cui base sono stati<br />

posti principi antichi riformulati in termini<br />

moderni: libertà, merito ed equità.<br />

Il nuovo Partito Socialista rappresenta<br />

un progetto politico che poggiando su<br />

solide basi della migliore tra<strong>di</strong>zione<br />

socialista e riformista e traendone i più<br />

alti insegnamenti, manifesta capacità <strong>di</strong><br />

innovazione per misurarsi con i nuovi<br />

bisogni e le nuove ansie <strong>di</strong> riscatto dei<br />

più deboli, in una mutata società. Il<br />

nuovo Partito Socialista non vuole assolutamente<br />

rappresentare un’azione <strong>di</strong><br />

semplice nostalgia ma la nascita <strong>di</strong> un<br />

forte, nuovo, moderno, giovane soggetto<br />

politico che si richiama alla grande<br />

tra<strong>di</strong>zione del socialismo italiano e si<br />

colloca pienamente negli ideali politici<br />

e programmatici del Partito Socialista<br />

Europeo. Il Direttivo Provinciale dello<br />

Soverato - L’On. Fernando<br />

Pignataro deputato<br />

calabrese del<br />

PdCI ha presentato un’interrogazione<br />

parlamentare<br />

al ministro degli Interni<br />

Giuliano Amato per sapere<br />

quali iniziative, con urgenza,<br />

intenda intraprendere<br />

il ministro per scongiurare<br />

che il presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> polizia<br />

stradale <strong>di</strong> Soverato venga<br />

soppresso, considerato sia<br />

l’impegno del comune a realizzare<br />

un’apposita caserma<br />

e sia i notevoli <strong>di</strong>sagi che<br />

una scelta così approssimativa<br />

potrebbe comportare<br />

per tutti i citta<strong>di</strong>ni calabresi<br />

che verrebbero privati <strong>di</strong><br />

un importante presi<strong>di</strong>o che<br />

esercita una costante attività<br />

<strong>di</strong> controllo e sicurezza<br />

stradale. <strong>La</strong> nostra preoccu-<br />

Panorama <strong>di</strong> Soveria Mannelli<br />

Si vuole sopprimere<br />

la polizia stradale<br />

S.D.I. <strong>di</strong> Cosenza, ha anche salutato<br />

con favore e con vivo apprezzamento il<br />

fatto che il nuovo Partito Socialista si<br />

pone in termini moderni lo sviluppo del<br />

Mezzogiorno e della Calabria, che non<br />

devono rappresentare più emergenza<br />

del Paese da affrontare con compensazione<br />

<strong>di</strong> natura monetaria, bensì opportunità<br />

<strong>di</strong> sviluppo Il Mezzogiorno e la<br />

Calabria per il nuovo Partito Socialista<br />

rappresentano un territorio nuovo dove<br />

concentrare la ricerca <strong>di</strong> nuovi settori<br />

vincenti, dove affermare nuovi criteri <strong>di</strong><br />

selettività, dove attuare con maggiore<br />

rigore il controllo della spesa pubblica,<br />

dove intervenire con maggiore decisione<br />

per <strong>di</strong>sboscare l’area dell’interme<strong>di</strong>azione<br />

politica. <strong>La</strong> mancanza <strong>di</strong> una<br />

grande formazione socialista riformista<br />

ha pesato notevolmente nel determinare<br />

gli attuali risultati deludenti della cosiddetta<br />

Seconda Repubblica. Anche<br />

dopo le primarie, la debolezza programmatica<br />

del Partito Democratico rimane<br />

intatta. <strong>La</strong> “Cosa Rossa” che intendono<br />

realizzare la Sinistra Democratica e le<br />

altre formazioni della sinistra ra<strong>di</strong>cale<br />

non attrae l’interesse degli italiani che<br />

invocano una maggiore azione riformista<br />

nel Paese. Il nuovo Partito Socialista,<br />

quin<strong>di</strong>, è essenziale per affermare<br />

in Italia una forza riformista in linea<br />

con il riformismo europeo e per affrontare<br />

le sfide poste dalla globalizzazione<br />

e dalle profonde trasformazioni in atto<br />

nella società. Il nuovo Partito Socialista,<br />

si pone anche l’obbiettivo <strong>di</strong> aiutare<br />

la Calabria ad uscire dall’emergenza<br />

morale e sociale in cui purtroppo è stata<br />

ricacciata e per raggiungere l’agognata<br />

pazione nasce<br />

perchè pare ci<br />

sia la volontà<br />

<strong>di</strong> sopprimere<br />

il presi<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Soverato,<br />

che svolge un<br />

i m p o r t a n t i s -<br />

simo compito<br />

per garantire<br />

il controllo della SS 106,<br />

sulla quale sussistono innumerevoli<br />

problemi <strong>di</strong> viabilità<br />

e frequenti incidenti<br />

stradali anche mortali non<br />

essendo stata nè ammodernata<br />

nè messa in sicurezza.<br />

Se quanto paventato dovesse<br />

risultare vero, sarà<br />

necessario utilizzare sul<br />

quel tratto stradale più carabinieri<br />

e agenti <strong>di</strong> polizia<br />

municipale che così verranno<br />

sottratti ad altri compiti<br />

On.le Fernando Pignataro<br />

9<br />

<strong>di</strong>scontinuità con il passato. I socialisti<br />

nella regione si batteranno ancora con<br />

maggiore incisività per il rinnovamento,<br />

il risanamento, lo sviluppo, per l’affermazione<br />

<strong>di</strong> sani principi etici e morali e<br />

per una giustizia giusta, equa ed imparziale.<br />

Il Comitato Direttivo Provinciale<br />

dello S.D.I., si è anche soffermato sulle<br />

vicende politiche-amministrative che<br />

interessano la Città <strong>di</strong> Cosenza censurando<br />

quanti si esercitano nell’attività<br />

dell’antisocialismo ed esprimendo<br />

un giu<strong>di</strong>zio assolutamente negativo<br />

sull’attività del Sindaco e dell’Amministrazione<br />

Comunale. Il Comitato<br />

Direttivo, soprattutto, auspica che il<br />

Sindaco prenda definitivamente atto<br />

dello stato comatoso in cui versa la<br />

maggioranza ed avvii un serio <strong>di</strong>battito,<br />

un profondo confronto con tutto il<br />

consiglio comunale, al fine <strong>di</strong> elaborare<br />

un nuovo programma <strong>di</strong> rilancio e <strong>di</strong><br />

sviluppo che faccia ritornare Cosenza a<br />

svolgere, nuovamente, un ruolo <strong>di</strong> primo<br />

piano nella politica della provincia<br />

e della regione. Il comitato <strong>di</strong>rettivo<br />

ha anche approvato, all’unanimità,<br />

un or<strong>di</strong>ne del giorno <strong>di</strong> solidarietà al<br />

Sindaco Ugo Gravina e a tutta l’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> Montalto Uffugo, per<br />

la vicenda che ha visto contrapposti gli<br />

Amministratori del Comune con l’Assessore<br />

Regionale alla Cultura, per la<br />

manifestazione del Leoncavallo. Il Comitato<br />

Direttivo, infine, ha deciso <strong>di</strong><br />

sviluppare sul territorio una efficace<br />

azione per la campagna <strong>di</strong> adesione<br />

relativa all’anno 2008 e per propagandare<br />

e presentare all’opinione pubblica<br />

il nuovo Partito Socialista.<br />

ed in particolare a quelli <strong>di</strong><br />

sicurezza e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico.<br />

Per queste ragioni,<br />

auspichiamo che il ministro<br />

assuma una decisione<br />

ponderata e responsabile<br />

che altrimenti risulterebbe<br />

grave in un territorio come<br />

quello della fascia ionica<br />

catanzarese, nel quale si<br />

rischierebbe solamente <strong>di</strong><br />

alimentare la sfiducia dei<br />

citta<strong>di</strong>ni nei confronti dello<br />

Stato.


10 nformazione<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Calabria<br />

Incarico <strong>di</strong> prestigio<br />

per Leonardo Sacco<br />

Nuovo incarico <strong>di</strong> prestigio<br />

per Leonardo Sacco.<br />

Il giovanissimo governatore<br />

della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Isola<br />

Capo Rizzuto, è stato infatti<br />

eletto nel consiglio <strong>di</strong> presidenza<br />

della confederazione nazionale.<br />

Ad un mese dalla sua elezione<br />

nel consiglio nazionale per il rinnovo<br />

degli organi sociali della<br />

confederazione delle Misericor<strong>di</strong>e,<br />

Sacco è stato prescelto nei<br />

giorni scorsi dal presidente Gabriele<br />

Brunini, tra i cinque rappresentanti<br />

del consiglio <strong>di</strong> presidenza.<br />

Già nei mesi<br />

scorsi, nel corso <strong>di</strong> un<br />

incontro con le Misericor<strong>di</strong>e<br />

crotonesi,<br />

Brunini aveva manifestato<br />

stima e fiducia<br />

nei confronti del<br />

giovane governatore,<br />

che tra l’altro è coor<strong>di</strong>natore<br />

regionale<br />

della confederazione.<br />

In quell’occasione<br />

Brunini, sottolineò<br />

l’importanza <strong>di</strong> attribuire<br />

a Sacco un<br />

ruolo propulsivo all’interno<br />

della confederazione<br />

nazionale,<br />

riconoscendogli meriti<br />

e capacità fondamentali<br />

per il rilancio<br />

dell’associazione, il<br />

suo sviluppo al sud<br />

e la promozione dei<br />

giovani. “Vorrei affidare<br />

l’incarico a<br />

confratelli <strong>di</strong> regioni<br />

del sud - ha infatti<br />

I Regionale<br />

spiegato durante la riunione <strong>di</strong><br />

inse<strong>di</strong>amento del consiglio nazionale<br />

- perché possano seguire<br />

e affiancare le Misericor<strong>di</strong>e in<br />

fase <strong>di</strong> costituzione”. Sod<strong>di</strong>sfazione<br />

è stata espressa da Sacco,<br />

che ha commentato: “Credo che<br />

sia un giusto riconoscimento alla<br />

Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Isola e alla mia<br />

persona. Confido nel supporto <strong>di</strong><br />

tutti i confratelli affinché la Misericor<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> Isola possa rappresentare<br />

sempre <strong>di</strong> più una fonte<br />

<strong>di</strong> crescita per i giovani e lo stesso<br />

territorio”.<br />

Da solo il Pd non va da nessuna parte<br />

Feraudo chiede a Di Pietro <strong>di</strong> “mettere da parte gli avventurieri”<br />

Il gotha nazionale <strong>di</strong> Idv a<br />

rapporto nell’isola <strong>di</strong> Ischia.<br />

Nel Conclave generale la<br />

Calabria è stata rappresentata<br />

dal presidente del Gruppo regionale,<br />

l’onorevole Maurizio Feraudo.<br />

L’evento politico ischitano,<br />

voluto dal Gruppo campano<br />

dell’Idv, è stato un confronto su<br />

quanto vive il partito nelle varie<br />

realtà regionali della Penisola. In<br />

pratica si è tastato il polso all’Idv<br />

per capire il suo stato <strong>di</strong> salute.<br />

«Sottoponiamo al ministro e nostro<br />

leader Tonino Di Pietro ciò<br />

che deve essere il primo obiettivo<br />

comune – commenta proprio<br />

l’onorevole Feraudo <strong>di</strong> ritorno<br />

da Ischia – Il nostro partito deve<br />

continuare a essere sempre più<br />

attento alle problematiche territoriali,<br />

nel rispetto delle identità<br />

regionali, tutti ingre<strong>di</strong>enti essenziali<br />

per continuare il percorso<br />

<strong>di</strong> trasformazione da movimento<br />

a partito da tempo iniziato.<br />

Occorre dare concretezza alla<br />

figura dei nostri eletti: essi, do-<br />

vendo rispondere alla gente che<br />

li ha scelti, è il migliore legame<br />

possibile tra la società civile<br />

sana e le Istituzioni. Altre figure<br />

non sono pensabili né accettabili<br />

in un simile ruolo». Feraudo e<br />

colleghi hanno anche esaminato<br />

l’arrivo del Partito Democratico<br />

sullo scenario politico dell’attuale<br />

maggioranza <strong>di</strong> Governo<br />

nazionale. «Il centrosinistra tutto<br />

deve avere più consapevolezza<br />

del peso che ha l’Idv – tuona<br />

ancora il presidente del Gruppo<br />

regionale calabrese – Noi siamo<br />

ra<strong>di</strong>cati, contiamo tanto nelle<br />

simpatie popolari. Anche il neo<br />

Pd deve interrogarsi su come<br />

meglio colloquiare con noi e gli<br />

altri alleati, i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> comandanti<br />

in campo non te li regala<br />

nessuno. Da solo il Pd non va da<br />

nessuna parte. A livello regionale<br />

non sempre è forte come a<br />

livello nazionale. Pensiamo che<br />

ovunque vada, invece, rilanciata<br />

la coalizione <strong>di</strong> centrosinistra.<br />

Così, se non soprattutto, in Ca-<br />

Leonardo Sacco<br />

labria dove se n’è un po’ perso<br />

il senso politico. Per farlo, però,<br />

occorre avere la forza <strong>di</strong> allontanare<br />

gli avventurieri <strong>di</strong> mille<br />

battaglie che cercano <strong>di</strong> sedersi<br />

sempre a capotavola. Con la<br />

serietà si vincono tutte le scommesse<br />

politiche immaginabili».<br />

Premio “Etica e Impresa”<br />

Il Premio nazionale “Etica<br />

e Impresa”, che sarà<br />

assegnato nel gennaio<br />

stesso Comitato organizzatore.<br />

De Grano si è, inoltre,<br />

<strong>di</strong>mostrato assolutamente<br />

2008, avrà, a partire da ben<strong>di</strong>sposto all’istituzione<br />

quest’anno, anche delle dell’e<strong>di</strong>zione regionale del<br />

e<strong>di</strong>zioni regionali. <strong>La</strong> deci- Premio e si è detto pronsione<br />

è stata accolta con fato a rendersi parte <strong>di</strong> quevore<br />

dalla Regione Calabria sto progetto, per quanto <strong>di</strong><br />

che, rappresentata dal <strong>di</strong>ri- competenza della Regione<br />

gente generale del Diparti- Calabria. Il Premio “Etica<br />

mento Attività Produttive e Impresa” nasce nel 2006<br />

Francesco De Grano, ha per volontà delle tre Asso-<br />

incontrato a Roma il Comiciazioni nazionali dei quatato<br />

organizzatore del Predri e delle alte professiomio,<br />

presieduto da Romeo nalità aderenti a Cgil, Cisl<br />

Scarpari, per definire le e Uil e della Associazione<br />

azioni che L’Ente calabrese italiana dei <strong>di</strong>rettori del<br />

intende porre in essere per personale (Aidp), che, as-<br />

stimolare le nostre imprese sieme a Federmanagement,<br />

a partecipare al prestigioso ne formano il Comitato or-<br />

riconoscimento e a rendeganizzatore. Il Premio mira<br />

re costante il rapporto tra a far emergere il valore <strong>di</strong><br />

le eccellenze che insistono un nuovo modello <strong>di</strong> impre-<br />

On.le Maurizio Feraudo<br />

sul territorio regionale e lo sa, fondato su relazioni industriali<br />

avanzate e capace<br />

<strong>di</strong> coniugare la tutela e la<br />

valorizzazione dei lavoratori<br />

con le esigenze <strong>di</strong> com-<br />

Caccia alla polizia che vergogna!!! petitività e <strong>di</strong> sviluppo delle<br />

aziende. Vuole, dunque,<br />

Crotone - Duro attacco<br />

del Sindacato, dopo i<br />

fatti incresciosi avvenu-<br />

processo sommario al poliziotto<br />

ma si vuole condannare tutto<br />

l’operato delle forze dell’or-<br />

Questo clima <strong>di</strong> quasi anarchia<br />

sembra faccia comodo non solo<br />

agli Ultras ma anche ad alcune<br />

dare visibilità a formule<br />

ti nei pressi dello sta<strong>di</strong>o Olim<strong>di</strong>ne. <strong>La</strong> morte del giovane la- società <strong>di</strong> calcio che <strong>di</strong> questi<br />

pico <strong>di</strong> Roma e negli altri sta<strong>di</strong> ziale, è l’ennesimo pretesto per teppisti ne conoscono i nomi.<br />

Italiani. <strong>La</strong> dura protesta parte mettere sotto accusa le forze <strong>di</strong> Si chiede per l’ennesima volta<br />

dal Presidente Provinciale della Polizia e giustificare le nume- che la Polizia <strong>di</strong> Stato venga<br />

Federazione Sindacale <strong>di</strong> Polirose frange <strong>di</strong> Ultras che ogni impiegata per il controllo del<br />

zia -Ugl <strong>di</strong> Crotone, Gianfran- domenica cercano lo scontro territorio a garanzia e tutela dei<br />

co DE CARLO il quale <strong>di</strong>fen- violento con chi deve garanti- citta<strong>di</strong>ni che mai come oggi n’è<br />

de l’operato <strong>di</strong> quei poliziotti re la sicurezza ai citta<strong>di</strong>ni. Ci sentono maggiormente biso-<br />

che ogni domenica si trovano a troviamo ancora oggi a parlare gno. E’ arrivata l’ora <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ba-<br />

fronteggiare veri teppisti, il cui <strong>di</strong> delinquenti, che vanno allo sta all’utilizzo della Polizia agli<br />

scopo e obiettivo è <strong>di</strong> avere uno sta<strong>di</strong>o dettando quelle che sono interessi Societari e Privati, <strong>di</strong><br />

scontro con chi rappresenta lo le loro regole, come quelle <strong>di</strong> cui se ne fa carico LO STATO,<br />

Stato. Si ritorna, a meno <strong>di</strong> un sospendere o meno una partita in tutto questo risanare i danni<br />

anno dalla morte dell’Ispetto- mentre “LO STATO” ancora materiali e vandalici, che ogni<br />

re <strong>di</strong> Polizia RACITI a parlare non è in grado <strong>di</strong> far rispetta- domenica vede responsabili<br />

<strong>di</strong> violenza. Nello specifico si re quelle che sono le regole questi teppisti. Si chiede <strong>di</strong> non<br />

condanna il comportamento <strong>di</strong> del vivere civile e sicuri. Or- legittimare più questi compor-<br />

un poliziotto che accidentalmai il garantismo e l’impunità tamenti e <strong>di</strong> applicare leggi più<br />

mente ha causato la morte del che, regna tra i tanti teppisti e severe a garanzia <strong>di</strong> pene certi,<br />

giovane ventottenne laziale delinquenti la fa da padroni, inoltre si chiede che non siano<br />

Gabriele SANDRI, quanto ac- inducendo i citta<strong>di</strong>ni onesti ad i citta<strong>di</strong>ni , “attraverso maggiocaduto<br />

ha dell’incre<strong>di</strong>bile, non adeguarsi a questo clima <strong>di</strong> viori tasse”, a pagare i danni che<br />

solo perché si è subito fatto un lenza che regna incontrastato. questi commettono.<br />

Città <strong>di</strong> Sibari<br />

riuscite <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> aziendali<br />

e <strong>di</strong> pratiche in materia<br />

<strong>di</strong> impegno etico e responsabilità<br />

sociale d’impresa,<br />

che sappiano coniugare risultati<br />

aziendali con benefici<br />

sociali; incoraggiare le<br />

imprese ad agire in una visione<br />

<strong>di</strong> responsabilità sociale<br />

in sintonia con la propria<br />

missione; contribuire<br />

alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong><br />

cooperazione tra impresa e<br />

società in grado <strong>di</strong> stimolare<br />

le imprese verso nuove<br />

modalità <strong>di</strong> crescita. Ecco<br />

perché vengono premiati i<br />

migliori accor<strong>di</strong> sindacali<br />

e le migliori pratiche partecipative<br />

progettuali e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>alogo sociale su cinque<br />

temi: la pari opportunità,<br />

l’integrazione europea, la<br />

responsabilità sociale <strong>di</strong><br />

impresa, la formazione e<br />

la promozione della alte<br />

professionalità, la mobilità<br />

come libera opzione. Il termine<br />

ultimo per partecipare<br />

al Premio è il 30 novembre<br />

prossimo.


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Calabria<br />

P r e s t o i n t e r v e n t i<br />

Anas sulla statale 107<br />

Sono queste le rassicurazioni che<br />

l’Anas ha fornito al deputato <strong>La</strong>ratta<br />

dopo le proteste dei mesi scorsi<br />

Crotone - «L’Anas a breve interverrà<br />

per mettere in sicurezza<br />

la SGC Silana-Crotonese».<br />

Ad annunciarlo è il parlamentare del<br />

partito democratico, Franco <strong>La</strong>ratta,<br />

dopo aver incontrato ieri a San Giovanni<br />

in Fiore i vertici calabresi della<br />

società. L’Anas - afferma l’esponete<br />

politico - ha assicurato «imme<strong>di</strong>ati interventi<br />

<strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

sull’arteria». Per l’onorevole <strong>La</strong>ratta<br />

«si tratta <strong>di</strong> prime importanti risposte<br />

agli annosi problemi <strong>di</strong> una strada che<br />

attraversa l’altopiano silano, collega<br />

la provincia <strong>di</strong> Cosenza a quella <strong>di</strong><br />

Crotone». <strong>La</strong> storia della SGC silana-crotonese,<br />

per i <strong>di</strong>sagi provocati<br />

ai citta<strong>di</strong>ni, è lunga. Diversi incidenti,<br />

Franco <strong>La</strong>ratta, Parlamentare del<br />

partito democratico<br />

Isola Capo Rizzuto - Per la prima<br />

volta nella storia, un Cda apre le<br />

porte ad una scuola. Oggi pomeriggio<br />

gli alunni delle classi 1° e<br />

2° della scuola me<strong>di</strong>a Gioacchino da<br />

Fiore <strong>di</strong> Isola accompagnate dai loro<br />

docenti, sono state accolte all’interno<br />

del Centro d’accoglienza S.Anna per<br />

una visita guidata. Nei giorni scorsi i<br />

piccoli studenti, avevano incontrato la<br />

<strong>di</strong>rettrice del Centro, Liberata Parisi,<br />

nella sede della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Isola,<br />

per porre alla sua attenzione alcune domande.<br />

In particolare i bambini erano<br />

incuriositi dagli aspetti inerenti la vita<br />

all’interno del campo, il modo <strong>di</strong> trascorrere<br />

il tempo, la provenienza degli<br />

ospiti e i motivi del loro viaggio. Due<br />

ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito che hanno gettato le<br />

basi alla visita vera e propria che oggi<br />

si è svolta per circa un’ora e mezza. Ad<br />

accompagnare il gruppo <strong>di</strong> 32 persone<br />

( 15 docenti e 17 alunni), la stessa <strong>di</strong>rettrice<br />

Parisi, seguita dal vice Pasquale<br />

Ribecco e dagli operatori della Misericor<strong>di</strong>a,<br />

la quale ha fatto da cicerone<br />

nei vari settori del campo: la sala tv, la<br />

ludoteca, la scuola d’italiano, il campo<br />

C (dove ai bambini sono stati mostrati<br />

i container nei quali vivono alcune fa-<br />

I R<br />

nformazione egionale<br />

molti dei quali mortali, hanno interessato<br />

la superstrada durante questi<br />

anni. Nei mesi scorsi all’altezza del<br />

viadotto “Cannavino”, il traffico è stato<br />

costretto ad una sola corsia, per via<br />

della formazione del manto stradale.<br />

Stesso problema è stato segnalato da<br />

<strong>La</strong>ratta per il tratto che interessa San<br />

Fili. I <strong>di</strong>sagi e le lamentele <strong>di</strong> turisti e<br />

residenti hanno indotto il <strong>di</strong>ellino a rivolgere<br />

una interrogazione al ministro<br />

Di Pietro, che dopo aver pre<strong>di</strong>sposto<br />

un accurato monitoraggio ha escluso<br />

“pericoli” per l’incolumità delle persone,<br />

anche se lo stato <strong>di</strong> fatiscenza<br />

della statale costrinsero nuovamente<br />

<strong>La</strong>ratta ad una dura protesta, insieme<br />

agli amministratori locali, a Camigliatello<br />

Silano per attirare l’attenzione<br />

dell’Anas e del ministero sui <strong>di</strong>sagi<br />

cronici della 107. A seguito <strong>di</strong> quella<br />

protesta il parlamentare aveva incontrato<br />

a Roma i vertici dell’ Anas i quali<br />

fornivano rassicurazione per una rapida<br />

e positiva soluzione. «Oggi – <strong>di</strong>ce –<br />

finalmente qualcosa si muove; sono in<br />

arrivo importanti interventi sulla 107;<br />

interventi che renderanno più agevole<br />

e sicuro il transito veicolare. Inoltre,<br />

riporta l’esponente politico, «in vista<br />

della stagione invernale è stata assicurata<br />

la concreta attivazione del Piano<br />

<strong>di</strong> sicurezza per il tratto <strong>di</strong> strada che<br />

Sento il dovere <strong>di</strong> ringraziare<br />

tutta la classe <strong>di</strong>rigente delle<br />

Organizzazioni Professionali<br />

Agricole e dei Consorzi <strong>di</strong> Bonifica<br />

che hanno avuto il coraggio <strong>di</strong> sacrificare<br />

qualche interesse particolare per<br />

privilegiare le ragioni dello sviluppo<br />

complessivo della nostra regione.<br />

Senza il loro contributo non sarebbe<br />

stato neanche possibile sognare una<br />

vera e propria autoriforma della bonifica<br />

auspicata, prima, ed aiutata, dopo,<br />

dall’Assessorato regionale all’Agricoltura<br />

e Forestazione. “Le rivoluzioni<br />

sono figlie <strong>di</strong> idee e <strong>di</strong> sentimenti<br />

prima che <strong>di</strong> interessi”, sosteneva don<br />

Luigi Sturzo, ma si sa come gli aforismi<br />

vengano troppo spesso declamati<br />

nei convegni e molto <strong>di</strong> rado declinati<br />

nell’amministrare. Oggi l’antico<br />

mondo della Bonifica ha licenziato<br />

una proposta che prevede una imme<strong>di</strong>ata<br />

riduzione del numero dei Consorzi<br />

che comporta il risparmio netto<br />

<strong>di</strong> circa il 45% delle spese corrisposte<br />

agli organi, comprendendo che era il<br />

primo segnale in<strong>di</strong>spensabile per arrivare<br />

ad una reale ottimizzazione delle<br />

risorse impiegate nel settore. Ogni<br />

singolo Consigliere <strong>di</strong> Amministrazione<br />

ha <strong>di</strong>menticato il rischio <strong>di</strong> perdere<br />

la propria poltrona al solo fine <strong>di</strong><br />

poter rendere concreta la possibilità <strong>di</strong><br />

superare una fase decennale <strong>di</strong> interventi<br />

attuati in regime <strong>di</strong> emergenza.<br />

Che l’acqua sia un bene comune ha<br />

favorito, per troppi anni, una consapevolezza<br />

scontata, oggi, sta <strong>di</strong>venendo,<br />

finalmente, coscienza consolidata<br />

Visita guidata <strong>di</strong> studenti al<br />

Campo <strong>di</strong> Accoglienza <strong>di</strong> S. Anna<br />

miglie), gli uffici, i campetti <strong>di</strong> calcio e<br />

pallavolo nonché lo spiazzale nel quale<br />

tutti i gruppi convergono per raggiungere<br />

la mensa e i luoghi d’attività. “Una<br />

visita fondamentale è importante – l’ha<br />

definita la <strong>di</strong>rettrice Parisi – in quanto<br />

l’immigrazione è un argomento attuale<br />

del quale i giovani è necessario che si<br />

interessino. Ma non solo. L’aspetto della<br />

visita è educativo in più <strong>di</strong>rezioni. I<br />

bambini, infatti, attraverso l’esperienza<br />

degli immigrati cominciano a rendersi<br />

conto della <strong>di</strong>mensione geografica del<br />

nostro pianeta, delle situazioni politiche<br />

e religiose che vivono all’interno<br />

<strong>di</strong> ogni nazione e percepire gli aspetti<br />

emozionali che tutto questo procura<br />

agli ospiti presenti nel<br />

Centro”. <strong>La</strong> richiesta della<br />

scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> poter<br />

visitare il centro, è conseguente<br />

all’attivazione<br />

<strong>di</strong> un progetto intitolato:<br />

“Scuola collocata in area<br />

a forte rischio immigrazione”,<br />

articolato su interventi<br />

riferiti a particolari<br />

fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio quali<br />

l’integrazione degli immigrati,<br />

l’alfabetizzazione,<br />

che sia anche la materia prima per<br />

eccellenza. È importante sottolineare<br />

che questa maturità è il frutto <strong>di</strong><br />

un percorso iniziato con il varo della<br />

L. R. 11/2003 che sapevamo come<br />

ci avrebbe “imposto” un’agenda <strong>di</strong><br />

lavori per interventi strutturali e strutturati.<br />

Di fronte ad eccezionali eccessi<br />

nell’uso <strong>di</strong> qualche cronico commissariamento,<br />

ci sono state infatti la<br />

maggioranza delle amministrazioni<br />

consortili che hanno fatto salti mortali<br />

per assicurare servizi con un assetto<br />

che prevedeva sovrapposizioni<br />

<strong>di</strong> competenze ed emergenze che si<br />

moltiplicavano in un settore, quale<br />

quello agricolo, che doveva, contemporaneamente,<br />

affrontare un ritardo<br />

strutturale proprio. E dopo aver collaborato<br />

alla stesura della legge 11<br />

già nel 2003 abbiamo spinto prima<br />

e salutato dopo, con sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

la realizzazione e l’approvazione del<br />

Piano Pluriennale delle Opere Pubbliche<br />

<strong>di</strong> Bonifica. Non è stato semplice<br />

proseguire tutti assieme sul percorso<br />

<strong>di</strong> un cambio <strong>di</strong> approccio da quando,<br />

Il Ministro Paolo De Castro<br />

11<br />

Lettera aperta <strong>di</strong> Manno<br />

costeggia le montagne». Il deputato ha<br />

poi ricordato le decine <strong>di</strong> morti che si<br />

sono registrate negli ultimi tempi sulla<br />

107 e per scongiurare ciò auspica<br />

che l’Anas avvii «una forte attività <strong>di</strong><br />

prevenzione, asfaltando o segnalando<br />

in tempo utile le “voragini da neve”<br />

che provocano gravi incidenti e danni<br />

ingenti alle auto». Infine «la società<br />

investa sempre <strong>di</strong> più nella sicurezza<br />

<strong>di</strong> tutte le strade calabresi che hanno<br />

bisogno <strong>di</strong> interventi non più rinviabili,<br />

come ad esempio la SS 106».<br />

i corsi <strong>di</strong> lingua (italiano e francese)<br />

e l’intercultura. Sod<strong>di</strong>sfatti insegnanti<br />

e studenti che hanno potuto vivere in<br />

prima persona ciò che normalmente si<br />

stu<strong>di</strong>a a scuola o si vive giornalmente<br />

dai racconti dei me<strong>di</strong>a. Le iniziative del<br />

Cda, proseguono con la mostra Prove<br />

d’arte oltre “confine”, che rimarrà<br />

in esposizione presso la Sala Margherita<br />

fino al prossimo 23 novembre<br />

e dal 24 novembre fino al sei <strong>di</strong>cembre<br />

al Bastione Toledo. Una serie<br />

<strong>di</strong> impulsi positivi che sono nati nei<br />

mesi scorsi nel corso <strong>di</strong> un incontro<br />

tra gli operatori del centro, il Ministero<br />

dell’Interno, la Prefettura e la<br />

Questura <strong>di</strong> Crotone.<br />

e cioè da più <strong>di</strong> due anni, abbiamo<br />

avviato la realizzazione <strong>di</strong> un Catasto<br />

unico; e da quando abbiamo dato un<br />

contributo importante alla stesura del<br />

Piano Strategico Rurale (nella nuova<br />

programmazione dei Fon<strong>di</strong> Strutturali<br />

della Comunità Europea) tutto teso<br />

a <strong>di</strong>segnare un quadro chiaro entro<br />

quale i nuovi Consorzi <strong>di</strong> Bonifica<br />

potranno ritagliare interventi pratici<br />

tesi all’uso plurimo dell’acqua sia<br />

per il settore primario che potrà godere<br />

<strong>di</strong> una produttività del e dall’acqua.<br />

Questa è la sfida che abbiamo<br />

voluto affrontare senza trascurare<br />

tutti quegli aspetti che continuiamo<br />

ad affrontare da anni: per citarne solo<br />

alcuni, il coor<strong>di</strong>namento dell’attività<br />

degli Operai Idraulico Forestali per<br />

l’emergenza incen<strong>di</strong> e l’immensa attività<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del suolo e del <strong>di</strong>ssesto<br />

idrogeologico (riconosciutaci anche<br />

dalla Protezione Civile nelle tragiche<br />

occasioni delle alluvioni <strong>di</strong> Soverato,<br />

<strong>La</strong>mezia e Vibo). Ora con il varo <strong>di</strong><br />

questa riforma i singoli citta<strong>di</strong>ni potranno<br />

usufruire <strong>di</strong> una qualità ed una<br />

quantità dell’acqua sempre maggiore<br />

realizzando una migliore gestione<br />

degli impianti e della rete irrigua e,<br />

come detto, potremo intervenire anche<br />

sulle tariffe perché la Calabria ha<br />

le potenzialità <strong>di</strong> esportare quello che<br />

viene sempre più spesso definito l’oro<br />

blu. Ma l’aspetto più interessante nel<br />

me<strong>di</strong>o periodo riguarderà ogni singola<br />

azienda agricola e l’obiettivo della<br />

patrimonializzazione del valore pubblico<br />

dell’acqua: le imprese potranno<br />

così concentrarsi sugli usi misti e<br />

plurimi della risorsa idrica; ma anche<br />

tutti gli altri settori produttivi della<br />

nostra regione potranno usufruire<br />

<strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong> economie d’impresa<br />

per l’uso <strong>di</strong>retto che ne fanno e, in<strong>di</strong>rettamente,<br />

potranno godere <strong>di</strong> una<br />

concertazione con gli altri Enti operanti<br />

sul territorio al fine <strong>di</strong> realizzare<br />

una concreta ed ampia con<strong>di</strong>visione<br />

dei programmi e dei progetti per lo<br />

sviluppo e la crescita economica e la<br />

sicurezza delle popolazioni. Ebbene,<br />

nonostante questa volontà con<strong>di</strong>visa<br />

in più <strong>di</strong> quattro anni <strong>di</strong> lavoro, ho<br />

pensato che fossimo vicini solo dopo<br />

l’intervento dell’Assessore Pirillo in<br />

occasione dell’inaugurazione della<br />

vasca <strong>di</strong> Calusia lo scorso quattro<br />

ottobre: l’Assessore fu chiarissimo,<br />

ribadendo con forza, alla presenza<br />

<strong>di</strong> molti deputati regionali e del<br />

Ministro De Castro, che nel rispetto<br />

delle prerogative dell’intero Consiglio<br />

Regionale, alla Giunta non<br />

rimaneva altro che capitalizzare il<br />

coraggio delle Organizzazioni <strong>di</strong><br />

Categoria e dell’Urbi che (riportando<br />

le sue testuali parole) “è teso a<br />

voler dotare i Consorzi <strong>di</strong> Bonifica<br />

<strong>di</strong> strumenti efficenti rinunciando<br />

a privilegi, e non sarà concesso a<br />

nessuno <strong>di</strong> rallentare un processo <strong>di</strong><br />

autoriforma teso a consegnare l’amministrazione<br />

<strong>di</strong> questi importantissimi<br />

Enti ai legittimi rappresentanti<br />

che sono gli agricoltori”. Ulteriore<br />

incoraggiamento venne dal Ministro<br />

quando volle sottolineare come proprio<br />

in Calabria, con questa riforma,<br />

potesse nascere (ricito testualmente)<br />

“un virtuoso modello <strong>di</strong> riforme che<br />

avrebbe il doppio pregio <strong>di</strong> avvenire<br />

nello strategico settore della gestione<br />

della risorsa idrica”. Il naturale<br />

sigillo non potrà che arrivare dal<br />

Consiglio Regionale che sono certo<br />

non avrà alcun dubbio nel licenziare<br />

il corpo <strong>di</strong> questa riforma che possiede<br />

il prezioso carattere <strong>di</strong> quel<br />

tipo <strong>di</strong> concertazione vera che rifugge<br />

le consorterie.


12 I R<br />

nformazione egionale<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Sicilia<br />

Insegnamento<br />

antimafia nelle scuole<br />

Palermo – Il vicepresidente<br />

della Commissione parlamentare<br />

Antimafia, il deputato<br />

del Pd Beppe Lumia, ha presentato<br />

come primo firmatario alla<br />

Camera una proposta <strong>di</strong> legge per<br />

l’introduzione dell’insegnamento<br />

dell’ antimafia nelle scuole. «Le<br />

scuole me<strong>di</strong>e e superiori istituiranno<br />

– recita il primo articolo della<br />

proposta <strong>di</strong> legge -, inserendole<br />

nelle attività curriculari un’unità<br />

<strong>di</strong>dattica sul tema della mafia,con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> insegnare l’antimafia<br />

a scuola. su questo tema una più<br />

<strong>di</strong>ffusa e corretta informazione è il<br />

punto <strong>di</strong> partenza anche per l’educazione<br />

ai valori della legalità. Nell’unità<br />

<strong>di</strong>dattica verrà data priorità<br />

alle testimonianze orali e scritte,<br />

alle documentazioni ufficiali,alla<br />

storia della Mafia, all’intreccio<br />

tra economia, politica, società e<br />

al tema dei rapporti internazionali<br />

della mafia. «Le scuole – si legge<br />

ancora all’articolo 2 - si avvalgono<br />

<strong>di</strong> competenze appositamente<br />

acquisite e maturate nelle pratiche<br />

e nell’esperienza dell’educazione<br />

alla legalità attraverso la memoria<br />

storica. L’attività delle unità <strong>di</strong>dattiche<br />

persegue i seguenti obiettivi:<br />

a) sperimentare, stu<strong>di</strong>are ed affinare<br />

le pratiche e le competenze al fine<br />

<strong>di</strong> prevenire l’espandersi della mafia<br />

e della sua cultura nei giovani e<br />

superarne i danni, favorire un’educazione<br />

alla non violenza; e b) favo-<br />

Giuseppe Lumia, vicepresidente della Commissione<br />

parlamentare Antimafia<br />

Catania - Dotare ogni Comune<br />

<strong>di</strong> uno spazio de<strong>di</strong>cato a Giostre<br />

e Luna Park, e riconoscere<br />

la professionalità dei piccoli impren<strong>di</strong>tori<br />

che si occupano <strong>di</strong> intrattenimento<br />

itinerante. Questi gli obiettivi<br />

<strong>di</strong> “ANSVA - Associazione Nazionale<br />

Spettacoli Viaggianti e Affini”, la<br />

nuova categoria sindacale che si è costituita<br />

questa mattina presso la sede<br />

della Confesercenti. L’associazione<br />

ha già eletto il primo presidente Roberto<br />

Persichini ed il primo vicepresidente<br />

Antonio Principato. All’incontro<br />

hanno partecipato il <strong>di</strong>rettore della<br />

Confesercenti etnea Alberto Sozzi ed<br />

il <strong>di</strong>rigente sindacale Enza Lombar-<br />

rire e promuovere interventi <strong>di</strong> rete,<br />

sia con l’insieme delle istituzioni,<br />

associazioni, organizzazioni, enti<br />

pubblici e privati, sia con l’insieme<br />

delle competenze e delle figure professionali,<br />

al fine <strong>di</strong> offrire le <strong>di</strong>fferenti<br />

risposte, in merito alle <strong>di</strong>verse<br />

tematiche che sono affrontate nel<br />

corso dell’anno scolastico». Viene<br />

pertanto «istituito – recita l’articolo<br />

3 -, presso la Presidenza del Consiglio<br />

dei ministri, un apposito fondo<br />

destinato al cofinanziamento degli<br />

interventi <strong>di</strong> cui alla presente legge,<br />

con le seguenti finalità: a) finanziamento<br />

della programmazione regionale<br />

a favore degli interventi <strong>di</strong> cui<br />

alla presente legge; b) finanziamento<br />

degli interventi in corso alla data<br />

<strong>di</strong> entrata in vigore della presente<br />

legge; c) promozione <strong>di</strong> nuovi interventi».<br />

«Al termine <strong>di</strong> ogni esercizio<br />

finanziario – aggiunge -, le eventuali<br />

somme assegnate agli enti locali e<br />

territoriali e non utilizzate possono<br />

essere riassegnate, con decreto del<br />

Ministro della solidarietà sociale,<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> programmi regionali<br />

o <strong>di</strong> specifici progetti locali<br />

rientranti nelle finalità <strong>di</strong> cui alla<br />

presente legge. Al termine del primo<br />

triennio <strong>di</strong> attuazione della presente<br />

legge, le eventuali somme assegnate<br />

e non utilizzate sono computate<br />

in aggiunta alle somme del fondo <strong>di</strong><br />

cui al comma 1 <strong>di</strong>sponibili nel successivo<br />

triennio <strong>di</strong> attuazione». In<br />

quanto alla copertura finanziaria, si<br />

legge infine nella proposta<br />

<strong>di</strong> legge: «Agli oneri<br />

derivanti dall’attuazione<br />

della presente legge, pari<br />

a 50 milioni <strong>di</strong> euro a decorrere<br />

dall’anno 2007, si<br />

provvede me<strong>di</strong>ante corrispondente<br />

riduzione dello<br />

stanziamento iscritto, ai<br />

fini del bilancio triennale<br />

2007-2009, nell’ambito<br />

dell’unità previsionale<br />

<strong>di</strong> base <strong>di</strong> parte corrente<br />

«Fondo speciale» dello<br />

stato <strong>di</strong> previsione del<br />

Ministero dell’economia<br />

e delle finanze per l’anno<br />

2007, allo scopo parzialmente<br />

utilizzando l’ac-<br />

cantonamento relativo<br />

al Ministero degli affari<br />

esteri».<br />

do, che coor<strong>di</strong>nerà l’associazione.<br />

Subito dopo, Persichini, Principato e<br />

Lombardo hanno incontrato l’Assessore<br />

comunale al Commercio Mario<br />

Indaco nella sede dell’Assessorato.<br />

“<strong>La</strong> categoria - <strong>di</strong>chiara il presidente<br />

Roberto Persichini - ha la necessità <strong>di</strong><br />

farsi riconoscere come tale, soprattutto<br />

dai Comuni: purtroppo, nessuno <strong>di</strong><br />

loro ha attuato la legge nazionale che<br />

prevede uno spazio apposito per ospitare<br />

Circhi e Luna Park”. “Siamo sod<strong>di</strong>sfatti<br />

- aggiunge il <strong>di</strong>rigente Confesercenti<br />

Enza Lombardo - e daremo<br />

tutto il nostro sostegno all’associazione<br />

Spettacolo Viaggiante. Inoltre,<br />

lanciamo un messaggio alla comunità:<br />

<strong>La</strong> scuola come<br />

soggetto fondamentale<br />

L’assessore Leanza: “Il percorso scolastico va contestualizzato nel segno <strong>di</strong><br />

una rinnovata necessità <strong>di</strong> tutela e valorizzazione dell’identità regionale ma<br />

sempre nel più vasto <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> una imprescin<strong>di</strong>bile citta<strong>di</strong>nanza europea.<br />

Catania - Connettere il locale<br />

al globale, attivare le<br />

politiche e le misure più<br />

appropriate per fruire e promuovere<br />

la ricchezza dei localismi che<br />

caratterizzano la nostra regione. <strong>La</strong><br />

scuola come soggetto fondamentale<br />

per costruire un’identità positiva<br />

del territorio e per sviluppare la formazione<br />

civica degli studenti, come<br />

futuri citta<strong>di</strong>ni, protagonisti dello<br />

sviluppo sostenibile, del rispetto<br />

e della valorizzazione del proprio<br />

patrimonio culturale e sociale. Di<br />

questi complessi argomenti hanno<br />

<strong>di</strong>scusso oggi, a Sant’Alessio Siculo,<br />

l’assessore regionale ai Beni<br />

culturali, ambientali e alla Pubblica<br />

Istruzione, Lino Leanza, il <strong>di</strong>rigente<br />

generale del Dipartimento Pubblica<br />

Istruzione, Patrizia Monterosso, il<br />

<strong>di</strong>rigente dell’Ufficio scolastico regionale,<br />

Guido Di Stefano, e oltre<br />

500 <strong>di</strong>rigenti scolastici. “Curricolo<br />

– Aree <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> interesse<br />

regionale” il titolo dell’incontro durante<br />

il quale è stato avviato un <strong>di</strong>battito<br />

per definire, nell’ambito del<br />

curricolo scolastico, le aree <strong>di</strong> intervento<br />

<strong>di</strong> interesse regionale. Infatti,<br />

secondo quanto sancito dal DPR n.<br />

275/99, “Definizione dei curricoli”,<br />

dalla legge n. 53/2003 art 2 punto L e<br />

dal D.M. 47 del 13.06.2006, “i piani<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o personalizzati, nel rispetto<br />

dell’autonomia delle istituzioni<br />

scolastiche, contengono un nucleo<br />

fondamentale, omogeneo su base<br />

nazionale, che rispecchia la cultura,<br />

le tra<strong>di</strong>zioni e l’identità nazionale, e<br />

prevedono una quota, riservata alle<br />

regioni, relativa agli aspetti <strong>di</strong> interesse<br />

specifico delle stesse, anche<br />

collegata con le realtà locali”. “E’<br />

fondamentale – ha spiegato Leanza-<br />

aprire un <strong>di</strong>alogo con le autonomie<br />

scolastiche per in<strong>di</strong>viduare a cosa<br />

destinare la quota <strong>di</strong> interesse regionale,<br />

ovvero quella fetta <strong>di</strong> insegnamenti<br />

che possono esaltare l’autonomia<br />

progettuale delle scuole. Si<br />

tratta <strong>di</strong> pensare a una rete, bisogna<br />

mettere a sistema una progettualità<br />

che tantissime autonomie scolastiche<br />

della Regione Siciliana portano<br />

già avanti nell’ambito dei piani<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Il curricolo scolastico,<br />

d’altronde, ha già come obiettivo<br />

collaboreremo insieme alle altre sigle<br />

sindacali per ottenere il medesimo<br />

risultato, quello <strong>di</strong> creare lavoro e favorire<br />

l’occupazione in questo ambito<br />

commerciale”. Il Presidente ANSVA<br />

Roberto Persichini, 45 anni, è un esercente<br />

specializzato in intrattenimento<br />

itinerante, con un’esperienza consolidata<br />

nel settore da ben tre generazioni;<br />

attualmente, si occupa <strong>di</strong> un<br />

Luna Park per bambini ad Acireale, e<br />

<strong>di</strong> un’attrazione in Piazza Nettuno a<br />

Catania. <strong>La</strong> categoria si avvale anche<br />

dell’entusiasmo del vicepresidente<br />

Antonio Principato, 28 anni, anche<br />

lui impegnato in un’attività itinerante<br />

a Catania.<br />

quello <strong>di</strong> creare e consolidare nello<br />

studente linguaggi, competenze,<br />

valori che consentano <strong>di</strong> formare<br />

solide identità non autoreferenziali.<br />

Ogni studente, quin<strong>di</strong>, deve essere<br />

messo nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> “collocare”<br />

opportunamente il proprio patrimonio<br />

<strong>di</strong> conoscenze, <strong>di</strong> competenze,<br />

<strong>di</strong> saperi, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni. E’ per<br />

questo che le autonomie scolastiche<br />

Nicola Leanza, Assessore ai beni Culturali e Pubblica<br />

Istruzione Regione Siciliana<br />

interagiscono già fortemente con i<br />

contesti locali e un’alta percentuale<br />

<strong>di</strong> istituti scolastici prevede annualmente,<br />

nel piano dell’offerta formativa,<br />

iniziative per promuovere il<br />

territorio. <strong>La</strong> <strong>di</strong>mensione culturale<br />

del percorso scolastico va contestualizzata,<br />

in<strong>di</strong>viduando spazi organizzativo-<strong>di</strong>dattici<br />

nel segno <strong>di</strong><br />

una rinnovata e convinta necessità<br />

<strong>di</strong> tutela e valorizzazione dell’identità<br />

regionale, nel più vasto <strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> una imprescin<strong>di</strong>bile citta<strong>di</strong>nanza<br />

europea. Ciò significa attivare le<br />

politiche e le misure più appropriate<br />

per fruire e promuovere la ricchez-<br />

za dei localismi che caratterizzano<br />

la nostra regione: è vivo, per esempio,<br />

il desiderio <strong>di</strong> conoscenza del<br />

patrimonio culturale della Sicilia.<br />

Inoltre il recupero, a partire da quest’anno<br />

scolastico, <strong>di</strong> una cultura<br />

costituzionale sarà certamente un<br />

input <strong>di</strong> grande valenza formativa,<br />

grazie al quale, in classe, lo studente<br />

avrà un’ulteriore e significativa<br />

opportunità <strong>di</strong> riflessione sulle visioni<br />

unitarie dei <strong>di</strong>ritti umani, sull’identità<br />

nazionale, sull’articolazione autonomistica<br />

e sull’apertura sopranazionale;<br />

sulla scuola come istituzione<br />

e sul suo compito <strong>di</strong> insegnamento<br />

ispirato al rispetto della persona e alla<br />

prospettiva <strong>di</strong> una società che ha una<br />

forte identità ma che è anche pluralistica,<br />

aperta alla mon<strong>di</strong>alità e al <strong>di</strong>alogo<br />

interculturale. Proprio perché la<br />

cultura <strong>di</strong> riferimento della scuola è<br />

“fluida, emergente, aperta”, oggi più<br />

che mai va connesso il locale al globale<br />

e la cultura deve fare i conti con<br />

le <strong>di</strong>fferenze”.<br />

Nasce “ANSVA - Spettacolo Viaggiante”<br />

Da sin, Il Presidente Roberto Persichini, il Dirigente Enza Lombardo e<br />

il Vice Presidente Antonio Principato


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Sicilia<br />

Un ufficio per gli<br />

automobilisti multati<br />

Catania - Saranno annullate le multe<br />

per eccesso <strong>di</strong> velocità rilevate<br />

sul viale Me<strong>di</strong>terraneo, riviste le<br />

sanzioni per quelle sull’asse dei servizi, restano<br />

confermate le infrazioni verbalizzate<br />

sulla Catania-Gela. Il presidente della Provincia<br />

<strong>di</strong> Catania, on. Raffaele Lombardo,<br />

torna sul “caso autovelox” e chiarisce, una<br />

volta per tutte, le decisioni finali dell’Amministrazione<br />

in seguito all’attività della<br />

Polizia provinciale e annuncia anche l’imminente<br />

apertura <strong>di</strong> uno sportello per tutti<br />

i chiarimenti necessari. “Innanzitutto non<br />

c’è mai stato alcun intento persecutorio nei<br />

confronti degli automobilisti, né esigenze<br />

<strong>di</strong> “far cassa” – ha sottolineato l’on.<br />

Lombardo -. Il nostro Ente ha un bilancio<br />

impeccabile, ad<strong>di</strong>rittura con un avanzo <strong>di</strong><br />

amministrazione <strong>di</strong> 60 milioni <strong>di</strong> euro che<br />

avremmo utilizzato per investimenti, se<br />

non ci fosse impe<strong>di</strong>to dai vincoli del Patto<br />

<strong>di</strong> stabilità. L’unico vero motivo per il<br />

quale abbiamo deciso <strong>di</strong> intervenire con<br />

pattuglie dotate <strong>di</strong> autovelox è ridurre gli<br />

incidenti, frequentissimi e spesso mortali,<br />

su alcune strade soggette a traffico intenso<br />

e spesso a velocità ben oltre i limiti. Questo<br />

intervento, soprattutto <strong>di</strong> prevenzione,<br />

ha prodotto risultati positivi: sulla Catania-<br />

Gela gli incidenti mortali sono drasticamente<br />

<strong>di</strong>minuiti e gli automobilisti rispettano<br />

con maggiore attenzione il limite <strong>di</strong> 90<br />

chilometri, che non è stabilito da noi, ma<br />

dall’ente gestore, in questo caso l’ANAS,<br />

che speriamo metta in sicurezza in tempi<br />

brevi l’intero percorso. Purtroppo, abbiamo<br />

riscontrato, proprio grazie all’autovelox,<br />

come sull’asse dei servizi si raggiungano<br />

velocità da formula uno, come <strong>di</strong>mostrano<br />

le fotografie: spesso vengono superati i<br />

200 chilometri orari, in un caso ad<strong>di</strong>rittura<br />

i 300, le moto sfiorano i 190 chilometri<br />

orari”. Fatta questa premessa, bisogna sottolineare<br />

perché le infrazioni verbalizzate<br />

dalla Polizia provinciale vanno, in gran<br />

parte, riformulate. Viale Me<strong>di</strong>terraneo: in<br />

base ad una interpretazione<br />

della Prefettura, il viale Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

il raccordo cioè<br />

che collega via Vincenzo<br />

Giuffrida con il casello <strong>di</strong><br />

san Gregorio, deve intendersi<br />

“tratto autostradale”,<br />

quin<strong>di</strong> la competenza unica<br />

ed esclusiva e della Polizia<br />

stradale. Tutti i verbali sono,<br />

quin<strong>di</strong>, nulli: non vanno pagati.<br />

Chi ha già pagato sarà<br />

Salemi - In queste ore alcuni<br />

operai del Comune, sotto il<br />

coor<strong>di</strong>namento dei vigili del<br />

Fuoco, dei tecnici comunali e della<br />

Protezione civile stanno provvedendo<br />

a rendere più sicura l’area<br />

sottostante il Monte delle Rose<br />

dove all’alba <strong>di</strong> ieri venerdì 19 ottobre<br />

sono franati a valle alcuni costoni<br />

<strong>di</strong> roccia, uno <strong>di</strong> quali, <strong>di</strong> grosse<br />

<strong>di</strong>mensioni, s’è fermato a pochi<br />

metri dalle abitazioni «Abbiamo<br />

chiesto – <strong>di</strong>ce il sindaco Biagio<br />

I R<br />

nformazione egionale<br />

il limite massimo <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> 60 chilometri<br />

è stato in<strong>di</strong>cato impropriamente. E’<br />

da intendersi corretto quello <strong>di</strong> 90 kmh,<br />

per cui tutte le infrazioni che in<strong>di</strong>cano una<br />

velocità al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> questo limite non<br />

si devono pagare (chi ha già pagato sarà<br />

rimborsato) e per chi ha superato il limite<br />

dei 90 kmh le sanzioni saranno riparametrate.<br />

Da lunedì inizieranno, inoltre, i<br />

lavori <strong>di</strong> manutenzione per il rifacimento<br />

dell’asfalto e della segnaletica: si prevedono<br />

rallentamenti e incolonnamenti per<br />

cui si consigliano percorsi alternativi per<br />

chi deve raggiungere l’aeroporto <strong>di</strong> Catania.<br />

Catania-Gela. Resta confermata la<br />

“tolleranza zero”: presenza costante delle<br />

pattuglie della Polizia provinciale con<br />

l’autovelox per prevenire incidenti. Il <strong>di</strong>rettore<br />

generale della Provincia, Marcello<br />

Fecarotti, presente alla conferenza stampa<br />

insieme all’assessore Orazio Pellegrino,<br />

ha annunciato, inoltre, l’apertura <strong>di</strong> uno<br />

specifico ufficio informazioni nei locali<br />

<strong>di</strong> via Mascagni, 56-58, a Catania, tra una<br />

decina <strong>di</strong> giorni. L’assessore Pellegrino ha<br />

anticipato che i verbali saranno rinotificati<br />

e nell’attesa, quin<strong>di</strong>, nessuna multa va pagata.<br />

Per Giuseppe Tanasi, segretario nazionale<br />

del Codacons, accompagnato dall’<br />

avv. Giovanni Petrone, presidente regionale,<br />

dall’avv. Floriana Pisani, coor<strong>di</strong>natore<br />

ufficio legale regionale, e dall’avv. Domenico<br />

Fabiano, responsabile provinciale<br />

Adusbef, con queste soluzioni vengono<br />

<strong>di</strong> fatto revocate circa 31.000 multe su un<br />

totale <strong>di</strong> 48.000, quin<strong>di</strong> 17.000 saranno<br />

parzialmente riviste. Infine, il presidente<br />

Raffaele Lombardo ha annunciato che<br />

tutte le Province italiane parteciperanno<br />

ad una manifestazione contro il governo<br />

nazionale il 7 novembre per protestare per<br />

il mancato trasferimento <strong>di</strong> 52 milioni <strong>di</strong><br />

euro l’anno, per tre anni, che la legge finanziaria<br />

prevedeva <strong>di</strong> destinare proprio<br />

per la manutenzione e l’adeguamento della<br />

viabilità secondaria.<br />

rimborsato. Asse dei servizi: Da sinistra: Tanasi, Lombardo, Fecarotti e Pellegrino<br />

Giarre - Il comparto turistico<br />

si presenta ancora una<br />

volta come destinatario <strong>di</strong><br />

strategie formative e territoriali<br />

atte a rilevarne ed esprimerne le<br />

potenzialità <strong>di</strong> un territorio che<br />

come quello etneo è ricco <strong>di</strong> risorse<br />

ambientali e culturali. Inaugurato<br />

stamani, dal sindaco, Teresa<br />

Sodano, il Career tourism Centre.<br />

Giarre, con sede in via Oberdan<br />

2E/F. “L’ Etna career tourism centre,<br />

vede coinvolti i partner del<br />

progetto, con l’ obiettivo <strong>di</strong> fornire<br />

un sostegno <strong>di</strong>retto e un servizio<br />

<strong>di</strong> assistenza in<strong>di</strong>viduale e <strong>di</strong><br />

gruppo sulla scelta del percorso<br />

professionale, per stimolare il processo<br />

<strong>di</strong> decision-making.il nuovo<br />

centro offre <strong>di</strong>versi servizi a chi si<br />

avvicina al mercato del lavoro nel<br />

campo turistico. Si tratta <strong>di</strong> un importante<br />

punto <strong>di</strong> riferimento per<br />

il turismo integrato che nasce proprio<br />

a Giarre, nell’ ambito <strong>di</strong> progetto<br />

ambizioso, ovvero l’ “Ori.<br />

Etna.Tur” (Orientamento e inserimento<br />

nel settore turistico),<br />

proposto da un’ATS (associazione<br />

temporanea <strong>di</strong> scopo) costituita<br />

dal Comune <strong>di</strong> Giarre (nella veste<br />

<strong>di</strong> capofila), dalla Provincia regionale<br />

<strong>di</strong> Catania, dal Centro orientamento<br />

e formazione dell’Università<br />

degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Catania, dal<br />

Parco dell’Etna, dall’Agenzia sviluppo<br />

Simeto Etna e dall’omologa<br />

Jonico Etnea. L’iniziativa, sviluppata<br />

nell’ambito del Pit (Progetto<br />

integrato territoriale) Etna n°24,<br />

ha come mission quella <strong>di</strong> favorire<br />

l’inserimento nel mercato<br />

del lavoro relativo al settore del<br />

turismo del territorio Etneo. Tale<br />

obiettivo verrà realizzato attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> azioni che prevedono<br />

una pluralità <strong>di</strong> interventi<br />

sinergicamente integrati, tra cui la<br />

ricerca e l’analisi dei fabbisogni<br />

occupazionali e formativi; varie<br />

iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione, informazione,<br />

orientamento professionale<br />

e animazione territoriale;<br />

percorsi formativi concepiti allo<br />

scopo <strong>di</strong> fornire e potenziare le<br />

competenze specifiche richieste<br />

dal settore turistico dell’area <strong>di</strong><br />

riferimento. L’ambito territoriale<br />

<strong>di</strong> riferimento comprende tutti<br />

i 28 comuni del Pit in questione:<br />

Calatabiano, Fiumefreddo, Giarre,<br />

Mascali, Riposto, Castiglione,<br />

Linguaglossa, Maletto, Milo,<br />

Pie<strong>di</strong>monte Etneo, Randazzo,<br />

Sant’Alfio, Santa Venerina e Zafferana<br />

Etnea (comprensorio Etna-<br />

Alcantara); Adrano, Belpasso,<br />

Biancavilla, Bronte, Camporotondo<br />

Etneo, Misterbianco, Motta<br />

<strong>La</strong> frana del Monte delle Rose<br />

Mastrantoni – la <strong>di</strong>chiarazione dello<br />

stato <strong>di</strong> calamità naturale. Con i<br />

nostri operai in queste ore stiamo<br />

comunque lavorando per eliminare<br />

le situazioni <strong>di</strong> pericolo imminente<br />

ed in particolare lo spostamento<br />

<strong>di</strong> alcuni massi che sono ancora<br />

in bilico e rischiano <strong>di</strong> scivolare a<br />

valle. <strong>La</strong> Protezione Civile regionale<br />

ci ha assicurato uno stanziamento<br />

<strong>di</strong> fon<strong>di</strong> urgente per iniziare<br />

già da lunedì mattina una serie <strong>di</strong><br />

lavori che serviranno a mettere in<br />

sicurezza l’intera area e a consentire<br />

alle famiglie <strong>di</strong> rientrare nelle<br />

loro case. <strong>La</strong> stessa Protezione<br />

civile effettuerà i lavori <strong>di</strong> messa<br />

in sicurezza che richiedono oltre<br />

alla normale manodopera personale<br />

specializzato. <strong>La</strong> situazione,<br />

comunque, è costantemente sotto<br />

controllo». Le persone fatte evacuare<br />

sono state ospitate in maggior<br />

parte da parenti o amici. Solo<br />

in 6 hanno deciso <strong>di</strong> pernottare in<br />

un albergo.<br />

Inaugurato il<br />

Career Tourism Centre<br />

S. Anastasia, Nicolosi, Paternò,<br />

Pedara, Ragalna, S.<br />

Maria <strong>di</strong> Lico<strong>di</strong>a, S.Pietro<br />

Clarenza e Trecastagni<br />

(versante Simeto-Etna). Il<br />

Progetto Ori.etna.tour, al<br />

fine <strong>di</strong> favorire l’inserimento<br />

nel mercato del lavoro<br />

relativo al settore del turismo<br />

del territorio Etneo, si<br />

propone sia obiettivi <strong>di</strong> carattere<br />

generale che <strong>di</strong> tipo<br />

specifici. Gli obiettivi generali<br />

da raggiungere sono:<br />

accrescere e razionalizzare<br />

le conoscenze riguardo le<br />

offerte formative e gli sbocchi<br />

occupazionali nel settore<br />

turistico; definire, dopo<br />

aver valutato in modo articolato<br />

le caratteristiche degli studenti<br />

delle scuole superiori, dell’Università,<br />

dei laureati, un quadro più<br />

generale della con<strong>di</strong>zione giovanile<br />

nella Sicilia centro-orientale;<br />

favorire il raccordo con il mondo<br />

del lavoro e l’inserimento lavorativo<br />

dei giovani attraverso l’uso<br />

<strong>di</strong> strumenti ad hoc, quali “il bilancio<br />

delle competenze”,attivare<br />

efficaci forme <strong>di</strong> partnership con<br />

altri soggetti pubblici e privati per<br />

la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> informazioni e <strong>di</strong><br />

iniziative, sul turismo; formare figure<br />

professionali con conoscenze<br />

e competenze specialistiche in<br />

ambito turistico. Tra gli obiettivi<br />

specifici invece: attuare modalità<br />

innovative <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione delle informazioni<br />

sull’offerta turisticoformativa;<br />

realizzare un’attività<br />

<strong>di</strong> sensibilizzazione, informazione<br />

e formazione; promuovere<br />

tirocini formativi e perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> alternanza<br />

scuola lavoro che facilitino<br />

l’inserimento post-<strong>di</strong>ploma e<br />

post-laurea e il collegamento con<br />

il mercato del lavoro; ampliare i<br />

dati <strong>di</strong> conoscenza sulla con<strong>di</strong>zione<br />

dei <strong>di</strong>plomati e laureati dell’area<br />

d riferimento; monitorare il<br />

processo <strong>di</strong> orientamento attuato.<br />

Relativamente alle attività formative,<br />

saranno realizzati cinque<br />

corsi, <strong>di</strong> cui tre rivolti a giovani<br />

<strong>di</strong>soccupati e due a operatori del<br />

settore. <strong>La</strong> cerimonia <strong>di</strong> inaugurazione,<br />

cui tra gli altri, oltre al<br />

primo citta<strong>di</strong>no giarrese, hanno<br />

presenziato le autorità citta<strong>di</strong>ne<br />

Un masso franato dal Monte delle Rose<br />

Maria Teresa Sodano, sindaco <strong>di</strong> Giarre<br />

13<br />

ed i rappresentanti <strong>di</strong> tutti i parteners<br />

interessati del progetto, è<br />

stata preceduta da un seminario<br />

sul tema “Territorio, Turismo e<br />

Formazione” . Illustri relatori ed<br />

esperti in materia, Andea Brogna<br />

Manager Pit 24, Gabriele Ciraldo,<br />

<strong>di</strong>rettore del progetto, Orazio<br />

Licciardello, dell’ Università degli<br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Catania, il coor<strong>di</strong>natore<br />

Azione <strong>di</strong> Ricerca e del Etna<br />

Career Centre Tourism, Roberto<br />

Pennisi,coor<strong>di</strong>natore dell’ Azione<br />

<strong>di</strong> orientamento rivolta al sistema,<br />

il coor<strong>di</strong>natore dell’azione <strong>di</strong><br />

orientamento rivolta al Sistema la<br />

coor<strong>di</strong>natrice dei Corsi <strong>di</strong> FormazioneAnna<br />

Maria Altavilla dell’<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Catania,<br />

alternandosi, nell’ aula conferenze<br />

del Palazzo delle Culture,<br />

hanno sottolineato la necessità <strong>di</strong><br />

puntare su un turismo integrato e<br />

<strong>di</strong> qualità per accogliere flussi turistici<br />

e sviluppare tutto il relativo<br />

settore, fonte <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong><br />

occupazione.Presenti in sala il <strong>di</strong>rettore<br />

dell’ Ente Parco dell’ Etna,<br />

Giuseppe Spina e il commissario<br />

Ettore Foti. Sod<strong>di</strong>sfazione è stata<br />

espressa dal sindaco Sodano<br />

per l’ avvio <strong>di</strong> questo progetto<br />

integrato, finanziato per l’ importo<br />

<strong>di</strong> oltre un milione <strong>di</strong> euro, e<br />

che coinvolge enti <strong>di</strong> formazione<br />

come l’Università e le istituzioni,<br />

Provincia e Comuni, per formare<br />

nuove professionalità ed inserire<br />

nuove figure in ambito turistico,<br />

componente essenziale per lo sviluppo<br />

sostenibile del territorio.


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Dominique Manotti<br />

Le mani su Parigi<br />

Tropea<br />

Pagg. 221 Euro 12,90<br />

In questo go<strong>di</strong>bile saggio, Hew Strachan rimette in <strong>di</strong>scussione<br />

tutte le idee sbagliate, le strumentalizzazioni<br />

e i frainten<strong>di</strong>menti nati intorno a <strong>Del</strong>la guerra. L’autore<br />

smentisce, ad esempio, l’opinione secondo cui per<br />

Clausewitz sia necessariamente la politica a definire e<br />

regolare la guerra e mostra come, in realtà, per il teorico<br />

militare prussiano la guerra possieda <strong>di</strong>namiche proprie,<br />

Richard Matheson<br />

Io sono Leggenda<br />

Fanucci<br />

Pagg. 226 Euro 13,00<br />

Questa raccolta, curata da <strong>Sud</strong>hir Kakar, l’autore<br />

<strong>di</strong> Mira e il Mahatma e <strong>di</strong> altre importanti<br />

opere della narrativa in<strong>di</strong>ana contemporanea,<br />

presenta storie d’amore ambientate in ogni parte<br />

dell’In<strong>di</strong>a e scritte originariamente nelle più<br />

<strong>di</strong>sparate lingue del subcontinente in<strong>di</strong>ano: as-<br />

<strong>La</strong> giovane magrebina Noria<br />

Ghozali, fuggita <strong>di</strong> casa per sottrarsi<br />

all’intransigenza paterna, ormai se la deve<br />

cavare da sola, ma mai avrebbe pensato <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ventare investigatrice <strong>di</strong> polizia del decimo<br />

Arron<strong>di</strong>ssement <strong>di</strong> Parigi. E la prima<br />

prova che deve affrontare è il caso del ritrovamento <strong>di</strong> un cadavere nel parcheggio<br />

della Villette: si tratta del corpo <strong>di</strong> Fatima Rashed, nome d’arte Katryn,<br />

una “call-girl” <strong>di</strong> lusso frequentata da <strong>di</strong>verse personalità francesi e straniere.<br />

Hew Strachan<br />

Carl von Clausewitz<br />

<strong>Del</strong>la guerra. una biografia<br />

Newton & Compton<br />

Pagg. 224 Euro 9,90<br />

in virtù delle quali esercita, a sua volta, un’importante influenza sulla politica stessa.<br />

È il 1976. Robert Neville torna a casa dopo una<br />

giornata <strong>di</strong> duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta<br />

un <strong>di</strong>sco, si siede in poltrona e legge un libro.<br />

Eppure la sua non è una vita normale. Soprattutto<br />

dopo il tramonto. Perché Neville è l’ultimo<br />

uomo sulla Terra. L’ultimo umano sopravvissuto,<br />

in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitu<strong>di</strong>ne che lo circonda,<br />

Robert esegue la sua missione, stu<strong>di</strong>a il fenomeno e le superstizioni che<br />

lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre.<br />

<strong>Sud</strong>hir Kakar<br />

Storie d’amore in<strong>di</strong>ane<br />

Neri Pozza<br />

Pagg. 256 Euro 15,50<br />

samese, bengali, marathi, kannada, gujarati, kashmiro, malayalam e così via.<br />

INSERTO<br />

A cura <strong>di</strong> Antonio D’Ettoris<br />

<strong>Corriere</strong> Letterario<br />

Il jihad & la crociata<br />

Seconda del suo testo, questa volta intitolata<br />

appunto <strong>La</strong> crociata, grazie alla<br />

quale il lettore potrà finalmente comprendere<br />

origini, scopo e reale funzione<br />

<strong>di</strong> ciò che è erroneamente definita mera<br />

Clau<strong>di</strong>a Pitotti<br />

e sanguinosa guerra <strong>di</strong> espansione o dai<br />

connotati prettamente economici, <strong>di</strong>ssipando<br />

le nebbie provocate da immagini<br />

falsate e resoconti privi <strong>di</strong> fondamento<br />

L’ultima fatica <strong>di</strong> Marco Meschini,<br />

storico me<strong>di</strong>evalista e docente<br />

universitario alla Cattolica del<br />

storico. Il libro prende congedo dal suo<br />

lettore con la Conclusione, intitolata<br />

Asimmetrie, in cui Meschini, oltre<br />

Sacro Cuore <strong>di</strong> Milano, ha come titolo<br />

a raccogliere le idee <strong>di</strong> fondo, elar-<br />

un binomio quanto mai presente nel <strong>di</strong>gisce<br />

ulteriori informazioni e chiaribattito<br />

culturale del nostro tempo e, più<br />

menti, traendo le conclusioni logiche<br />

in generale, nell’opinione comune <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> una ricostruzione pulita e rigoro-<br />

oggi, troppo spesso sedotta da facili luosa,<br />

portata avanti nel corso della proghi<br />

comuni, giu<strong>di</strong>zi affrettati e analisi a<br />

pria analisi. Al termine della quale,<br />

<strong>di</strong>r poco superficiali. Il titolo dell’ope-<br />

operati i dovuti approfon<strong>di</strong>menti, e<br />

ra in questione è Il jihad & la crociata<br />

le necessarie spiegazioni, si appro-<br />

(e<strong>di</strong>zioni Ares, Milano 2007, pagg. 160,<br />

€ 12), nel cui sottotitolo, Guerre sante<br />

asimmetriche, l’autore fa presagire<br />

<strong>La</strong> partenza per la crociata (Statuti dell’Or<strong>di</strong>ne del Santo Spirito, XIV secolo, Bibliothèque nationale,<br />

Paris, MS Fr. 4274, f. 6)<br />

da, ad esempio, ad un chiarimento<br />

fondamentale, e cioè che “il jihad<br />

è coessenziale all’Islam, mentre la<br />

quale sarà il suo obiettivo: smontare<br />

il falso luogo comune che equipara il<br />

jihad islamico alla crociata cristiana. Il<br />

necessario rapporto tra fede e ragione,<br />

“le due ali necessarie allo spirito uma-<br />

Archivi <strong>di</strong> guerra l’appunto, la Parte Prima del libro, intitolata<br />

Il jihad, che rivela al lettore parti-<br />

crociata non lo è per il cristianesimo”<br />

in quanto “non risiede nel suo<br />

essere intrinseco <strong>di</strong> religione storica<br />

testo si propone come lettura ideale per<br />

chi voglia approfon<strong>di</strong>re l’argomento<br />

proposto ma, nello stesso tempo, non<br />

desideri smarrirsi in un interminabile<br />

volume analitico; Il jihad & la crociata,<br />

infatti, non è solo un testo scorrevole<br />

e <strong>di</strong> facile lettura, ma è altresì un libro<br />

agile e perfettamente fruibile anche dai<br />

non specialisti: in meno <strong>di</strong> 200 pagine<br />

esso ripercorre la storia della religione<br />

islamica, arrivando alla formazione del<br />

concetto <strong>di</strong> jihad, ed in seguito vengono<br />

riproposte le tappe fondamentali <strong>di</strong><br />

un’altra storia, quella delle crociate,<br />

me<strong>di</strong>ante lo stesso proce<strong>di</strong>mento. A tal<br />

proposito, Meschini ha efficacemente<br />

sud<strong>di</strong>viso il suo libro in due sezioni<br />

no per elevarsi alla conoscenza della<br />

verità”, come ricorda Meschini nella<br />

stessa Introduzione, parafrasando le<br />

parole <strong>di</strong> Papa Ratzinger che a Ratisbona<br />

“si è soffermato principalmente sul<br />

concetto <strong>di</strong> ragione (lógos in greco)” ;<br />

per far ciò, ha brevemente citato un <strong>di</strong>alogo-controversia<br />

avutosi, sul finire del<br />

XIV secolo, tra un imperatore bizantino<br />

<strong>di</strong> nome Manuele II Paleologo e un dotto<br />

persiano, circa le verità del Cristianesimo<br />

e quelle apportate dall’Islam; durante<br />

questo confronto l’imperatore non<br />

risparmiò dure critiche alla religione <strong>di</strong><br />

Maometto, in virtù, soprattutto, del suo<br />

espansionismo armato, che ricorreva<br />

quin<strong>di</strong> a violenza e minacce, elementi<br />

<strong>La</strong> collana “Archivi <strong>di</strong> guerra” della<br />

Hobby & Work Publishing presenta<br />

un’ampia serie <strong>di</strong> volumi, con allegati<br />

Dvd, in cui vengono raccolti documenti,<br />

filmati e testimonianze sulla seconda<br />

guerra mon<strong>di</strong>ale. <strong>La</strong> collana è sud<strong>di</strong>visa<br />

in quattro raccolte, de<strong>di</strong>cate a: ”Le battaglie”,<br />

“I protagonisti”, “I cinegiornali” e<br />

“I misteri”. Fra i primi testi usciti citiamo<br />

Lo sbarco in Norman<strong>di</strong>a (pp. 128, 1 Dvd,<br />

€ 12,90), Ascesa al potere del Nazismo<br />

(pp. 128, 1 Dvd, € 12,90), Erwin Rommel<br />

la Volpe del deserto (pp. 128, 1 Dvd,<br />

€ 12,90) e Enigma (pp. 128, 1 Dvd, €<br />

12,90). L’ampiezza documentaria consente<br />

un’ampia lettura <strong>di</strong> eventi e personaggi.<br />

colari ine<strong>di</strong>ti, sconosciuti ai più, circa la<br />

formazione dell’Islam, dai suoi albori,<br />

passando attraverso le origini del suo<br />

se<strong>di</strong>cente profeta, Maometto, fino ad<br />

arrivare alla nascita <strong>di</strong> un vero e proprio<br />

impero, quello islamico, in cui l’Islam<br />

si configura “realtà religiosa e politica<br />

unitaria”: ciò vuol <strong>di</strong>re, come spiega<br />

Meschini, che esso è “una teocrazia<br />

universalistica, concepito cioè per essere<br />

esteso a tutto il mondo”. Pertanto,<br />

continua l’autore, “[l’Islam] ha in sé<br />

anche una forza guerresca che presto o<br />

tar<strong>di</strong> non avrebbe fatto a meno <strong>di</strong> scatenarsi”.<br />

Il lettore avrà dunque ben chiaro<br />

il reale valore e significato della guerra<br />

santa islamica, scortato anche e soprat-<br />

e rivelata”. Al contrario, “togliere il<br />

jihad dal volto dell’Islam è impossibile”<br />

poiché “espressione della religione<br />

islamica nel suo sorgere e nel<br />

suo formarsi”. Lo scrittore, in definitiva,<br />

riesce abilmente, e con analisi<br />

ineccepibile, a colpire al cuore il<br />

plurisecolare pregiu<strong>di</strong>zio sul jihad e<br />

la crociata, quasi “fossero espressioni<br />

speculari delle due religioni cui<br />

sono connessi”, giu<strong>di</strong>cando “false<br />

e mistificatorie le giustapposizioni<br />

facili”. Il lettore che si sottoporrà a<br />

questa proficua lettura dedurrà facilmente<br />

anche l’infondatezza <strong>di</strong> quella<br />

credenza che vuole l’Islam religione<br />

tollerante, ieri come oggi. D’altron-<br />

principali, precedute da un’ Introduzione,<br />

con la quale l’autore prende le<br />

incompatibili con la natura razionale <strong>di</strong><br />

Dio, che è Lógos e che “non si com-<br />

M. B. tutto dai continui riferimenti al Corano<br />

(il testo sacro dei musulmani), che<br />

de, benché sia passato più <strong>di</strong> un anno<br />

da quella lezione a Ratisbona, certa-<br />

mosse (e non a caso) dalla celeberrima piace del sangue”. In seguito l’autore<br />

l’autore cita frequentemente. mente molti <strong>di</strong> noi ancora ricordano<br />

lectio magistralis tenuta da Papa Bene- pone le domande fondamentali su jihad<br />

<strong>La</strong> necessità, poi, <strong>di</strong> fare le le numerose proteste, gli insulti e le<br />

detto XVI a Regensburg (meglio nota e crociata, a cui egli stesso fornirà una<br />

dovute <strong>di</strong>stinzioni rispetto a minacce che essa scatenò. Nel mon-<br />

come Ratisbona) il 12 settembre 2006. risposta, attraverso un’indagine chiara<br />

quelle che furono le Crociate do occidentale, certo. Ma anche e<br />

In quella occasione il Sommo Pontefice e lineare che si <strong>di</strong>pana nel corso del-<br />

in Terra Santa, conduce Meschi- soprattutto in quello islamico. Alla<br />

ha mirabilmente spiegato l’importante e la lettura. All’Introduzione segue, per<br />

ni alla composizione della Parte faccia della tolleranza.<br />

Alberto Bentoglio<br />

L’attività teatrale e musicale<br />

in Italia<br />

Carocci<br />

Pagg. 246 Euro 18,50<br />

I quoti<strong>di</strong>ani sono ancora un modello<br />

<strong>di</strong> lingua scritta? Com’è fatta e come<br />

sta cambiando la lingua dei giornali<br />

in Italia? Come vengono letti e come<br />

funzionano i testi al loro interno? <strong>La</strong><br />

storia linguistica della scrittura dei quoti<strong>di</strong>ani negli ultimi anni permette<br />

<strong>di</strong> rispondere a queste domande e <strong>di</strong> capire meglio, con strumenti<br />

adeguati, come leggere il giornale e come scrivere per il giornale in<br />

modo chiaro, responsabile e corretto.<br />

15<br />

Aggiornata e ampliata in ogni sua parte, questa<br />

nuova e<strong>di</strong>zione propone lo stu<strong>di</strong>o dell’organizzazione<br />

e dell’economia dello spettacolo teatrale<br />

e musicale.Pensato per lo studente del triennio<br />

universitario, il volume si propone <strong>di</strong> colmare una<br />

lacuna e<strong>di</strong>toriale, compen<strong>di</strong>ando elementi econo-<br />

mici e legislativi con aspetti più propriamente gestionali e artistici.<br />

Luca Crippa<br />

Inferni e para<strong>di</strong>si<br />

Piemme<br />

Pagg. 318 Euro 16,50<br />

Apparse per la prima volta in una raccolta in<br />

sanscrito <strong>di</strong>ciassette secoli fa, queste fiabe<br />

costituiscono la fonte nascosta o palese <strong>di</strong> autentici<br />

capolavori della letteratura occidentale.<br />

Senza <strong>di</strong> esse non avremmo probabilmente<br />

avuto Esopo e <strong>La</strong> Fontaine, Le mille e una<br />

Riccardo Gualdo<br />

L’italiano dei giornali<br />

Carocci<br />

Pagg. 144 Euro 10,00<br />

Fin dal “Libro dei Morti” degli antichi egizi, <strong>di</strong><br />

generazione in generazione, le scritture sacre, i<br />

racconti popolari, la narrativa e la poesia hanno<br />

tramandato miti, storie e leggende per tentare <strong>di</strong><br />

spiegare l’inspiegabile, il mistero. E fra tutti i mi-<br />

steri, quello più temuto: cosa c’è dopo la morte? Come su uno spartito musicale<br />

sono incastonate in questa raccolta le note più preziose e intense dell’immaginario<br />

spirituale <strong>di</strong> popoli e culture.<br />

Kalila e Dimma<br />

Fiabe in<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> Bidpai<br />

Neri Pozza<br />

Pagg. 256 Euro 12,50<br />

notte e I racconti <strong>di</strong> Canterbury, oltre a una sterminata serie <strong>di</strong> racconti popolari<br />

trasmessi oralmente lungo il corso dei secoli tanto in Occidente quanto in Oriente.


INSERTO<br />

16 N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Giovanna Crisà<br />

L M<br />

etteratura e<strong>di</strong>terranea<br />

Quando ci si può guardar soffrire e raccontare quello che si è visto, significa che si è nati per la letteratura. Èdouard Bourdet<br />

Maruzza Musumeci<br />

Il nuovo romanzo <strong>di</strong> Camilleri,<br />

ci trascina nel<br />

mondo incantato delle<br />

fiabe.<br />

In Maruzza Musumeci,<br />

c’è tutta la Sicilia ottocentesca,<br />

ma soprattutto<br />

c’è l’ironia che caratterizza<br />

tutti i romanzi del<br />

Camilleri. E questa è la<br />

storia del viddrano che<br />

si maritò con una sirena,<br />

ma attenzione non<br />

siamo <strong>di</strong> fronte a una si-<br />

L’ultimo lettore<br />

<strong>La</strong> lettura del romanzo è<br />

uno specchio <strong>di</strong> ciò che<br />

la vita deve essere, è la<br />

sindrome <strong>di</strong> Madame Bovary”.<br />

Riccardo Piglia, scrittore sudamericano,<br />

stavolta traccia una<br />

possibile storia della figura del<br />

lettore. Avete mai pensato a<br />

Borges, Joyce, Kafka o il Che<br />

mentre leggono? Probabilmente<br />

no. Noi lettori li abbiamo<br />

visti sempre come scrittori<br />

e basta . Ecco che Piglia pone<br />

la domanda: Chi è il lettore?<br />

Immagina Borghes che legge<br />

con i suoi occhi quasi ciechi,<br />

Che che legge appollaiato su<br />

un albero, Joyce che usa la sua<br />

lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento. Siamo<br />

Ricardo Piglia L’ultimo lettore Feltrinelli Pagg. 171 Euro 13,00<br />

È<br />

il terzo titolo della<br />

saga <strong>di</strong> Stephenie<br />

Meyer sulla storia<br />

d’amore tra la giovane<br />

Bella e il vampiro buono<br />

Edward, dopo “Twilight”<br />

e “New moon”. Mentre<br />

Seattle è funestata da una<br />

serie <strong>di</strong> strani omici<strong>di</strong> e una<br />

vampira spietata continua a<br />

darle la caccia, Bella si trova<br />

ancora una volta in serio<br />

pericolo. È arrivato per lei<br />

il momento delle decisioni<br />

e dei sacrifici: basterà il fidanzato<br />

Edward a farle <strong>di</strong>menticare<br />

il migliore amico<br />

Jacob? Troverà il coraggio<br />

necessario a <strong>di</strong>ventare una<br />

Cullen? Obbligata a scegliere<br />

fra l’amore e l’amicizia,<br />

è consapevole che<br />

la sua decisione rischia <strong>di</strong><br />

Eclipse<br />

rena intesa come pesce,<br />

ma davanti a una donna<br />

che vive tra gli uomini,<br />

una donna bellissima<br />

che, consapevole <strong>di</strong> questa<br />

sua “dote”, seduce il<br />

prescelto. E chi poteva<br />

cadere nella rete della<br />

sirena, se non il povero<br />

Gnazio Manisco, emigrante,<br />

che a quarantacinque<br />

anni sposa Maruzza,<br />

lui che <strong>di</strong> mare<br />

non ne vuole sentire, al<br />

punto tale che durante i<br />

suoi viaggi in mare sta-<br />

al confine tra un saggio e un<br />

romanzo, ma soprattutto siamo<br />

<strong>di</strong> fronte alla consapevolezza<br />

che la lettura crea un mondo<br />

parallelo alla nostra vita. A<br />

questo punto, Piglia, trasforma<br />

Anna Karenina e Madame<br />

Bovary in lettrici: esse leggono<br />

per dare un senso alla<br />

propria vita, poiché nella loro<br />

vita manca qualcosa. Un libro<br />

interessante, che si fonda sulla<br />

tesi del bovarismo: desiderare<br />

<strong>di</strong> essere un altro, desiderare<br />

<strong>di</strong> essere come gli eroi dei romanzi”.<br />

Stephenie Meyer<br />

Eclipse<br />

Fazi<br />

Pagg. 504 Euro 18,50<br />

G. C.<br />

riaccendere la millenaria<br />

lotta fra vampiri e licantropi.<br />

Nel frattempo l’esame <strong>di</strong><br />

maturità è alle porte e per<br />

Bella il momento della verità<br />

si avvicina...<br />

G. C.<br />

va sotto coperta tutto<br />

sudato?! I due avranno<br />

due figli, Cola, che <strong>di</strong>venterà<br />

un astronomo e<br />

Resina .<br />

Naturalmente, Maruzza<br />

Musumeci, non può<br />

definirsi un romanzo<br />

storico, ma fantastico o<br />

meglio ancora magico,<br />

poiché le donne del racconto<br />

hanno uno stretto<br />

legame con il mare, e<br />

quale esso sia lasceremo<br />

che sia il lettore a scoprirlo.<br />

James Ellroy<br />

Notturni<br />

hoolywo<strong>di</strong>ani<br />

Feltrinelli<br />

Pagg. 210 Euro 15,00<br />

Los Angeles, la metropoli<br />

corrotta, violenta,<br />

amata, è protagonista<br />

anche dei cinque racconti<br />

e del romanzo<br />

breve <strong>di</strong> questa raccolta.<br />

Il romanzo breve,<br />

che dà il titolo al volume,<br />

ha per protagonista<br />

Dick Contino, un fisarmonicista<br />

che Ellroy fa<br />

rivivere in una storia <strong>di</strong><br />

amore e tra<strong>di</strong>mento. E<br />

assieme a lui rivivono<br />

le atmosfere dei locali<br />

notturni degli anni cinquanta.<br />

Andrea Camilleri<br />

Maruzza Musumeci<br />

Sellerio<br />

Pagg. 151 Euro 10,00<br />

Roberta Degl’Innocenti<br />

<strong>La</strong> luna e gli<br />

spazzacamini<br />

E<strong>di</strong>zioni del leone<br />

Pagg. 124 Euro 15,00<br />

Il fascino avvincente<br />

delle fiabe risiede in primo<br />

luogo nella scrittura<br />

che le plasma e in quella<br />

incantata freschezza <strong>di</strong><br />

linguaggio che rinnova<br />

nel miracolo ogni volta<br />

la trasparenza aurea<br />

delle antiche leggende e<br />

degli eterni racconti popolari<br />

che si tramandano<br />

magari solo oralmente<br />

<strong>di</strong> generazione in generazione.<br />

E chi meglio <strong>di</strong><br />

un poeta può farsi interprete<br />

<strong>di</strong> tale cristallina<br />

leggerezza?<br />

Will Adams<br />

L’enigma <strong>di</strong><br />

Alessandro Magno<br />

Cairo<br />

Pagg. 399 Euro 18,00<br />

Daniel Knox è un brillante archeologo<br />

<strong>di</strong> Cambridge esperto<br />

<strong>di</strong> immersioni in fuga da un<br />

boss della malavita egiziana.<br />

Gaille Bonnard è una giovane<br />

stu<strong>di</strong>osa francese <strong>di</strong> lingua demotica,<br />

la scrittura egizia usata anche nella stele <strong>di</strong><br />

Rosetta. Elena Koloktronis è un’egittologa <strong>di</strong> fama,<br />

<strong>di</strong>strutta dal dolore per la per<strong>di</strong>ta del marito. Philip<br />

Dragoumis è un eccentrico milionario che si crede la<br />

reincarnazione <strong>di</strong> Filippo II, padre del grande Alessandro,<br />

ossessionato dall’idea <strong>di</strong> liberare la Macedonia<br />

e il suo popolo dalla dominazione greca. Tutti<br />

nascondono un segreto. Tutti hanno una missione da<br />

compiere. Tutti cercano la tomba <strong>di</strong> Alessandro Magno:<br />

quel leggendario mausoleo degno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>o, visitato<br />

da re e imperatori, che sembra inghiottito dalla<br />

storia. Ma dove sono realmente le spoglie <strong>di</strong> Alessandro<br />

e il suo favoloso corredo funebre? Nella città da<br />

lui fondata oppure in Macedonia, nelle tombe reali,<br />

accanto al padre? Oppure il suo corpo è stato portato<br />

in gran segreto dai suoi uomini più fedeli nell’oasi <strong>di</strong><br />

Siva, al cospetto dell’oracolo <strong>di</strong> Ammone, il <strong>di</strong>o che<br />

il re tanto amava? Sullo sfondo del magico Egitto, tra<br />

antiche città e metropoli caotiche, esplorazioni negli<br />

abissi e inseguimenti nel deserto, un misterioso co<strong>di</strong>ce<br />

che potrebbe svelare il luogo <strong>di</strong> sepoltura del grande<br />

sovrano macedone innesca una sfida senza esclusione<br />

<strong>di</strong> colpi, dove ognuno ha una meta da raggiungere ed<br />

è <strong>di</strong>sposto a tutto pur <strong>di</strong> raggiungerla.<br />

Jamews L. Nelson<br />

L’idea più folle<br />

Tropea<br />

Pagg. 379 Euro 18,50<br />

Tarda estate 1775. Il ge-<br />

nerale George Washin-<br />

gton scopre che la quan-<br />

tità <strong>di</strong> polvere da sparo<br />

si è ridotta a non più<br />

<strong>di</strong> nove colpi per ogni<br />

uomo. Un piano <strong>di</strong>sperato viene messo in<br />

atto in fretta e furia: mandare una nave, sot-<br />

to il comando del capitano Isaac Biddlecomb<br />

fino a Bermuda per impossessarsi delle scor-<br />

te inglesi, che, come risaputo, si trovano lì.<br />

Ma il piano è una trappola organizzata da un<br />

tra<strong>di</strong>tore infiltratosi fra i patrioti nella quale<br />

finirà lo stesso Biddlecomb. Washington spe-<br />

<strong>di</strong>sce il suo aiutante <strong>di</strong> campo, maggiore Ed-<br />

ward Fitzgerald, a scovare il tra<strong>di</strong>tore, mentre<br />

Biddlecomb dovrà ricorrere a tutta l’astuzia<br />

ed esperienza per proteggere i suoi uomini e<br />

la sua nave, e per impadronirsi della polvere<br />

da sparo che è la linfa vitale della lotta per<br />

la libertà. Divisi da un oceano, ma uniti dal-<br />

la causa, come dalle proprie paure personali,<br />

Biddlecomb e Fitzgerald dovranno guardarsi<br />

da un nemico comune: la più grande potenza<br />

militare al mondo...


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

www.olschki.it<br />

Il Rinascimento è un atelier<br />

nel quale si compongono in<br />

maniera originale esperienze<br />

e concetti ra<strong>di</strong>cati in tra<strong>di</strong>zioni<br />

antiche ed eterogenee e<br />

destinati a esiti <strong>di</strong>versi. Saperi<br />

nuovi o rinnovati si caricano<br />

Clau<strong>di</strong>o Bemporat<br />

Cucina e convivialità italiana del<br />

Cinquecento<br />

Olschki<br />

pp. 344 Euro 32,00<br />

INSERTO<br />

NOVITÀ LIBRARIE<br />

Il Cinquecento vede la nascita <strong>di</strong><br />

una nuova cucina che, superati i<br />

modelli ere<strong>di</strong>tati dal passato, si<br />

apre a nuovi orizzonti attingendo<br />

agli schemi alimentari delle nostre<br />

tra<strong>di</strong>zioni superando ogni vincolo<br />

<strong>di</strong>etetico e rinnegando ogni coin-<br />

volgimento religioso. Nel contempo assistiamo alla co<strong>di</strong>ficazione della gestualità<br />

conviviale, articolato contesto <strong>di</strong> atti che coinvolge l’insieme dell’organizzazione<br />

cortese, cuochi, credenzieri, scalchi, trincianti, coppieri, attori <strong>di</strong> uno<br />

spettacolo affascinante per lusso, eleganza e magnificenza.<br />

A cura <strong>di</strong> Annarita Angelini e Pierre<br />

Caye<br />

Il pensiero simbolico nella prima<br />

età moderna<br />

Olschki<br />

pp. XIV-388 Euro 40,00<br />

<strong>di</strong> valenze dottrinali inattese e concorrono ad arricchire il patrimonio concettuale<br />

degli uomini.<br />

Michele Federico Sciacca<br />

Lezioni <strong>di</strong> filosofia della storia<br />

Olschki<br />

pp. 46 Euro 10,00<br />

Uno sguardo nuovo sulle vicende della crisi<br />

religiosa italiana ed europea del ’500 attraverso<br />

la vicenda biografica e intellettuale del<br />

giurista senese <strong>La</strong>ncellotto Politi, entrato nel<br />

1517 nell’or<strong>di</strong>ne domenicano con il nome <strong>di</strong><br />

Ambrogio Catarino.<br />

Nell’imminenza del centenario<br />

della nascita <strong>di</strong> Sciacca (2008)<br />

sono pubblicate in versione italiana<br />

tre lezioni da lui tenute a Córdoba<br />

nel 1957, su invito <strong>di</strong> Alberto<br />

Caturelli, che oggi si può considerare il maggiore <strong>di</strong>scepolo <strong>di</strong> Sciacca.<br />

Sono testi <strong>di</strong> grande rilievo perché integrano sia i suoi noti stu<strong>di</strong> su<br />

Agostino, sia, sul piano teoretico, una delle sue opere fondamentali, <strong>La</strong><br />

libertà e il tempo (1965).<br />

A cura <strong>di</strong> Paolo Viti<br />

Segreti delle acque<br />

Stu<strong>di</strong> e immagini sui bagni<br />

(secoli XIV-XIX)<br />

Olschki<br />

pp. X-174 Euro 23,00 43,00<br />

Giorgio Caravale<br />

Sulle tracce dell’eresia<br />

Ambrogio Catarino Politi<br />

(1484-1553)<br />

Olschki<br />

pp. XII-322 Euro 35,00<br />

Il volume presenta stu<strong>di</strong> sulla letteratura termale<br />

<strong>di</strong>versi per tematiche e ambientazioni<br />

territoriali, per momenti ed esperienze culturali:<br />

sui me<strong>di</strong>ci me<strong>di</strong>evali Ugolino Caccini<br />

e Francesco Casini, sulla lettera <strong>di</strong> Poggio<br />

Bracciolini da Baden del 1416, sulla raccolta<br />

cinquecentesca “De balneis”, sull’irra<strong>di</strong>a-<br />

zione europea del termalismo nelle arti figurative, sugli spostamenti <strong>di</strong> Montaigne,<br />

sulle vicende <strong>di</strong> un funzionario fiorentino, Girolamo Vasari, sulle terme<br />

<strong>di</strong> Contursi, presso Salerno, e su altri siti termali agli inizi dell’Ottocento.<br />

Marco Gioannini, Giulio<br />

Massobrio<br />

Bombardate l’Italia<br />

Storia della guerra <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione<br />

aerea 1940-1945<br />

Pagg. 574 Euro 24,00<br />

In questo nuovo libro, Gioannini e Massobrio<br />

offrono una documentata ricostruzione<br />

dei bombardamenti aerei alleati in Italia,<br />

della guerra che si abbatte sui civili, sugli<br />

impianti industriali, le vie <strong>di</strong> trasporto e le<br />

città. All’analisi della strategia, della tattica,<br />

delle finalità e delle premesse ideologiche dei<br />

bombardamenti si accompagna il racconto, attraverso<br />

un collage <strong>di</strong> testimonianze <strong>di</strong> prima<br />

mano, delle vicende <strong>di</strong> coloro che vivevano<br />

sotto le bombe.<br />

William Dalrymple<br />

L’asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>Del</strong>hi. 1857<br />

Lo scontro finale fra l’ultima<br />

<strong>di</strong>nastia Moghul e l’impero<br />

britannico<br />

Pagg. 544 Euro 25,00<br />

A 150 anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, Dalrymple offre<br />

un ritratto vivido, dal punto <strong>di</strong> vista degli<br />

sconfi tti, dei tragici avvenimenti che portarono<br />

al tramonto <strong>di</strong> una civiltà, quella<br />

islamica, che aveva dominato l’In<strong>di</strong>a per<br />

tre secoli. Un racconto affascinante, portato<br />

alla luce dalla mole immensa <strong>di</strong> documenti<br />

originali rinvenuti negli archivi <strong>di</strong><br />

stato in<strong>di</strong>ani.<br />

Novità<br />

Attilio Bolzoni, Giuseppe<br />

D’Avanzo<br />

Il capo dei capi<br />

Pagg. 288 Euro 10,20<br />

L’ultima volta che videro piangere Totò Riina fu al<br />

funerale del padre e del fratellino, uccisi da un residuato<br />

bellico. Era l’estate del ’43 e Totò, un picciotto<br />

analfabeta e sporco, primo figlio maschio,<br />

<strong>di</strong>ventava a soli 13 anni il capofamiglia. Mezzo<br />

secolo dopo, al suo arresto, era l’uomo più potente<br />

<strong>di</strong> Cosa Nostra, ormai <strong>di</strong>ventata Cosa Sua. In<br />

un’ascesa sanguinaria e spietata, aveva portato i<br />

conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Corleone ai vertici del governo mafioso,<br />

riscrivendo completamente le regole del gioco,<br />

tra famiglia e famiglia, tra mafia e Stato.<br />

Collen McCullough<br />

Cleopatra<br />

Pagg. 755 Euro 21,00<br />

Questo romanzo racconta le turbinose vicende<br />

che portano alla nascita dell’Impero:<br />

la rivalità tra i fedelissimi <strong>di</strong> Cesare, le ambizioni<br />

<strong>di</strong> Marco Antonio, la sua alleanza<br />

con Cleopatra, le mire della regina d’Egitto,<br />

che sogna per Cesarione, il figlio che<br />

ha avuto con Cesare, un’impossibile gloria<br />

politica e militare.<br />

<strong>La</strong> parola più ricorrente in tutti i tentativi<br />

<strong>di</strong> osservare il cinema italiano dalla<br />

fine degli anni Sessanta a oggi è “crisi”.<br />

Quello che era stato il decennio più innovativo<br />

per qualità, quantità, forme <strong>di</strong><br />

Fernando Savater<br />

<strong>La</strong> vita eterna<br />

Pagg. 270 Euro 16,00<br />

Gian Piero Brunetta<br />

Il cinema italiano<br />

contemporaneo<br />

Pagg. 832 Euro 20,00<br />

sperimentazione, innovazione ed espansione della cinematografia italiana<br />

nel mondo, a un tratto cambia pelle, segna il passo, si frantuma.<br />

17<br />

Questo libro parla <strong>di</strong> religione, o meglio <strong>di</strong> religioni:<br />

cosa significa credere, in che cosa cre<strong>di</strong>amo<br />

o non cre<strong>di</strong>amo e che rapporto hanno queste<br />

credenze con la più importante <strong>di</strong> tutte, l’aspirazione<br />

all’immortalità. Ma parla anche della veri-<br />

tà, della <strong>di</strong>fferenza tra credulità e fede, delle vie non dogmatiche dello spirito.<br />

“<strong>La</strong> me<strong>di</strong>cina o<strong>di</strong>erna esige più che mai la<br />

compresenza <strong>di</strong> una religiosità interumana<br />

imprescin<strong>di</strong>bile. Senza <strong>di</strong> essa, la me<strong>di</strong>cina si<br />

<strong>di</strong>mezza: <strong>di</strong>mezzata, perde la propria identità<br />

istituzionale <strong>di</strong> téchne al servizio dell’uomo”.<br />

Cattolico, ebraico, islamico, agnostico, ateo: il<br />

Valerio Castronovo<br />

Piazze e caserme<br />

Pagg. 423 Euro 20,00<br />

Giorgio Cosmacini<br />

<strong>La</strong> religiosità della<br />

me<strong>di</strong>cina<br />

Pagg. 224 Euro 18,00<br />

‘buon me<strong>di</strong>co’ è tale in<strong>di</strong>pendentemente – o, forse, ad<strong>di</strong>rittura a <strong>di</strong>spetto<br />

– della confessione o del credo che abbraccia, votato prima <strong>di</strong> tutto alla propria<br />

missione <strong>di</strong> cura. <strong>La</strong> professione me<strong>di</strong>ca, più <strong>di</strong> ogni altra sfera dell’agire<br />

umano, si richiama a quella coscienza morale, quel ra<strong>di</strong>cato senso <strong>di</strong> religiosità<br />

laica che nasce da un’etica della <strong>di</strong>gnità e della tolleranza, fondamento<br />

in<strong>di</strong>spensabile del rapporto profondo tra soggetto curante e soggetto curato.<br />

“Le ragioni della ‘famigerata’ contrapposizione Marco Revelli<br />

tra destra e sinistra sono ancora tutte lì, sul tappeto Sinistra destra<br />

‘globale’, per certi versi potenziate e ingigantite<br />

Pagg. 288 Euro 15,00<br />

dall’unificazione dello spazio planetario. Quello<br />

che manca, drammaticamente, sembrano essere<br />

piuttosto le soluzioni e i soggetti politici <strong>di</strong>sposti a farsene carico.<br />

Rizzoli<br />

Novità <strong>La</strong>terza<br />

A cura <strong>di</strong> G. Assereto e<br />

M. Doria<br />

Storia della Liguria<br />

Pagg. 450 Euro 25,00<br />

Potrebbe <strong>di</strong>ventare uno dei protagonisti della<br />

scena geopolitica mon<strong>di</strong>ale, dopo che per più <strong>di</strong><br />

tre secoli ha vissuto sotto il dominio delle potenze<br />

europee e che per quasi tutto il Novecento<br />

è stata considerata una sorta <strong>di</strong> ‘cortile <strong>di</strong> casa’<br />

degli Stati Uniti. Ma l’America <strong>La</strong>tina continua a<br />

essere un universo dove la democrazia è ancora una sfida aperta, l’economia<br />

è in bilico tra arretratezza e sviluppo e sopravvivono forti <strong>di</strong>sparità sociali.<br />

<strong>La</strong> Liguria ha segnato una sorta <strong>di</strong> primato nella<br />

storia dell’Italia centro-settentrionale, dove<br />

altre regioni hanno tardato molto a raggiungere<br />

unità e identità politica, o non l’hanno mai<br />

conseguita. Sotto la guida <strong>di</strong> Genova, a lungo<br />

una delle più ricche e <strong>di</strong>namiche città italiane, la Liguria ha conosciuto invece<br />

una precoce unificazione ma i suoi confini regionali hanno subìto nei secoli<br />

continue ridefinizioni, a causa dei mutevoli equilibri della politica nazionale.<br />

www.rcs.it<br />

Paul Veyne<br />

L’impero greco-romano<br />

Pagg. 784 Euro 32,00<br />

Una gran<strong>di</strong>osa sintesi del mondo classico<br />

e una visione rivoluzionaria dell’antichità<br />

che rivelano le origini dell’europa attuale<br />

e la prima globalizzazione della storia<br />

“Tra le numerose opere de<strong>di</strong>cate al periodo<br />

fondante della storia dell’Occidente, una è<br />

destinata a fare epoca: L’impero greco-romano<br />

dell’archeologo e storico Paul Veyne.”<br />

Mircea Eliade<br />

Un’altra giovinezza<br />

Pagg. 168 Euro 15,00<br />

E invece Dominic Matei, colpito da un<br />

fulmine e ridotto a un tizzone ardente la<br />

notte <strong>di</strong> Pasqua del 1938, non solo riesce<br />

a sopravvivere, <strong>di</strong>venta un fenomeno. Il<br />

professore rumeno, arrivato a Bucarest per<br />

suicidarsi, si ritrova d’un tratto ringiovanito<br />

<strong>di</strong> trent’anni, e affetto da una sensazionale<br />

forma <strong>di</strong> ipermnesia: ricorda tutto, troppo,<br />

anzi sa ad<strong>di</strong>rittura ciò che ancora deve accadere.<br />

www.laterza.it<br />

A cura <strong>di</strong> Eridano Bazzarelli<br />

Anton Cechov<br />

Racconti<br />

Pagg. 1020 Euro 14,00<br />

Cechov chiamò a raccolta le ultime forze e<br />

<strong>di</strong>sse: “È un sacco <strong>di</strong> tempo che non bevo più<br />

champagne”. Si portò il bicchiere alle labbra<br />

e bevve.Maestro del racconto breve, amato e<br />

imitato da moltissima letteratura del Novecento,<br />

Cechov ha affascinato generazioni <strong>di</strong> lettori<br />

e scrittori per la concretezza della narrazione,<br />

ma anche per il senso tragico <strong>di</strong> cui sono intrise<br />

le sue storie più minute e per quella sorta<br />

<strong>di</strong> ovattata drammaticità in cui affondano le<br />

vite dei personaggi.<br />

Elizabeth Lowry<br />

<strong>La</strong> madonna del Bellini<br />

Pagg. 354 euro 18,50<br />

Ero giunto a Mawle spinto da un’osses-<br />

sione: sogno <strong>di</strong>vorante della bellezza.<br />

<strong>La</strong> Madonna del Bellini è un romanzo<br />

sull’arte e sulla bellezza che ha il ritmo<br />

<strong>di</strong> un thriller, la storia <strong>di</strong> un’appassionata<br />

ricerca che è anche un viaggio dentro un<br />

passato destinato a ripetersi.


LIBRI DA LEGGERE<br />

INSERTO<br />

18<br />

LIBRI<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Toni Capuozzo<br />

Occhiaie <strong>di</strong> riguardo<br />

Paco Ignacio Taibo II<br />

Piemme<br />

Un rivoluzionario chiamato Pan-<br />

Pagg. 348 Euro 15,50<br />

cho<br />

Pancho Villa. una biografia narrativa<br />

Storie contrad<strong>di</strong>ttorie, per- LEGGERE è CULTURA<br />

Tropea<br />

Pagg. 900 Euro 22,90<br />

ché sono proprio quelle<br />

Andrea Bartelloni<br />

Dietmar Rothermund<br />

Storia dell’In<strong>di</strong>a<br />

Il Mulino<br />

Pagg. 144 Euro 10,50<br />

Il profilo tracciato nel volume segue, dal<br />

sesto secolo a oggi, l’evoluzione <strong>di</strong> questo<br />

paese immenso, culla <strong>di</strong> religioni e civiltà:<br />

dai regni me<strong>di</strong>evali all’impero Moghul, dal<br />

colonialismo britannico all’in<strong>di</strong>pendenza,<br />

fino al presente, alla realtà dell’In<strong>di</strong>a come<br />

grande democrazia e potenza industriale in<br />

pieno boom con cui sempre più ci si dovrà<br />

confrontare.<br />

Philippe Contamine<br />

<strong>La</strong> guerra dei cent’anni<br />

Il Mulino<br />

Pagg. 136 Euro 9,50<br />

Il volume sintetizza origini, andamento<br />

e conseguenze della guerra, descrivendo<br />

con chiarezza i complicati alti e bassi del<br />

conflitto, il mutevole gioco delle alleanze,<br />

il succedersi <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> volatili e paci in-<br />

stabili, per giungere all’equilibrio finale<br />

che portò il Regno <strong>di</strong> Francia a ottenere il<br />

pieno dominio del proprio territorio.<br />

per Toni Capuozzo il sale<br />

per chi è chiamato a rac-<br />

contare ciò che accade.<br />

Una casa senza biblioteca è<br />

come una fortezza senza armeria<br />

(da un antico detto monastico)<br />

a cura <strong>di</strong> Maria Grazia D’Ettoris<br />

Evoluzione. Un trattato critico<br />

Le ra<strong>di</strong>ci del pensiero<br />

evoluzionista sono da<br />

ricercarsi in filosofie e<br />

concetti religiosi antecedenti<br />

al cristianesimo. L’avvento<br />

delle idee darwiniste ed evoluzioniste<br />

nelle <strong>di</strong>scipline<br />

biologiche avvenne principalmente<br />

grazie alla concausa<br />

<strong>di</strong> due fattori: da una parte la<br />

cultura <strong>di</strong> quei tempi, fortemente<br />

influenzata dai principi<br />

illuministici; dall’altra il ricco<br />

repertorio <strong>di</strong> ritrovamenti <strong>di</strong><br />

Darwin e <strong>di</strong> altri naturalisti,<br />

che vennero però interpretati<br />

secondo un’ottica parziale.<br />

Errata è comunque la tesi che<br />

i dati scientifici <strong>di</strong> Darwin<br />

imponessero la formulazione<br />

<strong>di</strong> una teoria macro-evolutiva<br />

e falsa è anche la concezione<br />

che attraverso le osservazioni<br />

<strong>di</strong> Darwin la teoria creazionista<br />

sia stata confutata. Confutate<br />

vennero solo determinate<br />

idee creazioniste. Come possiamo<br />

giu<strong>di</strong>care oggi il panorama<br />

dei fatti? <strong>La</strong> risposta la<br />

lasciamo allo spirito critico <strong>di</strong><br />

ciascuno.” (pag.25) Con questi<br />

presupposti inizia il libro<br />

dei biologi Reinhard Junker<br />

e Siegfried Scherer dal titolo<br />

significativo: Evoluzione. Un<br />

trattato critico. Certezza dei<br />

fatti e <strong>di</strong>versità delle interpretazioni<br />

che l’e<strong>di</strong>tore Gribau<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Milano ha pubblicato nel<br />

mese <strong>di</strong> settembre del 2007<br />

(pp. 334, € 30,00). Il volume<br />

vede la collaborazione <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci<br />

esperti <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>scipline,<br />

dalla paleontologia alla<br />

chimica, dall’informatica<br />

alla botanica e all’antropologia<br />

ed è curato, per l’e<strong>di</strong>zione<br />

italiana, da Fernando<br />

De Angelis. Ciò che lo rende<br />

unico, è che la <strong>di</strong>scussione<br />

è aperta a interpretazioni<br />

filosofiche che non si limitano<br />

ad una visione ristretta<br />

all’ateismo metodologico,<br />

visione che è alla base <strong>di</strong> tutti<br />

i manuali scolastici, dalla<br />

scuola elementare all’università.<br />

Pertanto, chi non si<br />

riconosca in quel tipo <strong>di</strong> visione<br />

della vita, può trovarvi<br />

sconfinamenti (così vengono<br />

chiamate le finestre che nel<br />

testo separano i dati oggettivi<br />

dalle interpretazioni anche<br />

filosofiche) nel campo, appunto,<br />

della filosofia dove si<br />

prendono in considerazioni<br />

altre visioni del mondo. Il testo,<br />

<strong>di</strong> spessore universitario,<br />

è sud<strong>di</strong>viso in VII parti e 16<br />

capitoli nei quali si introduce<br />

il lettore alla filosofia della<br />

scienza portandolo poi a<br />

conoscere i fondamenti della<br />

biologia dei “tipi base” e <strong>di</strong><br />

quella evoluzionistica. <strong>La</strong> III<br />

parte è de<strong>di</strong>cata alla ricerca<br />

delle cause dell’evoluzione,<br />

allo stu<strong>di</strong>o (parte IV) sulle<br />

cause dell’evoluzione stessa<br />

e alla ricerca storica attraverso<br />

la biologia comparata.<br />

<strong>La</strong> VI parte è de<strong>di</strong>cata all’interpretazione<br />

dei fossili<br />

e all’origine dell’umanità.<br />

Il volume si chiude con un<br />

capitolo de<strong>di</strong>cato agli sconfinamenti<br />

che sono inevitabili:<br />

“le dottrine sulle origini non<br />

possono esimersi dall’operare<br />

degli sconfinamenti, se<br />

vogliono fare delle affermazioni<br />

sulla storia della vita<br />

nella sua globalità. Ciò vale<br />

per il naturalismo (…), come<br />

per le dottrine della creazione”<br />

(pag.5). L’ultimo capitolo<br />

del libro (pag. 306) è<br />

de<strong>di</strong>cato all’esposizione del<br />

concetto del Disegno Intelligente<br />

dopo che gli autori si<br />

sono occupati delle critiche<br />

alle ipotesi evoluzionistiche<br />

e hanno evidenziato le <strong>di</strong>fficoltà<br />

per arrivare a conoscere<br />

nella loro pienezza i meccanismi<br />

della macroevoluzione<br />

e dell’origine della vita<br />

sul nostro pianeta. Difficoltà<br />

che debbono essere uno stimolo<br />

per i ricercatori “e non<br />

una giustificazione obbligata<br />

per un’altra concezione delle<br />

origini della vita, come può<br />

essere quella creazionista”<br />

(pag. 306). Con questa ultima<br />

affermazione gli autori<br />

<strong>di</strong>mostrano, ove ve ne fos-<br />

C B<br />

onservali nella tua iblioteca<br />

Ercolani, Pasquini<br />

<strong>La</strong> percezione del dolore<br />

Il Mulino<br />

Pagg. 208 Euro 15,00<br />

Attorno al dolore come esperienza universale,<br />

imme<strong>di</strong>ata, talora invalidante, si sono<br />

venute costituendo nei millenni tra<strong>di</strong>zioni<br />

popolari e conoscenza me<strong>di</strong>ca. Tuttavia,<br />

solo <strong>di</strong> recente il dolore è <strong>di</strong>ventato specifico<br />

oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Questo volume affronta<br />

in una panoramica completa e aggiornata<br />

i correlati psichici e neurofisiologici della<br />

percezione del dolore.<br />

Ziaud<strong>di</strong>n Sardar<br />

Cercasi para<strong>di</strong>so<br />

<strong>di</strong>speratamente<br />

Il Saggiatore<br />

Pagg. 348 Euro 20,00<br />

L’avventura spirituale e religiosa <strong>di</strong> Ziaud<strong>di</strong>n<br />

Sardar ha inizio nel 1972 in Inghilterra,<br />

quando, studente universitario, si vede<br />

piombare in casa due “fratelli” musulmani<br />

decisi a riportare sulla retta via i fedeli che<br />

non praticano in modo ortodosso. Alle proteste<br />

del giovane Zia che deve preparare un<br />

esame i due uomini <strong>di</strong> fede rispondono, implacabili:<br />

“Vuoi andare in para<strong>di</strong>so? Sei sicuro<br />

<strong>di</strong> essere pronto per l’Esame Finale?”.<br />

se bisogno, la loro massima<br />

apertura alle scoperte della<br />

scienza sempre attenti, però,<br />

a non confondere i dati empirici<br />

con le interpretazioni<br />

dettate spesso da preconcetti<br />

o visioni ideologiche.<br />

Il grande successo avuto<br />

dal volume in Germania (6<br />

e<strong>di</strong>zioni, oltre 40mila copie<br />

vendute) le molte traduzioni<br />

nelle principali lingue<br />

(quella in lingua inglese<br />

è in preparazione) contrasta<br />

con l’assordante silenzio<br />

dei critici che forse sta<br />

ad in<strong>di</strong>care che questa è la<br />

strada giusta da percorrere:<br />

quella dello stu<strong>di</strong>o critico<br />

del quale non vi è traccia<br />

nella manualistica scolastica<br />

italiana. Niente fa vacillare<br />

la certezza che tutto si<br />

evolve, che l’esperimento<br />

<strong>di</strong> Miller sia più che provato,<br />

che la farfalla Biston betularia<br />

sia la <strong>di</strong>mostrazione<br />

dell’evoluzione all’opera,<br />

che l’ontogenesi ricapitoli<br />

la filogenesi, che i fossili<br />

<strong>di</strong>mostrino l’evoluzione e<br />

cosi via. Ecco finalmente un<br />

manuale che espone anche i<br />

rilievi critici che finora sono<br />

stati tenuti nascosti agli studenti<br />

e li espone spiegando<br />

anche il retroterra filosofico<br />

e ideologico che spesso si<br />

nasconde <strong>di</strong>etro a molte affermazioni.v<br />

Guevariana<br />

Racconti e storie sul Che<br />

Einau<strong>di</strong><br />

Pagg. XXXV-149 Euro 10,00<br />

Alcuni dei più importanti scrittori <strong>di</strong> tutto<br />

il mondo raccontano il loro Che. Il comandante<br />

rivive - rievocato, reinventato - in<br />

alcune pagine esemplari che spiegano e<br />

conservano il mito: da Angel Rama a Julio<br />

Cortázar, da Heinrich Böll a José Saramago,<br />

da Osvaldo Soriano a Mario Vargas<br />

Llosa, da Paco Ignacio Taibo II a Manuel<br />

Vázquez Montalbán.<br />

Giovanni Tizzoni<br />

<strong>La</strong> democrazia al cinema<br />

I <strong>di</strong>lemmi del costituzionalismo<br />

in cinque film<br />

Meltemi<br />

Pagg. 77 Euro 9,00<br />

Gli antichi greci erano soliti affrontare<br />

questioni <strong>di</strong>fficili come la violenza, la<br />

verità, i valori morali attraverso la trage<strong>di</strong>a.<br />

Oggi è il cinema a rispondere in gran<br />

parte al bisogno <strong>di</strong> rielaborare sul piano<br />

dell’immaginario collettivo le istanze fondamentali<br />

che stanno alla base della convivenza<br />

civile.<br />

<strong>La</strong> biografia <strong>di</strong> Pancho Villa, il rivoluzionario<br />

messicano entrato nella<br />

leggenda, scritta nello stile <strong>di</strong> Paco<br />

Taibo, che in tanti anni <strong>di</strong> ricerche ha<br />

<strong>di</strong>panato un groviglio <strong>di</strong> aneddoti, <strong>di</strong>cerie, falsità o mitizzazioni.<br />

Un affresco della più complessa rivoluzione - la<br />

prima del XX secolo - seguendo la vita avventurosa, temeraria<br />

e tormentata dell’uomo che si chiamava in realtà<br />

Doroteo Arango, ban<strong>di</strong>to per ribellione ai soprusi dei latifon<strong>di</strong>sti<br />

<strong>di</strong>venuto generale della División del Norte, un<br />

esercito talmente <strong>di</strong>sciplinato e ben organizzato da suscitare<br />

all’epoca l’interesse <strong>di</strong> osservatori militari europei e<br />

statunitensi.<br />

Questo libro ricostruisce le peripezie, dai particolari più<br />

stravaganti alle imprese memorabili, <strong>di</strong> un uomo sagace e<br />

impreve<strong>di</strong>bile, illetterato che fondò scuole in tutti i territori<br />

conquistati, astemio in un ambiente <strong>di</strong> forti bevitori, dallo<br />

sguardo magnetico.<br />

Aldo Ferrari<br />

Breve storia del Caucaso<br />

Carocci<br />

Pagg. 152 Euro 14,00<br />

Dopo la <strong>di</strong>ssoluzione dell’Unione<br />

Sovietica il Caucaso è <strong>di</strong>venuto<br />

una delle aree <strong>di</strong> maggior rilievo<br />

strategico del mondo contemporaneo.<br />

Tuttavia, l’o<strong>di</strong>erna rilevanza<br />

geopolitica non deve far <strong>di</strong>menticare<br />

la complessa <strong>di</strong>mensione storica e culturale che da<br />

sempre lo caratterizza. Questa regione costituisce infatti<br />

“uno dei più problematici laboratori <strong>di</strong> culture del nostro<br />

Me<strong>di</strong>terraneo”, caratterizzato da un’eccezionale ricchezza<br />

etnolinguistica e al tempo stesso da una <strong>di</strong>mensione<br />

fortemente marginale, “<strong>di</strong> frontiera”. Per millenni, infatti,<br />

il Caucaso ha costituito un confine non solo e non tanto<br />

geografico, quanto storico-culturale, tra due mon<strong>di</strong> assai<br />

<strong>di</strong>versi, anche se tra loro comunicanti: quello del Vicino<br />

Oriente e quello delle steppe eurasiatiche, a lungo dominato<br />

da popoli noma<strong>di</strong>.<br />

B. Dongiovanni, N. Tranfaglia<br />

Dizionario storico dell’Italia<br />

unita<br />

<strong>La</strong>terza<br />

Pagg. 1040 Euro 78,00<br />

Un <strong>di</strong>zionario critico che in poco meno<br />

<strong>di</strong> un centinaio <strong>di</strong> voci offre le chiavi per<br />

intendere nella maniera più incisiva quasi<br />

un secolo e mezzo <strong>di</strong> storia italiana, nei<br />

suoi vari aspetti, politico, sociale, economico,<br />

culturale. Da Agricoltura a Sport,<br />

da Comunisti a Federalismo, da Cavour a<br />

Moro, da Criminalità a Telecomunicazioni.<br />

Gregory Conko, Henry I. Miller<br />

Il cibo <strong>di</strong> Frankenstein<br />

<strong>La</strong> rivoluzione biotecnologia tra<br />

politica e protesta<br />

Lindau<br />

Pagg. 368 Euro 26,00<br />

I due autori svolgono un’accurata operazione<br />

<strong>di</strong> “igiene sociale”, tesa a <strong>di</strong>ssolvere la<br />

ragnatela <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi che ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong><br />

giu<strong>di</strong>care obiettivamente il valore scientifico<br />

delle biotecnologie e il loro contributo al<br />

benessere. Denunciano gli interessi nascosti<br />

<strong>di</strong>etro il potere e la <strong>di</strong>screzionalità crescenti<br />

dei burocrati e dei regolatori, che rendono<br />

la ricerca e lo sviluppo scientifici troppo<br />

costosi, facendo dei prodotti gene-spliced<br />

un genere <strong>di</strong> lusso a uso esclusivo <strong>di</strong> pochi


20 I R<br />

nformazione egionale<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Sicilia<br />

500 nuovi posti<br />

Fiumefreddo <strong>di</strong> Sicilia - Siglato in<br />

data o<strong>di</strong>erna, al Palazzo <strong>di</strong> città,<br />

nella sede municipale <strong>di</strong> Via Diana,<br />

il protocollo d’intesa tra il Comune<br />

<strong>di</strong> Fiumefreddo, l’impresa costruzioni<br />

Maltauro e la MF Sicily Sarl (Gruppo Mc<br />

Arthur Glenn), per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

grande Centro commerciale polifunzionale<br />

(Outlet). L’ area su cui nascerà il centro<br />

commerciale è ubicata nel comune <strong>di</strong> Fiumefreddo.<br />

L’importante iniziativa è frutto<br />

della costante attività promossa dall’Amministrazione<br />

comunale volta a richiamare<br />

significativi investimenti sul territorio.<br />

Già dall’ottobre 2004 sono state infatti<br />

inoltrate ufficialmente <strong>di</strong>verse lettere a<br />

gruppi e società <strong>di</strong> particolare rilevanza<br />

nazionale e internazionale, tra cui proprio<br />

la McArthur Glenn, e altri soggetti che<br />

oggi stanno già investendo sul territorio.<br />

Il progetto, a detta del primo citta<strong>di</strong>no fiumefreddese,<br />

Sebastiano Nucifora, assume<br />

significative implicazioni sia in termini<br />

occupazionali, con una previsione <strong>di</strong> 500<br />

unità impiegate <strong>di</strong>rettamente nella struttura,<br />

sia in termini <strong>di</strong> rilancio dello sviluppo<br />

socio-economico e quin<strong>di</strong> turistico del<br />

territorio. “ Questo nuovo progetto – ha<br />

detto il sindaco Nucifora-cambia la storia<br />

ed il volto della nostra città. <strong>La</strong> sigla<br />

<strong>di</strong> questo protocollo rappresenta un segno<br />

tangibile, da parte dell’ Amministrazione<br />

e del Consiglio comunale per l’ occupazione.<br />

Saranno infatti impiegati nell’ esercizio<br />

delle attività commerciali e turistico<br />

ricettive -ha spiegato il sindaco Nucifora-<br />

lavoratori residenti da almeno due anni a<br />

Fiumefreddo <strong>di</strong> Sicilia, con precedenza a<br />

quelli già impiegati nelle medesime categorie<br />

merceologiche del progetto”. L’<br />

importante intesa è stata sottoscritta tra il<br />

comune <strong>di</strong> Fiumefreddo <strong>di</strong> Sicilia, nella<br />

persona del suo legale rappresentante, il<br />

sindaco, Sebastiano Nucifora, i rappresentanti<br />

dell’ impresa Giuseppe Maltauro<br />

s.p.a <strong>di</strong> Vicenza ed i legali rappresentanti<br />

della Mc Arthur Glenn <strong>di</strong> Roma. Oltre al<br />

sindaco, Sebastiano<br />

Nucifora accanto a<br />

tutta la giunta erano<br />

presenti il <strong>di</strong>rigente<br />

generale dell’impresa<br />

costruzioni Maltauro<br />

McArthur, Maurizio<br />

Trentin ed il responsabile<br />

immobiliare<br />

Paolo Dosa ed il<br />

progettista Giovanni<br />

Mo<strong>di</strong>ca. Claude<br />

Semon Hargreave<br />

ed il procuratore<br />

Maurizio Lupi, invece<br />

rappresentavano<br />

la MF Sicily Sarl<br />

(Gruppo Mc Arthur<br />

Glenn). Secondo l’<br />

accordo raggiunto<br />

dalle parti, il gestore<br />

si impegna, nella misura<br />

del 50%, a dare<br />

preferenza nell’ affidamento<br />

a trattativa<br />

privata dei servizi<br />

accessori, a gestori<br />

<strong>di</strong> strutture similari<br />

sul territorio o a nuo-<br />

<strong>di</strong> lavoro<br />

vi impren<strong>di</strong>tori locali. Per la gestione dei<br />

servizi destinati a parcheggi, manutenzione<br />

aree a verde, manutenzione in genere<br />

e vigilanza, il gestore si impegna a utilizzare<br />

lavoratori e professionalità residenti<br />

sul territorio comunale. In ambito <strong>di</strong> assunzioni<br />

il gestore si impegna, nel rispetto<br />

delle vigenti norme, a valutare prioritariamente<br />

le domande in<strong>di</strong>cate dal personale<br />

in<strong>di</strong>cato dall’ ente comunale, collocato in<br />

mobilità oppure <strong>di</strong>soccupati degli ex impianti<br />

produttivi <strong>di</strong> Keyes e Russotti, residente<br />

o nato in territorio fiumefreddese,<br />

usufruendo <strong>di</strong> sgravi contributivi previsti,<br />

ed in numero non superiore a 30 unità,e a<br />

riservare analoga priorità,a parità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione<br />

offerte ,a favore <strong>di</strong> società o cooperative<br />

da loro appositamente costituite<br />

in caso <strong>di</strong> esternalizzazione dei servizi<br />

<strong>di</strong> manutenzione, cura del verde etc… Il<br />

gestore assume altresì l’ impegno <strong>di</strong> organizzare<br />

in collaborazione con l’ Amministrazione<br />

comunale almeno due gran<strong>di</strong><br />

eventi annui, a carattere artistico culturale,<br />

per richiamare pubblico e promuovere l’<br />

immagine del territorio e <strong>di</strong> sponsorizzare<br />

il cartellone delle manifestazioni estive<br />

messe a punto dall’ ente comunale. “Si<br />

tratta dunque <strong>di</strong> un progetto ambizioso<br />

hanno tenuto a precisare i rappresentanti<br />

dell’ impresa costruzioni Maltauro- che<br />

farà sorgere a Fiumefreddo un centro<br />

commerciale polifunzionale, inserito in<br />

un importante nodo <strong>di</strong> comunicazione e<br />

trasporto sul quale confluiscono le principali<br />

<strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> collegamento tra Catania<br />

e Messina, compresi i centri balneari<br />

compresi tra le due province, in un contesto<br />

turistico prossimo a due importanti<br />

<strong>di</strong>stretti produttivi <strong>di</strong> valenza significativa<br />

come l’ area etnea e peloritana”. “ Su circa<br />

ventimila quadrati <strong>di</strong> superficie a Fiumefreddo<br />

– ha concluso Hargreave in qualità<br />

<strong>di</strong> gestore- creeremo nuova occupazione<br />

e forniremo un servizio commerciale per<br />

un bacino d’ utenza cha va da Messina a<br />

Catania, attraendo molti turisti”.<br />

Il monumento ai Caduti - Fiumefreddo <strong>di</strong> Sicilia – <strong>di</strong><br />

Salvatore Incorpora<br />

8 mila multe per alta velocità<br />

Catania - Ancora una volta<br />

nella Sicilia dei Gattopar<strong>di</strong><br />

assistiamo increduli alla<br />

mattanza della legalità e <strong>di</strong> quei<br />

citta<strong>di</strong>ni che rispettosi della legalità<br />

pensano, o forse sognano, <strong>di</strong><br />

vivere in una regione dove il <strong>di</strong>ritto<br />

dovrebbe essere il conduttore<br />

dei rapporti umani e tra citta<strong>di</strong>ni e<br />

amministrazioni. Ovvero non dovremmo<br />

vivere nel<br />

paese dei balocchi,<br />

ma in una regione<br />

dove le leggi sono<br />

leggi, il <strong>di</strong>ritto è <strong>di</strong>ritto,<br />

i citta<strong>di</strong>ni sono<br />

citta<strong>di</strong>ni, e dove i<br />

politici sono solo<br />

politici, e gli amministratori<br />

dovrebbero<br />

solo amministrare<br />

e senza cambiare a<br />

loro piacimento le<br />

leggi e le regole che<br />

governano il vivere<br />

civile <strong>di</strong> una Regione,<br />

<strong>di</strong> una Provincia,<br />

<strong>di</strong> un Comune. Nulla<br />

<strong>di</strong> tutto ciò è accaduto<br />

in questi giorni nei<br />

confronti <strong>di</strong> quegli<br />

automobilisti che a<br />

<strong>di</strong>spetto <strong>di</strong> tali leggi,<br />

ovvero del Co<strong>di</strong>ce<br />

della Strada, scoraz-<br />

zano sulle strade,<br />

non importa se siano<br />

provinciali o statali<br />

o ancora comunali,<br />

autovelox<br />

mettendo giornalmente e serio rischio<br />

la loro incolumità e quella<br />

degli altri automobilisti e <strong>di</strong> coloro<br />

che trasportano ma anche <strong>di</strong> color<br />

che sulle strade si muovono a pie<strong>di</strong>.<br />

E per questi, ma a quanto pare<br />

anche per il Presidente della Provincia,<br />

poco importa se giornalmente<br />

grazie all’irresponsabile e<br />

criminale guida <strong>di</strong> alcuni automobilisti<br />

accadano decine <strong>di</strong> incidenti<br />

che fanno anche strage <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni,<br />

con decine <strong>di</strong> feriti e <strong>di</strong> morti. Ma<br />

a quanto pare la multa contro tali<br />

automobilisti, tramite autovelox<br />

(vorremmo vedere come possono<br />

fare i Poliziotti a fermare una automobilisti<br />

che sfreccia sulle strade<br />

se non rischiando <strong>di</strong> aggravare la<br />

situazione) è più importante della<br />

sicurezza sulle strade portando<br />

alla mobilitazione per cancellarne<br />

il più possibile politici <strong>di</strong> ogni<br />

schieramento, lo stesso Presidente<br />

della Provincia, ma anche il Prefetto<br />

e niente meno Associazioni<br />

Palermo - Da ormai <strong>di</strong>eci<br />

giorni, nel silenzioso abbandono<br />

<strong>di</strong> tutte le istituzioni<br />

citta<strong>di</strong>ne, 53 persone<br />

presi<strong>di</strong>ano il consiglio comunale,<br />

riven<strong>di</strong>cando il <strong>di</strong>ritto ad<br />

una casa e ad una vita <strong>di</strong>gnitosa.<br />

Quella <strong>di</strong> questi giorni, descritta<br />

come un’emergenza, è in realtà<br />

la situazione quoti<strong>di</strong>ana in cui<br />

marcisce questa città. E’ sotto gli<br />

occhi <strong>di</strong> tutti lo stato <strong>di</strong> abbandono<br />

fisico e sociale che caratterizza<br />

Palermo, ed è evidente che gli<br />

unici progetti politici <strong>di</strong> chi amministra<br />

questa città sono quelli<br />

della speculazione economica<br />

per pochi e del mantenimento <strong>di</strong><br />

una situazione <strong>di</strong> ricattabilità per<br />

molti. All’interno del comune<br />

si sono catalizzate <strong>di</strong>verse que-<br />

<strong>di</strong> consumatori che invece dovrebbero<br />

puntare sulla salvaguar<strong>di</strong>a del<br />

benessere dei citta<strong>di</strong>ni.Ovvero invece<br />

<strong>di</strong> colpire l’illegalità <strong>di</strong> certi<br />

automobilisti tali personaggi preferiscono<br />

colpire e delegittimare i<br />

componenti della Polizia Provinciale<br />

non solo colpevolizzandoli<br />

e denigrandoli nel loro ruolo istituzionale<br />

e <strong>di</strong>fensori della legalità<br />

e uscendo fuori dal cappello dell’opportunità<br />

politica il fatto che<br />

la Polizia Provinciale non avrebbe<br />

compiti previsti dal Co<strong>di</strong>ce della<br />

Strada e leggi pertinenti, ovvero<br />

non dovrebbe, sempre secondo tali<br />

delegittimatori, verificare e multare<br />

gli automobilisti che non rispettano<br />

i limiti <strong>di</strong> velocità. Ci sarebbe<br />

da pensare, ma non possiamo visto<br />

che si tratta <strong>di</strong> politici e amministratori,<br />

che questi sconoscono<br />

le leggi dello Stato e ovviamente<br />

l’esistenza stessa del Co<strong>di</strong>ce della<br />

Strada. E allora che fanno cancellano<br />

(o almeno pensano <strong>di</strong> poterlo<br />

fare) migliaia <strong>di</strong> multe per eccesso<br />

<strong>di</strong> velocità, sembrerebbero ben<br />

48 mila, facendo in tal modo un<br />

gentile cortesia agli automobilisti<br />

in<strong>di</strong>sciplinati i quali continueranno<br />

a correre, ed un torto a quegli<br />

automobilisti, e per grazia <strong>di</strong> Dio<br />

sono la maggioranza allora ci sa-<br />

rebbe un massacro giornaliero <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>ni, che invece le leggi le rispettano<br />

e li mettono in pratica a<br />

salvaguardai della loro vita e <strong>di</strong><br />

quella degli altri. Ci rifiutiamo <strong>di</strong><br />

pensare che è tutto ciò è uno scamotage<br />

per garantirsi i voti <strong>di</strong> tali<br />

automobilisti potenziali criminali<br />

visto e considerato che le elezioni<br />

provinciali sono alle porte.Ma tutto<br />

ciò è, a nostro avviso, del tutto<br />

illegittimo: e non solo cancellare<br />

le multe per eccesso <strong>di</strong> velocità<br />

ma anche per quanto riguarda la<br />

delegittimazione della Polizia Provinciale,<br />

che peraltro ha poteri <strong>di</strong><br />

polizia giu<strong>di</strong>ziaria, in quanto per il<br />

suo stesso ruolo istituzionali e per<br />

i compiti assegnategli ha non solo<br />

il <strong>di</strong>ritto ma soprattutto il dovere <strong>di</strong><br />

prevenire ed accertare le violazioni<br />

in materia <strong>di</strong> circolazione stradale.<br />

L’ACA SICILIA nel rispetto delle<br />

prerogative del <strong>di</strong>ritto presenterà<br />

un esposto alle Autorità competenti<br />

affinchè venga fatta chiarezza<br />

sulla vali<strong>di</strong>tà delle multe, la legittimità<br />

della Polizia Provinciale, sull’annunciata<br />

cancellazione <strong>di</strong> 48<br />

mila multe e sul <strong>di</strong>ritto dei citta<strong>di</strong>ni<br />

civili ad essere rispettati.<br />

Alfio Lisi<br />

Presidente Aca Sicilia<br />

Emergenza sociale a Palermo<br />

stioni irrisolte <strong>di</strong> questa città. Al<br />

comitato 12 Luglio, che da anni<br />

è impegnato nella lotta per il <strong>di</strong>ritto<br />

alla casa, si sono aggiunte<br />

18 famiglie, sfrattate senza alcun<br />

preavviso dalle locande in cui risiedevano,<br />

che chiedono una sistemazione<br />

<strong>di</strong>gnitosa e definitiva<br />

e non provvisoria, ed infine le<br />

famiglie cui è stato riconosciuto<br />

il <strong>di</strong>ritto all’assistenza continuativa<br />

(1700 famiglie aventi<br />

<strong>di</strong>ritto in totale), che rischiano<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare i futuri senza casa<br />

perché da <strong>di</strong>eci mesi non ricevono<br />

il contributo <strong>di</strong> assistenza.<br />

A questa situazione già <strong>di</strong> per se<br />

grave si è aggiunto, pochi giorni<br />

fa, il crollo <strong>di</strong> una palazzina<br />

al Capo con la morte <strong>di</strong> un ragazzo<br />

<strong>di</strong> 28 anni e 25 famiglie<br />

trovatesi <strong>di</strong> colpo in mezzo alla<br />

strada, senza alcuna proposta da<br />

parte dell’amministrazione. Le<br />

richieste avanzate da chi occupa<br />

in questi giorni il comune e da<br />

chi si trova in situazioni <strong>di</strong> emergenza<br />

vengono presentate come<br />

irrealizzabili ,ma sappiamo che<br />

non è così: questa città è piena<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, utilizzabili a scopo<br />

abitativo, che vengono invece<br />

usati come merce <strong>di</strong> scambio<br />

affaristico; centinaia <strong>di</strong> migliaia<br />

<strong>di</strong> euro vengono impiegati senza<br />

un’effettiva considerazione delle<br />

priorità e delle necessità dei suoi<br />

citta<strong>di</strong>ni. Questa città ha bisogno<br />

<strong>di</strong> risposte e soluzioni concrete e<br />

risolutive. Continueremo a resistere<br />

fino a quando non otterremo<br />

ciò che ci spetta.


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Campania<br />

Esprimo la propria solidarietà<br />

ed annuncio la mia<br />

partecipazione al corteo<br />

programmato per sabato a<br />

Chiaia. Un quartiere, quest’ulti-<br />

Il quartiere Vomero a Napoli<br />

LETTERA AL DIRETTORE<br />

Caro Direttore,<br />

me li immagino a Napoli,<br />

città perennemente<br />

sommersa dai rifiuti e miasmi<br />

cancerogeni, e dai fumi<br />

da combustione che inquinano<br />

l’aria per la mancanza <strong>di</strong> un<br />

piano organico per combattere<br />

il traffico, i vigili urbani<br />

col metro in mano a misurare<br />

la <strong>di</strong>stanza che separa il fumatore<br />

dalla signora in stato<br />

interessante o dal bambino.<br />

Così come li vedo chiedere<br />

alla signora il certificato del<br />

me<strong>di</strong>co curante che <strong>di</strong>chiari<br />

la gravidanza, non sempre visibile,<br />

specialmente nei primi<br />

mesi, ed i bambini girare nei<br />

parchi, con il tesserino esposto<br />

in bella mostra, che ne attesti<br />

l’età ( “ guarda che ho 13<br />

anni e posso anche fumare “ ).<br />

L’or<strong>di</strong>nanza che vieta il fumo<br />

nei 43 parchi citta<strong>di</strong>ni, così<br />

come è stata concepita presenta<br />

notevoli problemi <strong>di</strong> legittima.<br />

Tra l’altro non si capisce<br />

neppure quando entrerà<br />

in vigore, se oggi domenica o<br />

domani lunedì, come afferma<br />

il maggior quoti<strong>di</strong>ano partenopeo.<br />

Di certo i napoletani non<br />

sono informati del nuovo <strong>di</strong>spositivo<br />

e nei parchi non c’è<br />

ancora alcuna segnaletica. Ma<br />

a parte questo bisogna vedere<br />

se, in mancanza <strong>di</strong> una legge<br />

nazionale, un’amministrazione<br />

comunale può imporre sanzioni,<br />

dal momento che, dalle<br />

notizie apparse sulla stampa,<br />

sembra che la norma <strong>di</strong> riferimento<br />

sia la legge 16 gennaio<br />

2003, n. 3, più nota come<br />

I R<br />

nformazione egionale<br />

mo, che soffre degli stessi problemi<br />

che affliggono la collina,<br />

invasa da bande <strong>di</strong> delinquenti<br />

e da baby-gang, con punte pericolose<br />

specialmente nei fine set-<br />

legge Sirchia, la quale, però,<br />

si riferisce esclusivamente ai<br />

locali chiusi e non agli spazi<br />

aperti. Altro aspetto opinabile,<br />

sul piano normativo, è la<br />

possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare<br />

citta<strong>di</strong>ni, tra quelli <strong>di</strong> serie<br />

A, che devono essere protetti<br />

dal danno per fumo passivo,<br />

come gestanti e bambini fino<br />

a 12 anni, e quelli <strong>di</strong> serie B,<br />

a partire dai bambini da 13 in<br />

su, fino agli anziani, molti dei<br />

quali frequentatori abituali <strong>di</strong><br />

parchi, che in base alla <strong>di</strong>sposizione<br />

emanata a Napoli non<br />

sarebbero oggetto <strong>di</strong> alcuna<br />

tutela. Ed infine, visto che<br />

bambini e donne incinte frequentano<br />

anche altri luoghi<br />

pubblici aperti, come spiagge,<br />

zoo e orti botanici, per<br />

esemplificare, bisognerebbe<br />

per “ par con<strong>di</strong>cio “ vietare il<br />

fumo anche in tutti questi altri<br />

siti. Un provve<strong>di</strong>mento che<br />

sa tanto <strong>di</strong> “fumo negli occhi”<br />

e che tenta <strong>di</strong> scimmiottare,<br />

a mio avviso con scarso successo,<br />

altre iniziative assunte<br />

altrove al riguardo, ma non<br />

solo per i parchi. Basti pensare<br />

che, secondo i dati forniti<br />

dall’American Nonsmokers<br />

Rights Foundation, dal 1999<br />

al 2007 le città americane che<br />

vietano <strong>di</strong> fumare all’aperto<br />

sono passate da 30 a 1.124. Il<br />

consiglio comunale della città<br />

<strong>di</strong> San Francisco, sempre per<br />

esemplificare, approvò nel<br />

gennaio del 2005 un bando<br />

che vietava il tabacco in tutti<br />

i giar<strong>di</strong>ni pubblici e nei centri<br />

ricreativi dell’intera con-<br />

tea, a prescindere ovviamente<br />

dall’età dei frequentatori. In<br />

Europa la situazione è molto<br />

più complessa e variegata, ma<br />

per lo più, in nazioni come<br />

Spagna, Francia, Inghilterra,<br />

Germania, Portogallo, Irlanda<br />

e Norvegia, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong><br />

fumo riguarda i locali pubblici<br />

o aperti al pubblico, come<br />

in Italia, o i luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

In Belgio è anche vietato<br />

vendere sigarette ai minori <strong>di</strong><br />

16 anni dal primo <strong>di</strong>cembre<br />

2005. Sul problema è intervenuto<br />

il mese scorso, il Parlamento<br />

europeo, approvando<br />

con 561 voti favorevoli, 63<br />

contrari e 36 astensioni la relazione<br />

<strong>di</strong> Karl-Heinz FLO-<br />

RENZ (PPE/DE, DE ), con<br />

la risoluzione del 24 ottobre<br />

2007 sul Libro verde “Verso<br />

l’Europa senza fumo: opzioni<br />

per un’iniziativa dell’Unione<br />

europea” (2007/2105(INI)),<br />

dove, tra l’altro, lo stesso<br />

Parlamento “ invita gli Stati<br />

membri, entro due anni, a<br />

presentare una proposta che<br />

preveda un <strong>di</strong>vieto totale <strong>di</strong><br />

fumo in tutti i luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />

chiusi, incluso il settore<br />

della ristorazione, nonché<br />

in tutte le istituzioni pubbliche<br />

e sui mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblici all’interno dell’UE<br />

e invita la Commissione, qualora<br />

non tutti gli Stati membri<br />

dovessero raggiungere gli<br />

obiettivi in<strong>di</strong>cati, a presentare<br />

al Parlamento europeo e al<br />

Consiglio, entro il 2011, una<br />

proposta <strong>di</strong> regolamentazione<br />

per la tutela dei non fumato-<br />

ri nell’ambito della normativa<br />

sulla sicurezza e la salute<br />

sul lavoro, riconoscendo in<br />

tale contesto le <strong>di</strong>sposizioni<br />

nazionali già vigenti negli<br />

Stati membri; invita gli Stati<br />

membri che hanno introdotto<br />

un <strong>di</strong>vieto totale del fumo nei<br />

luoghi pubblici, nei bar e nei<br />

ristoranti, a mettere a punto e<br />

sottoscrivere una carta volontaria<br />

per una “ zona europea<br />

senza fumo”, creando così un<br />

gruppo <strong>di</strong> punta <strong>di</strong> Stati membri<br />

che hanno già adottato un<br />

<strong>di</strong>vieto totale del fumo sulla<br />

base <strong>di</strong> un accordo volontario<br />

e invita i paesi firmatari<br />

della carta a considerare infine<br />

la possibilità <strong>di</strong> conferire<br />

a tale carta volontaria carattere<br />

legislativo attraverso la<br />

procedura <strong>di</strong> cooperazione<br />

rafforzata” e, poi, al punto<br />

10, “ invita gli Stati membri<br />

a vietare il fumo nei parchi<br />

giochi pubblici entro due<br />

anni “. Un <strong>di</strong>vieto, quin<strong>di</strong>,<br />

quello nei soli parchi giochi<br />

pubblici, e quin<strong>di</strong> non in tutti<br />

i parchi, che andrà dettato attraverso<br />

una legge dello Stato<br />

da emanare entro due anni, e<br />

che non può quin<strong>di</strong> scaturire<br />

<strong>di</strong>rettamente da un’or<strong>di</strong>nanza<br />

comunale, che, se applicata,<br />

potrebbe solo alimentare il<br />

contenzioso nelle varie se<strong>di</strong><br />

giu<strong>di</strong>ziarie. Se proprio, poi,<br />

si vuole risolvere, in maniera<br />

definitiva, il problema derivato<br />

dal fumo <strong>di</strong> sigarette<br />

bisogna fare come si è fatto<br />

nel Bhutan, un paese, tra l’In<strong>di</strong>a<br />

ed il Tibet, grande quanto<br />

Il ponte <strong>di</strong> via Chiaia a Napoli<br />

21<br />

Uniti nella protesta<br />

timana. Anzi stiamo pensando<br />

<strong>di</strong> lanciare la stessa idea <strong>di</strong> un<br />

corteo anche al Vomero, per sensibilizzare<br />

l’opinione pubblica,<br />

ma, principalmente, per denunciare<br />

la latitanza sui gravi problemi<br />

dell’or<strong>di</strong>ne pubblico da<br />

parte degli Enti preposti. Sono<br />

mesi che per le strade sono in<br />

bella mostra le telecamere della<br />

videosorveglianza, ma, <strong>di</strong> fatto,<br />

non risulta che siano<br />

mai entrate in<br />

funzione. Centinaia<br />

<strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro<br />

spese senza alcun<br />

beneficio, mentre<br />

l’anno scorso <strong>di</strong><br />

questi tempi veniva<br />

annunciato che<br />

sarebbero <strong>di</strong>ventate<br />

operative dal Natale<br />

2006. Sta per<br />

finire il 2007 e la<br />

promessa non è stata<br />

mantenuta. Così<br />

come non è stato<br />

mantenuto l’impegno<br />

<strong>di</strong> una postazione<br />

mobile delle<br />

forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />

nell’isola pedonale<br />

<strong>di</strong> via Scarlatti,<br />

dove anni ad<strong>di</strong>etro,<br />

dopo le proteste e<br />

le petizioni dei citta<strong>di</strong>ni,<br />

venne istituito<br />

un camper mobile, la cui presenza<br />

contributi ad eliminare gli<br />

scontri tra bande della periferia<br />

che si verificavano sistematicamente<br />

il sabato sera. Neppure<br />

una maggiore sorveglianza nelle<br />

stazioni del metrò dell’area collinare,<br />

pur richiesta da tempo, è<br />

stata attuata. Col risultato che<br />

ogni fine settimana i viaggiatori<br />

sono costretti ad assistere impotenti<br />

agli atti vandalici <strong>di</strong> bande<br />

<strong>di</strong> teppisti sempre più spaval<strong>di</strong><br />

ed aggressivi, che, sabato scor-<br />

so, per citare l’ultimo grave episo<strong>di</strong>o,<br />

hanno azionato l’apertura<br />

manuale delle porte, mettendo a<br />

repentaglio la salute degli utenti<br />

e del personale viaggiante. Bisogna<br />

prendere atto che a Napoli il<br />

piano per la sicurezza si è rivelato<br />

un vero e proprio fallimento<br />

e pensare a nuove iniziative<br />

come quella <strong>di</strong> far intervenire<br />

l’esercito, vista oramai la manifesta<br />

incapacità <strong>di</strong> controllare e<br />

reprimere i fenomeni legati alla<br />

delinquenza organizzata e non.<br />

la Svizzera e con poco più <strong>di</strong><br />

due milioni <strong>di</strong> abitanti, dove il<br />

governo ha deciso sin da meta<br />

<strong>di</strong>cembre del 2004, vale a <strong>di</strong>re<br />

circa 3 anni fa, <strong>di</strong> vietare la<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tabacco in tutto<br />

il regno, bandendo quin<strong>di</strong> il<br />

fumo in tutti i luoghi aperti e<br />

chiusi. Si tratta <strong>di</strong> un paese a<br />

maggioranza bud<strong>di</strong>sta e si sa<br />

che i bud<strong>di</strong>sti ritengono che il<br />

fumo faccia più male all’anima<br />

che alla salute. Poche le<br />

eccezioni consentite in base<br />

al provve<strong>di</strong>mento emanato.<br />

E’ legale solo importare sigarette<br />

“per uso personale” sebbene<br />

le tasse doganali siano<br />

del 200 per cento. Ai turisti<br />

stranieri è consentito fumare,<br />

ma possono essere accusati <strong>di</strong><br />

spaccio se offrono una sigaretta<br />

a un citta<strong>di</strong>no bhutanese.<br />

Ma si avrà mai il coraggio<br />

in Italia <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>re totalmente<br />

il tabacco, dall’Italia, tutelando<br />

davvero la salute <strong>di</strong> fumatori<br />

e non fumatori? Penso<br />

proprio <strong>di</strong> no, visti i notevoli<br />

interessi, soprattutto economici,<br />

specialmente <strong>di</strong> alcune<br />

categorie, che girano intorno<br />

al tabacco, e la possibilità<br />

che si ritorni, come ai vecchi<br />

tempi, al contrabbando<br />

<strong>di</strong> sigarette, Ma , almeno, si<br />

abbia il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiararlo<br />

a chiare lettere, senza<br />

mettere in campo inutili palliativi,<br />

utili solo a conquistare<br />

un poco <strong>di</strong> spazio sui mass<br />

me<strong>di</strong>a nell’affannosa ricerca<br />

dello scoop quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Gennaro Capodanno


22 I R<br />

nformazione egionale<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Puglia<br />

Libertà <strong>di</strong> stampa e <strong>di</strong>alogo<br />

con gli e<strong>di</strong>tori<br />

Franco Marini, Presidente del<br />

Senato<br />

Bari - Nella splen<strong>di</strong>da cornice<br />

del Teatro Piccinni in<br />

Bari si è tenuta, Lunedì 26<br />

Novembre, la Cerimonia Inaugurale<br />

del 25° Congresso Nazionale<br />

della Federazione Nazionale della<br />

Stampa comunemente noto come il<br />

Sindacato dei Giornalisti. <strong>La</strong> scelta<br />

<strong>di</strong> questo luogo è stata simbolica.<br />

Quì nel gennaio del 1944 si celebrò<br />

il Congresso dei Comitati <strong>di</strong> Liberazione<br />

Nazionale che segnarono<br />

quel passo decisivo per traghettare<br />

l’Italia, ancora in conflitto, verso<br />

l’era repubblicana e costituzionale.<br />

Questo riferimento storico è stato il<br />

filo conduttore che ha legato i numerosi<br />

e autorevoli interventi fra i<br />

quali quello del Presidente del Senato<br />

Franco Marini presente alla<br />

Cerimonia in rappresentanza del<br />

Capo dello Stato. A fare gli onori <strong>di</strong><br />

casa il Presidente dell’Assostampa<br />

Puglia Felice Salvati che , nel suo<br />

breve intervento <strong>di</strong> apertura, ha richiamato<br />

la necessità <strong>di</strong> tornare alla<br />

contrattazione intesa come <strong>di</strong>alogo<br />

con gli E<strong>di</strong>tori; alcuni <strong>di</strong> essi presenti<br />

in platea sono stati elogiati per<br />

aver arricchito la già lunga tra<strong>di</strong>zione<br />

e<strong>di</strong>toriale pugliese e giornalistica<br />

considerato il lancio <strong>di</strong> autorevoli<br />

firme. Nei saluti istituzionali il<br />

primo intervento è stato quello del<br />

Sindaco <strong>di</strong> Bari Michele Emiliano<br />

che ha rimarcato la missione <strong>di</strong> guida<br />

del giornalista a favore del citta<strong>di</strong>no<br />

e tesa a <strong>di</strong>stinguere le buone<br />

dalle cattive situazioni. Per il<br />

Presidente della Regione Puglia<br />

Nichi Vendola il mancato<br />

rinnovo contrattuale riflette<br />

quel livello <strong>di</strong> incivilimento a<br />

causa del quale sta svanendo<br />

lo spirito pubblico e l’interesse<br />

generale verso i problemi<br />

del Paese. Con il ricordo commosso<br />

<strong>di</strong> Enzo Biagi si apriva<br />

l’intervento del Presidente<br />

della FNSI Franco Sid<strong>di</strong>. Dal<br />

taglio istituzionale - per Sid<strong>di</strong><br />

- l’o<strong>di</strong>erna giornata assumeva<br />

una storica importanza per<br />

la libertà dell’informazione a<br />

inizio dei festeggiamenti del<br />

Centenario dalla fondazione<br />

della stessa. Buste paga povere,<br />

riforma dell’or<strong>di</strong>namento<br />

professionale, precariato dei<br />

cronisti i punti esenziali da lui toccati<br />

prima <strong>di</strong> cedere la parola al Segretario<br />

Nazionale Paolo Serventi<br />

Longhi. Quest’ultimo dopo un<strong>di</strong>ci<br />

anni nella prosecuzione dei lavori<br />

congressuali a Castellaneta, il 30<br />

Novembre, lascerà il segretariato.<br />

Gravissima - esor<strong>di</strong>va Longhi - la<br />

mancata risoluzione del contratto<br />

e pericolosa la volontà <strong>di</strong> orientare<br />

l’informazione. Per queste ragioni,<br />

nel ricordo commosso dei colleghi<br />

caduti, la categoria dovrà <strong>di</strong>fendere<br />

a denti stretti la propria in<strong>di</strong>pendenza<br />

e per farlo - concludeva Serventi<br />

Longhi - occorrerà innanzitutto il<br />

rispetto delle leggi. Di taglio più accademico<br />

l’intervento <strong>di</strong> una delle<br />

più autorevoli firme del giornalismo<br />

italiano e attuale Senatore della<br />

Repubblica Sergio Zavoli. Riferendosi<br />

al 900 l’ Ex Presidente della<br />

RAI ha rimarcato come, la storia<br />

del secolo scorso abbia inciso notevolmente<br />

sul valore della notizia<br />

non sufficientemente sorvegliato<br />

tanto da generare superficialità nei<br />

comportamenti socilai. Salvaguar<strong>di</strong>a<br />

del pluralismo dell’informazione<br />

e della carta stampata contro il<br />

sopraggiungere dell’e<strong>di</strong>toria elettronica<br />

gli altri punti toccati nel<br />

suo intervento salutato tra lunghi<br />

applausi fra i quali anche quelli <strong>di</strong><br />

Franco Marini. <strong>La</strong> seconda carica<br />

dello Stato da ex sindacalista non<br />

perdeva la verve dei suoi trascorsi<br />

sindacali ricordando che nel 1992,<br />

quando era Ministro del <strong>La</strong>voro,<br />

affrontò una trattativa ancora più<br />

<strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> quella a tutt’oggi in<br />

corso. Per quest’ultima si <strong>di</strong>ceva<br />

ottimista sulla relativa conclusione<br />

perchè a prevalere sarà, a suo <strong>di</strong>re,<br />

la forza degli uomini richiamando<br />

l’Art.21 della Costituzione. Attuare<br />

esso - proseguiva Marini - è la<br />

via maestra utile per delineare quel<br />

confine fra Politica e Comunicazione<br />

necessario nella inaugurazione,<br />

per entrambe, <strong>di</strong> una nuova stagione<br />

delle responsabilità. Dalle parole e<br />

sopratutto dalle buone intenzioni<br />

occorrerà passare ai fatti.<br />

Senatore Sergio Zavoli<br />

Nicola Zuccaro<br />

Sacra Corona e Camorra<br />

corrodono la gioventù<br />

Stanno arruolando ragazzi e giovani del sud in un clima<br />

<strong>di</strong> bullismo, vandalismo e scarso ren<strong>di</strong>mento scolastico<br />

Una parte<br />

malata<br />

della società,<br />

quella malavitosa<br />

ha assunto<br />

nuovi connotati,<br />

specie nel già<br />

tormentato Meri<strong>di</strong>one.<br />

Su questo<br />

tema spinoso si<br />

è già, autorevolmente,<br />

espresso,<br />

recentemente ,il<br />

Procuratore aggiunto<br />

Cataldo<br />

Motta, capo della<br />

Direzione <strong>di</strong>strettuale<br />

antimafia <strong>di</strong><br />

Lecce. Egli così si<br />

è espresso: “Purtroppo,<br />

abbiamo<br />

registrato un abbassamento<br />

della<br />

soglia <strong>di</strong> età degli<br />

affiliati ai boss.<br />

Per questo cre<strong>di</strong>amo<br />

molto nel contributopedagogi-<br />

Giuseppe Fioroni, Ministro dell’Istruzione<br />

co delle scuole e delle strutture Pit con 1,5milioni riguardano<br />

educative della società civile. il finanziamento <strong>di</strong> progetti per<br />

Noi stessi quando ci troviamo l’educazione dei giovani alla<br />

a fare scuola <strong>di</strong> legalità ai ra- legalità. Ma, se dalla Puglia<br />

gazzi insistiamo molto su que- ci spostiamo in Campania, il<br />

sto aspetto. Non è un compito rischio per i ragazzi <strong>di</strong> essere<br />

facile, perché le sollecitazioni inglobati nelle organizzazio-<br />

sono troppe per i giovanissimi: ni malavitose, non è <strong>di</strong> meno.<br />

<strong>La</strong> mancanza <strong>di</strong> un lavoro, la Così, a Torre Annunziata gli<br />

tentazione del denaro facile, il impren<strong>di</strong>bili ragazzi, do<strong>di</strong>ci<br />

consumismo, la moto, le auto, anni, l’esercito dei bambini pu-<br />

il <strong>di</strong>vertirsi a tutti i costi. Tutto sher, guadagnano 2.000 euro al<br />

concorre a rendere più fragili mese, nel primo mercato della<br />

i giovani alle tentazioni del- droga. A Salerno così sono<br />

la criminalità. Io <strong>di</strong>co sempre stati <strong>di</strong>segnati da un camorrista<br />

ai ragazzi che essere inglobati pentito i nuovi scenari crimi-<br />

nelle organizzazioni malavitonali citta<strong>di</strong>ni: i protagonisti in<br />

se, soprattutto quelle <strong>di</strong> stampo campo e la guerra <strong>di</strong> camorra è<br />

mafioso, significa non poter scoppiata tra i “ragazzi <strong>di</strong> Pa-<br />

più tornare in <strong>di</strong>etro perché la stena” e i “ragazzi <strong>di</strong> via Irno<br />

mafia non lascia più liberi, è che ha già lasciato 2 morti in<br />

un tunnel senza ritorno”. Ecco campo. Da branco a clan; dal-<br />

un esempio <strong>di</strong> recente reclutal’hascisc alla cocaina; dal “pizmento<br />

<strong>di</strong> giovani da parte della zo” nelle <strong>di</strong>scoteche alle tan-<br />

malavita organizzata avvenuto genti richieste agli ambulanti<br />

nel Salento. Tre 23enni , inso- del mercato e agli operatori<br />

spettabili fiancheggiatori, pur all’ingrosso del Mercato ittico.<br />

con un lavoro alle spalle, sono E’ tutta qui la storia del clan<br />

stati arrestati dai carabinieri, in “Papacchione”, ovvero, i “ ra-<br />

quanto reclutati dai capi bastogazzi <strong>di</strong> Pastena” che volevano<br />

ne del nord Salento che dallo prendere in mano la città. Ma,<br />

spaccio <strong>di</strong> cocaina avrebbero il sogno o l’ambizione li hanno<br />

fatto un business privilegiato. tra<strong>di</strong>ti; come le cimici piazza-<br />

D’altra parte, i margini <strong>di</strong> guate un po’ ovunque, da polizia<br />

dagno dello spaccio sono così e carabinieri. Ebbene, a tutto<br />

alti, che fare proseliti anche, fra ciò si aggiunga il clima conta-<br />

chi ha un lavoro regolarmente gioso <strong>di</strong> bullismo, vandalismo<br />

retribuito, non è molto <strong>di</strong>ffici- e scarso ren<strong>di</strong>mento scolastico<br />

le. E se dovessero rispondere che altro non fa che agevolare<br />

al vero le ipotesi investigative, l’opera <strong>di</strong> inglobamento delle<br />

anche il magazziniere, il bari- organizzazioni malavitose. Ma<br />

sta e il piccolo impren<strong>di</strong>tore c’è <strong>di</strong> più. Nelle regioni del no-<br />

e<strong>di</strong>le, si sarebbero lasciati tenstro Mezzogiorno c’è una vera<br />

tare dal denaro facile, seppure e propria emergenza sociale <strong>di</strong><br />

ad alto rischio. In contrasto a cui nessuno parla: la pover-<br />

tale grave fenomeno si è già tà <strong>di</strong> competenza dei giovani.<br />

mossa la Regione Puglia pre- A lanciare l’ultimo allarme è<br />

sentando il 4 <strong>di</strong>cembre scorso un volume appena pubblicato<br />

un programma “innovativo” dall’Istituto Cattaneo:”Povertà<br />

riguardante il settore sicurezza e benessere”, a cura <strong>di</strong> Andrea<br />

e legalità , con Azioni riguar- Brandolini e Chiara Saraceno.<br />

danti Comuni, Pit, e consorsi <strong>La</strong> misurazione della “povertà<br />

Asi. In particolare l’Azione A <strong>di</strong> competenze” è stata effettua-<br />

dei Comuni e l’Azione B dei ta partendo dai dati <strong>di</strong> PISA,<br />

un’iniziativa dell’Ocse che<br />

valuta perio<strong>di</strong>camente la<br />

preparazione scolastica dei<br />

quin<strong>di</strong>cenni in una quarantina<br />

<strong>di</strong> Paesi. Il punteggio me<strong>di</strong>o<br />

dei giovani meri<strong>di</strong>onali è<br />

significativamente più basso<br />

<strong>di</strong> quello dei giovani del<br />

Centro-Nord d’Italia che è<br />

invece, grosso modo in linea<br />

con la me<strong>di</strong>a europea. Ma<br />

c’è un altro dato che preoccupa<br />

non poco: l’indagine<br />

PISA misura le competenze<br />

solo <strong>di</strong> coloro che vanno a<br />

scuola; sappiamo, però, che<br />

al <strong>Sud</strong> vi sono elevati tassi<br />

<strong>di</strong> abbandono, circa il 7% <strong>di</strong><br />

quin<strong>di</strong>cenni ha già smesso<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are. Questa drammatica<br />

situazione per evitare<br />

<strong>di</strong>venti un terreno sempre<br />

più fertile per l’opera <strong>di</strong> inglobazione<br />

<strong>di</strong> ragazzi e giovani,<br />

già in corso d’opera<br />

da parte delle organizzazioni<br />

malavitose operanti nel<br />

Meri<strong>di</strong>one, è necessario che<br />

questo tema: “I nostri giovani<br />

del <strong>Sud</strong> sono condannati<br />

in larga parte all’ignoranza”<br />

<strong>di</strong>venti sempre un obiettivo<br />

c e n t r a le del <strong>di</strong>battito<br />

politico presente e futuro.<br />

In verità un primo “incipit”,<br />

già, c’è : “Quattro miliar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> euro, facendo ricorso ai<br />

Fon<strong>di</strong> europei, nei prossimi<br />

7 saranno destinati alle<br />

scuole del <strong>Sud</strong>, per colmare<br />

i deficit <strong>di</strong> conoscenza”, ha<br />

detto il Ministro dell’Istruzione<br />

Giuseppe Fioroni.<br />

Peraltro, in conclusione, riportiamo<br />

un dato statistico<br />

recentissimo: nelle quattro<br />

regioni “più” povere <strong>di</strong> conoscenza:<br />

Sicilia, Sardegna,<br />

Calabria e Basilicata, quasi<br />

il 40% dei ragazzi è sotto il<br />

livello <strong>di</strong> competenza ritenuto<br />

sufficiente.<br />

Salvatore Resta


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

dalla<br />

Puglia<br />

Oggi si ricomincia<br />

a lavorare<br />

Bari – Francesco Tarantini<br />

eletto Presidente della Legambiente<br />

Puglia. Termina<br />

con una conferma l’appuntamento<br />

quadriennale <strong>di</strong> confronto programmatico<br />

dei circoli dell’associazione<br />

Legambiente. “Negli<br />

ultimi due anni credo che la Legambiente<br />

Puglia ha fatto molto,<br />

se non bastassero le facce nuove<br />

che ho visto oggi, che denotano<br />

come l’associazione sia cresciuta,<br />

oggi ci sono anche i dati positivi<br />

che attestano l’energia che anima<br />

il lavoro <strong>di</strong> tutti” <strong>di</strong>chiara Sebastiano<br />

Venneri della Segreteria Nazionale<br />

nel commentare la rielezione<br />

<strong>di</strong> Tarantini a Presidente Regionale,<br />

“l’impegno della Legambiente<br />

per <strong>di</strong>fendere l’ambiente in questa<br />

regione è quoti<strong>di</strong>ano e ispirato alle<br />

ragioni del fare, a noi i ruoli <strong>di</strong> testimonianza<br />

non ci interessano,<br />

Legambiente ha cambiato questo<br />

paese, è cambiata anche lei, è <strong>di</strong>ventata<br />

una associazione più professionale,<br />

ha bisogno <strong>di</strong> persone<br />

che gli de<strong>di</strong>chino maggior tempo,<br />

perché il peso dell’associazione<br />

è cresciuto come le aspettative<br />

dei citta<strong>di</strong>ni rispetto a quello che<br />

Legambiente può e deve fare”. Il<br />

Convegno ha registrato uno svolgimento<br />

positivo su tutti i fronti,<br />

come sottolineato dai rappresentanti<br />

degli Enti che hanno portato<br />

il loro saluto all’assemblea, e che<br />

ha segnato il nuovo corso dell’associazione,<br />

come <strong>di</strong>chiarato dallo<br />

stesso Francesco Ferrante, Direttore<br />

Generale Legambiente, “E’<br />

sod<strong>di</strong>sfazione personale, la mia,<br />

nel notare che Legambiente Puglia<br />

è riuscita a <strong>di</strong>ventare un interlocutore<br />

stimato da parte <strong>di</strong> tutti<br />

gli stake holders che sono venuti<br />

oggi a portare il loro saluto, e che<br />

riconoscono in Legambiente, un<br />

interlocutore altro con cui parlare<br />

Immagine <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scarica<br />

I R<br />

nformazione egionale<br />

e pianificare” commenta Ferrante<br />

in merito agli interventi degli assessori<br />

regionali Massimo Ostilio<br />

e Michele Losappio, <strong>di</strong> Michele<br />

<strong>La</strong>macchia, Presidente Anci Puglia,<br />

Giorgio Assennato, Direttore<br />

Generale Arpa Puglia, e continua<br />

“finalmente abbiamo ricostituito<br />

le con<strong>di</strong>zioni per permettere a Legambiente<br />

<strong>di</strong> fare il suo mestiere<br />

in qualità <strong>di</strong> comunità <strong>di</strong> uomini<br />

e donne che cooperano a partire<br />

dalla molla dell’ambientalismo,<br />

ma che hanno come obiettivo<br />

principale quello <strong>di</strong> agire nell’ottica<br />

<strong>di</strong> un cambiamento <strong>di</strong> questo<br />

Paese”. L’assemblea ha poi votato<br />

all’unanimità il nuovo Direttivo,<br />

che passa da 35 a 30 membri e <strong>di</strong><br />

cui fanno parte: Francesco Tarantini,<br />

Marina Bellini, Annamaria<br />

Fersurella, Aldo Fusaro, Maurizio<br />

Manna, Franco Salcuni, Lunetta<br />

Franco, Mimmo Lobaccaro, Franco<br />

Zerruso, Leo Corvace, Giovanni<br />

Palmisano, Renato Pacella,<br />

Gennaro Tedesco, Enzo Renato,<br />

Renato Regina, Maurizio Trolli,<br />

Francesco Bartucci, Carmen<br />

Lombar<strong>di</strong>, Giovanni Di Nielli,<br />

Vito Montalbò, Mimmo <strong>La</strong> Vacca,<br />

Gianfranco Vetrugno, Pino Ponzini,<br />

Marinazzo Doretto, Stefano<br />

<strong>La</strong>tini, Francesco Vigneri, Enzo<br />

Volpicelli, Luigi <strong>La</strong>gna, Giovanni<br />

Ponzetta, Maria Casulli, ed ha eletto<br />

contestualmente il nuovo Direttore,<br />

nella persona <strong>di</strong> Marina Bellini.<br />

“Oggi si ricomincia a lavorare”, Tarantini<br />

accoglie con entusiasmo la<br />

conferma che gli viene dall’assemblea<br />

congressuale “con un organico<br />

che ha recuperato e messo a valore<br />

le esperienze storiche dell’associazione,<br />

aggiungendo e apportando la<br />

nuova linfa dei <strong>di</strong>rigenti, scelti per<br />

le loro capacità tecniche specifiche,<br />

per continuare sulla strada della<br />

Bari - Si colorisce <strong>di</strong> giallo<br />

l’avvicendamento sulla panchina<br />

del Liberty Bari, la seconda<br />

squadra del capoluogo pugliese,<br />

su cui torneremo prossimamente.<br />

In chiusura dell’o<strong>di</strong>erno numero del<br />

<strong>Corriere</strong> del <strong>Sud</strong> si apprendeva che,<br />

Salvatore Mazzarano subentrava nella<br />

conduzione tecnica della squadra<br />

ad Angelo Terracenere. Da una prima<br />

versione dei fatti al termine <strong>di</strong> Liberty<br />

Bari- Atletico Corato l’ex me<strong>di</strong>ano<br />

del Bari rassegnava verbalmente le<br />

<strong>di</strong>missioni dopo la gara persa dal Liberty<br />

per 2-1 . Nella serata <strong>di</strong> Lunedì<br />

19 si apprendeva dalla <strong>di</strong>rigenza che,<br />

in assenza <strong>di</strong> un atto formale, consistente<br />

nella presentazione <strong>di</strong> una lettera<br />

scritta dal tecnico <strong>di</strong>missionario,<br />

Angelo Terracenere restava il tecnico<br />

del Liberty Bari. Una posizione<br />

<strong>di</strong>plomatica, quest’ultima, che però<br />

contrad<strong>di</strong>ceva con la decisione della<br />

<strong>di</strong>rigenza libertina consistente nel<br />

già esonero <strong>di</strong> Terracenere e nella<br />

in<strong>di</strong>viduazione del sostituto <strong>di</strong> cui la<br />

stessa non voleva svelarne l’identità.<br />

Nella stesse ore si apprendeva con<br />

ulteriore conferma dai quoti<strong>di</strong>ani baresi,<br />

nel mattino successivo, che il<br />

nuovo tecnico del Liberty Bari era<br />

stato scelto nella persona <strong>di</strong> Mister<br />

Salvatore Mazzarano. Esonero o <strong>di</strong>missioni<br />

? In questi casi la verità sta<br />

nel mezzo e cioè nella versione contrad<strong>di</strong>toria<br />

presentata dalla <strong>di</strong>rigenza<br />

del Liberty Bari. Veniamo all’avvicendamento<br />

tecnico. Chiusa una<br />

Salvatore Mazzarano<br />

<strong>La</strong> Uil <strong>di</strong> Puglia<br />

assicura pieno,<br />

totale e incon<strong>di</strong>zionato<br />

sostegno a<br />

tutte le iniziative che i<br />

comitati <strong>di</strong> Grottaglie,<br />

Fragagnano e San<br />

Marzano hanno messo<br />

in atto per impe<strong>di</strong>re<br />

l’ampliamento delle<br />

attuali <strong>di</strong>scariche nei<br />

Comuni <strong>di</strong> Grottaglie<br />

e Fragagnano. Pieno<br />

sostegno anche al presi<strong>di</strong>o<br />

permanente “No<br />

<strong>di</strong>scariche” in località<br />

<strong>La</strong>torre-Caprarica e<br />

alla grande manifestazione<br />

che domani<br />

(sabato 10 novembre)<br />

si svolgerà a Fragagnano.<br />

“Coloro che<br />

sostengono che bisogna<br />

continuare a fare<br />

Angelo Terracenere<br />

23<br />

Misteri e caos nel calcio<br />

<strong>di</strong>lettantistico barese<br />

porta se ne apre un’altra.<br />

Questo detto popolare vale<br />

anche per Mister Salvatore<br />

Mazzarano. Smesso i panni<br />

<strong>di</strong> Selezionatore della<br />

Rappresentativa Pugliese<br />

Juniores rassegnando le <strong>di</strong>missioni<br />

da questo incarico<br />

tecnico per presunti motivi<br />

personali anche se, per chi<br />

scrive, probabilmente con<strong>di</strong>zionati<br />

dall’aver mancato<br />

la conquista del Torneo delle<br />

Regioni E<strong>di</strong>zione 2007 al<br />

termine del quale la compagine<br />

pugliese giunse seconda.<br />

All’ Ex CT della Puglia<br />

il compito <strong>di</strong> risollevare<br />

una squadra, il Liberty che,<br />

partita con l’obbiettivo <strong>di</strong><br />

raggiungere i Play Off, ora<br />

dovrà guardarsi bene dai<br />

bassi fon<strong>di</strong> della classifica<br />

del Campionato Pugliese<br />

<strong>di</strong> Eccellenza. Definito il<br />

cambio tecnico, resta per il<br />

Liberty Bari il problema relativo<br />

al campo <strong>di</strong> gioco. Il<br />

terreno sinora utilizzato per<br />

gli incontri casalinghi e le per le sedute<br />

<strong>di</strong> allenamento, lo Sta<strong>di</strong>o <strong>Del</strong>la<br />

Vittoria risulta in pessime con<strong>di</strong>zioni<br />

come documentano i sette infortunii<br />

occorsi ad altrettanti calciatori baresi.<br />

Unitamente ai costi esosi <strong>di</strong> noleggio<br />

del glorioso impianto barese la <strong>di</strong>rigenza<br />

<strong>di</strong> Corso Vittorio Emanuele<br />

capeggiata dal Presidente Antonio<br />

Flora ha deciso <strong>di</strong> emigrare<br />

al Comunale del Quartier<br />

San Paolo poichè dotato <strong>di</strong><br />

terreno in erba sintetica. Ma<br />

i problemi non finiscono<br />

quì. Stando al calendario a<br />

partire da Domenica 2 Dicembre<br />

le gare interne con<br />

inizio alle 14.30 del Liberty<br />

coinciderebbero con quelle<br />

del Japigia l’altra squadra<br />

barese militante nel Girone<br />

Barese del Campionato<br />

<strong>di</strong> Promozione Pugliese<br />

fissate al medesimo orario.<br />

Allora che fare? Anticipare<br />

al mattino della<br />

Domenica ? No perchè ad<br />

utilizzare il terreno <strong>di</strong> gioco<br />

è il San Paolo, la squadra<br />

del Quartiere militante<br />

crescita e del cambiamento”. Contro l’ampliamento delle <strong>di</strong>scariche<br />

arrivare i rifiuti soli<strong>di</strong> urbani e<br />

speciali da altre province in questi<br />

siti – spiega il segretario generale<br />

Aldo Pugliese – hanno la<br />

memoria corta e <strong>di</strong>menticano che<br />

avevano chiesto e ottenuto che in<br />

via del tutto eccezionale questi<br />

rifiuti sarebbero confluiti in queste<br />

<strong>di</strong>scariche fino al prossimo<br />

31 <strong>di</strong>cembre. Dopo <strong>di</strong> che, se chi<br />

<strong>di</strong> competenza non ha trovato le<br />

soluzioni adeguate, non può immaginare<br />

che i succitati Comuni<br />

e i loro residenti debbano farsene<br />

carico per tutto il 2008 se non<br />

per gli anni a venire”. Insomma,<br />

è un problema che riguarda tutta<br />

la provincia <strong>di</strong> Taranto, “ovvero<br />

– aggiuge Pugliese – quella più<br />

inquinata d’Italia e d’Europa nella<br />

quale sono presenti circa 100<br />

<strong>di</strong>scariche ufficiali, alle quali<br />

vanno aggiunte quelle industriali<br />

e quelle abusive. Di fronte a que-<br />

in Seconda Categoria. Anticipare<br />

al Sabato? Probabilmente e solo<br />

se, spostate altrove le gare del<br />

Campionato Csen, l’avversaria <strong>di</strong><br />

turno lo accetti. Resta come unica<br />

alternativa il posticipo serale<br />

domenicale tuttora adottato da un<br />

altra società dell’Eccellenza Pugliese,<br />

il Francavilla, e che stando<br />

ai primi bilanci sta regalando buoni<br />

risultati in termini <strong>di</strong> afflusso.<br />

Perchè non provare anche questo<br />

esperimento. Attuandolo si eviterebbe<br />

il caos nel calcio <strong>di</strong>lettantistico<br />

barese in una Città come Bari<br />

che fatica dal 1990 a risorgere<br />

calcisticamente per la scarsa coor<strong>di</strong>nazione<br />

degli enti competenti e<br />

della impreparazione delle società<br />

calcistiche nella gestione degli Sta<strong>di</strong>i<br />

<strong>di</strong> Quartiere. Si prospetta per<br />

Via Cairoli, sede della LND Puglia,<br />

una situazione tutt’altro che<br />

facile da gestire nella definizione<br />

delle prossime giornate dei campionati<br />

<strong>di</strong>lettantistici che vedranno<br />

impegnate le squadre baresi citate<br />

in queste righe.<br />

Nicola Zuccaro<br />

sto scenario coloro che sostengono<br />

che debbano arrivare ulteriori<br />

rifiuti, <strong>di</strong>mostrano <strong>di</strong> avere un bel<br />

fegato, anche perché nulla hanno<br />

fatto per migliorare la situazione<br />

ambientale della provincia<br />

jonica”. Inevitabile, perciò, gli<br />

interrogativi: perché questa provincia<br />

deve continuare subire<br />

le inadempienze altrui? Perché<br />

deve continuare ad accettare i<br />

rifiuti altrui? “Se qualcuno <strong>di</strong>ce<br />

– conclude Pugliese – che non<br />

si deve fare la fine della Campania<br />

in una logica <strong>di</strong> solidarietà<br />

dovrebbe anche immaginare<br />

che questi rifiuti potrebbe essere<br />

collocati altrove. Ad esempio in<br />

agro <strong>di</strong> Terlizzi. Questa sì che sarebbe<br />

una bella <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong><br />

solidarietà. E’ bello chiedere agli<br />

altri <strong>di</strong> essere solidali e poi <strong>di</strong>re<br />

che in casa mia non li voglio.<br />

Troppo comodo”.


2 Cultura<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Segue dalla prima<br />

dell’epoca dei conflitti ideologici e,<br />

perciò stesso, la fine della storia.<br />

Inoltre, egli aggiunse, l’evento aveva<br />

mostrato la superiorità del modello<br />

istituzionale liberaldemocratico <strong>di</strong><br />

tipo occidentale che si sarebbe rivelato,<br />

pertanto, la forma ultima, consolidata<br />

e migliore <strong>di</strong> governo della<br />

umanità. Per quanto potessero ancora<br />

sopravvivere regimi che si ispiravano<br />

alla filosofia e agli assunti del<br />

marxismo o del marxismo-leninismo,<br />

la vittoria definitiva della democrazia<br />

liberale, quale noi inten<strong>di</strong>amo<br />

soprattutto nella versione<br />

realizzata negli Stati Uniti <strong>di</strong> democrazia<br />

concorrenziale, non avrebbe<br />

più potuto, secondo Fukuyama, essere<br />

posta in <strong>di</strong>scussione: il futuro,<br />

insomma, sarebbe stato caratterizzato<br />

non più e non tanto da confronti e<br />

scontri più o meno violenti e sanguinosi<br />

<strong>di</strong> ideologie e <strong>di</strong> modelli istituzionali<br />

espressione <strong>di</strong> precise ideologie,<br />

quanto piuttosto dalla comune e<br />

solidale ricerca <strong>di</strong> soluzioni con<strong>di</strong>vise<br />

ai problemi <strong>di</strong> natura tecnico-economica<br />

nell’obiettivo finale del raggiungimento<br />

e della costruzione <strong>di</strong><br />

un mondo armonico. Si trattava, naturalmente,<br />

<strong>di</strong> uno schema affascinante<br />

se non per altro quanto meno<br />

per la fiducia che instillava nell’idea<br />

<strong>di</strong> un mondo futuro, unito e armonioso,<br />

uniforme nel tipo <strong>di</strong> istituzioni<br />

e <strong>di</strong> obiettivi, destinato a succedere<br />

al mondo turbolento, sussultorio dell’epoca<br />

della guerra fredda. A prescindere<br />

dalle polemiche, che <strong>di</strong>lagarono<br />

oltre la ristretta cerchia della<br />

cittadella accademica e investirono i<br />

mezzi <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> massa <strong>di</strong><br />

tutto il mondo, rimane il fatto che lo<br />

schema teorico <strong>di</strong> Fukuyama fu ben<br />

presto messo in crisi dalle dure leggi<br />

<strong>di</strong> una realtà tutt’altro che incline a<br />

piegarsi alle argomentazioni della<br />

Le Cronache <strong>di</strong> Narnia sono<br />

sbarcate alla scuola primaria<br />

(elementare) “De Dominicis” <strong>di</strong><br />

Castelmola, della storia fantasy <strong>di</strong> C.S.<br />

Lewis sono stati coinvolti soprattutto i<br />

bambini del primo ciclo. Mon<strong>di</strong> fantastici,<br />

con paesaggi meravigliosi popolati<br />

da creature magiche d’ogni tipo,<br />

dove il bene e il Male si contendono il<br />

primato nell’eterna battaglia della vita.<br />

Con interesse i bambini hanno ascoltato<br />

la lettura <strong>di</strong> qualche capitolo del 2 libro<br />

del ciclo narrativo de Le Cronache <strong>di</strong><br />

Narnia, hanno colorato alcune schede<br />

con immagini dei personaggi più rappresentativi<br />

e infine hanno contribuito<br />

ad arricchire un cartellone riassuntivo<br />

esposto in classe. Tutti appassionatamente<br />

hanno potuto prendere visione<br />

dopo qualche <strong>di</strong>fficoltà del film Il Leone,<br />

la Strega e l’arma<strong>di</strong>o, prodotto dalla<br />

Walt Disney Pictures, uscito due anni fa<br />

proprio in questo periodo.<br />

I quattro protagonisti, i ragazzi Pevensie,<br />

il coraggioso Peter, il fragile<br />

Edmund, la saggia Susan e la piccola<br />

Lucy, gli eroi del racconto del mondo<br />

fatato hanno attirato l’interesse dei<br />

bambini, ma anche gli altri personaggi<br />

tutti animali parlanti come il fauno Tumnus<br />

o la coppia <strong>di</strong> castori che aiutano i<br />

bambini nella lotta contro il Male.<br />

“L’ingresso del Regno <strong>di</strong> Narnia,<br />

che avviene attraverso gli occhi stupiti<br />

e curiosi <strong>di</strong> una bambina, conserva un<br />

senso della meraviglia <strong>di</strong> stampo infantile<br />

(nel senso migliore e più alto).<br />

Lo spettatore scoprirà che è incre<strong>di</strong>bilmente<br />

facile affezionarsi a Peter, Susan<br />

e Lucy (ma anche al ‘perfido’ Edmund,<br />

che una volta pentito <strong>di</strong>venterà sul tro-<br />

L’attacco alle torri gemelle<br />

filosofia politica. E l’idea della fine<br />

dei conflitti dopo la conclusione della<br />

cosiddetta “guerra fredda” fu<br />

smentita presto dalla moltiplicazione<br />

<strong>di</strong> scontri <strong>di</strong> natura etnica, nazionalistica<br />

o anche micronazionalistica in<br />

molti casi così sanguinosi e così privi<br />

<strong>di</strong> scrupoli etici da far evocare lo<br />

spettro del genoci<strong>di</strong>o <strong>di</strong> intere popolazioni.<br />

Insomma, lo schema teorico<br />

<strong>di</strong> Fukuyama – uno stu<strong>di</strong>oso certamente<br />

autorevole, che fa parte della<br />

ricca galassia del conservatorismo<br />

americano e che è pur sempre un intellettuale<br />

<strong>di</strong> grande valore e spessore<br />

– si rivelò, alla prova dei fatti,<br />

utopistico, illusorio e debole, come<br />

pure utopistiche, illusorie e deboli si<br />

erano rivelate, all’indomani dei due<br />

conflitti mon<strong>di</strong>ali che hanno insanguinato<br />

il ‘900, le aspettative, le speranze,<br />

le illusioni <strong>di</strong> una pace duratura,<br />

fondata sulla messa al bando della<br />

guerra e sulla creazione <strong>di</strong> una situazione<br />

<strong>di</strong> “sicurezza collettiva” garantita<br />

dalle organizzazioni internazio-<br />

nali. Alcuni anni dopo<br />

l’elaborazione concettuale<br />

dello schema<br />

teorico sulla “fine della<br />

storia”, un altro<br />

grande stu<strong>di</strong>oso americano,<br />

esperto in politologia<br />

e storia delle<br />

relazioni internazionali,<br />

Samuel P. Huntington,<br />

pubblicò sulla<br />

rivista Foreign Affairs,<br />

un saggio, anch’esso<br />

destinato a <strong>di</strong>ventare<br />

un libro <strong>di</strong> successo,<br />

dal titolo The Clash of<br />

Civilization and the<br />

Remaking of World<br />

Order (tradotto in italiano<br />

col titolo Lo<br />

scontro delle civiltà e<br />

il nuovo or<strong>di</strong>ne mon<strong>di</strong>ale).<br />

Huntington, volente o nolente,<br />

era l’antiFukuyama: e, come tale,<br />

venne percepito, interpretato e <strong>di</strong>scusso.<br />

Il lavoro sottendeva l’idea<br />

che il crollo del comunismo e la conclusione<br />

della guerra fredda, lungi<br />

dal portare con sé la fine della storia,<br />

avevano provocato la tendenza verso<br />

un riassestamento geo-politico mon<strong>di</strong>ale<br />

in termini più culturali che<br />

ideologici o economici. Tale riassestamento<br />

era dovuto, in certa misura,<br />

al fatto che gli esseri umani definivano<br />

ormai la propria identità non più<br />

sulla base <strong>di</strong> un’ideologia politica o<br />

dell’appartenenza a un’area caratterizzata<br />

da un sistema economico,<br />

quanto, piuttosto, sulla base dei connotati<br />

<strong>di</strong> tipo etnico culturali quali la<br />

lingua, la religione, le tra<strong>di</strong>zioni, i<br />

costumi e via <strong>di</strong>cendo. I punti cal<strong>di</strong><br />

dello scacchiere internazionale si<br />

erano concentrati lungo quelle che<br />

Huntington ha definito le linee <strong>di</strong> faglia<br />

tra le civiltà, con la conseguenza<br />

che i rapporti fra gruppi <strong>di</strong> civiltà <strong>di</strong>verse,<br />

anziché cor<strong>di</strong>ali, sarebbero<br />

stati in generale fred<strong>di</strong> o, spesso,<br />

Narnia alla scuola <strong>di</strong> Castelmola<br />

no Edmund il Giusto); e lasciandosi<br />

commuovere dalla semplice verità dello<br />

sguardo sul reale <strong>di</strong> cui i ragazzi sono<br />

portatori, potrà godere <strong>di</strong> una storia che,<br />

come esigeva lo stesso Lewis da ogni<br />

buon racconto, conquista a 5 come a 50<br />

anni”. (Luisa Cotta Ramosino, Le Cronache<br />

<strong>di</strong> Narnia, un arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> segreti.<br />

Per bambini? 24.12.05 Il Domenicale).<br />

<strong>La</strong> trama ricca d’episo<strong>di</strong> ha incuriosito<br />

molto i bambini, i quattro fratelli spe<strong>di</strong>ti<br />

dai genitori in campagna lontano da<br />

Londra per sfuggire ai bombardamenti<br />

aerei della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />

giocando a nascon<strong>di</strong>no nell’immensa<br />

villa del professore, entrano in un arma<strong>di</strong>o<br />

magico, che li porta su una terra<br />

sconosciuta, Narnia, dove da 100 anni<br />

regnano il freddo e la neve portati dalla<br />

crudele Strega Bianca.<br />

<strong>La</strong> lotta tra la Strega Bianca<br />

(Ja<strong>di</strong>s)che rappresenta il Male e Aslan,<br />

il Leone, il re <strong>di</strong> Narnia, che rappresenta<br />

il Bene. Aslan si sacrifica per salvare i<br />

figli <strong>di</strong> Adamo e <strong>di</strong> Eva, ma poi risorge,<br />

per ritornare più forte <strong>di</strong> prima, dopo<br />

aver liberato le creature a suo tempo<br />

pietrificate dalla Strega, nella battaglia<br />

finale contro l’esercito della perfida<br />

Strega usurpatrice che voleva conquistare<br />

il potere a Narnia.<br />

Come in ogni fiaba che si rispetti i<br />

quattro hanno successo nell’impresa e<br />

giustamente alla fine vengono incoronati<br />

re <strong>di</strong> Narnia.<br />

Le Cronache sono una bella storia<br />

coinvolgente, il libro è da anni un classico<br />

che ha venduto nel mondo anglosassone<br />

circa cento milioni <strong>di</strong> copie. E’<br />

facilissimo capire <strong>di</strong> chi parla la narrazione.<br />

Walter Hooper ha raccontato<br />

che una <strong>di</strong>segnatrice doveva illustrare<br />

questi racconti per una casa e<strong>di</strong>trice<br />

e un giorno, mentre <strong>di</strong>pingeva il Leone<br />

Aslan, “sanguinante e moribondo,<br />

scoppiò a piangere e capì che il motivo<br />

per cui si commuoveva era che Aslan,<br />

che aveva sacrificato la vita per la salvezza<br />

dei suoi piccoli amici, le aveva<br />

ricordato Cristo”. Infatti, è così, scrive<br />

Antonio Socci.<br />

“In effetti la metafora delle ‘Cronache<br />

<strong>di</strong> Narnia’ è chiaramente cristologica,<br />

il Leone che risorge e vince la Strega<br />

che ha raggelato il mondo è Gesù e<br />

il ragazzo a cui egli affida la sovranità<br />

– guarda caso – si chiama Peter, Pietro.<br />

Ma - continua Socci - sarebbe interessante<br />

pure chiedersi dove sia quel mondo<br />

assiderato dal gelo <strong>di</strong> cui parla la<br />

favola <strong>di</strong> lewis. Lui scriveva negli anni<br />

della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale ed è abbastanza<br />

evidente che la Strega bianca<br />

che aveva chiuso il mondo nell’inverno<br />

senza Natale era il simbolo dei terribili<br />

totalitarismi mortiferi. Dove il leone <strong>di</strong><br />

Giuda veniva <strong>di</strong> nuovo martirizzato”.<br />

(Il Giornale 29.12.05)<br />

Domenico Bonvegna<br />

ostili. <strong>La</strong> conflittualità fra civiltà <strong>di</strong>verse<br />

avrebbe potuto assumere – a<br />

livello locale o microlivello – la forma<br />

<strong>di</strong> un conflitto <strong>di</strong> faglia tra stati<br />

limitrofi appartenenti a civiltà <strong>di</strong>verse<br />

e coesistenti all’interno <strong>di</strong> una<br />

stessa nazione o fra gruppi impegnati<br />

a e<strong>di</strong>ficare nuovi stati dalle macerie<br />

dei vecchi, ovvero – a livello globale<br />

o macrolivello – la forma <strong>di</strong><br />

conflitti fra stati guida destinati a<br />

coinvolgere i principali stati delle<br />

<strong>di</strong>verse civiltà. Alla luce del suo<br />

schema interpretativo, il rapporto,<br />

per esempio, fra Islam e Occidente<br />

finiva per <strong>di</strong>ventare, secondo<br />

Huntington, un rapporto <strong>di</strong> “guerra<br />

fredda tra civiltà” o <strong>di</strong> “guerra<br />

strisciante”. Il saggio <strong>di</strong> Huntington<br />

è stato confermato, nelle linee<br />

essenziali, dagli avvenimenti<br />

che si sono succeduti negli ultimi<br />

anni a partire, proprio, dall’attentato<br />

alle Twin Towers <strong>di</strong> New<br />

Francio Fukuyama, politologo e filosofo<br />

York del 2001. Ma, riconosciuto<br />

tutto questo, si può fare una considerazione.<br />

Parlare <strong>di</strong> scontro <strong>di</strong><br />

civiltà può, forse, suscitare qualche<br />

imbarazzo – imbarazzo, va da<br />

sé, <strong>di</strong> natura psicologica – per una<br />

sorta <strong>di</strong> “complesso” nei confronti<br />

<strong>di</strong> un concetto che evoca esplicitamente<br />

l’idea del conflitto o,<br />

Taranto - Dal 21 <strong>di</strong>cembre<br />

riapre al pubblico uno<br />

dei più importanti musei<br />

italiani, il Museo Nazionale Ar-<br />

Dalla collezione degli ori <strong>di</strong> Taranto<br />

più ancora, l’idea dello “stato <strong>di</strong><br />

conflittualità” come quello <strong>di</strong> una<br />

situazione del tutto normale nei<br />

rapporti fra le civiltà. Per inciso,<br />

colgo questa occasione per ricordare<br />

che un gran<strong>di</strong>ssimo stu<strong>di</strong>oso<br />

e <strong>di</strong>plomatico inglese, a me come<br />

stu<strong>di</strong>oso e lettore molto caro, Arnold<br />

J. Toynbee, stranamente<br />

obliato dalla storiografia contemporanea<br />

– in quella sua monumentale<br />

opera dal titolo assai<br />

modesto A Study of History, articolata<br />

in otto densi volumi che<br />

costituiscono una vera e propria<br />

storia e analisi fenomenologica<br />

comparata delle civiltà – elaborò<br />

una teoria in un certo senso<br />

anticipatrice delle idee <strong>di</strong> Huntington<br />

fondata sul concetto <strong>di</strong><br />

un continuo confronto fra civiltà<br />

basato sulla <strong>di</strong>ade sfida-risposta.<br />

Ma torniamo al punto. Se, come si<br />

<strong>di</strong>ceva, si vuol cedere all’imbarazzo<br />

politically correct <strong>di</strong><br />

un <strong>di</strong>scorso che esorcizza<br />

l’idea dello scontro<br />

<strong>di</strong> civiltà si dovrà<br />

almeno parlare, per<br />

utilizzare un linguaggio<br />

<strong>di</strong> sapore popperiano,<br />

<strong>di</strong> contrapposizione<br />

fra società aperte e<br />

società chiuse. Il che<br />

non è, comunque, davvero<br />

poco e sposta il<br />

<strong>di</strong>scorso da un approccio<br />

<strong>di</strong> tipo<br />

“culturalistico” delle<br />

relazioni internazionali<br />

a un approccio <strong>di</strong><br />

maggior latitu<strong>di</strong>ne<br />

concettuale. Il presente<br />

articolo, frutto<br />

<strong>di</strong> una relazione tenuta<br />

dal prof. Francesco Perfetti<br />

ad un convegno della Banca <strong>di</strong><br />

Piacenza, sarà incluso in un fascicolo<br />

<strong>di</strong> atti pubblicati dalla Banca.<br />

Si ringrazia la Banca <strong>di</strong> Piacenza<br />

per l’autorizzazione alla<br />

pubblicazione del pezzo.<br />

… continua<br />

Riapre il Museo Nazionale<br />

archeologico <strong>di</strong> Taranto<br />

cheologico <strong>di</strong> Taranto. Sarà il<br />

vicepresidente del Consiglio e<br />

Ministro per i Beni e le Attività<br />

Culturali, Francesco Rutelli ad<br />

inaugurare nel capoluogo jonico<br />

la prima Sezione del Museo,<br />

il 20 <strong>di</strong>cembre alle ore 12.00.<br />

<strong>La</strong> riapertura del Museo <strong>di</strong><br />

Taranto rappresenta un evento<br />

da tempo atteso dagli appassionati<br />

<strong>di</strong> storia e archeologia,<br />

nonché dagli operatori turistici<br />

pugliesi che puntano anche<br />

sull’offerta legata ai Beni culturali<br />

per incrementare i flussi<br />

incoming.<br />

Dopo una chiusura durata<br />

sette anni per lavori <strong>di</strong> ristrutturazione,<br />

torneranno a splendere<br />

i famosi Ori <strong>di</strong> Taranto,<br />

la straor<strong>di</strong>naria collezione <strong>di</strong><br />

monili magno-greci che tanto<br />

ha catalizzato l’attenzione <strong>di</strong><br />

turisti, appassionati ed esperti<br />

<strong>di</strong> tutto il mondo. Gli Ori <strong>di</strong><br />

Taranto sono stati esposti con<br />

enorme successo <strong>di</strong> pubblico<br />

a Milano, Parigi, Amburgo e<br />

Tokio<br />

Accanto a questo straor<strong>di</strong>nario<br />

evento, l’Assessorato al<br />

Turismo della Regione Puglia<br />

ha inteso organizzare un educational<br />

tour per i me<strong>di</strong>a nazionali<br />

e la stampa specializzata<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> offrire<br />

una chiave <strong>di</strong> lettura complessiva<br />

della variegata offerta turistica<br />

regionale.<br />

Gianfranco Nitti


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Nel marzo del 1921 i marinai<br />

della base navale <strong>di</strong><br />

Kronstadt, piccola isola a<br />

ovest <strong>di</strong> Pietroburgo, poi Leningrado,<br />

si ribellano contro il governo<br />

bolscevico, che pure avevano<br />

aiutato a conquistare il potere nell’ottobre<br />

del 1917, e resistono per<br />

alcune settimane alla controffensiva<br />

governativa. L’apertura degli<br />

archivi sovietici ha permesso al<br />

francese Jean-Jacques Marie, storico<br />

dell’Unione Sovietica e animatore<br />

del Parti des Travailleurs,<br />

d’ispirazione trotzkista, <strong>di</strong> gettare<br />

nuova luce sulla rivolta e <strong>di</strong> ricostruire<br />

fino al dettaglio gli antefatti<br />

e i primi passi dell’insurrezione,<br />

le incertezze iniziali e i timori del<br />

governo, l’assalto finale e la repressione<br />

del movimento (Kronstadt<br />

1921. Il Soviet dei marinai<br />

contro il governo sovietico, trad.<br />

it., UTET, Torino 2007, pp. 384,<br />

€ 24.00). <strong>La</strong> rivolta s’inserisce in<br />

un contesto caratterizzato da frequenti<br />

sollevazioni conta<strong>di</strong>ne nei<br />

confronti del governo comunista,<br />

motivate dalla leva obbligatoria,<br />

dalle requisizioni forzate da parte<br />

dell’Armata Rossa e dall’ammasso<br />

coatto del raccolto nei depositi<br />

statali; né mancano, fra le ragioni,<br />

la <strong>di</strong>fesa delle libertà e delle<br />

tra<strong>di</strong>zioni religiose. I marinai <strong>di</strong><br />

Sarà un caso ma giusto quattro giorni<br />

dopo l’anniversario dello scoppio<br />

della Rivoluzione d’ottobre il 28<br />

ottobre scorso, la Chiesa beatifica 498<br />

uomini e donne che sono stati torturati<br />

Cultura<br />

<strong>La</strong> rivolta <strong>di</strong> Kronstadt<br />

Kronstadt, tornando in licenza ai<br />

villaggi natali, vengono a contatto<br />

con la politica della requisizione<br />

dei cereali e con i meto<strong>di</strong> violenti<br />

che il partito comunista usava per<br />

attuarla; nelle città, invece, scoprono<br />

la miseria prodotta dalla<br />

guerra civile che loro stessi avevano<br />

scatenato per impadronirsi<br />

del potere. Il 1° marzo migliaia<br />

<strong>di</strong> marinai e soldati elaborano un<br />

documento <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazioni in<br />

quin<strong>di</strong>ci punti, fra cui la libertà<br />

<strong>di</strong> parola e <strong>di</strong> stampa, la libertà <strong>di</strong><br />

assemblea per sindacati e organizzazioni<br />

conta<strong>di</strong>ne, la libertà <strong>di</strong><br />

produrre e <strong>di</strong> tenere per sé i frutti<br />

del proprio lavoro. Alcuni marinai<br />

inneggiano a una «terza rivoluzione»,<br />

dopo quella antizarista del<br />

febbraio 1917 e il golpe bolscevico<br />

dell’ottobre 1917. Gli emissari<br />

del partito inviati da Pietroburgo<br />

vengono arrestati e in sostituzione<br />

del soviet locale è nominato<br />

un Comitato Rivoluzionario, che<br />

or<strong>di</strong>na il <strong>di</strong>sarmo imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong><br />

tutti i comunisti presenti sull’isola.<br />

Lenin, capo del governo e del<br />

partito comunista, e Trockij, commissario<br />

del popolo alla Guerra,<br />

denunciano il movimento <strong>di</strong><br />

Kronstadt come una ribellione<br />

organizzata dal controspionaggio<br />

francese e dal generale Aleksandr<br />

Kozlovskij, comandante dell’artiglieria<br />

locale, che non aveva alcun<br />

rapporto con la rivolta. Era però<br />

l’unico ex generale della fortezza<br />

e ciò consentiva <strong>di</strong> trasformare<br />

il movimento in cospirazione <strong>di</strong><br />

«guar<strong>di</strong>e bianche», cioè <strong>di</strong> nemici<br />

della rivoluzione Il marescial-<br />

lo Mikhail Tuchacevskij, fresco<br />

artefice della sconfitta dei «bianchi»,<br />

nominato responsabile delle<br />

operazioni militari per la riconquista<br />

della piazzaforte, riunisce<br />

circa 40.000 soldati e, nonostante<br />

l’ammutinamento <strong>di</strong> alcuni reggimenti,<br />

schiaccia l’insurrezione il<br />

17 marzo, dopo furiosi combattimenti<br />

sul mare <strong>di</strong> ghiaccio intorno<br />

all’isola, che provocano gravi<br />

25<br />

per<strong>di</strong>te a entrambe le parti. Nella<br />

notte gli insorti fuggono a pie<strong>di</strong><br />

verso la vicina Finlan<strong>di</strong>a, dove ne<br />

arriveranno poco più <strong>di</strong> 6.000, rinchiusi<br />

subito dalle autorità locali<br />

in campi <strong>di</strong> concentramento. <strong>La</strong><br />

rivolta <strong>di</strong> Kronstadt renderà evidente<br />

il fallimento del tentativo <strong>di</strong><br />

una realizzazione imme<strong>di</strong>ata del<br />

comunismo. In occasione del X<br />

Congresso del Partito Comunista<br />

Russo, svoltosi proprio nei giorni<br />

dell’insurrezione, Lenin ne prende<br />

atto e pone le basi della Nuova<br />

Politica Economica, che dà ai conta<strong>di</strong>ni<br />

la facoltà <strong>di</strong> commercializzare<br />

quanto resta del loro raccolto,<br />

dopo aver pagato una imposta in<br />

natura. Nello stesso tempo, però,<br />

vengono vietati definitivamente<br />

tutti i partiti politici, già costretti<br />

alla semiclandestinità, ed è approvata<br />

una risoluzione sull’unità del<br />

partito con la conseguente eliminazione<br />

<strong>di</strong> ogni oppositore interno.<br />

Gli avvenimenti <strong>di</strong> Kronstadt<br />

continuano a rappresentare, per i<br />

nostalgici del «sogno umanitario»<br />

marxista, irriducibili nonostante<br />

i genoci<strong>di</strong>, il simbolo dell’ultimo<br />

tentativo <strong>di</strong> riscattare una rivoluzione<br />

«tra<strong>di</strong>ta». Tale sembra essere<br />

anche Jean-Jacques Marie.<br />

Francesco Pappalardo<br />

L’o<strong>di</strong>o dei socialcomunisti contro la Chiesa in Spagna<br />

Antonio Socci, scrittore<br />

massacrati in Spagna da altri uomini che<br />

si rifacevano più o meno consapevolmente<br />

a quella rivoluzione. Ci riferiamo alla<br />

persecuzione che l’intera Chiesa spagnola<br />

subì a partire dal 1931 e poi proseguita fra<br />

il 1934 e il 1936. Aveva cominciato Giovanni<br />

Paolo II a beatificare nel 1987 tre<br />

suore carmelitane crudelmente massacrate<br />

per le strade <strong>di</strong> Madrid. Successivamente<br />

Papa Woityla con altre cerimonie ne beatificò<br />

tanti altri per un totale <strong>di</strong> 465 martiri<br />

spagnoli. Domenica scorsa c’è stata la<br />

beatificazione più massiccia della storia<br />

della Chiesa, 498 che aggiunti a quelli<br />

precedenti, si arriva a quasi mille beati, tra<br />

cui 11 santi, assassinati e in futuro secondo<br />

monsignor Camino si potrebbe ad arrivare<br />

a riconoscere fino a 10 mila martiri,<br />

tutti <strong>di</strong> questo periodo. Antonio Socci sul<br />

quoti<strong>di</strong>ano Libero a questo proposito scriveva:<br />

“Sarà l’occasione per conoscere una<br />

delle più sanguinarie tempeste anticristiane<br />

scatenate nell’Europa del nostro tempo<br />

ad opera dei rivoluzionari repubblicani<br />

(una miscela <strong>di</strong> comunismo, socialismo,<br />

anarchia e laicismo). Socialisti, comunisti,<br />

staliniani, trotzkisti, anarchici si scatenarono<br />

senza freni eliminando nei mo<strong>di</strong><br />

più atroci 4.184 sacerdoti e seminaristi<br />

<strong>di</strong>ocesani, 2.365 religiosi, 283<br />

suore, 13 vescovi, e un numero<br />

incalcolabile <strong>di</strong> semplici cristiani<br />

la cui unica colpa era portare un<br />

crocifisso al collo o avere un rosario<br />

in tasca o essersi recati alla<br />

messa o aver nascosto un prete<br />

o essere madre <strong>di</strong> un sacerdote<br />

come capitò a una donna che per<br />

questo fu soffocata con un crocifisso<br />

ficcato nella gola. Per un<br />

totale <strong>di</strong> 6834 vittime. In certe<br />

<strong>di</strong>ocesi, come quella Aragonese<br />

<strong>di</strong> Barbastro, nei primi mesi della<br />

mattanza fu massacrato l’88<br />

per cento del clero. Tutto ciò che<br />

aveva attinenza con la Chiesa fu<br />

<strong>di</strong>strutto, incen<strong>di</strong>ato, saccheggiato:<br />

chiese, seminari, conventi,<br />

palazzi vescovili. Alcune chiese<br />

furono rase al suolo, arre<strong>di</strong><br />

sacri e tesori artistici <strong>di</strong>strutti e<br />

rubati. Fu <strong>di</strong>strutto un ingente<br />

patrimonio storico, artistico e<br />

documentario che la Chiesa nei<br />

secoli aveva saputo conservare<br />

negli archivi, nelle biblioteche,<br />

nei musei dei suoi templi, monasteri,<br />

conventi. Il culto religioso fu soppresso<br />

dovunque e quello privato reso <strong>di</strong>fficile e<br />

pericoloso, come ai tempi delle catacombe.<br />

In pratica si mirava a scristianizzare la<br />

Spagna, negando ai cattolici le libertà più<br />

elementari. <strong>La</strong> persecuzione e il martirio<br />

<strong>di</strong> queste persone ebbe origine nel clima<br />

fortemente anticlericale presente fin dalla<br />

proclamazione della Repubblica nel 1931.<br />

Dopo con l’inizio della guerra civile nel<br />

1936, l’olocausto degli ecclesiastici, del<br />

tutto estranei a fazioni o partiti politici<br />

<strong>di</strong> qualunque colore, entra nel vivo. Vicente<br />

Càrcel Ortì nel suo Buio sull’altare<br />

e<strong>di</strong>to da Città Nuova, cita un passo <strong>di</strong> G.<br />

Hermet: “la persecuzione religiosa del<br />

1936 non ha solamente il carattere <strong>di</strong> un<br />

massacro, ma acquista anche quello <strong>di</strong> un<br />

attacco sistematico contro la tra<strong>di</strong>zione e i<br />

simboli religiosi. Per certi versi si è voluto<br />

far sparire la funzione che rappresentavano<br />

quei sacerdoti perseguitati, cacciati,<br />

imprigionati o giustiziati. I persecutori<br />

eseguivano or<strong>di</strong>ni perentori, quello <strong>di</strong><br />

sterminare la Chiesa. “Solidaridad Obrera”,<br />

il quoti<strong>di</strong>ano anarco-socialista, nel<br />

numero del 15 agosto 1936, istigava allo<br />

sterminio: “bisogna estirpare quella gente.<br />

<strong>La</strong> Chiesa dev’essere strappata dalla<br />

nostra terra fin dalle ra<strong>di</strong>ci”. “Trattandosi<br />

<strong>di</strong> sacerdoti, né pietà né prigionieri: ucciderli<br />

tutti senza remissione[…]Abbiamo<br />

or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ammazzare tutti i vescovi, tutti<br />

i preti e tutti i frati”. “la profanazione <strong>di</strong><br />

tombe e cimiteri fu un altro degli aspetti<br />

più macabri della persecuzione. Numerosi<br />

cadaveri <strong>di</strong> ecclesiastici vennero <strong>di</strong>ssepolti<br />

ed esposti al pubblico lu<strong>di</strong>brio. Nei<br />

camposanti si tentò <strong>di</strong> eliminare qualsiasi<br />

segno religioso.” Sono immagini che io<br />

ho visto per la prima volta negli anni 70 in<br />

un fascicolo <strong>di</strong> Storia Illustrata, che aveva<br />

mio fratello e che ora non troviamo più.<br />

Volendo fare una breve antologia della<br />

crudeltà, Ortì scrive: “oltre che preme<strong>di</strong>tata,<br />

la persecuzione si <strong>di</strong>mostrò anche assai<br />

crudele, perché quasi tutti i casi <strong>di</strong> assassinio<br />

in<strong>di</strong>viduale e alcuni <strong>di</strong> quelli collettivi<br />

furono preceduti da torture psicologiche e<br />

fisiche, da mutilazioni, percosse, insulti,<br />

ecc. E tutto ciò, secondo le parole <strong>di</strong> Pio<br />

XI, “con un o<strong>di</strong>o, una barbarie e una ferocia<br />

che non si sarebbero creduti possibili<br />

ai nostri giorni”. Sono numerosi i casi<br />

della persecuzione religiosa, spesso anche<br />

raccapriccianti, “molti sacerdoti furono<br />

ammazzati perché non vollero bestemmiare<br />

e la stessa cosa accadde a parecchi<br />

laici. […]Altri ancora furono incitati a<br />

violare il segreto sacramentale, a calpestare<br />

il crocifisso o le immagini sacre e<br />

vennero, anche, istigati a compiere azioni<br />

<strong>di</strong>soneste. […]Molti, inoltre, i fatti sacrileghi<br />

gravi, come la profanazione <strong>di</strong>retta<br />

dell’Eucarestia, attuata in mille forme:<br />

svuotando i tabernacoli, sparando contro<br />

il Santissimo Sacramento, mangiando tutto<br />

ciò che contenevano le pissi<strong>di</strong> e bevendo<br />

con i calici usati per il culto, spargendo<br />

per le strade le ostie consacrate e calpestandole,<br />

trasformando le chiese in stalle<br />

e gli altari in mangiatoie, <strong>di</strong>struggendo<br />

con speciale sollecitu<strong>di</strong>ne le pietre sacre<br />

dell’altare.[…]Tutto ciò che aveva carattere<br />

sacro venne <strong>di</strong>strutto. Tesori storici<br />

e artistici <strong>di</strong> incalcolabile valore furono<br />

preda delle fiamme…Il tutto con un furore<br />

iconoclasta, molto simile a quello dei<br />

giacobini francesi, ai bolscevichi russi o<br />

ai nazionalsocialisti tedeschi. Molti storici,<br />

ammettendo la persecuzione contro<br />

la Chiesa, tendono tuttavia a confonderla<br />

con i primi mesi della guerra civile e, in<br />

molti casi, come una reazione violenta<br />

provocata nella zona repubblicana dall’insurrezione<br />

militare del 18 luglio 1936 per<br />

opera del Generalissimo Francisco Franco.<br />

<strong>La</strong> questione è molto più complessa:<br />

la Chiesa ha subito <strong>di</strong>scriminazioni fin<br />

dal 1931 con una vera e propria campagna<br />

persecutoria architettata dal governo<br />

repubblicano. E’ completamente falso<br />

scrivere che la Chiesa spagnola all’inizio<br />

della guerra civile si schierò con le forze<br />

nazionaliste del generale Franco. Come<br />

sostengono il gruppetto dei centri sociali<br />

<strong>di</strong> Roma che cercava la rissa davanti alla<br />

Chiesa <strong>di</strong> S. Eugenio con lo striscione<br />

dove c’era scritto: “Chi ha sfruttato, ucciso<br />

e torturato non può essere beato”.<br />

Soltanto dopo un anno il 1 luglio 1937 i<br />

Vescovi spagnoli hanno pubblicamente<br />

manifestato, attraverso un documento, al<br />

mondo intero lo stato <strong>di</strong> persecuzione dei<br />

propri fedeli e certamente a questo punto<br />

le forze nazionaliste furono viste come<br />

liberatrici, l’unica speranza <strong>di</strong> sopravvivenza<br />

e <strong>di</strong> tutela dell’identità e della storia<br />

della nazione. Il movimento nazionalista<br />

aveva come unica finalità “salvare la Spagna”,<br />

restaurare la legge e l’or<strong>di</strong>ne che<br />

non c’era più. <strong>La</strong> maggioranza del popolo<br />

spagnolo appoggiò con entusiasmo l’alzamiento<br />

del generale Franco. ”Tale entusiasmo<br />

popolare aveva una fortissima<br />

motivazione religiosa, che contrastava<br />

con la violentissima persecuzione religiosa<br />

imme<strong>di</strong>atamente scatenatasi nella zona<br />

rossa in contrasto con la protezione della<br />

religione nella zona nazionale […]Così,<br />

gran parte dei combattenti nazionali combatteva<br />

per molti motivi, ma il principale<br />

era per la Religione[…]Non vi è nulla <strong>di</strong><br />

strano che, per molti, si trattasse <strong>di</strong> una<br />

crociata, anche prima che la Chiesa uffi-<br />

Vicente Carcel Ortì<br />

cialmente l’appoggiasse e la qualificasse<br />

come tale[…]Man mano che il tempo<br />

passava e si venivano a conoscere le<br />

atrocità della zona rossa, per le persone<br />

comuni l’alzamiento si trasformò<br />

in crociata e in guerra <strong>di</strong> liberazione”.<br />

(Estanislao Cantero Nunez in Cristianità,<br />

n. 258/1996) Uno degli errori più<br />

gravi della Repubblica fu quello <strong>di</strong> non<br />

aver capito che la maggioranza degli<br />

spagnoli era cattolica e desiderava continuarlo<br />

ad esserlo.<br />

Domenico Bonvegna


26 Cultura<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Sull’immigrazione accoglienza e sicurezza<br />

L’assassinio della signora<br />

Giovanna Reggiani a Roma<br />

ha messo in <strong>di</strong>scussione<br />

un certo “buonismo” presente soprattutto<br />

nel mondo cattolico. In<br />

particolare ha fatto <strong>di</strong>scutere la<br />

polemica tra l’onorevole Casini e<br />

alcune frange del mondo cattolico<br />

accusate <strong>di</strong> “buonismo” per il loro<br />

atteggiamento nei confronti degli<br />

immigrati. Qualcuno ha cercato <strong>di</strong><br />

strumentalizzare le parole delll’Angelus<br />

<strong>di</strong> Benedetto XVI: “Auspico<br />

che le relazioni tra popolazioni<br />

migranti e popolazioni locali avvengano<br />

nello spirito <strong>di</strong> quell’alta<br />

civiltà morale che è frutto dei<br />

valori spirituali e culturali <strong>di</strong> ogni<br />

popolo a Paese. Chi è preposto alla<br />

sicurezza e all’accoglienza sappia<br />

far uso dei mezzi atti a garantire i<br />

<strong>di</strong>ritti e i doveri che sono alla base<br />

<strong>di</strong> ogni vera convivenza e incontro<br />

tra i popoli”. Parole chiare che non<br />

possono lasciare dubbi, il Papa fa<br />

riferimento ad un’alta civiltà morale<br />

che si costruisce attorno a dei<br />

valori che non sono <strong>di</strong> qualche popolo<br />

in particolare, ma <strong>di</strong> “ogni popolo”.<br />

Principi come non uccidere,<br />

non rubare, non spacciare droga,<br />

rispettare la famiglia, non sono<br />

valori europei o asiatici, italiani o<br />

rumeni, cristiani o buddhisti o atei:<br />

sono principi universali, che s’impongono<br />

a ogni persona umana<br />

in quanto persona. L’argomento<br />

immigrazione non si può impostare<br />

“se si rimane nell’angusto<br />

orizzonte del relativismo, secondo<br />

cui ogni popolo ha i ‘suoi’ valori<br />

e non esistono valori universali e<br />

Papa Benedetto XVI<br />

assoluti. Così il matrimonio monogamico<br />

sarebbe un valore attestato<br />

e vissuto da secoli in Occidente ma<br />

non potrebbe, senza essere razzisti<br />

o imperialisti, imporlo a popoli che<br />

da secoli praticano la poligamia”.<br />

(Massimo Introvigne, Il Papa non<br />

è buonista. L’accoglienza non prescinde<br />

dalla sicurezza, 9.11.07 Il<br />

Giornale della Libertà). E’ in<strong>di</strong>-<br />

spensabile riconoscere quei valori<br />

universali che sono riconosciuti<br />

dalla ragione a prescindere da ogni<br />

fede religiosa, sono valori che vincolano<br />

anche chi ha una religione<br />

<strong>di</strong>versa da quella storicamente<br />

maggioritaria in Italia o non ne ha<br />

nessuna, senza che questo vincolo<br />

costituisca un’oppressione delle<br />

minoranze o un’ingerenza del-<br />

Il magnificat del figlio<br />

Per i papà e le mamme vere<br />

L’Anonimo s c r i v e :<br />

. Natale<br />

è un Dio Bambino che<br />

si fa amore, famiglia in cui<br />

Giuseppe e Maria sono modelli<br />

<strong>di</strong> paternità e maternità.<br />

<strong>La</strong> famiglia <strong>di</strong> Nazaret ,però,<br />

è una “famiglia strana, non<br />

regolare”. Sai perché? Maria<br />

resta incinta senza che Giuseppe<br />

sapesse nulla, Giuseppe<br />

non sa cosa fare e alla fine la<br />

sposa nonostante il pettegolezzo<br />

della gente e la legge<br />

mosaica, non è il Bambino ad<br />

obbe<strong>di</strong>re ai genitori ma sono<br />

loro che gli devono obbe<strong>di</strong>enza<br />

perché sono “genitori <strong>di</strong> un<br />

Dio fattosi carne”… Strano,<br />

no? Sarà pure strana ma è una<br />

famiglia che sa amarsi. Ho incontrato<br />

per l’Italia e l’estero<br />

famiglie, genitori, figli, giovani…<br />

Guardando gli occhi<br />

perplessi e consenzienti delle<br />

mamme, le facce corrucciate<br />

dei papà bastonati, i volti dei<br />

figli e dei giovani sprizzanti<br />

vita e desiderio <strong>di</strong> amore è<br />

nato il Magnificat del figlio<br />

che assieme a Mamma Maria<br />

voglio cantare per augurarti<br />

un Natale <strong>di</strong>verso. <strong>La</strong> mia<br />

anima magnifica il Signore<br />

per il dono dei miei genitori<br />

perché nel loro amore provo e<br />

trovo l’amore vero <strong>di</strong> un Dio<br />

che è papà e mamma anche per<br />

me. Grazie,Signore, per mamma<br />

e papà che non mi illudono<br />

spacciandosi<br />

per miei amici<br />

ma sanno essere<br />

genitori che mi<br />

generano alla<br />

vita, al mondo,<br />

allo stu<strong>di</strong>o, al<br />

lavoro, alla fede,<br />

all’altro… Ti<br />

bene<strong>di</strong>co per i<br />

loro “Si” che mi<br />

hanno dato certezza,<br />

sicurezza,<br />

stima e fiducia.<br />

Ti bene<strong>di</strong>co anche<br />

e soprattutto<br />

per i loro “No”<br />

ai miei capricci,<br />

alle richieste <strong>di</strong><br />

esagerate attenzioni,<br />

all’ultimo<br />

modello del cellulare,<br />

alle magliette<br />

griffate<br />

e agli acquisti<br />

ogni tre giorni;<br />

mi hanno forgiato<br />

la personalità<br />

ed il carattere,<br />

mi hanno abituato<br />

ad accettare e<br />

superare le scon-<br />

fitte che prima o poi incontri<br />

nella vita. Ti lodo Signore,<br />

padre <strong>di</strong> ogni uomo, perché<br />

mi hai donato un papà che per<br />

giocare con me, per cenare<br />

con me, per aiutarmi a fare<br />

la Chiesa nella vita sociale. E se<br />

vogliamo raggiungere la pacifica<br />

convivenza in una società ormai<br />

globalizzata che porta a convivere<br />

sullo stesso territorio<br />

persone <strong>di</strong><br />

cultura, lingua,<br />

abitu<strong>di</strong>ni e provenienza<strong>di</strong>versa,<br />

é importante<br />

che tutti con<strong>di</strong>vidano<br />

questi<br />

valori minimi,<br />

<strong>di</strong>versamente<br />

la convivenza<br />

sarà sostituita<br />

dalla violenza e<br />

dallo scontro <strong>di</strong><br />

tutti contro tutti.<br />

Certo gli italiani,<br />

la Chiesa<br />

Cattolica hanno<br />

una lunga storia<br />

d’accoglienza<br />

dei più poveri e<br />

dei più deboli.<br />

“Ma lo Stato non<br />

può orientare la<br />

sua politica dell’immigrazione<br />

al solo principio<br />

<strong>di</strong> accoglienza, e<br />

infatti Benedetto<br />

XVI menziona<br />

insieme ‘sicurezza<br />

e accoglienza’.Buonista<br />

è chi parla solo <strong>di</strong> accoglienza<br />

<strong>di</strong>menticando la sicurezza, solo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritti <strong>di</strong>menticando i doveri, solo<br />

<strong>di</strong> minoranze <strong>di</strong>menticando che<br />

esistono anche i <strong>di</strong>ritti delle maggioranze,<br />

primo fra tutti quello a<br />

una vita sicura e a uno Stato che<br />

ci sappia proteggere dalla violenza<br />

quoti<strong>di</strong>ana”. (Ibidem) Chi è preposto<br />

perché oltre all’accoglienza<br />

i compiti, per starmi vicino<br />

quando mi sento solo, tra<strong>di</strong>to,<br />

sfiduciato da una vita troppo<br />

grande e troppo ingrata…<br />

rientra prima dal lavoro perdendo<br />

sol<strong>di</strong> ma guadagnando<br />

il mio amore e la mia fiducia<br />

nella vita. Ti ringrazio Signore,<br />

“madre <strong>di</strong> ogni uomo”, per<br />

mamma che per essermi vicina<br />

mi ha affidata ai nonni più che<br />

alla baby-sitter, mi riempie <strong>di</strong><br />

baci, <strong>di</strong> carezze, <strong>di</strong> presenze<br />

e non <strong>di</strong> regali che servono<br />

a colmare<br />

i vuoti e le<br />

assenze educative<br />

<strong>di</strong> genitoripreoccupati<br />

più <strong>di</strong><br />

se stessi, della<br />

loro bellezza<br />

e prestanza<br />

fisica,<br />

della loro<br />

carriera, del<br />

loro protagonismosociale<br />

che dei<br />

loro ragazzi.<br />

Grazie, Signore,<br />

per le<br />

carezze, gli<br />

abbracci, i<br />

baci, le litigate,<br />

i perdoni,<br />

le occhiate<br />

dei miei<br />

genitori. Mi<br />

hanno insegnato<br />

che<br />

ho un corpo<br />

bisognoso <strong>di</strong><br />

essere amato<br />

ed un anima<br />

che respira<br />

anche la sicurezza sia garantita?<br />

Spetta allo Stato, ricorda il Papa,<br />

usando mezzi adatti, facendo una<br />

politica dell’immigrazione seria e<br />

non velleitaria e pasticciona come<br />

sta facendo il governo Pro<strong>di</strong>. Occorre<br />

ricordare a certi cattolici dalla<br />

lacrimuccia facile che esistono i<br />

<strong>di</strong>ritti della maggioranza. Due anni<br />

fa intervenendo ad un convegno<br />

internazionale sulle nuove religioni,<br />

Alessandro Pagano, allora assessore<br />

alla cultura della Regione<br />

Siciliana, sosteneva che in Europa<br />

la <strong>di</strong>fesa dei <strong>di</strong>ritti delle minoranze<br />

è spesso promossa con un metodo<br />

assolutamente sbagliato. Si ritiene,<br />

cioè, che il modo migliore per <strong>di</strong>fendere<br />

le minoranze consista nel<br />

far finta che le maggioranze non<br />

esistano e anzi nel dare addosso<br />

alle maggioranze pubblicamente e<br />

con gesti <strong>di</strong> grande valore simbolico.<br />

E l’onorevole Pagano faceva<br />

riferimento alla Spagna <strong>di</strong> Josè<br />

Luis Rodriguez Zapatero, che non<br />

tiene conto della maggioranza dei<br />

citta<strong>di</strong>ni spagnoli che sono cattolici,<br />

provocandoli in continuazione<br />

con misure anticlericali che offendono<br />

punti essenziali della loro<br />

fede. Secondo il ragionamento <strong>di</strong><br />

Pagano lo zapaterismo è una fabbrica<br />

<strong>di</strong> xenofobia, proprio perché<br />

“quando non si rispettano, anzi si<br />

<strong>di</strong>sprezzano pubblicamente, i <strong>di</strong>ritti<br />

delle maggioranze, queste si innervosiscono<br />

e si crea un clima dove<br />

anche l’effettiva tutela delle minoranze<br />

– che non può essere giuri<strong>di</strong>ca,<br />

ma ha bisogno del consenso<br />

– <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficile”.(Massimo Introvigne,<br />

minoranze religiose e <strong>di</strong>ritti<br />

delle maggioranze. Contro lo zapaterismo,<br />

2.7.05 Il Domenicale).<br />

Domenico Bonvegna<br />

d’amore, che la sessualità è<br />

un dono e il sesso sfrenato<br />

è un corpo senz’anima; che<br />

amare è perdonare e che litigare<br />

è bello quando ci si ama.<br />

Il loro perdonarsi mi educa<br />

più <strong>di</strong> qualsiasi pre<strong>di</strong>ca sull’amore.<br />

Voglio ringraziarti<br />

per le rughe sul volto <strong>di</strong><br />

mamma e la pelle raggrinzita<br />

<strong>di</strong> papà. Si preoccupano non<br />

della vecchiaia che avanza<br />

inesorabile ma <strong>di</strong> farmi bella<br />

la vita con i loro sacrifici, la<br />

loro fatica quoti<strong>di</strong>ana, le loro<br />

gioiose privazioni. Ho capito<br />

che il vero fitness non è<br />

quello delle super affollate<br />

palestre dove madri e padri<br />

quarantenni e svampiti trovano<br />

il tempo <strong>di</strong> andare nonostante<br />

il lavoro e i problemi.<br />

<strong>La</strong> vera bellezza è quella<br />

dell’amore che hai dentro e<br />

che sa farsi dono, amore che<br />

ti fa essere sempre giovane.<br />

Preferisco, Signore, genitori<br />

consumati dall’amore che<br />

genitori belli esteticamente<br />

e vuoti dentro, voglio accarezzare<br />

volti rugosi e non tirati<br />

ed essere accarezzato da<br />

mani callose e non curate per<br />

sentire il calore ed il valore<br />

<strong>di</strong> una vita donata per amore.<br />

Magnifica l’anima mia<br />

il Signore perché si è fatto<br />

padre e madre dell’umanità<br />

nella grotta semplice e bella<br />

<strong>di</strong> Betlemme e non nei templi<br />

<strong>di</strong> Gerusalemme, perché ha<br />

voluto una famiglia povera e<br />

ricca <strong>di</strong> amore e non la casa<br />

dei potenti del suo tempo.<br />

don Francesco, <strong>di</strong>acono


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

S s peciale cuola<br />

A cura <strong>di</strong><br />

Maria Grazia D’Ettoris Leggere che passione!<br />

<strong>La</strong> Pier Giorgio Frassati racconta<br />

(testo nel <strong>di</strong>segno): In questa scena ho rappresentato<br />

quando il padre, sorpreso e commosso,<br />

guarda suo figlio Colin che gioca a<br />

“marra cinese” con i suoi amici.<br />

Il Giar<strong>di</strong>no Segreto<br />

<strong>di</strong> Hodgson Burnett Frances<br />

Crotone - “Il Giar<strong>di</strong>no Segreto”<br />

è la storia <strong>di</strong> una bambina<br />

inglese, <strong>di</strong> nome Mary,<br />

residente in In<strong>di</strong>a, che, rimasta orfana,<br />

và a vivere nello splen<strong>di</strong>do<br />

palazzo dello zio, in Inghilterra. Li<br />

Mary conosce una sua cameriera privata<br />

che ha qualche anno più <strong>di</strong> lei;<br />

Testo: Ecco arrivare Mary al castello<br />

dello zio Archibald Craven<br />

assieme alla signorina Medlock<br />

Ugo Bellezza<br />

Nico Greco<br />

Angelo Scorza<br />

Francesco Palmieri<br />

Francesco Au<strong>di</strong>tore<br />

Classe 5° A -<br />

Scuola “M. Montessori”<br />

(Testo nel <strong>di</strong>segno): Marta mostra a<br />

Mary il regalo che le ha fatto la mamma<br />

per darglielo.<br />

il primo approccio non è dei migliori,<br />

ma successivamente acquistano<br />

una maggiore confidenza l’una nei<br />

confronti dell’altra. Un giorno Mary<br />

decide <strong>di</strong> andare a vedere i giar<strong>di</strong>ni<br />

del palazzo ed è proprio in questo<br />

momento che la bambina conosce<br />

il fratello della sua cameriera che<br />

ha una grande passione e amore per<br />

la natura. Mary inizialmente è arrogante<br />

e scontrosa con il ragazzo,<br />

Alessandra Iemma<br />

Classe 5° A - Scuola “M. Montessori”<br />

ma successivamente i due <strong>di</strong>ventano<br />

amici. <strong>La</strong> bambina, dopo qualche<br />

tempo, conosce suo cugino, un bambino<br />

isterico che è convinto <strong>di</strong> avere<br />

un problema alle gambe. A questo<br />

punto della storia Mary cerca <strong>di</strong> aiutare<br />

il cugino, anche se è un’impresa<br />

molto complessa, però lei non si da<br />

per vinta; nel frattempo la bambina<br />

scopre l’esistenza <strong>di</strong> un giar<strong>di</strong>no segreto,<br />

cinto da un’edera molto fitta<br />

e chiuso da una porta <strong>di</strong> ferro ben<br />

nascosta. Mary cerca <strong>di</strong> entrare nel<br />

giar<strong>di</strong>no che, verso la fine della vicenda,<br />

rappresenterà due importanti<br />

Recensione<br />

Ottima sceneggiatura, attori non conosciuti,<br />

ma con ottima capacità <strong>di</strong><br />

interpretazione, profitti non molto<br />

alti e film non conosciuto dal cinema, ma<br />

dalla televisione, film drammatico, ma allo<br />

stesso tempo misterioso, travolgente, adatto<br />

maggiormente a un pubblico minorile, ma<br />

anche per qualsiasi età. Film, sceneggiato in<br />

In<strong>di</strong>a e in Inghilterra e parla <strong>di</strong> una bambina<br />

viziata ma dopo, nella continuazione del<br />

film, apparirà dolce e amata dagli spettatori<br />

per la sua forza <strong>di</strong> volontà nello scoprire il<br />

giar<strong>di</strong>no segreto e nell’aiutare suo cugino<br />

Colin. Diverse <strong>di</strong>fferenze tra il contenuto<br />

del libro e del film ma del resto il contenuto<br />

non cambia e resta sempre un ottimo film.<br />

Giorgia Maida<br />

Camilla Pupa<br />

Dalila Iorno<br />

Classe 5° A - Scuola “M. Montessori”<br />

Alessandro Monizzi<br />

Classe 5° A - Scuola “M. Montessori”<br />

traguar<strong>di</strong>: i bambini riescono ad entrare<br />

nel giar<strong>di</strong>no segreto e Mary<br />

riesce a far camminare il cugino.<br />

Secondo la mia opinione questo<br />

libro è avvincente ed interessante;<br />

è un libro ricco <strong>di</strong> particolari<br />

tanto che sembra <strong>di</strong> poter vedere<br />

le vicende senza avere bisogno <strong>di</strong><br />

immagini stampate su un pezzo <strong>di</strong><br />

Impressioni e<br />

riflessioni<br />

Anche quest’anno, abbiamo<br />

partecipato al progetto lettura<br />

presso la Biblioteca “Pier<br />

Giorgio Frassati” con una innovazione:<br />

“il Leggifilm”. Questo progetto<br />

consiste nel confrontare i romanzi con<br />

le versioni cinematografiche tratti dai<br />

libri stessi. Abbiamo iniziato con “il<br />

Giar<strong>di</strong>no Segreto” un romanzo che<br />

narra <strong>di</strong> una bambina nata in In<strong>di</strong>a, <strong>di</strong><br />

nome Mary Lennox. Mary era molto<br />

viziata in quanto circondata solo dalla<br />

servitù, non avendo l’attenzione<br />

dei genitori. Dopo la loro morte, a<br />

causa del colera, Mary venne affidata<br />

ad uno zio che viveva in Inghilterra.<br />

Qui <strong>di</strong>venterà matura, imparerà a<br />

piangere ed insegnerà allo zio come<br />

ridere. Leggendo il libro, ognuno <strong>di</strong><br />

noi, ha immaginato personaggi e luoghi<br />

in modo molto <strong>di</strong>verso da come<br />

poi li ha visti nel film. Il libro ci aiuta<br />

a sviluppare maggiormente la nostra<br />

fantasia mentre il film lascia meno<br />

spazio all’immaginazione. Il libro è,<br />

secondo noi, molto più ricco <strong>di</strong> particolari<br />

rispetto al film. Descrive, in-<br />

(Testo nel <strong>di</strong>segno): Mary scopre<br />

il giar<strong>di</strong>no e rimane sorpresa.<br />

Carlo Morace<br />

Classe 5° A -<br />

Scuola “M. Montessori”<br />

27<br />

carta. Questa storia è adatta a tutte<br />

le età e vi consigliamo <strong>di</strong> prendervi<br />

una vacanza per leggere questo<br />

libro.<br />

Francesco Marcello<br />

Paolo Crugliano<br />

Classe 5° A -<br />

Scuola “M. Montessori”<br />

fatti, in modo molto dettagliato, sia i<br />

caratteri dei personaggi che i luoghi,<br />

mentre il film ce li mostra <strong>di</strong>rettamente,<br />

senza soffermarsi sui particolari.<br />

A noi il film è piaciuto tanto<br />

perché è stato molto commovente e<br />

ci ha mostrato splen<strong>di</strong><strong>di</strong> paesaggi e<br />

scenografie, ma siamo arrivati alla<br />

conclusione che il fascino che trasmette<br />

il libro non è paragonabile<br />

alla visione del film. Sia il libro che<br />

il film sono molto avvincenti, soprattutto<br />

per i problemi che trattano;<br />

come affrontare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> due persone<br />

molto importanti della propria<br />

vita. Questa è stata una esperienza<br />

molto positiva, commovente e<br />

costruttiva perché ci ha insegnato<br />

a reagire con forza e serenità agli<br />

eventi più tragici della nostra vita.<br />

Noi avremmo voluto guardare ed<br />

ascoltare questa storia in un giar<strong>di</strong>no<br />

invece che in una biblioteca,<br />

per apprenderla con più passione.<br />

Alessandra Iemma<br />

Marianna Marando<br />

Carlotta Riillo<br />

Chiara Romano<br />

Federica Voce<br />

Classe 5° A -<br />

Scuola “M. Montessori”


28 Cultura<br />

N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Vincenzo Scaramuzza<br />

Riccardo Muti (Napoli, 28<br />

luglio 1941) è stato <strong>di</strong>rettore<br />

musicale del Teatro alla<br />

Scala <strong>di</strong> Milano dal 1986<br />

al 2005. Frequente ospite<br />

del Festival <strong>di</strong> Berlino e<br />

della Filarmonica <strong>di</strong> Vienna,<br />

partecipa abitualmente al<br />

Festival <strong>di</strong> Salisburgo dove<br />

è particolarmente apprezzato<br />

per l’allestimento delle<br />

opere mozartiane.<br />

Quest’anno la stagione<br />

sinfonica e quella cameristica<br />

dell’Accademia <strong>di</strong><br />

Santa Cecilia a Roma presentano<br />

numerose analogie e affinità.<br />

Mai come questa volta, infatti,<br />

le due stagioni si intrecciano,<br />

all’Au<strong>di</strong>torium Parco della<br />

Musica, in un continuo gioco<br />

<strong>di</strong> riman<strong>di</strong>: gran<strong>di</strong> interpreti<br />

della sinfonica che si esibiscono<br />

in recital cameristici (come<br />

Pollini, Argerich, Krylov ...);<br />

due rassegne che prevedono<br />

concerti sinfonici e cameristici<br />

(“Prospettive Pollini” e “Progetto<br />

Scaramuzza”); l’integrale<br />

brahmsiana che si completa con<br />

i tre Quartetti (dopo i Concerti<br />

per Pianoforte e le Sinfonie);<br />

le celebrazioni per “Haendel<br />

a Roma”, <strong>di</strong>stribuite tra i due<br />

calendari. Ed è proprio la<br />

stagione da camera<br />

che ha aperto il<br />

12 ottobre, con tre<br />

Cantate Italiane <strong>di</strong><br />

Haendel, il nuovo<br />

anno <strong>di</strong> musica a<br />

Santa Cecilia. Si<br />

prosegue con “Le<br />

Concert d’Astrée”,<br />

ensemble francese<br />

fondato e <strong>di</strong>retto<br />

da Emmanuelle<br />

Haïm, che sarà a<br />

Santa Cecilia il<br />

19 <strong>di</strong>cembre per<br />

affrontare due<br />

capolavori del<br />

repertorio sacro: il<br />

“Dixit Dominus”<br />

<strong>di</strong> Haendel e il<br />

Magnificat <strong>di</strong> Bach,<br />

solista il grande<br />

soprano Natalie<br />

Dessay. Fra le<br />

novità e le curiosità<br />

della stagione<br />

c a m e r i s t i c a ,<br />

d a v v e r o<br />

s i n g o l a r e i l<br />

concerto “Bach<br />

meets Moondog”<br />

con la Britten<br />

Sinfonia. Il gruppo inglese,<br />

specializzato nel repertorio<br />

contemporaneo, è guidato da<br />

una donna, Joanna McGregor,<br />

Teatro<br />

a cura <strong>di</strong> Giuseppe D’Ettoris<br />

L’Accademia <strong>di</strong> Santa Cecilia a Roma<br />

Carlo Giuffrè (Napoli, 3<br />

<strong>di</strong>cembre 1928) ha interpretato<br />

la maggior parte delle comme<strong>di</strong>e<br />

napoletane del grande De<br />

Filippo, manifestando le sue<br />

doti <strong>di</strong> attore dalla vocazione<br />

comica e grottesca. Numerose<br />

le sue interpretazioni cinematografiche<br />

e nelle fiction<br />

televisive.<br />

Santa Cecilia, parte una ricca stagione musicale<br />

Gianfranco Nitti che in questo caso propone vocale, esibizioni dei<br />

un suo arrangiamento della più importanti quartetti<br />

monumentale “Arte della Fuga” europei del momento e<br />

<strong>di</strong> Bach, insieme alle “Sidewalk <strong>di</strong> alcuni solisti dell’Ac-<br />

dances” (danze da marciapiede) cademia. E veniamo<br />

<strong>di</strong> Moondog, simbolo alla stagione sinfonica:<br />

dell’America ‘on the road’: Louis anche quest’anno saranno<br />

Thomas Har<strong>di</strong>n (questo il vero ben nove le produzioni<br />

nome <strong>di</strong> Moondog, morto sette <strong>di</strong> Pappano, al suo<br />

anni fa) era un musicista cieco terzo anno da <strong>di</strong>rettore<br />

<strong>di</strong> grande talento, che viveva musicale dell’Accademia<br />

sui marciapie<strong>di</strong> e sostava spesso Nazionale <strong>di</strong> Santa<br />

davanti all’ingresso della Cecilia. L’apertura (13, 14<br />

Carnegie Hall <strong>di</strong> New York; e 15 ottobre) è riservata<br />

qui componeva e improv- a due pietre miliari<br />

visava su strumenti <strong>di</strong> fortuna, <strong>di</strong> epoche <strong>di</strong>verse: la<br />

stregando musicisti come Igor “Sinfonia per otto voci<br />

Stravinskij e Charlie Parker. e orchestra” <strong>di</strong> Luciano<br />

Joanna MacGregor ha ricostruito Berio, del 1968, e lo<br />

alcuni dei suoi manoscritti, per “Stabat Mater” <strong>di</strong> Rossini.<br />

far conoscere al mondo il fascino Le scelte riflettono il<br />

visionario <strong>di</strong> queste musiche (29 gusto <strong>di</strong> Pappano nell’ac-<br />

febbraio 2008). Inoltre, per la costare pagine <strong>di</strong> carattere<br />

serata del 19 marzo, la Schola contrastante, per stabili-<br />

Cantorum de Caracas (gruppo re confronti a <strong>di</strong>stanza<br />

che fa parte <strong>di</strong> un progetto e scoprire analogie<br />

<strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> bambini e inaspettate. Affiancano i<br />

l’avveniristico Au<strong>di</strong>torium “Parco della Musica”<br />

ragazzi <strong>di</strong>sagiati) eseguirà la<br />

Passione secondo Marco, che il<br />

compositore argentino Osvaldo<br />

Golijov ha scritto per il 250°<br />

anniversario della<br />

morte <strong>di</strong> Bach. Si<br />

tratta <strong>di</strong> uno spettacolo<br />

che prevede, oltre al<br />

coro, un’orchestra<br />

singolare, composta<br />

da musicisti jazz e<br />

classici, un soprano<br />

e un ballerino <strong>di</strong><br />

capoeira (19 marzo).<br />

Come <strong>di</strong> consueto,<br />

non mancano nella<br />

stagione da camera<br />

<strong>di</strong> Santa Cecilia i<br />

migliori pianisti<br />

e violinisti della<br />

scena internazionale,<br />

una serata<br />

de<strong>di</strong>cata al recital<br />

complessi ceciliani gli Swingle<br />

Singers (le storiche otto voci<br />

americane per cui la Sinfonia<br />

<strong>di</strong> Berio è nata) mentre, per<br />

lo “Stabat” <strong>di</strong> Rossini, è<br />

previsto un cast <strong>di</strong> voci <strong>di</strong><br />

primo piano: Emma Bell, Sonia<br />

Ganassi, i tenori Lowrence<br />

Brownlee (13 e 14), Colin Lee<br />

(il 15 ) e Shen Yang . Pappano<br />

<strong>di</strong>rigerà quest’anno, il 21<br />

<strong>di</strong>cembre, anche l’atteso concerto<br />

natalizio de<strong>di</strong>cato alla pace: sarà<br />

il “Gala Offenbach”, carrellata<br />

<strong>di</strong> brani tratti dalle operette <strong>di</strong><br />

Jacques Offenbach, il francotedesco<br />

che fu quasi l’inventore<br />

del genere. Protagonista vocale,<br />

<strong>di</strong> nuovo Sonia Ganassi. E poi<br />

ancora, oltre ai primi frutti <strong>di</strong> un<br />

nuovo sodalizio con Maurizio<br />

Pollini (a gennaio), Pappano<br />

<strong>di</strong>rigerà l’integrale delle<br />

Ripresa aerea del Parco della Musica in Roma<br />

Sinfonie <strong>di</strong> Brahms a febbraio<br />

e, a conclusione <strong>di</strong> un anno<br />

assai intenso, una nuova<br />

e<strong>di</strong>zione della Nona Sinfonia<br />

<strong>di</strong> Beethoven il 26, 28 e 29<br />

aprile. Il secondo concerto<br />

della stagione cadrà appena<br />

dopo la chiusura della Festa<br />

del Cinema <strong>di</strong> Roma. Ovvio,<br />

q u i n d i , l ’ o m a g g i o a d u n<br />

Accademico <strong>di</strong> Santa Cecilia<br />

che ha ricevuto recentemente il<br />

più ambito dei premi cinematografici,<br />

l’Oscar alla carriera:<br />

Ennio Morricone sarà l’autore<br />

eseguito nel concerto del 27,<br />

29 e 30 ottobre. Altri nomi<br />

in programma: il pianista<br />

j a z z S t e f a n o B o l l a n i ,<br />

il <strong>di</strong>rettore e compositore<br />

cinese Tan Dun, il soprano<br />

lituano Violeta Urmana e,<br />

fuori abbonamento, orchestre<br />

internazionali come la Philharmonique<br />

du Luxembourg e la<br />

China Philharmonic. Tutto<br />

il programma della Stagione<br />

2007–2008 dell’Accademia<br />

<strong>di</strong> Santa Cecilia, oltre alle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> abbonamento.


N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Economia<br />

Per gli sfratti, non prevale la<br />

l o g i c a a n t i p r o p r i e t a r i a<br />

Corrado Sforza Fogliani<br />

Presidente Confe<strong>di</strong>lizia<br />

Per gli sfratti, la logica antiproprietaria<br />

- davanti alle<br />

vibrate proteste della nostra<br />

organizzazione e, soprattutto, davanti<br />

ai passi formali da noi fatti<br />

in sede governativa - non ha prevalso.<br />

<strong>La</strong> Sinistra ra<strong>di</strong>cale (che impone,<br />

invece, al Governo <strong>di</strong> andare<br />

avanti col Catasto ai Comuni e col<br />

Catasto patrimoniale, e che pone il<br />

veto - insieme a CGIL-CISL-UIL -<br />

al varo della cedolare secca del 20<br />

per cento per i red<strong>di</strong>ti da locazione)<br />

ha avuto la peggio. Il blocco degli<br />

sfratti - entrato in Consiglio dei ministri<br />

come decreto legge, proposto<br />

dalla Presidenza del Consiglio e dal<br />

ministro della Solidarietà sociale,<br />

Ferrero, <strong>di</strong> Rifondazione comunista<br />

- ne è uscito come semplice<br />

<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge. Ciò significa che<br />

il blocco per particolari categorie<br />

<strong>di</strong> inquilini scaduto il 15 ottobre (e<br />

che - in varie versioni territoriali -<br />

andava avanti dal 2000) non è stato<br />

rinnovato e, quin<strong>di</strong>, che il blocco<br />

non c’è più, in nessuna parte d’Italia,<br />

e per nessuno. Una proroga<br />

entrerebbe in vigore solo se ed in<br />

quanto il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge varato<br />

dal Consiglio dei ministri venisse<br />

convertito (ciò <strong>di</strong> cui daremmo imme<strong>di</strong>ata<br />

notizia) in legge, a seguito<br />

dell’or<strong>di</strong>nario iter parlamentare.<br />

Oggi come oggi, le esecuzioni <strong>di</strong><br />

rilascio possono essere sospese<br />

solo a seguito <strong>di</strong> specifici provve<strong>di</strong>menti<br />

- che la Confe<strong>di</strong>lizia<br />

impugnerebbe, così come ha fatto<br />

anche in passato, sempre con esito<br />

favorevole - assunti nelle forme <strong>di</strong><br />

legge, mentre all’evidenza non rilevano<br />

assicurazioni verbali (che il<br />

ministro dell’Interno avrebbe dato)<br />

o pretesi accor<strong>di</strong> politici intervenu-<br />

Filippo <strong>La</strong> Mantia<br />

Oste e cuoco<br />

Emozioni, appunti e ricette<br />

<strong>di</strong> cucina<br />

Fabbri<br />

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“Il mio concetto <strong>di</strong> food sta nel creare<br />

un’atmosfera <strong>di</strong> casa, comfort, servizio<br />

e cibo per permettere ai commensali <strong>di</strong><br />

viaggiare stando seduti su una comoda<br />

se<strong>di</strong>a a gustare del cibo che racconti loro<br />

qualcosa <strong>di</strong> importante ma semplice, <strong>di</strong><br />

tra<strong>di</strong>zionale ma con una forza interiore<br />

originale, tale da rendere quell’esperienza<br />

unica, ogniqualvolta lo si desidera.”<br />

Giuliano Scarselli<br />

Or<strong>di</strong>namento giu<strong>di</strong>ziario<br />

e forense<br />

Giuffrè<br />

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Il testo ha due obiettivi: in primo luogo vuole<br />

essere un manuale ad uso degli studenti<br />

con riferimento ad una <strong>di</strong>sciplina che molte<br />

facoltà stanno reintroducendo nei corsi <strong>di</strong><br />

laurea; in secondo luogo aspira ad essere<br />

oggetto d’interesse <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ci ed avvocati<br />

e <strong>di</strong> quanti lavorino nelle aule <strong>di</strong> giustizia,<br />

con il commento della legislazione vigente<br />

in materia e molte notizie e curiosità<br />

sulle professioni <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ce ed avvocato.<br />

ti (secondo <strong>di</strong>chiarazioni del già<br />

detto ministro Ferrero) neppure ai<br />

fini del <strong>di</strong>niego della concessione<br />

della forza pubblica, se l’impiego<br />

della stessa fosse in effetti necessario<br />

in singoli casi. Dinieghi che<br />

esporrebbero comunque lo Stato,<br />

salvo altri, al risarcimento del<br />

danno provocato, come da recenti<br />

sentenze della Cassazione e della<br />

Corte europea. <strong>La</strong> Confe<strong>di</strong>lizia ha<br />

espresso - in una nota - il proprio<br />

plauso per l’azione svolta dal ministro<br />

per le Infrastrutture Di Pietro,<br />

Un quoti<strong>di</strong>ano nazionale ha riportato<br />

qualche giorno fa la seguente<br />

<strong>di</strong>chiarazione della organizzazione<br />

Action a proposito del Prefetto <strong>di</strong><br />

Roma, Carlo Mosca: “Mosca ci ha anche<br />

detto che in certi casi le nostre occupazioni<br />

sono state utili”. Se le affermazioni<br />

attribuite al Prefetto Mosca sono vere, c’è<br />

da rimanere sconcertati. Le occupazioni<br />

alle quali ci si riferisce sono una pratica<br />

violenta e illegale che nessuno Stato <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto può tollerare e <strong>di</strong> fronte alla quale<br />

la proprietà e<strong>di</strong>lizia si aspetta dalla pubblica<br />

autorità una attività <strong>di</strong> prevenzione<br />

e repressione capace <strong>di</strong> garantire i più elementari<br />

principi dello Stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto e <strong>di</strong><br />

un or<strong>di</strong>nato svolgimento della vita civile.<br />

Secondo quanto riportato nell’articolo citato,<br />

a detta <strong>di</strong> Action il Prefetto <strong>di</strong> Roma<br />

avrebbe invece ad<strong>di</strong>rittura evidenziato la<br />

“utilità” <strong>di</strong> tale pratica. Solo una smentita<br />

ufficiale può tranquillizzare<br />

Utilità<br />

Pisoni, Biancone, Busso, Cisi<br />

Il bilancio consolidato<br />

IAS/IFRS<br />

Giuffrè<br />

pp. XVII-372 Euro 30,00<br />

Il lavoro prende avvio dall’analisi del quadro<br />

giuri<strong>di</strong>co <strong>di</strong> riferimento originato dall’introduzione<br />

dei principi contabili internazionali<br />

nell’ambito Europeo, in<strong>di</strong>viduando<br />

le regole cui devono o possono riferirsi i<br />

gruppi quotati e gli altri gruppi che hanno<br />

l’obbligo <strong>di</strong> redazione del bilancio consolidato.<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale e<br />

leggi complementari<br />

Giuffrè<br />

pp. XX-1278 Euro 14,00<br />

Il Co<strong>di</strong>ce è aggiornato a: · Legge 3 agosto<br />

2007, n. 124 (servizi <strong>di</strong> sicurezza e segreto <strong>di</strong><br />

Stato) · Legge 3 agosto 2007, n. 123 (sicurezza<br />

sul lavoro)· Legge 6 aprile 2007, n. 46 <strong>di</strong><br />

conversione del D.L. n. 10/2007 (lavoratori <strong>di</strong><br />

Paesi terzi) Leggi complementari: Casellario<br />

giu<strong>di</strong>ziale - Cooperazione giu<strong>di</strong>ziaria - Giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> pace - Manifestazioni sportive - Minorenni<br />

- Or<strong>di</strong>namento penitenziario - Segreto <strong>di</strong> Stato<br />

e Servizi <strong>di</strong> sicurezza - Spese <strong>di</strong> giustizia<br />

- Stranieri extracomunitari - Stupefacenti.<br />

che ha impe<strong>di</strong>to la reiterazione del<br />

blocco e quin<strong>di</strong> il varo <strong>di</strong> un nuovo<br />

provve<strong>di</strong>mento ad esecuzione<br />

imme<strong>di</strong>ata a carico della proprietà,<br />

così riaffermando la vali<strong>di</strong>tà del<br />

principio <strong>di</strong> legalità ed i presupposti<br />

fondanti <strong>di</strong> uno Stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto.<br />

Dal canto suo, la Confe<strong>di</strong>lizia ha<br />

anche rappresentato in tutte le se<strong>di</strong><br />

che sarebbe stato semplicemente<br />

vergognoso bloccare gli sfratti in<br />

849 Comuni d’Italia - così come<br />

veniva proposto al Consiglio dei<br />

ministri - avanti le previsioni del<br />

A cura <strong>di</strong> Gianfranco D’Ettoris<br />

decreto legge n. 159/’07 (che offre<br />

ai Comuni possibilità imme<strong>di</strong>ate <strong>di</strong><br />

utilizzazione <strong>di</strong> unità immobiliari<br />

per i passaggi da casa a casa, sia attraverso<br />

pronte ristrutturazioni che<br />

attraverso locazioni <strong>di</strong> unità immobiliari),<br />

ed avanti - soprattutto - il<br />

fatto che un’indagine <strong>di</strong> Nomisma<br />

condotta per conto del Ministero<br />

Infrastrutture, ha accertato che,<br />

nella gran parte delle provincie<br />

italiane (47, per l’esattezza), non è<br />

scattato alcun blocco <strong>di</strong> sfratti sulla<br />

base del provve<strong>di</strong>mento scaduto e,<br />

soprattutto, che gli sfratti bloccati<br />

in tutto il resto d’Italia erano 2889<br />

in tutto. Un problema non certo<br />

<strong>di</strong>fficile da affrontare se si considera<br />

che - come la Corte dei conti ha<br />

accertato - le unità immobiliari del<br />

patrimonio dell’e<strong>di</strong>lizia pubblica<br />

A cura della CONFEDILIZIA <strong>di</strong> Crotone - Via Lucifero 0 - Tel. 0962/905192<br />

Sito Internet: www.godel.it/confe<strong>di</strong>liziakr<br />

Armand Frèmant<br />

Vi piace la geografia?<br />

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<strong>La</strong> geografia è poco conosciuta e spesso<br />

non molto amata. Tuttavia, grazie alla democratizzazione<br />

dei viaggi e delle escursioni,<br />

alla globalizzazione, alla <strong>di</strong>ffusione<br />

del turismo e all’urbanizzazione crescente<br />

delle nostre regioni, tutti, spesso inconsapevolmente,<br />

fanno della geografia. Per quale<br />

motivo allora si conosce così male questa<br />

<strong>di</strong>sciplina che apre le porte del mondo?<br />

Matthew MacDonald<br />

Excel 2007<br />

Tecniche Nuove<br />

Pagg. XIV-656 Euro 39,90<br />

Questo testo tratta come costruire un<br />

foglio elettronico funzionale e utilizzabile,<br />

spiega come inserire e formattare<br />

l’informazione affinché sia chiaramente<br />

comprensibile e spende buona parte<br />

sui problemi essenziali: usare formule<br />

e funzioni, stampare rapporti e<br />

inserire grafici e tabelle per un’ottima comunicazione<br />

informativa.<br />

29<br />

occupate senza titolo (e che quin<strong>di</strong><br />

potrebbero - e dovrebbero - essere<br />

messe a <strong>di</strong>sposizione dei meno abbienti)<br />

sono in tutta Italia fra le 25<br />

e le 30 mila. Portarne in stato <strong>di</strong> legalità<br />

anche solo 3.000 (un ben limitato<br />

numero percentuale, quin<strong>di</strong>) servirebbe<br />

a dare alloggio, nelle <strong>di</strong>verse<br />

città, a tutti coloro che hanno finora<br />

beneficiato - magari per 7 interi anni<br />

- del blocco. Ma è una questione <strong>di</strong><br />

volere questo, e <strong>di</strong> non volere - invece<br />

- continuare a costruire e costruire.<br />

Come la gran parte dei politici e dei<br />

sindacalisti, per non parlare dei costruttori<br />

- tutti per evidenti, anche se<br />

<strong>di</strong>fferenti, ragioni - continuano a voler<br />

fare, con continuo, enorme spreco<br />

<strong>di</strong> territorio, contro i quali i Ver<strong>di</strong> - al<br />

Governo - si guardano bene dal protestare,<br />

anche minimamente.<br />

Sfratti e occupazioni, sconcertanti<br />

<strong>di</strong>chiarazioni dal prefetto <strong>di</strong> Roma<br />

Giorgio Spaziani Testa<br />

Segretario generale Confe<strong>di</strong>lizia<br />

gli enti e le società proprietarie <strong>di</strong> beni<br />

immobili, i proprietari <strong>di</strong> casa e gli stessi<br />

singoli risparmiatori <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia in genere.<br />

Si sono del resto già visti gli effetti <strong>di</strong><br />

una recente sentenza della Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />

malamente (o quantomeno impropriamente)<br />

presentata: gli occupanti<br />

abusivi che esibivano alle forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />

fogli col <strong>di</strong>spositivo della sentenza.<br />

Ora, esibiranno le <strong>di</strong>chiarazioni (finora,<br />

non smentite) del Prefetto? Ma al Prefetto<br />

<strong>di</strong> Roma viene attribuito dallo stesso<br />

quoti<strong>di</strong>ano anche altro. “Non concederà<br />

la forza pubblica in questa città per gli<br />

sfratti per finita locazione, per morosità e<br />

anche per gli inquilini senza titolo che vivono<br />

nelle case degli enti”. Si tratterebbe<br />

– avrebbe precisato Palazzo Valentini –<br />

<strong>di</strong> una “decisione conforme alle <strong>di</strong>rettive<br />

del Governo in attesa dell’approvazione<br />

<strong>di</strong> un pacchetto nazionale sugli sfratti per<br />

ammortizzare l’emergenza casa”. Sempre<br />

se sono vere, anche queste <strong>di</strong>chiarazioni<br />

creano sconcerto, e la Confe<strong>di</strong>lizia ha imme<strong>di</strong>atamente<br />

attivato tutti gli strumenti<br />

per tutelare i proprietari <strong>di</strong> casa, in particolare<br />

chiedendo spiegazioni al Governo<br />

circa le ipotizzate “<strong>di</strong>rettive”. Il blocco<br />

sfratti – che, in ogni caso, riguardava<br />

specifiche categorie <strong>di</strong> inquilini per i soli<br />

sfratti per finita locazione, e non certo<br />

casi <strong>di</strong> morosità o, ad<strong>di</strong>rittura, <strong>di</strong> inquilini<br />

senza titolo – è infatti definitivamente<br />

scaduto il 15 ottobre. E la Confe<strong>di</strong>lizia ha<br />

già chiarito che le esecuzioni <strong>di</strong> rilascio<br />

potrebbero quin<strong>di</strong> essere sospese solo a<br />

seguito <strong>di</strong> specifici provve<strong>di</strong>menti assunti<br />

nelle forme <strong>di</strong> legge (il Consiglio dei<br />

Ministri del 23 ottobre scorso ha semplicemente<br />

approvato un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge<br />

contenente una proroga che entrerà in<br />

vigore se ed in quanto venisse convertito<br />

in legge dal Parlamento a seguito dell’or<strong>di</strong>nario<br />

iter parlamentare). Non rilevano<br />

assicurazioni verbali o pretesi accor<strong>di</strong><br />

politici neppure ai fini del <strong>di</strong>niego della<br />

concessione della forza pubblica, se ed<br />

in quanto necessaria nei singoli casi. Tali<br />

<strong>di</strong>nieghi esporrebbero comunque lo Stato<br />

– e salvo altri – al risarcimento del danno<br />

provocato, come <strong>di</strong>mostrano recenti sentenze<br />

della Cassazione e della Corte europea<br />

dei <strong>di</strong>ritti dell’uomo. In ogni caso,<br />

quel che preme rilevare è che è inau<strong>di</strong>to<br />

che si tutelino (se queste sono davvero le<br />

intenzioni del nuovo Prefetto <strong>di</strong> Roma,<br />

nominato da questo Governo) perfino i<br />

morosi e i senza titolo (occupanti abusivi,<br />

a parlar chiaro). E poi, ci si meraviglia<br />

che le occupazioni si moltiplichino e<br />

siano ormai giunte ad un ritmo pressoché<br />

giornaliero? E ci si può meravigliare,<br />

allora, che le unità immobiliari abusivamente<br />

occupate siano in Italia – secondo<br />

la Corte dei Conti – 25/30mila? <strong>La</strong> proprietà<br />

e<strong>di</strong>lizia – già gravata da un carico<br />

fiscale senza eguali – attende <strong>di</strong> sapere se<br />

almeno i suoi più elementari <strong>di</strong>ritti siano<br />

garantiti.<br />

Paolo Tonini<br />

Manuale <strong>di</strong> procedura<br />

penale<br />

Giuffrè<br />

pp. XXVI-896 Euro 58,00<br />

Al presente Manuale si può affiancare<br />

come complemento la Guida allo stu<strong>di</strong>o<br />

del processo penale. Tavole sinottiche ed<br />

atti, dello stesso autore, ed. Giuffrè. <strong>La</strong><br />

Guida riporta schemi ed esempi <strong>di</strong> atti<br />

processuali; essa è sud<strong>di</strong>visa in base alle<br />

medesime parti e capitoli che appaiono nel<br />

Manuale così da permettere un continuo<br />

collegamento con lo stu<strong>di</strong>o del medesimo.<br />

Bartolomeo Romano<br />

Guida alla parte speciale del<br />

<strong>di</strong>ritto penale<br />

Giuffrè<br />

Pagg. XVI-152 Euro 14,00<br />

Il volume si propone quale utile premessa<br />

alla parte speciale del <strong>di</strong>ritto penale, in modo<br />

tale che i lettori trovino, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla scelta operata in or<strong>di</strong>ne al settore poi<br />

ulteriormente approfon<strong>di</strong>to, le medesime<br />

nozioni introduttive. A tal fine, sono delineate<br />

le tematiche generali, relative alla<br />

parte speciale del co<strong>di</strong>ce penale, affiancando<br />

ad una breve analisi dei titoli un quadro<br />

panoramico delle incriminazioni esistenti.


Religione<br />

30 N° 18/2007 - ANNO XVI - 30 <strong>di</strong>cembre<br />

C o s t r u t t i v i s m o<br />

o I n t u i z i o n i s m o<br />

4^ Parte<br />

Cosimo Galasso<br />

Anche questo filone<br />

<strong>di</strong> pensiero<br />

nacque come risposta<br />

al clima <strong>di</strong> scoramento<br />

e d’incertezza<br />

che, sul finire del XIX<br />

secolo, s’abbatté sulla<br />

matematica a seguito<br />

della scoperta dei<br />

paradossi logici nella<br />

teoria degli Insiemi e<br />

degli Insiemi infiniti<br />

<strong>di</strong> G.Cantor(1845-<br />

1918). Gli esponenti<br />

principali del costruttivismo<br />

furono L. Kronecker(1823-1891)<br />

e,<br />

in seguito, L. Brouwer(1881-1966).<br />

In<br />

via prudenziale, si<br />

stabilì d’includere<br />

nella matematica soltanto<br />

quegli enunciati<br />

deducibili-secondo<br />

una sequenza finita <strong>di</strong><br />

passi- dai numeri nat<br />

urali(1,2,3.)considera<br />

ti d’origine <strong>di</strong>vina ed<br />

autoevidenti. In pratica,<br />

date queste premesse,<br />

si tagliavano<br />

fuori vaste aree della<br />

matematica. Hilbert,<br />

naturalmente, avversò<br />

imme<strong>di</strong>atamente la<br />

corrente intuizionista<br />

e nella sua opera Ricerche<br />

sui fondamenti<br />

della matematica, ne<br />

denunciò il programma:<br />

”Essi cercano <strong>di</strong><br />

Francio j. Moloney<br />

Il Vangelo <strong>di</strong> Giovanni<br />

Elle<strong>di</strong>ci<br />

Pagg. 544 Euro 44,00<br />

Questo stu<strong>di</strong>o si concentra sul progetto<br />

narrativo del Quarto Vangelo e analizza<br />

l’influenza che la storia in esso narrata<br />

ha avuto sui suoi lettori. Concepito per<br />

un pubblico che va ben oltre la cerchia<br />

<strong>di</strong> lettori del primo secolo, il Vangelo <strong>di</strong><br />

Giovanni parla ai cristiani <strong>di</strong> tutti i tempi<br />

e li chiama a operare, una volta per<br />

sempre, la più importante scelta <strong>di</strong> vita.<br />

Luigi Giussani<br />

Lettere <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> amicizia<br />

ad Angelo Majo<br />

San Paolo<br />

Pagg. 152 Euro 10,00<br />

Un libro che è già un documento storico.<br />

Pubblicato per la prima volta nel 75°<br />

compleanno <strong>di</strong> Luigi Giussani per opera <strong>di</strong><br />

monsignore Angelo Majo, suo compagno<br />

<strong>di</strong> seminario e amico per la vita, il libro<br />

viene oggi riproposto come documento<br />

dell’animo appassionato del fondatore <strong>di</strong><br />

Comunione e Liberazione.<br />

salvare la matematica<br />

gettando a mare tutto<br />

ciò che appare scomodo…seguendo<br />

questi<br />

riformatori rischiamo<br />

<strong>di</strong> perdere una gran<br />

parte dei nostri tesori<br />

più preziosi.”. Tutti<br />

quei concetti-in primis<br />

quello d’infinito-che<br />

non avevano alcuna<br />

valenza concreta, erano,<br />

infatti, scartati a<br />

priori. In particolare,<br />

il concetto d’infinito<br />

era così controintuitivo<br />

e lontano dal cosiddetto<br />

“uomo della<br />

strada”che molti matematici<br />

lo trovavano<br />

ad<strong>di</strong>rittura “ripugnante”.<br />

Di converso, per<br />

altri, risultò <strong>di</strong> una<br />

bellezza e <strong>di</strong> una profon<strong>di</strong>tà<br />

senza eguali,<br />

tanto da far <strong>di</strong>re al<br />

solito, inesauribile,<br />

Hilbert, in polemica<br />

con gli intuizionisti,<br />

che:”L’Infinito è<br />

il frutto più mirabile<br />

del pensiero matematico,<br />

e anzi una delle<br />

più alte realizzazioni<br />

dell’attività intellettualeumana…Nessuno<br />

riuscirà a cacciarci<br />

dal Para<strong>di</strong>so che<br />

Cantor ha creato per<br />

noi”. Questa corrente,<br />

proprio perché “costruiva”<br />

la matematica<br />

“passo dopo passo”, fu<br />

chiamata costruttivismo.<br />

In questo modo<br />

si sperava <strong>di</strong> evitare la<br />

trappola dei paradossi<br />

logici. Lo scienziato<br />

inglese J. Barrow,<br />

molto opportunamente,<br />

ha definito questa<br />

corrente come “L’ImmacolataCostruzione”.<br />

Il costruttivismo,<br />

inoltre, coerentemente<br />

alle sue premesse, era<br />

costretto a rinunciare<br />

anche alla <strong>di</strong>mostrazione<br />

per assurdo<br />

-reductio ad absurdum-che,<br />

partendo da<br />

un enunciato iniziale<br />

dato per vero, deduce,<br />

da tale enunciato, una<br />

contrad<strong>di</strong>zione logica,<br />

arrivando, pertanto, a<br />

<strong>di</strong>mostrare la necessaria<br />

falsità dell’enunciato<br />

<strong>di</strong> partenza.<br />

Concettualismo<br />

Questa corrente <strong>di</strong><br />

pensiero considera<br />

la matematica esclusivamente<br />

come uno<br />

strumento utile, senza<br />

alcuna valenza filosofica;<br />

è una concezione<br />

tipica <strong>di</strong> chi-economisti,<br />

sociologi, ingegneri-<br />

si serve della<br />

matematica come uno<br />

strumento “confezionato”<br />

da altri, per i<br />

propri scopi. Il concettualismo<br />

non crede ad<br />

una realtà matematica,<br />

ma la ritiene utile per<br />

descrivere gli aspetti<br />

quantitativi del mondo<br />

che ci circonda.<br />

(continua...)<br />

L S<br />

I ibri dello pirito<br />

Marina Airol<strong>di</strong>, Dorino Turiz<br />

Maddalena <strong>di</strong> Canossa<br />

San Paolo<br />

Pagg. 182 Euro 11,50<br />

<strong>La</strong> vera biografia <strong>di</strong> Maddalena <strong>di</strong> Canossa<br />

(1774-1835), fondatrice dell’Istituto delle<br />

Figlie della Carità, chiamate comunemente<br />

Canossiane. Fin dalle origini l’attività della<br />

Canossa si rivolse alle necessità dei più<br />

bisognosi: l’insegnamento alle ragazze povere,<br />

l’insegnamento nelle parrocchie della<br />

dottrina cristiana, l’assistenza negli ospedali.<br />

S.S. San Pio X<br />

Pascen<strong>di</strong> Dominici gregis<br />

Cantagalli<br />

Pagg. 136 Euro 13,50<br />

Conosciuta come l’enciclica contro gli<br />

errori del modernismo, contiene un’analisi<br />

approfon<strong>di</strong>ta delle sette metamorfosi che<br />

il pensatore modernista puo’ assumere (filosofo,<br />

credente, storico, critico, teologo,<br />

apologista e riformatore) e propone sette<br />

rime<strong>di</strong> per combattere quella che definisce<br />

la ‘’sintesi <strong>di</strong> tutte le eresie’’, il ritorno alla<br />

tomistica, faro <strong>di</strong> ogni pensiero razionale.<br />

Riflettiamo con i libRi<br />

Aldo Bergamaschi<br />

“Andate e mostrate”<br />

Omelie Anno Liturgico A<br />

EDB<br />

Renato L. De Zan, Roberto<br />

<strong>La</strong>urita<br />

<strong>La</strong> Parola per la Chiesa<br />

EDB<br />

Pagg. 328 Euro 17,50<br />

In una riflessione a due voci, il volume<br />

commenta le letture delle domeniche e delle<br />

feste dell’anno liturgico A. Due sono i poli<br />

<strong>di</strong> attenzione. Il primo è costituito dalla parola<br />

<strong>di</strong> Dio: per ogni domenica e festa R.L.<br />

De Zan esamina i testi biblici mettendone<br />

a fuoco il tema liturgico e la <strong>di</strong>mensione<br />

letteraria. Il secondo è mirato alla ricaduta<br />

pastorale.<br />

A cura <strong>di</strong> Fratel MichaelDavid<br />

Acoompagnati dalla Parola<br />

EDB<br />

Pagg. 120 Euro 7,50<br />

L’Avvento è un tempo privilegiato per la<br />

preghiera e la me<strong>di</strong>tazione. Il volume si<br />

rivolge a ogni cristiano impegnato e, per<br />

le sue caratteristiche tipografiche a carat-<br />

teri gran<strong>di</strong>, in particolare agli anziani e a<br />

persone con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> lettura, testimo-<br />

niando la crescente attenzione delle EDB<br />

nei confronti del pubblico degli ipovedenti.<br />

P. Bergamaschi è un personaggio originale e scomodo.<br />

<strong>La</strong> ra<strong>di</strong>calità che gli è dettata dalle pagine<br />

del Vangelo la vive con rigorosa coerenza nel<br />

servizio ai più poveri, cui da anni offre <strong>di</strong> che sfamarsi.<br />

Le sue omelie – incisive, dotte e corpose<br />

nei concetti ma semplici e familiari nel linguag-<br />

gio – sono prive <strong>di</strong> retorica e capaci <strong>di</strong> carpire l’attenzione dell’u<strong>di</strong>torio.<br />

Lo spettro che oggi si aggira per l’Europa non è<br />

quello del “ritorno delle religioni”, o del “buon<br />

Dio” <strong>di</strong> una volta, come certi laici, ossessionati<br />

dai loro principi, sembrano credere. È piuttosto<br />

quello del nichilismo, la feroce religione<br />

<strong>di</strong> coloro che non credono in nulla e che vorrebbero<br />

persino impe<strong>di</strong>re agli altri <strong>di</strong> credere.<br />

Car<strong>di</strong>nal Roger Etchegaray<br />

Tiro avanti come un asino...<br />

San Paolo<br />

Pagg. 302 Euro 17,00<br />

Bernard Sichère<br />

Cattolico<br />

Perché non dobbiamo rasse-<br />

gnarci a un mondo senza Dio<br />

Lindau<br />

Pagg. 144 Euro 14,00<br />

Tiro avanti come un asino… Più<br />

<strong>di</strong> venti anni fa la pubblicazione <strong>di</strong><br />

questo volume costituì un evento<br />

e<strong>di</strong>toriale in numerosi Paesi d’Europa<br />

e del mondo. In modo conciso<br />

e ironico, con molta bonomia e una<br />

punta <strong>di</strong> malizia a stento trattenuta, il car<strong>di</strong>nale Etchegaray affrontava<br />

temi della vita quoti<strong>di</strong>ana, dell’agire e del pensiero dei cristiani.<br />

Il presepe è la protesta popolare nei confronti<br />

<strong>di</strong> un pensiero teologico assiderato<br />

<strong>di</strong> ragionamenti. Un santo napoletano,<br />

Alfonso de’ Liguori, interpretò questa<br />

nostalgia popolare e l’estasi della gente<br />

<strong>di</strong>nanzi al Mistero con il canto: Tu scen<strong>di</strong><br />

Cristoforo Bove<br />

Il presepe<br />

San Paolo<br />

Pagg. 65 Euro 5,00<br />

dalle stelle! L’autore ripercorre la storie del presepe, ne identifica alcune<br />

specificità regionali, fino alla presunta crisi contemporanea. Bisogna continua<br />

re a fare il presepe.<br />

Francesco <strong>La</strong>mbiasi<br />

Figli nel Figlio<br />

Novena <strong>di</strong> Natale<br />

EDB<br />

Pagg. 40 Euro 2,00<br />

Lungo i giorni della novena <strong>di</strong> Natale<br />

il sussi<strong>di</strong>o accompagna all’incontro col<br />

Bambino avvolto in fasce nella mangiatoia.<br />

Strutturata in modo liturgico e lineare<br />

con un brano del Vangelo seguito da un<br />

breve commento che si chiude con una preghiera<br />

della tra<strong>di</strong>zione cristiana, la novena<br />

è pensata come momento <strong>di</strong> preghiera, ma anche quale occasione <strong>di</strong> riflessione.<br />

Si rimarrà sorpresi nel constatare che l’accento<br />

principale non è posto dall’autore<br />

sul celibato sacerdotale e sulle sue concrete<br />

realizzazioni nel tempo, ma sulla<br />

continenza sacerdotale, praticabile e praticata,<br />

e sempre richiesta dalla Chiesa cat-<br />

Cesare Bonivento<br />

Il celibato sacerdotale<br />

San Paolo<br />

Pagg. 184 Euro 14,00<br />

tolica sia ai celibi che ricevono gli or<strong>di</strong>ni maggiori sia agli sposati che<br />

ricevono il Diaconato.<br />

Antonio Socci<br />

Il segreto <strong>di</strong> Padre Pio<br />

Rizzoli<br />

Pagg. 322 Euro 18,00<br />

Il segreto <strong>di</strong> padre Pio ricostruisce le<br />

tappe <strong>di</strong> una storia folgorante e unica,<br />

raccoglie le parole <strong>di</strong> molti miracolati<br />

e convertiti, ma soprattutto le ine<strong>di</strong>te<br />

rivelazioni dei figli spirituali del santo.<br />

Persone comuni che oggi vivono silenziosamente<br />

fra noi, che sperimentano attualmente<br />

la presenza misteriosa del padre e<br />

col suo aiuto si offrono anch’esse vittime<br />

a beneficio <strong>di</strong> tanti sofferenti e del mondo<br />

intero, in espiazione dei crimini degli uomini<br />

e a protezione della Chiesa.<br />

Renzo <strong>La</strong>vatori<br />

Il Signore verrà nella gloria<br />

EDB<br />

Pagg. 240 Euro 20,00<br />

<strong>La</strong> speranza e l’attesa, così come la domanda<br />

sul futuro dell’uomo e dell’universo, sono<br />

questioni centrali del messaggio cristiano.<br />

<strong>La</strong> riscoperta dell’escatologia cui si è assistito<br />

negli ultimi decenni – in particolar modo<br />

a partire dal Vaticano II – ha condotto a una<br />

ricollocazione della materia negli stu<strong>di</strong>: da<br />

appen<strong>di</strong>ce della teologia essa è <strong>di</strong>venuta<br />

elemento <strong>di</strong> lettura dell’insieme del <strong>di</strong>scorso<br />

teologico.


Auguri<br />

<strong>di</strong> Buon Natale<br />

e Buon Anno


Giuseppe Brienza<br />

Identità cattolica e anticomunismo nell’Italia del dopoguerra<br />

<strong>La</strong> figura e l’opera <strong>di</strong> mons. Roberto Ronca<br />

Presentazione del car<strong>di</strong>nale Fiorenzo Angelini<br />

Prefazione <strong>di</strong> Marco Invernizzi<br />

Nel 30° anniversario della morte <strong>di</strong> mons. Roberto Ronca (avvenuta a Roma il 25 settembre del 1977), fondatore e <strong>di</strong>rettore<br />

per un decennio del movimento civico-politico Unione Nazionale Civiltà Italica (1946-1955), si ripercorrono in questo saggio,<br />

attraverso le vicende biografiche del vescovo romano ricostruite tramite documenti d’archivio ine<strong>di</strong>ti, i più importanti<br />

passaggi della politica italiana del dopoguerra. Ecco quin<strong>di</strong> vissute dal movimento ed interpretate dall’osservatorio privilegiato<br />

delle testate promosse da Civiltà Italica (l’omonimo mensile, il quin<strong>di</strong>cinale L’Italiano e l’Agenzia Romana Informazioni)<br />

le delicate vicende della ricostruzione italiana, la “scelta <strong>di</strong> campo” del 18 aprile 1948, fino a quel “centrismo” degasperiano<br />

(1948-1953) e “post-degasperiano” <strong>di</strong> cui mons. Ronca fu il più attivo e determinato avversario. Il suo <strong>di</strong>segno politico, infatti,<br />

mirava ad intensificare l’azione anticomunista nel Paese e nella società, attraverso l’alleanza delle forze autenticamente<br />

anticomuniste e “nazionali”. Fu il vescovo romano così ad ideare e promuovere, all’inizio degli anni ‘50, ine<strong>di</strong>ti esperimenti<br />

<strong>di</strong> coalizione a livello amministrativo locale, dalla più nota “operazione Sturzo” a Roma (che fallì) alla meno conosciuta ma<br />

significativa “lista Bartolo Longo” a Pompei (che amministrò la piccola citta<strong>di</strong>na campana dal ‘52 al 1955). Essi causarono<br />

tanto <strong>di</strong> quello scompiglio nella politica nazionale, da generare una campagna <strong>di</strong>ffamatoria contro Ronca che lo portò ad un<br />

completo isolamento dal punto <strong>di</strong> vista umano ed ecclesiale. Da tale “caduta in <strong>di</strong>sgrazia”, nel 1955, egli si riprese solo in<br />

seguito all’ascesa al pontificato <strong>di</strong> Giovanni XXIII, che lo conosceva e lo stimava fin dai primi anni del sacerdozio.<br />

I-88900 Crotone, via Lucifero 0<br />

tel. 0962/90.51.92 fax 0962/90.25.28<br />

Opera <strong>di</strong> prossima pubblicazione<br />

ISBN 978-88-893 1-10-0<br />

pp. 244, + 16 ill. € 18,90

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