Rassegna stampa - Unindustria Reggio Emilia
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press LinE<br />
S°Ierld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
Forbice record sui tassi alle Pmi<br />
di Isabella Bufacchi<br />
I cattivo funzionamento dei mec-<br />
, canismi di trasmissione della politica<br />
monetaria nell'Eurozona, dovuto<br />
ai timori di scioglimento della mo-<br />
neta unica e all'allargamento dello<br />
spread tra titoli di Stato tedeschi e<br />
francesi da un lato e italiani e spagnoli<br />
dall'altro lato, è uno dei mali<br />
oscuri della crisi dell'area dell'euro.<br />
p::n?Mm<br />
05/09/2012<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Forbice record sui tassi alle Pmi in Europa<br />
Sui prestiti fino a un milione di euro Italia e Spagna pagano più del 6% contro il 4% della Germania<br />
C,e -d;z:da da pagna<br />
A causa del malfunzionamento<br />
delle cinghie di trasmissione<br />
delle decisioni prese<br />
dalla Bce, nell'ambito del<br />
suo mandato mirato alla stabilità<br />
dei prezzi, il taglio del tasso<br />
sulle operazioni di rifinanziamento<br />
principale non riesce<br />
più a ridurre il costo del<br />
denaro in modo omogeneo<br />
per le imprese e le famiglie<br />
nell'Eurozona: i prestiti concessi<br />
dalle banche in Germania<br />
e Francia presentano dal<br />
2011 tassi d'interesse in molti<br />
casi notevolmente più bassi<br />
di quelli erogati in Italia e Spagna.<br />
Una marcia in più per i<br />
Paesi "core", un handicap per<br />
i periferici: un divario che lo<br />
scorso mese ha toccato livelli<br />
record.<br />
Le ultime statistiche disponibili,<br />
pubblicate il 3 settembre<br />
dalla Bce sulla base di dati<br />
nazionali, evidenziano un divario<br />
sempre più accentuato<br />
tra i principali Stati dell'Eurozona,<br />
soprattutto per alcuni<br />
prestiti al settore privato. I finanziamenti<br />
erogati in Germania<br />
con durata tra l e 5 anni<br />
e importo sotto un milione di<br />
euro, quelli cioè rivolti alle<br />
piccole e medie imprese, hanno<br />
registrato lo scorso luglio<br />
un tasso medio del 4,04%, livello<br />
record (il più basso dal<br />
gennaio 2003, quando ha avuto<br />
inizio la rilevazione statistica).<br />
Il tasso riservato alle Pmi<br />
italiane è risultato invece del<br />
6,24%, lievemente inferiore<br />
al 6,5% richiesto alle aziende<br />
spagnole. Il dato francese,<br />
4,14%, si è discostato in luglio<br />
di soli io centesimi da quello<br />
tedesco.<br />
Per i prestiti superiori a un<br />
milione di euro, che si assume<br />
siano erogati alle grandi imprese<br />
non finanziarie, il differenziale<br />
tra Germania e Francia<br />
da un lato e Italia e Spagna<br />
dall'altro lato è più contenuto,<br />
ma comunque penalizzante:<br />
si passa dal 2,96% per i tedeschi<br />
e il 2,83% peri francesi,<br />
al 3,40% per le imprese italiane<br />
e il 3,99% per quelle spagnole.<br />
Sul fronte delle famiglie,<br />
non va meglio. Il saggio d'in-<br />
MECCANISMO :INCEPPATO<br />
I tagli del costo del denaro<br />
decisi dall'Eurotower<br />
non si trasmettono<br />
correttamente alle economie<br />
degli Stati periferici<br />
\\<br />
\\S\<br />
\<br />
Spread<br />
Lo spread è il differenziale tra<br />
due rendimenti. È un parametro<br />
usato per vedere quanto gli Stati<br />
sono costretti a pagare, in<br />
termini di interessi, più dei<br />
tedeschi i titoli immessi sul<br />
mercato per finanziarsi. Dato<br />
che la Germania è il Paese più<br />
affidabile, lo spread serve per<br />
confrontare tutti gli altri con il<br />
primo della classe. Più lo spread<br />
sale, più lo Stato in questione è<br />
percepito come rischioso.<br />
Nell'Eurozona lo spread tra i<br />
Peasi periferici, Italia<br />
compresa, e Germania ha<br />
raggiunto livelli insostenibi<br />
anche per effetto della<br />
speculazione dei mercati<br />
finanziari. Per rioportare el<br />
differenziale a livelli più<br />
aderenti alla realtà,<br />
l'Eurogruppo sta cercando di<br />
dotarsi di uno scudo, spesso<br />
chiamato appunto anti-spread<br />
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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
gresso fissato per il primo<br />
anno sui prestiti a tasso variabile<br />
al consumo in Italia<br />
quest'anno oscilla tra 1'8% e<br />
il 9% contro una forchetta<br />
compresa tra il 3% e il 4,4%<br />
in Germania. In alcune statistiche<br />
vi sono anche casi in<br />
cui i tassi italiani sono in linea<br />
con quelli tedeschi: ma<br />
il cuore del problema resta<br />
nelle Pmi.<br />
Queste disparità, quelle<br />
che la Bce definisce «asimmetrie»,<br />
non si sono livellate con<br />
le due operazioni di finanziamento<br />
straordinarie Ltro a<br />
tre anni (al tasso vigente e senza<br />
limiti d'importo), sebbene<br />
abbiano iniettato enorme liquidità<br />
nelle banche italiane<br />
e spagnole.<br />
Stando ad altri elementi<br />
emersi ieri del discorso del<br />
numero uno dell'Eurotower,<br />
tenuto a porte chiuse lunedì<br />
nel Parlamento europeo, Draghi<br />
avrebbe detto: «Ora come<br />
ora non possiamo perseguire<br />
la stabilità dei prezzi in una<br />
area euro frammentata dove<br />
le modifiche ai tassi (centrali)<br />
influenzano solo una o due<br />
economie», mentre a causa<br />
dei pesanti differenziali sui<br />
tassi dei titoli di Stato sono<br />
«ininfluenti» su altri Paesi. È<br />
per questo motivo fondamentale,<br />
quindi, per ripristinare il<br />
buon funzionamento delle<br />
cinghie di trasmissione della<br />
politica monetaria dell'Eurozona<br />
- e quindi abbattere un<br />
anomalo costo del denaro per<br />
le imprese e le famiglie in Italia<br />
e Spagna-che la Bce si prepara<br />
a intervenire con acquisti<br />
sul mercato secondario<br />
dei titoli di Stato: il ridimensionamento<br />
dello spread sarà<br />
possibile però solo per i Paesi<br />
periferici che chiederanno<br />
aiuto all'Efsf-Esm.<br />
Isabella Bufacchi<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
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