Rassegna stampa - Unindustria Reggio Emilia
Rassegna stampa - Unindustria Reggio Emilia
Rassegna stampa - Unindustria Reggio Emilia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Ufficio Comunicazione<br />
<strong>Rassegna</strong> <strong>stampa</strong><br />
mercoledì 5 settembre 2012<br />
Pagina 1 di 51
Corriere della Sera<br />
Gazzetta di <strong>Reggio</strong><br />
Il Resto del Carlino<br />
Il Resto del Carlino <strong>Reggio</strong><br />
INDICE<br />
L'Italia merita uno spread a quota 200<br />
05/09/12 Economia Nazionale 4<br />
Protestanti rigorosi del Nord contro cattolici lassisti del Sud<br />
05/09/12 Economia Nazionale 6<br />
Bibite, rispunta la tassa (dimezzata) Cancellati i limiti ai videopoker<br />
05/09/12 Economia Nazionale 8<br />
Alla Frigor Box è il giorno della verità<br />
05/09/12 Industria, Lavoro e Sindacato 10<br />
Bufera su Iren, Delrio assolve Viero<br />
05/09/12 Economia, Politica 11<br />
«Così siamo costrette a licenziare» La Cna sprona il governo: giù le tasse<br />
05/09/12 Economia Nazionale 12<br />
La nuova Seta spacca l’<strong>Emilia</strong> Modena e <strong>Reggio</strong> all’ultimo tram<br />
05/09/12 Politica 13<br />
«Qui si fa l’<strong>Emilia</strong> o si finisce sottomessi» I reggiani sfidano Bologna: «Ci teme»<br />
05/09/12 Economia, Politica 14<br />
Passera: «L’Italia sarà grande con un patto imprese-sindacati»<br />
05/09/12 Economia, Politica 16<br />
«Nuovi corsi? Solo insieme ad altri atenei»<br />
05/09/12 Citazioni, Industria 17<br />
Imprenditrici, eroine e angeli Che brave le donne di Bagnolo<br />
05/09/12 Economia 18<br />
Frigor Box, l’addio del manager «Non ho condiviso certe scelte»<br />
05/09/12 Industria, Lavoro e Sindacato 19<br />
Comunità Montana, destino segnato Ora i sindaci litigano sul futuro<br />
05/09/12 Economia 20<br />
Inceneritore di Parma Un reggiano indagato<br />
05/09/12 Economia, Edilizia 21<br />
Il Sole 24 Ore<br />
Forbice record sui tassi alle Pmi<br />
05/09/12 Economia Nazionale 22<br />
Concorso scuola e fondi per le Pmi<br />
05/09/12 Economia Nazionale 24<br />
Bankitalia: spread «giusto» a quota 200<br />
05/09/12 Economia Nazionale 25<br />
«Più sforzi da imprese e sindacati»<br />
05/09/12 Lavoro e Sindacato, Economia Nazionale 27<br />
Le Confindustrie Ue lanciano l’appello: «Più integrazione»<br />
05/09/12 Lavoro e Sindacato, Economia Nazionale 29<br />
Una chance nei contratti decentrati<br />
05/09/12 Lavoro e Sindacato, Economia Nazionale 30<br />
Province, l’unione farà la forza<br />
05/09/12 Economia Nazionale 31<br />
Macerie del sisma per l’autostrada<br />
05/09/12 Economia Nazionale 32<br />
Pmi, arriva a fine mese il visto unico ambientale<br />
05/09/12 Economia Nazionale 33<br />
Pagina 2 di 51
Produttività via obbligata<br />
05/09/12 Economia Nazionale 37<br />
La Nuova Prima Pagina di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />
«Irrealizzabile». Con Modena è già scontro<br />
05/09/12 Politica 38<br />
«Il sequestro del cantiere sarebbe un disastro»<br />
05/09/12 Economia 40<br />
«Giusto scegliere aziende qualificate SOA»<br />
05/09/12 Economia, Edilizia 42<br />
La Repubblica<br />
Come uscire dal caos<br />
05/09/12 Economia Nazionale 43<br />
La Stampa<br />
La “lotteria”del numero chiuso<br />
05/09/12 Economia Nazionale 45<br />
Appello del governo: ora la crescita<br />
05/09/12 Economia Nazionale 49<br />
Pagina 3 di 51
pressunE<br />
ealvibía e'umít1t)latr'0<br />
000, gen.<br />
lidIffearralale boos-Bund a 10 aool<br />
203t .'<br />
.,:ii .<br />
ott, nov dic. gen. feb.<br />
dIfferetiziale Etp-tillod a 10 am0<br />
ott nav k. gen. leb.<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Fondato nel 1876 www.coniere.it<br />
Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />
mar, mag<br />
1<br />
seti 2012<br />
mar, apr. mag. giu. lug. ago. seti<br />
mar. apr. mag. gio. lug. ago. se%<br />
1,40<br />
1,35<br />
1,30<br />
1,25<br />
600.00<br />
00110 FRANCOFORTE<br />
600.00<br />
500.00<br />
400.00<br />
300.00<br />
LONDRA<br />
Eggq:zgaggpeg::rg,:g:9mg:<br />
5,75<br />
5,74<br />
5,73<br />
5,72<br />
5,71<br />
5,79<br />
5,69<br />
5,67<br />
7<br />
.95<br />
.93<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 609.785<br />
Diffusione: 474.395<br />
«L Italia merita o spread a quota 200»<br />
Bankitalia: i fondamentali lo giustificano. Draghi: gli interventi? Per salvare l'euro<br />
ROMA Se si guarda a co-<br />
me vanno realmente l'economia<br />
e la finanza pubblica, lo<br />
spread tra i Btp decennali e i<br />
Bund tedeschi di uguale durata<br />
non dovrebbe essere superiore<br />
ai 200 punti base.<br />
A dirlo, col sostegno di ci -<br />
fre e proiezioni, sono gli economisti<br />
della Banca d'Italia<br />
che definiscono quindi ingiustificata<br />
l'attuale ampiezza<br />
45o dì media nell'ultimo periodo<br />
del differenziale tra i<br />
titoli di Stato dell'Italia e della<br />
Germania. Differenziale<br />
che ieri é sceso a 427 punti,<br />
sulle aspettative per le decisioni<br />
del Consiglio della Bce<br />
di domani.. Il presidente dell'Eurotower,<br />
Mario Draghi,<br />
La giornata sui mercati<br />
lunedì intervenendo a porte<br />
chiuse davanti al Parlamento<br />
europeo ha sostenuto infatti<br />
l'opportunità di procedere<br />
ad acquisti di titoli a breve<br />
dei Paesi più penalizzati per<br />
calmierare il mercato. «Francamente,<br />
tutto questo ha molto<br />
a che fare con la sopravvivenza<br />
dell'euro», ha spiegato.<br />
Anche se è difficile prevedere<br />
quali saranno le iniziative<br />
che effettivamente verranno<br />
adottate a Francoforte al<br />
termine dì una non facile riunione<br />
dei governatori d.ell'eurozona.<br />
«Ora come ora non<br />
possiamo perseguire la stabilità<br />
dei prezzi in una area euro<br />
frammentata dove le modi-<br />
N caso del Bund<br />
Via Nazionale evidenzia<br />
il calo dei rendimenti<br />
dei Bund a 10 anni ;<br />
ora intorno all'1,30%<br />
mlgiloramento<br />
li differenziale<br />
ha chiuso in calo<br />
a 427 punti ; in attesa<br />
dell'Eurotower<br />
Pagina 4 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
MILANO -0,2<br />
MADRID 40,13%<br />
+ i 7,480<br />
15.360<br />
15,320<br />
15,259<br />
15140<br />
.6- 15.200<br />
7,540<br />
7,520<br />
? RO6<br />
7,460<br />
7440<br />
LORRIERE DELA SI:Rt■<br />
~XX<br />
Pagina 5<br />
'"="7,<br />
tnvrita ,pread a quota '20 , b:
press unE<br />
fiche ai tassi centrali influenzano<br />
solo una o due economie»,<br />
mentre a causa dei pesanti<br />
differenziali sui tassi<br />
dei titoli di Stato sono «ha -<br />
fluenti» su altri Paesi, ha comunque<br />
insistito Draghi. E<br />
non c'è dubbio che Malia, come<br />
la Spagna, sia tra questi<br />
visto che, come dicono ancora<br />
gli economisti di Palazzo<br />
Koch nello studio diffuso ieri,<br />
«il recente andamento dello<br />
spread è in larga parte riconducibile<br />
a fenomeni di<br />
contagio non legati alle condizioni<br />
di fondo del Paese».<br />
Le stime econometriche realizzate<br />
in Banca d'Italia mostrano<br />
come la dinamica della<br />
crescita economica, le con-<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Fondato nel 1876 m<br />
www.conieredt<br />
Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />
dizioni fiscali e i rischi finanziari<br />
non bastano a giustificare<br />
il balzo del premio di rischio<br />
registrato a partire dall'estate<br />
del 201:! dai titoli di<br />
Stato italiani.<br />
Lo studio, peraltro, evidenzia<br />
la «spettacolare riduzione»<br />
dei rendimenti dei Bund<br />
a io anni, al momento intorno<br />
per l'emergere<br />
tra gli investitori di timori<br />
sulla solidità dell'Unione monetaria.<br />
Insomma, la percezione<br />
di un rischio di reversibilità<br />
dell'euro contribuisce a<br />
spiegare l'incremento dei tassi<br />
d'interesse nei Paesi più<br />
esposti alle tensioni e il sensibile<br />
calo di quelli nei Paesi<br />
considerati più solidi e sicu-<br />
li. E non si tratta di un fenomeno<br />
limitato ai rendimenti<br />
di più lungo termine: sono ingiustificati<br />
anche i differenziali<br />
per le scadenze più brevi.<br />
Sui Btp biennali lo spread<br />
dovrebbe essere di 180 punti<br />
base contro i 410 degli ultimi<br />
mesi e su quelli a 5 anni di<br />
270 punti base contro i 490<br />
indicati dal mercato.<br />
Intanto ieri, come si è detto,<br />
lo spread tra il Btp decennale<br />
e il Bund tedesco, sull'attesa<br />
di decisioni della Bce e<br />
ignorando il giudizio negativo<br />
di Moody's sull'Europa,<br />
ha chiuso in calo a 427 punti<br />
con un rendimento al 5,66%.<br />
Ancora più sensibile la dirni -<br />
nuzione del differenziale dei<br />
Pagina 5 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
titoli a più breve scadenza.<br />
mentre ha registrato una forte<br />
discesa anche lo spread<br />
dei titoli spagnoli, col rendimento<br />
che per i decennali è<br />
sceso al 5,56%. Contrastato<br />
invece l'andamento delle Borse<br />
che hanno risentito dell'avvio<br />
negativo di Wall Street depressa<br />
dal dato poco confortante<br />
sull'indice manifatturiero<br />
Usa. In controtendenza solo<br />
la piazza di Madrid in salita<br />
dello 0,73%. Negativi gli altri<br />
listini con Piazza Affari<br />
che ha ceduto lo 0,29%, Francoforte<br />
che ha perso 1'1,17%,<br />
Londra l'1,5% e Parigi<br />
l'1,5$%.<br />
Stefania Tamburello<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
O o:PRODUZIONE RISERVATA<br />
Tiratura: 609.785<br />
Diffusione: 474.395<br />
Pagina 5<br />
vIitalia wuita 13110 spread a quota<br />
'"="7,
press unE<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Fondato nel 1876 m<br />
www.coniere.it<br />
Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 609.785<br />
Diffusione: 474.395<br />
PROTESTANII «RIGOROSI» DEL NORD<br />
CONTRO CAri 1TOLICI «LASSISTI» DEL SUD<br />
Dietro le polemiche sul debito un solco che risale a Martin Lutero<br />
di MASSIMO FRANCO<br />
Forse non tutti lo sanno, ma in Nord Europa<br />
molti pensano che lo spread alto sia il frutto di<br />
un peccato cattolico. In tedesco il termine<br />
«Schuld» non significa solo debito ma anche<br />
colpa. Sono sfumature semantiche che riflettono<br />
differenze culturali profonde. E aiutano a<br />
comprendere meglio la diffidenza marcata, fino<br />
al pregiudizio, di alcune nazioni europee<br />
del Nord nei confronti dei Paesi percepiti come<br />
membri di un incosciente «Club Med». Lo<br />
spread, il differenziale fra titoli di Stato italiani<br />
e spagnoli e quelli tedeschi, finisce così per assumere<br />
un'eco con vibrazioni etiche: discriminanti<br />
ben più dei bilanci dei singoli Stati. Rimanda<br />
senza volerlo, anzi quasi con la paura<br />
di dirlo, a valori che impastano cultura e religione.,<br />
e iniettano nelle fibre stanche dell'Ue<br />
antichi.<br />
Di fatto, viene toccato e infranto un tabù che<br />
riporta in auge fantasmi di Riforme e Controriforme,<br />
e guerre combattute all'ombra del Dio<br />
europeo. Si tratta di un aspetto delle polemiche<br />
degli ultimi mesi affrontato solo di sfuggita.<br />
Eppure affiora a intermittenza, mentre l'euro<br />
comincia a evocare non più ricchezza e stabilità<br />
ma disoccupazione, povertà e declino. La<br />
retorica anti-italiana e anti-mediterranea, e all'opposto<br />
antitedesca, si nutre inconsciamente<br />
di stereotipi non soltanto culturali ma religiosi.<br />
«Verità» antiche, sepolte nella memoria del<br />
Vecchio Continente; e da non riesumare per<br />
non spezzare il faticoso compromesso fra nazioni<br />
che ha garantito per decenni pace sociale<br />
e politica. L'incertezza le riconsegna però a<br />
quanti propugnano nuovi isolazionismi, nella<br />
Un<br />
,,<br />
,<br />
k .<br />
Ui salute<br />
(Stephan nchter, direttore del Gbbolist)<br />
convinzione illusoria che da soli ci si possa salvare<br />
meglio.<br />
E una solitudine accarezzata da alcuni circoli<br />
della Germania che si definisce luterana, e<br />
da Paesi a maggioranza protestante come<br />
Olanda, Finlandia, e via risalendo. Al punto<br />
che si è arrivati a teorizzare che se Martin Lutero,<br />
il teologo tedesco del XVI secolo, avesse potuto<br />
essere presente a Maastricht nel 1992,<br />
quando furono gettate le basi dell'unione monetaria,<br />
avrebbe bocciato l'adesione delle nazioni<br />
del Mediterraneo. «Leggete le mie labbra:<br />
nessun Paese cattolico che non ha vissuto<br />
la Riforma protestante» deve entrare nell'euro,<br />
si immagina che avrebbe detto Lutero. La<br />
tesi è di Stephan Richter, direttore del Globo-<br />
il sito che analizza i trend mondiali nell'era<br />
della globalizzazione.<br />
Richter è un commentatore cattolico ma soprattutto<br />
tedesco. E teorizza che «un eccesso<br />
di cattolicesimo danneggia la salute fiscale delle<br />
nazioni, anche adesso nel XXI secolo». Sarebbe<br />
questa la «legge di Lutero» che oggi il Nord<br />
Europa si rammarica non sia stata applicata; e<br />
la cui violazione sarebbe alla base di molti<br />
guai. Se invece le sue parole immaginarie fossero<br />
state interpretate a dovere, «l'euro sarebbe<br />
più compatto, e l'economia europea meno in<br />
difficoltà». Insomma, per analizzare l'idoneità<br />
di una nazione a far parte della moneta unica<br />
sarebbe bastato non passare al setaccio i suoi<br />
bilanci ma i suoi cromosomi religiosi: sarebbe<br />
stato tuto più facile. L'assunto è assai semplice:<br />
i cosiddetti Pigs, o Piigs, acronimo che sta<br />
per «maiali» in inglese e indica le iniziali di<br />
Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna, o con la<br />
doppia «i» comprende anche l'Italia, sono tutti<br />
Paesi con una maggioranza di cattolici, tranne<br />
la Grecia ortodossa,<br />
La novità è che ultimamente l'etichetta sta<br />
assumendo non un significato congiunturale,<br />
legato a una crisi del capitalismo finanziario<br />
esportata dagli Usa, ma una sorta di sentenza<br />
di condanna definitiva nei confronti di una cultura,<br />
di un modo di governare; e, di nuovo, di<br />
una religione. Alla base della «colpa» delle nazioni<br />
indebitate ci sarebbe l'incapacità di emanciparsi<br />
dal cattolicesimo: un modo di vivere,<br />
prima ancora che una fede, passato dalla prati-<br />
Pagina 6 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
ca. delle indulgenze per farsi perdonare i peccati,<br />
a un'eccessiva tolleranza in materia di «peccati<br />
fiscali». La polemica sta spingendo economisti<br />
soprattutto spagnoli a risalire alle origini<br />
del capitalismo, smentendone l'origine protestante<br />
e mettendo invece in risalto il dinamismo<br />
di quello ispano-cattolico proprio al tempo<br />
di Riforma e Controriforma.<br />
Ma la diatriba retrospettiva sui quarti di nobiltà<br />
capitalistica conferma solo l'ambiguità di<br />
un'operazione che rischia di preparare una rottura<br />
e non una riconciliazione europea. L'allarme<br />
di qualche settimana fa del presidente del<br />
Consiglio italiano, Mario Monti, sui rischio<br />
che lievitino le puisioni antitedesche in iispo--<br />
sta alla rigidità della cancelliera Angela Merkel,<br />
fa il paio con l'esasperazione della Germania<br />
profonda nei confronti delle nazioni mediterranee.<br />
L'amarezza di Benedetto XVI per<br />
l'ostilità nella sua Baviera contro l'Italia è quel--<br />
Pagina 6<br />
Filo I 1 SIA` A
press unE<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Fondato ne] 1876 Eig smAg.colnieredt<br />
Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />
la di chi conosce in profondità la Germania; e<br />
sa che per il tedesco medio il fondo salva Stati<br />
sarebbe un cedimento alla «cultura del peccato»<br />
e del debito di un'Europa cattolica considerata<br />
inconeggibile.<br />
Senza tener conto di questo sfondo, diventa.<br />
difficile capire l'incomunicabilità apparente<br />
delle classi dirigenti europee; e il tentativo strumentale<br />
di alcuni circoli politici ed economici<br />
di sfruttarlo: di recente, la Bbc inglese ha parlato<br />
di «una linea di frattura religiosa nell'eurozona».<br />
Insomma, sembra quasi che sulla scia della<br />
crisi dei mercati finanziari si stia cercando di<br />
evocare un conflitto fra cattolici e luterani, con<br />
le polemiche sugli aiuti come casus belli. C'è<br />
chi spiega il conflitto latente con la torsione<br />
verso il nord e l'est dell'asse europeo in seguito<br />
all'allargamento; e dunque con un'ipoteca<br />
crescente delle nazioni protestanti. Non a caso<br />
oggi si dice che la Finlandia è nel cuore d.ell'Ue,<br />
L'Europa delle fedi<br />
Cattolici<br />
g Protestanti<br />
àui Ortodossi<br />
Musulmani<br />
trztem,~n<br />
Lo scisma ìngiese<br />
Vistosi rgiumre dal papa<br />
l'annullamento del matrimonio<br />
uro Caterina d'Aragona, nel 1534<br />
Enrico VIII reagì facendo approvare.<br />
al Izariamewo un atto i<br />
che nominava lui e i SUOI suceesson ;<br />
Api supremi della nie,:3<br />
anglicana<br />
Lo Notte di San Urtammo<br />
Nella rattetrai 23:e 24 agosto<br />
1572 la fazione cattolica ssatend<br />
a Parigi la anca agli ugonotti<br />
(pratentaetiditeadnoaaiott2niotal<br />
i corpi degli uccisi trascinati<br />
per le strade furono agiroas.sati<br />
nal costile del Louvre (nella foto, i<br />
dipintoo; Giorgio Vasari<br />
raffigtirente a massuao)<br />
7,1- tà,,toTtUt. ,`,.‘ t.<br />
,b,tt-tt4 o ,,t.t.t.t, t-,, t.<br />
Uepiseopato di Agricola<br />
una figura fondamentale<br />
della riforma dottrinale della chiesa<br />
finlandese fu d vescovo di Aglio<br />
Mikael Agricola, ere aveva studiato<br />
a Wittenberg oso Lutero<br />
a"<br />
lingoisIztone spagnola<br />
Nata riei 1478 porni sposiliOrie<br />
di gsto IV e pie volere de re cattolid<br />
Ferdinando e Isabella, L strumento<br />
di persecuzione antro i numerosi<br />
M.I.JiMani e bre: che vivevano<br />
nella penisola iberica<br />
LitiggitzsitztemtgottztemtgizigAtetiggitztitttgiggitztitttgiggitztitttgigsztList<br />
mentre l'Italia. sarebbe in periferia. È una delle<br />
molte conseguenze delta fine della guerra fredda.<br />
Da una comunità europea che ha sviluppato<br />
la sua unità lungo un asse centro-meridionale,<br />
Germania-Francia-Italia, a quella egemonizrata<br />
da una nazione tedesca che a tratti sembra<br />
coltivare la rivincita delle tradizioni orientati e<br />
protestanti contro l'entusiasmo dei cattolici tedeschi<br />
nei confronti dell'Europa. La cancelliera.<br />
Angela Merkel viene dalla Germania dell'Est<br />
ed è figlia di un pastore protestante. Lo stesso<br />
neopresid.ente tedesco, Joachim Gauck, è un<br />
ex pastore luterano. Per questo non sorprende<br />
Che nel vertice dei capì dì governo dell'eurozona,<br />
nel luglio scorso a Bruxelles, l'apparente vittoria<br />
della linea perseguita dall'Italia di Monti<br />
e dalla Spagna di Mariano Rajoy, ma anche dalla<br />
Francia di Frainois Hollande, sia stata vissuta<br />
a Berlino come un colpo di mano della «nuova<br />
alleanza latina».<br />
Ma la geo-religione dello spread in versione<br />
luterana costringe a qualche strattone politico-geografico.<br />
E il dubbio che vengano messi<br />
in fila e razionalizzati una serie di stereotipi è<br />
forte: per quanto la crisi economica li faccia.<br />
passare in secondo piano. Se il debito è anche<br />
una colpa da espiare, e per la quale l'assoluzione<br />
giustamente non è più scontata, le scomuniche<br />
e i presunti primati geoeconomici e georeligiosi<br />
minacciano dì risvegliare demoni destinati<br />
a ricacciare indietro l'Europa non di qualche<br />
anno, ma di decenni: quelli più bui.<br />
.., asosot.<br />
E22711‘kk~~<br />
La pace di Vestfallia<br />
La rito ionedel ealvinisti contg,<br />
i cattolici- spagnoli esplose nel 't<br />
H [Man si writilise<br />
n1 e516"81648: con la pace di Vestfalia i<br />
;: Paesi Bassi divennero una nazione iiZZ<br />
L. protestante irdpendente Alga<br />
foto, Fionda di notte di Rembrandt)<br />
AL.~<br />
,rr.....7-2rynk.'‘‘. :, ...... :, .... i<br />
La Piuma protestante<br />
Ne11517 il monaco agostiniano<br />
Martin luteio affiggo alla porta<br />
dolosi Lesa di Wittenberg 95 iZ<br />
i<br />
tesi pensate per ,ifUrfildrE, la elieSa :,..,<br />
; dMigpula. Fu scomunicato :It<br />
:, nel 1521. i! protestantesimo SI .*<br />
diffuse rapidamente in or<br />
.11.1ZWA<br />
H Concilio di Trenta<br />
il Concilio della Controriforrna<br />
tp aperte il 13 dicembre 1505 L<br />
da papa Paolo li e si concluse tI<br />
dopo molte initerranani ne11563<br />
Pagina 7 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
C M PRODUZ!GRE RiSERVA<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 609.785<br />
Diffusione: 474.395<br />
Pagina 6<br />
Pia A
L<br />
pressunE<br />
Sgtt ,-n;MQ Anm%<br />
Una multa da 250 a 1,000 euro è<br />
prevista per í tabacc:ai che<br />
vendono sigarette e altri prodotti<br />
simili ai minori di diciotto anni. La<br />
pena è raddoppiata se l'infrazione<br />
viene commessa per più di una<br />
volta, In questo caso, inoltre, scatta<br />
la sospensione per tre mesi della<br />
licenza all'esercizio dell'attività.<br />
Entro diciotto mesi i distributori<br />
automatici di sigarette dovranno<br />
essere dotati di un sistema<br />
automatico di rilevamento dell'età<br />
dell'acquirente<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Fondato ne11876 EMO www.coniere.it<br />
Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />
ti<br />
S. s. ,.:. ■3.`U.: ,:seks U.:,3.`So.\. ,S.<br />
"...,,; --\--.. ,--,,- ,,,z.s ì ,, ,-■ , ,,7,,'',-V'sé<br />
& §, ~,,k; ,§ mUu \ , kM<br />
2 In<br />
arrivo notevoli risparmi sul<br />
fronte dei farmaci. Entro la fine del<br />
2012 l'Alfa (l'Agenzia italiana del<br />
farmaco) dovrà rivedere il<br />
prontuario terapeutico<br />
«escludendo dalla rimborsabilità<br />
medicinali il cui impiego non risulti<br />
di interesse al sistema pubblico».<br />
Verrà dato più spazio invece ai<br />
farmaci innovativi che devono<br />
avere accesso immediato negli<br />
ospedalt Abrogata la norma sulla<br />
distanza di prossimità per<br />
l'apertura delle nuove farmacie<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 609.785<br />
Diffusione: 474.395<br />
Bibite, rispunta la tassa (dimezzata)<br />
Cancellali i I. I iti ai videopoker<br />
Svuotato il decreto salute. Cronoprogramma in consiglio dei ministri<br />
ROMA Non ci sono più i<br />
limiti di distanza per le slot<br />
Tnachine dalle scuole e dagli<br />
ospedali, rimpiazzati da divieti<br />
molto severi per la pubblicità.<br />
Cancellata pure la tassa sulle<br />
bibite gassate anche se il<br />
ministro della Salute Renato<br />
Balduzzi insiste e potrebbe tiproporla<br />
all'ultimo momento,<br />
magari con un prelievo dimezzato.<br />
Dovrebbero restare, invece,<br />
le sanzioni per chi vende<br />
tabacco ai minorenni. Non<br />
si sa ancora se sarà un decreto<br />
legge, un semplice disegno<br />
di legge e nemmeno se il consiglio<br />
dei ministri di oggi si limiterà<br />
ad un primo esame oppure<br />
entrerà nel merito dei<br />
problemi. L'unica cosa certa è<br />
che dopo gli annunci delle<br />
settimane scorse e il rinvio di<br />
punti<br />
una settima fa il cosiddetto<br />
decretone sanità è stato in<br />
buona parte svuotato.ltecni -<br />
ci dei ministeri sono ancora<br />
al lavoro sul testo e non è possibile<br />
escludere sorprese dell'ultima<br />
ora. Da 27 gli articoli<br />
sono scesi a 18, ma nemmeno<br />
così la bozza piace alle Regioni<br />
che chiedono un nuovo rinvio.<br />
Per l'attività sportiva, non<br />
agonistica e amatoriale, rimane<br />
l'obbligo di certificazione<br />
medica «idonea» (manca la<br />
specifica se deve essere redatta<br />
da un medico di famiglia o<br />
da uno specialista) e viene introdotto<br />
l'obbligo per le società<br />
sportive, professionistiche<br />
e dilettantistiche, di dotarsi di<br />
defibrillatori automatici. La<br />
partita sulla riorganizzazione<br />
della medicina territoriale<br />
(studi aperti 24 ore al giorno<br />
tutta la settimana con aggregazioni<br />
di medici di famiglia<br />
e guardia medica) è ancora<br />
aperta. Ieri sera le categorie<br />
sindacali dei medici di base<br />
cantavano vittoria sostenendo<br />
che il governo ha rispetta-.<br />
to l'impostazione originaria<br />
senza cedere alle richieste delle<br />
Regioni preoccupate che<br />
l'apertura di nuovi servizi abbia<br />
per loro un costo aggiunti-.<br />
Deflbrillatorl<br />
Le società sportive<br />
saranno obbligate<br />
a dotarsi di defibrillatori<br />
automatici<br />
Pagina 8 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
vo. Si è lavorato molto sugli<br />
articoli che riguardano la farmaceutica.<br />
Entro la fine del<br />
2012 l'agenzia del farmaco Aifa<br />
dovrà rivedere il prontuario<br />
terapeutico «escludendo<br />
dalla rimborsabilità<br />
cui impiego non risulti di<br />
interesse al sistema pubblico».<br />
Un bel giro di vite. Verrà<br />
dato più spazio invece ai farmaci<br />
innovativi che devono<br />
avere accesso immediato negli<br />
ospedali.<br />
Se non è detto che la seduta<br />
di oggi porterà al via libera<br />
del decretone sulla Sanità, il<br />
punto sarà fatto sicuramente<br />
sul cosiddetto cronoprogramma,<br />
la lista dei provvedimenti<br />
che il governo intende portare<br />
a casa nei prossimi mesi.<br />
Sono cento le voci contenute<br />
Pagina 8<br />
pre.si pubblici che., ri,hiuno
press unE<br />
\\\,`.a w non c'è<br />
3 Non<br />
d sarà nessuna tassa sulle<br />
bibite zuccherate e sui<br />
superalcolici. Nel testo originario<br />
del provvedimento era stato<br />
introdotto per tre anni un<br />
contributo straordinario a carico<br />
dei produttori delle bevande<br />
edulcorate (7,16 euro ogni 100 litri)<br />
e di superalcolici (50 euro ogni 100<br />
litri). Il ministro Balduzzi tenterà<br />
oggi, con un prelievo dimezzato, di<br />
riproporre la tassa considerata un<br />
importante tassello per la<br />
promozione di corretti stili di vita<br />
nella bozza del documento<br />
messa a punto dal gruppo di<br />
lavoro composto dal sottosegretario<br />
alla presidenza del<br />
consiglio Antonio Catricalà, e<br />
dai ministri Filippo Patroni<br />
Griffi e Piero Giarda. Il «calendario<br />
dei provvedimenti» arri-<br />
va fino alla fine di dicembre e<br />
sarà il punto di partenza di<br />
ima discussione non semplice.<br />
Nella griglia è stata inserita<br />
solo un parte delle nuove<br />
proposte indicate dai singoli<br />
ministeri. C'è ad esempio il disegno<br />
di legge anticorruzione<br />
per il quale viene indicata la<br />
scadenza dì settembre. C'è anche<br />
l'idea di inserire in un decreto<br />
legge un emendamento<br />
per «affidare alle imprese private<br />
il recupero e la gestione<br />
di istituti e luoghi della cultu-<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Fondato nel 1876 m<br />
".0"\".0:::"<br />
www.coniere.it<br />
Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />
4 Per<br />
\-"`<br />
l'attività sportiva, non<br />
agonistica e amatoriale, dovrebbe<br />
rimanere l'obbligo di certificazione<br />
medica «idonea». Dopo le<br />
polemiche dei giorni scorsi non è<br />
stato ancora deciso se il certificato<br />
deve essere redatto<br />
semplicemente da un medico di<br />
famiglia o da uno specialista.<br />
Viene introdotto anche l'obbligo<br />
per le società sportive,<br />
professionistiche e dilettantistich e<br />
di dotarsi di defibrillatori<br />
automatici<br />
ra», con una proposta da for-<br />
malizzare entro il 7 settem-<br />
bre. E ancora il piano naziona-<br />
le per favorire la pratica sportiva<br />
o la ratifica dell'accordo<br />
fra Italia e Francia per la Tav<br />
Torino-Lione. Ma dalla bozza,<br />
almeno per il momento, molte<br />
proposte sono rimaste fuori.<br />
Per l'agricoltura, ad esempio,<br />
è entrata la nuova legge<br />
contro la cementificazione<br />
ma non quella per la tutela.<br />
del made in Italy. Per l'Ambiente,<br />
invece, c'è la ricognizione<br />
dei siti per la ticonvers'ione<br />
industriale ma non il decreto<br />
sul dragaggio dei porti<br />
o sulle terre di scavo senza il<br />
quale diversi cantieri rischiano<br />
di bloccarsi. Non ci sono<br />
ma potrebbero entrare anche<br />
le nuove regole per gli appalti<br />
sulle intercettazioni, con<br />
un'unica gara nazionale, e la<br />
«diplomazia per la crescita»<br />
messo a punto dalla Fainesina<br />
che dovrebbe favorire le<br />
esportazioni e attirare gli investimenti<br />
stranieri in Italia.<br />
Margherita De Bac<br />
Lorenzo Salva<br />
o RIPRODUZCHE RISERVATA<br />
Pagina 9 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 609.785<br />
Diffusione: 474.395<br />
sd:t\si di distanza<br />
Skt.<br />
dm è inlèbjec<br />
5<br />
Cambiano<br />
completamente le<br />
misure per combattere la<br />
«dipendenza da gioco d'azzardo<br />
patologico». Salta il limite di<br />
distanza di 500 metri delle slot<br />
machine da scuole, ospedali e<br />
chiese. Arrivano, invece, limiti severi<br />
sulla pubblicità. In particolare<br />
vengono vietate le comunicazioni<br />
commerciali riguardanti lotterie,<br />
concorsi a premio, scommesse<br />
sportive e tutti i giochi dove la<br />
vincita sia determinata<br />
esclusivamente dal caso<br />
Pagina 8<br />
pre.ri pubblici ea,ri,ebbbb,
press LinE<br />
GAllETTA DI REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Sandro Moser<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 14.722<br />
Diffusione: 11.531<br />
Alla Frigor Box è il giorno della verità<br />
I consulenti aziendali promettono: «Paghiamo gli arretrati, ma per l'accordo con le banche ci serve altro tempo»<br />
dì Ridanti Fighuoio<br />
SCANDIANO<br />
Frigor box, il giorno della verità.<br />
L'etmeshno. Oggi i lavoratori<br />
dell'azienda, in crisi già dalla<br />
primavera scorsa, ormai stremati<br />
da mesi di salario non pagato<br />
e arrivato in ritardo, verranno<br />
messi al corrente, durante<br />
l'assemblea dei lavorato-.<br />
ri indetta per le 14, dell'esito<br />
dell'incontro tra i sindacati e<br />
l'azienda, avverano ieri mattina;<br />
ma soprattutto sapranno,<br />
a partire già da metà mattinata<br />
se, come promesso dalla proprietà,<br />
le mensilità di giugno e<br />
metà luglio sono state accreditate<br />
sui loro conti correnti.<br />
Ieri i nuovi consulenti aziendali<br />
(studio Benassi di Modena)<br />
hanno incontrato prima il<br />
sindaco Alessio Maritini, poi i<br />
sindacati: un incontro lungo<br />
quest'ultimo, protrattosi fino<br />
all'ora di pranzo. Durante l'incontro<br />
è stato nuovamente garantito:<br />
«Il pagamento degli stipendi<br />
è stato disposto, come<br />
promesso, per domani».<br />
N1 a sindacati e lavoratori<br />
non sono tranquilli, edotti ormai<br />
da mesi di promesse e rinvii<br />
senza che la situazione si<br />
sbloccasse mai veramente. Se i<br />
soldi oggi ci saranno e in che<br />
misura resta la discriminante<br />
per riprendere o meno la mobilitazione,<br />
anche in forma durissima,<br />
previa l'ok dei lavora--<br />
tori, naturalmente.<br />
Ma il nocciolo della questione<br />
resta anche l'accordo con le<br />
banche, quello che davvero<br />
potrà garantire la sopravvivenza<br />
dell'azienda: sei quelle rimaste<br />
disponibili (delle 13 originarie)<br />
a riaprire i rubinetti<br />
dei prestiti per la Frigor Box,<br />
ma a precise condizioni — garanzie<br />
su alcuni fondi immobiliari<br />
---, alle quali ; finora, la fami-<br />
glia Fantini, non si è mai voluta<br />
piegare,<br />
consulenti della Benassi<br />
hanno spiegato ieri, al sindaco<br />
e ai sindacati, che a loro serve<br />
ancora tempo (almeno fino alla<br />
fine di settembre) per prendere<br />
visione di carte e numeri<br />
e stilare una nuova bozza di accordo<br />
(e, contestualmente, un<br />
nuovo piano industriale).<br />
Pagina 10 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Ma bisognerà vedere se gli<br />
istituti di credito saranno di--<br />
sponibili a considerare i nuovi<br />
termini.<br />
Nelle due ore d'incontro<br />
con i sindacati, però di cose sul<br />
tavolo, sulle quali confrontarsi,<br />
se ne sono messe. «Alcune<br />
novità positive», vengono definite<br />
dalla Cgil-Filctem, sulle<br />
quali però le bocche ieri restavano<br />
cucite, in previsione<br />
dell'assemblea dei lavoratori<br />
di oggi,<br />
Saranno proprio loro, i 108<br />
dipendenti della Frigor Box<br />
(divisi tra la sede di Bosco e<br />
quelle distaccate di Ronzano e<br />
Casina ) che dovranno, alla fine,<br />
decidere: nella peggiore<br />
delle ipotesi (se gli stipendi<br />
cioè non arriveranno e le linee<br />
illustrate ieri ai sindacati non<br />
piaceranno) la mobilitazione e<br />
in quali forme; oppure accordare,<br />
ancora, un credito di<br />
tempo ai Fantini, in particolare<br />
l'ad Contardo, che dall'inizio<br />
della crisi di quest'azienda,<br />
ha sempre professato la ferma<br />
volontà di non buttare tutto alle<br />
ortiche,<br />
CFPRODUZION_ RISERVAI A.<br />
Pagina 17<br />
rigar tini. é 3 giorno
pressunE<br />
GAllETTA DI REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Sandro Moser<br />
a ren più che a dopo l'apertura di ce i rechiesta su l l'9 nerìte E LI uzzolo da parte della radi Parma<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 14.722<br />
Diffusione: 11.531<br />
Bufera su Iren, Delrio assolve Viero<br />
il sindaco difende i vertici. L'amministratore delegato: procedure corrette, Io stop al cantiere avrà gravi conseguenze<br />
Anche il sindaco di <strong>Reggio</strong> Graziano<br />
Delrio guarda con attenzione<br />
all'evolversi dell'inchiesta<br />
della Procura di Parma che<br />
:rischia di bloccare il cantiere<br />
del nuovo inceneritore Iren a<br />
Uguzzolo, con conseguenze<br />
carissime in termini di bilancio<br />
e quindi di dividendi per i<br />
Comuni soci. Dopo le premesse<br />
di rito di fiducia nel lavoro<br />
dei magistrati, Delrio affonda<br />
il colpo e assolve i vertici<br />
dell'allora Iaìta e degli enti locali<br />
d'oltre Enza finiti sotto inchiesta.<br />
«ll reato contestato non è legato<br />
a furti o tangenti, al più si<br />
parla di procedure. Il massimo<br />
che viene addebitato al. direttore<br />
generale di Iren (Andrea Viero)<br />
è di avere affidato, invece<br />
di progettare tutto dentro ad<br />
Iren, 1111 pezzo di questa progettazione<br />
ad una azienda peraltro<br />
concorrente. Quindi<br />
non credo che abbia fatto qualcosa<br />
di penalmente rilevante».<br />
Lo stesso «vale per il presidente<br />
della Provincia e il sindaco<br />
di Parma; hanno usato procedure<br />
che si usano da tempo».<br />
insomma, conclude il sindaco,<br />
«in inn paese normale se<br />
c'è una questione di interpretazione<br />
della legge si cerca di<br />
interpretare la legge, non si<br />
mette sotto accusa chi ha applicato<br />
quella che ritiene la legv<br />
ioente. C'è anche una sen-<br />
b<br />
t enza del Tare.<br />
La Procura di Parma ipotizza<br />
i reati di abuso d'ufficio ed<br />
edilizio e ha chiesto al gip il sequestro<br />
preventivo del cantiere.<br />
Tra gli indagati, come rivelato<br />
dal Tg3, ci sarebbero r attuale<br />
direttore generale di Iren<br />
Andrea Viero (ex ad di Enia),<br />
l'ex sindaco di Parma Elvio<br />
Ubaldi, l'ex responsabile<br />
dell'ufficio ambiente del Comune<br />
Emanuele Moruzzi e<br />
della Provicia Gabriele Affranco:<br />
tutti da confermare.<br />
In una nota proprio l'ad Viero<br />
tranquillizza i soci sulla correttezza<br />
delle procedure seguite.<br />
L'azienda non ha ancora ricevuto<br />
nessuna contestazione<br />
e ribadisce di «poter dare compiutamente<br />
conto della legittimità<br />
di ogni singolo passaggio<br />
del progetto».<br />
Viero respinge tutte le ipotesi<br />
d'accusa riportate dalla<br />
<strong>stampa</strong>. In particolare sventola<br />
la sentenza del Tar che ha<br />
confermato la regolità dell'iter<br />
autorizzativo adottato e spiega<br />
come ireti abbia versato circa<br />
12 milioni di curo per oneri<br />
di urbanizzione e compensazione<br />
ambientale al Comune<br />
di Parma e ad altri quattro Comuni<br />
confinanti.<br />
Se la magistratura bloccherà<br />
il cantiere, dovranno essere<br />
affrontati alcuni problemi rilevanti:<br />
«Lo smaltimento dei rifiuti<br />
per Parma a partire dal<br />
prossimo anno, i danni prodotti<br />
dall'interruzione dei lavori<br />
e gli effetti occupazionali (il<br />
cantiere oggi occupa 280 persone<br />
al giorno) ».<br />
Sulla vicenda è intervenuta<br />
anche 'lana Barbari, presidente<br />
del Gruppo kiv in Regione:<br />
«['Italia dei Valori si schiera<br />
dalla parte dei cittadini e della<br />
Procura che li tutela. L'Id ,,T sì è<br />
sempre battuta contro gli inceneritori,<br />
e nello specifico io come<br />
coordinatrice provinciale<br />
di <strong>Reggio</strong> contro quello di Cavazzoli<br />
e questo quando ancora<br />
dalla nostra parte avevamo<br />
solo i comitati e nessuna formazione<br />
politica». (dar. h.)<br />
Pagina 11 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Pagina 12
press unE<br />
Matteo Palo<br />
ROMA<br />
CRISI al suo massimo, politica assente<br />
e istanze delle imprese in<br />
gran parte inascol tate. E' un quadro<br />
quasi tutto in negativo quello<br />
disegnato dalla ricerca commissionata<br />
da Cna all'istituto di ricerca<br />
Ipsos per tastare il polso al inondo<br />
delle aziende italiane, in particolare<br />
piccole e medie. Un lavoro,<br />
condotto ascoltando centinaia di<br />
imprenditori, che getta luce sullo<br />
sconforto patito in questa fase dalla<br />
categoria.<br />
Per la maggior parte di loro, esattamente<br />
il 58%, la fase peggiore<br />
della crisi deve ancora arrivare;<br />
solo una sparuta minoranza pensa<br />
che il peggio sia alle spalle. Questo<br />
si riflette anche sull'andamento<br />
dei conti: il 63% degli imprenditori<br />
non è soddisfatto dei propri<br />
bilanci e il 58% pensa che le cose,<br />
rispetto a dodici mesi fa, siano ad-<br />
il Resto del Carlino<br />
h<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 183.714<br />
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247<br />
Z-UCECS SILVESTRINI: «TRA LE IMPRESE DOMINA UN SENSO DI PRECARIETÀ»<br />
«Così siamo costrette a licenziare»<br />
La Cna sprona il governo: giù le tasse<br />
dirittura peggiorate.<br />
In generale, la fiducia nei governanti<br />
è scarsa. Le imprese ritengono<br />
la classe politica poco attenta<br />
all'economia ed al loro mondo<br />
(per più dell'80% ha un'attenzione<br />
insufficiente o nulla). Ciò sarebbe<br />
dovuto soprattutto all'incapacità<br />
ed alla scarsa preparazione<br />
(86%). Questo si traduce in<br />
un'azione dell'esecutivo scollata<br />
dalle esigenze reali di chi produce.<br />
Se le aziende, gli artigiani ed i<br />
lavoratori autonomi potessero dettare<br />
l'agenda ideale della politica,<br />
al primo posto troveremmo nettamente<br />
i temi fiscali: soprattutto la<br />
riduzione delle imposte e il contrasto<br />
all'evasione. Al secondo posto<br />
ci sarebbe il credito, poi il sostegno<br />
alle imprese e il mercato<br />
del lavoro.<br />
SONO DATI che non stupiscono il<br />
segretario generale di Cita, Sergio<br />
Silvestrini.(ffra le imprese con le<br />
quali parliamo tutti i giorni domina<br />
una sensazione di precarietà.<br />
L'azione di contenimento del debito,<br />
pur necessaria, non basta<br />
più. Anche perché stimiamo che<br />
da qui alla fine dell'anno le impre-<br />
se saranno costrette a tagliare<br />
lOOmila posti di lavoro».<br />
bisogna rivedere le priorità, cercando<br />
di seguire l'agenda dettata<br />
dalle imprese.<br />
E L'OCCASIONE per parlarne arriverà<br />
proprio oggi, quando il premier<br />
Mario Monti incontrerà a<br />
Roma i rappresentanti delle associazioni<br />
datoriali, artigiani inclusi.<br />
«Chiederemo — dice Sil vestiini<br />
-- anzitutto un abbassamento<br />
delle tasse, che sono il principale<br />
elemento di disagio per i nostri<br />
iscritti. Poi, servono interventi di<br />
Pagina 12 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Nts ",..s.Tr","27,7Mas<br />
3<br />
stimolo della domanda, per esempio<br />
attraverso l'alleggerimento<br />
del patto di stabilità. Infine, bisogna<br />
affrontare la questione dei ritardi<br />
nei pagamenti». In questa<br />
valle di lacrime, comunque, non<br />
manca qualche spunto positivo.<br />
«C'è una parte importante delle<br />
aziende che continua a lavorare e<br />
resiste strenuamente alla crisi»,<br />
spiega Silvestrini. Un'impresa su<br />
tre, infatti, resta comunque ottimista<br />
sul proprio futuro. E il 70<br />
per cento degli intervistati ritiene<br />
improbabile la chiusura nell'arco<br />
dei prossimi dodici mesi.
press unE<br />
il Resto del Carlino<br />
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi<br />
TPER SOCI Regione k, 4413%<br />
(da 1/2/2012)<br />
DIPENDENTI 2,500<br />
Comune Botogneiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 30,11%<br />
4 e deu<br />
Provincia Bui.ogria iiiiiui i 7 i<br />
Provincia Ferrara i 1,01%<br />
più altri<br />
Comune Ferrara i 0,66% soci minori<br />
Servin su gemma di DeLogna e Ferrara,<br />
più il 30% dei, trasporto ferroviario regionale<br />
START ROMAGNA SOCI .<br />
(do 1/1/2012i CcImunI<br />
e province<br />
KM GESTITI 25 milioni i d -<br />
DIPENDENTI 900 Romagna e11a<br />
MEZZI 800<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 183.714<br />
Diffusione: 137.247<br />
La nuova Seta spacca i' T ha<br />
Modena e <strong>Reggio</strong> all'ultimo tram<br />
Trasporti, la fitsione .fa già acqua dopo 8 mesi. E Peri convoca tutti<br />
Valentina Bettrarne<br />
MODENA<br />
L'ULTIMA fermata è stata :fatale al 'carrozzone' Seta, la società. per azioni.<br />
del trasporto pubblico nata otto mesi fa dalla fusione delle aziende di Piacenza,<br />
<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e Modena. Il consiglio di amministrazione è arrivato<br />
al capolinea dopo le dimissioni dell'amministratore delegato, il reggiano<br />
Claudio Ferrari, deluso dall'ennesimo incontro flop avvenuto a Modena<br />
durante il quale l'agenzia per la mobilità modenese non ha siglato (come<br />
del resto è avvenuto a Piacenza e <strong>Reggio</strong>) il contratto di servizio, cioè<br />
quel documento che regola il trasporto pubblico e senza il quale non può<br />
essere definito il budget 2012 né rispettato il piano industriale unico per<br />
le tre città. Così ora i soci modenesi sono nel mirino: per reggiani e piacentini<br />
(i primi hanno portato in Seta un lieve deficit e i secondi un buco<br />
di 1.400.000 curo) è tutta colpa degli amministratori della Ghirlandina.<br />
«Ma come — intervengono il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il presidente<br />
della Provincia, Emilio Sabanini : Modena ha fatto la propria<br />
parte, dal momento che la fusione è stata completata da Atcm con un<br />
bilancio 2011 chiuso in leggero attivo».<br />
MODENA è l'unica delle tre città ad essere arrivata alla fusione con i conti<br />
in regola, e ora è accusata di non voler contribuire alla salvaguardia<br />
dell'azienda unica. Seta ha chiesto ai soci modenesi di aumentare il costo<br />
del biglietto, di ridurre il chilometraggio e di contribuire di più per sanare<br />
i 'buchi' altrui: ma loro hanno risposto 'picche', affermando di essere<br />
disposti a prorogare il contratto così com'è. Di qui le dimissioni dell'ad e<br />
dei soci francesi, i'azzeratnento del cda di Seta e una pioggia dì critiche<br />
agli enti pubblici modenesi.<br />
La più feroce è quella di Bruno Lombardi, presidente della holding<br />
Herin che detiene il 42% delle azioni di Seta: ,.,.Modena :(301.1 ottempera a<br />
quanto definito nelyrotocollo di intesa». Tanto che ieri l'assessore regionale<br />
ai trasporti, Alfredo Peri, è intervenuto per calmare le acque: «Inviterei<br />
tutti a non usare toni esagerati rispetto ad una situazione complessa.<br />
Intendo promuovere nei prossimi giorni un incontro fra i soci per assumere<br />
le necessarie decisioni a tutela di un progetto industriale che fino ad<br />
ora era da tutti condiviso e che dobbiamo e possiamo consolidare».<br />
IL TFIASPC)RTC:1 PUBBLICO IN EMILI14,ROMAGNA<br />
SETA SOCI Modena , 29,91%<br />
Ida 1/6/:12l eggio Ersilia 17 86 /0<br />
[--- tM OEST Ti 31,9 mdion i Piacenza 15,94%<br />
DIPENDENTI 1,138<br />
MEZZI 092<br />
TEP<br />
(da 1975)<br />
SOCI Comune Parma<br />
Provincia Parma 50°% 4<br />
i KM GESTITI Si 1 Eliiggll)111<br />
DiPENDENTI 500<br />
MEZZI 170<br />
Pagina 13 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
pressunE<br />
il Resto del Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
«Qui si fa 1' aula o si finisce sottomessi»<br />
I reggiani sfidano Bologna: «Ci teme»<br />
Delrio e Masini lanciano il Comitato per la mavi provincia emiliana<br />
clì SIMONE RUSSO<br />
REGGIO spinge per una provincia<br />
<strong>Emilia</strong>, ma dalla Regione frenano.<br />
«Hanno paura di noi», afferma<br />
sicura la presidente della Provincia<br />
Sonia Masini, che ieri ha<br />
presenatto il neonato Comitato<br />
per l'<strong>Emilia</strong>, ovvero un gruppo<br />
formato da professionisti di vari.<br />
settori che si sono mobilitati a sostegno<br />
del progetto di super-provincila<br />
lanciato dalla presidente<br />
Masini. Unire le terre da Piacenza<br />
a Modena, un'area con grandi<br />
potenzialità da giocarsi sullo scacchiere<br />
del nord Italia e d'Europa.<br />
Il comitato si è già attivato per raccogliere<br />
firme: «Saremo nelle<br />
piazze - afferma la presidente -<br />
per raccogliere adesioni della gente,<br />
vogliamo che i cittadini siano<br />
coinvolti».<br />
ACCOLTA FIRME<br />
Parte La mobititazione<br />
Fra i sostenitori d sono anche<br />
professionisti e artisti<br />
Fino ad oggi Palazzo Allende ha<br />
spinto molto sul progetto <strong>Emilia</strong>.<br />
E ci crede tanto che pur di salvate<br />
il progetto è pronta a sostenere,<br />
dopo avere avuto qualche perplessità,<br />
un ente di secondo livello,<br />
cioè non eletto direttamente dai<br />
cittadini: «Io sarei più per un ente<br />
di primo livello, ma mi rendo conto<br />
che forse il passaggio sarebbe<br />
troppo forte».<br />
Sul piano istituzionale l'idea della<br />
Provincia <strong>Emilia</strong> ha trovato diversi<br />
appoggi, tra cui quello del sindaco<br />
Graziano Dario, che la promuove<br />
nell'ottica d un pieno sviluppo<br />
delle competenze assegnate<br />
sui territori. «E' importante che i<br />
cittadini appoggino questa idea»,<br />
ha detto il sindaco riferito al Comitato<br />
per l'<strong>Emilia</strong>, aggiungendo:<br />
«La sanità già ragiona<br />
nell'area vasta. E poi abbiamo<br />
Iren, Seta, già orientate a quella logica».<br />
La Provincia <strong>Emilia</strong> piace anche<br />
fuori dai confini reggiani: «Ho<br />
trovato il sindaco di Piacenza molto<br />
"accogliente" verso la proposta<br />
— ha spiegato Sonia Masini - ma<br />
anche diversi parlamentari delle<br />
zone coinvolte».<br />
Certo il progetto si scontra con<br />
identità sedimentate nei secoli e<br />
maturate in un campanilismo<br />
mai del tutto accantonato: «Purtroppo<br />
ci sono dei retaggi del passato.<br />
Ma se penso ai possibili vantaggi<br />
per le imprese, anche nel loro<br />
rapportarsi al sistema del credito,<br />
mi chiedo: cosa stiamo aspettando?».<br />
Il problema sembra essere a Bolo-<br />
gna: pare che la Regione non ab-<br />
bia una prospettiva in linea con il<br />
progetto — <strong>Emilia</strong>: «Io mi chiedo:<br />
se si ti la Romagna, perché non si<br />
ti anche l'<strong>Emilia</strong>? Hanno paura<br />
di noi. Ma noi dobbiamo supera-<br />
re le divisioni. Vedo molti miei<br />
colleghi restii, pensano alla loro<br />
posizione e al loro potere, non al<br />
bene comune. Ma noi dobbiamo<br />
porci una domanda: cosa lascia-<br />
mo ai nostri figli? Terre lacerate e<br />
sottomesse agli altri?».<br />
La presidente invita a tralasciare<br />
atteggiamenti campanilistici:<br />
«Uniti siamo più bravi e più forti<br />
degli altri, perché dovremmo stare<br />
a vedere se in passato tra noi<br />
qualcuno ha torto un capello all'altro?»,<br />
insomma: «Bologna non si<br />
dovrebbe spaventare per la nostra<br />
iniziativa, anzi ci dovrebbe aiutare.<br />
Non possiamo aspettare che<br />
dall'estero arrivino a comprarci<br />
pezzo per pezzo come stanno facendo<br />
i francesi a Parma».<br />
Pagina 14 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
OR,'\ZUNO DELRIO<br />
(SINDACOi<br />
«E IMPORTANTE CHE I CITTADINI<br />
APPOGGINO L'IDEA, LA SANITÀ<br />
GIÀ RAGIONA NELL'AREA VASTA»<br />
D,'\NIELE FR,'\NC1<br />
(ATTORE'<br />
«E' UN PROGETTO POSITIVO<br />
CHE VUOLE UNIRE E SOTTOLINEARE<br />
LE PECULIARITÀ DEI TERRITORI»<br />
Pagina 3<br />
Ifflisce solumcssi.-<br />
re.42i.ffli BG:02.1.1:<br />
— "—
press unE<br />
e e na<br />
«Giusto toudneteremfigítnazi e nlounl}ne<br />
Pdeer IrPaLloPolo emiliano )<br />
do SAREI favorevole<br />
che c '' e a3: ad un ref evo e a<br />
lestin, L'idea , a i',1ene i. la nciata erend urli» 3-1-<br />
gian po e ed o u ex lembr li, n a vvoai da rei- C 'e - dl<br />
polare i?ena ruconsuítoazl aico<br />
uria sorta di 'one autodeterminazione<br />
del popolo<br />
emiliano, Non manca certo<br />
l'entusiasmo ai rtiernbri<br />
del Comitato per l'Emilta,<br />
come dimostra questa proposta.<br />
«Abb . iamo<br />
ttsstme adesion<br />
dei cittadini che<br />
nlia. Si tratta di un °n° pro- in<br />
getto positivo che vuole unire<br />
e sottolineare le peculiarità<br />
dei territori», ha detto Daniele<br />
Franci.<br />
Comitato è cast<br />
le organizzazione non lucr<br />
tiva di utilità sociale ed ''è<br />
una iniziativa autonomi,<br />
pluralista > apartitica, volontaria,<br />
democratica, Ha lo<br />
scopo di unire con pari dignità<br />
le province di <strong>Reggio</strong><br />
<strong>Emilia</strong>, Modena, Parma,<br />
Piacenza e dare vita ad Enti: ,<br />
12'Int.€"ernodella m ia-Romagna Regio- Tri ne 1<br />
gli obiettivi pro
press unE<br />
il Resto del Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
\\ \<br />
s a n e<br />
CO n prese-si n<br />
A r DA stasi tav. Ot<br />
vero ;p rtrr er imei i per aiutare<br />
nascita di nuove aziende, Sant<br />
due degli impegni «a breve termine»<br />
che il governa vuole portare in<br />
porto questo mese, Lo ha detto ieri<br />
ti ministro per lo Sviluppo ecoiwmtco,<br />
intervenendo, con Franco Mari-<br />
. i teliirzione Pol), alla Festa demoatica.<br />
Il ministro ha sottolineato<br />
«agosto non è stato il mese miei&<br />
che si temevo, porche c'è stata<br />
una dimostrazione di fama e imita<br />
nell'affrontare problemi irrisolti da<br />
dieci anni». Scontati nferimenti<br />
ai dell'esecutivo» e a quelli<br />
del parlamenw, «che 2n questi mesi<br />
ha fatto un lavoro straordinario»<br />
Passera, inoltre, ha garantito<br />
$15<br />
tenesse aie,<br />
e<br />
tserti, rispondendo<br />
edrebbe bene in poli<br />
«Ora penso a fare il mi<br />
\N<br />
daca<br />
itsa b h<br />
,de» e<br />
ssibile»<br />
«il scar-<br />
estitori»,<br />
r efori.<br />
ui clui<br />
.chitro<br />
al<br />
glia per il bene del Paese». v Si<br />
.2».sto»9 . ha borbottato qualcuno tra<br />
?tanti legitisti, già assiepati per<br />
accessit o dibattito1 cr n Robetio<br />
ni. Spazio anche per una batdi<br />
Marini sul ministro Elsa<br />
o: «Z.lon l'abbiamo invitauno<br />
sstma volta».<br />
fra,<br />
Pagina 16 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
liiceliel;toie Li Far.na<br />
" t„1C cp,laim Liciaputo
press unE<br />
FIDUCIOSO<br />
Il pro rettore Luigi Grasselli<br />
guarda con ottimismo alla<br />
collaborazione con gli atenei vicini<br />
il Resto del Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
«Nuovi corsi? Solo insieme ad altri. atenei»<br />
Unimore, ll pro rettore Grasselli: «Già avviate sinergie con Parma e Modena»<br />
di FRANCESCO PIZZIGALLO<br />
PROFESSOR Luigi Grasselli„<br />
pro rettore dell'Università di<br />
Modena e <strong>Reggio</strong>, domani<br />
(oggi, ndr) si svolgerà test<br />
di mgresso per i corsi di Inge-<br />
gneria: 7913-studenti coinvolti<br />
(207 a <strong>Reggio</strong>), +10,68%. A<br />
cosa si deve, secondo lei, questo<br />
boom di iscritti?<br />
«C'è stata una presa di coscienza, in<br />
cui non è secondario il ruolo della<br />
crisi. Gli studenti, in questa fase,<br />
prestano più attenzione a corsi che<br />
sembra no garantire maggiori possibilità<br />
di occupazione».<br />
Un test non selettivo.<br />
«Esatto, ha carattere orientativo,<br />
con una finalità duplice: da un lato<br />
lo studente ha la possibilità di mettersi<br />
alla prova, dall'altro si forniscono<br />
gli stumenti per individuare<br />
le lacune e colmarle subito».<br />
Discorso diverso peri corsi e<br />
numero prograrrsmoto.<br />
«A <strong>Reggio</strong> questi corsi sono appena<br />
7 su 20. In alcuni casi, ad esempio<br />
per Medicina, sono le disposizioni<br />
del ministero ad imporre il numero<br />
chiuso. Per altri corsi, invece, sono<br />
i singoli Atenei a stabilire dei limiti<br />
in base a un'analisi interna:<br />
strutture e numero di docenti disponibili.<br />
Infatti dobbiamo stare attenti<br />
a non avere un numero di<br />
iscritti che ci obblighi allo dosppiamento<br />
dei corsi, poiché questo significherebbe<br />
necessità di nuovi<br />
docenti. E il blocco delle assunzioni<br />
non lo consentirebbe. La Costituzione<br />
dice che deve essere garantito<br />
il diritto allo studio degli studenti<br />
capaci e meritevoli: fino a<br />
che punto il non potersi iscrivere a<br />
un corso a fronte di un processo selenivo<br />
è una limitazione? E' un discorso<br />
complesso, ma credo che,<br />
complessivamente, il sistema universitario<br />
risponda ancora a una sostanziale<br />
libertà di diritto allo 51:13--<br />
d io».<br />
Parliamo di <strong>Reggio</strong>.<br />
«Qui i corsi a numero programmato<br />
sono 7: 6 in ambito sanitario,<br />
più la magistrale a ciclo unico in<br />
Scienze della formazione primaria.<br />
In tutti i casi, però, c'è l'input del<br />
ministero. Non si è trattato di nostre<br />
scelte. A <strong>Reggio</strong>, abbiamo confermato<br />
il numero di corsi a numero<br />
chiuso dello scorso anno. Vorremmo<br />
dare un segnale di costanza<br />
di offerta formativa».<br />
In futuro i corsi di questo tipo<br />
aurrsenteranno?<br />
«A meno di modifiche legislative,<br />
no».<br />
Pagina 17 di 51<br />
Quali le maggiori difficoltà?<br />
«Derivano da un calo progressivo<br />
dei finanziamenti ministeriali. Noi<br />
abbiamo chiuso il bilancio in parità<br />
aumentando le risorse esterne e<br />
riducendo l'organico, del 10% circa<br />
negli ultimi due-tre anni. Un bilancio<br />
sano che, però, non consente di<br />
immaginare sostenute politiche di<br />
sviluppo».<br />
Che prospettive ci sono?<br />
«In questa situazione è difficile fill-<br />
maginate iniziative per accrescere<br />
la nuova offerta formativa. Nuovi<br />
corsi di laurea, oggi, possono essere<br />
pensati solo in modalità interateneo,<br />
in una logica di integrazione<br />
con altri atenei. Abbiamo già iniziato<br />
una collaborazione, essenzialmente<br />
con Parma e Ferrara».<br />
Dunque, niente Scienze politiche.<br />
«Al momento non se ne parla, an-<br />
che se sono già partiti dei corsi inte-<br />
rateneo tra Modena e Parma nel settore<br />
umanistico».<br />
Intanto, per Ingegneria, arri-<br />
veranno nuovi laboratori?<br />
«C'è un progetto per la costruzione<br />
di nuovi laboratori nell'area del<br />
San Lazzaro. Sta andando avanti e<br />
contiamo di riuscire a definire il<br />
tutto entro l'anno. Concretamente<br />
i nuovi laboratori dovrebbero esser-<br />
ci in due-tre anni».<br />
Che sbocchi occupazionali ci<br />
sono peri laureati Unirnore?<br />
«Secondo AlmaLaurea, l'occupazione<br />
è al 69,5%, ma prefersico<br />
guardare al dato di disoccupazione,<br />
ari al 10,7%, il settimo tra i più<br />
bassi in Italia, La percentuale di occupazione,<br />
infatti, non tiene conto<br />
dei laureati alle triennali che si so-no<br />
iscritti a una magistrale».<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
S<br />
C 3, o<br />
Lingue, presentate<br />
428 domande<br />
ma i posti sono 215<br />
SONO 428 le domande di<br />
ammissione giunte finora<br />
per l'accesso al corso di<br />
laurea triennale in Lingue<br />
e Culture Europee<br />
dell'Università degli studi<br />
di Modena e <strong>Reggio</strong>.<br />
I posti disponibili sono<br />
complessivamente 215.11<br />
termine per presentare la<br />
domanda di ammissione<br />
alla prova scade lunedì 10<br />
settembre.<br />
Per presentare domanda di<br />
partecipazione alla prova è<br />
previsto un contributo<br />
spese di 50 curo. Le<br />
domande si raccolgono<br />
presso i locali della sede<br />
universitaria di <strong>Reggio</strong> in<br />
viale Allegri 15, in viale<br />
Allegri 9 e viale Amendola<br />
2 - Padiglione Resta del<br />
Complesso San Lazzaro;<br />
oppure internet,<br />
collegandosi al sito<br />
http://www.esselunimore.<br />
it<br />
«Num i msì? Solo i Taat da ad albi nterlea ,,<br />
linaid 39-131.2 ,,agiy i.
pressunE<br />
NOLO<br />
Tentò di salvare<br />
l'uomo nel canale<br />
Cli 1u- I o<br />
della Cra e issa d<br />
tra i coraggiosi „ :soccorritori<br />
ktu per l'ahritsm<br />
di t sUco.s. rs olta oi u ccasioirie del<br />
4. n automobilista<br />
il tenne Cìiorgio Cuízoni ali<br />
Iteeehio f i in<br />
canale di bo'<br />
sbandata darelfr:t,doPo tragici, una<br />
Con le d<br />
nche j,,
pressunE<br />
NNNNNNN,N.N2,NNNNNNNNNNNNNNNNNX,,,NNNNNNNNNNNNNNNNN,N.N.,,NNNNNNNNNNN,<br />
LA CRISI<br />
N N<br />
sZS:Kk*..0..<br />
Dalla primavera sterta:: ,<br />
0i<br />
ci sono stati<br />
per gli<br />
dei 108 dipendenti<br />
dell'azienda consedik :<br />
a Scandiano e Borzanw<br />
Questa estate a tavorat<br />
si sono organizzati<br />
e hanno scioperato,<br />
mentre sono andate<br />
avanti te trattative e tavoli<br />
con banche e istituzioni<br />
il Resto del Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
rigor Box, l'addio del manager<br />
«Non ho condi o certe scelte»<br />
Alessandro Tagliazucchi, lascia l'azienda in piena vertenza<br />
— SC.ANDPANO<br />
DOPO quattro mesi Alessandro<br />
Tagliazucchi, il manager che ha lavorato<br />
per il rilancio della Frigor<br />
Box, la ditta di Pratissolo che pro--<br />
duce celle frigo ora in crisi per<br />
mancanza di liquidità, ha interrotto<br />
la sua collaborazione con la ditta<br />
di Contardo Fantini. Una decisione<br />
che arriva nel mezzo della<br />
trattativa ancora in corso tra la proprietà<br />
e le banche per lo sblocco<br />
dei 900mila euro necessari al rilancio<br />
industriale. E intanto continua<br />
la vertenza con i lavoratori. ieri ennesimo<br />
incontro tra sindacati e<br />
proprietà per il pagamento delle<br />
mensilità arretrate.<br />
Tagliazucchi, ha preso la decisione<br />
all'improvviso?<br />
«Nb era tutto previsto nell'ambito<br />
della mia collaborazione. Ho iniziato<br />
a maggio e ho finito ora.<br />
Quattro mesi in tutto».<br />
Conosce chi le è subentrato?<br />
«No, non so chi sia».<br />
A cosa si deve il prolungarsi<br />
delle trattative tra proprietà<br />
CONTRASTI<br />
«Ci sono state cose che avrei<br />
gestito diversamente, spero<br />
che La Frigor Box riparta»<br />
e banche?<br />
«Le trattative sono ancora in corso.<br />
Il ritardo è dovuto a un cambio<br />
degli advisor di Milano e dello studio<br />
che si occupa del piano finanziario».<br />
Pagina 19 di 51<br />
Quest'ultimo è un subentro<br />
già previsto?<br />
«No, non lo era. Non si sono ottenuti<br />
i risultati sperati».<br />
Prima di venire in Frigor Box<br />
immaginava una situazione<br />
di questo tipo?<br />
«Sapevo che era una situazione<br />
molto calda, ma anche per me è stata<br />
l'estate più calda degli ultimi 50<br />
anni, e non solo dal punto di vista<br />
climatico. La situazione resta complicata,<br />
spero si risolva».<br />
Come commenta l'incagliarsi<br />
della trattative con le banche<br />
sulle garanzie richieste alla<br />
famiglia?<br />
«Non entro nel merito. Sono decisioni<br />
personali. Dal mio punto di<br />
vista potevo anche noti condividere<br />
alcune decisioni, ma, ripeto, si<br />
tratta di scelte personali».<br />
Quale il momento peggiore<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
di questi quattro mesi?<br />
«I dieci giorni di sciopero tra luglio<br />
e agosto che hanno comportato<br />
le. problematiche più importanti<br />
per le commesse».<br />
Che rapporto ho avuto con i<br />
dipendenti della Frigor Box?<br />
«Davvero splendido, tanto che ho<br />
ricevuto diversi attestati di stima».<br />
E con la proprietà?<br />
«Uguale. Hanno anche provato a<br />
convincermi a rimanere».<br />
Previsioni sul futuro della Fri-<br />
gor Box?<br />
«Mi risulta difficile fare delle previsioni.<br />
Piuttosto parlerei di auguri.<br />
Ci sono state cose che non avrei<br />
gestito in questo modo, ma spero<br />
che si possa ripartire da zero».<br />
Cosa non ha condiviso?<br />
«Entriamo in un campo dove non<br />
intendo esprimermi».<br />
Alberto Ansaloni<br />
DIFFICOLTÀ<br />
Alessandro Tagliazucchi<br />
ha lavorato alla Frigor<br />
Box per quattro mesi<br />
che sono stati difficili<br />
Pagina 15<br />
SI- Zob:14".".:+rtZi<br />
box, vadGio de. rhan"r<br />
-«Non hx C.d.31.0 te. eia,
press unE il Resto del Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
Com là Montana, destino se<br />
Ora i sindaci «litigano» sul fu i<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
Dibattito aperto e acceso: come garantire i servizi ai 13 Comuni?<br />
SETTIMO BA1SI<br />
CASTELNOVO MONTI —<br />
LA FINE della Comunità montana<br />
è ormai prossima in quanto, secondo<br />
alcuni sindaci della montagna,<br />
non ricevendo più fondi da<br />
gestire, inevitabilmente si colloca<br />
tra gli "enti inutili", Cosa succeda<br />
dei 13 comuni con la chiusura della<br />
Comunità montana dell'Appennino<br />
reggiano è tutto da vedere<br />
perché tra politici e amministratori<br />
locali le idee sono diverse e spesso<br />
contrastanti. Tutti attendono<br />
la legge regionale sul riordino degli<br />
enti, dalle province alle comunità<br />
montane, dalle unioni ai comuni.<br />
L'unico baluardo che resiste<br />
è l'Unione Comuni Alto Appennino<br />
(Busana, Collagna, Ligonchio<br />
e Ramiselo).<br />
«UN'ESPERIENZA che va avanti<br />
da oltre 10 anni con ottimi risultati<br />
sul piano dei servizi associati»,<br />
affermano gli stessi sindaci.<br />
La proposta del segretario Pd zona<br />
Montana, Valerio Fioravanti,<br />
di andare alla costituzione di una<br />
sola grande "Unione dei Comuni"<br />
ha scatenato forti polemiche.<br />
Per il sindaco di Carpineti, Nilde<br />
Montemerli, «la grande Unione<br />
dei comuni montani non è una<br />
buona soluzione». E aggiunge:<br />
«L'Unione funziona solo partendo<br />
dall'accorpamento di servizi e<br />
funzioni e perché questi servizi siano<br />
efficaci, è valida se realizzata<br />
fra pochi comuni. La grande<br />
Unione porterebbe ad un peggio-<br />
VISIONI CONTRASTANTI<br />
Ce chi vorrebbe costruire<br />
una sola «Unione dei Comuni»<br />
e chi avanza altre proposte<br />
ramento dei servizi. Va bene l'unità<br />
della zona montana sul piano<br />
politico-amministrativo, non a livello<br />
gestionale. La grande Unione<br />
è come la Comunità montana,<br />
ormai superata».<br />
IL SINDACO di Castelnovo<br />
Monti, Gianluca Marconi: «La<br />
Comunità montana ha cessato il<br />
suo ruolo e la mia posizione, condivisa<br />
dalla Giunta e dal Consiglio,<br />
è di andare alla realizzazione<br />
di un'unica Unione che coincida<br />
con il Distretto socio-sanitario, lasciando<br />
porte aperte per i tre comuni<br />
fuori distretto: Baiso, Canossa<br />
e Viano. Poiché nel Distretto<br />
socio-sanitario non sono ammesse<br />
più Unioni, al massimo si<br />
potrà andare fino al termine del<br />
mandato 2014 con due Unioni:<br />
quella dei 4 comuni del crinale e<br />
DECISO 11,indaro Calbteinovo Monti Ciao-dora Marecni<br />
Pagina 20 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
un'altra che comprenda gli altri 6<br />
comuni del Distretto. Non ha sen-<br />
so una terza Unione fra Toano e<br />
Minozzo. Bisogna puntare<br />
su un'Unione che comprenda i 10<br />
comuni del Distretto. Si tratta di<br />
amministrare solo 35,000 abitatiti»<br />
PAOLO Bargiacchi, sindaco di<br />
Collagna: «Non si può ignorare il<br />
ruolo positivo che per quant'anni<br />
ha esercitato la Comunità montana<br />
e mi dissocio da chi propone<br />
piccole unioni di scarso respiro.<br />
Credo nel l"Unione Montana, un ica,<br />
coesa». Giorgio Pregheffi e<br />
Sandro Gov i, rispettivamente presidente<br />
e vice presidente<br />
dell'Unione Comuni Alto Appennino,<br />
confermano la loro ultradecennale<br />
esperienza.<br />
«Condividiamo appieno il documento<br />
del Pd zona montana sottoscritto<br />
da alcuni segretari — affermano<br />
congiuntamente — mentre<br />
non ci convince la proposta di<br />
una grande Unione coincidente<br />
con il Distretto socio-sanitario.<br />
Siamo concordi sul fatto che la<br />
Comunità montana ha esaurito la<br />
sua funzione storica.<br />
Come il Sindaco di Carpineti, crediamo<br />
che il compito delle Unioni<br />
sia quello di gestire con efficienza<br />
e di ottimizzare i servizi<br />
dei comuni, Come il Sindaco di<br />
Castelnovo .M.onnti crediamo sia<br />
importante una visione unitaria<br />
della montagna reggiana sui temi<br />
della sanità, viabilità e i infrastrutture»,<br />
11.1111, in<br />
to<br />
o<br />
Mohiluaa. Jesad<br />
0..a ■ ditiga.to, sul ti.tu.»
press unE<br />
il Resto del Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
Inceneritore di Pa a<br />
Un re sano indagato<br />
È l'ingegnere Silvano Verzelloni di Iren Ambiente<br />
C'È ANCHE un reggiano tra i tredici<br />
nomi su cui sta indagando la<br />
procura di Parma sulla vicenda<br />
della richiesta di sequestro preventivo<br />
dell'inceneritore di Iren.<br />
Si tratta di Silvano Verzelloni, ingegnere<br />
membro del pool che si<br />
occupa dei lavori dell'impianto di<br />
Parma.<br />
Insieme a lui, anche il direttore<br />
generale della multiutility Andrea<br />
Viero e Stefano Mazzocchi,<br />
presidente del Cda di Iren Ambiente.<br />
Nell'indagine per abuso d'ufficio<br />
ed edilizio della procura parmigia-<br />
na ci sarebbero anche l'ex sindaco<br />
D FiìSA<br />
R sindaco Delrio: «Non credo<br />
che Vero abbia fatto qualcosa<br />
di penalmente rilevante»<br />
di Parma Elvio Ubaldi; l'ex presidente<br />
di Amps ed Enia, Andrea<br />
Allodi; l'ex responsabile del Servizio<br />
ambiente del Comune di Parma,<br />
Emanuele Moruzzi, già arrestato<br />
nell'inchiesta sul verde pubblico;<br />
il suo collega all'Urbanistica<br />
Ivano Savi, nei guai insieme alla<br />
moglie per mazzette e il dirigente<br />
dell'ufficio Ambiente della Provincia<br />
di Parma, Gabriele Alifraco,<br />
Questi per ora i nomi trapelati<br />
dall'inchiesta.<br />
«SE II, G1P deciderà di far proseguire<br />
le indagini non vorrei che<br />
qualcuno pensasse che questo è<br />
già un indizio di colpevolezza».<br />
Graziano Delrio, sindaco di <strong>Reggio</strong>,<br />
comune socio di Iren, difende<br />
il direttore generale della multiutility<br />
Andrea Viero, scelto dallo<br />
stesso Delrio e dagli altri soci<br />
emiliani per guidare l'ex Enia,<br />
CONTROLLI<br />
L'inceneritore di lren al cen o<br />
della indagini della procura<br />
poi confluita in Iren. Delrio afferma<br />
che «la magistratura deve sempre<br />
fare il suo corso e svolgere le<br />
sue indagini con la massima libertà»,<br />
rimarcando la piena fiducia<br />
nella magistratura. «I reati che<br />
vengono contestati — precisa però<br />
il sindaco — per le indiscrezioni<br />
che abbiamo, non sembrano reati<br />
che configurano cose come fiirto,<br />
sperpero di denaro pubblico o<br />
tangenti. Stiamo parlando di procedíire<br />
che vengono interpretate<br />
in una maniera o in un'altra. Il<br />
massimo che viene addebitato al<br />
direttore generale di Iren è di avere<br />
affidalo, invece di progettare<br />
tutto dentro ad Iren, un pezzo di<br />
questa progettazione ad una azienda<br />
peraltro concorrente (Hera,<br />
ndr), Quindi non credo che abbia<br />
fatto qualcosa di penalmente rilevante,<br />
ma questo lo deciderà la<br />
procura».<br />
Sabrina Pignedoli<br />
\''s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s'<br />
\ \<br />
«Siamo tranquilli,<br />
abbiamo agito<br />
nella legalità»<br />
«NON tiutriamo )reoccui,ozioni<br />
poiché riteniamo di poter<br />
dare, anche nelle sedi opporti/<br />
ne, ie ..cOnl.Pi,2st di conto della<br />
gittimita s'rg lo passo<br />
di questo progetto d'irt<br />
neritare di Parma, ad?'' COSÌ arti<br />
colato e complesso»<br />
, Una nota stampo, Andrea<br />
h.) zefo, diréttore generak<br />
ben e amministratore delegato<br />
& Iren z-Imbiente, interviene<br />
sull'z.ndagize della proc di<br />
Partita ..,u/prevínn reati ur'21 re.atrai<br />
al Polo ambieruale integaio.<br />
sottolineando si -h tratta<br />
t m iscreztoni di cui siam abbiamo<br />
nessuna conoscenza precisa<br />
e e//retta, non avendo rie<br />
vino nessun atto». Entrando<br />
nel tnerzta, View preciw eli ,<br />
«t'affidamenw della ,t,)ro getta:<br />
zioru /e/1. ad 'l'era» non saré.<br />
121.2 , e una «violazione dei 1 ,-.Yr'r,<br />
P ' :1; api della traspanmza<br />
coworrenza» ma ti riSultato<br />
di «un accordo di colkalxirazione»<br />
attivo dal 2008, I no tr ;.1<br />
Fili «non sto 10 ir» utto unaf- ' e<br />
iidameittO, Ma di. un'intesa» inbase<br />
a una legge regionale che<br />
prvede da possibilità per gli<br />
enti loútli di stipi/are ai an<<br />
cern sé.,Iggetti prwan pt.lr la rea<br />
lizzazione s)OrueTt netti dl tile-<br />
71;Tite: i intere,sse per la comunità<br />
.e», Sull'abuso edilì7io<br />
1..2iera precisa che «a 11.0;fa<br />
tranalgilità deriv4/ anche. dati/a<br />
recente': sentenza del Te, it>o.<br />
tulicato)» che haaSan-<br />
sala ire gi-<br />
cito «la regolarità dell'iter auto ' -<br />
riz.z4ttivo adottato»<br />
Pagina 21 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
GRAZIANO DELRIO<br />
sindaco di <strong>Reggio</strong><br />
«Abbiamo fiducia nella<br />
magistratura, ma non è<br />
un indizio di colpevotezza<br />
se gip deciderà<br />
,<br />
di far<br />
proseguire le indagini»<br />
ANDREA, VERO<br />
direttore generale di iren<br />
Da Iren si dicono «pronti<br />
a dar conto della<br />
legittimità di ogni<br />
:pp0000ggio:::d0::::gregettOE<br />
'cletlititenerftóre»MME
press LinE<br />
S°Ierld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Forbice record sui tassi alle Pmi<br />
di Isabella Bufacchi<br />
I cattivo funzionamento dei mec-<br />
, canismi di trasmissione della politica<br />
monetaria nell'Eurozona, dovuto<br />
ai timori di scioglimento della mo-<br />
neta unica e all'allargamento dello<br />
spread tra titoli di Stato tedeschi e<br />
francesi da un lato e italiani e spagnoli<br />
dall'altro lato, è uno dei mali<br />
oscuri della crisi dell'area dell'euro.<br />
p::n?Mm<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Forbice record sui tassi alle Pmi in Europa<br />
Sui prestiti fino a un milione di euro Italia e Spagna pagano più del 6% contro il 4% della Germania<br />
C,e -d;z:da da pagna<br />
A causa del malfunzionamento<br />
delle cinghie di trasmissione<br />
delle decisioni prese<br />
dalla Bce, nell'ambito del<br />
suo mandato mirato alla stabilità<br />
dei prezzi, il taglio del tasso<br />
sulle operazioni di rifinanziamento<br />
principale non riesce<br />
più a ridurre il costo del<br />
denaro in modo omogeneo<br />
per le imprese e le famiglie<br />
nell'Eurozona: i prestiti concessi<br />
dalle banche in Germania<br />
e Francia presentano dal<br />
2011 tassi d'interesse in molti<br />
casi notevolmente più bassi<br />
di quelli erogati in Italia e Spagna.<br />
Una marcia in più per i<br />
Paesi "core", un handicap per<br />
i periferici: un divario che lo<br />
scorso mese ha toccato livelli<br />
record.<br />
Le ultime statistiche disponibili,<br />
pubblicate il 3 settembre<br />
dalla Bce sulla base di dati<br />
nazionali, evidenziano un divario<br />
sempre più accentuato<br />
tra i principali Stati dell'Eurozona,<br />
soprattutto per alcuni<br />
prestiti al settore privato. I finanziamenti<br />
erogati in Germania<br />
con durata tra l e 5 anni<br />
e importo sotto un milione di<br />
euro, quelli cioè rivolti alle<br />
piccole e medie imprese, hanno<br />
registrato lo scorso luglio<br />
un tasso medio del 4,04%, livello<br />
record (il più basso dal<br />
gennaio 2003, quando ha avuto<br />
inizio la rilevazione statistica).<br />
Il tasso riservato alle Pmi<br />
italiane è risultato invece del<br />
6,24%, lievemente inferiore<br />
al 6,5% richiesto alle aziende<br />
spagnole. Il dato francese,<br />
4,14%, si è discostato in luglio<br />
di soli io centesimi da quello<br />
tedesco.<br />
Per i prestiti superiori a un<br />
milione di euro, che si assume<br />
siano erogati alle grandi imprese<br />
non finanziarie, il differenziale<br />
tra Germania e Francia<br />
da un lato e Italia e Spagna<br />
dall'altro lato è più contenuto,<br />
ma comunque penalizzante:<br />
si passa dal 2,96% per i tedeschi<br />
e il 2,83% peri francesi,<br />
al 3,40% per le imprese italiane<br />
e il 3,99% per quelle spagnole.<br />
Sul fronte delle famiglie,<br />
non va meglio. Il saggio d'in-<br />
MECCANISMO :INCEPPATO<br />
I tagli del costo del denaro<br />
decisi dall'Eurotower<br />
non si trasmettono<br />
correttamente alle economie<br />
degli Stati periferici<br />
\\<br />
\\S\<br />
\<br />
Spread<br />
Lo spread è il differenziale tra<br />
due rendimenti. È un parametro<br />
usato per vedere quanto gli Stati<br />
sono costretti a pagare, in<br />
termini di interessi, più dei<br />
tedeschi i titoli immessi sul<br />
mercato per finanziarsi. Dato<br />
che la Germania è il Paese più<br />
affidabile, lo spread serve per<br />
confrontare tutti gli altri con il<br />
primo della classe. Più lo spread<br />
sale, più lo Stato in questione è<br />
percepito come rischioso.<br />
Nell'Eurozona lo spread tra i<br />
Peasi periferici, Italia<br />
compresa, e Germania ha<br />
raggiunto livelli insostenibi<br />
anche per effetto della<br />
speculazione dei mercati<br />
finanziari. Per rioportare el<br />
differenziale a livelli più<br />
aderenti alla realtà,<br />
l'Eurogruppo sta cercando di<br />
dotarsi di uno scudo, spesso<br />
chiamato appunto anti-spread<br />
Pagina 22 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
gresso fissato per il primo<br />
anno sui prestiti a tasso variabile<br />
al consumo in Italia<br />
quest'anno oscilla tra 1'8% e<br />
il 9% contro una forchetta<br />
compresa tra il 3% e il 4,4%<br />
in Germania. In alcune statistiche<br />
vi sono anche casi in<br />
cui i tassi italiani sono in linea<br />
con quelli tedeschi: ma<br />
il cuore del problema resta<br />
nelle Pmi.<br />
Queste disparità, quelle<br />
che la Bce definisce «asimmetrie»,<br />
non si sono livellate con<br />
le due operazioni di finanziamento<br />
straordinarie Ltro a<br />
tre anni (al tasso vigente e senza<br />
limiti d'importo), sebbene<br />
abbiano iniettato enorme liquidità<br />
nelle banche italiane<br />
e spagnole.<br />
Stando ad altri elementi<br />
emersi ieri del discorso del<br />
numero uno dell'Eurotower,<br />
tenuto a porte chiuse lunedì<br />
nel Parlamento europeo, Draghi<br />
avrebbe detto: «Ora come<br />
ora non possiamo perseguire<br />
la stabilità dei prezzi in una<br />
area euro frammentata dove<br />
le modifiche ai tassi (centrali)<br />
influenzano solo una o due<br />
economie», mentre a causa<br />
dei pesanti differenziali sui<br />
tassi dei titoli di Stato sono<br />
«ininfluenti» su altri Paesi. È<br />
per questo motivo fondamentale,<br />
quindi, per ripristinare il<br />
buon funzionamento delle<br />
cinghie di trasmissione della<br />
politica monetaria dell'Eurozona<br />
- e quindi abbattere un<br />
anomalo costo del denaro per<br />
le imprese e le famiglie in Italia<br />
e Spagna-che la Bce si prepara<br />
a intervenire con acquisti<br />
sul mercato secondario<br />
dei titoli di Stato: il ridimensionamento<br />
dello spread sarà<br />
possibile però solo per i Paesi<br />
periferici che chiederanno<br />
aiuto all'Efsf-Esm.<br />
Isabella Bufacchi<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 1
press LinE<br />
La divaricazione<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Tassi sui prestiti alle imprese con durata da 1 a 5 anni e importo inferiore a 1 milione di euro<br />
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010<br />
Pagina 23 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
2011<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Luglio 2012<br />
Pagina 1
pressunE<br />
ll'erldOIS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Rkema In dirittura le risorse per l'innovazione<br />
Concorso scuola<br />
e fondi per le Pmi<br />
Dall'atteso bando per il reclutamento<br />
dei nuovi docenti,<br />
alla riforma dei dottorati di<br />
ricerca, passando per i «finanziamenti<br />
di rischio» per le imprese<br />
innovative. È molta la<br />
carne al fuoco nell'agenda degli<br />
impegni messa a punto dal<br />
ministero dell'Istruzione,<br />
Università e Ricerca.<br />
Il bando per il reclutamento<br />
dei nuovi docenti, che dovrà<br />
«favorire l'ingresso nella scuola<br />
di insegnati giovani, capaci e<br />
meritevoli» sarà pubblicato il<br />
24 settembre. Il bando avrà cadenza<br />
biennale ed è previsto un<br />
termine di due armi per lavalidità<br />
della graduatoria. La riforma<br />
dei dottorati di ricerca dovrà essere<br />
realizzata entro novembre<br />
ed entro l'anno sarà completata<br />
la revisione dei sistemi di finanziamento<br />
degli atenei in base alle<br />
performance e introducendo<br />
il costo standard per studente.<br />
Mentre per il capitolo ricerca -<br />
che trarisorse da stanziare e già<br />
stanziate vale 4,75 miliardi - si<br />
prevedono «finanziamenti di rischio»<br />
per imprese innovative<br />
e un fondo da 200 milioni, entro<br />
dicembre, per i centri di ricerca<br />
privati più importanti legati ad<br />
aziende tecnologiche in crisi.<br />
Sul fronte scuola oltre al<br />
bando di concorso ci sono anche<br />
misure per contrastare<br />
l'insuccesso formativo e la dispersione<br />
scolastica (25 milioni),<br />
l'aggiornamento dei programmi<br />
della scuola dell'infanzia<br />
e della primaria, la revisione<br />
delle classi di concorso, le<br />
linee guida per l'edilizia scolastica<br />
(con un fondo di 120 milioni)<br />
e il nuovo sistema nazionale<br />
di valutazione. Sul fronte<br />
università presto sarà costituita<br />
la Fondazione per il merito<br />
che erogherà borse di studio e<br />
prestiti d'onore, mentre entro<br />
gennaio sarà approvato il piano<br />
nazionale della ricerca<br />
«Horizon Italy 2020» che dovrà<br />
seguire le tracce del piano<br />
Ue «Horizon 2020».<br />
Mar.B.<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
L'implementazione<br />
Solo per attuare le misure<br />
per l'Istruzione attesi 14 atti<br />
Pagina 24 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Pagina 3
pressunE<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Bankitalia: spread «giusto» a quota 200<br />
Via Nazionale: l'effetto contagio europeo si sovrappone ai fondamentali economici del Paese<br />
Rossella Bocciargli<br />
ROMA<br />
Gli esperti del Fondo monetario<br />
internazionale lo avevano già<br />
detto e scritto con molta chiarezza:<br />
una parte consistente degli<br />
spread determinatisi tra i tassi<br />
d'interesse sovrani di alcuni Paesi<br />
riflette un problema di sistemico<br />
dell'euro legato ai timori di un<br />
break up, di una dissoluzione della<br />
moneta unica, dunque a qualcosa<br />
di esogeno rispetto ai fondamentali<br />
dell'economia degli stessi<br />
Paesi. Qualcosa che ha poco a<br />
che vedere con le dinamiche di debito<br />
pubblico, disavanzo, crescita<br />
in Italia, Spagna o Francia. Altrettanto<br />
chiaramente il presidente<br />
della Bce, Mario Draghi, nel commentare<br />
le decisioni del 2 agosto<br />
scorso, aveva affermato che<br />
«quei premi per il rischio sui titoli<br />
governativi che sono collegati alle<br />
paure per la possibile fine<br />
dell'euro sono inaccettabili e devono<br />
essere affrontati».<br />
Già, ma a quanto ammonta,<br />
per il nostro Paese, questa distorsione<br />
monetaria da timore del<br />
break up della valuta unica? Quale<br />
potrebbe essere la soglia oltre<br />
la quale il rialzo dei tassi sul debito<br />
sovrano dovrebbe essere corretto,<br />
con operazioni di mercato<br />
aperto sui titoli, proprio per garantire<br />
l'efficacia della politica<br />
monetaria europea? Ieri la Banca<br />
d'Italia, alla vigilia della riunione<br />
del board dell'Eurotower nella<br />
quale si prenderanno decisioni<br />
importanti per la sopravvivenza<br />
dell'euro, ha pubblicato, tra gli<br />
«occasionai papers» dedicati a<br />
questioni di economia e finanza,<br />
uno studio che quantifica gli effetti<br />
del contagio. E spiega che,<br />
sulla base dell'andamento dei<br />
fondamentali economici italiani,<br />
il premio per il rischio sulla scadenza<br />
dei dieci anni, misurato<br />
dal differenziale di rendimento<br />
fra il BTp e il corrispondente<br />
bund tedesco, dovrebbe collocarsi<br />
attualmente su valori<br />
dell'ordine dei 200 punti base,<br />
contro un livello di circa 450 punti<br />
base nella media di giugno del<br />
2012 (e un livello puntuale di 428<br />
punti ieri, ndr). Dopo aver analizzato<br />
i fattori che determinano il<br />
livello dei tassi d'interesse sui titoli<br />
di Stato e dopo aver ricordato<br />
il forte aumento dei premi per<br />
SU TUTTA LA CURVA<br />
Le ampie differenze<br />
tra i differenziali stimati<br />
e quelli correnti<br />
si riscontrano anche<br />
per le scadenze più brevi<br />
il rischio sovrano avvenuto in alcuni<br />
Paesi di Eurolandia tra cui<br />
l'Italia, gli autori del rapporto<br />
(Antonio Di Cesare, Giuseppe<br />
Grande, Michele Manna e Marco<br />
Taboga) presentano le loro stime<br />
econometriche e documentano<br />
che la dinamica dei più importanti<br />
fattori macroeconomici e fiscali<br />
come la crescita, il rapporto<br />
fra debito e Pil, i rischi finanziari,<br />
a partire dall'estate del 2011, non<br />
si è rivelata sufficiente a spiegare<br />
il forte incremento dei premi al<br />
rischio. Se il differenziale sui titoli<br />
a dieci anni giustificato dai fondamentali<br />
economici, anche sulla<br />
base di altre stime econometriche,<br />
non supera oggi i 200 punti<br />
Pagina 25 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
base, ampie differenze fra gli<br />
spread stimati in base ai fondamentali<br />
e quelli effettivi si rintracciano<br />
anche sulle scadenze<br />
temporali più brevi.<br />
Cosi, nel caso dei titoli pubblici<br />
a 2 anni la «soglia» di spread<br />
giustificato dai fondamentali sarebbe<br />
oggi pari a 180 punti contro<br />
i 410 della media di giugno,<br />
mentre per i titoli a 5 anni il differenziale<br />
stimato sulla base delle<br />
variabili di fondo dell'economia<br />
sarebbe di 270 punti base contro<br />
i 490 della media di giugno. Una<br />
parte significativa dello spread -<br />
secondo il saggio degli esperti<br />
Bankitalia - è inoltre spiegata dal<br />
forte calo del rendimento del<br />
Bund tedesco, che ha b eneficiato<br />
di ingenti flussi di acquisti legati<br />
alla ricerca di attività ritenute<br />
più sicure da parte degli investitori.Il<br />
recente andamento del differenziale-<br />
se ne deduce - è in larga<br />
parte riconducibile a fenomeni<br />
di contagio non legati alle condizioni<br />
di fondo del Paese. Esso<br />
avrebbe riflesso, in particolare,<br />
l'emergere tra gli investitori di timori<br />
sulla solidità dell'Unione<br />
monetaria. Ci sono infatti segnali<br />
che indicano come il manifestarsi<br />
della percezione di un rischio<br />
di reversibilità dell'euro<br />
contribuisca a spiegare l'aumento<br />
dei tassi d'interesse nei Paesi<br />
più esposti alle tensioni e il sensibile<br />
calo dei tassi nei Paesi considerati<br />
più solidi. Lo studio, tra<br />
l'altro, documenta anche l'elevata<br />
correlazione fra i timori di un<br />
euro break up dilagati in alcune<br />
fasi anche su Google e su giornali<br />
non finanziari e i picchi raggiunti<br />
dallo spread.<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 6
pressunE<br />
Faro sul valore dello spread. La sede della Banca d'Italia a Roma<br />
Lo spread e i fondamentali<br />
Stime sul differenziale fra i titoli italiani e tedeschi. In punti base Scadenza Bond 2 anni anni 11:21 anni<br />
Fonte: Bankita lia<br />
ll'erldOIS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Debito/Pil Indicatori fiscali Attese su dati Indicatori<br />
macro fiscali macro finanziari<br />
Pagina 26 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Indicatori macro<br />
e contabilità<br />
finanziaria<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
CONTRASTO<br />
Indicatori macro<br />
e rischio contagio<br />
Pagina 6
pressunE<br />
lls°11dOIS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
, . ,<br />
«Più sforzi da imprese e sindacati»<br />
L'invito di Monti in vista del tavolo di oggi con le aziende: «Insieme per creare lavoro»<br />
Nicoletta Picchio<br />
ROMA.<br />
Questa mattina le imprese,<br />
martedì della prossima settimana<br />
i sindacati. Il governo avvia<br />
un round di consultazioni con le<br />
parti sociali, puntando alla crescita.<br />
E alla vigilia del primo appuntamento<br />
Mario Monti ha incalzato<br />
imprese e sindacati a fare<br />
la propria parte: «Mentre il<br />
governo si sforza per aumentare<br />
la produttività occorre che<br />
chi rappresenta il lavoro e l'impresa<br />
acuisca i suoi sforzi. È il<br />
momento di lavorare insieme<br />
per creare lavoro», ha detto il<br />
presidente del Consiglio parlando<br />
alla conferenza <strong>stampa</strong>, accanto<br />
al presidente francese,<br />
PASSERA<br />
«Un patto fra le parti sociali<br />
per tornare nella Champions<br />
League della produttività:<br />
se ci sarà lo faciliteremo<br />
anche con incentivi fiscali»<br />
Francois Hollande.<br />
Contemporaneamente, dalla<br />
Festa del Pd di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, il<br />
ministro dello Sviluppo, Corrado<br />
Passera, ha auspicato un patto<br />
per la produttività tra imprese<br />
e sindacati per superare il gap<br />
che separa l'Italia dai maggiori<br />
paesi europei e ritornare nella<br />
«Champions League della produttività».<br />
Per Passera «il patto<br />
è soprattutto tra imprese e sindacati,<br />
gran parte di ciò che condiziona<br />
la produttività nelle<br />
aziende è ciò che chiamiamo<br />
contratto di lavoro. Se noivedremo<br />
un impegno forte per recuperare<br />
i lo punti gap potremmo<br />
anzi dovremmo fare di tutto per<br />
facilitarlo, per esempio con incentivi<br />
fiscali e norme adeguate»,<br />
ha concluso il ministro.<br />
È proprio questo che le organizzazioni<br />
imprenditoriali Confindustria,<br />
Abi, Ania, Alleanza<br />
delle coop e Rete Imprese Italia<br />
solleciteranno oggi al tavolo di<br />
Palazzo Chigi: azioni del governo<br />
per rifinanziare la detassazione<br />
dei premi di risultato (la dotazione<br />
si è ridotta a 835 milioni di<br />
euro per il 2012 e 263 per il 2013,<br />
con il tetto retributivo abbassato<br />
da 4o a 3o mila euro), ridurre<br />
il cuneo fiscale, oltre a meccani-<br />
smi fiscali per aumentare gli investimenti<br />
in ricerca e innovazione.<br />
Temi, questi, su cui c'è<br />
una sostanziale condivisione anche<br />
con il sindacato. Anche se<br />
tra le confederazioni sindacali<br />
ci sono diverse priorità: ieri la<br />
leader Cgil, Susanna Camusso,<br />
ha insistito sulla detassazione<br />
delle tredicesime e delle accise<br />
sulla benzina, usando i soldi<br />
dell'evasione.<br />
Ma se Passera parla di incentivi<br />
fiscali, Monti non ne fa alcun<br />
accenno. Ieri ha sottolineato<br />
che in Italia con il suo governo<br />
sono state messe in atto riforme<br />
che mirano a rendere più<br />
facile e meno ostacolata la crescita<br />
e migliorare la produttività<br />
di tutto il paese: semplificazione,<br />
lavoro, pensioni. Imprese<br />
e sindacati, quindi, facciano<br />
la propria parte. E gli incontri<br />
serviranno, ha spiegato Monti,<br />
ad attirare la loro attenzione<br />
sulla dinamica della produttività<br />
e competitività.<br />
Temi di cui le imprese ben conoscono<br />
la portata e sono determinate<br />
ad affrontare: la strada<br />
maestra è l'accordo del 28 giugno<br />
dell'anno scorso su erga omnes<br />
dei contratti aziendali, possibilità<br />
di modificare i contratti<br />
nazionali, rappresentatività.<br />
Difficile però essere più competitivi<br />
con cuneo fiscale che pesa<br />
sul costo del lavoro tra i più alti<br />
al mondo, secondo le classifiche<br />
dell'Ocse. E proprio per recuperare<br />
produttività le aziende<br />
sollecitano il rifinanziamento<br />
della detassazione dei premi<br />
di risultato. Quanto alle semplificazioni,<br />
infrastrutture e giustizia<br />
civile, altri argomenti che<br />
sul capitolo crescita sono stati<br />
messi nero su bianco nel documento<br />
delle imprese di inizio<br />
agosto, il percorso si è avviato.<br />
Ma si tratta ancora di primi passi.<br />
E le imprese attendono anche<br />
che si concretizzino le azioni<br />
del governo sui ritardi dei pagamenti<br />
della Pa. Mentre la riforma<br />
del lavoro, che non è piaciuta<br />
alle imprese, sta già dimostrando<br />
le prime increspature.<br />
Ieri anche dalla Cisl è arrivata<br />
una sollecitazione al governo a<br />
mettere risorse: «L'appello di<br />
Passera va colto, ma il governo -<br />
ha detto Luigi Sbarra, Cisl - non<br />
può limitarsi a fare il tifoso».<br />
RIPPODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 27 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Pagina 10
pressunE<br />
Contratti e produttività<br />
LA DIFFUSIONE DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE<br />
Percentuale di imprese per numero di addetti e per settore<br />
ll'erldOIS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
N.addetti Imprese, dati in %<br />
I settori, dati in %<br />
Industria Servizi<br />
26,7 14,7<br />
N<br />
Totale<br />
settori<br />
22,2<br />
Pagina 28 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
SALE IL COSTO DEL LAVORO<br />
Clup. Settore manifatturiero<br />
140<br />
120<br />
110<br />
90<br />
80<br />
'97 '99 '01 '03 '05 '07 '09'11<br />
130<br />
Germania<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Fonte: Centro studi Confindustria<br />
Pagina 10
ROMA<br />
pressunE<br />
Un appello all'Europa.<br />
Per chiedere di potenziare la<br />
competitività dell'economia<br />
e rilanciare l'imprenditorialità,<br />
con politiche orientate al<br />
mercato e con riforme strutturali.<br />
È ciò che chiedono in una<br />
dichiarazione congiunta la<br />
Confindustria italiana, quelle<br />
tedesche, Bda-Bdi, la spagnola<br />
Ceoe, la francese Medef, in<br />
vista del consiglio direttivo<br />
della Bce di domani, dal titolo<br />
«In Europe and the Euro we<br />
trust», firmata dai direttori generali<br />
delle organizzazioni.<br />
La premessa è che il mondo<br />
delle imprese ritiene la competitività<br />
industriale la «chiave<br />
per una rapida ripresa della<br />
produzione nella zona euro e<br />
per la creazione di posti di lavoro».<br />
Da qui l'invito alle istituzioni<br />
europee e ai rispettivi<br />
governi ad «accelerare e dare<br />
una maggiore urgenza» ad<br />
azioni decisive per salvaguardare<br />
il progetto dell'euro, «risolvendo<br />
la mancanza di fiducia<br />
nell'Unione monetaria».<br />
Competitività, crescita, posti<br />
di lavoro secondo le imprese<br />
devono essere una priorità e<br />
serve una strategia da parte<br />
della Ue che realizzi questo<br />
obiettivo al più presto. Tanto<br />
più velocemente il riequilibrio<br />
e il consolidamento fiscale<br />
mostreranno i loro effetti, è<br />
scritto nel testo, tanto più rapidamente<br />
tornerà la crescita e<br />
la fiducia nell'euro.<br />
I governi dei singoli paesi<br />
dovranno impegnarsi per rafforzare<br />
l'architettura dell'euro<br />
e per un'Europa più integrata,<br />
dal punto divista economico<br />
e politico. È la ricostruzione<br />
della fiducia, secondo le<br />
Confindustrie dei quattro paesi<br />
Ue, il tema al centro della politica<br />
in Europa e nell'eurozona:<br />
fiducia da parte dei mercati<br />
nella solvibilità della zona<br />
euro, da parte delle popolazioni<br />
sull'efficacia dei rimedi, fiducia<br />
dei paesi garanti della<br />
zona euro nei confronti di<br />
quelli che usano le garanzie<br />
sulla loro capacità di fare le riforme<br />
e aumentare la competitività.<br />
Alcuni indicatori mostrano<br />
questo trend positivo:<br />
la disciplina dibilancio e le ri-<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
forme strutturali stanno cominciando<br />
a funzionare. Lo<br />
stato d'animo attuale è ingiustificato<br />
e deve essere invertito.<br />
L'instabilità de i mercati deve<br />
essere ridotta, utilizzando,<br />
incalzano le imprese, tutti gli<br />
strumenti a disposizione sia<br />
della Bce che dell'Esm.<br />
Le Confindustrie apprezzano<br />
il ruolo che sta svolgendo<br />
la Bce nella ricostruzione della<br />
fiducia, «assicurandosi che<br />
i mercati dei capitali riconoscano<br />
sia un miglioramento<br />
economico e fiscale, sia la serietà<br />
della coesione dei membri<br />
dell'unione monetaria».<br />
Secondo le imprese la Bce dovrebbe<br />
agire in concomitanza<br />
con il Meccanismo europeo<br />
di stabilità (Esm): dovranno<br />
diventare i pilastri della<br />
politica monetaria e fiscale<br />
della zona euro, con ruoli differenti<br />
ma complementari.<br />
La Bce può intervenire nei<br />
mercati secondari se e quando<br />
il suo mandato lo permette<br />
e se e quando ritiene necessario<br />
il supporto dell'Esm per<br />
assicurare la stabilità dell'euro.<br />
Una supervisione bancaria<br />
«forte e diligente» porterà<br />
ulteriore stabilità e prevedibilità<br />
dei mercati.<br />
N. P.<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
L'ALLARME ILD<br />
Disoccupazione<br />
giovanile al 12,9%<br />
entro il 2017<br />
La disoccupazione giovanile<br />
peggiora a livello globale:<br />
per l'organizzazione internazionale<br />
del lavoro (fio),<br />
raggiungerà il 12,9% entro il<br />
2017, ovvero 0,2 punti sopra<br />
le previsioni del 2012. Ne i paesi<br />
avanzati scenderà dal 17,5%<br />
di quest'anno al 15,6% del<br />
2017, restando sopra al periodo<br />
precrisi (12,5% del 2007).<br />
Ma ciò è dovuto al fatto che<br />
numerosi giovani hanno<br />
smesso di cercare un'occupazione,<br />
perché scoraggiati.<br />
Pagina 29 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Le Confindustrie Ue<br />
lanciano l'appello:<br />
«Più integrazione»<br />
Pagina 10
press LinE<br />
S°Ierld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Strumenti appetibili se combinati con la detassazione dei premi<br />
Una chance nei contratti decentrati<br />
Giorgio Pogliotti<br />
ROMA<br />
Per aumentare la produttività<br />
il governo Monti preme sulle<br />
intese tra le parti sociali a livello<br />
di contrattazione decentrata,<br />
che attualmente interessano<br />
circa il 5O% dei lavoratori<br />
delle imprese di dimensioni medio-grandi,<br />
ma hanno una diffusione<br />
di gran lunga inferiore tra<br />
le piccole aziende.<br />
Si tratta di uno dei punti chiave<br />
dell'agenda per la crescita<br />
che sarà affrontato nel vertice<br />
odierno di Palazzo Chigi con le<br />
imprese. Un quadro chiaro del<br />
fenomeno è contenuto nella rilevazione<br />
del Centro studi di<br />
Confindustria che evidenzia<br />
come nel 2011 il 22,2% delle imprese<br />
associate - con il 53,9%<br />
dei dipendenti del sistema confindustriale<br />
- ha applicato un<br />
contratto aziendale con contenuti<br />
economici. La diffusione<br />
non solo è maggiore nell'industria<br />
in senso stretto (un'impresa<br />
su tre) - rispetto ai servizi<br />
(un'impresa su sei) -, ma cresce<br />
con l'aumentare delle dimensioni<br />
aziendali: la percentuale<br />
è del 10,6% tra le aziende<br />
fino a15 addetti, sale al 32,3% tra<br />
quelle medie, raggiunge il<br />
67,8% tra quelle con oltre 100<br />
addetti, con il picco del 75,3%<br />
nelle grandi imprese industriali.<br />
Tuttavia nell'ultimo triennio<br />
il C sc ha registrato una progressiva<br />
diminuzione della diffusione<br />
«probabilmente dovuta a ritardi<br />
nel rinnovo di accordi<br />
MFFU.SION E UMITATA<br />
Gli accordi aziendali<br />
interessano la metà degli<br />
addetti delle grandi imprese<br />
mentre sono ancora poco<br />
utilizzati tra le piccole<br />
aziendali nelle imprese maggiormente<br />
in crisi»; si è passati<br />
dal 31,9% (2009) al 27,8%<br />
(2010), al 22,2% (2011). Quanto<br />
all'incidenza, essa segue la dinamica<br />
della retribuzione media<br />
lorda annua che per i dipendenti<br />
a tempo pieno nelle imprese<br />
di Confindustria nel 2010 era<br />
pari a 24.647 euro per gli operai,<br />
a 34.181 euro per gli impiegati,<br />
a 57.763 euro per i quadri e<br />
122.038 per i dirigenti. Gli importi<br />
annuali dei premi variabili<br />
sono di 753 euro per gli operai<br />
(i13,1%), di 1.318 euro per gli impiegati<br />
(il 3,9%), 2.914 euro per i<br />
quadri (5%) e 8.210 euro per i dirigenti<br />
(6,7%). Il totale di premi<br />
e bonus oscilla dal 7,3% degli<br />
operai al 10,8% dei dirigenti.<br />
Le dimensioni del tessuto<br />
produttivo italiano rappresentano<br />
uno dei principali ostacoli<br />
alla diffusione della contrattazione<br />
di secondo livello. Che è<br />
Pagina 30 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
maggiormente "appetibile"<br />
con l'incentivo della detassazione<br />
allo% del premio di produttività<br />
e lo sgravio contributivo<br />
per le imprese. Tuttavia le risorse<br />
disponibili sono state tagliate<br />
dal precedente governo con<br />
la legge di stabilità. E stato ridotto<br />
il tetto di reddito per poter<br />
beneficiare della detassazione<br />
(da 40mila a 3o mila euro), e<br />
l'importo soggetto alla cedolare<br />
secca (da 6mila a2.500 euro).<br />
Con l'effetto di escludere operai<br />
qualificati e impiegati dal beneficio<br />
fiscale. Quanto alla decontribuzione,<br />
il massimale della<br />
retribuzione oggetto dello<br />
sgravio che nel 2008 era pari al<br />
3% della retribuzione, è stato ridotto<br />
al 2,5%.Imprese e sindacati<br />
chiedono più risorse per favorire<br />
la diffusione della contrattazione<br />
aziendale e, con essa,<br />
l'aumento della produttività.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 10<br />
«Più sfiwzi da imprese e sindacati»
pressunE<br />
ll'erldOIS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
RIFORME<br />
Province, l'unione farà la forza<br />
Resistenze politiche e ricorsi giudiziari non impediscano il riordino<br />
di Valerio Onida<br />
cno di un anno fa il &ere-<br />
/ to salva Italia, raccoglien-<br />
do la spinta di una campa-<br />
À. mediatica per l'abolizione<br />
delle Province, come "simbolo"<br />
della lotta contro i costi della politica,<br />
prevedeva la sostanziale scomparsa,<br />
in tutte le Regioni, grandi e piccole,<br />
di questi enti, svuotati di funzio -<br />
ni e perciò ridotti, in tal modo sì, a "enti<br />
inutili": a Lutto a vantaggio non tanto<br />
degli ottomila Comuni, quanto di<br />
un nuovo accentramento dell'amministrazione<br />
locale in capo alle Regioni.<br />
Un disegno francamente in contrasto<br />
con la Costituzione.<br />
Ora il nuovo decreto legge del Gov<br />
erno, approvato dal Parlamento<br />
all'inizio di agosto, ha corretto saggiamente<br />
il tiro: non più svuotamento in<br />
vista della soppressione di tutte le<br />
Province, ma riordino della loro mappa,<br />
attraverso la soppressione per accorpamento<br />
di quelle al di sotto di<br />
certi limiti di dimensione territoriale<br />
e demografica, accompagnato dalla<br />
conferma delle fondamentali funzioni<br />
di "area vasta" in capo alle Province<br />
superstiti, nonché, finalmente,<br />
dall'avvio concreto del procedimento<br />
per la istituzione in dieci aree del<br />
paese delle Città metropolitane, destinate<br />
a loro volta a sostituire le rispettive<br />
Province.<br />
In questi giorni i Consigli regionali<br />
delle autonomie locali sono chiamati<br />
a formulare una ipotesi di riordino,<br />
sulla cui base le singole Regioni dovranno<br />
avanzare le loro proposte, destinate<br />
a sfociare entro ottobre in un<br />
provvedimento legislativo statale di<br />
carattere generale.<br />
Giàperò sono comparse le resistenze<br />
delle piccole Province destinate a<br />
fondersi, e si moltiplicano i ricorsi<br />
giurisdizionali diretti a contestare la<br />
legge che ha disposto il riordino, invocando<br />
presunte lesioni di autonomia<br />
e di "specificità" territoriali.<br />
Intendiamoci: non è che non si possano<br />
nutrire dubbi sulla congruità in<br />
assoluto dei nuovi requisiti dimensio-<br />
nali (almeno 2.500 chilometri quadrati<br />
di territorio e almeno 35omila abitanti)<br />
e sul carattere rigido di tali criteri,<br />
destinati a trovare applicazione<br />
in tutte le aree e in tutte le Regioni del<br />
paese. Ben si sa che non esiste in natura<br />
la "dimensione ottimale" astratta<br />
degli enti di autogoverno territoriali<br />
(nemmeno degli Stati: sappiamo come<br />
esistano Stati più piccoli di molte<br />
nostre Regioni), ma esiste una grande<br />
varietà di situazioni.<br />
L'ESCALAnCM<br />
Nel 1948 gli enti erano 91<br />
(compresa Trieste<br />
«Territorio libero»)<br />
Oggi, dopo il boom degli anni<br />
Novanta, sono 109<br />
h<br />
' r<br />
La spending review<br />
Il 7 agosto è stata approvata la legge<br />
135/12, che converte i l decreto-legge<br />
95/12 sulla revisione della spesa pubblica.<br />
A /<br />
Le Province da accorpare<br />
La legge regola uno degli aspetti più<br />
delicati della spending review: i I riordino<br />
che consente di accorpare le 64 Province<br />
con meno di 350mila abitanti o con<br />
un'estensione territoriale inferiore a<br />
2.500 chilometri quadrati.<br />
ottob ce<br />
Per le Regioni a statuto ordinario<br />
Per il riordino, le Regioni a statuto<br />
ordinario hanno tempo fino a113 ottobre e<br />
quelle a statuto speciale fino al gennaio<br />
2013.11 termine non è perentorio e<br />
probabilmente non sarà rispettato: solo<br />
dieci giorni prima scadrà iltempo a<br />
disposizione delle Regioni per avanzare le<br />
proposte di riordino territoriale.<br />
La storia è spesso più forte della geometria<br />
degli economisti o dei riformatori<br />
che dividono il territorio tracciando<br />
delle righe sulla carta geografica.<br />
E se all'esito del riordino risultasse<br />
riconosciuta l'identità storica di<br />
qualche territorio provinciale con soli<br />
duemila chilometri quadrati di superficie<br />
o soli 25omila abitanti non ci<br />
sarebbe affatto da gridare allo scandalo.<br />
Come non vi sarebbe, peraltro, da<br />
gridare allo scandalo (anzi, sarebbe<br />
del tutto razionale) se si abolissero<br />
tout court le Province (come già avvenne<br />
nel 1945 in Valle d'Aosta) nelle<br />
Regioni più piccole, come il Molise o<br />
la Basilicata.<br />
La Provincia serve per le funzioni<br />
di "arca vasta": ma se la circoscrizione<br />
regionale già costituisce una idonea<br />
area vasta, non v'è motivo perché<br />
coesistano due livelli di governo, la<br />
Regione e la Provincia.<br />
In ogni caso non si può negare la<br />
legittimità e l'utilità del "riordino".<br />
Né si può ritenere che la Costituzione,<br />
la quale rimette alla legge dello<br />
Stato, oltre alla determinazione delle<br />
funzioni fondamentali degli enti<br />
locali, l'approvazione o meno, in base<br />
a una visione generale degli interessi<br />
del Paese, delle iniziative comunali<br />
per la istituzione di nuove Province<br />
o per la modifica di quelle esistenti,<br />
neghi invece al Parlamento il<br />
potere di sopprimere o accorpare<br />
Province esistenti, in un disegno generale<br />
dirazionalizzazione delle funzioni<br />
e della spesa, anche senza l'iniziativa<br />
e l'accordo dei Comuni interessati<br />
(la cui voce, insieme a quella<br />
delle Regioni, pure deve essere sentita,<br />
dentro e fuori del Consiglio delle<br />
autonomie locali).<br />
Per quanto si possa considerare<br />
"rozzo" il requisito dimensionale fissato<br />
con la delibera del Governo (e<br />
per quanto sia vero che a ogni Provincia<br />
non devono necessariamente corrispondere<br />
anche uffici statali decentrati<br />
come le Prefetture), si dovrà riconoscere<br />
la legittimità di un ridisegno<br />
complessivo delle autonomie territoriali,<br />
e ammettere che da qualche<br />
Pagina 31 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
parte bisogna ben cominciare, se si<br />
vuole contrastare decisamente il frutto<br />
dei frazionismi localistici che troppo<br />
a lungo hanno prevalso nel paese.<br />
Le Province erano, nel 1948, 91 (compresa<br />
Trieste, momentaneamente<br />
"Territorio libero", ed esclusa Aosta,<br />
divenuta Regione): da allora - anzi, essenzialmente<br />
a partire dagli anni Novanta,<br />
nonostante nel frattempo le comunicazioni<br />
sul territorio siano diventate<br />
certamente più agevoli e rapide<br />
- una raffica di iniziative accolte<br />
dal Parlamento (o dal Consiglio regionale,<br />
dove l'autonomia speciale lo<br />
consentiva) ha condotto alla creazione<br />
di ben 18 nuove Province (otto solo<br />
nel 1992), di ridotte e anche ridottissime<br />
dimensioni, fino ad arrivare<br />
alle attuali 109. Ma - ci si domanda - è<br />
ragionevole che la Sardegna passi<br />
d'un colpo da quattro a otto Province;<br />
che il Piemonte passi da sei Province<br />
a otto, la Lombardia da nove a<br />
dodici; che si costituiscano nuove<br />
Province la cui denominazione fa riferimento<br />
a tre diverse città, come<br />
Barletta-Andria-Trani, rivelando<br />
che dietro, più che un'identità territoriale,<br />
sembrano esservi le ambizioni<br />
di tanti piccoli nuovi "capoluoghi";<br />
che nel territorio di Monza, facente<br />
parte palesemente dell'area metropolitana<br />
di Milano, si costituisca invece,<br />
otto anni dopo che la Costituzione<br />
ha previsto la creazione delle Città<br />
metropolitane, la nuova Provincia<br />
della Brianza?<br />
Ecco perché, sarà rozzo il criterio<br />
adottato, ma è difficile negare che, se<br />
sivuole conseguire il risultato, non ci<br />
sono molte altre strade praticabili. È<br />
quindi auspicabile che resistenze politiche<br />
e azioni giudiziarie non impediscano<br />
di raggiungerlo. Il Governo<br />
ha ottenuto un successo forse inatteso<br />
con la soppressione dei piccoli Tribunali<br />
e delle sezioni staccate di Tribunale:<br />
è da augurarsi che il più arduo<br />
passaggio del riordino delle circoscrizioni<br />
provinciali e della creazione<br />
delle Città metropolitane segni<br />
un nuovo successo.<br />
Pagina 14
pressunE<br />
S°Ierld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Emergenza terremoto Ordinanza di Errani, stanziati 7,5 milioni<br />
Macerie del sisma per l'autostrada<br />
Ilaria Vesentini<br />
BOLOGNA<br />
La scia di macerie lasciata<br />
dal sisma in <strong>Emilia</strong> potrebbe diventare<br />
un'opportunità per realizzare<br />
l'autostrada regionale Cispadana.<br />
Dalla distruzione alla<br />
costruzione, insomma, sfruttando<br />
le mille tonnellate di calcinacci,<br />
pietre, mattoni che vengono rimosse<br />
ogni giorno nei comuni<br />
terremotati. Lo prevede l'ordinanza<br />
34 ufficializzata ieri dal<br />
commissario e presidente della<br />
Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna, Vasco<br />
Errani, stabilendo anche una<br />
copertura economica di 7,5 milioni<br />
di euro per le attività di rimozione<br />
e trattamento delle macerie,<br />
pari a un prezzo di gestione<br />
di circa 5o euro a tonnellata.<br />
I tecnici dell'infrastruttura au-<br />
tostradale che collegherà il casello<br />
<strong>Reggio</strong>lo-Rolo dell'A22 alla<br />
barriera di Ferrara Sud sull'Ai3<br />
stanno già monitorando le caratteristiche<br />
geotecniche del materiale<br />
finora raccolto nel cratere<br />
per valutarne la portanza e quindi<br />
la funzionalità come rilevato<br />
stradale. A sua volta l'Arpa<br />
(l'agenzia regionale per l'ambiente)<br />
«sta verificando settimanalmente<br />
le caratteristiche chimicofisiche<br />
delle macerie che portiamo<br />
e smistiamo nei tre siti di Medolla,<br />
Fossoli di Carpi e Mirandola<br />
per certificarne la sicurezza in<br />
vista di un successivo utilizzo.<br />
Qui finora abbiamo già portato<br />
42mila tonnellate di macerie, ma<br />
le richieste di rimozione da parte<br />
dei sindaci aumentano di giorno<br />
in giorno», spiega Paolo Ganassi,<br />
dirigente Servizi ambientali di<br />
Aimag, la multiutility di Mirandola<br />
che gestisce il ciclo integrato<br />
dei rifiuti proprio nell'epicentro<br />
del sisma, l'area nord del Mo-<br />
denese (serve n comuni, tutti terremotati).<br />
Aimag è il principale operatore<br />
coinvolto nel cratere nel recupero<br />
e trattamento delle macerie<br />
(si dovrà far carico del 6o% delle<br />
attività): 35o richieste di rimozione<br />
già ricevute dai comuni (una<br />
quarantina in più ogni settimana),<br />
32o sopralluoghi fatti e 130<br />
cantieri liberati, con una media<br />
di 15-20 cantieri a settimana.<br />
L'opera di "smassamento", ossia<br />
di estrazione dai calcinacci di b eni<br />
personali e di valore rallenta<br />
molto le operazioni (Aimag, come<br />
le altre multiutility al lavoro,<br />
da Cmv Servizi a Ferrara a Geovest<br />
ed Hera si avvale di ditte terze<br />
specializzate) anche se l'obiettivo<br />
dell'ordinanza di Errani mirerebbe<br />
a fare in fretta e a massimizzare<br />
il recupero. «Aspettavamo<br />
questo provvedimento da un<br />
mese - nota Ganassi - non abbiamo<br />
ancora fatturato un euro ma<br />
ci siamo impegnati con la Regio-<br />
Pagina 32 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
ne a lavorare ai costi, con utile zero<br />
e una rendicontazione quasi<br />
maniacale, al fine di garantire la<br />
trasparenza. Sapremo a giorni se<br />
il materiale recuperato sarà adatto<br />
ai lavori della Cispadana, ma<br />
in caso contrario ci saranno altri<br />
cantieri in cui utilizzarlo».<br />
Ieri la Giunta regionale ha ribadito<br />
anche il proprio impegno<br />
per chiudere entro ottobre tutte<br />
le tendopoli e ha annunciato l'arrivo,<br />
a breve, non solo dell'ordinanza<br />
con gli aiuti alle imprese<br />
ma anche di una legge regionale<br />
che, d'intesa con i sindaci e le soprintendenze,<br />
disciplini la ricostruzione<br />
nei centri storici e nelle<br />
zone rurali. Entro la settimana,<br />
infine, sarà aperta online la "white<br />
list", la lista di merito per le imprese<br />
che intendono partecipare<br />
ai lavori di ricostruzione finanziati<br />
con fondi pubblici e prevenire<br />
così le infiltrazioni mafiose.<br />
73ana<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 38
pressunE<br />
ll'erldOIS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Pmi, arriva a fine mese<br />
il visto unico ambientale<br />
La banca dati per gli appalti attiva entro l'anno<br />
Davide Colombo<br />
Andrea Gagliardi<br />
Attuazione delle semplificazioni.<br />
È il dossier più corposo nel<br />
fascicolo del ministero della Pa<br />
che sta ancora limando la griglia<br />
dei provvedimenti da portare al<br />
Cdm di oggi pomeriggio. Uno<br />
dei primi regolamenti in agenda<br />
è l'autorizzazione unica ambientale<br />
per le Pmi. Il nuovo visto (da<br />
adottare insieme ai ministeri<br />
dell'Ambiente e dello Sviluppo)<br />
eviterà le sovrapposizioni di passaggi<br />
tra comuni, province e altre<br />
strutture pubbliche, con<br />
un'unica autorizzazione per acque<br />
reflue, emissioni inquinanti<br />
e impatto acustico, da parte dello<br />
sportello unico per le imprese.<br />
Doveva essere approvato entro<br />
il io agosto, in attuazione del Dl<br />
Semplifica Italia. Arriverà entro<br />
fine mese. Così come la direttiva<br />
che sancisce l'obbligo di pubblicare<br />
la modulistica di tutte le autorizzazioni<br />
amministrative,<br />
con l'indicazione del responsabile<br />
del procedimento. Atteso entro<br />
settembre anche il decreto<br />
Priorità semplificazioni<br />
Quello delle semplificazioni,<br />
nuove o da attuare, è il dossier<br />
più corposo nelfascicolo del<br />
ministero della Pa. Tra le misure<br />
attuative più importanti c'è<br />
l'autorizzazione unica<br />
ambientale per le Pmi, il decreto<br />
sullo scambio di pratiche per via<br />
telematica da parte delle Pa, i<br />
decreti di semplificazione in<br />
materia di autorizzazioni per<br />
l'esercizio delle attività<br />
economiche, la banca dati sugli<br />
appalti. Tra le nuove misure, da<br />
realizzare con il Mise, la nascita<br />
della Isrl e la creazione di un<br />
"Desk investitori esteri"<br />
I provvedimenti per la Pa<br />
Sono le misure attuative chieste<br />
ai tecnici di palazzo Vidoni<br />
sullo scambio di pratiche per via<br />
telematica da parte delle pubbliche<br />
amministrazioni (in questo<br />
caso palazzo Vidoni ha un ruolo<br />
di concerto con il Viminale) che<br />
garantirà tempi più rapidi nella<br />
trascrizione degli atti di stato civile,<br />
nella cancellazione e iscrizione<br />
alle liste elettorali e nei<br />
cambi di residenza. Nell'agenda<br />
del ministero guidato da Filippo<br />
Patroni Griffi è fissato a ottobre<br />
il via libera ai decreti di semplificazione<br />
in materia di autorizzazioni<br />
per l'esercizio delle attività<br />
economiche e di controlli sulle<br />
imprese. Entro fine anno sarà invece<br />
avviata la banca dati sugli<br />
appalti. Mentre, sul fronte della<br />
spending review, entro il 31 ottobre<br />
sarà approvata la direttiva<br />
sul riordino delle province. A seguire<br />
(entro il 2012) il trasferimento<br />
delle risorse e delle funzioni<br />
dalla province soppresse.<br />
Non ci sono però solo i regolamenti<br />
attuativi dileggi già entrate<br />
in vigore. Sono in cantiere anche<br />
nuove misure, da realizzare soprattutto<br />
insieme con il ministe-<br />
Pagina 33 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
ro dello Sviluppo. A partire dal<br />
provvedimento finalizzato alla<br />
nascita della Isrl (dove la "i" sta<br />
per innovazione): una società<br />
semplificata, che potrà adottare<br />
uno statuto standard e costituirsi<br />
online con una comunicazione direttamente<br />
alla Camera di commercio.<br />
E dalla creazione di un<br />
"Desk investitori esteri" presso<br />
uffici dell'Ice nelle principali piazze<br />
internazionali. Insieme ai Beni<br />
culturali si lavora invece alla semplificazione<br />
delle procedure per i<br />
via libera paesaggistici. Mentre<br />
nell'ambito del processo collegato<br />
all'Agenda digitale, appannaggio<br />
dello Sviluppo economico, i<br />
tecnici di palazzo Vidoni lavorano<br />
al lancio della nuova carta di<br />
identità elettronica: documento<br />
unificato in cui far confluire carta<br />
d'identità, carta nazionale dei servizi,<br />
compreso il codice fiscale, e<br />
tessera sanitaria. Una card che entrerà<br />
in vigore non appena saranno<br />
sciolti i nodi sulla copertura finanziaria<br />
e sull'eventuale contributo<br />
da chiedere ai cittadini.<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 4
pressunE<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Tipo di atto Argomento Stato /',periodo<br />
di scadenza<br />
o presentazione<br />
DDL di ratifica dell'Accordo tra<br />
la Repubblica Italiana e il<br />
Niger<br />
DDL di ratifica tra Italia e<br />
Gabon in materia di<br />
eliminazione di doppie<br />
imposizioni fiscali<br />
DDL di ratifica dell'Accordo<br />
culturale fra Italia e Malta<br />
DDL di ratifica dell'Accordo in<br />
materia ambientale fra Italia e<br />
Cipro<br />
DDL di ratifica del Trattato fra<br />
l'Italia e il Brasile<br />
DDL di ratifica dell'Accordo tra<br />
Italia e Repubblica del Cile<br />
DDL di ratifica contro le doppie<br />
imposizioni tra Italia e Cuba<br />
2 DDL di ratifica nel settore<br />
della giustizia tra Italia e<br />
Egitto<br />
Disegno di legge quadro in<br />
materia di infrastrutture e<br />
trasporti<br />
Lotta contro [a criminalità, traffico di<br />
stupefacenti e tratta di esseri umani<br />
Eliminazione doppia imposizione<br />
secondo un modello consolidato OCSE<br />
Entro dicembre<br />
Si sta completando il<br />
concerto<br />
interministeriale Entro<br />
dicembre<br />
Cooperazione culturale Si sta completando il<br />
concerto<br />
interministeriale Entro<br />
dicembre in Cdm<br />
Cooperazione in materia ambientale Si sta completando il<br />
concerto<br />
interministeriale Entro<br />
dicembre<br />
Trasferimento dei detenuti Si sta completando il<br />
concerto<br />
interministeriale Entro<br />
dicembre<br />
Cooperazione scientifica e tecnologica Entro dicembre<br />
Eliminazione doppia imposizione<br />
secondo un modello consolidato OCSE<br />
Estradizione e assistenza giudiziaria<br />
Deleghe de[ quadro normativo in<br />
materia dei contratti pubblici, in<br />
materia di edilizia e governo de[<br />
territorio, in materia di circolazione<br />
stradale<br />
Schema di decreto legislativo Modifiche de[ Eilgs 18 aprile 2011, n. 59<br />
e de[ Eilgs 21 novembre 2005, n. 286<br />
Schema di decreto legislativo recepimento direttiva 2010/40/UE sul<br />
quadro generale per [a diffusione dei<br />
sistemi di trasporto intelligenti<br />
Schema di decreto legislativo recepimento della direttiva<br />
2010/65/UE relativa alle formalità di<br />
dichiarazione delle navi in arrivo o in<br />
partenza da porti degli Stati membri<br />
Schema di decreto del<br />
Presidente della Repubblica<br />
Schema di decreto del<br />
Presidente della Repubblica<br />
Modifiche a[ regolamento de[ codice<br />
della strada, in materia di attrezzature<br />
delle macchine agricole<br />
Modifiche a[ regolamento de[ codice<br />
della Strada, in materia di commissioni<br />
mediche locali<br />
Schema di DPR Regolamento per [a disciplina de[<br />
procedimento di approvazione dei<br />
progetti e de[ controllo sulla<br />
costruzione e ['esercizio degli<br />
sbarramenti di ritenuta<br />
Schema di decreto legislativo Organismo di Conciliazione de[<br />
Servizio europeo di te[epedaggio (SET)<br />
Schema di decreto legislativo disciplina sanzionatoria delle<br />
violazioni delle disposizioni de[<br />
regolamento relativo ai diritti e agli<br />
obblighi dei passeggeri nel trasporto<br />
ferroviario<br />
Entro dicembre<br />
Entro dicembre<br />
(Esame definitivo)<br />
Pagina 34 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Scaduta il 27 febbraio<br />
2012. Delega inserita<br />
nella Comunitaria 2011<br />
Scaduta il 19 maggio<br />
2012. Delega inserita<br />
nel disegno di Legge<br />
Comunitaria 2011<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Pagina 4
pressunE<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Típo di atto Stato Periodo<br />
di scadenza<br />
o Presentazione<br />
Decreto ministeriale Ricognizione dei siti attualmente<br />
classificati di interesse nazionale<br />
D.P.R. Parco Nazionale Costa Teatina<br />
Istruttoria avviata.<br />
Entro i116 dicembre<br />
Entro i131 dicembre<br />
Schema di decreto legislativo Prevenzione di incidenti e Tavolo di<br />
inconvenienti nei settore coordinamento chiuso.<br />
dell'aviazione civile Entro i117 gennaio<br />
Provvedimenti da iscrivere al Preconsiglio<br />
Decreto legislativo di cui<br />
all'articolo 11, comma 2, della<br />
Legge n. 217/2011 (Legge<br />
comunitaria 2010)<br />
La revisione e il riordino della<br />
legislazione relativa ah concessioni<br />
demaniali marittime<br />
tts. ,; s k.<br />
\ -\\<br />
Schema di decreto legislativo Disciplina sanzionatoria per La<br />
violazione delle disposizioni di cui ai<br />
regolamento (CE) n.1069/2009<br />
. ,<br />
\ ■ „ "7"...§$ , ‘"<br />
;<br />
Testo predisposto e<br />
trasmesso alle<br />
Amministrazioni<br />
concertanti nel mese di<br />
maggio 2012, Entro<br />
dicembre<br />
Approvazione<br />
preliminare CdM<br />
26/06/12<br />
Entro dicembre<br />
L\<br />
Vari Codice dei turismo Costituzione di un<br />
Gruppo di lavoro. Entro<br />
dicembre<br />
Schemi di decreti legislativi Attuazione degli Statuti delle Regioni<br />
ad autonomia differenziata<br />
Entro dicembre<br />
Modifiche sulla base dei dati<br />
del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi<br />
Schema di Decreto del<br />
Presidente della Repubblica di<br />
esecuzione e attuazione ai<br />
sensi dell'art.4, co.1 del Dlgs<br />
n.208 del 2011<br />
Dpcm recante regolamento ex<br />
art. 17, co.2, legge n.400 del<br />
1988<br />
Schema di Dlgs "2 ° Correttivo"<br />
del Dlgs n.66 del 2010<br />
Disciplina dei contratti pubblici relativi<br />
a Lavori, servizi e forniture nei settori<br />
della difesa e della sicurezza in<br />
attuazione della direttiva comunitaria<br />
"Regolamento Lavori, servizi e forniture<br />
teatri operativi"<br />
Riduzione del 10% delle dotazioni<br />
organiche dei personale delle forze<br />
armate<br />
Acquisito parere del<br />
Consiglio superiore dei<br />
lavori pubblici e<br />
attualmente in fase di<br />
concertazione<br />
ministeriale (Esame<br />
preliminare)<br />
(Esame preliminare)<br />
Codice dell'ordinamento militare Avviato al concerto<br />
interministeriale<br />
(Esame preliminare)<br />
Schema di DPR Privatizzazione deWUNUCI(unione<br />
nazionale ufficiali in congedo d'Italia)<br />
Pagina 35 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
In fase di concertazione<br />
interna al ministero<br />
(Esame preliminare)<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Pagina 4
pressunE<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
lbo di atto Argomento' Stato I periodo<br />
di scadenza<br />
o Presentazione<br />
Schema di DPR Privatizzazione dell'ONFA (Opera<br />
nazionale per i figli degli aviatori)<br />
Schema di ddl di delega Revisione del Codice penale militare<br />
di pace<br />
Schema di DPR recante disposizioni in materia di<br />
poteri speciali sugli assetti societari<br />
nei settori della difesa e della sicurezza<br />
nazionale, nonché per Le attività di<br />
rilevanza strategica nei settori<br />
dell'energia, dei trasporti e delle<br />
comunicazioni<br />
Schema di ddl In materia di responsabilità del<br />
personale, civile e militare, pilota e<br />
addetto al controllo del traffico aereo<br />
Schema di ddl Ratifica dell'emendamento all'articolo<br />
16 dell'accordo di Farnborough<br />
Recepimento delle direttive europee<br />
Schema di DPR Riordino degli organi collegiali e degli<br />
organismi istituiti con Legge o con<br />
regolamento operanti presso il<br />
ministero della Salute<br />
Modifica al decreto legislativo Assunzione di personale non di ruolo<br />
16 aprile 1994, n.297 presso Le scuole italiane statali<br />
all'estero<br />
Modifica dell'art.7 della legge<br />
n. 401 del 1990 ("Rifoma<br />
degli Istituti italiani di cultura<br />
e interventi per la promozione<br />
della cultura e della lingua<br />
italiane all'estero")<br />
Estensione dell'operatività degli<br />
Istituti italiani di Cultura;<br />
assegnazione del personale APC presso<br />
rappresentanze diplomatico consolari<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Ha concluso la fase di<br />
concertazione interna<br />
al ministero<br />
(Esame preliminare)<br />
Ha concluso la fase di<br />
concertazione interna<br />
al ministero<br />
(Esame preliminare)<br />
(Esame preliminare)<br />
Predisposto un tra<br />
amministrazioni<br />
(Esame preliminare)<br />
In fase di concertazione<br />
interministeriale<br />
(Esame preliminare)<br />
Schema di 5 ddl Memorandum di intesa per La<br />
cooperazione in campo militare, tra<br />
governo italiano e i governi di<br />
Colombia, Mauritania, Perù, Kenia<br />
,,,,,,,,,,, ......„ , , ,....,.....1.,<br />
,— . s;s:& , .. .., „\e , , , ,,,,,,,...z. ....u.....,...e......„ ,sn<br />
n<br />
Ddl quadro Valorizzazione delle aree agricole e di<br />
contenimento del consumo del suolo<br />
Ddl Sviluppo del settore agroalimentare<br />
ed ittico<br />
Iscrizione al Consiglio Dei Ministri<br />
Decreto legge Disposizioni urgenti per promuovere Lo<br />
sviluppo del Paese mediante un più<br />
alto Livello di tutela della salute<br />
Ddl di delega<br />
Enti vigilanti e sicurezza alimentare<br />
Pagina 36 di 51<br />
In fase di concertazione<br />
con le altre<br />
amministrazioni<br />
interessate<br />
In fase di concertazione<br />
con le altre<br />
amministrazioni<br />
interessate<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Pagina 4
pressunE<br />
LE RIFORME DA ATTUARE/2<br />
Produttività<br />
via obbligata<br />
di Gian Maria Gros-Pietro<br />
ontrapporre rigore a crescita è un errore<br />
che sta perdendo forza demagogica.<br />
Senza il rigore si rischia di continuare<br />
nelle abitudini che ci hanno condotto alla minor<br />
crescita in Europa, nonostante il dilagare<br />
del debito. Ma il solo risanamento finanziario<br />
non risolve i problemi economici e sociali del<br />
Paese e, anzi, senza crescita non è neppure<br />
perseguibile, per drastico che sia il rigore.Nono<br />
stante la disciplina che ci siamo dati, il debito<br />
pubblico continua a espandersi. Il che dimostra,<br />
tra l'altro, che non possiamo fare a<br />
meno di risorse esterne, almeno nella forma<br />
del mantenimento, e dell'espansione, del credito<br />
da parte del mercato finanziario; e riporta<br />
alla necessità di mostrare insieme rigore e<br />
determinazione a riavviare la crescita.<br />
Sul rigore l'Italia ha fatto molto e i riconoscimenti<br />
internazionali non mancano. Se la fiducia<br />
dei mercati non torna (non è una fiducia<br />
completa quella che lima gli spread quando<br />
si allude alla possibilità di interventi di salvataggio)<br />
è perché sul fronte della crescita<br />
non si sono visti risultati altrettanto incisivi.<br />
CWg;;;W: Pz.30 12<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Produttività via obbligata<br />
E la ragione è semplice. Sul rigore<br />
il governo decide e, in larga<br />
parte, attua. Sulla crescita il<br />
governo può solo proporre. Ma<br />
è tempo di superare il tentativo<br />
di avanzare su una gamba sola.<br />
Il confronto fra governo e<br />
parti sociali sarà decisivo per<br />
far ripartire la crescita. Ma potrà<br />
avere successo solo se si abbandonerà<br />
sin dall'inizio il vizio<br />
che per anni ha reso inutile<br />
se non dannoso questo tipo di<br />
confronti: l'idea che il governo<br />
vi si debba presentare con una<br />
borsa da aprire in modo più o<br />
meno generoso, accontentando<br />
un po' tutti i partecipanti.<br />
Un'idea sostenibile solo fino a<br />
che i mercati finanziari hanno<br />
creduto, a torto o a ragione, che<br />
ci fosse ancora spazio per scaricare<br />
sulle generazioni future le<br />
inadempienze presenti. E praticabile<br />
solo in presenza di governi<br />
elettoralmente ricattabili.<br />
Le due condizioni oggi non<br />
esistono. I mercati non sono disposti<br />
a fmanziare ulteriori rinvii<br />
al futuro dei costi presenti,<br />
senza chiari passi verso il ritorno<br />
alla crescita. E il governo in<br />
carica è il risultato di un atto di<br />
responsabilità parlamentare,<br />
che ha voluto sottrarre l'emergenza<br />
economica al ricatto elettorale.<br />
Quindi non ci sono borse<br />
da aprire: bisogna discutere<br />
di come usare le risorse che si<br />
producono, ed eventualmente<br />
il credito aggiuntivo che<br />
un'azione decisa può attirare.<br />
Da qui la priorità assoluta: aumentare<br />
il prodotto, ossia le ore<br />
lavorate. Le risorse vanno date<br />
a chi produce, con particolare<br />
Pagina 37 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
attenzione al mondo dei giovani,<br />
il più penalizzato oggi e il più<br />
gravato prospetticamente dal<br />
cumulo di debito che è destinato<br />
a sopportare. Sappiamo tutti<br />
che per lavorare di più occorre<br />
che il mercato compri di più,<br />
ma non servirebbe fmanziare a<br />
debito beni e servizi importati:<br />
per cui è essenziale che la gestione<br />
dei flussi tolga oneri a chiproduce<br />
in Italia e aumenti disponibilità<br />
a chi quella produzione effettua.<br />
Così la crescita si sorreggerà<br />
sia sui consumi interni che<br />
sulle esportazioni. L'esiguità<br />
delle risorse invita a non deflettere<br />
dal principio di lasciare il<br />
più possibile del prodotto a chi<br />
lavora, detassando di preferenza<br />
chi esporta e chi accresce la<br />
produttività. Nondimeno serve<br />
un occhio attento al futuro e al-<br />
la competizione fra territori:<br />
premiare l'innovazione genera<br />
ritorni anche in pochi anni e sarebbe<br />
un peccato veder emigrare<br />
aziende innovative solo perché<br />
altri Paesi le premiano più<br />
efficacemente.<br />
Servono atti concreti, vanno<br />
attivati strumenti realmente<br />
esecutivi. L'autunno si presenta<br />
durissimo, non potrà essere attenuato<br />
da formulazioni legislative<br />
complesse che richiedano<br />
mesi per vedere comparire decreti<br />
attuativi in grado di collegarle<br />
alle norme esistenti, e che<br />
potrebbero impantanarsi per<br />
sempre nella palude burocratica.<br />
Attenzione quindi alla scelta<br />
degli strumenti, oltre che dei<br />
principi. E impulso alle iniziative<br />
in cui la mano pubblica può<br />
attivare risorse di mercato, come<br />
nel campo delle infrastrutture<br />
e dei nuovi strumenti fmanziari<br />
per le imprese non grandi.<br />
Gian Maria Gros-Pietro<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 1
press unE<br />
PRIMA PAGINA<br />
Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
LE REAZIONI li presidente d'oltre Secchia irritato: «L'ho saputo dai giornali, di solito si decide nelle sedi opportune»<br />
«Irrealizzabile», Con Modena è già scontro<br />
Sabattini: (Così è una micro regione or un'Aia! Pr ettira o camera di commercio»<br />
di ANDREA ZAMBRAND<br />
' ~io Sahattini, da<br />
presidente della Provincia<br />
di Modena l'altro<br />
giorno alla Festa del Pd<br />
d'oltre Secchia ipotizzava<br />
una sorta di Gran Ducato<br />
estense con <strong>Reggio</strong> e<br />
Ferrara e Modena ai centro.<br />
La proposta della sua<br />
collega Masini sembra<br />
andare controcorrente.<br />
Quale proposta?<br />
Il comitato che è stato<br />
presentato a <strong>Reggio</strong>..,<br />
Ah, lo apprendo da<br />
Ma come?<br />
Noi eravamo rimasti a tre<br />
tipi di ipotesi...<br />
Quali?<br />
<strong>Reggio</strong> e Modena; <strong>Reggio</strong>-Modena-Ferrara<br />
e una<br />
sorta di micro Regione Emilio_<br />
da Piacenza a Modena...<br />
Ecco, il comitato sosterrà<br />
questa proposta...<br />
Ma. guarda., bello apprendere<br />
queste cose dai gior -<br />
nali. Secondo me di certe<br />
cose se ne parla nelle sedi<br />
istituzionali, comunque<br />
ne prendo atto.<br />
Non ne sapeva nulla?<br />
11 consiglio Provinciale<br />
di <strong>Reggio</strong> mi informò di<br />
qualche cosa in questo<br />
senso, ma che si fosse costituito<br />
con tanto di raccolta<br />
firme un comitato lo<br />
apprendo ora. Comunque,<br />
passiamo oltre, non<br />
sono dogmatico sulle tre<br />
proposte, figuriamoci se<br />
me la prendo per queste<br />
modalità_<br />
D'accordo. Allora, le<br />
piace?<br />
Mah, diciamo che se si<br />
devono fare delle scelte è<br />
bene partire dal fatto che<br />
non sono in discussione<br />
le identità. Qui semmai è<br />
un problema di competenze.<br />
Questa è la prima<br />
tappa: e cioè riorganizza.-<br />
re lo Stato, e poi il secondo<br />
step: quello delle opportunità<br />
e delle funzio-<br />
Pagina 38 di 51<br />
ni.<br />
Un esempio?<br />
Prendiamo la proposta<br />
della Masini. Una sola<br />
Provincia significa anche<br />
una sola Prefettura? Una<br />
sola questura? Un solo comando<br />
dei carabinieri e<br />
una sola direzione scolastica?<br />
E poi: le Camere di<br />
commercio? Vogliamo<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Perché c'è un sistema economico<br />
che si sovrappone,<br />
tra manifatturiero e agroalimentare.<br />
io in questi<br />
giorni sto incontrando le<br />
categorie economiche e<br />
trovo molta rispondenza su<br />
questo. Ma ripeto, bisogna<br />
che ci si parli ira di noi enti.<br />
E se le due province non<br />
si parlano...<br />
continuare?<br />
No, quindi il giudizio?<br />
Che un'ipotesi a quattro<br />
è inimmaginabile viste le<br />
dimensioni.<br />
Dunque una proposta<br />
già abortita?<br />
No perché è allo studio e<br />
non esistono ipotesi di Serie<br />
A e di Serie B. ma cre-<br />
do che si debbano fare dei<br />
tavoli interprovinciali<br />
prima. di discuterne sui<br />
media.<br />
Ma l'unione con Ferrara<br />
rimane in testa per<br />
lei?<br />
Per me è più realistica,<br />
ma c'è il caso che mi sbagli.<br />
Perché?<br />
Pagina 3<br />
Prerinu,a snn a sgpawrivenza<br />
Ce, le, anche Ddroe, rmeffi,Lbre!e prn2Par2 :ermem<br />
Meg,. 2.1à.mtrg
press unE<br />
PRIMA PAGINA<br />
\\ \\ sz„<br />
5.\<br />
Ta<br />
Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />
\ .<br />
la ma E rri Ha e<br />
cardine ne devo<br />
Q"Si idQatL di<br />
a, e<br />
que-,`,1"1 -2 Nessun', ,,lvnilegiati, cioè - /a dom anda<br />
intenzìoni -ead Sonia , ividsítti,<br />
avere PZidtito soltanto ne<br />
cui<br />
stati interlocutori privilegiati, a altre prov ince,<br />
-14.0detía<br />
ipotizzare'1,1 i,f°7112-i'<br />
t0de della nasci sa<br />
sei tti<br />
nemmeno oli.<br />
fossero iniarmat.cl'eec„..„'è,da interessati, P<br />
jssero<br />
'9nunieri °Orreto<br />
<strong>Reggio</strong>.<br />
Che Prospettive<br />
c°<br />
di<br />
airnia e<br />
Modena<br />
dù sole evonì,<br />
350mp" " di coccio t ra due fari<br />
quale la presidente non<br />
:5:"'<br />
dei complessi<br />
n .iodi della<br />
Ma non è tutto<br />
uo va mien) regione<br />
e 4<br />
A tii 0a.<br />
sl'orte secondo e cde, dato che un<br />
ac l ad un accorpamento<br />
a arrivare<br />
mo lto<br />
;<br />
p<br />
n"°. molti che,<br />
voglia prepararsi a<br />
i Bologna<br />
to tra <strong>Reggio</strong> '<br />
futuro tavolo d . l'aderta,<br />
la soluzione<br />
,,<br />
Egio,<br />
,,tte casa pens,_,.,erione che spiega<br />
e dei_<br />
verrebbe<br />
'a nuova area<br />
vedrà 8-<br />
ama prateria evbe a crear,,,<br />
wro.a'sri9 di bacini elettorali<br />
tra la viaEmetropolitana<br />
-Derelìé a<br />
.<br />
,pa abitan,<br />
d<br />
dì "1 i. ferro<br />
sy<br />
ragignm<br />
il -tia° legato<br />
che fis sa " Paletto d. poco requts<br />
'earsi dunque I sopravvivenza<br />
Sem ,-<br />
masir bra delinearsi<br />
solitartaconding, atta dalla<br />
amentv con li q<br />
c<br />
Campagna nella<br />
,t , èPar.<br />
ita la ,z anche Ltd team dall'isolamento<br />
campagna<br />
.-.he<br />
- -<br />
.<br />
e west, il<br />
ma<br />
In scusa che<br />
)1)4, - _Lrars, i veoiasìzurnnoilsia strapuntino l uzcone et :(t2tau'..-7:;;2 s 's'P 'stttir(:-or'<br />
t .stliT7 ;<br />
a 4,a una battagli<br />
0Cet<br />
Pagina 39 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
Pagina 3<br />
Prete?, la insnna sgpawrivenza<br />
Ce, le, anche Ddroe, rmel «Um^e~.. :ermem
press unE<br />
PRIMA PAGINA<br />
Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
BUFERA SU EN L'ad Andrea Viero interviene sull'inchiesta della Procura di Parma. Chiesto io stop alla realizzazione cell'inceneritore<br />
«11 sequestro del cantiere sarebbe un disastro»<br />
L'allarme: a rischio posti di lavoro e smaltimento rifiuti in bit<br />
a chiusura del cantiere<br />
per la realizzazione dell'in.cen.eritore<br />
di Parma metterebbe<br />
a rischio 280 posti di<br />
lavoro, le aziende dell'indotto<br />
e creerebbe una seria emergenza<br />
rifiuti su Parma ( che inevitabilmente<br />
si rifletterebbe<br />
anche su <strong>Reggio</strong>) a partire<br />
dall'inizio del prossimo anno.<br />
A mettere in guardia sulle<br />
possibile conseguenze del sequestro<br />
preventivo dell'impianto<br />
d'oltre Enza è l'amministratore<br />
delegato di Iren<br />
Ambiente, Andrea Viero, che<br />
interviene per la prima volta<br />
dalla notizia dell'apertura<br />
dell'indagine da parte della<br />
Procura di Parma. Abuso edilizio<br />
e abuso d'ufficio i reati ipotizzati,<br />
tredici gli indagati.<br />
Ora in ballo c'è la questione<br />
del sequestro del cantiere,<br />
che la Procura ha richiesto.<br />
Un'ipotesi che preoccupa<br />
Viero: «L'ipotesi avanzata<br />
dalla <strong>stampa</strong> che, nelle more<br />
degli accertamenti del caso<br />
da parte della Magistratura,<br />
il cantiere possa essere sottoposto<br />
a sequestro in via cautelare,<br />
pur a fronte della consapevolezza<br />
di poter dimostrare<br />
di aver correttamente<br />
agito secondo le disposizioni<br />
di legge, riteniamo sollevi<br />
non poche preoccupazioni.<br />
Vanno infatti considerati con<br />
estrema attenzione: il problema<br />
dello smaltimento dei rifiuti<br />
che si genererebbe per la<br />
provincia di Parma a partire<br />
dall'inizio del prossimo anno<br />
dato il venir meno delle convenzioni<br />
di smaltimento in<br />
essere; i danni che l'interruzione<br />
dei lavori di realizzazio-<br />
ne produrrebbe, anche in<br />
considerazione dello stato di<br />
avanzamento, dei consistenti<br />
investimenti e dei piani di<br />
sviluppo del Gruppo Iren nel<br />
settore ambientale; e, non da<br />
ultimo, gli effetti occupazionali<br />
connessi al temporaneo<br />
fermo del cantiere che ad oggi<br />
occupa mediamente 280 persone<br />
al giorno e che potrebbe<br />
anche mettere in seria d'Alicoltà<br />
alcune imprese coinvolte».<br />
Entrando poi nel merito<br />
dell'inchiesta, l'ad sottiinea il<br />
fatto che «si tratta di indiscrezioni<br />
di cui non abbiamo nessun.a<br />
conoscenza precisa e diretta,<br />
non avendo ricevuto<br />
nessun atto in merito. Riteniamo<br />
opportuno sottolinea.<br />
re la convinzione nella correttezza<br />
del nostro operato,<br />
fondato sull'applicazione delle<br />
previsioni normative nazionali<br />
e regionali e delle prescrizioni<br />
autorizzative. Non<br />
nutriamo preoccupazioni,<br />
nel caso i rea ti ipotizzati dalle<br />
testate giornalistiche dovessero<br />
essere realmente contestati,<br />
poiché riteniamo di poter<br />
dare, anche nelle sedi opportune,<br />
compiutamente<br />
conto della legittimità di ogni<br />
singolo passaggio di questo<br />
progetto così articolato e<br />
complesso. Le indiscrezioni,<br />
peraltro confuse, riportate<br />
dalla <strong>stampa</strong> sul supposto<br />
Al mor i<br />
bo)sa:rezeinatn° sono so<br />
d<br />
Qinessun ap p ooam uorto. n or csr,l v itenia e°t. R al mo r ° e o<br />
:per tezza<br />
vinz i one con e<br />
csuorlit-,aetpv: z GI: ert t °n1:: tc‘im P(i<br />
ata h,cfbatzldfoontec ae;rioe<br />
previsioni norrlat kie<br />
nazfonciii e regionali e<br />
acieuito ie Pizrzr eastcirvfzei°n1<br />
s q<br />
reato di abuso d'ufficio non<br />
sembra possano essere correlate<br />
ad una presunta richiesta<br />
di sequestro preventivo.<br />
Stupiscono, infatti, i riferimenti<br />
all'affidamento della<br />
progettazione del Pai ad l'era<br />
con violazione dei principi<br />
della trasparenza e della concorrenza.<br />
Con fiera è attivo<br />
dai 2008 un accordo di collaborazione<br />
che ha consentito<br />
di poter mettere in campo<br />
scambi di assistenza tra soggetti<br />
tecnicamente esperti e<br />
competenti.; una collaborazione<br />
attivata anche sul Pai e<br />
passata indenne alle valutazioni<br />
dall'Autorità per la Vi-<br />
Pagina 40 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
gilanza sui Contratti Pubblici».<br />
«Stupiscono anche - prosegue<br />
Viero - le supposte contestazioni<br />
dell'affidamento ad<br />
Iren <strong>Emilia</strong> del servizio di<br />
raccolta rifiuti, avvenuto, come<br />
nel resto della Regione, in.<br />
base all'art.16 della Legge Regionale<br />
25/99. Una legge che<br />
ha portato, per ogni. territorio<br />
provinciale, ad individuare e<br />
salvaguardare, sulla base delle<br />
previsioni normative, le cosiddetta<br />
gestioni industriali.<br />
Nel 2004 in provincia di Parma,<br />
proprio sulla base di questa<br />
normativa, fu salvaguardata<br />
anche Oppimitti Srl. La<br />
Pagina 9
press unE<br />
medesima legge inoltre prevedeva<br />
che con i gestori salvaguardati<br />
fosse stipulata apposita<br />
convenzione per il periodo<br />
transitorio, che poteva arrivare<br />
fino a 10 anni, senza costituire<br />
nuovo affidamento.<br />
Stupisce, infine, che si parli<br />
di illegittimo affidamento<br />
della realizzazione del PAI dal<br />
momento che la costruzione<br />
del sistema iinpiantistico<br />
non è stata frutto di un affidamento,<br />
ma di un'intesa in base<br />
all'art. 18 della L.R. n.<br />
20/2000 che prevede la possibilità<br />
per gli enti locali di stipulare<br />
accordi con soggetti<br />
privati per la realizzazione di<br />
PRIMA PAGINA<br />
Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />
progetti di rilevante interesse<br />
per la comunità locale. Aricon<br />
di più se si considera, così<br />
come ha fatto la Commissione<br />
Europea, che il progetto<br />
del Pa i è totalmente autofinanziato<br />
dal Gruppo Iren».<br />
In relazione al supposto abuso<br />
edilizio, ai quale potrebbe<br />
essere correlata la richiesta<br />
di sequestro preventivo,<br />
«la nostra tranquillità deriva<br />
anche dalla recente sentenza<br />
n. 41/2012 dei TAR (passata in<br />
giudicato) con la quale il competente<br />
Giudice Amministrativo<br />
ha espressamente confermato<br />
la regolarità dell agir<br />
autorizzativo adottato ed ha<br />
riconosciuto che il permesso<br />
di costruire è stato rilasciato<br />
nell'ambito della procedura<br />
autorizzativa e di VIA (Valutazione<br />
di Impatto Ambienta-.<br />
le) sulla base delle norme nazionali<br />
e regionali M. materia.<br />
Poco comprensibile sarebbe<br />
che il presunto reato di abuso<br />
edilizio potesse essere connesso<br />
ai mancato pagamento<br />
degli oneri di urbanizzazione,<br />
non si sa come calcolati in<br />
circa 430.000 euro, quando gli<br />
impegni assunti dal Gruppo<br />
Iren - conclude l'ad - hanno vi--<br />
sto la corresponsione di circa<br />
12 milioni di euro a titolo di opere<br />
di compensazione ambientale<br />
a favore del Comune<br />
di Parma e di. ai tri quattro Comuni<br />
confinanti».<br />
Pagina 41 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
Pagina 9<br />
, Aisuysh, caratiern sorphhun disostyo
press LinE<br />
Attesta e garantisce il<br />
possesso da parte<br />
dell'impresa del settore<br />
delle costruzioni di tutti<br />
requisiti previsti dalla<br />
attuale normativa in<br />
ambito di Contratti<br />
Pubblici di lavori<br />
PRIMA PAGINA<br />
Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />
RJCOSTRUSONE POST S:SMS Edili Confapi Fmi<br />
«Giusto scegliere<br />
aziende qualificate SOA»<br />
Sulla polemica di questi<br />
giorni in margine alle credenziali<br />
richieste alle aziende<br />
chiamate a lavorare per la ricostruzione<br />
post-silna, ospitiamo<br />
questo intervento di Tiziano<br />
Pattacini. vicepresidente<br />
Confapi Pini <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />
li TIZIANO PATTACINI (')<br />
iteniamo opportuno far<br />
.A, pervenire l'appoggio e la<br />
soddisfazione delle aziende edili<br />
drviiiià Con ni nrn i 'Reggi o<br />
<strong>Emilia</strong> alla scelta fatta dall'Assessore<br />
regionale alle Attività<br />
Produttive Gian Carlo Muzzarelli<br />
di affidare, nell'ambito della<br />
ricostruzione post sisma,<br />
commesse oltre i 150 mila curo<br />
ad aziende certificate SOA.<br />
Tutte le aziende edili che fann.o<br />
parte della nostra Associazione<br />
da tempo hanno provveduto<br />
a certificarsi in tal senso<br />
con la volontà di essere virtuose<br />
rispetto agli appalti che devono<br />
rispettare in pieno l'esigenza di<br />
rigore, di correttezza e di trasparenza<br />
a fronte della realizza-<br />
zione tramite l'erogazione di<br />
contributi pubblici.<br />
Va inoltre tenuto conto che già<br />
il Codice Appalti, che è legge<br />
dello Stato, prevede la qualificazione<br />
Soa per le imprese che la-<br />
vorano con il privato, quando la<br />
commessa prevede contributi<br />
pubblici.<br />
Giusto quindi puntare su imprese<br />
che hanno migliori competenze<br />
tecniche, miglior rapporto<br />
tra fatturato e costi sostenuti<br />
per personale dipendente,<br />
tra fatturato e qualità dei lavori<br />
eseguiti.<br />
Riteniamo altresì fuorviante<br />
affermare che le imprese abituate<br />
a lavorare nel privato non<br />
siano certificate: molte aziende,<br />
anche artigianali, hanno sia la<br />
SOA che l'attestazione di qualità.<br />
Da ultimo basta fare due conti<br />
per capire che la norma si applicherà<br />
in casi sporadici, atteso<br />
che il costo dei lavori di ripristino<br />
per unità immobiliare<br />
difficilmente raggiungerà. tal.e<br />
importo e che in ogni caso il<br />
contributo pubblico si attesterà<br />
mediamente intorno ai 45 mila<br />
euro.<br />
Per far fronte poi al fenomeno<br />
delle piccole imprese che da sole<br />
fanno fatica ad aggiudicarsi<br />
commesse importanti da tempo<br />
abbiamo dato vita ad Apicon:<br />
un consorzio che comprende<br />
quindici realtà imprenditoriali<br />
Pagina 42 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
e nasce dalla necessità delle P-<br />
Mi di fare sistema per poter partecipare<br />
all'attribuzione di appalti<br />
di grandi dimensioni e estendere<br />
la propria area di interesse<br />
al di fuori dei confini<br />
provincial.i.,<br />
il consorzio si propone a committenti<br />
pubblici e privati per<br />
soluzioni integrate "chiavi in<br />
mano" per la realizzazione di opere<br />
e servizi.<br />
L'attestazione SOA è la certificazione<br />
obbligatoria per la<br />
partecipazione a gare d'appalto<br />
per l'esecuzione di appalti pubblici<br />
di lavori, ovvero un documento<br />
necessario e sufficiente a<br />
comprovare, in sede di gara, la<br />
capacità dell'impresa di eseguire,<br />
direttamente o in subappalto,<br />
opere pubbliche di lavori con<br />
importo a base d'asta superiore<br />
a 1.50 mila curo.<br />
Attesta e garantisce il possesso<br />
da parte dell'impresa del settore<br />
delle costruzioni di tutti i<br />
requisiti previsti dalla attuale<br />
normativa in ambito di Contratti<br />
Pubblici di lavori.<br />
Ha validità quinquennale<br />
(sempre che ne venga verificata<br />
la validità al terzo anno dal primo<br />
rilascio) e viene rilasciata a<br />
seguito di un'istruttoria di validazione<br />
dei documenti prodotti<br />
dall'impresa, facenti capo agli<br />
ultimi dieci esercizi di attività<br />
dell'impresa (dieci anni di lavori<br />
ed i migliori cinque esercizi<br />
tra gli ultimi dieci) da appositi<br />
Organismi di Attestazione, ovvero<br />
società autorizzate ad operare<br />
dall'Autorità per la 'Vigilanza<br />
sui Contratti Pubblici<br />
(AVCP).<br />
Vicepresidente Confapi pini<br />
<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, delegato all'Urbanistica e<br />
Lavori Pubblici)<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
...,,,.,,,...,<br />
Pagina 31
press LinE<br />
la Repubblica<br />
Direttore Responsabile: Ezio Mauro<br />
Come uscire dal caos<br />
TITO BOERI<br />
S<br />
TAPRE oggiil tavolo di concertazione sulla produttività,<br />
Rischia di fallire perché ci sono idee<br />
confuse e ansie elettorali. Peccato perché, con<br />
un po' di coraggio, sipotrebbe ridurre il cuneo fiscale<br />
di 10 punti.<br />
SEGUE A PAGINA 25<br />
COME USCIRE DAL CAOS<br />
TITO BOERI<br />
(segue dalla prima pagina)<br />
Ecco un nuovo tavolo, Speriamo abbia più<br />
fortuna dei precedenti. Il tema è la produttività,<br />
presupposto per una crescita<br />
prolungata nel tempo.<br />
Aumentare la produttività significa innanzitutto<br />
migliorare la distribuzione del lavoro fra imprese.<br />
L'esperienza internazionale ci dice che più del<br />
50 per cento degli incrementi di produttività deriva<br />
da spostamenti di risorse dai comparii stagnanti<br />
a quelli che hanno prospettive di crescita.<br />
Possiamo favorire questo processo riducendo la<br />
spesa pubblica. Oggi due settori stagnanti - agricoltura<br />
e trasporti — ricevono tre quarti dei contributi<br />
alla produzione erogati dalle amministrazioni<br />
pubbliche in Italia, secondo i dati dell'istat. I settori<br />
che esportano, a partire dal comparto manifatturiero,<br />
quelli che possono maggiormente beneficiare<br />
della crescita in altre parti del mondo,<br />
raccolgono poco più del 5 per cento di questa torta.'<br />
servizi sanitari, quelli alle imprese e i servizi alla<br />
persona, dove è possibile in prospettiva creare<br />
più posti di lavoro nel prossimo decennio, ne assorbono<br />
meno dell'i per cento.<br />
li resto dei guadagni di produttività lo si ottiene<br />
migliorando l'utilizzo del lavoro in ciascuna<br />
azienda. Il sindacato chiede di ampliare gli incentivi<br />
fiscali alla cosiddetta contrattazione di secondo<br />
livello, la detassazione dei premi di produttività.<br />
Giusto potenziare la contrattazione azienda<br />
per azienda. Serve a incentivare i miglioramenti di<br />
efficienza, molto di più di misure imposte dall'alto.<br />
Ma s iarno sicuri che gli incentMfiscali alla contrattazione<br />
di secondo livello servano davvero? Da<br />
quando sono stati introdotti, la quota di imprese<br />
industriali in cui si svolge la contrattazione aziendale<br />
è solo diminuita, passando da un terzo a un<br />
quinto del totale secondo i dati di Confindustria.<br />
Certo, siamo in una situazione di crisi, ma è proprio<br />
in queste situazioni che la contrattazione decentrata<br />
serve. Tutti parlano dei "modello tedesco":<br />
in Germania è stata proprio la contrattazione<br />
azienda per azienda, che hanegoziato riduzioni<br />
salariali per salvare l'occupazione, ad evitare di<br />
distruggere posti di lavoro nel mezzo della Grande<br />
Recessione, quando la disoccupazione è addirittura<br />
diminuita, Legittimo chiedersi: la detass azio -<br />
ne dei premi di produttività serve a decentrare la<br />
contrattazione o a premiare le imprese in. cui il sindacato<br />
è più forte e riesce comunque a imporre al<br />
datore dilavoro un contratto di secondo livello?.1n<br />
ogni caso, perincentivare la contrattazione aziendale<br />
non c'è bisogno di aiuti fiscali, di attingere a<br />
risorse pubbliche. Basta recepire l'intesa del settembre<br />
2011, varare una le gge delle rappresentanze<br />
sindacali e introdurre anche nel nostro ordina-<br />
Pagina 43 di 51<br />
mento un salario minimo orario.<br />
Azzerando la detassazione (lei premi di produttività<br />
si libererebbe sulla carta un miliardo, in<br />
realtà di più dato che il costo è sistematicamente<br />
in eccesso a quanto preventivato. Un altro miliardo<br />
e mezzo verrebbe dagli incentivi fiscali al<br />
contratto di apprendistato che sembra non averne<br />
minimamente beneficiato: la loro quota sulle<br />
assunzioni è in costante calo. Azzerando i trasferimenti<br />
alle imprese individuati come distorsivi<br />
dal cosiddetto rapporto Giavazzi (vedi wwu. , .<br />
voce.info) , si p o trebbero reperire altri 10 miliardi.<br />
lieS ti risparmi darebbero la possibilità di ridurre<br />
il cuneo fiscale di quasi 6 punti. Se poi si lasciasse<br />
aumentare Viva aluglio 2013, destinando<br />
i risparmi della spending review ad abbattere la<br />
pressione fiscale sul lavoro, la riduzione del cuneo<br />
fiscale potrebbe arrivare quasi a 10 punti,<br />
Non poco. Certamente non passerebbe inosservata<br />
come tanti micro-tagli delle imposte varati<br />
in questi anni. Sarebbe come andare in Canada,<br />
vorrebbe dire scendere al di sotto di Germania e<br />
Spagna nel livello del prelievo sul lavoro. E faremmo<br />
una mini-svalutazione fiscale, proprio<br />
quello che serve a migliorare i no stri conti con l' e -<br />
siero,<br />
Se non si ha questa forza o questo coraggio, si<br />
possono comunque fare sgravi più limitati, ma<br />
orizzontali. Ad esempio si possono concentrare<br />
gli sgravi sui salari più bassi, riducendo al contempo,<br />
gradualmente, le detrazioni per coniugi a<br />
carico, una misura che rilancerebbe o ccup azio -<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 509.141<br />
Diffusione: 396.446<br />
Pagina 1<br />
V11,31,\1,31171111,,,
press LinE<br />
la Repubblica<br />
Direttore Responsabile: Ezio Mauro<br />
ne femminile e, aregime, sarebbe a costo zero per<br />
le casse dello Stato.<br />
Sostiene Angeletti che la trattativa si apre nei<br />
tempi supplementari. In realtà l'arbitro ha già<br />
mandato le squadre negli spogliatoi e stiamo preparando<br />
la prossima stagione: le misure che servono<br />
davvero per far crescere la produttività non<br />
avranno comunque effetti prima delle elezioni. E<br />
proprio a questo che servono i governi tecnici: non<br />
devono sacrificare il necessario sull'altare del voto<br />
imminera:e. L'unica politica industriale degna.<br />
di questo nome è quella che sa immaginare quale<br />
sarà la geografia del lavoro fra 10, meglio 2U anni.<br />
Chi da noi invoca la politica industriale purtroppo<br />
chiede tutti í giorni esattat n ente il contrario, i n agari<br />
in nome della lungimiranza. Pensiamo ai casi<br />
dell'IWa e del Sulcis assurti agli onori della cronaca<br />
nelle ultime settimane. E lungimirante chi ha<br />
sussidiato per 50 anni le miniere del Sulcis sapendo<br />
che il carbone ivi prodotto aveva troppo zolfo<br />
per essere conveniente e avendo capito 30 anni fa<br />
che anche il progetto di gassificazione non era<br />
bancabile? E lungimirante chi oggi propone un<br />
progetto che costa mezzo milione di curo all'anno<br />
per ogni posto di lavoro salvato? .13, lungimirante<br />
chi da20 anni s a che l'impianto 'Iva diTaranto pro -<br />
vo ca un aumento della mortalità per malattia, inquinamento<br />
e danni alla salute umana, ma ha tenuto<br />
tutto congelato anziché imporre all'azienda<br />
graduali operazioni di riconversione e bonifica<br />
degli impianti? Se si fosse agito per tempo, oggi<br />
non avremmo un dilemma in un caso (tutelare il.<br />
lavoro o la salute?) e non avremmo speso un miliardo<br />
di una delle Regioni più povere d'Italia per<br />
poi doverci oggi trovare a gestire scelte difficili nel<br />
mercato del lavoro più depresso d'Italia, nel mezzo<br />
della peggiore recessione del Dopoguerra.<br />
clima purtroppo non è quello giusto. Tutti, ministri<br />
e parti sociali, vogliono spendere, nessuno<br />
vuole risp armiare. Si allontana co l a p os sibili t à di<br />
tagliare davvero le tasse sul lavoro. E i ministri che<br />
siederanno al tavolo, quando rinunciano ai voti<br />
pindarici, propongono in icro -inte rventi, discrezionali,<br />
destinati ad allungare ulteriori l'elenco<br />
delle improbabili agevolazioni alle imprese<br />
accumulatesi da un governo all'altro. Domenica<br />
ho letto di una dctassazionc delle "imprese dialoganti`'<br />
e mi sono chiesto se si intendevano detassare<br />
i cali center o si volesse piuttosto trasformare<br />
ciò che è discorsivo in discorsivi). Se non si hanno<br />
le idee chiare, meglio lasciar perdere i tavoli. Rischiano<br />
di diventare delle zattere su cui è facile<br />
naufragare. Come nel confronto sulla riforma del<br />
lavoro, la concertazione diventa un pianoforte che<br />
lentamente, inesorabilmente, si inabissa, l'ultima<br />
scena di un bel film.<br />
RiPRODUZiONE RiSERVAJA<br />
Pagina 44 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 509.141<br />
Diffusione: 396.446<br />
Pagina 1<br />
V11,31,\1,31171111,,,
press unE<br />
La "lotteria" del numero chiuso<br />
Molti li criticano perché sono troppo nozionistici, Altri li abolirebbero del tutto perché "Malia avrebbe bisogno di più laureali".<br />
Ma i test d'ingresso all'università sono davvero il metodo di selezione più efficace? Come potrebbero essere migliorati?<br />
"Per avere test seri e omogenei<br />
dobbiamo riformare la maturità"<br />
N . -----/, -11 Iena Ugolini, sottosegreta-<br />
. rio all'Istruzione, questi<br />
test sono dawero figli degeneri<br />
del nozionismo come<br />
sosteneva ieri Walter Passerini<br />
su La Stampa ?<br />
«È verissimo che sarebbe<br />
preferibile avere dei test che<br />
misurino l'attitudine e la pro-<br />
pensione in un set-<br />
tore così comples-<br />
so come la medici-<br />
na dove non conta-<br />
no soltanto le com-<br />
petenze teoriche<br />
ma anche quelle<br />
pratiche e umane.<br />
Bisognerebbe pre-<br />
vedere prove per-<br />
sonalizzate, orali.<br />
lí governo Ma è anche vero che forse non<br />
Elena ci si rende conto di un'altra<br />
Ugolini complessità».<br />
è Quale?<br />
sottosegre- «Ad iscriversi sono oltre 70<br />
tario mila persone. È impossibile<br />
all'Istruzione pensare di fare colloqui orali<br />
del governo ad ognuno, e sarebbe difficile<br />
Monti garantire un criterio di valuta-<br />
zione omogeneo».<br />
All'estero riescono a conciliare<br />
qualità e quantità.<br />
«A medio termine, infatti, si<br />
può fare tesoro di queste esperienze<br />
e inserire all'interno dei<br />
test prove per valutare anche<br />
altre competenze come la ca-<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
pacità d'inferenza logica. I test<br />
- così come sono pensati adesso<br />
- vanno rivisti anche garantendo<br />
davvero protocolli unici<br />
nella somministrazione per essere<br />
sicuri che le prove siano<br />
omogenee in tutt'Italia. Ultimo<br />
intervento attuabile nel<br />
medio termine è sui costi. Non<br />
possiamo ledere l'autonomia<br />
delle università ma si potrebbe<br />
introdurre una fascia di costi<br />
con un minimo e un massimo<br />
che nessuna facoltà potrà superare<br />
per evitare le forti differenze<br />
esistenti al momento».<br />
Che cosa intende per medio<br />
termine? Fra un anno? Due?<br />
«Sono interventi che possono<br />
essere adottati senza difficoltà<br />
già dal prossimo anno».<br />
E se il problema fosse la maturità<br />
e, in generale, le scuole<br />
superiori?<br />
«A lungo termine si impone<br />
una riflessione: l'esame di maturità<br />
non sembra essere considerato<br />
attendibile e comparabile<br />
dalle università. Si potrebbe<br />
prevedere una prova in<br />
grado di valutare in modo<br />
omogeneo le competenze degli<br />
studenti come avviene nelle<br />
certificazioni linguistiche e introdurre<br />
percorsi di orientamento<br />
già dal quarto anno di<br />
superiori». [FLA. AMA.]<br />
Pagina 45 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/20/2<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971
GG<br />
press unE<br />
"<br />
Orientamento fin da piccoli<br />
Solo così vince davvero il merito"<br />
Le ímprese<br />
Jacopo<br />
Morelli<br />
è il<br />
presidente<br />
dei giovani<br />
industriali<br />
di<br />
Confindustria<br />
.i' acopo Morelli, presidente dei<br />
giovani di Confindustria gioe.<br />
vani, sono efficaci i test di selezione<br />
universitari?<br />
«Premetto che il mio non è un<br />
parere tecnico, ma la mia impressione<br />
da imprenditore rispetto<br />
alle persone che poi vengono<br />
a fare colloqui in azienda è<br />
che mancano alcune<br />
caratteristiche».<br />
Quali?<br />
«La capacità di problem<br />
solving, ad<br />
esempio. E poi la<br />
creatività e la capacità<br />
di innovazione<br />
che sono caratteristiche<br />
trasversali a<br />
tutte le facoltà, anche<br />
a quelle ad indirizzo scientifico.<br />
I test di sicuro non aiutano<br />
a identificarle».<br />
Dunque i test non sono adeguati<br />
per sondare l'effettiva attitudine<br />
a un percorso di studi?<br />
«Bisognerebbe concentrarsi sul<br />
periodo precedente l'università,<br />
da quando si lascia la scuola media<br />
per le superiori. Perché<br />
l'orientamento è fondamentale e<br />
invece viene lasciato esclusivamente<br />
alle famiglie. Così si rischia<br />
di fare una grande discriminazione<br />
tra chi ha genitori<br />
ricchi o acculturati e chi proviene<br />
da una famiglia semplice. È<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
difficile scegliere bene quando si<br />
hanno 14 anni. Eppure è da quella<br />
decisione che poi dipenderà il<br />
futuro, non solo universitario. È<br />
quello il tempo in cui iniziare a<br />
incanalare il proprio talento e le<br />
inclinazioni personali».<br />
Eppure il sistema del numero<br />
chiuso è diffuso in tutte le università<br />
straniere.<br />
«Nel confronto con gli altri stati<br />
quello che andrebbe migliorato<br />
è un collegamento più stretto col<br />
mondo del lavoro. E vero, si dà<br />
un'utile cornice teorica di riferimento.<br />
Ma poi c'è poca abitudine<br />
a cimentarsi direttamente<br />
sul campo. Il primo shock in<br />
azienda deriva da quello. I neo<br />
assunti manifestano un carattere<br />
un po' troppo fragile. Se si fossero<br />
esercitati prima gioverebbe<br />
sia a loro che all'azienda».<br />
Allora qual è la soluzione?<br />
«Non è uno slogan, ma la realtà.<br />
il futuro di un Paese inizia dai<br />
banchi di scuola. La meritocrazia<br />
si fa così. Il problema è che<br />
da noi non esiste lo studio in<br />
gruppo e continua a essere organizzato<br />
solo e troppo in maniera<br />
individuale. E poi c'è un ultimo<br />
aspetto diciamo filosofico: i test<br />
sono nozionistici ed è un grosso<br />
limite, bisognerebbe capire come<br />
vengono compilati e chi controlla<br />
i controllori». [R. TAL]<br />
COME SI PREPARAN O<br />
GLI STUDENTI<br />
Affidandosi alla fortuna<br />
Studiando su libri e test online<br />
Studiando libri<br />
23%<br />
con test online<br />
LE FACOLTA PIU GETTONATE<br />
Dati 2009-2010<br />
Totale presenti ai test<br />
Iscritti al r anno<br />
MEDICINA<br />
ARCHITETTURA<br />
::\<br />
HNz,<br />
\\\\"<br />
O DONTOIATRIA \N<br />
SC. FORMAZIONE PRIMARIA<br />
VETERINARIA<br />
\ \N<br />
Pagina 46 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971
Università Cattolica-Roma<br />
Campus Biomedico-Roma<br />
Sapienz Roma<br />
Perug ia<br />
15<br />
Genova<br />
Trieste<br />
Va rese<br />
press unE<br />
GLI ATENEI DOVE<br />
È PIÙ DIFFICILE ENTRARE<br />
PER GLI ASPIRANTI MEDICI<br />
Rapporto fra gli iscritti al test<br />
e ì1 numero di posti disponibili .<br />
8,1<br />
27,1<br />
25,3<br />
Centimetri - LA STAMPA<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
N ,<br />
k`NZ,\\,. ■.<br />
"La scrematura è fondamentale<br />
Dico sì a un anno propedeutico'<br />
chirurgo<br />
Mauro<br />
Salizzoni<br />
è il direttore<br />
del Centro<br />
trapianti<br />
di fegato<br />
delle<br />
Molinette<br />
di Torino<br />
auro Salizzoni è il responsabile<br />
del Centro<br />
trapianti di fegato all'ospedale<br />
Molinette di Torino,<br />
primo in Italia e in Europa per<br />
numero di interventi.<br />
Favorevole o contrario al nu-<br />
mero chiuso a Medicina?<br />
«Favorevole. In qualche modo è<br />
necessario prevedere<br />
un numero ristretto.<br />
Assurdo<br />
pensare di avere<br />
1500 matricole, come<br />
accadeva negli<br />
Anni Ottanta. È un<br />
facile populismo<br />
quello che dice "tutti<br />
dentro"».<br />
Molti suoi colleghi so-<br />
stengono sarebbe almeno op-<br />
portuno spostare in avanti lo<br />
sbarramento. È d'accordo?<br />
«Sarebbe meglio creare un anno<br />
propedeutico, alla fine del<br />
quale si sostiene l'esame. E chi<br />
non entra può deviare verso altre<br />
facoltà».<br />
Si dice però che in questo modo<br />
l'Italia, fra meno di un decennio,<br />
non avrà più specialisti.<br />
Come assumerà i medici?<br />
«La verità è che siamo stati abituati<br />
all'abbondanza. Ricordo<br />
che negli Anni Ottanta servivano<br />
15 016 chirurghi per coprire il<br />
pronto soccorso di un ospedale<br />
Pagina 47 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015<br />
di provincia, in modo che tutti i<br />
turni fossero supercoperti».<br />
C'è chi le risponderebbe che<br />
oggi siamo passati da un ecces-<br />
so all'altro, anche grazie al nu-<br />
mero chiuso. Che cosa ribatte?<br />
«È vero, siamo passati da un eccesso<br />
all'altro. Soprattutto, il rischio<br />
è che si trovino sempre<br />
meno "vocazioni" per le specialità<br />
difficili, quelle che oltre ad<br />
essere complesse sono più a rischio<br />
dal punto di vista giudiziario.<br />
Penso alla chirurgia o alla ginecologia».<br />
Lei è dunque d'accordo con i<br />
test, anche se un anno dopo.<br />
Ma come giudica le domande?<br />
«Darei più spazio ai quesiti<br />
scientifici, ma non si può prescindere<br />
da quelli di logica e di<br />
cultura generale».<br />
Diversi suoi colleghi hanno<br />
provato a fare il testa Medicina<br />
e non sono passati...<br />
«Sono due anni che anch'io mi<br />
preparo e rispondo alle domande:<br />
l'ultima volta sarei passato<br />
al pelo. Ma anche qui c'è del populismo:<br />
la medicina e la scienza<br />
corrono velocissime, i medici<br />
più anziani hanno una grande<br />
esperienza clinica, ma è normale<br />
e non scandaloso che non siano<br />
aggiornati su certi argomenti<br />
dei test che invece conosce meglio<br />
un neodiplomato». [m. Acc.]<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971
press unE<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
N,■\`‘ N g<br />
"3■,Ng , ■■■ ,<br />
"Bisognerebbe essere più severi<br />
ma dopo la laurea triennale"<br />
N I ndrea Gavosto è il di-<br />
i rettore della Fondazio-<br />
ne Agnelli di Torino,<br />
istituto di cultura e ricerca<br />
nel campo delle scienze umane<br />
e sociali.<br />
Recentemente, proprio la<br />
Fondazione che lei dirige ha<br />
evidenziato come l'Italia sia ri-<br />
masta indietro, ri-<br />
N. \:.. .. .: . spetto agli altri Paesi<br />
avanzati, nel campo<br />
della scuola, dell'università<br />
e della formazione<br />
in generale. Comesi<br />
concilia, questo,<br />
con il numero chiuso<br />
nelle università?<br />
«Non c'è dubbio<br />
che in Italia l'obietil<br />
centro tivo debba essere quello di<br />
S'Ungi moltiplicare il numero di lau-<br />
Andrea reati, e lo sbarramento sem-<br />
Gavosto è bra da questo punto di vista un<br />
alla guida ostacolo. Il fine della scuola<br />
della dovrebbe essere il portare il<br />
Fondazione maggior numero possibile di<br />
Agnelli ragazzi all'università. Va detto<br />
di Torino però che è normale che gli atenei<br />
richiedano un numero minimo<br />
di requisiti».<br />
Dunque «sì» al numero<br />
chiuso?<br />
«Distinguerei: credo si debba<br />
facilitare l'accesso alle lauree<br />
triennali, mentre per le lauree<br />
magistrali e i master è giusto<br />
essere più severi. Anzi, per l'accesso<br />
ai master io sarei anche<br />
più severo di quanto si è oggi».<br />
Ogni anno esplode una pole-<br />
mica nella polemica: quella<br />
dei test nello specifico. Alcuni<br />
sono confusi o addirittura<br />
sbagliati nella formulazione...<br />
«I test, come tutti i test, sono<br />
imperfetti. Ma questa polemica<br />
mi sembra francamente eccessiva.<br />
Spesso un quesito sbagliato<br />
è stato presentato come<br />
la dimostrazione che tutti i test<br />
sono inaccettabili. Non è così.<br />
L'errore è inaccettabile, ovvio,<br />
ma non si può prescindere da<br />
domande di cultura generale<br />
o di logica, anche perché non<br />
si possono fare domande troppo<br />
specialistiche prima del<br />
primo anno». DA.ACCJ<br />
Per candidarsi alle primarie<br />
del Pd bisognerebbe<br />
almeno superare<br />
il test di psichiatria.<br />
jena@la<strong>stampa</strong>At<br />
Pagina 48 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971
press unE<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971<br />
Appello del governo: ora la crescita<br />
Monti chiede a imprese e sindacati uno sforzo per raggiungere nuove intese e rilanciare l'economia del Paese<br />
Passera rispolvera il Patto lanciato dalle colonne de La Stampa: «Ci riporterà nella Champions della produttività»<br />
ANTONIO PITONI<br />
ROMA<br />
«Mentre il governo si sforza di aumentare la produttività<br />
occorre che chi rappresenta il lavoro e l'impresa<br />
acuisca i suoi sforzi». Passaggio obbligato, quello di<br />
Mario Monti, di fronte ad una disoccupazione nazionale<br />
che non accenna ad allentare la presa. Anche se al<br />
riguardo «non ho fatto promesse durante la campagna<br />
elettorale», prova a sdrammatizzare con una battuta il<br />
premier. Che per rilanciare la produttività e la competitività<br />
rivolge un appello a imprese e sindacati: «E' il<br />
momento di lavorare insieme per creare lavoro». E<br />
una frecciata agli esecutivi che lo hanno preceduto.<br />
«Se la riforma delle pensioni realizzata da questo governo<br />
fosse stata fatta anni fa - ricorda durante la conferenza<br />
<strong>stampa</strong> a margine del vertice con il presidente<br />
francese Hollande - questo avrebbe dato respiro alle<br />
nuove generazioni».<br />
Da Roma a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, alla vigilia dell'incontro<br />
in programma oggi a Palazzo Chigi tra governo e organizzazioni<br />
imprenditoriali, davanti alla platea della Festa<br />
del Pd, anche Corrado Passera torna sul tema della<br />
crescita. Rispolverando quel «grande patto per la produttività»,<br />
lanciato qualche giorno fa proprio dalle pagine<br />
de La Stampa. «Ci aspettiamo che questo patto,<br />
che è soprattutto tra imprese e sindacati, serva a rimetterci<br />
nella Champions League della produttività»,<br />
ribadisce il ministro dello Sviluppo economico. Che<br />
aggiunge: «Se noi vedremo un impegno forte di imprese<br />
e sindacati ad andare a recuperare questi 10 punti di<br />
ritardo di produttività potremmo, anzi dovremmo, fare<br />
di tutto per facilitarlo. Per esempio con incentivi fiscali<br />
e norme adeguate. Però questo patto è soprattutto<br />
tra imprese e sindacati». Tema sul quale, in libera<br />
uscita da <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, torna pure Pier Luigi Bersani<br />
a margine di un incontro avuto ieri a Roma con il lavoratori<br />
dell'Alcoa. Con un messaggio esplicito rivolto al<br />
governo: «Il rigore è necessario ma se si restringe la<br />
capacità produttiva non terremo i conti a posto», avverte<br />
il segretario del Pd.<br />
Da un vertice da tenere ad un altro già tenuto. Quello<br />
di ieri sulla spending review nella Pubblica amministrazione,<br />
andato in scena a Palazzo Vidoni, tra il ministro<br />
Filippo Patroni Griffi e i sindacati, per cercare di<br />
superare lo stallo sulla questione degli esuberi. «C'è<br />
l'intenzione di dare attuazione all'esame congiunto<br />
per la gestione delle eccedenze, dei prepensionamenti<br />
e della mobilità», ha spiegato il ministro ma «senza poteri<br />
di veto da una parte e dall'altra». Una linea di fronte<br />
alla quale Cgil (secondo cui sarebbero a rischio circa<br />
100mila precari della pubblica amministrazione),<br />
Uil e Ugl, hanno confermato lo sciopero generale del 28<br />
settembre. Con l'eccezione, almeno per ora, della Cisl.<br />
Pagina 49 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
Pagina 5<br />
Appello del governo: ora la. crescita
press unE<br />
NN■<br />
Tesecutivo ha fatto<br />
troppo poco<br />
sul fronte del lavoro"<br />
Michele Boldrin è professore<br />
di economia nella Washington<br />
University in St. Louis.<br />
Il paese si aspetta uno scatto<br />
per spezzare l'assedio in<br />
cui ci siamo cacciati. Che<br />
può fare il governo?<br />
«Nulla! Troppo poco? Allora<br />
diciamola così: il governo<br />
aveva la possibilità, quando<br />
si è insediato, di presentare<br />
un pacchetto di misure rilevanti<br />
con la formula prendere<br />
o lasciare. Non l'ha fatto».<br />
Che cosa avrebbe dovuto<br />
fare?<br />
«Varie cose. per esempio una<br />
riforma del lavoro non come<br />
quella che ha fatto ma in cui<br />
ci fosse un solo tipo di contratto<br />
a tempo indeterminato<br />
ma con possibilità di licenziare<br />
previo indennizzo Una<br />
riforma della contrattazione<br />
su base aziendale senza perdersi<br />
in contrattazioni di secondo<br />
livello con premi di<br />
produttività. Tagliare la spesa,<br />
non solo alla politica ma a<br />
tutta la vera casta dei superburocrati<br />
che sono i veri padroni<br />
del paese, prendono<br />
più dei deputati e cinque volte<br />
tanto quello che prendono<br />
i loro omologhi in Europa.<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
Tagliare anche le tasse alle imprese,<br />
certo, ma in una quantità<br />
identica al taglio degli incentivi».<br />
Ora è tardi?<br />
«Che vuole, la campagna elettorale<br />
incombe e molti ministri<br />
hanno ambizioni e quindi si lasciano<br />
sfuggire promesse ...<br />
meglio lasciar perdere. Ha visto?<br />
Hanno messo in campo<br />
161 norme attuative di decreti<br />
legge approvati<br />
dalparlamen-<br />
o, ma sono riu-<br />
skk- sciti a tradurne<br />
in pratica solo<br />
25. Quanto alle<br />
13 forme di agevolazionefiscale<br />
promesse alle<br />
imprese sono<br />
rimaste sulla<br />
carta. In questi mesi concludano<br />
il lavoro iniziato. E semmai<br />
ci facciano vedere gli effetti veri<br />
della spending review come<br />
metodo: cioè una misura costante<br />
i cui effeetti si protraggono<br />
nel tempo. Finora non ce<br />
ne siamo accorti. Poi non facciano<br />
più nulla, dato che hanno<br />
perso tempo e le elezioni sono<br />
vicine».<br />
[INTERVISTE DI RAFFAELLO MASCI]<br />
o<br />
"Dobbiamo puntare<br />
tutti gli sforzi<br />
sull'agenda digitale"<br />
Leonardo Becchetti insegna economia<br />
politica nella seconda Università<br />
di Roma «Torvergata»<br />
Come usciamo da queste secche,<br />
professore?<br />
«È evidente che ne usciamo<br />
con la crescita, la qual cosa<br />
non si può inventare nei pochi<br />
mesi che il governo ha di fronte<br />
e, soprattutto, dipende da fattori<br />
che superano la dimensione<br />
nazionale. Inoltre riprendere<br />
un percorso di crescita vuol<br />
dire immettere risorse e quelle<br />
non ci sono».<br />
Tuttavia è possibile mettere in<br />
campo alcune misure?<br />
«Certamente sì. La prima, a mio<br />
avviso, è l'attivazione dello scudo<br />
che la Banca centrale europea<br />
può fare agli spread. La misura<br />
tanto contestata in questi<br />
giorni dalla banca centrale tedesca<br />
è, secondo me, fondamentale<br />
in quanto ci mette a riparo<br />
dalle impennate degli interessi<br />
sul debito che assorbono risorse<br />
infinite».<br />
E questo per evitare altri danni.<br />
Mentre per riparare quelli che<br />
abbiamo?<br />
«Il paese è in forte sofferenza,<br />
specie nelle fasce più deboli. E<br />
occorre restituire un potere di<br />
acquisto a questa parte della<br />
Pagina 50 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015<br />
popolazione per riattivare la<br />
domanda interna. Non c'è altro<br />
da fare che ridurre la pressione<br />
fiscale, ma senza correre<br />
il rischio di far risalire gli<br />
spread. Semplicemente con<br />
una partita di giro, per cui restituiamo<br />
sottoforma di tagli<br />
fiscali quanto recuperiamo<br />
dalla lotta all'evasione».<br />
Un discorso analogo vale anche<br />
per la spending review?<br />
«Assolutamente<br />
sì. Sia chiaro<br />
che questa operazione<br />
di revisione<br />
della spesa<br />
è salutare e<br />
va continuata,<br />
ma i soldi che<br />
vengono recuperati<br />
non debbono<br />
restare lì,<br />
vanno reimmessi in circolo per<br />
stimolare la domanda e indurre<br />
la ripresa dei consumi. I tagli e<br />
basta soffocano l'economia».<br />
Misure strutturali?<br />
«Il governo ha messo molta carne<br />
al fuoco, porti a termine ciò<br />
che ha iniziato. Per il resto io mi<br />
concentrerei su un unico fronte:<br />
l'agenda digitale che può dare<br />
grandi risultati in termini di<br />
produttività in tempi brevi».<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971<br />
Pagina 5<br />
Appello del governo: ora la. crescita
press unE<br />
N<br />
N<br />
, "■", ".‘ \<br />
"Ma la scossa alla politica<br />
industriale non può arrivare<br />
che dall'Unione europea"<br />
Giacomo Vaciago, professore di<br />
economia politica alla Cattolica di<br />
Milano, è stato anche sindaco di<br />
Piacenza.<br />
Professoredomani iniziano i tavoli<br />
a palazzo Chigi<br />
«Torna la concertazione, me lo faccia<br />
dire».<br />
E che accordi dovrebbero prendere<br />
per uscire da questa empasse?<br />
LA STAMPA<br />
Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />
«Questo è un paese che non cresce<br />
da 15 anni. Lei crede che possa<br />
invertire la tendenza nei prossimi<br />
10 mesi o quanto è che manca alle<br />
elezioni? Una volta, in situazione<br />
analoghe, si svalutava la moneta: i<br />
redditi crollavano, l'inflazione<br />
cresceva, ma il paese diventava<br />
competitivo per le esportazioni.<br />
Adesso questo giochetto non si<br />
N N<br />
può più fare, perché siamo all'interno<br />
di una comunità monetaria.<br />
La nostra sovranità è limitata».<br />
Ci hanno detto che non eravamo la<br />
Grecia e e nemmeno il Portogallo<br />
«Ci hanno preso in<br />
, giro per due anni.<br />
.<br />
Siamo insieme a<br />
loro e siamo con gli<br />
altri partners comunitari.<br />
O troviamo<br />
una via di crescita<br />
comune o da<br />
soli non andiamo<br />
da nessuna parte».<br />
Che vuol dire questo<br />
per l'Italia, oggi?<br />
«Che non si risolve l'Ilva di Taranto,<br />
il Silcis, il farmaceutico dell'Abbruzzo<br />
mettendo delle pezze a colore.<br />
Una politica industriale va<br />
fatta a livello comunitario: "che de-<br />
"Andiamo avanti<br />
con la dismissione<br />
dei beni pubblici"<br />
Pietro Reichlin insegna micro-<br />
economia alla Luiss, l'universi-<br />
tà romana della Confindustria.<br />
Se lei fosse a palazzo chigi og-<br />
gi, professore<br />
«Ricorderei al governo gli<br />
obiettivi che si era dato all'inizio<br />
del suo mandato,. In<br />
quell'agenda c'era un ambizioso<br />
piano di liberalizzazioni<br />
che è rimasto sospeso. Il tempo<br />
che resta andrebbe speso<br />
in quella direzione».<br />
Parliamo di lavoro e impresa.<br />
«Ho seguito con interesse<br />
l'azione di Giavazzi nel riordino<br />
degli incentivi alle imprese.<br />
Io credo che in quel plafond<br />
di risorse ci siano ampi<br />
margini non solo per rivedere<br />
ma per tagliare. Ma tagliare<br />
decisamente. Utilizzando,<br />
poi, quelle risorse per abbattere<br />
il cuneo fiscale. Si restituirebbe<br />
un po' di denaro alle<br />
famiglie senza aggravare il costo<br />
del lavoro. E questo si può<br />
fare nei tempi che il governo<br />
ancora ha di fronte».<br />
La mossa successiva?<br />
«C'è un altro progetto lasciato<br />
a mezz'aria, e cioè le dismissioni<br />
del patrimonio pubblico per<br />
l'abbattimento del debito. E<br />
quando penso al patrimonio<br />
penso anche a quello degli enti<br />
locali e dei comuni in particolare:<br />
immobili, indubbiamente,<br />
ma anche le società partecipate<br />
(e spesso controllate) dai<br />
comuni per la gestione delle<br />
utilities, che non hanno sempre<br />
brillato per efficienza (diciamo<br />
così, per non infierire)».<br />
Sono delle greppie della poli-<br />
tica, professore<br />
«Lo so e per questo non mi fac-<br />
cio soverchie il-<br />
lusioni. Ma non<br />
c'è dubbio che<br />
risparmi importantipossono<br />
venire anche<br />
da una miglioreorganizzazione<br />
degli<br />
enti locali e dalle<br />
loro società<br />
controllate. Ora l'attenzione è<br />
concentrata sulle province e<br />
mi pare di capire che si troveranno<br />
delle soluzioni modeste<br />
rispetto alle aspettative. Ma<br />
sarebbe opportuna anche uan<br />
revisione degli oltre ottomila<br />
comuni italiani. Non dico un<br />
taglio drastico alla greca, ma<br />
una ottimizzazione delle risorse<br />
anche umane sarebbe indispensabile<br />
e possibile».<br />
Pagina 51 di 51<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 350.297<br />
Diffusione: 253.971<br />
ve fare l'Italia all'interno dell'Unione<br />
europea? " questo è il quesito. E<br />
bisogna coinvolgere Parigi, Berlino,<br />
gli altri. Senza accordi internazionali<br />
non si marcia».<br />
La gente è in forte sofferenza: uno<br />
choc fiscale che spingesse la domanda<br />
interna?<br />
«Ma che scherziamo? in questa<br />
situazione ci sarebbe solo una<br />
risposta: una impennata degli<br />
spread da farci impallidire.. C'è<br />
già stato l'esempio dell'Irlanda<br />
e abbiamo visto come è andata<br />
a finire».<br />
Che direbbe ai vertici del mondo<br />
imprenditoriale oggi?<br />
«Presentiamo un piano comune di<br />
crescita ai nostri partner comunitari.<br />
Chi ha idee le tiri fuori, ma per<br />
parlarne in Europa, non per mettere<br />
le toppe qui. Che tanto è inutile».<br />
Pagina 5<br />
Appello del governo: orala crescita