11.07.2015 Views

Il destino dei paradisi fiscali - Corriere Del Sud

Il destino dei paradisi fiscali - Corriere Del Sud

Il destino dei paradisi fiscali - Corriere Del Sud

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ßTN° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobrePagina re3Padre Giuseppe Santarelli, storico e archeologo di fama internazionale,spiega perché la “Santa Casa” che si venera a Loreto, è proprio quellache un tempo era a Nazaret, nella quale nacque la madre di DioNella casa della MadonnaßRenzo AllegriL’8 settembre la Chiesa hacelebrato la festa liturgicadella Natività della Madonna.In Italia, la festa prendeparticolare significato al Santuariodi Loreto, in provincia diAncona, dove si trova la “Casadella Madonna”, cioè una piccolacostruzione che, secondo la tradizione,sarebbe stata l’abitazione, aNazaret, in Palestina, <strong>dei</strong> genitoridi Maria, nella quale quindi laVergine Santissima sarebbe natae cresciuta. Quella casetta, oggettodi grandissima venerazione findall’inizio della storia cristiana,nel 1291 scomparve all’improvvisoda Nazaret per apparire, alcunianni dopo, sulle colline di Loreto,dove ancora si trova. <strong>Il</strong> fattosuscitò naturalmente stupore. Siverificarono subito prodigi diogni genere, miracoli, guarigioni,conversioni, che fecero pensarecome quella piccola e misteriosacostruzione avesse poteri soprannaturali.In seguito si seppe chequella casetta un tempo era a Nazaret.Non trovando spiegazionidi come potesse essere arrivata aLoreto, si pensò che fosse statatrasportata dagli Angeli. Comunque,la devozione divenne subitograndissima. Per proteggere la casetta,venne costruito un santuariomeraviglioso, che divenne uno<strong>dei</strong> più celebri d’Europa, visitatoda innumerevoli devoti. Nel corso<strong>dei</strong> secoli, perfino 13 Papi si recaronoin pellegrinaggio a Loreto,ultimo Benedetto XVI nel 2007.Giovanni Paolo II vi si recò quattrovolte. E negli annali del Santuariosi ricordano i nomi di parecchiepersone che in vita furonopellegrine a Loreto e che, dopo laloro morte, venderono proclamatesante. E anche di innumerevolicelebrità laiche, quali CristoforoColombo, Galileo Galilei, VittorioAlfieri, Torquato Tasso, Mozart,Goldoni, Giosuè Carducci,D’Annunzio. Michel Montaigne,il filosofo e politico francese, sirecò in pellegrinaggio a Loretonel 1580 per ringraziare la Madonnadi una grazia che avevaricevuto per sua figlia Eleonora.Cartesio, il filosofo francese del“Cogito ergo sum”, vi andò persciogliere un voto e fece la stradaa piedi da Venezia a Loreto.Grande, quindi, fu sempre ladevozione della gente per questoSantuario nel quale si conserva la“Casa natale della Madre Dio”,Ma questa espressione “casanatale della madre di Dio”, qualevalore ha? E’ frutto solo di una“pia tradizione”, di una “fedepopolare”, o poggia su ragionipiù concrete, su documentazioniscientifiche?E’ un interrogativo che si presentaspontaneo, soprattuttoall’uomo d’oggi, imbevuto discetticismo. Interrogativo, però,che da parte degli studiosi riceverisposte scientifiche incredibilmentesconcertanti.«La storia racconta che la casaapparve all’improvviso in questoluogo la notte tra il 9 e il 10Padre Giuseppe Santarellidicembre 1294», dice padre GiuseppeSantarelli, direttore dell’enteche ha lo scopo di diffondere ilculto mariano e di curare la promozionee il decoro artistico delSantuario. «Che sia stata trasportatadagli Angeli, non lo possiamodimostrare scientificamente. Invece,oggi, dopo anni di studi, dianalisi, di ricerche archeologichecompiute con i mezzi più sofisticati,siamo in grado di affermarecategoricamente che questa casettaè proprio quella che fino versola fine del tredicesimo secolo eravenerata a Nazaret come la Casadella Madonna».Padre Giuseppe Santarelli èun religioso cappuccino, ma èanche un famoso uomo di scienza.Storico e archeologo di famainternazionale, ha dedicato granparte della sua vita a organizzare,in collaborazione con altri celebriscienziati, ricerche sull’originedella misteriosa casetta. Le suenumerose pubblicazioni sull’argomentofanno storia. E i datiscientifici che fornisce in questaintervista sono veramente impressionantie fanno capire comela fede “semplice” <strong>dei</strong> nostri aviriguardo “la casa della Madonna”poggiasse su basi granitiche..Siamo all’interno del grandeSantuario di Loreto. La casettadella Madonna è lì di fronte a noi.Povere pareti, di sassi e mattoni,annerite dal tempo, fragili per glianni, con mille rattoppi e interventieseguiti lungo il corso <strong>dei</strong>secoli che testimoniano l’amore ela devozione <strong>dei</strong> fedeli.«Per noi credenti, questa è la reliquiapiù straordinaria», dice ancorPadre Santarelli. «Per questola chiamiamo la “Santa Casa”. Traqueste povere mura nacque e vissela Madonna, cioè la madre diDio, la creatura più santa che maisia esistita sulla terra. Qui, Mariaebbe l’Annunciazione dell’Angeloe qui si realizzò il più grandeevento dell’universo, l’incarnazionedi Dio».<strong>Il</strong> religioso parla sottovoce, pernon disturbare i pellegrini che, inginocchiati,sono raccolti in preghiera.«Vede quella scritta in latinoche sta sulla parete di fondo all’altezzadel tabernacolo? », mi diceancora padre Santarelli. «E’ scritto:“Hic, verbum caro factum est”.Cioè, “qui, in questo luogo, Dio siè fatto carne”. Cerchi di pensare alsignificato concreto di questa frase.Dio, il creatore dell’Universo,Padre Santarelli all’internodella Santa Casain questo luogo, di fronte a questepietre, si è fatto uomo. Queste pietrehanno assistito all’evento deglieventi. Per un credente, c’è da impazzirea pensare a una cosa delgenere. Ecco perché questa piccolacasa costituisce un patrimoniospirituale immenso».«Perché è stata trasportata daNazaret in Italia? », chiedo.«Per essere salvata dalla distruzione»,dice padre Santarelli.«Nella seconda metà del secolotredicesimo in Palestina era in attouna violenta invasione mussulmana,con la distruzione sistematica<strong>dei</strong> luoghi santi cristiani. Qualcuno,uomini, o Angeli, o uominicon l’aiuto certamente del soprannaturale,riuscì a salvare questacasetta portandola in Italia».«Ma perché proprio in Italia enon in un altro luogo? »«Non lo sappiamo. Gli antichistorici, credenti naturalmente, dicevanoche “per provvidenzialedisegno, la Casa della Madonnaera passata dalla terra di Cristo,alla terra del vicario di Cristo”.Loreto allora faceva parte delloStato del Vaticano.«Prima però di fermarsi in Italia,la Casa fece trappa altrove.Dalle ricerche storiche risultache nel maggio 1291 fu trovatada alcuni boscaioli in una raduravicino a Tersatto, nella Dalmazia.E lì vi rimase tre anni e mezzo, eavvennero molti prodigi.«Poi, improvvisamente com’eraarrivata, scomparve. La secondatappa fu una località nei pressidella stazione ferroviaria di Loreto,che allora era un bosco, e sifermò lì alcuni mesi. Passò poi sulcolle di Loreto, in un campo diproprietà di due fratelli, i quali litigavanocontinuamente per dividersile offerte che facevano i pellegrini.E la casa, dopo un po’, sene andò da qual campo e si fermòin mezzo a una strada, di proprietàdel comune, proprio dove si trovaancora. Da lì non si è più mossa».«Quali ricerche sono state fat-te per stabilire che questa casettaè proprio quella che un tempoesisteva a Nazaret? »«Sono state fatte ricerche diogni genere. Ricerche di tipostorico e di tipo archeologico,eseguite da celebri studiosi, siaa Loreto, come anche a Nazaretdove la Santa Casa un tempo sitrovava. Tutte le ricerche hannosempre dimostrato che il raccontodella tradizione è autentico, e cioèche la casa di Loreto è quella cheun tempo era a Nazaret.«Naturalmente le ricerche piùimportanti sono quelle fatte intempi moderni. Soprattutto quelleeseguite a Nazaret tra il 1955 e il1960 sotto la direzione di PadreBellarmino Bagatti, uno <strong>dei</strong> piùillustri archeologi del Ventesimosecolo, e quelle eseguite a Loretodall’architetto Nerio Alfieri, professoredi archeologia a Bologna.«Le ricerche del professor Alfierihanno dimostrato che questacostruzione è piena di assurdeanomalie, in netto contrasto conle costruzioni della zona e anchecon le regole urbanistiche vigentinel tredicesimo secolo. La Casanon ha fondamenta proprie, epoggia veramente su una strada.E’ costituita da sole tre pareti, lequali, per un’altezza di circa tremetri, sono fatte di pietre, e si sache nella zona marchigiana nonesistono cave di pietre e tutte lecostruzioni a quel tempo eranofatta in laterizi.«E’ anomalo che l’unica porta,quella originaria, si trovi al centrodella parete lunga, e non in quellabreve, come è in tutte le chiese ecappelle del tempo, e che sia collocataa nord esposta a forti e frequentiintemperie, contro ogni usoedilizio locale. E’ anomalo ancorache l’unica finestra sia orientata aovest e quindi aperta a una ridottailluminazione, anche qui controogni regola edilizia del tempo.«Ma tutte queste anomalie svanisconose si confrontano con irisultati delle ricerche archeologichefatte a Nazaret. La casadi Loreto non ha fondamentaperché le sue fondamenta sonorimaste a Nazaret, dove un temposi trovava. Ha solo tre paretiperché era appoggiata a unagrotta scavata nella roccia, conla quale costituiva un solo bloccoabitativo. Uno studio straordinariocompiuto dall’architettoNanni Monelli nel 1982, quandoanch’io ero a Loreto, ha dimostratoche se si potesse ritrasportarela casa di Loreto a Nazaret,combacerebbe perfettamente conciò che laggiù è stato trovato. Lemisure della casetta di Loreto eanche lo spessore delle tre pareticorrispondono perfettamente allemisure delle fondamenta che sitrovano a Nazaret. Le pietre conle quali le pareti sono state costruite,sono quelle tipiche dellaPalestina e anche i tipi di muraturausati.«Nanni Monelli ha fatto dellericerche approfondite sulle pietre,trovando che sono lavoratecon una tecnica specifica di queiluoghi palestinesi, propria dellacultura nabatea, cioè di un popolosemita che esisteva in quelle zone.Si trattava di una lavorazione abulino realizzata con un utensiledetto ferrotondo e tondino, e diun’altra lavorazione, sempre ditradizione nabatea, realizzata contratti vicini e poco profondi, attuaticon una subbia a punta. Questetecniche sono assolutamente sconosciutenell’area italiana e inspecie marchigiana.«Io poi ho fatto uno studio specificosui graffiti ancora leggibilisu diverse delle pietre della SantaCasa di Loreto. Ne ho identificatiuna cinquantina e sono segni chesi richiamano a quelli <strong>dei</strong> giu<strong>dei</strong>cristiani della Terra Santa e in particolarea quelli trovati a Nazaret.Ho anche decifrato una scritta incaratteri greci sincopati, che tradottadice: “O Gesù Cristo, figliodi Dio”, frase iniziale di una preghierache si trova scritta, nellagrotta che era accanto alla casa diMaria a Nazaret. Questi e tantissimialtri particolari inducono auna sola conclusione: la Casa diLoreto è proprio quella che fino al1291 si trovava in Palestina e cheda 1300 anni era venerata come laCasa della Madonna».Un’immagine attuale del luogo a Nazaret dove si trovava untempo la “santa casa”


PN° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobre oliticaLasciare Kabul significa consegnarsi ai terroristiNo alla exit strategyL’opinione pubblica non deve temere unimpegno per la difesa delle popolazioni afghaneTalebanimi pare che rasenti il pericolo diuno stato d’animo già presente inAmerica fra le due guerre mondiali,ossia la volontà di ridurre ildibattito politico a chiedersi segli Stati Uniti, e in questo casoanche altri paesi della Coalizione,facciano o meno parte di questopianeta. Se l’opinione pubblicastatunitense e occidentalefosse stata più attenta e partecipealla politica tedesca e a quella dialtre Nazioni europee, forse ilsuo interesse e il suo dissenso intellettualeavrebbero frenato imostri che si impossessaronodell’Europa, spingendola versola strage più disumana che maiabbia travagliato la Terra. I talebani,i terroristi, quanti presumododi ottenere sul territorio quellapesante influenza militare che findall’Ottocento non è riuscita possibilené all’Inghilterra né allaRussia. Entrambe erano Nazioniinteressate al potere politico nelSubcontinente e alle rotte economicheasiatiche; ed oggi sono statesostituite da USA, da una rinnovataRussia post-comunista edal grande gigante cinese, tuttePotenze con appetiti finanziari estrategici nei confronti <strong>dei</strong> mercatiindiani e i giacimenti di idrocarburidell’Asia centrale. Non sideve dimenticare neppure un altrofattore che a me non pare casuale.E cioè che nei momenti di maggioretensione a Kabul, la rete delterrorismo internazionale riescead agitare altri fronti di lotta militarecome la Palestina o l’Iraq.Compiendo uno sforzo oggi notevoleper molti terroristi, in coincidenzacon le offensive degli uni odegli altri, si assiste a una recrudescenzadel lancio di razzi daiterritori palestinesi verso lo Statoisraeliano o a un ritorno di sanguinosiattentati nella capitale iraqena.Se a questo si aggiungonol’arresto di personale occidentalein Iran o le polemiche dichiarazionie i periodici esperimenti militaridella Corea del Nord, si potrebbepensare che in alcune settimanedecisive per le sorti politiche emilitari del conflitto, una menteunica cerchi di distrarre l’attenzionedegli Stati e di deconcentrarel’impegno del Governo americanoin Afghanistan, tenendolobloccato su fronti diversi. Sonod’accordo con Parsi e con altri osservatorisul fatto che è necessarioindividuare una strategia diversada quella oggi attuata, a livelloitaliano e internazionale. Ma ritengoche, proprio per i risultatifino a questo momento conseguiti,sia da escludere qualsiasi disimpegnoitaliano dall’Afghanistan.Nonostante le accuse reciprochetra i candidati alla presidenza delPaese, il fatto stesso che le elezio-ni si siano svolte senza la temutacatastrofe terroristica, rappresentaun enorme successo. Sfidando ipericoli di rappresaglie anche personali(come la mutilazione di alcunielettori, che è purtroppo avvenuta),la grande maggioranzadella popolazione si è recata alleurne alle recenti consultazioni, dimostrandoin maniera del tuttopacifica quanto grande sia la volontàdi iniziare una serena vitapubblica con organi rappresentativiseri ed espressi dagli elettori.Cedere alla tentazione di partireMilitari italiani in Afghanistanfiniti dentro unaguerra”, ha scritto VittorioEmanuele Parsi “Siamosulla Stampa del 5 agosto. Ed èinnegabile che questo sia accadutodavvero, se si tiene conto degliultimi attacchi aperti alle truppedella Coalizione, e del rinnovato“interesse” nei confronti <strong>dei</strong> militariitaliani da parte <strong>dei</strong> terroristiafghani: quasi una mafiosa intimidazioneche sembra mirare a premeresulla via di un disimpegnodel nostro Paese. Gli strateghidella tensione hanno certamenteintuito quali sono i punti debolidell’opinione pubblica e del Governo,e questo non ci deve meravigliare,se si pensa a quanti sostenitorila rete del terroreislamico può contare nelle Nazionioccidentali e come sia bene aconoscenza degli umori della gente,<strong>dei</strong> media e degli elettori. Ungiovane militare che muore o cheviene ferito rappresenta per tuttiun momento di dolore insopportabile;e nel corale rimpianto onell’ansia, non solo la famiglia,gli amici o i commilitoni rimangonocolpiti ma tutti i compaesani,i lettori, gli spettatori, la gentecomune, sono indotti a compenetrarsinel lutto o nella preoccupazione,secondo i sentimenti di solidarietàumana che, grazie a Dio,sono ancora ampiamente diffusi.Se a questo impatto emotivo si aggiungeil dibattito politico che sisviluppa all’indomani di ogni attentatotalebano, e che sostanzialmenteverte sul disimpegnodell’Italia dalla guerra afghana, èchiaro che coloro che dirigono ilconflitto nella martoriata Nazioneasiatica, sperano di influire con leloro intimidazioni sulla sensibilitàdell’opinione pubblica, e quindidi offrire ottimi spunti a quanti ritengononecessario ritirarsi daKabul. <strong>Il</strong> dibattito che in questeore è alimentato dalle notizie deltragico bombardamento che hacausato la morte di alcune decinedi civili, intenti a rifornirsi di benzinada due autocisterne sottrattedai guerriglieri alle truppe occidentali.E che quindi ancora unavolta si basa su sentimenti di pietàspesso indotti, manovrati, indirizzati.A mio avviso, il piano <strong>dei</strong>terroristi non tende solo a indeboliremilitarmente le truppe dellaCoalizione. Si sa che se cessasseroi tentennamenti americani, sipotrebbero infatti agevolmente riempirei vuoti lasciati da qualsiasiGoverno e sostituire gli uominipartiti con truppe statunitensi benpiù numerose. Nella strategia politica<strong>dei</strong> talebani, invece, ognidisimpegno di uno Stato li aiuta adimostrare agli occhi dell’opinionepubblica islamica e non islamicache il conflitto afghano altronon è se non una guerra di conquistadegli Americani, e che Washingtonsta mettendo in atto ilsuo controllo su una Nazionechiave dell’Asia centrale, cercannodi parlare in nome di Dio, equindi moltissimi “militanti”islamici, ritengono invece di appartenerea pieno titolo a questopianeta. E non solo: essi ritengonodi doversi interessare alla vitadelle Nazioni musulmane ed anchedi avere l’obbligo religiosodi intervenire nella vita pubblicadi Stati non islamici. Questo interventosi verifica attraversoun’interpretazione estensiva dellareligione coranica che pone inprimo piano l’obbligo della guerrasanta. Attenzione: i Paesi occidentalisono sempre stati abituatiad avere a che fare con una Religionecome quella cristiana, il cuiCredo -qualunque sia la santità, lamoralità o la capacità <strong>dei</strong> suoiesponenti- si riconduce all’amore,alla pace e al perdono. L’Islamismo,invece, pone tra i suoi precettianche la guerra santa, ossiala conquista territoriale e la conversionedegli animi con la forza.<strong>Il</strong> terrorista, l’attentatore, vienesempre qualificato come un“martire”, e quindi osannato,imitato, e mai spiritualmentecondannato. Oggi l’imposizionedel potere e della legge coranicaviene ottenuta con i metodi sanguinosidi cui tutti siamo a conoscenza,non esclusi gli attentati5contro persone inermi, i rapimentie il finanziamento ottenuto conla vendita dell’oppio e dell’eroina.Basti pensare che nel corsodegli ultimi anni, gli uomini dellaCoalizione sono finalmente intervenutianche per porre fine allagravissima piaga del controllo talebanodelle piantagioni di oppio,e per intensificare un fronte dilotta che era stato tenuto sotto unbasso profilo, per non inimicarsila parte (scarsa) della popolazionela cui economia si fonda ancorasu questa coltivazione.Nell’estate del 2009 gli Americanihanno distrutto 300 tonnellatedi semi di oppio, e la Nato è riuscitaa mettere a segno una seriedi attacchi contro i laboratori, iconvogli e i depositi della droga.Un altro gravissimo aspetto chedovrebbe essere tenuto in considerazionequando si parla di disimpegno,riguarda i tentativi <strong>dei</strong>terroristi afghani ed islamici dientrare a far parte sempre più attivamentedel tessuto sociale emilitare di un vicino Paese comeil Pakistan dove esiste una potenzialebase religiosa a loro favore.<strong>Il</strong> Pakistan, tuttavia, non è soltantoun grande Stato con “santuari”militari e strategici a ridossodell’India, dell’Asia centrale riccadi gas, e dell’Oceano. Si trattaanche di una Nazione che possiedel’arma atomica. Un’arma che,come ha fatto notare Chris Patton,ultimo governatore inglesedi Hong Kong, in caso di vittoriainterna di una fazione filo-estremista,potrebbe passare direttamentenelle mani sbagliate di integralistie terroristi (La Stampa,28 luglio 2009), minacciando nonsolo il mondo occidentale ma tuttala parte del mondo che non intendecedere al loro programma.La paura dell’opinione pubblicairrigidita su posizioni non interventiste,è dunque prodromo dinuovi e maggiori problemi per lapace futura. I Governi della Coalizionefarebbero bene ad intensificarepiuttosto gli interventi in favoredella popolazione civile, ipiani di sviluppo e di educazione,la partecipazione di forze economicheafghane ad attività in gradodi promuovere l’agricoltura e lafinanza locale. Un ritiro quasi incondizionatoda Kabul preparerebbesolo nuovi fronti, più ampi,e più pericolosamente vicini a noi.L’offensiva islamica che si avvicinaai quartieri della stessa capitale,dopo essersi già resa protagonistadi azioni di guerra nei pressidell’aeroporto, simboleggia beneche cosa accadrebbe degli elettorie della libertà in Afghanistan sefinisse all’improvviso il supportooccidentale. Pierre Gaxotte, nellasua Storia della rivoluzione francese,riporta i commenti preoccupatidi alcune menti elette che,negli anni precedenti la grande catastrofe,avevano intuito come ildibattito “culturale” a Parigi, e perprime le chiacchiere di illuministied enciclopedisti, stessero alimentandoi futuri sconvolgimentiall’interno dello Stato. Allora,qualcuno parlò di un suicidio “annunziato”da parte della classe dirigentee dell’opinione pubblica”.Lo scrittore tedesco Gunter Grass,proprio in questi giorni ripetecontrocorrente l’appello intellettualealla ragione, invitando ad unattento esame del dibattito in Europa.Uscire dall’ Afghanistan:“Non è possibile -ha affermato-,rispettiamo gli impegni”.Carmelo Currò


N° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobreA cura di Antonio D’EttorisINSERTO7<strong>Corriere</strong> LetterarioFrancesco PappalardoTrionfo della morte, Palazzo Sclafani,Galleria Regionale di PalazzoAbbatellis, Palermo (1446)Nel 1347 giunge in Europaun’epidemia di pesteche si diffonde prima nelMediterraneo, poi nella Franciameridionale, quindi in Inghilterra,dove arriva nella primavera del1349. La terribile malattia e il suoimpatto sulla regione del Suffolke sull’operosa comunità di Walsham,un villaggio di circa milleabitanti, sono narrati in La mortenera. Storia dell’epidemia che devastòl’Europa nel Trecento (BrunoMondadori, Milano 2009, 340pp., euro 28,00) da John Hatcher,docente di Storia sociale ed economicaall’Università di Cambridge,preside del Dipartimentodi Storia di quell’ateneo, membrodel Corpus Christi College e autoredi numerose opere dedicati almedioevo e alla prima età moderna.Con una combinazione di fontidocumentarie e tecniche narrative,dunque di realtà e di finzione,Hatcher racconta «una storia privatadella morte nera» (p. 273),La morte neragrazie anche alla straordinariaricchezza della documentazionedisponibile, innanzitutto i verbalidelle corti feudali, conservatiproprio dal secolo XIV,che forniscono una preziosatestimonianza sulla vitadella gente comune. Se ilprotagonista dell’opera,Master John, sacerdote diumili origini ma di grandedottrina, è un personaggiodi fantasia, è comunquepossibile all’autore tracciareun ritratto molto verosimileanche dell’attività <strong>dei</strong>parroci e in generale delclero dell’epoca. Pure lamalattia è raccontata sullabase delle più accuratedescrizioni trecentesche<strong>dei</strong> sintomi e delle diagnosi e utilizzandole moderne conoscenzemediche della peste bubbonica. Idati storiografici relativi a ciascuncapitolo sono invece riportati allafine del libro, prima delle note.Vengono ricostruiti accuratamentela vita della piccola comunitàprima della tragedia; la diffusionegraduale delle notizie sul camminodell’epidemia in Europa;l’attesa degli abitanti fra pellegrinaggie processioni, studi medicie astrologici, timori e speranze;quindi il violento impatto delmorbo, che dimezzerà letteralmentela popolazione locale, e lereazioni <strong>dei</strong> singoli e <strong>dei</strong> gruppisociali. Master John accompagnai suoi compaesani attraverso tuttigli stadi del contagio, dai primisintomi ai sacramenti finali. I sermoni,basati su quelli realmentepronunciati da sacerdoti e religiosidell’epoca, tradiscono spessoun senso di smarrimento generalee la consapevolezza che si stessecercando di spiegare l’inspiegabile.Viene messa a dura prova lafede di molti ecclesiastici e laicima si genera anche una rinnovatasete di orientamenti morali e spirituali.Hatcher descrive, infine, ilritorno alla normalità, che avvienecon una forza e una velocitàimpressionanti, come attesta lacompilazione accurata e completa<strong>dei</strong> registri a pochi giorni daltermine dell’epidemia e il fattoche la grande maggioranza delletenute rimaste vacanti a causadell’elevata mortalità vengaprontamente rilocata. Ciò era dovutosia all’efficienza delle procedureradicate in molte struttureamministrative, sia alla flessibilità<strong>dei</strong> grandi proprietari terrieri,pronti ad offrire condizioni moltofavorevoli ai nuovi affittuari. Anchei vescovi rispondono con elasticitàalla carenza di sacerdoti,abbassando l’età minima richiestaper l’accesso agli ordini sacrie abbreviando i tempi di noviziatoe di formazione <strong>dei</strong> sacerdoti.L’epidemia, comunque, non potevapassare senza conseguenzepermanenti, che nell’Inghilterrameridionale furono soprattuttosociali ed economiche, perché lacarenza di manodopera accrebbeil potere contrattuale di lavoratorie contadini, favorendo l’innalzamentodel loro tenore di vita eaprendo la strada al declino dellaservitù della gleba e a incisivetrasformazioni dell’assetto feudale.Hatcher è consapevoleche la« n a r -r a -tivadocumentaria» (p. 270) — incui l’elemento immaginario fada cornice alla presentazione <strong>dei</strong>fatti e cerca di colmare le inevitabililacune informative deducendoil più possibile da quantogià si conosce — ha i suoi difetti,ma ritiene che «[...] questa prospettivainsolita aiuti il lettoread acquisire una comprensionepiù profonda della morte nera edel XIV secolo. In caso contrario— conclude —, avrà avuto l’utilitàdi spronarli ad approfondirel’argomento sui consueti libri distoria».Persone e sindrome di Down«La mamma di un ragazzo Down (…) mi disse che con i nostrifigli si sperimentava l’amore con la A maiuscola»; equeste mamme sono mamme speciali che faticano tantonel crescere i loro figli ma vengono ricompensate con un amore grandee gratuito. <strong>Il</strong> grande genetista francese Jerome Lejeune quando scoprìche la sindrome di Down era dovuta alla presenza di tre cromosomi21 anziché due aprì la strada a nuove cure che, grazie alle nuove conoscenzedella genetica, alleviano e migliorano le condizioni di vita diquesti ragazzi e delle loro famiglie. L’Associazione Trisomia 21onluspresenta grazie all’editore Mauro Pagliai (www.mauropagliai.it) di Firenze,un agile volumetto pieno di storie, di sofferenze, di gioie legatealle persone affette da questa sindrome. Le storie non negano quantodolore possa esserci al momento in cui una famiglia sa che il propriofigli nascerà affetto da quella sindrome, come negare l’ansia di ognigenitore nei confronti della salute del proprio figlio, ma da queste sofferenzenascono storie di grande amore e rispetto per l’essere umanopreso cosi come egli è. È l’accettazione della realtà che forse è veramentela cosa più difficile, ma è quella che soggiace alla scelta di moltigenitori nel rifiutare tecniche di accertamento della salute del propriofiglio durante la gravidanza, vedi l’amniocentesi. Tanto cosa faremmodopo? Interromperemmo una vita che, leggiamo nel libro, potrà daretanta gioia e si dimostrerà piena di gioia? La pubblicazione si intitolaChi legge questo libro? (pp. 125 €. 8,00). È una sfida. Lorenzo, unadelle tante voci del libro scritto a più mani, pensa che il libro sarà lettosolamente da chi è già coinvolto con queste storie. Speriamo di no! Perchéle storie raccontate sono un grande messaggio di cosa può portarela diversità di una persona e del bene che questa può fare ancora nellanostra società. Una società di persone perfette, tutte sane è un’utopia,e confrontarsi con queste realtà è una grande palestra per capire chesiamo diversi, ma tutti indispensabili e utili per crescere e il libro puòessere utile per aprire «nuove finestre alle normali concezioni di gioiadi chi questa vita la percorre in fretta, a volte sbadatamente, a volte rincorrendoricchezze diverse, a volte senza neanche sapere perché».E quando vediamo qualche bambino affetto da qualche malattiagenetica o con problemi che provocano gravi handicappensiamo all’amore che lo ha fatto nascere e alle gioie che,comunque, questo amore può dare a tutta la società.Andrea BartelloniManlio Pastore StocchiMemorie del paternogovernoMarsiliopp. VIII-336 €. 26,00<strong>Il</strong> volume traccia la storia della letteratura italiana S. Carrai, G. Inglesedai suoi albori sino alla fine del XIV secolo. Èstato concepito per lo studio universitario comeLa lettertura italiana delsupporto ai corsi di Letteratura italiana e di Filologiaitaliana, ed eventualmente come sostegno al CarocciMedioevolavoro <strong>dei</strong> docenti di Lettere nelle scuole superiori. pp. 342 €. 24,30Pur nella necessaria concisione, nessun elementosignificativo del panorama letterario italiano del Medioevoè stato trascurato.Clara RojasPrigionieraCairopp. 238 €. 15,00Chi non è tentato di attribuire al caso le situazioni chenon sa controllare? Ben poco, però, è davvero casuale...e se lo è, siamo comunque in grado di prevederequalcosa. E ciò che scoprono tre ragazzi grazie all’incontrocon un misterioso e affabile personaggio che liguida alla scoperta <strong>dei</strong> mille “giochi d’azzardo” dellasua bottega incantata.L’interesse per le idee, le passioni, i rimpianti chenegli ultimi anni della Repubblica Serenissimapercorsero la cultura veneta, e che continuaronoa segnarla, nel ricordo e nel costume <strong>dei</strong> letterati,anche molto tempo dopo la sua caduta. Eventi efigure minori, non cospicui sui grandi scenari dellastoria, e tuttavia non poco significativi, opere raree dimenticate e alcuni personaggi illustri compaionopiù volte in queste pagine.Le pagine in cui Clara Rojas ricostruisce il propriosequestro da parte delle FARC (Forze Armate RivoluzionarieColombiane) e la sua prigionia di sei anninella foresta tropicale sono un susseguirsi di emozionie di forti sentimenti, su cui dominano l’amore da “tigrefuriosa” per il figlio Emmanuel e la fede nella giustiziafinale. Sei anni sull’orlo della follia, perché la forestanon è soltanto carcere e lotta senza pause: è anchechiusura in se stessi, orrore, disperazione che diventaincapacità di sopportare il compagno incatenato insiemea te.Benoit RittaudI misteri del casoDedalopp. 60 €. 7,50Gianni PuccioAlla corte degli zarPaolinepp. 360 €. 18,00Pensata come compendio della “Storia dellaletteratura italiana”, questa serie di “profili” neripropone la formula introduttiva. Collocandolonel quadro storico e sociale della sua epoca, ognivolume presenta uno <strong>dei</strong> grandi autori della tradizioneletteraria italiana, ne discute criticamente leopere e ne illustra la poetica.Paul DiMaggioOrganizzare la cultura<strong>Il</strong> Mulinopp. 277 €. 26,00Paure. Paure che ci portiamo dentro da sempre,come l’abbandono e il dolore. Paure di cui è responsabilela natura, come terremoti e alluvioni, con lacomplicità decisiva <strong>dei</strong> comportamenti umani. Peraffrontare le tossine delle nostre paure quotidiane,che ci avvelenano la vita, il primo anticorpo è l’abilitàcritica: saperle riconoscere per ciò che realmentesono. E superarle.Un testo non specialistico, rivolto al grande pubblico,un viaggio nella storia della “Grande Madre Russia”alla scoperta <strong>dei</strong> contributi occidentali alla cultura delPaese. <strong>Il</strong> volume si compone di brevi capitoli per unacarrellata generale che va dall’architettura alla letteratura,dall’arte e dalla musica sino ai grandi personaggidella Storia.Francesco De CristofaroManzoniProfili di storia letteraria<strong>Il</strong> Mulinopp. 165 €. 13,00I contributi raccolti in questo volume mostranocome la produzione di una gerarchia culturaleabbia bisogno di un sapiente utilizzo di rituali econtrassegni, destinati a regolare le relazioni trapubblico e opera d’arte. Così viene istituito, o addiritturasacralizzato, il confine tra cultura “alta” e“popolare”; così la produzione culturale si fa oggettodi imprenditorialità e management; così certitipi di cultura diventano, in determinati luoghied epoche, un preziosissimo capitale, socialmentespendibile.Umberto FolenaAlfabeto delle paurequotidianeAncorapp. 104 €. 10,00


LIBRI DA LEGGERE8LIBRIINSERTON° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobreTony Crilly50 grandi idee di matematicaElio Veltri, Antonio LaudatiDedaloMafia pulitapp. 208 €. 16,00Longanesipp. 251 €. 14,60Chi ha inventato lo zero? LEGGERE è CULTURAQuanto è grande l’infinito?Dove si incontrano le retteparallele? Ed è vero che ilbattito d’ali di una farfallapuò provocare una tempestadall’altra parte del mondo?L’autore voleva accendereun faro sullamagistratura, forsesulla falsariga di gomorra,e ci è riuscito in parte omeglio, nel limite in cui sipuò cogliere una differenzasostanziale tra la camorra eil sistema giudiziario. Certoè che, per come inizia illibro- denuncia, l’intenzionedi emozionare il lettoree prepararlo ad una semprepiù minuziosa critica, nonsolo della magistratura ma,in sostanza, dell’intero ordineCostituzionale, riescebenissimo. Con questo nonsi vuole per nulla togliereimportanza e vergogna aduna macchia così profonda,(un pedofilo rimane unpedofilo, perché il malefatto ad un bambino nonè meno degno di nota secommesso da un giudice)ma il giudizio ricade sullavisione d’insieme del libroin questione(Stefano Liviadotti,l’ultra casta, edito daBompiani euro 17). Paginadopo pagina, dato dopodato, informazione dopoinformazione, il libro si faleggere avendo impressonella mente, l’immagine diun giudice con i pantaloniabbassati in un bagno di uncinema di periferia, in compagniadi un ragazzino, nellontano 1977. Rimane impressonella mente che loRobin LumsdenLa vera storia delle SSNewton & Comptonpp. 347 €. 11,00La vera storia delle ss è molto più complessadi quanto si possa immaginare: èun racconto fatto di intrighi e nepotismi,presunti richiami filosofici e significatisimbolici, È la storia d un’organizzazioneguidata da un uomo convinto di esserela reincarnazione del re sassone Enrico I,fondatore dell’Impero germanico; di efferaticriminali che riuscirono a farsi nominareprimi ministri e funzionari di polizia.Francesco RossoliniLa questione della terra in<strong>Sud</strong>africaCaroccipp. 112 €. 14,00<strong>Il</strong> <strong>Sud</strong>africa ha vissuto uno straordinariocambiamento a partire dal 1994, quandoha avuto inizio un pacifico corso di democratizzazione.<strong>Il</strong> governo democratico siè reso autore di un vero capolavoro mettendoin opera un poderoso processo di riconciliazione,che ha scongiurato una violentaritorsione nei confronti <strong>dei</strong> bianchi,e adottando una Costituzione di altissimoprofilo.L’ultra castastesso giudice non scontòla pena, e solo in uno spaziodi pochi centimetri sileggerà che non fu punitoper amnistia. Quello chemanca, ed è evidente chemanchi per pura e semplicevolontà dell’autore è unpo’ di sana e equilibratavisione, ma a quel punto,forse, non si sarebbe piùpotuto chiamare l’ultra casta.Cosa ancor più gravedella menzogna è la mezzaverità; la linea guida dellibro è proprio questa. E’vero che il nostro sistemagiudiziario è in continuoaffanno non riuscendo adassorbire in tempi ragionevolil’amministrazionedella giustizia. Da qui partonoi paragoni con paesi dimezza Europa, con numeri,percentuali, statistichee via discorrendo, tantoda ritrovare in una facciatapiù numeri che lettere.Quello però a cui non si fariferimento è che l’Italia èil paese in cui si contestanoquasi tutte le multe, nonfosse altro perché in questomodo si allunga il termineper il pagamento; ci si denunciaper ogni minimodiverbio e si usa la giustiziaanche come modo perarrotondare un conto annualeforse troppo magro.E’ vero che a volte i rinviiimposti dal giudice sonoConservali nella tuaUna casa senza biblioteca ècome una fortezza senza armeria(da un antico detto monastico)a cura di Maria Grazia D’EttorisM. Bucarelli, L. MonzaliItalia e Slovenia fra passato,presente e futuroStudiumpp. 240 €. 21,00La finalità di questo volume è di fornire alpubblico italiano un insieme di informazionie di analisi sulla Slovenia contemporaneae sulle relazioni italo-slovene: iltutto al fine di favorire una migliore conoscenzareciproca fra i due Paesi, pur senzamascherare le differenze e i diversi puntidi vista su determinati momenti storici esui problemi ancora irrisolti.Mario Dal BelloInquietiI giovani nel cinema italianodel DuemilaEffatàpp. 176 € 12,50Nel nostro paese vengono prodotti ognistagione centinaia di film che hanno comeprotagonisti giovani e adolescenti alle presecon i problemi quotidiani, i sentimenti,le scelte, le paure e l’ingresso nel mondodegli adulti. Molto spesso si tratta di adolescentispaventati e confusi alle prese con ilproprio “romanzo di formazione” e di trentennistretti tra le apparenze, le aspettativealtrui e un modello di vita in cui stentano ariconoscersi.troppo lunghi, ma è veroanche che spesso sono propriogli avvocati a chiederliper strategie difensive. Sifa riferimento alle leggi chei magistrati si fanno per rafforzareil proprio potere nelprocesso, ma sfugge che lariforma dell’88 fa passareil sistema processuale penaleda quello inquisitorioa quello accusatorio e peri pm le cose cambiano, enon di poco. A questo puntoo i magistrati si fanno,non si capisce per qualemasochistico motivo ungrandioso autogoal, o forsenon è vero che riesconoa condizionare il Ministrodella Giustizia, GiulianoVassalli(avvocato e docenteuniversitario) né tantomeno il Parlamento. L’attenzionedell’autore si concentramolto sui rapporti trail Csm e l’Anm (la maggiorparte <strong>dei</strong> quali sono oscuremacchinazioni sul filo dellalegalità tra l’organo dicontrollo <strong>dei</strong> magistrati e ilsindacato che li rappresenta).In sostanza si sostieneche l’Anm (sindacato diriferimento) con tutte lealtre associazioni sindacali,Movimento per la Giustiziaè di estrema sinistra,Magistratura democratica èdi sinistra, Unicost centrosinistra, controllino il Csm.A parere di chi scrive sarebbedovuto essere oggetto,per lo meno di menzione, ilfatto che quando qualcunourla che la magistratura è disinistra, allora probabilmentenon è un folle visionarioleader con manie di persecuzione,ma forse qualcosadi vero, con il nome di parziale,invece che di imparziale,esiste. Ci si sarebbeaspettato che degno di notadoveva essere il fatto che inun paese che ha adottato inCostituzione l’indipendenzadella magistratura dalla politicae questo lo ha ricordatoultimamente la Corte costituzionalecon la sentenzan.224 depositata lo scorso17 luglio, i magistrati nonpossano aggirare tale divietoformando sindacati parapolitici che poi controllanol’Anm e quindi il Csm. Sequesto è vero, allora comeè possibile conciliare taleindirizzo Costituzionale conla presenza ingombrante dinumerosi magistrati iscrittia magistratura democraticao movimento per la giustizia,che con sentenze o decretihanno giocato nei conid’ombra di una legge, sponsorizzandoe promuovendoun pensiero politico appartenenteal modello progressistadi sinistra? Ma suquesto l’autore tace. Librogiustizialista e ideologicoma, stimolante. Da leggerein compagnia di un “adulto”…Riccardo RodelliBibliotecaRoberto Marchesini<strong>Il</strong> tramonto dell’uomoDedalopp. 204 €. 16,00<strong>Il</strong> libro esamina i grandi cambiamenti chele nuove tecnologie stanno approntandorispetto ai concetti di base dell’esistenzaumana, ponendo in evidenza i più importantifuochi di metamorfosi e gli slittamentidi significato inaugurati dalle prassi biomedichee dall’immaginario del virtuale. Lafilosofia post-umanista offre delle rispostenuove, conoscerle vuol dire avere deglistrumenti in più per affrontare le sfide delXXI secolo.Nicolò CarmineoNei mari <strong>dei</strong> piratiLonganesipp. 254 €. 17,60Lo dimostrano le cronache più recenti: i piratisono sempre esistiti e sono ancora franoi, ma questa volta non siamo in un romanzod’avventura, e men che meno al cinema.La pirateria è una guerra silenziosa:si stima che negli ultimi venticinque anninelle sole acque del <strong>Sud</strong>est asiatico sianostate attaccate più di diciassettemila navi,con una media di settecento all’anno.La Mafia Spa è la più grande azienda italianaper fatturato. Oggi non ha più bisogno di uccidere:compra. <strong>Il</strong> suo patrimonio potrebbe da solo colmareil debito pubblico italiano. È una multinazionale delcrimine da mille miliardi di dollari, un grande gruppofinanziario con dirigenti e quadri, un universo in cuisi coniugano arcaicità e modernità, localismo e globalizzazione.Cinque i personaggi simbolo della “Mafiapulita” qui raccontati da Elio Veltri. Storie vere trattedai materiali inediti <strong>dei</strong> processi che li riguardano:affiliati della ‘ndrangheta, organici di Cosa Nostra ecamorristi insospettabili. Una mafia invisibile che frequentai salotti dell’alta finanza e parla più lingue, condonne che dal carcere gestiscono il mercato del falso,avvocati che hanno fatto delle discariche un affare miliardario,broker che trattano con i narcotrafficanti efattorini che viaggiano in Ferrari organizzando trafficiillegali alla luce del sole. A ogni storia nel testo fa dacontrappunto la riflessione di Antonio Laudati, tra imassimi esperti di organizzazioni criminali in ambitotransnazionale.Franco CassanoTre modi di vedere il <strong>Sud</strong>Laterzapp. 108 €. 10,00Da circa vent’anni Franco Cassano ha promosso, anchecon il suo fortunato libro “<strong>Il</strong> pensiero meridiano”, unforte ripensamento sul Mezzogiorno e sulla sua identitàculturale. Grazie a lui si è aperto un dibattito sull’autonomiadel pensiero meridionale, e si sono poste le basiteoriche di un nuovo meridionalismo, che parte da parametrialtri, valorizzando prima di tutto l’osmosi con ilmare, l’“andar lenti” contro il mito moderno dell’“homocurrens”, la dimensione di frontiera. Cassano prosegueora la sua riflessione sul <strong>Sud</strong> mettendo a confronto i variparadigmi che lo hanno interpretato: quello della dipendenzaovvero dello sfruttamento, della modernizzazioneovvero del ritardo, quello dell’autonomia ovvero del <strong>Sud</strong>come risorsa critica, osservando l’eclissarsi della questionemeridionale da ogni agenda e dibattito pubblico,scalzata dall’emersione di una questione settentrionale.Raffaele NigroViaggio in PugliaLaterzapp. 212 €. 10,50“Ho visto le più belle città del mondo”,scrisse il filosofo inglese Berkeley ai primidel Settecento, dopo essersi spinto incalesse nei più nascosti angoli della Puglia.Prima e dopo di lui altri illustri viaggiatori,dal Quinto Grazio Flacco delle“Odi” al Cesare Brandi di “Pellegrino diPuglia”, hanno scritto di questa terra severae scarna. Questo libro è un taccuinodi viaggio un po’ speciale.Sari NusseibehC’era una volta un paese<strong>Il</strong> Saggiatorepp. 422 € 19,00“C’era una volta un paese” è l’autobiografiadi un uomo che non ha mai smessodi difendere le ragioni della pace,della democrazia e della tolleranza, allaricerca di una soluzione non violenta alconflitto israelo-palestinese. Da modernoDon Chisciotte, Nusseibeh si muove convisionaria caparbietà tra battaglie civili,amori letterari, nostalgie familiari e spietatiritratti di guerra.


N° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobreLINSERTOetteraturaMediterranea9Quando ci si può guardar soffrire e raccontare quello che si è visto, significa che si è nati per la letteratura. Èdouard BourdetGiovanna CrisàNella regione delBelpaese che hauno <strong>dei</strong> redditi procapite più alti d’Europa, laJulia, si sta celebrando ilmaxiprocesso alla banda diEdmondo Durante, criminaleplurievaso che negli anniOttanta, tra rapine e societàoff-shore, ha costruito unimpero economico. Intanto,nella Capitale si assiste altumultuoso trapasso dallaAmbientato nellaBudapest a cavallofra la Secondaguerra mondialee l’occupazione sovietica,questo romanzo, cheprende spunto dall’infanziadell’autore, intrecciagli eventi storici con levicende di una famigliadivisa dall’antisemitismo.Ne è protagonistail piccolo Andràs, checresce in un ambiente inparte cattolico, in partedi origine ebraica, anchese agnostico e massonico.I giovanissimi genitorisono costretti a viverecon la nonna paternaDue secoli prima dellanascita di Cristo,nel cuore del Mediterraneoinfuria una guerraspietata. Roma e Cartaginesi fronteggiano in una lottasenza quartiere, con laconsapevolezza che per glisconfitti non potrà esserciun <strong>destino</strong> diverso dal completoannientamento. Mentregli eserciti si scontranocon ferocia, un delitto minacciadi sovvertire gli esiliequilibri che regolano ilconflitto. Viriato, eroe dellaLusitania, è vittima di uncomplotto tramato da un pugnodi traditori. Tito VibioScirpus, soldato cartaginesepassato al nemico, rievoca imomenti che precedono lamorte del guerriero spagnoloe consegna ai posteri lacronaca degli avvenimenti.Ecco, allora, che sulla lineadell’orizzonte si distinguonogli stendardi delle naviPrima alla Seconda Repubblica,tra le incontenibiliesternazioni del capo delloStato Alberico Gentili,le spericolate transumanzedegli uomini compromessicon il vecchio regime e iprocessi delle “toghe rosse”,accusate di voler spazzarevia un’intera classe politica.Sullo sfondo una societàcivile disillusa, frastornata einerme che concorre più omeno consapevolmente alloscardinamento <strong>dei</strong> valori, inun mondo nel quale il MaleGli ultimi giornidi CartagineMalagenteNon davanti ai bambiniIrén, una donna animatada sentimenti apertamenteintolleranti e antisemiti,molto protettivanei confronti del figlio edel nipote, ostile invececon la nuora. Durante ibombardamenti la famigliaospita anche i nonnimaterni di Andràs, ebreiliberati dal ghetto chenon possono tornare nellaloro casa rasa al suolo.Questo periodo di convivenza,la vita del caseggiatoe della città negliultimi mesi della guerrae negli anni successivisono visti con gli occhidi un bambino e racconpuniche,guidate da Annibale,e della flotta romana, alseguito di Scipione l’Africano.I destini della battagliasono ancora incerti mentre,nella testimonianza di Scirpus,le congiure e i tradimentiche hanno costellatogli eventi bellici si trasformanoin un racconto sinceroe appassionato.G. C.crea profitti e il Bene nonne produce alcuno. Ma è trala morte di Arcangelo Moscato,per decenni Direttoredella Struttura, un vero eproprio corpo separato delloStato, e la fuga di “Lucifero”Durante insieme ad altricinque detenuti da un supercarcere,che nelle stanze piùsegrete del potere si giocauna partita dagli esiti imprevedibili.Una partita checoinvolge servizi e procure,agenti segreti e pentiti gestitisenza scrupoli, organismitati con sensibilità rara,fino alla scoperta fatta daAndràs, ormai divenutoadulto, di una verità chesvela le origini <strong>dei</strong> suoiantenati, mutando così radicalmentela prospettiva.Andrais Nyerges Non davanti ai bambini Elliot pp. 187 €. 16,00Juan Carlos MartinLeroyGli ultimi giorni diCartagineNewton & Comptonpp. 426 €. 4,90Robert LittellL’oligarcaFanuccipp. 416 €. 18,00G. C.Martin Odum, ex agentedella CIA, ora detectiveprivato a Brooklyn, siaffanna a ricostruire laverità in un labirinto diricordi e identità passate‘leggende’, comevengono chiamate nelgergo delle agenzie. Machi è Martin Odum? Èlui stesso un personaggiocreato ad arte daiquartier generali dellaCIA?...antimafia e funzionari corrotti.Perché in questa operazionespericolata, e giocatasenza freno, la posta è altissima:chi arriverà per primo alboss latitante, a cui qualcunomolto in alto ha permesso lafuga in cambio della sua collaborazione?Otello LupacchiniMalagenteCairopp. 271 €. 16,50Raffaella BarkerUno strano scherzodel <strong>destino</strong>Newton & Comptonpp. 285 €. 12,90Una notte d’inverno,in una sala affollata,un uomo e una donnaincrociano i lorosguardi. Pochi istanti,solo il tempo perconoscere il nomedell’altro. Poi un addiofugace, che lasciasenza fiato. Cinqueanni dopo, l’uomo ela donna stanno ancorapensando a quellanotte…Giulio CastelliGli ultimi fuochi dell’impero romanoNewton & Comptonpp. 511 €. 12,90È l’anno del Signore 458 e l’imperatoreMaggioriano tenta di restaurare ‘imperod’Occidente ormai sull’orlo del collasso. <strong>Il</strong> giovaneAscanio, affascinato dal mito della gloria e delle armi,decide di seguire suo zio, il ministro Pietro, nella spedizioneche dovrà riconquistare gran parte della Gallia,della Spagna e dell’Africa romana. Ma, una voltaraggiunto il quartier generale di Maggiorano, Ascanioscopre che qualcuno sta complottando contro di loro.In un susseguirsi di avventure, tradimenti e scontrisanguinosi, attraverso gran parte dell’Europa e delMediterraneo, Ascanio diverrà sempre più consapevoledella fine di un grande impero. “Gli ultimi fuochidell’impero romano” è l’affresco di un’epoca: nell’atmosferatorbida e conturbante del v secolo il lettoresi ritroverà a camminare tra le strade di una Romadecadente, ma ancora piena di fascino e mistero, coni suoi templi abbandonati, le sue chiese grandiose, ifedeli intransigenti, gli ultimi filosofi pagani e i ricchinobili sempre più chiusi nel loro mondo dorato oramaigiunto alla fine.Linda Foster, Edmondo Lupieri<strong>Il</strong> peccato <strong>dei</strong> padriEffatàpp. 288 €.14,00In questa nuova avventura, il CavaliereParide Frattolini, tornato dall’America pieno didollari e di idee, insiste nel suo caparbio progettodi piegare ai propri voleri la Provvidenza. Convintoche un’antica mappa provi che i Templari avevanoincominciato proprio in Friuli la costruzione del terzotempio di Gerusalemme, si accinge a concludernel’opera. L’appuntamento è sulle aspre colline delCarso, dove, in una casa isolata e fatiscente, Camillae Gottardo, insieme con altri collaboratori, si trovanoad ascoltare la Nuova Verità. Ma, nell’affannosaricerca della mappa, i due giovani s’imbattononel primo cadavere. Allora, col Cavaliere ricoveratoin sala di rianimazione, Camilla e Gottardo devonocontro voglia accollarsi la sua missione e vagare peril Friuli inseguendo verità tutt’altro che celesti. Enel frattempo la madre di Gottardo, l’inossidabileSignora Cecutti, dov’è finita?M. J. TrowLa storia segreta di DraculaNewton & Comptonpp. 248 €. 10,00La leggenda vuole che dopo aver impalatole sue vittime ne raccogliesse il sangue nel suopiatto. Le nefandezze di Vlad l’Impalatore furono inrealtà un atto di legittima difesa per salvaguardare ilsuo regno? Furono dettate dalla sete di vendetta per lacrudeltà con cui vennero uccisi il padre e il fratello?O furono piuttosto la manifestazione della furia sadicadi un pazzo? Lo scrittore di gialli e storico M.J.Trow analizza i miti e la realtà storica per svelare chifu davvero l’uomo il cui nome ha dato origine allaleggenda di Dracula il vampiro. Esamina i raccontipieni di terrore associati a questo personaggio già nelXVI secolo, per giungere al pallido conte delle creazioniletterarie di Bram Stoker e ai film della Hammere della Universal Studios.


10 ReligioneN° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobreMemorie traCecoslovacchia e VaticanoTra i temi pressoché censurati dallastoriografia politicamente correttarelativi alla seconda metà del Novecentoun posto particolare spetta senz’altroalla ‘Chiesa del silenzio’, espressioneche rimanda alla persecuzione subita dallaChiesa cattolica ad est del Muro di Berlinonei lunghi anni della Guerra Fredda(1946-1989). Se è vero che la libertà religiosarappresenta oggi un parametro decisivoper misurare gli spazi di civiltà di unPaese, non bisogna infatti dimenticare cheessa resta un osservatorio qualificato ancheper comprendere gli aspetti meno noti e iriflessi sulla vita concreta di milioni di personedi una delle ideologie più disumaneapparse nella storia recente: il comunismo.Nel ventennale della caduta del Muro diBerlino arriva in libreria Chiesa del martirio.Chiesa della diplomazia. Memorie traCecoslvacchia e Vaticano (EDB, Bologna2009, pp. 100, euro 8,00), memoria appassionatadi quegli anni di Jàn Bukovskŷ,sacerdote slovacco, già nunzio apostolicoin Russia e testimone della diplomazia vaticananella fase della controversa Ostpolitik(termine con cui si designa la difficilestrategia di ‘distensione’ avviata dalla SantaSede verso i Paesi dell’Europa dell’Est).<strong>Il</strong> libro, composto da dodici brevi capitoliordinati in senso cronologico, si presentacome un’agile rievocazione dell’avventuradella Chiesa in Europa orientale tra glianni Settanta e Ottanta e si concentra principalmentesul Paese natale dell’Autore,l’allora Cecoslovacchia, oggi divisa in dueStati, la Repubblica Ceca e la RepubblicaSlovacca. <strong>Il</strong> panorama che emerge destaimpressione fin dall’inizio del racconto:il ritorno in Patria dell’Autore dopo alcunianni di assenza, dovuti allo studio e allaformazione sacerdotale. Volendo celebrareuna messa con i propri familiari finalmenteriabbracciati, appena tornato a casa, il giovanesacerdote si sente infatti rispondereche occorre il permesso del Comitato nazionaledel partito. Rivoltosi alle autorità,prima gli viene opposto un fermo rifiuto,Le lettere di PaoloDalla Bibbia di GerusalemmeEdbpp. 240 €. 5,90<strong>Il</strong> volume propone le Lettere di Paolo e laLettera agli Ebrei nella nuova traduzioneCEI, accompagnati dalla ricchezza degliapparati della nuova Bibbia di Gerusalemme:nuovi commenti, introduzioni enote degli studiosi dell’École Biblique diGerusalemme. La prefazione di uno specialistadegli scritti dell’Apostolo, qualeil prof. Romano Penna, costituisce un ulterioreimportante contributo.Sibri dello piritoGiancarla Barbon, RinaldoPaganelliSono con voi tutti i giorniEdbpp. 144 €. 10,00Lo spazio e il tempo sono le due dimensionidel nostro esistere e del nostro viverequotidiano. Dopo il volume dedicato allapresenza di Gesù nei luoghi della quotidianità(Si seppe che Gesù era in casa, 2008),gli autori propongono un percorso di riflessionee catechesi sull’uso del tempo, articolatonei vari momenti della giornata.Riflettiamo con i LibriRoberto CapuzzoSanguis Domini MantuaeOlschkipp. 236 €. 26,00Questo nuovo libro di Zygmunt Bauman è uninventario delle nostre paure. È il tentativo di scoprirnele origini comuni, di esaminare i modi perdisinnescarle e aprirci gli occhi sul compito con cuidobbiamo confrontarci se vogliamo che domani inostri simili riemergano più forti e sicuri di quantonoi siamo mai stati.Zygmunt BaumanL’arte della vitaLaterzapp. 178 €. 15,00Sabine LaphaneFrère Roger di TaizéMeditiamo conPaolinepp. 112 €. 9,00Dopo una breve biografia di frère Roger,arricchita anche dalle parole di alcuni testimoni,il libro presenta una serie di riflessionie spunti meditativi, distribuiti su unarco di 15 giorni. Pagine che diventano peril lettore invito a trascorrere un po’ di tempoin compagnia di un maestro spirituale;quasi “giornate di ritiro” che aprono unabreccia di luce nell’universo del proprioquotidiano.Dicembre 804. Papa Leone III si reincamminaverso Carlo Magno. La maggiore tappa italianadel viaggio è una sosta a Mantova, per la verificadi un evento recente e sconcertante: il ritrovamento<strong>dei</strong> resti del sangue di Gesù. Con questanotizia assume per la prima volta corposità storicala millenaria tradizione mantovana. Da essa siapre l’indagine del volume.Sono prese in esame due importanti dispute Paolo Broggioteologiche – la controversia de auxiliis e gliinizi della polemica sul dogma dell’ImmacolataLa teologia e la politicaConcezione. Lo studio da una parte mette in relazionegli sviluppi politici ed istituzionali in atto pp. 224 €. 26,00Olschkicon le vicende del pensiero e dell’insegnamentoteologico, dall’altra coglie i sottintesi politici degli interventidella Monarchia ispanica in merito alle controversiedottrinali in questione.Giuseppe jr. DossettiNodiEdbpp. 96 €. 7,90Zygmunt BaumanPaura liquidaLaterzapp. 233 €. 8,50In questo mondo liquido-moderno, si è felicifinché non si perde la speranza di essere feliciin futuro. È una vita emozionante e logorante:emozionante per chi ama le avventure, logoranteper chi è debole di cuore. “Lascio ai lettori didecidere se la coercizione a cercare la felicitànella forma praticata nella nostra società <strong>dei</strong>consumatori, renda felice chi vi è costretto.”La Chiesa cattolica si trova oggi di fronte a diversinodi, particolarmente intricati. L’autore neaffronta in particolare due: il rapporto tra religionee violenza e l’ammissione ai sacramenti <strong>dei</strong> divorziatirisposati. Inoltre, cerca di interpretare il sensodi un fenomeno, quello della diffusione delledroghe, che normalmente genera gravi sentimentid’impotenza.quindi il permesso viene accordato purché“celebrassi la messa da solo, a porte chiuse”(pag. 13). Alla fine, dopo ulteriori proteste,al sacerdote viene concesso di celebrarein un altare laterale “durante la messadel parroco” (pag. 14). Non è che il primoimpatto con una realtà che l’Autore scopriràpiù dura di ogni immaginazione. Neglistessi giorni apprenderà infatti che i vescovisono tutti in prigione o internati fuoridelle loro diocesi, mentre nel Paese restanoaperti solo due seminari. Ogni manifestazionepubblica della fede viene proibitae, in un crescendo di violenza, “gli ordinireligiosi maschili e femminili soppressi; lastampa cattolica ridotta a soli due titoli;l’insegnamento della religione nelle scuolelimitato [mentre] la propaganda stataleimperversava nelle scuole e in tutta la vitasociale” (pag. 15). La Santa Sede protesteràvivacemente riuscendo ad intavolare confatica delle trattative, ma senza riuscire acompletare il collegio episcopale né a cambiarele leggi che riguardavano la Chiesa,dettate in maniera unilaterale dallo Stato(i trasferimenti <strong>dei</strong> sacerdoti, ad esempio,dovevano essere autorizzati dal regime).In intere regioni poi, come la Slovacchia,semplicemente non c’era nessun vescovo.Gli attriti fra Santa Sede e Cecoslovacchiaproseguirono per anni anche perché ilregime non cedeva sul punto più importanteper la Chiesa, la libera scelta della nomina<strong>dei</strong> vescovi, spingendo anzi per creareuna chiesa nazionale dissidente da Romafiancheggiatrice della rivoluzione e dandoaperto sostegno a movimenti politicizzati(come il cd. movimento <strong>dei</strong> preti della pace,Pacem in terris, che Praga manipolava conl’obiettivo di isolare la gerarchia cattolicadella Santa Sede). Proprio in uno di questiaccesi confronti morì Štefan Trochta (1905-1974), creato cardinale da papa Paolo VI(1963-1978) nella speranza di migliorare ladifficile situazione <strong>dei</strong> cattolici nel Paese.Trochta, già prostrato dagli anni trascorsinelle prigioni naziste e comuniste, dovetteaffrontare la visita del segretario per gli af-L Ifari ecclesiastici del regime che “sotto fortepressione fisica e psicologica voleva costringereil cardinale a discutere sul trasferimentodi certi sacerdoti. La discussionesi prolungò fino a tarda notte. La mattinaseguente trovarono il cardinale svenuto enella notte del 6 aprile 1974 morì all’ospedale”(pag. 55). Insieme a lui numerosialtri fra sacerdoti e religiosi abbandonatimisteriosamente dalla ricerca storica e dicui forse non si conoscerà mai il nome néil numero esatto (fra i più coraggiosi ricordiamol’arcivescovo di Praga Josef Beran(1888-1969), arrestato più volte e poimandato in esilio e il cardinale FrantisekTomaŝek (1899-1992), internato nel campodi Zeliv). In questo senso le memorie diBukovskŷ appaiono tanto più importanti inquanto scritte da un uomo che pure avevacreduto di poter trattare con un’ideologia lacui stessa ragion d’essere, come scoprirà,risiedeva invece nella cancellazione radicaledel senso religioso e della ricerca dellaverità dal cuore di ogni uomo.Omar EbrahimeVittorio FuscoLa sete e la sorgenteEdbpp. 208 €. 14,90<strong>Il</strong> volume intende essere un ricordodell’autore, a dieci anni dalla morte, einsieme costituisce un suo testamento.Esso infatti raccoglie gli incontri di lectiodivina da lui tenuti tra il 1996 e il 1997,nei tempi liturgici di Avvento e di Quaresima.“Si tratta di un testo di facile letturae allo stesso tempo denso di contenutoesegetico e spirituale, che mons. Fuscoaveva redatto durante la sua malattia.Bruno MaggioniUn Dio fedele alla storiaSan Paolopp. 176 €. 10,00Daniel J. HarringtonPerché speriamoImmagini dai SalmiMessaggeropp. 144 €. 13,00Jacques ArnouldTeilhard de ChardinLindaupp. 469 €. 28,00Marcello Neri<strong>Il</strong> monte e la senapeEdbpp. 126 €. 8,90“Come e dove incontro il Signore, e comeposso discernere la sua volontà?” è questala domanda centrale del credente nellaScrittura. Subito seguita, però, da un altrointerrogativo: “Chi è l’uomo?” (Sal8). Uno <strong>dei</strong> più noti e apprezzati biblistiitaliani affronta con chiarezza e luciditàil tema dell’esperienza spirituale, in unariflessione teologica e antropologica insiemeche spazia dall’Antico al NuovoTestamento.In questo libro, seguito di “In che cosa speriamo?Immagini dal Nuovo Testamento”,Daniel J. Harrington amplia le sue riflessionisulla speranza, interpretando per noile vivide e toccanti immagini <strong>dei</strong> salmi - ilmonte, il sole, il rifugio, il regno, le ali protettrici,l’olivo, il pastore - per condurci ascoprire come la speranza sia l’immaginepredominante del libro <strong>dei</strong> Salmi.Pochi studiosi e pensatori moderni hannosaputo, come Pierre Teilhard de Chardin(1881-1955), intrecciare nella loro operagli interrogativi della scienza e le certezzedella religione. Formato dai gesuiti (cuisuccessivamente si unì), ordinato sacerdoteall’età di trent’anni, Teilhard affiancò allostudio della teologia un’assidua attività dipaleontologo e geologo che lo portò a viaggiarein tutto il mondo e a trascorrere granparte della vita lontano dalla natia Francia,soprattutto in Cina e negli Stati Uniti.“Forse non ce ne accorgiamo, ma ogni voltache confessiamo la fede durante la celebrazionedell’eucaristia iniziamo con “io”: “Iocredo...”. Quello/a che crede sono proprio io,con la mia storia, i miei desideri, le mie fragilitàe le mie passioni. In primo luogo, questovuol dire che nella fede c’è spazio proprio perme - non per un’idea di me, ma per quelloche realmente sono. In secondo luogo, questovuol dire che senza di me la fede non ha voce,non ha volto.


AN° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobre ttualitàSi estendono le fasce di disagiosociale nel MezzogiornoSuicidi e omicidi in aumentoPsicofarmaciOgni dieci giorni in Italia sicompie un suicidio o unomicidio, con un considerevoleaumento rispetto al 2000.E’ quanto rileva l’Eures, che daanni si occupa di ricerche economichee sociali. Che cosa c’èall’origine della rapida impennata?Secondo il rapporto il 15,8 percento degli autori avevano turbepsichiche. Ma basta dare un’occhiataagli articoli di cronaca neraper rendersi conto che una percentualeben più alta ha fatto usodi psicofarmaci. La depressioneviene spesso considerata la causascatenante, ma in questo modo siperdono di vista alcuni importantifattori che di solito accompagnanoqueste stragi: molti depressinon arrivano mai nemmeno apensare di suicidarsi fino a chenon si sottopongono a terapia conpsicofarmaci ( http://www.eures.“Le fasce di disagiosociale si stannoestendendo in modopreoccupante, in particolare nelMezzogiorno” ha sostenuto ilPresidente della Repubblica,Giorgio Napoletano, nel messaggioinviato al recente convegno“Povertà e nuovi bisogni”,promosso a Napoli, dalleFondazioni “Italianieuropei” e“ Mezzogiorno Europa”. In realtà,nell’ultimo quindicennio,in quella parte d’Italia, a sud diRoma, per ciò che riguarda lasocietà civile, caratterizzata dauna debolezza della cultura civica,sono accadute cose di nonpoco conto: le stragi di camorra,la questione monnezza, il pesosempre crescente della criminalitàorganizzata nella vita quotidiana,nell’economia, nell’organizzazionesociale. Peraltro, vadetto, pure, che molte patologiesociali(generalizzata assenza disenso civico e senso dello Stato,con endemica complicità diparti delle Istituzioni pubblichemeridionali e di gruppi socialicon la criminalità organizzata,comportamenti antisolidali erazzismo latente) non provengonodal di fuori, ma dal ventredella società civile. <strong>Del</strong> resto, èsignificativo che le regioni meridionalisi segnalino per la piùampia diffusione del lavoro neroe non regolare (che raggiungepunte di oltre il 20%, ovvero ildoppio delle regioni del Centro-Nord), e per il maggior radicamentodell’economia criminale.Tuttavia, qui, non si tratta dinegare l’esistenza di gruppi, disettori, quali pezzi di “societàcivile” attivi, generosi, preziosiper la realtà concreta di unacivile e democratica convivenzasociale. Pertanto, per spiegarequel circuito economico-socialealternativo-(che evade il fisco,ma, anche, la normativa sul lavororegolare, o quello sullasicurezza e sull’inquinamentoambientale)-a questa “societàcivile”, il punto di partenza nonpuò che essere l’intervento pubblico.A prima vista, può sembrarestrano che venga chiamatoin causa il modo in cui funzionanoalcune istituzioni politiche.Molti potrebbero pensareche la diffusione dell’economiasommersa non sia che l’effettodi una situazione di sottosviluppoeconomico, come accade inmolti Paesi arretrati. Ma, non èdel tutto vero per il Mezzogiorno.“Da oltre 50 anni-sostieneCarlo Triglia -il settore pubblicotrasferisce al <strong>Sud</strong> più risorse diquanto ne riceva, con l’obiettivodi aiutare lo sviluppo. Eppure,paradossalmente, sonocresciuti i consumi, alimentatida una diffusa economia sommersa,ma non uno sviluppoautonomo”(Cfr. “<strong>Il</strong> Sole 24 Ore”del 7-IX-2009). In verità è chei trasferimenti pubblici da soluzionedella difficile economiadel <strong>Sud</strong>, si sono trasformati inproblema. In realtà, la classe politicalocale e regionale si è trovataa gestire risorse crescentiin un quadro di fragilità storicadella società civile e di debolezzadella cultura civica . In questasituazione, il consenso politico,fatte salve alcune eccezioni,si è basato sull’assistenzialismoe sul clientelismo: sulla tendenzaa distribuire benefici particolari,piuttosto che offrire beni eservizi collettivi . Le conseguenzesono state rilevanti, perché,non solo non si sono rafforzateadeguatamente attività capaciit/upload/1248944827.pdf ). Quidi seguito alcuni <strong>dei</strong> casi recentementesuccessi in Italia. Tuttifacevano uso di psicofarmaci oerano sotto trattamento psichiatrico.A Milano, R. A., 56 anni, coltoda un raptus getta la zia dallafinestra e viene subito arrestato.Faceva uso di psicofarmaci. Davantiall’Ospedale di Prato, A. H.,una rom di 22 anni,accoltella unuomo di 72 anni. Secondo l’avvocatodifensore era in cura conpsicofarmaci. A Reggio Emiliaun uomo uccide moglie, due figlie tenta il suicidio. Era in trattamentopresso una struttura psichiatricalocale. Uccide la madrecon oltre 60 coltellate, poisi siede su una sedia e laguarda morire. L’uomoera in cura in un centro diigiene mentale a Bergamo.Marcella strangola il figliodi 4 anni, era in cura pressoil Cps (Centro Psicosociale)di Parabiago. Lamoglie, M. G. F., 49 anni,postina, si uccide a colpidi coltello, e il marito, G.D., 48, si strangola con uncavo elettrico. L’uomo erada tempo in cura. Un giovanedi 30 anni, colpiscecon numerose coltellatela madre, di 63, e doposi suicida, utilizzando lastessa arma. Accade aTrani, l’uomo era in curapresso il servizio di igienementale M. C., di 33 anni,in cura psichiatrica, ucci<strong>dei</strong>l padre S. di 66. Lomassacra di botte, tantoda sfondargli parte dellafaccia. Sin dall’inizio deglianni 90 la nostra associazioneha diffuso varicomunicati stampa, cheavvertivano <strong>dei</strong> pericolilegati alla assunzione <strong>dei</strong> nuoviantidepressivi (SSRI). Nel febbraiodel 1990, l’articolo “Insorgenzadi intensi pensieri suicididurante il trattamento con fluoxetina”,nell’American Journalof Psychiatry evidenziava chel’assunzione di SSRI può indurrepensieri e tentativi suicidari anchein coloro che prima non avevanotali idee ed intenzioni. Questi pensierispariscono a distanza di due<strong>Il</strong> presidente della Repubblica, Giorgio Napolitanodi stare sul mercato, ma si è determinatol’effetto perverso difavorire l’economia sommersae la sua componente criminale.Vediamo, in concreto cosa è accaduto!C’è una piccola imprenditorialitàoperante soprattutto,nel settore di alcuni servizi, abassa produttività,(commercio,alberghi, ristoranti, altri servizialle persone), per la quale lavoronero ed evasione fiscalesono requisiti strutturali perstare sul mercato; stessa praticapuò essere operante anchenelle costruzioni e in agricoltura.E qui, rileviamo, anche, conestremo vigore, che le attivitàimprenditoriali meridionali saneincontrano, spesso, forti difficoltàa svilupparsi per carenzadi infrastrutture e servizi, inefficienzae arbitrarietà di alcuneamministrazioni pubbliche. E’pur vero, che, in alcune areedel <strong>Sud</strong>, iniziative imprenditorialicapaci di stare sul mercatosono cresciute, ma tra notevolidifficoltà e non in misura tale dapoter assorbire il bisogno incessantedi occupazione. Da qui unprimo fattore: un’ampia offertadisponibile ad accettare lavoronero o, addirittura criminale(unavia questa, percorsa da molti giovani).A questa componente se neaggiunge un’altra particolarmente,presente, sempre, nel <strong>Sud</strong>:una vasta area di dipendenti delsettore pubblico, spesso precari,con remunerazioni molto basse osussidi esistenziali, che integranoil loro reddito con il lavoro nero,o tre mesi dalla sospensione dellaterapia. L’identico fenomeno venivadescritto dal “Journal of theAmerican Accademy of Child andAdolescent Psychiatry”, nell’articolo“Insorgenza di fenomeniautodistruttivi in bambini e adolescentidurante il trattamentocon fluoxetina” del marzo 1991.Alcuni pazienti hanno affermato:“Gli SSRI mi avevano reso capacedi commettere il suicidio consuccesso”. Da notare che le personecoinvolte nello studio scientificonon solo svilupparono ideedi suicidio, ma in diversi casi tentaronodi commetterlo con modalitàtali da cercare di evitare ognitentativo di salvarli. Alcuni acquistaronoo si procurarono armida fuoco. Altri si sono dichiaratiperseguitati da idee suicidiariee di strage così intense e violenteche togliere e togliersi la vitasembrava essere l’unico modo difarle cessare. Questi effetti descrittisi manifesterebbero in unapercentuale di pazienti che assumonoSSRI che può variare dal1,3 al 7,5 %. La correlazione traassunzione di SSRI e comparsa di11o irregolare. A questo punto, noidiciamo, a chiare lettere, che losviluppo del <strong>Sud</strong> passa dalla ricostruzionedell’etica sociale epolitica a seguito, anche, di quantoaffermato con autorevolezzadai relatori del convegno “La Pugliadel lavoro e le responsabilitàper lo sviluppo del Mezzogiornoe del Paese”, tenutosi a Bariil 15 settembre scorso. Peraltro,va pure detto che si stanno ponendole condizioni per sperarein un “nuovo Rinascimento” delMezzogiorno. Un primo punto dipartenza è la “Fiera del Levante”,ritenuta un faro sul Mezzogiorno,tenutasi, recentemente a Bari,dove si è affermato con determinazione: “ <strong>Il</strong> Meridione è il Norddi un nuovo mondo. Da qui passail 30% del commercio mondiale,un giro d’affari da 4.328 miliardidi dollari. Business e cultura sonodecisivi nella sfida per la leadershipdel Mediterraneo”. E dulcisin fundo diciamo che, anche, aseguito di questa nuova filosofiaemersa in Fiera del Levante, perrisolvere il “caso sviluppo delMeridione” è nato il Progetto:“Intreccio di Filiere” per l’abbigliamento,un accordo tra ilVeneto-Verona Moda(135 aziendecoinvolte) e la Puglia- FilieraModa(203 aziende promotrici),per riuscire a battere la crisi imperantedel settore. Saranno coinvolteoltre 330 aziende che lavoranonella filiera della moda pervalorizzare il “Made in Italy”.Salvatore Restaidee suicide intense e violente inpersone che mai prima avevanoavuto tali pensieri; la scomparsadi tali ideazioni dopo la sospensionedel trattamento con SSRI,e le affermazioni fatte dagli stessipazienti in terapia, non lascianoadito a dubbi: l’aumento di suicidi-omicidie l’aumento di usodi antidepressivi sono correlati.Da allora molti altri studi hannoconfermato quanto sopra e pericolisimili sono stati identificatianche a seguito dell’assunzione dialtri psicofarmaci, come dimostrail crescente numero di allerta pubblicatiannualmente dalle agenziedel farmaco di vari Paesi, senzache le Istituzioni o la Giustizia sisiano mai preoccupate di indagarele vere cause. <strong>Il</strong> Comitato <strong>dei</strong>Cittadini per i Diritti Umani datre decenni denuncia gli abusi cheavvengono nel campo della salutementale e continuerà a farlo finchéi veri responsabili di questestragi non verranno chiamati a risponderne.Comitato <strong>dei</strong> Cittadiniper i Diritti Umani Onlus


CN° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobre ultura13Baget Bozzo e Saleri contro Dossetti: una lettura sociologicaLuigi GeddaMassimo IntrovigneUltima ParteSaleri in qualche modo rispondea questa obiezione,affermando che sia lo Statodi Dossetti sia quello <strong>dei</strong> controrivoluzionari“<strong>dei</strong> primi annidell’Ottocento” sono assolutisti,e pongono il fondamento dellasovranità in soggetti diversi dalpopolo: il re per i controrivoluzionari,un partito non corrotto– davvero “moderno principe” –o una élite d’illuminati dal vagosapore gnostico per Dossetti. Viè qui però un noto equivoco, chedovrebbe essere ormai superato,dopo che negli ultimi decenni lostudio della scuola contro-rivoluzionariaè stato notevolmenteapprofondito dagli storici. Lascuola contro-rivoluzionarianon trova la sua ragion d’esserenell’apologia della monarchiaassoluta e dell’Antico Regimecosì come esisteva nel 1788.Sa bene che, tornando al 1788,l’anno dopo non potrà che essereil 1789. Al contrario, i controrivoluzionarivedono nell’assolutismoe nell’erosione dellelibertà <strong>dei</strong> corpi intermedi, dellecittà, delle professioni, delle famigliela premessa della Rivoluzione.Di queste libertà concrete– molto diverse dalla libertàastratta illuminista – quello cheSaleri definisce giustamentecome il neo-assolutismo di Dossettinon è amico, ma avversario.Dossetti ha avuto una vitalunga e complessa. Ha avutol’impressione di vincere diversevolte: con la fine dell’esperienzapolitica di Alcide De Gasperi(1881-1954) e l’egemonia sullaDemocrazia Cristiana di uominiche in gran parte lo ammiravanoe lo consideravano un puntodi riferimento; con il ConcilioVaticano II, dove ebbe all’inizioun ruolo assai importante,ridimensionato però da Paolo VI(1897-1978) non appena al Papafu chiaro quanto radicale fossela riforma in senso collegialedell’autorità nella Chiesa volutada Dossetti; con Mani Pulite,colpo di Stato “legale” che sembròrappresentare il trionfo dellesue idee sul ruolo della magistraturae cui egli non fu estraneo;con le vittorie elettorali diRomano Prodi, per molti versiil più fedele e conseguente <strong>dei</strong>suoi allievi. E tuttavia ogni voltaa Dossetti la vittoria, che giàsembrava saldamente afferrata,finì per scivolare via dalle mani:con la resistenza dell’ultimoAmintore Fanfani (1908-1999)– ma per certi versi dello stessoAldo Moro (1916-1978) – a unaprospettiva coerentemente dossettianad’incontro tra cattolici ecomunisti; con l’emergere dellaposizione di contrasto al PartitoComunista Italiano di BettinoCraxi (1934-2000); con gliostacoli frapposti da Paolo VI– e tanto più dal suo successoreGiovanni Paolo II (1920-1985)– all’interpretazione del Conciliosecondo un’ermeneuticadi rottura rispetto alla tradizionedella Chiesa, pure divulgatain tutto il mondo dalla potentemacchina culturale dossettianadella “scuola di Bologna”; conla discesa in campo imprevedibilee imprevista di Silvio Berlusconi,contro il quale non acaso il monaco italiano scagliònegli ultimi anni della sua vitaanatemi di una durezza inusitatae pressoché apocalittica. Dossetti,dunque, non ha vinto: ma lealleanze da lui intessute nel corsodi una lunga vita – da ultimoquelle con il quotidiano Repubblicae con influenti settori dellamagistratura, specie a Milano ein Sicilia – hanno generato unameccanica che per molti versi èall’opera ancora oggi.L’identificazione del nucleoessenziale del dossettismo daparte di Baget Bozzo e Saleri ciriporta all’interesse anche per isociologi del loro lavoro, e allateoria delle nicchie. Per Dossettimolti non comprendono la radicalitàdello scontro in atto fra ilbene e il male perché sono, secondouna sua eloquente espressione,“contagiati dalla conta”(p. 220)– e questo nonsolo nella politica:“anchenella Chiesa”(ibidem).“ C o n t a g i a t idalla conta”sono coloroche danno rilievoa quantoil popoloconcretamenteesprime conle sue sceltee con i suoicomportamenti:in politica,con il voto; inreligione, scegliendoquestao quella denominazioneo all’internodella Chiesaquesto o quelmovimento orealtà ecclesiale.La tesisecondo cuila volon-Alcide De Gaspericale. Anziché spiegare perchéle scelte della maggioranza noncorrispondano alle previsioni <strong>dei</strong>progressisti, nega semplicementela rilevanza delle maggioranze.Dossetti vuole liberare i progressistidal “contagio della conta”:“l’allergia per le procedure elettoralidemocratiche è assolutamenteirrefrenabile nei dossettiani,e non solo in campo politico”(p. 320). <strong>Il</strong> problema è risoltoabolendolo. Quello che è beneper “il popolo” – in religionecome in politica – non lo sa il popolo.Lo sanno le minoranze illuminateche conoscono il bene, eche devono – se del caso in modoinflessibile e giacobino – imporreil bene al popolo, esercitando unafunzione pedagogica, anche controla sua volontà.Vecchia teoria, si dirà, tipicadi tutte le forme di gnosticismopolitico e religioso e di tutti igiacobinismi della volontà generale.Ma Dossetti la declina inmodo originale, considerando undocumento rivoluzionario – dirilievo addirittura mondiale – laCostituzione della RepubblicaItaliana, alla cui redazione avevacollaborato. La Costituzione perDossetti assume la duplice funzione– per usare la terminologiadell’antropologia contemporanea– di totem e di tabù. Secondo lui,non può essere modificata, nonostanteil suo testo lo preveda: ilParlamento e il presidente dellaRepubblica che si muovessero inquesto senso si comporterebberoin modo sostanzialmente eversivo.A guardia della Costituzionenon stanno tanto i parlamentarie il governo eletti quanto i giudicinon eletti. E i giudici hannoil diritto e il dovere di svolgereuna funzione pedagogica anchequando questa funzione non ècompresa, non è voluta, è avversatadal “popolo” e va control’opinione accertata della maggioranza.I giudici, infatti, e nonil popolo, rappresentano in questocaso il bene.Sbaglierebbe chi ritenesse cheDossetti non fa che riproporreuna tesi cattolica tradizionalesecondo cui le maggioranze possonosbagliare, e non qualunquelegge votata a maggioranza (peresempio, una legge abortista)tà della maggioranza espressaattraverso i concreti comportamentiprevale sulla saggezzadelle élite custodi del “bene” èdefinita da Dossetti “assurda eviolenta” (ibidem). Movimenticome quello di Silvio Berlusconi– ma per altri versi (e senzaquel vero e proprio “odio teologico”,p. 208, che l’ultimo Dossettiriserva al fondatore di ForzaItalia, e che aveva avuto unantecedente remoto nella sua avversioneper il politico cattolicodella sua generazione più coerentementeanticomunista, LuigiGedda, 1902-2000) anche realtàcome Comunione e Liberazioneo l’Opus Dei – sono banditi senzamisericordia dal dossettianoregno del bene, e il numero <strong>dei</strong>loro seguaci ed elettori diventasquisitamente irrilevante.Vi è qui una soluzione radicale,e a suo modo anche elegante, deldilemma posto al moderno progressistadagli effetti della teoriadelle nicchie. <strong>Il</strong> problema, ricordiamolo,è semplice. Secondoil progressista “il popolo” o “lamaggioranza” dovrebbero occuparele nicchie “progressiste” inreligione e “di sinistra” in politica(beninteso, molti progressistinon si esprimono in termini sociologicie non parlano di nicchie,ma la sostanza è questa).Ma se apre le finestre della suaofficina ideologica, guarda fuorie conta, il progressista si accorgeche non è così. “<strong>Il</strong> popolo” o“la maggioranza” nella maggiorparte <strong>dei</strong> casi affollano invece lenicchie centrali-conservatrici opeggio quelle più “a destra”.Come si è visto, la Scuola diFrancoforte – nata, si può dire,precisamente intorno a questoproblema – risponde che è cosìperché “il popolo” è sviato da“cattivi” che dispongono di sofisticatistrumenti di manipolazionementale, i quali utilizzanoin particolare la religione e lacultura popolare. Qualche cosadi queste analisi passa anche inDossetti, il quale non manca diprendersela con la religiositàpopolare e con le televisioni –soprattutto quelle di Silvio Berlusconi– come forme di oppiodel popolo. Ma la sua soluzionedel dilemma è molto più radiègiusta. Questa tesi – del tuttoovvia per un cattolico – fa riferimentoalla legge di Dio, cheprevale sulla legge sugli uominie che si manifesta come legge naturalela quale, in quanto riconoscibiledalla ragione, s’impone atutti, credenti e non credenti. MaDossetti, il quale dubita sia dellanozione tradizionale di legge naturalesia della legittimità di unsuo discernimento da parte delMagistero cattolico, non ha inmente una legge iscritta da Dionel cuore dell’uomo ma la Costituzione.Così lo intenderannoi suoi seguaci. “Davvero non dipoco conto – commenta Saleri –la sostituzione del diritto naturalecon l’‘ideologia costituzionale’!”(p. 245).Toni apocalittici di Dossetti aparte, il modo in cui – per viagiudiziaria – è aggirata la volontàdella maggioranza va al cuoredi tanti problemi contemporanei.Sarebbe facile evocare il casoEluana: ma la questione va moltoal di là dell’Italia. Negli StatiUniti, per esempio, la maggioranzadegli elettori si sono pronunciatiin referendum condottiin molti Stati dell’Unione controil matrimonio omosessuale: mai giudici, con le loro sentenze,stanno imponendo questa formadi matrimonio, palesemente nonvoluta dalla maggioranza deglistatunitensi, città per città e Statoper Stato. Qualcosa di simile, beninteso,potrebbe avvenire anchein Italia dove – non diversamentedagli Stati Uniti – non mancachi teorizza che i giudici, che nesanno di più e sono più avanti <strong>dei</strong>normali cittadini, devono educarlie imporgli norme che essinon sono “ancora” in grado dicapire, anche contro la loro volontà.<strong>Del</strong>le singole conseguenzedi questa sovversione giudiziariadel bene comune Dossetti, evidentemente,non ha responsabilitàdiretta. Ma il metodo concui un progressismo minoritarios’impone alla maggioranza condiversi pretesti e in nome di unapresunta superiore eticità è precisamentel’essenza del dossettismodescritto da Baget Bozzoe Saleri. Un pericolo, da questopunto di vista, ancora ben vivoe presente.


14 CulturaN° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobreAlla riscoperta <strong>dei</strong> grandi d’ogni tempo che hannosaputo rendere visibile ciò che non si vedevaSan Francesco in meditazioneolio su tela cm 123x 92,5IRoma, chiesa di San Pietro aCarpineto in deposito pressola Galleria Nazionaled’Arte anticaCARAVAGGIOCaravaggio l’antiaccademico, Caravaggio che non mistifica, chenon nasconde il suo essere concretamente uno del popolo, calatonella veracità del suo tempo, entusiasta della cristianità <strong>dei</strong> primordiispirata ai dettami della povertà e della semplicità.nvito all’ANatività con isanti Lorenzo eFrancescoolio su telacm 268 x 197rteAlla Galleria Credito Siciliano una grande mostra dedicata a Emilio IsgròAdriana Ginammi CrisafulliAcireale - Emilio Isgrò, artista sicilianolegato alla sua terra da profonderadici, Milano è la sua patriadi adozione, era presente all’inaugurazionedella mostra dal titolo intrigante: “L’invasionedelle formiche, ovvero Fratelli d’Italia”.La presenza delle attive formichine èun modo per invitare la sua Sicilia ad un risvegliolaborioso. È stato l’artista a metterela prima formichina sulla carta geograficadella Trinacria. Come la prima sera i visitatoriavranno una formichina da applicarevisitando la mostra alla Galleria CreditoVaresino di Acireale. Alla chiusura, il 15novembre prossimo anche loro avrannopartecipato ad una spettacolare installazioneche sarà ampiamente documentata.Emilio Isgrò, un artista completo: è un poeta,dal suo mondo poetico sono generatele opere d’arte, scrittore, giornalista, congrande passione per il teatro e la musica(celebre la sua installazione “Chopin” perquindici pianoforti realizzata alla Scala diMilano nel 1973). Come giornalista, appenaventenne, fu inviato dal quotidianoil Gazzettino al seguito di John FitzgeraldKennedy in viaggio elettorale per gli StatiUniti. “È stato proprio quell’incontro,dice l’artista, a ispirarmi nel 1965 l’opera“Jacqueline” una delle mie poesie visivepiù conosciute”. Isgrò è noto come il piùgrande artista concettuale, per le sue cancellature.Cancellare è un nuovo linguaggioartistico: quando il rapporto con la parola èmolto forte cancellare significa far risaltarela parola mancante e Isgrò cancella… cancellaanche nell’Enciclopedia Treccani. Perla sua terra l’artista ha realizzato “Fratellid’Italia” cinque serigrafie su tela che formanouna lunga striscia con l’inno nazionalecancellato. Commuove la sezione dedicataalla “Strage di Bologna”: scorrono davantiai nostri occhi quei finestrini del treno,nessun volto è rimasto a ricordare la vita,cancellati per sempre. “L’ora italiana” unainstallazionedi sculture in fiberglass.Sono ancora unasettantina le opere espostedi questa sceltissima antologicadagli esordi a oggi.Quelle grandi tele rosse ciaffascinano, non c’è nulla,ma sappiamo che “Alma(a sinistra) corre nel rossovestita di rosso”. Molte ediversificate le opere delleMappe ai Particolari diParticolari, ingrandimentiesasperati di particolari dipersonaggi noti. Grande,vivace installazioneci riportaal quotidiano;è compostada venti pezzirotondi conun orologioincorporato econ suoneriafunzionante.Un’altra ciracconta “l’avve n t u r o s avita di EmilioIsgrò”. Ricordiamoinoltrei sorprendenti“Semi d’arancia”personalissima, riflessione, ha suscitato inme un’opera che potrebbe essere una chiaveindicativa di lettura dell’iter artisticodi Emilio Isgrò “Dio nostro Signore aprequesto occhio ma non riesce a chiuderlo”.L’occhio che intensamente si affaccia sulmondo è quello di Dio: è tanto quello chec’è da vedere anche per chi ha tutto creato,eppure noi riusciamo a chiudere gli occhiindifferenti al miracolo che ci circonda. DiEmilio Isgrò ricordiamo le quattro Biennalidi Venezia alle quali h partecipato, l’interventoa Gibellina, le innumerevoli mostreche lo hanno reso famoso in campo internazionale.L’antologica di Acireale prodotta eorganizzata dalla Fondazione Gruppo CreditoValtellinese a cur di Marco Meneguzzoè accompagnata da un ricco catalogo editodal Credito Siciliano.Due grandi eventi celebrano ilcentenario del primo volo in ItaliaVarese - Molte le iniziative nell’ambito dell’ambiziosoprogetto “Vola Veloce Varese”, eventiprogrammati dal Comune di Varese in collaborazionecon il FAI, per celebrare l’anniversario del primovolo in Italia. A Varese, nel Castello di Masnago, è allestitala mostra “L’officina del volo, futurismo, pubblicitàe design 1908-1938”. A Villa Panza, sempre a Varese,oltre ad ammirare i lavori di restauro del FAI che hannoridato nuovo splendore alla villa e al parco, si possonoprovare vere emozioni con la simulazione del volo daiprimi aeroplani all’esplorazione spaziale, una propostacurata dal Museo dell’Aeronautica Gianni CVaproni incollaborazione con la Fondazione Europa Civiltà. Sistematoin un grande prato verde un aereo Macchi 346 attiral’attenzione di grandi e piccini. Villa Menafoglio LittaPanza venne costruita nella metà del XVIII secolo circondatada un vastissimo parco dove si gode un panoramastraordinario, nelle belle giornate si possono scorgerele Prealpi lombarde fino al Monte Rosa. Di grande interesseè la visita ai due piani della villa donata al FAI nel1996 dall’ultimo proprietario Giuseppe Panza di Biumo.Grande collezionista di arte contemporanea, in particolareamericana, a partire dal 1950 ha riunito più di 250opere, molte esposte nel locali settecenteschi in armoniacon gli antichi arredi e le preziose raccolte d’arteafricana e precolombiana. Famosa nel mondo questacollezione, oltre ai protagonisti dell’arte ambientale diLos Angeles: Irwin, Nordman, Turrell comprende lapiù importante raccolta di opere di Dan Flavin, realizzataesclusivamente con tubi di luce fluorescente.Quattro grandi eliche di aerei nel cortile del Castellodi Masnago invitano i visitatori alla mostra “L’officinadel volo, futurismo, pubblicità e design 1908-1938”. Un filmato racconta la storia dell’aviazione: iprimi voli e progressive tappe, la trionfale trasvolataatlantica di Italo Balbo. La mostra spazia dai manifestipubblicitari d’epoca, circa 70 litografie, all’aereopittura futurista, all’aereoscultura, a documentistorici,progetti di aerei e oggettistica del tempo. Tutteopere firmate da grandi artisti, fra gli altri alcuni nomi:Munari, Boccioni, Sironi, Dudovich, Azzani, Depero,Di Lazzaro, <strong>Del</strong>le Site. <strong>Il</strong> primo manifesto pubblicitariodi Aldo Mazza del 1909 ricorda il circuito aereodi Brescia, altri annunciano riunioni aviatorie, gare apremi, evoluzioni acrobatiche. Un manifesto ricorda ilCircuito Atlantico (1927) in idrovolante di FrancescoDe Pinedo. Pilota famoso che in occasione del bando diconcorso per l’ammissione alla Reale Accademia Aeronauticascrisse: “Auguro che ogni km da noi percorso involo susciti nel cuore <strong>dei</strong> giovanetti italiani il desideriodi diventare aviatore”. Leggendo quello scritto, con unflash improvviso, mi rivedo bambina guardare curiosauna tessera che mia madre conservava gelosamente nelcassetto. C’era stampato un aereo bellissimo. Da grandeho letto una dedica: “Alla signora V. G. che ha avutol’ardire di alzarsi in volo e partecipare alle mie acrobaziecon sorpresa e ammirazione, Francesco De Pinedo”.Molti i dipinti esposti e le pubblicazioni: un manoscrittooriginale riporta il discorso di Italo Balbo agli Atlantitiprima della partenza da Orbetello. Un libro del futuristaLuciano Folgore: “<strong>Il</strong> canto <strong>dei</strong> motori esalta la velocità.Bellissime foto di Filippo Macero hanno immortalatol’arrivo a New York e Chicago della crociera atlantica.Una mostra esaltante per la nostra storia dell’aviazione,per il ricordo di tanti uomini valorosi e l’occasione perevidenziare il grande contributo che le industrie localihanno dato allo sviluppo dell’aereonautica, infatti Vareseè stata chiamata “La provincia con le ali”.A. G. C.


N° 13/2009 - ANNO XVIII - 1 ottobreE conomiaLa crisi, l’immobiliaree un inquietante interrogativoCorrado Sforza FoglianiPresidente ConfediliziaA cura di L. Rondi e F. SilvaProduttività e cambiamentonell’industria italiana<strong>Il</strong> Mulinopp. 395 €. 28,00Superata la crisi del 2001/2002 l’industriamanifatturiera italiana è entrata in una fasedi ristrutturazione la cui natura ed estensionenon sono ancora del tutto evidenti. Qualcunoinsiste sull’ipotesi di declino altri invecepongono in rilievo i successi di numerose mediee grandi imprese. Intento del volume, chepresenta i risultati di una ricerca promossadalla Società Italiana di Economia e PoliticaIndustriale (Siepi), è contribuire a una migliorecomprensione <strong>dei</strong> limiti e delle potenzialitàdi tale processo.Simone IozziMedicina tradizionaleerboristicaTecniche Nuovepp. 336 €. 39,90Questo lavoro sulla natura e pratica dellaMedicina tradizionale erboristica, oltread essere stato concepito per costituireuna valida conoscenza sulla materia,fornisce anche al lettore una cultura dibase nel campo della Dottrina Umorale,secondo i canoni ed i principi propridella Vis medicatrix naturae ippocratica.<strong>Il</strong> testo è completato da un ampio compendiodi piante medicinali con le lorocaratteristiche, modalità di utilizzo edeventuali controindicazioni o limitazionid’utilizzo.La crisi è, per l’immobiliare,un’opportunità e - allo stesso tempo- un pericolo. Un’opportunità,dunque. La crisi è, infatti, partitadall’immobiliare (per le imposizionidemagogiche della politicastatalista <strong>dei</strong> politici del radicalismostatunitense che proclamavanoil “diritto alla casa”, da cuii subprime) ma - è un paradosso- è destinata a risolversi nel (e afavore) dell’immobiliare, allorchél’inflazione (che tutti prevedonosi sviluppi quando verranno a gallale potenti iniezioni di liquiditàdelle banche centrali) manifesterà- contestualmente alla ripresaeconomica - i propri effetti. Ma lacrisi è anche un rilevante pericoloper l’immobiliare: e il guaio graveè che il pericolo è già una realtà,mentre l’opportunità è attesa. Nonsi tratta della caduta <strong>dei</strong> valori: chenon c’è e non ci sarà, perché nonc’è mai stata - salvo che in pochezone d’Italia - una “bolla” artificiosa(e chi predice - o auspica- una caduta <strong>dei</strong> valori, lo fa soloal fine di creare l’ambiente adattoperché vengano ulteriormente, e dinuovo scandalosamente, favoritialcuni strumenti già a <strong>fiscali</strong>tà privilegiata,messi in piedi dal grossocapitale parassitario). <strong>Il</strong> pericolo- dunque - non sono i valori, sonoi politici: oggi più che mai tentati- illusi da interessi di settore - dalla“via breve” (quella che Einaudidefiniva inventata da “superbiasatanica”) della creazione di lavoroburoindotto: di lavoro indottodalla burocrazia, e a carico <strong>dei</strong> solitinoti (proprietari). <strong>Il</strong> Ministerodello Sviluppo (sic) economico ègià partito alla carica, varando allachetichella - perlomeno, rispettoalle organizzazioni rappresentativedi chi deve pagare, non certorispetto a quelle <strong>dei</strong> beneficiari - unprovvedimento che impone, per gliapparati ascensoristici, lavori chenon sono obbligatori in alcun’altraparte d’Europa. <strong>Il</strong> provvedimento(come altri dello stesso Ministero)farà i conti con la Confedilizia - lasicurezza, in Italia, non può esserediversa da quella del resto delmondo - ma è di un esemplarità(per il discorso che abbiamo fatto)unica, anche per i costi checomporta (15mila euro circa perascensore). Tanto più che non èil solo. I Piani casa, invero, sonodiventati - sempre nell’ottica dicreare lavoro buroindotto, questavolta per i professionisti senza altrolavoro - il veicolo privilegiato,in alcune Regioni, per varare il famigerato“libretto casa”: già bocciatoda 8 giudizi di legittimità, dimerito ed anche di costituzionalità,con sentenze del cui esito nonsi vuole - pervicacemente - tenerconto. L’atteggiamento del Governoavanti a queste leggi (illegittime,perché invasive - anche - dicompetenze riservate allo Stato),sarà una cartina di tornasole. Nellastessa ottica, s’inquadra anchela “riforma del condominio” varatada un Comitato ristretto (masarebbe meglio dire ristrettissimo,per non dire “unitario”) dellaCommissione Giustizia del Senato.Che nasce già vecchia (senzarisolvere con chiarezza, infatti, ilproblema della capacità giuridicariconosciuta al condominio in tuttaEuropa o quasi, e della conseguentevalorizzazione della figuradell’amministratore) e in patentecontrasto con tutta una serie dinormative da ultimo varate oltreche con i diritti proprietari (messiin discussione con una violenzache non ha precedenti). Gli esempipotrebbero - purtroppo - continuare(le normative buroindottesu impianti di ognigenere nonché sulle certificazionio disposizioni energetiche, conrelativo - impazzito - guazzabuglioregionale, sono sulla bocca ditutti). Ma preme, a questo punto,trattare di quello che è più che unproblema, un inquietante quesito:AUtilitàMaria Grazia TurriLa distinzione fra moneta edenaroCaroccipp. 304 €. 32,50Moneta e denaro non sono la stessa cosa.Anzi, l’identificazione della moneta con ildenaro emerge e via via si delinea comel’assunto fuorviante che sta all’origine dellecrisi finanziarie e <strong>dei</strong> riflessi di questesull’economia reale. C’è un nesso fra questamancata distinzione e il fatto che nellecrisi economiche assistiamo a diagnosi,prescrizioni e cure insufficienti?Riccardo CremonaVincenzo De CeccoMiss little ChinaLibro + dvdChiareletterepp. 76 €. 16,90“Miss Little China fa vedere per la primavolta i cinesi in una dimensione quotidiana.Un’intimità personale e famigliarecompletamente inedita. Un’occasione raraper entrare in un mondo di cui non si saniente, al netto di una quantità industrialedi luoghi comuni.” Dopo “I cinesi nonmuoiono mai”, con questo libro Oriani eStaglianò tornano a raccontare la “straordinarianormalità” di un popolo molto simileagli italiani di un tempo.A cura di Gianfranco D’Ettorisperché mai si trovano centinaia ecentinaia di milioni per costruire100mila nuovi alloggi di ediliziapopolare (destinati - com’è finoraavvenuto - ai prepotenti piùche agli aventi diritto), e non sitrova un euro per rivitalizzare lalocazione? Perché mai si trovanomezzi per costruire e ricostruire,e sprecare così nuovo territorio(come se non fosse, anche questo,una risorsa limitata, per non direTurismo: presentato il Rapporto 2009<strong>Il</strong> turismo in Italia contrasta lacrisi con una tenuta maggioredi altri settori economici. Loha affermato il ministro del Turismo,Michela Brambilla, nel corsodi una conferenza stampa che siè svolta a Palazzo Chigi per presentareil Rapporto sulla stagioneturistica 2009. Nonostante la congiunturaeconomica, il settore hamantenuto risultati di tenuta neiprimi tre mesi dell’anno graziealla montagna, in agosto graziealla politica promozionale deglihotel, nelle prenotazioni per l’autunnograzie alla ripresa del turismobusiness e commerciale nelnord del Paese. Le imprese hannodunque dimostrato di saper affrontarel’emergenza e i risultati dannol’Italia in una posizione più favorevoledel resto d’Europa.Le tendenze registrate:• gli hotel, che hanno maggioreclientela internazionale, hanno applicatouna politica di ribasso neiprezzi (-7,2%) per contrastare ilcalo registrato nei primi sei mesi,• il turismo italiano diminuisce lepartenze all’estero e sceglie l’Italianei primi sei mesi dell’anno, e inestate sceglie i mesi fuori stagionedi luglio (+37%) e settembre(+14,2) pareggiando il conto conl’estate 2008,• l’attrattiva del nostro Paeserimane costante, anche tra le pre-visioni di vendita del Turismo organizzatomondiale, contenendoil calo mondiale <strong>dei</strong> flussi internazionaliin Italia al –2,8%, quandol’OMT prevede un calo mondiale<strong>dei</strong> flussi internazionali tra il -4%e il -6%,• gli effetti della crisi economicahanno influenzato maggiormentela durata della vacanza e la spesa,spingendo i turisti italiani e stranieria ridurre il budget per la vacanzae ad utilizzare maggiormente glialloggi privati.<strong>Il</strong> ministro si è poi soffermatocura della CONFEDILIZIA di Crotone - Via Lucifero 40 - Tel. 0962/905192Sito Internet: www.godel.it/confediliziakrPaul CollierL’ultimo miliardoLaterzapp. XV-254 €. 6,90<strong>Il</strong> terzo mondo si è ristretto. Per quarant’anni,la sfida dello sviluppo ha messo un mondoricco, abitato da un miliardo di persone,di fronte a un mondo povero, con cinquemiliardi di persone. Dobbiamo impararea invertire le cifre a cui siamo abituati: cisono in tutto cinque miliardi di persone chevivono già adesso in condizioni agiate, oche perlomeno hanno imboccato la stradagiusta, e un miliardo di persone che invecerimangono inchiodate in fondo alla fila.Luigi BonanateLa crisiBruno Mondadoripp. 177 €. 15,00Le relazioni internazionali degli ultimivent’anni sono caratterizzate dall’assenzadi un principio d’ordine e dal profilarsi dichiari sintomi di anarchia. Dalla caduta delMuro di Berlino, suggello di uno scontrotra superpotenze risolto senza un conflittoarmato e avvio di un periodo di armonizzazioneinternazionale, alle guerre - e allepolitiche belliche - che stanno segnandol’inizio degli anni duemila.15già finita), e non si affronta perdavvero il problema della cedolaresecca per i redditi da locazione,sulla quale - pure - tutti i maggioripartiti erano d’accordo, prima delleelezioni, e lo erano senza “se”e senza “ma” (cioè, senza distinzionie condizionamenti, che soloora - e, per il vero, dal solo Pdl -vengono fuori)? L’interrogativo -ripetiamo - è inquietante, ed è inutileche ne spieghiamo il perché.sulle ricadute di immagine negativache hanno avuto le notizieapparse quest’estate e che sonofinite con grande eco sulla stampainternazionale sugli episodi ditruffe, abusi e disservizi a carico<strong>dei</strong> turisti di cui il nostro paese èstato teatro.Nonostante i disonesti siano unapiccola minoranza a fronte <strong>dei</strong> milionidi onesti e capaci operatoriitaliani del turismo – ha affermatoMichela Brambilla – ciò è sufficienteper farci finire sui giornalidi tutto il mondo. Per questo occorregarantire un’etica di comportamentoancora più solida e piùlineare nel mondo turismo, da partedi tutti gli attori coinvolti. Unaapposita struttura di vigilanza avràper il futuro il compito di assicurareai turisti, e ai cittadini la tutela<strong>dei</strong> loro diritti.Gianfranco NittiGiovanni FedericoBreve storia economiadell’agricoltura<strong>Il</strong> Mulinopp. 168 €. 14,00Negli ultimi due secoli l’agricoltura haottenuto risultati da molti punti di vistamigliori del settore industriale. Questotesto espone e spiega con chiarezza causee fattori di questo successo conseguitodal settore agricolo. <strong>Il</strong> volume presenta leinformazioni disponibili sull’andamentodella produzione agricola e di altre variabilisignificative, come i prezzi e la composizionedella produzione.A cura di R. Gualtieri eJ. L. Rhi-SausiL’Europa e la Russia avent’anni dall’89<strong>Il</strong> Mulinopp. 324 €. 25,00L’edizione 2009 del Rapporto sull’integrazioneeuropea è centrata sui paesidell’Europa centro-orientale, caratterizzatidalla transizione post-socialista. Nelsaggio monografico di apertura si presentaun bilancio del ventennio apertosi conla caduta nel muro di Berlino, la riunificazionetedesca e il crollo del sistemaeconomico e politico di tipo sovietico -prima nei paesi satelliti dell’Europa centralee poi nella stessa Urss, che dal 1992si disintegrava nei quindici stati che lacostituivano.


Personalità di altolivello culturalee ricercatrice pervocazione, NicolettaHristodorescu vivee lavora in Italia dal1960. Proviene dana famiglia di giuristi d’origine roena,francofoni per tradizione. La suaerfetta integrazione nel mondo cultualeitaliano avviene attraverso un lunoiter di studi universitari negli ateneii Napoli e di Salerno, dove si è lauretain Lingue Straniere, in Sociologia, incienze dell’Educazione e in Filosofia adndirizzo psicologico. Le sue competenzenterdisciplinari, che spaziano dalla linuisticaalla logica formale, e dalla psicoociologiaall’informatica, non le hannompedito di esprimere le proprie valenepiù marcatamente creative ed artistihe,in opere letterarie, teatrali e poetichei ampio respiro compositivo. Oltre allaroduzione scientifica, nell’ambito dellauale ha pubblicato recentemente, per iipi della D’Ettoris Editori, i saggi di psiosociologiadifferenziale e di psicoloiacognitiva: “Eva, Venere e Minerva”2008) e “L’apprendimento intelligente –eoria <strong>dei</strong> luoghi della mente e modelloeuromimetico della Tdl”, applicato allecienze dell’educazione (2009), l’Autrieha svolto anche una fertile attività diritico d’arte e di giornalista pubblicistan vari giornali nazionali e periodici speialistici.Nicoletta Hristodorescu I figli del sonnoNicoletta HristodorescuI figli del sonnoDialoghi tra Sofia, Lucifero e il MaestroOpera drammatica in tre AttiISBN 978-88-89341-16-29788889341162Nicoletta HristodorescuI figli del sonnoDialoghi tra Sofia, Lucifero e il MaestroOpera drammatica in tre Atti07/08/09 17:29In questo dramma dal sapore classico ma dai contenuti universali, l’Autrice presenta lastoria senza fine dell’anima umana alla perenne ricerca di amore e di verità, dilaniatadall’eterna lotta tra bene e male. I personaggi principali del poema rappresentano notetipologie dell’immaginario collettivo. Riconoscere questi personaggi immaginari, comecompagni <strong>dei</strong> propri pensieri segreti risulterà agevole a ogni lettore sensibile alle valenzesimboliche della poesia e della favola in generale. I figli del sonno incarnano i sogni che scavanolabirinti nella mente e volano audaci verso orizzonti sperati e inesplorati. I sogni, perla loro stessa natura inconscia,si prestano ad una pluralità d’interpretazioni e sono spessorivelatori o portatori di contenuti profondi sepolti nella memoria. Al di là di ogni filosofia ointenzione recondita, I figli del sonno suggeriscono che l’intera esistenza umana è una continuaricerca di significati ultimi. La fame di “essere” e di attualizzare tutte le sfaccettaturedella propria realtà interiore è il sogno di tutti. I nostri stessi progetti, realizzati o solo sognatisono “figli” <strong>dei</strong> nostri sogni. Le battute conclusive offrono la possibilità d’immaginarealtri possibili scenari, in un proseguo senza soluzioni di continuità. I sogni o gli incubi fannoparte della vita che, sempre in cammino, resta incompiuta e in divenire, fino alla fine.I-88900 Crotone, via Lucifero 40tel. 0962/90.51.92 fax 0962/1920413ISBN 978-88-89341-16-2pp. 108, € 15,00

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!