Paolo Radiciotti - Antichità e Tradizione Classica
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PAOLO RADICIOTTI - ARIANNA D’OTTONE<br />
sembra richiamare la scrittura esemplata in un frammento, il BnF, Arabe<br />
330 c, non classificato dal sistema Déroche 73 .<br />
Della kāf del tipo «épingle à cheveux» sono state individuate due<br />
varietà impiegate in modo concorrente nei corani del II/VIII secolo:<br />
una asimmetrica, di più antica attestazione, e una simmetrica. La varietà<br />
asimmetrica sarebbe impiegata già in epoca preislamica nell’iscrizione di<br />
G ˇ abal Usays (528) ritrovandosi nei papiri del I/VII secolo e in alcune<br />
scritture coraniche del secolo successivo per uscire dall’uso all’inizio del<br />
III/IX secolo. La varietà simmetrica apparirebbe invece, nella scrittura<br />
coranica omayyade e nelle epigrafi, a partire dalla fine del I/VII secolo.<br />
L’uso documentario svilupperà, poi, la varietà simmetrica di questo tipo<br />
di kāf in forme sempre più aperte facendola somigliare a una squadra 74 .<br />
Nel frammento MND, ‘ayn 444 è possibile rilevare la varietà asimmetrica<br />
della kāf finale del tipo «épingle à cheveux» (si veda fig. 1, riga<br />
2: fa-u’lā’ika, con accentuato prolungamento del tratto inferiore della lettera)<br />
la cui presenza in un manoscritto coranico «pourrait être un indice<br />
décisif en faveur d’une datation antérieure au début du III/IX siècle» 75 .<br />
Il fatto che i tratti orizzontali della kāf siano paralleli, pur avendo<br />
quello inferiore maggior sviluppo in lunghezza, costituirebbe, poi, un indizio<br />
per datare la scrittura alla fine del I/VII secolo, secondo quanto è<br />
stato fatto per un frammento inedito di Istanbul cui l’esecuzione della<br />
kāf in MND ‘ayn 444 può essere comparata 76 .<br />
Altre peculiarità grafiche da segnalare sono: l’alif verticale con ritorno<br />
breve a destra; la mīm finale o isolata senza coda; la ‘ayn aperta con<br />
l’apice destro verticale; l’asta della t . ā’ che talvolta tende a inclinarsi a<br />
73 Cf. DÉROCHE, Catalogue des manuscrits arabes cit., p. 144 nr. 268, Arabe 330 c, per<br />
una parziale riproduzione del frammento, cf. ID., Un critère de datation cit., tav. XV d.<br />
74 Per la forma della kāf iniziale, mediana e finale, così come attestata nei papiri<br />
dei primi due secoli dell’Egira, avvicinati alle forme grafiche delle epigrafi monumentali,<br />
delle monete e dei corani in scrittura h . igˇāzī, cf.G.KHAN, Selected Arabic<br />
Papyri, Oxford 1992 (Studies in the Khalili Collection, 1), pp. 34-37; ID., Bills, Letters<br />
and Deeds. Arabic Papyri of the 7 th to 11 th Centuries, Oxford 1993 (The Nasser Khalili<br />
Collection of Islamic Art, 6), p. 19. Nella monetazione islamica post-riforma a carattere<br />
epigrafico, in oro e argento, di epoca Omayyade (77-99 A.H.) sono attestate, per<br />
quanto ho avuto modo di verificare, la kāf finale breve e aperta e la kāf finale allungata<br />
dai tratti paralleli, ma non mi sembra di aver riscontrato alcun esempio di kāf<br />
finale del tipo «épingle à cheveux», cf. J. WALKER, A Catalogue of the Arab-Byzantine<br />
and Post-Reform Umayyad Coins, London 1956 (A Catalogue of the Muh . ammadan<br />
Coins in the British Museum, 2), pl. XII-XXII.<br />
75 DÉROCHE, Un critère de datation cit., p. 94.<br />
76 Cf. DÉROCHE, Les études de paléographie cit., p. 374, fig. 1b.