Rassegna stampa - Unindustria Reggio Emilia

pressunE
il Resto del Carlino
REGGIO
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi
05/09/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
«Qui si fa 1' aula o si finisce sottomessi»
I reggiani sfidano Bologna: «Ci teme»
Delrio e Masini lanciano il Comitato per la mavi provincia emiliana
clì SIMONE RUSSO
REGGIO spinge per una provincia
Emilia, ma dalla Regione frenano.
«Hanno paura di noi», afferma
sicura la presidente della Provincia
Sonia Masini, che ieri ha
presenatto il neonato Comitato
per l'Emilia, ovvero un gruppo
formato da professionisti di vari.
settori che si sono mobilitati a sostegno
del progetto di super-provincila
lanciato dalla presidente
Masini. Unire le terre da Piacenza
a Modena, un'area con grandi
potenzialità da giocarsi sullo scacchiere
del nord Italia e d'Europa.
Il comitato si è già attivato per raccogliere
firme: «Saremo nelle
piazze - afferma la presidente -
per raccogliere adesioni della gente,
vogliamo che i cittadini siano
coinvolti».
ACCOLTA FIRME
Parte La mobititazione
Fra i sostenitori d sono anche
professionisti e artisti
Fino ad oggi Palazzo Allende ha
spinto molto sul progetto Emilia.
E ci crede tanto che pur di salvate
il progetto è pronta a sostenere,
dopo avere avuto qualche perplessità,
un ente di secondo livello,
cioè non eletto direttamente dai
cittadini: «Io sarei più per un ente
di primo livello, ma mi rendo conto
che forse il passaggio sarebbe
troppo forte».
Sul piano istituzionale l'idea della
Provincia Emilia ha trovato diversi
appoggi, tra cui quello del sindaco
Graziano Dario, che la promuove
nell'ottica d un pieno sviluppo
delle competenze assegnate
sui territori. «E' importante che i
cittadini appoggino questa idea»,
ha detto il sindaco riferito al Comitato
per l'Emilia, aggiungendo:
«La sanità già ragiona
nell'area vasta. E poi abbiamo
Iren, Seta, già orientate a quella logica».
La Provincia Emilia piace anche
fuori dai confini reggiani: «Ho
trovato il sindaco di Piacenza molto
"accogliente" verso la proposta
— ha spiegato Sonia Masini - ma
anche diversi parlamentari delle
zone coinvolte».
Certo il progetto si scontra con
identità sedimentate nei secoli e
maturate in un campanilismo
mai del tutto accantonato: «Purtroppo
ci sono dei retaggi del passato.
Ma se penso ai possibili vantaggi
per le imprese, anche nel loro
rapportarsi al sistema del credito,
mi chiedo: cosa stiamo aspettando?».
Il problema sembra essere a Bolo-
gna: pare che la Regione non ab-
bia una prospettiva in linea con il
progetto — Emilia: «Io mi chiedo:
se si ti la Romagna, perché non si
ti anche l'Emilia? Hanno paura
di noi. Ma noi dobbiamo supera-
re le divisioni. Vedo molti miei
colleghi restii, pensano alla loro
posizione e al loro potere, non al
bene comune. Ma noi dobbiamo
porci una domanda: cosa lascia-
mo ai nostri figli? Terre lacerate e
sottomesse agli altri?».
La presidente invita a tralasciare
atteggiamenti campanilistici:
«Uniti siamo più bravi e più forti
degli altri, perché dovremmo stare
a vedere se in passato tra noi
qualcuno ha torto un capello all'altro?»,
insomma: «Bologna non si
dovrebbe spaventare per la nostra
iniziativa, anzi ci dovrebbe aiutare.
Non possiamo aspettare che
dall'estero arrivino a comprarci
pezzo per pezzo come stanno facendo
i francesi a Parma».
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OR,'\ZUNO DELRIO
(SINDACOi
«E IMPORTANTE CHE I CITTADINI
APPOGGINO L'IDEA, LA SANITÀ
GIÀ RAGIONA NELL'AREA VASTA»
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«E' UN PROGETTO POSITIVO
CHE VUOLE UNIRE E SOTTOLINEARE
LE PECULIARITÀ DEI TERRITORI»
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