Le stele di Bologna di V secolo a.C.: modelli iconografici tra Grecia ...

More documents

Recommendations

Info

XVII International Congress of Classical Archaeology, Roma 22-26 Sept. 2008 Session: Testo, immagine, comunicazione: immagine come linguaggio Figg. 1-2 – Bologna, museo Civico Archeologico, stele nn. 109 e 168b. (fig. 1); l'altro annovera le stele meglio note nella letteratura, assai più curate e con esiti monumentali, decorate con registri e con cornici a tema marino e fitomorfo (fig. 2). L'apparente dicotomia tra i due filoni, che saremmo tentati di definire l'uno modesto e l'altro d'élite non dimenticando tuttavia che anche le stele più piccole costituiscono un segnacolo d'eccezione nel panorama generale delle sepolture bolognesi 4 , in realtà è fortemente attenuata da una serie di temi e di segni iconici, che risultano trasversali offrendo la possibilità di una lettura univoca della classe e prefigurando al contempo fenomeni di omologazione tra classi sociali differenti. Esemplificativo al riguardo è il caso dello schema iconografico della donna che si dirige verso la foglia d'edera presente, verosimilmente nello stesso periodo, sulla piccola stele n. 22 e sulla stele n. 12, una delle più elaborate e curate dell'intero corpus. Il gruppo delle stele più modeste di norma restituisce l'identità sociale al defunto (l'oplita, il cavaliere, il sacerdote, l'uomo adulto, la giovane donna, la domina, ecc.), ma su una trentina di esemplari l'anonimato di questo schema iconografico è trasgredito dalla comparsa di elementi che svelano l'adesione del defunto a particolari forme ideologiche, più spesso nel segno di Dioniso (fig. 3). Alla sfera dionisiaca rimandano le ghirlande, i tralci e le foglie d'edera impugnate dal defunto o presenti nel campo figurativo e nelle cornici, di certo non come semplici riempitivi, come dimostra l’ interscambiabilità tra la foglia e il testone silenico 5 . L'elemento dionisiaco, epifania del dio, sbuca dalla cornice indicando la meta verso la quale il defunto si dirige in atto di orante (fig. 4) compiendo un percorso iniziatico, forse garanzia di salvezza ultraterrena o, come vuole il Colonna, prefigurazione di un Aldilà abitato da defunti-satiri 6 . Proprio l'analisi delle varianti ha consentito di sistemare le stele appartenenti al primo gruppo all'interno di una griglia (tav. 1) nella quale diversi livelli di espressione esplicitano via via in modo più chiaro l'assunto ideologico del 4 Le stele in arenaria segnalavano meno del 10% delle sepolture, cf. SASSATELLI 1988. 5 GOVI 2009. 6 COLONNA 2002. Bollettino di Archeologia on line I 2010/ Volume speciale D / D2 / 5 Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n. 330 ISSN 2039 - 0076 www.archeologia.beniculturali.it/pages/pubblicazioni.html 37
E. Govi - Le stele di Bologna di V sec. a.C.: modelli iconografici tra Grecia ed Etruria Figg. 3-4 – Bologna, museo Civico Archeologico, stele nn. 174 e 111. Tav. 1 – Stele con figura a tutto campo. Bollettino di Archeologia on line I 2010/ Volume speciale D / D2 / 5 Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n. 330 ISSN 2039 - 0076 www.archeologia.beniculturali.it/pages/pubblicazioni.html 38
Page 1: E. Govi - Le stele di Bologna di V
Page 5 and 6: E. Govi - Le stele di Bologna di V

Le stele di Bologna di V secolo a.C.: modelli iconografici tra Grecia ...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?