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Rassegna stampa - Unindustria Reggio Emilia

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Ufficio Comunicazione<br />

<strong>Rassegna</strong> <strong>stampa</strong><br />

mercoledì 5 settembre 2012<br />

Pagina 1 di 51


Corriere della Sera<br />

Gazzetta di <strong>Reggio</strong><br />

Il Resto del Carlino<br />

Il Resto del Carlino <strong>Reggio</strong><br />

INDICE<br />

L'Italia merita uno spread a quota 200<br />

05/09/12 Economia Nazionale 4<br />

Protestanti rigorosi del Nord contro cattolici lassisti del Sud<br />

05/09/12 Economia Nazionale 6<br />

Bibite, rispunta la tassa (dimezzata) Cancellati i limiti ai videopoker<br />

05/09/12 Economia Nazionale 8<br />

Alla Frigor Box è il giorno della verità<br />

05/09/12 Industria, Lavoro e Sindacato 10<br />

Bufera su Iren, Delrio assolve Viero<br />

05/09/12 Economia, Politica 11<br />

«Così siamo costrette a licenziare» La Cna sprona il governo: giù le tasse<br />

05/09/12 Economia Nazionale 12<br />

La nuova Seta spacca l’<strong>Emilia</strong> Modena e <strong>Reggio</strong> all’ultimo tram<br />

05/09/12 Politica 13<br />

«Qui si fa l’<strong>Emilia</strong> o si finisce sottomessi» I reggiani sfidano Bologna: «Ci teme»<br />

05/09/12 Economia, Politica 14<br />

Passera: «L’Italia sarà grande con un patto imprese-sindacati»<br />

05/09/12 Economia, Politica 16<br />

«Nuovi corsi? Solo insieme ad altri atenei»<br />

05/09/12 Citazioni, Industria 17<br />

Imprenditrici, eroine e angeli Che brave le donne di Bagnolo<br />

05/09/12 Economia 18<br />

Frigor Box, l’addio del manager «Non ho condiviso certe scelte»<br />

05/09/12 Industria, Lavoro e Sindacato 19<br />

Comunità Montana, destino segnato Ora i sindaci litigano sul futuro<br />

05/09/12 Economia 20<br />

Inceneritore di Parma Un reggiano indagato<br />

05/09/12 Economia, Edilizia 21<br />

Il Sole 24 Ore<br />

Forbice record sui tassi alle Pmi<br />

05/09/12 Economia Nazionale 22<br />

Concorso scuola e fondi per le Pmi<br />

05/09/12 Economia Nazionale 24<br />

Bankitalia: spread «giusto» a quota 200<br />

05/09/12 Economia Nazionale 25<br />

«Più sforzi da imprese e sindacati»<br />

05/09/12 Lavoro e Sindacato, Economia Nazionale 27<br />

Le Confindustrie Ue lanciano l’appello: «Più integrazione»<br />

05/09/12 Lavoro e Sindacato, Economia Nazionale 29<br />

Una chance nei contratti decentrati<br />

05/09/12 Lavoro e Sindacato, Economia Nazionale 30<br />

Province, l’unione farà la forza<br />

05/09/12 Economia Nazionale 31<br />

Macerie del sisma per l’autostrada<br />

05/09/12 Economia Nazionale 32<br />

Pmi, arriva a fine mese il visto unico ambientale<br />

05/09/12 Economia Nazionale 33<br />

Pagina 2 di 51


Produttività via obbligata<br />

05/09/12 Economia Nazionale 37<br />

La Nuova Prima Pagina di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />

«Irrealizzabile». Con Modena è già scontro<br />

05/09/12 Politica 38<br />

«Il sequestro del cantiere sarebbe un disastro»<br />

05/09/12 Economia 40<br />

«Giusto scegliere aziende qualificate SOA»<br />

05/09/12 Economia, Edilizia 42<br />

La Repubblica<br />

Come uscire dal caos<br />

05/09/12 Economia Nazionale 43<br />

La Stampa<br />

La “lotteria”del numero chiuso<br />

05/09/12 Economia Nazionale 45<br />

Appello del governo: ora la crescita<br />

05/09/12 Economia Nazionale 49<br />

Pagina 3 di 51


pressunE<br />

ealvibía e'umít1t)latr'0<br />

000, gen.<br />

lidIffearralale boos-Bund a 10 aool<br />

203t .'<br />

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ott, nov dic. gen. feb.<br />

dIfferetiziale Etp-tillod a 10 am0<br />

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CORRIERE DELLA SERA<br />

Fondato nel 1876 www.coniere.it<br />

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />

mar, mag<br />

1<br />

seti 2012<br />

mar, apr. mag. giu. lug. ago. seti<br />

mar. apr. mag. gio. lug. ago. se%<br />

1,40<br />

1,35<br />

1,30<br />

1,25<br />

600.00<br />

00110 FRANCOFORTE<br />

600.00<br />

500.00<br />

400.00<br />

300.00<br />

LONDRA<br />

Eggq:zgaggpeg::rg,:g:9mg:<br />

5,75<br />

5,74<br />

5,73<br />

5,72<br />

5,71<br />

5,79<br />

5,69<br />

5,67<br />

7<br />

.95<br />

.93<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 609.785<br />

Diffusione: 474.395<br />

«L Italia merita o spread a quota 200»<br />

Bankitalia: i fondamentali lo giustificano. Draghi: gli interventi? Per salvare l'euro<br />

ROMA Se si guarda a co-<br />

me vanno realmente l'economia<br />

e la finanza pubblica, lo<br />

spread tra i Btp decennali e i<br />

Bund tedeschi di uguale durata<br />

non dovrebbe essere superiore<br />

ai 200 punti base.<br />

A dirlo, col sostegno di ci -<br />

fre e proiezioni, sono gli economisti<br />

della Banca d'Italia<br />

che definiscono quindi ingiustificata<br />

l'attuale ampiezza<br />

45o dì media nell'ultimo periodo<br />

del differenziale tra i<br />

titoli di Stato dell'Italia e della<br />

Germania. Differenziale<br />

che ieri é sceso a 427 punti,<br />

sulle aspettative per le decisioni<br />

del Consiglio della Bce<br />

di domani.. Il presidente dell'Eurotower,<br />

Mario Draghi,<br />

La giornata sui mercati<br />

lunedì intervenendo a porte<br />

chiuse davanti al Parlamento<br />

europeo ha sostenuto infatti<br />

l'opportunità di procedere<br />

ad acquisti di titoli a breve<br />

dei Paesi più penalizzati per<br />

calmierare il mercato. «Francamente,<br />

tutto questo ha molto<br />

a che fare con la sopravvivenza<br />

dell'euro», ha spiegato.<br />

Anche se è difficile prevedere<br />

quali saranno le iniziative<br />

che effettivamente verranno<br />

adottate a Francoforte al<br />

termine dì una non facile riunione<br />

dei governatori d.ell'eurozona.<br />

«Ora come ora non<br />

possiamo perseguire la stabilità<br />

dei prezzi in una area euro<br />

frammentata dove le modi-<br />

N caso del Bund<br />

Via Nazionale evidenzia<br />

il calo dei rendimenti<br />

dei Bund a 10 anni ;<br />

ora intorno all'1,30%<br />

mlgiloramento<br />

li differenziale<br />

ha chiuso in calo<br />

a 427 punti ; in attesa<br />

dell'Eurotower<br />

Pagina 4 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

MILANO -0,2<br />

MADRID 40,13%<br />

+ i 7,480<br />

15.360<br />

15,320<br />

15,259<br />

15140<br />

.6- 15.200<br />

7,540<br />

7,520<br />

? RO6<br />

7,460<br />

7440<br />

LORRIERE DELA SI:Rt■<br />

~XX<br />

Pagina 5<br />

'"="7,<br />

tnvrita ,pread a quota '20 , b:


press unE<br />

fiche ai tassi centrali influenzano<br />

solo una o due economie»,<br />

mentre a causa dei pesanti<br />

differenziali sui tassi<br />

dei titoli di Stato sono «ha -<br />

fluenti» su altri Paesi, ha comunque<br />

insistito Draghi. E<br />

non c'è dubbio che Malia, come<br />

la Spagna, sia tra questi<br />

visto che, come dicono ancora<br />

gli economisti di Palazzo<br />

Koch nello studio diffuso ieri,<br />

«il recente andamento dello<br />

spread è in larga parte riconducibile<br />

a fenomeni di<br />

contagio non legati alle condizioni<br />

di fondo del Paese».<br />

Le stime econometriche realizzate<br />

in Banca d'Italia mostrano<br />

come la dinamica della<br />

crescita economica, le con-<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Fondato nel 1876 m<br />

www.conieredt<br />

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />

dizioni fiscali e i rischi finanziari<br />

non bastano a giustificare<br />

il balzo del premio di rischio<br />

registrato a partire dall'estate<br />

del 201:! dai titoli di<br />

Stato italiani.<br />

Lo studio, peraltro, evidenzia<br />

la «spettacolare riduzione»<br />

dei rendimenti dei Bund<br />

a io anni, al momento intorno<br />

per l'emergere<br />

tra gli investitori di timori<br />

sulla solidità dell'Unione monetaria.<br />

Insomma, la percezione<br />

di un rischio di reversibilità<br />

dell'euro contribuisce a<br />

spiegare l'incremento dei tassi<br />

d'interesse nei Paesi più<br />

esposti alle tensioni e il sensibile<br />

calo di quelli nei Paesi<br />

considerati più solidi e sicu-<br />

li. E non si tratta di un fenomeno<br />

limitato ai rendimenti<br />

di più lungo termine: sono ingiustificati<br />

anche i differenziali<br />

per le scadenze più brevi.<br />

Sui Btp biennali lo spread<br />

dovrebbe essere di 180 punti<br />

base contro i 410 degli ultimi<br />

mesi e su quelli a 5 anni di<br />

270 punti base contro i 490<br />

indicati dal mercato.<br />

Intanto ieri, come si è detto,<br />

lo spread tra il Btp decennale<br />

e il Bund tedesco, sull'attesa<br />

di decisioni della Bce e<br />

ignorando il giudizio negativo<br />

di Moody's sull'Europa,<br />

ha chiuso in calo a 427 punti<br />

con un rendimento al 5,66%.<br />

Ancora più sensibile la dirni -<br />

nuzione del differenziale dei<br />

Pagina 5 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

titoli a più breve scadenza.<br />

mentre ha registrato una forte<br />

discesa anche lo spread<br />

dei titoli spagnoli, col rendimento<br />

che per i decennali è<br />

sceso al 5,56%. Contrastato<br />

invece l'andamento delle Borse<br />

che hanno risentito dell'avvio<br />

negativo di Wall Street depressa<br />

dal dato poco confortante<br />

sull'indice manifatturiero<br />

Usa. In controtendenza solo<br />

la piazza di Madrid in salita<br />

dello 0,73%. Negativi gli altri<br />

listini con Piazza Affari<br />

che ha ceduto lo 0,29%, Francoforte<br />

che ha perso 1'1,17%,<br />

Londra l'1,5% e Parigi<br />

l'1,5$%.<br />

Stefania Tamburello<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

O o:PRODUZIONE RISERVATA<br />

Tiratura: 609.785<br />

Diffusione: 474.395<br />

Pagina 5<br />

vIitalia wuita 13110 spread a quota<br />

'"="7,


press unE<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Fondato nel 1876 m<br />

www.coniere.it<br />

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 609.785<br />

Diffusione: 474.395<br />

PROTESTANII «RIGOROSI» DEL NORD<br />

CONTRO CAri 1TOLICI «LASSISTI» DEL SUD<br />

Dietro le polemiche sul debito un solco che risale a Martin Lutero<br />

di MASSIMO FRANCO<br />

Forse non tutti lo sanno, ma in Nord Europa<br />

molti pensano che lo spread alto sia il frutto di<br />

un peccato cattolico. In tedesco il termine<br />

«Schuld» non significa solo debito ma anche<br />

colpa. Sono sfumature semantiche che riflettono<br />

differenze culturali profonde. E aiutano a<br />

comprendere meglio la diffidenza marcata, fino<br />

al pregiudizio, di alcune nazioni europee<br />

del Nord nei confronti dei Paesi percepiti come<br />

membri di un incosciente «Club Med». Lo<br />

spread, il differenziale fra titoli di Stato italiani<br />

e spagnoli e quelli tedeschi, finisce così per assumere<br />

un'eco con vibrazioni etiche: discriminanti<br />

ben più dei bilanci dei singoli Stati. Rimanda<br />

senza volerlo, anzi quasi con la paura<br />

di dirlo, a valori che impastano cultura e religione.,<br />

e iniettano nelle fibre stanche dell'Ue<br />

antichi.<br />

Di fatto, viene toccato e infranto un tabù che<br />

riporta in auge fantasmi di Riforme e Controriforme,<br />

e guerre combattute all'ombra del Dio<br />

europeo. Si tratta di un aspetto delle polemiche<br />

degli ultimi mesi affrontato solo di sfuggita.<br />

Eppure affiora a intermittenza, mentre l'euro<br />

comincia a evocare non più ricchezza e stabilità<br />

ma disoccupazione, povertà e declino. La<br />

retorica anti-italiana e anti-mediterranea, e all'opposto<br />

antitedesca, si nutre inconsciamente<br />

di stereotipi non soltanto culturali ma religiosi.<br />

«Verità» antiche, sepolte nella memoria del<br />

Vecchio Continente; e da non riesumare per<br />

non spezzare il faticoso compromesso fra nazioni<br />

che ha garantito per decenni pace sociale<br />

e politica. L'incertezza le riconsegna però a<br />

quanti propugnano nuovi isolazionismi, nella<br />

Un<br />

,,<br />

,<br />

k .<br />

Ui salute<br />

(Stephan nchter, direttore del Gbbolist)<br />

convinzione illusoria che da soli ci si possa salvare<br />

meglio.<br />

E una solitudine accarezzata da alcuni circoli<br />

della Germania che si definisce luterana, e<br />

da Paesi a maggioranza protestante come<br />

Olanda, Finlandia, e via risalendo. Al punto<br />

che si è arrivati a teorizzare che se Martin Lutero,<br />

il teologo tedesco del XVI secolo, avesse potuto<br />

essere presente a Maastricht nel 1992,<br />

quando furono gettate le basi dell'unione monetaria,<br />

avrebbe bocciato l'adesione delle nazioni<br />

del Mediterraneo. «Leggete le mie labbra:<br />

nessun Paese cattolico che non ha vissuto<br />

la Riforma protestante» deve entrare nell'euro,<br />

si immagina che avrebbe detto Lutero. La<br />

tesi è di Stephan Richter, direttore del Globo-<br />

il sito che analizza i trend mondiali nell'era<br />

della globalizzazione.<br />

Richter è un commentatore cattolico ma soprattutto<br />

tedesco. E teorizza che «un eccesso<br />

di cattolicesimo danneggia la salute fiscale delle<br />

nazioni, anche adesso nel XXI secolo». Sarebbe<br />

questa la «legge di Lutero» che oggi il Nord<br />

Europa si rammarica non sia stata applicata; e<br />

la cui violazione sarebbe alla base di molti<br />

guai. Se invece le sue parole immaginarie fossero<br />

state interpretate a dovere, «l'euro sarebbe<br />

più compatto, e l'economia europea meno in<br />

difficoltà». Insomma, per analizzare l'idoneità<br />

di una nazione a far parte della moneta unica<br />

sarebbe bastato non passare al setaccio i suoi<br />

bilanci ma i suoi cromosomi religiosi: sarebbe<br />

stato tuto più facile. L'assunto è assai semplice:<br />

i cosiddetti Pigs, o Piigs, acronimo che sta<br />

per «maiali» in inglese e indica le iniziali di<br />

Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna, o con la<br />

doppia «i» comprende anche l'Italia, sono tutti<br />

Paesi con una maggioranza di cattolici, tranne<br />

la Grecia ortodossa,<br />

La novità è che ultimamente l'etichetta sta<br />

assumendo non un significato congiunturale,<br />

legato a una crisi del capitalismo finanziario<br />

esportata dagli Usa, ma una sorta di sentenza<br />

di condanna definitiva nei confronti di una cultura,<br />

di un modo di governare; e, di nuovo, di<br />

una religione. Alla base della «colpa» delle nazioni<br />

indebitate ci sarebbe l'incapacità di emanciparsi<br />

dal cattolicesimo: un modo di vivere,<br />

prima ancora che una fede, passato dalla prati-<br />

Pagina 6 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

ca. delle indulgenze per farsi perdonare i peccati,<br />

a un'eccessiva tolleranza in materia di «peccati<br />

fiscali». La polemica sta spingendo economisti<br />

soprattutto spagnoli a risalire alle origini<br />

del capitalismo, smentendone l'origine protestante<br />

e mettendo invece in risalto il dinamismo<br />

di quello ispano-cattolico proprio al tempo<br />

di Riforma e Controriforma.<br />

Ma la diatriba retrospettiva sui quarti di nobiltà<br />

capitalistica conferma solo l'ambiguità di<br />

un'operazione che rischia di preparare una rottura<br />

e non una riconciliazione europea. L'allarme<br />

di qualche settimana fa del presidente del<br />

Consiglio italiano, Mario Monti, sui rischio<br />

che lievitino le puisioni antitedesche in iispo--<br />

sta alla rigidità della cancelliera Angela Merkel,<br />

fa il paio con l'esasperazione della Germania<br />

profonda nei confronti delle nazioni mediterranee.<br />

L'amarezza di Benedetto XVI per<br />

l'ostilità nella sua Baviera contro l'Italia è quel--<br />

Pagina 6<br />

Filo I 1 SIA` A


press unE<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Fondato ne] 1876 Eig smAg.colnieredt<br />

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />

la di chi conosce in profondità la Germania; e<br />

sa che per il tedesco medio il fondo salva Stati<br />

sarebbe un cedimento alla «cultura del peccato»<br />

e del debito di un'Europa cattolica considerata<br />

inconeggibile.<br />

Senza tener conto di questo sfondo, diventa.<br />

difficile capire l'incomunicabilità apparente<br />

delle classi dirigenti europee; e il tentativo strumentale<br />

di alcuni circoli politici ed economici<br />

di sfruttarlo: di recente, la Bbc inglese ha parlato<br />

di «una linea di frattura religiosa nell'eurozona».<br />

Insomma, sembra quasi che sulla scia della<br />

crisi dei mercati finanziari si stia cercando di<br />

evocare un conflitto fra cattolici e luterani, con<br />

le polemiche sugli aiuti come casus belli. C'è<br />

chi spiega il conflitto latente con la torsione<br />

verso il nord e l'est dell'asse europeo in seguito<br />

all'allargamento; e dunque con un'ipoteca<br />

crescente delle nazioni protestanti. Non a caso<br />

oggi si dice che la Finlandia è nel cuore d.ell'Ue,<br />

L'Europa delle fedi<br />

Cattolici<br />

g Protestanti<br />

àui Ortodossi<br />

Musulmani<br />

trztem,~n<br />

Lo scisma ìngiese<br />

Vistosi rgiumre dal papa<br />

l'annullamento del matrimonio<br />

uro Caterina d'Aragona, nel 1534<br />

Enrico VIII reagì facendo approvare.<br />

al Izariamewo un atto i<br />

che nominava lui e i SUOI suceesson ;<br />

Api supremi della nie,:3<br />

anglicana<br />

Lo Notte di San Urtammo<br />

Nella rattetrai 23:e 24 agosto<br />

1572 la fazione cattolica ssatend<br />

a Parigi la anca agli ugonotti<br />

(pratentaetiditeadnoaaiott2niotal<br />

i corpi degli uccisi trascinati<br />

per le strade furono agiroas.sati<br />

nal costile del Louvre (nella foto, i<br />

dipintoo; Giorgio Vasari<br />

raffigtirente a massuao)<br />

7,1- tà,,toTtUt. ,`,.‘ t.<br />

,b,tt-tt4 o ,,t.t.t.t, t-,, t.<br />

Uepiseopato di Agricola<br />

una figura fondamentale<br />

della riforma dottrinale della chiesa<br />

finlandese fu d vescovo di Aglio<br />

Mikael Agricola, ere aveva studiato<br />

a Wittenberg oso Lutero<br />

a"<br />

lingoisIztone spagnola<br />

Nata riei 1478 porni sposiliOrie<br />

di gsto IV e pie volere de re cattolid<br />

Ferdinando e Isabella, L strumento<br />

di persecuzione antro i numerosi<br />

M.I.JiMani e bre: che vivevano<br />

nella penisola iberica<br />

LitiggitzsitztemtgottztemtgizigAtetiggitztitttgiggitztitttgiggitztitttgigsztList<br />

mentre l'Italia. sarebbe in periferia. È una delle<br />

molte conseguenze delta fine della guerra fredda.<br />

Da una comunità europea che ha sviluppato<br />

la sua unità lungo un asse centro-meridionale,<br />

Germania-Francia-Italia, a quella egemonizrata<br />

da una nazione tedesca che a tratti sembra<br />

coltivare la rivincita delle tradizioni orientati e<br />

protestanti contro l'entusiasmo dei cattolici tedeschi<br />

nei confronti dell'Europa. La cancelliera.<br />

Angela Merkel viene dalla Germania dell'Est<br />

ed è figlia di un pastore protestante. Lo stesso<br />

neopresid.ente tedesco, Joachim Gauck, è un<br />

ex pastore luterano. Per questo non sorprende<br />

Che nel vertice dei capì dì governo dell'eurozona,<br />

nel luglio scorso a Bruxelles, l'apparente vittoria<br />

della linea perseguita dall'Italia di Monti<br />

e dalla Spagna di Mariano Rajoy, ma anche dalla<br />

Francia di Frainois Hollande, sia stata vissuta<br />

a Berlino come un colpo di mano della «nuova<br />

alleanza latina».<br />

Ma la geo-religione dello spread in versione<br />

luterana costringe a qualche strattone politico-geografico.<br />

E il dubbio che vengano messi<br />

in fila e razionalizzati una serie di stereotipi è<br />

forte: per quanto la crisi economica li faccia.<br />

passare in secondo piano. Se il debito è anche<br />

una colpa da espiare, e per la quale l'assoluzione<br />

giustamente non è più scontata, le scomuniche<br />

e i presunti primati geoeconomici e georeligiosi<br />

minacciano dì risvegliare demoni destinati<br />

a ricacciare indietro l'Europa non di qualche<br />

anno, ma di decenni: quelli più bui.<br />

.., asosot.<br />

E22711‘kk~~<br />

La pace di Vestfallia<br />

La rito ionedel ealvinisti contg,<br />

i cattolici- spagnoli esplose nel 't<br />

H [Man si writilise<br />

n1 e516"81648: con la pace di Vestfalia i<br />

;: Paesi Bassi divennero una nazione iiZZ<br />

L. protestante irdpendente Alga<br />

foto, Fionda di notte di Rembrandt)<br />

AL.~<br />

,rr.....7-2rynk.'‘‘. :, ...... :, .... i<br />

La Piuma protestante<br />

Ne11517 il monaco agostiniano<br />

Martin luteio affiggo alla porta<br />

dolosi Lesa di Wittenberg 95 iZ<br />

i<br />

tesi pensate per ,ifUrfildrE, la elieSa :,..,<br />

; dMigpula. Fu scomunicato :It<br />

:, nel 1521. i! protestantesimo SI .*<br />

diffuse rapidamente in or<br />

.11.1ZWA<br />

H Concilio di Trenta<br />

il Concilio della Controriforrna<br />

tp aperte il 13 dicembre 1505 L<br />

da papa Paolo li e si concluse tI<br />

dopo molte initerranani ne11563<br />

Pagina 7 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

C M PRODUZ!GRE RiSERVA<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 609.785<br />

Diffusione: 474.395<br />

Pagina 6<br />

Pia A


L<br />

pressunE<br />

Sgtt ,-n;MQ Anm%<br />

Una multa da 250 a 1,000 euro è<br />

prevista per í tabacc:ai che<br />

vendono sigarette e altri prodotti<br />

simili ai minori di diciotto anni. La<br />

pena è raddoppiata se l'infrazione<br />

viene commessa per più di una<br />

volta, In questo caso, inoltre, scatta<br />

la sospensione per tre mesi della<br />

licenza all'esercizio dell'attività.<br />

Entro diciotto mesi i distributori<br />

automatici di sigarette dovranno<br />

essere dotati di un sistema<br />

automatico di rilevamento dell'età<br />

dell'acquirente<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Fondato ne11876 EMO www.coniere.it<br />

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />

ti<br />

S. s. ,.:. ■3.`U.: ,:seks U.:,3.`So.\. ,S.<br />

"...,,; --\--.. ,--,,- ,,,z.s ì ,, ,-■ , ,,7,,'',-V'sé<br />

& §, ~,,k; ,§ mUu \ , kM<br />

2 In<br />

arrivo notevoli risparmi sul<br />

fronte dei farmaci. Entro la fine del<br />

2012 l'Alfa (l'Agenzia italiana del<br />

farmaco) dovrà rivedere il<br />

prontuario terapeutico<br />

«escludendo dalla rimborsabilità<br />

medicinali il cui impiego non risulti<br />

di interesse al sistema pubblico».<br />

Verrà dato più spazio invece ai<br />

farmaci innovativi che devono<br />

avere accesso immediato negli<br />

ospedalt Abrogata la norma sulla<br />

distanza di prossimità per<br />

l'apertura delle nuove farmacie<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 609.785<br />

Diffusione: 474.395<br />

Bibite, rispunta la tassa (dimezzata)<br />

Cancellali i I. I iti ai videopoker<br />

Svuotato il decreto salute. Cronoprogramma in consiglio dei ministri<br />

ROMA Non ci sono più i<br />

limiti di distanza per le slot<br />

Tnachine dalle scuole e dagli<br />

ospedali, rimpiazzati da divieti<br />

molto severi per la pubblicità.<br />

Cancellata pure la tassa sulle<br />

bibite gassate anche se il<br />

ministro della Salute Renato<br />

Balduzzi insiste e potrebbe tiproporla<br />

all'ultimo momento,<br />

magari con un prelievo dimezzato.<br />

Dovrebbero restare, invece,<br />

le sanzioni per chi vende<br />

tabacco ai minorenni. Non<br />

si sa ancora se sarà un decreto<br />

legge, un semplice disegno<br />

di legge e nemmeno se il consiglio<br />

dei ministri di oggi si limiterà<br />

ad un primo esame oppure<br />

entrerà nel merito dei<br />

problemi. L'unica cosa certa è<br />

che dopo gli annunci delle<br />

settimane scorse e il rinvio di<br />

punti<br />

una settima fa il cosiddetto<br />

decretone sanità è stato in<br />

buona parte svuotato.ltecni -<br />

ci dei ministeri sono ancora<br />

al lavoro sul testo e non è possibile<br />

escludere sorprese dell'ultima<br />

ora. Da 27 gli articoli<br />

sono scesi a 18, ma nemmeno<br />

così la bozza piace alle Regioni<br />

che chiedono un nuovo rinvio.<br />

Per l'attività sportiva, non<br />

agonistica e amatoriale, rimane<br />

l'obbligo di certificazione<br />

medica «idonea» (manca la<br />

specifica se deve essere redatta<br />

da un medico di famiglia o<br />

da uno specialista) e viene introdotto<br />

l'obbligo per le società<br />

sportive, professionistiche<br />

e dilettantistiche, di dotarsi di<br />

defibrillatori automatici. La<br />

partita sulla riorganizzazione<br />

della medicina territoriale<br />

(studi aperti 24 ore al giorno<br />

tutta la settimana con aggregazioni<br />

di medici di famiglia<br />

e guardia medica) è ancora<br />

aperta. Ieri sera le categorie<br />

sindacali dei medici di base<br />

cantavano vittoria sostenendo<br />

che il governo ha rispetta-.<br />

to l'impostazione originaria<br />

senza cedere alle richieste delle<br />

Regioni preoccupate che<br />

l'apertura di nuovi servizi abbia<br />

per loro un costo aggiunti-.<br />

Deflbrillatorl<br />

Le società sportive<br />

saranno obbligate<br />

a dotarsi di defibrillatori<br />

automatici<br />

Pagina 8 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

vo. Si è lavorato molto sugli<br />

articoli che riguardano la farmaceutica.<br />

Entro la fine del<br />

2012 l'agenzia del farmaco Aifa<br />

dovrà rivedere il prontuario<br />

terapeutico «escludendo<br />

dalla rimborsabilità<br />

cui impiego non risulti di<br />

interesse al sistema pubblico».<br />

Un bel giro di vite. Verrà<br />

dato più spazio invece ai farmaci<br />

innovativi che devono<br />

avere accesso immediato negli<br />

ospedali.<br />

Se non è detto che la seduta<br />

di oggi porterà al via libera<br />

del decretone sulla Sanità, il<br />

punto sarà fatto sicuramente<br />

sul cosiddetto cronoprogramma,<br />

la lista dei provvedimenti<br />

che il governo intende portare<br />

a casa nei prossimi mesi.<br />

Sono cento le voci contenute<br />

Pagina 8<br />

pre.si pubblici che., ri,hiuno


press unE<br />

\\\,`.a w non c'è<br />

3 Non<br />

d sarà nessuna tassa sulle<br />

bibite zuccherate e sui<br />

superalcolici. Nel testo originario<br />

del provvedimento era stato<br />

introdotto per tre anni un<br />

contributo straordinario a carico<br />

dei produttori delle bevande<br />

edulcorate (7,16 euro ogni 100 litri)<br />

e di superalcolici (50 euro ogni 100<br />

litri). Il ministro Balduzzi tenterà<br />

oggi, con un prelievo dimezzato, di<br />

riproporre la tassa considerata un<br />

importante tassello per la<br />

promozione di corretti stili di vita<br />

nella bozza del documento<br />

messa a punto dal gruppo di<br />

lavoro composto dal sottosegretario<br />

alla presidenza del<br />

consiglio Antonio Catricalà, e<br />

dai ministri Filippo Patroni<br />

Griffi e Piero Giarda. Il «calendario<br />

dei provvedimenti» arri-<br />

va fino alla fine di dicembre e<br />

sarà il punto di partenza di<br />

ima discussione non semplice.<br />

Nella griglia è stata inserita<br />

solo un parte delle nuove<br />

proposte indicate dai singoli<br />

ministeri. C'è ad esempio il disegno<br />

di legge anticorruzione<br />

per il quale viene indicata la<br />

scadenza dì settembre. C'è anche<br />

l'idea di inserire in un decreto<br />

legge un emendamento<br />

per «affidare alle imprese private<br />

il recupero e la gestione<br />

di istituti e luoghi della cultu-<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Fondato nel 1876 m<br />

".0"\".0:::"<br />

www.coniere.it<br />

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli<br />

4 Per<br />

\-"`<br />

l'attività sportiva, non<br />

agonistica e amatoriale, dovrebbe<br />

rimanere l'obbligo di certificazione<br />

medica «idonea». Dopo le<br />

polemiche dei giorni scorsi non è<br />

stato ancora deciso se il certificato<br />

deve essere redatto<br />

semplicemente da un medico di<br />

famiglia o da uno specialista.<br />

Viene introdotto anche l'obbligo<br />

per le società sportive,<br />

professionistiche e dilettantistich e<br />

di dotarsi di defibrillatori<br />

automatici<br />

ra», con una proposta da for-<br />

malizzare entro il 7 settem-<br />

bre. E ancora il piano naziona-<br />

le per favorire la pratica sportiva<br />

o la ratifica dell'accordo<br />

fra Italia e Francia per la Tav<br />

Torino-Lione. Ma dalla bozza,<br />

almeno per il momento, molte<br />

proposte sono rimaste fuori.<br />

Per l'agricoltura, ad esempio,<br />

è entrata la nuova legge<br />

contro la cementificazione<br />

ma non quella per la tutela.<br />

del made in Italy. Per l'Ambiente,<br />

invece, c'è la ricognizione<br />

dei siti per la ticonvers'ione<br />

industriale ma non il decreto<br />

sul dragaggio dei porti<br />

o sulle terre di scavo senza il<br />

quale diversi cantieri rischiano<br />

di bloccarsi. Non ci sono<br />

ma potrebbero entrare anche<br />

le nuove regole per gli appalti<br />

sulle intercettazioni, con<br />

un'unica gara nazionale, e la<br />

«diplomazia per la crescita»<br />

messo a punto dalla Fainesina<br />

che dovrebbe favorire le<br />

esportazioni e attirare gli investimenti<br />

stranieri in Italia.<br />

Margherita De Bac<br />

Lorenzo Salva<br />

o RIPRODUZCHE RISERVATA<br />

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 609.785<br />

Diffusione: 474.395<br />

sd:t\si di distanza<br />

Skt.<br />

dm è inlèbjec<br />

5<br />

Cambiano<br />

completamente le<br />

misure per combattere la<br />

«dipendenza da gioco d'azzardo<br />

patologico». Salta il limite di<br />

distanza di 500 metri delle slot<br />

machine da scuole, ospedali e<br />

chiese. Arrivano, invece, limiti severi<br />

sulla pubblicità. In particolare<br />

vengono vietate le comunicazioni<br />

commerciali riguardanti lotterie,<br />

concorsi a premio, scommesse<br />

sportive e tutti i giochi dove la<br />

vincita sia determinata<br />

esclusivamente dal caso<br />

Pagina 8<br />

pre.ri pubblici ea,ri,ebbbb,


press LinE<br />

GAllETTA DI REGGIO<br />

Direttore Responsabile: Sandro Moser<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 14.722<br />

Diffusione: 11.531<br />

Alla Frigor Box è il giorno della verità<br />

I consulenti aziendali promettono: «Paghiamo gli arretrati, ma per l'accordo con le banche ci serve altro tempo»<br />

dì Ridanti Fighuoio<br />

SCANDIANO<br />

Frigor box, il giorno della verità.<br />

L'etmeshno. Oggi i lavoratori<br />

dell'azienda, in crisi già dalla<br />

primavera scorsa, ormai stremati<br />

da mesi di salario non pagato<br />

e arrivato in ritardo, verranno<br />

messi al corrente, durante<br />

l'assemblea dei lavorato-.<br />

ri indetta per le 14, dell'esito<br />

dell'incontro tra i sindacati e<br />

l'azienda, avverano ieri mattina;<br />

ma soprattutto sapranno,<br />

a partire già da metà mattinata<br />

se, come promesso dalla proprietà,<br />

le mensilità di giugno e<br />

metà luglio sono state accreditate<br />

sui loro conti correnti.<br />

Ieri i nuovi consulenti aziendali<br />

(studio Benassi di Modena)<br />

hanno incontrato prima il<br />

sindaco Alessio Maritini, poi i<br />

sindacati: un incontro lungo<br />

quest'ultimo, protrattosi fino<br />

all'ora di pranzo. Durante l'incontro<br />

è stato nuovamente garantito:<br />

«Il pagamento degli stipendi<br />

è stato disposto, come<br />

promesso, per domani».<br />

N1 a sindacati e lavoratori<br />

non sono tranquilli, edotti ormai<br />

da mesi di promesse e rinvii<br />

senza che la situazione si<br />

sbloccasse mai veramente. Se i<br />

soldi oggi ci saranno e in che<br />

misura resta la discriminante<br />

per riprendere o meno la mobilitazione,<br />

anche in forma durissima,<br />

previa l'ok dei lavora--<br />

tori, naturalmente.<br />

Ma il nocciolo della questione<br />

resta anche l'accordo con le<br />

banche, quello che davvero<br />

potrà garantire la sopravvivenza<br />

dell'azienda: sei quelle rimaste<br />

disponibili (delle 13 originarie)<br />

a riaprire i rubinetti<br />

dei prestiti per la Frigor Box,<br />

ma a precise condizioni — garanzie<br />

su alcuni fondi immobiliari<br />

---, alle quali ; finora, la fami-<br />

glia Fantini, non si è mai voluta<br />

piegare,<br />

consulenti della Benassi<br />

hanno spiegato ieri, al sindaco<br />

e ai sindacati, che a loro serve<br />

ancora tempo (almeno fino alla<br />

fine di settembre) per prendere<br />

visione di carte e numeri<br />

e stilare una nuova bozza di accordo<br />

(e, contestualmente, un<br />

nuovo piano industriale).<br />

Pagina 10 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Ma bisognerà vedere se gli<br />

istituti di credito saranno di--<br />

sponibili a considerare i nuovi<br />

termini.<br />

Nelle due ore d'incontro<br />

con i sindacati, però di cose sul<br />

tavolo, sulle quali confrontarsi,<br />

se ne sono messe. «Alcune<br />

novità positive», vengono definite<br />

dalla Cgil-Filctem, sulle<br />

quali però le bocche ieri restavano<br />

cucite, in previsione<br />

dell'assemblea dei lavoratori<br />

di oggi,<br />

Saranno proprio loro, i 108<br />

dipendenti della Frigor Box<br />

(divisi tra la sede di Bosco e<br />

quelle distaccate di Ronzano e<br />

Casina ) che dovranno, alla fine,<br />

decidere: nella peggiore<br />

delle ipotesi (se gli stipendi<br />

cioè non arriveranno e le linee<br />

illustrate ieri ai sindacati non<br />

piaceranno) la mobilitazione e<br />

in quali forme; oppure accordare,<br />

ancora, un credito di<br />

tempo ai Fantini, in particolare<br />

l'ad Contardo, che dall'inizio<br />

della crisi di quest'azienda,<br />

ha sempre professato la ferma<br />

volontà di non buttare tutto alle<br />

ortiche,<br />

CFPRODUZION_ RISERVAI A.<br />

Pagina 17<br />

rigar tini. é 3 giorno


pressunE<br />

GAllETTA DI REGGIO<br />

Direttore Responsabile: Sandro Moser<br />

a ren più che a dopo l'apertura di ce i rechiesta su l l'9 nerìte E LI uzzolo da parte della radi Parma<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 14.722<br />

Diffusione: 11.531<br />

Bufera su Iren, Delrio assolve Viero<br />

il sindaco difende i vertici. L'amministratore delegato: procedure corrette, Io stop al cantiere avrà gravi conseguenze<br />

Anche il sindaco di <strong>Reggio</strong> Graziano<br />

Delrio guarda con attenzione<br />

all'evolversi dell'inchiesta<br />

della Procura di Parma che<br />

:rischia di bloccare il cantiere<br />

del nuovo inceneritore Iren a<br />

Uguzzolo, con conseguenze<br />

carissime in termini di bilancio<br />

e quindi di dividendi per i<br />

Comuni soci. Dopo le premesse<br />

di rito di fiducia nel lavoro<br />

dei magistrati, Delrio affonda<br />

il colpo e assolve i vertici<br />

dell'allora Iaìta e degli enti locali<br />

d'oltre Enza finiti sotto inchiesta.<br />

«ll reato contestato non è legato<br />

a furti o tangenti, al più si<br />

parla di procedure. Il massimo<br />

che viene addebitato al. direttore<br />

generale di Iren (Andrea Viero)<br />

è di avere affidato, invece<br />

di progettare tutto dentro ad<br />

Iren, 1111 pezzo di questa progettazione<br />

ad una azienda peraltro<br />

concorrente. Quindi<br />

non credo che abbia fatto qualcosa<br />

di penalmente rilevante».<br />

Lo stesso «vale per il presidente<br />

della Provincia e il sindaco<br />

di Parma; hanno usato procedure<br />

che si usano da tempo».<br />

insomma, conclude il sindaco,<br />

«in inn paese normale se<br />

c'è una questione di interpretazione<br />

della legge si cerca di<br />

interpretare la legge, non si<br />

mette sotto accusa chi ha applicato<br />

quella che ritiene la legv<br />

ioente. C'è anche una sen-<br />

b<br />

t enza del Tare.<br />

La Procura di Parma ipotizza<br />

i reati di abuso d'ufficio ed<br />

edilizio e ha chiesto al gip il sequestro<br />

preventivo del cantiere.<br />

Tra gli indagati, come rivelato<br />

dal Tg3, ci sarebbero r attuale<br />

direttore generale di Iren<br />

Andrea Viero (ex ad di Enia),<br />

l'ex sindaco di Parma Elvio<br />

Ubaldi, l'ex responsabile<br />

dell'ufficio ambiente del Comune<br />

Emanuele Moruzzi e<br />

della Provicia Gabriele Affranco:<br />

tutti da confermare.<br />

In una nota proprio l'ad Viero<br />

tranquillizza i soci sulla correttezza<br />

delle procedure seguite.<br />

L'azienda non ha ancora ricevuto<br />

nessuna contestazione<br />

e ribadisce di «poter dare compiutamente<br />

conto della legittimità<br />

di ogni singolo passaggio<br />

del progetto».<br />

Viero respinge tutte le ipotesi<br />

d'accusa riportate dalla<br />

<strong>stampa</strong>. In particolare sventola<br />

la sentenza del Tar che ha<br />

confermato la regolità dell'iter<br />

autorizzativo adottato e spiega<br />

come ireti abbia versato circa<br />

12 milioni di curo per oneri<br />

di urbanizzione e compensazione<br />

ambientale al Comune<br />

di Parma e ad altri quattro Comuni<br />

confinanti.<br />

Se la magistratura bloccherà<br />

il cantiere, dovranno essere<br />

affrontati alcuni problemi rilevanti:<br />

«Lo smaltimento dei rifiuti<br />

per Parma a partire dal<br />

prossimo anno, i danni prodotti<br />

dall'interruzione dei lavori<br />

e gli effetti occupazionali (il<br />

cantiere oggi occupa 280 persone<br />

al giorno) ».<br />

Sulla vicenda è intervenuta<br />

anche 'lana Barbari, presidente<br />

del Gruppo kiv in Regione:<br />

«['Italia dei Valori si schiera<br />

dalla parte dei cittadini e della<br />

Procura che li tutela. L'Id ,,T sì è<br />

sempre battuta contro gli inceneritori,<br />

e nello specifico io come<br />

coordinatrice provinciale<br />

di <strong>Reggio</strong> contro quello di Cavazzoli<br />

e questo quando ancora<br />

dalla nostra parte avevamo<br />

solo i comitati e nessuna formazione<br />

politica». (dar. h.)<br />

Pagina 11 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Pagina 12


press unE<br />

Matteo Palo<br />

ROMA<br />

CRISI al suo massimo, politica assente<br />

e istanze delle imprese in<br />

gran parte inascol tate. E' un quadro<br />

quasi tutto in negativo quello<br />

disegnato dalla ricerca commissionata<br />

da Cna all'istituto di ricerca<br />

Ipsos per tastare il polso al inondo<br />

delle aziende italiane, in particolare<br />

piccole e medie. Un lavoro,<br />

condotto ascoltando centinaia di<br />

imprenditori, che getta luce sullo<br />

sconforto patito in questa fase dalla<br />

categoria.<br />

Per la maggior parte di loro, esattamente<br />

il 58%, la fase peggiore<br />

della crisi deve ancora arrivare;<br />

solo una sparuta minoranza pensa<br />

che il peggio sia alle spalle. Questo<br />

si riflette anche sull'andamento<br />

dei conti: il 63% degli imprenditori<br />

non è soddisfatto dei propri<br />

bilanci e il 58% pensa che le cose,<br />

rispetto a dodici mesi fa, siano ad-<br />

il Resto del Carlino<br />

h<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 183.714<br />

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247<br />

Z-UCECS SILVESTRINI: «TRA LE IMPRESE DOMINA UN SENSO DI PRECARIETÀ»<br />

«Così siamo costrette a licenziare»<br />

La Cna sprona il governo: giù le tasse<br />

dirittura peggiorate.<br />

In generale, la fiducia nei governanti<br />

è scarsa. Le imprese ritengono<br />

la classe politica poco attenta<br />

all'economia ed al loro mondo<br />

(per più dell'80% ha un'attenzione<br />

insufficiente o nulla). Ciò sarebbe<br />

dovuto soprattutto all'incapacità<br />

ed alla scarsa preparazione<br />

(86%). Questo si traduce in<br />

un'azione dell'esecutivo scollata<br />

dalle esigenze reali di chi produce.<br />

Se le aziende, gli artigiani ed i<br />

lavoratori autonomi potessero dettare<br />

l'agenda ideale della politica,<br />

al primo posto troveremmo nettamente<br />

i temi fiscali: soprattutto la<br />

riduzione delle imposte e il contrasto<br />

all'evasione. Al secondo posto<br />

ci sarebbe il credito, poi il sostegno<br />

alle imprese e il mercato<br />

del lavoro.<br />

SONO DATI che non stupiscono il<br />

segretario generale di Cita, Sergio<br />

Silvestrini.(ffra le imprese con le<br />

quali parliamo tutti i giorni domina<br />

una sensazione di precarietà.<br />

L'azione di contenimento del debito,<br />

pur necessaria, non basta<br />

più. Anche perché stimiamo che<br />

da qui alla fine dell'anno le impre-<br />

se saranno costrette a tagliare<br />

lOOmila posti di lavoro».<br />

bisogna rivedere le priorità, cercando<br />

di seguire l'agenda dettata<br />

dalle imprese.<br />

E L'OCCASIONE per parlarne arriverà<br />

proprio oggi, quando il premier<br />

Mario Monti incontrerà a<br />

Roma i rappresentanti delle associazioni<br />

datoriali, artigiani inclusi.<br />

«Chiederemo — dice Sil vestiini<br />

-- anzitutto un abbassamento<br />

delle tasse, che sono il principale<br />

elemento di disagio per i nostri<br />

iscritti. Poi, servono interventi di<br />

Pagina 12 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Nts ",..s.Tr","27,7Mas<br />

3<br />

stimolo della domanda, per esempio<br />

attraverso l'alleggerimento<br />

del patto di stabilità. Infine, bisogna<br />

affrontare la questione dei ritardi<br />

nei pagamenti». In questa<br />

valle di lacrime, comunque, non<br />

manca qualche spunto positivo.<br />

«C'è una parte importante delle<br />

aziende che continua a lavorare e<br />

resiste strenuamente alla crisi»,<br />

spiega Silvestrini. Un'impresa su<br />

tre, infatti, resta comunque ottimista<br />

sul proprio futuro. E il 70<br />

per cento degli intervistati ritiene<br />

improbabile la chiusura nell'arco<br />

dei prossimi dodici mesi.


press unE<br />

il Resto del Carlino<br />

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi<br />

TPER SOCI Regione k, 4413%<br />

(da 1/2/2012)<br />

DIPENDENTI 2,500<br />

Comune Botogneiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 30,11%<br />

4 e deu<br />

Provincia Bui.ogria iiiiiui i 7 i<br />

Provincia Ferrara i 1,01%<br />

più altri<br />

Comune Ferrara i 0,66% soci minori<br />

Servin su gemma di DeLogna e Ferrara,<br />

più il 30% dei, trasporto ferroviario regionale<br />

START ROMAGNA SOCI .<br />

(do 1/1/2012i CcImunI<br />

e province<br />

KM GESTITI 25 milioni i d -<br />

DIPENDENTI 900 Romagna e11a<br />

MEZZI 800<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 183.714<br />

Diffusione: 137.247<br />

La nuova Seta spacca i' T ha<br />

Modena e <strong>Reggio</strong> all'ultimo tram<br />

Trasporti, la fitsione .fa già acqua dopo 8 mesi. E Peri convoca tutti<br />

Valentina Bettrarne<br />

MODENA<br />

L'ULTIMA fermata è stata :fatale al 'carrozzone' Seta, la società. per azioni.<br />

del trasporto pubblico nata otto mesi fa dalla fusione delle aziende di Piacenza,<br />

<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e Modena. Il consiglio di amministrazione è arrivato<br />

al capolinea dopo le dimissioni dell'amministratore delegato, il reggiano<br />

Claudio Ferrari, deluso dall'ennesimo incontro flop avvenuto a Modena<br />

durante il quale l'agenzia per la mobilità modenese non ha siglato (come<br />

del resto è avvenuto a Piacenza e <strong>Reggio</strong>) il contratto di servizio, cioè<br />

quel documento che regola il trasporto pubblico e senza il quale non può<br />

essere definito il budget 2012 né rispettato il piano industriale unico per<br />

le tre città. Così ora i soci modenesi sono nel mirino: per reggiani e piacentini<br />

(i primi hanno portato in Seta un lieve deficit e i secondi un buco<br />

di 1.400.000 curo) è tutta colpa degli amministratori della Ghirlandina.<br />

«Ma come — intervengono il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il presidente<br />

della Provincia, Emilio Sabanini : Modena ha fatto la propria<br />

parte, dal momento che la fusione è stata completata da Atcm con un<br />

bilancio 2011 chiuso in leggero attivo».<br />

MODENA è l'unica delle tre città ad essere arrivata alla fusione con i conti<br />

in regola, e ora è accusata di non voler contribuire alla salvaguardia<br />

dell'azienda unica. Seta ha chiesto ai soci modenesi di aumentare il costo<br />

del biglietto, di ridurre il chilometraggio e di contribuire di più per sanare<br />

i 'buchi' altrui: ma loro hanno risposto 'picche', affermando di essere<br />

disposti a prorogare il contratto così com'è. Di qui le dimissioni dell'ad e<br />

dei soci francesi, i'azzeratnento del cda di Seta e una pioggia dì critiche<br />

agli enti pubblici modenesi.<br />

La più feroce è quella di Bruno Lombardi, presidente della holding<br />

Herin che detiene il 42% delle azioni di Seta: ,.,.Modena :(301.1 ottempera a<br />

quanto definito nelyrotocollo di intesa». Tanto che ieri l'assessore regionale<br />

ai trasporti, Alfredo Peri, è intervenuto per calmare le acque: «Inviterei<br />

tutti a non usare toni esagerati rispetto ad una situazione complessa.<br />

Intendo promuovere nei prossimi giorni un incontro fra i soci per assumere<br />

le necessarie decisioni a tutela di un progetto industriale che fino ad<br />

ora era da tutti condiviso e che dobbiamo e possiamo consolidare».<br />

IL TFIASPC)RTC:1 PUBBLICO IN EMILI14,ROMAGNA<br />

SETA SOCI Modena , 29,91%<br />

Ida 1/6/:12l eggio Ersilia 17 86 /0<br />

[--- tM OEST Ti 31,9 mdion i Piacenza 15,94%<br />

DIPENDENTI 1,138<br />

MEZZI 092<br />

TEP<br />

(da 1975)<br />

SOCI Comune Parma<br />

Provincia Parma 50°% 4<br />

i KM GESTITI Si 1 Eliiggll)111<br />

DiPENDENTI 500<br />

MEZZI 170<br />

Pagina 13 di 51<br />

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pressunE<br />

il Resto del Carlino<br />

REGGIO<br />

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: n.d.<br />

Diffusione: n.d.<br />

«Qui si fa 1' aula o si finisce sottomessi»<br />

I reggiani sfidano Bologna: «Ci teme»<br />

Delrio e Masini lanciano il Comitato per la mavi provincia emiliana<br />

clì SIMONE RUSSO<br />

REGGIO spinge per una provincia<br />

<strong>Emilia</strong>, ma dalla Regione frenano.<br />

«Hanno paura di noi», afferma<br />

sicura la presidente della Provincia<br />

Sonia Masini, che ieri ha<br />

presenatto il neonato Comitato<br />

per l'<strong>Emilia</strong>, ovvero un gruppo<br />

formato da professionisti di vari.<br />

settori che si sono mobilitati a sostegno<br />

del progetto di super-provincila<br />

lanciato dalla presidente<br />

Masini. Unire le terre da Piacenza<br />

a Modena, un'area con grandi<br />

potenzialità da giocarsi sullo scacchiere<br />

del nord Italia e d'Europa.<br />

Il comitato si è già attivato per raccogliere<br />

firme: «Saremo nelle<br />

piazze - afferma la presidente -<br />

per raccogliere adesioni della gente,<br />

vogliamo che i cittadini siano<br />

coinvolti».<br />

ACCOLTA FIRME<br />

Parte La mobititazione<br />

Fra i sostenitori d sono anche<br />

professionisti e artisti<br />

Fino ad oggi Palazzo Allende ha<br />

spinto molto sul progetto <strong>Emilia</strong>.<br />

E ci crede tanto che pur di salvate<br />

il progetto è pronta a sostenere,<br />

dopo avere avuto qualche perplessità,<br />

un ente di secondo livello,<br />

cioè non eletto direttamente dai<br />

cittadini: «Io sarei più per un ente<br />

di primo livello, ma mi rendo conto<br />

che forse il passaggio sarebbe<br />

troppo forte».<br />

Sul piano istituzionale l'idea della<br />

Provincia <strong>Emilia</strong> ha trovato diversi<br />

appoggi, tra cui quello del sindaco<br />

Graziano Dario, che la promuove<br />

nell'ottica d un pieno sviluppo<br />

delle competenze assegnate<br />

sui territori. «E' importante che i<br />

cittadini appoggino questa idea»,<br />

ha detto il sindaco riferito al Comitato<br />

per l'<strong>Emilia</strong>, aggiungendo:<br />

«La sanità già ragiona<br />

nell'area vasta. E poi abbiamo<br />

Iren, Seta, già orientate a quella logica».<br />

La Provincia <strong>Emilia</strong> piace anche<br />

fuori dai confini reggiani: «Ho<br />

trovato il sindaco di Piacenza molto<br />

"accogliente" verso la proposta<br />

— ha spiegato Sonia Masini - ma<br />

anche diversi parlamentari delle<br />

zone coinvolte».<br />

Certo il progetto si scontra con<br />

identità sedimentate nei secoli e<br />

maturate in un campanilismo<br />

mai del tutto accantonato: «Purtroppo<br />

ci sono dei retaggi del passato.<br />

Ma se penso ai possibili vantaggi<br />

per le imprese, anche nel loro<br />

rapportarsi al sistema del credito,<br />

mi chiedo: cosa stiamo aspettando?».<br />

Il problema sembra essere a Bolo-<br />

gna: pare che la Regione non ab-<br />

bia una prospettiva in linea con il<br />

progetto — <strong>Emilia</strong>: «Io mi chiedo:<br />

se si ti la Romagna, perché non si<br />

ti anche l'<strong>Emilia</strong>? Hanno paura<br />

di noi. Ma noi dobbiamo supera-<br />

re le divisioni. Vedo molti miei<br />

colleghi restii, pensano alla loro<br />

posizione e al loro potere, non al<br />

bene comune. Ma noi dobbiamo<br />

porci una domanda: cosa lascia-<br />

mo ai nostri figli? Terre lacerate e<br />

sottomesse agli altri?».<br />

La presidente invita a tralasciare<br />

atteggiamenti campanilistici:<br />

«Uniti siamo più bravi e più forti<br />

degli altri, perché dovremmo stare<br />

a vedere se in passato tra noi<br />

qualcuno ha torto un capello all'altro?»,<br />

insomma: «Bologna non si<br />

dovrebbe spaventare per la nostra<br />

iniziativa, anzi ci dovrebbe aiutare.<br />

Non possiamo aspettare che<br />

dall'estero arrivino a comprarci<br />

pezzo per pezzo come stanno facendo<br />

i francesi a Parma».<br />

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OR,'\ZUNO DELRIO<br />

(SINDACOi<br />

«E IMPORTANTE CHE I CITTADINI<br />

APPOGGINO L'IDEA, LA SANITÀ<br />

GIÀ RAGIONA NELL'AREA VASTA»<br />

D,'\NIELE FR,'\NC1<br />

(ATTORE'<br />

«E' UN PROGETTO POSITIVO<br />

CHE VUOLE UNIRE E SOTTOLINEARE<br />

LE PECULIARITÀ DEI TERRITORI»<br />

Pagina 3<br />

Ifflisce solumcssi.-<br />

re.42i.ffli BG:02.1.1:<br />

— "—


press unE<br />

e e na<br />

«Giusto toudneteremfigítnazi e nlounl}ne<br />

Pdeer IrPaLloPolo emiliano )<br />

do SAREI favorevole<br />

che c '' e a3: ad un ref evo e a<br />

lestin, L'idea , a i',1ene i. la nciata erend urli» 3-1-<br />

gian po e ed o u ex lembr li, n a vvoai da rei- C 'e - dl<br />

polare i?ena ruconsuítoazl aico<br />

uria sorta di 'one autodeterminazione<br />

del popolo<br />

emiliano, Non manca certo<br />

l'entusiasmo ai rtiernbri<br />

del Comitato per l'Emilta,<br />

come dimostra questa proposta.<br />

«Abb . iamo<br />

ttsstme adesion<br />

dei cittadini che<br />

nlia. Si tratta di un °n° pro- in<br />

getto positivo che vuole unire<br />

e sottolineare le peculiarità<br />

dei territori», ha detto Daniele<br />

Franci.<br />

Comitato è cast<br />

le organizzazione non lucr<br />

tiva di utilità sociale ed ''è<br />

una iniziativa autonomi,<br />

pluralista > apartitica, volontaria,<br />

democratica, Ha lo<br />

scopo di unire con pari dignità<br />

le province di <strong>Reggio</strong><br />

<strong>Emilia</strong>, Modena, Parma,<br />

Piacenza e dare vita ad Enti: ,<br />

12'Int.€"ernodella m ia-Romagna Regio- Tri ne 1<br />

gli obiettivi pro


press unE<br />

il Resto del Carlino<br />

REGGIO<br />

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />

\\ \<br />

s a n e<br />

CO n prese-si n<br />

A r DA stasi tav. Ot<br />

vero ;p rtrr er imei i per aiutare<br />

nascita di nuove aziende, Sant<br />

due degli impegni «a breve termine»<br />

che il governa vuole portare in<br />

porto questo mese, Lo ha detto ieri<br />

ti ministro per lo Sviluppo ecoiwmtco,<br />

intervenendo, con Franco Mari-<br />

. i teliirzione Pol), alla Festa demoatica.<br />

Il ministro ha sottolineato<br />

«agosto non è stato il mese miei&<br />

che si temevo, porche c'è stata<br />

una dimostrazione di fama e imita<br />

nell'affrontare problemi irrisolti da<br />

dieci anni». Scontati nferimenti<br />

ai dell'esecutivo» e a quelli<br />

del parlamenw, «che 2n questi mesi<br />

ha fatto un lavoro straordinario»<br />

Passera, inoltre, ha garantito<br />

$15<br />

tenesse aie,<br />

e<br />

tserti, rispondendo<br />

edrebbe bene in poli<br />

«Ora penso a fare il mi<br />

\N<br />

daca<br />

itsa b h<br />

,de» e<br />

ssibile»<br />

«il scar-<br />

estitori»,<br />

r efori.<br />

ui clui<br />

.chitro<br />

al<br />

glia per il bene del Paese». v Si<br />

.2».sto»9 . ha borbottato qualcuno tra<br />

?tanti legitisti, già assiepati per<br />

accessit o dibattito1 cr n Robetio<br />

ni. Spazio anche per una batdi<br />

Marini sul ministro Elsa<br />

o: «Z.lon l'abbiamo invitauno<br />

sstma volta».<br />

fra,<br />

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05/09/2012<br />

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liiceliel;toie Li Far.na<br />

" t„1C cp,laim Liciaputo


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FIDUCIOSO<br />

Il pro rettore Luigi Grasselli<br />

guarda con ottimismo alla<br />

collaborazione con gli atenei vicini<br />

il Resto del Carlino<br />

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05/09/2012<br />

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«Nuovi corsi? Solo insieme ad altri. atenei»<br />

Unimore, ll pro rettore Grasselli: «Già avviate sinergie con Parma e Modena»<br />

di FRANCESCO PIZZIGALLO<br />

PROFESSOR Luigi Grasselli„<br />

pro rettore dell'Università di<br />

Modena e <strong>Reggio</strong>, domani<br />

(oggi, ndr) si svolgerà test<br />

di mgresso per i corsi di Inge-<br />

gneria: 7913-studenti coinvolti<br />

(207 a <strong>Reggio</strong>), +10,68%. A<br />

cosa si deve, secondo lei, questo<br />

boom di iscritti?<br />

«C'è stata una presa di coscienza, in<br />

cui non è secondario il ruolo della<br />

crisi. Gli studenti, in questa fase,<br />

prestano più attenzione a corsi che<br />

sembra no garantire maggiori possibilità<br />

di occupazione».<br />

Un test non selettivo.<br />

«Esatto, ha carattere orientativo,<br />

con una finalità duplice: da un lato<br />

lo studente ha la possibilità di mettersi<br />

alla prova, dall'altro si forniscono<br />

gli stumenti per individuare<br />

le lacune e colmarle subito».<br />

Discorso diverso peri corsi e<br />

numero prograrrsmoto.<br />

«A <strong>Reggio</strong> questi corsi sono appena<br />

7 su 20. In alcuni casi, ad esempio<br />

per Medicina, sono le disposizioni<br />

del ministero ad imporre il numero<br />

chiuso. Per altri corsi, invece, sono<br />

i singoli Atenei a stabilire dei limiti<br />

in base a un'analisi interna:<br />

strutture e numero di docenti disponibili.<br />

Infatti dobbiamo stare attenti<br />

a non avere un numero di<br />

iscritti che ci obblighi allo dosppiamento<br />

dei corsi, poiché questo significherebbe<br />

necessità di nuovi<br />

docenti. E il blocco delle assunzioni<br />

non lo consentirebbe. La Costituzione<br />

dice che deve essere garantito<br />

il diritto allo studio degli studenti<br />

capaci e meritevoli: fino a<br />

che punto il non potersi iscrivere a<br />

un corso a fronte di un processo selenivo<br />

è una limitazione? E' un discorso<br />

complesso, ma credo che,<br />

complessivamente, il sistema universitario<br />

risponda ancora a una sostanziale<br />

libertà di diritto allo 51:13--<br />

d io».<br />

Parliamo di <strong>Reggio</strong>.<br />

«Qui i corsi a numero programmato<br />

sono 7: 6 in ambito sanitario,<br />

più la magistrale a ciclo unico in<br />

Scienze della formazione primaria.<br />

In tutti i casi, però, c'è l'input del<br />

ministero. Non si è trattato di nostre<br />

scelte. A <strong>Reggio</strong>, abbiamo confermato<br />

il numero di corsi a numero<br />

chiuso dello scorso anno. Vorremmo<br />

dare un segnale di costanza<br />

di offerta formativa».<br />

In futuro i corsi di questo tipo<br />

aurrsenteranno?<br />

«A meno di modifiche legislative,<br />

no».<br />

Pagina 17 di 51<br />

Quali le maggiori difficoltà?<br />

«Derivano da un calo progressivo<br />

dei finanziamenti ministeriali. Noi<br />

abbiamo chiuso il bilancio in parità<br />

aumentando le risorse esterne e<br />

riducendo l'organico, del 10% circa<br />

negli ultimi due-tre anni. Un bilancio<br />

sano che, però, non consente di<br />

immaginare sostenute politiche di<br />

sviluppo».<br />

Che prospettive ci sono?<br />

«In questa situazione è difficile fill-<br />

maginate iniziative per accrescere<br />

la nuova offerta formativa. Nuovi<br />

corsi di laurea, oggi, possono essere<br />

pensati solo in modalità interateneo,<br />

in una logica di integrazione<br />

con altri atenei. Abbiamo già iniziato<br />

una collaborazione, essenzialmente<br />

con Parma e Ferrara».<br />

Dunque, niente Scienze politiche.<br />

«Al momento non se ne parla, an-<br />

che se sono già partiti dei corsi inte-<br />

rateneo tra Modena e Parma nel settore<br />

umanistico».<br />

Intanto, per Ingegneria, arri-<br />

veranno nuovi laboratori?<br />

«C'è un progetto per la costruzione<br />

di nuovi laboratori nell'area del<br />

San Lazzaro. Sta andando avanti e<br />

contiamo di riuscire a definire il<br />

tutto entro l'anno. Concretamente<br />

i nuovi laboratori dovrebbero esser-<br />

ci in due-tre anni».<br />

Che sbocchi occupazionali ci<br />

sono peri laureati Unirnore?<br />

«Secondo AlmaLaurea, l'occupazione<br />

è al 69,5%, ma prefersico<br />

guardare al dato di disoccupazione,<br />

ari al 10,7%, il settimo tra i più<br />

bassi in Italia, La percentuale di occupazione,<br />

infatti, non tiene conto<br />

dei laureati alle triennali che si so-no<br />

iscritti a una magistrale».<br />

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S<br />

C 3, o<br />

Lingue, presentate<br />

428 domande<br />

ma i posti sono 215<br />

SONO 428 le domande di<br />

ammissione giunte finora<br />

per l'accesso al corso di<br />

laurea triennale in Lingue<br />

e Culture Europee<br />

dell'Università degli studi<br />

di Modena e <strong>Reggio</strong>.<br />

I posti disponibili sono<br />

complessivamente 215.11<br />

termine per presentare la<br />

domanda di ammissione<br />

alla prova scade lunedì 10<br />

settembre.<br />

Per presentare domanda di<br />

partecipazione alla prova è<br />

previsto un contributo<br />

spese di 50 curo. Le<br />

domande si raccolgono<br />

presso i locali della sede<br />

universitaria di <strong>Reggio</strong> in<br />

viale Allegri 15, in viale<br />

Allegri 9 e viale Amendola<br />

2 - Padiglione Resta del<br />

Complesso San Lazzaro;<br />

oppure internet,<br />

collegandosi al sito<br />

http://www.esselunimore.<br />

it<br />

«Num i msì? Solo i Taat da ad albi nterlea ,,<br />

linaid 39-131.2 ,,agiy i.


pressunE<br />

NOLO<br />

Tentò di salvare<br />

l'uomo nel canale<br />

Cli 1u- I o<br />

della Cra e issa d<br />

tra i coraggiosi „ :soccorritori<br />

ktu per l'ahritsm<br />

di t sUco.s. rs olta oi u ccasioirie del<br />

4. n automobilista<br />

il tenne Cìiorgio Cuízoni ali<br />

Iteeehio f i in<br />

canale di bo'<br />

sbandata darelfr:t,doPo tragici, una<br />

Con le d<br />

nche j,,


pressunE<br />

NNNNNNN,N.N2,NNNNNNNNNNNNNNNNNX,,,NNNNNNNNNNNNNNNNN,N.N.,,NNNNNNNNNNN,<br />

LA CRISI<br />

N N<br />

sZS:Kk*..0..<br />

Dalla primavera sterta:: ,<br />

0i<br />

ci sono stati<br />

per gli<br />

dei 108 dipendenti<br />

dell'azienda consedik :<br />

a Scandiano e Borzanw<br />

Questa estate a tavorat<br />

si sono organizzati<br />

e hanno scioperato,<br />

mentre sono andate<br />

avanti te trattative e tavoli<br />

con banche e istituzioni<br />

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05/09/2012<br />

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rigor Box, l'addio del manager<br />

«Non ho condi o certe scelte»<br />

Alessandro Tagliazucchi, lascia l'azienda in piena vertenza<br />

— SC.ANDPANO<br />

DOPO quattro mesi Alessandro<br />

Tagliazucchi, il manager che ha lavorato<br />

per il rilancio della Frigor<br />

Box, la ditta di Pratissolo che pro--<br />

duce celle frigo ora in crisi per<br />

mancanza di liquidità, ha interrotto<br />

la sua collaborazione con la ditta<br />

di Contardo Fantini. Una decisione<br />

che arriva nel mezzo della<br />

trattativa ancora in corso tra la proprietà<br />

e le banche per lo sblocco<br />

dei 900mila euro necessari al rilancio<br />

industriale. E intanto continua<br />

la vertenza con i lavoratori. ieri ennesimo<br />

incontro tra sindacati e<br />

proprietà per il pagamento delle<br />

mensilità arretrate.<br />

Tagliazucchi, ha preso la decisione<br />

all'improvviso?<br />

«Nb era tutto previsto nell'ambito<br />

della mia collaborazione. Ho iniziato<br />

a maggio e ho finito ora.<br />

Quattro mesi in tutto».<br />

Conosce chi le è subentrato?<br />

«No, non so chi sia».<br />

A cosa si deve il prolungarsi<br />

delle trattative tra proprietà<br />

CONTRASTI<br />

«Ci sono state cose che avrei<br />

gestito diversamente, spero<br />

che La Frigor Box riparta»<br />

e banche?<br />

«Le trattative sono ancora in corso.<br />

Il ritardo è dovuto a un cambio<br />

degli advisor di Milano e dello studio<br />

che si occupa del piano finanziario».<br />

Pagina 19 di 51<br />

Quest'ultimo è un subentro<br />

già previsto?<br />

«No, non lo era. Non si sono ottenuti<br />

i risultati sperati».<br />

Prima di venire in Frigor Box<br />

immaginava una situazione<br />

di questo tipo?<br />

«Sapevo che era una situazione<br />

molto calda, ma anche per me è stata<br />

l'estate più calda degli ultimi 50<br />

anni, e non solo dal punto di vista<br />

climatico. La situazione resta complicata,<br />

spero si risolva».<br />

Come commenta l'incagliarsi<br />

della trattative con le banche<br />

sulle garanzie richieste alla<br />

famiglia?<br />

«Non entro nel merito. Sono decisioni<br />

personali. Dal mio punto di<br />

vista potevo anche noti condividere<br />

alcune decisioni, ma, ripeto, si<br />

tratta di scelte personali».<br />

Quale il momento peggiore<br />

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di questi quattro mesi?<br />

«I dieci giorni di sciopero tra luglio<br />

e agosto che hanno comportato<br />

le. problematiche più importanti<br />

per le commesse».<br />

Che rapporto ho avuto con i<br />

dipendenti della Frigor Box?<br />

«Davvero splendido, tanto che ho<br />

ricevuto diversi attestati di stima».<br />

E con la proprietà?<br />

«Uguale. Hanno anche provato a<br />

convincermi a rimanere».<br />

Previsioni sul futuro della Fri-<br />

gor Box?<br />

«Mi risulta difficile fare delle previsioni.<br />

Piuttosto parlerei di auguri.<br />

Ci sono state cose che non avrei<br />

gestito in questo modo, ma spero<br />

che si possa ripartire da zero».<br />

Cosa non ha condiviso?<br />

«Entriamo in un campo dove non<br />

intendo esprimermi».<br />

Alberto Ansaloni<br />

DIFFICOLTÀ<br />

Alessandro Tagliazucchi<br />

ha lavorato alla Frigor<br />

Box per quattro mesi<br />

che sono stati difficili<br />

Pagina 15<br />

SI- Zob:14".".:+rtZi<br />

box, vadGio de. rhan"r<br />

-«Non hx C.d.31.0 te. eia,


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Com là Montana, destino se<br />

Ora i sindaci «litigano» sul fu i<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

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Diffusione: n.d.<br />

Dibattito aperto e acceso: come garantire i servizi ai 13 Comuni?<br />

SETTIMO BA1SI<br />

CASTELNOVO MONTI —<br />

LA FINE della Comunità montana<br />

è ormai prossima in quanto, secondo<br />

alcuni sindaci della montagna,<br />

non ricevendo più fondi da<br />

gestire, inevitabilmente si colloca<br />

tra gli "enti inutili", Cosa succeda<br />

dei 13 comuni con la chiusura della<br />

Comunità montana dell'Appennino<br />

reggiano è tutto da vedere<br />

perché tra politici e amministratori<br />

locali le idee sono diverse e spesso<br />

contrastanti. Tutti attendono<br />

la legge regionale sul riordino degli<br />

enti, dalle province alle comunità<br />

montane, dalle unioni ai comuni.<br />

L'unico baluardo che resiste<br />

è l'Unione Comuni Alto Appennino<br />

(Busana, Collagna, Ligonchio<br />

e Ramiselo).<br />

«UN'ESPERIENZA che va avanti<br />

da oltre 10 anni con ottimi risultati<br />

sul piano dei servizi associati»,<br />

affermano gli stessi sindaci.<br />

La proposta del segretario Pd zona<br />

Montana, Valerio Fioravanti,<br />

di andare alla costituzione di una<br />

sola grande "Unione dei Comuni"<br />

ha scatenato forti polemiche.<br />

Per il sindaco di Carpineti, Nilde<br />

Montemerli, «la grande Unione<br />

dei comuni montani non è una<br />

buona soluzione». E aggiunge:<br />

«L'Unione funziona solo partendo<br />

dall'accorpamento di servizi e<br />

funzioni e perché questi servizi siano<br />

efficaci, è valida se realizzata<br />

fra pochi comuni. La grande<br />

Unione porterebbe ad un peggio-<br />

VISIONI CONTRASTANTI<br />

Ce chi vorrebbe costruire<br />

una sola «Unione dei Comuni»<br />

e chi avanza altre proposte<br />

ramento dei servizi. Va bene l'unità<br />

della zona montana sul piano<br />

politico-amministrativo, non a livello<br />

gestionale. La grande Unione<br />

è come la Comunità montana,<br />

ormai superata».<br />

IL SINDACO di Castelnovo<br />

Monti, Gianluca Marconi: «La<br />

Comunità montana ha cessato il<br />

suo ruolo e la mia posizione, condivisa<br />

dalla Giunta e dal Consiglio,<br />

è di andare alla realizzazione<br />

di un'unica Unione che coincida<br />

con il Distretto socio-sanitario, lasciando<br />

porte aperte per i tre comuni<br />

fuori distretto: Baiso, Canossa<br />

e Viano. Poiché nel Distretto<br />

socio-sanitario non sono ammesse<br />

più Unioni, al massimo si<br />

potrà andare fino al termine del<br />

mandato 2014 con due Unioni:<br />

quella dei 4 comuni del crinale e<br />

DECISO 11,indaro Calbteinovo Monti Ciao-dora Marecni<br />

Pagina 20 di 51<br />

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un'altra che comprenda gli altri 6<br />

comuni del Distretto. Non ha sen-<br />

so una terza Unione fra Toano e<br />

Minozzo. Bisogna puntare<br />

su un'Unione che comprenda i 10<br />

comuni del Distretto. Si tratta di<br />

amministrare solo 35,000 abitatiti»<br />

PAOLO Bargiacchi, sindaco di<br />

Collagna: «Non si può ignorare il<br />

ruolo positivo che per quant'anni<br />

ha esercitato la Comunità montana<br />

e mi dissocio da chi propone<br />

piccole unioni di scarso respiro.<br />

Credo nel l"Unione Montana, un ica,<br />

coesa». Giorgio Pregheffi e<br />

Sandro Gov i, rispettivamente presidente<br />

e vice presidente<br />

dell'Unione Comuni Alto Appennino,<br />

confermano la loro ultradecennale<br />

esperienza.<br />

«Condividiamo appieno il documento<br />

del Pd zona montana sottoscritto<br />

da alcuni segretari — affermano<br />

congiuntamente — mentre<br />

non ci convince la proposta di<br />

una grande Unione coincidente<br />

con il Distretto socio-sanitario.<br />

Siamo concordi sul fatto che la<br />

Comunità montana ha esaurito la<br />

sua funzione storica.<br />

Come il Sindaco di Carpineti, crediamo<br />

che il compito delle Unioni<br />

sia quello di gestire con efficienza<br />

e di ottimizzare i servizi<br />

dei comuni, Come il Sindaco di<br />

Castelnovo .M.onnti crediamo sia<br />

importante una visione unitaria<br />

della montagna reggiana sui temi<br />

della sanità, viabilità e i infrastrutture»,<br />

11.1111, in<br />

to<br />

o<br />

Mohiluaa. Jesad<br />

0..a ■ ditiga.to, sul ti.tu.»


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REGGIO<br />

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />

Inceneritore di Pa a<br />

Un re sano indagato<br />

È l'ingegnere Silvano Verzelloni di Iren Ambiente<br />

C'È ANCHE un reggiano tra i tredici<br />

nomi su cui sta indagando la<br />

procura di Parma sulla vicenda<br />

della richiesta di sequestro preventivo<br />

dell'inceneritore di Iren.<br />

Si tratta di Silvano Verzelloni, ingegnere<br />

membro del pool che si<br />

occupa dei lavori dell'impianto di<br />

Parma.<br />

Insieme a lui, anche il direttore<br />

generale della multiutility Andrea<br />

Viero e Stefano Mazzocchi,<br />

presidente del Cda di Iren Ambiente.<br />

Nell'indagine per abuso d'ufficio<br />

ed edilizio della procura parmigia-<br />

na ci sarebbero anche l'ex sindaco<br />

D FiìSA<br />

R sindaco Delrio: «Non credo<br />

che Vero abbia fatto qualcosa<br />

di penalmente rilevante»<br />

di Parma Elvio Ubaldi; l'ex presidente<br />

di Amps ed Enia, Andrea<br />

Allodi; l'ex responsabile del Servizio<br />

ambiente del Comune di Parma,<br />

Emanuele Moruzzi, già arrestato<br />

nell'inchiesta sul verde pubblico;<br />

il suo collega all'Urbanistica<br />

Ivano Savi, nei guai insieme alla<br />

moglie per mazzette e il dirigente<br />

dell'ufficio Ambiente della Provincia<br />

di Parma, Gabriele Alifraco,<br />

Questi per ora i nomi trapelati<br />

dall'inchiesta.<br />

«SE II, G1P deciderà di far proseguire<br />

le indagini non vorrei che<br />

qualcuno pensasse che questo è<br />

già un indizio di colpevolezza».<br />

Graziano Delrio, sindaco di <strong>Reggio</strong>,<br />

comune socio di Iren, difende<br />

il direttore generale della multiutility<br />

Andrea Viero, scelto dallo<br />

stesso Delrio e dagli altri soci<br />

emiliani per guidare l'ex Enia,<br />

CONTROLLI<br />

L'inceneritore di lren al cen o<br />

della indagini della procura<br />

poi confluita in Iren. Delrio afferma<br />

che «la magistratura deve sempre<br />

fare il suo corso e svolgere le<br />

sue indagini con la massima libertà»,<br />

rimarcando la piena fiducia<br />

nella magistratura. «I reati che<br />

vengono contestati — precisa però<br />

il sindaco — per le indiscrezioni<br />

che abbiamo, non sembrano reati<br />

che configurano cose come fiirto,<br />

sperpero di denaro pubblico o<br />

tangenti. Stiamo parlando di procedíire<br />

che vengono interpretate<br />

in una maniera o in un'altra. Il<br />

massimo che viene addebitato al<br />

direttore generale di Iren è di avere<br />

affidalo, invece di progettare<br />

tutto dentro ad Iren, un pezzo di<br />

questa progettazione ad una azienda<br />

peraltro concorrente (Hera,<br />

ndr), Quindi non credo che abbia<br />

fatto qualcosa di penalmente rilevante,<br />

ma questo lo deciderà la<br />

procura».<br />

Sabrina Pignedoli<br />

\''s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s`s'<br />

\ \<br />

«Siamo tranquilli,<br />

abbiamo agito<br />

nella legalità»<br />

«NON tiutriamo )reoccui,ozioni<br />

poiché riteniamo di poter<br />

dare, anche nelle sedi opporti/<br />

ne, ie ..cOnl.Pi,2st di conto della<br />

gittimita s'rg lo passo<br />

di questo progetto d'irt<br />

neritare di Parma, ad?'' COSÌ arti<br />

colato e complesso»<br />

, Una nota stampo, Andrea<br />

h.) zefo, diréttore generak<br />

ben e amministratore delegato<br />

& Iren z-Imbiente, interviene<br />

sull'z.ndagize della proc di<br />

Partita ..,u/prevínn reati ur'21 re.atrai<br />

al Polo ambieruale integaio.<br />

sottolineando si -h tratta<br />

t m iscreztoni di cui siam abbiamo<br />

nessuna conoscenza precisa<br />

e e//retta, non avendo rie<br />

vino nessun atto». Entrando<br />

nel tnerzta, View preciw eli ,<br />

«t'affidamenw della ,t,)ro getta:<br />

zioru /e/1. ad 'l'era» non saré.<br />

121.2 , e una «violazione dei 1 ,-.Yr'r,<br />

P ' :1; api della traspanmza<br />

coworrenza» ma ti riSultato<br />

di «un accordo di colkalxirazione»<br />

attivo dal 2008, I no tr ;.1<br />

Fili «non sto 10 ir» utto unaf- ' e<br />

iidameittO, Ma di. un'intesa» inbase<br />

a una legge regionale che<br />

prvede da possibilità per gli<br />

enti loútli di stipi/are ai an<<br />

cern sé.,Iggetti prwan pt.lr la rea<br />

lizzazione s)OrueTt netti dl tile-<br />

71;Tite: i intere,sse per la comunità<br />

.e», Sull'abuso edilì7io<br />

1..2iera precisa che «a 11.0;fa<br />

tranalgilità deriv4/ anche. dati/a<br />

recente': sentenza del Te, it>o.<br />

tulicato)» che haaSan-<br />

sala ire gi-<br />

cito «la regolarità dell'iter auto ' -<br />

riz.z4ttivo adottato»<br />

Pagina 21 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: n.d.<br />

Diffusione: n.d.<br />

GRAZIANO DELRIO<br />

sindaco di <strong>Reggio</strong><br />

«Abbiamo fiducia nella<br />

magistratura, ma non è<br />

un indizio di colpevotezza<br />

se gip deciderà<br />

,<br />

di far<br />

proseguire le indagini»<br />

ANDREA, VERO<br />

direttore generale di iren<br />

Da Iren si dicono «pronti<br />

a dar conto della<br />

legittimità di ogni<br />

:pp0000ggio:::d0::::gregettOE<br />

'cletlititenerftóre»MME


press LinE<br />

S°Ierld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Forbice record sui tassi alle Pmi<br />

di Isabella Bufacchi<br />

I cattivo funzionamento dei mec-<br />

, canismi di trasmissione della politica<br />

monetaria nell'Eurozona, dovuto<br />

ai timori di scioglimento della mo-<br />

neta unica e all'allargamento dello<br />

spread tra titoli di Stato tedeschi e<br />

francesi da un lato e italiani e spagnoli<br />

dall'altro lato, è uno dei mali<br />

oscuri della crisi dell'area dell'euro.<br />

p::n?Mm<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Forbice record sui tassi alle Pmi in Europa<br />

Sui prestiti fino a un milione di euro Italia e Spagna pagano più del 6% contro il 4% della Germania<br />

C,e -d;z:da da pagna<br />

A causa del malfunzionamento<br />

delle cinghie di trasmissione<br />

delle decisioni prese<br />

dalla Bce, nell'ambito del<br />

suo mandato mirato alla stabilità<br />

dei prezzi, il taglio del tasso<br />

sulle operazioni di rifinanziamento<br />

principale non riesce<br />

più a ridurre il costo del<br />

denaro in modo omogeneo<br />

per le imprese e le famiglie<br />

nell'Eurozona: i prestiti concessi<br />

dalle banche in Germania<br />

e Francia presentano dal<br />

2011 tassi d'interesse in molti<br />

casi notevolmente più bassi<br />

di quelli erogati in Italia e Spagna.<br />

Una marcia in più per i<br />

Paesi "core", un handicap per<br />

i periferici: un divario che lo<br />

scorso mese ha toccato livelli<br />

record.<br />

Le ultime statistiche disponibili,<br />

pubblicate il 3 settembre<br />

dalla Bce sulla base di dati<br />

nazionali, evidenziano un divario<br />

sempre più accentuato<br />

tra i principali Stati dell'Eurozona,<br />

soprattutto per alcuni<br />

prestiti al settore privato. I finanziamenti<br />

erogati in Germania<br />

con durata tra l e 5 anni<br />

e importo sotto un milione di<br />

euro, quelli cioè rivolti alle<br />

piccole e medie imprese, hanno<br />

registrato lo scorso luglio<br />

un tasso medio del 4,04%, livello<br />

record (il più basso dal<br />

gennaio 2003, quando ha avuto<br />

inizio la rilevazione statistica).<br />

Il tasso riservato alle Pmi<br />

italiane è risultato invece del<br />

6,24%, lievemente inferiore<br />

al 6,5% richiesto alle aziende<br />

spagnole. Il dato francese,<br />

4,14%, si è discostato in luglio<br />

di soli io centesimi da quello<br />

tedesco.<br />

Per i prestiti superiori a un<br />

milione di euro, che si assume<br />

siano erogati alle grandi imprese<br />

non finanziarie, il differenziale<br />

tra Germania e Francia<br />

da un lato e Italia e Spagna<br />

dall'altro lato è più contenuto,<br />

ma comunque penalizzante:<br />

si passa dal 2,96% per i tedeschi<br />

e il 2,83% peri francesi,<br />

al 3,40% per le imprese italiane<br />

e il 3,99% per quelle spagnole.<br />

Sul fronte delle famiglie,<br />

non va meglio. Il saggio d'in-<br />

MECCANISMO :INCEPPATO<br />

I tagli del costo del denaro<br />

decisi dall'Eurotower<br />

non si trasmettono<br />

correttamente alle economie<br />

degli Stati periferici<br />

\\<br />

\\S\<br />

\<br />

Spread<br />

Lo spread è il differenziale tra<br />

due rendimenti. È un parametro<br />

usato per vedere quanto gli Stati<br />

sono costretti a pagare, in<br />

termini di interessi, più dei<br />

tedeschi i titoli immessi sul<br />

mercato per finanziarsi. Dato<br />

che la Germania è il Paese più<br />

affidabile, lo spread serve per<br />

confrontare tutti gli altri con il<br />

primo della classe. Più lo spread<br />

sale, più lo Stato in questione è<br />

percepito come rischioso.<br />

Nell'Eurozona lo spread tra i<br />

Peasi periferici, Italia<br />

compresa, e Germania ha<br />

raggiunto livelli insostenibi<br />

anche per effetto della<br />

speculazione dei mercati<br />

finanziari. Per rioportare el<br />

differenziale a livelli più<br />

aderenti alla realtà,<br />

l'Eurogruppo sta cercando di<br />

dotarsi di uno scudo, spesso<br />

chiamato appunto anti-spread<br />

Pagina 22 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

gresso fissato per il primo<br />

anno sui prestiti a tasso variabile<br />

al consumo in Italia<br />

quest'anno oscilla tra 1'8% e<br />

il 9% contro una forchetta<br />

compresa tra il 3% e il 4,4%<br />

in Germania. In alcune statistiche<br />

vi sono anche casi in<br />

cui i tassi italiani sono in linea<br />

con quelli tedeschi: ma<br />

il cuore del problema resta<br />

nelle Pmi.<br />

Queste disparità, quelle<br />

che la Bce definisce «asimmetrie»,<br />

non si sono livellate con<br />

le due operazioni di finanziamento<br />

straordinarie Ltro a<br />

tre anni (al tasso vigente e senza<br />

limiti d'importo), sebbene<br />

abbiano iniettato enorme liquidità<br />

nelle banche italiane<br />

e spagnole.<br />

Stando ad altri elementi<br />

emersi ieri del discorso del<br />

numero uno dell'Eurotower,<br />

tenuto a porte chiuse lunedì<br />

nel Parlamento europeo, Draghi<br />

avrebbe detto: «Ora come<br />

ora non possiamo perseguire<br />

la stabilità dei prezzi in una<br />

area euro frammentata dove<br />

le modifiche ai tassi (centrali)<br />

influenzano solo una o due<br />

economie», mentre a causa<br />

dei pesanti differenziali sui<br />

tassi dei titoli di Stato sono<br />

«ininfluenti» su altri Paesi. È<br />

per questo motivo fondamentale,<br />

quindi, per ripristinare il<br />

buon funzionamento delle<br />

cinghie di trasmissione della<br />

politica monetaria dell'Eurozona<br />

- e quindi abbattere un<br />

anomalo costo del denaro per<br />

le imprese e le famiglie in Italia<br />

e Spagna-che la Bce si prepara<br />

a intervenire con acquisti<br />

sul mercato secondario<br />

dei titoli di Stato: il ridimensionamento<br />

dello spread sarà<br />

possibile però solo per i Paesi<br />

periferici che chiederanno<br />

aiuto all'Efsf-Esm.<br />

Isabella Bufacchi<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 1


press LinE<br />

La divaricazione<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Tassi sui prestiti alle imprese con durata da 1 a 5 anni e importo inferiore a 1 milione di euro<br />

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010<br />

Pagina 23 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

2011<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Luglio 2012<br />

Pagina 1


pressunE<br />

ll'erldOIS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Rkema In dirittura le risorse per l'innovazione<br />

Concorso scuola<br />

e fondi per le Pmi<br />

Dall'atteso bando per il reclutamento<br />

dei nuovi docenti,<br />

alla riforma dei dottorati di<br />

ricerca, passando per i «finanziamenti<br />

di rischio» per le imprese<br />

innovative. È molta la<br />

carne al fuoco nell'agenda degli<br />

impegni messa a punto dal<br />

ministero dell'Istruzione,<br />

Università e Ricerca.<br />

Il bando per il reclutamento<br />

dei nuovi docenti, che dovrà<br />

«favorire l'ingresso nella scuola<br />

di insegnati giovani, capaci e<br />

meritevoli» sarà pubblicato il<br />

24 settembre. Il bando avrà cadenza<br />

biennale ed è previsto un<br />

termine di due armi per lavalidità<br />

della graduatoria. La riforma<br />

dei dottorati di ricerca dovrà essere<br />

realizzata entro novembre<br />

ed entro l'anno sarà completata<br />

la revisione dei sistemi di finanziamento<br />

degli atenei in base alle<br />

performance e introducendo<br />

il costo standard per studente.<br />

Mentre per il capitolo ricerca -<br />

che trarisorse da stanziare e già<br />

stanziate vale 4,75 miliardi - si<br />

prevedono «finanziamenti di rischio»<br />

per imprese innovative<br />

e un fondo da 200 milioni, entro<br />

dicembre, per i centri di ricerca<br />

privati più importanti legati ad<br />

aziende tecnologiche in crisi.<br />

Sul fronte scuola oltre al<br />

bando di concorso ci sono anche<br />

misure per contrastare<br />

l'insuccesso formativo e la dispersione<br />

scolastica (25 milioni),<br />

l'aggiornamento dei programmi<br />

della scuola dell'infanzia<br />

e della primaria, la revisione<br />

delle classi di concorso, le<br />

linee guida per l'edilizia scolastica<br />

(con un fondo di 120 milioni)<br />

e il nuovo sistema nazionale<br />

di valutazione. Sul fronte<br />

università presto sarà costituita<br />

la Fondazione per il merito<br />

che erogherà borse di studio e<br />

prestiti d'onore, mentre entro<br />

gennaio sarà approvato il piano<br />

nazionale della ricerca<br />

«Horizon Italy 2020» che dovrà<br />

seguire le tracce del piano<br />

Ue «Horizon 2020».<br />

Mar.B.<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

L'implementazione<br />

Solo per attuare le misure<br />

per l'Istruzione attesi 14 atti<br />

Pagina 24 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Pagina 3


pressunE<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Bankitalia: spread «giusto» a quota 200<br />

Via Nazionale: l'effetto contagio europeo si sovrappone ai fondamentali economici del Paese<br />

Rossella Bocciargli<br />

ROMA<br />

Gli esperti del Fondo monetario<br />

internazionale lo avevano già<br />

detto e scritto con molta chiarezza:<br />

una parte consistente degli<br />

spread determinatisi tra i tassi<br />

d'interesse sovrani di alcuni Paesi<br />

riflette un problema di sistemico<br />

dell'euro legato ai timori di un<br />

break up, di una dissoluzione della<br />

moneta unica, dunque a qualcosa<br />

di esogeno rispetto ai fondamentali<br />

dell'economia degli stessi<br />

Paesi. Qualcosa che ha poco a<br />

che vedere con le dinamiche di debito<br />

pubblico, disavanzo, crescita<br />

in Italia, Spagna o Francia. Altrettanto<br />

chiaramente il presidente<br />

della Bce, Mario Draghi, nel commentare<br />

le decisioni del 2 agosto<br />

scorso, aveva affermato che<br />

«quei premi per il rischio sui titoli<br />

governativi che sono collegati alle<br />

paure per la possibile fine<br />

dell'euro sono inaccettabili e devono<br />

essere affrontati».<br />

Già, ma a quanto ammonta,<br />

per il nostro Paese, questa distorsione<br />

monetaria da timore del<br />

break up della valuta unica? Quale<br />

potrebbe essere la soglia oltre<br />

la quale il rialzo dei tassi sul debito<br />

sovrano dovrebbe essere corretto,<br />

con operazioni di mercato<br />

aperto sui titoli, proprio per garantire<br />

l'efficacia della politica<br />

monetaria europea? Ieri la Banca<br />

d'Italia, alla vigilia della riunione<br />

del board dell'Eurotower nella<br />

quale si prenderanno decisioni<br />

importanti per la sopravvivenza<br />

dell'euro, ha pubblicato, tra gli<br />

«occasionai papers» dedicati a<br />

questioni di economia e finanza,<br />

uno studio che quantifica gli effetti<br />

del contagio. E spiega che,<br />

sulla base dell'andamento dei<br />

fondamentali economici italiani,<br />

il premio per il rischio sulla scadenza<br />

dei dieci anni, misurato<br />

dal differenziale di rendimento<br />

fra il BTp e il corrispondente<br />

bund tedesco, dovrebbe collocarsi<br />

attualmente su valori<br />

dell'ordine dei 200 punti base,<br />

contro un livello di circa 450 punti<br />

base nella media di giugno del<br />

2012 (e un livello puntuale di 428<br />

punti ieri, ndr). Dopo aver analizzato<br />

i fattori che determinano il<br />

livello dei tassi d'interesse sui titoli<br />

di Stato e dopo aver ricordato<br />

il forte aumento dei premi per<br />

SU TUTTA LA CURVA<br />

Le ampie differenze<br />

tra i differenziali stimati<br />

e quelli correnti<br />

si riscontrano anche<br />

per le scadenze più brevi<br />

il rischio sovrano avvenuto in alcuni<br />

Paesi di Eurolandia tra cui<br />

l'Italia, gli autori del rapporto<br />

(Antonio Di Cesare, Giuseppe<br />

Grande, Michele Manna e Marco<br />

Taboga) presentano le loro stime<br />

econometriche e documentano<br />

che la dinamica dei più importanti<br />

fattori macroeconomici e fiscali<br />

come la crescita, il rapporto<br />

fra debito e Pil, i rischi finanziari,<br />

a partire dall'estate del 2011, non<br />

si è rivelata sufficiente a spiegare<br />

il forte incremento dei premi al<br />

rischio. Se il differenziale sui titoli<br />

a dieci anni giustificato dai fondamentali<br />

economici, anche sulla<br />

base di altre stime econometriche,<br />

non supera oggi i 200 punti<br />

Pagina 25 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

base, ampie differenze fra gli<br />

spread stimati in base ai fondamentali<br />

e quelli effettivi si rintracciano<br />

anche sulle scadenze<br />

temporali più brevi.<br />

Cosi, nel caso dei titoli pubblici<br />

a 2 anni la «soglia» di spread<br />

giustificato dai fondamentali sarebbe<br />

oggi pari a 180 punti contro<br />

i 410 della media di giugno,<br />

mentre per i titoli a 5 anni il differenziale<br />

stimato sulla base delle<br />

variabili di fondo dell'economia<br />

sarebbe di 270 punti base contro<br />

i 490 della media di giugno. Una<br />

parte significativa dello spread -<br />

secondo il saggio degli esperti<br />

Bankitalia - è inoltre spiegata dal<br />

forte calo del rendimento del<br />

Bund tedesco, che ha b eneficiato<br />

di ingenti flussi di acquisti legati<br />

alla ricerca di attività ritenute<br />

più sicure da parte degli investitori.Il<br />

recente andamento del differenziale-<br />

se ne deduce - è in larga<br />

parte riconducibile a fenomeni<br />

di contagio non legati alle condizioni<br />

di fondo del Paese. Esso<br />

avrebbe riflesso, in particolare,<br />

l'emergere tra gli investitori di timori<br />

sulla solidità dell'Unione<br />

monetaria. Ci sono infatti segnali<br />

che indicano come il manifestarsi<br />

della percezione di un rischio<br />

di reversibilità dell'euro<br />

contribuisca a spiegare l'aumento<br />

dei tassi d'interesse nei Paesi<br />

più esposti alle tensioni e il sensibile<br />

calo dei tassi nei Paesi considerati<br />

più solidi. Lo studio, tra<br />

l'altro, documenta anche l'elevata<br />

correlazione fra i timori di un<br />

euro break up dilagati in alcune<br />

fasi anche su Google e su giornali<br />

non finanziari e i picchi raggiunti<br />

dallo spread.<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 6


pressunE<br />

Faro sul valore dello spread. La sede della Banca d'Italia a Roma<br />

Lo spread e i fondamentali<br />

Stime sul differenziale fra i titoli italiani e tedeschi. In punti base Scadenza Bond 2 anni anni 11:21 anni<br />

Fonte: Bankita lia<br />

ll'erldOIS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Debito/Pil Indicatori fiscali Attese su dati Indicatori<br />

macro fiscali macro finanziari<br />

Pagina 26 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Indicatori macro<br />

e contabilità<br />

finanziaria<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

CONTRASTO<br />

Indicatori macro<br />

e rischio contagio<br />

Pagina 6


pressunE<br />

lls°11dOIS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

, . ,<br />

«Più sforzi da imprese e sindacati»<br />

L'invito di Monti in vista del tavolo di oggi con le aziende: «Insieme per creare lavoro»<br />

Nicoletta Picchio<br />

ROMA.<br />

Questa mattina le imprese,<br />

martedì della prossima settimana<br />

i sindacati. Il governo avvia<br />

un round di consultazioni con le<br />

parti sociali, puntando alla crescita.<br />

E alla vigilia del primo appuntamento<br />

Mario Monti ha incalzato<br />

imprese e sindacati a fare<br />

la propria parte: «Mentre il<br />

governo si sforza per aumentare<br />

la produttività occorre che<br />

chi rappresenta il lavoro e l'impresa<br />

acuisca i suoi sforzi. È il<br />

momento di lavorare insieme<br />

per creare lavoro», ha detto il<br />

presidente del Consiglio parlando<br />

alla conferenza <strong>stampa</strong>, accanto<br />

al presidente francese,<br />

PASSERA<br />

«Un patto fra le parti sociali<br />

per tornare nella Champions<br />

League della produttività:<br />

se ci sarà lo faciliteremo<br />

anche con incentivi fiscali»<br />

Francois Hollande.<br />

Contemporaneamente, dalla<br />

Festa del Pd di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, il<br />

ministro dello Sviluppo, Corrado<br />

Passera, ha auspicato un patto<br />

per la produttività tra imprese<br />

e sindacati per superare il gap<br />

che separa l'Italia dai maggiori<br />

paesi europei e ritornare nella<br />

«Champions League della produttività».<br />

Per Passera «il patto<br />

è soprattutto tra imprese e sindacati,<br />

gran parte di ciò che condiziona<br />

la produttività nelle<br />

aziende è ciò che chiamiamo<br />

contratto di lavoro. Se noivedremo<br />

un impegno forte per recuperare<br />

i lo punti gap potremmo<br />

anzi dovremmo fare di tutto per<br />

facilitarlo, per esempio con incentivi<br />

fiscali e norme adeguate»,<br />

ha concluso il ministro.<br />

È proprio questo che le organizzazioni<br />

imprenditoriali Confindustria,<br />

Abi, Ania, Alleanza<br />

delle coop e Rete Imprese Italia<br />

solleciteranno oggi al tavolo di<br />

Palazzo Chigi: azioni del governo<br />

per rifinanziare la detassazione<br />

dei premi di risultato (la dotazione<br />

si è ridotta a 835 milioni di<br />

euro per il 2012 e 263 per il 2013,<br />

con il tetto retributivo abbassato<br />

da 4o a 3o mila euro), ridurre<br />

il cuneo fiscale, oltre a meccani-<br />

smi fiscali per aumentare gli investimenti<br />

in ricerca e innovazione.<br />

Temi, questi, su cui c'è<br />

una sostanziale condivisione anche<br />

con il sindacato. Anche se<br />

tra le confederazioni sindacali<br />

ci sono diverse priorità: ieri la<br />

leader Cgil, Susanna Camusso,<br />

ha insistito sulla detassazione<br />

delle tredicesime e delle accise<br />

sulla benzina, usando i soldi<br />

dell'evasione.<br />

Ma se Passera parla di incentivi<br />

fiscali, Monti non ne fa alcun<br />

accenno. Ieri ha sottolineato<br />

che in Italia con il suo governo<br />

sono state messe in atto riforme<br />

che mirano a rendere più<br />

facile e meno ostacolata la crescita<br />

e migliorare la produttività<br />

di tutto il paese: semplificazione,<br />

lavoro, pensioni. Imprese<br />

e sindacati, quindi, facciano<br />

la propria parte. E gli incontri<br />

serviranno, ha spiegato Monti,<br />

ad attirare la loro attenzione<br />

sulla dinamica della produttività<br />

e competitività.<br />

Temi di cui le imprese ben conoscono<br />

la portata e sono determinate<br />

ad affrontare: la strada<br />

maestra è l'accordo del 28 giugno<br />

dell'anno scorso su erga omnes<br />

dei contratti aziendali, possibilità<br />

di modificare i contratti<br />

nazionali, rappresentatività.<br />

Difficile però essere più competitivi<br />

con cuneo fiscale che pesa<br />

sul costo del lavoro tra i più alti<br />

al mondo, secondo le classifiche<br />

dell'Ocse. E proprio per recuperare<br />

produttività le aziende<br />

sollecitano il rifinanziamento<br />

della detassazione dei premi<br />

di risultato. Quanto alle semplificazioni,<br />

infrastrutture e giustizia<br />

civile, altri argomenti che<br />

sul capitolo crescita sono stati<br />

messi nero su bianco nel documento<br />

delle imprese di inizio<br />

agosto, il percorso si è avviato.<br />

Ma si tratta ancora di primi passi.<br />

E le imprese attendono anche<br />

che si concretizzino le azioni<br />

del governo sui ritardi dei pagamenti<br />

della Pa. Mentre la riforma<br />

del lavoro, che non è piaciuta<br />

alle imprese, sta già dimostrando<br />

le prime increspature.<br />

Ieri anche dalla Cisl è arrivata<br />

una sollecitazione al governo a<br />

mettere risorse: «L'appello di<br />

Passera va colto, ma il governo -<br />

ha detto Luigi Sbarra, Cisl - non<br />

può limitarsi a fare il tifoso».<br />

RIPPODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 27 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Pagina 10


pressunE<br />

Contratti e produttività<br />

LA DIFFUSIONE DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE<br />

Percentuale di imprese per numero di addetti e per settore<br />

ll'erldOIS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

N.addetti Imprese, dati in %<br />

I settori, dati in %<br />

Industria Servizi<br />

26,7 14,7<br />

N<br />

Totale<br />

settori<br />

22,2<br />

Pagina 28 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

SALE IL COSTO DEL LAVORO<br />

Clup. Settore manifatturiero<br />

140<br />

120<br />

110<br />

90<br />

80<br />

'97 '99 '01 '03 '05 '07 '09'11<br />

130<br />

Germania<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Fonte: Centro studi Confindustria<br />

Pagina 10


ROMA<br />

pressunE<br />

Un appello all'Europa.<br />

Per chiedere di potenziare la<br />

competitività dell'economia<br />

e rilanciare l'imprenditorialità,<br />

con politiche orientate al<br />

mercato e con riforme strutturali.<br />

È ciò che chiedono in una<br />

dichiarazione congiunta la<br />

Confindustria italiana, quelle<br />

tedesche, Bda-Bdi, la spagnola<br />

Ceoe, la francese Medef, in<br />

vista del consiglio direttivo<br />

della Bce di domani, dal titolo<br />

«In Europe and the Euro we<br />

trust», firmata dai direttori generali<br />

delle organizzazioni.<br />

La premessa è che il mondo<br />

delle imprese ritiene la competitività<br />

industriale la «chiave<br />

per una rapida ripresa della<br />

produzione nella zona euro e<br />

per la creazione di posti di lavoro».<br />

Da qui l'invito alle istituzioni<br />

europee e ai rispettivi<br />

governi ad «accelerare e dare<br />

una maggiore urgenza» ad<br />

azioni decisive per salvaguardare<br />

il progetto dell'euro, «risolvendo<br />

la mancanza di fiducia<br />

nell'Unione monetaria».<br />

Competitività, crescita, posti<br />

di lavoro secondo le imprese<br />

devono essere una priorità e<br />

serve una strategia da parte<br />

della Ue che realizzi questo<br />

obiettivo al più presto. Tanto<br />

più velocemente il riequilibrio<br />

e il consolidamento fiscale<br />

mostreranno i loro effetti, è<br />

scritto nel testo, tanto più rapidamente<br />

tornerà la crescita e<br />

la fiducia nell'euro.<br />

I governi dei singoli paesi<br />

dovranno impegnarsi per rafforzare<br />

l'architettura dell'euro<br />

e per un'Europa più integrata,<br />

dal punto divista economico<br />

e politico. È la ricostruzione<br />

della fiducia, secondo le<br />

Confindustrie dei quattro paesi<br />

Ue, il tema al centro della politica<br />

in Europa e nell'eurozona:<br />

fiducia da parte dei mercati<br />

nella solvibilità della zona<br />

euro, da parte delle popolazioni<br />

sull'efficacia dei rimedi, fiducia<br />

dei paesi garanti della<br />

zona euro nei confronti di<br />

quelli che usano le garanzie<br />

sulla loro capacità di fare le riforme<br />

e aumentare la competitività.<br />

Alcuni indicatori mostrano<br />

questo trend positivo:<br />

la disciplina dibilancio e le ri-<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

forme strutturali stanno cominciando<br />

a funzionare. Lo<br />

stato d'animo attuale è ingiustificato<br />

e deve essere invertito.<br />

L'instabilità de i mercati deve<br />

essere ridotta, utilizzando,<br />

incalzano le imprese, tutti gli<br />

strumenti a disposizione sia<br />

della Bce che dell'Esm.<br />

Le Confindustrie apprezzano<br />

il ruolo che sta svolgendo<br />

la Bce nella ricostruzione della<br />

fiducia, «assicurandosi che<br />

i mercati dei capitali riconoscano<br />

sia un miglioramento<br />

economico e fiscale, sia la serietà<br />

della coesione dei membri<br />

dell'unione monetaria».<br />

Secondo le imprese la Bce dovrebbe<br />

agire in concomitanza<br />

con il Meccanismo europeo<br />

di stabilità (Esm): dovranno<br />

diventare i pilastri della<br />

politica monetaria e fiscale<br />

della zona euro, con ruoli differenti<br />

ma complementari.<br />

La Bce può intervenire nei<br />

mercati secondari se e quando<br />

il suo mandato lo permette<br />

e se e quando ritiene necessario<br />

il supporto dell'Esm per<br />

assicurare la stabilità dell'euro.<br />

Una supervisione bancaria<br />

«forte e diligente» porterà<br />

ulteriore stabilità e prevedibilità<br />

dei mercati.<br />

N. P.<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

L'ALLARME ILD<br />

Disoccupazione<br />

giovanile al 12,9%<br />

entro il 2017<br />

La disoccupazione giovanile<br />

peggiora a livello globale:<br />

per l'organizzazione internazionale<br />

del lavoro (fio),<br />

raggiungerà il 12,9% entro il<br />

2017, ovvero 0,2 punti sopra<br />

le previsioni del 2012. Ne i paesi<br />

avanzati scenderà dal 17,5%<br />

di quest'anno al 15,6% del<br />

2017, restando sopra al periodo<br />

precrisi (12,5% del 2007).<br />

Ma ciò è dovuto al fatto che<br />

numerosi giovani hanno<br />

smesso di cercare un'occupazione,<br />

perché scoraggiati.<br />

Pagina 29 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Le Confindustrie Ue<br />

lanciano l'appello:<br />

«Più integrazione»<br />

Pagina 10


press LinE<br />

S°Ierld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Strumenti appetibili se combinati con la detassazione dei premi<br />

Una chance nei contratti decentrati<br />

Giorgio Pogliotti<br />

ROMA<br />

Per aumentare la produttività<br />

il governo Monti preme sulle<br />

intese tra le parti sociali a livello<br />

di contrattazione decentrata,<br />

che attualmente interessano<br />

circa il 5O% dei lavoratori<br />

delle imprese di dimensioni medio-grandi,<br />

ma hanno una diffusione<br />

di gran lunga inferiore tra<br />

le piccole aziende.<br />

Si tratta di uno dei punti chiave<br />

dell'agenda per la crescita<br />

che sarà affrontato nel vertice<br />

odierno di Palazzo Chigi con le<br />

imprese. Un quadro chiaro del<br />

fenomeno è contenuto nella rilevazione<br />

del Centro studi di<br />

Confindustria che evidenzia<br />

come nel 2011 il 22,2% delle imprese<br />

associate - con il 53,9%<br />

dei dipendenti del sistema confindustriale<br />

- ha applicato un<br />

contratto aziendale con contenuti<br />

economici. La diffusione<br />

non solo è maggiore nell'industria<br />

in senso stretto (un'impresa<br />

su tre) - rispetto ai servizi<br />

(un'impresa su sei) -, ma cresce<br />

con l'aumentare delle dimensioni<br />

aziendali: la percentuale<br />

è del 10,6% tra le aziende<br />

fino a15 addetti, sale al 32,3% tra<br />

quelle medie, raggiunge il<br />

67,8% tra quelle con oltre 100<br />

addetti, con il picco del 75,3%<br />

nelle grandi imprese industriali.<br />

Tuttavia nell'ultimo triennio<br />

il C sc ha registrato una progressiva<br />

diminuzione della diffusione<br />

«probabilmente dovuta a ritardi<br />

nel rinnovo di accordi<br />

MFFU.SION E UMITATA<br />

Gli accordi aziendali<br />

interessano la metà degli<br />

addetti delle grandi imprese<br />

mentre sono ancora poco<br />

utilizzati tra le piccole<br />

aziendali nelle imprese maggiormente<br />

in crisi»; si è passati<br />

dal 31,9% (2009) al 27,8%<br />

(2010), al 22,2% (2011). Quanto<br />

all'incidenza, essa segue la dinamica<br />

della retribuzione media<br />

lorda annua che per i dipendenti<br />

a tempo pieno nelle imprese<br />

di Confindustria nel 2010 era<br />

pari a 24.647 euro per gli operai,<br />

a 34.181 euro per gli impiegati,<br />

a 57.763 euro per i quadri e<br />

122.038 per i dirigenti. Gli importi<br />

annuali dei premi variabili<br />

sono di 753 euro per gli operai<br />

(i13,1%), di 1.318 euro per gli impiegati<br />

(il 3,9%), 2.914 euro per i<br />

quadri (5%) e 8.210 euro per i dirigenti<br />

(6,7%). Il totale di premi<br />

e bonus oscilla dal 7,3% degli<br />

operai al 10,8% dei dirigenti.<br />

Le dimensioni del tessuto<br />

produttivo italiano rappresentano<br />

uno dei principali ostacoli<br />

alla diffusione della contrattazione<br />

di secondo livello. Che è<br />

Pagina 30 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

maggiormente "appetibile"<br />

con l'incentivo della detassazione<br />

allo% del premio di produttività<br />

e lo sgravio contributivo<br />

per le imprese. Tuttavia le risorse<br />

disponibili sono state tagliate<br />

dal precedente governo con<br />

la legge di stabilità. E stato ridotto<br />

il tetto di reddito per poter<br />

beneficiare della detassazione<br />

(da 40mila a 3o mila euro), e<br />

l'importo soggetto alla cedolare<br />

secca (da 6mila a2.500 euro).<br />

Con l'effetto di escludere operai<br />

qualificati e impiegati dal beneficio<br />

fiscale. Quanto alla decontribuzione,<br />

il massimale della<br />

retribuzione oggetto dello<br />

sgravio che nel 2008 era pari al<br />

3% della retribuzione, è stato ridotto<br />

al 2,5%.Imprese e sindacati<br />

chiedono più risorse per favorire<br />

la diffusione della contrattazione<br />

aziendale e, con essa,<br />

l'aumento della produttività.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 10<br />

«Più sfiwzi da imprese e sindacati»


pressunE<br />

ll'erldOIS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

RIFORME<br />

Province, l'unione farà la forza<br />

Resistenze politiche e ricorsi giudiziari non impediscano il riordino<br />

di Valerio Onida<br />

cno di un anno fa il &ere-<br />

/ to salva Italia, raccoglien-<br />

do la spinta di una campa-<br />

À. mediatica per l'abolizione<br />

delle Province, come "simbolo"<br />

della lotta contro i costi della politica,<br />

prevedeva la sostanziale scomparsa,<br />

in tutte le Regioni, grandi e piccole,<br />

di questi enti, svuotati di funzio -<br />

ni e perciò ridotti, in tal modo sì, a "enti<br />

inutili": a Lutto a vantaggio non tanto<br />

degli ottomila Comuni, quanto di<br />

un nuovo accentramento dell'amministrazione<br />

locale in capo alle Regioni.<br />

Un disegno francamente in contrasto<br />

con la Costituzione.<br />

Ora il nuovo decreto legge del Gov<br />

erno, approvato dal Parlamento<br />

all'inizio di agosto, ha corretto saggiamente<br />

il tiro: non più svuotamento in<br />

vista della soppressione di tutte le<br />

Province, ma riordino della loro mappa,<br />

attraverso la soppressione per accorpamento<br />

di quelle al di sotto di<br />

certi limiti di dimensione territoriale<br />

e demografica, accompagnato dalla<br />

conferma delle fondamentali funzioni<br />

di "area vasta" in capo alle Province<br />

superstiti, nonché, finalmente,<br />

dall'avvio concreto del procedimento<br />

per la istituzione in dieci aree del<br />

paese delle Città metropolitane, destinate<br />

a loro volta a sostituire le rispettive<br />

Province.<br />

In questi giorni i Consigli regionali<br />

delle autonomie locali sono chiamati<br />

a formulare una ipotesi di riordino,<br />

sulla cui base le singole Regioni dovranno<br />

avanzare le loro proposte, destinate<br />

a sfociare entro ottobre in un<br />

provvedimento legislativo statale di<br />

carattere generale.<br />

Giàperò sono comparse le resistenze<br />

delle piccole Province destinate a<br />

fondersi, e si moltiplicano i ricorsi<br />

giurisdizionali diretti a contestare la<br />

legge che ha disposto il riordino, invocando<br />

presunte lesioni di autonomia<br />

e di "specificità" territoriali.<br />

Intendiamoci: non è che non si possano<br />

nutrire dubbi sulla congruità in<br />

assoluto dei nuovi requisiti dimensio-<br />

nali (almeno 2.500 chilometri quadrati<br />

di territorio e almeno 35omila abitanti)<br />

e sul carattere rigido di tali criteri,<br />

destinati a trovare applicazione<br />

in tutte le aree e in tutte le Regioni del<br />

paese. Ben si sa che non esiste in natura<br />

la "dimensione ottimale" astratta<br />

degli enti di autogoverno territoriali<br />

(nemmeno degli Stati: sappiamo come<br />

esistano Stati più piccoli di molte<br />

nostre Regioni), ma esiste una grande<br />

varietà di situazioni.<br />

L'ESCALAnCM<br />

Nel 1948 gli enti erano 91<br />

(compresa Trieste<br />

«Territorio libero»)<br />

Oggi, dopo il boom degli anni<br />

Novanta, sono 109<br />

h<br />

' r<br />

La spending review<br />

Il 7 agosto è stata approvata la legge<br />

135/12, che converte i l decreto-legge<br />

95/12 sulla revisione della spesa pubblica.<br />

A /<br />

Le Province da accorpare<br />

La legge regola uno degli aspetti più<br />

delicati della spending review: i I riordino<br />

che consente di accorpare le 64 Province<br />

con meno di 350mila abitanti o con<br />

un'estensione territoriale inferiore a<br />

2.500 chilometri quadrati.<br />

ottob ce<br />

Per le Regioni a statuto ordinario<br />

Per il riordino, le Regioni a statuto<br />

ordinario hanno tempo fino a113 ottobre e<br />

quelle a statuto speciale fino al gennaio<br />

2013.11 termine non è perentorio e<br />

probabilmente non sarà rispettato: solo<br />

dieci giorni prima scadrà iltempo a<br />

disposizione delle Regioni per avanzare le<br />

proposte di riordino territoriale.<br />

La storia è spesso più forte della geometria<br />

degli economisti o dei riformatori<br />

che dividono il territorio tracciando<br />

delle righe sulla carta geografica.<br />

E se all'esito del riordino risultasse<br />

riconosciuta l'identità storica di<br />

qualche territorio provinciale con soli<br />

duemila chilometri quadrati di superficie<br />

o soli 25omila abitanti non ci<br />

sarebbe affatto da gridare allo scandalo.<br />

Come non vi sarebbe, peraltro, da<br />

gridare allo scandalo (anzi, sarebbe<br />

del tutto razionale) se si abolissero<br />

tout court le Province (come già avvenne<br />

nel 1945 in Valle d'Aosta) nelle<br />

Regioni più piccole, come il Molise o<br />

la Basilicata.<br />

La Provincia serve per le funzioni<br />

di "arca vasta": ma se la circoscrizione<br />

regionale già costituisce una idonea<br />

area vasta, non v'è motivo perché<br />

coesistano due livelli di governo, la<br />

Regione e la Provincia.<br />

In ogni caso non si può negare la<br />

legittimità e l'utilità del "riordino".<br />

Né si può ritenere che la Costituzione,<br />

la quale rimette alla legge dello<br />

Stato, oltre alla determinazione delle<br />

funzioni fondamentali degli enti<br />

locali, l'approvazione o meno, in base<br />

a una visione generale degli interessi<br />

del Paese, delle iniziative comunali<br />

per la istituzione di nuove Province<br />

o per la modifica di quelle esistenti,<br />

neghi invece al Parlamento il<br />

potere di sopprimere o accorpare<br />

Province esistenti, in un disegno generale<br />

dirazionalizzazione delle funzioni<br />

e della spesa, anche senza l'iniziativa<br />

e l'accordo dei Comuni interessati<br />

(la cui voce, insieme a quella<br />

delle Regioni, pure deve essere sentita,<br />

dentro e fuori del Consiglio delle<br />

autonomie locali).<br />

Per quanto si possa considerare<br />

"rozzo" il requisito dimensionale fissato<br />

con la delibera del Governo (e<br />

per quanto sia vero che a ogni Provincia<br />

non devono necessariamente corrispondere<br />

anche uffici statali decentrati<br />

come le Prefetture), si dovrà riconoscere<br />

la legittimità di un ridisegno<br />

complessivo delle autonomie territoriali,<br />

e ammettere che da qualche<br />

Pagina 31 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

parte bisogna ben cominciare, se si<br />

vuole contrastare decisamente il frutto<br />

dei frazionismi localistici che troppo<br />

a lungo hanno prevalso nel paese.<br />

Le Province erano, nel 1948, 91 (compresa<br />

Trieste, momentaneamente<br />

"Territorio libero", ed esclusa Aosta,<br />

divenuta Regione): da allora - anzi, essenzialmente<br />

a partire dagli anni Novanta,<br />

nonostante nel frattempo le comunicazioni<br />

sul territorio siano diventate<br />

certamente più agevoli e rapide<br />

- una raffica di iniziative accolte<br />

dal Parlamento (o dal Consiglio regionale,<br />

dove l'autonomia speciale lo<br />

consentiva) ha condotto alla creazione<br />

di ben 18 nuove Province (otto solo<br />

nel 1992), di ridotte e anche ridottissime<br />

dimensioni, fino ad arrivare<br />

alle attuali 109. Ma - ci si domanda - è<br />

ragionevole che la Sardegna passi<br />

d'un colpo da quattro a otto Province;<br />

che il Piemonte passi da sei Province<br />

a otto, la Lombardia da nove a<br />

dodici; che si costituiscano nuove<br />

Province la cui denominazione fa riferimento<br />

a tre diverse città, come<br />

Barletta-Andria-Trani, rivelando<br />

che dietro, più che un'identità territoriale,<br />

sembrano esservi le ambizioni<br />

di tanti piccoli nuovi "capoluoghi";<br />

che nel territorio di Monza, facente<br />

parte palesemente dell'area metropolitana<br />

di Milano, si costituisca invece,<br />

otto anni dopo che la Costituzione<br />

ha previsto la creazione delle Città<br />

metropolitane, la nuova Provincia<br />

della Brianza?<br />

Ecco perché, sarà rozzo il criterio<br />

adottato, ma è difficile negare che, se<br />

sivuole conseguire il risultato, non ci<br />

sono molte altre strade praticabili. È<br />

quindi auspicabile che resistenze politiche<br />

e azioni giudiziarie non impediscano<br />

di raggiungerlo. Il Governo<br />

ha ottenuto un successo forse inatteso<br />

con la soppressione dei piccoli Tribunali<br />

e delle sezioni staccate di Tribunale:<br />

è da augurarsi che il più arduo<br />

passaggio del riordino delle circoscrizioni<br />

provinciali e della creazione<br />

delle Città metropolitane segni<br />

un nuovo successo.<br />

Pagina 14


pressunE<br />

S°Ierld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Emergenza terremoto Ordinanza di Errani, stanziati 7,5 milioni<br />

Macerie del sisma per l'autostrada<br />

Ilaria Vesentini<br />

BOLOGNA<br />

La scia di macerie lasciata<br />

dal sisma in <strong>Emilia</strong> potrebbe diventare<br />

un'opportunità per realizzare<br />

l'autostrada regionale Cispadana.<br />

Dalla distruzione alla<br />

costruzione, insomma, sfruttando<br />

le mille tonnellate di calcinacci,<br />

pietre, mattoni che vengono rimosse<br />

ogni giorno nei comuni<br />

terremotati. Lo prevede l'ordinanza<br />

34 ufficializzata ieri dal<br />

commissario e presidente della<br />

Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna, Vasco<br />

Errani, stabilendo anche una<br />

copertura economica di 7,5 milioni<br />

di euro per le attività di rimozione<br />

e trattamento delle macerie,<br />

pari a un prezzo di gestione<br />

di circa 5o euro a tonnellata.<br />

I tecnici dell'infrastruttura au-<br />

tostradale che collegherà il casello<br />

<strong>Reggio</strong>lo-Rolo dell'A22 alla<br />

barriera di Ferrara Sud sull'Ai3<br />

stanno già monitorando le caratteristiche<br />

geotecniche del materiale<br />

finora raccolto nel cratere<br />

per valutarne la portanza e quindi<br />

la funzionalità come rilevato<br />

stradale. A sua volta l'Arpa<br />

(l'agenzia regionale per l'ambiente)<br />

«sta verificando settimanalmente<br />

le caratteristiche chimicofisiche<br />

delle macerie che portiamo<br />

e smistiamo nei tre siti di Medolla,<br />

Fossoli di Carpi e Mirandola<br />

per certificarne la sicurezza in<br />

vista di un successivo utilizzo.<br />

Qui finora abbiamo già portato<br />

42mila tonnellate di macerie, ma<br />

le richieste di rimozione da parte<br />

dei sindaci aumentano di giorno<br />

in giorno», spiega Paolo Ganassi,<br />

dirigente Servizi ambientali di<br />

Aimag, la multiutility di Mirandola<br />

che gestisce il ciclo integrato<br />

dei rifiuti proprio nell'epicentro<br />

del sisma, l'area nord del Mo-<br />

denese (serve n comuni, tutti terremotati).<br />

Aimag è il principale operatore<br />

coinvolto nel cratere nel recupero<br />

e trattamento delle macerie<br />

(si dovrà far carico del 6o% delle<br />

attività): 35o richieste di rimozione<br />

già ricevute dai comuni (una<br />

quarantina in più ogni settimana),<br />

32o sopralluoghi fatti e 130<br />

cantieri liberati, con una media<br />

di 15-20 cantieri a settimana.<br />

L'opera di "smassamento", ossia<br />

di estrazione dai calcinacci di b eni<br />

personali e di valore rallenta<br />

molto le operazioni (Aimag, come<br />

le altre multiutility al lavoro,<br />

da Cmv Servizi a Ferrara a Geovest<br />

ed Hera si avvale di ditte terze<br />

specializzate) anche se l'obiettivo<br />

dell'ordinanza di Errani mirerebbe<br />

a fare in fretta e a massimizzare<br />

il recupero. «Aspettavamo<br />

questo provvedimento da un<br />

mese - nota Ganassi - non abbiamo<br />

ancora fatturato un euro ma<br />

ci siamo impegnati con la Regio-<br />

Pagina 32 di 51<br />

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05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

ne a lavorare ai costi, con utile zero<br />

e una rendicontazione quasi<br />

maniacale, al fine di garantire la<br />

trasparenza. Sapremo a giorni se<br />

il materiale recuperato sarà adatto<br />

ai lavori della Cispadana, ma<br />

in caso contrario ci saranno altri<br />

cantieri in cui utilizzarlo».<br />

Ieri la Giunta regionale ha ribadito<br />

anche il proprio impegno<br />

per chiudere entro ottobre tutte<br />

le tendopoli e ha annunciato l'arrivo,<br />

a breve, non solo dell'ordinanza<br />

con gli aiuti alle imprese<br />

ma anche di una legge regionale<br />

che, d'intesa con i sindaci e le soprintendenze,<br />

disciplini la ricostruzione<br />

nei centri storici e nelle<br />

zone rurali. Entro la settimana,<br />

infine, sarà aperta online la "white<br />

list", la lista di merito per le imprese<br />

che intendono partecipare<br />

ai lavori di ricostruzione finanziati<br />

con fondi pubblici e prevenire<br />

così le infiltrazioni mafiose.<br />

73ana<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 38


pressunE<br />

ll'erldOIS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Pmi, arriva a fine mese<br />

il visto unico ambientale<br />

La banca dati per gli appalti attiva entro l'anno<br />

Davide Colombo<br />

Andrea Gagliardi<br />

Attuazione delle semplificazioni.<br />

È il dossier più corposo nel<br />

fascicolo del ministero della Pa<br />

che sta ancora limando la griglia<br />

dei provvedimenti da portare al<br />

Cdm di oggi pomeriggio. Uno<br />

dei primi regolamenti in agenda<br />

è l'autorizzazione unica ambientale<br />

per le Pmi. Il nuovo visto (da<br />

adottare insieme ai ministeri<br />

dell'Ambiente e dello Sviluppo)<br />

eviterà le sovrapposizioni di passaggi<br />

tra comuni, province e altre<br />

strutture pubbliche, con<br />

un'unica autorizzazione per acque<br />

reflue, emissioni inquinanti<br />

e impatto acustico, da parte dello<br />

sportello unico per le imprese.<br />

Doveva essere approvato entro<br />

il io agosto, in attuazione del Dl<br />

Semplifica Italia. Arriverà entro<br />

fine mese. Così come la direttiva<br />

che sancisce l'obbligo di pubblicare<br />

la modulistica di tutte le autorizzazioni<br />

amministrative,<br />

con l'indicazione del responsabile<br />

del procedimento. Atteso entro<br />

settembre anche il decreto<br />

Priorità semplificazioni<br />

Quello delle semplificazioni,<br />

nuove o da attuare, è il dossier<br />

più corposo nelfascicolo del<br />

ministero della Pa. Tra le misure<br />

attuative più importanti c'è<br />

l'autorizzazione unica<br />

ambientale per le Pmi, il decreto<br />

sullo scambio di pratiche per via<br />

telematica da parte delle Pa, i<br />

decreti di semplificazione in<br />

materia di autorizzazioni per<br />

l'esercizio delle attività<br />

economiche, la banca dati sugli<br />

appalti. Tra le nuove misure, da<br />

realizzare con il Mise, la nascita<br />

della Isrl e la creazione di un<br />

"Desk investitori esteri"<br />

I provvedimenti per la Pa<br />

Sono le misure attuative chieste<br />

ai tecnici di palazzo Vidoni<br />

sullo scambio di pratiche per via<br />

telematica da parte delle pubbliche<br />

amministrazioni (in questo<br />

caso palazzo Vidoni ha un ruolo<br />

di concerto con il Viminale) che<br />

garantirà tempi più rapidi nella<br />

trascrizione degli atti di stato civile,<br />

nella cancellazione e iscrizione<br />

alle liste elettorali e nei<br />

cambi di residenza. Nell'agenda<br />

del ministero guidato da Filippo<br />

Patroni Griffi è fissato a ottobre<br />

il via libera ai decreti di semplificazione<br />

in materia di autorizzazioni<br />

per l'esercizio delle attività<br />

economiche e di controlli sulle<br />

imprese. Entro fine anno sarà invece<br />

avviata la banca dati sugli<br />

appalti. Mentre, sul fronte della<br />

spending review, entro il 31 ottobre<br />

sarà approvata la direttiva<br />

sul riordino delle province. A seguire<br />

(entro il 2012) il trasferimento<br />

delle risorse e delle funzioni<br />

dalla province soppresse.<br />

Non ci sono però solo i regolamenti<br />

attuativi dileggi già entrate<br />

in vigore. Sono in cantiere anche<br />

nuove misure, da realizzare soprattutto<br />

insieme con il ministe-<br />

Pagina 33 di 51<br />

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ro dello Sviluppo. A partire dal<br />

provvedimento finalizzato alla<br />

nascita della Isrl (dove la "i" sta<br />

per innovazione): una società<br />

semplificata, che potrà adottare<br />

uno statuto standard e costituirsi<br />

online con una comunicazione direttamente<br />

alla Camera di commercio.<br />

E dalla creazione di un<br />

"Desk investitori esteri" presso<br />

uffici dell'Ice nelle principali piazze<br />

internazionali. Insieme ai Beni<br />

culturali si lavora invece alla semplificazione<br />

delle procedure per i<br />

via libera paesaggistici. Mentre<br />

nell'ambito del processo collegato<br />

all'Agenda digitale, appannaggio<br />

dello Sviluppo economico, i<br />

tecnici di palazzo Vidoni lavorano<br />

al lancio della nuova carta di<br />

identità elettronica: documento<br />

unificato in cui far confluire carta<br />

d'identità, carta nazionale dei servizi,<br />

compreso il codice fiscale, e<br />

tessera sanitaria. Una card che entrerà<br />

in vigore non appena saranno<br />

sciolti i nodi sulla copertura finanziaria<br />

e sull'eventuale contributo<br />

da chiedere ai cittadini.<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 4


pressunE<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Tipo di atto Argomento Stato /',periodo<br />

di scadenza<br />

o presentazione<br />

DDL di ratifica dell'Accordo tra<br />

la Repubblica Italiana e il<br />

Niger<br />

DDL di ratifica tra Italia e<br />

Gabon in materia di<br />

eliminazione di doppie<br />

imposizioni fiscali<br />

DDL di ratifica dell'Accordo<br />

culturale fra Italia e Malta<br />

DDL di ratifica dell'Accordo in<br />

materia ambientale fra Italia e<br />

Cipro<br />

DDL di ratifica del Trattato fra<br />

l'Italia e il Brasile<br />

DDL di ratifica dell'Accordo tra<br />

Italia e Repubblica del Cile<br />

DDL di ratifica contro le doppie<br />

imposizioni tra Italia e Cuba<br />

2 DDL di ratifica nel settore<br />

della giustizia tra Italia e<br />

Egitto<br />

Disegno di legge quadro in<br />

materia di infrastrutture e<br />

trasporti<br />

Lotta contro [a criminalità, traffico di<br />

stupefacenti e tratta di esseri umani<br />

Eliminazione doppia imposizione<br />

secondo un modello consolidato OCSE<br />

Entro dicembre<br />

Si sta completando il<br />

concerto<br />

interministeriale Entro<br />

dicembre<br />

Cooperazione culturale Si sta completando il<br />

concerto<br />

interministeriale Entro<br />

dicembre in Cdm<br />

Cooperazione in materia ambientale Si sta completando il<br />

concerto<br />

interministeriale Entro<br />

dicembre<br />

Trasferimento dei detenuti Si sta completando il<br />

concerto<br />

interministeriale Entro<br />

dicembre<br />

Cooperazione scientifica e tecnologica Entro dicembre<br />

Eliminazione doppia imposizione<br />

secondo un modello consolidato OCSE<br />

Estradizione e assistenza giudiziaria<br />

Deleghe de[ quadro normativo in<br />

materia dei contratti pubblici, in<br />

materia di edilizia e governo de[<br />

territorio, in materia di circolazione<br />

stradale<br />

Schema di decreto legislativo Modifiche de[ Eilgs 18 aprile 2011, n. 59<br />

e de[ Eilgs 21 novembre 2005, n. 286<br />

Schema di decreto legislativo recepimento direttiva 2010/40/UE sul<br />

quadro generale per [a diffusione dei<br />

sistemi di trasporto intelligenti<br />

Schema di decreto legislativo recepimento della direttiva<br />

2010/65/UE relativa alle formalità di<br />

dichiarazione delle navi in arrivo o in<br />

partenza da porti degli Stati membri<br />

Schema di decreto del<br />

Presidente della Repubblica<br />

Schema di decreto del<br />

Presidente della Repubblica<br />

Modifiche a[ regolamento de[ codice<br />

della strada, in materia di attrezzature<br />

delle macchine agricole<br />

Modifiche a[ regolamento de[ codice<br />

della Strada, in materia di commissioni<br />

mediche locali<br />

Schema di DPR Regolamento per [a disciplina de[<br />

procedimento di approvazione dei<br />

progetti e de[ controllo sulla<br />

costruzione e ['esercizio degli<br />

sbarramenti di ritenuta<br />

Schema di decreto legislativo Organismo di Conciliazione de[<br />

Servizio europeo di te[epedaggio (SET)<br />

Schema di decreto legislativo disciplina sanzionatoria delle<br />

violazioni delle disposizioni de[<br />

regolamento relativo ai diritti e agli<br />

obblighi dei passeggeri nel trasporto<br />

ferroviario<br />

Entro dicembre<br />

Entro dicembre<br />

(Esame definitivo)<br />

Pagina 34 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Scaduta il 27 febbraio<br />

2012. Delega inserita<br />

nella Comunitaria 2011<br />

Scaduta il 19 maggio<br />

2012. Delega inserita<br />

nel disegno di Legge<br />

Comunitaria 2011<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Pagina 4


pressunE<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Típo di atto Stato Periodo<br />

di scadenza<br />

o Presentazione<br />

Decreto ministeriale Ricognizione dei siti attualmente<br />

classificati di interesse nazionale<br />

D.P.R. Parco Nazionale Costa Teatina<br />

Istruttoria avviata.<br />

Entro i116 dicembre<br />

Entro i131 dicembre<br />

Schema di decreto legislativo Prevenzione di incidenti e Tavolo di<br />

inconvenienti nei settore coordinamento chiuso.<br />

dell'aviazione civile Entro i117 gennaio<br />

Provvedimenti da iscrivere al Preconsiglio<br />

Decreto legislativo di cui<br />

all'articolo 11, comma 2, della<br />

Legge n. 217/2011 (Legge<br />

comunitaria 2010)<br />

La revisione e il riordino della<br />

legislazione relativa ah concessioni<br />

demaniali marittime<br />

tts. ,; s k.<br />

\ -\\<br />

Schema di decreto legislativo Disciplina sanzionatoria per La<br />

violazione delle disposizioni di cui ai<br />

regolamento (CE) n.1069/2009<br />

. ,<br />

\ ■ „ "7"...§$ , ‘"<br />

;<br />

Testo predisposto e<br />

trasmesso alle<br />

Amministrazioni<br />

concertanti nel mese di<br />

maggio 2012, Entro<br />

dicembre<br />

Approvazione<br />

preliminare CdM<br />

26/06/12<br />

Entro dicembre<br />

L\<br />

Vari Codice dei turismo Costituzione di un<br />

Gruppo di lavoro. Entro<br />

dicembre<br />

Schemi di decreti legislativi Attuazione degli Statuti delle Regioni<br />

ad autonomia differenziata<br />

Entro dicembre<br />

Modifiche sulla base dei dati<br />

del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi<br />

Schema di Decreto del<br />

Presidente della Repubblica di<br />

esecuzione e attuazione ai<br />

sensi dell'art.4, co.1 del Dlgs<br />

n.208 del 2011<br />

Dpcm recante regolamento ex<br />

art. 17, co.2, legge n.400 del<br />

1988<br />

Schema di Dlgs "2 ° Correttivo"<br />

del Dlgs n.66 del 2010<br />

Disciplina dei contratti pubblici relativi<br />

a Lavori, servizi e forniture nei settori<br />

della difesa e della sicurezza in<br />

attuazione della direttiva comunitaria<br />

"Regolamento Lavori, servizi e forniture<br />

teatri operativi"<br />

Riduzione del 10% delle dotazioni<br />

organiche dei personale delle forze<br />

armate<br />

Acquisito parere del<br />

Consiglio superiore dei<br />

lavori pubblici e<br />

attualmente in fase di<br />

concertazione<br />

ministeriale (Esame<br />

preliminare)<br />

(Esame preliminare)<br />

Codice dell'ordinamento militare Avviato al concerto<br />

interministeriale<br />

(Esame preliminare)<br />

Schema di DPR Privatizzazione deWUNUCI(unione<br />

nazionale ufficiali in congedo d'Italia)<br />

Pagina 35 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

In fase di concertazione<br />

interna al ministero<br />

(Esame preliminare)<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Pagina 4


pressunE<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

lbo di atto Argomento' Stato I periodo<br />

di scadenza<br />

o Presentazione<br />

Schema di DPR Privatizzazione dell'ONFA (Opera<br />

nazionale per i figli degli aviatori)<br />

Schema di ddl di delega Revisione del Codice penale militare<br />

di pace<br />

Schema di DPR recante disposizioni in materia di<br />

poteri speciali sugli assetti societari<br />

nei settori della difesa e della sicurezza<br />

nazionale, nonché per Le attività di<br />

rilevanza strategica nei settori<br />

dell'energia, dei trasporti e delle<br />

comunicazioni<br />

Schema di ddl In materia di responsabilità del<br />

personale, civile e militare, pilota e<br />

addetto al controllo del traffico aereo<br />

Schema di ddl Ratifica dell'emendamento all'articolo<br />

16 dell'accordo di Farnborough<br />

Recepimento delle direttive europee<br />

Schema di DPR Riordino degli organi collegiali e degli<br />

organismi istituiti con Legge o con<br />

regolamento operanti presso il<br />

ministero della Salute<br />

Modifica al decreto legislativo Assunzione di personale non di ruolo<br />

16 aprile 1994, n.297 presso Le scuole italiane statali<br />

all'estero<br />

Modifica dell'art.7 della legge<br />

n. 401 del 1990 ("Rifoma<br />

degli Istituti italiani di cultura<br />

e interventi per la promozione<br />

della cultura e della lingua<br />

italiane all'estero")<br />

Estensione dell'operatività degli<br />

Istituti italiani di Cultura;<br />

assegnazione del personale APC presso<br />

rappresentanze diplomatico consolari<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Ha concluso la fase di<br />

concertazione interna<br />

al ministero<br />

(Esame preliminare)<br />

Ha concluso la fase di<br />

concertazione interna<br />

al ministero<br />

(Esame preliminare)<br />

(Esame preliminare)<br />

Predisposto un tra<br />

amministrazioni<br />

(Esame preliminare)<br />

In fase di concertazione<br />

interministeriale<br />

(Esame preliminare)<br />

Schema di 5 ddl Memorandum di intesa per La<br />

cooperazione in campo militare, tra<br />

governo italiano e i governi di<br />

Colombia, Mauritania, Perù, Kenia<br />

,,,,,,,,,,, ......„ , , ,....,.....1.,<br />

,— . s;s:& , .. .., „\e , , , ,,,,,,,...z. ....u.....,...e......„ ,sn<br />

n<br />

Ddl quadro Valorizzazione delle aree agricole e di<br />

contenimento del consumo del suolo<br />

Ddl Sviluppo del settore agroalimentare<br />

ed ittico<br />

Iscrizione al Consiglio Dei Ministri<br />

Decreto legge Disposizioni urgenti per promuovere Lo<br />

sviluppo del Paese mediante un più<br />

alto Livello di tutela della salute<br />

Ddl di delega<br />

Enti vigilanti e sicurezza alimentare<br />

Pagina 36 di 51<br />

In fase di concertazione<br />

con le altre<br />

amministrazioni<br />

interessate<br />

In fase di concertazione<br />

con le altre<br />

amministrazioni<br />

interessate<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

Pagina 4


pressunE<br />

LE RIFORME DA ATTUARE/2<br />

Produttività<br />

via obbligata<br />

di Gian Maria Gros-Pietro<br />

ontrapporre rigore a crescita è un errore<br />

che sta perdendo forza demagogica.<br />

Senza il rigore si rischia di continuare<br />

nelle abitudini che ci hanno condotto alla minor<br />

crescita in Europa, nonostante il dilagare<br />

del debito. Ma il solo risanamento finanziario<br />

non risolve i problemi economici e sociali del<br />

Paese e, anzi, senza crescita non è neppure<br />

perseguibile, per drastico che sia il rigore.Nono<br />

stante la disciplina che ci siamo dati, il debito<br />

pubblico continua a espandersi. Il che dimostra,<br />

tra l'altro, che non possiamo fare a<br />

meno di risorse esterne, almeno nella forma<br />

del mantenimento, e dell'espansione, del credito<br />

da parte del mercato finanziario; e riporta<br />

alla necessità di mostrare insieme rigore e<br />

determinazione a riavviare la crescita.<br />

Sul rigore l'Italia ha fatto molto e i riconoscimenti<br />

internazionali non mancano. Se la fiducia<br />

dei mercati non torna (non è una fiducia<br />

completa quella che lima gli spread quando<br />

si allude alla possibilità di interventi di salvataggio)<br />

è perché sul fronte della crescita<br />

non si sono visti risultati altrettanto incisivi.<br />

CWg;;;W: Pz.30 12<br />

ll'erld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Produttività via obbligata<br />

E la ragione è semplice. Sul rigore<br />

il governo decide e, in larga<br />

parte, attua. Sulla crescita il<br />

governo può solo proporre. Ma<br />

è tempo di superare il tentativo<br />

di avanzare su una gamba sola.<br />

Il confronto fra governo e<br />

parti sociali sarà decisivo per<br />

far ripartire la crescita. Ma potrà<br />

avere successo solo se si abbandonerà<br />

sin dall'inizio il vizio<br />

che per anni ha reso inutile<br />

se non dannoso questo tipo di<br />

confronti: l'idea che il governo<br />

vi si debba presentare con una<br />

borsa da aprire in modo più o<br />

meno generoso, accontentando<br />

un po' tutti i partecipanti.<br />

Un'idea sostenibile solo fino a<br />

che i mercati finanziari hanno<br />

creduto, a torto o a ragione, che<br />

ci fosse ancora spazio per scaricare<br />

sulle generazioni future le<br />

inadempienze presenti. E praticabile<br />

solo in presenza di governi<br />

elettoralmente ricattabili.<br />

Le due condizioni oggi non<br />

esistono. I mercati non sono disposti<br />

a fmanziare ulteriori rinvii<br />

al futuro dei costi presenti,<br />

senza chiari passi verso il ritorno<br />

alla crescita. E il governo in<br />

carica è il risultato di un atto di<br />

responsabilità parlamentare,<br />

che ha voluto sottrarre l'emergenza<br />

economica al ricatto elettorale.<br />

Quindi non ci sono borse<br />

da aprire: bisogna discutere<br />

di come usare le risorse che si<br />

producono, ed eventualmente<br />

il credito aggiuntivo che<br />

un'azione decisa può attirare.<br />

Da qui la priorità assoluta: aumentare<br />

il prodotto, ossia le ore<br />

lavorate. Le risorse vanno date<br />

a chi produce, con particolare<br />

Pagina 37 di 51<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 331.753<br />

Diffusione: 262.360<br />

attenzione al mondo dei giovani,<br />

il più penalizzato oggi e il più<br />

gravato prospetticamente dal<br />

cumulo di debito che è destinato<br />

a sopportare. Sappiamo tutti<br />

che per lavorare di più occorre<br />

che il mercato compri di più,<br />

ma non servirebbe fmanziare a<br />

debito beni e servizi importati:<br />

per cui è essenziale che la gestione<br />

dei flussi tolga oneri a chiproduce<br />

in Italia e aumenti disponibilità<br />

a chi quella produzione effettua.<br />

Così la crescita si sorreggerà<br />

sia sui consumi interni che<br />

sulle esportazioni. L'esiguità<br />

delle risorse invita a non deflettere<br />

dal principio di lasciare il<br />

più possibile del prodotto a chi<br />

lavora, detassando di preferenza<br />

chi esporta e chi accresce la<br />

produttività. Nondimeno serve<br />

un occhio attento al futuro e al-<br />

la competizione fra territori:<br />

premiare l'innovazione genera<br />

ritorni anche in pochi anni e sarebbe<br />

un peccato veder emigrare<br />

aziende innovative solo perché<br />

altri Paesi le premiano più<br />

efficacemente.<br />

Servono atti concreti, vanno<br />

attivati strumenti realmente<br />

esecutivi. L'autunno si presenta<br />

durissimo, non potrà essere attenuato<br />

da formulazioni legislative<br />

complesse che richiedano<br />

mesi per vedere comparire decreti<br />

attuativi in grado di collegarle<br />

alle norme esistenti, e che<br />

potrebbero impantanarsi per<br />

sempre nella palude burocratica.<br />

Attenzione quindi alla scelta<br />

degli strumenti, oltre che dei<br />

principi. E impulso alle iniziative<br />

in cui la mano pubblica può<br />

attivare risorse di mercato, come<br />

nel campo delle infrastrutture<br />

e dei nuovi strumenti fmanziari<br />

per le imprese non grandi.<br />

Gian Maria Gros-Pietro<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 1


press unE<br />

PRIMA PAGINA<br />

Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: n.d.<br />

Diffusione: n.d.<br />

LE REAZIONI li presidente d'oltre Secchia irritato: «L'ho saputo dai giornali, di solito si decide nelle sedi opportune»<br />

«Irrealizzabile», Con Modena è già scontro<br />

Sabattini: (Così è una micro regione or un'Aia! Pr ettira o camera di commercio»<br />

di ANDREA ZAMBRAND<br />

' ~io Sahattini, da<br />

presidente della Provincia<br />

di Modena l'altro<br />

giorno alla Festa del Pd<br />

d'oltre Secchia ipotizzava<br />

una sorta di Gran Ducato<br />

estense con <strong>Reggio</strong> e<br />

Ferrara e Modena ai centro.<br />

La proposta della sua<br />

collega Masini sembra<br />

andare controcorrente.<br />

Quale proposta?<br />

Il comitato che è stato<br />

presentato a <strong>Reggio</strong>..,<br />

Ah, lo apprendo da<br />

Ma come?<br />

Noi eravamo rimasti a tre<br />

tipi di ipotesi...<br />

Quali?<br />

<strong>Reggio</strong> e Modena; <strong>Reggio</strong>-Modena-Ferrara<br />

e una<br />

sorta di micro Regione Emilio_<br />

da Piacenza a Modena...<br />

Ecco, il comitato sosterrà<br />

questa proposta...<br />

Ma. guarda., bello apprendere<br />

queste cose dai gior -<br />

nali. Secondo me di certe<br />

cose se ne parla nelle sedi<br />

istituzionali, comunque<br />

ne prendo atto.<br />

Non ne sapeva nulla?<br />

11 consiglio Provinciale<br />

di <strong>Reggio</strong> mi informò di<br />

qualche cosa in questo<br />

senso, ma che si fosse costituito<br />

con tanto di raccolta<br />

firme un comitato lo<br />

apprendo ora. Comunque,<br />

passiamo oltre, non<br />

sono dogmatico sulle tre<br />

proposte, figuriamoci se<br />

me la prendo per queste<br />

modalità_<br />

D'accordo. Allora, le<br />

piace?<br />

Mah, diciamo che se si<br />

devono fare delle scelte è<br />

bene partire dal fatto che<br />

non sono in discussione<br />

le identità. Qui semmai è<br />

un problema di competenze.<br />

Questa è la prima<br />

tappa: e cioè riorganizza.-<br />

re lo Stato, e poi il secondo<br />

step: quello delle opportunità<br />

e delle funzio-<br />

Pagina 38 di 51<br />

ni.<br />

Un esempio?<br />

Prendiamo la proposta<br />

della Masini. Una sola<br />

Provincia significa anche<br />

una sola Prefettura? Una<br />

sola questura? Un solo comando<br />

dei carabinieri e<br />

una sola direzione scolastica?<br />

E poi: le Camere di<br />

commercio? Vogliamo<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

Perché c'è un sistema economico<br />

che si sovrappone,<br />

tra manifatturiero e agroalimentare.<br />

io in questi<br />

giorni sto incontrando le<br />

categorie economiche e<br />

trovo molta rispondenza su<br />

questo. Ma ripeto, bisogna<br />

che ci si parli ira di noi enti.<br />

E se le due province non<br />

si parlano...<br />

continuare?<br />

No, quindi il giudizio?<br />

Che un'ipotesi a quattro<br />

è inimmaginabile viste le<br />

dimensioni.<br />

Dunque una proposta<br />

già abortita?<br />

No perché è allo studio e<br />

non esistono ipotesi di Serie<br />

A e di Serie B. ma cre-<br />

do che si debbano fare dei<br />

tavoli interprovinciali<br />

prima. di discuterne sui<br />

media.<br />

Ma l'unione con Ferrara<br />

rimane in testa per<br />

lei?<br />

Per me è più realistica,<br />

ma c'è il caso che mi sbagli.<br />

Perché?<br />

Pagina 3<br />

Prerinu,a snn a sgpawrivenza<br />

Ce, le, anche Ddroe, rmeffi,Lbre!e prn2Par2 :ermem<br />

Meg,. 2.1à.mtrg


press unE<br />

PRIMA PAGINA<br />

\\ \\ sz„<br />

5.\<br />

Ta<br />

Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />

\ .<br />

la ma E rri Ha e<br />

cardine ne devo<br />

Q"Si idQatL di<br />

a, e<br />

que-,`,1"1 -2 Nessun', ,,lvnilegiati, cioè - /a dom anda<br />

intenzìoni -ead Sonia , ividsítti,<br />

avere PZidtito soltanto ne<br />

cui<br />

stati interlocutori privilegiati, a altre prov ince,<br />

-14.0detía<br />

ipotizzare'1,1 i,f°7112-i'<br />

t0de della nasci sa<br />

sei tti<br />

nemmeno oli.<br />

fossero iniarmat.cl'eec„..„'è,da interessati, P<br />

jssero<br />

'9nunieri °Orreto<br />

<strong>Reggio</strong>.<br />

Che Prospettive<br />

c°<br />

di<br />

airnia e<br />

Modena<br />

dù sole evonì,<br />

350mp" " di coccio t ra due fari<br />

quale la presidente non<br />

:5:"'<br />

dei complessi<br />

n .iodi della<br />

Ma non è tutto<br />

uo va mien) regione<br />

e 4<br />

A tii 0a.<br />

sl'orte secondo e cde, dato che un<br />

ac l ad un accorpamento<br />

a arrivare<br />

mo lto<br />

;<br />

p<br />

n"°. molti che,<br />

voglia prepararsi a<br />

i Bologna<br />

to tra <strong>Reggio</strong> '<br />

futuro tavolo d . l'aderta,<br />

la soluzione<br />

,,<br />

Egio,<br />

,,tte casa pens,_,.,erione che spiega<br />

e dei_<br />

verrebbe<br />

'a nuova area<br />

vedrà 8-<br />

ama prateria evbe a crear,,,<br />

wro.a'sri9 di bacini elettorali<br />

tra la viaEmetropolitana<br />

-Derelìé a<br />

.<br />

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d<br />

dì "1 i. ferro<br />

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il -tia° legato<br />

che fis sa " Paletto d. poco requts<br />

'earsi dunque I sopravvivenza<br />

Sem ,-<br />

masir bra delinearsi<br />

solitartaconding, atta dalla<br />

amentv con li q<br />

c<br />

Campagna nella<br />

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ita la ,z anche Ltd team dall'isolamento<br />

campagna<br />

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In scusa che<br />

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a 4,a una battagli<br />

0Cet<br />

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

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Pagina 3<br />

Prete?, la insnna sgpawrivenza<br />

Ce, le, anche Ddroe, rmel «Um^e~.. :ermem


press unE<br />

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Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

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BUFERA SU EN L'ad Andrea Viero interviene sull'inchiesta della Procura di Parma. Chiesto io stop alla realizzazione cell'inceneritore<br />

«11 sequestro del cantiere sarebbe un disastro»<br />

L'allarme: a rischio posti di lavoro e smaltimento rifiuti in bit<br />

a chiusura del cantiere<br />

per la realizzazione dell'in.cen.eritore<br />

di Parma metterebbe<br />

a rischio 280 posti di<br />

lavoro, le aziende dell'indotto<br />

e creerebbe una seria emergenza<br />

rifiuti su Parma ( che inevitabilmente<br />

si rifletterebbe<br />

anche su <strong>Reggio</strong>) a partire<br />

dall'inizio del prossimo anno.<br />

A mettere in guardia sulle<br />

possibile conseguenze del sequestro<br />

preventivo dell'impianto<br />

d'oltre Enza è l'amministratore<br />

delegato di Iren<br />

Ambiente, Andrea Viero, che<br />

interviene per la prima volta<br />

dalla notizia dell'apertura<br />

dell'indagine da parte della<br />

Procura di Parma. Abuso edilizio<br />

e abuso d'ufficio i reati ipotizzati,<br />

tredici gli indagati.<br />

Ora in ballo c'è la questione<br />

del sequestro del cantiere,<br />

che la Procura ha richiesto.<br />

Un'ipotesi che preoccupa<br />

Viero: «L'ipotesi avanzata<br />

dalla <strong>stampa</strong> che, nelle more<br />

degli accertamenti del caso<br />

da parte della Magistratura,<br />

il cantiere possa essere sottoposto<br />

a sequestro in via cautelare,<br />

pur a fronte della consapevolezza<br />

di poter dimostrare<br />

di aver correttamente<br />

agito secondo le disposizioni<br />

di legge, riteniamo sollevi<br />

non poche preoccupazioni.<br />

Vanno infatti considerati con<br />

estrema attenzione: il problema<br />

dello smaltimento dei rifiuti<br />

che si genererebbe per la<br />

provincia di Parma a partire<br />

dall'inizio del prossimo anno<br />

dato il venir meno delle convenzioni<br />

di smaltimento in<br />

essere; i danni che l'interruzione<br />

dei lavori di realizzazio-<br />

ne produrrebbe, anche in<br />

considerazione dello stato di<br />

avanzamento, dei consistenti<br />

investimenti e dei piani di<br />

sviluppo del Gruppo Iren nel<br />

settore ambientale; e, non da<br />

ultimo, gli effetti occupazionali<br />

connessi al temporaneo<br />

fermo del cantiere che ad oggi<br />

occupa mediamente 280 persone<br />

al giorno e che potrebbe<br />

anche mettere in seria d'Alicoltà<br />

alcune imprese coinvolte».<br />

Entrando poi nel merito<br />

dell'inchiesta, l'ad sottiinea il<br />

fatto che «si tratta di indiscrezioni<br />

di cui non abbiamo nessun.a<br />

conoscenza precisa e diretta,<br />

non avendo ricevuto<br />

nessun atto in merito. Riteniamo<br />

opportuno sottolinea.<br />

re la convinzione nella correttezza<br />

del nostro operato,<br />

fondato sull'applicazione delle<br />

previsioni normative nazionali<br />

e regionali e delle prescrizioni<br />

autorizzative. Non<br />

nutriamo preoccupazioni,<br />

nel caso i rea ti ipotizzati dalle<br />

testate giornalistiche dovessero<br />

essere realmente contestati,<br />

poiché riteniamo di poter<br />

dare, anche nelle sedi opportune,<br />

compiutamente<br />

conto della legittimità di ogni<br />

singolo passaggio di questo<br />

progetto così articolato e<br />

complesso. Le indiscrezioni,<br />

peraltro confuse, riportate<br />

dalla <strong>stampa</strong> sul supposto<br />

Al mor i<br />

bo)sa:rezeinatn° sono so<br />

d<br />

Qinessun ap p ooam uorto. n or csr,l v itenia e°t. R al mo r ° e o<br />

:per tezza<br />

vinz i one con e<br />

csuorlit-,aetpv: z GI: ert t °n1:: tc‘im P(i<br />

ata h,cfbatzldfoontec ae;rioe<br />

previsioni norrlat kie<br />

nazfonciii e regionali e<br />

acieuito ie Pizrzr eastcirvfzei°n1<br />

s q<br />

reato di abuso d'ufficio non<br />

sembra possano essere correlate<br />

ad una presunta richiesta<br />

di sequestro preventivo.<br />

Stupiscono, infatti, i riferimenti<br />

all'affidamento della<br />

progettazione del Pai ad l'era<br />

con violazione dei principi<br />

della trasparenza e della concorrenza.<br />

Con fiera è attivo<br />

dai 2008 un accordo di collaborazione<br />

che ha consentito<br />

di poter mettere in campo<br />

scambi di assistenza tra soggetti<br />

tecnicamente esperti e<br />

competenti.; una collaborazione<br />

attivata anche sul Pai e<br />

passata indenne alle valutazioni<br />

dall'Autorità per la Vi-<br />

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gilanza sui Contratti Pubblici».<br />

«Stupiscono anche - prosegue<br />

Viero - le supposte contestazioni<br />

dell'affidamento ad<br />

Iren <strong>Emilia</strong> del servizio di<br />

raccolta rifiuti, avvenuto, come<br />

nel resto della Regione, in.<br />

base all'art.16 della Legge Regionale<br />

25/99. Una legge che<br />

ha portato, per ogni. territorio<br />

provinciale, ad individuare e<br />

salvaguardare, sulla base delle<br />

previsioni normative, le cosiddetta<br />

gestioni industriali.<br />

Nel 2004 in provincia di Parma,<br />

proprio sulla base di questa<br />

normativa, fu salvaguardata<br />

anche Oppimitti Srl. La<br />

Pagina 9


press unE<br />

medesima legge inoltre prevedeva<br />

che con i gestori salvaguardati<br />

fosse stipulata apposita<br />

convenzione per il periodo<br />

transitorio, che poteva arrivare<br />

fino a 10 anni, senza costituire<br />

nuovo affidamento.<br />

Stupisce, infine, che si parli<br />

di illegittimo affidamento<br />

della realizzazione del PAI dal<br />

momento che la costruzione<br />

del sistema iinpiantistico<br />

non è stata frutto di un affidamento,<br />

ma di un'intesa in base<br />

all'art. 18 della L.R. n.<br />

20/2000 che prevede la possibilità<br />

per gli enti locali di stipulare<br />

accordi con soggetti<br />

privati per la realizzazione di<br />

PRIMA PAGINA<br />

Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />

progetti di rilevante interesse<br />

per la comunità locale. Aricon<br />

di più se si considera, così<br />

come ha fatto la Commissione<br />

Europea, che il progetto<br />

del Pa i è totalmente autofinanziato<br />

dal Gruppo Iren».<br />

In relazione al supposto abuso<br />

edilizio, ai quale potrebbe<br />

essere correlata la richiesta<br />

di sequestro preventivo,<br />

«la nostra tranquillità deriva<br />

anche dalla recente sentenza<br />

n. 41/2012 dei TAR (passata in<br />

giudicato) con la quale il competente<br />

Giudice Amministrativo<br />

ha espressamente confermato<br />

la regolarità dell agir<br />

autorizzativo adottato ed ha<br />

riconosciuto che il permesso<br />

di costruire è stato rilasciato<br />

nell'ambito della procedura<br />

autorizzativa e di VIA (Valutazione<br />

di Impatto Ambienta-.<br />

le) sulla base delle norme nazionali<br />

e regionali M. materia.<br />

Poco comprensibile sarebbe<br />

che il presunto reato di abuso<br />

edilizio potesse essere connesso<br />

ai mancato pagamento<br />

degli oneri di urbanizzazione,<br />

non si sa come calcolati in<br />

circa 430.000 euro, quando gli<br />

impegni assunti dal Gruppo<br />

Iren - conclude l'ad - hanno vi--<br />

sto la corresponsione di circa<br />

12 milioni di euro a titolo di opere<br />

di compensazione ambientale<br />

a favore del Comune<br />

di Parma e di. ai tri quattro Comuni<br />

confinanti».<br />

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05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

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Pagina 9<br />

, Aisuysh, caratiern sorphhun disostyo


press LinE<br />

Attesta e garantisce il<br />

possesso da parte<br />

dell'impresa del settore<br />

delle costruzioni di tutti<br />

requisiti previsti dalla<br />

attuale normativa in<br />

ambito di Contratti<br />

Pubblici di lavori<br />

PRIMA PAGINA<br />

Direttore Responsabile: Corrado Guerra<br />

RJCOSTRUSONE POST S:SMS Edili Confapi Fmi<br />

«Giusto scegliere<br />

aziende qualificate SOA»<br />

Sulla polemica di questi<br />

giorni in margine alle credenziali<br />

richieste alle aziende<br />

chiamate a lavorare per la ricostruzione<br />

post-silna, ospitiamo<br />

questo intervento di Tiziano<br />

Pattacini. vicepresidente<br />

Confapi Pini <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />

li TIZIANO PATTACINI (')<br />

iteniamo opportuno far<br />

.A, pervenire l'appoggio e la<br />

soddisfazione delle aziende edili<br />

drviiiià Con ni nrn i 'Reggi o<br />

<strong>Emilia</strong> alla scelta fatta dall'Assessore<br />

regionale alle Attività<br />

Produttive Gian Carlo Muzzarelli<br />

di affidare, nell'ambito della<br />

ricostruzione post sisma,<br />

commesse oltre i 150 mila curo<br />

ad aziende certificate SOA.<br />

Tutte le aziende edili che fann.o<br />

parte della nostra Associazione<br />

da tempo hanno provveduto<br />

a certificarsi in tal senso<br />

con la volontà di essere virtuose<br />

rispetto agli appalti che devono<br />

rispettare in pieno l'esigenza di<br />

rigore, di correttezza e di trasparenza<br />

a fronte della realizza-<br />

zione tramite l'erogazione di<br />

contributi pubblici.<br />

Va inoltre tenuto conto che già<br />

il Codice Appalti, che è legge<br />

dello Stato, prevede la qualificazione<br />

Soa per le imprese che la-<br />

vorano con il privato, quando la<br />

commessa prevede contributi<br />

pubblici.<br />

Giusto quindi puntare su imprese<br />

che hanno migliori competenze<br />

tecniche, miglior rapporto<br />

tra fatturato e costi sostenuti<br />

per personale dipendente,<br />

tra fatturato e qualità dei lavori<br />

eseguiti.<br />

Riteniamo altresì fuorviante<br />

affermare che le imprese abituate<br />

a lavorare nel privato non<br />

siano certificate: molte aziende,<br />

anche artigianali, hanno sia la<br />

SOA che l'attestazione di qualità.<br />

Da ultimo basta fare due conti<br />

per capire che la norma si applicherà<br />

in casi sporadici, atteso<br />

che il costo dei lavori di ripristino<br />

per unità immobiliare<br />

difficilmente raggiungerà. tal.e<br />

importo e che in ogni caso il<br />

contributo pubblico si attesterà<br />

mediamente intorno ai 45 mila<br />

euro.<br />

Per far fronte poi al fenomeno<br />

delle piccole imprese che da sole<br />

fanno fatica ad aggiudicarsi<br />

commesse importanti da tempo<br />

abbiamo dato vita ad Apicon:<br />

un consorzio che comprende<br />

quindici realtà imprenditoriali<br />

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e nasce dalla necessità delle P-<br />

Mi di fare sistema per poter partecipare<br />

all'attribuzione di appalti<br />

di grandi dimensioni e estendere<br />

la propria area di interesse<br />

al di fuori dei confini<br />

provincial.i.,<br />

il consorzio si propone a committenti<br />

pubblici e privati per<br />

soluzioni integrate "chiavi in<br />

mano" per la realizzazione di opere<br />

e servizi.<br />

L'attestazione SOA è la certificazione<br />

obbligatoria per la<br />

partecipazione a gare d'appalto<br />

per l'esecuzione di appalti pubblici<br />

di lavori, ovvero un documento<br />

necessario e sufficiente a<br />

comprovare, in sede di gara, la<br />

capacità dell'impresa di eseguire,<br />

direttamente o in subappalto,<br />

opere pubbliche di lavori con<br />

importo a base d'asta superiore<br />

a 1.50 mila curo.<br />

Attesta e garantisce il possesso<br />

da parte dell'impresa del settore<br />

delle costruzioni di tutti i<br />

requisiti previsti dalla attuale<br />

normativa in ambito di Contratti<br />

Pubblici di lavori.<br />

Ha validità quinquennale<br />

(sempre che ne venga verificata<br />

la validità al terzo anno dal primo<br />

rilascio) e viene rilasciata a<br />

seguito di un'istruttoria di validazione<br />

dei documenti prodotti<br />

dall'impresa, facenti capo agli<br />

ultimi dieci esercizi di attività<br />

dell'impresa (dieci anni di lavori<br />

ed i migliori cinque esercizi<br />

tra gli ultimi dieci) da appositi<br />

Organismi di Attestazione, ovvero<br />

società autorizzate ad operare<br />

dall'Autorità per la 'Vigilanza<br />

sui Contratti Pubblici<br />

(AVCP).<br />

Vicepresidente Confapi pini<br />

<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, delegato all'Urbanistica e<br />

Lavori Pubblici)<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

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...,,,.,,,...,<br />

Pagina 31


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la Repubblica<br />

Direttore Responsabile: Ezio Mauro<br />

Come uscire dal caos<br />

TITO BOERI<br />

S<br />

TAPRE oggiil tavolo di concertazione sulla produttività,<br />

Rischia di fallire perché ci sono idee<br />

confuse e ansie elettorali. Peccato perché, con<br />

un po' di coraggio, sipotrebbe ridurre il cuneo fiscale<br />

di 10 punti.<br />

SEGUE A PAGINA 25<br />

COME USCIRE DAL CAOS<br />

TITO BOERI<br />

(segue dalla prima pagina)<br />

Ecco un nuovo tavolo, Speriamo abbia più<br />

fortuna dei precedenti. Il tema è la produttività,<br />

presupposto per una crescita<br />

prolungata nel tempo.<br />

Aumentare la produttività significa innanzitutto<br />

migliorare la distribuzione del lavoro fra imprese.<br />

L'esperienza internazionale ci dice che più del<br />

50 per cento degli incrementi di produttività deriva<br />

da spostamenti di risorse dai comparii stagnanti<br />

a quelli che hanno prospettive di crescita.<br />

Possiamo favorire questo processo riducendo la<br />

spesa pubblica. Oggi due settori stagnanti - agricoltura<br />

e trasporti — ricevono tre quarti dei contributi<br />

alla produzione erogati dalle amministrazioni<br />

pubbliche in Italia, secondo i dati dell'istat. I settori<br />

che esportano, a partire dal comparto manifatturiero,<br />

quelli che possono maggiormente beneficiare<br />

della crescita in altre parti del mondo,<br />

raccolgono poco più del 5 per cento di questa torta.'<br />

servizi sanitari, quelli alle imprese e i servizi alla<br />

persona, dove è possibile in prospettiva creare<br />

più posti di lavoro nel prossimo decennio, ne assorbono<br />

meno dell'i per cento.<br />

li resto dei guadagni di produttività lo si ottiene<br />

migliorando l'utilizzo del lavoro in ciascuna<br />

azienda. Il sindacato chiede di ampliare gli incentivi<br />

fiscali alla cosiddetta contrattazione di secondo<br />

livello, la detassazione dei premi di produttività.<br />

Giusto potenziare la contrattazione azienda<br />

per azienda. Serve a incentivare i miglioramenti di<br />

efficienza, molto di più di misure imposte dall'alto.<br />

Ma s iarno sicuri che gli incentMfiscali alla contrattazione<br />

di secondo livello servano davvero? Da<br />

quando sono stati introdotti, la quota di imprese<br />

industriali in cui si svolge la contrattazione aziendale<br />

è solo diminuita, passando da un terzo a un<br />

quinto del totale secondo i dati di Confindustria.<br />

Certo, siamo in una situazione di crisi, ma è proprio<br />

in queste situazioni che la contrattazione decentrata<br />

serve. Tutti parlano dei "modello tedesco":<br />

in Germania è stata proprio la contrattazione<br />

azienda per azienda, che hanegoziato riduzioni<br />

salariali per salvare l'occupazione, ad evitare di<br />

distruggere posti di lavoro nel mezzo della Grande<br />

Recessione, quando la disoccupazione è addirittura<br />

diminuita, Legittimo chiedersi: la detass azio -<br />

ne dei premi di produttività serve a decentrare la<br />

contrattazione o a premiare le imprese in. cui il sindacato<br />

è più forte e riesce comunque a imporre al<br />

datore dilavoro un contratto di secondo livello?.1n<br />

ogni caso, perincentivare la contrattazione aziendale<br />

non c'è bisogno di aiuti fiscali, di attingere a<br />

risorse pubbliche. Basta recepire l'intesa del settembre<br />

2011, varare una le gge delle rappresentanze<br />

sindacali e introdurre anche nel nostro ordina-<br />

Pagina 43 di 51<br />

mento un salario minimo orario.<br />

Azzerando la detassazione (lei premi di produttività<br />

si libererebbe sulla carta un miliardo, in<br />

realtà di più dato che il costo è sistematicamente<br />

in eccesso a quanto preventivato. Un altro miliardo<br />

e mezzo verrebbe dagli incentivi fiscali al<br />

contratto di apprendistato che sembra non averne<br />

minimamente beneficiato: la loro quota sulle<br />

assunzioni è in costante calo. Azzerando i trasferimenti<br />

alle imprese individuati come distorsivi<br />

dal cosiddetto rapporto Giavazzi (vedi wwu. , .<br />

voce.info) , si p o trebbero reperire altri 10 miliardi.<br />

lieS ti risparmi darebbero la possibilità di ridurre<br />

il cuneo fiscale di quasi 6 punti. Se poi si lasciasse<br />

aumentare Viva aluglio 2013, destinando<br />

i risparmi della spending review ad abbattere la<br />

pressione fiscale sul lavoro, la riduzione del cuneo<br />

fiscale potrebbe arrivare quasi a 10 punti,<br />

Non poco. Certamente non passerebbe inosservata<br />

come tanti micro-tagli delle imposte varati<br />

in questi anni. Sarebbe come andare in Canada,<br />

vorrebbe dire scendere al di sotto di Germania e<br />

Spagna nel livello del prelievo sul lavoro. E faremmo<br />

una mini-svalutazione fiscale, proprio<br />

quello che serve a migliorare i no stri conti con l' e -<br />

siero,<br />

Se non si ha questa forza o questo coraggio, si<br />

possono comunque fare sgravi più limitati, ma<br />

orizzontali. Ad esempio si possono concentrare<br />

gli sgravi sui salari più bassi, riducendo al contempo,<br />

gradualmente, le detrazioni per coniugi a<br />

carico, una misura che rilancerebbe o ccup azio -<br />

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V11,31,\1,31171111,,,


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la Repubblica<br />

Direttore Responsabile: Ezio Mauro<br />

ne femminile e, aregime, sarebbe a costo zero per<br />

le casse dello Stato.<br />

Sostiene Angeletti che la trattativa si apre nei<br />

tempi supplementari. In realtà l'arbitro ha già<br />

mandato le squadre negli spogliatoi e stiamo preparando<br />

la prossima stagione: le misure che servono<br />

davvero per far crescere la produttività non<br />

avranno comunque effetti prima delle elezioni. E<br />

proprio a questo che servono i governi tecnici: non<br />

devono sacrificare il necessario sull'altare del voto<br />

imminera:e. L'unica politica industriale degna.<br />

di questo nome è quella che sa immaginare quale<br />

sarà la geografia del lavoro fra 10, meglio 2U anni.<br />

Chi da noi invoca la politica industriale purtroppo<br />

chiede tutti í giorni esattat n ente il contrario, i n agari<br />

in nome della lungimiranza. Pensiamo ai casi<br />

dell'IWa e del Sulcis assurti agli onori della cronaca<br />

nelle ultime settimane. E lungimirante chi ha<br />

sussidiato per 50 anni le miniere del Sulcis sapendo<br />

che il carbone ivi prodotto aveva troppo zolfo<br />

per essere conveniente e avendo capito 30 anni fa<br />

che anche il progetto di gassificazione non era<br />

bancabile? E lungimirante chi oggi propone un<br />

progetto che costa mezzo milione di curo all'anno<br />

per ogni posto di lavoro salvato? .13, lungimirante<br />

chi da20 anni s a che l'impianto 'Iva diTaranto pro -<br />

vo ca un aumento della mortalità per malattia, inquinamento<br />

e danni alla salute umana, ma ha tenuto<br />

tutto congelato anziché imporre all'azienda<br />

graduali operazioni di riconversione e bonifica<br />

degli impianti? Se si fosse agito per tempo, oggi<br />

non avremmo un dilemma in un caso (tutelare il.<br />

lavoro o la salute?) e non avremmo speso un miliardo<br />

di una delle Regioni più povere d'Italia per<br />

poi doverci oggi trovare a gestire scelte difficili nel<br />

mercato del lavoro più depresso d'Italia, nel mezzo<br />

della peggiore recessione del Dopoguerra.<br />

clima purtroppo non è quello giusto. Tutti, ministri<br />

e parti sociali, vogliono spendere, nessuno<br />

vuole risp armiare. Si allontana co l a p os sibili t à di<br />

tagliare davvero le tasse sul lavoro. E i ministri che<br />

siederanno al tavolo, quando rinunciano ai voti<br />

pindarici, propongono in icro -inte rventi, discrezionali,<br />

destinati ad allungare ulteriori l'elenco<br />

delle improbabili agevolazioni alle imprese<br />

accumulatesi da un governo all'altro. Domenica<br />

ho letto di una dctassazionc delle "imprese dialoganti`'<br />

e mi sono chiesto se si intendevano detassare<br />

i cali center o si volesse piuttosto trasformare<br />

ciò che è discorsivo in discorsivi). Se non si hanno<br />

le idee chiare, meglio lasciar perdere i tavoli. Rischiano<br />

di diventare delle zattere su cui è facile<br />

naufragare. Come nel confronto sulla riforma del<br />

lavoro, la concertazione diventa un pianoforte che<br />

lentamente, inesorabilmente, si inabissa, l'ultima<br />

scena di un bel film.<br />

RiPRODUZiONE RiSERVAJA<br />

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05/09/2012<br />

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Pagina 1<br />

V11,31,\1,31171111,,,


press unE<br />

La "lotteria" del numero chiuso<br />

Molti li criticano perché sono troppo nozionistici, Altri li abolirebbero del tutto perché "Malia avrebbe bisogno di più laureali".<br />

Ma i test d'ingresso all'università sono davvero il metodo di selezione più efficace? Come potrebbero essere migliorati?<br />

"Per avere test seri e omogenei<br />

dobbiamo riformare la maturità"<br />

N . -----/, -11 Iena Ugolini, sottosegreta-<br />

. rio all'Istruzione, questi<br />

test sono dawero figli degeneri<br />

del nozionismo come<br />

sosteneva ieri Walter Passerini<br />

su La Stampa ?<br />

«È verissimo che sarebbe<br />

preferibile avere dei test che<br />

misurino l'attitudine e la pro-<br />

pensione in un set-<br />

tore così comples-<br />

so come la medici-<br />

na dove non conta-<br />

no soltanto le com-<br />

petenze teoriche<br />

ma anche quelle<br />

pratiche e umane.<br />

Bisognerebbe pre-<br />

vedere prove per-<br />

sonalizzate, orali.<br />

lí governo Ma è anche vero che forse non<br />

Elena ci si rende conto di un'altra<br />

Ugolini complessità».<br />

è Quale?<br />

sottosegre- «Ad iscriversi sono oltre 70<br />

tario mila persone. È impossibile<br />

all'Istruzione pensare di fare colloqui orali<br />

del governo ad ognuno, e sarebbe difficile<br />

Monti garantire un criterio di valuta-<br />

zione omogeneo».<br />

All'estero riescono a conciliare<br />

qualità e quantità.<br />

«A medio termine, infatti, si<br />

può fare tesoro di queste esperienze<br />

e inserire all'interno dei<br />

test prove per valutare anche<br />

altre competenze come la ca-<br />

LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

pacità d'inferenza logica. I test<br />

- così come sono pensati adesso<br />

- vanno rivisti anche garantendo<br />

davvero protocolli unici<br />

nella somministrazione per essere<br />

sicuri che le prove siano<br />

omogenee in tutt'Italia. Ultimo<br />

intervento attuabile nel<br />

medio termine è sui costi. Non<br />

possiamo ledere l'autonomia<br />

delle università ma si potrebbe<br />

introdurre una fascia di costi<br />

con un minimo e un massimo<br />

che nessuna facoltà potrà superare<br />

per evitare le forti differenze<br />

esistenti al momento».<br />

Che cosa intende per medio<br />

termine? Fra un anno? Due?<br />

«Sono interventi che possono<br />

essere adottati senza difficoltà<br />

già dal prossimo anno».<br />

E se il problema fosse la maturità<br />

e, in generale, le scuole<br />

superiori?<br />

«A lungo termine si impone<br />

una riflessione: l'esame di maturità<br />

non sembra essere considerato<br />

attendibile e comparabile<br />

dalle università. Si potrebbe<br />

prevedere una prova in<br />

grado di valutare in modo<br />

omogeneo le competenze degli<br />

studenti come avviene nelle<br />

certificazioni linguistiche e introdurre<br />

percorsi di orientamento<br />

già dal quarto anno di<br />

superiori». [FLA. AMA.]<br />

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05/09/20/2<br />

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GG<br />

press unE<br />

"<br />

Orientamento fin da piccoli<br />

Solo così vince davvero il merito"<br />

Le ímprese<br />

Jacopo<br />

Morelli<br />

è il<br />

presidente<br />

dei giovani<br />

industriali<br />

di<br />

Confindustria<br />

.i' acopo Morelli, presidente dei<br />

giovani di Confindustria gioe.<br />

vani, sono efficaci i test di selezione<br />

universitari?<br />

«Premetto che il mio non è un<br />

parere tecnico, ma la mia impressione<br />

da imprenditore rispetto<br />

alle persone che poi vengono<br />

a fare colloqui in azienda è<br />

che mancano alcune<br />

caratteristiche».<br />

Quali?<br />

«La capacità di problem<br />

solving, ad<br />

esempio. E poi la<br />

creatività e la capacità<br />

di innovazione<br />

che sono caratteristiche<br />

trasversali a<br />

tutte le facoltà, anche<br />

a quelle ad indirizzo scientifico.<br />

I test di sicuro non aiutano<br />

a identificarle».<br />

Dunque i test non sono adeguati<br />

per sondare l'effettiva attitudine<br />

a un percorso di studi?<br />

«Bisognerebbe concentrarsi sul<br />

periodo precedente l'università,<br />

da quando si lascia la scuola media<br />

per le superiori. Perché<br />

l'orientamento è fondamentale e<br />

invece viene lasciato esclusivamente<br />

alle famiglie. Così si rischia<br />

di fare una grande discriminazione<br />

tra chi ha genitori<br />

ricchi o acculturati e chi proviene<br />

da una famiglia semplice. È<br />

LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

difficile scegliere bene quando si<br />

hanno 14 anni. Eppure è da quella<br />

decisione che poi dipenderà il<br />

futuro, non solo universitario. È<br />

quello il tempo in cui iniziare a<br />

incanalare il proprio talento e le<br />

inclinazioni personali».<br />

Eppure il sistema del numero<br />

chiuso è diffuso in tutte le università<br />

straniere.<br />

«Nel confronto con gli altri stati<br />

quello che andrebbe migliorato<br />

è un collegamento più stretto col<br />

mondo del lavoro. E vero, si dà<br />

un'utile cornice teorica di riferimento.<br />

Ma poi c'è poca abitudine<br />

a cimentarsi direttamente<br />

sul campo. Il primo shock in<br />

azienda deriva da quello. I neo<br />

assunti manifestano un carattere<br />

un po' troppo fragile. Se si fossero<br />

esercitati prima gioverebbe<br />

sia a loro che all'azienda».<br />

Allora qual è la soluzione?<br />

«Non è uno slogan, ma la realtà.<br />

il futuro di un Paese inizia dai<br />

banchi di scuola. La meritocrazia<br />

si fa così. Il problema è che<br />

da noi non esiste lo studio in<br />

gruppo e continua a essere organizzato<br />

solo e troppo in maniera<br />

individuale. E poi c'è un ultimo<br />

aspetto diciamo filosofico: i test<br />

sono nozionistici ed è un grosso<br />

limite, bisognerebbe capire come<br />

vengono compilati e chi controlla<br />

i controllori». [R. TAL]<br />

COME SI PREPARAN O<br />

GLI STUDENTI<br />

Affidandosi alla fortuna<br />

Studiando su libri e test online<br />

Studiando libri<br />

23%<br />

con test online<br />

LE FACOLTA PIU GETTONATE<br />

Dati 2009-2010<br />

Totale presenti ai test<br />

Iscritti al r anno<br />

MEDICINA<br />

ARCHITETTURA<br />

::\<br />

HNz,<br />

\\\\"<br />

O DONTOIATRIA \N<br />

SC. FORMAZIONE PRIMARIA<br />

VETERINARIA<br />

\ \N<br />

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05/09/2012<br />

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Università Cattolica-Roma<br />

Campus Biomedico-Roma<br />

Sapienz Roma<br />

Perug ia<br />

15<br />

Genova<br />

Trieste<br />

Va rese<br />

press unE<br />

GLI ATENEI DOVE<br />

È PIÙ DIFFICILE ENTRARE<br />

PER GLI ASPIRANTI MEDICI<br />

Rapporto fra gli iscritti al test<br />

e ì1 numero di posti disponibili .<br />

8,1<br />

27,1<br />

25,3<br />

Centimetri - LA STAMPA<br />

LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

N ,<br />

k`NZ,\\,. ■.<br />

"La scrematura è fondamentale<br />

Dico sì a un anno propedeutico'<br />

chirurgo<br />

Mauro<br />

Salizzoni<br />

è il direttore<br />

del Centro<br />

trapianti<br />

di fegato<br />

delle<br />

Molinette<br />

di Torino<br />

auro Salizzoni è il responsabile<br />

del Centro<br />

trapianti di fegato all'ospedale<br />

Molinette di Torino,<br />

primo in Italia e in Europa per<br />

numero di interventi.<br />

Favorevole o contrario al nu-<br />

mero chiuso a Medicina?<br />

«Favorevole. In qualche modo è<br />

necessario prevedere<br />

un numero ristretto.<br />

Assurdo<br />

pensare di avere<br />

1500 matricole, come<br />

accadeva negli<br />

Anni Ottanta. È un<br />

facile populismo<br />

quello che dice "tutti<br />

dentro"».<br />

Molti suoi colleghi so-<br />

stengono sarebbe almeno op-<br />

portuno spostare in avanti lo<br />

sbarramento. È d'accordo?<br />

«Sarebbe meglio creare un anno<br />

propedeutico, alla fine del<br />

quale si sostiene l'esame. E chi<br />

non entra può deviare verso altre<br />

facoltà».<br />

Si dice però che in questo modo<br />

l'Italia, fra meno di un decennio,<br />

non avrà più specialisti.<br />

Come assumerà i medici?<br />

«La verità è che siamo stati abituati<br />

all'abbondanza. Ricordo<br />

che negli Anni Ottanta servivano<br />

15 016 chirurghi per coprire il<br />

pronto soccorso di un ospedale<br />

Pagina 47 di 51<br />

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di provincia, in modo che tutti i<br />

turni fossero supercoperti».<br />

C'è chi le risponderebbe che<br />

oggi siamo passati da un ecces-<br />

so all'altro, anche grazie al nu-<br />

mero chiuso. Che cosa ribatte?<br />

«È vero, siamo passati da un eccesso<br />

all'altro. Soprattutto, il rischio<br />

è che si trovino sempre<br />

meno "vocazioni" per le specialità<br />

difficili, quelle che oltre ad<br />

essere complesse sono più a rischio<br />

dal punto di vista giudiziario.<br />

Penso alla chirurgia o alla ginecologia».<br />

Lei è dunque d'accordo con i<br />

test, anche se un anno dopo.<br />

Ma come giudica le domande?<br />

«Darei più spazio ai quesiti<br />

scientifici, ma non si può prescindere<br />

da quelli di logica e di<br />

cultura generale».<br />

Diversi suoi colleghi hanno<br />

provato a fare il testa Medicina<br />

e non sono passati...<br />

«Sono due anni che anch'io mi<br />

preparo e rispondo alle domande:<br />

l'ultima volta sarei passato<br />

al pelo. Ma anche qui c'è del populismo:<br />

la medicina e la scienza<br />

corrono velocissime, i medici<br />

più anziani hanno una grande<br />

esperienza clinica, ma è normale<br />

e non scandaloso che non siano<br />

aggiornati su certi argomenti<br />

dei test che invece conosce meglio<br />

un neodiplomato». [m. Acc.]<br />

05/09/2012<br />

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press unE<br />

LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

N,■\`‘ N g<br />

"3■,Ng , ■■■ ,<br />

"Bisognerebbe essere più severi<br />

ma dopo la laurea triennale"<br />

N I ndrea Gavosto è il di-<br />

i rettore della Fondazio-<br />

ne Agnelli di Torino,<br />

istituto di cultura e ricerca<br />

nel campo delle scienze umane<br />

e sociali.<br />

Recentemente, proprio la<br />

Fondazione che lei dirige ha<br />

evidenziato come l'Italia sia ri-<br />

masta indietro, ri-<br />

N. \:.. .. .: . spetto agli altri Paesi<br />

avanzati, nel campo<br />

della scuola, dell'università<br />

e della formazione<br />

in generale. Comesi<br />

concilia, questo,<br />

con il numero chiuso<br />

nelle università?<br />

«Non c'è dubbio<br />

che in Italia l'obietil<br />

centro tivo debba essere quello di<br />

S'Ungi moltiplicare il numero di lau-<br />

Andrea reati, e lo sbarramento sem-<br />

Gavosto è bra da questo punto di vista un<br />

alla guida ostacolo. Il fine della scuola<br />

della dovrebbe essere il portare il<br />

Fondazione maggior numero possibile di<br />

Agnelli ragazzi all'università. Va detto<br />

di Torino però che è normale che gli atenei<br />

richiedano un numero minimo<br />

di requisiti».<br />

Dunque «sì» al numero<br />

chiuso?<br />

«Distinguerei: credo si debba<br />

facilitare l'accesso alle lauree<br />

triennali, mentre per le lauree<br />

magistrali e i master è giusto<br />

essere più severi. Anzi, per l'accesso<br />

ai master io sarei anche<br />

più severo di quanto si è oggi».<br />

Ogni anno esplode una pole-<br />

mica nella polemica: quella<br />

dei test nello specifico. Alcuni<br />

sono confusi o addirittura<br />

sbagliati nella formulazione...<br />

«I test, come tutti i test, sono<br />

imperfetti. Ma questa polemica<br />

mi sembra francamente eccessiva.<br />

Spesso un quesito sbagliato<br />

è stato presentato come<br />

la dimostrazione che tutti i test<br />

sono inaccettabili. Non è così.<br />

L'errore è inaccettabile, ovvio,<br />

ma non si può prescindere da<br />

domande di cultura generale<br />

o di logica, anche perché non<br />

si possono fare domande troppo<br />

specialistiche prima del<br />

primo anno». DA.ACCJ<br />

Per candidarsi alle primarie<br />

del Pd bisognerebbe<br />

almeno superare<br />

il test di psichiatria.<br />

jena@la<strong>stampa</strong>At<br />

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LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

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Appello del governo: ora la crescita<br />

Monti chiede a imprese e sindacati uno sforzo per raggiungere nuove intese e rilanciare l'economia del Paese<br />

Passera rispolvera il Patto lanciato dalle colonne de La Stampa: «Ci riporterà nella Champions della produttività»<br />

ANTONIO PITONI<br />

ROMA<br />

«Mentre il governo si sforza di aumentare la produttività<br />

occorre che chi rappresenta il lavoro e l'impresa<br />

acuisca i suoi sforzi». Passaggio obbligato, quello di<br />

Mario Monti, di fronte ad una disoccupazione nazionale<br />

che non accenna ad allentare la presa. Anche se al<br />

riguardo «non ho fatto promesse durante la campagna<br />

elettorale», prova a sdrammatizzare con una battuta il<br />

premier. Che per rilanciare la produttività e la competitività<br />

rivolge un appello a imprese e sindacati: «E' il<br />

momento di lavorare insieme per creare lavoro». E<br />

una frecciata agli esecutivi che lo hanno preceduto.<br />

«Se la riforma delle pensioni realizzata da questo governo<br />

fosse stata fatta anni fa - ricorda durante la conferenza<br />

<strong>stampa</strong> a margine del vertice con il presidente<br />

francese Hollande - questo avrebbe dato respiro alle<br />

nuove generazioni».<br />

Da Roma a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, alla vigilia dell'incontro<br />

in programma oggi a Palazzo Chigi tra governo e organizzazioni<br />

imprenditoriali, davanti alla platea della Festa<br />

del Pd, anche Corrado Passera torna sul tema della<br />

crescita. Rispolverando quel «grande patto per la produttività»,<br />

lanciato qualche giorno fa proprio dalle pagine<br />

de La Stampa. «Ci aspettiamo che questo patto,<br />

che è soprattutto tra imprese e sindacati, serva a rimetterci<br />

nella Champions League della produttività»,<br />

ribadisce il ministro dello Sviluppo economico. Che<br />

aggiunge: «Se noi vedremo un impegno forte di imprese<br />

e sindacati ad andare a recuperare questi 10 punti di<br />

ritardo di produttività potremmo, anzi dovremmo, fare<br />

di tutto per facilitarlo. Per esempio con incentivi fiscali<br />

e norme adeguate. Però questo patto è soprattutto<br />

tra imprese e sindacati». Tema sul quale, in libera<br />

uscita da <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, torna pure Pier Luigi Bersani<br />

a margine di un incontro avuto ieri a Roma con il lavoratori<br />

dell'Alcoa. Con un messaggio esplicito rivolto al<br />

governo: «Il rigore è necessario ma se si restringe la<br />

capacità produttiva non terremo i conti a posto», avverte<br />

il segretario del Pd.<br />

Da un vertice da tenere ad un altro già tenuto. Quello<br />

di ieri sulla spending review nella Pubblica amministrazione,<br />

andato in scena a Palazzo Vidoni, tra il ministro<br />

Filippo Patroni Griffi e i sindacati, per cercare di<br />

superare lo stallo sulla questione degli esuberi. «C'è<br />

l'intenzione di dare attuazione all'esame congiunto<br />

per la gestione delle eccedenze, dei prepensionamenti<br />

e della mobilità», ha spiegato il ministro ma «senza poteri<br />

di veto da una parte e dall'altra». Una linea di fronte<br />

alla quale Cgil (secondo cui sarebbero a rischio circa<br />

100mila precari della pubblica amministrazione),<br />

Uil e Ugl, hanno confermato lo sciopero generale del 28<br />

settembre. Con l'eccezione, almeno per ora, della Cisl.<br />

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Pagina 5<br />

Appello del governo: ora la. crescita


press unE<br />

NN■<br />

Tesecutivo ha fatto<br />

troppo poco<br />

sul fronte del lavoro"<br />

Michele Boldrin è professore<br />

di economia nella Washington<br />

University in St. Louis.<br />

Il paese si aspetta uno scatto<br />

per spezzare l'assedio in<br />

cui ci siamo cacciati. Che<br />

può fare il governo?<br />

«Nulla! Troppo poco? Allora<br />

diciamola così: il governo<br />

aveva la possibilità, quando<br />

si è insediato, di presentare<br />

un pacchetto di misure rilevanti<br />

con la formula prendere<br />

o lasciare. Non l'ha fatto».<br />

Che cosa avrebbe dovuto<br />

fare?<br />

«Varie cose. per esempio una<br />

riforma del lavoro non come<br />

quella che ha fatto ma in cui<br />

ci fosse un solo tipo di contratto<br />

a tempo indeterminato<br />

ma con possibilità di licenziare<br />

previo indennizzo Una<br />

riforma della contrattazione<br />

su base aziendale senza perdersi<br />

in contrattazioni di secondo<br />

livello con premi di<br />

produttività. Tagliare la spesa,<br />

non solo alla politica ma a<br />

tutta la vera casta dei superburocrati<br />

che sono i veri padroni<br />

del paese, prendono<br />

più dei deputati e cinque volte<br />

tanto quello che prendono<br />

i loro omologhi in Europa.<br />

LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

Tagliare anche le tasse alle imprese,<br />

certo, ma in una quantità<br />

identica al taglio degli incentivi».<br />

Ora è tardi?<br />

«Che vuole, la campagna elettorale<br />

incombe e molti ministri<br />

hanno ambizioni e quindi si lasciano<br />

sfuggire promesse ...<br />

meglio lasciar perdere. Ha visto?<br />

Hanno messo in campo<br />

161 norme attuative di decreti<br />

legge approvati<br />

dalparlamen-<br />

o, ma sono riu-<br />

skk- sciti a tradurne<br />

in pratica solo<br />

25. Quanto alle<br />

13 forme di agevolazionefiscale<br />

promesse alle<br />

imprese sono<br />

rimaste sulla<br />

carta. In questi mesi concludano<br />

il lavoro iniziato. E semmai<br />

ci facciano vedere gli effetti veri<br />

della spending review come<br />

metodo: cioè una misura costante<br />

i cui effeetti si protraggono<br />

nel tempo. Finora non ce<br />

ne siamo accorti. Poi non facciano<br />

più nulla, dato che hanno<br />

perso tempo e le elezioni sono<br />

vicine».<br />

[INTERVISTE DI RAFFAELLO MASCI]<br />

o<br />

"Dobbiamo puntare<br />

tutti gli sforzi<br />

sull'agenda digitale"<br />

Leonardo Becchetti insegna economia<br />

politica nella seconda Università<br />

di Roma «Torvergata»<br />

Come usciamo da queste secche,<br />

professore?<br />

«È evidente che ne usciamo<br />

con la crescita, la qual cosa<br />

non si può inventare nei pochi<br />

mesi che il governo ha di fronte<br />

e, soprattutto, dipende da fattori<br />

che superano la dimensione<br />

nazionale. Inoltre riprendere<br />

un percorso di crescita vuol<br />

dire immettere risorse e quelle<br />

non ci sono».<br />

Tuttavia è possibile mettere in<br />

campo alcune misure?<br />

«Certamente sì. La prima, a mio<br />

avviso, è l'attivazione dello scudo<br />

che la Banca centrale europea<br />

può fare agli spread. La misura<br />

tanto contestata in questi<br />

giorni dalla banca centrale tedesca<br />

è, secondo me, fondamentale<br />

in quanto ci mette a riparo<br />

dalle impennate degli interessi<br />

sul debito che assorbono risorse<br />

infinite».<br />

E questo per evitare altri danni.<br />

Mentre per riparare quelli che<br />

abbiamo?<br />

«Il paese è in forte sofferenza,<br />

specie nelle fasce più deboli. E<br />

occorre restituire un potere di<br />

acquisto a questa parte della<br />

Pagina 50 di 51<br />

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popolazione per riattivare la<br />

domanda interna. Non c'è altro<br />

da fare che ridurre la pressione<br />

fiscale, ma senza correre<br />

il rischio di far risalire gli<br />

spread. Semplicemente con<br />

una partita di giro, per cui restituiamo<br />

sottoforma di tagli<br />

fiscali quanto recuperiamo<br />

dalla lotta all'evasione».<br />

Un discorso analogo vale anche<br />

per la spending review?<br />

«Assolutamente<br />

sì. Sia chiaro<br />

che questa operazione<br />

di revisione<br />

della spesa<br />

è salutare e<br />

va continuata,<br />

ma i soldi che<br />

vengono recuperati<br />

non debbono<br />

restare lì,<br />

vanno reimmessi in circolo per<br />

stimolare la domanda e indurre<br />

la ripresa dei consumi. I tagli e<br />

basta soffocano l'economia».<br />

Misure strutturali?<br />

«Il governo ha messo molta carne<br />

al fuoco, porti a termine ciò<br />

che ha iniziato. Per il resto io mi<br />

concentrerei su un unico fronte:<br />

l'agenda digitale che può dare<br />

grandi risultati in termini di<br />

produttività in tempi brevi».<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: 350.297<br />

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Pagina 5<br />

Appello del governo: ora la. crescita


press unE<br />

N<br />

N<br />

, "■", ".‘ \<br />

"Ma la scossa alla politica<br />

industriale non può arrivare<br />

che dall'Unione europea"<br />

Giacomo Vaciago, professore di<br />

economia politica alla Cattolica di<br />

Milano, è stato anche sindaco di<br />

Piacenza.<br />

Professoredomani iniziano i tavoli<br />

a palazzo Chigi<br />

«Torna la concertazione, me lo faccia<br />

dire».<br />

E che accordi dovrebbero prendere<br />

per uscire da questa empasse?<br />

LA STAMPA<br />

Direttore Responsabile: Mario Calabresi<br />

«Questo è un paese che non cresce<br />

da 15 anni. Lei crede che possa<br />

invertire la tendenza nei prossimi<br />

10 mesi o quanto è che manca alle<br />

elezioni? Una volta, in situazione<br />

analoghe, si svalutava la moneta: i<br />

redditi crollavano, l'inflazione<br />

cresceva, ma il paese diventava<br />

competitivo per le esportazioni.<br />

Adesso questo giochetto non si<br />

N N<br />

può più fare, perché siamo all'interno<br />

di una comunità monetaria.<br />

La nostra sovranità è limitata».<br />

Ci hanno detto che non eravamo la<br />

Grecia e e nemmeno il Portogallo<br />

«Ci hanno preso in<br />

, giro per due anni.<br />

.<br />

Siamo insieme a<br />

loro e siamo con gli<br />

altri partners comunitari.<br />

O troviamo<br />

una via di crescita<br />

comune o da<br />

soli non andiamo<br />

da nessuna parte».<br />

Che vuol dire questo<br />

per l'Italia, oggi?<br />

«Che non si risolve l'Ilva di Taranto,<br />

il Silcis, il farmaceutico dell'Abbruzzo<br />

mettendo delle pezze a colore.<br />

Una politica industriale va<br />

fatta a livello comunitario: "che de-<br />

"Andiamo avanti<br />

con la dismissione<br />

dei beni pubblici"<br />

Pietro Reichlin insegna micro-<br />

economia alla Luiss, l'universi-<br />

tà romana della Confindustria.<br />

Se lei fosse a palazzo chigi og-<br />

gi, professore<br />

«Ricorderei al governo gli<br />

obiettivi che si era dato all'inizio<br />

del suo mandato,. In<br />

quell'agenda c'era un ambizioso<br />

piano di liberalizzazioni<br />

che è rimasto sospeso. Il tempo<br />

che resta andrebbe speso<br />

in quella direzione».<br />

Parliamo di lavoro e impresa.<br />

«Ho seguito con interesse<br />

l'azione di Giavazzi nel riordino<br />

degli incentivi alle imprese.<br />

Io credo che in quel plafond<br />

di risorse ci siano ampi<br />

margini non solo per rivedere<br />

ma per tagliare. Ma tagliare<br />

decisamente. Utilizzando,<br />

poi, quelle risorse per abbattere<br />

il cuneo fiscale. Si restituirebbe<br />

un po' di denaro alle<br />

famiglie senza aggravare il costo<br />

del lavoro. E questo si può<br />

fare nei tempi che il governo<br />

ancora ha di fronte».<br />

La mossa successiva?<br />

«C'è un altro progetto lasciato<br />

a mezz'aria, e cioè le dismissioni<br />

del patrimonio pubblico per<br />

l'abbattimento del debito. E<br />

quando penso al patrimonio<br />

penso anche a quello degli enti<br />

locali e dei comuni in particolare:<br />

immobili, indubbiamente,<br />

ma anche le società partecipate<br />

(e spesso controllate) dai<br />

comuni per la gestione delle<br />

utilities, che non hanno sempre<br />

brillato per efficienza (diciamo<br />

così, per non infierire)».<br />

Sono delle greppie della poli-<br />

tica, professore<br />

«Lo so e per questo non mi fac-<br />

cio soverchie il-<br />

lusioni. Ma non<br />

c'è dubbio che<br />

risparmi importantipossono<br />

venire anche<br />

da una miglioreorganizzazione<br />

degli<br />

enti locali e dalle<br />

loro società<br />

controllate. Ora l'attenzione è<br />

concentrata sulle province e<br />

mi pare di capire che si troveranno<br />

delle soluzioni modeste<br />

rispetto alle aspettative. Ma<br />

sarebbe opportuna anche uan<br />

revisione degli oltre ottomila<br />

comuni italiani. Non dico un<br />

taglio drastico alla greca, ma<br />

una ottimizzazione delle risorse<br />

anche umane sarebbe indispensabile<br />

e possibile».<br />

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015<br />

05/09/2012<br />

Periodicità: Quotidiano<br />

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Diffusione: 253.971<br />

ve fare l'Italia all'interno dell'Unione<br />

europea? " questo è il quesito. E<br />

bisogna coinvolgere Parigi, Berlino,<br />

gli altri. Senza accordi internazionali<br />

non si marcia».<br />

La gente è in forte sofferenza: uno<br />

choc fiscale che spingesse la domanda<br />

interna?<br />

«Ma che scherziamo? in questa<br />

situazione ci sarebbe solo una<br />

risposta: una impennata degli<br />

spread da farci impallidire.. C'è<br />

già stato l'esempio dell'Irlanda<br />

e abbiamo visto come è andata<br />

a finire».<br />

Che direbbe ai vertici del mondo<br />

imprenditoriale oggi?<br />

«Presentiamo un piano comune di<br />

crescita ai nostri partner comunitari.<br />

Chi ha idee le tiri fuori, ma per<br />

parlarne in Europa, non per mettere<br />

le toppe qui. Che tanto è inutile».<br />

Pagina 5<br />

Appello del governo: orala crescita

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