Paolo Radiciotti - Antichità e Tradizione Classica
Paolo Radiciotti - Antichità e Tradizione Classica
Paolo Radiciotti - Antichità e Tradizione Classica
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
A PROPOSITO DI UNA SCOPERTA SOTTOVALUTATA 47<br />
pochi anni prima, nel 1897, Salomon Schechter era riuscito a trasferire<br />
circa 140.000 frammenti, pari ai due terzi circa dell’originaria raccolta,<br />
della genizah ebraica del Cairo presso la biblioteca dell’università degli<br />
studi di Cambridge. Questi ammassi documentali, spesso definiti nella<br />
letteratura occidentale «cimiteri di libri», sono caratteristici dell’esperienza<br />
di cultura scritta ebraica e quindi araba 8 , ma sono qualcosa di più<br />
che semplici cimiteri.<br />
Damasco è una città esemplare per indagare sul fenomeno della continuità<br />
urbana fra età antica e medioevo. Il sito della grande moschea è<br />
quello stesso del tempio del dio semitico Hadad, accolto nel pantheon grecoromano<br />
come Giove Damasceno, poi, nella tarda antichità, trasformato<br />
nella cattedrale di S. Giovanni Battista, infine, a partire dal 705, moschea 9 .<br />
Qui, nell’angolo nordoccidentale della corte centrale è collocata una cappella<br />
ottagonale, sopraelevata dal suolo attraverso colonnine culminanti in<br />
capitelli recuperati dai materiali della chiesa tardoantica; al suo interno,<br />
non raggiungibile se non attraverso una scala rimovibile ed una porta<br />
comunemente murata, è avvenuto il ritrovamento dei materiali scritti 10 .<br />
Per intendere le modalità del ritrovamento bisogna rievocare le atmosfere<br />
della «questione d’Oriente», ossia la lenta crisi dell’Impero ottomano<br />
dall’età napoleonica in poi. Il risentimento antioccidentale si è manifestato<br />
più volte, in tale fase, con pogrom di cristiani. Nel 1860 uno di<br />
questi colpì anche la città di Damasco, permettendo, per la prima volta,<br />
un intervento militare francese negli affari interni siriani 11 . Da allora<br />
propos des documents de la Grande Mosquée de Damas conservés à Istanbul. Résultats de la<br />
seconde enquête, inRevue des études islamiques 33/1 (1965), pp. 73-85.<br />
8 J. SADAN, Genizah and Genizah-like Practices in Islamic and Jewish Traditions, in<br />
Bibliotheca Orientalis 43/1-2 (1986), coll. 36-58, sul caso di Damasco coll. 40-42, con<br />
ulteriore bibliografia.<br />
9 J. e D. SOURDEL, in Dictionnaire historique de l’Islam, Paris 1996, pp.233-234.<br />
10 Un quadro del ritrovamento si trova in VON SODEN, Bericht cit., p. 825, ma<br />
bisogna soprattutto rifarsi alla relazione, intitolata Der damaszener Fund, firmata da<br />
Bruno Violet e datata 15 novembre 1904, che si legge in F. SCHULTHESS, Christlichpalästinische<br />
Fragmente aus der Omajjaden-Moschee zu Damaskus, in Abhandlungen der<br />
Königlichen Gesellschaft der Wissenschaften zu Göttingen. Philologisch-historische Klasse, n.F.,<br />
8 (1904-1905), III, pp. 7-10. Per una precisa analisi topografica si veda C.WATZINGER<br />
- K. WULZINGER, Damaskus, IV:Die antike Stadt,V: Die islamische Stadt, in Wissenschaftliche<br />
Veröffentlichungen des deutsch-türkischen Denkmalschutz-Kommandos, hrsg.von<br />
Th. WIEGAND, Berlin-Leipzig 1921-1924, precisamente IV, p. 19, illustrazione 17<br />
(fotografia della cappella), V, pp. 144 (mappa con individuazione della cappella con<br />
sigla F 3.20) e 154-155 (breve storia della cappella denominata Kubbet el Chazne o<br />
Kubbet el Mâl).<br />
11 P. SFAIR, Damasco. Storia, in Enciclopedia cattolica, IV, Città del Vaticano 1950,<br />
coll. 1130-1134: 1133.