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Pagina 6 - Unindustria Reggio Emilia

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Rassegna stampa del 08/12/2006<br />

Il Resto del Carlino <strong>Reggio</strong><br />

Gravi infortuni, due assolti(Industria)<br />

Si è spento Fabbroni diretore della Dumas(Industria)<br />

Gazzetta di <strong>Reggio</strong><br />

"Gli investimenti continueranno nel 2007"(Industria)<br />

Aziende reggiane al Motor Show con le ultime invenzioni per le auto(Industria)<br />

Un operaio si ferì, dirigente assolto(Industria)<br />

Tre borse di studio da Renergy(Industria)<br />

La Cispadana aperta entro il mese di gennaio(Edilizia)<br />

Corriere della Sera<br />

"Un errore contestare i leader sindacali. Ma non si va in fabbrica ogni 26 anni"(Lavoro e<br />

Sindacato)<br />

Fischi ai sindacati: stampelle del governo(Lavoro e Sindacato)<br />

Rinaldini: si deve capire che i lavoratori hanno già dato(Lavoro e Sindacato)<br />

Il Giornale di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />

Il gruppo Landi certifica tutta la rete Italia delle sue officine(Industria)<br />

il Resto del Carlino<br />

La lezione di Mirafiori(Lavoro e Sindacato)<br />

Il Sole 24 Ore<br />

In Italia la ripresa perde colpi(Economia nazionale)<br />

A Mirafiori i fischi dei Cobas(Lavoro e Sindacato)<br />

I due falsi miti sulla produttività e le aziende(Industria)<br />

Attenti ai divieti(Economia nazionale)<br />

"Gli imprenditori non vogliono diktat sul lavoro flessibile"(Lavoro e Sindacato)<br />

la Repubblica<br />

www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.


"I Cobas solo alla mia assemblea attenzione al qualunquismo"(Lavoro e Sindacato)<br />

La Stampa<br />

Treu: "Gli operai hanno ragione"(Lavoro e Sindacato)<br />

L'informazione di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />

Nel manifatturiero perderemo il 60%(Economia locale)<br />

Il Giornale<br />

L'Italia dei fannulloni svela i nervi scoperti di sindacato e sinistra(Economia nazionale)<br />

Panorama Economy<br />

Unità<br />

Ma piccolo è brutto?(Industria)<br />

Splendida assemblea. E' la nostra democrazia(Lavoro e Sindacato)<br />

"Una prova di vitalità del mondo del lavoro"(Lavoro e Sindacato)<br />

www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.


press LIf1E<br />

08/12/2006<br />

Resto del Carlino<br />

Reggi o<br />

Responsabili sicurezza Rcf e Lombardini . I casi: chiodo sparato al fianco e carrello ribaltat o<br />

Gravi infortuni, due assolt i<br />

Un infortunio impressionante . nini non si poteva imputare di non volto e incastrato in un carrell o<br />

Massimo Varriale, 31 anni, cin- aver garantito la formazione al la- cinque anni fa in un capannone, è<br />

que anni fa montava un telaio i n voratore. Il fatto è poi che per spa- stato assolto, perchè il fatto no n<br />

legno. Armato di pistola spara - rare il chiodo bisognava premere sussiste, dall'accusa di lesioni col -<br />

chiodi, involontariamente si sparò il grilletto necessariamente e, co- pose gravi Fausto Vallivero, 60 an -<br />

un chiodo al fianco sinistro . Subì me è stato ricostruito in aula, l'in- ni (anch'egli difeso dall'avv . Ro-<br />

lesioni gravi, guarigione in ottanfortunato spostò una cassa acustiberto Sutich), direttore di produta<br />

giorni . Di quell'infortunio, ieri , ca senza appoggiare la pistola . zione all'epoca con delega alla si-<br />

ha risposto in tribunale l'ingegner Continuò a tenerla in mano, e quecurezza. Il legale ha detto che il<br />

Luca Bonini, 43 anni, consigliere sto non c'entra con la formazion e carrello elevatore ribaltatosi er a<br />

d'amministrazione della Rcf di del personale. Anche il pm Luca fornito di un meccanismo automa -<br />

San Maurizio con delega alla sicu- Guerzoni ha chiesto l'assoluzion e tico di limitazione della velocità e<br />

rezza sul lavoro . E' stato assolto dell'imputato .<br />

che l'operaio, avviato a frequenta-<br />

perchè il fatto non sussiste com e Sempre in questi giorni, per un ri corsi di aggiornamento, lavora -<br />

reato: lo ha difeso l'avv. Roberto grave infortunio avvenuto all a va già da cinque anni come carrel-<br />

Sutich, giudice Giovanni Ghini . Lombardini Motori che vide l'opelista. Il pm in questo caso ha chie-<br />

Il difensore ha sostenuto che a Bo - raio Roberto Pezzella, 39 anni, trasto la condanna a 40 giorni .<br />

<strong>Pagina</strong> 6


press LIf1E<br />

08/12/2006<br />

Resto del Carlino<br />

Reggi o<br />

Si è spento Fabbroni ,<br />

direttore della Dumas<br />

Un manager esemplare, generoso.<br />

Un uomo dalle tante passioni<br />

: il tennis, il bridge, sempre<br />

con risultati eccellenti perchè<br />

ogni cosa facesse, amava<br />

farla bene. Gianni Fabbroni,<br />

direttore generale della Dumas<br />

Allestimenti di Argine ,<br />

prima alla Dival, alla Reggiana<br />

Alimentari, a Bologna all a<br />

Calpac e alla Corbin, è mort o<br />

a 59 anni, stroncato da malattia.<br />

Fiorentino da anni abitante<br />

a <strong>Reggio</strong> in via Bembo, era<br />

socio del Cere. Alla Duma s<br />

realizzò cose splendide. «Ha<br />

fatto raddoppiare il fatturato ,<br />

con la sua tenacia . Era un propulsore<br />

dell'azienda», dice d i<br />

lui l'amico Paolo Pantaleoni ,<br />

amministratore delegato . I funerali<br />

saranno domani all e<br />

11, con messa in San Pellegrino.<br />

Fabbroni lascia la mogli e<br />

e due figli .<br />

<strong>Pagina</strong> 6


«Gli investimenti continueranno nel 2007»<br />

Lo annuncia il presidente del Consorzio della Bonifica Bentivoglio Enz a<br />

GUALTIERI . «Con il 2007 terminerà un quinquennio d i<br />

forti investimenti: lo faremo a servizio della popolazion e<br />

per i servizi di scolo della acque, assetto idrogeologico de l<br />

territorio e irrigazione» . E' il primo commento di Emili o<br />

Bertolini, presidente del Consorzio della Bonifica Bentivoglio<br />

Enza, al bilancio di previsione 2007 approvato da l<br />

consiglio d'amministrazione dell'ente che, dall'alto parmense<br />

a Gualtieri, ha una superficie consorziale d'intervento<br />

di oltre 97mila ettari.<br />

«Dobbiamo purtroppo rilevare<br />

— aggiunge Bertolini —<br />

che soprattutto nel 2007 mino -<br />

re sarà il sostegno della finan -<br />

za pubblica, mentre dovremo<br />

ancora far fronte all'aumento<br />

del costo energetico. Recepire -<br />

mo anche il secondo biennio<br />

del contratto nazionale del lavora<br />

ciò nonostante l'incremento<br />

della cartella esattoria -<br />

le sarà certamente al di sotto<br />

dell'inflazione» .<br />

Nell'anno venturo il Consorzio<br />

impegnerà risorse per<br />

2 .878 .000 euro .<br />

Tra le prime voci di spes a<br />

spiccano opere di bonifica<br />

Approvato il bilancio<br />

con qualche timore<br />

per la diminuzione<br />

dei finanziamenti<br />

idraulica, bonifica montana ,<br />

irrigazione che vanno ad aggiungersi<br />

alle spese per la ma -<br />

nutenzione ed esercizio dell e<br />

opere (per oltre 2,2 milioni d i<br />

euro) .<br />

«Cifre considerevoli — aggiunge<br />

il presidente — che<br />

Emilio Bertolin i<br />

sommate agli investimenti<br />

prodotti nell'arco dell'ultimo<br />

decennio, hanno portato questo<br />

Consorzio a investire risorse<br />

per la sicurezza idraulica<br />

e la gestione irrigua per<br />

più di venticinque milioni di<br />

euro». Il beneficio che rice -<br />

verà la popolazione reggiana<br />

dalla opera sarà uguale per<br />

tutti? «Certamente no. Dell'o -<br />

pera consortile c'è chi ne usufruisce<br />

di più e chi di meno .<br />

E' per questo che dobbiamo<br />

ridefiníre il piano di classifica,<br />

cioè lo strumento che defi -<br />

nisce l'entità delle divers e<br />

contribuzioni. Per fare un<br />

esempio — conclude Bertolini<br />

— è evidente che lo smaltimento<br />

delle acque di un'industria<br />

è assai più complesso d i<br />

quello di un'abitazione semplicemente<br />

privata» .


.. . . .. . .. . .. . .. .. . .. . . .. .. . .. . .. . .. .<br />

NOVITA'<br />

La grande fiera<br />

di Bologna<br />

Il Motor Show 2006, la gran -<br />

de kermess motoristica aperta<br />

sino al 17 dicembre a Bologna,<br />

mette in vetrina alcun e<br />

specialità imprenditoriali reggiane.<br />

Ecco qualche esempio .<br />

In uno stand espone l a<br />

«Landi Renzo» con il responsabile<br />

del marketing, Marco<br />

Bezzi, che illustra le convenienze<br />

economiche ed ambientali<br />

ottenute da chi monta<br />

impianti a gpl ed a metano ;<br />

un'idea che ha recentemente<br />

portato ad una collaborazione<br />

anche con Opel e Renault.<br />

Tanto più che ora sono facil-<br />

Aziende reggiane al Motor show<br />

con le ultime invenzioni per le auto<br />

Stefano Land i<br />

mente individuabili su strade<br />

e autostrade le stazioni di rifornimento<br />

grazie ad un programma<br />

appositamente inserito<br />

sui più moderni navigatori<br />

satellitari .<br />

Nella sezione Business to<br />

Business (padiglione 20 sala 2<br />

Marte) la Landi Renzo presen -<br />

ta proprio oggi il sistema di<br />

qualità del settore automotive<br />

certificato Iso 9001 dal 199 5<br />

ed Iso Ts 16949 dal 2001 ch e<br />

viene esteso alle 189 officin e<br />

autorizzate ed ai 20 rivenditori<br />

della rete Italia con processi<br />

e procedure che garantisco -<br />

no gli stessi standar qualitativi<br />

adottati internamente .<br />

«Siamo fieri — spiega il pre -<br />

sidente Stefano Landi - di<br />

far sapere che dallo scorso no -<br />

vembre il nostro sistema d i<br />

gestione ha otteputo la Certi-<br />

ficazione secondo la norm a<br />

Iso 9001 per la vendita, installazione<br />

ed assistenza ai nostr i<br />

prodotti. Siamo la prima rete<br />

di installazione di sistemi gpl<br />

e metano al mondo a raggiungere<br />

questa importante certificazione»<br />

.<br />

Per illustrarne i vari aspetti<br />

interverranno Andrea Biondi,<br />

del giornale Sole 24 Ore ,<br />

gli ingegneri Marco Mari, d i<br />

Bureau Veritas, e Stefan o<br />

Rossi, di Autogerma, oltre ad<br />

Alessandro Marconi e Giovanni<br />

Sardisco della Land i<br />

Renzo Spa .<br />

Decisamente accattivante e<br />

basato soprattutto sulla bellezza<br />

e l'eleganza è invece l o<br />

spazio riservato alla «Medici»<br />

di Vezzano che realizza i rivestimenti<br />

interni delle autovetture<br />

.<br />

La vice presidente, Cristina<br />

Carbognani, mostra con legittimo<br />

orgoglio i rivestimenti<br />

in pelle (o addirittura in cachemire<br />

sulla nuova Citroen)<br />

con cui allestisce quasi tutt e<br />

le più recenti creazioni delle<br />

principali case automobilisti -<br />

che del mondo ; recente la firma<br />

di un accordo con l'Audi .<br />

<strong>Pagina</strong> 16


Un operaio si fari, dirigente assolt o<br />

Un consigliere dell'ex Rcf era alla sbarraper quell'infortunio<br />

Il consigliere d'amministrazione<br />

di un'azienda reggian a<br />

non ha responsabilità per il<br />

grave infortunio accaduto a d<br />

un suo dipendente. Lo ha deciso<br />

il giudice del tribunale d i<br />

<strong>Reggio</strong>, Giovanni Ghini, che<br />

ha mandato assolto il dirigente<br />

d'industria perchè il fatt o<br />

non sussiste .<br />

Sul banco degli imputati è<br />

stato chiamato Luca Bonini ,<br />

ingegnere di 43 anni, abitante<br />

in città, consigliere della ditta<br />

«Rcf altoparlanti», che ave -<br />

va sede a San Maurizio . R dirigente,<br />

che era difeso dall'avvocato<br />

Roberto Sutich, doveva<br />

rispondere di lesioni gravi<br />

per un infortunio sul lavoro<br />

accaduto a Massimo Variale ,<br />

operaio di 31 anni, residente<br />

in città in via Potenza 5 .<br />

I112 aprile 2001, nel repart o<br />

di falegnameria della Rcf, l'operaio<br />

doveva inchiodare al -<br />

cune casse acustiche servendosi<br />

di una pistola «sparachio -<br />

d ». All'improvviso il giovane<br />

si ferì con un colpo di pistol a<br />

al fianco sinistro, provocandosi<br />

lesioni giudicate guaribili<br />

in 80 giorni.<br />

In udienza sono stati sentit i<br />

i tecnici del servizio di medicina<br />

del lavoro che hanno con -<br />

fermato il regolare funziona -<br />

mento dell 'attrezzo, aggiungendo<br />

il fatto che dalla pistola<br />

«non poteva partire un colpo<br />

se non fosse stato premut o<br />

il grilletto».<br />

Lo stesso avvocato difensore<br />

ha sostenuto che le violazioni<br />

contestate in materia d i<br />

lavoro (sulla formazione de i<br />

lavoratori e sul fatto di non<br />

aver fornito un manuale d'uso<br />

e di manutenzione della pi -<br />

stola) non avevano attinenz a<br />

con l'evento, cioè erano conte -<br />

stazioni estranee alle modalità<br />

dell'infortunio .<br />

Al termine dell'udienza il<br />

giudice ha mandato assolto<br />

l'imputato .<br />

<strong>Pagina</strong> 16


ife borse di studio da Renergy<br />

E' il primo progetto realizzato dal consorzio diAssindustria<br />

I ragazzi premiati assieme ai responsabili del consorzio Renerg y<br />

Il Consorzio Renergy, promosso dall'Associazione industriali<br />

di <strong>Reggio</strong> con l'obiettivo di assistere oltre 200 imprese<br />

nei mercati dell'energia elettrica, del gas natural e<br />

e dei servizi di telefonia, ha consegnato in questi giorni,<br />

nel corso di una cerimonia solenne avvenuta in municipio,<br />

tre borse di studio per tesi di laurea in materia di efficienza<br />

energetica industriale ad altrettanti studenti<br />

iscritti ai corsi di laurea della Facoltà di Ingegneria gestionale<br />

di <strong>Reggio</strong> .<br />

Alla presenza della preside<br />

della facoltà di ingegneria ,<br />

Bianca Rimini, Giulio Cocco ,<br />

presidente del Consorzio Re -<br />

nergy, ha pertanto consegnato<br />

ad Anastasia Koroleva ,<br />

Gloria Lucchini e Davide Tab -<br />

bì le tre borse di studio del va -<br />

lore lordo di 2.500 cadauna ,<br />

assegnate per tesi sperimenta-<br />

li da realizzarsi su temi di fon -<br />

damentale importanza industriale<br />

presso aziende partner<br />

di Renergy . Presenti anche<br />

i rappresentanti delle tr e<br />

aziende coinvolte nel proget -<br />

to. Si tratta di Conchiglia<br />

Spa, Coopsette, e Sodele srl ,<br />

che ospiteranno gli studenti e<br />

li seguiranno nelle fasi di ri-<br />

cerca e sperimentazione delle<br />

tesi. Come previsto dal band o<br />

le tesi di laurea dovranno essere<br />

incentrate su: analisi d i<br />

efficienza energetica azienda -<br />

le e interventi di ottimizzazione<br />

e sulla ricerca di applicazioni<br />

(impianti, processi produttivi,<br />

prodotti) per il risparmio<br />

energetico . Il Consorzi o<br />

Renergy con questa iniziativ a<br />

persegue la propria mission,<br />

ossia la ricerca continua di ottimizzazione<br />

dei consumi<br />

energetici, correlati alla maggiore<br />

efficienza e ad una so -<br />

stanziale riduzione dei costi<br />

di consumo. Si tratta del primo<br />

progetto di questo tip o<br />

realizzato dal Consorzio .<br />

<strong>Pagina</strong> 27


La Cispadana aperta entm il mese dì gennai o<br />

Incontro tra sindaci e Provincia<br />

al ministero delle Infrastrutture<br />

GUALTIERI. Per la Cispadana forse è davvero la volt a<br />

buona. Entro gennaio 1'Anas ha infatti assicurato ch e<br />

verrà aperto al traffico il tratto, lungo 11,5 chilometri, d a<br />

Brescello e Gualtieri, da tempo ultimato e in grado di alleggerire<br />

in maniera considerevole il traffico nei centri<br />

di questa parte di Bassa reggiana . Il nuovo tratto stradal e<br />

tanto atteso toglierà solo dal centro abitato di Gualtier i<br />

(dove attualmente confluiscono sia i mezzi provenienti<br />

da <strong>Reggio</strong> sull'ex statale 63R che quelli da Parma e da<br />

Mantova sull'ex statale 62R della Cisa, che corre sull'argine<br />

maestro del Po) qualcosa come 1 .600 camion al giorno . Un cavalcavia sulla Cispadana a Pieve di Gualtier i<br />

La bella notizia è arrivat a<br />

da Roma, nel corso di un vertice<br />

al Ministero delle Infrastrutture,<br />

promosso dal parlamentare<br />

reggiano dell'Uliv o<br />

Maino Marchi, d'intesa con il<br />

viceministro Angelo Capodicasa,<br />

al quale hanno partecipato<br />

l'assessore provinciale e<br />

il dirigente alla Mobilità sostenibile,<br />

Luciano Gobbi e Da -<br />

vide Vezzani, il sindaco di Bo -<br />

retto, Mariella Gavetti ed il<br />

capo compartimento Ana s<br />

dell'<strong>Emilia</strong> Romagna, Miche -<br />

le Adiletta. L'annuncio dell a<br />

prossima apertura della Cispadana<br />

è stato fatto dallo<br />

stesso Adiletta, che ha spiega -<br />

to come entro gennaio l'Anas<br />

conti di terminare le opere accessorie<br />

— dall'illuminazione<br />

ai guard-rail — che ancora de -<br />

vono essere ultimate, ed è sta -<br />

to ovviamente accolto con favore<br />

dagli amministratori<br />

reggiani, che da oltre trent'anni<br />

sollecitano la realizzazione<br />

di questo importante as -<br />

se viario .<br />

L'incontro a Roma, tutta -<br />

via, era incentrato su un altro<br />

punto critico della viabilità<br />

in capo ad Anas, ovvero<br />

la Variante di Boretto alla e x<br />

statale 358, fra il ponte sul P o<br />

e Poviglio. I lavori dell'importante<br />

arteria, come noto, so -<br />

no fermi da anni a causa del -<br />

la controversia sorta tra la<br />

Ancora fermi i lavori<br />

per la variante 358:<br />

l'appalto è da rifare<br />

stessa Anas e l'impresa aggiudicataria<br />

dei lavori, la Asfalti<br />

Sintex. Gli Enti locali, a parti -<br />

re dalla Provincia, da temp o<br />

sollecitano una definizione<br />

della vicenda e si sono anche<br />

detti disponibili a farsi caric o<br />

direttamente del completa -<br />

mento dell'opera . Davanti a i<br />

funzionari del Ministero, l'Anas<br />

— attraverso il capo compartimento<br />

dell'<strong>Emilia</strong> Roma -<br />

gna - si è impegnata a redige -<br />

re entro gennaio un documen -<br />

to nel quale precisare dettagliatamente<br />

in quali tempi si<br />

impegna a concludere la controversia<br />

con la Asfalti Sintex<br />

nonché a stilare un elenco<br />

dettagliato delle opere rea -<br />

lizzate e di quelle da ultima -<br />

re, quantificando le somm e<br />

residue da impegnare nel<br />

completamento dell'opera.<br />

Completamento che, tra feb -<br />

braio e marzo, potrebbe a que -<br />

sto punto essere assegnato direttamente<br />

alla Provincia, attraverso<br />

i fondi Anas rimasti;<br />

in modo da avere la garanzia<br />

che l'opera possa finalment e<br />

essere ultimata .<br />

<strong>Pagina</strong> 28


press L.If1E<br />

08/12/2006<br />

ROMA — «I fischi a Mirafiori sono<br />

un episodio non rilevante ma per il sindacato<br />

è una buona occasione per riflettere<br />

sul rapporto con i lavoratori ,<br />

per cercare di coinvolgerli di più nell e<br />

decisioni e nelle trattative» . Parole d i<br />

Pierre Carniti, ex leader della Cisl degli<br />

anni caldi, secondo il quale le critiche<br />

interne «non vanno sottovalutat e<br />

perché indice di un malessere» .<br />

Il dissenso maggiore è stato<br />

su pensioni e Tfr.<br />

«Quella sulle pensioni mi<br />

sembra una contestazion e<br />

preventiva e un po' priva di<br />

senso perché la discussione<br />

non è ancora cominciata. Sul<br />

Tfr può esserci un problema<br />

di comunicazione. Le cose andavano<br />

chiarite meglio e il sin -<br />

dacato deve sforzarsi di parlare<br />

di più con i lavoratori per ca -<br />

pire se le critiche hannoun fondamen -<br />

to. Sulla previdenza deve andare all a<br />

trattativa sapendo di avere il consenso<br />

della base» .<br />

Epifani, Bonanni e Angeletti sono<br />

stati anche criticati per essersi appiattiti<br />

sul governo. . .<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Diffusione 708.699<br />

Lettori 2.825.000<br />

«Un errore contestare i leader sindacal i<br />

Ma non si va in fabbrica ogni 26 anni »<br />

Pierre Carniti,<br />

sindacalista dal<br />

1957 e segretario<br />

generale della<br />

Cisl dal 1979 a!<br />

198 5<br />

«E' la ripetizione di un film già visto<br />

in passato. Da posizioni estreme e u n<br />

po' velleitarie sono sempre arrivat e<br />

critiche di questo genere. E' una accusa<br />

che non significa nulla, solo una po -<br />

sizione ideologica pregiudiziale ch e<br />

non sposta di una virgola il corso delle<br />

cose» .<br />

A quali ripetizioni si riferisce ?<br />

«Nella mia lunga esperienza di sin -<br />

dacalista ci sono sempre stati gruppu -<br />

scoli che hanno cercato di mettersi i n<br />

vista . Mi sembra, infatti, che nel meri -<br />

to dei problemi non si sia entrati» .<br />

C'è qualche buona ragione per i fischi<br />

?<br />

«Direi che è una buona occasione<br />

per riflettere se si sono fatti errori» .<br />

Di comunicazione?<br />

«Esatto. Come tra la politica e gli<br />

elettori, accade anche tra il sindacat o<br />

e i lavoratori. Più il sindacato si istitu -<br />

zionalizza, più il rapporto di comunicazione<br />

diretta con l'insieme dei lavoratori<br />

non passa per i tre segretari ge -<br />

nerali che torneranno a Mirafiori probabilmente<br />

tra altri 25 anni. Lo dico<br />

perché l'ultima volta, nel 1980, c'ero i o<br />

c<br />

23 MILA LICENZIAMENTI<br />

Noi contestati<br />

dopo 23 mila<br />

licenziamenti<br />

con Lama e Benvenuto» .<br />

Analogie con l'assemblea di ieri ?<br />

«Assolutamente no . Allora noi arri -<br />

vammo a Torino all'indomani di una<br />

vertenza drammatica che includeva<br />

23 mila licenziamenti di dipendent i<br />

Fiat seguita poi dalla marcia dei 40 mi -<br />

la. Ma in genere, quando ci sono i me -<br />

dia schierati, è una occasione d'or o<br />

per farsi notare» .<br />

Marco Ferrando, leader del partit o<br />

comunista dei lavoratori, ha dett o<br />

che la contestazione è un esempi o<br />

per tutta Italia . ..<br />

«Probabilmente lui non c'era a Tori -<br />

no e ha colto l'Occasione per metterc i<br />

sopra il cappello. Un normale caso di<br />

teatralità misto a velleitarismo» .<br />

Il sindacato è stato accusato di non<br />

aver scioperato contro la Finanziaria<br />

di Prodi come fece con Berlusconi.<br />

«Non si può fare quel paragone . I l<br />

governo precedente ha favorito i ricchi,<br />

riducendo le aliquote per i redditi<br />

alti. Certo si può sempre chiedere d i<br />

più e anch'io ho molte riserve su questa<br />

manovra. Ma questo è un altro discorso»<br />

.<br />

Roberto Bagnoli<br />

i%OTES* E*E<br />

<strong>Pagina</strong> 6<br />

Fischi ai sindacati: stampelle del goven


press L.If1E<br />

08/12/2006<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Diffusione 708.699<br />

Lettori 2.825.000<br />

Fischi ai sindacati: stampelle del governo<br />

Epifani, Angeletti e Bonanni a Mirafiori. La protesta su manovra e pensioni<br />

DAL NOSTRO FNVRTO<br />

TORINO — Doveva essere un a<br />

festa: il ritorno dopo 26 anni dei se -<br />

gretari generali di Cgil, Cisl e Uil,<br />

Guglielmo Epifani, Luigi Angelett i<br />

e Raffaele Bonanni, insieme a Mira -<br />

fiori. E dopo l'assunzione di 30 gio -<br />

vani (non succedeva da-10 anni)<br />

che aveva inun certo senso consacrato<br />

l'uscita dal tunnel per la<br />

Fiat. Ma il ritorno non è stato soft,<br />

anche se non così duro come quando<br />

i segretari generali Lama, Carni -<br />

ti e Benvenuto incontrarono i lavoratori<br />

nei giorni dell'«autunno cal -<br />

do».<br />

La «temperatura» si è alzata nel<br />

corso della giornata . I tre leade r<br />

(in tre assemblee distinte) spiegano<br />

ai lavoratori il senso di questa<br />

Finanziaria. Ma quando si parla d i<br />

previdenza e Tfr dalla platea esplo -<br />

dono le critiche . Solo alcuni fischi<br />

in mattinata quando Epifani all e<br />

Carrozzerie afferma : «La nostr a<br />

opinione è che ci sono più garanzie<br />

con il passaggio all''Inps rispetto ai<br />

soldi rimasti in azienda» . «Guglielmo<br />

— replica Vincenzo Tripodi, delegato<br />

Fiom — questa non è la Finanziaria<br />

dei lavoratori . II sindacato<br />

si è appiattito sul governo . M a<br />

noi non abbiamo nessun govern o<br />

amico o nemico». E un altro lavoratore:<br />

«Le pensioni non si toccano» .<br />

Alle tute blu non è andato propri o<br />

giù che quello che considerano «l o<br />

scippo del Tfr» sia avvenuto senz a<br />

consultazioni . Su questo punto il<br />

segretario Cgil rassicura: «Per l a<br />

previdenza faremo assemblee, refe -<br />

rendum. Ma prima dobbiamo liberarci<br />

dallo scalone, ipoteca del governo<br />

precedente» .<br />

Critiche analoghe anche nel corso<br />

dell'assemblea con Angeletti<br />

(in contemporanea, alle Presse )<br />

quando un lavoratore accusa il sindacato<br />

di essere «una stampell a<br />

del governo» . Mentre la stragrande<br />

maggioranza dei 1.500lavoratot<br />

ripresenti approva e consegna nel-<br />

le mani del leader Uil l'ordine de l<br />

giorno: «Riteniamo il silenzio de l<br />

sindacato sulla Finanziaria incomprensibile,<br />

in particolare su Tfr, tic -<br />

ket sul pronto soccorso, aliquot e<br />

Irpef, bollo per auto non catalitiche».<br />

Contestazioni che non sorprendono<br />

Angeletti : «Qui dentr o<br />

la maggioranza guadagna mille eu -<br />

ro al mese e a seconda dei turni s í<br />

sveglia alle cinque del mattino o va<br />

a letto ali'una e mezza di notte .<br />

Qualche problema queste persone<br />

giustamente lo hanno» . E andata<br />

peggio a Bonanni, che nel pomeriggio<br />

parla di fronte a fina platea in<br />

cui sono presenti ancne i Cobas, assenti<br />

in mattinata . «Qualcuno dic e<br />

che il sindacato è amico del governo<br />

e questo è falso» esordisce il numerouno<br />

Cisl, che cerca di spiega -<br />

re come il sindacato abbia fatto fare<br />

dietrofront al governo sui tagli a<br />

pensioni, sanità e scuola, perché<br />

«a fare i sacrifici deve essere sol o<br />

chi evade le tasse» . Ma partono fischi<br />

e urla . E Bonanni, il sindacali -<br />

sta che più di tutti si è opposto al<br />

governo, rinuncia a continuare e la -<br />

scia la parola ai delegati. «Quand o<br />

arrivano i segretari generali — afferma<br />

Roberto Bretto, delegato<br />

Fiom —, bisogna mettersi una mano<br />

dietro e una sulla testa perché<br />

piovono le bastonate. Perché non<br />

ci avete interpellati sul Tfr? »<br />

Uno stabilimento «caldo» Mira<br />

fiori lo e sempre stato, e i leader sin -<br />

dacali se lo aspettavano . Tant o<br />

che Angeletti avrebbe preferit o<br />

un'assemblea senza giornalisti, Bonanni<br />

solo per tesserati. Alla fine è<br />

prevalsa la volontà di Epifani di<br />

apertura e trasparenza. A costo di<br />

qualche fischio. E.delle reazioni di<br />

Confindustria: il segretario Cgil fa<br />

«demagogia quando dice che il te -<br />

ma della produttività posto da -<br />

Confindustria è- solo per intensifi -<br />

care i ritmi di lavoro», sottolinea i l<br />

vicepresidente Alberto Bombas<br />

sei. E perfino Gianni Alemanno<br />

(An) invita «la triplice» a smetterla<br />

con il «collateralismo» o le conte -<br />

stazioni di ieri, sostiene, «potrebbero<br />

essere l'inizio del declino de l<br />

sindacalismo federale» .<br />

Antonia Jacchia


press L.If1E<br />

08/12/2006<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Rinaldini : si deve<br />

capire che i lavorator i<br />

hanno già dato<br />

ROMA — Il segretario general e<br />

della Fiom, Gianni Rinaldini (foto) ,<br />

non vuole enfatizzare le<br />

contestazioni ai leader sindacali.<br />

«Le assemblee a Mirafiori son o<br />

tradizionalmente vivaci», dice .<br />

Certo, aggiunge, «era evidente la<br />

forte tensione e preoccupazione<br />

dei lavoratori per ciò che avverrà<br />

tra qualche settimana . E cioè<br />

l'avvio dei tavoli su precarietà ,<br />

pensioni e orario di lavoro» . Il fatto<br />

è che «i metalmeccanici hanno gi à<br />

dato tanto e quindi sono allarmati<br />

alla prospettiva che si possa voler<br />

chiedere a loro di più» . Second o<br />

Rinaldini le assemblee di ieri non<br />

hanno nulla a che spartire con la<br />

manifestazione del 4 novembre .<br />

«Sono un'altra cosa», afferma<br />

negando anche<br />

strumentalizzazioni<br />

antigovernative. «Chi ha tentato di<br />

utilizzare il suo intervento per farlo<br />

tentando di rilanciare i meriti del<br />

vecchio governo Berlusconi, come<br />

il rappresentante dell'Ugl, è stat o<br />

sommerso di fischi», rileva.<br />

Giorgio Cremaschi, segretario<br />

della Fiom e leade r<br />

dell'opposizione di sinistra interna<br />

alla Cgil, è meno prudente . Per lui<br />

le contestazioni ci sono state e s i<br />

sono sentite bene . «Mi stupisce lo<br />

stupore» afferma spiegando che il<br />

messaggio uscito dalle assemblee<br />

di Mirafiori è chiaro e non v a<br />

ignorato. Si tratta di un «no» alla<br />

«logica del governo amico» che<br />

Cgil, Cisl e Uil riservan o<br />

all'esecutivo di Romano Prodi . «Il<br />

sindacato deve capire che è finito il<br />

tempo delle politiche moderate :<br />

bisogna passare all e<br />

rivendicazioni» aggiunge . Il che<br />

vuoi dire, secondo il sindacalista,<br />

rispedire al mittente il patto per la<br />

produttività proposto dalla<br />

Confindustria e frenare ogni<br />

ipotesi di riforma delle pensioni<br />

che elevino l'età pensionabile .<br />

S. Ta. I<br />

Diffusione 708.699<br />

Lettori 2.825.000<br />

<strong>Pagina</strong> 6<br />

ischi ai sindacati : stampelle del governo


press L 1fE<br />

08/12/2006<br />

GIORNALE di REGGIO<br />

UltitneNotizie<br />

Questo pomeriggio al Motor Show il convegno del gruppo di Corte Tegg e<br />

Il gruppo Landi certifica tutta<br />

la rete Italia delle sue officin e<br />

LANDI Renzo SpA è presente<br />

anche quest'anno al Motor<br />

Show, Salone Internazionale del -<br />

l'Automobile, nella sezione<br />

Business to Businessif che si<br />

svolge a Bologna Fiere, per presentare<br />

al pubblico e agli operatori<br />

del settore un importante<br />

risultato .<br />

Il Gruppo Landi, certificato<br />

ISO 9001 dal 1995 e ISO TS<br />

16949 dal 2001, il sistema di<br />

qualità proprio del settore automotive,<br />

dallo scorso novembre<br />

ha esteso anche alle 189 Officine<br />

autorizzate e ai 20 Rivenditori<br />

della Rete Italia i processi e le<br />

procedure della ISO 9001, al fine<br />

di garantire gli standard qualita-<br />

tivi già adottati dall'azienda.<br />

Il processo che ha portato alla<br />

certificazione della Rete Italia d i<br />

Landi Renzo da parte di Burea u<br />

Veritas, autorevole organism o<br />

internazionale fondato nel 182 8<br />

e attivo in oltre 140 paesi del<br />

mondo, leader nei Servizi d i<br />

Certificazione, sarà presentato<br />

oggi alle ore 14 .30 al Motor<br />

Show (Padiglione 20, sala 2<br />

Marte) .<br />

Sono previsti gli interventi d i<br />

Andrea Biondi del Sole 24 Ore,<br />

Marco Mari di Bureau Veritas,<br />

Stefano Rossi di Autogerma, d i<br />

Alessandro Marconi e Giovanni<br />

Sardisco di Landi Renz o<br />

SpA .<br />

<strong>Pagina</strong> 1 5<br />

ronomio & Fin 7 / A . :..<br />

~;.arn laui,i ia s~xealcci ~•S :e ,uni


press LIf1E Resto .Ca lino<br />

08/12/2006<br />

FINANZIARIA<br />

Cgil e Uil sono accusat i<br />

di essere la stampell a<br />

del governo dell'Unione<br />

diGIANCARLO MAllUCA<br />

La lezione di Mirafiori<br />

Gli operai fischiano<br />

i nuovi «padroni»<br />

C HI<br />

RICORDA i tempi degli scioperi al -<br />

la Fiat, delle arringhe di Berlinguer e del -<br />

la Cgil ai cancelli di Mirafiori e della sto-<br />

rica marcia dei quarantamila lavoratori? Sembranotrascorsi<br />

anni-luce da quei giorni ma fi -<br />

no ad un certo punto, e lo capisci leggendo le<br />

cronache di ieri sui fischi degli operai torinesi a<br />

Epifani, Angeletti e Bonanni durante un'infuocata<br />

assemblea.<br />

Se i politici pensano ancora di poter manovrar e<br />

a piacimento il proprio elettorato come un greg -<br />

ge di pecore senza guida (tanto uno che ha votato<br />

a sinistra resta sempre di sinistra . ..), avrebbero<br />

fatto bene a partecipare all'incontmsindacale<br />

della Fiat : sarebbero stati bellamente sconfes -<br />

sati. In questi mesi siamo stati sommersi da tan -<br />

te mezze verità sulla Finanziaria : che la manovra,<br />

come hanno ripetuto il governo e lo stess o<br />

segretario della Cgil, era molto equa perché<br />

avrebbe veramente redistribuito i redditi a favo -<br />

re delle classi più povere e che, nel lungo periodo,<br />

ci saremmo tutti accorti della bontà dell e<br />

misure adottate. In attesa di aprire gli occhi e di<br />

fare «oohhh ..», dobbiamo invece constatare ch e<br />

persino gli operai di Mirafiori sembrano aver<br />

individuato i nuovi padroni con cui combatte -<br />

re e, per dirla in modo eufemistico, sono anche<br />

loro piuttosto arrabbiati con il governo soprattutto<br />

per la norma che prevede il passaggio dalla<br />

Fiat all'Inps degli accantonamenti destinat i<br />

alle future liquidazioni : meglio restare nell'orbita<br />

torinese piuttosto che finire nel pozzo d i<br />

San Patrizio statale. Ma i lavoratori accusan o<br />

anche i sindacati di essere troppo fiancheggiato -<br />

ri di Prodi: non siamo la sua stampella . E' la<br />

conferma che stavolta i sondaggi sulla popolari -<br />

tà del governo non sono taroccati ma esprimo -<br />

no, invece, un reale disagio che colpisce, in mo -<br />

do trasversale, tutto il Paese .<br />

Ecco la riprova che sbagliavano gli opinionist i<br />

pronti ad esprimere meraviglia alla notizia che ,<br />

in piazza il 2 dicembre, ci fossero anche gli operai<br />

e i disoccupati. Forse Epifani & C. farebbero<br />

bene a prendere a modello il Presidente dell a<br />

Repubblica che si sta invece dimostrando sempre<br />

più «super partes» al di là del suo credo poli -<br />

tico: parlando ieri di Nassirya, Napolitano h a<br />

demolito uno dei monumenti costruiti, in questi<br />

anni, dalla sinistra. Checioèla nostra presen -<br />

za in Iraq fosse solo una missione di guerra : per<br />

garantire la pace, ha detto, bisogna anche ricorrere<br />

alle forze armate ._<br />

<strong>Pagina</strong> 12


press LJnE<br />

08/12/2006 Il Sole .~ J<br />

ROMA<br />

Diffusione 416.179<br />

Lettori 1 .515.000<br />

Confermato il +0,3% nel terzo trimestre, ma preoccupa il netto aumento delle scort e<br />

In Italia la ripresa perde colp i<br />

L'Istat ha confermato ieri<br />

che nel terzo trimestre del2oo6 il<br />

prodotto interno lordo è aumentato<br />

dello 0,3 per cento rispetto al<br />

mese precedente e dell'1,7 per<br />

cento nei confronti del terzo trimestre<br />

del 2005 . Quella italian a<br />

non è la peggiore performance re -<br />

lativamente al terzo trimestr e<br />

dell'anno, anche se è stata inferiore<br />

alla media : infatti, in Francia la<br />

cresciuta congiunturale del terzo<br />

trimestre è stata addiritturaparia<br />

zero .<br />

Stadi fatto, però, che considerando<br />

la dinamica tendenzial e<br />

del Pil l'Italia continua a mostrare<br />

una velocità di sviluppo decisamente<br />

più bassa di quella medi a<br />

di Eurolandia (cresciuta del 2,7<br />

per cento rispetto al terzo trimestre<br />

2005) .<br />

Se a prima vista i dati Istat d i<br />

oggi sulla crescita del Pil nel terzo<br />

trimestre sono una conferma<br />

delle stime preliminari, per gli<br />

analisti le grandezze disaggregate<br />

contengono segnali di un rallentamento<br />

dell'espansione economica<br />

più marcato del previsto .<br />

Per alcuni, la netta battuta d'arresto<br />

degli investimenti e<br />

dell'export potrebbe preludere a<br />

un quarto trimestre più avaro delle<br />

attese. Gli esperti non son o<br />

unanimi nel giudizio riguard o<br />

all'interpretazione da dare, in<br />

prospettiva, a queste cifre : alcun i<br />

sottolineano preoccupati il cal o<br />

degli investimenti, passati da l<br />

+1,1% del secondo trimestre da l<br />

-1,3% di luglio-settembre. Mentre<br />

la diminuzione delle esportazioni<br />

(-1,7%) conferma il rallenta -<br />

mento in atto dell'economia internazionale,<br />

che ha costretto le<br />

aziende a lasciare in magazzin o<br />

la merce, con possibili ripercussioni<br />

negative sulla produzion e<br />

industriale dei prossimi mesi.<br />

Altri economisti hanno toni<br />

più sfumati : la caduta degli investimenti,<br />

su livelli comunque elevati<br />

dall'inizio del 2006, potrebbe<br />

dipendere solo da una "pausa"<br />

.Inoltre, i consumi delle famiglie<br />

tengono, grazie al buon andamento<br />

dell'occupazione. «Il rallentamento<br />

nella seconda parte<br />

dell'anno — afferma Lucia Lorenzoni,<br />

analista di Mps finance —<br />

era previsto . Però il dato disaggregato<br />

diffuso oggi è peggior e<br />

tli quello aggregato : gli investimenti<br />

hanno registrato una flessione<br />

più marcata delle attese, co -<br />

me pure il canale estero . Inoltr e<br />

c'è stato un forte accumulo dell e<br />

scorte. Forse sarò troppo pessimista<br />

ma nell'ultimo trimestri,<br />

dell'anno il Pil potrebbe riportare<br />

anche un magro +o,i%» . Sostie -<br />

ne invece Francesco Daveri, professore<br />

di politica economic a<br />

all'Università di Parma e collabo -<br />

ratore del sito Lavoce .info: «L e<br />

imprese - spiega - si prendono<br />

Il rallentamento<br />

Contributi alla crescita del Pil ,<br />

prezzi dell'anno precedente, variazioni<br />

congiunturali<br />

Aggregati II/06 III/0 6<br />

Domanda a l<br />

netto delle scorte<br />

0,5 0,0<br />

Consumi 0,2 0, 3<br />

Investimenti 0,2 -0, 3<br />

Scorte -0,1 1,3<br />

Domanda estera 0,2 -1,0<br />

Pi l 0,6 0,3<br />

Fonte : Istat<br />

.. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .<br />

LE AT1 S<br />

Deboli gli investiment i<br />

e l'export, tengono i consum i<br />

Nel quarto trimestr e<br />

c'è il rischio di un'ulteriore<br />

frenata dell'espansion e<br />

spesso una pausa negli investimenti<br />

quando c'è un cambio d i<br />

Governo. Nel terzo trimestre,<br />

poi, c'è stata tutta la fase di elabo -<br />

razione della Finanziaria . In aggiunta,<br />

da noi i consumi non han -<br />

no ancora subito la forte riduzione<br />

registrata negli Stati Uniti: le<br />

famiglie non hanno ancorapercepito<br />

una diminuzione della propria<br />

ricchezza, l'occupazione tiene<br />

e gli aumenti di tasse previst i<br />

nella manovra 2007 non sembrano<br />

tali da comportare una forte<br />

contrazione della spesa dei cittadini».<br />

Secondo il direttore generale<br />

della Confindustria, Maurizio<br />

Beretta, i dati di ieri conferma -<br />

no una tendenza preoccupante :<br />

«La crescita del Pil italiano ne l<br />

terzo trimestre, ancora sotto i va -<br />

lori di Eurolandia - ha osservato -<br />

dimostra quello che Confindustria<br />

sta dicendo da tempo : è necessario<br />

mettere in atto tutte le<br />

strategie per completare la ripresa<br />

e avvicinarci ai nostri concorrenti.<br />

Perché la vera emergenza è<br />

la produttività e questo sta facendo<br />

la differenza . Per questo è fondamentale,<br />

dopo la Finanziaria,<br />

partire con un confronto su produttività<br />

e crescita» .<br />

R. Boc .


press LJnE<br />

08/12/2006 Il Sole .~ J<br />

Diffusione 416 .179<br />

Lettori 1 .515.000<br />

A Mirafiori i fischi dei Cobas<br />

Contestate le assemblee dei confederali, insieme a Torino dopo 26 anni<br />

Massimo Mastini<br />

TORINO . Dal nostro Invid o<br />

1 Cobas irrompono pesante -<br />

mente sulla scena sindacale .leri<br />

almeno in cinquanta hann o<br />

contestato rna'assemblea a Mi -<br />

rafiori dove parlava Raffaele Bo -<br />

nanni, il segretario generale del -<br />

la Cisl . Doveva essere una festa,<br />

come in mattinata era stato per<br />

analoghe assemblee che aveva -<br />

no visto protagonisti Guglielmo<br />

Fpifani eLuigi Angeletti, se -<br />

gretari generali di Cgil e Uil . S i<br />

volevano sottolineare, da un la -<br />

to, la forte ripresa della Fiate in<br />

generale del lavoro industrial e<br />

dopo tante difficoltà, ancor a<br />

non del tutto sopite ma in via di<br />

soluzione; dall'altro i risultati<br />

ottenuti nel confronto comiCoveri<br />

io, spazzando via alcuni tireali,<br />

dei lavoratori .<br />

I Ma se le assemblee della matti<br />

n a avevano consentito a Epifani<br />

e Angeletti di spiegare le loro<br />

ragioni e di sciogliere alcuni<br />

dubbi che persistevano forti tra<br />

i lavoratori, per Bonanni è stata<br />

' tutta un'altra storia. Nel grand e<br />

spazio del garage coperto dell e<br />

Carrozzerie, una cinquantin a<br />

di esponenti dei Cobas si sono<br />

schierati in prima fila davanti a l<br />

palco e hanno contestato duramente<br />

il segretario della Cisl .<br />

Non gli hanno impedito di parlare<br />

e anzi alla fine dell'assemblea<br />

il clima era molto più tranquillo,<br />

ma per alcune decine d i<br />

minuti la gazzarra è stata forte.<br />

E anche scomposta, perch é<br />

le accuse verso Bonanni e il sin -<br />

dacato confederale erano le<br />

più varie, t anto che è stato mes -<br />

so in croce anche chi non c'er a<br />

a, non ('entrava per nulla . Come<br />

i', i.: asit,or,€aria della (:gi n<br />

.rCtr Ií7 a 'rrtt'raii Odl7residente<br />

della Camera Fausto Bertinotti.Inneggiavano<br />

ad Alessandr a<br />

Mussolini, accusavano i sinda -<br />

cati confederali di essersi ven -<br />

duti al Governo, di fare i lor o<br />

interessi personali, di aver dimenticato<br />

i lavoratori .<br />

Trovavano un'eco nei nume -<br />

rosi presenti, almeno mille nel<br />

pomeriggio, anche duemila in<br />

mattinata alle altre due assem -<br />

blee. Perché i lavoratori sono i n<br />

difficoltà., stremati da una crisi<br />

economica che li ha impoveriti<br />

pesantemente, con la paura di<br />

vedere allontanarsi la pension e<br />

e peggiorare le condizioni di la -<br />

voro in fabbrica .<br />

Le trattative che si apriranno<br />

a gennaio — quella che or -<br />

mai viene indicata da tutti come<br />

la fase due della politic a<br />

economica, il grande negoziato<br />

tra parti sociali e Governo s u<br />

previdenza e produttività — so -<br />

no infatti vissute con grand e<br />

apprensione dai lavoratori. E<br />

questi timori sono venuti all a<br />

luce con grande evidenza nell e<br />

assemblee della mattina. Epifa -<br />

ni è stato fischiato sul Tfr («Ci<br />

sono più garanzie con il passaggio<br />

all'lnps rispetto ai soldi ri -<br />

masti in azienda») . Ma poi il se -<br />

gr etario Cgil e Angeletti hanno<br />

potuto spiegare le loro intenzioni<br />

e raffreddare gli animi . Ci<br />

sono riusciti soprattutto pro -<br />

mettendo che nessun accordo<br />

sarà fatto sulla testa dei lavora-<br />

E torna il plaus o<br />

dei trotzkisti<br />

Tornano (pochi) Cobas e trovan o<br />

l'applauso delfrastagliat o<br />

mondo della sinistra più estrema .<br />

Il primo è di Marco Ferrando,<br />

trotzkista del Movimento peri l<br />

partito comunista dei lavoratori .<br />

Per i Cobas poi questo è stat o<br />

solo l'assaggio di quanto verr à<br />

nei prossimi mesi . «I lavoratori —<br />

ha affermatoil coordinator e<br />

nazionale dei Cub, Pierpaol o<br />

Leonardi — non accettano che s i<br />

mettano le mani sui lor o<br />

risparmi, né che la previdenz a<br />

pubblica sia definitivament e<br />

smantellata» . Per cui, minacci a<br />

«ne vedremo ancora molte d i<br />

queste contestazioni». Maurizi o<br />

Sacconi (Forza Italia) e Giann i<br />

Alemanno(An)si dichiarano no n<br />

stupiti da questi dissensi e<br />

invitano soprattutto Epifani e<br />

«riflettere attentamente» . U n<br />

invitoa cambiare<br />

naturalmente in sens o<br />

massimalista — è venuto anch e<br />

da Giorgio Cremaschi, segretari o<br />

nazionale Fiom .<br />

tori, che ogni decisione verrà<br />

portata sempre all'approvazio -<br />

ne con un referendum . E assicu -<br />

rando che non esiste nessu n<br />

Governo amico per il sindacato<br />

confederale, che è abituatoa<br />

scegliere i propri comporta -<br />

menti sulla base di quanto gli<br />

Esecutivi fanno o non fanno e<br />

non sul loro colore politico.<br />

I lavoratori, pure rumoros i<br />

come sempre quelli di Mirafio -<br />

ri, la più grande fabbrica euro -<br />

pea, la più difficile, hanno capi -<br />

to e apprezzato le rassicurazio -<br />

ni dei due leader sindacali . No n<br />

è stato facile, ma hanno creduto<br />

alle parole dei loro rappresentanti,<br />

applaudendo le conclusio -<br />

ni dei loro interventi . Divers a<br />

l'assemblea con Bonanni, perché<br />

il dialogo è stato ridotto a l<br />

minimo e continuamente interrotto<br />

da chi non voleva ragionare,<br />

ma solo contestare .<br />

Il segretario della Cisl ha affermato<br />

di comprendere in parte<br />

i suoi contestatori, proprio<br />

per le difficoltà che i più pover i<br />

hanno dovuto affrontare in<br />

questi anni . «C'è un malumor e<br />

— ha detto — dovuto alla condizione<br />

salariale e alle difficolt à<br />

di una Finanziaria difficile d a<br />

capire e comunque è giusto<br />

che il malcontento esca fuor i<br />

in queste occasioni, perché so -<br />

lo noi parliamo con loro di queste<br />

cose». Bonanni ha però an -<br />

che sottolineato che i contestatori<br />

erano pochi. «Sembrava d i<br />

essere tornati agli anni 70 —ha<br />

detto — quando la stragrand e<br />

parte dei lavoratori era con<br />

Cgil, Cisl e Uil e una minoranza<br />

rumorosa e senza remor e<br />

riusciva a disturbare» .<br />

Una festa rovinata perché —<br />

Epifani lo ha detto con grand e<br />

chiarezza — era importante festeggiare<br />

questa ripresa della<br />

Fiat e del lavoro industriale .<br />

Per questo si era deciso che,<br />

per la prima volta a 26 anni dal -<br />

le infuocate assemblee che se -<br />

guirono i 35 giorni della Fiat e<br />

l'accordo del 198o, i tre segretari<br />

generali di Cgil, Cisl e Uil tornassero<br />

a parlare lo stesso gior -<br />

no ai lavoratori di Mirafiori . E<br />

per la prima volta erano stat i<br />

fatti entrare, fatto memorabile,<br />

anche i'giornalisti .<br />

A. Mirafiori i fischi dei Cobas


press LJnE<br />

08/12/2006 Il Sole .~ J<br />

Bombassei (Confindustria) e il tavolo sulla crescit a<br />

«Epifani fa solo demagogia»<br />

TORIN O<br />

Sindacati contestati dai<br />

Cobas, ma anche la Confindu -<br />

stria non ha gradito alcune affermazioni<br />

del segretario generale<br />

della Cgil Guglielm o<br />

Epifani. Il vicepresidente del -<br />

la confederazione degli industriali<br />

Alberto Bombassei, re -<br />

sponsabile dei problemi siridacali,<br />

ha tenuto a rispondere<br />

al sindacalista che, riferendo -<br />

si al prossimo negoziato sui temi<br />

della produttività, aveva af -<br />

fermato in mattinata che «l a<br />

Confindustria vuole intensifi -<br />

care i ritmi di lavoro» .<br />

Una «demagogia così banale<br />

— ha affermato Bombassei<br />

— pensavamo non facesse<br />

più parte di nessun repertorio».<br />

Il vicepresidente<br />

di Confindustria ha spiegato<br />

invece che la sua organizzazione<br />

«vuole porre al cen-<br />

tro delle scelte l'obiettivo<br />

strategico della crescita» . E<br />

più crescita, ha spiegato, «si -<br />

gnifica più ricchezza prodotta,<br />

più posti di lavoro, salar i<br />

più elevati in funzione d i<br />

una migliore produttività e<br />

di migliori risultati» .<br />

Il timore dell'esponente della<br />

Confindustria è che torn i<br />

«la politica dei no, il rifiuto di<br />

discutere dei veri problemi ,<br />

una politica contraria agli in -<br />

teressi di tutti, compresi ilavo -<br />

ratori, che in molte realt à<br />

esprimono su questi temi un a<br />

cultura più avanzata di chi l i<br />

rappresenta». Ad avviso d i<br />

Bombassei è arrivato il momento<br />

di confrontarsi davvero<br />

sulle questioni chiave senza<br />

pregiudizi e senza posizio -<br />

ni ideologiche . Perché la cre -<br />

scita e quindi la produttivit à<br />

sono la vera emergenza della<br />

Contestazione in assemblea . L'intervento del segretario della Cgil Guglielmo Epifani ieri Torino<br />

nostra economia, come hanno<br />

sottolineato grandi economisti<br />

internazionali e il Governatore<br />

della banca d'Italia» .<br />

Epifani aveva specificato ,<br />

parlando ai lavoratori, molt o<br />

reattivi su questo tema, che<br />

se la Confindustria pensa a in -<br />

tensificare i ritmi di lavoro il<br />

sindacato ha idee diverse .<br />

«Perché a nostro avviso — ha<br />

affermato — la produttività<br />

scende perché si investe me -<br />

no sui prodotti e sulle tecnologie.<br />

Ma se in uno stabili -<br />

mento si vogliono cambiare<br />

turni e orari, li si devono con -<br />

trattare con i rappresentanti<br />

dei lavoratori, rispettando i<br />

contratti di lavoro, perché le<br />

categorie sono tra loro molt o<br />

differenti. Non concederemo<br />

nessun automatismo all e<br />

scelte dell'impresa» .<br />

M .M .<br />

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<strong>Pagina</strong> 4<br />

A Mirafiori i fischi dei Cobas


press LJnE<br />

08/12/2006 Il Sole .~ J<br />

di Sandro Trento *<br />

a diagnosi è ormai condivisala<br />

deludente crescita<br />

italiana degli scors i<br />

anni si spiega in larga part e<br />

con l'altrettanto deludent e<br />

andamento della produttività<br />

totale dei fattori . E peggio -<br />

rata, infatti, la capacità del sistema<br />

di approfittare delle innovazioni<br />

tecnologiche e organizzative<br />

in grado di incrementare<br />

la produzione senz a<br />

aumentare la quantità di capi -<br />

tale e lavoro impiegati .<br />

Ma anche il contesto econo -<br />

mico e istituzionale nel quale<br />

operano le imprese italiane<br />

non appare favorevole al recupero<br />

di efficienza. In questa fase<br />

in cui le imprese sono chiamate<br />

a ristrutturarsi e a riposizionarsi<br />

settorialmente i vincoli<br />

interni ed esterni alle aziende<br />

possono avere effetti particolarmente<br />

negativi sulla dina -<br />

mica della produttività . D'altro<br />

lato stiamo pagando dei co -<br />

sti di ristrutturazione, che soprattutto<br />

a livello aggregato<br />

possono tradursi in una riduzione<br />

della produttività.<br />

Ebbene sulla question e<br />

della produttività circola -<br />

no in questi mesi vari luoghi<br />

comuni.<br />

E diffusa la teoria del "farsi<br />

carico". Le imprese italian e<br />

non farebbero tutto il loro "do -<br />

vere", cioè non si farebbero ca -<br />

I due falsi miti<br />

sulla produttività<br />

e le aziende<br />

rico a sufficienza dei problemi<br />

di sviluppo del Paese . Si cel a<br />

dietro questa impostazion e<br />

una visione delle imprese come<br />

associazioni di volontariato:<br />

l'economia non vabene perché<br />

le imprese non si impegnano<br />

abbastanza . Scaturiscon o<br />

da queste convinzioni ideologiche<br />

le continue esortazioni a<br />

fare di più, accompagnate a vol -<br />

te dalla promessa di un "dono "<br />

da parte delpolicy maker .<br />

Le imprese sono interessat e<br />

per definizione a massimizzare<br />

i risultati. Se, come e quant o<br />

l'imprenditore riesce a raggiungere<br />

questo obiettivo dipende<br />

soprattutto dai vincol i<br />

ai quali è sottoposta l'impresa .<br />

Per indurre gli imprenditori a<br />

modificare le proprie decisioni<br />

non bastano gli appelli ma bi -<br />

sogna modificare le regole del<br />

gioco: più concorrenza, meno<br />

ostacoli, meno interferenz a<br />

pubblica, più flessibilità.<br />

Il primo assioma dei sosteni -<br />

tori del "farsi carico" è: la produttività<br />

non cresce abbastanza<br />

perché le imprese noninvestono<br />

adeguatamente in nuov i<br />

macchinari .<br />

In realtà le imprese italiane ,<br />

anche a causa dell'eccessiva rigidità<br />

nell'uso del lavoro, i n<br />

passato hanno ecceduto negli<br />

investimenti in tecnologie volte<br />

a rimpiazzare il lavoro, arrivando<br />

semmai ad un grad o<br />

troppo elevato di automaOlo-<br />

ne della produzione. Ultimamente<br />

è cresciuta invece l a<br />

convenienza dell'utilizzo della<br />

forza lavoro. E infatti almeno<br />

una parte del rallentamento<br />

della produttività riflette l a<br />

maggiore crescita dell'occupa -<br />

zione. Se l'accumulazione è rallentata<br />

quindi non è detto ch e<br />

sia un evento tutto negativo .<br />

Il secondo assioma è : la pro -<br />

duttività in Italia decelera perché<br />

le imprese non fanno abbastanza<br />

investimenti in ricerca<br />

e sviluppo .<br />

In effetti il rapporto tra spese<br />

per ricerca e sviluppo e Pi i<br />

in Italia è particolarmente basso<br />

se confrontato con quello di<br />

altri Paesi avanzati. Ma le spe -<br />

se in R&S incidono davvero<br />

sulla produttività solo in alcuni<br />

comparti science based, tipo<br />

il farmaceutico. Nei settori in<br />

In realtà le impres e<br />

hanno ecceduto<br />

in spese per tecnologie<br />

data la rigidit à<br />

del fattore lavoro<br />

cui l'industria italiana è specia -<br />

lizzata, invece, le spese per<br />

R&S hanno uno scarso effett o<br />

sulla produttività. Non ha molto<br />

senso invocare più investimenti<br />

in R&S quale medicina<br />

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per la ripresa della produttività<br />

nel settore agro-alimentar e<br />

o calzaturiero .<br />

In realtà circa la metà del divario<br />

di produttività dell'Italia<br />

rispetto a Francia e Germania<br />

è spiegabile dalla diversa dimensione<br />

media delle imprese<br />

italiane rispetto a quelle francesi<br />

e tedesche. Discutere di<br />

produttività significa nel no -<br />

stro Paese capire perché le nostre<br />

imprese sono piccole e soprattutto<br />

perché restano picco -<br />

le. In molti altri paesi avanzat i<br />

le imprese crescono più in fretta<br />

e riescono quindi ad avvantaggiarsi<br />

di soluzioni tecnicoorganizzative<br />

più efficienti .<br />

Le infrastrutture sono un altro<br />

elemento non citato ne i<br />

due assiomi ma indispensabile<br />

per favorire la crescita dell a<br />

produttività : se le strade son o<br />

congestionate, se le reti non<br />

collegano tutto il Paese non si<br />

riesce a trarre vantaggio dall e<br />

tecnologie digitali . La convenienza<br />

a introdurle si riduc e<br />

drasticamente .<br />

Non dimentichiamo infine<br />

che per raggiungere nuovi modelli<br />

organizzativi, più efficienti<br />

e più adatti alle nuovi produzioni,<br />

è necessario poter conta -<br />

re su un mercato del lavoro sufficientemente<br />

flessibile e funzionante<br />

a cui si deve però affiancare<br />

un adeguato sistem a<br />

di ammortizzatori sociali .<br />

* Direttore Centro studi Coni' industri a<br />

<strong>Pagina</strong> 4


press LJnE<br />

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Il Sole .~ J 08/12/2006 Lettori 1 .515.000<br />

Attenti ai divieti: possono scatenare il virus delle regole<br />

di Alberto Alesina<br />

hi guida la moto senza casco<br />

mette a repentaglio la<br />

vita, ma una persona adulta è libera<br />

di rischiare ciò che vuole .<br />

Però un motociclista privo di<br />

protezioni che rimane paraliz-<br />

Attenti ai divieti<br />

È evidente che le esigenze di li -<br />

bertà individuale si scontrano<br />

con quelle della collettività . E impossibile<br />

e controproducente cercare<br />

di plasmare per legge il cittadino<br />

ideale. Ideale, si badi, per lo<br />

Stato e il legislatore . Ci hanno provato<br />

società totalitarie comuniste<br />

e naziste cbn risultati disastrosi.<br />

E necessario allora trovare i l<br />

giusto equilibrio.<br />

E alcuni criteri vanno tenuti in<br />

conto. Primo, i rappresentant i<br />

politici e iregolatori hanno la tendenza<br />

a eccedere nello zelo si a<br />

perché il loro lavoro è appunt o<br />

quello di produrre regolamenti e<br />

norme sia perché un po' di arroganza<br />

fa credere loro di essere depositari<br />

del diritto di dettare i<br />

"corretti" comportamenti ai cittadini<br />

"sudditi" ; quindi, nel dubbio,<br />

méglio sbagliare per difetto<br />

di intrusione nella vita privata' .<br />

Secondo, è importante che ritengano<br />

fuori dalle scelte di regolamentazione<br />

le lobby che difendo -<br />

no diretti interessi economici;<br />

sappiamo benissimo quanto a<br />

lungo le grandi società del tabacco<br />

abbiano ritardato l'introduzione<br />

di divieti al fumo . D'altro lat o<br />

alcune regole sui prodotti alimentari<br />

che vorrebbero tutelare<br />

il consumatore non sono che un<br />

mezzo occulto per difendere i<br />

redditi degli agricoltori europei<br />

zato impone costi sanitari e d i<br />

assistenza enormi alla collettività.<br />

È giusto quindi che la collettività<br />

stessa privi il cittadino<br />

della libertà di non indossare il<br />

casco: un vincolo ben sopporta -<br />

bile. Il fumo fa male e chi si am -<br />

mala di cancro ai polmoni gra -<br />

e americani . Terzo, si deve puntare<br />

il più possibile a trasferire i costi<br />

collettivi su chi li causa; pe r<br />

esempio, teoricamente seunmotociclista<br />

è rimasto paralizzat o<br />

perché viaggiava senza casco s i<br />

potrebbe imputare e far pagare a<br />

lui il conto economico di ciò, ma<br />

è evidente che non siamo disposti<br />

moralmente a non fornire cure<br />

a chi non può permettersele .<br />

Però si potrebbe consentire d i<br />

guidare senza casco solo se si è assicurati<br />

in modo da coprire anche<br />

tutti i costi sanitari diretti e<br />

indiretti . Lo stesso potrebbe valere<br />

per chi vuol fumare o per chi s i<br />

ammala di cirrosi epatica . Tass e<br />

sulle sigarette e sugli alcolici pos -<br />

sono essere destinate a finanzia -<br />

re le ricadute negative per la società<br />

causate da chi fuma o beve.<br />

E in parte lo si fa .<br />

Esistono comunque dei limiti<br />

pratici e di giustizia sociale a qua -<br />

li e quanti costi possano essere fatti<br />

ricadere sugli individui . Per<br />

esempio, non è possibile stipulare<br />

un'assicurazione che contempli<br />

la quantità di burro consumato<br />

giornalmente; nessuno la pu ò<br />

verificare, senza considerare che<br />

non è detto che tra non molto non<br />

si scopra che il burro fa benissimo<br />

. I medici ci sorprendono sempre<br />

con nuove scoperte .<br />

Infine, proibire alcune attività,<br />

va sul sistema sanitario pubblico.<br />

Andrebbe allora proibito a<br />

tutti di fumare? In questo cas o<br />

la collettività ha scelto una soluzione<br />

intermedia: vietare il fumo<br />

nei locali pubblici dove le<br />

conseguenze negative per i terzi<br />

sono ancora più dirette . La<br />

lungi dall'eliminarle, spesso no n<br />

fa altro che accrescere l'illegalità .<br />

Vari studi dimostrano che durante<br />

il protezionismo in America l e<br />

morti per cirrosi epatica non diminuirono,<br />

il che suggerisce che<br />

íl mercato nero delle bevande al -<br />

coliche aveva ben aggirato i divie -<br />

ti. Allo stesso modo tasse troppo<br />

elevate sulle sigarette alimenterebbero<br />

il còntrabbando.<br />

La tendenza a regolamentare,<br />

favorire o scoraggiare determina -<br />

ti comportamenti diventa eccessiva<br />

soprattutto in quelle nazioni,<br />

come l'Italia, dove per tradizione<br />

culturale i politici credono di poter<br />

affrontare ogni problema per<br />

legge. Spesso, invece, l'iperproduzione<br />

di norme finisce per generare<br />

confusione, effetti indesiderati<br />

e redistribuzioni disordinate ,<br />

peggiorando di molto il frutto del<br />

libero mercato e dell'intelligenz a<br />

dei cittadini . Per esempio, inmol -<br />

ti Paesi i casinò sono ampiamen -<br />

te regolamentati o proibiti, ma le<br />

lotterie pubbliche abbondano . E<br />

molto redditizio per lo Stato mantenere<br />

il monopolio delle scommesse.<br />

Comperare un'auto di lusso<br />

secondo la Finanziaria italiana<br />

pare sia unpeccato mortale, mentre<br />

acquistare un abito da 4mila<br />

euro non fa scattare punizioni fiscali.<br />

I libri di scuola vanno sussidiati,<br />

ma gli attrezzi di lavoro d i<br />

un artigiano povero e senza figli<br />

no.I quotidianivanno sovvenzionati,<br />

la saggistica no. Evidentemente<br />

il legislatore ha deciso nel-<br />

crescita esplosiva delle spese<br />

sanitarie obbliga a considerare<br />

questi tipi di limitazioni, ma do -<br />

ve fermarsi? Mettiamo un'imposta<br />

sull'obesità? Tassiamo i ristoranti<br />

che cucinano cibi trop -<br />

po grassi o utilizzano alcuni ingredienti?<br />

Se ne sta discutendo<br />

aNew York . Introduciamo limi -<br />

ti di velocità bassissimi sulle au -<br />

tostrade? E che dire degli spor t<br />

pericolosi? Certo, se tutti vives -<br />

simo sotto una campana di vetro<br />

la sanità pubblica ne avrebbe<br />

beneficio, ma che noia !<br />

la sua infinita saggezza che è me -<br />

glio leggere quotidiani che saggi .<br />

Mi scusi, caro direttore, ma ho i<br />

miei dubbi.<br />

In campo strettamente economico<br />

la situazione peggiora . Per<br />

esempio, la Finanziaria dà aimini -<br />

steri il potere di scegliere quali<br />

progetti di innovazione sono più<br />

degni di altri di essere sostenuti<br />

con i soldi dei contribuenti, com e<br />

sei membri del Governo ne sapessero<br />

più dei mercati. Non vorrei<br />

essere nei panni di quell'imprenditore<br />

i cui progetti non sono rite -<br />

nuti degni dell'aiuto pubblico .<br />

Regolamentare alcune attività<br />

è indispensabile per tutelare la<br />

collettività da comportamenti individuali<br />

antisociali o costosi .<br />

Ma ciò non significa avere lapresunzione<br />

di saper guidare le azioni<br />

dei cittadini con mille lacci e<br />

laccioli, incentivi o disincentivi<br />

fiscali. Ciò è profondamente errato.<br />

Fatta la legge trovato l'inganno,<br />

si dice a Napoli. Migliai a<br />

di norme complicate non fanno<br />

altro che aumentare l'illegalità e<br />

la corruzione e ingolfare un sistema<br />

giuridico già vicino al collasso.<br />

Con i fondi risparmiati dal<br />

non dover far rispettare regol e<br />

inuli e sussidiare alcune attività<br />

sarebbe meglio costruire più<br />

carceri, così non dovremmo rimettere<br />

in libertà molti criminali.<br />

Da loro sì che occorre essere<br />

protetti, non dal mercato .<br />

AlbertoAlesina<br />

aalesina@a harvard.edu


Il Sole ?~~'J 22 press L.IfE<br />

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09/12/2006<br />

Marco Morin o<br />

Contrastare o peggi o<br />

bloccare le riforme che rendono<br />

più flessibile il mercato de l<br />

lavoro (dal pacchetto Treu alla<br />

legge Biagi) sarebbe un pessimo<br />

segnale in vista del futuro<br />

tavolo di concertazione<br />

con Governo e sindacati sulla<br />

produttività.<br />

«Proprio perché si chiama<br />

tavolo di concertazione, come<br />

possiamo sederci e affrontare<br />

con serenità un nodo tant o<br />

complesso della società italiana<br />

come la modernizzazion e<br />

del mercato del lavoro con i dik -<br />

tat del ministro Cesare Damia -<br />

no? Che senso ha aprire un negoziato<br />

quando è già stat a<br />

espressa la minaccia di un intervento<br />

del Governo se le conclu -<br />

sioni non saranno quelle de l<br />

Governo? Tanto vale non sedersi<br />

neppure a quel tavolo» .<br />

L'ammonimento è di Alberto<br />

Barcella, presidente di Confindustria<br />

Bergamo . Barcella,<br />

51 anni, è un imprenditore de l<br />

settore plastico e riveste anche<br />

la carica di vicepresidente d i<br />

Confindustria Lombardia .<br />

Dottor Barcella, qual.è la<br />

priorità del momento?<br />

Correggere la bassa produttività<br />

del sistema Italia, da cui<br />

deriva il deterioramento competitivo<br />

del tessuto economico.E<br />

il recupero di produttivi -<br />

tà passa soprattutto da una<br />

maggiore flessibilità del mercato<br />

del lavoro . Ecco perché<br />

ritengo che il documento sul<br />

mercato del lavoro elaborat o<br />

dal Club dei r5 (le province italiane<br />

a maggiore vocazion e<br />

manifatturiera, ndr) sia molto<br />

importante .<br />

Qual è il pregio del documento?<br />

«Gli imprenditori<br />

non vogliono diktat<br />

sul lavoro flessibile »<br />

Respingere l'accusa, moss a<br />

da alcuni esponenti del mondo<br />

politico e perfino del Governo ,<br />

secondo cui l'introduzione di<br />

alcuni principi di flessibilità or -<br />

ganizzativa avrebbero reso il lavoro<br />

precario . E invece va fatto<br />

un distinguo : non si può chiamare<br />

precarietà quello che è so-<br />

-lo flessibilità. Contrastare la<br />

flessibilità ha il solo effetto di limitare<br />

la possibilità per le imprese<br />

di essere competitive.<br />

Perché una modifica della<br />

legge Biagi avrebbe conseguenze<br />

così negative sul mondo<br />

industriale ?<br />

La legge 30 ha creato la corni -<br />

ce all'interno della quale le par -<br />

ti sociali hanno iniziato a muo -<br />

versi, siglando accordi a livell o<br />

nazionale oppure aziendale .<br />

Una modifica della Biagi andrebbe<br />

a impattare in misur a<br />

molto significativa (e problematica)<br />

su tutta una serie d i<br />

contratti . Inoltre un altro merito<br />

della Biagi è di offrire occasioni<br />

d'impiego, magari limitate<br />

nel tempo, a quella ampia fa -<br />

scia della popolazione che non<br />

sembra interessata a un'occupazione<br />

stabile .<br />

Perché la Biagi è un antidoto<br />

contro il lavoro nero?<br />

In presenza di norme che definiscono<br />

una pluralità di rapporti<br />

di lavoro, al di là delle forme<br />

rigide e schematizzate de i<br />

contratti tradizionali; cadon o<br />

automaticamente gli alibi d i<br />

chi si ostina a operare fuori dalle<br />

regole. Tanto maggiori son o<br />

le forme di lavoro normato e<br />

tanto minori risultano le possibilità<br />

di lavorare in nero. Quindi<br />

la Biagi è vantaggiosa per i la -<br />

voratori.<br />

E perché è costantemente<br />

sotto attacco?<br />

Per ragioni ideologiche . In<br />

generale poi dico che la volontà<br />

impositiva del Governo è da<br />

respingere in toto . Il Governo<br />

deve garantire il perimetro entro<br />

il quale si sviluppala discussione.<br />

Toccherà poi alle part i<br />

sociali, che ben conoscono i<br />

problemi, procedere liberamente<br />

con il confronto per raggiungere<br />

un accordo . E quest o<br />

lo spirito della concertazione .<br />

E così che leparti sociali possono<br />

contribuire a risolvere i problemi<br />

del Paese.<br />

Cosa accadrà se il Govern o<br />

minaccia forzature?<br />

Confindustria e il presidente<br />

Montezemolo non accette -<br />

ranno alcuna forzatura . Co -<br />

me ho già avuto modo di dir e<br />

agli Stati generali di Confindu -<br />

stria Lombardia del 27 novem -<br />

bre scorso, governare significa<br />

assumersi responsabilit à<br />

nell'interesse superiore del<br />

Paese, non imporre preconcetti<br />

ideologici o soddisfare i<br />

massimalismi di chi non s i<br />

rende conto di cosa signific a<br />

confrontarsi, ogni giorno, con<br />

la globalizzazione .<br />

Considerazione fmale?<br />

La flessibilità non è un nemico<br />

da combattere ma rappresentauna<br />

opportunità per crea -<br />

re posti di lavoro in maggior numero<br />

e di qualità, come chied e<br />

l'Europa .<br />

PAGINA 13


press L 1fE<br />

08/12/2006<br />

GG<br />

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Cobas _solo alla mia assemblea<br />

attenzione qualunquismo"<br />

ROMA — «Quando la nave va all o<br />

sbando, perché manca il comandante,<br />

la ciurm a<br />

rumoreggia e fi -<br />

nisce preda d i<br />

qualsiasi lusin-<br />

ga» . Raffaele Bo -<br />

nanni, segretario<br />

generale della<br />

Cisl, la prende<br />

da lontano, dà la<br />

colpa a tutta la<br />

classe dirigente<br />

che non riesce a<br />

indicare una<br />

«missione per il<br />

Paese, così da<br />

alimentare i l<br />

qualunqui -<br />

smo». Ma di certo non gli ha fatto<br />

piacere essere stato contestato<br />

dall'assemblea dei lavoratori di<br />

Mirafiori. Ripete, mentre all'aero -<br />

porto torinese di Caselle attend e<br />

l'aereo per ripartire, che lì, all e<br />

Carrozzerie, è sempre andata così .<br />

Dunque dava per scontata una<br />

contestazione?<br />

«Sì, soprattutto quando ho visto<br />

che i Cobas non erano stati fatti<br />

entrare nelle altre assemblee» .<br />

Si riferisce a quelle nelle quali<br />

hanno parlato Epifani e Angeletti?<br />

«Sì» .<br />

Chi è che non l'ha fatti entrare?<br />

«Non lo so . So solo che da m e<br />

c'erano una ventina di Cobas seduti<br />

nella prima fila. Hanno fatt o<br />

come negli anni Settanta: contestavano<br />

qualsiasi cosa dicessi anche<br />

quando sostenevo che er o<br />

d'accordo con loro. C'era pure chi<br />

inneggiava a Mussolini . . .» .<br />

È vero che per le contestazioni<br />

ha dovuto ridurre il suo intervento<br />

all'assemblea?<br />

«No. Era previsto che fosse bre -<br />

ve per poi rispondere ai lavorato -<br />

ri» . Quando accennaaglianni Settantap<br />

ens a ad unclimadi intolleranza,<br />

al rischio di ritornare agli<br />

anni bui della violenza politica? Il<br />

ministro dellavoroDamiano e lo<br />

stesso Epifani dicono che ci sono<br />

segnali pericolosi . Lei è d'accordo?<br />

J<br />

«No, è diverso dagli anni Settan -<br />

ta. A Mirafiori non sono stato né<br />

offeso, né minacciato . Nessun o<br />

mi ha dato del "venduto", un insulto<br />

che noi della Cisl abbiam o<br />

subito dopo aver firmato il Patt o<br />

per l'Italia. No, non mi pare che ci<br />

sia questo clima. Piuttosto mi<br />

hanno chiesto di essere più aggressivo<br />

nei confronti del governo<br />

. Perché la verità è che la classe<br />

dirigente è responsabile di un clima<br />

di confusione totale . Ma può il<br />

presidente della Confindustria di -<br />

re che siamo un Paese di fannullo -<br />

ni? Questa è un'istigazione al qua -<br />

lunquismo» .<br />

AlloraharagioneProdiquando<br />

dice che in Italia si sta assistendo<br />

ad un impazzimento generale?<br />

«Non so cosa intendesse Prod i<br />

con quella frase. So solo che aparlare<br />

con i lavoratori esasperati c i<br />

andiamo noi sindacalisti, e lo fac -<br />

ciamo senza rete . Anzi : davanti alle<br />

telecamere accese delle televi -<br />

sioni» .<br />

Non ritiene che anche il "caso<br />

Mirafiori" confermi l'eccessiva<br />

attenzione del sindacato ai rapporti<br />

politici e una disattenzione<br />

nei confronti della base dei lavo -<br />

ratori?<br />

«Ma se io passo da un'assemblea<br />

all'altra! Quella di Mirafiori è<br />

un'altra storia . Non è un caso che<br />

erano ventisei anni che i segretari<br />

generali di Cgil, Cisl e Uil non ci<br />

mettevano piede . Lì a Mirafiori ce<br />

l'hanno con tutti : hanno detto<br />

perfino a Bertinotti di averli tradi -<br />

ti» . Cosa risponde achivi accusa d i<br />

essere la stampella di Prodi ?<br />

«Rivolga questa domanda a<br />

qualcun altro . Io non sono lastam -<br />

pella di nessuno. Ho chiesto più<br />

equità nella politica economica e<br />

sociale . LaFinanziariavainquesta<br />

direzione. E i lavoratori di Mirafiori<br />

alla fine hanno capito» .<br />

Anche a M irafiori vi h anno rimproverato<br />

di essere stati tropp o<br />

remissivi sulla Finanziaria. Cosa<br />

risponde?<br />

«Che è un'accusa infondata .<br />

Siamo andati in piazza con i vigili<br />

del fuoco, con i precari della pub -<br />

blica amministrazione, con i pen -<br />

sionati . Il 17 dicembre lo faremo<br />

con i lavoratori della scuola . E po i<br />

io non ho promosso la Finanziaria:<br />

ho solo detto che ci sono luci ed<br />

ombre e che le luci sono aumentate<br />

man mano che il governo ci h a<br />

dato ascolto» .<br />

Perché non avete consultato i<br />

lavoratori sulla riforma del Tfr,<br />

comevi hanno domandato molti<br />

operai della Fiat?<br />

«Consultato su cosa? Forse ci<br />

siamo scordati che la legge era già<br />

stata fatta dal governo di centro -<br />

destra e che questo governo di<br />

soppiatto stava cercando di spostare<br />

i soldi dei lavoratori all'Ines»<br />

.<br />

Non considera la contestazione<br />

di Mirafiori<br />

un campanello<br />

d'allarme per il<br />

sindacato ?<br />

«Guardi che l e<br />

assemblee dei<br />

lavoratori ch e<br />

prendono mill e<br />

euro al mes e<br />

non sono un a<br />

riunione del Rotary<br />

Club! Se un<br />

insegnament o<br />

devo trarre è<br />

quello di chiedere<br />

al governo<br />

di essere più trasparente<br />

e meno confuso . E an -<br />

ch'io sarò più aggressivo . Ma l'op -<br />

posizione di centrodestra non fac -<br />

cia l'errore di trarre dalle assemblee<br />

di Mirafiori lo spunto per dire<br />

che è colpa della Finanziaria, per -<br />

ché giocare con il qualunquismo è<br />

molto pericoloso per tutti».<br />

<strong>Pagina</strong> 7<br />

` ICobassoloallamiaassemblea<br />

attenzioneal -ah ùsmo"


press LIETE<br />

08/12/2006<br />

LA STAMPA<br />

Treu: "Gli operai<br />

hanno ragione"<br />

ALESSANDRO BARBERA<br />

ROMA<br />

L'. ex<br />

ministro<br />

Senatore Tizian o<br />

Treu, che impressione<br />

ha avuto dal -<br />

le contestazioni di<br />

ieri a Mirafiori?<br />

«Beh, anzitutto ho pensat o<br />

al fatto che in quegli stabili -<br />

menti è rappresentato un<br />

segmento tradizionalmente<br />

estremista della classe operaia.<br />

Non dimentichiamo<br />

che è dove hanno contestato<br />

anche Bertinotti».<br />

I lavoratori però hanno posto<br />

problemi reali : il salario, le pensioni,<br />

il Tfr.<br />

«Non c'è dubbio che esista un<br />

problema salariale. Il lavoro<br />

dipendente viene da cinque<br />

anni di sofferenza a causa della<br />

crisi dell'economia e delle<br />

scelte sbagliate del governo<br />

Berlusconi» .<br />

Ora però al governo ci siete voi .<br />

E questa Finanziaria sembra<br />

scontentare tutti. Come mai ?<br />

«Devo ammettere che di applausi<br />

non ce n'è. Me ne accorgo<br />

girando per il Veneto ,<br />

la mia regione . Sia le partite<br />

Iva che i lavoratori dipenden-<br />

ti percepiscono una manovr a<br />

di sacrifici nonostante la redistribuzione<br />

sui redditi più bassi.<br />

Purtroppo non avevamo alternative:<br />

ce l'ha imposto la situazione<br />

dei conti pubblici».<br />

I fischi di ieri non dimostrano che<br />

esiste un problema di consens o<br />

per i sindacati ?<br />

«Una cosa è perdere consenso<br />

fra i collaboratori a progetto e<br />

le partite Iva. Cosa diversa è essere<br />

fischiati a Mirafiori dove i<br />

Cobas sono molto forti» .<br />

I lavoratori hanno detto che i<br />

sindacati devono essere critici<br />

anche con i governi cosiddetti<br />

«amici» .<br />

«E' appunto la tesi dell'estrema<br />

sinistra: la concertazione<br />

è una fregatura. E dal mio<br />

punto di vista è sbagliata. I l<br />

sindacato in questi mesi ha<br />

fatto bene ad avere un atteggiamento<br />

responsabile come<br />

avvenne nel 1993» .<br />

Il problema dell'autonomia del<br />

sindacato dalla politica è un problema<br />

solo per gli estremisti ?<br />

«Se la sensazione è quella di<br />

una mancanza di autonomia<br />

c'è un fondo di verità. Qualche<br />

«sovraesposizione» c' è<br />

stata, soprattutto da parte<br />

del leader della Cgil Guglielmo<br />

Epifani. Ora lo sento dire<br />

che questa non è la Finanzia -<br />

ria dei lavoratori. Fino a qualche<br />

settimana fa diceva cose<br />

diverse. Ecco, forse ha dato la<br />

sensazione di un sindacat o<br />

troppo filogovernativo. Su<br />

queste cose il sindacato si de -<br />

ve mostrare attento» .<br />

Lei ha frequentato il mondo sindacale.<br />

Se fosse stato al posto d i<br />

uno dei tre leader confederali, cosa<br />

avrebbe risposto alle obiezion i<br />

dei lavoratori ?<br />

«Sulle pensioni c'è stato u n<br />

grave errore di comunicazione.<br />

Se n'è parlato troppo .<br />

Quando ero ministro del Lavoro<br />

e mettemmo a punto la riforma<br />

Dini lavorammo in silenzio<br />

per mesi. Alla fine ci fu<br />

il sostegno dei sindacati e de i<br />

lavoratori . Oggi c'è da fare solo<br />

qualche aggiustamento sull'età<br />

pensionabile. Li faremo<br />

senza penalizzare nessuno» .<br />

E sul Tfr?<br />

«Quella è stata un'operazion e<br />

acrobatica, paradossale e<br />

kafkiana. Sia le aziende che i<br />

lavoratori oggi dicono che è<br />

uno scippo. Sbagliano entrambi.<br />

I primi perché non sono<br />

soldi loro, i secondi perché<br />

nessuno gli ha ancora spiegato<br />

che non cambia nulla . U n<br />

caso emblematico di cattiva<br />

gestione del consenso . Anche<br />

da parte dei sindacati» .<br />

Faccia conto che la domanda<br />

gliela stia ponendo uno degl i<br />

operai di Mirafiori . Cosa far à<br />

per me in futuro ?<br />

«Il primo gennaio partirà l a<br />

fase due del governo : ci vuole<br />

un patto per la produttività ,<br />

meno precarietà, meno tasse<br />

e bisogna spingere sulle liberalizzazioni.<br />

Non bisogna dimenticare<br />

che i primi a guadagnarci<br />

da una maggiore apertura<br />

dei mercati sono i consumatori<br />

a basso reddito» .<br />

Diffusione 413 .030<br />

Lettori 1 .820.000<br />

Fuoco amico<br />

Da Lama a Pezzotta<br />

tutti i contestat i<br />

1l Non è la prima volta<br />

che i sindacalisti vengon o<br />

contestati, anche in maniera<br />

pesante . La piazza, anche<br />

quando è amica, risponde<br />

a umori spesso imprevedibili<br />

. Soprattutto<br />

quando nella società si<br />

muovono dinamiche no n<br />

sempre comprese da chi<br />

sta ai vertici di un'organizzazione,<br />

foss'anche quella<br />

sindacale . Storica la violenta<br />

contestazione che subì<br />

Luciano Lama all'univers i -<br />

tà dì Roma nel 1977 . Era la<br />

prima volta che la spacca -<br />

tura tra sindacato e mondo<br />

giovanile era tanto evi -<br />

dente . Momenti difficili ha<br />

passato ancheim altro sindacalista,<br />

Bruno Trentin .<br />

Nell'autunno del 1992 i<br />

sindacati confederali vengono<br />

contestati su tutta l a<br />

linea in grandi manifesta -<br />

zioni di piazza : a Firenz e<br />

l'allora segretario dell a<br />

Cgil viene fatto oggetto d i<br />

un fitto lancio di bulloni .<br />

Più di recente, era il marzo<br />

dello scorso anno, il segre -<br />

tario della Cisl Savino Pez -<br />

zotta non è riuscito a con -<br />

cludere un comizio a Mila -<br />

no in piazza del Duomo.<br />

Non appena è salito sul<br />

palco la Fiom di »tifi e i<br />

Sincobas di Mirafiori hanno<br />

iniziato con gli insulti.<br />

<strong>Pagina</strong> 5


L'INFORMAZIONE<br />

di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />

ANCMA CONFINDUSTRIA/ PARLA GUID I<br />

Nel manifatturiero<br />

perderemo 60 %<br />

"Credo che nei prossimi<br />

5-6 anni perderemo il 60-<br />

70% dell'industria manifatturiera.<br />

Non credo che<br />

ci siano alternative . Questo<br />

non vuoi dire che l e<br />

imprese moriranno, ma<br />

adesso non c'e' piu' nes-<br />

suno che in Italia investe<br />

nell'impresa manifatturiera"<br />

. Ne e' convinto i l<br />

Guidalberto Guidi<br />

bolognese Guidalberto Guidi, presidente del -<br />

1'Ancma di Confindustria. Secondo me, ha aggiunto<br />

Guidi,"sara' un disastro . Non conosco un<br />

Paese di 60 milioni di persone che vive solo di<br />

terziario" .<br />

<strong>Pagina</strong> 25<br />

Nuore misure per l'Export


press LITE<br />

08/12/2006 il Giornale<br />

da Roma<br />

• Cronache marziane dal<br />

pianeta parti sociali. A Luca Cor -<br />

dero di Montezemolo un quotidiano<br />

(la Repubblica) fa dire in<br />

un titolo: fannullone un italiano<br />

su due . Tanto basta per innescare<br />

una polemica al «calor bianco»<br />

fra Confindustria e Cgil.<br />

Quando poi si scoprirà che Montezemolo<br />

non ha mai pronunciato<br />

la parola «fannulloni» (lo dice<br />

apertamente in una<br />

lettera al direttore de<br />

la Repubblica), tutto<br />

si placherà d'incanto .<br />

Prima, però, sono solo<br />

cronache marziane<br />

. Guglielmo Epifani<br />

si scopre operaista<br />

(d'altra parte, parla a<br />

Mirafiori, prima dei fi -<br />

schi) e rispolvera slogan<br />

un po' datati: almeno<br />

di una trentina<br />

d'anni . «Quando Confindustria<br />

. parla di<br />

produttività pensa di<br />

intensificare i ritmi di<br />

lavoro, ma non può<br />

farlo come chiede ,<br />

avendo le mani libere.<br />

Non glielo consentiremo»<br />

. E giù applausi.<br />

Per il segretario del -<br />

la Cgil la frase (poi<br />

smentita da Montezemolo)<br />

sui fannulloni,<br />

ed ancora di più le parole<br />

del direttore generale<br />

di Confindustria,<br />

Maurizio Beretta,<br />

puntano dritte al<br />

problema della produttività.<br />

«Il problema,<br />

però - spiega Epifani<br />

- non deriva dal<br />

fatto che si lavora poco,<br />

ma dal fatto che le<br />

imprese non fanno investimenti<br />

nel cambiamento<br />

produttivo.<br />

Confindustria vuole<br />

decidere da sola i sabati<br />

da fare, i nuovi<br />

turni, possiamo avere<br />

la forza o meno di contrastare<br />

il disegno delle<br />

imprese, ma non daremo loro<br />

alcun automatismo perché vorrebbe<br />

dire considerare i lavoratori<br />

come pacchi da spostare d a<br />

una parte all'altra» .<br />

Ad Epifani, in questa polemica<br />

surreale, risponde Albert o<br />

Bombassei, vicepresidente della<br />

Confindustria . «Quando il segretario<br />

della Cgil dice che ponendo<br />

il tema della produttivit à<br />

gli imprenditori pensano aintensificare<br />

i ritmi di lavoro, ricorre<br />

a una demagogia così banale<br />

che pensavamo non facesse più<br />

parte di nessun repertorio» . In<br />

realtà - aggiunge - «la Confindu -<br />

stria vuole porre al centro delle<br />

L'Italia dei fannulloni<br />

svela i nervi scoperti<br />

di sindacato e sinistra<br />

scelte l'obiettivo strategico della<br />

crescita. Più crescita significa<br />

più ricchezza prodotta, piu posti<br />

di lavoro, salari più elevati in<br />

funzione di una migliore produttività<br />

e di migliori risultati» .<br />

Senza mezzi termini, e inseguendo<br />

Epifani sulla stessa terminologia,<br />

il vicepresidente de -<br />

gli industriali osserva che «la po -<br />

litica dei no, il rifiuto di discuter e<br />

dei veri problemi, è contraria<br />

agli interessi di tutti, compresi i<br />

lavoratori, che in molte realtà<br />

nei comportamenti concreti<br />

esprimono su questi temi una<br />

cultura più avanzata di chili rap -<br />

presenta» .<br />

A queste cronache<br />

marziane<br />

partecipa anche<br />

Luigi Angeletti .<br />

Il segretario dellaUilprovaàscegliere<br />

una via d i<br />

mezzo fra le accuse<br />

(mai fatte)<br />

di italiani fannul -<br />

loni e le repliche<br />

operaiste di Epifani.<br />

«Ci sono<br />

fannulloni sia<br />

fra i lavoratori<br />

sia fra gli imprenditori»<br />

,<br />

commentail leader<br />

della Uil . Interviene<br />

a gamba<br />

tesa pure Ric -<br />

cardo Villari, responsabileRiforme<br />

della Margherita<br />

: «Montezemolo<br />

è ingiusto<br />

e ingeneroso .<br />

Ci sarà anche<br />

qualche fannullone<br />

ma se esistono<br />

problemi le<br />

responsabilità<br />

vanno anche individuate<br />

in chi è<br />

al timone di una<br />

barca, non solo<br />

in chi tira i re -<br />

ml».<br />

Viste le reazioni,<br />

Montezemolo<br />

prende carta e<br />

penna. Oltre a<br />

smentire il termine<br />

«fannulloni»<br />

precisa: «Ho detto<br />

più volte che<br />

viviamo in un Paese<br />

in cui una parte produce,<br />

compete, fa il suo dovere nelle<br />

fabbriche, nell'economia, nell a<br />

società e accetta il merito. Un'altra,<br />

invece, gode di piccole o<br />

grandi rendite di posizione, respinge<br />

il merito e vive della crescita<br />

costruita da quell'altra par -<br />

te, che ò quindi costretta a farsi<br />

carico anche di questo fardel -<br />

lo». Quindi il leader della Confin -<br />

dustria torna a lanciare l'appel -<br />

lo:


Ma piccolo è brutto?<br />

Subiscono troppi aggravi di costo, a partire dalla pressione tributaria e contributiva .<br />

Eppure assicurano il maggior contributo alla ricchezza e all'occupazione del Paese .<br />

1 di là delle valutazion i<br />

politiche, è difficile ne -<br />

gare che la Finanziaria<br />

sia significativamente squilibrata<br />

a danno dei lavoratori auto -<br />

nomi e della piccola impresa .<br />

L'analisi di questo studio è volta<br />

a documentare come propri o<br />

questa parte della società economica<br />

nazionale è quella ch e<br />

più contribuisce alla produzione<br />

di ricchezza e occupazione .<br />

Insomma, visti i dati che verran -<br />

no proposti, sarà possibile affermare<br />

con sicurezza che ogni mi -<br />

sura volta a colpire artigiani e<br />

commercianti è destinata a indebolire<br />

il Paese, o almeno la sua<br />

parte più produttiva, con conseguenze<br />

e ripercussioni sul sistema<br />

economico complessivo, in<br />

termini di consumi, di occupazione,<br />

di aumento di valore aggiunto<br />

.<br />

Si pensava che l'impegno<br />

massimo nella manovra foss e<br />

quello della riduzione degli sprechi<br />

e di aumento della competi-<br />

tività delle imprese, in un momento<br />

in cui qualche segnale d i<br />

ripresa cominciava a fare capo- .<br />

lino, invece la piccola impres a<br />

si vede drammaticamente e irresponsabilmente<br />

spinta ai margini<br />

del mercato con aggravio di<br />

costi di ogni tipo, non ultim o<br />

quello derivante dall'inasprimento<br />

della pressione tributaria e<br />

contributiva .<br />

La valutazione dei singoli<br />

provvedimenti, alcuni ancora i n<br />

fieri nel percorso finale della manovra<br />

e dei suoi collegati in Parlamento,<br />

è già stata oggetto di<br />

critiche e di contestazioni da<br />

parte delle associazioni di impresa<br />

che maggiormente rappre -<br />

sentano lavoratori autonomi e<br />

piccole imprese . In questa sed e<br />

vogliamo documentare quant o<br />

sia il peso dell'artigianato e del<br />

commercio, soprattutto di quest'ultimo,<br />

nel sistema nazional e<br />

dell'economia .<br />

L'artigianato, con le sue peculiarità<br />

tutte italiane da una par-<br />

te, e il commercio, con le sue dinamiche<br />

più recenti, si pongo -<br />

no nel contesto nazionale come<br />

veri e propri settori cruciali no n<br />

solo per la loro storia, ma anch e<br />

per le dimensioni e le performan -<br />

ce di sviluppo .<br />

PUNTI FONDAMENTALI .<br />

Dall'analisi dei dati provenienti<br />

dalle indagini censuarie de l<br />

trentennio compreso tra il 197 1<br />

e il 2001 si possono mettere i n<br />

evidenza alcuni punti fondamentali.<br />

In primo luogo il nostro ap -<br />

parato produttivo è caratterizzato<br />

dalla forte presenza di pic -<br />

cole imprese, caratteristica ch e<br />

si è dimostrata immodificabil e<br />

nel lungo periodo .<br />

In secondo luogo, l'ipotesi di<br />

un'irresistibile crescita dimensionale<br />

(prospettata negli anni<br />

70) si è dimostrata falsa, incon -<br />

sistente e contraddetta dalla realtà<br />

. In particolare, nell'industria<br />

privata e pubblica essa ha mani -<br />

festato diseconomie di dimen-<br />

sione e la necessità di procede -<br />

re al decentramento produttivo .<br />

Se per le costruzioni si è dat o<br />

l'avvio a un processo di razionalizzazione<br />

per contenere i costi ,<br />

nei servizi tradizionali vanno diffondendosi<br />

catene di supermercati<br />

e di grandi magazzini ; a l<br />

tempo stesso la crescita di nuovi<br />

servizi, avanzati e innovativi ,<br />

ha determinato il moltiplicars i<br />

di piccole e piccolissime impre -<br />

se, concorrendo così a rafforza -<br />

re la piccola dimensione .<br />

Ricordando che si considera<br />

piccola l'impresa fino a 50 ad -<br />

detti, nel 2001 rientrano in tal e<br />

definizione il 98,8% delle impre -<br />

se e una quota crescente di ad -<br />

detti (6,8 milioni nel 1971, 8, 9<br />

milioni nel 1981, 10 milioni ne l<br />

1991 e 10,5 milioni nel 2001, pa -<br />

ri, rispettivamente, al 61,3%, a l<br />

66,7%, al 72,8% e al 72,5% de l<br />

totale degli addetti delle imprese).<br />

Questa è una misura con cu i<br />

l'apparato produttivo in Italia<br />

tende a consolidare il primato


press LITE<br />

09/12/2006<br />

della dimensione più piccola . Al<br />

tempo stesso sia la grande impresa<br />

che quella media perdono<br />

consistenza, con un processo<br />

che interessa pressoché tutti i<br />

settori e tutte le aree.<br />

Rispetto all'area tradizional -<br />

mente conteggiata dai censimen -<br />

ti industriali e commerciali (che<br />

lascia fuori l'agricoltura e i servi -<br />

zi pubblici), il numero di addet -<br />

ti finisce per concentrarsi soprat -<br />

tutto nell'industria e nei servizi<br />

privati, con particolare riferimen -<br />

to alla manifattura e al commercio.<br />

Nel campo considerato, la<br />

quota di addetti dell'industria è<br />

diminuita dal 57,5% del 1971 al<br />

46,1% del 2001 (in particolare<br />

per l'industria manifatturiera si è<br />

passati dal 46,1% al 33,8%) .<br />

Nello stesso periodo, la quota<br />

dei servizi è risultata in crescita,<br />

dal 42,7% al 53,9%, e in parti -<br />

colare quella del commercio nel<br />

2001 si è stabilizzata al 21,8% .<br />

Un recente studio dell'Ista t<br />

è giunto alle medesime conclusioni:<br />

elevata rilevanza assunta<br />

dalle imprese di piccole dimensioni<br />

e scarsa presenza dell e<br />

grandi aziende nel contesto nazionale<br />

.<br />

Nel corso del 2003 le imprese<br />

con meno di 20 addetti, qua -<br />

si 4,1 milioni, hanno occupat o<br />

più di 9,3 milioni di unità (di cui<br />

circa 4,1 milioni lavoratori di -<br />

pendenti) e realizzato circa 250<br />

UN CUNEO CHE VALE PER POCH I<br />

miliardi di curo di valore aggiunto.<br />

Rispetto al complesso dell e<br />

imprese industriali e dei servizi ,<br />

in questa classe dimensionale s i<br />

concentra il 59,5% degli addetti,<br />

il 39,8% dei dipendenti, i l<br />

40,1% del fatturato e il 43,5 %<br />

del valore aggiunto .<br />

La presenza delle piccole im -<br />

prese è più intensa nei servizi ,<br />

che assorbono il 66,0% dell'occupazione<br />

e il 52,7% del valore<br />

aggiunto di tutto il terziario, e<br />

nelle costruzioni (80,9% degl i<br />

occupati, 71,3% del valore aggiunto)<br />

. Nell'industria in sens o<br />

stretto esse rappresentano il 40 %<br />

dell'occupazione e il 25,1% del<br />

valore aggiunto .<br />

SPAZIO Al SERVIZI . Nelle<br />

ultime quattro rilevazioni censuarie<br />

si osserva come il numero<br />

di unità locali in Italia sia pre -<br />

valentemente costituito dal mondo<br />

del commercio . Con il tra -<br />

scorrere del tempo il numero di<br />

imprese commerciali si è però ridotto,<br />

passando da una quota<br />

del 48,1% al 35,8% . Esse han -<br />

no infatti lasciato spazio all e<br />

aziende industriali, ma soprattutto<br />

ai servizi in generale . Nel<br />

2001 queste ultime imprese rap -<br />

presentavano oltre il 3% dell e<br />

aziende censite in Italia .<br />

Nel corso di un quarantennio<br />

le imprese presenti nel terri -<br />

torio nazionale sono aumenta-<br />

cinomy<br />

te di oltre il 50%, con punte nell'industria<br />

e nei servizi . Quest i<br />

ultimi sono infatti più che raddoppiati<br />

(122,1%), mentre i l<br />

commercio ha appena sfiorat o<br />

la quota del 15% .<br />

Se si prende invece in considerazione<br />

la dinamica degli ultimi<br />

dieci anni, a fronte di una<br />

crescita del settore terziario de l<br />

41,5%, si è assistito a una per -<br />

dita nel numero di unità local i<br />

nel commercio del 2,7% .<br />

Da questi numeri si pu ò<br />

quindi concludere come il pes o<br />

della piccola impresa, da una<br />

parte, e del commercio, dall'al -<br />

tra, sia molto rilevante, sia in termini<br />

di dimensione del fenome -<br />

no che di produzione di valore<br />

aggiunto e di capacità di assorbi -<br />

mento della manodopera . Questi<br />

due settori rappresentano la<br />

spina dorsale del sistema econo -<br />

mico italiano . Il ruolo ricoperto<br />

dai due settori produttivi è quin -<br />

di molto importante a livello na -<br />

zionale ma, quando si parla di<br />

prendere decisioni di politica<br />

economica, essi vengono costan -<br />

temente dimenticati e le loro le -<br />

gittime richieste accantonate .<br />

a cura del Centro studi<br />

Gruppo giovani Conf commercio<br />

Due terzi delle imprese restano senza benefic i<br />

La manovra finanziaria 2007 prevede che una parte de l<br />

surplus di tassazione sia restituito alle imprese attraverso f a<br />

riduzione del cuneo fiscale, ossia della differenza tra il cost o<br />

che una impresa deve sostenere per il dipendente e quant o<br />

quest'ultimo riceve in busta paga . È condivisibile i l<br />

presupposto in base al quale al rilancio della crescita e dell a<br />

competitività deve corrispondere un elevato tasso d i<br />

occupazione . In tal senso, viene evidenziato come il cune o<br />

fiscale e contributivo presenti, in Italia, un rapporto fra i pii<br />

elevati rispetto alla media dei Paesi sviluppati . Pertanto, gl i<br />

interventi diretti a rendere più concorrenziale il costo de l<br />

lavoro attraverso la riduzione del carico fiscale e contributiv o<br />

devono avere lo scopo di riavvicinare la situazione italiana<br />

a quella dei Paesi concorrenti . Tuttavia è anche vero ch e<br />

attraverso le misure ipotizzate in Finanziaria i privilegi vann o<br />

soprattutto alle grandi imprese, ossia alle imprese che son o<br />

strutturalmente dotate e hanno un gran numero d i<br />

dipendenti . Le imprese con meno di 20 dipendenti, ossia l e<br />

microimprese, occupano in Italia il 42,5% dei dipendent i<br />

complessivi (secondo i dati del censimento Istat 2001) ed è<br />

quindi abbastanza evidente come la maggior parte dell e<br />

imprese sarà di fatto esclusa dai benefici del cuneo fiscale .<br />

Nel caso specifico del commercio, per esempio, sempr e<br />

secondo i dati del censimento 2001 dell'Istat, solo una impres a<br />

commerciale su tre ha dipendenti, quindi per il restante 66,4°/<br />

gli effetti del provvedimento saranno nulli .<br />

Diffusione -<br />

Lettori -


press LIf1E<br />

08/12/2006<br />

« L 'organizzazione del lavoro<br />

gli orari, i tempi, son o<br />

discussi e decisi in fabbrica<br />

e decidono i lavoratori»<br />

/Unità<br />

L'INTERVISTA<br />

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«I sindacati autonomi gongolan o<br />

ma noi siamo in piena salute<br />

come confermerann o<br />

le elezioni Rsu nella scuola »<br />

Splendida. assemblea .<br />

E la nostra democrazia<br />

stata una bellissima assemblea, vera, senza<br />

filtri». Bellissima? Ma se sono volati fischi<br />

. «Qualche fischio è il sale della democrazia»,<br />

dice Guglielmo Epifani per nulla<br />

intimorito dallecontesta7ioni di una parte<br />

dei lavoratori di Mirafiori . «Ne usciamo<br />

rafforzati perché ci vuole coraggio ad<br />

affrontare assemblee così difficili».<br />

Tornate a Mirafiori dopo 26 anni e<br />

vi ritrovate con questa<br />

accoglienza. Ci racconta che cosa<br />

è successo?<br />

«Posso farlo per l'assemblea a cui ho partecipato,<br />

la mattina alle Carrozzerie. È stata<br />

molto partecipata, più di duemila persone,<br />

vera, senza schermi e senza filtri, in<br />

presenza di Cobas, Ugl, Fismic, Fiom,<br />

Fim, Uilm. Ognuno ha potuto esprimere<br />

la propria opinione . E stata anche la prima<br />

con i giornalisti . Uno straordinari o<br />

fatto di trasparenza» .<br />

Giornalisti che hanno riportato dei<br />

fischi. Quando sono partiti ?<br />

«In realtà l'andamento dell'assemblea è<br />

stato un po' più semplice. Ho illustrato il<br />

giudizio sulla finanziaria con l'assemblea<br />

molto attenta, c'è stato un problema<br />

quando ho parlato del Tfr . Una parte di<br />

lavoratori teme che il Tfr fuori dall'azienda<br />

possa offrire meno garanzie. Un'opinione<br />

opposta alla mia . Ma non c'è una<br />

contrarietà netta, non è vero . Insomma,<br />

ci sono stati interventi liberi, domande alle<br />

quali ho risposto. E stato un dialogo».<br />

Quali opinioni sono emerse ?<br />

«Almeno alle Carrozzerie, il giudizio d i<br />

fondo sulla finanziaria mi è sembrato al}<br />

PARLA EPIFANI Contestazioni? Fischi? «Qualche<br />

fischio è il sale della democrazia, usciamo rafforzat i<br />

da questa prova» . Il segretario della Cgil condivide l a<br />

«grande preoccupazione» perde condizioni dei lavoratori<br />

in fabbrica, non ci saranno sconti al governo e<br />

agli industriali . E lancia un messaggio : «Invito a no n<br />

strumentalizzare queste assemblee, soprattutto l a<br />

destra si ricordi dei disastri che ha combinato negl i<br />

ultimi anni contro il mondo del lavoro . . . »<br />

bastanza in linea con quello del sindacato,<br />

luci e cose da cambiare, nodi da sciogliere<br />

. Ho invece sentito forti preoccupazioni<br />

sulle condizioni di lavoro. Sulle<br />

pensioni è venuta una richiesta esplicita<br />

a non alzare l'età pensionabile. Soprattutto<br />

dalle donne sulle linee di montaggio.<br />

Altra richiesta, quella di poter discutere la<br />

piattaforma sulle pensioni, alla quale abbiamo<br />

rispostosi, era già deciso . E poi ho<br />

trovato una giusta e condivisa resistenza<br />

all'idea della gestione unilaterale dei ritmi<br />

e dell'organizzazione di lavoro . Potrei<br />

riassumere parlando di una condizione<br />

operaia che vive con difficoltà la propria<br />

vita lavorativa, i turni, le catene logoranti<br />

e che gira domande al sindacato . Più che<br />

la finanziaria, sono temi che riguardano i<br />

tavoli di gennaio, E in questo confronto<br />

ho visto rispetto per il sindacato» .<br />

Restiamo alle condizioni di lavoro .<br />

Il vicepresidente di Confindustria,<br />

Bombassei, dice che lei fa «banal e<br />

demagogia» .<br />

«No. Ho solo confermato davanti agl i<br />

operai quello che vado dicendo da due<br />

anni : sull'organizzazione del lavoro, su -<br />

gli orari, si decide nei luoghi di lavoro e<br />

nei contratti nazionali. Perché ogni categoria<br />

ha le sue logiche organizzative . E<br />

sempre stato così e deve restare così, Confindustria<br />

ha un'altra opinione ma deve<br />

mettersi il cuore in pace perché su questo<br />

la Cgil non cambia idea» .<br />

La destra euna parte del<br />

sindacalismo di base gongolano e<br />

dicono che siete awertiti, voi e i l<br />

governo . Cavalcano la protesta?<br />

«Inviterei tutti a non usare strumentalmente<br />

queste assemblee . Intanto perché<br />

non sono andate come costoro pensano .<br />

E poi perché non vedo chi possa appropriarsi<br />

di una situazione di malessere .<br />

Certo non la destra che ha peggiorato l e<br />

condizioni dei lavoratori in questi anni .


Penso alla precarietà. E riguardo a qualche<br />

frangia di sindacalismo autonomo<br />

estremo voglio solo dire che il sindacato<br />

confederale non esce indebolito da un a<br />

prova democratica come questa, anzi .<br />

Penso, inoltre, che al termine degli scrutini<br />

delle elezioni della scuola dove votan o<br />

un milione di persone, si vedrà che tutto<br />

il sindacato confederale non solo non<br />

perde ma probabilmente rafforza le proprie<br />

posizioni. E la Cgil si conferma primo<br />

sindacato».<br />

Epifani, insisto. La lettura che<br />

viene data è che siete stati<br />

contestati in quanto schiacciati<br />

sul governo che ha deluso gl i<br />

operai . Davvero nulla di tutto<br />

«Alla Confindustria dico<br />

che la Cgil non cambierà<br />

posizione sulla produttività<br />

Non ci saranno cediment i<br />

da parte nostra »<br />

runità<br />

questo ?<br />

«E una lettura che non corrisponde al vero.<br />

Le preoccupazioni sono per la propria<br />

condizione, nellavoro e sullavoro . Sulle<br />

linee di fondo della finanziaria iq . on io..,<br />

ascoltato critiche se non, ripeto, le preoccupazione<br />

per il Tfr» .<br />

Di assemblee ne fate molte . . .<br />

«Dobbiamo fame di più. . . »<br />

.. . e pazienza se ci scapp a<br />

qualche fischio. Non starà<br />

minimizzando?<br />

«Seci scappa qualche fischio è il sale della<br />

democrazia. Se qualcuno interrompe<br />

tu ci parli, non è più il tempo in cui uno<br />

predica e gli altri ascoltano. 11 fatto è che<br />

si è persa la conoscenza di cosa sono le assemblee<br />

operaie. Non sono una passeggiata,<br />

non lo sono mai state. Ma la mia<br />

più grande soddisfazione è di avere chiuso<br />

spiegando con chiarezza la posizion e<br />

della Cgil sugli orari di lavoro, sul Tfr, sul -<br />

la previdenza e di aver avuto ascolto, consenso<br />

e rispetto».<br />

Nel pomeriggio però il segretari o<br />

della Cisl ha dovuto interrompere.<br />

Che cosa è successo?<br />

«Non so di preciso, so che c'era un clima<br />

diverso . Le assemblee della mattina sono<br />

state dure, ma sono state belle assemblee.<br />

So che quando Bonanni ha parlato delle<br />

condizioni delle persone, del Tfr, dell e<br />

pensioni c'è stato un grande ascolto. Deduco<br />

che questi lavoratori vogliono risposte<br />

alla loro condizione e non voglion o<br />

che si parli d'altro».<br />

Lei non pare nervoso, eppure<br />

domani (oggi, ndr) non avrà bei<br />

titoli . Non crede che il sindacato<br />

abbia un problema in più ?<br />

«Io penso che ne usciamo rafforzati perché<br />

bisogna avere coraggio ad affrontare<br />

assemblee così complicate e difficili» .<br />

Ha lasciato Mirafiori con qualche<br />

impegno?<br />

«Quello di tornare, di fare il percorso democratico<br />

sulle pensioni. Mi ha fatto<br />

molto piacer poter dire che Mirafiori<br />

non è sole carica di storia, ma oggi è cafica<br />

di futuro. Ho augurato che possano entrare<br />

tanti giovani in fabbrica e l'applauso<br />

ricevuto mi pare la cosa più bella dell'assemblea,<br />

cioè una comunità di persone<br />

che ha lottato, ha pagato dei prezzi e<br />

continua a pagarli con tante persone in<br />

cassaintegrazione. Mirafiori non è più<br />

un problema, oggi può diventare una fucina<br />

per affrontare i temi dello sviluppo e<br />

per rispettare la dignità di chi ci lavora» .<br />

Il segretario della egli, Guglielmo Epifani, durante il suo intervento allo stabilimento Fiat Mirafiori Foto di Alessandro Dal Bollino:


press LIf1E<br />

08/12/2006<br />

/Unità<br />

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«Una pmva di vitalità del. mondo del lavom»<br />

I tre segretari valutano positivamente l'assemblea di Torino : andremo nelle grandi fabbrich e<br />

SPECIALE Fa un certo ef-<br />

fetto vedere i tre segretar i<br />

generali dei principali sinda-<br />

cati italiani seduti propri o<br />

sotto i tre marchi dell'auto -<br />

mobile del Lingotto : Fiat ,<br />

Lancia e Alfa Romeo . Ma questa è<br />

davvero una giornata speciale, di<br />

quelle che evocano più volte l'aggettivo<br />

«storico» . Dopo 26 anni i<br />

leader di Cgil, Cisl e Uil tornano<br />

insieme a Mirafiori. Ma, come<br />

spiega Luigi Angeletti, «non è che<br />

in tutti questi anni i segretari generali<br />

delle tre confederazion i<br />

non siano mai stati qui, ognun o<br />

per conto proprio, e devo dire che<br />

quella di oggi è stata un'assemblea<br />

più tranquilla di tante altre» .<br />

Insomma, il rapporto con questa<br />

fabbrica simbolica, ma anche difficile<br />

sindacalmente perché rappresenta<br />

un mondo a se stante ,<br />

non si era mai interrotto, ma di<br />

certo l'appuntamento di ieri h a<br />

rinforzato questo legame . «Si tratta<br />

della prima tappa di una nostra<br />

presenza nei luoghi di lavoro di<br />

tutta Italia - sottolinea Guglielmo<br />

Epifani - è importante per capire<br />

cosa pensino e cosa chiedano i lavoratori<br />

al sindacato» . E in effetti<br />

le assemblee di ieri un contenuto<br />

«didattico» lo hanno offerto a entrambi<br />

i protagonisti: agli operai<br />

della Fiat e ai dirigenti sindacali .<br />

«Abbiamo potuto cogliere le preoccupazioni<br />

di fondo dei lavora -<br />

tori - spiega infatti il segretario generale<br />

della Cgil - E l'assemblea è<br />

stata una prova di grande vitalità<br />

e anche di rispetto per il sindacato,<br />

perché sono state assemblee<br />

molto partecipate, con grande attenzione<br />

e grande franchezza» .<br />

C'è sintonia tra le tre confederazioni,<br />

uno spirito unitario che<br />

non sembra scricchiolare neanche<br />

di fronte alle critiche verac i<br />

appena incassate tra le mura d i<br />

Mirafiori : «E importante che si si a<br />

aperta questa discussione - dice il<br />

leader della Cisl, Raffaele Bonanni<br />

- perché siamo stati propri o<br />

noi sindacati confederali ad agir e<br />

per fare in modo che venisse modificata.<br />

Inizialmente prevedeva<br />

tagli dappertutto e con la nostra<br />

piattaforma abbiamo modificat o<br />

quelle scelte. Perché per noi non<br />

ci sono governi amici» .<br />

Ancora non è iniziata la corsa alla<br />

rivendicazione e all'interpretazione<br />

dei messaggi politici delle contestazioni<br />

- che, va detto: sono state<br />

assolutamente nella norma di<br />

un'assemblea operaia - quando i<br />

tre segretari generali ribadiscono<br />

le perduranti perplessità su alcune<br />

«ombre» della manovra e anche<br />

sul nodo della riforma previdenziale.<br />

E poi c'è la Fiat . Anche la giornata<br />

di ieri si inserisce nel ciclo positivo<br />

della gestione Marchionne : «Il<br />

mio sentimento è di soddisfazione<br />

- commenta Epifani guardando<br />

lungo i viali interni di Mirafiori<br />

- perché questa fabbrica sta rinascendo<br />

e mi auguro che tanti giovani<br />

potranno lavorare qui dentro».<br />

Soddisfatti anche i metalmeccanici<br />

torinesi : «Era importante<br />

che i segretari generali tornassero<br />

in questa fabbrica - commenta<br />

Giorgio Airaudo, leader<br />

della Fiom perché questo non è<br />

soltanto un luogo simbolico m a<br />

anche un luogo dal quale son o<br />

stati spinti o frenati tutti i passaggi<br />

più importanti della vita de l<br />

movimento sindacale» . Ma non<br />

è solo festa: restano aperte questioni<br />

importanti, compreso il fu -<br />

turo di Mirafiori . E il 15 dicembre<br />

inizia il confronto sul piano industriale.<br />

La Fiat ora va bene<br />

e il 15 dicembre inizia<br />

un difficile confronto<br />

sul piano industrial e<br />

del gruppo

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