SERINA giugno 2012 - Comune di Serina
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48 GIUGNO <strong>2012</strong> <strong>Serina</strong> INFORMA<br />
<strong>Serina</strong>, in 1500 «liberi <strong>di</strong> volare». Tutti nel ricordo <strong>di</strong> Alessandra<br />
Era troppo piccolo il Palazzetto dello Sport <strong>di</strong> <strong>Serina</strong> per<br />
accogliere il pubblico accorso in massa alla seconda<br />
e<strong>di</strong>zione della «Corrida» <strong>di</strong> solidarietà de<strong>di</strong>cata al ricordo <strong>di</strong><br />
Alessandra Cortinovis, morta a 33 anni nell’ottobre 2010<br />
per un male incurabile. Almeno 1500<br />
spettatori si sono assiepati<br />
sulle tribune e nel parterre<br />
della struttura per seguire una<br />
quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> esibizioni che<br />
hanno raccolto applausi a scena<br />
aperta.<br />
Sul palco, ben introdotti dalla<br />
verve <strong>di</strong> Yuri Pianetti, sono passati<br />
gli alunni delle scuole locali,<br />
i ragazzi della cooperativa In<br />
Cammino <strong>di</strong> San Pellegrino Ter-<br />
me, la Banda <strong>di</strong> <strong>Serina</strong> e il Bandì<br />
de Zogn, ma anche Riccardo Carminati,<br />
i giovani del laboratorio<br />
teatrale <strong>di</strong> San Giovanni Bianco<br />
Alessandra<br />
Cortinovis<br />
ed Enus Milesi virtuoso dell’intaglio con la motosega. Canti<br />
e balli si sono alternati con sketches comici e trovate d’effetto.<br />
La gioia spontanea e la volontà <strong>di</strong> ricordare Alessandra per<br />
l’amicizia che ha saputo seminare nella sua giovane vita<br />
sono stati il comune denominatore per tutti, a cominciare<br />
dal marito Denis che sul palco ha ringraziato commosso e<br />
consegnato un ricordo a Katia, Giovanni e Piero che hanno<br />
coor<strong>di</strong>nato al meglio la non semplice logistica <strong>di</strong> una serata<br />
tanto articolata. Di particolare<br />
intensità le parole <strong>di</strong> Roberto<br />
Ghidoni, bresciano e primatista<br />
delle traversate a pie<strong>di</strong> fra i<br />
ghiacci dell’Alaska: “Questa<br />
è una serata speciale, che ci<br />
ricorda come la vita sia un<br />
bene unico e prezioso”. Da<br />
brivi<strong>di</strong> anche l’esibizione <strong>di</strong><br />
Maurizio Acerbis, il “Vasco<br />
bergamasco”, che da efficace<br />
sosia del cantante <strong>di</strong> Zocca<br />
ha intonato un “Liberi <strong>di</strong><br />
volare” che ha ricordato a<br />
molti le vette e l’infinito<br />
che Alessandra tanto amava. Il pubblico<br />
ha accomunato Alessandra e l’alpinista <strong>di</strong> Oltre il Colle Pierangelo<br />
Maurizio (morto sull’Everest alcuni anni fa) in un<br />
applauso interminabile e commovente. In quella tragica<br />
spe<strong>di</strong>zione una foto e un messaggio <strong>di</strong> Alessandra salirono<br />
sulla vetta dell’Everest. Al termine sul palco nessuna<br />
classifica <strong>di</strong> merito, ma tutti vincitori: a cominciare dal pubblico,<br />
vero protagonista <strong>di</strong> una serata in<strong>di</strong>menticabile.