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3. Arsenico - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2009; 31:1 17<br />

http://gimle.fsm.it<br />

<strong>3.</strong> ARSENICO INTERFERENTI ENDOCRINI SCHEDE MONOGRAFICHE<br />

<strong>di</strong> miRNA, mentre un irraggiamento con raggi γ non<br />

provocava alcuna alterazione.<br />

È stato <strong>di</strong>mostrato che l’esposizione cronica ad arsenico<br />

inorganico e ai suoi metaboliti me<strong>di</strong>ante somministrazione<br />

<strong>di</strong> acqua elevava l’insorgenza <strong>di</strong> tumore cutaneo<br />

in topi transgenici K6/ODC. Al fine <strong>di</strong> identificare potenziali<br />

biomarcatori e i possibili meccanismi <strong>di</strong> cancerogenesi,<br />

sono stati condotti stu<strong>di</strong> sui profili <strong>di</strong> espressione<br />

genica nei citati animali previa somministrazione<br />

<strong>di</strong> 0- 0,05- 0,25 e 10 ppm <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o arsenito. È emerso<br />

che la carenza <strong>di</strong> acido folico amplificava negli animali<br />

la risposta al trattamento con As, con conseguente interferenza<br />

con la normale proliferazione e <strong>di</strong>fferenziazione<br />

cellulare. Tale esperimento conferma che la carenza<br />

<strong>di</strong> acido folico rappresenta un fattore <strong>di</strong> suscettibilità<br />

nutrizionale nella genesi <strong>del</strong> tumore cutaneo indotta<br />

da As (Nelson, 2007).<br />

Un altro stu<strong>di</strong>o ha evidenziato come l’interazione tra<br />

miRNA e target, che porta alla repressione traduzionale<br />

<strong>del</strong> gene, possa essere facilmente soppressa in particolari<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress ossidativo tra cui anche l’esposizione<br />

ad arsenito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o 0,1 mM (Bhattacharyya,<br />

2006). Tale osservazione, se confermata anche in vivo,<br />

complicherebbe ulteriormente la comprensione dei<br />

meccanismi <strong>di</strong> azione <strong>di</strong> questo interferente.<br />

14. Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi<br />

14.1. Determinazione <strong>di</strong> arsenico totale e speciazione<br />

<strong>di</strong> forme organiche<br />

Nella determinazione <strong>di</strong> As totale in matrici biologiche<br />

sono state utilizzate <strong>di</strong>verse tecniche strumentali<br />

(B’Hymer, 2004; Francescani, 2004; Gong, 2002; Mandal,<br />

2004; WHO, 2001) e tra queste, se ci si limita alle tecniche<br />

routinarie, risultano la spettrometria a fluorescenza<br />

atomica (AFS), la spettrometria <strong>di</strong> assorbimento atomico<br />

con tecnica <strong>di</strong> generazione <strong>del</strong>l’idruro (HGAAS) abbinata<br />

a trappola criogenica e tubo <strong>di</strong> quarzo, la spettrometria <strong>di</strong><br />

assorbimento atomico con atomizzazione elettrotermica<br />

(ETAAS), la spettrometria <strong>di</strong> massa con sorgente a<br />

plasma induttivo (ICP-MS) sia in versione singolo quadrupolo,<br />

sia in versione ad alta risoluzione. Relativamente<br />

a quest’ultima strumentazione la determinazione <strong>di</strong> As<br />

presenta due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà: a) il primo riconducibile<br />

alla formazione <strong>del</strong>lo ione molecolare 40 Ar 35 Cl in grado <strong>di</strong><br />

provocare un’interferenza spettrale sull’isotopo 75 As; b)<br />

un’ulteriore problematica deriva dall’effetto matrice <strong>del</strong><br />

campione biologico (urina, sangue, siero) con conseguente<br />

interferenza non spettrale (Amarasiriwardena,<br />

1998). In questi ultimi la versione ICP-MS in singolo quadrupolo<br />

è stata interfacciata a una cella <strong>di</strong> reazione <strong>di</strong>namica<br />

(DRC) e più raramente a una cella <strong>di</strong> collisione<br />

per eliminare le interferenze poliatomiche e questa solu-<br />

zione, economicamente più vantaggiosa <strong>del</strong>la configurazione<br />

ad alta risoluzione ha rappresentato una soluzione<br />

valida per campioni <strong>di</strong> urina, siero e sangue intero. Va rilevato<br />

che è comunque necessaria una mineralizzazione<br />

preventiva <strong>del</strong>la matrice biologica con trattamento in<br />

forno a microonde in contenitori pressurizzati in Teflon e<br />

utilizzo <strong>di</strong> adeguata miscela acida. Questa soluzione offre<br />

<strong>di</strong>versi vantaggi per quanto riguarda la fase preparativa,<br />

in quanto permette il trattamento contemporaneo <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> campioni con tempi più brevi rispetto<br />

ai sistemi convenzionali. Allo stesso tempo garantisce un<br />

adeguato controllo dei fenomeni <strong>di</strong> inquinamento accidentale<br />

da As. In merito alla preparazione <strong>del</strong> campione<br />

verranno evidenziate in un successivo paragrafo le relative<br />

problematiche, in particolare quando è richiesta la<br />

speciazione <strong>del</strong>le forme arsenicali inorganiche <strong>ed</strong> organiche.<br />

In quest’ultimo decennio, la determinazione <strong>di</strong> As totale<br />

è risultata un in<strong>di</strong>catore biologico utilizzato prevalentemente<br />

come test <strong>di</strong> screening, anche per stu<strong>di</strong> sulla popolazione<br />

generale. Viceversa si sono intensificate le<br />

meto<strong>di</strong>che analitiche per la speciazione <strong>del</strong>l’As in <strong>di</strong>verse<br />

matrici biologiche, in grado quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> consentire<br />

una <strong>di</strong>fferenziazione tra le <strong>di</strong>verse forme chimiche <strong>di</strong> As<br />

organico e inorganico. Un requisito fondamentale <strong>di</strong><br />

questa speciazione è che la preparazione <strong>del</strong> campione<br />

all’analisi non determini alterazioni <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse forme<br />

chimiche originarie <strong>del</strong>l’elemento.<br />

Recentemente Heitland e Koster (2008) hanno utilizzato<br />

un metodo routinario per la determinazione in urina che<br />

utilizza la cromatografia liquida a elevate prestazioni interfacciandola<br />

alla ICP-MS. Va evidenziato che questi<br />

autori hanno impiegato un metodo validato e controlli <strong>di</strong><br />

qualità sia interni, sia esterni. Il LOD <strong>del</strong> metodo, riferito<br />

ad As III e As V , al monometilarsonato V e all’arsenobetaina<br />

è risultato pari a 1 µg/l. I citati autori hanno considerato<br />

tale valore adeguato per un’applicabilità <strong>del</strong> metodo<br />

anche a stu<strong>di</strong> sulla popolazione generale e residente<br />

nella Germania <strong>del</strong> nord. Un ulteriore aspetto è che la<br />

strumentazione ICP-MS era <strong>di</strong> tipo convenzionale e<br />

quin<strong>di</strong> sicuramente più accessibile <strong>del</strong>la DRC-ICP-MS o<br />

<strong>del</strong> Sector Field ad alta risoluzione. La stessa tecnica<br />

strumentale HPLC-ICP-MS è stata impiegata da Morton<br />

e Mason (2006) per la determinazione <strong>di</strong> arsenito III , arsenato<br />

V , arsenobetaina, acido monometilarsonoso III e<br />

acido <strong>di</strong>metilarsinico V in urina umana, verificando l’applicabilità<br />

<strong>del</strong> metodo in una ricerca condotta su un<br />

gruppo <strong>di</strong> popolazione generale inglese. In uno stu<strong>di</strong>o<br />

recente condotto su 210 soggetti maschi giapponesi non<br />

professionalmente esposti ad As Hata, (2007) ha fatto ricorso<br />

all’HPLC-ICP-MS per la determinazione <strong>di</strong> arsenito<br />

III , arsenato V , acido monometilarsonoso III , acido <strong>di</strong>metilarsinico<br />

V , arsenobetaina, arsenocolina, ossido <strong>di</strong> trimetilarsina<br />

oltre a forme metaboliche non identificabili. Gli<br />

stessi autori hanno determinato la concentrazione totale

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