SERINA giugno 2012 - Comune di Serina

30 GIUGNO 2012 Serina INFORMA
Cooperativa Contatto
obiettivo più importante che la
L’ Cooperativa CONTATTO è riuscita
a realizzare nel 2011, e che sta
mantenendo tuttora, è quello relativo
al numero di persone in Inserimento
Lavorativo, con tipologia diversa di
svantaggio, che hanno potuto usufruire
degli spazi lavorativi messi a disposizione.
Diciamo che è il dato più interessante
perché è quello che, da una parte risponde
alla “mission” stessa della nostra
Cooperativa e dall’altra è il risultato
dello sforzo, della programmazione e
del lavoro di tutti coloro che, ognuno
nel proprio ruolo, gestiscono e sostengono
la Cooperativa.
Il progetto lavorativo di questi Inserimenti
è diversificato e personalizzato,
sia rispetto all’orario che alla durata e
alla tipologia di contratto.
Durante l’anno 2011 sono state 24 le
persone con diverse caratteristiche di
svantaggio che hanno lavorato nei vari
settori della CONTATTO. Hanno svolto
in totale oltre 13.200 ore di lavoro, garantendo
a tutti il numero di ore accordate
all’inizio di ogni progetto.
Di queste persone, alcune sono residenti
sul territorio della Val Serina (Oltre il
Colle, Serina, Costa Serina e Bracca),
di Selvino e della Val Brembana, mentre
altre sono ospiti della Comunità Terapeutica
“La Bonne Semence”. Com-
plessivamente rappresentano il 60%
della forza lavoro della Cooperativa,
che attualmente occupa 37 lavoratori,
alcuni soci e altri no, con contratti a
tempo pieno o part-time.
Nonostante la crisi generale di lavoro,
che non ha risparmiato neanche la Cooperativa
e che in alcuni mesi ci ha
messi in particolare difficoltà, siamo
riusciti a mantenere attivi tutti i settori
lavorativi (manutenzione del verde, pulizie,
laboratorio elettro-meccanico, laboratorio
ergoterapico, scansione e digitalizzazione
documentale, global-service).
Provvidenziale continua ad essere pure
l’impegno volontario di molte persone
che arricchiscono il nostro ambiente di
relazioni e di famigliarità.
Le difficoltà di gestione, dovute soprattutto
alla crisi del flusso di commesse,
ci obbligano a molta flessibilità
nell’organizzazione lavorativa. L’impegno
è quello di garantire comunque
un ambiente di lavoro positivo in cui
anche le persone più fragili possano
sentirsi utili, soddisfatte di se stesse,
ed esperimentino una crescita delle
proprie abilità e capacità, con la prospettiva,
almeno per qualcuno, di poter
passare a lavorare in un ambiente meno
protetto e cioè in un’azienda esterna.
Il Consiglio di Amministrazione