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Bilancio di Sostenibilità 2011 - Fiat SpA

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<strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong> <strong>2011</strong><br />

Responsabilità economica, ambientale e sociale


<strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong> <strong>2011</strong><br />

Responsabilità economica, ambientale e sociale


Per la corretta interpretazione delle informazioni contenute in questo <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>, fare riferimento alla Guida al <strong>Bilancio</strong> alle pagine 230-231.<br />

Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Ferrari, <strong>Fiat</strong>, <strong>Fiat</strong> Professional, Jeep, Lancia, Maserati, Mopar, Ram, ed SRT<br />

sono marchi depositati <strong>di</strong> società controllate totalmente o per la maggioranza da <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Il presente documento è una traduzione della versione originale redatta in lingua inglese.<br />

In caso <strong>di</strong> incongruenze tra la versione tradotta e quella in lingua inglese fa fede la versione in lingua inglese.


In<strong>di</strong>ce<br />

6<br />

7<br />

10<br />

12<br />

47<br />

48<br />

50<br />

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58<br />

60<br />

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62<br />

66<br />

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76<br />

77<br />

79<br />

80<br />

88<br />

93<br />

93<br />

107<br />

113<br />

113<br />

117<br />

132<br />

138<br />

L’impegno del Gruppo<br />

Lettera del Presidente<br />

Lettera dell’Amministratore Delegato<br />

Un anno <strong>di</strong> sostenibilità: fatti e numeri<br />

Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Dimensione economica<br />

Profilo del Gruppo<br />

Presenza nel mondo<br />

Automobili<br />

Componenti e sistemi <strong>di</strong> produzione<br />

Mappa dei principali accor<strong>di</strong> internazionali<br />

Corporate Governance<br />

Il percorso della Corporate Governance<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

Relazioni con istituzioni, associazioni e partiti politici<br />

Gestione dei rischi<br />

Governance della sostenibilità<br />

Gli organi della sostenibilità<br />

In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sostenibilità e rating<br />

Investitori Socialmente Responsabili<br />

Innovazione sostenibile<br />

Innovazione aperta<br />

Innovazione per la tecnologia pulita<br />

Dimensione ambientale<br />

Mobilità ecologica<br />

Mobilità sostenibile a 360°<br />

Recuperare Riciclare Riutilizzare<br />

Fabbriche e processi non produttivi<br />

Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale<br />

Sistemi <strong>di</strong> monitoraggio e performance ambientali<br />

Processi logistici<br />

Processi non produttivi<br />

143<br />

143<br />

147<br />

160<br />

167<br />

172<br />

184<br />

193<br />

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201<br />

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204<br />

205<br />

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210<br />

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212<br />

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219<br />

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230<br />

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236<br />

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254<br />

256<br />

260<br />

261<br />

262<br />

In<strong>di</strong>ce<br />

Dimensione sociale<br />

Dipendenti<br />

I <strong>di</strong>pendenti in cifre<br />

Gestione e sviluppo<br />

Diversità e pari opportunità<br />

Bilanciamento tra lavoro e vita privata<br />

Salute e sicurezza sul lavoro<br />

Relazioni industriali<br />

Sicurezza dei prodotti<br />

I centri <strong>di</strong> competenza del Gruppo<br />

Approccio integrato alla sicurezza<br />

Rete dei concessionari e <strong>di</strong> assistenza<br />

Formazione per la rete<br />

Ridurre l’impatto ambientale<br />

Clienti<br />

Interazione con il cliente<br />

Campagne <strong>di</strong> richiamo<br />

Trasparenza nella comunicazione<br />

Qualità del veicolo<br />

Fornitori<br />

Profilo dei fornitori<br />

Standard nella catena <strong>di</strong> fornitura<br />

Dialogo costante con i fornitori<br />

Comunità<br />

Il sostegno del Gruppo alle comunità<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

Guida al <strong>Bilancio</strong><br />

Definizioni, metodologia e perimetro<br />

Materialità e inclusività degli stakeholder<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Dimensione economica<br />

Dimensione ambientale<br />

Dimensione sociale<br />

Glossario<br />

Lettere <strong>di</strong> attestazione<br />

In<strong>di</strong>ce dei contenuti GRI-G3.1<br />

<strong>Fiat</strong> nei social network<br />

Altre pubblicazioni e contenuti web<br />

Contatti<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong><br />

<strong>2011</strong><br />

3


©iStockphoto.com/Mlenny Photography<br />

Se non sai dove stai andando,<br />

ogni strada ti porterà da nessuna parte<br />

Henry A. Kissinger


L’impegno del Gruppo<br />

6<br />

7<br />

10<br />

12<br />

Lettera del Presidente<br />

Lettera dell’Amministratore Delegato<br />

Un anno <strong>di</strong> sostenibilità: fatti e numeri<br />

Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>


6<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Lettera<br />

del Presidente<br />

Lettera del Presidente<br />

Cari Stakeholder,<br />

il <strong>2011</strong> è stato un anno molto positivo, non solo sotto il profilo dei risultati economico-finanziari, ma anche sul<br />

fronte della responsabilità ambientale e sociale.<br />

Alcuni dei fatti evidenziati in questo rapporto – per la prima volta riferiti al solo settore dell’automobile, ormai<br />

separato dalle attività legate ai trattori, alle macchine movimento terra e ai veicoli industriali – segnalano infatti un<br />

progresso rispetto all’anno precedente: è il caso delle emissioni <strong>di</strong> CO 2 o del consumo <strong>di</strong> acqua negli stabilimenti<br />

<strong>Fiat</strong> e Chrysler, dove si registrano significative riduzioni. Abbiamo inoltre aumentato gli investimenti nel campo<br />

della formazione e della sicurezza. E abbiamo rafforzato il legame con le comunità locali, ampliando la nostra<br />

partecipazione ai numerosi progetti <strong>di</strong> utilità sociale in atto.<br />

Ma non meno importanti sono le conferme, che consolidano i risultati già raggiunti in passato: per il terzo anno<br />

consecutivo <strong>Fiat</strong> S.p.A. figura nei prestigiosi in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sostenibilità Dow Jones World e Europe. Inoltre da ormai<br />

cinque anni le vetture <strong>Fiat</strong> vantano il primato per le emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica più contenute tra i principali<br />

marchi europei. Confermata anche la leadership nel mercato dei veicoli alimentati a gas naturale, un settore<br />

dove <strong>Fiat</strong> è <strong>di</strong> gran lunga il maggiore produttore europeo.<br />

Nella tabella pubblicata nelle pagine seguenti, che riassume il nostro piano <strong>di</strong> sostenibilità, troverete tutti i dettagli.<br />

Ogni risultato conseguito merita la giusta attenzione. Ma in realtà la parte su cui preferiamo concentrarci è la<br />

colonna <strong>di</strong> destra, quella in cui abbiamo elencato tutti gli obiettivi per gli anni a venire. Qui è racchiusa l’essenza<br />

<strong>di</strong> questo rapporto nonché il significato del nostro impegno, valido in ognuno dei Paesi dove operiamo: perché<br />

lo sviluppo che vogliamo perseguire è quello sostenibile nel tempo, nell’interesse delle persone che lavorano con<br />

noi e dell’ambiente naturale dove viviamo.<br />

/f/ John Elkann<br />

IL PRESIDENTE<br />

John Elkann


Lettera dell’Amministratore Delegato<br />

Cari Stakeholder,<br />

Lettera<br />

dell’Amministratore<br />

Delegato<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

questo è il primo <strong>Bilancio</strong> che rende conto del processo <strong>di</strong> integrazione tra <strong>Fiat</strong> e Chrysler anche dal punto <strong>di</strong><br />

vista dei principi dello sviluppo sostenibile.<br />

Si tratta, in realtà, <strong>di</strong> un processo che è in corso da tempo, avviato fin dall’inizio della nostra partnership, e che<br />

sta procedendo in modo molto naturale perché le nostre due aziende con<strong>di</strong>vidono gli stessi valori e la stessa<br />

determinazione a crescere in modo responsabile, in sintonia con l’ambiente che ci circonda e con le comunità in<br />

cui viviamo. La sostenibilità è quin<strong>di</strong> parte integrante del nostro fare business.<br />

Ampliare il perimetro <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione anche al Gruppo Chrysler e, allo stesso tempo, adottare lo<br />

standard <strong>di</strong> reporting del GRI aggiornato, e pubblicato soltanto a marzo <strong>2011</strong>, ha significato un grande sforzo<br />

da parte <strong>di</strong> tutta l’azienda.<br />

Lo abbiamo fatto perché cre<strong>di</strong>amo fermamente che alzare l’asticella del nostro impegno, non solo nelle pratiche<br />

<strong>di</strong> ogni giorno, ma anche nella quantità e qualità delle informazioni che possiamo dare ai nostri stakeholder, sia<br />

parte del dovere che abbiamo verso tutti voi.<br />

Non a caso il tema grafico che abbiamo scelto per il <strong>2011</strong> è quello della strada, intesa come viaggio <strong>di</strong> scoperta,<br />

<strong>di</strong> sfida e <strong>di</strong> arricchimento. Perché è un nuovo viaggio quello che <strong>Fiat</strong> e Chrysler hanno intrapreso insieme, in un<br />

percorso <strong>di</strong> miglioramento continuo.<br />

Gli ottimi risultati ottenuti finora non hanno allentato la nostra attenzione, anzi, sono stati per noi uno stimolo a<br />

guardare avanti e a fissare traguar<strong>di</strong> sempre più alti.<br />

L’impegno profuso e i progressi compiuti sono stati riconosciuti e apprezzati anche dagli analisti e dai mercati<br />

finanziari.<br />

Per il terzo anno consecutivo, <strong>Fiat</strong> è stata confermata negli in<strong>di</strong>ci Dow Jones Sustainability World e Europe,<br />

i più prestigiosi in<strong>di</strong>ci borsistici ai quali accedono solo le società con le migliori performance nelle <strong>di</strong>mensioni<br />

economica, ambientale e sociale.<br />

A conferma degli sforzi fatti nella lotta ai cambiamenti climatici, <strong>Fiat</strong> è entrata anche nel Global 500 Carbon<br />

Disclosure Leadership Index (CDLI) e nel Carbon Performance Leadership Index (CPLI), posizionandosi come<br />

l’unica italiana tra le 23 aziende presenti in entrambi gli in<strong>di</strong>ci.<br />

A <strong>di</strong>cembre, inoltre, <strong>Fiat</strong> è stata ammessa tra l’élite <strong>di</strong> aziende incluse nell’in<strong>di</strong>ce ASPI Eurozone, a seguito<br />

dell’analisi <strong>di</strong> Vigeo, leader europeo nella valutazione sociale, ambientale e <strong>di</strong> governance delle imprese.<br />

La fiducia riposta nella nostra condotta <strong>di</strong> business è confermata anche dalla crescente percentuale <strong>di</strong> flottante<br />

azionario detenuto da investitori socialmente responsabili, che è salita all’8,7 per cento.<br />

La cultura della responsabilità è parte integrante del modello <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>-Chrysler, perché cre<strong>di</strong>amo che<br />

il valore <strong>di</strong> una multinazionale si giu<strong>di</strong>chi anche dalla sensibilità che <strong>di</strong>mostra verso l’ambiente, dal rispetto per<br />

le sue persone, dalla correttezza e trasparenza con cui intrattiene relazioni commerciali e dalla sua capacità <strong>di</strong><br />

portare un contributo positivo alle comunità in cui opera.<br />

7


8<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Lettera<br />

dell’Amministratore<br />

Delegato<br />

Il successo economico e finanziario può reggere la prova della coscienza e la sfida del futuro solo se è ra<strong>di</strong>cato<br />

in una sana etica <strong>di</strong> business.<br />

Questo modo <strong>di</strong> operare è con<strong>di</strong>viso e promosso non solo dal top management ma dall’azienda tutta, più <strong>di</strong><br />

197.000 persone nel mondo che lavorano con impegno e de<strong>di</strong>zione per fare <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>-Chrysler un gruppo eccellente<br />

e competitivo, tenendo a mente il dovere morale che abbiamo <strong>di</strong> favorire il benessere, tanto nell’impresa quanto<br />

nella società, e <strong>di</strong> contribuire al processo <strong>di</strong> costruzione del domani.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un volto non pubblico della nostra azienda, quella parte silenziosa che <strong>di</strong>fficilmente compare sulle<br />

pagine dei giornali, ma che è ricca <strong>di</strong> persone, ad ogni livello, che non <strong>di</strong>menticano le responsabilità collegate<br />

alla nostra missione industriale e che lavorano senza clamore per tenere alto il nome <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>-Chrysler e portare i<br />

nostri valori nella società.<br />

Il mio ringraziamento va a tutti loro, alle donne e agli uomini del nostro Gruppo, per il loro contributo professionale<br />

e personale, per la sensibilità e la passione che ogni giorno mettono a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un obiettivo più alto.<br />

Il <strong>2011</strong> è stato un anno <strong>di</strong> risultati significativi in <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> attività.<br />

Sul fronte ambientale, il Gruppo ha continuato a sviluppare ed applicare soluzioni concrete ed accessibili per<br />

ridurre consumi ed emissioni dei veicoli, garantendo al contempo eccellenti standard <strong>di</strong> sicurezza.<br />

L’unione tra <strong>Fiat</strong> e Chrysler ci ha permesso <strong>di</strong> ampliare e consolidare la nostra attenzione sulla mobilità sostenibile,<br />

facendo leva sui rispettivi punti <strong>di</strong> forza. Se da un lato <strong>Fiat</strong> ha una leadership riconosciuta nei motori ad alta<br />

efficienza, dall’altro il Gruppo Chrysler, grazie alla solida esperienza sviluppata in questi anni, è stato designato<br />

come il centro <strong>di</strong> competenza per le tecnologie ibride ed elettriche.<br />

In Europa, <strong>Fiat</strong> si è confermato per il quinto anno consecutivo leader tra i principali marchi per il più basso<br />

livello <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 delle proprie autovetture e <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha mantenuto la leadership nel<br />

campo dei veicoli a metano.<br />

Negli Stati Uniti, il Gruppo Chrysler è pronto ad avviare, nel 2012, la produzione <strong>di</strong> una versione completamente<br />

elettrica della 500 per il mercato americano.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain ha continuato a lavorare sulle tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, sviluppando motori che<br />

sono in grado <strong>di</strong> contenere le emissioni <strong>di</strong> CO 2 delle vetture fino a 90 grammi al chilometro, grazie alla seconda<br />

generazione del Multijet per i motori <strong>di</strong>esel e al TwinAir per quelli a benzina.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista della sicurezza, l’impegno per sod<strong>di</strong>sfare i più alti standard internazionali ha ricevuto ampio<br />

riscontro: un<strong>di</strong>ci veicoli del Gruppo Chrysler sono stati inclusi nel “Top Safety Pick for 2012” dall’Insurance<br />

Institute for Highway Safety mentre sono nove i modelli <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles che, incluse le nuove Lancia<br />

Thema e <strong>Fiat</strong> Freemont, hanno ottenuto il massimo punteggio Euro NCAP.<br />

Con circa 140 tra nuovi brevetti ottenuti e nuove domande depositate nel corso del <strong>2011</strong>, il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> ha<br />

proseguito lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> soluzioni innovative per contenere i consumi e migliorare la sicurezza e il comfort dei veicoli.


Magneti Marelli ha continuato ad apportare un contributo rilevante nello sviluppo <strong>di</strong> sistemi e componenti automotive in<br />

grado <strong>di</strong> ottimizzare la domanda energetica del veicolo e migliorare la gestione del traffico.<br />

Anche quest’anno i processi produttivi hanno registrato significativi miglioramenti nella riduzione dell’impatto sull’ambiente.<br />

I livelli <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 degli stabilimenti <strong>Fiat</strong> e Chrysler sono stati nel complesso inferiori del 10 per cento rispetto al<br />

2010, mentre il consumo <strong>di</strong> acqua è risultato più contenuto del 18,5 per cento.<br />

La salute e la sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro sono state al centro dei nostri sforzi, che si sono tradotti in un investimento pari<br />

a 270 milioni <strong>di</strong> euro per la prevenzione e la salvaguar<strong>di</strong>a delle persone, con un’attenzione complessiva al loro benessere.<br />

Abbiamo, inoltre, destinato notevoli risorse allo sviluppo <strong>di</strong> chi lavora con noi, promuovendo anche piani <strong>di</strong> formazione<br />

personalizzati e percorsi <strong>di</strong> carriera in<strong>di</strong>viduali. L’investimento complessivo nella formazione dei <strong>di</strong>pendenti è aumentato del<br />

23 per cento rispetto all’anno precedente.<br />

Quanto al futuro, il processo <strong>di</strong> integrazione che stiamo costruendo con Chrysler offrirà opportunità straor<strong>di</strong>narie, in termini<br />

<strong>di</strong> crescita professionale, <strong>di</strong> apertura al mondo e <strong>di</strong> ricchezza culturale, come mai prima nella storia della nostra azienda.<br />

I prolungati effetti della crisi internazionale e, in particolare, il <strong>di</strong>fficile contesto economico nell’area dell’euro sono stati gestiti<br />

con senso <strong>di</strong> responsabilità e sempre con l’obiettivo <strong>di</strong> mitigare l’impatto sociale sui nostri lavoratori.<br />

A questo proposito, alla fine del <strong>2011</strong> è stato siglato il nuovo Contratto Collettivo Specifico <strong>di</strong> Lavoro per i <strong>di</strong>pendenti della<br />

<strong>Fiat</strong> in Italia, che segna un significativo miglioramento per tutti. Il nuovo contratto si pone come uno strumento moderno<br />

e in grado <strong>di</strong> assicurare all’azienda la flessibilità e la governabilità degli stabilimenti necessarie per competere sui mercati<br />

mon<strong>di</strong>ali. Inoltre, garantisce ai nostri lavoratori <strong>di</strong> mantenere inalterati tutti i <strong>di</strong>ritti acquisiti e permette loro <strong>di</strong> beneficiare <strong>di</strong><br />

evidenti vantaggi economici, legati all’aumento <strong>di</strong> produttività e ad una maggiore flessibilità del lavoro straor<strong>di</strong>nario.<br />

Nel <strong>2011</strong> abbiamo anche rinnovato il contratto <strong>di</strong> lavoro in Chrysler per i prossimi quattro anni, raggiungendo un accordo<br />

che garantisce all’azienda <strong>di</strong> rimanere competitiva e, allo stesso tempo, riconosce e premia il contributo dei lavoratori nel<br />

suo percorso <strong>di</strong> rinascita e nel suo successo.<br />

Queste sono solo alcune delle iniziative che abbiamo intrapreso e che troverete descritte in modo dettagliato nelle pagine<br />

del <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>, insieme agli ambiziosi obiettivi che ci poniamo per gli anni a venire.<br />

Ciò che guida la nostra visione sono la voglia e la determinazione <strong>di</strong> guardare avanti, avendo il coraggio <strong>di</strong> metterci alla<br />

prova ogni giorno e <strong>di</strong> cambiare insieme per il meglio, in nome della responsabilità che sentiamo verso il futuro e verso tutti<br />

coloro che hanno riposto la loro fiducia in noi.<br />

/f/ Sergio Marchionne<br />

L’AMMINISTRATORE DELEGATO<br />

Sergio Marchionne<br />

9


10<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Un anno <strong>di</strong><br />

sostenibilità:<br />

fatti e numeri<br />

Un anno <strong>di</strong> sostenibilità:<br />

fatti e numeri<br />

Per il terzo anno consecutivo <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

è stata confermata nei<br />

Dow Jones Sustainability<br />

World e Europe Indexes<br />

8,7% del flottante <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

detenuto da Investitori<br />

Socialmente<br />

Responsabili<br />

2,2 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />

spesi in Ricerca<br />

e Sviluppo<br />

Sistema <strong>di</strong> gestione della<br />

sostenibilità allineato allo<br />

standard ISO 26000<br />

sulla responsabilità sociale<br />

TwinAir è stato nominato<br />

International Engine<br />

of the Year <strong>2011</strong><br />

Per il quinto anno consecutivo<br />

<strong>Fiat</strong> è leader per le più basse<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

in Europa con 118,2 g/km<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

leader in Europa per i veicoli<br />

a metano, con una quota<br />

<strong>di</strong> mercato del 65%<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. entra nel 500 Global<br />

Carbon Disclosure Leadership Index<br />

e nel Carbon Performance Leadership Index


Chrysler Pentastar V-6<br />

nominato da Ward’s Automotive tra<br />

i 10 Best Engines per ottimi<br />

consumi, emissioni e prestazioni<br />

-10% rispetto al 2010 le<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 per<br />

veicolo prodotto negli stabilimenti<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

e Chrysler nel mondo<br />

-18,5% rispetto al 2010<br />

nei consumi idrici<br />

per veicolo prodotto<br />

negli stabilimenti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles e Chrysler nel mondo<br />

139 stabilimenti certificati<br />

ISO 14001<br />

103 stabilimenti certificati<br />

OHSAS 18001<br />

80,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />

spesi per la formazione<br />

dei <strong>di</strong>pendenti<br />

(+23% rispetto al 2010)<br />

Il 18% dei <strong>di</strong>pendenti<br />

del Gruppo<br />

sono donne<br />

36,5 milioni <strong>di</strong> euro<br />

destinati dal Gruppo a favore<br />

delle comunità locali<br />

Oltre 1,4 milioni <strong>di</strong> ore<br />

per la formazione della rete dei<br />

concessionari e <strong>di</strong> assistenza<br />

in materia <strong>di</strong> sicurezza<br />

e ambiente<br />

Assegnati per la sicurezza<br />

5 stelle Euro NCAP a<br />

<strong>Fiat</strong> Freemont e Lancia Thema e<br />

il Top Safety Pick 2012<br />

a 11 modelli Chrysler Group<br />

270 milioni <strong>di</strong> euro spesi per<br />

Salute e Sicurezza sul<br />

lavoro (+44% rispetto al 2010)<br />

11<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


12<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Mantenimento<br />

della leadership<br />

in Europa per<br />

le vetture con<br />

le più basse<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

pagina 16<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Per il Gruppo <strong>Fiat</strong> la sostenibilità non è un obiettivo fine a se stesso, bensì un percorso <strong>di</strong> miglioramento<br />

continuo, essenziale per una crescita duratura.<br />

Nel corso degli anni, la strategia <strong>di</strong> sostenibilità del Gruppo ha dato vita a <strong>di</strong>versi progetti volti a promuovere<br />

una mobilità sempre più sostenibile, contribuire alla protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, assicurare<br />

la salute e sicurezza dei <strong>di</strong>pendenti, investire nel loro percorso professionale, e costruire una relazione<br />

costruttiva con le comunità locali e i partner commerciali.<br />

La volontà <strong>di</strong> continuare a crescere in armonia con l’ambiente e le persone trova espressione nel Piano <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong>. Ogni anno, il Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> presenta gli obiettivi fissati dall’azienda per il futuro e fornisce<br />

le informazioni dettagliate sui risultati ottenuti e sulle <strong>di</strong>rettrici seguite.<br />

pagine 25-28<br />

Ulteriore<br />

riduzione delle<br />

emissioni <strong>di</strong> CO2 e dell’impatto<br />

ambientale<br />

delle fabbriche<br />

Promozione del<br />

bilanciamento<br />

tra lavoro<br />

e vita privata<br />

e del benessere<br />

dei <strong>di</strong>pendenti<br />

pagina 31<br />

pagine 39-40<br />

Promozione<br />

della<br />

sostenibilità<br />

all’interno<br />

della catena<br />

<strong>di</strong> fornitura


Corporate governance e sostenibilità pagg. 14-15<br />

Mantenere un sistema <strong>di</strong> governance e <strong>di</strong> gestione dei rischi allineato alle best practice internazionali<br />

Prodotto pagg. 16-25<br />

Continuare a ridurre le emissioni <strong>di</strong> CO 2 e <strong>di</strong> inquinanti e migliorare i consumi<br />

Incrementare recuperabilità, riciclabilità e riutilizzabilità dei veicoli<br />

Migliorare ulteriormente la sicurezza dei prodotti<br />

Fabbriche pagg. 25-28<br />

Diffondere la cultura ambientale all’interno del Gruppo<br />

Continuare a ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le performance energetiche<br />

Logistica pag. 29<br />

Ridurre l’impatto ambientale dei processi logistici<br />

Processi non produttivi pag. 30<br />

Ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro, delle trasferte e delle attività d’ufficio e <strong>di</strong> Information Technology<br />

Risorse umane pagg. 30-37<br />

Offrire pari opportunità<br />

Promuovere lo sviluppo del capitale umano<br />

Attrarre e trattenere i migliori talenti<br />

Continuare a promuovere e salvaguardare la salute e la sicurezza<br />

Promuovere il bilanciamento tra lavoro e vita privata e il benessere dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Rete dei concessionari e <strong>di</strong> assistenza pagg. 37-38<br />

Formare la rete su tematiche specifiche <strong>di</strong> ecologia e sicurezza<br />

Clienti pagg. 38-39<br />

Migliorare la customer experience<br />

Fornitori pagg. 39-40<br />

Promuovere la responsabilità sociale e ambientale nella supply chain<br />

Comunità pagg. 41-42<br />

Supportare le comunità locali<br />

Sostenere lo sviluppo professionale dei giovani<br />

13<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


14<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Corporate Governance e sostenibilità<br />

Sistema <strong>di</strong> governance best-in-class<br />

Impegno: Sviluppare e <strong>di</strong>ffondere la cultura della sostenibilità all’interno del Gruppo<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Ampliamento del numero dei Key Performance<br />

In<strong>di</strong>cator (KPI) monitorati<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

(Chrysler Group<br />

escluso)<br />

Miglioramento continuo delle performance <strong>di</strong><br />

sostenibilità<br />

Introduzione <strong>di</strong> una rappresentanza femminile<br />

nel Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Valutazione della performance del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione<br />

Definizione della frequenza minima agli incontri<br />

del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />

Ampliato il numero <strong>di</strong> KPI monitorati e ren<strong>di</strong>contati<br />

nel <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> <strong>2011</strong> in seguito alla<br />

pubblicazione delle linee guida GRI-G3.1<br />

Ottenuto il massimo Livello <strong>di</strong> Applicazione (A+) delle<br />

linee guida GRI-G3.1, confermato anche dalla verifica<br />

svolta dall’organizzazione GRI (vedere pag. 255)<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. riconosciuta tra i leader <strong>di</strong> sostenibilità e<br />

inclusa negli in<strong>di</strong>ci: Dow Jones Sustainability World e<br />

Dow Jones Sustainability Europe, Global 500 Carbon<br />

Disclosure Leadership, Carbon Performance Leadership,<br />

ASPI Eurozone, STOXX Global ESG Leaders, STOXX<br />

Global ESG Environmental Leaders, STOXX Global<br />

ESG Social Leaders, STOXX Global ESG Governance<br />

Leaders, ECPI Ethical Euro, ECPI Ethical EMU, FTSE<br />

ECPI Italia SRI Benchmark, FTSE ECPI Italia SRI Leaders,<br />

Ethibel Excellence Europe e Ethibel Excellence Euro<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: ulteriore ampliamento dei KPI monitorati<br />

2012: mantenimento della leadership <strong>di</strong> sostenibilità<br />

del Gruppo<br />

8,7% del flottante <strong>Fiat</strong> S.p.A. detenuto da Investitori<br />

Socialmente Responsabili<br />

(vedere pagg. 76-77)<br />

2012: introduzione <strong>di</strong> una rappresentanza femminile<br />

nel Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., pari<br />

al 20% dei membri<br />

2013: valutazione in<strong>di</strong>pendente della performance<br />

del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />

93% la me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> partecipazione agli incontri del<br />

Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione da parte dei membri<br />

Integrazione del modello <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t Estensione a tutti gli au<strong>di</strong>t operativi <strong>di</strong> una<br />

valutazione delle tematiche etiche con particolare<br />

riguardo agli aspetti inerenti i <strong>di</strong>ritti umani, l’etica<br />

negli affari, il conflitto <strong>di</strong> interessi, la corruzione<br />

e la <strong>di</strong>scriminazione (vedere pag. 65)<br />

2012: definizione della frequenza minima agli incontri<br />

del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione (2/3 degli incontri)<br />

2012: ulteriore integrazione <strong>di</strong> tutti gli au<strong>di</strong>t operativi<br />

con una valutazione relativa alle sponsorizzazioni,<br />

donazioni e spese <strong>di</strong> rappresentanza, ove coerente con<br />

la valutazione del rischio.<br />

2012: analisi delle violazioni del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

e delle azioni correttive adottate, al fine <strong>di</strong> valutarne<br />

l’efficacia


Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Aggiornamento costante del sistema <strong>di</strong><br />

compliance al fine <strong>di</strong> mantenerlo allineato alle<br />

migliori pratiche internazionali<br />

Impegno: Aggiornare costantemente il sistema <strong>di</strong> gestione dei rischi per mantenerlo allineato alle migliori best practice<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Continuo aggiornamento del modello <strong>di</strong><br />

Gestione dei Rischi d’Impresa (Enterprise Risk<br />

Management - ERM)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

(Chrysler Group<br />

escluso)<br />

Miglioramento delle competenze e degli<br />

strumenti a <strong>di</strong>sposizione del Gruppo per<br />

identificare, quantificare, analizzare e gestire<br />

i rischi puri con focus sui rischi correlati a<br />

cambiamenti climatici, terremoti e altri eventi<br />

naturali<br />

Utilizzo <strong>di</strong> un software innovativo per<br />

con<strong>di</strong>videre, in modo sempre aggiornato<br />

all’interno del Gruppo, tutti i rischi puri (incen<strong>di</strong>o,<br />

esplosione, eventi naturali) a cui sono esposti gli<br />

asset aziendali e la continuità produttiva<br />

Chrysler Group Miglioramento delle competenze e degli<br />

strumenti a <strong>di</strong>sposizione del Gruppo per<br />

identificare, quantificare, analizzare e trattare i<br />

rischi informatici e politici<br />

Erogata a tutti i settori (Chrysler Group escluso)<br />

formazione sul modello ERM aggiornato<br />

Cambiamenti climatici: effettuato un brainstorming<br />

con i rappresentanti delle principali funzioni del Gruppo<br />

per identificare, analizzare e valutare i nuovi potenziali<br />

rischi industriali e le azioni <strong>di</strong> contenimento associati ai<br />

cambiamenti climatici<br />

Terremoti: definita una nuova metodologia per<br />

identificare siti potenzialmente esposti in caso <strong>di</strong><br />

terremoti e definite le priorità <strong>di</strong> intervento; progetto<br />

pilota realizzato in 22 siti italiani <strong>di</strong> Magneti Marelli<br />

Ambiente: definita una nuova metodologia per<br />

identificare, analizzare e quantificare i rischi ambientali<br />

assicurabili; progetto pilota realizzato in 3 siti<br />

Esteso il software VISIO@RISK a tutti i siti del Gruppo<br />

(Chrysler Group escluso)<br />

Ampliato il monitoraggio dei rischi puri attraverso<br />

VISIO@RISK per includere gran<strong>di</strong>ne e uragani<br />

(vedere pagg. 71-73)<br />

2012: integrazione dei sistemi <strong>di</strong> compliance <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group e <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. (Finance, Internal Au<strong>di</strong>t, ERM)<br />

2012: aggiornamento della mappa dei rischi dell’attività<br />

<strong>di</strong> au<strong>di</strong>t in relazione agli sviluppi del contesto normativo<br />

internazionale (UK Bribery Act, Ley Organica ecc.)<br />

2012: integrazione nel modello ERM <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> rischio<br />

relativi all’acqua<br />

2012: integrazione <strong>di</strong> Chrysler Group nel modello ERM<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

2012: definizione <strong>di</strong> una nuova metodologia <strong>di</strong><br />

valutazione quantitativa per identificare i principali<br />

siti potenzialmente esposti a rischi meteorologici, in<br />

collaborazione con un’organizzazione meteorologica<br />

italiana e una società <strong>di</strong> consulenza specializzata nella<br />

prevenzione per<strong>di</strong>te<br />

2012: attuazione <strong>di</strong> due progetti pilota al <strong>di</strong> fuori<br />

dall’Italia<br />

2014: estensione della metodologia ai siti italiani più<br />

significativi<br />

2012: consolidamento dell’utilizzo <strong>di</strong> VISIO@RISK<br />

attraverso specifica formazione e attivazione <strong>di</strong> un<br />

help desk de<strong>di</strong>cato<br />

2012: analisi e valutazione dei rischi informatici e<br />

politici per definire l’esposizione dell’azienda e le<br />

strategie <strong>di</strong> gestione<br />

15<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


16<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Prodotto<br />

Emissioni <strong>di</strong> CO2 e consumi<br />

Impegno: Ridurre le emissioni <strong>di</strong> CO 2 e migliorare i consumi con un approccio a 360º<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Introduzione e sviluppo <strong>di</strong> un portafoglio <strong>di</strong><br />

soluzioni tecnologiche <strong>di</strong>versificate:<br />

MOTORI<br />

estensione del Multijet <strong>di</strong> seconda<br />

generazione sui motori <strong>di</strong>esel<br />

introduzione dell’eco-Turbo<br />

evoluzione del sistema Start&Stop<br />

estensione del motore bicilindrico turbo<br />

(TwinAir turbo) nel segmento delle vetture<br />

piccole<br />

introduzione del motore TwinAir Naturally<br />

Aspirated nel segmento delle vetture mini<br />

evoluzione della tecnologia MultiAir<br />

TRASMISSIONI<br />

estensione <strong>di</strong> cambi altamente efficienti a<br />

doppia frizione a secco (DDCT - Dual Dry<br />

Clutch Transmission) nei segmenti delle vetture<br />

piccole, compatte e me<strong>di</strong>e<br />

introduzione <strong>di</strong> una nuova generazione <strong>di</strong><br />

cambi automatici ad alta efficienza<br />

introduzione <strong>di</strong> un sistema a trazione integrale<br />

(AWD - All-Wheel Drive) ad alta efficienza<br />

VEICOLO<br />

estensione dell’utilizzo <strong>di</strong> acciai alto-resistenziali<br />

(HSS) e ultra-alto-resistenziali (UHSS) per ridurre<br />

il peso mantenendo alti livelli <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong><br />

performance strutturali<br />

miglioramento dell’efficienza aero<strong>di</strong>namica<br />

e riduzione della resistenza degli pneumatici<br />

al rotolamento per ottimizzare la richiesta<br />

energetica del veicolo<br />

aumento dell’efficienza generale dei sistemi<br />

ausiliari (es. sistemi <strong>di</strong> climatizzazione,<br />

alternatori, pompe olio, ecc.)<br />

introduzione dell’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> cambio<br />

marcia (GSI - Gear Shift In<strong>di</strong>cator) <strong>di</strong> seconda<br />

generazione su tutti i nuovi modelli<br />

Per il quinto anno, il brand <strong>Fiat</strong> ha registrato le<br />

emissioni me<strong>di</strong>e ponderate più basse (118,2 g/km <strong>di</strong><br />

CO 2) tra i marchi automobilistici più venduti in Europa<br />

(fonte: Jato Dynamics)<br />

65% delle vetture FGA vendute in Europa ha<br />

registrato emissioni fino a 120 g/km <strong>di</strong> CO 2 e 79% fino<br />

a 130 g/km <strong>di</strong> CO 2<br />

6% delle versioni delle vetture offerte in gamma<br />

(modello/motorizzazione) ha registrato emissioni fino<br />

a 100 g/km <strong>di</strong> CO 2<br />

Estesa la tecnologia MultiAir a nuova <strong>Fiat</strong> Panda e a<br />

nuova Lancia Ypsilon (rappresentanti il 14% delle ven<strong>di</strong>te<br />

<strong>di</strong> vetture benzina)<br />

Esteso il motore TwinAir turbo a nuova <strong>Fiat</strong> Panda e<br />

a nuova Lancia Ypsilon<br />

Introdotto l’eco-Turbo su <strong>Fiat</strong> Punto, su Alfa Romeo<br />

Giulietta e su MiTo<br />

Esteso il sistema Start&Stop a nuova <strong>Fiat</strong> Panda e<br />

a nuova Lancia Ypsilon<br />

Esteso il cambio DDCT al segmento delle vetture<br />

compatte e dei motori <strong>di</strong>esel (Alfa Romeo Giulietta<br />

benzina e <strong>di</strong>esel)<br />

Introdotto l’Alternatore Intelligente su nuova <strong>Fiat</strong><br />

Panda e su nuova Lancia Ypsilon<br />

Nuova <strong>Fiat</strong> Panda:<br />

esteso l’uso <strong>di</strong> acciai HSS (oltre il 70% del peso<br />

della scocca), migliorata l’efficienza aero<strong>di</strong>namica<br />

(-3% del coefficiente Cx) e ridotta la resistenza<br />

degli pneumatici al rotolamento (-30%) rispetto alla<br />

precedente generazione (vedere pagg. 93-98, 101-104)<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: mantenimento della leadership per le vetture con<br />

il più basso livello me<strong>di</strong>o ponderato <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

tra i principali costruttori in Europa<br />

2015: raddoppio delle versioni (modello/motorizzazione)<br />

delle vetture offerte in gamma con emissioni fino a 100<br />

g/km <strong>di</strong> CO 2, vs <strong>2011</strong> (dal 6% al 12%)


Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Chrysler Group Introduzione e sviluppo <strong>di</strong> un portafoglio <strong>di</strong><br />

soluzioni tecnologiche <strong>di</strong>versificate:<br />

MOTORI<br />

adattamento della tecnologia MultiAir a nuove<br />

motorizzazioni<br />

introduzione del nuovo motore 1.4 MultiAir<br />

Intercooled Turbo<br />

sviluppo e lancio dei nuovi motori 2.0 e 2.4<br />

Tigershark 16v<br />

ulteriori applicazioni dell’efficiente motore<br />

Pentastar V-6<br />

estensione del sistema Start&Stop al mercato<br />

nordamericano<br />

TRASMISSIONI<br />

introduzione del cambio a 9 marce<br />

ulteriori applicazioni del cambio a 8 marce<br />

introduzione <strong>di</strong> cambi a doppia frizione a<br />

secco (DDCT - Dual Dry Clutch Transmission)<br />

VEICOLO<br />

lancio sul mercato <strong>di</strong> un veicolo che percorre<br />

40 miglia con un gallone<br />

estensione dell’utilizzo <strong>di</strong> acciai altoresistenziali<br />

(HSS) per ridurre il peso<br />

mantenendo alti livelli <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong><br />

performance strutturali<br />

introduzione del servosterzo elettrico<br />

introduzione <strong>di</strong> paratie mobili nelle prese d’aria<br />

<strong>di</strong> raffreddamento del motore per migliorare<br />

l’aero<strong>di</strong>namica del veicolo<br />

Maserati Introduzione e sviluppo <strong>di</strong> un portafoglio <strong>di</strong><br />

soluzioni tecnologiche <strong>di</strong>versificate:<br />

MOTORI<br />

nuova famiglia <strong>di</strong> motori (stu<strong>di</strong> sul downsizing<br />

e/o turbo)<br />

sistema Start&Stop<br />

TRASMISSIONI<br />

aumento dell’efficienza del cambio<br />

VEICOLO<br />

pneumatici a bassa resistenza al rotolamento<br />

materiali più leggeri ed ultraleggeri (es. porte<br />

in alluminio)<br />

aumento dell’efficienza aero<strong>di</strong>namica<br />

miglioramento della gestione termica e del<br />

raffreddamento<br />

ottimizzazione degli attriti e della lubrificazione<br />

introduzione <strong>di</strong> accessori intelligenti (Pulse<br />

Width Modulation Controller, Alternatore<br />

Intelligente)<br />

+6,4% <strong>di</strong> fuel economy (1) me<strong>di</strong>a per le vetture vendute<br />

negli Stati Uniti vs anno precedente<br />

Introdotta la tecnologia MultiAir su Chrysler Ypsilon<br />

Esteso il motore Pentastar V-6 a Jeep Wrangler<br />

Integrata la Fuel Saver Technology (<strong>di</strong>sattivazione<br />

cilindri) nell’80% dei motori V-8 venduti<br />

Introdotta la trasmissione a 8 marce su Chrysler 300<br />

e Dodge Charger<br />

Introdotta la trasmissione automatica a 6 marce sui<br />

veicoli Ram<br />

Introdotta la trasmissione automatica a 5 marce con<br />

il Pentastar V-6 su Jeep Wrangler<br />

Introdotto il sistema Start&Stop su Jeep Wrangler<br />

<strong>2011</strong> in Europa<br />

Estesa l’applicazione <strong>di</strong> assali ad alta efficienza e<br />

basso peso a Ram 1500, in aggiunta a Jeep Grand<br />

Cherokee e Dodge Durango<br />

Esteso l’uso <strong>di</strong> HSS (circa il 60% del peso della<br />

scocca) su Chrysler 300<br />

(vedere pagg. 93-98, 101-104)<br />

-6% <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 su tutti i veicoli equipaggiati<br />

con il nuovo motore da 4,7 litri (Quattroporte S,<br />

Quattroporte GTS, Granturismo S, Granturismo S<br />

Automatica, GranCabrio, GranCabrio Sport) vs modelli<br />

precedenti<br />

2014: +25% <strong>di</strong> fuel economy (1) vs gamma 2010<br />

proseguito lo sviluppo della nuova Quattroporte 2012: -30% <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 sulla nuova<br />

Quattroporte vs versione 2008<br />

(1) Si riferisce al consumo <strong>di</strong> combustibile in miglia per gallone che corrisponde, applicando un opportuno fattore <strong>di</strong> conversione, ai chilometri percorsi con un litro. Pertanto, l’aumento della fuel<br />

economy corrisponde a un incremento dell’efficienza del veicolo e a una riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2.<br />

17<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


18<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Ferrari Introduzione e sviluppo <strong>di</strong> un portafoglio <strong>di</strong><br />

soluzioni tecnologiche <strong>di</strong>versificate:<br />

MOTORI<br />

ottimizzazione della combustione<br />

riduzione dell’attrito e delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />

pompaggio<br />

stu<strong>di</strong>o su motori turbo<br />

<strong>di</strong>sattivazione cilindri<br />

TRASMISSIONI<br />

aumento dell’efficienza (pompa dell’olio<br />

<strong>di</strong> lubrificazione, sistema <strong>di</strong> controllo della<br />

pressione, 7 a marcia overdrive)<br />

VEICOLO<br />

introduzione dell’Alternatore Intelligente<br />

nuove tecnologie per la riduzione del peso<br />

(impiego <strong>di</strong> nuove leghe <strong>di</strong> alluminio ultraresistenziali,<br />

tecnologie innovative per le<br />

giunzioni, lastre in alluminio supersottili, ecc.)<br />

ottimizzazione della frenata per minimizzare le<br />

per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> energia e aumentare l’efficienza<br />

aeor<strong>di</strong>namica attiva<br />

Impegno: Promuovere l’utilizzo <strong>di</strong> fonti energetiche alternative e rinnovabili<br />

-30% <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 delle vetture vendute in<br />

Europa vs 2007<br />

-22% <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 sulla FF vs la 612 Scaglietti<br />

attraverso l’introduzione dell’overdrive, sistema <strong>di</strong><br />

controllo della pressione del Dual Clutch Transmission<br />

(DCT), sistemi frenanti carboceramici <strong>di</strong> seconda<br />

generazione (CCM), freni con cuscinetti in materiale<br />

organico (-10% nella <strong>di</strong>mensione dei <strong>di</strong>schi), kit HELE<br />

costituito da sistema Start&Stop, controllo continuo delle<br />

ventole motore, controllo continuo delle pompe benzina<br />

e controllo elettronico del compressore del sistema <strong>di</strong><br />

climatizzazione<br />

-20% <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 sulla 458 Spider con kit<br />

HELE vs F430 Spider<br />

-30 kg nel peso della Ferrari California 2012<br />

vs lo stesso modello del 2008<br />

Applicata l’aero<strong>di</strong>namica attiva alla 599XX<br />

(pacchetto evoluzione)<br />

(vedere pag. 97)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

e Chrysler Group<br />

Promozione sui principali mercati <strong>di</strong> almeno<br />

un modello a energia alternativa, in linea con le<br />

con<strong>di</strong>zioni socio-economiche ed energetiche<br />

locali:<br />

Metano (brand Natural Power) e GPL in Europa<br />

Flexfuel e TetraFuel in America Latina<br />

Valutazione e sperimentazione <strong>di</strong> altre soluzioni<br />

sostenibili per il futuro:<br />

trazione elettrica/ibrida per la mobilità urbana<br />

miscele metano-idrogeno<br />

biometano<br />

Mantenuta la leadership nel mercato dei veicoli a<br />

metano in Europa: 65% della quota <strong>di</strong> mercato con circa<br />

42.000 veicoli a metano venduti<br />

Gamma a metano più ampia d’Europa con 8 modelli<br />

Venduti oltre 736.000 veicoli <strong>Fiat</strong> Flexfuel e TetraFuel<br />

in Brasile (98% del mix <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta)<br />

(vedere pagg. 99-100)<br />

Avviato lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per una piccola vettura<br />

ibrida a uso urbano<br />

Avviato lo stu<strong>di</strong>o dei benefici tratti dall’utilizzo del<br />

biometano nei veicoli, compresa l’analisi <strong>di</strong> tecnologie<br />

per la produzione <strong>di</strong> biometano e delle migliori pratiche<br />

a livello europeo<br />

(vedere pagg. 88, 100)<br />

Iniziata la sperimentazione su strada <strong>di</strong> 20 <strong>Fiat</strong> Panda<br />

a miscela metano/idrogeno consegnate alla Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a<br />

Lanciati 105 pickup Ram Plug-In Hybrid Electric, parte<br />

della flotta <strong>di</strong>mostrativa <strong>di</strong> 140 veicoli in collaborazione<br />

con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti<br />

(vedere pag. 89)<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: -40% <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 vs gamma 2007<br />

2012: mantenimento della leadership nel mercato dei<br />

veicoli a metano in Europa<br />

2012: introduzione del motore bicilindrico (TwinAir)<br />

turbo a metano su nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

2013: estensione della tecnologia a metano su ulteriori<br />

modelli<br />

2012: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per una piccola vettura ibrida<br />

a uso urbano<br />

2012: proseguimento della sperimentazione su strada<br />

<strong>di</strong> 20 <strong>Fiat</strong> Panda metano/idrogeno consegnate alla<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a e valutazione dei risultati<br />

2012: lancio della <strong>Fiat</strong> 500 elettrica sul mercato<br />

statunitense


Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Chrysler Group Estensione del numero <strong>di</strong> Flexible Fuel Vehicle<br />

nel portafoglio prodotti, compatibili con miscele<br />

<strong>di</strong> benzina ed etanolo fino all’85% (E85)<br />

Ferrari Sperimentazione della trazione ibrida per la<br />

prima volta su vetture ad altissime prestazioni<br />

46% dei veicoli venduti negli Stati Uniti sono Flexible<br />

Fuel Vehicle<br />

(vedere pag. 100)<br />

2012: estensione del numero <strong>di</strong> Flexible Fuel Vehicle<br />

a circa 50% delle ven<strong>di</strong>te negli Stati Uniti e 70% dei<br />

modelli in gamma<br />

Sviluppo <strong>di</strong> una vettura ibrida in corso 2014: inizio della produzione<br />

Impegno: Promuovere l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie a basso impatto ambientale e incoraggiare i clienti a un comportamento ecologico<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Fornire ai clienti informazioni sulla<br />

manutenzione ecologica dei veicoli<br />

Fornire ai clienti informazioni sull’utilizzo<br />

ecoresponsabile dei veicoli<br />

Estensione dell’utilizzo del software eco:Drive<br />

attraverso:<br />

la sua introduzione su nuovi modelli/mercati<br />

la sua evoluzione per rendere più <strong>di</strong>vertente<br />

ed entusiasmante la guida ecologica<br />

(es. social network)<br />

Promozione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> guida ecoresponsabile<br />

per sensibilizzare i giovani patentan<strong>di</strong><br />

Esteso a ulteriori mercati (Austria, Portogallo,<br />

Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Germania,<br />

Regno Unito e Grecia) il programma <strong>di</strong> manutenzione<br />

Green CHECK-UP e continuata la campagna educativa<br />

per una guida responsabile<br />

Lanciato in <strong>di</strong>versi mercati il sito web<br />

www.genuineparts.fiatgroup.com de<strong>di</strong>cato al ruolo<br />

della manutenzione nella riduzione dell’impatto<br />

ambientale del veicolo<br />

Proseguita la <strong>di</strong>ffusione del software eco:Drive,<br />

anche su vetture a metano e su veicoli commerciali<br />

leggeri (dal lancio nel 2008, più <strong>di</strong> 82.000 utenti registrati<br />

con un risparmio stimato <strong>di</strong> 4.600 tonnellate <strong>di</strong> CO 2)<br />

Eco:Drive <strong>di</strong>sponibile su nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

Eco:Drive esteso a Stati Uniti, Canada e Brasile<br />

Presentata la prima versione <strong>di</strong> eco:Drive Mobile che<br />

rende <strong>di</strong>sponibili i dati su smartphone<br />

Rinnovata la partecipazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> e Magneti Marelli<br />

al progetto EcoPatente realizzato da Legambiente per<br />

educare i giovani iscritti alle Scuole Guida italiane a un<br />

uso ecoresponsabile dell’auto<br />

Progetto EcoPatente esteso alla Spagna<br />

(vedere pagg. 105-106)<br />

2012-2013: proseguimento del programma<br />

2012: lancio <strong>di</strong> eco:Drive Live che rende <strong>di</strong>sponibili in<br />

tempo reale i dati sulla guida ecologica<br />

2012: <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> eco:Drive sull’intera gamma <strong>Fiat</strong><br />

equipaggiata con Blue&Me<br />

2012: rinnovo della partecipazione al progetto<br />

EcoPatente in Italia<br />

19<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


20<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Emissioni inquinanti e acustiche<br />

Impegno: Ridurre al minimo le emissioni inquinanti<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

e Chrysler Group<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Anticipazione delle normative sulle emissioni<br />

inquinanti (es. NOx, particolato) attraverso lo<br />

sviluppo e l’introduzione <strong>di</strong> nuove soluzioni<br />

tecnologiche<br />

Tutti i veicoli commerciali leggeri FGA <strong>di</strong>sponibili con<br />

motori conformi alla normativa Euro 5, in aggiunta a tutte<br />

le vetture già <strong>di</strong>sponibili dal 2010 (vedere pag. 105)<br />

Chrysler Group Circa 40% dei veicoli Heavy Light Duty Truck (1) <strong>di</strong><br />

Chrysler Group venduti negli Stati Uniti conformi alla<br />

normativa Mobile Source Air Toxics della Environmental<br />

Protection Agency (EPA), rispetto al requisito minimo del<br />

25% richiesto nella fase iniziale (vedere pag. 105)<br />

Impegno: Ridurre le emissioni acustiche<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Interventi sulle emissioni acustiche del<br />

propulsore (rumorosità motore, trasmissione e<br />

sistemi ausiliari) e del rotolamento degli pneumatici<br />

(preservando le caratteristiche <strong>di</strong>namiche)<br />

Impegno: Contribuire a migliorare la gestione del traffico<br />

-2,5 dBA me<strong>di</strong> <strong>di</strong> emissioni acustiche del propulsore<br />

della nuova <strong>Fiat</strong> Panda 1.3 Multijet durante la fase<br />

d’accelerazione vs la precedente Panda 1.3 Multijet<br />

-3 dBA me<strong>di</strong> <strong>di</strong> rumore da rotolamento a frequenze<br />

me<strong>di</strong>o-alte della nuova Lancia Ypsilon 1.3 Multijet vs la<br />

precedente Ypsilon 1.3 Multijet<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Miglioramento dell’accesso e della qualità del<br />

sistema <strong>di</strong> informazione sul traffico<br />

Introdotto il servizio <strong>di</strong> informazioni sul traffico in tempo<br />

reale (basato sui <strong>di</strong>spositivi Blue&Me TomTom2) sui<br />

modelli <strong>Fiat</strong> nuova Panda, 500, Punto, Qubo, Doblò, Alfa<br />

Romeo MiTo, Giulietta, su nuova Lancia Ypsilon e su <strong>Fiat</strong><br />

Professional Ducato<br />

Blue&Me <strong>di</strong>sponibile su tutta la nuova gamma in<br />

Europa (tranne <strong>Fiat</strong> Freemont, Lancia Thema e Lancia<br />

Voyager)<br />

Venduti 2 milioni <strong>di</strong> veicoli dotati <strong>di</strong> Blue&Me dal suo<br />

lancio<br />

Uconnect <strong>di</strong>sponibile su <strong>Fiat</strong> Freemont, Lancia<br />

Thema e Lancia Voyager<br />

(vedere pag. 103)<br />

Chrysler Group Servizio SiriusXM Traffic <strong>di</strong>sponibile negli Stati Uniti<br />

su circa 40% dei Model Year <strong>2011</strong> (2) venduti dotati <strong>di</strong><br />

sistema <strong>di</strong> navigazione<br />

(vedere pag. 103)<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2014: tutte le vetture a benzina immatricolate in Europa<br />

con motori conformi alla normativa Euro 6<br />

Nota: le scadenze <strong>di</strong> legge per la normativa Euro 6 sono<br />

1 settembre 2014 per le nuove omologazioni e 1 settembre 2015<br />

per le nuove immatricolazioni<br />

2013: 40% delle versioni (modello-motore) delle vetture<br />

FGA conformi in anticipo alla normativa Euro 6<br />

2012: superamento dei requisiti della normativa Mobile<br />

Source Air Toxics, con adeguamento anticipato per i<br />

veicoli Heavy Light Duty Truck (1) alle percentuali previste<br />

per la fase iniziale<br />

Nota: la scadenza <strong>di</strong> legge per il 100% dei veicoli venduti è la fine<br />

del 2014<br />

2013: -4% me<strong>di</strong>o (corrispondente a -3 dBA) <strong>di</strong> emissioni<br />

acustiche dei nuovi propulsori <strong>di</strong>esel vs quelli 2010<br />

2013: -3% me<strong>di</strong>o (corrispondente a -2 dBA) <strong>di</strong> emissioni<br />

acustiche dei nuovi propulsori benzina vs quelli 2010<br />

2013: -3% me<strong>di</strong>o (corrispondente a -2 dBA) <strong>di</strong> rumore<br />

da rotolamento a frequenze me<strong>di</strong>o-alte dei nuovi modelli<br />

vs quelli 2010<br />

2012: 100% della gamma in Europa dotata <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spositivi Blue&Me e Uconnect per l’informazione e<br />

l’intrattenimento (infotainment)<br />

2012: introduzione <strong>di</strong> una nuova generazione della<br />

piattaforma <strong>di</strong> infotainment Uconnect, integrata con<br />

eco:Drive<br />

(1) Veicoli con caratteristiche specifiche definite dall’ente statunitense Environmental Protection Agency - EPA.<br />

(2) Per Model Year si intende l’anno utilizzato per designare un modello, in<strong>di</strong>pendentemente dall’anno in cui il veicolo è stato effettivamente prodotto, con il presupposto che il periodo <strong>di</strong> produzione<br />

non superi i 24 mesi.


Recuperare Riciclare Riutilizzare<br />

Impegno: Estendere l’uso della metodologia Life Cycle Assessment (LCA)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Analisi degli impatti ambientali dei componenti<br />

e/o dei processi produttivi<br />

Applicata l’analisi LCA ai materiali naturali<br />

(biopolimeri e fibre naturali) impiegati all’interno dei<br />

veicoli<br />

Continuata l’analisi LCA dei processi <strong>di</strong><br />

pre-verniciatura delle scocche, con il confronto dal<br />

punto <strong>di</strong> vista tossicologico delle sostanze chimiche<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente usate, con migliori alternative<br />

Analizzati i risultati del questionario per valutare<br />

l’applicazione dell’analisi LCA da parte dei principali<br />

fornitori<br />

Sviluppato questionario per selezionati fornitori <strong>di</strong><br />

primo livello (Tier 1), al fine <strong>di</strong> valutare la loro sensibilità<br />

alle tematiche LCA e la loro <strong>di</strong>sponibilità a collaborare a<br />

progetti specifici<br />

(vedere pag. 111)<br />

2013: analisi LCA per materiali naturali (biopolimeri e<br />

fibre naturali) impiegati in altre applicazioni veicolo<br />

2012: conclusione dell’analisi LCA dei processi <strong>di</strong><br />

pre-verniciatura e confronto tra l’impiego <strong>di</strong> sostanze<br />

chimiche tra<strong>di</strong>zionali con altre più innovative<br />

2015: coinvolgimento <strong>di</strong> fornitori selezionati in progetti<br />

comuni <strong>di</strong> ricerca e sviluppo, basati sull’analisi LCA e<br />

in<strong>di</strong>rizzati alla valutazione degli impatti ambientali <strong>di</strong><br />

componenti veicolo strategici<br />

Impegno: Recepire la normativa REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) con focus sulle SVHC (Substances of Very High Concern)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Definizione delle modalità operative <strong>di</strong> gestione<br />

della normativa REACH e in<strong>di</strong>viduazione delle<br />

criticità<br />

Realizzato un sito intranet per la comunicazione<br />

interna sul contenuto della normativa REACH<br />

2012: sviluppo <strong>di</strong> un software per la gestione integrata<br />

<strong>di</strong> tutti gli adempimenti previsti dalla normativa REACH<br />

(notifica SVHC, registrazioni, schede sicurezza, ecc.)<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

2014: coinvolgimento dei fornitori nalla definizione <strong>di</strong><br />

Automobiles (FGA)<br />

strategie per l’eliminazione delle SVHC<br />

Chrysler Group<br />

Mantenimento <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> controllo per<br />

la riduzione o eliminazione delle SVHC<br />

(Sostanze ad alto rischio)<br />

Condotta indagine sulle SVHC presenti nei<br />

componenti dei veicoli<br />

(vedere pag. 109)<br />

2015: valutazione <strong>di</strong> alternative per la graduale<br />

eliminazione delle SVHC e per l’impiego <strong>di</strong> sostanze<br />

sostitutive<br />

Impegno: Aumentare l’utilizzo <strong>di</strong> materiali riciclati, naturali e rinnovabili e <strong>di</strong> componenti rigenerati<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei componenti in cui è possibile<br />

utilizzare materiali riciclati<br />

Monitoraggio dei materiali riciclati nei componenti<br />

Ampliamento dell’uso <strong>di</strong> materiali naturali e<br />

rinnovabili<br />

Chrysler Group Ampliamento dell’uso <strong>di</strong> materiali riciclati in<br />

componenti <strong>di</strong> plastica<br />

Ampliamento dell’uso <strong>di</strong> materiali riciclati per le<br />

schiume dei se<strong>di</strong>li<br />

Vinto il 41° SPE Innovation Award for automotive<br />

plastics (sezione Ambiente) per nuove applicazioni <strong>di</strong><br />

PA 10/10 (ottenuta da risorse rinnovabili sulle tubature<br />

dei motori <strong>di</strong>esel)<br />

(vedere pag. 108)<br />

Utilizzato nylon riciclato nei coperchi dei colletori 2012: utilizzo <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> post-consumo riciclati nei<br />

rivestimenti passaruota<br />

Impiegata schiuma riciclata per i se<strong>di</strong>li <strong>di</strong> Jeep Grand<br />

Cherokee e <strong>di</strong> Dodge Durango<br />

(vedere pag. 107)<br />

2012: utilizzo almeno del 5% <strong>di</strong> risorse riciclate e<br />

rinnovabili nei se<strong>di</strong>li dei nuovi veicoli del segmento delle<br />

compatte, a partire da Dodge Dart<br />

21<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


22<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Sviluppo <strong>di</strong> sistemi eco-design per supportare<br />

i progettisti nella scelta dei materiali riciclati,<br />

naturali e rinnovabili<br />

Impegno: Aumentare la percentuale <strong>di</strong> recuperabilità del parco circolante<br />

Sviluppato questionario per fornitori <strong>di</strong> primo<br />

livello (Tier 1) al fine <strong>di</strong> sensibilizzarli sull’utilizzo <strong>di</strong><br />

prodotti riciclati e <strong>di</strong> coinvolgere i fornitori stessi<br />

nell’implementazione <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong> eco-design<br />

specifico per il settore automotive<br />

(vedere pag. 111)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Sviluppo <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> demolitori autorizzati<br />

qualificati<br />

Ottimizzazione del recupero energetico dei<br />

veicoli a fine vita<br />

Approvvigionamento etico <strong>di</strong> materie prime<br />

Avviata la valutazione dei demolitori aderenti alla rete<br />

FGA in Italia<br />

+7% vs 2010 del numero dei demolitori aderenti alla<br />

rete FGA in Italia (290) che gestiscono i veicoli <strong>di</strong> FGA e<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group<br />

Migliorata la copertura geografica della rete<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2013: sviluppo <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong> eco-design<br />

specifico per il settore automotive<br />

2015: integrazione con analisi LCA <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong><br />

eco-design specifico per il settore automotive<br />

2014: completamento della valutazione dei demolitori<br />

aderenti alla rete FGA in Italia per garantire l’85% <strong>di</strong><br />

riciclabilità nel 2015<br />

2012: espansione fino a 300 del numero dei demolitori<br />

aderenti alla rete FGA in Italia che gestiscono i veicoli <strong>di</strong><br />

FGA e <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

2012: 25% dei demolitori aderenti alla rete FGA in Italia<br />

dotati <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> qualità o ambientale<br />

Sviluppata rete de<strong>di</strong>cata <strong>di</strong> 81 demolitori in Turchia 2012: rafforzamento delle attività relative ai veicoli a<br />

fine vita almeno in uno dei mercati principali (Francia),<br />

ampliando il numero <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> raccolta (+15% vs <strong>2011</strong>)<br />

Realizzato impianto industriale pilota per il recupero<br />

energetico dal residuo <strong>di</strong> frantumazione dei veicoli a fine<br />

vita (fluff)<br />

(vedere pagg. 108-110)<br />

Impegno: Sviluppare una politica per l’approvvigionamento etico e migliorare la tracciabilità dei minerali <strong>di</strong> conflitto (1)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Sviluppo <strong>di</strong> una metodologia per ren<strong>di</strong>contare<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> alcuni minerali che potrebbero<br />

provenire da regioni <strong>di</strong> conflitto (es. Repubblica<br />

Democratica del Congo)<br />

Impegno: Definire una strategia per la sostituzione <strong>di</strong> materie prime critiche<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Attuazione <strong>di</strong> piani per limitare l’utilizzo <strong>di</strong><br />

materie prime critiche (come definito dalla UE,<br />

es. terre rare) nei componenti automotive<br />

(1) I minerali <strong>di</strong> conflitto sono quei minerali estratti in aree geografiche soggette a conflitti armati e in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> abuso dei <strong>di</strong>ritti umani.<br />

2013: sviluppo <strong>di</strong> un ulteriore progetto pilota de<strong>di</strong>cato<br />

al recupero energetico da veicoli a fine vita<br />

2012: ren<strong>di</strong>contazione <strong>di</strong> componenti e <strong>di</strong> fornitori che<br />

utilizzano minerali che potrebbero provenire da regioni <strong>di</strong><br />

conflitto (es. Repubblica Democratica del Congo)<br />

2013: valutazione delle opportunità per il riciclaggio<br />

e/o sostituzione <strong>di</strong> materie prime critiche utilizzate nei<br />

componenti automotive


Sicurezza dei prodotti<br />

Impegno: Continuare a migliorare la sicurezza preventiva, attiva e passiva dei veicoli<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Utilizzo <strong>di</strong> applicativi a bordo veicolo dotati <strong>di</strong><br />

nuova interfaccia uomo-macchina (HMI) con<br />

integrazione <strong>di</strong> funzionalità per la sicurezza del<br />

veicolo<br />

Disponibili vivavoce e sistema Voice Control per la<br />

selezione dei numeri telefonici su tutti i nuovi modelli<br />

(<strong>Fiat</strong>: Freemont, nuova Panda; Lancia: Voyager, Thema,<br />

nuova Ypsilon) (vedere pag. 199)<br />

Chrysler Group Disponibile vivavoce su tutti i modelli<br />

(vedere pag. 199)<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Fornire ai clienti informazioni sul ruolo della<br />

manutenzione per la sicurezza dei veicoli<br />

Fornire una gamma <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> assistenza<br />

alla guida:<br />

Collision mitigation<br />

Controllo adattivo della velocità<br />

(Adaptive Cruise Control - ACC)<br />

Sistema <strong>di</strong> avvertimento cambio corsia<br />

(Lane Departure Warning - LDW)<br />

Blind-spot Monitoring (BSM)<br />

Rear Cross Path Detection<br />

Telecamera posteriore<br />

Controllo attivo dei fari (AFS)<br />

Aumento degli standard <strong>di</strong> sicurezza per<br />

bambini e pedoni<br />

Simulazione <strong>di</strong> incidenti per ottimizzare la<br />

sicurezza dei veicoli in base a dati reali<br />

Integrati controlli sulla sicurezza nel programma<br />

Summer Check-Up e proposte offerte speciali per<br />

l’acquisto <strong>di</strong> componenti per la sicurezza del veicolo<br />

Introdotte informazioni sulla sicurezza nel libretto<br />

d’uso e <strong>di</strong> manutenzione dei modelli <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Punto Evo,<br />

nuova Panda, Freemont, <strong>di</strong> Alfa Romeo MiTo, e <strong>di</strong> nuova<br />

Lancia Ypsilon<br />

(vedere pagg. 198-199)<br />

Lanciato su <strong>di</strong>versi mercati il sito web<br />

www.genuineparts.fiatgroup.com, con informazioni sul<br />

ruolo della manutenzione per la sicurezza dei veicoli<br />

5 stelle Euro NCAP ottenute da: Lancia Thema e <strong>Fiat</strong><br />

Freemont (in aggiunta a <strong>Fiat</strong> 500, Bravo, Grande Punto,<br />

Alfa Romeo Giulietta, MiTo, 159 e Lancia Delta)<br />

Sviluppo del low-speed collision mitigation<br />

Introdotti ACC, BSM, Rear Cross Path Detection e<br />

AFS su Lancia Thema<br />

Introdotti BSM e sistema <strong>di</strong> rilevamento incrocio<br />

veicoli in retromarcia su Lancia Voyager<br />

Telecamera posteriore <strong>di</strong>sponibile su <strong>Fiat</strong> Freemont,<br />

su Lancia Thema e su Lancia Voyager<br />

Seggiolino innovativo per bambini <strong>di</strong>sponibile su<br />

nuova <strong>Fiat</strong> Panda e su nuova Lancia Ypsilon<br />

Introdotta struttura frontale omogenea ad<br />

assorbimento <strong>di</strong> energia su nuova <strong>Fiat</strong> Panda e<br />

su nuova Lancia Ypsilon<br />

Introdotta nuova archittetura cofano <strong>di</strong> Alfa Romeo<br />

Giulietta su nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

Disponibile Sistema <strong>di</strong> Protezione Attiva dei Pedoni<br />

su <strong>Fiat</strong> Freemont, su Lancia Thema e su Lancia Voyager<br />

Creata l’unità Product Safety & Innovation, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> simulare le <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> incidenti accaduti<br />

realmente al fine <strong>di</strong> ottimizzare la progettazione dei<br />

sistemi <strong>di</strong> sicurezza<br />

(vedere pagg. 193-197)<br />

2012: introduzione del sistema Voice Control su tutti i<br />

nuovi modelli<br />

2013: introduzione <strong>di</strong> nuove funzionalità per la<br />

connettività<br />

2012–2013: proseguimento del programma<br />

2012–2013: proseguimento del programma<br />

2012: 5 stelle Euro NCAP per i nuovi modelli nei<br />

segmenti delle vetture me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong><br />

2012: introduzione del low-speed collision mitigation<br />

nel segmento delle vetture mini e small e dell’ACC nel<br />

segmento delle vetture compatte e gran<strong>di</strong><br />

2012: <strong>di</strong>sponibilità del seggiolino innovativo per<br />

bambini su tutti i nuovi modelli<br />

2012: estensione della struttura frontale omogenea<br />

ad assorbimento <strong>di</strong> energia a tutti i nuovi modelli<br />

2012: utilizzo architettura cofano <strong>di</strong> Alfa Romeo<br />

Giulietta su tutti i nuovi modelli<br />

2012: simulazione e analisi <strong>di</strong> almeno 20 incidenti veri<br />

23<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


24<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Chrysler Group Ampliamento nell’offerta <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> sicurezza<br />

preventiva, attiva e passiva ad ulteriori modelli ed<br />

introduzione <strong>di</strong> nuove funzionalità<br />

Sviluppo <strong>di</strong> nuovi sistemi <strong>di</strong> sicurezza per veicoli<br />

elettrici<br />

Maserati Fornire una gamma <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> assistenza alla<br />

guida:<br />

Vehicle Dynamic Control (VDC) <strong>di</strong> ultima<br />

generazione<br />

Skyhook - sospensioni a controllo attivo dello<br />

smorzamento<br />

proiettori anteriori adattivi e fari allo xeno (AFX)<br />

Brake Prefill<br />

protezioni attive antiribaltamento<br />

Ferrari Trasferimento <strong>di</strong> tecnologia dall’esperienza in<br />

Formula 1 alle vetture stradali, in termini <strong>di</strong> sistemi<br />

veicolo e controllo <strong>di</strong>namica<br />

Progetti <strong>di</strong> ricerca in collaborazione con<br />

giovani laureati o laurean<strong>di</strong> per l’evoluzione<br />

dell’interfaccia uomo-macchina<br />

Impegno: Continuare a migliorare la qualità dell’aria all’interno dell’abitacolo<br />

Disponibili la telecamera posteriore su Ram Truck, su<br />

Dodge Grand Caravan, Journey, Charger, Durango, su<br />

Jeep Grand Cherokee, su Chrysler Town & Country e i<br />

sensori <strong>di</strong> parcheggio posteriori sugli stessi modelli oltre<br />

alla Jeep Liberty<br />

Disponibile su Jeep Grand Cherokee e su Chrysler<br />

300 in alcuni mercati i sensori <strong>di</strong> parcheggio anteriori<br />

Esteso su Chrysler 300 il pacchetto standard <strong>di</strong><br />

sicurezza SafetyTec, la telecamera posteriore e il sistema<br />

<strong>di</strong> controllo adattivo della velocità<br />

Disponibile BSM e Rear Cross Path Detection su<br />

Dodge Grand Caravan e Durango, su Chrysler 300 e<br />

Town & Country e su Jeep Grand Cherokee<br />

Esteso sistema antiribaltamento a Dodge Durango e<br />

a Jeep Grand Cherokee<br />

Disponibile Forward Collision Warning su Dodge<br />

Charger, Chrysler 300, Jeep Grand Cherokee e Dodge<br />

Durango<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: estensione <strong>di</strong> ACC, BSM, Rear Cross Path<br />

Detection e cinture <strong>di</strong> sicurezza adattive ad ulteriori<br />

modelli<br />

2013: introduzione <strong>di</strong> una gamma <strong>di</strong> nuove funzionalità<br />

<strong>di</strong> sicurezza attiva<br />

Integrato Smart brake sul 100% dei veicoli<br />

(vedere pagg. 195-196)<br />

2012: progettazione <strong>di</strong> nuovi sistemi <strong>di</strong> sicurezza<br />

specifici per i veicoli elettrici<br />

Introdotto sistema <strong>di</strong> assistenza alla frenata<br />

(Hydraulic Brake Assistant - HBA) su tutti i modelli<br />

Disponibili sospensioni a controllo attivo dello<br />

smorzamento (Skyhook) su tutti i modelli<br />

Disponibili protezioni attive antiribaltamento su tutte<br />

le versioni GranCabrio<br />

Introdotti sulla FF:<br />

sistema 4RM (quattro ruote motrici)<br />

sistemi frenanti carboceramici <strong>di</strong> seconda<br />

generazione (CCM) con cuscinetti <strong>di</strong> materiale<br />

organico<br />

sospensioni a Controllo Magnetoreologico <strong>di</strong> terza<br />

generazione (SCM3) (vedere pag. 197)<br />

Eseguito test sulla correlazione tra i dati tecnici del<br />

veicolo e i dati biometrici del guidatore<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Minimizzazione delle emissioni <strong>di</strong> Composti<br />

Organici Volatili (COV) all’interno dell’abitacolo<br />

Analizzate nuove metodologie per misurare<br />

l’inquinamento all’interno dell’abitacolo<br />

2012: introduzione dei sistemi AFX e Brake Prefill sulla<br />

nuova Maserati Quattroporte<br />

2012: in corso<br />

2013: rilevamento in tempo reale dei dati biometrici del<br />

guidatore<br />

2013: analisi e sperimentazione <strong>di</strong> nuove tecnologie<br />

per misurare i COV nei componenti


Impegno: Promuovere l’innovazione per integrare i sistemi <strong>di</strong> sicurezza attiva/passiva con tecnologie <strong>di</strong> infomobilità<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> Sviluppo <strong>di</strong> tecnologie <strong>di</strong> comunicazione<br />

wireless tra veicoli (V2V - Vehicle to Vehicle) e<br />

tra veicoli e infrastruttura stradale (V2I - Vehicle<br />

to Infrastructure) per promuovere la sicurezza<br />

stradale<br />

Magneti Marelli Miglioramento delle prestazioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

stradale tramite l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie telematiche<br />

e dei servizi <strong>di</strong> infomobilità:<br />

segnalazione dell’avvicinamento del veicolo a<br />

cantieri stradali e ad aree ad alta incidentalità<br />

visualizzazione della segnaletica stradale<br />

attraverso sistemi a bordo veicolo<br />

Fabbriche (1)<br />

Cultura ambientale<br />

Impegno: Diffondere la cultura ambientale all’interno del Gruppo<br />

Pre<strong>di</strong>sposti 3 veicoli per la sperimentazione su<br />

strada, equipaggiati con tecnologie V2V e V2I<br />

Sviluppata metodologia per una più completa<br />

sperimentazione su strada<br />

(vedere pag. 86)<br />

Sviluppato prototipo <strong>di</strong> sistema telematico,<br />

nell’ambito del progetto Easy Rider, che avverte i<br />

guidatori quando si stanno avvicinando a punti ad alta<br />

incidentalità<br />

Sviluppata achitettura a bordo veicolo per la<br />

comunicazione V2I in collaborazione con Centro<br />

Ricerche <strong>Fiat</strong>, come parte del progetto finanziato<br />

EcoMove<br />

Sviluppati moduli software per il riconoscimento dei<br />

messaggi <strong>di</strong> incidente che provengono da un simulatore<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Formulazione e <strong>di</strong>ffusione delle Linee Guida<br />

Ambientali aggiornate<br />

Preparazione e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> un kit formativo per<br />

il personale specializzato che opera nel sistema<br />

<strong>di</strong> gestione ambientale<br />

Aggiornamento della piattaforma intranet <strong>di</strong><br />

Gruppo per migliorare lo scambio <strong>di</strong> migliori<br />

pratiche con Chrysler Group<br />

Impegno: Ampliare e consolidare il sistema <strong>di</strong> gestione dei Key Performance In<strong>di</strong>cator (KPI) ambientali<br />

2013: sperimentazione su strada, nell’ambito del<br />

progetto europeo DRIVE C2X, <strong>di</strong> una gamma <strong>di</strong><br />

veicoli per valutare l’affidabilità delle tecnologie <strong>di</strong><br />

comunicazione V2V e V2I a seguito dei primi risultati del<br />

progetto SAFESPOT<br />

2013: valutazione dell’applicazione <strong>di</strong> ulteriori funzioni<br />

V2V e V2I in aree ad alta incidentalità<br />

2013: realizzazione a Torino, nell’ambito del<br />

progetto Easy Rider, dei primi <strong>di</strong>mostratori basati sulla<br />

comunicazione V2I per la visualizzazione a bordo<br />

veicolo della segnaletica stradale e delle aree ad alta<br />

incidentalità<br />

Nota: termine prorogato a causa della riprogrammazione del<br />

progetto che ha impattato su tutti i partner<br />

2012: aggiornamento delle Linee Guida Ambientali per<br />

dare più enfasi all’importanza della gestione delle acque<br />

e per integrare la preesistente Politica Ambientale <strong>di</strong><br />

Chrysler Group<br />

Kit formativo <strong>di</strong>ffuso in tutti gli stabilimenti in Italia 2012: <strong>di</strong>ffusione del kit formativo in tutti gli stabilimenti<br />

nel mondo<br />

Iniziato lo sviluppo dei requisiti <strong>di</strong> aggiornamento 2013: estensione della piattaforma per comprendere<br />

anche il perimetro <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Implementazione <strong>di</strong> una nuova applicazione IT<br />

per raccogliere e gestire i dati <strong>di</strong> Ambiente, Salute<br />

e Sicurezza<br />

Definite specifiche tecniche/funzionali per la nuova<br />

applicazione<br />

Ampliato il numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance<br />

monitorati, con riferimento a acqua e rifiuti (domanda<br />

chimica <strong>di</strong> ossigeno, domanda biochimica <strong>di</strong> ossigeno,<br />

concentrazione <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> sospesi totali e rifiuti speciali<br />

pericolosi per unità)<br />

2013: implementazione della nuova applicazione<br />

2013: ampliamento del numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong><br />

performance monitorati<br />

(1) Nella sezione fabbriche il termine “Chrysler” in<strong>di</strong>ca gli stabilimenti <strong>di</strong> carrozzeria e stampaggio <strong>di</strong> Chrysler Group, per coerenza con il perimetro delle attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

25<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


26<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Impegno: Ottimizzare il Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale del Gruppo<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Estensione delle certificazioni secondo lo<br />

standard ISO 14001<br />

Adozione del sistema World Class<br />

Manufacturing (WCM), considerato tra i migliori<br />

standard a livello mon<strong>di</strong>ale<br />

Impegno: Ottimizzare le performance ambientali del Gruppo<br />

139 stabilimenti certificati secondo la norma ISO<br />

14001 (inclusi tutti gli stabilimenti esistenti in Europa nel<br />

2010), rappresentanti complessivamente il 97,3% del<br />

fatturato industriale (1) del Gruppo<br />

Adottato il sistema WCM in stabilimenti che<br />

rappresentano il 97% dei costi totali <strong>di</strong> trasformazione:<br />

14 stabilimenti hanno raggiunto il livello bronzo, 7 il livello<br />

argento<br />

(vedere pagg. 114-116)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Ottimizzazione della gestione delle acque in<br />

entrata e in uscita in funzione delle caratteristiche<br />

del Paese in cui opera lo stabilimento, anche<br />

attraverso la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> specifiche Linee Guida<br />

Formulate e <strong>di</strong>ffuse le Linee Guida sulla Gestione<br />

delle Acque in <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA), Maserati,<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain, Magneti Marelli, Comau, Teksid<br />

-22,8% vs 2009 del consumo d’acqua per veicolo<br />

prodotto presso gli stabilimenti FGA nel mondo<br />

(da 5,84 a 4,51 m 3 /veicolo) e -15,9% vs 2010<br />

(da 5,36 a 4,51 m 3 /veicolo); -20% vs 2010 del consumo<br />

d’acqua per veicolo prodotto presso gli stabilimenti<br />

Chrysler nel mondo (da 4,53 a 3,62 m 3 /veicolo)<br />

Adottate misure atte a migliorare il ricircolo e il<br />

riutilizzo delle acque in 13 stabilimenti localizzati in aree<br />

dove l’acqua è una risorsa scarsa<br />

97,4% l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricircolo delle acque per gli<br />

stabilimenti FGA nel mondo<br />

Stabilito target per la qualità dell’acqua per <strong>Fiat</strong><br />

Powertrain, Comau e Teksid, in aggiunta a FGA e<br />

Magneti Marelli<br />

(vedere pagg. 119-121)<br />

(1) Per fatturato industriale si intendono i ricavi <strong>di</strong>rettamente riconducibili all’attività degli stabilimenti controllati dal Gruppo.<br />

(2) Poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009, i target relativi a Chrysler Group utilizzano come riferimento l’anno 2010.<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: certificazione ISO 14001 per tutti gli stabilimenti<br />

esistenti nel mondo nel <strong>2011</strong><br />

2012: <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> Linee Guida sulla Gestione delle<br />

Acque in Chrysler Group<br />

2014: fino a -40% vs 2009 (2) del consumo d’acqua<br />

per valori unitari presso gli stabilimenti del Gruppo nel<br />

mondo (con obiettivi specifici per i vari settori)<br />

Nota: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2012: proseguimento della valutazione del rischio<br />

legato alla scarsità <strong>di</strong> risorse idriche per tutti gli<br />

stabilimenti localizzati in aree critiche e adozione <strong>di</strong><br />

misure adeguate per il riutilizzo e il ricircolo delle acque<br />

2012: definizione <strong>di</strong> obiettivi specifici per i livelli <strong>di</strong><br />

metalli pesanti nelle acque <strong>di</strong> scarico<br />

2012: mantenimento dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricircolo delle acque<br />

per FGA al <strong>di</strong> sopra del 95% e definizione <strong>di</strong> un obiettivo<br />

specifico per Chrysler<br />

2014: mantenimento dei livelli <strong>di</strong> domanda biochimica<br />

<strong>di</strong> ossigeno (BOD), domanda chimica <strong>di</strong> ossigeno (COD)<br />

e soli<strong>di</strong> sospesi totali (TSS) nelle acque scaricate dagli<br />

stabilimenti del Gruppo nel mondo al <strong>di</strong> sotto dei livelli<br />

richiesti dalle normative locali, anche successivamente<br />

alla riduzione del consumo d’acqua<br />

Note: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità


Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Ottimizzazione della gestione dei rifiuti in<br />

funzione delle caratteristiche del Paese in cui<br />

opera lo stabilimento<br />

Applicazione delle migliori tecnologie <strong>di</strong>sponibili<br />

per la riduzione <strong>di</strong> Composti Organici Volatili<br />

(COV) negli impianti <strong>di</strong> verniciatura<br />

Limitazione del rumore esterno prodotto dagli<br />

stabilimenti<br />

Formulazione delle Linee Guida per conoscere<br />

e salvaguardare le specie protette e la<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

Riduzione dell’utilizzo <strong>di</strong> sostanze nocive per<br />

lo strato <strong>di</strong> ozono (Ozone-Depleting Substances<br />

- ODS) e <strong>di</strong> altre sostanze <strong>di</strong> particolare rilevanza<br />

per la salute e l’ambiente (SPR) negli stabilimenti<br />

del Gruppo nel mondo<br />

Conformità alle normative internazionali<br />

(es. REACH, TRA) sull’uso <strong>di</strong> sostanze<br />

potenzialmente pericolose nei processi produttivi<br />

Eliminazione <strong>di</strong> macchinari contenenti<br />

Policlorobifenili (PCB) negli stabilimenti del<br />

Gruppo nel mondo<br />

67,2% dei rifiuti recuperati negli stabilimenti del<br />

Gruppo nel mondo con <strong>di</strong>fferenziazioni tra i settori (es.<br />

95,3% per <strong>Fiat</strong> Group Automobiles - FGA, 95,9% per<br />

Chrysler)<br />

-1,4% vs 2009 i rifiuti generati per veicolo prodotto negli<br />

stabilimenti FGA nel mondo (da 199,1 a 196,3 kg/veicolo)<br />

e -6% vs 2010; +0,6% vs 2010 i rifiuti generati per veicolo<br />

prodotto presso gli stabilimenti Chrysler nel mondo<br />

(da 218,5 a 219,9 kg/veicolo)<br />

-9,2% vs 2009 i rifiuti speciali pericolosi generati per<br />

veicolo prodotto negli stabilimenti FGA nel mondo<br />

(da 7,6 a 6,9 kg/veicolo) e -32,4% vs 2010; -39,3%<br />

vs 2010 i rifiuti speciali pericolosi generati per veicolo<br />

prodotto presso gli stabilimenti Chrysler nel mondo<br />

(da 2,8 a 1,7 kg/veicolo)<br />

(vedere pagg. 122-124)<br />

-2,9% vs 2009 le emissioni <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> COV<br />

derivanti dai processi <strong>di</strong> verniciatura scocche negli<br />

stabilimenti FGA nel mondo (da 44,3 a 43 g/m 2 ) e -0,9%<br />

vs 2010; -3,1% vs 2010 le emissioni <strong>di</strong> COV derivanti<br />

dai processi <strong>di</strong> verniciatura scocche negli stabilimenti<br />

Chrysler nel mondo (da 19,5 a 18,9 g/m 2 ) (vedere pag. 118)<br />

Formulate e <strong>di</strong>ffuse le Linee Guida per la<br />

progettazione e l’acquisto <strong>di</strong> nuovi macchinari per<br />

limitare il rumore esterno (vedere pag. 124)<br />

Integrata una analisi preliminare nella metodologia<br />

<strong>Fiat</strong> Group Bio<strong>di</strong>versity Value Index<br />

Valutazione <strong>di</strong> iniziative attuate in base alla <strong>Fiat</strong><br />

Group Bio<strong>di</strong>versity Value Index e definito un nuovo piano<br />

d’azione per gli stabilimenti <strong>Fiat</strong> Powertrain a Verrone<br />

(Biella) e Magneti Marelli a Venaria Reale (Torino)<br />

2012: formulazione e <strong>di</strong>ffusione delle Linee Guida per la<br />

Gestione dei Rifiuti<br />

2014: fino a 95% <strong>di</strong> rifiuti recuperati negli stabilimenti del<br />

Gruppo nel mondo (con obiettivi specifici per i vari settori)<br />

Note: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2014: fino a -20% vs 2009 (1) i rifiuti generati per valori<br />

unitari presso gli stabilimenti del Gruppo nel mondo<br />

(con obiettivi specifici per i vari settori)<br />

Note: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2014: fino a -30% vs 2009 (1) i rifiuti speciali pericolosi<br />

generati per valori unitari presso gli stabilimenti del<br />

Gruppo nel mondo (con obiettivi specifici per i vari<br />

settori)<br />

Note: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2014: fino a -50% vs 2009 (1) le emissioni COV per<br />

metro quadro presso gli stabilimenti del Gruppo nel<br />

mondo (con obiettivi specifici per i vari settori)<br />

Note: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2012: <strong>di</strong>ffusione delle Linee Guida per la Gestione del<br />

Rumore negli stabilimenti Chrysler Group<br />

2012: applicazione dell’analisi preliminare a tutti gli<br />

stabilimenti al fine <strong>di</strong> rilevare possibili siti d’interesse dove<br />

applicare la metodologia <strong>Fiat</strong> Group Bio<strong>di</strong>versity Value<br />

Index<br />

Estesa l’applicazione delle Linee Guida sulla<br />

bio<strong>di</strong>versità ai principali siti a<strong>di</strong>acenti o compresi in<br />

aree protette (nazionali, regionali, siti <strong>di</strong> importanza<br />

comunitaria, zone protette, oasi ecc.) o a elevata<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

(vedere pagg. 125-127)<br />

Identificato un set <strong>di</strong> sostanze SPR<br />

2012: definizione <strong>di</strong> azioni specifiche per ridurre<br />

l’utilizzo delle sostanze SPR<br />

-3,2% vs 2010 le sostanze ODS nei macchinari negli<br />

stabilimenti del Gruppo nel mondo (escluso Chrysler<br />

Group) (vedere pag. 119)<br />

Mantenuta conformità con le normative REACH e<br />

TRA in ciascuno dei Paesi <strong>di</strong> applicazione<br />

Eliminati i PCB negli stabilimenti Magneti Marelli in<br />

aggiunta a quelli <strong>di</strong> FGA, Chrysler Group, Maserati, <strong>Fiat</strong><br />

Powertrain, Comau e Teksid<br />

(vedere pag. 124)<br />

(1) Poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009, i target relativi a Chrysler Group utilizzano come riferimento l’anno 2010.<br />

2014: eliminazione delle sostanze ODS dai macchinari<br />

negli stabilimenti del Gruppo nel mondo, escluso<br />

Chrysler Group che invece si impegna ad eliminarle in<br />

occasione della progressiva sostituzione dei macchinari<br />

2012: mantenimento della conformità con le normative<br />

REACH e TRA<br />

27<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


28<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Impegno: Ottimizzare le performance energetiche del Gruppo e promuovere l’utilizzo <strong>di</strong> fonti rinnovabili<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Implementazione <strong>di</strong> un Sistema <strong>di</strong> Gestione<br />

Energetica e certificazione degli stabilimenti<br />

secondo la norma internazionale ISO 50001<br />

Definizione <strong>di</strong> interventi e tecnologie per la<br />

riduzione del consumo <strong>di</strong> energia e delle<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 per valori unitari<br />

Promozione della generazione e dell’utilizzo <strong>di</strong><br />

energia proveniente da fonti rinnovabili<br />

Gestione proattiva dei rischi e delle opportunità<br />

derivanti dalle regolamentazioni, attraverso il<br />

monitoraggio continuo delle normative in vigore<br />

e previste sull’emissions tra<strong>di</strong>ng nei Paesi in<br />

cui il Gruppo opera (es. EU-ETS, CRC Energy<br />

Efficiency Scheme)<br />

Applicazione delle migliori tecnologie <strong>di</strong>sponibili<br />

per la riduzione del consumo <strong>di</strong> energia e<br />

dell’impatto ambientale negli stabilimenti <strong>di</strong> nuova<br />

realizzazione o in ristrutturazione<br />

6 stabilimenti del Gruppo hanno adottato il Sistema<br />

<strong>di</strong> Gestione Energetica sviluppato da <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA), in aggiunta ai 34 stabilimenti che lo<br />

hanno adottato nel 2010 (rappresentanti insieme il 70%<br />

del consumo totale <strong>di</strong> energia del Gruppo <strong>Fiat</strong>, escluso<br />

Chrysler Group, e il 35% incluso Chrysler Group)<br />

6 stabilimenti del Gruppo certificati secondo la<br />

norma ISO 50001, in aggiunta agli 11 che erano già stati<br />

certificati secondo la norma EN 16001 nel 2010<br />

(rappresentanti insieme circa l’11% del consumo totale<br />

<strong>di</strong> energia del Gruppo <strong>Fiat</strong>, escluso Chrysler Group, e il<br />

5,5% incluso Chrysler Group)<br />

-6,9% vs 2009, a parità <strong>di</strong> perimetro, il consumo <strong>di</strong><br />

energia per veicolo prodotto negli stabilimenti <strong>di</strong> FGA<br />

nel mondo (da 5,35 a 4,98 GJ/veicolo); -3,3% vs 2010,<br />

(da 5,15 a 4,98 GJ/veicolo); -16,8% vs 2010 a parità <strong>di</strong><br />

perimetro, il consumo <strong>di</strong> energia per veicolo prodotto<br />

negli stabilimenti <strong>di</strong> Chrysler nel mondo (da 10,60 a<br />

8,82 GJ/veicolo)<br />

-20,2% vs 2009, a parità <strong>di</strong> perimetro, le emissioni <strong>di</strong><br />

CO 2 negli stabilimenti FGA nel mondo (da 0,470 a 0,375<br />

ton CO 2/veicolo) e -10,3% vs 2010 (da 0,418 a 0,375 ton<br />

CO 2/veicolo); -16,7% vs 2010, a parità <strong>di</strong> perimetro, le<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 negli stabilimenti Chrysler nel mondo<br />

(da 0,878 a 0,731 ton CO 2/veicolo)<br />

Proseguito il laboratorio Green Factories (riduzioni<br />

dei consumi energetici e delle emissioni <strong>di</strong> CO 2) con<br />

focus su: analisi globale delle riduzioni nel consumo<br />

<strong>di</strong> energia, sviluppo <strong>di</strong> soluzioni su misura per sistemi<br />

<strong>di</strong> illuminazione ad alta efficienza e sistemi <strong>di</strong> recupero<br />

dell’energia per applicazioni industriali<br />

19,3% dell’energia totale (<strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta)<br />

consumata dal Gruppo (escluso Chrysler Group)<br />

proveniente da fonti rinnovabili (11,8% nel 2009);<br />

9,8% incluso Chrysler Group<br />

Conformità con le normative sull’emissions tra<strong>di</strong>ng<br />

nei Paesi in cui il Gruppo opera<br />

2 stabilimenti del Gruppo in Europa partecipano<br />

all’EU-ETS (per un consumo totale annuo <strong>di</strong> energia <strong>di</strong><br />

circa 412.000 GJ)<br />

Completato l’Evidence Pack nel contesto del CRC<br />

Energy Efficiency Scheme nel Regno Unito<br />

L’applicazione delle migliori tecnologie <strong>di</strong>sponibili allo<br />

stabilimento Teksid <strong>di</strong> Carmagnola (Torino) ha continuato<br />

ad assicurare una riduzione del consumo <strong>di</strong> energia<br />

del 50% rispetto alle tecnologie precedenti (risparmio<br />

annuale <strong>di</strong> oltre 20.000 GJ)<br />

(vedere pagg. 128-131)<br />

(1) Poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009, i target relativi a Chrysler Group utilizzano come riferimento l’anno 2010.<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2014: <strong>di</strong>ffusione del Sistema <strong>di</strong> Gestione Energetica<br />

<strong>di</strong> FGA in tutti i principali stabilimenti del Gruppo<br />

(rappresentanti circa il 92% del consumo totale <strong>di</strong><br />

energia) e loro certificazione secondo la norma<br />

ISO 50001<br />

Nota: termine prorogato per includere Chrysler Group nel<br />

perimetro<br />

2014: fino a -26% vs 2009 (1) il consumo <strong>di</strong> energia<br />

per valori unitari presso gli stabilimenti del Gruppo nel<br />

mondo (con obiettivi specifici per i vari settori)<br />

Nota: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2014: fino a -30% vs 2009 (1) le emissioni <strong>di</strong> CO 2 per<br />

valori unitari negli stabilimenti del Gruppo nel mondo<br />

(con obiettivi specifici per i vari settori)<br />

Nota: per i dettagli <strong>di</strong> ogni settore vedere il sito corporate sezione<br />

<strong>di</strong> sostenibilità<br />

2012: continuazione del laboratorio<br />

2012: mantenimento del livello raggiunto in tutti gli<br />

stabilimenti del Gruppo <strong>Fiat</strong>, escluso Chrysler Group che<br />

valuterà l’utilizzo <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili<br />

2012: assicurare la conformità con le normative<br />

sull’emissions tra<strong>di</strong>ng nei Paesi in cui il Gruppo opera<br />

2012: continuata l’applicazione delle migliori tecnologie<br />

<strong>di</strong>sponibili allo stabilimento Teksid <strong>di</strong> Skoczow (Polonia)<br />

2012: completamento <strong>di</strong> nuovi stabilimenti FGA in<br />

Cina e Serbia che adotteranno tecnologie e soluzioni<br />

innovative per ridurre il consumo <strong>di</strong> energia (-20% circa)<br />

rispetto ai livelli degli stabilimenti FGA esistenti nel<br />

mondo


Logistica<br />

Impatto ambientale<br />

Impegno: Ridurre l’impatto ambientale dei processi logistici<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Formulazione e <strong>di</strong>ffusione dei Green Logistics<br />

principles<br />

Definizione <strong>di</strong> un set <strong>di</strong> Key Performance<br />

In<strong>di</strong>cator (KPI) ambientali standard<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Incremento dell’uso <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> trasporto a<br />

ridotte emissioni<br />

(INBOUND)<br />

Utilizzo <strong>di</strong> soluzioni intermodali<br />

(INBOUND/OUTBOUND)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

(INBOUND)<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Riduzione dei materiali <strong>di</strong> imballo e <strong>di</strong> protezione<br />

per il trasporto<br />

(INBOUND)<br />

Adottato e <strong>di</strong>ffuso un set <strong>di</strong> KPI ambientali standard<br />

in tutti i settori del Gruppo (escluso Chrysler Group)<br />

Completato il processo <strong>di</strong> monitoraggio per tutti i<br />

settori del Gruppo in Europa<br />

(vedere pag. 134)<br />

Avviato il monitoraggio degli standard <strong>di</strong> emissione<br />

dei mezzi nei trasporti non gestiti <strong>di</strong>rettamente dai settori<br />

(escluso Chrysler Group) in preparazione all’introduzione<br />

degli standard <strong>di</strong> emissione già applicabili per i trasporti<br />

gestiti <strong>di</strong>rettamente<br />

Introdotte clausole, nei contratti con i trasportatori<br />

del Gruppo gestiti <strong>di</strong>rettamente dai settori (escluso<br />

Chrysler Group), che permettono il solo utilizzo <strong>di</strong> mezzi<br />

<strong>di</strong> trasporto a ridotte emissioni (almeno il 50% della<br />

flotta con standard Euro IV o superiore ). Per tutti gli<br />

stabilimenti del Gruppo autorizzato l’ingresso dei soli<br />

mezzi Euro III-V (per i trasporti gestiti <strong>di</strong>rettamente)<br />

(vedere pagg. 134-135)<br />

Condotto stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per l’attivazione <strong>di</strong><br />

tratte ferroviarie bi<strong>di</strong>rezionali Nord Europa - Sud Italia e<br />

definizione <strong>di</strong> obiettivi <strong>di</strong> riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

per il periodo 2012-2014 (vedere pag. 135)<br />

-12.100 ton <strong>di</strong> CO 2 vs precedenti modalità <strong>di</strong> trasporto<br />

grazie ad un maggiore utilizzo <strong>di</strong> soluzioni per la<br />

saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto (es. progetto Cambio<br />

Resa, ecc.) in <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e <strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

in Europa (vedere pagg. 136-137)<br />

-2% vs 2010 degli imballi <strong>di</strong> cartone a perdere dei<br />

componenti per vettura (da 6,0 a 5,9 kg/vettura) negli<br />

stabilimenti europei<br />

-78% e -21% vs 2010 degli imballi in legno a perdere<br />

rispettivamente per le spe<strong>di</strong>zioni dall’Italia verso la<br />

Serbia e dall’Italia verso il Brasile gestite attraverso il<br />

programma World Material Flow (WMF)<br />

Avviato monitoraggio degli imballi a perdere e dei<br />

materiali protettivi dei ricambi spe<strong>di</strong>ti dai magazzini italiani<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Parts & Services: incidenza pari al 14% del peso del<br />

materiale <strong>di</strong> imballo a perdere rispetto ai ricambi spe<strong>di</strong>ti<br />

(vedere pag. 137)<br />

2012: estensione dei <strong>Fiat</strong> Green Logistics principles,<br />

eventualmente adattati, a Chrysler Group<br />

2012: ulteriore estensione dei KPI ambientali e<br />

adozione da parte <strong>di</strong> tutti i settori del Gruppo <strong>di</strong> un set<br />

comune<br />

2012: definizione <strong>di</strong> obiettivi per tutti i settori del<br />

Gruppo in Europa<br />

2014: estensione del processo <strong>di</strong> monitoraggio per tutti<br />

i settori del Gruppo a livello mondo (perimetro <strong>2011</strong>)<br />

2012: proseguimento del monitoraggio degli standard<br />

<strong>di</strong> emissione dei mezzi nei trasporti non gestiti<br />

<strong>di</strong>rettamente dai settori e avvio del monitoraggio da<br />

parte <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

2012: proseguimento dell’introduzione delle clausole<br />

nei contratti con i trasportatori del Gruppo gestiti<br />

<strong>di</strong>rettamente dai settori (escluso Chrysler Group)<br />

2012: -58.000 ton <strong>di</strong> CO 2 vs 2008 (a parità <strong>di</strong> volumi<br />

trasportati su strada) grazie all’ulteriore estensione<br />

dell’utilizzo del trasporto ferroviario<br />

2012: ulteriore riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

attraverso un maggiore utilizzo <strong>di</strong> soluzioni per<br />

l’ottimizzazione della saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

2012: -7% vs 2010 degli imballi <strong>di</strong> cartone a perdere<br />

dei componenti per vettura (da 6,0 a 5,6 kg/vettura) negli<br />

stabilimenti europei<br />

2012: -31% vs 2010 degli imballi in legno a perdere<br />

(da 15,6 a 10,7 kg/m3 ) per le spe<strong>di</strong>zioni dall’Italia verso<br />

lo stabilimento FIASA in Brasile gestite attraverso il<br />

programma WMF<br />

2012: -8% (600 tons) vs <strong>2011</strong> degli imballi a perdere<br />

e dei materiali protettivi spe<strong>di</strong>ti dai magazzini italiani <strong>di</strong><br />

<strong>Fiat</strong> Parts & Services (riduzione dell’incidenza dal 14% al<br />

13% del materiale <strong>di</strong> imballo a perdere rispetto ai ricambi<br />

spe<strong>di</strong>ti)<br />

29<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


30<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Processi non produttivi<br />

Impatto ambientale (1)<br />

Impegno: Ridurre i consumi energetici dell’area Information Communication Technology (ICT)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Introduzione <strong>di</strong> nuovi hardware a minor impatto<br />

ambientale<br />

Consolidamento e introduzione <strong>di</strong> nuovi più<br />

efficienti server o implementazione <strong>di</strong> iniziative<br />

per ridurre l’impatto ambientale dei server<br />

Chrysler Group Riduzione dell’energia consumata dai PC<br />

tramite lo spegnimento automatico alla sera dei<br />

PC non in uso<br />

Risorse umane (2)<br />

Pari opportunità e <strong>di</strong>versità<br />

Impegno: Promuovere percorsi interni <strong>di</strong> sviluppo professionale<br />

-400 MWh vs 2009 l’energia consumata (circa<br />

250 ton <strong>di</strong> CO 2) attraverso l’introduzione <strong>di</strong> alimentatori<br />

ad alta efficienza<br />

Sostituiti 9.950 videoterminali con <strong>di</strong>spositivi a minor<br />

impatto ambientale (con qualifica EnergyStar e EPEAT<br />

Silver/Gold)<br />

-13.900 MWh l’energia consumata vs 2010<br />

(circa 7.200 ton <strong>di</strong> CO 2) in seguito all’eliminazione e/o<br />

sostituzione <strong>di</strong> server fisici e la creazione <strong>di</strong> server virtuali<br />

(vedere pag. 139)<br />

-2.288 MWh l’energia consumata vs 2010<br />

(circa 1.622 ton <strong>di</strong> CO 2) tramite lo spegnimento<br />

automatico alla sera dei PC non in uso (vedere pag. 139)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Sviluppo <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> job posting<br />

interno per impiegati e professional<br />

Impegno: Promuovere la <strong>di</strong>versità e le pratiche <strong>di</strong> non-<strong>di</strong>scriminazione<br />

326 posizioni gestite e 3.201 can<strong>di</strong>dature interne<br />

ricevute nell’ambito del programma <strong>di</strong> job posting interno<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group (per impiegati in Stati Uniti e Canada)<br />

(vedere pag. 146)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Progettazione <strong>di</strong> un corso atto a promuovere un<br />

ambiente <strong>di</strong> lavoro ispirato ai più alti principi e ai<br />

<strong>di</strong>ritti fondamentali sul lavoro<br />

Promozione <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> lavoro per<br />

categorie poco rappresentate<br />

Erogato il corso online sulla non-<strong>di</strong>scriminazione sul<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro a tutti i professional in Italia, in aggiunta<br />

ai <strong>di</strong>rigenti nel mondo che avevano preso parte al corso<br />

nel 2010<br />

Lanciato il corso online R.E.S.P.E.C.T. ed erogato a<br />

10.300 impiegati negli Stati Uniti (18,5% dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong><br />

Chrysler Group)<br />

(vedere pag. 154)<br />

Monitorato il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong>versamente abili<br />

e attuate misure correttive per promuovere opportunità<br />

<strong>di</strong> lavoro e aumentare ulteriormente il numero <strong>di</strong> persone<br />

<strong>di</strong>versamente abili impiegate (vedere pagg. 164-166)<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: -590 MWh vs 2009 (circa 380 ton <strong>di</strong> CO2) attraverso l’ulteriore introduzione <strong>di</strong> alimentatori ad alta<br />

efficienza<br />

2012: sostituzione <strong>di</strong> ulteriori 11.000 videoterminali con<br />

<strong>di</strong>spositivi a minor impatto ambientale<br />

2012: ulteriore sostituzione e/o virtualizzazione dei<br />

server<br />

2014: completamento della sostituzione dei server<br />

2012: proseguimento del programma<br />

2012: implementazione del programma <strong>di</strong> job posting<br />

nelle <strong>di</strong>verse aree operative, in accordo con requisiti e<br />

vincoli locali<br />

2012: revisione del corso in accordo con contesti locali<br />

ed estensione a tutti i professional nel mondo<br />

2012: incremento del numero <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati appartenenti<br />

a categorie poco rappresentate impiegati per area<br />

geografica, in accordo con requisiti e vincoli locali<br />

2012: definizione e implementazione <strong>di</strong> un progetto<br />

pilota in area EMEA per sostenere le persone<br />

<strong>di</strong>versamente abili nella fase iniziale del loro impiego<br />

(es. assegnazione <strong>di</strong> un tutor, formazione sul lavoro, ecc.)<br />

(1) Il progetto World Class Administration è stato interrotto.<br />

(2) A partire da settembre <strong>2011</strong>, sono state istituite quattro aree operative regionali per gestire la produzione e la ven<strong>di</strong>ta dei veicoli all’interno del Gruppo <strong>Fiat</strong>: NAFTA (Canada, Messico e Stati Uniti<br />

d’America), EMEA (Europa, Africa e Me<strong>di</strong>o Oriente), LATAM (America Latina) e ASIA.


Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Monitoraggio a livello globale dell’applicazione<br />

dei principi <strong>di</strong> pari opportunità relativamente<br />

a: livelli retributivi, gestione del piano <strong>di</strong> merito<br />

annuale, valutazione della performance e della<br />

leadership, avanzamenti <strong>di</strong> carriera<br />

Bilanciamento tra lavoro e vita privata<br />

Impegno: Favorire il bilanciamento tra lavoro e vita privata<br />

Analizzati i risultati del processo <strong>di</strong> monitoraggio e,<br />

quando necessario, implementate azioni correttive<br />

(vedere pagg. 163-164)<br />

Informate le società <strong>di</strong> selezione del personale sul<br />

ruolo <strong>di</strong> Equal Opportunity Employer (EOE) del Gruppo,<br />

dove non già richiesto per legge<br />

Monitorati i processi <strong>di</strong> selezione a livello locale/<strong>di</strong><br />

Paese per assicurare imparzialità<br />

(es. in <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, ove fattibile, nel processo<br />

<strong>di</strong> selezione è stata presa in considerazione la stessa<br />

percentuale <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati uomini e donne)<br />

(vedere pagg. 160-161)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Promozione <strong>di</strong> iniziative per la conciliazione tra<br />

lavoro e vita privata<br />

Sostegno al volontariato durante l’orario<br />

lavorativo<br />

Lanciato in Italia progetto pilota per la definizione e<br />

l’implementazione <strong>di</strong> iniziative per il bilanciamento tra<br />

lavoro e vita privata. Iniziative implementate:<br />

Reti Amiche on the Job: servizi <strong>di</strong> pubblica<br />

amministrazine e aziendali accessibili sul posto <strong>di</strong><br />

lavoro sia per gli operai (solo <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

– FGA – sito <strong>di</strong> Mirafiori) sia per gli impiegati<br />

Servizi <strong>di</strong> assistenza sociale migliorati e ampliati<br />

(solo FGA Mirafiori)<br />

Servizio <strong>di</strong> rinnovo patente sul posto <strong>di</strong> lavoro<br />

(solo FGA Mirafiori)<br />

Giornata per la prevenzione del melanoma<br />

(solo FGA Mirafiori)<br />

Aumentata la frequenza <strong>di</strong> incontri e eventi<br />

<strong>di</strong> comunicazione per i <strong>di</strong>pendenti (Technology<br />

e Innovation Meeting)<br />

Quote <strong>di</strong> iscrizione ai centri estivi scontate per<br />

agevolare le famiglie con più <strong>di</strong> un figlio<br />

Organizzato in collaborazione con Juventus Football<br />

Club il nuovo centro estivo per i figli dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Inaugurato il servizio MIO per rispondere ai quesiti<br />

dei <strong>di</strong>pendenti in materia <strong>di</strong> lavoro<br />

Avviata l’iniziativa VALYou per offrire beni e servizi<br />

a prezzi competitivi<br />

(vedere pagg. 158-159, 168, 171, 181)<br />

Lanciato in Brasile progetto pilota che permette ai<br />

<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> prendere parte a iniziative <strong>di</strong> volontariato<br />

a favore <strong>di</strong> organizzazioni non profit qualificate durante<br />

l’orario <strong>di</strong> lavoro:<br />

oltre 4.700 <strong>di</strong>pendenti coinvolti in iniziative <strong>di</strong><br />

volontariato presso 10 organizzazioni non profit<br />

qualificate<br />

circa 18.200 ore <strong>di</strong> volontariato donate<br />

(vedere pag. 224)<br />

2012: continuazione dell’analisi dei risultati del<br />

processo <strong>di</strong> monitoraggio a livello globale per<br />

professional e <strong>di</strong>rigenti ed implementazione <strong>di</strong> azioni<br />

correttive se necessario<br />

2012: in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> università partner per ogni area<br />

geografica, per avere accesso a can<strong>di</strong>dature provenienti<br />

dalle categorie poco rappresentate per stage o posizioni<br />

<strong>di</strong> ingresso<br />

2012: continuazione del monitoraggio dei processi<br />

<strong>di</strong> selezione a livello locale/<strong>di</strong> Paese per assicurare<br />

imparzialità<br />

2012: implementazione <strong>di</strong> iniziative per il bilanciamento<br />

tra lavoro e vita privata per area operativa, in accordo<br />

con requisiti e vincoli locali<br />

2012: implementazione <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> lavoro<br />

flessibile (lavoro da casa ed altre misure <strong>di</strong> flessibilità per<br />

facilitare, ad esempio, la cura degli anziani e la gestione<br />

familiare) per area operativa, in accordo con requisiti e<br />

vincoli locali<br />

2012: continuazione e ulteriore ampliamento del<br />

programma <strong>di</strong> volontariato con nuove iniziative in area<br />

LATAM<br />

2012: implementazione <strong>di</strong> programmi aziendali <strong>di</strong><br />

volontariato per area operativa, in accordo con requisiti<br />

e vincoli locali<br />

31<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


32<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Sviluppo del capitale umano<br />

Impegno: Valorizzare le competenze all’interno del Gruppo<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Valutazione dei <strong>di</strong>pendenti attraverso la<br />

mappatura della performance e della leadership<br />

Impegno: Gestire i piani <strong>di</strong> successione e gli spostamenti interni infragruppo<br />

Valutati circa 39.500 <strong>di</strong>pendenti (100% dei <strong>di</strong>rigenti<br />

e dei professional e 36% degli impiegati)<br />

(vedere pagg. 147-148)<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: proseguimento della valutazione del 100% dei<br />

<strong>di</strong>rigenti e dei professional e <strong>di</strong> una percentuale sempre<br />

maggiore <strong>di</strong> impiegati<br />

Nota: la progressiva estensione alla totalità degli impiegati avverrà<br />

in funzione della ripresa del mercato<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Implementazione del programma Talent Review A seguito della valutazione <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>rigenti<br />

e i professional, 25 Talent Review <strong>di</strong> famiglia<br />

professionale/settore/funzione condotte su scala<br />

globale e relativi a livelli <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> esperienza per<br />

identificare le persone in possesso delle caratteristiche<br />

necessarie per ricoprire posizioni-chiave nei prossimi 10<br />

2012: proseguimento del programma Talent Review<br />

anni (vedere pag. 149)<br />

Sensibilizzazione sui temi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

Impegno: Mantenere la sostenibilità tra gli obiettivi aziendali<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Inclusione <strong>di</strong> obiettivi ambientali e sociali nel<br />

sistema <strong>di</strong> remunerazione variabile<br />

Impegno: Migliorare gli spostamenti casa-lavoro dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Applicazione <strong>di</strong> obiettivi ambientali e sociali al sistema<br />

<strong>di</strong> remunerazione variabile dei responsabili dei progetti<br />

inclusi nel Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> 2010 <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., per<br />

i membri del Group Executive Council e gran parte dei<br />

secon<strong>di</strong> livelli degli Amministratori Delegati dei settori<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

(Chrysler Group<br />

escluso)<br />

Definizione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> mobilità per gli<br />

spostamenti casa-lavoro da e per alcuni siti<br />

italiani, attraverso il maggiore utilizzo del<br />

trasporto pubblico, del car pooling, <strong>di</strong> forme <strong>di</strong><br />

mobilità alternativa (bicicletta) e miglioramenti alle<br />

aree <strong>di</strong> accesso, sosta e parcheggio<br />

Proseguite iniziative specifiche per il miglioramento<br />

degli spostamenti da e per il sito <strong>di</strong> Mirafiori (Torino)<br />

(circa 18.000 <strong>di</strong>pendenti coinvolti): definite nuove<br />

tratte per il trasporto pubblico in collaborazione con le<br />

autorità locali, realizzato uno strumento web de<strong>di</strong>cato<br />

per aumentare il ricorso al car pooling, completati gli<br />

interventi <strong>di</strong> miglioramento delle aree <strong>di</strong> accesso/sosta e<br />

promosse attività <strong>di</strong> comunicazione<br />

Implementato il piano <strong>di</strong> mobilità per migliorare gli<br />

spostamenti casa-lavoro da e per il sito italiano Maserati<br />

a Modena (circa 600 <strong>di</strong>pendenti coinvolti): lanciato<br />

il progetto <strong>di</strong> car pooling, completati gli interventi <strong>di</strong><br />

miglioramento delle aree <strong>di</strong> accesso/sosta, promosse<br />

attività <strong>di</strong> comunicazione<br />

(vedere pag. 138)<br />

2012: proseguimento del processo<br />

2012: proseguimento <strong>di</strong> iniziative mirate e valutazione<br />

dell’efficacia del piano<br />

2012: proseguimento <strong>di</strong> iniziative mirate


Attrazione, fidelizzazione e coinvolgimento dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Impegno: Attrarre e trattenere i migliori talenti<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Realizzazione <strong>di</strong> un’analisi <strong>di</strong> clima per<br />

monitorare livelli <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione, bisogni<br />

e richieste dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Implementazione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> incentivazione<br />

a lungo termine legati al risultato<br />

Analizzati i risultati dell’analisi <strong>di</strong> clima 2010 e<br />

2012: realizzazione <strong>di</strong> un’analisi <strong>di</strong> clima<br />

implementato il piano d’azione per <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

e Magneti Marelli (riferimenti al progetto pilota per<br />

l’implementazione <strong>di</strong> iniziative per il bilanciamento tra<br />

lavoro e vita privata) (vedere pagg. 158-159)<br />

2012: definizione e implementazione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong><br />

incentivazione a lungo termine legati al risultato per<br />

figure-chiave dell’organizzazione<br />

Impegno: Promuovere un processo <strong>di</strong> miglioramento continuo attraverso la partecipazione e il contributo <strong>di</strong>retto dei lavoratori<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Sollecitazione <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong> miglioramento da<br />

parte dei lavoratori<br />

Formazione e gestione della conoscenza<br />

Raccolte 1,6 milioni <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong> miglioramento.<br />

Ricevute in me<strong>di</strong>a 12 proposte <strong>di</strong> miglioramento pro-capite<br />

(vedere pag. 115)<br />

Impegno: Sviluppare all’interno del Gruppo una cultura orientata al cambiamento continuo<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Ridefinizione del modello e del processo <strong>di</strong><br />

gestione della formazione per rispondere in<br />

modo più efficace e flessibile ai bisogni formativi<br />

strategici e tattici coerentemente con le variazioni<br />

del contesto economico<br />

Definizione <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> formazione<br />

per accrescere la consapevolezza del valore<br />

della <strong>di</strong>versità culturale e per promuovere la<br />

collaborazione tra <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> culture <strong>di</strong>verse<br />

Esteso in Europa il modello <strong>di</strong> formazione<br />

manageriale, con focus su:<br />

selezione e certificazione dei formatori interni<br />

ed esterni<br />

monitoraggio dei risultati e dell’efficacia dei corsi<br />

Implementati in Europa programmi a supporto dello<br />

sviluppo delle capacità manageriali per i <strong>di</strong>pendenti a cui<br />

sono assegnate nuove responsabilità<br />

Iniziative pilota <strong>di</strong> formazione sul tema della <strong>di</strong>versità<br />

culturale erogate principalmente ai <strong>di</strong>pendenti <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles che lavorano nelle joint venture:<br />

Gestione del cambiamento in culture <strong>di</strong>verse<br />

Consapevolezza culturale Stati Uniti/Italia<br />

Consapevolezza della cultura cinese<br />

Formazione interculturale erogata agli espatriati <strong>di</strong><br />

Chrysler Group e ai loro famigliari<br />

(vedere pagg. 152-155)<br />

2012: 15 proposte <strong>di</strong> miglioramento pro-capite<br />

2012: sviluppo e implementazione della nuova<br />

piattaforma <strong>di</strong> gestione della formazione a supporto<br />

dell’erogazione <strong>di</strong> corsi online in tutto il mondo<br />

2012: realizzazione del nuovo Training Center <strong>Fiat</strong> per<br />

garantire un luogo de<strong>di</strong>cato per la formazione nell’area<br />

operativa EMEA<br />

2012: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per Training Center in altre<br />

aree operative<br />

2013: estensione agli operai dell’accesso al repository<br />

aziendale <strong>di</strong> cataloghi formativi e progetti speciali<br />

attraverso l’implementazione del nuovo sito extranet<br />

Virtual Training Center<br />

2012: implementazione <strong>di</strong> programmi formativi<br />

manageriali per area operativa, in accordo con requisiti<br />

e vincoli locali<br />

2012: proseguimento <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> formazione mirate<br />

ad accrescere la consapevolezza delle <strong>di</strong>verse culture<br />

33<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


34<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Impegno: Promuovere la cultura della sostenibilità e ampliare la conoscenza del Gruppo da parte dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Erogazione del corso online sulla sostenibilità 2012: erogazione del corso aggiornato sulla<br />

sostenibilità a tutti i professional del Gruppo nel mondo<br />

Salute e sicurezza sul lavoro<br />

Offerta <strong>di</strong> corsi specifici sulle caratteristiche<br />

ecologiche, <strong>di</strong> sicurezza e tecnologiche della<br />

gamma prodotti del Gruppo<br />

Impegno: Formulare e <strong>di</strong>ffondere le Linee Guida Salute e Sicurezza<br />

Offerti 62 moduli <strong>di</strong> formazione online in libera<br />

consultazione attraverso l’intranet <strong>di</strong> Gruppo<br />

(vedere pag. 155)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Revisione delle attuali Linee Guida Salute e<br />

Sicurezza<br />

Possibili ulteriori mo<strong>di</strong>fiche analizzate in base ai<br />

riscontri degli stakeholder<br />

Impegno: Continuare il processo <strong>di</strong> validazione esterna e interna del Sistema <strong>di</strong> Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Estensione delle certificazioni secondo lo<br />

standard OHSAS 18001<br />

Au<strong>di</strong>t <strong>di</strong> verifica delle modalità <strong>di</strong> gestione della<br />

sicurezza negli stabilimenti<br />

Impegno: Ridurre al minimo l’impatto delle nanotecnologie sul luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

103 stabilimenti certificati OHSAS 18001, in cui<br />

lavorano circa 121.000 <strong>di</strong>pendenti (97,7% dei <strong>di</strong>pendenti<br />

del Gruppo nel perimetro del 2010, Chrysler Group<br />

escluso)<br />

Effettuati circa 2.000 au<strong>di</strong>t interni (+300% vs 2010) e<br />

oltre 158 au<strong>di</strong>t <strong>di</strong> terza parte, che coprono in totale circa<br />

121.000 <strong>di</strong>pendenti<br />

(vedere pag. 173)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Partecipazione a gruppi <strong>di</strong> lavoro per la<br />

definizione <strong>di</strong> regolamentazioni tecniche sulle<br />

nanotecnologie e per l’identificazione dell’impatto<br />

delle nanotecnologie sulla salute e la sicurezza<br />

Comitato tecnico UNI (Ente Nazionale Italiano <strong>di</strong><br />

Unificazione) sulle nanotecnologie guidato dal Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong><br />

(vedere pag. 177)<br />

Impegno: Ridurre al minimo il rischio ergonomico sul luogo <strong>di</strong> lavoro, tenendo in considerazione fattori quali l’età e il genere<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Implementazione della metodologia Ergo-Uas<br />

nella progettazione ergonomica delle postazioni<br />

<strong>di</strong> lavoro<br />

Implementazione della metodologia European<br />

Assembly Work-Sheet (EAWS) nella valutazione<br />

dei rischi ergonomici delle postazioni <strong>di</strong> lavoro<br />

Implementata la metodologia Ergo-Uas presso 6<br />

stabilimenti Italiani (circa 21.000 <strong>di</strong>pendenti coinvolti)<br />

(vedere pagg. 177-178)<br />

2012: proseguimento dell’erogazione <strong>di</strong> moduli<br />

formativi sulle caratteristiche ecologiche, <strong>di</strong> sicurezza e<br />

tecnologiche della gamma prodotti del Gruppo<br />

2012: mo<strong>di</strong>fica delle attuali Linee Guida Salute e<br />

Sicurezza per evidenziare l’importanza <strong>di</strong> tematiche quali<br />

la gestione dello stress e l’incolumità delle persone da<br />

possibili eventi esterni <strong>di</strong> natura dolosa e colposa<br />

2014: certificazione OHSAS 18001 per tutti gli<br />

stabilimenti del Gruppo esistenti nel mondo nel 2012,<br />

inclusi quelli operati attraverso joint venture<br />

Nota: termine prorogato per includere Chrysler Group nel<br />

perimetro<br />

2012: +10% <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t interni vs <strong>2011</strong><br />

2012: identificazione dell’impatto delle nanotecnologie<br />

sulla salute e la sicurezza<br />

2012: implementazione della metodologia Ergo-Uas in<br />

tutti gli stabilimenti <strong>di</strong> carrozzeria in Italia<br />

2012: estensione della metodologia EAWS a tutti gli<br />

stabilimenti <strong>di</strong> carrozzeria in Europa


Impegno: Continuare a promuovere la cultura della salute e sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Sviluppo e implementazione <strong>di</strong> un sistema<br />

gestionale informatico per la raccolta, l’analisi, la<br />

classificazione e la gestione <strong>di</strong> azioni preventive<br />

e correttive in caso <strong>di</strong> incidenti, quasi infortuni e<br />

comportamenti non sicuri<br />

Implementazione <strong>di</strong> una nuova applicazione<br />

IT per raccogliere e gestire i dati <strong>di</strong> ambiente,<br />

salute e sicurezza (inclusi quasi infortuni,<br />

azioni e comportamenti non sicuri e malattie<br />

professionali)<br />

Sviluppo e implementazione <strong>di</strong> una piattaforma<br />

<strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> Gruppo su salute e sicurezza<br />

Definizione e progressiva implementazione <strong>di</strong><br />

standard formativi e strumenti informativi per gli<br />

specialisti delle tematiche <strong>di</strong> salute e sicurezza<br />

del Gruppo<br />

Sviluppo e implementazione del progetto Top<br />

Ten Safety: 10 iniziative chiave per la salute e la<br />

sicurezza<br />

Erogazione del corso Salute e Sicurezza in<br />

ufficio per gli impiegati su ergonomia delle<br />

postazioni <strong>di</strong> lavoro, comportamenti in caso<br />

d’emergenza, rischio elettrico, rischio da sforzo<br />

e corretto utilizzo dei videoterminali<br />

Salute e benessere dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Impegno: Promuovere la salute dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Implementato in 6 stabilimenti un nuovo sistema<br />

informatico per la gestione <strong>di</strong> dati sulla sicurezza pilota<br />

Formulate le specifiche tecniche/funzionali per la<br />

nuova applicazione<br />

(vedere pag. 173)<br />

Aggiornato e <strong>di</strong>ffuso il progetto Health and Safety<br />

First presso 6 stabilimenti (circa 6.000 <strong>di</strong>pendenti<br />

coinvolti, in aggiunta agli oltre 16.000 già coinvolti<br />

nel 2010)<br />

Nuova piattaforma <strong>di</strong> formazione su salute e<br />

sicurezza sviluppata per il Gruppo <strong>Fiat</strong> in Italia<br />

Standard formativi e strumenti informativi <strong>di</strong>stribuiti<br />

agli specialisti delle tematiche <strong>di</strong> salute e sicurezza del<br />

Gruppo in Italia<br />

Esteso il progetto Top Ten Safety a tutti gli<br />

stabilimenti operativi in Europa nel 2010 (circa 59.000<br />

<strong>di</strong>pendenti coinvolti)<br />

Analizzati i commenti ricevuti da 18.000 partecipanti<br />

al corso in Italia<br />

(vedere pag. 176)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Monitoraggio dei livelli <strong>di</strong> stress lavoro-correlato<br />

e definizione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> prevenzione<br />

Modalità standard <strong>di</strong> monitoraggio dei livelli <strong>di</strong> stress<br />

lavoro-correlato adattate alle specificità locali<br />

Identificati i siti più sensibili a questa tematica<br />

(22 siti, circa 19.000 <strong>di</strong>pendenti coinvolti)<br />

(vedere pagg. 178-179)<br />

2013: estensione del sistema gestionale informatico<br />

a tutti gli stabilimenti del Gruppo nel mondo<br />

Nota: termine prorogato per includere Chrysler Group nel<br />

perimetro<br />

2013: nuovo sistema informativo <strong>di</strong>sponibile<br />

2013: implementazione in Italia della nuova piattaforma<br />

su salute e sicurezza<br />

2012: estensione degli standard formativi e degli<br />

strumenti informativi agli specialisti delle tematiche <strong>di</strong><br />

salute e sicurezza del Gruppo nel mondo<br />

2012: progressiva estensione del progetto Top Ten<br />

Safety a tutti gli stabilimenti del Gruppo operativi nel<br />

mondo nel <strong>2011</strong><br />

2013: adattamento ed estensione del corso online a<br />

tutti gli impiegati nel mondo<br />

2012: monitoraggio e implementazione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong><br />

azione nei siti considerati più sensibili<br />

35<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


36<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Distribuzione <strong>di</strong> informative e offerte <strong>di</strong> supporto<br />

me<strong>di</strong>co ai <strong>di</strong>pendenti per prevenire la <strong>di</strong>ffusione<br />

delle malattie infettive, promuovere l’igiene<br />

personale e aumentare la consapevolezza dei<br />

rischi <strong>di</strong> salute in<strong>di</strong>viduali<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Distribuita ai <strong>di</strong>pendenti nel mondo l’informativa<br />

per la prevenzione dell’influenza stagionale e fornite<br />

vaccinazioni contro l’influenza<br />

2012: prosecuzione delle campagne <strong>di</strong><br />

sensibilizzazione e degli interventi <strong>di</strong> prevenzione mirati<br />

Proseguita la campagna informativa relativamente<br />

all’infezione da HIV/AIDS presso gli stabilimenti <strong>di</strong> Comau,<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles, <strong>Fiat</strong> Powertrain, Magneti Marelli<br />

e Teksid in Brasile (circa 26.000 <strong>di</strong>pendenti coinvolti)<br />

Avviate le campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione relative<br />

all’abuso <strong>di</strong> droga e alcool per circa 39.000 <strong>di</strong>pendenti<br />

dei siti italiani<br />

Inaugurata la sezione Tips on Health sul portale<br />

intranet del Gruppo in Italia<br />

(vedere pagg. 180-181)<br />

Chrysler Group Eseguiti screening biometrici per misurare i livelli <strong>di</strong><br />

colesterolo, pressione sanguigna e glucosio a circa 11.500<br />

<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group (5,8% del totale <strong>di</strong>pendenti<br />

del Gruppo e 21% dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Progettazione <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> promozione<br />

della salute incentrato su temi quali la lotta al<br />

fumo, l’alimentazione corretta, il controllo del<br />

<strong>di</strong>abete, la consapevolezza dei rischi connessi<br />

al consumo <strong>di</strong> droga e alcool e la gestione dello<br />

stress<br />

Impegno: Promuovere il benessere dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Completato il programma Health Risk Assessment<br />

per circa 9.000 <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group (4,6% del<br />

totale <strong>di</strong>pendenti del Gruppo e 16% dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong><br />

Chrysler Group)<br />

(vedere pagg. 180-181)<br />

Progettato il programma <strong>di</strong> promozione della salute<br />

in accordo con i principi dell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale<br />

della Sanità (OMS), della US Occupational Safety and<br />

Health Administration (OSHA), dell’Agenzia Europea<br />

per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) e<br />

dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL),<br />

incentrato sui temi quali la lotta al fumo, l’alimentazione<br />

corretta, il controllo del <strong>di</strong>abete, la consapevolezza<br />

dei rischi connessi al consumo <strong>di</strong> droga e alcool e la<br />

gestione dello stress ecc.<br />

Proseguiti i programmi Smoking Cessation e Good<br />

Control of Diabetes presso 4 siti (circa 12.000 <strong>di</strong>pendenti<br />

coinvolti)<br />

(vedere pagg. 180-181)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Promuovere il benessere dei <strong>di</strong>pendenti<br />

attraverso programmi finalizzati a:<br />

<strong>di</strong>ffondere una cultura della salute<br />

incoraggiare le persone ad adottare uno stile <strong>di</strong><br />

vita sano (anche attraverso incentivi economici)<br />

portare a un livello basso i rischi sulla salute <strong>di</strong><br />

livello me<strong>di</strong>o e alto<br />

incoraggiare un ambiente <strong>di</strong> lavoro che<br />

promuova comportamenti salutari e il<br />

coinvolgimento dei <strong>di</strong>pendenti<br />

monitorare i costi che <strong>di</strong>pendono da una<br />

scarsa attenzione alla salute<br />

Formulazione e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> linee guida de<strong>di</strong>cate<br />

all’impegno dei Gruppo verso il benessere dei suoi<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

Proseguito, in Brasile, il programma Vivere con<br />

iniziative mirate come Run and Walk, Nutrition and<br />

Health, Smoking Cessation (in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> abbandono del<br />

tabagismo pari al 60%)<br />

Proseguito il Wellness Program <strong>di</strong> Chrysler Group,<br />

offerto al 100% dei <strong>di</strong>pendenti nordamericani<br />

(vedere pagg. 179-181)<br />

2012: estensione della sezione Tips on Health alle<br />

intranet del Gruppo nel mondo<br />

2012: aumento della partecipazione a screening<br />

biometrici fino al 35% dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

2013: aumento della partecipazione dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong><br />

Chrysler Group al programma Health Risk Assessment<br />

fino al 31% (nel 2012) e fino al 68% (nel 2013)<br />

2012: avvio dell’implementazione del programma <strong>di</strong><br />

promozione della salute<br />

Nota: l’obiettivo include tutti i dettagli dei programmi <strong>di</strong>chiarati nel<br />

Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> 2010 <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

2014: estensione del programma <strong>di</strong> promozione della<br />

salute in tutto il mondo<br />

2012: continuazione dei programmi<br />

2012: implementazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> benessere per<br />

area geografica, in accordo con requisiti e vincoli locali<br />

2012: formulazione e <strong>di</strong>ffusione delle linee guida


Impegno: Facilitare l’accesso ai migliori servizi sanitari<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Costituzione in Italia <strong>di</strong> un fondo sanitario<br />

integrativo (FASIFIAT) per operai e impiegati del<br />

Gruppo come previsto dagli accor<strong>di</strong> stipulati tra<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. e le organizzazioni sindacali<br />

Rete dei concessionari e <strong>di</strong> assistenza<br />

Formazione<br />

Ricevuta l’adesione al piano in Italia da parte <strong>di</strong> quasi<br />

22.000 <strong>di</strong>pendenti e loro familiari (<strong>di</strong> cui oltre 16.000<br />

operai e 5.500 impiegati)<br />

(vedere pagg. 181-182)<br />

Impegno: Migliorare le competenze della forza ven<strong>di</strong>ta e trasferire ai clienti i contenuti <strong>di</strong> ecologia e sicurezza dei prodotti<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

e Chrysler Group<br />

Progettazione ed erogazione <strong>di</strong> corsi specifici Circa 239.000 ore <strong>di</strong> formazione erogate alla forza<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles nell’area EMEA (1) sui<br />

temi dell’ecologia e della sicurezza dei prodotti<br />

Circa 588.600 ore <strong>di</strong> formazione erogate alla forza<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> Chrysler Group nel mondo su contenuti <strong>di</strong><br />

sicurezza (+80% vs 2010)<br />

(vedere pag. 203)<br />

Impegno: Migliorare la capacità dei tecnici della rete <strong>di</strong> assistenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosticare, riparare e manutenere i motori ecologici<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

e Chrysler Group<br />

Progettazione ed erogazione <strong>di</strong> corsi specifici Circa 155.000 ore <strong>di</strong> formazione erogate nell’area<br />

EMEA ai tecnici <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Circa 438.700 ore <strong>di</strong> formazione erogate nel mondo<br />

ai tecnici Chrysler Group (+12% vs 2010)<br />

(vedere pag. 203)<br />

2012: continuazione <strong>di</strong> FASIFIAT<br />

Impegno: Supportare la rete dei concessionari nello sviluppo delle competenze manageriali per gestire il <strong>di</strong>fficile momento <strong>di</strong> mercato<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Erogazione <strong>di</strong> Effect, master in dealership<br />

management rivolto ai titolari e ai manager delle<br />

concessionarie<br />

Impegno: Promuovere processi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta responsabile<br />

Programma Effect proseguito con:<br />

2 moduli per i concessionari italiani<br />

3 moduli per i concessionari internazionali<br />

(vedere pag. 202)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Progettazione ed erogazione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong><br />

formazione specifici per rafforzare l’ approccio<br />

professionale e la trasparenza dei ven<strong>di</strong>tori<br />

durante l’intero processo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

circa 2.000 giorni <strong>di</strong> formazione effettuati per tutti i<br />

concessionari <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (circa 400) in<br />

Italia e per circa 200 dealer in Europa<br />

Avviato il programma Customer First: Shoulder to<br />

Shoulder<br />

(vedere pag. 201)<br />

2012: mantenimento del numero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione<br />

erogate nel <strong>2011</strong> e definizione <strong>di</strong> un obiettivo a livello<br />

mondo per FGA<br />

2012: mantenimento del numero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione<br />

erogate nel <strong>2011</strong> e definizione <strong>di</strong> un obiettivo a livello<br />

mondo per FGA<br />

2012: proseguimento della <strong>di</strong>ffusione del master Effect<br />

con ulteriori 3 moduli<br />

2012: prosecuzione del programma Customer First:<br />

Shoulder to Shoulder<br />

(1) A partire da settembre <strong>2011</strong>, sono state istituite quattro aree operative regionali per gestire la produzione e la ven<strong>di</strong>ta dei veicoli all’interno del Gruppo <strong>Fiat</strong>: NAFTA (Canada, Messico e Stati Uniti<br />

d’America), EMEA (Europa, Africa e Me<strong>di</strong>o Oriente), LATAM (America Latina) e ASIA.<br />

37<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


38<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

Impegno: Promuovere iniziative <strong>di</strong> formazione in aula e via web per facilitare la partecipazione ai corsi riducendo i costi, i tempi e l’impatto ambientale degli spostamenti<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Impatto ambientale<br />

Offrire soluzioni <strong>di</strong> formazione online per il<br />

personale post ven<strong>di</strong>ta<br />

Circa 272.000 ore <strong>di</strong> formazione online erogate ai<br />

ven<strong>di</strong>tori e 42.000 ore erogate al personale post ven<strong>di</strong>ta<br />

nell’area EMEA (+16% vs 2010)<br />

(vedere pag. 203)<br />

Impegno: Promuovere la responsabilità ambientale della rete dei concessionari e <strong>di</strong> assistenza<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Clienti<br />

Customer Experience<br />

Formulazione e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> specifiche<br />

Linee Guida ambientali contenenti in<strong>di</strong>cazioni<br />

su materiali, impianti e processi gestionali<br />

per promuovere una riduzione dell’impatto<br />

ambientale della rete dei concessionari<br />

Impegno: Migliorare le relazioni e la sod<strong>di</strong>sfazione del cliente<br />

Adottate le Linee Guida Ambientali per la costruzione<br />

<strong>di</strong> nuove concessionarie <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> FGA<br />

(vedere pag. 204)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

e Chrysler Group<br />

Attuazione dell’attività <strong>di</strong> stakeholder<br />

engagement per promuovere il <strong>di</strong>alogo tra<br />

l’azienda e i clienti, incoraggiando i loro riscontri<br />

e rispondendo adeguatamente alle aspettative<br />

Miglioramento della customer service<br />

experience<br />

Sviluppo delle competenze degli operatori<br />

dei call center con l’obiettivo <strong>di</strong> eccellere nel<br />

customer service<br />

Estese le attività <strong>di</strong> stakeholder engagement ai<br />

clienti FGA nei principali mercati europei (Italia, Francia,<br />

Germania e Spagna). Coinvolti i clienti attraverso<br />

strumenti <strong>di</strong> feedback sui progressi realizzati nelle aree<br />

identificate da coloro che hanno partecipato alle ricerche<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione e per la misurazione e definizione<br />

dell’esperienza in concessionaria<br />

Implementato il progetto Mobile Customer Service<br />

su una popolazione <strong>di</strong> circa 151.000 clienti in Italia<br />

e negli altri principali mercati europei (Regno Unito,<br />

Francia, Germania e Spagna)<br />

Servizio <strong>di</strong> assistenza offerto il sabato dal 77% dei<br />

concessionari negli Stati Uniti (1.900): +9% vs 2010<br />

Servizio <strong>di</strong> assistenza imme<strong>di</strong>ata offerto dal 31% dei<br />

concessionari negli Stati Uniti (750): +26% vs 2010<br />

Erogate 20.000 ore <strong>di</strong> formazione agli operatori<br />

telefonici del Customer Contact Center <strong>di</strong> Arese che<br />

offre supporto per i Paesi europei (+10% vs 2010)<br />

Erogate 9.000 ore <strong>di</strong> formazione agli operatori<br />

telefonici dei Customer Contact Center in Nord America<br />

(vedere pagg. 205-209)<br />

2012: erogazione <strong>di</strong> un ulteriore 30% vs <strong>2011</strong> <strong>di</strong> ore<br />

<strong>di</strong> formazione online al personale post ven<strong>di</strong>ta nell’area<br />

EMEA e definizione <strong>di</strong> obiettivi a livello mondo<br />

2012: promozione della responsabilità ambientale<br />

all’interno della rete privata attraverso la <strong>di</strong>ffusione delle<br />

Linee Guida Ambientali<br />

2012: estensione dell’attività <strong>di</strong> stakeholder<br />

engagement ai clienti FGA e Chrysler Group in altri 10<br />

mercati europei<br />

2012: estensione del progetto Mobile Customer<br />

Service sulla piattaforma Android<br />

2014: aumento del numero <strong>di</strong> concessionari in Nord<br />

America che offrono servizi <strong>di</strong> assistenza operativa in orari<br />

prolungati (ore <strong>di</strong> servizio notturne e nel fine settimana)<br />

2014: aumento del numero <strong>di</strong> concessionari che<br />

offrono il servizio <strong>di</strong> assistenza imme<strong>di</strong>ata<br />

2012: erogazione <strong>di</strong> 40 ore <strong>di</strong> formazione per persona<br />

(esclusa la formazione per i neo assunti) agli operatori<br />

telefonici del Customer Contact Center <strong>di</strong> Arese che<br />

offre supporto per i Paesi europei (+10% vs <strong>2011</strong>)<br />

2012: erogazione <strong>di</strong> 20 ore <strong>di</strong> formazione per persona<br />

(esclusa la formazione per i neo assunti) agli operatori<br />

telefonici dei Customer Contact Center in Nord America


Impegno: Assicurare pratiche <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e comunicazione responsabili<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

e Chrysler Group<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Erogazione <strong>di</strong> attività formative e formulazione<br />

e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> linee guida per una ven<strong>di</strong>ta<br />

responsabile dei servizi finanziari<br />

Formulazione <strong>di</strong> una nuova guida all’etica nella<br />

comunicazione per promuovere a livello mondo<br />

una comunicazione responsabile<br />

Fornitori<br />

<strong>Sostenibilità</strong> nella Supply Chain<br />

Linee guida per una ven<strong>di</strong>ta responsabile formulate<br />

e <strong>di</strong>ffuse alla forza ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> FGA Capital S.p.A. e ai<br />

responsabili <strong>di</strong> accettazione del cre<strong>di</strong>to in tutta Europa<br />

(vedere pag. 208)<br />

Introduzione <strong>di</strong> specifiche domande all’interno<br />

dell’indagine European Customer Satisfaction Index<br />

sulla chiarezza e la completezza della forza ven<strong>di</strong>ta<br />

nel presentare i prodotti finanziari<br />

Elaborata e <strong>di</strong>ffusa la Guida all’etica nella<br />

comunicazione<br />

(vedere pag. 208)<br />

Impegno: Promuovere la cultura della sostenibilità tra i <strong>di</strong>pendenti che gestiscono le relazioni con i fornitori<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Erogazione <strong>di</strong> formazione online su corporate<br />

governance e sostenibilità<br />

Integrazione nel sistema <strong>di</strong> remunerazione<br />

variabile <strong>di</strong> obiettivi ambientali e sociali<br />

Impegno: Promuovere la responsabilità sociale e ambientale dei fornitori<br />

Erogato il corso ai Supplier Quality Engineer (SQE)<br />

e ai buyer <strong>di</strong> Chrysler Group in Stati Uniti, Canada e<br />

Messico (oltre 200 <strong>di</strong>pendenti) (vedere pag. 215)<br />

Obiettivi ambientali e sociali (au<strong>di</strong>t <strong>di</strong> sostenibilità e<br />

gestione dei questionari <strong>di</strong> autovalutazione per fornitori<br />

selezionati) inclusi nel sistema <strong>di</strong> remunerazione variabile<br />

per i SQE manager e i loro collaboratori<br />

(vedere pag. 215)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Formulazione e <strong>di</strong>ffusione delle Linee Guida <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong> specifiche per i fornitori<br />

Proseguita l’introduzione <strong>di</strong> clausole sul rispetto delle<br />

Linee Guida <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> nei nuovi contratti d’acquisto<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Introdotti elementi <strong>di</strong> sostenibilità nelle Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

Acquisto <strong>di</strong> Chrysler Group e nel Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta del<br />

fornitore<br />

(vedere pag. 212)<br />

2012: introduzione <strong>di</strong> tool specifici sui siti internet <strong>di</strong><br />

FGAC per aiutare i clienti a calcolare le proprie rate in<br />

base alle entrate mensili<br />

2012: estensione dei programmi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong><br />

FGAC sul cre<strong>di</strong>to responsabilie, alla forza ven<strong>di</strong>ta dei<br />

concessionari<br />

2012: erogazione del corso a tutti i SQE e buyer <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

in Polonia, Turchia, Brasile, Cina e In<strong>di</strong>a e ai SQE e ai<br />

buyer <strong>di</strong> Chrysler Group in Europa, Cina, In<strong>di</strong>a e Corea<br />

del Sud<br />

2012: proseguimento dell’applicazione <strong>di</strong> obiettivi<br />

ambientali e sociali al sistema <strong>di</strong> remunerazione variabile<br />

per i SQE manager <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> e i loro collaboratori, e<br />

introduzione del sistema per i SQE manager <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group e i loro collaboratori<br />

2012: adozione <strong>di</strong> Linee Guida <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> comuni<br />

per i fornitori del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

2012: proseguimento dell’introduzione <strong>di</strong> clausole<br />

sul rispetto delle Linee Guida <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> nei nuovi<br />

contratti d’acquisto del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

39<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


40<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Introduzione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance<br />

ambientale e sociale nel processo <strong>di</strong> valutazione<br />

dei fornitori<br />

Distribuzione a fornitori selezionati <strong>di</strong> un<br />

questionario <strong>di</strong> autovalutazione della propria<br />

performance ambientale e sociale<br />

Elaborazione <strong>di</strong> una mappa del rischio della<br />

catena <strong>di</strong> fornitura per l’identificazione dei<br />

fornitori da sottoporre ad au<strong>di</strong>t<br />

Svolgimento <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t ambientali e sociali presso<br />

i fornitori <strong>di</strong> tutto il mondo<br />

Attività mirata ad ottenere una catena <strong>di</strong><br />

fornitura che non preveda l’uso <strong>di</strong> minerali estratti<br />

in aree geografiche soggette a conflitti armati e in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> abuso dei <strong>di</strong>ritti umani<br />

Supporto alla sensibilizzazione del fornitore sui<br />

temi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

Promozione del programma World Class<br />

Manufacturing (WCM) presso i fornitori<br />

Introdotti in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance ambientale e<br />

sociale aggiuntivi nella valutazione dei potenziali fornitori<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Modello <strong>di</strong> valutazione della performance dei fornitori<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group integrato con un rating <strong>di</strong> sostenibilità<br />

(vedere pag. 213)<br />

Questionario <strong>di</strong> autovalutazione completato da<br />

ulteriori 1.235 fornitori (che rappresentano circa il 37%<br />

del fatturato <strong>di</strong> acquisto) con un punteggio me<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> 87/100 (vedere pagg. 213-215)<br />

Completata l’analisi dei risultati per i questionari<br />

ricevuti<br />

(vedere pag. 214)<br />

Definita una mappa del rischio e utilizzata per la<br />

definizione dei piani <strong>Fiat</strong> per au<strong>di</strong>t e questionari<br />

(vedere pag. 214)<br />

Svolti 51 au<strong>di</strong>t dei più significativi fornitori <strong>Fiat</strong>, da<br />

parte <strong>di</strong> Suppliers Quality Engineer interni (37 au<strong>di</strong>t) e <strong>di</strong><br />

ente terzo (14 au<strong>di</strong>t) in Europa, In<strong>di</strong>a e Cina<br />

(vedere pagg. 214-215)<br />

Partecipazione <strong>di</strong> Chrysler Group al gruppo <strong>di</strong><br />

lavoro dell’AIAG (Automotive Industry Action Group)<br />

sui requisiti in corso <strong>di</strong> definizione, per segnalare<br />

quei minerali che potrebbero essere estratti in aree<br />

geografiche soggette a conflitti armati e in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

abuso dei <strong>di</strong>ritti umani (vedere pag. 211)<br />

2.190 fornitori formati <strong>di</strong>rettamente e online su<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro adeguate<br />

Coinvolti complessivamente 174 stabilimenti <strong>di</strong><br />

fornitori nel programma WCM, nel periodo 2009-<strong>2011</strong><br />

(vedere pag. 216)<br />

(1) Termine ultimo per la pubblicazione delle linee guida da parte della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: introduzione <strong>di</strong> ulteriori in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance<br />

ambientale e sociale nel processo <strong>di</strong> valutazione dei<br />

potenziali fornitori <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

2012: continuazione per i fornitori <strong>di</strong> Chrysler Group,<br />

dell’applicazione <strong>di</strong> un rating <strong>di</strong> sostenibilità che impatta<br />

sull’assegnazione delle nuove commesse e inizio<br />

dell’applicazione del processo a tutti i fornitori <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

2012: miglioramento e standar<strong>di</strong>zzazione del<br />

questionario <strong>di</strong> autovalutazione sulla sostenibilità, basato<br />

sul template <strong>Fiat</strong><br />

2012: proseguimento della <strong>di</strong>stribuzione e dell’analisi<br />

dei questionari<br />

2012: miglioramento e standar<strong>di</strong>zzazione <strong>di</strong> una<br />

mappa del rischio comune all’interno del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

2012: svolgimento <strong>di</strong> ulteriori au<strong>di</strong>t dei più significativi<br />

fornitori, da parte <strong>di</strong> SQE interni (40) e <strong>di</strong> ente terzo (30)<br />

2012: elaborazione <strong>di</strong> un modello standard da utilizzare<br />

per eventuali piani <strong>di</strong> azione richiesti al fornitore a seguito<br />

<strong>di</strong> au<strong>di</strong>t.<br />

2012 (1) : sviluppo <strong>di</strong> un modello standard che<br />

permetta ai fornitori <strong>di</strong> segnalare le loro fonti <strong>di</strong><br />

approvvigionamento per quei minerali che potrebbero<br />

essere estratti in aree geografiche soggette a conflitti<br />

armati e in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> abuso dei <strong>di</strong>ritti umani<br />

2012: erogazione del corso a tutti i buyer e ai SQE<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group, e prosecuzione nell’erogazione ai<br />

fornitori a livello mondo<br />

2012: erogazione ai fornitori <strong>Fiat</strong> del corso online<br />

basato sul corso AIAG<br />

2012: coinvolgimento nel programma WCM <strong>di</strong><br />

complessivi 270 stabilimenti <strong>di</strong> fornitori


Comunità<br />

Comunità locali<br />

Impegno: Promuovere lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Prosecuzione del progetto Árvore da Vida<br />

finalizzato al miglioramento della qualità della vita<br />

nella comunità <strong>di</strong> Jar<strong>di</strong>m Teresópolis (Brasile)<br />

attraverso:<br />

attività sociali, culturali ed educative<br />

corsi <strong>di</strong> formazione<br />

la cooperativa Cooperárvore<br />

un centro <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong> consulenza per le<br />

famiglie della comunità<br />

il potenziamento del coinvolgimento della<br />

comunità locale attraverso reti <strong>di</strong> relazione<br />

de<strong>di</strong>cate<br />

Chrysler Group Supporto all’iniziativa United Way finalizzata<br />

al miglioramento dell’assistenza sanitaria,<br />

dell’educazione e del red<strong>di</strong>to nelle comunità in<br />

<strong>di</strong>fficoltà<br />

Impegno: Supportare le popolazioni colpite da catastrofi naturali<br />

Circa 14.000 persone hanno beneficiato del progetto<br />

nel periodo 2004-<strong>2011</strong><br />

Circa 9 milioni <strong>di</strong> euro investiti complessivamente nel<br />

<strong>2011</strong> per i progetti Árvore da Vida Jar<strong>di</strong>m Teresópolis,<br />

Árvore da Vida Capacitação Profissional e per le<br />

partnership sociali e culturali Árvore da Vida<br />

Circa 500 studenti <strong>di</strong>plomati hanno beneficiato<br />

del progetto Árvore da Vida Capacitação Profissional<br />

durante il periodo 2006–<strong>2011</strong><br />

Premio Cidadãos do Mundo <strong>2011</strong> (sezione<br />

responsabilità sociale) del quoti<strong>di</strong>ano Hoje em Dia vinto<br />

dal progetto Árvore da Vida<br />

Lanciata l’iniziativa Nossa Betim per la città<br />

sostenibile (www.nossabetim.com.br)<br />

(vedere pagg. 223-224)<br />

Circa 3,3 milioni <strong>di</strong> euro devoluti dai <strong>di</strong>pendenti<br />

(vedere pag. 222)<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Supporto tecnico, economico e umanitario alle<br />

popolazioni colpite da catastrofi naturali<br />

Completata la costruzione dell’asilo La scatola delle<br />

esperienze nell’area della regione Abruzzo colpita dal<br />

terremoto del 2009<br />

Completata la costruzione del centro <strong>di</strong> riabilitazione<br />

a Petionville (Haiti)<br />

Circa 245.000 euro devoluti alle vittime del terremoto<br />

in Giappone<br />

Offerte e sconti speciali per l’acquisto <strong>di</strong> veicoli<br />

destinate ai residenti in Liguria colpiti dalle inondazioni<br />

Circa 54.000 euro devoluti, tramite The Chrysler<br />

Foundation, alle organizzazioni <strong>di</strong> soccorso umanitario<br />

degli Stati Uniti per le vittime delle inondazioni e dei<br />

tornado nelle regioni centro-occidentali e sud-orientali<br />

degli Stati Uniti<br />

(vedere pagg. 226-227)<br />

2012: continuazione del supporto al progetto<br />

2012: continuazione del supporto all’iniziativa<br />

2012: prosecuzione del sostegno finanziario alle<br />

organizzazioni umanitarie che assistono le popolazioni<br />

colpite da catastrofi naturali<br />

41<br />

L’impegno<br />

del Gruppo


42<br />

L’impegno<br />

del Gruppo<br />

Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Formazione dei giovani<br />

Impegno: Sostenere lo sviluppo professionale dei giovani<br />

Perimetro Azioni Risultati <strong>2011</strong> Obiettivi<br />

<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA)<br />

Prosecuzione <strong>di</strong> TechPro 2 , progetto <strong>di</strong><br />

formazione tecnica sviluppato in collaborazione<br />

con gli Istituti Tecnici Salesiani<br />

Chrysler Group Continuazione del supporto al programma <strong>di</strong><br />

FIRST Robotics<br />

Misurati e verificati i risultati e le opportunità del<br />

progetto:<br />

circa 2.600 studenti formati<br />

circa 1,6 milioni <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione erogate<br />

5.200 metri quadri <strong>di</strong> laboratori de<strong>di</strong>cati al progetto<br />

Elaborate e <strong>di</strong>ffuse linee guida specifiche per<br />

standar<strong>di</strong>zzare l’approccio e i servizi formativi offerti da<br />

TechPro 2 in tutto il mondo<br />

Esteso il progetto a nuove aree <strong>di</strong>sagiate con forte<br />

richiesta <strong>di</strong> manodopera (4 nuove se<strong>di</strong> in Argentina,<br />

1 in Uruguay, 3 in In<strong>di</strong>a) che si aggiungono alle altre se<strong>di</strong><br />

già operative (18 in Italia, 19 in Spagna, 2 in Argentina,<br />

1 in Polonia, 3 in Brasile)<br />

Attivato un programma de<strong>di</strong>cato all’area carrozzeria<br />

presso 2 nuove se<strong>di</strong> in Italia<br />

(vedere pagg. 224-226)<br />

Proseguito il supporto all programma FIRST Robotics<br />

per gli studenti delle scuole superiori:<br />

circa 90.000 euro devoluti<br />

oltre 500 studenti coinvolti<br />

28 <strong>di</strong>pendenti coinvolti in qualità <strong>di</strong> tutor<br />

900 ore <strong>di</strong> tutoraggio erogate<br />

(vedere pagg. 224-226)<br />

Obiettivo superato<br />

Obiettivo raggiunto o in<br />

linea con il piano<br />

Obiettivo<br />

parzialmente raggiunto<br />

Obiettivo posticipato<br />

2012: prosecuzione del progetto<br />

2012: intensificazione delle attività <strong>di</strong> comunicazione<br />

tra le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> TechPro 2 e la rete post ven<strong>di</strong>ta autorizzata,<br />

per promuovere l’offerta <strong>di</strong> stage<br />

2012: prosecuzione ed espansione del programma<br />

FIRST Robotics e sponsorizzazione delle squadre della<br />

Lego League per gli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e


© Bruce Dale<br />

Tutto ciò che occorre è un piano, una mappa,<br />

e la tenacia <strong>di</strong> raggiungere la meta<br />

Earl Nightingale


Dimensione economica<br />

47<br />

60<br />

74<br />

79<br />

Profilo del Gruppo<br />

Corporate Governance<br />

Governance della sostenibilità<br />

Innovazione sostenibile


Profilo del Gruppo<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è un Gruppo industriale del settore automotive <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni globali che progetta, costruisce e<br />

commercializza automobili <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>ffusione con i brand <strong>Fiat</strong>, Alfa Romeo, Lancia, Abarth, <strong>Fiat</strong> Professional<br />

e vetture d’élite con i marchi Ferrari e Maserati. A seguito della sua alleanza con Chrysler Group, i cui prodotti<br />

comprendono i veicoli Chrysler, Jeep, Dodge, Ram e SRT, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha ulteriormente esteso la sua<br />

portata globale. Opera, inoltre, nella componentistica attraverso Magneti Marelli, Teksid e <strong>Fiat</strong> Powertrain e nel<br />

business dei sistemi <strong>di</strong> produzione con Comau.<br />

(2)<br />

(1) Dal 5 gennaio 2012, la partecipazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. in Chrysler Group è salita al 58,5%.<br />

(2) Da gennaio 2012, le attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Powertrain sono state trasferite a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

,<br />

,<br />

(1)<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

Dimensione<br />

economica<br />

47<br />

Dimensione<br />

economica


48<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

Presenza nel mondo<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> svolge attività industriali e <strong>di</strong> servizi finanziari nel settore automotive attraverso società situate in circa 44 Paesi<br />

e intrattiene rapporti commerciali in circa 140 Paesi.<br />

Highlights<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milioni <strong>di</strong> euro)<br />

Ricavi per area <strong>di</strong> destinazione (1)<br />

Dipendenti (4)<br />

Stabilimenti (4)<br />

Centri <strong>di</strong> ricerca e sviluppo (4)<br />

Chrysler<br />

Group<br />

incluso (1)<br />

<strong>2011</strong><br />

Chrysler<br />

Group<br />

escluso<br />

2010 (2)<br />

2009 (2)<br />

Ricavi netti 59.559 37.382 35.880 32.684<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 2.392 1.047 1.112 736<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) dell’esercizio 1.651 1.006 222 (345)<br />

Investimenti in immobilizzazioni<br />

materiali e immateriali<br />

5.528 3.592 2.864 2.684<br />

Spesa in ricerca e sviluppo (3) 2.175 1.411 1.284 1.154<br />

Disponibilità/(indebitamento) netto<br />

delle attività industriali<br />

(5.529) (2.449) (542) (3.103)<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 197.021 141.334 137.801 128.771<br />

I dettagli dei singoli Settori sono <strong>di</strong>sponibili alle pagine 236-237.<br />

(1) Incluso Chrysler Group da giugno <strong>2011</strong>.<br />

(2) Riferito a Continuing Operation.<br />

(3) Include i costi capitalizzati e quelli spesati <strong>di</strong>rettamente a conto economico.<br />

(4) Incluso Chrysler Group.<br />

Europa<br />

36,2%<br />

43,7%<br />

77<br />

51


Nel mondo<br />

NAFTA (1)<br />

36,0%<br />

30,6%<br />

47<br />

16<br />

(1) Inclusi Stati Uniti, Canada e Messico.<br />

(2) Inclusi Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay e Venezuela.<br />

197.000<br />

Dipendenti<br />

155<br />

Stabilimenti<br />

77<br />

Centri <strong>di</strong> ricerca e sviluppo<br />

Mercosur (2) Resto del mondo<br />

19,0%<br />

22,7%<br />

19<br />

5<br />

8,8%<br />

3,0%<br />

12<br />

5<br />

49<br />

Dimensione<br />

economica


50<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

Automobili<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) progetta, produce e vende<br />

automobili con i marchi <strong>Fiat</strong>, Alfa Romeo, Lancia e Abarth, oltre<br />

che veicoli commerciali leggeri con il marchio <strong>Fiat</strong> Professional.<br />

Inoltre commercializza in Europa le vetture a marchio Jeep ® .<br />

<strong>Fiat</strong><br />

In tutto il mondo le automobili <strong>di</strong> marca <strong>Fiat</strong> sono sinonimo<br />

<strong>di</strong> uno stile giovane e brillante. Il simbolo dell’auto italiana<br />

per eccellenza, ha nel suo DNA i valori della semplicità,<br />

della qualità e della costante ricerca nell’innovazione, che<br />

sono alla base della popolarità e del successo <strong>di</strong> tutta la<br />

sua gamma. La 500, la cui commercializzazione nel <strong>2011</strong><br />

nel mercato americano ha segnato il ritorno del brand negli<br />

Stati Uniti, è il manifesto della nuova <strong>Fiat</strong>. Da citare, nell’anno,<br />

la nuova versione TwinAir e l’esclusiva serie speciale<br />

“by Gucci” icona del design italiano. Ma il <strong>2011</strong> è stato anche<br />

l’anno del lancio del nuovo Freemont, primo veicolo <strong>Fiat</strong><br />

frutto dell’alleanza con Chrysler Group, che si è aggiu<strong>di</strong>cato<br />

le prestigiose cinque stelle Euro NCAP. A <strong>di</strong>cembre, è<br />

stata ufficialmente presentata la terza generazione della<br />

Panda, coerente evoluzione <strong>di</strong> un modello che vanta 31<br />

anni <strong>di</strong> successi. Sempre a fine anno, inoltre, il marchio<br />

ha commercializzato la Punto MY 2012, aggiornando così<br />

ulteriormente la sua ricca gamma che comprende anche<br />

Bravo, Qubo, Doblò, Se<strong>di</strong>ci, Idea e Linea. Inoltre, per il<br />

quinto anno consecutivo, <strong>Fiat</strong> si è confermata leader per le<br />

più basse emissioni <strong>di</strong> CO 2 tra i marchi automobilistici più<br />

venduti in Europa (fonte: JATO Dynamics), una vocazione<br />

ecologica che quest’anno si è tradotta nel nuovo marchio<br />

“Air Technologies” che comprende le eco-tecnologie<br />

esclusive del brand <strong>Fiat</strong> applicate trasversalmente a tutta<br />

la gamma attualmente in commercio.


Alfa Romeo<br />

Tecnologia all’avanguar<strong>di</strong>a, massima espressione dello stile<br />

italiano, straor<strong>di</strong>narie performance e autentico piacere <strong>di</strong> guida:<br />

nella 4C Concept, presentata in anteprima mon<strong>di</strong>ale al Salone<br />

dell’Automobile <strong>di</strong> Ginevra nel marzo <strong>2011</strong>, sono sintetizzati<br />

i valori della nuova Alfa Romeo. La supercar compatta è un<br />

ponte tra l’Alfa <strong>di</strong> oggi e quella <strong>di</strong> domani, in essa si incontrano<br />

l’esperienza sportiva dell’heritage Alfa Romeo che ha infiammato<br />

gli animi <strong>di</strong> generazioni <strong>di</strong> appassionati, l’efficienza del<br />

presente e le tecnologie del futuro. Su <strong>di</strong> essa, infatti, trovano<br />

posto tecnologie e materiali innovativi tipici delle supercar<br />

(carbonio, alluminio, trazione posteriore) e tecnologie già in<br />

commercio sui modelli Alfa Romeo, come il 1750 turbo benzina<br />

con iniezione <strong>di</strong>retta, il cambio automatico a doppia frizione a<br />

secco Alfa TCT e il selettore Alfa D.N.A. per il controllo <strong>di</strong>namico<br />

del veicolo – contenuti questi che assicurano performance al<br />

top e feeling sportivo, ma con efficienza da best in class. Da<br />

citare, infine, le esclusive versioni Quadrifoglio Verde <strong>di</strong> Giulietta<br />

e MiTo in cui il marchio leggendario viene rivisitato in chiave<br />

moderna in uno speciale allestimento, che, nel caso <strong>di</strong> Giulietta<br />

si accompagna al motore 1750 TBi da 235 CV.<br />

Lancia<br />

Eleganza e tecnologia, all’apparenza così <strong>di</strong>stanti tra loro, si<br />

sono unite grazie all’intuizione <strong>di</strong> Vincenzo Lancia, per dare vita<br />

a un marchio leggendario. Oggi la passione e l’estetica italiane<br />

si fondono con l’energia e la sostanza americane <strong>di</strong> Chrysler,<br />

dando origine ai valori della rinascita Lancia: Style, Substance<br />

e Attitude. Tre qualità racchiuse nella nuova gamma <strong>di</strong> auto,<br />

nata dall’unione <strong>di</strong> culture automobilistiche <strong>di</strong>verse, ma con<br />

un obiettivo comune: progettare modelli con un carattere e un<br />

design altamente <strong>di</strong>stintivi. Come il piccolo gioiello a cinque porte<br />

Nuova Ypsilon, lanciata nel maggio del <strong>2011</strong>: un’auto compatta,<br />

ma grande nel comfort e nei contenuti; esclusiva, ma accessibile<br />

a tutti; o come la Nuova Thema e il Voyager presentati ad<br />

ottobre, esempio concreto <strong>di</strong> come sia possibile unire due<br />

mon<strong>di</strong> così <strong>di</strong>stanti geograficamente eppure così vicini nella loro<br />

essenza. Thema, prima ammiraglia globale, nasce sulla base<br />

della nuova Chrysler 300 per affrontare il segmento <strong>di</strong> mercato<br />

più <strong>di</strong>fficile e prestigioso e nel mese <strong>di</strong> novembre si è aggiu<strong>di</strong>cata<br />

le cinque stelle in sicurezza Euro NCAP. Lancia Voyager, invece,<br />

l’icona americana degli MPV (Multi-Purpose Vehicle) incontra lo<br />

stile italiano trasformandosi in un esclusivo monovolume alto <strong>di</strong><br />

gamma per il mercato europeo. I nuovi modelli si affiancano alla<br />

“city limousine” Musa e alla Nuova Delta, berlina compatta che<br />

garantisce abitabilità e lusso da ammiraglia.<br />

Abarth<br />

Da sempre sinonimo <strong>di</strong> potenza, velocità, innovazione<br />

tecnologica e design Made in Italy, Abarth è il marchio <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Group Automobiles che dal 2007 si occupa della produzione e<br />

commercializzazione <strong>di</strong> vetture sportive per utilizzo su strada.<br />

L’azienda, fondata da Karl Abarth nel 1949, è <strong>di</strong>ventata negli<br />

anni una vera e propria icona del mondo racing grazie al<br />

numero incre<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> vittorie conquistate in pista, ai modelli<br />

leggendari sviluppati in collaborazione con <strong>Fiat</strong> e all’enorme<br />

successo riscosso dai kit <strong>di</strong> elaborazione presso il pubblico<br />

degli appassionati.<br />

Oltre alla piccola e “cattiva” Abarth 500, icona della rinascita<br />

del brand, la gamma si compone anche della Abarth 500C,<br />

della Abarth Punto e <strong>di</strong> tutta una gamma <strong>di</strong> vetture “specialties”<br />

come la Abarth 695 Tributo Ferrari e le novità del <strong>2011</strong>: la<br />

Abarth 500 Cabrio Italia, la Abarth 695 Competizione, la Abarth<br />

Punto Super Sport e la Abarth Punto Scorpione. Sempre nel<br />

<strong>2011</strong>, il brand ha ulteriormente ampliato la gamma 500 con<br />

la presentazione della Abarth 595, nelle personalizzazioni<br />

“Turismo” e “Competizione”. Infine, completano la gamma<br />

prodotto le vetture Racing impegnate nei trofei monomarca,<br />

l’Abarth 500 Assetto Corse e l’Abarth 500 Rally cui si aggiunge,<br />

per la stagione g 2012, ,<br />

anche la nuova Abarth 695 Assetto Corse.<br />

51<br />

Dimensione<br />

economica


52<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> Professional<br />

Essere vicini alle persone significa anche progettare e<br />

costruire i mezzi giusti per far crescere le loro ambizioni<br />

professionali. <strong>Fiat</strong> Professional è il brand <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles de<strong>di</strong>cato ai veicoli commerciali e nasce con<br />

l’intento <strong>di</strong> proporsi come partner delle imprese, gran<strong>di</strong> e<br />

piccole, mettendo a <strong>di</strong>sposizione una gamma <strong>di</strong> veicoli perfetti<br />

per lavorare. Il nuovo Ducato presentato a maggio <strong>2011</strong>,<br />

ultima evoluzione <strong>di</strong> un modello che vanta trent’anni <strong>di</strong><br />

successi, è il massimo per capacità <strong>di</strong> carico, portata e<br />

possibilità <strong>di</strong> allestimento. Scudo è non solo agile e scattante,<br />

ma anche confortevole e spazioso e può ospitare fino a nove<br />

persone. Doblò Cargo, “Van of the year <strong>2011</strong>”, è il veicolo<br />

dei record: capacità <strong>di</strong> carico, economia, comfort e sicurezza<br />

sono ai massimi livelli e nell’anno la sua gamma si è arricchita<br />

della versione Work Up. Il pick-up Strada è perfetto per<br />

trasportare gli oggetti più ingombranti, mantenendo la sua<br />

agilità nel traffico. Fiorino, piccolo e compatto, è il veicolo<br />

più maneggevole della categoria. A questi si aggiunge l’intera<br />

gamma <strong>di</strong> Van costruiti sui modelli <strong>Fiat</strong>, come Bravo, Punto<br />

e Panda. Infine, <strong>Fiat</strong> Professional ha la più ampia offerta<br />

<strong>di</strong> veicoli Natural Power a doppia alimentazione metanobenzina<br />

e rafforza continuamente il suo impegno per la tutela<br />

dell’ambiente e per la mobilità sostenibile.<br />

Maserati<br />

Sono vetture uniche e note in tutto il mondo per l’inconfon<strong>di</strong>bile<br />

fascino, l’eleganza e la tecnologia all’avanguar<strong>di</strong>a<br />

quelle che da quasi un secolo nascono nella Casa del<br />

Tridente. Come la berlina Quattroporte, sintesi ideale tra<br />

lusso e sportività, bellezza italiana e impeccabile ingegneria.<br />

O la GranTurismo, coupé moderna a due porte e quattro posti,<br />

che coniuga potenza ed eleganza, un design avveniristico<br />

e un’insospettata praticità. La prestigiosa gamma vanta<br />

inoltre la GranCabrio, prima cabriolet a quattro posti del<br />

brand. Quella <strong>di</strong> Maserati, del resto, è un’eccellenza spesso<br />

derivata dall’esperienza delle competizioni in pista. La Casa<br />

modenese, infatti, porta in sé una grande tra<strong>di</strong>zione sportiva<br />

che continua ancora oggi, come <strong>di</strong>mostrano il successo<br />

riscosso dal trofeo monomarca GranTurismo MC e la vittoria<br />

nell’International Superstars Series, che ha visto protagonista<br />

la Maserati Quattroporte Evo. Nel <strong>2011</strong> Maserati ha<br />

presentato a Ginevra la nuova GranCabrio Sport che amplia<br />

la gamma <strong>di</strong> vetture aperte con quattro posti como<strong>di</strong> ed è<br />

de<strong>di</strong>cata alla clientela che pre<strong>di</strong>lige immagine e prestazioni<br />

ancor più <strong>di</strong>namiche e sportive, senza rinunciare all’eleganza<br />

innata del modello da cui deriva. È inoltre stato presentato a<br />

settembre, a Francoforte, un nuovissimo concept <strong>di</strong> Sport<br />

Utility Vehicle (SUV), primo nella storia Maserati, che unisce<br />

la sportività al lusso.


Ferrari<br />

Simbolo <strong>di</strong> eccellenza e <strong>di</strong> sportività, Ferrari non ha<br />

bisogno <strong>di</strong> presentazioni. Il suo biglietto da visita sono i<br />

titoli conquistati in Formula Uno: 16 Costruttori e 15 Piloti.<br />

Oltre che, ovviamente, i modelli Gran Turismo: vetture<br />

uniche per prestazioni, innovazioni tecnologiche, piacere<br />

<strong>di</strong> guida e design che in tutto il mondo rappresentano il<br />

più autorevole esempio <strong>di</strong> “Made in Italy”. Un prestigio<br />

confermato dalle importanti novità presentate nel <strong>2011</strong>.<br />

A marzo, al Salone <strong>di</strong> Ginevra, ha debuttato in anteprima<br />

mon<strong>di</strong>ale la FF, la rivoluzionaria V12 anteriore-centrale<br />

a quattro posti e quattro ruote motrici che rappresenta<br />

la più prestazionale e versatile vettura nella storia della<br />

Ferrari. Sempre a Ginevra la Casa ha presentato la 458<br />

Italia con il sistema HELE (High Emotions Low Emissions),<br />

che abbassa le emissioni <strong>di</strong> CO 2 a soli 275 g/km: una<br />

riduzione del 15% che ne fa la vettura sportiva con il più<br />

basso livello <strong>di</strong> emissioni. È <strong>di</strong> settembre invece, al Salone<br />

<strong>di</strong> Francoforte, il debutto della nuova 458 Spider, il primo<br />

8 cilindri con motore posteriore centrale dotato <strong>di</strong> tetto<br />

rigido ripiegabile, una prima mon<strong>di</strong>ale per una vettura<br />

con questo tipo <strong>di</strong> architettura, che utilizza un’innovativa<br />

soluzione brevettata da Ferrari. Nella stessa occasione è<br />

stato infine presentato l’innovativo programma Tailor-Made,<br />

de<strong>di</strong>cato a quei clienti che desiderano personalizzare la<br />

propria Ferrari in maniera ancor più esclusiva.<br />

53<br />

Dimensione<br />

economica


54<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

Chrysler Group<br />

Chrysler Group, costituito nel 2009 per realizzare l’alleanza<br />

strategica globale con <strong>Fiat</strong> (1) realizza veicoli e prodotti con i<br />

marchi Chrysler, Jeep, Dodge, Ram, Mopar, SRT e <strong>Fiat</strong>. Con<br />

risorse, tecnologie e una rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione internazionale,<br />

elementi necessari per competere su scala globale, l’alleanza<br />

si fonda sulla cultura dell’innovazione <strong>di</strong> Chrysler Group,<br />

introdotta da Walter P. Chrysler nel 1925, oltre che sulla<br />

tecnologia <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>, la cui storia inizia nel 1899. Il contributo del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong>, in termini <strong>di</strong> tecnologia avanzata, piattaforme e<br />

motopropulsori per automobili <strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni,<br />

permette a Chrysler Group <strong>di</strong> ampliare la gamma <strong>di</strong> modelli e<br />

offrire veicoli eco-compatibili.<br />

Tra i veicoli <strong>di</strong> Chrysler Group, che ha sede ad Auburn<br />

Hills, in Michigan, ci sono alcuni dei modelli più rinomati<br />

al mondo come Chrysler 300 e Town & Country, Jeep<br />

Wrangler, Dodge Durango, Ram 1500, Jeep Grand<br />

Cherokee SRT8 e <strong>Fiat</strong> 500. I veicoli <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

sono venduti in più <strong>di</strong> 120 Paesi.<br />

Chrysler<br />

Con un design inconfon<strong>di</strong>bile, tecnologie d’avanguar<strong>di</strong>a,<br />

attenzione ai dettagli e uno spirito innovativo, uniti ad un<br />

prezzo accessibile, Chrysler ha saputo conquistare i clienti<br />

fin dalla sua fondazione, nel 1925.<br />

Nel <strong>2011</strong> ha continuato questa tra<strong>di</strong>zione, presentando<br />

una linea <strong>di</strong> prodotti aggiornata nello stile e <strong>di</strong> alta qualità.<br />

(1) Si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong>, Chrysler Group escluso.<br />

Tutti i modelli commercializzati nel <strong>2011</strong> sono stati in gran<br />

parte o totalmente ri<strong>di</strong>segnati.<br />

L’introduzione <strong>di</strong> prodotti innovativi ha portato il marchio ad<br />

essere tra i leader in fatto <strong>di</strong> design, progettazione e rapporto<br />

qualità-prezzo. La strategia del “design with purpose” si<br />

riflette <strong>di</strong>rettamente nei prodotti ed è risultata premiante per il<br />

marchio, anziché il prezzo.<br />

Il portafoglio <strong>di</strong> modelli Chrysler annovera la nuova ammiraglia<br />

Chrysler 300, il minivan Town & Country e la berlina Chrysler<br />

200, <strong>di</strong>sponibile anche in versione cabrio.


Jeep<br />

Una leggenda da oltre 70 anni, Jeep è il marchio<br />

dell’autentico SUV, ai vertici della categoria per versatilità<br />

e cura artigianale, pensato per chi è alla ricerca <strong>di</strong> viaggi<br />

straor<strong>di</strong>nari. Il marchio Jeep offre una gamma completa<br />

<strong>di</strong> veicoli che da sempre sono sinonimo <strong>di</strong> protezione<br />

e sicurezza per affrontare con serenità qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />

avventura ed è un chiaro invito a vivere appieno la vita.<br />

La gamma Jeep include Compass, Grand Cherokee, Liberty,<br />

Patriot, Wrangler e Wrangler Unlimited. Per sod<strong>di</strong>sfare le<br />

esigenze dei clienti in tutto il mondo, i modelli Jeep vengono<br />

commercializzati anche fuori dal Nord America e sono <strong>di</strong>sponibili<br />

anche con guida a destra e in versione sia benzina sia <strong>di</strong>esel.<br />

Dodge<br />

Da quasi 100 anni Dodge realizza vetture appassionanti e<br />

innovative, che si <strong>di</strong>stinguono per prestazioni e stile. Basan-<br />

dosi sul suo ricco patrimonio <strong>di</strong> auto muscolose, sulla<br />

tecnologia derivante dal mondo delle corse e su un brillante<br />

engineering, Dodge offre una linea completa <strong>di</strong> auto, crossover,<br />

minivan e SUV costruiti per garantire massime prestazioni in<br />

termini <strong>di</strong> potenza, scatto, maneggevolezza in curva, grande<br />

versatilità ed efficienza energetica. Dodge offre queste<br />

innovative funzionalità combinate con prestazioni ai vertici<br />

della categoria, valore eccezionale e design inconfon<strong>di</strong>bile.<br />

Nel <strong>2011</strong> Dodge ha presentato sei vetture, tra modelli<br />

completamente nuovi e aggiornamenti <strong>di</strong> prodotto. Sull’onda<br />

dei nuovi Dodge Durango e Dodge Charger, e dei rivisitati<br />

Grand Caravan, Journey, Avenger e Challenger, Dodge può<br />

ora vantare una delle gamme più aggiornate degli Stati Uniti,<br />

che sarà ulteriormente arricchita dai nuovi prodotti in arrivo.<br />

Ram Truck<br />

Ram Truck continua ad affermare la propria identità e a<br />

<strong>di</strong>fferenziarsi chiaramente per la propria clientela fin dal suo<br />

lancio come marchio in<strong>di</strong>pendente. La creazione <strong>di</strong> un marchio<br />

<strong>di</strong>stinto per i pick-up ha permesso <strong>di</strong> sviluppare veicoli dotati<br />

delle caratteristiche necessarie per sod<strong>di</strong>sfare le specifiche<br />

esigenze d’uso <strong>di</strong> questi clienti. Ram è quin<strong>di</strong> in grado <strong>di</strong><br />

coprire le richieste dell’intero mercato costituito da famiglie<br />

che usano il loro mezzo in modo continuativo, proprietari <strong>di</strong><br />

Ram Heavy Duty che li impiegano per lavoro o imprese che<br />

<strong>di</strong>pendono quoti<strong>di</strong>anamente dai loro veicoli commerciali.<br />

Il marchio Ram Truck <strong>di</strong>spone della gamma <strong>di</strong> veicoli full-size<br />

più innovativa del mercato ed è <strong>di</strong>ventato leader <strong>di</strong> questo<br />

settore grazie a ingenti investimenti in nuovi prodotti, arricchiti<br />

da un’estetica accattivante, interni raffinati, motori resistenti e<br />

caratteristiche che ne ampliano le potenzialità.<br />

SRT<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha ufficialmente assegnato lo status<br />

<strong>di</strong> marchio alla sua <strong>di</strong>visione sportiva - Street and Racing<br />

Technology (SRT team). Il brand utilizza una formula <strong>di</strong><br />

comprovato successo per creare, progettare e costruire veicoli<br />

per Chrysler, Jeep e Dodge che rappresentano un riferimento<br />

sul mercato americano delle vetture ad alte prestazioni. Il loro<br />

successo è legato a cinque caratteristiche: propulsori ad<br />

altissime prestazioni, incre<strong>di</strong>bile maneggevolezza, eccellente<br />

sistema frenante, esterni aggressivi e funzionali, interni <strong>di</strong><br />

ispirazione sportiva.<br />

La gamma <strong>di</strong> modelli SRT comprende Dodge Challenger<br />

SRT8 392, Dodge Charger SRT8, Chrysler 300 SRT8 e<br />

Jeep Grand Cherokee SRT8. I quattro veicoli con<strong>di</strong>vidono<br />

lo stesso motopropulsore: il nuovo V-8 HEMI da 6,4 litri<br />

(392 cubic-inch) che eroga impareggiabili prestazioni in<br />

termini <strong>di</strong> coppia e potenza, garantendo allo stesso tempo<br />

una riduzione dei consumi grazie all’impiego <strong>di</strong> tecnologie<br />

innovative all’aspirazione e allo scarico.<br />

55<br />

Dimensione<br />

economica


56<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

Mopar<br />

Mopar è il marchio <strong>di</strong> Chrysler Group che si occupa<br />

dell’assistenza tecnica, dei ricambi e dei servizi <strong>di</strong> customer<br />

care. In seguito all’alleanza tra Chrysler Group e il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong>, Mopar sta allargando la sua portata globale, integrando<br />

i servizi <strong>di</strong> assistenza, fornitura ricambi e customer care al<br />

fine <strong>di</strong> migliorare il supporto alla rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e ai clienti in<br />

tutto il mondo. Il portafoglio <strong>di</strong> prodotti Mopar annovera, a<br />

livello globale, oltre 500.000 ricambi e accessori <strong>di</strong>stribuiti<br />

in più <strong>di</strong> 120 Paesi. La sua notorietà tra gli sportivi risale<br />

al 1937. Mopar (acronimo composto da MOtor e PARts)<br />

<strong>di</strong>stribuisce ricambi originali e accessori per i marchi <strong>di</strong><br />

Chrysler Group e <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

I prodotti Mopar sono unici perché vengono progettati<br />

e realizzati in collaborazione con gli stessi team che<br />

definiscono anche le specifiche tecniche dei veicoli. Un<br />

collegamento <strong>di</strong>retto con il produttore che nessun’altra<br />

società <strong>di</strong> ricambi aftermarket può vantare.<br />

Componenti e sistemi <strong>di</strong> produzione<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

Ricerca, sviluppo, produzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> motori e cambi:<br />

è questo l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Powertrain, il settore<br />

del Gruppo che, con <strong>di</strong>eci stabilimenti e cinque centri <strong>di</strong><br />

ricerca, è una delle realtà più significative nel settore dei<br />

motopropulsori a livello mon<strong>di</strong>ale. <strong>Fiat</strong> Powertrain, che<br />

dall’1 gennaio 2012 è confluita in <strong>Fiat</strong> Group Automobiles,<br />

produce e vende motori con un range <strong>di</strong> potenza da<br />

65 a 235 CV e cambi con una coppia fino a 400 Nm,<br />

destinati a vetture e veicoli commerciali leggeri. Nel corso<br />

del <strong>2011</strong> sono stati introdotti sul mercato i propulsori<br />

turbo<strong>di</strong>esel 2.0 con tecnologia MultiJet II prodotti nello<br />

stabilimento <strong>di</strong> Pratola Serra (Avellino): la versione con<br />

turbocompressore a geometria fissa (115 CV) ha esor<strong>di</strong>to<br />

su <strong>Fiat</strong> Ducato, mentre la variante con turbocompressore<br />

a geometria variabile (140-170 CV) è stata lanciata su<br />

<strong>Fiat</strong> Freemont. Un’altra novità, tra i motori turbo<strong>di</strong>esel, è<br />

rappresentata dal motore 1.3 MultiJet nella nuova variante<br />

“downspee<strong>di</strong>ng” con turbocompressore a geometria<br />

variabile da 85 CV: per una perfetta ottimizzazione tra<br />

prestazioni e consumi, questa versione prevede tra le<br />

altre cose l’adozione dell’alternatore “intelligente” e della<br />

pompa olio a cilindrata variabile. Dopo aver esor<strong>di</strong>to<br />

nel 2010 sulla 500 e sulla 500C, il tecnologico motore<br />

bicilindrico TwinAir turbo (85 CV) è stato applicato<br />

nel <strong>2011</strong> su Nuova Ypsilon ed è stato presentato su<br />

Alfa Romeo MiTo e su <strong>Fiat</strong> Punto. È proseguita inoltre<br />

l’attività <strong>di</strong> sperimentazione relativa a ulteriori tre varianti:<br />

l’aspirato da 65 CV, il turbo 105 CV e il bi-fuel turbo a<br />

metano/benzina da 80 CV. Nel <strong>2011</strong> il TwinAir si è infine<br />

aggiu<strong>di</strong>cato il prestigioso premio “International Engine<br />

of the Year”, risultando il miglior motore anche nella<br />

categoria de<strong>di</strong>cata ai propulsori sotto il litro <strong>di</strong> cilindrata,<br />

in quella “Green Engine of the Year” e in quella “Best New<br />

Engine of the Year”. Per quel che concerne le trasmissioni,<br />

da segnalare l’adozione, su Alfa Romeo Giulietta TCT,<br />

del nuovo cambio automatico a doppia frizione a secco<br />

C635 DDCT.


Magneti Marelli<br />

È un’azienda internazionale leader nella progettazione e<br />

produzione <strong>di</strong> sistemi e componenti ad alta tecnologia per<br />

autoveicoli: dall’illuminazione ai <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> controllo del motore,<br />

dall’elettronica alle sospensioni e agli ammortizzatori, dai sistemi<br />

<strong>di</strong> scarico ai componenti per l’aftermarket e il motorsport.<br />

Attraverso un processo <strong>di</strong> innovazione continua, Magneti<br />

Marelli punta a valorizzare il proprio know-how e le competenze<br />

elettroniche trasversali del Gruppo per sviluppare sistemi<br />

intelligenti e soluzioni che contribuiscano all’evoluzione della<br />

mobilità secondo criteri <strong>di</strong> sostenibilità ambientale, sicurezza e<br />

qualità della vita all’interno dei veicoli. Per questo l’azienda ha<br />

partecipato da protagonista all’enorme sviluppo tecnologico<br />

che ha interessato, negli ultimi anni, il settore automotive. Lo<br />

<strong>di</strong>mostrano i molti componenti all’avanguar<strong>di</strong>a, realizzati per<br />

tutte le principali automobili del Gruppo (ad esempio, le nuove<br />

Alfa Romeo Giulietta, <strong>Fiat</strong> Ducato, <strong>Fiat</strong> Panda e Lancia Ypsilon)<br />

e per quelle <strong>di</strong> altri importanti costruttori. Prodotti che nascono<br />

da un know-how e da una spinta alla ricerca e all’innovazione<br />

consolidati in oltre 90 anni <strong>di</strong> storia.<br />

Comau<br />

Con 23 se<strong>di</strong> operative in 13 Paesi e 40 anni <strong>di</strong> esperienza nel<br />

campo dell’automazione industriale, Comau offre ai suoi clienti<br />

in tutto il mondo sistemi <strong>di</strong> saldatura e assemblaggio scocche,<br />

<strong>di</strong> lavorazione e montaggio meccanico, oltre a un’ampia<br />

gamma <strong>di</strong> robot industriali, garantendo il massimo della qualità,<br />

dell’affidabilità e della flessibilità. Comau supporta il cliente<br />

“dall’idea al progetto”, fornendo sistemi produttivi automatizzati<br />

che integrano prodotti, processi e servizi e consegnando<br />

impianti “chiavi in mano”, <strong>di</strong> cui esegue progettazione, realizzazione,<br />

installazione, avvio produttivo e successivamente<br />

anche la manutenzione. L’azienda è leader nella ricerca <strong>di</strong> tecnologie<br />

innovative per un continuo miglioramento dei processi.<br />

I costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo hanno consentito<br />

a Comau <strong>di</strong> porsi sul mercato internazionale con soluzioni<br />

ingegneristiche complete anche in settori <strong>di</strong>versi da quello<br />

autoveicolistico, tra cui l’aerospaziale, il petrolchimico, quello<br />

delle fonderie e della lavorazione dell’acciaio. L’azienda inoltre,<br />

attraverso le soluzioni eComau, supporta i clienti nell’applicazione<br />

<strong>di</strong> tecnologie per il risparmio energetico, operando sia su<br />

impianti esistenti sia sulla fornitura <strong>di</strong> impianti nuovi.<br />

Teksid<br />

Con oltre 80 anni <strong>di</strong> esperienza e una produzione <strong>di</strong> circa<br />

600 mila tonnellate annue <strong>di</strong> basamenti, teste cilindri,<br />

componenti per motori, particolari per trasmissioni, cambi<br />

e sospensioni, Teksid è il produttore <strong>di</strong> ghisa grigia e<br />

ghisa sferoidale più grande al mondo. Attraverso Teksid<br />

Aluminum è inoltre leader mon<strong>di</strong>ale nella tecnologia<br />

produttiva <strong>di</strong> teste cilindri e componenti per motori in<br />

alluminio. L’azienda è attenta ad adattare continuamente<br />

le caratteristiche tecniche dei prodotti alle richieste sempre<br />

più precise dell’industria automotive mon<strong>di</strong>ale. Tra le sue<br />

caratteristiche vincenti: elevata automazione, continuo<br />

aggiornamento della tecnologia per aumentare gli standard<br />

qualitativi e una stretta integrazione con lo sviluppo dei<br />

prodotti dei clienti, tra i quali ci sono anche i più importanti<br />

costruttori del mondo <strong>di</strong> automobili, veicoli industriali,<br />

macchine agricole e motori.<br />

57<br />

Dimensione<br />

economica


58<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Profilo<br />

del Gruppo<br />

Mappa dei principali<br />

accor<strong>di</strong> internazionali<br />

ITALIA E FRANCIA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA)<br />

e PSA Peugeot Citroën Group<br />

Due JV (50%) per la produzione delle seguenti famiglie <strong>di</strong><br />

veicoli:<br />

- monovolumi <strong>di</strong> classe per Peugeot e Citroën<br />

- furgoni commerciali compatti per <strong>Fiat</strong>, Peugeot e Citroën<br />

- veicoli commerciali leggeri per <strong>Fiat</strong>, Peugeot e Citroën<br />

ITALIA<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain e General Motors<br />

partecipazione al 50% in VM Motori S.p.A. (VM); VM<br />

è una società specializzata da tempo nella progettazione e<br />

costruzione <strong>di</strong> motori <strong>di</strong>esel<br />

EUROPA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) e Cré<strong>di</strong>t Agricole<br />

JV (50%) per le attività <strong>di</strong> finanziamento in Europa alla<br />

clientela <strong>di</strong> FGA, Chrysler, Jaguar e Land Rover<br />

Aggiornata al 20 marzo 2012.<br />

CINA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA), <strong>Fiat</strong> Powertrain e<br />

Guangzhou Automobile Group Co Ltd (GAC Group)<br />

JV (50%) per:<br />

- la produzione <strong>di</strong> motori e automobili per il mercato<br />

cinese<br />

- la commercializzazione esclusiva delle auto FGA nel<br />

mercato cinese<br />

Magneti Marelli e SAIC (Shanghai Automotive Industry<br />

Corporation)<br />

Accordo per la costituzione <strong>di</strong> una JV (50%) per la produzione<br />

<strong>di</strong> componenti idraulici per il cambio AMT (Automated Manual<br />

Trasmission) <strong>di</strong> Magneti Marelli<br />

Magneti Marelli e Wanxiang Qianchao Company Limited<br />

Accordo per la costituzione <strong>di</strong> una JV (50%) per la<br />

produzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ammortizzatori e prodotti accessori<br />

per il mercato cinese<br />

Teksid, SAIC (Shanghai Automotive Industry<br />

Corporation) e YMC (Yuejin Motor Corporation)<br />

JV (50% Teksid, 25% SAIC, 25% YMC) per la produzione <strong>di</strong><br />

cilindri in ghisa grigia e nodulare per automobili.<br />

GIAPPONE<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain e Suzuki Motor Corporation<br />

Accordo <strong>di</strong> licenza per la produzione <strong>di</strong> motori <strong>di</strong>esel Multijet


INDIA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA), <strong>Fiat</strong> Powertrain e TATA<br />

Alleanza comprensiva <strong>di</strong> JV (50%) per:<br />

- la produzione <strong>di</strong> automobili, motori e trasmissione<br />

del segmento B e C<br />

- la commercializzazione esclusiva delle auto FGA<br />

nel mercato in<strong>di</strong>ano<br />

Magneti Marelli, Suzuki e Maruti Suzuki<br />

JV (51%) per la produzione <strong>di</strong> centraline elettroniche<br />

<strong>di</strong> controllo per motori <strong>di</strong>esel<br />

Magneti Marelli e Sumi Motherson<br />

JV (50%) per la produzione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> illuminazione<br />

e controllo motore<br />

Magneti Marelli e Krishna<br />

Due JV (50%) per la produzione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> scarico<br />

Magneti Marelli e Endurance Technologies<br />

JV (50%) per la produzione <strong>di</strong> ammortizzatori<br />

Magneti Marelli e Unitech Machines<br />

JV (51%) per la produzione <strong>di</strong> sistemi elettronici automotive<br />

POLONIA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Ford<br />

Collaborazione per lo sviluppo e la produzione <strong>di</strong> vetture del<br />

segmento A (<strong>Fiat</strong> 500 e Ford KA)<br />

(1) Gruppo <strong>Fiat</strong>, escluso Chrysler Group.<br />

SERBIA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) e Governo Serbo<br />

JV (FGA 66,7% e Governo Serbo 33,3%) per la produzione <strong>di</strong><br />

vetture FGA nello stabilimento <strong>di</strong> Kragujevac<br />

Magneti Marelli e Johnson Controls Automotive S.r.l.<br />

JV (50%) per la produzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> plance dei coman<strong>di</strong>,<br />

pannelli porta, console centrali e posteriori per <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles Serbia<br />

STATI UNITI<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> (1) e Chrysler Group<br />

Alleanza strategica globale nell’ambito del settore<br />

automotive<br />

TURCHIA<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) e Gruppo Koç<br />

JV quotata (FGA 37,86%, Gruppo Koç 37,86%) per lo<br />

sviluppo e la produzione <strong>di</strong> vetture e veicoli commerciali<br />

leggeri, tra cui un furgone commerciale compatto e un<br />

veicolo passeggeri per <strong>Fiat</strong>, Peugeot e Citroen<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Opel<br />

Accordo con Opel per la fornitura <strong>di</strong> vetture basate sulla<br />

piattaforma <strong>Fiat</strong> Doblò. Queste automobili saranno prodotte<br />

nello stabilimento <strong>di</strong> Tofas a Bursa<br />

59<br />

Dimensione<br />

economica


60<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

Corporate Governance<br />

Grazie a una gestione etica, trasparente e responsabile del proprio business, il sistema <strong>di</strong> Corporate Governance<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> contribuisce alla creazione <strong>di</strong> valore per tutti gli stakeholders. Da molti anni <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

adotta un sistema <strong>di</strong> governo societario allineato alle best practice internazionali e ai principi <strong>di</strong> governance<br />

raccomandati dal Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Auto<strong>di</strong>sciplina per le società quotate italiane (come e<strong>di</strong>to nel <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong>)<br />

con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo. Nel tempo il sistema <strong>di</strong><br />

Corporate Governance <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. si è arricchito <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> valori, regole e procedure che recepiscono<br />

le evoluzioni normative e le più affermate prassi in materia.<br />

Il percorso della Corporate Governance<br />

1992<br />

Pubblicazione del primo Ren<strong>di</strong>conto ambientale<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

1993<br />

Pubblicazione del primo Co<strong>di</strong>ce Etico del<br />

Gruppo sostituito nel 2003 dal Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

Condotta<br />

1997<br />

Adozione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> Valori e <strong>di</strong> Politiche<br />

1999<br />

Istituzione del Comitato Controllo Interno e<br />

del Comitato Nomine e Compensi. Nel 2007 il<br />

Comitato Nomine e Compensi si è scisso nel<br />

Comitato Nomine e Corporate Governance e<br />

nel Comitato Remunerazioni<br />

2002<br />

Istituzione e adozione del Regolamento Internal<br />

Dealing <strong>di</strong>retto a <strong>di</strong>sciplinare gli obblighi<br />

informativi e le modalità comportamentali<br />

delle “Persone Rilevanti”. Il regolamento è<br />

rimasto in vigore fino al marzo 2006, quando<br />

il recepimento della <strong>di</strong>rettiva europea “Market<br />

Abuse” ha <strong>di</strong>sciplinato integralmente la materia<br />

2003<br />

Approvazione del primo Modello <strong>di</strong><br />

Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.<br />

231/01 aggiornato negli anni successivi alle<br />

evoluzioni normative e interpretative che ne<br />

hanno esteso l’ambito <strong>di</strong> applicazione a nuove<br />

fattispecie <strong>di</strong> reati presupposto<br />

Approvazione delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per il<br />

Sistema <strong>di</strong> Controllo Interno<br />

Emanazione delle Linee Guida sulle operazioni<br />

significative e con parti correlate<br />

2004<br />

Pubblicazione della prima Relazione sulla Corporate<br />

Governance, redatta in conformità alla Guida<br />

<strong>di</strong>ffusa da Assonime ed Emittenti Titoli S.p.A. e<br />

raccomandata da Borsa Italiana S.p.A.<br />

Implementazione <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> Enterprise Risk<br />

Management secondo il COSO (The Committee<br />

of Sponsoring Organizations of the Treadway<br />

Commission) - Enterprise Risk Management (ERM)<br />

- Integrated framework del 2004<br />

Pubblicazione del primo Rapporto <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

2005<br />

Emanazione della “Procedura per la gestione delle<br />

denunce” per <strong>di</strong>sciplinare le segnalazioni <strong>di</strong> presunte<br />

violazioni al Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

Approvazione, da parte dell’Assemblea degli<br />

Azionisti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., dei requisiti per la valutazione<br />

annuale dell’in<strong>di</strong>pendenza degli amministratori<br />

Approvazione della “Procedura <strong>di</strong> Gruppo per il<br />

conferimento <strong>di</strong> incarichi a società <strong>di</strong> revisione” al<br />

fine <strong>di</strong> salvaguardare il requisito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza<br />

delle società incaricate della revisione contabile


2006<br />

Certificazione del Sistema <strong>di</strong> Controllo<br />

Interno sul reporting finanziario previsto<br />

dalla sezione 404 del Sarbanes-Oxley Act<br />

statunitense. Nonostante il delisting dal<br />

New York Stock Exchange (NYSE), le relative<br />

attività del management e dall’Internal<br />

Au<strong>di</strong>t sono state mantenute come attività<br />

<strong>di</strong> valutazione e monitoraggio del Sistema<br />

<strong>di</strong> Controllo Interno sul Financial Reporting<br />

(ICFR). Ciò anche al fine <strong>di</strong> supportare la<br />

certificazione da parte dell’Amministratore<br />

Delegato e dei <strong>di</strong>rigenti preposti alla<br />

redazione dei documenti contabili societari,<br />

richiesta dalla Legge italiana 262/2005 a<br />

partire dal 2007<br />

2008<br />

Creazione dell’Unità <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> e<br />

pubblicazione del primo Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

2009<br />

Al Comitato Nomine e Corporate<br />

Governance viene affidata anche la<br />

supervisione delle tematiche <strong>di</strong> sostenibilità;<br />

esso <strong>di</strong>venta Comitato Nomine, Corporate<br />

Governance e <strong>Sostenibilità</strong><br />

Aggiornamento del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta per<br />

recepire ulteriori principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

Formulazione delle Linee Guida <strong>di</strong> Gruppo<br />

su Ambiente, Salute e Sicurezza, Etica nel<br />

business e Anti-corruzione, <strong>Sostenibilità</strong> per<br />

i Fornitori, Gestione delle Risorse Umane,<br />

Rispetto dei Diritti Umani e Investimenti nelle<br />

comunità locali<br />

Aggiornamento del modello <strong>di</strong> Enterprise<br />

Risk Management con ulteriori fattori <strong>di</strong><br />

rischio relativi ai cambiamenti climatici<br />

2010<br />

Formulazione delle Linee Guida <strong>di</strong> Gruppo<br />

su Conflitto d’interesse, Privacy, Utilizzo <strong>di</strong><br />

apparecchiature ICT e dei Green Logistics<br />

Principles<br />

Diffusione del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta aggiornato<br />

con i riferimenti a tutte le linee guida del Gruppo<br />

Approvazione delle Procedure per operazioni<br />

con parti correlate<br />

Rivisitazione del sistema interno <strong>di</strong> Business<br />

Ethics Au<strong>di</strong>t integrato con ulteriori elementi <strong>di</strong><br />

sostenibilità del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

Ulteriore aggiornamento del modello <strong>di</strong><br />

Enterprise Risk Management con revisione<br />

della mappa dei fattori <strong>di</strong> rischio<br />

<strong>2011</strong><br />

Formazione <strong>di</strong> un nuovo Group Executive<br />

Council (1) in seguito all’acquisizione del<br />

pacchetto <strong>di</strong> maggioranza <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group, in linea con l’obiettivo <strong>di</strong> una migliore<br />

integrazione operativa tra <strong>Fiat</strong> (2) e Chrysler<br />

Group. Il GEC, guidato dall’Amministratore<br />

Delegato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., è composto da<br />

membri provenienti dalle due organizzazioni<br />

ed è il massimo organismo decisionale<br />

a supporto delle decisioni operative<br />

dell’Amministratore Delegato<br />

Integrazione dei controlli standard del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> con le valutazioni <strong>di</strong> natura etica sui temi dei<br />

Diritti umani, dell’etica nel business, dei conflitti <strong>di</strong><br />

interesse, della corruzione e della <strong>di</strong>scriminazione<br />

Aggiornamento del Modello <strong>di</strong> Organizzazione<br />

Gestione e Controllo del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

ex D.Lgs 231/2001 per includere i processi<br />

sensibili per la prevenzione dei reati ambientali<br />

Pubblicazione e <strong>di</strong>stribuzione delle Norme<br />

<strong>di</strong> condotta <strong>di</strong> Chrysler Group, compresi i<br />

riferimenti in materia <strong>di</strong> gestione ambientale,<br />

salute e sicurezza<br />

Pubblicazione del primo <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

<strong>di</strong> Chrysler Group<br />

(1) Nel settembre <strong>2011</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha istituito un comitato esecutivo, chiamato Group Executive Council, o GEC, per la supervisione e integrazione operativa <strong>di</strong> tutte le società affiliate al Gruppo <strong>Fiat</strong>,<br />

tra le quali è compreso Chrysler Group. Le due aziende rimangono comunque due entità legali <strong>di</strong>stinte con governance separata. Il GEC non ha il potere <strong>di</strong> vincolare contrattualmente Chrysler Group,<br />

e le eventuali in<strong>di</strong>cazioni del GEC riguardanti tale gruppo, comprese le operazioni con aziende del Gruppo <strong>Fiat</strong>, sono soggette alle procedure <strong>di</strong> governance <strong>di</strong> Chrysler Group.<br />

(2) Si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong>, escluso Chrysler Group.<br />

61<br />

Dimensione<br />

economica


62<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

Il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta rappresenta l’insieme dei valori che il<br />

Gruppo riconosce, con<strong>di</strong>vide e promuove, nella consapevolezza<br />

che condotte ispirate ai principi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ligenza, correttezza e lealtà,<br />

costituiscono un importante motore per lo sviluppo economico<br />

e sociale. Il Co<strong>di</strong>ce è uno dei pilastri del sistema <strong>di</strong> governance<br />

del Gruppo e regola le decisioni e il modo <strong>di</strong> operare dell’azienda<br />

e dei suoi <strong>di</strong>pendenti nei confronti dei portatori <strong>di</strong> interesse.<br />

L’ultima versione del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

entrata in vigore nel febbraio 2010 ha aggiornato quella del<br />

2003, che era subentrata al Co<strong>di</strong>ce Etico del 1993.<br />

Il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta approfon<strong>di</strong>sce gli aspetti <strong>di</strong> etica applicata<br />

ai temi economici, sociali e ambientali, sottolineando l’importanza<br />

del <strong>di</strong>alogo con gli stakeholder. Richiama esplicitamente la<br />

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, le<br />

principali Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale<br />

del Lavoro (OIL), le linee guida dell’OCSE destinate alle<br />

imprese multinazionali e la legislazione statunitense contro la<br />

corruzione <strong>di</strong> funzionari pubblici stranieri (Foreign Corrupt<br />

Practices Act - FCPA). È integrato da specifiche Linee Guida<br />

inerenti: Ambiente, Salute e Sicurezza, Etica nel business<br />

e Anti-corruzione, Fornitori, Gestione delle Risorse Umane,<br />

Rispetto dei Diritti Umani, Conflitto d’interesse, Investimenti<br />

nelle comunità locali, Privacy e Utilizzo <strong>di</strong> apparecchiature ICT.<br />

Il Co<strong>di</strong>ce, <strong>di</strong>sponibile in otto lingue oltre l’italiano (inglese,<br />

francese, tedesco, spagnolo, polacco, fiammingo, portoghese<br />

e cinese), è portato a conoscenza <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>pendenti con<br />

le modalità più appropriate conformemente alle consuetu<strong>di</strong>ni<br />

locali ed è consultabile e scaricabile dai siti internet e<br />

intranet <strong>di</strong> Gruppo. Può inoltre essere richiesto all’Ufficio<br />

del Personale, all’Ufficio Legale o al Preposto al Controllo<br />

Interno. Il Co<strong>di</strong>ce si applica ai Consiglieri <strong>di</strong> Amministrazione<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., a tutti i <strong>di</strong>pendenti delle Società appartenenti<br />

al Gruppo e a tutti gli altri soggetti o società che agiscono in<br />

nome e per conto <strong>di</strong> una o più Società del Gruppo.<br />

Il Gruppo garantisce la <strong>di</strong>ffusione dei principi enunciati nel Co<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> Condotta e dei valori <strong>di</strong> buon governo societario presso<br />

tutti i <strong>di</strong>pendenti, qualunque sia il livello e la mansione svolta,<br />

incluso anche il personale addetto alla sicurezza industriale, sia<br />

attraverso specifici corsi <strong>di</strong> formazione perio<strong>di</strong>ci sia attraverso<br />

altre modalità informative (vedere anche pagine 153-154).<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. si adopera per far sì che il Co<strong>di</strong>ce sia considerato<br />

uno standard <strong>di</strong> best practice per la condotta negli affari da<br />

parte <strong>di</strong> coloro con i quali intrattiene rapporti <strong>di</strong> business su<br />

base duratura quali partner, fornitori, consulenti, agenti e<br />

concessionari. La contrattualistica del Gruppo nel mondo<br />

comprende, infatti, clausole specifiche che riguardano il


iconoscimento e l’aderenza ai principi ispiratori del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

Condotta del Gruppo, e delle relative Linee Guida, unitamente<br />

all’osservanza <strong>di</strong> tutte le norme in vigore in ciascun Paese<br />

con particolare riferimento ai reati <strong>di</strong> corruzione, riciclaggio,<br />

terrorismo e a tutti quelli che comportano una responsabilità<br />

della persona giuri<strong>di</strong>ca.<br />

Dal 2003 <strong>Fiat</strong> S.p.A. adotta in Italia il Modello ex<br />

D.Lgs. 231/2001, che recepisce l’art. 2 della Convenzione<br />

OCSE del 1997 sulla corruzione <strong>di</strong> pubblici ufficiali stranieri<br />

nelle operazioni economiche internazionali e che è costantemente<br />

aggiornato per recepire le evoluzioni normative. Il<br />

rischio <strong>di</strong> corruzione è oggetto <strong>di</strong> costante monitoraggio da<br />

parte degli Organismi <strong>di</strong> Vigilanza nominati nelle Società in<br />

Italia, nonché, più in generale, da parte dei Compliance Officer<br />

<strong>di</strong> ogni Settore in tutte le Società del Gruppo nel mondo.<br />

Infine, nella gestione delle fasi <strong>di</strong> inizio attività, operatività e<br />

<strong>di</strong>smissione, è prassi per il Gruppo effettuare, attraverso le<br />

funzioni aziendali competenti e le consolidate procedure<br />

operative, valutazioni <strong>di</strong> impatto economico, sociale e ambientale.<br />

Nel <strong>2011</strong> l’Italia ha formalmente recepito la Direttiva<br />

2008/99/CE e la Direttiva 2009/123/CE, che introducono<br />

la responsabilità delle persone giuri<strong>di</strong>che nel caso <strong>di</strong><br />

commissione <strong>di</strong> reati ambientali. Inoltre alcune fattispecie <strong>di</strong><br />

reati ambientali sono stati recepiti dal D.Lgs. 231/2001.<br />

L’Au<strong>di</strong>t & Compliance <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha condotto un’analisi<br />

dei rischi in relazione ai processi ritenuti sensibili ai reati<br />

ambientali. Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione Gestione e Controllo<br />

ex D.Lgs. 231/2001 <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stato aggiornato con la<br />

previsione <strong>di</strong> tali processi.<br />

Infine si segnala che è prassi del Gruppo valutare, attraverso<br />

le funzioni aziendali competenti, all’inizio, durante e a chiusura<br />

delle attività, gli impatti economici, sociali ed ambientali.<br />

Chrysler Group ha un proprio Integrity Code, <strong>di</strong>sponibile<br />

in <strong>di</strong>verse lingue, e degli Standards of Conduct che si<br />

applicano a tutti i <strong>di</strong>pendenti. Nel loro insieme questi documenti,<br />

unitamente alle Corporate Policies and Procedures <strong>di</strong><br />

Chrysler Group, testimoniano il forte impegno dell’azienda verso<br />

i più alti standard etici e <strong>di</strong> business e contribuiscono a forgiare<br />

una cultura aziendale caratterizzata da integrità, trasparenza e<br />

assunzione <strong>di</strong> responsabilità. L’Integrity Code illustra le norme<br />

<strong>di</strong> condotta per i <strong>di</strong>pendenti, inclusi i casi <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>di</strong><br />

terzi, come ad esempio fornitori, clienti, funzionari governativi e<br />

63<br />

Dimensione<br />

economica


64<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

partner, oltre a principi in tema <strong>di</strong> conflitto <strong>di</strong> interessi e controlli<br />

interni. Le politiche aziendali consistono in un insieme <strong>di</strong> circa<br />

50 principi a supporto dell’Integrity Code e che riguardano, tra<br />

le altre, la prevenzione della <strong>di</strong>scriminazione e delle molestie,<br />

la prevenzione delle violenze sul luogo <strong>di</strong> lavoro, la salute e<br />

sicurezza dei <strong>di</strong>pendenti e la tutela dell’ambiente. Gli Standard<br />

of Conduct descrivono le azioni o comportamenti che violano<br />

gli standard <strong>di</strong> Chrysler Group e che possono comportare in<br />

interventi <strong>di</strong>sciplinari da parte dell’azienda. L’Integrity Code, le<br />

politiche aziendali e gli Standard of Conduct sono reperibili sul<br />

portale online de<strong>di</strong>cato ai <strong>di</strong>pendenti.<br />

Ogni anno tutti i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group devono com-<br />

pletare un modulo formativo su web che è mirato ad<br />

accrescere la consapevolezza in materia <strong>di</strong> etica e integrità,<br />

devono confermare <strong>di</strong> aver letto e compreso il Co<strong>di</strong>ce e <strong>di</strong><br />

sapere a chi rivolgersi se hanno domande o perplessità. Il<br />

completamento del modulo formativo è quin<strong>di</strong> formalmente<br />

documentato e comunicato ad un livello gerarchico superiore.<br />

Il modulo comprende le <strong>di</strong>sposizioni della legislazione<br />

statunitense contro la corruzione <strong>di</strong> funzionari stranieri e, se<br />

del caso, anche il management è invitato a partecipare ai<br />

relativi moduli formativi.<br />

Lotta contro la corruzione<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> partecipa in modo attivo alla lotta contro ogni forma <strong>di</strong> corruzione, nel pieno rispetto delle leggi, nazionali e internazionali e dei<br />

principi <strong>di</strong> correttezza, trasparenza e integrità. Per assicurare elevati standard, questi stessi concetti sono stati dettagliati in apposite Linee<br />

Guida (Business Ethics and Anti-Corruption Guidelines and Conflict of Interest Guidelines) che, insieme alle normative locali, sanciscono i<br />

principi che devono essere rispettati da tutti i <strong>di</strong>pendenti, gli agenti, i fornitori e dagli altri soggetti in affari con il Gruppo.<br />

Più specificatamente, le Linee Guida evidenziano:<br />

il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> effettuare elargizioni in denaro verso pubblici ufficiali, politici o militari al fine <strong>di</strong> ottenere vantaggi economici per le Società del Gruppo<br />

la necessità <strong>di</strong> prevedere nei contratti <strong>di</strong> joint venture e outsourcing clausole che specifichino le conseguenze dell’eventuale violazione<br />

delle leggi anti-corruzione<br />

il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> elargire omaggi e regalie al fine <strong>di</strong> ottenere trattamenti preferenziali<br />

la possibilità <strong>di</strong> effettuare donazioni esclusivamente a scopi benefici e con l’obbligo <strong>di</strong> ottenere l’approvazione per eventuali donazioni a<br />

partiti politici da parte del top management<br />

il rispetto <strong>di</strong> tutte le norme applicabili per le esportazioni <strong>di</strong> merci e servizi<br />

La conformità agli standard <strong>di</strong> correttezza negli affari, anche in materia <strong>di</strong> corruzione, viene verificata tramite au<strong>di</strong>t perio<strong>di</strong>ci basati su un Risk<br />

Assessment annuale effettuato dall’Au<strong>di</strong>t & Compliace <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. Tutte le Società controllate devono essere oggetto <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t nell’arco <strong>di</strong><br />

cinque anni (escluso Chrysler Group).<br />

Tutte le aree funzionali <strong>di</strong> Chrysler Group sono oggetto <strong>di</strong> analisi su base continuativa per identificare rischi <strong>di</strong> corruzione, sia tramite au<strong>di</strong>t sia<br />

tramite i processi <strong>di</strong> gestione che governano ciascuna area. Inoltre, ogni anno viene <strong>di</strong>stribuito a tutte le aree operative il Legal Compliance<br />

Questionnaire (LCQ) previsto dal Legal Compliance and Ethics Program <strong>di</strong> Chrysler Group, gestito dal General Counsel. Il questionario<br />

prevede 39 domande <strong>di</strong> carattere generale e un massimo <strong>di</strong> 150 domande specifiche per area, al fine <strong>di</strong> assicurare la massima conoscenza<br />

ed osservanza delle politiche e delle procedure anti-corruzione <strong>di</strong> Chrysler Group. Nel caso in cui emerga una criticità, il General Counsel<br />

lavorerà <strong>di</strong> concerto con il Business Practices Office per approfon<strong>di</strong>re e risolvere la questione.<br />

Al fine <strong>di</strong> evitare i conflitti <strong>di</strong> interessi, l’Operating Agreement della società prevede che Chrysler Group non possa stipulare nuovi contratti<br />

con membri delle Società affiliate che comportino pagamenti complessivi superiori ai 25 milioni <strong>di</strong> dollari senza l’approvazione del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione. Chrysler Group inoltre adotta una politica che vieta ai funzionari, ai <strong>di</strong>pendenti e alle loro famiglie <strong>di</strong> prendere parte<br />

ad operazioni che possano costituire conflitto d’interessi o possano influenzare le valutazioni commerciali dei <strong>di</strong>pendenti. Il Business<br />

Practices Office <strong>di</strong> Chrysler si fa carico <strong>di</strong> interpretare e politiche aziendali, emettere suggerimenti, supervisionare le indagini e riportare le non<br />

conformità all’Au<strong>di</strong>t Commitee del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> Chrysler Group.


Monitoraggio delle violazioni al Co<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> Condotta<br />

Le violazioni al Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>Fiat</strong> e all’Integrity Code<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group vengono rilevate essenzialmente attraverso:<br />

attività perio<strong>di</strong>che <strong>di</strong> verifica svolte dall’Au<strong>di</strong>t & Compliance<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

segnalazioni, trattate in conformità con la Procedura per la<br />

gestione delle denunce<br />

controlli svolti nell’ambito del contesto operativo<br />

Nel <strong>2011</strong>, l’Au<strong>di</strong>t & Compliance <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha verificato<br />

sistematicamente il livello <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> osservanza<br />

Violazioni del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (1)<br />

del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta nell’ambito delle Società del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> (con l’esclusione <strong>di</strong> Chrysler) ed ha incluso negli au<strong>di</strong>t<br />

operational la valutazione delle tematiche etiche con particolare<br />

riferimento a <strong>di</strong>ritti umani, etica negli affari, conflitti <strong>di</strong> interesse,<br />

corruzione e <strong>di</strong>scriminazione.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, sono state rilevate 169 violazioni del<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta.<br />

Come conseguenza delle violazioni, 169 <strong>di</strong>pendenti sono stati<br />

sottoposti a provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari, mentre 5 segnalazioni<br />

ricevute attraverso la Procedura Denunce hanno dato luogo<br />

ad azioni <strong>di</strong> miglioramento del Sistema <strong>di</strong> Controllo Interno.<br />

<strong>2011</strong> 2010 (2) 2009 (2)<br />

Violazioni accertate durante le attività perio<strong>di</strong>che <strong>di</strong> verifica condotte dall’Au<strong>di</strong>t & Compliance<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. e dai Compliance Officer dei settori del Gruppo e svolte nell’ambito del contesto<br />

operativo<br />

167 135 181<br />

Segnalazioni <strong>di</strong> presunte violazioni ricevute tramite la Procedura per la gestione delle denunce 36 35 64<br />

<strong>di</strong> cui violazioni accertate 2 6 3<br />

Totale delle violazioni 169 141 184<br />

In tutti i casi <strong>di</strong> violazione del Co<strong>di</strong>ce, i provve<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong>sciplinari sono stati commisurati alla gravità dei fatti<br />

riscontrati, nel rispetto della legislazione in vigore nei<br />

singoli Paesi. In<strong>di</strong>pendentemente dall’eventuale esercizio<br />

dell’azione penale da parte dell’autorità giu<strong>di</strong>ziaria, le violazioni<br />

sono state comunicate alle funzioni aziendali competenti.<br />

Tra le principali tipologie <strong>di</strong> violazione accertate nel <strong>2011</strong> sono<br />

stati riscontrati casi <strong>di</strong> comportamento scorretto dei <strong>di</strong>pendenti,<br />

come l’assenteismo, la falsificazione <strong>di</strong> documenti me<strong>di</strong>ci,<br />

schiamazzi, molestie o violenza, condotta inappropriata e uso<br />

<strong>di</strong> alcol e stupefacenti.<br />

Non sono emersi invece casi ascrivibili né a <strong>di</strong>scriminazione<br />

né a fenomeni <strong>di</strong> corruzione in ogni sua forma.<br />

Inoltre, al fine <strong>di</strong> conoscere il livello <strong>di</strong> osservanza,<br />

da parte dei fornitori, degli standard <strong>di</strong> sostenibilità<br />

richiesti dal Gruppo, <strong>Fiat</strong> Group Purchasing ha avviato,<br />

a partire dal 2008, un processo <strong>di</strong> monitoraggio che si<br />

avvale principalmente <strong>di</strong> due strumenti: questionari <strong>di</strong> autovalutazione<br />

ai quali il fornitore è chiamato a rispondere e<br />

au<strong>di</strong>t sul campo condotti dal personale del Gruppo o da ente<br />

(1) L’ambito <strong>di</strong> applicazione dello stu<strong>di</strong>o non comprende Chrysler Group.<br />

(2) I dati sono rielaborati per eliminare le società che sono confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

terzo. Il Gruppo non è a conoscenza <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> lavoro minorile<br />

o lavoro forzato presso gli stabilimenti dei propri fornitori<br />

(vedere anche pagina 212).<br />

Come previsto dal Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta, il Gruppo <strong>Fiat</strong> “non<br />

impiega alcuna forma <strong>di</strong> lavoro forzato, lavoro obbligatorio o<br />

lavoro minorile, ovvero non impiega persone <strong>di</strong> età inferiore<br />

a quella stabilita per l’avviamento al lavoro dalle normative<br />

del luogo in cui la prestazione lavorativa è eseguita e, in ogni<br />

caso, <strong>di</strong> età inferiore a quin<strong>di</strong>ci anni, fatte salve eccezioni<br />

espressamente previste dalle convenzioni internazionali e dalla<br />

legislazione locale”.<br />

Ogni due anni il Gruppo conduce un’analisi per verificare la<br />

presenza <strong>di</strong> lavoro minorile. Secondo l’analisi condotta nel<br />

<strong>2011</strong> in 33 Paesi, non viene fatto ricorso al lavoro minorile<br />

o lavoro forzato presso nessuno stabilimento del Gruppo.<br />

L’analisi condotta nel <strong>2011</strong> ha coperto circa il 99% degli organici e<br />

non ha rilevato, in alcuna delle società mappate, personale <strong>di</strong> età<br />

inferiore a quella prevista dalla legislazione locale, rispettivamente<br />

per l’avvio al lavoro o per l’appren<strong>di</strong>stato, né minore <strong>di</strong> 15 anni<br />

nei Paesi in cui l’età minima prevista per legge è inferiore.<br />

65<br />

Dimensione<br />

economica


66<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

Relazioni con istituzioni, associazioni<br />

e partiti politici<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ritiene che la responsabilità sociale<br />

d’impresa non possa prescindere dalla partecipazione<br />

allo sviluppo <strong>di</strong> politiche pubbliche a sostegno delle<br />

comunità e dei Paesi dove opera la società.<br />

Il Gruppo è coinvolto in azioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e partecipazione<br />

con numerose organizzazioni. Collabora attivamente e<br />

partecipa a tavole rotonde e gruppi <strong>di</strong> lavoro tanto a livello<br />

nazionale che internazionale, rappresentando gli interessi<br />

del Gruppo e dei molteplici por tatori <strong>di</strong> interessi.<br />

I rapporti con le organizzazioni e le associazioni sono<br />

regolati dal Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta e dalle Linee guida Etica<br />

nel business e Anti-corruzione, Conflitto <strong>di</strong> interesse <strong>di</strong><br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A., oltre all’Integrity Code e alle Politiche e procedure<br />

aziendali <strong>di</strong> Chrysler Group. Tutte le azioni <strong>di</strong> lobby<br />

del Gruppo sono incentrate sulla osservanza delle leggi<br />

vigenti e della normativa applicabile, nel pieno rispetto<br />

dei valori chiave del Gruppo e dei principi <strong>di</strong> correttezza,<br />

trasparenza e integrità. Le attività <strong>di</strong> lobby devono essere<br />

autorizzate dagli organi societari competenti <strong>di</strong> ogni<br />

Società del Gruppo.<br />

L’integrità delle attività <strong>di</strong> lobby e qualsiasi altra questione<br />

<strong>di</strong> natura etica che interessano il Gruppo, sono monito-<br />

rate attraverso appositi au<strong>di</strong>t svolti dal <strong>di</strong>partimento<br />

Au<strong>di</strong>t & Compliance <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. (escluso Chrysler Group<br />

che ha un proprio e <strong>di</strong>stinto sistema monitoraggio). Gli<br />

au<strong>di</strong>t verificano la conformità delle attività del Gruppo<br />

con il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta, tenendo conto anche dei<br />

potenziali collegamenti ad attività <strong>di</strong> lobby. Il risultato<br />

finale viene segnalato al Preposto al Sistema <strong>di</strong> Controllo<br />

Interno, all’Amministratore Delegato e al Consiglio<br />

d’Amministrazione.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> già iscritto al Registro per la trasparenza della<br />

Commissione europea dal suo avvio nel 2008, nel <strong>2011</strong><br />

ha confermato la sua iscrizione al nuovo Registro per la<br />

trasparenza istituito congiuntamente dalla Commissione<br />

e dal Parlamento europeo per le organizzazioni e i<br />

liberi professionisti che sono coinvolti nello sviluppo e<br />

nell’attuazione delle politiche dell’Unione. Il Registro<br />

è finalizzato a garantire che le attività <strong>di</strong> lobby siano


condotte in modo trasparente e legittimo e che seguano<br />

principi etici, evitando che vi siano pressioni indebite o<br />

un accesso illegittimo o privilegiato alle informazioni o ai<br />

responsabili delle politiche.<br />

Il confronto con le associazioni verte su tematiche economiche,<br />

quali ad esempio la crescita, lo sviluppo e l’andamento della<br />

società; tematiche ambientali, correlate al tema della mobilità<br />

sostenibile; politiche del lavoro (flessibilità, formazione, sistemi<br />

pensionistici); esigenze specifiche connesse al prodotto e<br />

all’attività produttiva e commerciale del Gruppo (normative<br />

tecniche, commerciali, fiscali).<br />

In particolare, in linea con il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>Fiat</strong> e<br />

l’Integrity Code Chrysler, il Gruppo si pone l’obiettivo <strong>di</strong> dare<br />

un contributo positivo allo sviluppo futuro della normativa<br />

e degli standard del settore automotive e <strong>di</strong> tutti gli altri settori<br />

connessi alla mobilità delle persone e delle merci.<br />

In Europa il Gruppo fa par te <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse associazioni <strong>di</strong><br />

categoria, quali ad esempio la European Automobile<br />

Manufacturers’ Association (ACEA) per le automobili e i<br />

veicoli commerciali, e gruppi <strong>di</strong> lavoro come lo European<br />

Round Table (ERT) per i leader industriali. Con la sua<br />

partecipazione in ACEA, che si confronta perio<strong>di</strong>camente<br />

con le istituzioni europee, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha contribuito alla<br />

definizione della normativa e delle Direttive in materia <strong>di</strong><br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2, degli standard tecnici per le automobili<br />

e delle politiche in materia <strong>di</strong> trasporto e <strong>di</strong> commercio<br />

internazionale, al fine <strong>di</strong> garantire una normativa equilibrata e<br />

sostenibile per i costruttori automobilistici e gli stati membri<br />

dell’Unione europea.<br />

In Nord America il Gruppo collabora con <strong>di</strong>verse organizzazioni<br />

industriali. In qualità <strong>di</strong> socio fondatore Chrysler<br />

Group ha una lunga storia <strong>di</strong> importanti collaborazioni con<br />

l’Automotive Industry Action Group (AIAG) e <strong>di</strong> sostegno<br />

ai importanti progetti. Questa piattaforma <strong>di</strong> collaborazione<br />

del settore automotive è mirata allo sviluppo <strong>di</strong> miglioramenti<br />

continui nei processi e nelle attività <strong>di</strong> business coinvolgendo<br />

partner commerciali e organizzazioni del settore nella<br />

catena <strong>di</strong> fornitura. I progetti nel campo della responsabilità<br />

sociale, della gestione della catena <strong>di</strong> fornitura e della qualità,<br />

permettono a Chrysler Group, così come all’intero settore, <strong>di</strong><br />

migliorare la qualità e l’efficienza del lavoro quoti<strong>di</strong>ano.<br />

L’Alliance of Automobile Manufacturers è il principale<br />

gruppo <strong>di</strong> pressione del settore automotive degli Stati<br />

Uniti. L’Alliance concentra la sua attenzione sullo sviluppo e<br />

67<br />

Dimensione<br />

economica


68<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

l’attuazione <strong>di</strong> soluzioni costruttive per le politiche pubbliche<br />

tese alla promozione della mobilità sostenibile e dei benefici<br />

collettivi nel campo dell’energia, dell’ambiente e della sicurezza<br />

delle autovetture. L’organizzazione rappresenta Chrysler<br />

Group e l’intero settore automotive offrendo un punto <strong>di</strong><br />

vista univoco in materia <strong>di</strong> normativa federale e statale degli<br />

Stati Uniti. In Brasile la <strong>Fiat</strong> é parte attiva della Associação<br />

Nacional dos Fabricantes de Veículos Automotores<br />

(ANFAVEA). Questa associazione nazionale mette insieme<br />

tutti i costruttori automobilistici per riflettere congiuntamente<br />

sulle questioni <strong>di</strong> mercato o <strong>di</strong> settore che impattano sulla<br />

filiera automobilistica e per coor<strong>di</strong>nare e proteggere gli<br />

interessi collettivi dei soci.<br />

Le associazioni del settore automotive non sono però le<br />

uniche organizzazioni alle quali il Gruppo partecipa. Molto<br />

spesso la collaborazione con Enti istituzionali, università<br />

e altre organizzazioni si concretizza nel contributo che il<br />

Gruppo offre attraverso attività <strong>di</strong> sperimentazioni o prove<br />

<strong>di</strong> laboratorio finalizzate a definire i contenuti <strong>di</strong> norme o<br />

regolamenti specifici per una mobilità sempre più sostenibile<br />

(vedere anche pagine 82-83 ).<br />

Le attività <strong>di</strong> lobby su questioni sociali in determinati Paesi<br />

quali gli Stati Uniti, sono gestite separatamente dalle società<br />

del Gruppo che operano <strong>di</strong>rettamente con istituzioni, governo<br />

e sindacati. Chrysler Group ha in essere rigorosi processi per<br />

garantire che le attività <strong>di</strong> lobby nei confronti delle autorità <strong>di</strong><br />

governo statunitensi, siano rispettose delle leggi, dell’etica del<br />

business e delle regole <strong>di</strong> comunicazione.<br />

In altri Paesi, queste pratiche sono svolte attraverso<br />

associazioni industriali e dei lavoratori a cui appartengono<br />

le società del Gruppo, quali la Bundesvereinigung der<br />

Deutschen Arbeitgeber verbände (BDA) in Germania e il<br />

Mouvement des Entreprises de France (MEDEF) in Francia.<br />

Tali associazioni operano al fine <strong>di</strong> tutelare gli interessi dei<br />

propri membri e rappresentarli nel <strong>di</strong>alogo sociale, sia a livello<br />

nazionale che locale, con le principali istituzioni politiche e<br />

amministrative, i sindacati e le altre forze sociali. In Italia a<br />

partire dal 2012 <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha ritenuto <strong>di</strong> revocare l’adesione<br />

a Confindustria e definire un proprio Contratto al fine <strong>di</strong><br />

trovare, attraverso un confronto <strong>di</strong>retto con le parti sociali,<br />

intese specifiche, che permettano al Gruppo <strong>Fiat</strong> in Italia <strong>di</strong><br />

affrontare la competizione internazionale in con<strong>di</strong>zioni meno<br />

sfavorevoli rispetto a quelle dei concorrenti, in un momento <strong>di</strong><br />

particolare <strong>di</strong>fficoltà dell’economia mon<strong>di</strong>ale.<br />

Inoltre, Business Europe -la confederazione delle imprese<br />

europee che, attraverso le sue 41 federazioni patronali <strong>di</strong>


35 Paesi, rappresenta oltre 20 milioni <strong>di</strong> imprese <strong>di</strong> ogni<br />

<strong>di</strong>mensione- è un partner riconosciuto e qualificato a partecipare<br />

al <strong>di</strong>alogo sociale a livello comunitario.<br />

Infine, qualsiasi rapporto del Gruppo <strong>Fiat</strong> con partiti politici<br />

e loro rappresentanti o can<strong>di</strong>dati è improntato ai più elevati<br />

principi <strong>di</strong> trasparenza e correttezza. Eventuali contributi<br />

economici da parte del Gruppo sono ammessi solo se<br />

consentiti dalla legge. In quest’ultimo caso, devono essere<br />

autorizzati dagli organi societari competenti <strong>di</strong> ogni società del<br />

Gruppo. A questo proposito si segnala che nel <strong>2011</strong> l’azienda<br />

non ha erogato contributi a partiti politici.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> non ha un comitato come il PAC statunitense,<br />

ma i <strong>di</strong>pendenti sono liberi <strong>di</strong> elargire donazioni a partiti politici<br />

o singoli can<strong>di</strong>dati purché tali contributi non contravvengano<br />

le politiche aziendali.<br />

L’impegno politico prestato dai <strong>di</strong>pendenti del Gruppo, così<br />

come l’erogazione <strong>di</strong> contributi da parte degli stessi, sono<br />

da intendersi eseguiti a titolo personale e del tutto volontario.<br />

Finanziamenti pubblici<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2)<br />

Contributi a fondo perduto 93 37<br />

Finanziamenti 1.229 525<br />

<strong>di</strong> cui finanziamenti agevolati 669 525<br />

<strong>di</strong> cui finanziamenti BEI (3) 560 -<br />

Finanziamenti pubblici per Paese (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milioni <strong>di</strong> euro)<br />

Brasile<br />

30,6%<br />

Altri<br />

Paesi<br />

7,8%<br />

Messico<br />

12,7%<br />

Serbia<br />

25,7%<br />

Italia<br />

23,2%<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Banca Europea per gli Investimenti.<br />

69<br />

Dimensione<br />

economica


70<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

Gestione dei rischi<br />

Modello <strong>di</strong> Enterprise Risk Management<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> identifica come rischio ogni evento che può<br />

avere un impatto negativo o positivo sulla capacità dell’azienda<br />

<strong>di</strong> raggiungere i propri obiettivi.<br />

Al fine <strong>di</strong> identificare tempestivamente e valutare l’importanza<br />

dei rischi, e successivamente mitigarli, assicurarli dove<br />

possibile ed eliminarli dove necessario, già a partire dal<br />

2004 il Gruppo ha sviluppato un proprio modello interno <strong>di</strong><br />

Enterprise Risk Management (ERM). Tale modello, frutto <strong>di</strong> un<br />

adattamento del framework definito dal COSO (Committee of<br />

Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) alle<br />

esigenze specifiche del Gruppo, è stato rivisto nel 2010 sulla<br />

base delle esperienze maturate nel corso degli anni e delle<br />

in<strong>di</strong>cazioni emerse da un confronto con le best practice <strong>di</strong> altre<br />

realtà industriali. In particolare si è proceduto a elaborare una<br />

nuova mappa dei risk driver che riflette la rielaborazione,<br />

riformulazione o creazione ex novo dei gruppi <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong><br />

rischio, al fine <strong>di</strong> rispondere meglio a nuove esigenze o mettere<br />

in evidenza le criticità (cambiamenti climatici, nuovi sviluppi<br />

macro-economici, joint venture ecc.).<br />

Attualmente sono pertanto identificati circa 50 risk driver,<br />

ulteriormente dettagliati in 85 possibili eventi. Questo aggiornamento<br />

è stato gestito e coor<strong>di</strong>nato dalle funzioni corporate<br />

centrali e, seguendo un approccio top-down, è stato <strong>di</strong>ffuso<br />

presso tutti i settori e le Società operative. Nel 2012, i risk driver<br />

dell’ERM saranno integrati con i rischi connessi alle risorse idriche<br />

(quantità e qualità dei prelievi idrici, mo<strong>di</strong>fiche della normativa<br />

e conflitti con portatori d’interessi). Nell’ambito del modello è<br />

invece rimasta invariata la classificazione della probabilità <strong>di</strong><br />

acca<strong>di</strong>mento e dell’impatto potenziale sulla red<strong>di</strong>tività, sulla<br />

continuità del business, sull’immagine (o su una combinazione <strong>di</strong><br />

queste <strong>di</strong>mensioni) che, analizzate congiuntamente, definiscono<br />

la significatività del rischio. Per gli eventi che superano una soglia<br />

predefinita <strong>di</strong> significatività sono quin<strong>di</strong> analizzate le misure in<br />

essere, definite le future misure <strong>di</strong> contenimento, i piani <strong>di</strong> azione<br />

e i relativi responsabili. Il processo, supportato da un apposito<br />

sistema informatico, segue un approccio bottom-up che,<br />

partendo dall’analisi a livello <strong>di</strong> singola business unit, permette <strong>di</strong><br />

ottenere report <strong>di</strong> sintesi per ciascun settore, comprensivi delle<br />

eventuali azioni <strong>di</strong> contenimento da porre in essere. Ai CFO o agli<br />

Amministratori Delegati <strong>di</strong> settore è demandata l’approvazione <strong>di</strong><br />

tali report, mentre all’ente aziendale Group Control ne è affidato<br />

il coor<strong>di</strong>namento e il consolidamento all’interno del Group<br />

Risk Report. Questo documento è sottoposto annualmente<br />

al Comitato per il Controllo Interno che supporta il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione nel verificare l’adeguatezza e l’effettivo<br />

funzionamento del Sistema <strong>di</strong> Controllo Interno.<br />

Chrysler Group, consolidato per finalità contabili in <strong>Fiat</strong> S.p.A.,<br />

verrà integrato nell’ambito della metodologia ERM nel corso<br />

del 2012.


La valutazione dei rischi svolta nel <strong>2011</strong> ha evidenziato<br />

l’esistenza <strong>di</strong> rischi connessi ai cambiamenti climatici,<br />

tra i quali sono compresi i rischi normativi, le preferenze<br />

dei consumatori per prodotti ecosostenibili, l’impatto della<br />

reputazione sulle comunità dove opera il Gruppo e i potenziali<br />

aumenti dei costi dell’energia. Il Gruppo ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong><br />

gestire tali rischi in modo adeguato, come già avveniva in<br />

passato, utilizzando gli strumenti più efficaci, orientando la<br />

ricerca e gli investimenti verso quei prodotti che garantiscono<br />

un impatto ambientale decrescente, promuovendo i veicoli<br />

a basse emissioni, rafforzando le competenze degli addetti<br />

alle ven<strong>di</strong>te perché questi possano meglio comunicare al<br />

cliente gli effetti benefici delle caratteristiche ecologiche dei<br />

veicoli del Gruppo, adottando progetti mirati alla riduzione<br />

dei consumi energetici degli stabilimenti e all’uso <strong>di</strong> energia<br />

proveniente da fonti rinnovabili.<br />

Alcune tipologie specifiche <strong>di</strong> rischio (1) sono presi<strong>di</strong>ate da<br />

apposite strutture organizzative. In particolare, i rischi associati<br />

al potenziale impatto sull’ambiente e sul clima delle attività<br />

industriali del Gruppo sono monitorati e gestiti proattivamente<br />

dalle strutture Environment Health & Safety (EHS) <strong>di</strong> settore,<br />

anche sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni del pilastro Environment<br />

del World Class Manufacturing. La gestione degli aspetti<br />

operativi è demandata ai responsabili degli stabilimenti e<br />

coor<strong>di</strong>nata centralmente dalle strutture EHS <strong>di</strong> Gruppo<br />

(vedere anche pagina 115). Inoltre, nella gestione degli eventi<br />

con un potenziale impatto sulla capacità del Gruppo <strong>di</strong><br />

operare con continuità o sull’integrità degli asset fisici (tra<br />

cui in particolare gli stabilimenti), un ruolo centrale è svolto da<br />

Risk Management S.p.A., la Società del Gruppo <strong>Fiat</strong> incaricata<br />

del controllo dei rischi puri (incen<strong>di</strong>, esplosioni, eventi naturali)<br />

e della relativa copertura assicurativa.<br />

Gestione dei rischi puri<br />

I rischi puri (2) sono gestiti da Risk Management S.p.A., la<br />

società del Gruppo che ha la responsabilità <strong>di</strong> tutte le fasi <strong>di</strong><br />

gestione dalla in<strong>di</strong>viduazione, quantificazione, analisi e<br />

trattamento <strong>di</strong> tali rischi. Nell’ambito <strong>di</strong> Chrysler Group la stessa<br />

funzione viene assolta dall’organizzazione Risk & Insurance<br />

Management che ha la responsabilità <strong>di</strong> proteggere asset e<br />

balance sheet e viene coinvolta nelle attività <strong>di</strong> prevenzione<br />

delle per<strong>di</strong>te e <strong>di</strong> garanzia della continuità operativa.<br />

Evento<br />

<strong>di</strong> rischio<br />

L'evento <strong>di</strong> rischio<br />

è applicabile al contesto<br />

oggetto <strong>di</strong> analisi?<br />

Contestualizzazione dell'impatto<br />

in caso <strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento dell'evento<br />

nonchè della frequenza<br />

<strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento<br />

Collocazione dell'evento sulla<br />

mappa in base all'impatto (I) e<br />

alla probabilità <strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento (P)<br />

(I) x (P) supera la soglia<br />

<strong>di</strong> significatività/ accettabilità?<br />

Analisi dei presi<strong>di</strong> e<br />

delle risposte al rischio<br />

in essere<br />

Livello <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o adeguato?<br />

Esposizione al rischio accettabile?<br />

Definizione dell'esposizione “target”<br />

e identificazione delle necessarie<br />

strategie/azioni <strong>di</strong> mitigazione<br />

da implementare<br />

(1) Per approfon<strong>di</strong>menti sulla gestione dei rischi finanziari, vedere l’apposita sezione del <strong>Bilancio</strong> Consolidato.<br />

(2) I rischi puri sono quei rischi derivanti da cause naturali o ovvero da atti accidentali o dolosi (incen<strong>di</strong>, esplosioni, allagamenti ecc.) che possono non solo dar luogo a danni<br />

alle merci o agli impianti, ma anche portare a interruzioni della operatività <strong>di</strong> breve o lungo termine.<br />

Sì<br />

No<br />

No<br />

No<br />

Sì<br />

Fine analisi<br />

Fine analisi<br />

Fine analisi<br />

71<br />

Dimensione<br />

economica


72<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Corporate<br />

governance<br />

In base ai risultati delle analisi dei rischi sono poi definite e<br />

realizzate, in accordo con i Risk Manager dei settori, le<br />

strategie e le azioni finalizzate alla prevenzione, eliminazione,<br />

mitigazione o trasferimento <strong>di</strong> tali rischi.<br />

Tutte le attività pre<strong>di</strong>sposte da Risk Management per la<br />

gestione dei rischi puri e attuate nel <strong>2011</strong> sono illustrate nei<br />

particolari in un documento pubblico finalizzato a <strong>di</strong>vulgare<br />

l’approccio e le metodologie utilizzate da <strong>Fiat</strong> presso gli<br />

stakeholder. I risultati raggiunti mostrano che la prevenzione<br />

è la chiave della corretta gestione del rischio. Il processo<br />

<strong>di</strong> gestione del rischio, la metodologia adottata e gli strumenti<br />

utilizzati sono infatti tutti improntati a ridurre la probabilità che il<br />

rischio si verifichi e a minimizzarne l’impatto potenziale.<br />

Con il supporto <strong>di</strong> una società esterna <strong>di</strong> consulenza specializzata<br />

in prevenzione dei rischi industriali, che è parte <strong>di</strong><br />

uno dei maggiori gruppi assicurativi internazionali, vengono<br />

condotti au<strong>di</strong>t sul campo. Si creano quin<strong>di</strong> dei profili <strong>di</strong> rischio<br />

che permettono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le misure più adeguate alla<br />

prevenzione o mitigazione del rischio sulla base <strong>di</strong> standard<br />

e best practice adottati a livello internazionale. Gli au<strong>di</strong>t dei siti<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> (escluso Chrysler Group) si basano su cicli<br />

triennali che nel loro insieme coprono approssimativamente il<br />

92% (1) del valore assicurato. (2) Sono 57 i siti verificati nel corso<br />

del <strong>2011</strong> e questi rappresentano circa il 53% delle attività nel<br />

perimetro <strong>di</strong> analisi. Relativamente a tale perimetro, l’obiettivo<br />

è <strong>di</strong> analizzare, in base alla criticità, almeno una volta per ciclo<br />

la quasi totalità dei siti (oltre il 98%) e annualmente tutti quelli<br />

principali (oltre il 50%).<br />

Chrysler Group effettua au<strong>di</strong>t annuali su tutti i siti principali. Nel<br />

corso del <strong>2011</strong> sono state analizzate 41 se<strong>di</strong>, che rappresentano<br />

il 91% del valore assicurato delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Chrysler Group.<br />

Le misure <strong>di</strong> prevenzione e mitigazione del rischio adottate<br />

nel <strong>2011</strong> nelle se<strong>di</strong> del Gruppo <strong>Fiat</strong> (escluso Chrysler Group)<br />

hanno dato luogo ad investimenti mirati pari a circa €17,3<br />

milioni, che a loro volta hanno permesso una riduzione<br />

<strong>di</strong> circa €2,3 miliar<strong>di</strong> (3) del valore potenziale delle per<strong>di</strong>te<br />

attese, con un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> efficienza globale superiore a 100/1 (4) .<br />

Un’ulteriore prova dell’efficiente metodologia adottata dal<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> è la percentuale <strong>di</strong> se<strong>di</strong> che hanno ottenuto la<br />

certificazione HPR Highly Protected Risk nel mercato<br />

assicurativo internazionale. In termini <strong>di</strong> valore assicurato,<br />

queste se<strong>di</strong> rappresentano circa il 67% delle attività totali<br />

(escluso Chrysler Group).<br />

Il Laboratorio <strong>di</strong> Risk Management nel <strong>2011</strong> ha proseguito<br />

con le sue attività <strong>di</strong> ricerca finalizzata allo sviluppo <strong>di</strong> misure<br />

innovative per la prevenzione che garantiscano la possibilità <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare, analizzare e gestire i rischi puri. Nel corso dell’anno<br />

sono state portate avanti numerose iniziative e attività.<br />

Il software VISIO@RISK è stato esteso alla copertura <strong>di</strong><br />

uragani e gran<strong>di</strong>ne ed è stato <strong>di</strong>ffuso a tutti gli stabilimenti del<br />

Gruppo (escluso Chrysler Group), permettendo in tal modo la<br />

con<strong>di</strong>visione in tempo reale dei singoli profili <strong>di</strong> rischio.<br />

I rappresentanti delle principali funzioni del Gruppo hanno<br />

inoltre partecipato ad un laboratorio <strong>di</strong> brainstorming sui<br />

cambiamenti climatici finalizzato all’ in<strong>di</strong>viduazione, analisi e<br />

valutazione <strong>di</strong> nuovi rischi potenziali e delle relative azioni <strong>di</strong><br />

mitigazione nel campo del cambiamento climatico. Da questo<br />

esercizio sono emerse delle Linee guida de<strong>di</strong>cate alle tematiche<br />

del cambiamento climatico, che sono state <strong>di</strong>stribuite in tutto<br />

il Gruppo per accrescere la generale consapevolezza su questi<br />

temi e per promuovere l’ attuazione delle misure più adeguate.<br />

È stata inoltre sviluppata una nuova metodologia che<br />

identifica le se<strong>di</strong> potenzialmente esposte a rischio <strong>di</strong><br />

terremoti. Questa metodologia e i relativi strumenti sono<br />

stati testati con un programma pilota in 22 se<strong>di</strong> italiane.<br />

È stata sviluppata anche una metodologia che in<strong>di</strong>vidua,<br />

analizza e quantifica i rischi ambientali con un progetto<br />

pilota condotto presso tre se<strong>di</strong> italiane.<br />

(1) Perimetro <strong>di</strong> analisi.<br />

(2) Calcolato considerando sia il valore <strong>di</strong> rimpiazzo dei beni sia il costo derivante dalla relativa interruzione <strong>di</strong> attività.<br />

(3) Dati relativi al periodo dal 1 settembre 2010 al 31 agosto <strong>2011</strong> (Insurance Year).<br />

(4) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> efficienza degli interventi <strong>di</strong> mitigazione (KPI = riduzione del danno atteso/costo dell’investimento in protezione) in<strong>di</strong>cato come best practice <strong>di</strong> risk management industriale.


Il contributo della gestione<br />

del rischio nella lotta contro<br />

il cambiamento climatico<br />

Sebbene il ruolo positivo della prevenzione dei rischi<br />

per la tutela degli asset e per garantire la continuità<br />

produttiva sia stato sempre riconosciuto, è solo in<br />

tempi recenti che la ricerca internazionale ha messo<br />

in primo piano i benefici che esso reca all’ambiente.<br />

Alcuni stu<strong>di</strong> recenti hanno infatti <strong>di</strong>mostrato (1) che nelle<br />

se<strong>di</strong> industriali nelle quali non si effettua la pianificazione<br />

e gestione secondo i moderni criteri <strong>di</strong> prevenzione e<br />

non si applicano i più rigorosi standard <strong>di</strong> protezione, gli<br />

effetti benefici derivanti dalle iniziative volte al risparmio<br />

energetico possono essere ridotti drasticamente o<br />

ad<strong>di</strong>rittura annullati con il verificarsi <strong>di</strong> un solo evento<br />

tecnologico (incen<strong>di</strong>o, esplosione ecc.) o naturale<br />

(allagamento, terremoto ecc.). Tali stu<strong>di</strong> stimano<br />

che il maggior fattore <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> tali siti comporti un<br />

incremento delle emissioni <strong>di</strong> carbonio del 14%.<br />

Al contrario, quei siti caratterizzati da programmi<br />

<strong>di</strong> prevenzione e sistemi <strong>di</strong> protezione allineati agli<br />

standard internazionali <strong>di</strong> prevenzione come ad<br />

esempio la certificazione HPR - Highly Protected<br />

Risk, hanno una probabilità decrescente <strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento<br />

dell’evento <strong>di</strong> rischio, che tende a <strong>di</strong>ventare<br />

praticamente insignificante.<br />

Inoltre, nell’eventualità che si verifichi l’evento<br />

<strong>di</strong> rischio, le misure pianificate ne limiterebbero<br />

considerevolmente le conseguenze per l’ambiente.<br />

A titolo <strong>di</strong> esempio, le se<strong>di</strong> che utilizzano un sistema<br />

automatico antincen<strong>di</strong>o a sprinkler riducono considerevolmente<br />

le emissioni <strong>di</strong> carbonio derivanti<br />

da materiali bruciati. I test effettuati <strong>di</strong>mostrano<br />

che le quantità dei materiali combusti passa da<br />

una percentuale compresa tra il 62-95% quando<br />

l’incen<strong>di</strong>o viene spento manualmente al 3% quando<br />

lo spegnimento avviene per merito degli impianti <strong>di</strong><br />

spegnimento automatici a sprinkler.<br />

L’opinione<br />

dell’esperto<br />

Prof. Luca Mercalli<br />

Presidente della Società Italiana<br />

<strong>di</strong> Meteorologia<br />

Il clima globale è in evoluzione continua da migliaia<br />

<strong>di</strong> anni per cause naturali, ma ad un tasso tanto<br />

lento e graduale che il genere umano e le società si<br />

sono potuti adattare in maniera adeguata. Sebbene<br />

l’età industriale sia cominciata più <strong>di</strong> cento anni fa,<br />

è solo negli ultimi 30 anni che gli effetti legati all’uso<br />

<strong>di</strong> combustibili fossili sull’accumulazione <strong>di</strong> gas ad<br />

effetto serra nell’atmosfera, sono <strong>di</strong>ventati evidenti. Si<br />

stima che la temperatura me<strong>di</strong>a della terra nel 2100<br />

potrebbe aumentare <strong>di</strong> 3-5 gra<strong>di</strong> Celsius.<br />

Nel breve periodo, ci si attende che il cambiamento<br />

climatico porterà ad avere fenomeni meteorologici<br />

estremi e potenti più frequenti, come ad esempio ondate<br />

<strong>di</strong> caldo, piogge violente, allagamenti, tempeste, uragani,<br />

gran<strong>di</strong>ne, venti forti, fenomeni <strong>di</strong> siccità e incen<strong>di</strong>. Nel<br />

loro insieme questi eventi possono aumentare il rischio <strong>di</strong><br />

danni alle infrastrutture, come ad esempio gli stabilimenti<br />

o altri siti operativi <strong>di</strong> una società. Nel lungo periodo<br />

bisognerà tenere presente anche l’innalzamento del<br />

livello del mare, che può influenzare le zone costiere e i<br />

relativi movimenti migratori della popolazione, indotti da<br />

pressioni climatiche e alimentari che eserciteranno forti<br />

pressioni sulla società e sull’economia globale.<br />

Per tutti questi motivi è fondamentale avere dei buoni<br />

modelli <strong>di</strong> simulazione del clima che permettano <strong>di</strong><br />

definire delle strategie <strong>di</strong> adattamento programmate<br />

che permettano <strong>di</strong> non trovarsi impreparati. Ne<br />

deriva una crescente importanza della formazione<br />

e sensibilizzazione dei progettisti sugli effetti del<br />

cambiamento climatico, nonostante sembri al momento<br />

altamente improbabile, al fine <strong>di</strong> poter contare su<br />

infrastrutture industriali adatte ai nuovi scenari globali.<br />

(1) L’influenza del fattore <strong>di</strong> rischio sullo sviluppo sostenibile – Gritzo, Doerr, Bill, Ali, Nong, Krasner – 2009; l’impatto ambientale del sistema antincen<strong>di</strong>o automatico sprinkler<br />

– Wieczorek, Ditch, Bill – 2010.<br />

73<br />

Dimensione<br />

economica


74<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Governance<br />

della sostenibilità<br />

Governance della sostenibilità<br />

Un’azienda si giu<strong>di</strong>ca non solo sulla base dei risultati finanziari, ma anche dal modo in cui questi<br />

vengono raggiunti.<br />

Il successo <strong>di</strong> un’organizzazione nel tempo è strettamente legato alla sua capacità <strong>di</strong> rispondere<br />

ai bisogni e alle aspettative <strong>di</strong> tutti i suoi stakeholder.<br />

Una crescita sostenibile infatti si costruisce sulla responsabilità. La fiducia nel Gruppo,<br />

analogamente, scaturisce dal suo rispetto per l’ambiente e per le generazioni future e dalla<br />

sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> clienti e azionisti, dal senso <strong>di</strong> appartenenza dei <strong>di</strong>pendenti, da collaborazioni<br />

proficue con i partner e da un’interazione positiva e mutualmente proficua con le comunità locali.<br />

Gli organi della sostenibilità<br />

Sebbene l’impegno primario <strong>di</strong> un’azienda sia rivolto alla<br />

soli<strong>di</strong>tà finanziaria e a garantire la praticabilità economica<br />

a tutti i suoi stakeholder, anche l’integrazione delle<br />

scelte economiche con quelle <strong>di</strong> natura ambientale e<br />

sociale rappresenta, nell’ottica della creazione <strong>di</strong> valore<br />

a lungo termine, un impegno fondamentale per il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong>. Questa consapevolezza affonda le sue ra<strong>di</strong>ci nella<br />

storia e nella cultura d’impresa del Gruppo e si è evoluta e<br />

rafforzata nel corso degli anni, <strong>di</strong>ventando parte integrante<br />

dell’approccio strategico che guida l’azienda. Il modo <strong>di</strong><br />

fare impresa <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> è infatti guidato da una cultura dell’agire<br />

responsabile e dalla convinzione che lo sviluppo industriale<br />

abbia valore solo se è al tempo stesso sostenibile.<br />

Chrysler Group, entrato a far parte del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel giugno<br />

<strong>2011</strong>, è egualmente attento ai principi della sostenibilità <strong>di</strong>spone<br />

<strong>di</strong> una struttura organizzativa e <strong>di</strong> processi de<strong>di</strong>cati volti a<br />

promuovere lo sviluppo sostenibile e i suoi valori. Coerentemente<br />

con il processo <strong>di</strong> integrazione operativa <strong>di</strong> Chrysler Group, le<br />

attività e gli impegni per il futuro assunti da Chrysler in materia <strong>di</strong><br />

sostenibilità sono allineati a quelli del Gruppo <strong>Fiat</strong>.


Il modello <strong>di</strong> gestione della sostenibilità coinvolge <strong>di</strong>verse<br />

strutture organizzative.<br />

L’Unità <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> (US) svolge un ruolo chiave nella<br />

<strong>di</strong>ffusione della cultura della sostenibilità all’interno del<br />

Gruppo e favorisce il processo <strong>di</strong> miglioramento continuo,<br />

contribuendo alla gestione dei rischi, all’ottimizzazione dei<br />

costi e al rafforzamento dell’immagine dell’azienda presso<br />

gli stakeholder. L’Unità <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> si interfaccia con i<br />

referenti dei settori e delle funzioni corporate incaricati della<br />

gestione operativa delle principali tematiche (per esempio<br />

ambiente, energia, innovazione, risorse umane, ecc.) e li<br />

supporta nell’identificazione delle aree <strong>di</strong> intervento. L’US<br />

gestisce inoltre i rapporti con gli analisti, le agenzie <strong>di</strong> rating<br />

e le organizzazioni internazionali <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

Il Comitato Interfunzionale <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> (CIS), all’interno<br />

del quale sono rappresentate le principali funzioni corporate e <strong>di</strong><br />

settore (Business Development, Corporate Communications,<br />

Engineering & Design, Finance, GEC cor<strong>di</strong>nator, Human<br />

Resources, Industrial Relations, Institutional Relations, Internal<br />

Au<strong>di</strong>t, Manufacturing, Purchasing, Senior Counsel, Treasurer)<br />

favorisce e valuta le decisioni operative e svolge un ruolo<br />

consultivo con riguardo alle proposte che l’US sottopone al<br />

Group Executive Council (GEC).<br />

Il Group Executive Council (GEC), l’organismo decisionale<br />

guidato dall’Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. e<br />

composto dagli Amministratori Delegati dei settori operativi, dai<br />

responsabili <strong>di</strong> ciascuna delle regioni operative del Gruppo e da<br />

alcuni capi funzione, definisce l’approccio strategico, approva<br />

le linee guida e valuta la congruità del Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

con l’orientamento <strong>di</strong> business. Il GEC è perio<strong>di</strong>camente<br />

aggiornato sull’andamento dei progetti e sulle performance del<br />

Gruppo relativamente alle tematiche <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

Il Comitato Nomine, Corporate Governance e <strong>Sostenibilità</strong><br />

(un sottocomitato del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione) valuta<br />

le proposte relative agli in<strong>di</strong>rizzi strategici in tema <strong>di</strong><br />

sostenibilità, formula, qualora ritenuto necessario, pareri<br />

al Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione ed esamina il <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong> annualmente redatto.<br />

Il processo del Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

Gli impegni, le azioni e gli obiettivi che compongono il Piano<br />

<strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> sono inizialmente definiti sulla base delle aree<br />

<strong>di</strong> miglioramento identificate dall’Unità <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> (US),<br />

in collaborazione con i settori e le funzioni corporate (fase <strong>di</strong><br />

pianificazione).<br />

A supporto <strong>di</strong> tale attività, l’US effettua durante tutto<br />

l’anno monitora costantemente le prestazioni della migliore<br />

concorrenza e le valutazioni espresse dalle principali agenzie<br />

<strong>di</strong> rating sulla sostenibilità, dalle organizzazioni internazionali,<br />

nonché dagli investitori socialmente responsabili (SRI) con cui il<br />

Gruppo intrattiene rapporti.<br />

La proposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> così definita è in seguito<br />

sottoposta all’approvazione del Group Executive Council<br />

(GEC), che ne analizza la coerenza con la strategia del Gruppo,<br />

fornendo eventuali in<strong>di</strong>cazioni in merito.<br />

Il Piano approvato dal GEC viene quin<strong>di</strong> valutato dal Comitato<br />

Nomine, Corporate Governance e <strong>Sostenibilità</strong> che fornisce<br />

l’approvazione formale.<br />

La responsabilità dei progetti e del raggiungimento degli obiettivi<br />

concordati nel Piano <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> fa capo ai <strong>di</strong>versi settori o<br />

alle funzioni corporate, che <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> risorse, strumenti e<br />

know-how necessari per l’implementazione (fase <strong>di</strong> gestione).<br />

A ulteriore garanzia del rispetto degli impegni presi, l’US è<br />

perio<strong>di</strong>camente informata circa lo stato <strong>di</strong> avanzamento dei<br />

progetti, e, a sua volta, aggiorna il GEC (fase <strong>di</strong> controllo).<br />

75<br />

Dimensione<br />

economica


76<br />

Dimensione<br />

economica<br />

Governance<br />

della sostenibilità<br />

In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sostenibilità e rating<br />

Durante il <strong>2011</strong>, il Gruppo ha confermato la sua posizione <strong>di</strong><br />

leadership nell’ambito della sostenibilità. L’impegno per la<br />

sostenibilità del Gruppo <strong>Fiat</strong> ha aumentato la fiducia degli<br />

stakeholder ed è stato riconosciuto dalle più prestigiose<br />

agenzie <strong>di</strong> rating ed organizzazioni internazionali che si<br />

occupano <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

Per il terzo anno consecutivo, <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stata confermata<br />

negli in<strong>di</strong>ci Dow Jones Sustainability World e Dow Jones<br />

Sustainability Europe.<br />

Il DJSI World e il DJSI Europe sono in<strong>di</strong>ci borsistici prestigiosi, ai<br />

quali accedono solo le società giu<strong>di</strong>cate migliori per la gestione<br />

del proprio business secondo criteri <strong>di</strong> sostenibilità, sia dal punto<br />

<strong>di</strong> vista economico-finanziario sia da quello sociale e ambientale.<br />

<strong>Fiat</strong> ha ottenuto, insieme a BMW, il massimo punteggio (94/100)<br />

rispetto a una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 72/100 delle aziende del settore<br />

Automobiles analizzate da SAM, società specializzata negli<br />

investimenti <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

In particolare, <strong>Fiat</strong> ha ottenuto il massimo punteggio in quasi<br />

tutte le aree <strong>di</strong> analisi della <strong>di</strong>mensione ambientale (lotta al<br />

cambiamento climatico, performance dei prodotti, processi<br />

logistici) e, nella <strong>di</strong>mensione sociale, per lo sviluppo del capitale<br />

umano, lo stakeholder engagement, la gestione responsabile<br />

della catena <strong>di</strong> fornitura e le attività a favore delle comunità.<br />

Massimo riconoscimento è stato inoltre conferito per la gestione<br />

dei rischi e del processo <strong>di</strong> innovazione.<br />

Come risulta dal rapporto pubblicato dal Carbon Disclosure<br />

Project (CDP) <strong>Fiat</strong> S.p.A. è entrata anche nel Global 500 Carbon<br />

Disclosure Leadership Index (CDLI) e Carbon Performance<br />

Leadership Index (CPLI). <strong>Fiat</strong> ha ricevuto un punteggio <strong>di</strong><br />

93/100 per la trasparenza nella comunicazione e il punteggio<br />

massimo (“A”) per l’impegno <strong>di</strong>mostrato nell’abbattimento delle<br />

emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica. Entrambe le valutazioni sono in<br />

netto miglioramento rispetto all’anno precedente e confermano<br />

che per <strong>Fiat</strong> la riduzione del proprio impatto ambientale è parte<br />

integrante della strategia <strong>di</strong> business.<br />

Aggiornato al 20 Marzo 2012.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o ha coinvolto oltre 400 aziende <strong>di</strong> tutto il mondo. <strong>Fiat</strong> è<br />

l’unica italiana tra le 23 ammesse in entrambi gli in<strong>di</strong>ci.<br />

Il CDLI include solo quelle aziende del Global Equity Index Series<br />

FTSE (Global 500) che <strong>di</strong>mostrano la massima trasparenza<br />

nella comunicazione agli stakeholder in merito alle strategie e<br />

alle azioni intraprese per combattere il cambiamento climatico.<br />

Il CPLI, d’altra parte, include le aziende che hanno <strong>di</strong>mostrato il<br />

massimo impegno nel ridurre le emissioni <strong>di</strong> CO 2.<br />

Sulla base della ricerca condotta da Vigeo, leader europeo nella<br />

valutazione delle aziende in materia <strong>di</strong> tematiche ambientali,<br />

sociali e <strong>di</strong> governance, nel <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. è entrata<br />

a far parte del ristretto gruppo <strong>di</strong> imprese incluse nell’Advanced<br />

Sustainability Performance Eurozone Index (“ASPI Eurozone ® ”).<br />

ASPI Eurozone ® è riconosciuto come uno dei principali in<strong>di</strong>ci<br />

in materia <strong>di</strong> sostenibilità, ed è usato dalla crescente comunità<br />

<strong>di</strong> Investitori Socialmente Responsabili per definire gli ambiti<br />

dell’investimento sostenibile, per confrontare la loro performance<br />

d’investimento o per creare prodotti collegati all’in<strong>di</strong>ce.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. figura inoltre in altri importanti in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sostenibilità,<br />

quali STOXX Global ESG Leaders, STOXX Global ESG<br />

Environmental Leaders, STOXX Global ESG Social Leaders,<br />

STOXX Global ESG Governance Leaders, ECPI Ethical Euro,<br />

ECPI Ethical EMU, FTSE ECPI Italia SRI Benchmark, FTSE<br />

ECPI Italia SRI Leaders, Ethibel Excellence Europe e Ethibel<br />

Excellence Euro.<br />

2<br />

lundquist.<br />

CSR<br />

ONLINE<br />

AWARDS<br />

<strong>2011</strong><br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong>, infine, si è aggiu<strong>di</strong>cato il secondo posto per la<br />

comunicazione online sulla responsabilità sociale nell’ambito<br />

del CSR Online Awards <strong>2011</strong> Italy, riconoscimento istituito<br />

da Lundquist (società specializzata nella comunicazione<br />

istituzionale sul web).


Investitori Socialmente Responsabili<br />

L’impegno del Gruppo <strong>Fiat</strong> per lo sviluppo sostenibile e<br />

i risultati raggiunti si riflettono anche nella composizione<br />

dell’azionariato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Negli ultimi anni gli Investitori Socialmente Responsabili<br />

(SRI), i quali adottano una strategia <strong>di</strong> investimento che<br />

include sia considerazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne finanziario sia <strong>di</strong> tipo<br />

sociale e ambientale, hanno mostrato sempre maggiore<br />

apprezzamento per i risultati conseguiti da <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

in temini <strong>di</strong> sostenibilità. Come conseguenza, hanno<br />

progressivamente incrementato la loro partecipazione in<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. ha infatti registrato una crescita costante<br />

negli ultimi mesi della percentuale <strong>di</strong> capitale detenuta da<br />

questa tipologia <strong>di</strong> investitori. Secondo l’ultima Shareholder<br />

Identification, che risale a novembre <strong>2011</strong>, (1) l’8,7% del flottante<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. è detenuto da investitori SRI, per un totale <strong>di</strong><br />

29 Asset Owners (2) e <strong>di</strong> 41 fon<strong>di</strong> comuni <strong>di</strong> investimento. (3)<br />

Quote flottanti <strong>Fiat</strong> S.p.A. detenute da Investitori Socialmente<br />

Responsabili<br />

4,8%<br />

Maggio<br />

2010 (4)<br />

Fonte: Vigeo e Morningstar<br />

5,1%<br />

Dicembre<br />

2010<br />

6,6%<br />

Giugno<br />

<strong>2011</strong><br />

8,7%<br />

Novembre<br />

<strong>2011</strong><br />

(1) L’analisi condotta da Vigeo riguarda i detentori del maggior asset globale, principalmente fon<strong>di</strong> pensioni (nazionali, occupazionali, <strong>di</strong> aziende specifiche, <strong>di</strong> governi<br />

locali), ma anche fondazioni e altri detentori istituzionali. Tra questi, un detentore <strong>di</strong> asset è identificato come un SRI se si verifica almeno una delle seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

adotta i principi SRI nella sua politica <strong>di</strong> investimenti (votazione, coinvolgimento, attivismo, selezione), possiede specifici mandati SRI, usa benchmark SRI.<br />

L’analisi copre anche fon<strong>di</strong> green, sociali ed etici gestiti in tutto il mondo. Per essere incluso nell’analisi, un fondo deve rispettare tutte le seguenti con<strong>di</strong>zioni: ricorso<br />

a criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> carattere etico, sociale o ambientale nel processo <strong>di</strong> selezione degli emittenti <strong>di</strong> azioni e <strong>di</strong> bond (screening negativi e/o best-in-class),<br />

posizionamento sul mercato come SRI e <strong>di</strong>sponibilità verso il pubblico (fon<strong>di</strong> al dettaglio).<br />

(2) Gran<strong>di</strong> organizzazioni finanziarie che investono i propri asset, fon<strong>di</strong> pensione, donazioni, fon<strong>di</strong> pubblici e assicurazioni, dotazioni o fon<strong>di</strong> sovrani. Non includono asset<br />

gestiti da imprese <strong>di</strong> management per conto dei loro clienti.<br />

(3) Il termine è usato nella stessa accezione che si riscontra nelle pubblicazioni statistiche della European Fund and Asset Management Association (EFAMA): fon<strong>di</strong> aperti<br />

offerti pubblicamente che investono in valori immobiliari e fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> mercato monetario. Tuttavia, le informazioni non sono del tutto sovrapponibili, dal momento che il<br />

rapporto include alcune delle assicurazioni sulla vita e fon<strong>di</strong> pensione rispondenti alle definizioni Vigeo (vedere Green Social and Ethical Funds in Europe – Analisi <strong>2011</strong>).<br />

(4) Si riferisce a <strong>Fiat</strong> S.p.A. ante-scissione.<br />

77<br />

Dimensione<br />

economica


Innovazione sostenibile<br />

Innovazione<br />

sostenibile<br />

Il trasporto <strong>di</strong> merci e persone è un fattore decisivo per la crescita economica e lo sviluppo<br />

mon<strong>di</strong>ale. Da lungo tempo il Gruppo <strong>Fiat</strong> offre soluzioni per una mobilità sostenibile ed<br />

economicamente accessibile a un numero sempre maggiore <strong>di</strong> persone. Attraverso la<br />

ricerca e l’innovazione continua, il Gruppo si impegna nello sviluppo <strong>di</strong> prodotti in grado<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la domanda <strong>di</strong> mobilità, ponendo al primo posto l’attenzione all’ambiente<br />

e alla società.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ritiene che la ricerca e l’innovazione siano strumenti<br />

fondamentali per supportare lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi prodotti.<br />

Al 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong>, il Gruppo <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> 77 centri <strong>di</strong> Ricerca e<br />

Sviluppo e poteva contare su circa 17.000 persone impegnate<br />

a sviluppare prodotti e servizi innovativi per una mobilità sempre<br />

più sostenibile, anticipando al contempo le esigenze del mercato.<br />

Al fine <strong>di</strong> agevolare il raggiungimento <strong>di</strong> questo obiettivo, le<br />

attività <strong>di</strong> innovazione e sviluppo prodotto svolte dall’Azienda<br />

nel mondo sono coor<strong>di</strong>nate a livello centrale dal Chief<br />

Technology Officer (CTO). Il CTO, che è membro del<br />

Group Executive Council e responsabile del <strong>di</strong>partimento<br />

Research & Development, ha anche il compito <strong>di</strong> promuovere<br />

opportunità <strong>di</strong> sinergie e <strong>di</strong> trasferimenti tecnologici nel<br />

Gruppo. A tale scopo presiede regolarmente appositi Comitati<br />

<strong>di</strong> Innovazione, cui partecipano i responsabili delle funzioni<br />

Innovazione e Ingegneria <strong>di</strong> ciascuna area geografica.<br />

Centro Ricerche <strong>Fiat</strong><br />

Il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (CRF) inizia la propria attività nel 1978 come polo <strong>di</strong> riferimento per l’innovazione e lo sviluppo.<br />

Oggi è un centro <strong>di</strong> eccellenza riconosciuto a livello internazionale, con sede principale a Orbassano (Torino), la cui<br />

missione è l’utilizzo dell’innovazione come leva strategica nei business del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Con un organico <strong>di</strong> circa 1.000 <strong>di</strong>pendenti, il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un vasto insieme <strong>di</strong> competenze<br />

tecniche relative all’ingegneria automobilistica, a cui si affiancano una serie <strong>di</strong> laboratori all’avanguar<strong>di</strong>a, che coprono<br />

tutte le <strong>di</strong>scipline ingegneristiche del settore automotive.<br />

Nel corso degli anni, il CRF ha raggiunto risultati significativi, come testimoniano i 2.398 brevetti registrati e le 462<br />

domande <strong>di</strong> brevetto depositate. In particolare, nel <strong>2011</strong> il CRF ha registrato circa 100 nuovi brevetti e ha depositato<br />

40 domande <strong>di</strong> nuovi brevetti.<br />

Il CRF ha inoltre sviluppato un network globale composto da oltre 1.700 partner industriali, università e centri <strong>di</strong><br />

ricerca, in grado <strong>di</strong> rafforzare ulteriormente le strategie <strong>di</strong> innovazione, implementare specifiche attività operative a<br />

livello locale e assicurare lo sviluppo <strong>di</strong> competenze ad hoc.<br />

Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la mobilità sostenibile, il CRF stu<strong>di</strong>a soluzioni innovative<br />

improntate a un concetto <strong>di</strong> mobilità a tutto tondo, che comprende il veicolo e i suoi componenti, l’energia,<br />

la sicurezza, la telematica, i nuovi materiali e le relative tecnologie, la meccatronica, nonché le attività <strong>di</strong><br />

innovazione sui motopropulsori, i sistemi <strong>di</strong> propulsione alternativi e i cambi.<br />

Dimensione<br />

economica<br />

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Dimensione<br />

economica


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economica<br />

Innovazione<br />

sostenibile<br />

Nel <strong>2011</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha speso circa 2,2 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />

in ricerca e sviluppo. Nonostante il persistere della crisi<br />

economica internazionale sono continuati gli investimenti<br />

e durante l’anno sono stati completati numerosi importanti<br />

progetti <strong>di</strong> innovazione.<br />

In particolare, le principali aree tematiche su cui il Gruppo<br />

concentra la propria ricerca sono:<br />

ambiente – con focus sulla riduzione dell’impatto ambientale<br />

in tutto il ciclo <strong>di</strong> vita del veicolo, dalle materie<br />

prime alla rottamazione (attraverso la riduzione della CO 2,<br />

delle altre emissioni e dei livelli <strong>di</strong> rumore, il miglioramento<br />

dell’efficienza energetica e l’utilizzo <strong>di</strong> nuovi materiali)<br />

società – con focus su tutti gli aspetti della sicurezza (attiva,<br />

passiva e preventiva), sulle misure atte a promuovere la mobilità<br />

per tutti e sullo sviluppo <strong>di</strong> sistemi efficienti <strong>di</strong> infomobilità<br />

competitività – con focus su architetture del veicolo,<br />

prestazioni, comfort e qualità percepita, nonché sull’uso<br />

<strong>di</strong> tecnologie innovative nei processi produttivi<br />

Il Gruppo valuta preventivamente e con attenzione l’impatto<br />

delle proprie attività <strong>di</strong> ricerca sull’ambiente e sulla salute<br />

degli utilizzatori dei propri prodotti. Nel rispetto del principio<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Banca Europea per gli Investimenti.<br />

<strong>di</strong> precauzione, ogni innovazione è accuratamente testata<br />

prima <strong>di</strong> essere introdotta sul mercato, al fine <strong>di</strong> verificarne la<br />

sicurezza per l’ambiente e per la società nel suo complesso.<br />

Finanziamenti pubblici per Ricerca e Sviluppo<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2)<br />

Contributi a fondo perduto 53 32<br />

Finanziamenti 272 11<br />

<strong>di</strong> cui finanziamenti agevolati 22 11<br />

<strong>di</strong> cui finanziamenti BEI (3) 250 -<br />

Innovazione aperta<br />

Il processo <strong>di</strong> innovazione del Gruppo <strong>Fiat</strong> si basa sulla<br />

generazione e lo scambio <strong>di</strong> idee, costantemente stimolate<br />

attraverso una molteplicità <strong>di</strong> iniziative e strumenti. L’obiettivo è<br />

infatti quello <strong>di</strong> coinvolgere i vari livelli aziendali nel processo <strong>di</strong><br />

innovazione e <strong>di</strong> promuovere la collaborazione e le opportunità<br />

<strong>di</strong> confronto con soggetti esterni.<br />

Le sfide chiave per l’attività <strong>di</strong> ricerca del Gruppo includono i<br />

trasporti a basso impatto ambientale, la sicurezza dei veicoli,<br />

l’informatica e le tecnologie <strong>di</strong> comunicazione, i materiali e<br />

l’efficienza dei processi produttivi.<br />

Promozione della creatività nel Gruppo<br />

La creatività è incoraggiata a ogni livello e in ogni funzione<br />

organizzativa, non solo in quelle espressamente preposte<br />

all’innovazione.<br />

Un esempio in tal senso è fornito dalla raccolta dei<br />

suggerimenti dei <strong>di</strong>pendenti per il miglioramento dei processi<br />

produttivi, elemento importante del programma World Class<br />

Manufacturing. Nel <strong>2011</strong> sono pervenuti oltre 1,6 milioni<br />

<strong>di</strong> suggerimenti: una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 12 proposte <strong>di</strong> miglioramento<br />

per persona (vedere anche pagina 115). Tra questi, sono stati<br />

adottati e implementati i migliori suggerimenti, offrendo un<br />

riconoscimento ai loro ideatori.<br />

L’Innovation Database <strong>di</strong> Chrysler Group rappresenta un’ulteriore<br />

modalità attraverso cui l’azienda incoraggia l’espressione<br />

della creatività. Lanciato nell’agosto del 2010, il database<br />

mette a <strong>di</strong>sposizione un portale attraverso cui tutti i <strong>di</strong>pendenti


possono proporre idee e innovazioni, come funzionalità ine<strong>di</strong>te,<br />

miglioramenti nei processi aziendali, iniziative impren<strong>di</strong>toriali e<br />

veicoli innovativi. Le idee sono esaminate regolarmente, per<br />

essere poi selezionate, catalogate, elaborate e inoltrate al<br />

<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> competenza all’interno dell’azienda. Nel <strong>2011</strong><br />

sono state raccolte oltre 180 proposte.<br />

Un altro strumento per stimolare l’innovazione è l’Innovation<br />

Space <strong>di</strong> Chrysler Group, realizzato a novembre <strong>2011</strong>.<br />

Tale spazio è dotato <strong>di</strong> strumenti e materiali per lo sviluppo<br />

delle idee e mette a <strong>di</strong>sposizione dei <strong>di</strong>pendenti un’area <strong>di</strong><br />

incubazione delle idee stesse. Il processo è coor<strong>di</strong>nato<br />

dall’Innovation Space Facilitator, che guida i <strong>di</strong>pendenti nel<br />

rendere concrete le loro idee.<br />

Oltre alle proposte volontarie dei <strong>di</strong>pendenti, esiste un<br />

processo formale che coinvolge il personale de<strong>di</strong>cato<br />

alla ricerca e sviluppo attraverso strumenti e procedure<br />

per la con<strong>di</strong>visione delle idee e per l’approvazione <strong>di</strong> progetti<br />

da parte dei <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> innovazione e sviluppo prodotto.<br />

Nel <strong>2011</strong>, ad esempio, il CRF ha adottato la Strategic<br />

Research Agenda (SRA), che fornisce le linee guida per<br />

le attività <strong>di</strong> ricerca internazionali in risposta alle esigenze<br />

<strong>di</strong> innovazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA). La SRA<br />

tiene inoltre in considerazione le roadmap tecnologiche e<br />

le priorità <strong>di</strong> ricerca identificate da piattaforme tecnologiche<br />

europee e nazionali, in cui sono rappresentati il mondo<br />

industriale, istituzionale e accademico. Il medesimo obiettivo<br />

è stato perseguito da uno specifico Innovation Committee,<br />

composto da vari rappresentanti delle funzioni <strong>di</strong> ingegneria<br />

e prodotto <strong>di</strong> FGA, focalizzato sulla <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> soluzioni<br />

tecniche e innovative per i nuovi modelli in sviluppo.<br />

Creatività <strong>di</strong>stribuita<br />

La creatività è stimolata anche attraverso una molteplicità <strong>di</strong><br />

canali esterni, quali l’interazione con i clienti e i network per<br />

l’innovazione aperta.<br />

Un primo esempio è la partecipazione <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

all’Autoharvest Innovation Advisory Council. Autoharvest è<br />

uno spazio web collettivo de<strong>di</strong>cato all’innovazione aperta<br />

nel settore dell’industria, che stimola il progresso attraverso<br />

la collaborazione, la partnership e la con<strong>di</strong>visione delle<br />

competenze tra il mondo accademico, il settore automotive<br />

e altri settori collegati. Chrysler Group riveste un ruolo chiave<br />

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Dimensione<br />

economica


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economica<br />

Innovazione<br />

sostenibile<br />

nello sviluppo <strong>di</strong> questa iniziativa, che si configura come efficace<br />

strumento <strong>di</strong> crescita e innovazione. Ad oggi, Chrysler Group è<br />

capofila <strong>di</strong> numerose sfide ingegneristiche condotte attraverso<br />

Autoharvest nei campi del recupero del calore <strong>di</strong> scarto, del<br />

comfort e dell’oscuramento regolabile dei cristalli.<br />

Anche i clienti sono continuamente coinvolti nel processo<br />

<strong>di</strong> generazione delle idee. L’obiettivo è comprendere le<br />

aspettative emergenti, migliorare costantemente i prodotti<br />

sul mercato e, in generale, mettere a punto idee innovative<br />

utili per in<strong>di</strong>rizzare lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi prodotti. A tale<br />

scopo i canali <strong>di</strong> comunicazione attivi tra azienda e clienti<br />

sono molteplici. Un esempio è il programma Giulietta Top<br />

Care <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, realizzato in occasione<br />

del lancio <strong>di</strong> Alfa Romeo Giulietta. Il progetto ha coinvolto<br />

circa 2.000 clienti in Austria, Germania, Svizzera e Regno<br />

Unito, intervistati da gennaio <strong>2011</strong> a gennaio 2012. I clienti<br />

sono stati contattati in tre <strong>di</strong>versi momenti, con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> raccogliere commenti e valutazioni nel primo anno <strong>di</strong><br />

possesso della vettura. I riscontri sono stati analizzati<br />

congiuntamente dalle funzioni Customer Care, Qualità e<br />

Prodotto al fine <strong>di</strong> identificare le potenzialità <strong>di</strong> miglioramento,<br />

misurare l’efficacia <strong>di</strong> alcuni innovativi <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> bordo e<br />

gestire proattivamente qualsiasi reclamo ricevuto.<br />

Collaborazioni <strong>di</strong> ricerca con partner esterni<br />

Il processo <strong>di</strong> innovazione del Gruppo si avvale anche dei<br />

contributi provenienti dai fornitori, dalle istituzioni pubbliche e<br />

private, dai centri <strong>di</strong> ricerca e dalle università.<br />

Fornitori<br />

Le innovazioni promosse dai fornitori sono incoraggiate<br />

attraverso varie iniziative, quali:<br />

Technology Day, giornate de<strong>di</strong>cate alla con<strong>di</strong>visione da<br />

parte dei principali fornitori degli ultimi sviluppi sui temi<br />

innovazione, tecnologia e qualità<br />

<strong>Fiat</strong> Supplier Performance, programma volto a incentivare<br />

i fornitori a un approccio proattivo, con<strong>di</strong>videndo i benefici<br />

economici derivanti dall’introduzione delle innovazioni<br />

tecniche e tecnologiche da essi proposte<br />

Supplier Innovation Gateway, iniziativa <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

che offre un processo semplificato per passare in rassegna,<br />

approfon<strong>di</strong>re e approvare le innovazioni promosse dai<br />

fornitori (vedere anche pagine 215-216).<br />

Università e centri <strong>di</strong> ricerca<br />

Un altro canale attraverso cui si cerca <strong>di</strong> stabilire rapporti <strong>di</strong><br />

collaborazione a lungo termine è rappresentato dai gruppi<br />

<strong>di</strong> ricerca e dai progetti condotti in collaborazione con le<br />

università e i centri <strong>di</strong> ricerca, a livello sia nazionale sia internazionale.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> intrattiene stretti rapporti con il mondo<br />

accademico, allo scopo <strong>di</strong> incoraggiare il pensiero creativo e<br />

<strong>di</strong> premiare il talento dei giovani, e promuove varie modalità <strong>di</strong><br />

collaborazione.<br />

Il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (CRF) collabora con un network<br />

globale composto da 1.760 università, centri <strong>di</strong> ricerca e<br />

partner industriali con i quali ha partecipato a 133 progetti<br />

<strong>di</strong> ricerca e sviluppo in Europa.


Il Gruppo <strong>Fiat</strong> sostiene, inoltre, l’Associazione Tecnica<br />

dell’Automobile (ATA), da sempre impegnata nella <strong>di</strong>vulgazione<br />

della cultura tecnica e nella formazione dei giovani ingegneri.<br />

Anche Chrysler Group adotta numerosi approcci <strong>di</strong> collaborazione<br />

per promuovere l’innovazione nell’ambito della mobilità:<br />

in particolare, finanzia 29 progetti che coinvolgono università,<br />

consorzi e centri <strong>di</strong> ricerca.<br />

Chrysler Group partecipa, inoltre, a programmi universitari<br />

educativi (co-op education programs), concepiti per<br />

infondere negli studenti l’entusiasmo per le sfide tecniche<br />

del futuro. Grazie a questi programmi, gli studenti fanno<br />

esperienza attraverso stage condotti in ambito ingegneristico<br />

e, contemporaneamente, Chrysler Group coltiva i talenti<br />

professionali del futuro. Un esempio in questo senso è la<br />

partnership, unica nel suo genere, tra l’Automotive Research<br />

and Development Centre <strong>di</strong> Chrysler Group e l’Università<br />

<strong>di</strong> Windsor in Canada, che svolge un ruolo importante nello<br />

sviluppo <strong>di</strong> relazioni tra studenti e industria.<br />

Analogamente, la collaborazione tra <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

(FGA) e il Politecnico <strong>di</strong> Torino fornisce prova ulteriore <strong>di</strong><br />

come il Gruppo si relazioni con il mondo accademico. FGA<br />

promuove lo stu<strong>di</strong>o dell’ingegneria dell’autoveicolo a livello<br />

universitario, sponsorizzando <strong>di</strong>rettamente i corsi e proponendo<br />

argomenti per tesi e ricerche. Nel <strong>2011</strong> è stato siglato un<br />

nuovo accordo che orienta maggiormente gli insegnamenti<br />

su nuove tecnologie e processi <strong>di</strong> interesse aziendale e<br />

incoraggia l’ampliamento dei corsi <strong>di</strong> specializzazione. Inoltre,<br />

coerentemente con la volontà <strong>di</strong> internazionalizzare il corso e<br />

con il supporto <strong>di</strong> Chrysler Group, è stato lanciato un progetto<br />

<strong>di</strong> cooperazione tra il Politecnico <strong>di</strong> Torino e l’Università <strong>di</strong><br />

Windsor. Grazie a questa partnership, nell’anno accademico<br />

<strong>2011</strong>–2012 <strong>di</strong>eci studenti frequenteranno corsi in entrambe le<br />

università e potranno conseguire una doppia laurea, valida sia<br />

in Italia sia in Canada. Gli studenti selezionati avranno inoltre<br />

l’opportunità <strong>di</strong> effettuare un tirocinio presso i centri <strong>di</strong> ricerca<br />

e sviluppo <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> e Chrysler Group, sotto la supervisione <strong>di</strong> un<br />

tutor aziendale.<br />

Anche Magneti Marelli collabora attivamente con il mondo<br />

accademico e ha lanciato il programma Joint Research Area<br />

University Marelli (J-RAUM). Attraverso questo programma<br />

sono supportati progetti gestiti in collaborazione con le<br />

università e orientati alla formazione <strong>di</strong> nuovi tecnici e viene<br />

promossa la con<strong>di</strong>visione del sapere scientifico tra università<br />

e mondo industriale. L’idea si basa sul concetto <strong>di</strong> uno spazio<br />

con<strong>di</strong>viso de<strong>di</strong>cato alla promozione e alla gestione <strong>di</strong> progetti<br />

<strong>di</strong> innovazione. Nel <strong>2011</strong> la <strong>di</strong>visione Automotive Lighting <strong>di</strong><br />

Magneti Marelli, in stretta collaborazione con il Centro Ricerche<br />

Plast-Optica (CRP) e con le Università <strong>di</strong> Trieste e U<strong>di</strong>ne, ha<br />

aperto un nuovo laboratorio J-RAUM a Tolmezzo (U<strong>di</strong>ne). Il<br />

laboratorio si va ad aggiungere a quelli già operativi a Bologna<br />

e Venaria Reale (Torino) e si configura come centro <strong>di</strong> ricerca e<br />

innovazione per il settore automotive.<br />

Infine, la Ferrari ha continuato la collaborazione con istituzioni<br />

scientifiche e <strong>di</strong> ricerca leader nel loro settore, in particolare<br />

con la Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria dell’Università <strong>di</strong> Modena con<br />

cui ha sviluppato il Laboratorio MilleChili. Quest’ultimo prevede<br />

che, supportati da docenti e da alcuni ingegneri dell’azienda,<br />

i laurean<strong>di</strong> conducano ricerche sulla riduzione del peso dei<br />

veicoli avvalendosi <strong>di</strong> un laboratorio dotato delle necessarie<br />

attrezzature hardware, software e <strong>di</strong> telai. Nel <strong>2011</strong> è stato<br />

creato il Laboratoriorosso, un secondo laboratorio destinato<br />

alla ricerca su nuovi propulsori. Altre partnership <strong>di</strong> Ferrari con<br />

la comunità accademica internazionale includono progetti<br />

condotti in collaborazione con il Massachusetts Institute of<br />

Technology, la RWTH Aachen University e la Technische<br />

Universität <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera, che si prefiggono<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre e sviluppare conoscenze specifiche<br />

relative a nuovi materiali e tecniche <strong>di</strong> costruzione.<br />

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Dimensione<br />

economica


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Dimensione<br />

economica<br />

Innovazione<br />

sostenibile<br />

Istituzioni<br />

In Europa, il Gruppo svolge da molti anni un ruolo attivo<br />

nell’ambito dei Programmi Quadro della Commissione<br />

Europea, che definiscono i temi prioritari della ricerca e i<br />

relativi finanziamenti. I singoli settori e il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong><br />

(CRF) sono da sempre coinvolti nei più importanti progetti <strong>di</strong><br />

ricerca e nei tavoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione. In particolare, dal 1980 il<br />

CRF ha preso parte, come coor<strong>di</strong>natore o partner, ai progetti<br />

<strong>di</strong> ricerca pre-competitiva, sviluppati con altri concorrenti<br />

provenienti dal mondo della ricerca, nonché da quello<br />

industriale, accademico e governativo. Durante il <strong>2011</strong> il CRF<br />

ha ottenuto l’approvazione per 19 progetti europei, portando<br />

così a 133 il numero totale <strong>di</strong> quelli approvati dall’inizio del<br />

Settimo Programma Quadro (2007-2013).<br />

Il CRF ha continuato a partecipare a numerose iniziative<br />

<strong>di</strong> ricerca promosse dalla Commissione Europea che<br />

coinvolgono gli attori rilevanti del settore pubblico e privato,<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> orientare le strategie <strong>di</strong> ricerca su argomenti<br />

<strong>di</strong> pubblico interesse verso applicazioni nel settore industriale.<br />

Un esempio in questo senso è fornito dalle Piattaforme<br />

Tecnologiche Europee: ERTRAC per il trasporto su gomma,<br />

EPoSS per l’integrazione <strong>di</strong> sistemi intelligenti, EuMaT per<br />

materiali e tecnologie avanzati e MANUFUTURE per i processi<br />

<strong>di</strong> produzione. Altri esempi sono forniti dalle Public-Private<br />

Partnerships (PPP) quali Green Cars Initiative e Factories of<br />

the Future. Nel <strong>2011</strong> nell’ambito della PPP Factories of the<br />

Future, è stato lanciato il progetto <strong>di</strong> ricerca EMC 2 -Factory,<br />

coor<strong>di</strong>nato dal CRF. L’iniziativa si prefigge <strong>di</strong> migliorare i<br />

processi produttivi in termini <strong>di</strong> sostenibilità economica e<br />

ambientale, attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> nuove tecnologie <strong>di</strong><br />

processo, meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> pianificazione.<br />

Attraverso il CRF, inoltre, il Gruppo è attivo interlocutore delle<br />

principali organizzazioni <strong>di</strong> ricerca e sviluppo europee. Tra<br />

queste, EUCAR, associazione europea per la ricerca nell’ambito<br />

delle aree prioritarie in campo automobilistico, come i<br />

combustibili, i motopropulsori, i sistemi <strong>di</strong> sicurezza integrati,<br />

la telematica, il trasporto <strong>di</strong> merci e persone, i materiali e i<br />

sistemi <strong>di</strong> produzione. Il CRF è membro anche <strong>di</strong> ERTICO-ITS<br />

che rappresenta una rete <strong>di</strong> partner europei e internazionali,<br />

impegnati a realizzare una mobilità sostenibile attraverso lo<br />

sviluppo <strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong> sistemi intelligenti <strong>di</strong> trasporto. Nel campo<br />

specifico della telematica applicata al trasporto su gomma,


il CRF è coinvolto nel gruppo <strong>di</strong> lavoro iMobility Forum.<br />

Anche Chrysler Group partecipa in Nord America a progetti<br />

<strong>di</strong> ricerca in collaborazione con istituzioni <strong>di</strong> primo piano. In<br />

Canada, attraverso l’Automotive Research & Development<br />

Centre, Chrysler Group lavora con le principali istituzioni<br />

canadesi, leader in ambito ingegneristico, in particolare nelle<br />

aree dei materiali, della progettazione e delibera virtuale.<br />

Chrysler Group fa inoltre parte dell’associazione United States<br />

Council for Automotive Research (USCAR), l’organizzazione<br />

tecnologica che riunisce Chrysler Group, Ford Motor Company<br />

e General Motors Company, allo scopo <strong>di</strong> rafforzare la base<br />

tecnologica del settore automobilistico americano. Con la sua<br />

partecipazione in USCAR, Chrysler Group accede a circa 600<br />

progetti con laboratori nazionali, centri <strong>di</strong> ricerca, industrie e<br />

università, in collaborazione con USDRIVE, un consorzio tra<br />

il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e le aziende del<br />

settore trasporti, energia e pubblici servizi. USCAR partecipa<br />

inoltre a sette progetti con partner dell’industria delle batterie,<br />

in collaborazione con lo United States Advanced Battery<br />

Consortium (USABC).<br />

Emergency call<br />

In un prossimo futuro, il servizio <strong>di</strong> emergency<br />

call (eCall) 112 <strong>di</strong>venterà uno standard comune<br />

a livello europeo. Per questo motivo, tutti i veicoli<br />

dovranno essere equipaggiati con un <strong>di</strong>spositivo<br />

<strong>di</strong> comunicazione wireless che abiliti chiamate <strong>di</strong><br />

emergenza automatiche e consenta <strong>di</strong> identificare<br />

la posizione dei veicoli in tempo reale. Tale sistema<br />

renderà possibile una gestione integrata del traffico<br />

e l’erogazione <strong>di</strong> servizi evoluti <strong>di</strong> mobilità.<br />

Il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> e Magneti Marelli sono<br />

coinvolti attivamente nel progetto europeo HeERO,<br />

co-finanziato dalla Commissione Europea, il cui obiettivo<br />

è pre<strong>di</strong>sporre l’implementazione del servizio<br />

pan-europeo eCall, armonizzato e interoperabile.<br />

Anche Chrysler Group sta valutando sistemi analoghi<br />

per i suoi veicoli e introdurrà una gamma <strong>di</strong> nuovi<br />

<strong>di</strong>spositivi per la connettività nel 2013.<br />

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Dimensione<br />

economica


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Dimensione<br />

economica<br />

Innovazione<br />

sostenibile<br />

In tema <strong>di</strong> sicurezza cooperativa, il Gruppo si trova oggi a<br />

fronteggiare una delle sfide più attuali per la mobilità: l’estensione<br />

dell’utilizzo delle tecnologie wireless per la comunicazione tra i<br />

veicoli (Vehicle to Vehicle - V2V) e tra l’infrastruttura stradale e i<br />

veicoli (Vehicle to Infrastructure - V2I). L’obiettivo è migliorare la<br />

percezione delle situazioni <strong>di</strong> pericolo, ridurre la <strong>di</strong>strazione<br />

e supportare il guidatore nelle situazioni critiche.<br />

La Commissione Europea fornisce un sostegno significativo<br />

ad alcuni progetti <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> notevole importanza per<br />

lo sviluppo <strong>di</strong> tecnologie e architetture <strong>di</strong> comunicazione<br />

wireless, necessarie per la creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> scambio<br />

delle informazioni.<br />

Grazie alla sua riconosciuta esperienza nel settore della<br />

telematica, il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (CRF) contribuisce da lungo<br />

tempo alla ricerca europea in questo campo. Nell’ambito del<br />

progetto DRIVE C2X, che si propone <strong>di</strong> valutare i vantaggi dei<br />

sistemi cooperativi in termini <strong>di</strong> sicurezza stradale ed efficienza,<br />

il CRF sta sperimentando alcune possibili soluzioni V2V e V2I<br />

su una tratta dell’autostrada A22 in Italia avvalendosi <strong>di</strong> una<br />

flotta <strong>di</strong> veicoli prototipali. Tale attività è svolta in collaborazione<br />

con Autostrada del Brennero S.p.A., gestore dell’autostrada<br />

A22. I risultati dei test porranno le basi per ulteriori e più<br />

approfon<strong>di</strong>te rilevazioni che proseguiranno nei prossimi anni<br />

nell’ambito dello stesso progetto.<br />

Anche Magneti Marelli partecipa a varie iniziative che hanno<br />

lo scopo <strong>di</strong> sviluppare soluzioni tecnologiche per la creazione<br />

<strong>di</strong> reti <strong>di</strong> comunicazione interattive, ad esempio per lo<br />

scambio affidabile <strong>di</strong> dati tra i veicoli, l’infrastruttura e il centro<br />

servizi. Magneti Marelli è partner del progetto Viajeo, cofinanziato<br />

dalla Commissione Europea nell’ambito del Settimo<br />

Programma Quadro e coor<strong>di</strong>nato da ERTICO-ITS Europe.<br />

Obiettivi <strong>di</strong> Viajeo sono: progettare e testare una piattaforma<br />

aperta che faciliterà la con<strong>di</strong>visione e lo scambio <strong>di</strong> dati<br />

provenienti da fonti <strong>di</strong>verse e fornire strumenti per elaborare e<br />

gestire i dati stessi, con lo scopo <strong>di</strong> supportare una varietà <strong>di</strong><br />

servizi infotelematici.<br />

Fusioni, acquisizioni e joint venture<br />

In occasione <strong>di</strong> fusioni, acquisizioni e joint venture, il Gruppo<br />

punta anche a creare sinergie per incoraggiare l’innovazione.<br />

In particolare, nel caso <strong>di</strong> nuove acquisizioni, il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> definisce e implementa processi mirati ad assicurare<br />

l’integrazione in tutte le aree <strong>di</strong> business, inclusa l’innovazione.<br />

Nel <strong>2011</strong>, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha acquisito la maggioranza <strong>di</strong><br />

Chrysler Group. Uno dei vantaggi previsti dall’alleanza<br />

risiede nella con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> esperienze e competenze<br />

delle due organizzazioni, ciascuna con i propri punti <strong>di</strong> forza.<br />

Se da un lato <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha una leadership<br />

riconosciuta nei motori ad alta efficienza ed emissioni<br />

ridotte, Chrysler Group è stato designato come il centro <strong>di</strong>


competenza per le tecnologie ibride ed elettriche del Gruppo.<br />

Nel <strong>2011</strong> è stato raggiunto un accordo tra Chrysler Group e<br />

Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (CRF) per la valutazione e lo sviluppo <strong>di</strong><br />

tecnologie destinate ai futuri veicoli. Inoltre, all’interno del CRF<br />

è stato creato l’ente <strong>Fiat</strong> Group Automobiles-Chrysler Group<br />

Innovation & Methodologies, incaricato <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare le attività<br />

<strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> innovazione.<br />

Alcuni esempi <strong>di</strong> attività congiunte riguardano le seguenti aree:<br />

utilizzo integrato <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi personali sui veicoli,<br />

attraverso sistemi <strong>di</strong> riconoscimento vocale per la funzione<br />

<strong>di</strong> Short Messaging System (SMS) e integrazione delle<br />

funzionalità degli smartphone sull’autora<strong>di</strong>o<br />

sviluppo <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> sicurezza preventiva basati sull’impiego<br />

<strong>di</strong> telecamere e radar per in<strong>di</strong>viduare situazioni <strong>di</strong> potenziale<br />

collisione e reagire <strong>di</strong> conseguenza<br />

introduzione <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> sicurezza sulla chiave per facilitare<br />

l’accesso al veicolo, avvalendosi delle più recenti tecnologie<br />

per la comunicazione a corto raggio (ad esempio, la Near<br />

Field Communication)<br />

sviluppo <strong>di</strong> se<strong>di</strong>li adattivi dotati <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> ventilazione<br />

passiva per il benessere termico e posturale, integrati con il<br />

sistema <strong>di</strong> climatizzazione del veicolo<br />

introduzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> recupero del calore per<br />

convertire il calore <strong>di</strong> scarto in energia elettrica.<br />

Corporate venture capital<br />

In alcuni ambiti dell’innovazione il Gruppo investe in società<br />

esterne con lo scopo <strong>di</strong> integrare il proprio know-how, avvalen-<br />

dosi <strong>di</strong> specifiche esperienze non presenti all’interno dell’organizzazione.<br />

Tramite Ferrari, per esempio, <strong>Fiat</strong> S.p.A. è uno degli<br />

azionisti <strong>di</strong> CRIT Research, un’azienda privata il cui obiettivo<br />

è fornire servizi per l’innovazione e il brokeraggio tecnologico.<br />

In particolare, CRIT supporta i suoi partner attraverso lo<br />

sviluppo e il trasferimento <strong>di</strong> innovazione e tecnologia, agendo<br />

come punto base comune per collaborazioni nell’ambito della<br />

ricerca industriale. Le sue principali aree <strong>di</strong> interesse sono la<br />

meccanica, l’elettronica, i materiali, l’ingegneria, le scienze<br />

ambientali e l’Information Technology.<br />

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Dimensione<br />

economica


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economica<br />

Innovazione<br />

sostenibile<br />

Innovazione per la tecnologia pulita<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> persegue il proprio impegno per ridurre al<br />

minimo l’impatto ambientale dei suoi veicoli attraverso la<br />

continua ricerca <strong>di</strong> soluzioni innovative nel campo dei motori<br />

convenzionali, dei combustibili e dei sistemi <strong>di</strong> propulsione<br />

alternativi, senza trascurare i <strong>di</strong>spositivi per ottimizzare l’utilizzo<br />

dell’energia a bordo veicolo.<br />

Con riferimento ai sistemi <strong>di</strong> propulsione, il piano <strong>di</strong> sviluppo<br />

tecnologico del Gruppo prevede sia l’identificazione <strong>di</strong><br />

soluzioni applicabili nel breve periodo sia attività <strong>di</strong> innovazione<br />

per il futuro (vedere anche pagina 98).<br />

Nel me<strong>di</strong>o-lungo termine, la ricerca sui motori a benzina<br />

continuerà a focalizzarsi su un’ulteriore ottimizzazione della<br />

tecnologia MultiAir e sulla realizzazione <strong>di</strong> sinergie efficaci con<br />

altre tecnologie. In particolare, l’integrazione dell’iniezione<br />

<strong>di</strong>retta e dei più avanzati sistemi <strong>di</strong> sovralimentazione porterà<br />

a una riduzione dei consumi, a migliori prestazioni <strong>di</strong>namiche<br />

e <strong>di</strong> guidabilità dei veicoli, contenendo i costi e mantenendo al<br />

tempo stesso elevati livelli <strong>di</strong> performance.<br />

La ricerca nel campo dei motori <strong>di</strong>esel continuerà a concentrarsi<br />

sull’ottimizzazione del sistema <strong>di</strong> combustione,<br />

per abbassare ulteriormente i livelli <strong>di</strong> emissione e migliorare i<br />

consumi, le performance e il comfort acustico. Proseguiranno<br />

lo sviluppo e l’ottimizzazione <strong>di</strong> soluzioni più efficienti per il post<br />

trattamento dei gas <strong>di</strong> scarico, con particolare attenzione alle<br />

emissioni <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx), con l’obiettivo <strong>di</strong> garantire<br />

un rapporto costi-benefici migliore rispetto alle soluzioni<br />

attualmente <strong>di</strong>sponibili.<br />

Sia per i motori a benzina sia per quelli <strong>di</strong>esel, saranno inoltre<br />

valutate soluzioni per migliorarne ulteriormente l’efficienza. Un<br />

esempio <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> ricerca in questo senso è il recupero<br />

<strong>di</strong> energia dal calore dei gas <strong>di</strong> scarico, ambito molto<br />

promettente, nonostante attualmente esistano limitazioni dovute<br />

a costi ancora troppo elevati e a <strong>di</strong>fficoltà tecnologiche.<br />

Nel campo dei motori a metano la ricerca è volta allo sfruttamento<br />

delle innovazioni già adottate per i motori benzina, allo<br />

scopo <strong>di</strong> trarre il massimo vantaggio dal metano in termini <strong>di</strong><br />

riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2. In particolare, con riferimento<br />

all’uso del biometano come combustibile per i trasporti, il<br />

Gruppo incoraggia lo sviluppo <strong>di</strong> una filiera <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong><br />

questo gas in Italia. A tale riguardo, nel <strong>2011</strong>, il Centro Ricerche<br />

<strong>Fiat</strong> (CRF) ha condotto uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità nella Provincia<br />

<strong>di</strong> Trento in collaborazione con gli stakeholder locali, per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> impianti destinati alla produzione <strong>di</strong> biometano a<br />

partire da biomasse <strong>di</strong> varia natura.<br />

Per quanto riguarda le trasmissioni, la ricerca si sta focaliz-<br />

zando sui cambi Dry Dual Clutch, con sviluppi volti a ottimizzarne<br />

le caratteristiche funzionali e le prestazioni, contenendo<br />

i costi e fornendo al contempo un importante contributo per il<br />

raggiungimento dei futuri limiti su consumi ed emissioni.<br />

Nel campo dell’elettrificazione, Chrysler Group, centro <strong>di</strong><br />

competenza del Gruppo per i veicoli elettrici e ibri<strong>di</strong>, sta<br />

orientando la ricerca verso soluzioni innovative volte a superare<br />

le barriere tecnologiche e <strong>di</strong> costo che continuano a rendere i<br />

veicoli elettrici accessibili esclusivamente a un numero ristretto<br />

<strong>di</strong> utenti. In questo ambito, il CRF fornisce a Chrysler Group<br />

supporto specifico sulle attività riguardanti i principali sistemi e<br />

i componenti per l’elettrificazione (es. motori elettrici, sistemi <strong>di</strong>


accumulo e loro gestione) e sull’applicazione della sicurezza<br />

funzionale ai sistemi <strong>di</strong> propulsione elettrificati.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha fornito 105 veicoli <strong>di</strong>mostrativi<br />

Ram Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV) a 15 partner in tutti<br />

gli Stati Uniti. Questi mezzi saranno testati in con<strong>di</strong>zioni d’uso<br />

reale nell’ambito <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong>mostrativo finanziato<br />

dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che prevede la<br />

realizzazione <strong>di</strong> 140 veicoli commerciali PHEV. I restanti 35<br />

saranno forniti nel primo trimestre del 2012. Lo scopo del<br />

programma è quello <strong>di</strong> sperimentare la tecnologia e valutare il<br />

consenso degli utilizzatori.<br />

Chrysler Group sta sviluppando la tecnologia PHEV anche per<br />

una flotta sperimentale <strong>di</strong> 25 minivan flexible fuel (compatibili<br />

con miscele <strong>di</strong> benzina ed etanolo fino all’85% - E85), che sarà<br />

completata nel 2012.<br />

Un ulteriore esempio <strong>di</strong> collaborazione in questo campo è<br />

costituito dalla partnership avviata nel 2010 tra Chrysler Group<br />

e la US Environmental Protection Agency (EPA). Lo scopo è <strong>di</strong><br />

valutare l’applicabilità <strong>di</strong> un sistema ibrido idraulico a vetture<br />

e veicoli commerciali leggeri. Nei veicoli industriali, compresi<br />

i camion per le consegne e quelli per la raccolta dei rifiuti, la<br />

tecnologia ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> poter generare risparmi sostanziali<br />

in termini <strong>di</strong> consumi <strong>di</strong> carburante, rispetto ai motopropulsori<br />

tra<strong>di</strong>zionali installati sullo stesso tipo <strong>di</strong> veicoli.<br />

Il Gruppo prosegue l’attività <strong>di</strong> ricerca per l’ottimizzazione della<br />

domanda <strong>di</strong> energia a bordo veicolo, in particolare attraverso<br />

lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> soluzioni efficienti per la gestione termica. Tale attività,<br />

oltre a contribuire alla riduzione dei consumi, rappresenta un<br />

fattore decisivo per l’estensione dell’autonomia dei veicoli ibri<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> nuova generazione. La ricerca del Gruppo in questo ambito,<br />

include lo sviluppo <strong>di</strong> strategie per il riscaldamento più rapido<br />

<strong>di</strong> motori e cambi, anche recuperando il calore <strong>di</strong> scarto al fine<br />

<strong>di</strong> garantire una temperatura ideale e dunque una maggiore<br />

efficienza in tutte le fasi <strong>di</strong> funzionamento del veicolo.<br />

Infine, presso il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> sono in sviluppo sistemi per<br />

la gestione integrata del calore, che aiuteranno a migliorare<br />

l’efficienza energetica dei veicoli <strong>di</strong> nuova generazione, agendo<br />

su due livelli termici: <strong>di</strong>ssipazione del calore a temperatura elevata<br />

(ad esempio il calore del motore) e del calore a bassa temperatura<br />

per il raffreddamento locale dei sistemi ausiliari dei veicoli, come<br />

l’intercooler e il condensatore del sistema <strong>di</strong> aria con<strong>di</strong>zionata.<br />

Il risparmio stimato sui consumi in con<strong>di</strong>zioni reali è pari al 5%.<br />

89<br />

Dimensione<br />

economica


©iStockphoto,com/Pgiam<br />

La strada che porta al tuo obiettivo<br />

non ti separa dalla destinazione: ne fa parte<br />

Charles de Lint


Dimensione ambientale<br />

93<br />

113<br />

Mobilità ecologica<br />

Fabbriche e processi non produttivi<br />

DRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFT


Mobilità ecologica<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

L’impegno per la mobilità sostenibile costituisce parte integrante della strategia <strong>di</strong> business<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong>. Per questo, la riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli in tutto il loro ciclo<br />

<strong>di</strong> vita è un obiettivo concreto che guida lo sviluppo <strong>di</strong> soluzioni innovative volte a ridurre<br />

i consumi, le emissioni e il rumore, a rendere il traffico più scorrevole e ad aumentare la<br />

riciclabilità dei prodotti. Il Gruppo è da sempre impegnato nel fornire soluzioni accessibili a<br />

un ampio pubblico, consapevole che le innovazioni tecnologiche possono portare significativi<br />

vantaggi per l’ambiente solo se utilizzate da un gran numero <strong>di</strong> consumatori.<br />

Il nostro contributo per contrastare<br />

i cambiamenti climatici<br />

La mobilità è storicamente sinonimo <strong>di</strong> libertà e <strong>di</strong><br />

progresso ed è strettamente legata allo sviluppo<br />

economico <strong>di</strong> ogni continente e Paese. Gli ultimi<br />

50 anni hanno visto un trend costante <strong>di</strong> crescita<br />

degli spostamenti delle persone e delle merci nel<br />

mondo. Oggi, tuttavia, i cambiamenti climatici e<br />

la crisi energetica richiedono un nuovo approccio<br />

alla mobilità. L’industria dell’automobile è chiamata<br />

a dare il proprio contributo per mantenere stabile<br />

il livello dei gas a effetto serra nell’atmosfera e a<br />

svolgere un ruolo attivo nella ricerca e nello sviluppo<br />

<strong>di</strong> soluzioni per una mobilità più sostenibile. Il<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> crede che solo un approccio integrato<br />

- che coinvolga anche i produttori <strong>di</strong> energia, i clienti<br />

e le istituzioni - possa garantire il conseguimento<br />

<strong>di</strong> risultati efficaci e duraturi. Conseguentemente,<br />

nello sviluppo dei nuovi prodotti, il Gruppo si<br />

impegna a ridurre ulteriormente le emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

e i consumi <strong>di</strong> carburante, e a promuovere l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> fonti energetiche alternative e rinnovabili.<br />

Mobilità sostenibile a 360°<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è uno dei costruttori automobilistici che sta<br />

rispondendo meglio alla necessità <strong>di</strong> limitare l’impatto del trasporto<br />

sull’ambiente. Ciò che guida la sua strategia <strong>di</strong> prodotto<br />

è un approccio integrato alla mobilità sostenibile. Non<br />

esiste, infatti, un’unica soluzione per la mobilità sostenibile.<br />

Per questo il Gruppo si impegna a offrire una combinazione <strong>di</strong><br />

tecnologie convenzionali e alternative, tenendo anche in considerazione<br />

le caratteristiche specifiche <strong>di</strong> ogni mercato da un punto<br />

<strong>di</strong> vista geografico, economico e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> combustibili.<br />

In particolare, il Gruppo <strong>Fiat</strong> lavora costantemente per:<br />

ottimizzare le caratteristiche <strong>di</strong> ecocompatibilità dei<br />

propulsori convenzionali<br />

aumentare l’utilizzo <strong>di</strong> combustibili alternativi<br />

sviluppare sistemi <strong>di</strong> trazione alternativa<br />

progettare <strong>di</strong>spositivi per la riduzione delle emissioni<br />

ridurre la domanda energetica dei veicoli<br />

coinvolgere e sensibilizzare il cliente<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

93<br />

Dimensione<br />

ambientale


94<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

Queste scelte strategiche hanno prodotto risultati importanti<br />

sul fronte delle emissioni e dei consumi <strong>di</strong> combustibile, in<br />

particolare in Europa e negli Stati Uniti, dove sono avvenute<br />

circa il 60% delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> veicoli del Gruppo nel <strong>2011</strong> (che<br />

ammontano a più <strong>di</strong> 4 milioni <strong>di</strong> consegne in tutto il mondo).<br />

In Europa, nel <strong>2011</strong>, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha mantenuto la sua<br />

leadership con un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 delle<br />

vetture <strong>di</strong> 123,3 (1) g/km. Non includendo Chrysler Group,<br />

tale valore si attesta a 120,6 g/km <strong>di</strong> CO 2, con una riduzione<br />

del 4% rispetto al 2010.<br />

In particolare, negli ultimi <strong>di</strong>eci anni, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

(FGA) ha ridotto del 22% le emissioni me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> CO 2 delle<br />

Emissioni <strong>di</strong> CO 2 me<strong>di</strong>e delle nuove vetture immatricolate<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Europa (g/km)<br />

138,4<br />

2008<br />

131,0<br />

2009<br />

125,9<br />

2010<br />

Escluso Chrysler Group Incluso Chrysler Group<br />

Fonte: Jato Dynamics<br />

123,3 (1)<br />

120,6<br />

<strong>2011</strong><br />

vetture vendute in Europa, mentre <strong>Fiat</strong>, per il quinto anno<br />

consecutivo, si è confermato il marchio con le emissioni<br />

me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> CO 2 più basse tra i brand automobilistici più<br />

venduti in Europa, con 118,2 g/km (fonte: Jato Dynamics,<br />

leader mon<strong>di</strong>ale per la consulenza e la ricerca nel campo<br />

automotive).<br />

Nel <strong>2011</strong> circa il 65% delle vetture immatricolate da FGA<br />

in Europa ha registrato emissioni <strong>di</strong> CO 2 fino a 120 g/km<br />

e il 79% fino a 130 g/km.<br />

Nuove immatricolazioni per livello <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa<br />

oltre 130 g/km<br />

21%<br />

121-130 g/km<br />

14%<br />

fino a 110 g/km<br />

27%<br />

111-120 g/km<br />

38%<br />

Il modello più venduto è stato la <strong>Fiat</strong> Panda 1.2 69 CV, con<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 <strong>di</strong> 113 g/km. I modelli più efficienti del Gruppo<br />

sono risultati la <strong>Fiat</strong> 500 TwinAir Turbo 85 CV con cambio robotizzato<br />

(AMT), la <strong>Fiat</strong> Punto 1.3 Multijet 85 CV Start & Stop e l’Alfa<br />

Romeo MiTo 1.3 Multijet 85 CV Start & Stop, tutte vetture con<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 pari a 90 g/km. Nel 2012 verrà lanciata sul<br />

mercato statunitense la <strong>Fiat</strong> 500 elettrica a zero emissioni.<br />

Negli Stati Uniti l’efficienza del veicolo è misurata utilizzando<br />

il consumo <strong>di</strong> combustibile, espresso in miglia per gallone<br />

(fuel economy) (2) . Nel <strong>2011</strong> il valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fuel economy<br />

ponderato sulle ven<strong>di</strong>te delle vetture <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

è migliorato del 6,4% rispetto all’anno precedente,<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(2) Si riferisce al consumo <strong>di</strong> combustibile in miglia per gallone che corrisponde, applicando un opportuno fattore <strong>di</strong> conversione, ai chilometri percorsi con un litro. Pertanto,<br />

l’aumento della fuel economy corrisponde ad un incremento dell’efficienza del veicolo e a una riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2.


mentre l’efficienza dell’intera flotta, che comprende veicoli<br />

appartenenti alla categoria Light Duty Trucks (1) , è rimasta<br />

immutata. Per gli Stati Uniti, i dati sulla CO 2 saranno <strong>di</strong>sponibili<br />

a partire dai model year 2012, come specificato dall’ente<br />

Environmental Protection Agency (EPA).<br />

Fuel economy (2) dei veicoli venduti negli Stati Uniti secondo il<br />

Corporate Average Fuel Economy - CAFE (3)<br />

Chrysler Group US (mpg)<br />

28,1 28,3<br />

25,0<br />

23,9<br />

25,5<br />

24,3<br />

30,1<br />

25,6<br />

24,3<br />

2009 2010<br />

<strong>2011</strong><br />

Vetture Intera flotta (4) Light Duty Trucks (1)<br />

Nei Paesi in cui ancora non esiste una normativa specifica che<br />

<strong>di</strong>sciplini le emissioni <strong>di</strong> CO 2 e i consumi, i veicoli del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> sono comunque dotati <strong>di</strong> tecnologie all’avanguar<strong>di</strong>a per<br />

ridurre i consumi e le emissioni. In Brasile, per esempio,<br />

dove viene venduto circa il 20% dei veicoli del Gruppo, è stata<br />

lanciata nel <strong>2011</strong> la <strong>Fiat</strong> 500 1.4 16V MultiAir. La vettura ha vinto<br />

il premio CAR 2012 ed è stata nominata Best Environmental Car<br />

dalla rivista brasiliana CAR Magazine, una delle pubblicazioni<br />

più autorevoli del settore. <strong>Fiat</strong> Brasile è inoltre impegnata, su<br />

base volontaria, nel programma governativo INMETRO per il<br />

monitoraggio del consumo <strong>di</strong> carburante dei veicoli.<br />

Il Gruppo ha raggiunto questi importanti traguar<strong>di</strong> offrendo soluzioni<br />

concrete, accessibili e imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>sponibili,<br />

senza mai perdere <strong>di</strong> vista il futuro. Anche le tecnologie più<br />

efficaci non possono avere un impatto significativo sull’ambiente<br />

se sono troppo costose per poter raggiungere un numero ampio<br />

<strong>di</strong> persone. Fornire tecnologie accessibili ai consumatori è, quin<strong>di</strong>,<br />

il fondamento della strategia <strong>di</strong> prodotto del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Alleati per una mobilità sempre più sostenibile<br />

L’alleanza strategica globale tra <strong>Fiat</strong> (5) e Chrysler Group rafforza<br />

l’impegno nel campo della mobilità sostenibile, facendo leva sui punti<br />

<strong>di</strong> forza delle due aziende. Grazie alle loro rispettive caratteristiche,<br />

potenzialità e tra<strong>di</strong>zioni, <strong>Fiat</strong> e Chrysler Group sono partner perfetti<br />

per l’integrazione. <strong>Fiat</strong> è riconosciuta per le sue competenze tecnologiche<br />

e il suo impegno a favore della mobilità sostenibile, così<br />

come per la sua capacità <strong>di</strong> introdurre tecnologie motoristiche ad<br />

alta efficienza, inclusi i motori <strong>di</strong>esel e a metano. Chrysler Group è il<br />

centro <strong>di</strong> competenza del Gruppo per le tecnologie ibride ed elettriche<br />

a livello mon<strong>di</strong>ale e apporta alla partnership la sua esperienza sui<br />

motori <strong>di</strong> cilindrata superiore, come ad esempio il nuovo Pentastar V-6.<br />

Lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi modelli basati su architetture comuni darà al<br />

Gruppo una maggiore flessibilità nella produzione, ottimizzando l’utilizzo<br />

della capacità produttiva per entrambi i partner e migliorando significativamente<br />

l’efficienza complessiva.<br />

Alla fine del <strong>2011</strong> è stato raggiunto il terzo “performance event”<br />

contemplato dall’Operating Agreement <strong>di</strong> Chrysler Group LLC. L’obiettivo<br />

è stato realizzato quando una versione pre-produzione della Dodge Dart,<br />

basata su una piattaforma <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, ha superato il Fuel<br />

Economy Test con un consumo combinato pari a 40 miglia per gallone.<br />

Nel <strong>2011</strong> è inoltre avvenuto in Nord America il lancio commerciale della<br />

<strong>Fiat</strong> 500, equipaggiata con il motore a 4 cilindri 1.4 FIRE (Fully Integrated<br />

Robotized Engine). L’introduzione <strong>di</strong> questo propulsore ha sod<strong>di</strong>sfatto il<br />

primo “performance event” previsto dall’Operating Agreement.<br />

Questi risultati rappresentano passi importanti verso una strategia <strong>di</strong><br />

prodotto <strong>di</strong> lungo termine incentrata su una maggiore efficienza e sulla<br />

riduzione delle emissioni. Gli sviluppi futuri includono il lancio della<br />

prima vettura elettrica del Gruppo, previsto per il 2012, e la prossima<br />

introduzione della tecnologia MultiAir su<br />

altri motori destinati al mercato<br />

statunitense.<br />

(1) Veicoli per il trasporto <strong>di</strong> passeggeri e/o merci con caratteristiche specifiche definite dall’ente statunitense National Highway Traffic Safety Administration – NHTSA (es. SUV, MPV e pick-up).<br />

(2) Si riferisce al consumo <strong>di</strong> combustibile in miglia per gallone che corrisponde, applicando un opportuno fattore <strong>di</strong> conversione, ai chilometri percorsi con un litro. Pertanto, un aumento della fuel economy<br />

corrisponde ad un incremento dell’efficienza del veicolo e a una riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2.<br />

(3) Dati riportati al National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) e forniti per Model Year, ovvero in base all’anno utilizzato per designare un modello, in<strong>di</strong>pendentemente dall’anno in cui il veicolo è stato<br />

effettivamente prodotto, con il presupposto che il periodo <strong>di</strong> produzione non superi i 24 mesi.<br />

(4) Gli standard CAFE del NHTSA sono definiti in modo in<strong>di</strong>pendente per le vetture e i light duty trucks. La me<strong>di</strong>a pesata sull’intera flotta <strong>di</strong> veicoli e i relativi trend sono presentati in questa sede unicamente a<br />

scopo informativo.<br />

(5) Nel paragrafo, il termine <strong>Fiat</strong> si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong>, Chrysler Group escluso.<br />

95<br />

Dimensione<br />

ambientale


96<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

Propulsori convenzionali<br />

Il Gruppo è da sempre impegnato a sviluppare e a produrre<br />

motori innovativi al fine <strong>di</strong> ridurre i consumi e le emissioni dei<br />

veicoli.<br />

Per quanto riguarda i motori a benzina, la nuova famiglia<br />

TwinAir, con potenze da 65 a 105 CV, nel <strong>2011</strong> è stata estesa<br />

a nuova <strong>Fiat</strong> Panda e a nuova Lancia Ypsilon (e <strong>di</strong> conseguenza<br />

Chrysler Ypsilon venduta nel Regno Unito). Unico esempio<br />

nello scenario motoristico mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> propulsore bicilindrico<br />

a benzina turbo-compresso, il TwinAir rappresenta la massima<br />

espressione del concetto <strong>di</strong> downsizing, con emissioni <strong>di</strong><br />

CO 2 ridotte fino al 30% rispetto a motori con prestazioni<br />

equiparabili (versione 1.4 benzina 16 V).<br />

Il TwinAir Turbo da 85 CV vanta i più bassi livelli <strong>di</strong><br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 in Europa per un motore a benzina<br />

(90 g/km sulla <strong>Fiat</strong> 500 con il cambio AMT). A riprova della<br />

sua eccellenza tecnologica, tale motore è stato premiato<br />

come International Engine of the Year <strong>2011</strong> da una giuria<br />

internazionale composta da 76 giornalisti.<br />

Anche la tecnologia MultiAir è stata estesa a nuova <strong>Fiat</strong><br />

Panda e a nuova Lancia Ypsilon, in quanto parte integrante del<br />

motore TwinAir. Il cuore del MultiAir è costituito da un sistema<br />

elettroidraulico <strong>di</strong> gestione delle valvole che permette <strong>di</strong> ridurre<br />

i consumi grazie al controllo <strong>di</strong>retto dell’aria me<strong>di</strong>ante le valvole<br />

<strong>di</strong> aspirazione del motore, senza l’utilizzo della farfalla. Grazie<br />

al migliore controllo della combustione, il MultiAir riduce le<br />

emissioni inquinanti, migliorando al contempo le prestazioni<br />

e la guidabilità. Rispetto a un motore a benzina tra<strong>di</strong>zionale<br />

<strong>di</strong> pari cilindrata, il motore MultiAir fornisce un aumento <strong>di</strong><br />

potenza fino al 10% e un miglioramento della coppia a<br />

basso regime fino al 15%, oltre a una riduzione significativa<br />

delle emissioni <strong>di</strong> CO 2, fino a 10%. <strong>Fiat</strong> Powertrain Research<br />

and Technology ha già compiuto un ulteriore passo in avanti<br />

sviluppando il sistema MultiAir II, seconda generazione<br />

del MultiAir che, grazie a una gestione delle valvole <strong>di</strong> aspirazione<br />

e a un controllo della combustione all’avanguar<strong>di</strong>a,<br />

permette un’ulteriore riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2 senza<br />

compromettere prestazioni, guidabilità o percezione del cliente.<br />

MultiAir II sarà presto <strong>di</strong>sponibile sui modelli <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles equipaggiati con i motori TwinAir e FIRE.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha introdotto su Jeep Wrangler il<br />

motore ad alta efficienza Pentastar V-6. Questo motore,<br />

lanciato su Jeep Grand Cherokee nel 2010, è attualmente<br />

standard o or<strong>di</strong>nabile su 12 veicoli, che rappresentano il 39%<br />

delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> Chrysler Group, e migliora la fuel economy (1)<br />

me<strong>di</strong>amente del 7% rispetto ai suoi predecessori. È stato<br />

progettato con un’architettura flessibile, in modo che possa<br />

essere abbinato a una vasta gamma <strong>di</strong> tecnologie avanzate,<br />

come il MultiAir <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>, l’iniezione <strong>di</strong>retta e il turbo e contribuirà<br />

in modo sostanziale all’obiettivo <strong>di</strong> Chrysler Group <strong>di</strong> migliorare<br />

la fuel economy (1) dei propri veicoli <strong>di</strong> almeno il 25% entro il<br />

2014. Nel <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong> Ward Automotive ha nominato il<br />

motore Pentastar tra i 10 Best Engine per il secondo anno<br />

consecutivo, grazie a consumi eccezionalmente bassi, alle<br />

emissioni ridotte e alle ottime prestazioni.<br />

(1) Si riferisce al consumo <strong>di</strong> combustibile in miglia per gallone che corrisponde, applicando un opportuno fattore <strong>di</strong> conversione, ai chilometri percorsi con un litro.<br />

Pertanto, l’aumento della fuel economy corrisponde ad un incremento dell’efficienza del veicolo e a una riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2.


Infine, un’altra soluzione innovativa che migliora i consumi<br />

è la Fuel Saver Technology <strong>di</strong> Chrysler Group, <strong>di</strong>sponibile<br />

per la famiglia <strong>di</strong> motori a 8 cilindri HEMI. Grazie al sistema <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sattivazione cilindri, il motore alterna la modalità a quattro<br />

cilindri con consumi ridotti, quando è necessaria meno<br />

energia, alla modalità V-8, quando è richiesta maggiore<br />

potenza. Nel <strong>2011</strong>, l’80% dei motori V-8 venduti erano dotati<br />

<strong>di</strong> questa tecnologia. Inoltre, è in fase <strong>di</strong> sviluppo presso <strong>Fiat</strong><br />

Group Automobiles un innovativo sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>sattivazione<br />

cilindri basato sulla tecnologia MultiAir.<br />

Per quanto riguarda i motori <strong>di</strong>esel, è stato reso <strong>di</strong>sponibile<br />

su <strong>Fiat</strong> Punto e su Alfa Romeo MiTo il nuovo Multijet II <strong>di</strong>esel<br />

85 CV da 1.3 litri, lanciato nel <strong>2011</strong>. Questo motore integra<br />

la strategia eco-Turbo, che fa leva sull’accoppiamento<br />

motore-turbocompressore e sull’ottimizzazione del cambio<br />

per migliorare la coppia a bassi giri, il comfort <strong>di</strong> guida e il<br />

consumo <strong>di</strong> carburante. La tecnologia MultiJet II garantisce<br />

efficienza e prestazioni grazie all’utilizzo <strong>di</strong> strategie sempre<br />

più avanzate <strong>di</strong> ottimizzazione della combustione, come ad<br />

esempio l’Injection Rate Shaping (IRS). L’IRS è in grado <strong>di</strong><br />

realizzare, al posto dell’iniezione principale tipica del Multijet,<br />

due iniezioni consecutive con intervallo idraulico nullo, con<br />

notevoli vantaggi in termini <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> carburante (fino al<br />

3% in meno) e riduzione delle emissioni nocive (potenziale<br />

<strong>di</strong>minuzione del 20% <strong>di</strong> NOx). Il MultiJet II 85 CV da 1.3 litri<br />

incorpora le tecnologie Alternatore Intelligente e Intelligent Flow,<br />

che consentono alla Punto e alla MiTo <strong>di</strong>esel <strong>di</strong> raggiungere<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 fino a 90 g/km, tra i livelli più bassi del segmento.<br />

Per quanto concerne, in particolare, il mercato nord americano,<br />

Chrysler Group introdurrà a breve un avanzato motore <strong>di</strong>esel a<br />

basse emissioni per veicoli leggeri, che riduce significativamente<br />

le emissioni <strong>di</strong> CO 2, rispettando al contempo i rigorosi requisiti <strong>di</strong><br />

emissione <strong>di</strong> NOx e <strong>di</strong> particolato vigenti negli Stati Uniti.<br />

I piani <strong>di</strong> sviluppo a breve termine del Gruppo prevedono<br />

l’introduzione della tecnologia I-Efficiency sui motori benzina<br />

e <strong>di</strong>esel <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA), con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

ridurre ulteriormente le emissioni dei motori convenzionali.<br />

I-Efficiency consiste in una serie <strong>di</strong> azioni volte a ridurre l’attrito<br />

del motore, nonché a migliorare la fase <strong>di</strong> riscaldamento e la<br />

gestione elettronica della potenza del motore.<br />

La sfida <strong>di</strong> Ferrari: ridurre al minimo le emissioni,<br />

massimizzando al contempo le prestazioni<br />

In Ferrari, gli ingegneri lavorano costantemente per ridurre<br />

consumi <strong>di</strong> combustibile ed emissioni <strong>di</strong> CO 2, pur continuando<br />

a offrire prestazioni best-in-class.<br />

Lanciata nel <strong>2011</strong>, la nuova Ferrari FF rappresenta un ulteriore<br />

passo in avanti verso questo obiettivo. La nuova vettura,<br />

a quattro posti e quattro ruote motrici, ha ridotto il consumo <strong>di</strong> carburante e le emissioni <strong>di</strong> CO 2 del 22% rispetto<br />

al precedente motore V-12, portando nel contempo le prestazioni a un livello senza precedenti. Questo risultato è<br />

stato possibile grazie all’adozione del nuovo motore a iniezione <strong>di</strong>retta, combinato con l’ine<strong>di</strong>to cambio a sette marce<br />

Dual Clutch Transmission. Anche il sistema HELE assicura vantaggi significativi, grazie all’utilizzo della tecnologia<br />

Start&Stop, abbinata a un controllo intelligente delle ventole motore e delle pompe benzina e al controllo elettronico<br />

della cilindrata del compressore del climatizzatore. Un risultato simile è stato raggiunto sulla nuova Spider 458,<br />

lanciata nel <strong>2011</strong>, che offre una riduzione del 20% <strong>di</strong> consumi ed emissioni rispetto alla Spider F430.<br />

Nel complesso, nel <strong>2011</strong> la Ferrari ha ridotto le emissioni me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> CO 2 della sua gamma del 30% rispetto al 2007. Per<br />

ottenere questo risultato è stata de<strong>di</strong>cata grande attenzione alla riduzione dei pesi. Ferrari ha utilizzato, per il telaio<br />

delle sue vetture da strada, una sofisticata combinazione <strong>di</strong> leghe <strong>di</strong> alluminio e tecnologie <strong>di</strong> fusione e montaggio,<br />

riducendo così il peso e garantendo prestazioni e sicurezza eccellenti. Sulla Ferrari California 2012, queste tecnologie<br />

hanno portato a una <strong>di</strong>minuzione del peso totale del veicolo <strong>di</strong> ben 30 kg rispetto al modello 2008.<br />

97<br />

Dimensione<br />

ambientale


98<br />

Roadmap dei sistemi <strong>di</strong> propulsione<br />

Diesel<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Già <strong>di</strong>sponibile Sviluppi a breve termine Innovazione<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

e Chrysler Group<br />

START&STOP<br />

START&STOP<br />

(Nord America)<br />

START&STOP II<br />

MULTIJET II I-EFFICIENCY<br />

DIESEL PER VEICOLI LEGGERI<br />

(Nord America)<br />

MULTIAIR<br />

TWIN STAGE TURBO OTTIMIZZAZIONE DELLA COMBUSTIONE<br />

Benzina<br />

ECO-TURBO<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

SELECTIVE CATALYTIC<br />

REDUCTION<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

TRATTAMENTO AD ALTA EFFICIENZA DEI GAS DI SCARICO<br />

RECUPERO ENERGETICO DAI GAS DI SCARICO<br />

Brand <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

e Chrysler Group<br />

MULTIAIR MULTIAIR II INTEGRAZIONE MULTIAIR-INIEZIONE DIRETTA<br />

START&STOP DISATTIVAZIONE CILINDRI DISATTIVAZIONE CILINDRI DOWNSIZING START&STOP II<br />

V-6 PENTASTAR I-EFFICIENCY START&STOP<br />

OTTIMIZZAZIONE<br />

DELLA COMBUSTIONE/SOVRALIMENTAZIONE<br />

TWINAIR<br />

T-JET<br />

INIEZIONE DIRETTA<br />

RECUPERO ENERGETICO DAI GAS DI SCARICO<br />

Trazioni e combustibili alternativi<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

e Chrysler Group<br />

METANO/TURBO METANO TWINAIR METANO METANO METANO AD ALTA EFFICIENZA<br />

FLEXFUEL/TETRAFUEL<br />

(America Latina)<br />

Trasmissioni<br />

FLEXFUEL ELETTRICO MISCELE METANO-IDROGENO (1)<br />

GPL DUAL FUEL<br />

IBRIDO, IBRIDO PLUG-IN (1)<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

IBRIDO IDRAULICO (1)<br />

Brand <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

e Chrysler Group<br />

CAMBIO AUTOMATICO A 8 MARCE DDCT A 7 MARCE DDCT CAMBI SPECIFICI PER IBRIDO/ELETTRICO<br />

CAMBIO A DOPPIA<br />

FRIZIONE A SECCO (DDCT)<br />

CAMBIO AUTOMATICO A 9 MARCE<br />

(1) Flotte sperimentali.


Combustibili alternativi<br />

L’utilizzo <strong>di</strong> combustibili alternativi è un elemento fondamentale<br />

della strategia del Gruppo <strong>Fiat</strong> per la riduzione delle emissioni. Dal<br />

metano ai biocarburanti, l’obiettivo è <strong>di</strong> massimizzare i vantaggi<br />

assicurati da questi combustibili, tenendo in considerazione la<br />

loro <strong>di</strong>sponibilità nei mercati dove l’azienda è presente.<br />

Metano<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ritiene che il metano sia oggi la soluzione più<br />

efficace tra quelle attualmente <strong>di</strong>sponibili per risolvere i problemi<br />

<strong>di</strong> inquinamento delle aree urbane e ridurre le emissioni <strong>di</strong> CO 2.<br />

Il metano, infatti, è attualmente il combustibile più pulito ed<br />

economico, nonché l’unica vera alternativa alla benzina e al<br />

gasolio. In particolare:<br />

garantisce minime emissioni nocive, dal particolato (ridotto<br />

praticamente a zero) agli idrocarburi più reattivi<br />

riduce al minimo le emissioni più critiche per la qualità<br />

dell’aria (come gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto)<br />

riduce le emissioni <strong>di</strong> CO 2 del 23% rispetto al funzionamento<br />

a benzina<br />

ha le potenzialità per essere una fonte rinnovabile, attraverso<br />

il biometano<br />

Nuove immatricolazioni vetture a metano per livello <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa<br />

oltre 120 g/km<br />

4%<br />

fino a 120 g/km<br />

96%<br />

Da oltre <strong>di</strong>eci anni <strong>Fiat</strong> Group Automobiles è leader europeo<br />

nel campo delle vetture a metano (Original Equipment<br />

Manufacturer - OEM), <strong>di</strong> primo impianto. <strong>Fiat</strong> è il primo e<br />

unico costruttore a offrire, con la linea ecologica Natural Power,<br />

un’ampia scelta <strong>di</strong> veicoli a doppia alimentazione (metano/<br />

benzina) che sod<strong>di</strong>sfa le esigenze <strong>di</strong> una vasta categoria <strong>di</strong><br />

consumatori, compresi i clienti professionali. La gamma include<br />

vetture e veicoli commerciali per un totale <strong>di</strong> otto modelli, che<br />

non impongono rinunce in termini <strong>di</strong> comfort e sicurezza. Infatti,<br />

i serbatoi <strong>di</strong> metano sono integrati nella struttura del veicolo fin<br />

dalla fase <strong>di</strong> progettazione.<br />

Nel <strong>2011</strong> la domanda <strong>di</strong> veicoli a metano si è ulteriormente<br />

ridotta, dopo la <strong>di</strong>minuzione già significativa del 2010, a causa<br />

della graduale interruzione degli incentivi statali per veicoli<br />

a basso impatto ambientale e della generale contrazione<br />

della domanda del mercato italiano. Tuttavia, <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles ha confermato la sua leadership in<strong>di</strong>scussa<br />

nel settore, con una quota del 65% corrispondente a oltre<br />

42.000 veicoli a metano in Europa.<br />

Vetture a metano come percentuale delle ven<strong>di</strong>te totali<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Italia<br />

13%<br />

21%<br />

13%<br />

10%<br />

2008 2009 2010 <strong>2011</strong><br />

99<br />

Dimensione<br />

ambientale


100<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

<strong>Fiat</strong> si impegna a offrire prodotti e servizi che rispondono alle<br />

richieste del mercato. Per sod<strong>di</strong>sfare sempre più le esigenze dei<br />

clienti, il sito www.fiat.it, in collaborazione con Ecomotori.net,<br />

<strong>di</strong>spone ora <strong>di</strong> un nuovo servizio per la localizzazione delle<br />

stazioni <strong>di</strong> servizio che vendono metano in tutta Italia.<br />

Gli sviluppi riguardanti il metano non sono finiti. Nel 2012, la<br />

nuova <strong>Fiat</strong> Panda adotterà per la prima volta il nuovo motore<br />

TwinAir Turbo metano/benzina. Inoltre, basandosi sulla lunga<br />

esperienza <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> nello sviluppo <strong>di</strong> veicoli a metano, Chrysler<br />

Group ha annunciato che <strong>di</strong>venterà l’unico produttore in<br />

Nord America a offrire un pick-up a metano OEM, il Ram<br />

2500 Heavy Duty CNG.<br />

Biocombustibili<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> sta investendo importanti risorse nello sviluppo<br />

<strong>di</strong> tecnologie capaci <strong>di</strong> valorizzare al meglio il patrimonio<br />

naturale <strong>di</strong>sponibile.<br />

Un impegno grazie al quale il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha raggiunto la<br />

leadership sul mercato brasiliano, con una gamma<br />

completa <strong>di</strong> vetture dotate della tecnologia Flexfuel, che<br />

consente <strong>di</strong> utilizzare miscele variabili <strong>di</strong> benzina e bioetanolo.<br />

Un’ulteriore espressione dell’elevato livello tecnologico<br />

raggiunto è il TetraFuel, brevettato da Magneti Marelli e<br />

applicato da <strong>Fiat</strong> Powertrain, che rappresenta il primo motore<br />

Biometano<br />

Nel settore dei trasporti il metano svolge un ruolo strategico per<br />

promuovere l’adozione delle energie rinnovabili, in quanto tecnologia<br />

ponte per lo sviluppo <strong>di</strong> un’opzione ancora più sostenibile: il biometano.<br />

Prodotto a partire da biomasse (senza interferire con le risorse alimentari), il<br />

biometano presenta una composizione simile a quella del metano. In un’ottica<br />

well-to-wheel, i veicoli a biometano producono all’incirca le stesse emissioni<br />

<strong>di</strong> CO 2 <strong>di</strong> un veicolo elettrico alimentato con energia prodotta da fonti<br />

rinnovabili. Pertanto, il biometano può aiutare i Paesi come l’Italia a rispettare<br />

gli impegni assunti relativamente alle energie rinnovabili. Tutti i motori a<br />

metano <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles sono compatibili con il biometano.<br />

Per promuovere l’utilizzo <strong>di</strong> questo combustibile, il Gruppo sta lavorando<br />

anche su progetti <strong>di</strong> ricerca volti a favorire lo sviluppo <strong>di</strong> una filiera del<br />

biometano (vedere pagina 88).<br />

al mondo capace <strong>di</strong> funzionare con quattro combustibili<br />

<strong>di</strong>versi: bioetanolo, gasolina (benzina miscelata con il 22% <strong>di</strong><br />

bioetanolo), benzina e metano.<br />

Nel <strong>2011</strong> in Brasile sono stati commercializzati 736.000<br />

veicoli Flexfuel e TetraFuel, che hanno rappresentato il<br />

98% della totalità delle ven<strong>di</strong>te. Questo risultato è fortemente<br />

influenzato dall’esistenza in questo Paese <strong>di</strong> una capillare rete<br />

<strong>di</strong>stributiva <strong>di</strong> bioetanolo, favorita negli anni dalla situazione<br />

socio-politica e dalla <strong>di</strong>sponibilità della materia prima. Inoltre,<br />

tutti i motori <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Powertrain commercializzati in Europa<br />

sono compatibili con l’utilizzo <strong>di</strong> biocombustibili (bioetanolo e<br />

bio<strong>di</strong>esel) in miscela con la benzina fino al 10% (E10) e con il<br />

gasolio fino al 7% (B7).<br />

Anche Chrysler Group è impegnato nella produzione <strong>di</strong> veicoli<br />

in grado <strong>di</strong> utilizzare carburanti alternativi e rinnovabili. Dal<br />

1998, Chrysler Group ha prodotto più <strong>di</strong> 2,5 milioni <strong>di</strong> Flexible<br />

Fuel Vehicles (FFV) in grado <strong>di</strong> funzionare con E85, che<br />

contiene 85% <strong>di</strong> etanolo miscelato con la benzina. Nel <strong>2011</strong>, il<br />

46% dei veicoli <strong>di</strong> Chrysler Group venduti negli Stati Uniti erano<br />

FFV, e l’azienda si è impegnata ad aumentare tale percentuale<br />

fino al 50% nel 2012. Inoltre, tutti i veicoli a gasolio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group sono compatibili con miscele fino al 5% <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>esel con<br />

<strong>di</strong>esel (B5), e alcuni veicoli commerciali sono compatibili con<br />

miscele <strong>di</strong> gasolio con bio<strong>di</strong>esel fino al 20% (B20).


Trazioni alternative<br />

Oltre al miglioramento dei motori tra<strong>di</strong>zionali a combustione<br />

interna e alla promozione dell’uso <strong>di</strong> carburanti alternativi,<br />

il Gruppo sta sviluppando sistemi <strong>di</strong> propulsione alternativi,<br />

in particolare per veicoli utilizzati in un contesto<br />

prevalentemente urbano.<br />

Chrysler Group, con la sua esperienza in materia <strong>di</strong><br />

tecnologie ibride ed elettriche, è il centro <strong>di</strong> competenza<br />

per l’elettrificazione dei veicoli dell’intero Gruppo. Le<br />

risorse, che prima erano <strong>di</strong>stribuite in varie funzioni del<br />

Gruppo de<strong>di</strong>cate allo sviluppo <strong>di</strong> veicoli elettrici, sono state<br />

ora riunite e integrate nei <strong>di</strong>partimenti Powertrain e Vehicle<br />

Engineering, dove è in corso lo sviluppo <strong>di</strong> tecnologie<br />

applicabili a una vasta gamma <strong>di</strong> veicoli, compresi ibri<strong>di</strong><br />

convenzionali, ibri<strong>di</strong> plug-in, veicoli completamente elettrici<br />

e veicoli elettrici con autonomia estesa (range-extended).<br />

A oggi, il principale ostacolo ancora da superare è rappresentato<br />

dal costo <strong>di</strong> tali tecnologie. Per questo, la sfida<br />

del Gruppo è sviluppare soluzioni eccellenti a costi<br />

contenuti, proseguendo nel frattempo a lavorare sul<br />

miglioramento dei motori a combustione interna.<br />

Nel 2012 sarà lanciato sul mercato statunitense il primo<br />

veicolo elettrico a batteria (BEV) del Gruppo: la <strong>Fiat</strong><br />

500EV, che sarà in grado <strong>di</strong> percorrere 100 miglia con<br />

una sola ricarica della batteria. La caratteristica <strong>di</strong>stintiva<br />

<strong>di</strong> questo veicolo elettrico a emissioni zero è il gruppo<br />

motopropulsore, che è costituito da tre sistemi principali:<br />

modulo elettrico ad alta potenza, innovativa batteria<br />

agli ioni <strong>di</strong> litio (prodotta da SB LiMotive, joint venture<br />

tra Samsung e Bosch) e centralina EV per gestire i flussi<br />

<strong>di</strong> potenza. Il gruppo motopropulsore e il veicolo sono<br />

in fase <strong>di</strong> sviluppo presso la sede <strong>di</strong> Chrysler Group ad<br />

Auburn Hills, Michigan.<br />

Inoltre, il Gruppo ha avviato collaborazioni con numerosi<br />

enti governativi, università e altre organizzazioni per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> tecnologie elettriche. In particolare, Chrysler<br />

Group sta portando avanti progetti <strong>di</strong> ricerca specifici<br />

per testare la tecnologia plug-in in con<strong>di</strong>zioni reali, ed<br />

esaminare la possibilità <strong>di</strong> adattare un sistema idraulico<br />

ibrido a vetture <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e a veicoli commerciali<br />

leggeri (vedere anche pagina 89).<br />

Trasmissioni<br />

Anche le trasmissioni possono contribuire significativamente<br />

al miglioramento dei consumi dei veicoli e alla conseguente<br />

riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO 2. Per questa ragione, gli ingegneri<br />

del Gruppo lavorano specificamente sull’abbinamento motorecambio,<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> ottenere gruppi motopropulsori più<br />

efficienti per ciascuna categoria <strong>di</strong> veicoli.<br />

Con un equilibrio ottimale tra prestazioni, consumi e costi, il<br />

cambio robotizzato (AMT), adottato da <strong>Fiat</strong> Group Automo-<br />

biles (FGA) su piccole vetture e veicoli commerciali leggeri, è<br />

in grado <strong>di</strong> ridurre fino al 10% le emissioni <strong>di</strong> CO 2 nel ciclo<br />

urbano. L’AMT, sviluppato e prodotto da Magneti Marelli,<br />

si basa su una tecnologia <strong>di</strong> automazione elettroidraulica<br />

del cambio manuale che coniuga il comfort <strong>di</strong> utilizzo con la<br />

riduzione <strong>di</strong> consumi ed emissioni. La selezione delle marce e<br />

l’azionamento della frizione vengono eseguiti da componenti<br />

elettroidraulici che, controllati da un’unità elettronica, garantiscono<br />

l’inserimento della marcia ideale in ogni con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> guida. Nel <strong>2011</strong>, per il terzo anno consecutivo, questa<br />

tecnologia ha fatto vincere a Magneti Marelli il premio AutoData<br />

per il miglior Fornitore <strong>di</strong> Sistemi, uno dei riconoscimenti<br />

automobilistici più prestigiosi del settore in Brasile.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha introdotto un nuovo cambio<br />

automatico e otto marce destinato a veicoli con trazione<br />

posteriore. Disponibile su Chrysler 300, Lancia Thema e<br />

101<br />

Dimensione<br />

ambientale


102<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

Dodge Charger, la nuova trasmissione migliora il consumo<br />

<strong>di</strong> carburante fino al 10% rispetto al cambio a cinque marce<br />

attualmente utilizzato da Chrysler Group. Questo cambio<br />

sarà utilizzato su tutti i veicoli a trazione posteriore con<br />

l’eccezione delle versioni “heavy-duty” dei veicoli <strong>di</strong>esel. Un<br />

nuovo cambio a trazione anteriore a nove marce verrà<br />

presto introdotto sui veicoli me<strong>di</strong> <strong>di</strong> Chrysler Group.<br />

Inoltre, dopo il suo lancio nel 2010 sull’Alfa Romeo MiTo,<br />

la trasmissione a doppia frizione a secco (DDCT-Dual<br />

Dry Clutch Transmission) è stata estesa ai segmenti<br />

superiori. Con il nome TCT, è <strong>di</strong>sponibile su entrambe le<br />

versioni, benzina e <strong>di</strong>esel, della Alfa Romeo Giulietta.<br />

Questo cambio, sviluppato e prodotto da <strong>Fiat</strong> Powertrain,<br />

integra 23 brevetti e offre una significativa riduzione del<br />

consumo <strong>di</strong> carburante e delle emissioni <strong>di</strong> CO 2, nonché<br />

un maggior comfort <strong>di</strong> guida. Il DDCT combina il sistema<br />

meccanico <strong>di</strong> base <strong>di</strong> un cambio manuale convenzionale<br />

con un sistema <strong>di</strong> trasmissione a controllo elettronico che<br />

il conducente aziona come un cambio automatico, per una<br />

maggiore semplicità <strong>di</strong> utilizzo. Chrysler Group adotterà il<br />

DDCT <strong>di</strong> FGA nel 2012 a partire dalla nuova Dodge Dart,<br />

equipaggiata con il motore MultiAir Turbo da 1,4 litri.<br />

Altre tecnologie<br />

Contribuiscono a contenere consumi ed emissioni anche altre<br />

tecnologie che sfruttano la possibilità <strong>di</strong> ridurre la domanda<br />

energetica dei veicoli. Tra queste si segnalano il sistema<br />

Start&Stop, l’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> cambio marcia, l’alternatore intelligente<br />

e il servosterzo elettrico.<br />

Il sistema Start&Stop è stato sviluppato dalla funzione<br />

Research & Development <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA)<br />

in collaborazione con <strong>Fiat</strong> Powertrain e Magneti Marelli. A<br />

veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi <strong>di</strong> funzionamento al<br />

minimo, il <strong>di</strong>spositivo spegne automaticamente il motore e lo<br />

riavvia non appena il guidatore preme la frizione. Il principale<br />

beneficio risiede nella consistente riduzione del consumo<br />

<strong>di</strong> combustibile e delle emissioni <strong>di</strong> CO 2 in situazioni <strong>di</strong><br />

traffico congestionato e <strong>di</strong> ripetute soste ai semafori.<br />

Il sistema, infatti, garantisce una riduzione <strong>di</strong> consumi ed<br />

emissioni <strong>di</strong> circa il 10% in situazioni <strong>di</strong> traffico congestionato e<br />

del 3,5% nel ciclo omologativo europeo (NEDC).<br />

Nel <strong>2011</strong> lo Start&Stop è stato introdotto su nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

e su nuova Lancia Ypsilon ed è <strong>di</strong> serie con i motori TwinAir<br />

e Multijet II. Chrysler Group ha introdotto tale sistema sulla<br />

Jeep Wrangler <strong>di</strong>esel <strong>di</strong>stribuita in Europa nel <strong>2011</strong> e sta<br />

sviluppando la tecnologia per il Nord America.<br />

FGA sta già lavorando a una seconda generazione del<br />

sistema Start&Stop con tecniche <strong>di</strong> spegnimento del motore<br />

più avanzate che possono migliorare la riduzione delle<br />

emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica durante l’utilizzo urbano,


iducendo i livelli <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> circa il 20% rispetto ai veicoli<br />

senza Start&Stop. Questa evoluzione del <strong>di</strong>spositivo sarà<br />

proposta sui nuovi modelli nei prossimi anni.<br />

L’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> cambio marcia (Gear Shift Iin<strong>di</strong>cator - GSI)<br />

è un co-pilota virtuale che suggerisce in modo <strong>di</strong>screto quando<br />

cambiare marcia, consentendo un utilizzo più efficiente del motore<br />

in termini <strong>di</strong> consumi ed emissioni <strong>di</strong> CO 2. Nel <strong>2011</strong> il GSI è<br />

stato introdotto su nuova <strong>Fiat</strong> Panda e su nuova Lancia Ypsilon.<br />

Inoltre, nuova <strong>Fiat</strong> Panda e nuova Lancia Ypsilon hanno<br />

adottato l’alternatore intelligente, un sistema che permette<br />

la gestione in<strong>di</strong>pendente della carica della batteria, limitando la<br />

richiesta <strong>di</strong> energia al motore.<br />

Per quanto riguarda le innovazioni a breve termine, Chrysler<br />

Group sta implementando il servosterzo elettrico, a partire<br />

dalla nuova piattaforma dei segmenti compatti/gran<strong>di</strong> del 2012.<br />

Questo sistema riduce le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> energia attraverso l’uso<br />

<strong>di</strong> un motore elettrico che viene attivato quando necessario.<br />

Secondo la Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati<br />

Uniti, il servosterzo elettrico è in grado <strong>di</strong> ridurre le emissioni <strong>di</strong><br />

CO 2 del 1,5-2%.<br />

Infine, il Gruppo continua a svolgere attività <strong>di</strong> ricerca<br />

nell’ambito delle applicazioni per la gestione termica, al fine<br />

<strong>di</strong> ottimizzare le modalità <strong>di</strong> impiego dell’energia da parte del<br />

veicolo (vedere anche pagina 89), con notevoli miglioramenti<br />

per quanto riguarda livelli <strong>di</strong> emissioni e consumi.<br />

Architetture veicolo<br />

Con l’obiettivo <strong>di</strong> ridurre consumi ed emissioni, assicurando<br />

al contempo comfort e sicurezza, la progettazione dei veicoli<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> si focalizza sulla riduzione del peso, della<br />

resistenza aero<strong>di</strong>namica e al rotolamento, e delle richieste<br />

energetiche dei sistemi ausiliari.<br />

Nel <strong>2011</strong>, per le due nuove vetture <strong>Fiat</strong> Panda e Lancia<br />

Ypsilon sono state adottate le migliori soluzioni architetturali.<br />

Con l’obiettivo <strong>di</strong> ridurre il peso delle vetture, garantendo<br />

comunque una struttura molto resistente e rigida, sono stati<br />

utilizzati acciai <strong>di</strong> ultima generazione: sul totale del peso<br />

<strong>di</strong> nuova Panda, oltre il 70% è costituito da acciai altoresistenziali<br />

(High-Strenght Steels - HSS). Inoltre, per<br />

ridurre lo spessore delle lamiere nelle principali strutture della<br />

scocca, sono stati utilizzati acciai ultra-alto resistenziali (Ultra-<br />

Migliorare la gestione del traffico<br />

La flui<strong>di</strong>tà del traffico è un fattore fondamentale su<br />

cui agire per ridurre i tempi <strong>di</strong> viaggio, le congestioni<br />

e <strong>di</strong> conseguenza i consumi e gli inquinanti<br />

atmosferici. La ricerca e lo sviluppo <strong>di</strong> soluzioni<br />

per una mobilità sostenibile passa quin<strong>di</strong> anche<br />

attraverso l’offerta <strong>di</strong> servizi infotelematici destinati<br />

a migliorare la mobilità in ambito urbano<br />

ed extraurbano. L’approccio del Gruppo a una<br />

mobilità efficiente si è perciò tradotto nell’offerta <strong>di</strong><br />

applicazioni telematiche innovative. Per guidare in<br />

assoluta tranquillità nel traffico citta<strong>di</strong>no, il <strong>di</strong>spositivo<br />

Blue&Me TomTom2 (<strong>di</strong>sponibile su nuova<br />

Lancia Ypsilon, Alfa Romeo MiTo, Giulietta, <strong>Fiat</strong><br />

500, nuova Panda, Punto, Qubo, Doblò e Ducato)<br />

offre, nei Paesi in cui il servizio è <strong>di</strong>sponibile, gli<br />

esclusivi servizi LIVE che grazie alla funzione HD<br />

Traffic incrociano i dati sul traffico con il calcolo<br />

<strong>di</strong>namico degli itinerari, fornendo aggiornamenti<br />

in tempo reale in caso <strong>di</strong> blocchi e rallentamenti.<br />

Analogamente, il <strong>di</strong>spositivo Uconnect SiriusXM<br />

Traffic <strong>di</strong> Chrysler Group lavora in sinergia con il<br />

sistema <strong>di</strong> navigazione del veicolo per visualizzare<br />

in tempo reale le informazioni su velocità e flui<strong>di</strong>tà<br />

del traffico e su eventuali incidenti, aiutando il<br />

conducente ad aggirare le aree congestionate.<br />

Inoltre, nel <strong>2011</strong> Magneti Marelli ha presentato la<br />

prima piattaforma aperta per <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> informazione e intrattenimento<br />

a bordo veicolo, sviluppata in<br />

accordo con le specifiche <strong>di</strong><br />

conformità dell’alleanza GENIVI (1) ,<br />

al fine <strong>di</strong> fornire a case automobilistiche<br />

e componentisti una<br />

soluzione con<strong>di</strong>visa, altamente<br />

flessibile e personalizzabile capace<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare esigenze<br />

specifiche.<br />

(1) GENIVI è un’associazione formata da oltre 150 aziende <strong>di</strong> tutto il mondo, che ha come obiettivo principale quello <strong>di</strong> guidare l’adozione<br />

<strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> una piattaforma <strong>di</strong> sviluppo aperta (“open-source”) per i <strong>di</strong>spositivi IVI.<br />

103<br />

Dimensione<br />

ambientale


104<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

High Strength Steels - UHSS), che consentono <strong>di</strong> massimizzare<br />

lo spazio interno contenendo i pesi.<br />

Per nuova Panda sono state condotte attività <strong>di</strong> riduzione<br />

del peso anche su alcuni sistemi rilevanti del veicolo, come<br />

le sospensioni posteriori per la versione a trazione integrale<br />

e il sistema <strong>di</strong> isolamento/smorzamento della scocca. Ciò<br />

ha ridotto il peso <strong>di</strong> questi sistemi rispettivamente <strong>di</strong> 6,5 kg<br />

e 3 kg, rispetto ai componenti sostituiti. Come risultato, la<br />

nuova Panda ha raggiunto il miglior rapporto peso/volume<br />

del suo segmento.<br />

La riduzione del peso è fondamentale anche in veicoli <strong>di</strong><br />

maggiori <strong>di</strong>mensioni. Per questo, anche Chrysler Group ha<br />

incrementato l’utilizzo <strong>di</strong> HSS. Il telaio della Chrysler 300<br />

prodotta nel <strong>2011</strong>, ad esempio, è composto per il 60% del<br />

suo peso da HSS. Nel 2012 la nuova Dodge Dart utilizzerà<br />

un’architettura all’avanguar<strong>di</strong>a, in cui la percentuale <strong>di</strong> HSS<br />

nel telaio salirà a circa il 70%.<br />

Il Gruppo continua a ricercare soluzioni innovative per la<br />

riduzione del peso. A titolo <strong>di</strong> esempio, Chrysler Group ha<br />

siglato un accordo commerciale con un importante fornitore,<br />

Composizione della piattaforma della nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

Acciai stampati a caldo<br />

10,8%<br />

Acciai austenitici<br />

1%<br />

Acciai ultra<br />

alto-resistenziali<br />

3,5%<br />

Acciai<br />

alto-resistenziali<br />

avanzati<br />

22%<br />

Acciai alto-resistenziali (HSS, High Strenghts Steel)<br />

Plastica<br />

0,4%<br />

Acciai a basso tenore<br />

<strong>di</strong> carbonio<br />

27,3%<br />

Acciai<br />

alto-resistenziali<br />

convenzionali<br />

35%<br />

ZF Getriebe GmbH, per la produzione <strong>di</strong> assali leggeri ed<br />

efficienti, avendo così la possibilità <strong>di</strong> accedere a tecnologie<br />

avanzate in tempi brevi. Gli assali ZF pesano fino al 34% in<br />

meno e migliorano l’efficienza del carburante del 2% rispetto<br />

a quelli tra<strong>di</strong>zionali. Chrysler Group ha cominciato ad utilizzare<br />

tali componenti su Jeep Grand Cherokee e Dodge Durango<br />

nel 2010 e sui veicoli Ram nel <strong>2011</strong>. Inoltre, sempre nel <strong>2011</strong>,<br />

Magneti Marelli ha sviluppato e testato una nuova soluzione<br />

per i braccetti delle sospensioni realizzati in fibra <strong>di</strong> carbonio<br />

combinata con una resina termoplastica, che consentono una<br />

riduzione del peso del componente fino al 50% rispetto alle<br />

migliori soluzioni <strong>di</strong>sponibili sul mercato.<br />

Il Gruppo lavora, inoltre, alla riduzione della resistenza<br />

aero<strong>di</strong>namica dei suoi veicoli fin dalla fase <strong>di</strong> progettazione.<br />

FGA e Chrysler Group <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> gallerie del vento<br />

best-in-class, dove la misurazione delle prestazioni aero<strong>di</strong>namiche<br />

dei veicoli consente l’ottimizzazione del loro<br />

profilo. Gli stu<strong>di</strong> su nuova <strong>Fiat</strong> Panda, per esempio, hanno<br />

portato a un abbassamento del 3% del coefficiente Cx,<br />

che misura la resistenza aero<strong>di</strong>namica dei veicoli.<br />

Al fine <strong>di</strong> ridurre al minimo il consumo <strong>di</strong> carburante, sono<br />

stati specificamente progettati anche gli pneumatici, grazie<br />

ai quali su nuova <strong>Fiat</strong> Panda si è ottenuta una <strong>di</strong>minuzione<br />

del 30% della resistenza al rotolamento.


Riduzione delle emissioni inquinanti<br />

Nell’ambito della sua politica ambientale il Gruppo <strong>Fiat</strong> non solo si impegna per ridurre i consumi e le<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2, ma anche massimizza i suoi sforzi per sviluppare <strong>di</strong>spositivi che riducano le emissioni<br />

inquinanti tra cui il particolato e gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx).<br />

In questo campo la normativa impone limiti progressivamente più severi, definendo i requisiti futuri che i<br />

costruttori automobilistici dovranno rispettare. In Europa la normativa Euro 5 impone obiettivi per il particolato<br />

talmente bassi da avvicinarsi alla soglia <strong>di</strong> misurabilità.<br />

Alla fine del <strong>2011</strong> tutti i veicoli commerciali leggeri prodotti da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles erano <strong>di</strong>sponibili con<br />

motori conformi alla normativa Euro 5 in aggiunta a tutte le vetture già <strong>di</strong>sponibili dalla fine del 2010.<br />

Allo stesso tempo, Chrysler Group ha superato i requisiti del regolamento Mobile Source Air Toxic (MSAT)<br />

con il 40% della flotta <strong>di</strong> veicoli appartenenti alla categoria Heavy Light Duty Truck (1) , conformi alla normativa,<br />

rispetto al 25% richiesto. Chrysler Group ha in programma <strong>di</strong> uniformarsi ai requisiti MSAT dell’EPA per l’intera<br />

flotta <strong>di</strong> veicoli commerciali leggeri entro il 2012, con due anni <strong>di</strong> anticipo rispetto alla data <strong>di</strong> attuazione richiesta.<br />

Inoltre, nel <strong>2011</strong> ha raggiunto livelli me<strong>di</strong> migliori rispetto a quelli richiesti sia per gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (normativa EPA<br />

Tier 2) sia per i gas organici non metanici (California Air Resources Board -CARB).<br />

Per quanto riguarda le future normative, il Gruppo sta lavorando allo sviluppo <strong>di</strong> soluzioni volte a ridurre<br />

ulteriormente le emissioni, al fine <strong>di</strong> conformarsi alla futura normativa Euro 6. Obbligatorie per tutti i nuovi modelli<br />

omologati in Europa a partire da settembre 2014 e per tutte le nuove immatricolazioni da settembre 2015, le nuove<br />

<strong>di</strong>sposizioni introducono limiti più rigorosi per le emissioni <strong>di</strong> NOx. Il Gruppo anticiperà la normativa iniziando già<br />

nel 2012 a omologare in Europa vetture a benzina conformi alla normativa Euro 6, con l’obiettivo <strong>di</strong> allineare tutti i<br />

modelli a benzina entro il 2014.<br />

Per i motori <strong>di</strong>esel, un passo importante verso il rispetto della normativa Euro 6 è rappresentato dalla tecnologia<br />

Multijet II, che garantisce una migliore combustione, riducendo al contempo la necessità del post-trattamento dei<br />

gas <strong>di</strong> scarico.<br />

Il Gruppo sta sviluppando ulteriori soluzioni innovative stu<strong>di</strong>ate per che garantire il rispetto della normativa<br />

Euro 6 a costi accessibili per tutta la gamma motori.<br />

Coinvolgimento del cliente<br />

L’impatto ambientale dei veicoli è fortemente influenzato dal<br />

comportamento <strong>di</strong> guida degli automobilisti e dal livello <strong>di</strong><br />

manutenzione del veicolo. Per questo, l’impegno del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> non si esaurisce con la ven<strong>di</strong>ta dei veicoli, ma va<br />

oltre, attraverso la promozione <strong>di</strong> una guida consapevole<br />

e rispettosa dell’ambiente.<br />

Il sistema eco:Drive è stato sviluppato per coinvolgere i<br />

guidatori e incoraggiarli a contribuire <strong>di</strong>rettamente alla<br />

riduzione delle emissioni legate alla mobilità. Scaricabile<br />

gratuitamente su qualsiasi personal computer dal sito<br />

www.fiat.com/ecoDrive, questa applicazione è facile da<br />

(1) Veicoli con caratteristiche specifiche definite dall’ente statunitense Environmental Protection Agency (EPA).<br />

105<br />

Dimensione<br />

ambientale


106<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

utilizzare e fornisce suggerimenti personalizzati per aiutare<br />

gli automobilisti a migliorare il proprio comportamento al<br />

volante, ottimizzando il consumo <strong>di</strong> carburante e le emissioni<br />

dei veicoli. Eco:Drive è il primo e unico software del suo<br />

genere ad offrire agli automobilisti consigli utili che vengono<br />

personalizzati in base al loro stile <strong>di</strong> guida. Tutti gli utenti del<br />

sistema eco:Drive fanno parte <strong>di</strong> eco:Ville, la community<br />

online dove confluiscono i risparmi energetici ottenuti grazie<br />

agli sforzi <strong>di</strong> tutti gli eco:Driver. Ad oggi, più <strong>di</strong> 82.000 utenti<br />

hanno risparmiato un totale <strong>di</strong> 4.600 tonnellate <strong>di</strong> CO 2,<br />

migliorando il loro stile <strong>di</strong> guida. Disponibile per un’ampia<br />

gamma <strong>di</strong> vetture e veicoli commerciali <strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Professional,<br />

il software propone specifiche funzionalità per la valutazione<br />

dei risparmi legati all’utilizzo della tecnologia Start&Stop e del<br />

metano. È inoltre <strong>di</strong>sponibile eco:Drive Fleet, una versione<br />

de<strong>di</strong>cata alle flotte, che permette alle aziende e ai gestori <strong>di</strong><br />

monitorare consumi ed emissioni <strong>di</strong> CO 2 – e <strong>di</strong> conseguenza<br />

i costi – del parco auto aziendale.<br />

Al fine <strong>di</strong> incrementare l’uso <strong>di</strong> eco:Drive è in corso la sua<br />

estensione a nuovi mercati. Inoltre, sono in costante sviluppo<br />

nuove funzionalità, allo scopo <strong>di</strong><br />

renderlo più <strong>di</strong>vertente e coinvolgente.<br />

Nel <strong>2011</strong> il software è<br />

stato introdotto in Brasile, Stati<br />

Uniti e Canada. È stata, inoltre,<br />

lanciata l’applicazione eco:Drive<br />

Mobile, utilizzabile su smartphone<br />

Android e iPad Apple, con la<br />

possibilità <strong>di</strong> ricevere feedback<br />

<strong>di</strong>rettamente su tali <strong>di</strong>spositivi. In<br />

questo modo, l’automobilista può<br />

visualizzare imme<strong>di</strong>atamente le<br />

proprie performance e migliorare il<br />

comportamento <strong>di</strong> guida in tempo<br />

reale. Inoltre, grazie all’integrazione<br />

con i social network, sarà possibile<br />

utilizzare questo nuovo canale<br />

per la comunicazione <strong>di</strong> risultati<br />

e premi.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> non si limita allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> tecnologie che riduco-<br />

no le emissioni <strong>di</strong> CO 2, ma svolge<br />

anche un ruolo attivo nell’incoraggiare i giovani a guidare<br />

responsabilmente. Ne è un esempio il progetto Ecopatente,<br />

promosso dall’associazione ambientalista italiana Legambiente.<br />

Dopo il successo dei suoi primi due anni, con 6.000<br />

scuole guida coinvolte e 25.000 Ecopatenti conseguite, <strong>Fiat</strong><br />

e Magneti Marelli hanno riconfermato il loro impegno nel<br />

progetto. Nel <strong>2011</strong> il Gruppo è stato partner principale <strong>di</strong><br />

questa iniziativa insieme a CONFARCA e – per la prima volta –<br />

UNASCA, due associazioni <strong>di</strong> categoria nazionali che, insieme,<br />

rappresentano il 70% delle scuole guida italiane. Oltre che<br />

sull’utilizzo corretto ed eco-sostenibile dei veicoli, gli studenti<br />

sono stati istruiti su temi <strong>di</strong> carattere più generale, quali il<br />

rispetto dell’ambiente e l’efficienza energetica. Nel <strong>2011</strong> il<br />

progetto è stato introdotto anche in Spagna, dove ha riscosso<br />

un notevole successo.<br />

Infine, il Gruppo sensibilizza l’attenzione del cliente anche<br />

sulla manutenzione che, se eseguita correttamente, ha senza<br />

dubbio un impatto positivo sul consumo <strong>di</strong> carburante e sulla<br />

riduzione delle emissioni. Forte <strong>di</strong> questa convinzione, l’area<br />

After Sales <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha lanciato nel<br />

<strong>2011</strong> il sito www.genuineparts.fiatgroup.com in <strong>di</strong>versi mercati.<br />

Sottolineando il concetto che nulla protegge l’ambiente come<br />

un ricambio originale, il sito offre consigli per una corretta<br />

manutenzione e informazioni approfon<strong>di</strong>te sui componenti del<br />

veicolo che hanno un impatto ambientale significativo, con<br />

consigli utili su quando e perché sostituirli. Inoltre, FGA ha<br />

proseguito la sua campagna green CHECK-UP, un progetto<br />

<strong>di</strong> educazione e informazione su una corretta manutenzione, in<br />

<strong>di</strong>versi paesi d’Europa (Austria, Portogallo, Grecia, Repubblica<br />

Ceca, Slovacchia, Spagna, Germania e Regno Unito).


Recuperare Riciclare Riutilizzare<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> mantiene costante l’attenzione all’impatto<br />

ambientale dei suoi prodotti in tutte le fasi del loro ciclo <strong>di</strong> vita:<br />

dalla progettazione e dalla scelta dei materiali, fino all’utilizzo e<br />

allo smaltimento degli stessi veicoli.<br />

A tal fine, il Gruppo promuove l’uso <strong>di</strong> materie prime e<br />

sostanze ecocompatibili (materiali riciclati e a basso impatto<br />

ambientale, biopolimeri). Inoltre, soluzioni volte a facilitare<br />

il recupero dei veicoli sono oggetto <strong>di</strong> un continuo stu<strong>di</strong>o e<br />

sviluppo. Sulla base <strong>di</strong> questo impegno, i veicoli omologati<br />

nel <strong>2011</strong> in Europa da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) sono<br />

risultati recuperabili al 95% e riciclabili per l’85% del loro<br />

peso, mentre i veicoli <strong>di</strong> Chrysler Group sono risultati<br />

recuperabili al 96,3% e riciclabili per l’88% del loro peso.<br />

Per analizzare i livelli <strong>di</strong> riciclabilità e recuperabilità dei veicoli, FGA<br />

utilizza l’International Material Data System (IMDS), un database<br />

online che permette <strong>di</strong> inserire informazioni dettagliate su materie<br />

prime e sostanze presenti nei componenti acquistati (vedere<br />

anche pagina 217). Inoltre, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> un programma<br />

specifico sviluppato da FGA e denominato 3R Project, i dati vengono<br />

elaborati e utilizzati in simulazioni per valutare l’impatto che<br />

un cambiamento <strong>di</strong> materiali o <strong>di</strong> soluzioni progettuali potrebbe<br />

avere sul tasso <strong>di</strong> recuperabilità e <strong>di</strong> riciclabilità dei veicoli.<br />

Nel <strong>2011</strong> Il 41% del peso dei veicoli omologati da FGA è<br />

risultato costituito da materie prime riciclate, confermando il<br />

livello del 2010, mentre per Chrysler Group tale percentuale<br />

è risultata pari a circa il 32%. Durante l’anno Chrysler Group<br />

ha poi continuato a esplorare nuove soluzioni per aumentare<br />

l’impiego <strong>di</strong> materiali naturali e riciclati nei componenti<br />

dei veicoli. A riguardo, infatti, <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> oltre 55<br />

materiali approvati, riciclati dal post-consumo (Post-consumer<br />

Recycled PCR) e dal post-industriale (Post-industrial Recycled<br />

PIR), e combinazioni dei due. Questi materiali comprendono<br />

<strong>di</strong>versi polipropileni, poliammi<strong>di</strong> e poliesteri ritenuti adatti per<br />

applicazioni quali alloggiamenti del filtro dell’aria, portabatterie,<br />

passaruota, cover dei motori e collettori <strong>di</strong> aspirazione. In<br />

aggiunta alle materie plastiche vi sono, inoltre, materiali <strong>di</strong><br />

rivestimento approvati per tessuti che presentano un contenuto<br />

<strong>di</strong> fibre riciclate, moquette con fibre riciclate, poliuretano riciclato<br />

per le schiume dei se<strong>di</strong>li e guarnizioni del cruscotto in schiuma<br />

<strong>di</strong> poliuretano che utilizzano gomma riciclata da pneumatici.<br />

Nel <strong>2011</strong> un esempio <strong>di</strong> impiego <strong>di</strong> materiali eco-compatibili da<br />

parte <strong>di</strong> Chrysler Group sono stati dei se<strong>di</strong>li realizzati per la<br />

prima volta nel settore, in materiale ecologico e installati<br />

sulla Jeep Grand Cherokee e sul Dodge Durango. Con<br />

l’applicazione <strong>di</strong> questo nuovo materiale, Chrysler Group<br />

ha evitato l’utilizzo <strong>di</strong> polioli a base <strong>di</strong> soia alimentare (una<br />

scelta frequente per i bio-polioli nella produzione <strong>di</strong> gomma)<br />

impiegando, invece, un poliolo unico ottenuto dalla gomma<br />

<strong>di</strong> scarto destinata alle <strong>di</strong>scariche. In tal modo, un materiale <strong>di</strong><br />

rifiuto, riutilizzabile, ha preso il posto <strong>di</strong> un materiale <strong>di</strong> origine<br />

Incidenza delle materie prime riciclate (1)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (% su totale materia prima utilizzata)<br />

92,3%<br />

90,2%<br />

81,0%<br />

Incidenza delle materie prime riciclate (3)<br />

Chrysler Group (% su totale materia prima utilizzata)<br />

96,0% 94,6%<br />

32,3%<br />

0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%<br />

(1) I dati si riferiscono al valore me<strong>di</strong>o della gamma <strong>Fiat</strong> Group Automobiles omologata nel <strong>2011</strong>, calcolato in conformità alla Direttiva europea 2005/64.<br />

(2) Diverso da “altri metalli”.<br />

(3) I dati si riferiscono al valore me<strong>di</strong>o della gamma del Chrysler Group omologata nel <strong>2011</strong>, calcolato in conformità alla Direttiva europea 2005/64.<br />

Altri metalli<br />

Ghisa<br />

Ghisa<br />

Leghe leggere<br />

Leghe leggere<br />

Acciaio<br />

39,3%<br />

Acciaio<br />

0,8%<br />

Altro (2)<br />

34,9%<br />

Polimeri<br />

Polimeri<br />

13,3%<br />

Altro (2)<br />

Altri metalli<br />

3,4%<br />

Vetro<br />

Vetro<br />

0,0%<br />

Elastomeri<br />

Elastomeri<br />

0,0%<br />

Flui<strong>di</strong><br />

Flui<strong>di</strong><br />

40,8%<br />

Valore me<strong>di</strong>o<br />

31,5%<br />

Valore me<strong>di</strong>o<br />

107<br />

Dimensione<br />

ambientale


108<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

industriale, che costituisce peraltro una potenziale fonte <strong>di</strong> cibo.<br />

Ulteriori opportunità sono state poi in<strong>di</strong>viduate nell’adozione<br />

<strong>di</strong> fibre <strong>di</strong> nylon riciclate, provenienti da moquette, per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> collettori <strong>di</strong> aspirazione, con conseguente<br />

riduzione della necessità <strong>di</strong> ricorrere al nylon vergine derivato<br />

dal petrolio.<br />

Anche l’impegno <strong>di</strong> FGA nell’utilizzo <strong>di</strong> biopolimeri innovativi<br />

ha ricevuto in questo settore un prestigioso riconoscimento<br />

internazionale. Nel <strong>2011</strong> la Society of Plastic Engineers (SPE) ha<br />

assegnato a FGA, insieme ai suoi fornitori DuPont Automotive e<br />

Hutchinson, l’Innovation Plastic Award, per il primo impiego nel<br />

settore <strong>di</strong> PA 10/10, una bio-resina (derivata dall’olio <strong>di</strong> ricino<br />

con almeno un 60% <strong>di</strong> biopolimero) utilizzata per la produzione<br />

<strong>di</strong> tubi <strong>di</strong> alimentazione per i motori <strong>di</strong>esel.<br />

Gestione dei veicoli a fine vita<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) svolge da tempo un ruolo<br />

guida per tutta la catena industriale coinvolta nelle attività<br />

<strong>di</strong> riciclaggio e recupero dei materiali che compongono<br />

il veicolo, una volta che questo giunge a conclusione del<br />

proprio ciclo <strong>di</strong> vita (ELV - End of Life Vehicle).<br />

In Italia le iniziative <strong>di</strong> FGA in questo settore sono state<br />

avviate nel 1992 con il lancio del progetto F.A.RE. (<strong>Fiat</strong> Auto<br />

REcycling), per poi consolidarsi attraverso l’impegno e la<br />

de<strong>di</strong>zione profusi nell’ambito dell’Accordo <strong>di</strong> Programma<br />

Quadro per la gestione dei veicoli fuori uso (formalizzato nel<br />

2008 con il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dello Sviluppo<br />

Economico e tutti gli attori responsabili della filiera italiana).<br />

Questo impegno ha poi giocato un ruolo nell’aiutare l’Italia a<br />

raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea. Eurostat, la<br />

Direzione Generale della Commissione europea responsabile<br />

della pubblicazione e della comunicazione dei dati <strong>di</strong> riciclo e<br />

recupero ELV per ciascuno Stato membro, ha <strong>di</strong>chiarato che nel<br />

2009 (1) l’Italia ha raggiunto l’82% <strong>di</strong> riciclo e l’85% <strong>di</strong> recupero.<br />

FGA riconosce che, al fine <strong>di</strong> conseguire gli obiettivi fissati per il<br />

2015 (85% <strong>di</strong> riciclo e 95% <strong>di</strong> recupero), è essenziale rafforzare<br />

il proprio impegno e intensificare attività e programmi specifici.<br />

Per garantire la massima recuperabilità dei veicoli a fine vita,<br />

FGA ha sviluppato in Italia una rete <strong>di</strong> demolitori convenzionati,<br />

che vengono formati e istruiti affinché siano in grado <strong>di</strong> riciclare<br />

i materiali metallici e non metallici per i <strong>di</strong>versi tipi, in modo<br />

Composizione dei veicoli per materiale (2)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (% su peso totale vetture)<br />

Altro (3)<br />

1,9%<br />

Altri metalli<br />

2,7%<br />

Vetro<br />

2,9%<br />

Elastomeri<br />

4,1%<br />

Leghe leggere<br />

4,5%<br />

Flui<strong>di</strong><br />

4,7%<br />

Composizione dei veicoli per materiale (4)<br />

Chrysler Group (% su peso totale vetture)<br />

Flui<strong>di</strong> (5)<br />

0,9%<br />

Altri metalli<br />

1,6%<br />

Vetro<br />

2,4%<br />

Altro (3)<br />

6,0%<br />

così da poter essere riutilizzati. Inoltre, FGA ha creato il sito<br />

www.carecycling.fiat.com, con l’obiettivo <strong>di</strong> fornire informazioni<br />

ai clienti e facilitare la comunicazione tra i demolitori e le aziende<br />

che hanno come core business il riciclaggio <strong>di</strong> materiali non<br />

metallici. <strong>Fiat</strong> Group Automobiles è attiva in questo campo<br />

anche a livello internazionale. In Europa ha firmato contratti con<br />

demolitori locali e specifici service provider per la gestione dei<br />

veicoli a fine vita. Al <strong>di</strong> fuori dell’Unione europea, leggi in materia<br />

<strong>di</strong> trattamento dei veicoli a fine vita sono attualmente in vigore<br />

solo in alcuni Paesi, mentre altri stanno valutando l’adozione <strong>di</strong><br />

(1) I dati vengono pubblicati con un ritardo <strong>di</strong> due anni. I dati del <strong>2011</strong> saranno <strong>di</strong>sponibili nel 2013.<br />

(2) I dati si riferiscono al valore me<strong>di</strong>o della gamma <strong>Fiat</strong> Group Automobiles omologata nel <strong>2011</strong>, calcolato in conformità alla Direttiva europea 2005/64.<br />

(3) Diverso da “altri metalli”.<br />

(4) I dati si riferiscono al valore me<strong>di</strong>o della gamma <strong>di</strong> Chrysler Group omologata nel <strong>2011</strong>, calcolato in conformità alla Direttiva europea 2005/64.<br />

(5) Il peso dei flui<strong>di</strong> comprende tutti i flui<strong>di</strong> delle vetture ad eccezione della benzina.<br />

Acciaio<br />

59,1%<br />

Polimeri<br />

12,8%<br />

Ghisa<br />

7,3%<br />

Acciaio<br />

61,2%<br />

Ghisa<br />

2,5% Polimeri<br />

Elastomeri<br />

11,6%<br />

3,9% Leghe leggere<br />

9,9%


La lotta alle sostanze pericolose<br />

Trovare soluzioni alternative per le sostanze ad alto rischio (Substances of Very High Concern - SVHC) costituisce<br />

un impegno fondamentale per il Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Grazie al database International Material Data System (IMDS) è possibile tenere traccia della composizione<br />

dei prodotti, monitorandone l’allineamento al regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and<br />

Restriction of Chemicals) che <strong>di</strong>sciplina la fabbricazione, l’importazione, la ven<strong>di</strong>ta e l’uso <strong>di</strong> sostanze chimiche<br />

all’interno dell’Unione europea, e alla Global Automotive Declarable Substance List (GADSL) usata negli Stati<br />

Uniti. Al fine <strong>di</strong> integrare i dati provenienti dall’IMDS nel sistema <strong>di</strong> gestione dello sviluppo prodotto, <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA) ha sviluppato un apposito software chiamato FELIS (1) (<strong>Fiat</strong> End-of-Life Integration System),<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una visione complessiva circa la composizione dei materiali <strong>di</strong> tutti i veicoli. Il software<br />

consente <strong>di</strong> monitorare in tempo reale i dati inseriti nell’IMDS e se sono presenti SVHC all’interno dei prodotti genera<br />

un avviso. Nel corso degli anni, il Gruppo ha intrapreso <strong>di</strong>verse azioni volte a eliminare tali sostanze o ridurre la<br />

loro concentrazione, rivolgendo particolare attenzione a quelle che possono comportare rischi per l’ambiente e la<br />

salute (es. piombo, mercurio, cadmio ecc.). Nel <strong>2011</strong> sono state completate tutte le verifiche volte ad assicurare la<br />

registrazione delle SVHC e l’adempimento delle pratiche <strong>di</strong> notifica. Allo stesso tempo, sono state avviate iniziative<br />

per incentivare la sostituzione <strong>di</strong> queste sostanze da parte dei fornitori. Le analisi condotte su veicoli, pezzi <strong>di</strong><br />

ricambio, motori e trasmissioni sono state aggiornate in seguito alla pubblicazione della nuova Can<strong>di</strong>date List, al fine<br />

<strong>di</strong> ottemperare agli obblighi <strong>di</strong> comunicazione previsti dall’articolo 33 del regolamento REACH.<br />

I risultati hanno confermato che in tutti i veicoli <strong>Fiat</strong> Group Automobiles la percentuale <strong>di</strong> SVHC è inferiore allo 0,1%.<br />

Infine, allo scopo <strong>di</strong> sensibilizzare coloro che operano in quest’area all’interno <strong>di</strong> FGA, è stato creato un sito intranet<br />

nel quale è possibile reperire notizie, presentazioni, aggiornamenti legislativi e documenti, nonché partecipare ad un<br />

forum <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione sulle questioni <strong>di</strong> rilievo. Il Gruppo conduce, inoltre, perio<strong>di</strong>che sessioni <strong>di</strong> formazione rivolte ai<br />

<strong>di</strong>partimenti dell’ingegneria e degli acquisti, al fine <strong>di</strong> accrescere la consapevolezza e la comprensione rispetto alle<br />

problematiche relative a tali sostanze.<br />

norme specifiche. Nei primi, FGA ha avviato l’implementazione<br />

<strong>di</strong> una rete locale – ad esempio in Turchia, dove vi sono 81 centri<br />

<strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>stribuiti in tutto il Paese – oppure ha ottemperato<br />

economicamente agli obblighi relativi al recupero e al riciclaggio<br />

nei termini previsti dalla legge, come nel caso della Croazia. Nel<br />

corso del <strong>2011</strong> FGA ha quin<strong>di</strong> ulteriormente migliorato le attività<br />

per la gestione della propria rete ELV. In Italia è stata condotta<br />

una valutazione dettagliata delle performance qualitative della<br />

rete e al tempo stesso è stato aumentato il numero <strong>di</strong> demolitori<br />

che gestiscono i veicoli del Gruppo, raggiungendo un totale <strong>di</strong><br />

290 operatori (+7% rispetto al 2010).<br />

Anche Chrysler Group si impegna nel riciclo e nel recupero dei<br />

veicoli a fine vita e negli Stati Uniti ha creato, in partnership con<br />

(1) FELIS fornisce, inoltre, al programma 3R Project, i dati grezzi utili per i calcoli<br />

omologativi <strong>di</strong> recuperabilità e riciclabilità.<br />

109<br />

Dimensione<br />

ambientale


110<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Mobilità<br />

ecologica<br />

altre case automobilistiche, la End-of-Life Vehicle Solutions<br />

Corporation (ELVS), con l’obiettivo <strong>di</strong> promuovere iniziative<br />

ambientali in tale ambito. Con circa 9.000 demolitori <strong>di</strong> auto<br />

negli Stati Uniti, ogni anno i veicoli a fine vita producono oltre<br />

14 milioni <strong>di</strong> tonnellate <strong>di</strong> acciaio, che si vanno ad aggiungere<br />

ad altri materiali che possono essere riutilizzati e riciclati<br />

(fonte: www.autoalliance.org).<br />

Inoltre, il Gruppo <strong>Fiat</strong> collabora attivamente all’aggiornamento<br />

dell’International Dismantling Information System (IDIS),<br />

un database sviluppato dall’industria automobilistica che<br />

contiene informazioni relative a componenti e materiali.<br />

Questo database, che si propone <strong>di</strong> ottimizzare le procedure<br />

<strong>di</strong> demolizione gestisce attualmente 1.680 <strong>di</strong>versi modelli e<br />

varianti prodotti da 67 marche automobilistiche. L’accesso al<br />

sistema e il suo utilizzo sono gratuiti per qualsiasi azienda che<br />

tratta veicoli a fine vita. Un ulteriore passo in avanti è stato inoltre<br />

compiuto nelle attività <strong>di</strong> ricerca per il recupero energetico,<br />

a partire dai residui finali <strong>di</strong> frantumazione del veicolo non più<br />

riciclabili, (fluff), e per il riciclaggio dei materiali provenienti<br />

da parti del veicolo a fine vita (es. gli pneumatici).<br />

In questo campo, FGA ha avviato un importante progetto,<br />

presentato nell’ambito del bando efficienza energetica del<br />

programma italiano <strong>di</strong> innovazione Industria 2015, denominato<br />

Target Fluff. Gestito dal Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (CRF) per<br />

conto della <strong>di</strong>visione End-of-Life Vehicle <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>, il progetto<br />

coinvolge tre gruppi industriali che operano da tempo come<br />

imprese <strong>di</strong> frantumazione e prevede la realizzazione <strong>di</strong><br />

innovativi impianti <strong>di</strong> riciclaggio e recupero energetico del fluff<br />

attraverso proce<strong>di</strong>menti ad alta efficienza. Gli esperimenti e la<br />

ricerca (tra cui analisi <strong>di</strong> Life Cycle Assessment - LCA) condotti<br />

dal CRF sulle tecnologie <strong>di</strong> recupero energetico (pirolisi,<br />

pirogassificazione e gassificazione) sono stati completati, e nel<br />

<strong>2011</strong> è stato avviato il primo impianto pilota. Questo progetto<br />

<strong>di</strong> ricerca e sviluppo, in parte finanziato dal Ministero dello<br />

Sviluppo Economico, contribuirà ad aumentare il riciclaggio e<br />

il recupero del fluff, trasformando una significativa quantità <strong>di</strong><br />

rifiuti in materiale riciclato ed energia.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è impegnato, inoltre, nella promozione del riciclo<br />

dei materiali provenienti da veicoli a fine vita, utilizzando tecno-<br />

logie innovative e ricercando nuovi e potenziali mercati <strong>di</strong><br />

sbocco. In Italia, ad esempio, FGA e le associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

coinvolte nella gestione dei veicoli a fine vita svolgono un ruolo<br />

fondamentale nel garantire il riciclaggio degli pneumatici<br />

fuori uso, minimizzando i costi <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> gestione<br />

che sono attualmente finanziati da un contributo ambienta-<br />

le sull’acquisto <strong>di</strong> veicoli nuovi. FGA ha inoltre proseguito le<br />

attività <strong>di</strong> ricerca e sviluppo orientate verso l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

nuovi mercati potenziali per i materiali provenienti dal riciclaggio<br />

degli pneumatici, come già fatto in passato per i paraurti.<br />

Da alcuni anni FGA e il CRF prendono parte a numerosi<br />

progetti, volti a promuovere l’uso del polverino <strong>di</strong> gomma<br />

proveniente da pneumatici fuori uso per la realizzazione <strong>di</strong><br />

asfalti stradali. Il suo utilizzo offre evidenti vantaggi in termini<br />

<strong>di</strong> sicurezza, comfort, resistenza, rumorosità e impatto<br />

ambientale. Per il progetto LIFE+TyRec4Life, che ha ricevuto<br />

un finanziamento da parte dell’Unione europea, saranno<br />

condotti stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Life Cycle Assessment Risk (LCRA) e Life<br />

Cycle Assessment (LCA), finalizzati a garantire la sicurezza<br />

e l’eco-sostenibilità <strong>di</strong> prodotto e processo, verificandone<br />

anche la fattibilità economica.


Applicazioni del Life Cycle Assessment (LCA)<br />

Per molti anni, gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Life Cycle Assessment (LCA)<br />

hanno svolto un ruolo importante a supporto delle scelte<br />

progettuali, consentendo a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) <strong>di</strong><br />

valutare l’impatto ambientale complessivo <strong>di</strong> materie prime,<br />

componenti e specifici processi produttivi. Le analisi LCA<br />

vengono condotte in conformità alle normative internazionali<br />

ISO 14040 e ISO 14044 e tengono conto sia del consumo <strong>di</strong><br />

energia e risorse nelle fasi <strong>di</strong> produzione, uso e riciclo, sia della<br />

produzione <strong>di</strong> rifiuti.<br />

Negli ultimi anni l’analisi LCA è stata, ad esempio, applicata<br />

ai nuovi flui<strong>di</strong> refrigeranti utilizzati per gli impianti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento<br />

dei veicoli e ai nuovi processi <strong>di</strong> verniciatura. Infatti<br />

a causa del suo GWP (Global Warming Potential), che supera<br />

il limite normativo <strong>di</strong> 150, l’uso del fluido refrigerante R134a è<br />

stato vietato, in Europa, per i veicoli <strong>di</strong> nuova omologazione, a<br />

partire dal <strong>2011</strong> (Direttiva 2006/40/CE).<br />

A tale riguardo Chrysler Group e <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

sono state tra le 15 case automobilistiche internazionali che<br />

hanno partecipato ad un programma <strong>di</strong> ricerca quinquennale<br />

condotto dalla Society of Automotive Engineers per la<br />

sperimentazione dell’HFO-1234yf. Il nuovo fluido refrigerante<br />

prescelto ha infatti un GWP inferiore <strong>di</strong> oltre il 99% rispetto<br />

all’R134a, con riferimento al contributo della sola sostanza.<br />

Inoltre è poi proseguita la ricerca nel campo dei materiali<br />

e <strong>di</strong> trattamenti alternativi ai tra<strong>di</strong>zionali processi <strong>di</strong> preverniciatura<br />

delle scocche, con l’obiettivo <strong>di</strong> ridurre i consumi<br />

complessivi e contemporaneamente introdurre sostanze a<br />

basso impatto ambientale nei processi tecnicamente fattibili. Nel<br />

<strong>2011</strong> le attività si sono concentrate principalmente sul processo<br />

<strong>di</strong> cataforesi. Negli ultimi anni FGA ha poi mostrato un crescente<br />

interesse per applicazioni in ambito automotive <strong>di</strong> compositi con<br />

fibre naturali e polimeri biologici (biopolimeri). In particolare,<br />

l’analisi LCA è stata condotta sulle fibre naturali. È stato<br />

completato, infatti, uno stu<strong>di</strong>o per l’adozione <strong>di</strong> un componente<br />

interno in polipropilene riciclato, proveniente da veicoli a fine vita<br />

e contenente fibre naturali, come è già avvenuto per il prototipo<br />

<strong>di</strong> un montante in polipropilene realizzato a partire da paraurti a<br />

fine vita, miscelato con fibra <strong>di</strong> mais.<br />

Nei prossimi anni FGA affiancherà quin<strong>di</strong> valutazioni <strong>di</strong> fattibilità<br />

tecnica e analisi LCA, e manterrà il proprio impegno nella<br />

ricerca e nello sviluppo <strong>di</strong> soluzioni progettuali che utilizzino<br />

materiali <strong>di</strong> origine naturale. Ciò contribuirà a ridurre l’impatto<br />

ambientale <strong>di</strong> materiali e componenti durante il loro ciclo <strong>di</strong> vita.<br />

Nel <strong>2011</strong> è infine stato avviato un sondaggio per valutare<br />

l’utilizzo da parte dei fornitori <strong>di</strong> materiali riciclati e metodologie<br />

<strong>di</strong> analisi LCA. L’obiettivo è <strong>di</strong> coinvolgere i fornitori in progetti<br />

comuni e <strong>di</strong> implementare una banca dati che consenta in<br />

futuro lo sviluppo <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong> eco-design specifico<br />

per l’industria automobilistica.<br />

Approvvigionamento etico delle materie prime<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è consapevole che il problema dell’approvvigionamento <strong>di</strong> materie prime, critiche per questioni<br />

etiche o geopolitiche, sta assumendo crescente importanza.<br />

Le terre rare (o REE), per esempio, sono fondamentali per una vasta gamma <strong>di</strong> tecnologie a basso impatto<br />

ambientale. La loro fornitura è quasi interamente monopolizzata dalla Cina, che detiene attualmente oltre il 90% della<br />

produzione mon<strong>di</strong>ale. Infatti, questo Paese ha una grande influenza sull’approvvigionamento <strong>di</strong> tali minerali da parte<br />

dell’industria, al punto che l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno deciso <strong>di</strong> delineare una strategia <strong>di</strong> intervento.<br />

Inoltre in alcune regioni del mondo, l’estrazione e la ven<strong>di</strong>ta dei cosiddetti minerali <strong>di</strong> conflitto, quali tantalio, stagno,<br />

tungsteno e oro, sono fonte <strong>di</strong> finanziamento per conflitti armati e la loro estrazione viene effettuata in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

abuso dei <strong>di</strong>ritti umani (vedere anche pagina 211).<br />

Al fine quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> promuovere pratiche responsabili per l’approvvigionamento dei minerali, il Gruppo <strong>Fiat</strong> si sta<br />

adoperando per in<strong>di</strong>viduare una metodologia che permetta ai suoi fornitori <strong>di</strong> segnalarne l’origine, nonché i<br />

componenti o i processi in cui vengono utilizzati. Nei prossimi anni saranno inoltre valutate opportunità <strong>di</strong> riciclo,<br />

reimpiego, e/o sostituzione anche per materie prime critiche, utilizzate per la componentistica in ambito automotive.<br />

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Dimensione<br />

ambientale


Fabbriche e processi<br />

non produttivi<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> considera da sempre l’impegno per la salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente come una<br />

componente essenziale del suo percorso verso il futuro. Per questo, è impegnato da molti<br />

anni nella riduzione del suo impatto ambientale e nella conservazione delle risorse naturali.<br />

La gestione ambientale e il miglioramento continuo delle performance non sono frutto <strong>di</strong><br />

iniziative isolate, bensì costituiscono parte integrante della strategia industriale del Gruppo oltre<br />

ad essere fondamentali per il successo e la competitività dell’azienda nel mercato globale.<br />

Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale<br />

In tutte le fabbriche nel mondo, il Sistema <strong>di</strong> Gestione<br />

Ambientale del Gruppo <strong>Fiat</strong> si fonda su metodologie e<br />

processi creati per prevenire e ridurre l’impatto ambientale<br />

delle attività <strong>di</strong> produzione: la <strong>di</strong>minuzione delle<br />

emissioni <strong>di</strong> gas a effetto serra, la gestione e lo smaltimento<br />

dei rifiuti, il risparmio <strong>di</strong> energia, acqua e materie prime<br />

sono alcuni esempi.<br />

L’approccio del Gruppo <strong>Fiat</strong> alla gestione ambientale si concentra<br />

sulla riduzione degli impatti alla fonte. Le conseguenze<br />

sull’ambiente dei prodotti e delle attività dell’azienda sono<br />

valutate preventivamente, monitorate e ridotte, grazie all’impiego<br />

<strong>di</strong> processi <strong>di</strong> progettazione e produzione sostenibili che si<br />

avvalgono <strong>di</strong> metodologie innovative.<br />

Le Linee Guida Ambientali del Gruppo (www.fiatspa.<br />

com/it-it/sustainability/Pages/pubblicazioni.aspx) riflettono<br />

l’impegno per una gestione ambientale responsabile. Tali<br />

linee guida, valide in tutto il mondo, in<strong>di</strong>rizzano verso il corretto<br />

approccio da adottare e forniscono chiare in<strong>di</strong>cazioni<br />

per fissare e aggiornare gli obiettivi ambientali, sviluppare<br />

nuovi prodotti e svolgere le attività quoti<strong>di</strong>ane.<br />

Nell’attuazione delle Linee Guida, il Gruppo non solo agisce<br />

in conformità con tutte le leggi e le normative <strong>di</strong> tutela<br />

dell’ambiente, ma si prefigge <strong>di</strong> migliorare costantemente<br />

le sue performance andando al <strong>di</strong> là dei limiti imposti.<br />

L’obiettivo è contribuire a migliorare la qualità della vita<br />

umana e dell’ambiente, sviluppare consapevolezza ecologica<br />

e promuovere la responsabilità ambientale presso i<br />

<strong>di</strong>pendenti, le concessionarie, i fornitori, i clienti e il pubblico<br />

in generale.<br />

Le spese e gli investimenti per l’ambiente, che nel <strong>2011</strong><br />

hanno ammontato a 137 milioni <strong>di</strong> euro (1) , offrono una prova<br />

tangibile dell’impegno del Gruppo in questo ambito.<br />

(1) Di cui il 63,8% per lo smaltimento dei rifiuti, il trattamento delle emissioni e i costi <strong>di</strong> bonifica e il 36,2% per la prevenzione e la gestione ambientale.<br />

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Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

World Class Manufacturing<br />

Da <strong>di</strong>versi anni Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha iniziato ad adottare il sistema<br />

World Class Manufacturing (WCM). Tale sistema è stato introdotto<br />

in maniera graduale negli stabilimenti del Gruppo. Alla<br />

fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong> erano 106 i siti coinvolti nel programma,<br />

rappresentanti oltre il 97% dei costi <strong>di</strong> trasformazione. Di<br />

questi siti, sette hanno ottenuto il livello <strong>di</strong> performance argento<br />

e 14 il bronzo. Il raggiungimento dei <strong>di</strong>versi livelli (bronzo,<br />

argento, oro e world class) è attestato da au<strong>di</strong>t esterni, svolti da<br />

membri della WCM Association. Tale sistema <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t consente<br />

un continuo confronto interno tra le varie realtà del Gruppo e<br />

promuove uno scambio costruttivo <strong>di</strong> esperienze e soluzioni<br />

applicative tra i membri della WCM Association.<br />

Il WCM, sviluppato grazie alla collaborazione dei principali<br />

esperti europei e giapponesi, è un sistema <strong>di</strong> produzione<br />

strutturato, rigoroso e integrato che riguarda tutti i processi<br />

dello stabilimento: dalla sicurezza all’ambiente, dalla manutenzione<br />

alla logistica e alla qualità. La finalità è migliorare<br />

continuamente le performance. Tutte le attività sono orientate<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> progetti i cui obiettivi sono: zero infortuni,<br />

zero rifiuti, zero guasti e zero giacenze. Questo approccio<br />

si traduce nella creazione <strong>di</strong> valore per il business e nella<br />

maggiore sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti, garantendo la qualità del<br />

prodotto e la massima flessibilità nel rispondere alle esigenze<br />

del mercato. Ciò grazie anche al coinvolgimento e alla<br />

motivazione dei <strong>di</strong>pendenti degli stabilimenti.<br />

Con il WCM la tra<strong>di</strong>zionale contabilizzazione è sostituita dal<br />

pilastro del Cost Deployment, che si configura come un<br />

vero e proprio strumento <strong>di</strong> orientamento per il sistema nel<br />

suo complesso. Basato sull’analisi sistematica delle per<strong>di</strong>te<br />

economiche e degli sprechi e sull’applicazione rigorosa <strong>di</strong><br />

metodologie e strumenti con<strong>di</strong>visi dall’intera organizzazione,<br />

il Cost Deployment permette <strong>di</strong> pianificare i progetti <strong>di</strong><br />

miglioramento tesi a minimizzare o annullare le per<strong>di</strong>te, nel<br />

corretto or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità, e facilitare la ren<strong>di</strong>contazione finale<br />

dei risultati.<br />

Il sistema ruota attorno a <strong>di</strong>eci pilastri tecnici e a <strong>di</strong>eci<br />

pilastri manageriali, per ognuno dei quali sono previsti livelli<br />

incrementali <strong>di</strong> miglioramento, con risultati chiaramente<br />

identificati e misurabili.<br />

Nell’intento <strong>di</strong> partecipare alla lotta contro i cambiamenti<br />

climatici, il sistema WCM recentemente si è focalizzato<br />

sulle tematiche energetiche. Su questo fronte, il Gruppo si<br />

impegna a continuare a rispettare, e persino anticipare, le<br />

nuove normative emergenti e a gestire efficacemente il rischio<br />

connesso ad eventuali futuri aumenti dei costi energetici. Nel<br />

2010 è stato sviluppato uno specifico sub-pilastro Energy<br />

nell’ambito del pilastro Ambiente, al fine <strong>di</strong> incrementare la<br />

capacità <strong>di</strong> identificare e realizzare iniziative intese a ridurre gli<br />

sprechi e migliorare l’efficienza energetica. L’applicazione del<br />

sistema Cost Deployment negli stabilimenti del Gruppo <strong>Fiat</strong> ha<br />

permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le inefficienze nell’utilizzo <strong>di</strong> energia<br />

e <strong>di</strong> avviare circa 1.700 progetti specifici, portando a un<br />

incremento del risparmio energetico rispetto al 2010 dell’80%<br />

circa, pari a un risparmio totale <strong>di</strong> 38 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Nel <strong>2011</strong>, inoltre, sono stati implementati circa 1.900 progetti<br />

mirati a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi e a<br />

limitare nel contempo gli sprechi. Riducendo i consumi, questi<br />

progetti hanno generato un risparmio pari a 50 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Per quanto concerne la gestione e la minimizzazione dei<br />

rischi ambientali e <strong>di</strong> quelli relativi alla sicurezza, il Gruppo<br />

adotta un approccio preventivo e proattivo. In caso <strong>di</strong><br />

incidente il WCM prevede una rigorosa analisi delle cause<br />

che lo hanno generato e l’applicazione delle procedure più<br />

idonee per evitare che possa ripetersi. Inoltre, nell’eventualità


<strong>di</strong> incidente ambientale o calamità naturale (come ad esempio<br />

uragani, inondazioni, terremoti o incen<strong>di</strong>), tutti gli stabilimenti<br />

adottano un piano <strong>di</strong> emergenza finalizzato a contenere<br />

l’impatto ambientale, oltre che a preservare l’integrità delle<br />

strutture, garantendo la continuità delle attività <strong>di</strong> produzione e<br />

limitando, in generale, le implicazioni finanziarie.<br />

Il successo del WCM si fonda sulla partecipazione delle<br />

persone, che sono perio<strong>di</strong>camente coinvolte in percorsi <strong>di</strong><br />

formazione mirati. Tutti i <strong>di</strong>pendenti inoltre sono incoraggiati a<br />

fornire suggerimenti, ciascuno dei quali è valutato nell’ottica <strong>di</strong><br />

una potenziale applicazione. Nel <strong>2011</strong> è stato coinvolto l’80%<br />

dei <strong>di</strong>pendenti degli stabilimenti del Gruppo, che hanno fornito<br />

1,6 milioni <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong> miglioramento dei processi,<br />

equivalenti a una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 12 suggerimenti per ogni <strong>di</strong>pendente.<br />

Un contributo essenziale per estendere i migliori processi a<br />

tutti gli stabilimenti deriva dalla con<strong>di</strong>visione delle migliori<br />

pratiche: nel <strong>2011</strong> circa 2.800 sono state approvate e circa<br />

2.400 <strong>di</strong> queste sono state estese a tutto il Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

L’applicazione delle metodologie e delle linee guida del WCM<br />

è stata allargata anche al <strong>di</strong> là dell’ambito produttivo. Iniziative<br />

analoghe sono state sviluppate, infatti, per i processi logistici,<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> adottare un approccio integrato tra le <strong>di</strong>verse<br />

aree aziendali. È inoltre proseguita la promozione del WCM<br />

presso i fornitori (vedere anche pagina 216).<br />

Organizzazione<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> gestisce la tutela dell’ambiente attraverso<br />

una specifica organizzazione interna. Ogni settore, infatti, è<br />

dotato <strong>di</strong> un <strong>di</strong>partimento responsabile dei temi relativi ad<br />

ambiente, salute e sicurezza (Environment, Health and<br />

Safety - EHS), sia a livello centrale sia a livello <strong>di</strong> stabilimento.<br />

I responsabili EHS <strong>di</strong> settore hanno il compito <strong>di</strong> monitorare<br />

le attività ambientali delle strutture e <strong>di</strong> gestire gli investimenti<br />

de<strong>di</strong>cati a specifici piani <strong>di</strong> azione. Hanno anche la responsabilità<br />

<strong>di</strong> monitorare la legislazione locale e nazionale,<br />

nonché tutte le norme e i regolamenti in materia <strong>di</strong> am-<br />

biente. Inoltre, conducono au<strong>di</strong>t <strong>di</strong> conformità e garantiscono<br />

che il management e i <strong>di</strong>pendenti siano consapevoli del<br />

potenziale impatto sulle proprie attività <strong>di</strong> nuove politiche<br />

emesse o <strong>di</strong> eventuali aggiornamenti.<br />

Il coor<strong>di</strong>namento delle attività del Gruppo avviene attraverso<br />

incontri perio<strong>di</strong>ci, durante i quali i responsabili EHS <strong>di</strong> ciascun<br />

settore <strong>di</strong>scutono i risultati raggiunti, con<strong>di</strong>vidono le migliori<br />

pratiche e illustrano i risultati emersi dal confronto con i principali<br />

concorrenti sui temi <strong>di</strong> maggiore rilevanza, allo scopo <strong>di</strong> definire<br />

nuove azioni. In particolare, viene effettuato un monitoraggio<br />

mensile dell’avanzamento del Piano Ambientale 2010-2014,<br />

che definisce gli obiettivi <strong>di</strong> breve e me<strong>di</strong>o periodo per ciascun<br />

settore, relativamente alle principali <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> intervento<br />

in campo ambientale (ad esempio emissioni atmosferiche,<br />

acqua, bio<strong>di</strong>versità e rifiuti). Una piattaforma informatica<br />

de<strong>di</strong>cata garantisce che i responsabili ambientali ricevano<br />

aggiornamenti continui e si mantengano costantemente in<br />

contatto tra loro. Grazie a questa piattaforma, sono sempre<br />

<strong>di</strong>sponibili non solo i materiali <strong>di</strong> formazione e i documenti<br />

(procedure generali e operative, linee guida, manuali ecc.), ma<br />

anche l’applicativo Standard Aggregation Data (SAD) e gli altri<br />

sistemi utilizzati per la ren<strong>di</strong>contazione dei dati <strong>di</strong> performance<br />

ambientale <strong>di</strong> ogni stabilimento e per il confronto tra fabbriche<br />

dello stesso settore. I <strong>di</strong>versi applicativi saranno sostituiti<br />

nel 2013 da un sistema unico, in conformità con le migliori<br />

pratiche a livello internazionale.<br />

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Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Certificazione dei processi<br />

In conformità con le Linee Guida Ambientali, il Gruppo ritiene<br />

che l’implementazione completa e omogenea del Sistema <strong>di</strong><br />

Gestione Ambientale (SGA), certificato secondo lo standard<br />

internazionale ISO 14001 da soggetti terzi riconosciuti,<br />

rappresenti lo strumento più efficace per ridurre in modo<br />

costante l’impatto dei processi produttivi e raggiungere gli<br />

obiettivi fissati in campo ambientale.<br />

Alla fine del <strong>2011</strong> risultavano certificati ISO 14001 ben 139<br />

stabilimenti del Gruppo, rappresentanti complessivamente<br />

il 97,3% del fatturato industriale. (1) Entro la fine del 2012,<br />

tutti gli stabilimenti operanti nel <strong>2011</strong> nel mondo saranno<br />

certificati ISO 14001.<br />

Nel <strong>2011</strong> sono stati integrati nel Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale<br />

i requisiti relativi alla gestione dell’energia previsti dal nuovo<br />

standard ISO 50001, a riprova dell’impegno del Gruppo nella<br />

riduzione degli impatti ambientali dei processi produttivi,<br />

compresi quelli legati ai cambiamenti climatici. Sempre nel<br />

<strong>2011</strong>, hanno ottenuto la certificazione sei stabilimenti ad<br />

alto fabbisogno energetico (rappresentanti complessivamente<br />

il 5,5% del consumo totale del Gruppo). Entro il 2014 tutti i<br />

principali stabilimenti del Gruppo, rappresentanti più del 90%<br />

del consumo energetico totale, saranno certificati ISO 50001.<br />

Formazione<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> crede che il vero motore verso il continuo miglio-<br />

ramento risieda nelle competenze e nella motivazione dei<br />

suoi <strong>di</strong>pendenti. Per questa ragione, si avvale <strong>di</strong> vari meto<strong>di</strong><br />

intesi a <strong>di</strong>ffondere e promuovere la conoscenza e la consapevolezza<br />

relative alle tematiche ambientali, nonché<br />

a incoraggiare la pianificazione <strong>di</strong> azioni e progetti<br />

<strong>di</strong> miglioramento a tutti i livelli. Nel <strong>2011</strong> sono proseguiti i<br />

corsi <strong>di</strong> formazione rivolti al personale specializzato coinvolto<br />

nel Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale, che sono stati erogati<br />

con il supporto <strong>di</strong> piattaforme web e <strong>di</strong> seminari gestiti da<br />

professionisti. A testimonianza del grande impegno profuso da<br />

parte dell’azienda, nel <strong>2011</strong> sono state erogate circa 106.800<br />

ore <strong>di</strong> formazione sull’ambiente, per un totale <strong>di</strong> 44.500 persone<br />

coinvolte. L’attività si è focalizzata sulla prevenzione,<br />

sulla gestione degli aspetti ambientali, sul Sistema <strong>di</strong> Gestione<br />

Ambientale e sui Sistemi <strong>di</strong> Gestione Energetica, in conformità<br />

rispettivamente con gli standard ISO 14001 e ISO 50001.<br />

(1) Per fatturato industriale si intendono i ricavi riconducibili all’attività degli stabilimenti <strong>di</strong>rettamente controllati dal Gruppo.<br />

Inoltre, sono stati erogati corsi <strong>di</strong> formazione specifici al fine<br />

<strong>di</strong> promuovere tra i <strong>di</strong>pendenti la consapevolezza dell’impatto<br />

delle loro attività sull’ambiente.<br />

Esistono, inoltre, i portali intranet per i <strong>di</strong>pendenti, de<strong>di</strong>cati a<br />

tematiche quali ambiente, salute e sicurezza, e la newsletter<br />

trimestrale Envision, che hanno l’obiettivo <strong>di</strong> fornire informazioni<br />

su politiche, procedure, responsabilità organizzative,<br />

pubblicazioni, migliori pratiche, normative e requisiti aziendali.<br />

I portali offrono, inoltre, la possibilità <strong>di</strong> collegarsi a siti internet<br />

esterni, utili per il reperimento <strong>di</strong> informazioni referenziate, alle<br />

applicazioni necessarie per la gestione dei KPI ambientali e ai<br />

corsi <strong>di</strong> formazione online.<br />

Con<strong>di</strong>visione delle migliori pratiche<br />

Dal 1994 Chrysler Group premia internamente<br />

l’efficienza nell’ambito della tutela ambientale,<br />

attraverso il programma Environmental Leadership<br />

Award (ELA). Quest’ultimo riconosce e valorizza<br />

l’eccellenza nella gestione delle pratiche che<br />

contribuiscono a miglioramenti sul luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

e sull’ambiente in generale. Nel <strong>2011</strong>, su oltre<br />

40 progetti can<strong>di</strong>dati per le aree produzione,<br />

ingegneria, acquisti, parts & services, logistica e<br />

concessionarie, <strong>di</strong>eci si sono aggiu<strong>di</strong>cati il premio.<br />

Lo scopo principale <strong>di</strong> ELA è quello <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />

le esperienze, le migliori tecnologie e le idee<br />

innovative con tutti i siti <strong>di</strong> Chrysler Group nel<br />

mondo, nonché con i principali fornitori e le<br />

comunità locali.


Sistemi <strong>di</strong> monitoraggio<br />

e performance ambientali<br />

Grazie al monitoraggio della performance ambientale, condotto<br />

attraverso specifici in<strong>di</strong>catori tecnici, il Gruppo misura<br />

i benefici e il grado <strong>di</strong> efficacia delle iniziative realizzate,<br />

pianifica attività <strong>di</strong> miglioramento e stabilisce nuovi obiettivi<br />

sempre più ambiziosi.<br />

Con l’ausilio del sistema Standard Aggregation Data (1) , è pro-<br />

seguito il monitoraggio della performance ambientale e del<br />

rispetto degli impegni previsti dal Piano Ambientale, oltre al<br />

confronto dei livelli <strong>di</strong> prestazione dei vari siti produttivi del<br />

Gruppo e dei concorrenti. Nel 2013, gli applicativi esistenti saranno<br />

sostituiti da un nuovo software più versatile, che mette a<br />

<strong>di</strong>sposizione ulteriori funzioni innovative per la gestione dei dati.<br />

Coerentemente con il 2010, il <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> <strong>di</strong><br />

quest’anno presenta, in aggiunta ai valori assoluti <strong>di</strong>rettamente<br />

correlati ai volumi <strong>di</strong> produzione, in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance<br />

ambientale normalizzati, che hanno l’obiettivo <strong>di</strong> assicurare<br />

la confrontabilità dei dati <strong>di</strong> anno in anno e <strong>di</strong> permettere la<br />

valutazione dei trend. A causa della varietà delle linee <strong>di</strong> pro-<br />

(1) Per la raccolta dei dati, Chrysler impiega applicativi simili. Nel 2013, tutto il Gruppo adotterà un applicativo unico.<br />

dotto presenti in azienda (veicoli, motori, componenti ecc.),<br />

non è possibile presentare dati normalizzati a livello <strong>di</strong><br />

Gruppo. Inoltre, in alcuni settori (per esempio Teksid e <strong>Fiat</strong><br />

Powertrain) le <strong>di</strong>verse linee esigono l’adozione <strong>di</strong> parametri <strong>di</strong><br />

normalizzazione <strong>di</strong>versificati.<br />

In conseguenza <strong>di</strong> ciò, nel presente <strong>Bilancio</strong> sono illustrati<br />

i dati normalizzati per <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Chrysler,<br />

mentre una descrizione completa delle performance e<br />

degli obiettivi <strong>di</strong> ciascun settore è <strong>di</strong>sponibile nella sezione<br />

sostenibilità del sito www.fiatspa.com.<br />

I dati relativi a Chrysler Group sono <strong>di</strong>sponibili a partire dal<br />

2010. Di conseguenza, per garantire uniformità nel perimetro<br />

<strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione i dati del Gruppo <strong>Fiat</strong> relativi all’anno 2010<br />

sono stati aggiornati includendo quelli <strong>di</strong> Chrysler Group. Con<br />

lo stesso obiettivo, i dati relativi agli anni 2010 e 2009 non<br />

includono quelli dei settori confluiti in <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

Per coerenza con il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles,<br />

infine, il termine “Chrysler” si riferisce alle strutture <strong>di</strong> stampaggio<br />

e carrozzeria <strong>di</strong> Chrysler Group, mentre le altre<br />

strutture (motopropulsori, fonderia ecc.) sono incluse nella<br />

voce “altri Chrysler”.<br />

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ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Composti Organici Volatili (COV)<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è da sempre impegnato nella riduzione dei<br />

COV emessi in atmosfera dagli impianti <strong>di</strong> verniciatura degli<br />

stabilimenti. Il Gruppo ha ridotto le emissioni da una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

circa 79,3 g/m 2 nel 2004 a circa 30,1 g/m 2 del <strong>2011</strong> (-62%).<br />

In quest’ultimo anno, in particolare, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

ha ridotto le emissioni <strong>di</strong> COV fino a un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

43 g/m 2 a livello globale (-34,2% rispetto al 2007) e <strong>di</strong><br />

26 g/m 2 in Europa (-48% rispetto al 2007). I continui miglioramenti<br />

nelle pratiche <strong>di</strong> gestione ambientale e l’introduzione<br />

<strong>di</strong> impianti ad alta efficienza, volti a ottimizzare l’uso <strong>di</strong><br />

prodotti <strong>di</strong> verniciatura, hanno fornito un contributo decisivo<br />

ai fini del conseguimento <strong>di</strong> tali risultati.<br />

Negli ultimi vent’anni, Chrysler Group si è affermato come<br />

industria americana leader nella riduzione dei COV, in<br />

buona parte grazie all’innovazione nell’applicazione dei<br />

prodotti vernicianti e nei materiali utilizzati. I miglioramenti<br />

nell’applicazione delle fasi <strong>di</strong> “fondo” e “smalto” hanno<br />

portato a risultati robusti e durevoli e a una sostanziale<br />

riduzione dell’impatto ambientale. Nel <strong>2011</strong> le emissioni <strong>di</strong><br />

COV prodotte dagli stabilimenti Chrysler nel mondo sono<br />

<strong>di</strong>minuite del 3,1% rispetto al 2010, fino a raggiungere un<br />

valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 18,9 g/m 2 .<br />

Per ulteriori dettagli vedere pagina 245.<br />

Emissioni <strong>di</strong> Composti Organici Volatili<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (g/m 2 )<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Emissioni me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> COV 30,1 32,4 44,1<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo (g/m 2 )<br />

65,4<br />

47,1<br />

2007 2008<br />

44,3<br />

2009<br />

43,4<br />

2010<br />

43,0 obiettivo 2014<br />

39,9<br />

(-10% vs 2009)<br />

<strong>2011</strong><br />

Chrysler (4) mondo (g/m 2 )<br />

19,5<br />

18,9<br />

2010 <strong>2011</strong><br />

obiettivo 2014<br />

mantenere<br />

i livelli del 2010<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) L’in<strong>di</strong>cazione “Chrysler” include le strutture <strong>di</strong> stampaggio e carrozzeria <strong>di</strong> Chrysler Group, per coerenza con l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.


Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto e zolfo (NOx e SOx) e polveri<br />

Le emissioni complessive <strong>di</strong> NOx, SOx e polveri, prodotte<br />

negli stabilimenti con impianti <strong>di</strong> generazione <strong>di</strong> energia <strong>di</strong><br />

proprietà dell’Azienda sono rimaste stabili nel <strong>2011</strong> o sono<br />

leggermente aumentate, come conseguenza <strong>di</strong>retta della<br />

maggior quantità <strong>di</strong> energia prodotta (1) . Per altri dettagli<br />

vedere pagina 245.<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> NOx, SOx e polveri<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> (t)<br />

<strong>2011</strong> (2) 2010 (3) 2009 (4)<br />

Stabilimenti 150 148 113<br />

NOx 1.307 1.327 675<br />

SOx 176 140 82<br />

Polveri 66 63 12<br />

Apparecchiature contenenti<br />

Ozone Depleting Substances (ODS)<br />

Le ODS sono sostanze potenzialmente dannose per lo strato<br />

<strong>di</strong> ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti. Alcune<br />

delle apparecchiature utilizzate per il raffreddamento, il con<strong>di</strong>zionamento<br />

e la climatizzazione contengono ODS. Per<br />

questo motivo, il Gruppo <strong>Fiat</strong> monitora costantemente tali<br />

apparecchiature e il loro utilizzo, al fine <strong>di</strong> evitarne il rilascio,<br />

anche accidentale. Nel corso del <strong>2011</strong> non si sono registrati<br />

casi <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong> tali sostanze.<br />

Inoltre, a seguito del censimento delle apparecchiature<br />

e degli impianti contenenti ODS, nell’anno 2010 è stato<br />

definito un piano d’azione e <strong>di</strong> intervento mirato alla loro<br />

sostituzione entro il 2014 in tutti gli stabilimenti nel mondo,<br />

ad eccezione <strong>di</strong> Chrysler Group, che invece si impegna a<br />

eliminare gli ODS mano a mano che tali apparecchiature<br />

saranno rimpiazzate. Queste sostanze nocive verranno<br />

sostituite da gas a minore impatto ambientale e/o da<br />

sostanze alternative. Nel <strong>2011</strong> la quantità <strong>di</strong> ODS presente<br />

nelle apparecchiature è <strong>di</strong>minuita del 3,2% negli stabilimenti<br />

del Gruppo nel mondo (5) .<br />

Per ulteriori dettagli vedere pagina 245.<br />

Gestione delle acque<br />

L’accessibilità alle risorse idriche costituisce un aspetto <strong>di</strong><br />

assoluta importanza per lo sviluppo socioeconomico e per il<br />

mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi. Proprio a causa<br />

del crescente fabbisogno <strong>di</strong> acqua, legato all’aumento della<br />

popolazione e allo sviluppo, la scarsità <strong>di</strong> questa risorsa è oggi<br />

uno dei problemi più urgenti che i governi, il settore impren<strong>di</strong>toriale<br />

e le persone devono affrontare in molte parti del mondo e<br />

rappresenta un rischio per la red<strong>di</strong>tività <strong>di</strong> molte aziende.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è consapevole che fronteggiare questi problemi<br />

richiede azioni mirate a ridurre il consumo idrico complessivo e<br />

ad assicurare un elevato livello qualitativo delle acque scaricate.<br />

Nel <strong>2011</strong> sono state stilate e <strong>di</strong>stribuite in tutte le aziende del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> (esclusa Chrysler) le Linee Guida per la Gestione<br />

delle Acque. Queste Linee Guida contengono informazioni<br />

relative al risparmio dell’acqua, in accordo con l’impegno<br />

dell’azienda a tutelare i <strong>di</strong>ritti delle generazioni future. Nello<br />

specifico, esse stabiliscono norme per una gestione sostenibile<br />

dell’intero ciclo idrico e definiscono le tecnologie e le azioni<br />

da adottare al fine <strong>di</strong> massimizzare il ricircolo e il riutilizzo delle<br />

acque e ridurre al minimo lo scarico <strong>di</strong> agenti inquinanti.<br />

(1) Le emissioni sono stimate sulla base dei consumi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia.<br />

(2) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(3) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(4) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(5) I dati relativi a Chrysler Group non sono stati rilevati e <strong>di</strong> conseguenza non sono inclusi in questa statistica.<br />

119<br />

Dimensione<br />

ambientale


120<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Fonti idriche significativamente interessate (1) da prelievi o scarichi idrici dagli stabilimenti<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Fonte idrica<br />

interessata<br />

(nome e portata<br />

Settore e stabilimento in m3 Bacino<br />

a elevato<br />

Bacino valore <strong>di</strong><br />

/anno) Utilizzo<br />

protetto bio<strong>di</strong>versità<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Tychy (Polonia)<br />

Teksid<br />

Carmagnola (Italia)<br />

Fiume Korzenica<br />

54.000<br />

Gora del Naviglio<br />

3,5 milioni<br />

Prelievo per<br />

processo<br />

tecnologico<br />

Scarico<br />

industriale<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> realizza perio<strong>di</strong>camente mappature della <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> risorse idriche nel mondo, mettendo in correlazione<br />

tale quantità <strong>di</strong> acqua con i consumi nelle <strong>di</strong>verse zone geografiche<br />

e confrontandole successivamente con le aree in cui<br />

il Gruppo è presente. L’analisi ha in<strong>di</strong>viduato 13 stabilimenti<br />

collocati in aree nelle quali l’acqua è considerata una risorsa<br />

limitata (3) . Di conseguenza, questi stabilimenti hanno adottato<br />

misure specifiche volte a incrementare il riutilizzo e il ricircolo<br />

dell’acqua. Nel 2012 saranno condotte ulteriori attività <strong>di</strong><br />

valutazione del rischio legato alla scarsità <strong>di</strong> risorse idriche<br />

in tutti gli stabilimenti situati in luoghi particolarmente critici da<br />

questo punto <strong>di</strong> vista.<br />

Prelievi e scarichi idrici<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (migliaia <strong>di</strong> m 3 )<br />

<strong>2011</strong> (5) 2010 (6) 2009 (7)<br />

Stabilimenti 150 148 113<br />

Prelievi<br />

Pozzi 8.287 10.113 9.571<br />

Acquedotti 20.225 22.838 15.512<br />

Acque superficiali 1.250 1.144 918<br />

Altro 100 103 313<br />

Totale prelievi 29.862 34.198 26.314<br />

Scarichi<br />

Acque superficiali 4.888 3.739 6.147<br />

Pubblica fognatura 11.368 13.042 8.642<br />

Altri recettori 2.583 3.900 3.823<br />

Totale scarichi 18.839 20.681 18.612<br />

Acqua<br />

prelevata (2)<br />

no no sì 10,6%<br />

no no no 57%<br />

Acque reflue (2)<br />

(% della portata<br />

del corpo ricettore)<br />

(1) Le fonti idriche si intendono significativamente interessate da prelievi e/o da scarichi idrici se sono bacini protetti o a elevata bio<strong>di</strong>versità, oppure se sono interessate da<br />

prelievi e/o scarichi idrici in misura superiore al 5% della portata me<strong>di</strong>a annua del corpo idrico. Sono state prese in considerazione solo le acque superficiali.<br />

(2) Corrispondente a più del 5% della portata me<strong>di</strong>a annua.<br />

(3) Disponibilità idrica < 1.700 m 3 /(persona per anno). Fonte: Sistema <strong>di</strong> informazione globale della FAO.<br />

(4) I dati relativi a Chrysler Group non sono stati rilevati e, <strong>di</strong> conseguenza, non sono inclusi in questa statistica.<br />

(5) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(6) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(7) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.


Attraverso attività <strong>di</strong> miglioramento della gestione del ciclo<br />

dell’acqua e <strong>di</strong> promozione del suo riutilizzo nei processi<br />

industriali, nel <strong>2011</strong> il Gruppo ha ridotto i propri consumi complessivi<br />

<strong>di</strong> acqua del 12,7% rispetto al 2010 (da 34,2 a 29,9<br />

milioni <strong>di</strong> m 3 ) e la percentuale <strong>di</strong> riutilizzo nei cicli produttivi degli<br />

stabilimenti del Gruppo nel mondo è stata pari al 95,6% (4) .<br />

Nel <strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha ridotto i propri<br />

consumi <strong>di</strong> acqua per veicolo prodotto <strong>di</strong> un ulteriore 15,9%<br />

rispetto al 2010 (con una riduzione del 38,1% rispetto al<br />

Prelievi idrici<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo (m 3 per veicolo prodotto)<br />

7,29<br />

6,83<br />

6,47<br />

2006 2007 2008<br />

5,84<br />

2009<br />

5,36<br />

2010<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricircolo delle acque<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo escluso Chrysler Group (milioni <strong>di</strong> m 3 )<br />

4,51<br />

<strong>2011</strong><br />

<strong>2011</strong> 2010 (3) 2009 (3)<br />

Fabbisogno idrico totale 476,4 374,0 280,9<br />

<strong>di</strong> cui riciclato 455,6 349,1 254,6<br />

<strong>di</strong> cui prelievo idrico 20,8 24,9 26,3<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricircolo delle acque (%) 95,6 93,3 90,6<br />

Un’area <strong>di</strong> attività su cui Chrysler Group si è concentrato nel<br />

<strong>2011</strong> è quella del recupero e riutilizzo dell’acqua piovana. A<br />

causa della crescente scarsità <strong>di</strong> acqua e del conseguente<br />

aumento del costo della stessa e dei servizi per la gestione<br />

delle acque reflue, il recupero dell’acqua piovana sta <strong>di</strong>ventando<br />

sempre più strategico da un punto <strong>di</strong> vista ambientale<br />

ed economico. Lo stabilimento <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> motori <strong>di</strong><br />

Dundee, nel Michigan, ha introdotto un sistema innovativo<br />

per raccogliere l’acqua piovana e miscelarla con quella<br />

acquistata, in modo da ridurre l’utilizzo delle risorse idriche<br />

comunali. L’acqua piovana accumulata durante l’anno è riuti-<br />

2006), mentre Chrysler ha raggiunto una riduzione del 20%<br />

rispetto all’anno passato.<br />

Per l’anno 2014, FGA si impegna a ottenere una <strong>di</strong>minuzione<br />

complessiva del 25% rispetto al 2009 (corrispondente a<br />

-40% in confronto al 2006), mentre Chrysler ridurrà i consumi<br />

del 20% entro il 2014 rispetto ai livelli del 2010.<br />

FGA ha inoltre migliorato l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricircolo delle acque (1)<br />

passando dal 94,6% registrato nel 2009 al 97,4% del <strong>2011</strong>.<br />

Per ulteriori dettagli vedere le pagine 240-241.<br />

obiettivo 2014<br />

4,38<br />

(-25% vs 2009)<br />

Chrysler (2) mondo (m 3 per veicolo prodotto)<br />

lizzata come liquido <strong>di</strong> raffreddamento nei i processi produttivi.<br />

Per quanto concerne la qualità delle acque scaricate dagli<br />

stabilimenti del Gruppo nel mondo, è stata mantenuta una<br />

stretta conformità alle vigenti normative. In particolare, le<br />

analisi effettuate sull’acqua scaricata dagli stabilimenti FGA<br />

nel mondo hanno mostrato che i livelli <strong>di</strong> domanda chimica<br />

<strong>di</strong> ossigeno (COD) sono inferiori almeno dell’89% rispetto<br />

agli standard previsti dalle normative locali, mentre i livelli <strong>di</strong><br />

domanda biochimica <strong>di</strong> ossigeno (BOD) e soli<strong>di</strong> sospesi totali<br />

(TSS) sono al <strong>di</strong> sotto dei limiti previsti, rispettivamente, almeno<br />

del 68% e del 55%. Per la prima volta, in questo <strong>Bilancio</strong> sono<br />

pubblicati i parametri <strong>di</strong> riferimento per la qualità dell’acqua<br />

(vedere pagina 241).<br />

Nel 2012 saranno pubblicati per tutti i settori del Gruppo ulteriori<br />

parametri <strong>di</strong> fondamentale importanza nei processi produttivi<br />

– come ad esempio lo scarico <strong>di</strong> metalli pesanti nelle acque –<br />

in modo da assicurare una visione globale dell’impatto del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> sulla qualità dell’acqua. Nel <strong>2011</strong> il Gruppo non ha<br />

registrato casi <strong>di</strong> sversamenti significativi nel mondo.<br />

(1) Per in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricircolo si intende il rapporto tra il ricircolo totale <strong>di</strong> acqua nel processo produttivo e il relativo fabbisogno idrico.<br />

(2) L’in<strong>di</strong>cazione “Chrysler” include le strutture <strong>di</strong> stampaggio e carrozzeria <strong>di</strong> Chrysler Group, per coerenza con l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

4,53<br />

2010<br />

3,62<br />

<strong>2011</strong><br />

obiettivo 2014<br />

3,62<br />

(-20% vs 2010)<br />

121<br />

Dimensione<br />

ambientale


122<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Gestione dei rifiuti<br />

La riduzione dei rifiuti generati e l’aumento <strong>di</strong> quelli recuperati<br />

o riutilizzati rappresenta un impegno <strong>di</strong> primaria importanza<br />

per il Gruppo <strong>Fiat</strong>. Infatti, l’azienda ottimizza l’uso dei materiali,<br />

minimizzando la produzione <strong>di</strong> rifiuti e si adopera affinché<br />

ciò che non può essere riutilizzato sia riciclato. Quando i<br />

rifiuti generati non possono essere né riciclati né riutilizzati, lo<br />

smaltimento avviene utilizzando prioritariamente modalità a<br />

ridotto impatto ambientale (termovalorizzazione o trattamento,<br />

con invio a <strong>di</strong>scarica solo come ultima scelta).<br />

In accordo con le legislazioni in vigore in ogni Paese, inoltre, il<br />

Gruppo tiene sotto controllo la quantità <strong>di</strong> rifiuti definiti pericolosi,<br />

generati durante i processi produttivi. Particolare importanza è<br />

de<strong>di</strong>cata alla riduzione <strong>di</strong> tali rifiuti, poiché meno adatti per loro<br />

natura ad essere recuperati. Nel 2012 saranno redatte e <strong>di</strong>ffuse<br />

specifiche linee guida relative alla gestione dei rifiuti.<br />

Il Piano Ambientale 2010-2014 ha definito ambiziosi obiettivi<br />

<strong>di</strong> riduzione dei rifiuti generati dagli stabilimenti, con particolare<br />

attenzione alla quantità complessiva <strong>di</strong> rifiuti generati, ai rifiuti<br />

speciali pericolosi e alla percentuale dei rifiuti recuperati e<br />

<strong>di</strong> quelli inviati a <strong>di</strong>scarica. I traguar<strong>di</strong> specifici fissati per<br />

ciascun settore sono consultabili sul sito www.fiatspa.com,<br />

nella sezione sostenibilità. Nel <strong>2011</strong> la crescita dei volumi <strong>di</strong><br />

produzione <strong>di</strong> alcuni settori ha determinato un corrispondente<br />

aumento del totale dei rifiuti generati; ciononostante, l’adozione<br />

<strong>di</strong> appropriate e consolidate pratiche <strong>di</strong> gestione ambientale<br />

ha portato a una riduzione dei rifiuti speciali <strong>di</strong> circa il 18%.<br />

Nel <strong>2011</strong>, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha registrato una<br />

Rifiuti generati per unità <strong>di</strong> produzione<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo (kg per veicolo prodotto)<br />

229,2<br />

7,5<br />

221,7<br />

2008<br />

199,1<br />

7,6<br />

191,5<br />

2009<br />

208,9<br />

10,2<br />

198,7<br />

2010<br />

196,3<br />

6,9<br />

189,4<br />

<strong>2011</strong><br />

Rifiuti<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (t)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Stabilimenti 150 148 113<br />

Rifiuti generati<br />

Rifiuti speciali non pericolosi 1.804.698 1.650.257 1.007.897<br />

Rifiuti speciali pericolosi 50.614 61.754 50.161<br />

Totale rifiuti generati 1.855.312 1.712.011 1.058.058<br />

<strong>di</strong> cui da imballaggi 97.099 90.982 62.594<br />

Rifiuti smaltiti<br />

Termovalorizzazione 23.336 21.609 18.110<br />

Trattamento 37.489 43.936 46.926<br />

Discarica 547.056 515.434 332.860<br />

Totale rifiuti smaltiti 607.881 580.979 397.896<br />

Rifiuti recuperati<br />

Totale rifiuti recuperati 1.247.431 1.131.032 660.162<br />

rifiuti recuperati 67,2% 66,1% 62,4%<br />

rifiuti a <strong>di</strong>scarica 29,5% 30,1% 31,5%<br />

<strong>di</strong>minuzione nei rifiuti complessivi generati per veicolo prodotto<br />

del 6% rispetto al 2010 (da 208,9 a 196,3 kg per veicolo<br />

prodotto) e una <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> rifiuti speciali pericolosi per veicolo<br />

prodotto del 32,4% (da 10,2 a 6,9 kg per veicolo prodotto).<br />

I rifiuti complessivi generati per veicolo prodotto negli stabilimenti<br />

Chrysler nel mondo sono rimasti pressoché stabili<br />

rispetto al 2010, mentre si è registrata una riduzione dei rifiuti<br />

speciali pericolosi per veicolo prodotto del 39,3% (da 2,8 a<br />

1,7 kg/veicolo prodotto).<br />

obiettivo 2014<br />

rifiuti per veicolo<br />

187,2<br />

(-6% vs 2009)<br />

rifiuti pericolosi<br />

per veicolo<br />

6,8<br />

(-10% vs 2009)<br />

Chrysler (4) mondo (kg per veicolo prodotto)<br />

obiettivo 2014<br />

rifiuti per veicolo<br />

185,7<br />

(-15% vs 2010)<br />

mantenere<br />

rifiuti pericolosi<br />

per veicolo<br />

ai livelli del 2010<br />

pericolosi non pericolosi<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) L’in<strong>di</strong>cazione “Chrysler” include le strutture <strong>di</strong> stampaggio e carrozzeria <strong>di</strong> Chrysler Group, per coerenza con l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

218,5<br />

2,8<br />

215,7<br />

2010<br />

219,9<br />

1,7<br />

218,2<br />

<strong>2011</strong>


Nel <strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha drasticamente ridotto<br />

la percentuale <strong>di</strong> rifiuti inviati a <strong>di</strong>scarica allo 0,2% (rispetto<br />

a una me<strong>di</strong>a del Gruppo <strong>Fiat</strong> del 29,5%) e ha aumentato la<br />

percentuale <strong>di</strong> rifiuti recuperati al 95,3% (rispetto a una me<strong>di</strong>a<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> del 67,2%).<br />

Anche Chrysler ha ridotto la percentuale <strong>di</strong> rifiuti inviati a<br />

<strong>di</strong>scarica (pari al 3,1%) e ha aumentato la percentuale <strong>di</strong><br />

recupero fino al 95,9%.<br />

In riferimento alla Convenzione <strong>di</strong> Basilea, 105 tonnellate <strong>di</strong><br />

rifiuti speciali pericolosi sono state esportate dal Canada agli<br />

Stati Uniti per essere riciclate (solventi esausti), corrispondenti<br />

al 2% <strong>di</strong> tutti i rifiuti speciali pericolosi generati da Chrysler<br />

Group. Per ulteriori dettagli vedere pagina 239.<br />

Percentuale <strong>di</strong> recupero rifiuti<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo<br />

90,5% 90,3% 90,4%<br />

Rifiuti a <strong>di</strong>scarica<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo<br />

4,5% 4,4% 4,4%<br />

Chrysler (1) mondo<br />

obiettivo 2012<br />

95,3% 94,9% 95,9%<br />

95%<br />

2008 2009 2010 <strong>2011</strong> 2010 <strong>2011</strong><br />

Chrysler (1) mondo<br />

0,2% obiettivo 2014<br />

0%<br />

2008 2009 2010 <strong>2011</strong> 2010 <strong>2011</strong><br />

(1) L’in<strong>di</strong>cazione “Chrysler” include le strutture <strong>di</strong> stampaggio e carrozzeria del Chrysler Group, per coerenza con l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

4,4%<br />

3,1%<br />

obiettivo 2014<br />

95%<br />

obiettivo 2014<br />

mantenere<br />

i livelli 2010<br />

123<br />

Dimensione<br />

ambientale


124<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Metodologia 5R per la gestione rifiuti<br />

Al fine <strong>di</strong> ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti generati, <strong>Fiat</strong> Powertrain si avvale della metodologia 5R, che si basa<br />

sulla ridefinizione dei processi produttivi per evitare la produzione <strong>di</strong> rifiuti.<br />

La metodologia 5R si basa su cinque pilastri:<br />

Riprogettazione dei processi e dei prodotti allo scopo <strong>di</strong> eliminare tutti i materiali non necessari, evitando così<br />

la generazione <strong>di</strong> rifiuti. Ove ciò non sia possibile, si applica la gerarchia seguente:<br />

Riduzione dei rifiuti generati<br />

Riutilizzo dei rifiuti, in<strong>di</strong>viduandone una nuova applicazione all’interno del ciclo <strong>di</strong> produzione<br />

Riciclaggio dei rifiuti generati<br />

Recupero dei rifiuti per i quali non è applicabile alcuno dei meto<strong>di</strong> precedenti e loro invio al trattamento finale<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain ha condotto un’efficace attività <strong>di</strong> riduzione dei rifiuti oleosi, incluse le emulsioni, con una<br />

<strong>di</strong>minuzione dei rifiuti speciali pericolosi per unità <strong>di</strong> produzione del 39,4% (da 3,3 kg per unità nel 2009 a 2 kg<br />

per unità nel <strong>2011</strong>).<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain si è impegnata a ridurre entro il 2014 il totale <strong>di</strong> rifiuti pericolosi del 30% rispetto al 2009.<br />

Apparecchiature contenenti PCB e PCT<br />

Alcune attrezzature elettriche (per esempio i trasformatori)<br />

usano liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong> raffreddamento contenenti Policlorobifenili<br />

(PCB) e Policlorotrifenili (PCT). Queste sostanze sono<br />

classificate come pericolose e sono soggette a restrizioni<br />

<strong>di</strong> uso, produzione e immissione sul mercato, con alcune<br />

<strong>di</strong>fferenze tra i vari Paesi. Da molti anni, in anticipo rispetto alle<br />

scadenze normative, il Gruppo <strong>Fiat</strong> lavora per una progressiva<br />

eliminazione <strong>di</strong> tali sostanze. Nel <strong>2011</strong>, come risultato delle<br />

azioni intraprese, i PCB e i PCT non sono più presenti negli<br />

stabilimenti del Gruppo.<br />

Rumore esterno<br />

Nel <strong>2011</strong> il Gruppo ha completato la mappatura delle aree per<br />

le quali la riduzione del livello del rumore esterno prodotto dalle<br />

fabbriche ha un’importanza maggiore, a causa del potenziale<br />

impatto negativo sulle aree circostanti. Sono state quin<strong>di</strong> definite<br />

le linee guida per progettare/acquistare nuovi macchinari e<br />

attrezzature e per costruire e<strong>di</strong>fici con livelli <strong>di</strong> rumore ridotti.<br />

Tali linee guida fanno riferimento alla legislazione e agli standard<br />

tecnici italiani, focalizzati sulla prevenzione dei problemi causati<br />

dal rumore emesso nell’ambiente esterno. La loro adozione<br />

garantisce la progressiva riduzione dei livelli <strong>di</strong> rumore attualmente<br />

emesso dagli stabilimenti, sebbene già oggi questi siano<br />

decisamente al <strong>di</strong> sotto dei limiti stabiliti dai regolamenti locali.


Salvaguar<strong>di</strong>a della bio<strong>di</strong>versità<br />

La bio<strong>di</strong>versità rappresenta un importante tema <strong>di</strong> interesse<br />

globale e il Gruppo <strong>Fiat</strong> è consapevole del ruolo fondamentale<br />

svolto da ciascuna specie vivente, anche dalla più piccola.<br />

Il Gruppo contribuisce, perciò, a preservare la varietà delle<br />

forme <strong>di</strong> vita sulla terra e la <strong>di</strong>versità biologica me<strong>di</strong>ante<br />

l’adozione <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> sviluppo sostenibile.<br />

Durante il 2010 – proclamato Anno Internazionale della<br />

Bio<strong>di</strong>versità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite –<br />

il Gruppo, in collaborazione con il Dipartimento <strong>di</strong> Biologia<br />

Animale e dell’Uomo dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino,<br />

ha definito uno specifico <strong>Fiat</strong> Bio<strong>di</strong>versity Value Index,<br />

corredato dalle linee guida per la sua applicazione nel<br />

Gruppo. L’in<strong>di</strong>ce valuta lo stato della bio<strong>di</strong>versità e dei fattori<br />

che la influenzano nelle aree circostanti gli stabilimenti,<br />

al fine <strong>di</strong> identificare e assegnare la dovuta priorità agli<br />

interventi eventualmente necessari per proteggere e/o riqualificare<br />

l’ambiente.<br />

La metodologia <strong>di</strong> analisi utilizzata consente <strong>di</strong> giungere<br />

alla definizione <strong>di</strong> due parametri. Il primo riassume il livello<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versità biologica rilevato sul territorio circostante ed<br />

è misurato tramite l’analisi e la valutazione <strong>di</strong> specifici<br />

in<strong>di</strong>catori caratteristici degli ecosistemi acquatici e terrestri.<br />

Tali in<strong>di</strong>catori sono stati sviluppati anche tenendo conto<br />

delle specie protette incluse nelle liste nazionali e/o<br />

internazionali <strong>di</strong> riferimento (quali ad esempio, la lista<br />

rossa dell’International Union for Conservation of<br />

Nature - IUCN - e la Direttiva 2009/147/CE riguardante la<br />

conservazione degli uccelli selvatici). Il secondo parametro<br />

misura il livello <strong>di</strong> pressione antropica ed è calcolato in base<br />

alle attività svolte dall’uomo sul territorio (agricoltura, attività<br />

industriali, inse<strong>di</strong>amenti urbani ecc.).<br />

Già applicata su due aree pilota italiane (lo stabilimento <strong>Fiat</strong><br />

Powertrain <strong>di</strong> Verrone - Biella - e lo stabilimento Magneti<br />

Marelli <strong>di</strong> Venaria - Torino), nel <strong>2011</strong> questa metodologia è<br />

stata estesa allo stabilimento serbo FGA <strong>di</strong> Kragujevac. In<br />

aggiunta, sono state avviate attività preliminari per la sua<br />

applicazione al sito Teksid <strong>di</strong> Funfrap, Portogallo.<br />

La valutazione condotta in Serbia ha fornito importanti<br />

elementi per il recupero e la riqualificazione dello stabilimento.<br />

Sebbene il sito non sia a<strong>di</strong>acente né ad un’area<br />

L’opinione<br />

dell’esperto<br />

Prof. Guido Ba<strong>di</strong>no<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Ecologia<br />

Università <strong>di</strong> Torino<br />

Membro dell’Accademia delle Scienze<br />

<strong>di</strong> Torino<br />

Il <strong>Fiat</strong> Bio<strong>di</strong>versity Value Index rappresenta una<br />

significativa novità tra le metodologie <strong>di</strong> valutazione<br />

dello stato dell’ambiente e degli impatti su <strong>di</strong> esso<br />

esercitati dall’uomo.<br />

Per la prima volta un grande gruppo industriale si<br />

dota <strong>di</strong> una metodologia innovativa che affronta<br />

il tema bio<strong>di</strong>versità nella sua completezza, con<br />

la volontà d’intervenire sulla base <strong>di</strong> conoscenze<br />

esaustive e scientificamente documentate.<br />

Il modello proposto da <strong>Fiat</strong> può sicuramente<br />

essere considerato un esempio qualificato <strong>di</strong><br />

approccio responsabile alla sostenibilità.<br />

protetta né ad un’area ad elevata bio<strong>di</strong>versità, lo stu<strong>di</strong>o ha<br />

reso possibile l’applicazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> interventi mirati<br />

a proteggere le aree che mostrano le con<strong>di</strong>zioni più critiche.<br />

Sempre nel <strong>2011</strong>, la valutazione delle iniziative implementate<br />

nei siti <strong>di</strong> Verrone e Venaria, in Italia, ha condotto alla definizione<br />

<strong>di</strong> un nuovo piano d’azione. Inoltre, sono state applicate le<br />

linee guida del Gruppo in tutti i siti collocati in aree protette,<br />

in aree ad elevata bio<strong>di</strong>versità, o ad esse a<strong>di</strong>acenti. Inoltre è<br />

stata integrata nella metodologia <strong>di</strong> analisi una valutazione<br />

preliminare standard e omogenea dei siti ai quali applicare in<br />

futuro il <strong>Fiat</strong> Bio<strong>di</strong>versity Value Index.<br />

Perseguendo il comune obiettivo <strong>di</strong> proteggere l’ambiente,<br />

Chrysler Group ha implementato azioni mirate negli stabilimenti<br />

<strong>di</strong> carrozzeria e stampaggio <strong>di</strong> Toluca (Messico), situati a<br />

13 km dalla palude Ciénegas de Lerma. In caso <strong>di</strong> piogge<br />

intense, le acque reflue trattate, normalmente utilizzate per<br />

l’irrigazione, sono convogliate nel fiume Lerma contribuendo<br />

così al riempimento delle palu<strong>di</strong>.<br />

125<br />

Dimensione<br />

ambientale


126<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Stabilimenti a<strong>di</strong>acenti, limitrofi o compresi in aree protette (1) o a elevata bio<strong>di</strong>versità<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Settore<br />

e Stabilimento Tipo <strong>di</strong> attività<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

Verrone (Italia)<br />

Magneti Marelli<br />

Venaria (Italia)<br />

Teksid<br />

Funfrap<br />

(Portogallo)<br />

Chrysler Group<br />

Toluca (Messico)<br />

Costruzione<br />

<strong>di</strong> cambi e pezzi<br />

<strong>di</strong> ricambio<br />

Produzione<br />

<strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong><br />

illuminazione<br />

e <strong>di</strong> scarico<br />

Produzione <strong>di</strong><br />

basamenti motore,<br />

collettori scarico,<br />

<strong>di</strong>fferenziali, carter<br />

turbine<br />

Operazioni<br />

<strong>di</strong> carrozzeria<br />

e stampaggio<br />

Superficie<br />

totale dello<br />

stabilimento<br />

in m 2<br />

Specie presenti<br />

nella lista rossa<br />

dell’IUCN e nelle<br />

liste nazionali<br />

1.809.540 40 specie elencate:<br />

0 fortemente a rischio<br />

2 a rischio<br />

2 vulnerabili<br />

1 quasi minacciata (NT)<br />

35 a basso rischio (LC)<br />

246.390 1 specie elencata:<br />

1 Quasi Minacciata (NT)<br />

Ammontare<br />

investito per<br />

proteggere<br />

o riqualificare<br />

queste aree (€)<br />

Descrizione<br />

delle attività intraprese<br />

per la protezione<br />

o la riqualificazione<br />

70.000 Creazione <strong>di</strong> laghetto<br />

naturalizzato e con con<strong>di</strong>zioni<br />

adatte per talune specie a rischio;<br />

contenimento <strong>di</strong> arbusti<br />

in eccesso;<br />

restauro brughiera e<br />

manutenzione degli habitat<br />

designati <strong>di</strong> interesse<br />

per la Comunità<br />

(Direttiva habitat 92/43/CE).<br />

Area interessata: 151.500 m 2<br />

Intervento <strong>di</strong><br />

riqualificazione<br />

supervisionato<br />

da professionisti<br />

esterni<br />

- - -<br />

103.960 n.d. - - -<br />

817.000 27 specie elencate:<br />

1 fortemente a rischio<br />

2 a rischio<br />

2 vulnerabili<br />

1 quasi minacciate (NT)<br />

21 a basso rischio (LC)<br />

n.d. Più <strong>di</strong> 4.000 alberi donati<br />

o piantati nel 2010 e <strong>2011</strong><br />

(1) Per area protetta (nazionale, regionale, sito <strong>di</strong> importanza comunitaria, zona <strong>di</strong> protezione speciale, oasi, ecc.) si intende un’area geograficamente in<strong>di</strong>viduata che<br />

è destinata, <strong>di</strong>sciplinata o gestita per raggiungere specifici obiettivi <strong>di</strong> conservazione. Per area a elevato valore <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità si intende un’area non soggetta a una<br />

<strong>di</strong>sciplina legislativa, ma riconosciuta da organizzazioni governative e non governative in ragione della la presenza <strong>di</strong> importanti bio<strong>di</strong>versità.<br />

sì<br />

-


Recupero e promozione della bio<strong>di</strong>versità nello stabilimento <strong>di</strong> Verrone (Biella)<br />

Lo stabilimento <strong>di</strong> Verrone ospita un’importante area della Riserva Naturale Orientata delle<br />

Baragge. Questo stabilimento, che produce trasmissioni, ha da sempre de<strong>di</strong>cato particolare<br />

cura e attenzione a ridurre il suo impatto ambientale, grazie all’applicazione <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong><br />

soluzioni e pratiche mirate alla compatibilità ambientale dei processi produttivi.<br />

L’applicazione del <strong>Fiat</strong> Group Bio<strong>di</strong>versity Value Index ha rivelato che l’area si <strong>di</strong>stingue per<br />

un basso livello <strong>di</strong> pressione antropica, principalmente dovuta alle attività agricole, e per un<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità elevato e caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> numerose specie vegetali e<br />

animali protette o ad elevato valore <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità. Tale risultato <strong>di</strong>mostra l’efficacia delle politiche adottate nell’area<br />

e la <strong>di</strong>ffusa consapevolezza <strong>di</strong> coloro che vivono e lavorano in questo territorio<br />

Nonostante le pressioni antropiche siano estremamente basse, negli anni lo stabilimento ha intrapreso<br />

volontariamente iniziative volte a ridurre il suo impatto sul territorio. Tra le azioni <strong>di</strong> questo tipo si segnalano: la<br />

sostituzione dei forni utilizzati per i tra<strong>di</strong>zionali trattamenti termici con altri elettrici, e la conseguente riduzione<br />

<strong>di</strong> emissioni e <strong>di</strong> consumi d’acqua; la creazione <strong>di</strong> un parco fotovoltaico da 1,2 MW, in collaborazione con il<br />

Comune <strong>di</strong> Verrone; l’installazione <strong>di</strong> sistemi per la riduzione sia dei rifiuti generati sia dei materiali grezzi utilizzati<br />

nei processi produttivi; la bonifica <strong>di</strong> una palude. Inoltre, nel <strong>2011</strong>, in collaborazione con le autorità locali e col<br />

Dipartimento delle Scienze della Vita e <strong>di</strong> Biologia dei Sistemi dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, è stato realizzato<br />

un laghetto artificiale e sono state ricreate con<strong>di</strong>zioni naturali e più ospitali per alcune specie a rischio. Infine si è<br />

contenuto l’eccesso <strong>di</strong> arbusti, la brughiera è stata recuperata e gli habitat <strong>di</strong> interesse per la Comunità (Direttiva<br />

habitat 92/43/CE) sono stati adeguatamente conservati.<br />

127<br />

Dimensione<br />

ambientale


128<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Consumi <strong>di</strong> energia<br />

Il cambiamento climatico oggi è ampiamente riconosciuto<br />

come il principale problema ambientale che il mondo si<br />

trova ad affrontare.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è consapevole che le gran<strong>di</strong> imprese industriali<br />

assolvono a una duplice funzione: da un lato<br />

contribuiscono alla domanda globale <strong>di</strong> energia e dall’altro<br />

devono partecipare attivamente alla battaglia contro il<br />

cambiamento climatico e il riscaldamento globale.<br />

La lotta ai cambiamenti climatici è al centro delle politiche<br />

ambientali dell’azienda da molti anni: il Gruppo è impegnato<br />

a ridurre l’uso <strong>di</strong> carburanti fossili e le emissioni dei gas serra<br />

attraverso un uso più intelligente dell’energia e l’impiego<br />

<strong>di</strong> energie rinnovabili. Questo impegno si concretizza nel<br />

programma World Class Manufacturing (vedere anche pagine<br />

114-115) che, a partire dal 2010, include un sub-pilastro<br />

de<strong>di</strong>cato all’energia, volto a incrementare la capacità <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare e realizzare iniziative che permettano <strong>di</strong> ridurre gli<br />

sprechi e aumentare l’efficienza.<br />

Il Gruppo si sforza costantemente <strong>di</strong> migliorare il suo Sistema<br />

<strong>di</strong> Gestione dell’Energia (Energy Management System -<br />

EMS), con l’obiettivo <strong>di</strong> ridurre l’impatto ambientale dei<br />

processi, i rischi legati a nuove normative e quelli connessi<br />

all’aumento dei costi dell’energia. Nel 2010 è stato<br />

introdotto il nuovo EMS, allo scopo <strong>di</strong> assicurare procedure<br />

standar<strong>di</strong>zzate ed efficienti per la gestione energetica e il<br />

costante allineamento con le best practice e le normative<br />

internazionali. Nel <strong>2011</strong> ben 40 stabilimenti, equivalenti al<br />

70% del consumo totale <strong>di</strong> energia del Gruppo (Chrysler<br />

Group escluso), hanno adottato tale sistema.<br />

Inoltre, il Gruppo ha avviato la procedura <strong>di</strong> certificazione<br />

dei suoi stabilimenti in base allo standard internazionale<br />

ISO 50001 relativo ai sistemi <strong>di</strong> gestione dell’energia, introdotto<br />

a metà <strong>2011</strong> (simile allo standard EN 16001 già in<br />

vigore). In aggiunta agli 11 siti già certificati EN 16001, nel<br />

<strong>2011</strong> sei stabilimenti del Gruppo hanno così ottenuto la<br />

certificazione ISO 50001: gli stabilimenti italiani <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA) a Mirafiori e Melfi, <strong>di</strong> Maserati a Modena, <strong>di</strong><br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain a Verrone, <strong>di</strong> Magneti Marelli a Sulmona e uno<br />

brasiliano <strong>di</strong> Comau. L’insieme <strong>di</strong> questi stabilimenti certificati<br />

rappresenta approssimativamente l’11% del consumo <strong>di</strong><br />

energia totale del Gruppo <strong>Fiat</strong>, Chrysler Group escluso.<br />

Nel 2014 i principali stabilimenti del Gruppo, che rappresentano<br />

approssimativamente il 92% del totale dei consumi,<br />

adotteranno il nuovo EMS e si sottoporranno alla certificazione<br />

ISO 50001.<br />

Per tutto il <strong>2011</strong> sono continuate anche le iniziative mirate<br />

a mantenere gli impegni assunti tramite il Piano <strong>di</strong> Azione<br />

Energetico. Questo prescrive, entro il 2014, una riduzione<br />

del consumo <strong>di</strong> energia fino al 26% e una riduzione delle<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2 per unità fino al 30% rispetto ai livelli del<br />

2009, con obiettivi specifici per ciascun settore. Per ulteriori<br />

dettagli, vedere la sezione sostenibilità <strong>di</strong> www.fiatspa.com.<br />

Tra le principali soluzioni tecnologiche e procedurali adottate<br />

nel corso dell’anno al fine <strong>di</strong> ridurre il consumo <strong>di</strong> energia si<br />

segnalano:<br />

motori ad alta efficienza, inverter per motori elettrici (Magneti<br />

Marelli e Chrysler Group)<br />

sistemi <strong>di</strong> illuminazione ad alta efficienza (LED o tecnologia<br />

tra<strong>di</strong>zionale) per strutture <strong>di</strong> produzione, uffici e aree esterne,<br />

combinati con regolatori <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> luce e controlli a<br />

<strong>di</strong>stanza (<strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Comau e Chrysler Group)<br />

controllo <strong>di</strong> frequenza e sistemi <strong>di</strong> smart stand-by per i<br />

macchinari<br />

sistemi <strong>di</strong> free-cooling che prevedono l’aumento del numero


delle torri <strong>di</strong> raffreddamento e un uso più contenuto <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zionatori elettrici (Chrysler Group)<br />

eliminazione delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> aria compressa (<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles e Chrysler Group) o installazione <strong>di</strong> compressori<br />

a giri variabili<br />

forno <strong>di</strong> fusione ad alta efficienza (Teksid)<br />

Consumi <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (TJ)<br />

Nel <strong>2011</strong>, il consumo annuale complessivo <strong>di</strong> energia è stato<br />

<strong>di</strong> circa 48.250 terajoules, con una <strong>di</strong>minuzione dei valori<br />

assoluti rispetto all’anno precedente del 2% circa, principalmente<br />

grazie all’ottimizzazione dei processi <strong>di</strong> produzione.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha proseguito nel costante<br />

miglioramento dell’efficienza energetica e alla fine dell’anno<br />

ha raggiunto un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> energia pari a<br />

4,98 GJ per veicolo prodotto, con una riduzione del 3,3%<br />

rispetto al 2010 e del 6,9% rispetto al 2009. Questi risultati,<br />

attribuibili all’introduzione <strong>di</strong> soluzioni tecnologiche innovative<br />

e all’impiego <strong>di</strong> misure organizzative specifiche, sono particolarmente<br />

significativi in quanto ottenuti nonostante la non com-<br />

interventi mirati all’ottimizzazione delle funzioni del siste-<br />

ma <strong>di</strong> gestione del riscaldamento e dei sistemi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento<br />

d’aria (FGA, Chrysler Group, <strong>Fiat</strong> Powertrain,<br />

Magneti Marelli) nonché volti a programmare l’accensione<br />

dei sistemi nella maniera più efficiente<br />

isolamento termico delle strutture<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Stabilimenti 150 148 113<br />

Energia elettrica 21.234 21.151 11.040<br />

Gas naturale 19.187 19.396 5.412<br />

Altri combustibili 198 968 646<br />

Altri vettori energetici 7.637 7.705 6.976<br />

Totale consumi <strong>di</strong> energia 48.256 49.220 24.074<br />

Consumi <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo (GJ per veicolo prodotto)<br />

5,69<br />

5,35<br />

2008 2009<br />

5,15<br />

2010<br />

4,98<br />

<strong>2011</strong><br />

pleta saturazione della capacità produttiva degli stabilimenti.<br />

Per quanto riguarda Chrysler, il significativo aumento <strong>di</strong><br />

utilizzo della capacità degli stabilimenti, unito a iniziative volte<br />

a incrementare l’efficienza energetica, ha determinato una<br />

riduzione dei consumi delle fabbriche Chrysler nel mondo<br />

del 16,8% rispetto al 2010, raggiungendo un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

8,82 GJ per veicolo prodotto.<br />

Risultati eccezionali sono stati conseguiti anche in altri settori.<br />

Teksid e Comau, per esempio, hanno superato gli obiettivi<br />

stabiliti, e rivisto quelli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o termine già fissati, nell’ottica<br />

<strong>di</strong> un ulteriore miglioramento.<br />

Per maggiori dettagli vedere pagine 242-244.<br />

obiettivo 2014<br />

4,55<br />

(-15% vs 2009)<br />

Chrysler (4) mondo (GJ per veicolo prodotto)<br />

obiettivo 2014<br />

7,82<br />

(-26,2% vs 2010)<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono il Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati dell’anno 2009 non sono comparabili a quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) L’in<strong>di</strong>cazione “Chrysler” include le strutture <strong>di</strong> stampaggio e carrozzeria <strong>di</strong> Chrysler Group, per coerenza con l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

10,60<br />

2010<br />

8,82<br />

<strong>2011</strong><br />

129<br />

Dimensione<br />

ambientale


130<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

Nel <strong>2011</strong>, soprattutto in forza <strong>di</strong> una riduzione nel consumo <strong>di</strong><br />

energia, le emissioni <strong>di</strong> CO 2 (1) del Gruppo sono <strong>di</strong>minuite del<br />

4,6% rispetto al 2010, attestandosi a 4,1 milioni <strong>di</strong> tonnellate.<br />

Il Gruppo ha continuato a usare fonti rinnovabili, che hanno<br />

rappresentato nel <strong>2011</strong> il 19,3% dell’energia utilizzata, non<br />

includendo Chrysler Group e il 9,8% con Chrysler Group.<br />

In Europa, la grande maggioranza delle energie rinnovabili<br />

acquistate dal Gruppo sono certificate RECS (Renewable<br />

Energy Certificate System), mentre le rinnovabili acquistate<br />

in America Latina sono certificate come generate da fonti<br />

idroelettriche.<br />

Per il 2012 il Gruppo si è impegnato a mantenere il livello<br />

raggiunto. Chrysler Group, invece, valuterà l’impiego <strong>di</strong><br />

fonti <strong>di</strong> energia rinnovabili per il sod<strong>di</strong>sfacimento del suo<br />

fabbisogno energetico sulla base delle opportunità più<br />

accessibili offerte sul mercato degli Stati Uniti. Per ulteriori<br />

dettagli vedere pagina 242.<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> CO2 Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (migliaia <strong>di</strong> t <strong>di</strong> CO2) <strong>2011</strong> (2) 2010 (3) 2009 (4)<br />

Stabilimenti 150 148 113<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette 1.098 1.097 361<br />

Emissioni in<strong>di</strong>rette 3.044 3.243 1.722<br />

Totale emissioni <strong>di</strong> CO 2 4.142 4.340 2.083<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> CO 2<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles mondo (t <strong>di</strong> CO 2 per veicolo prodotto)<br />

0,536<br />

0,470<br />

2008 2009<br />

0,418<br />

2010<br />

0,375<br />

<strong>2011</strong><br />

In riferimento alle emissioni <strong>di</strong> CO 2 per unità prodotta, nel<br />

<strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha emesso una me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 0,375 t <strong>di</strong> CO 2 per veicolo, con una riduzione del 10,3%<br />

rispetto al 2010 e del 20,2% rispetto al 2009. Questo risultato<br />

è stato raggiunto principalmente grazie all’aumento dell’uso<br />

<strong>di</strong> energie rinnovabili (16,2% del consumo totale <strong>di</strong> energia) e<br />

a un incremento dell’efficienza energetica. Anche Chrysler ha<br />

migliorato le sue performance: nel <strong>2011</strong>, le emissioni <strong>di</strong> CO 2<br />

sono state ridotte del 16,7% rispetto al 2010, con una me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 0,731 t <strong>di</strong> CO 2 per veicolo prodotto.<br />

obiettivo 2014<br />

0,353<br />

(-25% vs 2009)<br />

Chrysler (5) mondo (t <strong>di</strong> CO 2 per veicolo prodotto)<br />

0,878<br />

2010<br />

0,731<br />

<strong>2011</strong><br />

obiettivo 2014<br />

0,703<br />

(-20% vs 2010)<br />

(1) Le emissioni <strong>di</strong> altri gas ad effetto serra (GHG) <strong>di</strong>versi dalla CO2 non sono ren<strong>di</strong>contate in quanto <strong>di</strong> impatto trascurabile (la CO 2 rappresenta oltre il 99% delle emissioni<br />

complessive <strong>di</strong> GHG del Gruppo). Il Gruppo ren<strong>di</strong>conta le emissioni <strong>di</strong> CO 2 secondo gli standard e la guida delineata nel Protocollo GHG, mentre per il calcolo delle emissioni<br />

in<strong>di</strong>rette si avvale dei fattori <strong>di</strong> emissione pubblicati dalla International Energy Agency nel novembre <strong>2011</strong> e <strong>di</strong> altri fattori pubblicati a livello locale, come eGRID negli Stati Uniti.<br />

(2) I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.<br />

(3) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(4) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono comparabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(5) L’in<strong>di</strong>cazione “Chrysler” include le strutture <strong>di</strong> stampaggio e carrozzeria <strong>di</strong> Chrysler Group per coerenza con l’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.


Generazione efficiente <strong>di</strong> energia<br />

Per la produzione <strong>di</strong> energia destinata a usi interni,<br />

il Gruppo pre<strong>di</strong>lige i sistemi <strong>di</strong> generazione più<br />

efficienti: impianti <strong>di</strong> cogenerazione e trigenerazione<br />

in grado <strong>di</strong> fornire riscaldamento ed elettricità per le<br />

esigenze <strong>di</strong> produzione e climatizzazione.<br />

Gli impianti <strong>di</strong> trigenerazione <strong>di</strong> Atessa, Melfi,<br />

Mirafiori (Torino) e Cassino, situati in Italia, forniscono<br />

complessivamente il 37% del fabbisogno <strong>di</strong><br />

energia elettrica <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

A Maranello la Ferrari sod<strong>di</strong>sfa l’80% del suo<br />

fabbisogno energetico totale per mezzo <strong>di</strong> un<br />

impianto <strong>di</strong> trigenerazione.<br />

Infine, lo stabilimento Magneti Marelli a Melfi<br />

sod<strong>di</strong>sfa tutto il suo fabbisogno energetico grazie a<br />

un impianto <strong>di</strong> trigenerazione.<br />

Partecipazione ai programmi <strong>di</strong> emission tra<strong>di</strong>ng<br />

Gran parte dell’energia utilizzata negli stabilimenti del<br />

Gruppo deriva da impianti terzi, mentre il 40% è prodotto<br />

da impianti <strong>di</strong> proprietà dell’azienda.<br />

A fine <strong>2011</strong> il Gruppo possedeva <strong>di</strong>rettamente solo due<br />

impianti <strong>di</strong> generazione energetica con caratteristiche tali<br />

da essere assoggettati al sistema europeo <strong>di</strong> emission<br />

tra<strong>di</strong>ng (EU-ETS). Entrambi sono situati in Italia, presso<br />

gli stabilimenti <strong>Fiat</strong> Powertrain a Pratola Serra (Avellino)<br />

e Magneti Marelli a Modugno (Bari). L’energia generata<br />

in questi due stabilimenti nel <strong>2011</strong> è stata pari a circa<br />

412.000 GJ, equivalenti all’1% del consumo energetico<br />

complessivo del Gruppo.<br />

Le emissioni <strong>di</strong> CO 2 allocate su tali impianti per il periodo<br />

2008-2012 (EU-ETS 2 a fase) determinano a oggi una<br />

posizione complessiva a cre<strong>di</strong>to (approssimativamente<br />

18.000 tonnellate <strong>di</strong> CO 2 rispetto a circa 34.000 tonnellate<br />

allocate).<br />

Inoltre, nel corso del <strong>2011</strong> tutte le società del Gruppo presenti<br />

nel Regno Unito registrate nel CRC Energy Efficiency Scheme<br />

(il sistema <strong>di</strong> emission tra<strong>di</strong>ng vigente in UK e applicato agli<br />

utilizzatori <strong>di</strong> energia) hanno completato l’Evidence pack.<br />

131<br />

Dimensione<br />

ambientale


132<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Processi logistici<br />

I processi logistici integrano tutte le attività necessarie alla<br />

movimentazione <strong>di</strong> materiali, componenti e prodotti finiti lungo<br />

l’intera filiera, dai fornitori ai siti <strong>di</strong> produzione, fino ai punti<br />

ven<strong>di</strong>ta. L’obiettivo principale dei manager addetti alla logistica<br />

è coor<strong>di</strong>nare queste attività, in modo da sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />

dell’azienda e dei clienti, facendo il possibile per massimizzare<br />

l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.<br />

Per il Gruppo <strong>Fiat</strong>, efficacia e sostenibilità ambientale dei<br />

processi logistici sono fattori chiave nella creazione <strong>di</strong> valore.<br />

Oltre alla minimizzazione dei costi e all’ottimizzazione dei<br />

flussi <strong>di</strong> trasporto, l’impegno del Gruppo è focalizzato alla<br />

<strong>di</strong>minuzione dell’impatto ambientale, attraverso la riduzione<br />

delle emissioni connesse ai processi logistici e la<br />

minimizzazione <strong>di</strong> imballaggi non riutilizzabili.<br />

Green Logistics Principles<br />

Il Gruppo ha pubblicato nel 2010 i propri Green Logistics<br />

Principles (http://www.fiatspa.com/it-it/sustainability/Pages/<br />

pubblicazioni.aspx), al fine <strong>di</strong> armonizzare gli approcci, le<br />

iniziative e le modalità <strong>di</strong> interazione con i partner logistici<br />

adottati dai singoli settori in ambito sostenibilità.<br />

Tali principi, coerenti con le Linee Guida Ambientali <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Group sulle quali si basano, forniscono in<strong>di</strong>cazioni su come<br />

contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, agendo su<br />

quattro principali aree:<br />

incremento <strong>di</strong> trasporti a ridotte emissioni<br />

impiego <strong>di</strong> soluzioni intermodali<br />

saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

riduzione dei materiali <strong>di</strong> imballo e <strong>di</strong> protezione<br />

A partire dal 2012, i Green Logistics Principles sono estesi<br />

e adattati anche a Chrysler Group.


Organizzazione<br />

Il World Class Manufacturing include la logistica fra i propri<br />

pilastri tecnici, riflettendo l’importante ruolo che essa svolge<br />

nel garantire il miglioramento continuo nell’ambito dei processi<br />

produttivi e della catena <strong>di</strong> fornitura. L’obiettivo principale<br />

del World Class Logistics consiste nella definizione <strong>di</strong><br />

processi logistici integrati, sia all’interno delle fabbriche<br />

sia nella pianificazione della rete dei fornitori, perseguendo<br />

criteri <strong>di</strong> sicurezza, ergonomia, compatibilità ambientale e<br />

ottimizzazione dei flussi <strong>di</strong> trasporto.<br />

Il collegamento fra la Produzione e la Logistica è operato<br />

dalla funzione Logistic Engineering <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> e dal Logistics<br />

Department <strong>di</strong> Chrysler Group. Nel <strong>2011</strong> entrambi hanno<br />

continuato ad operare come organizzazioni centralizzate, con<br />

la responsabilità <strong>di</strong> definire linee guida e standard vali<strong>di</strong> per<br />

tutto il Gruppo. Attraverso la reingegnerizzazione dei flussi<br />

dei materiali e l’applicazione del “Just-In-Time”, i processi<br />

sono stati migliorati eliminando lo stock e riducendo le movimentazioni,<br />

in modo da assicurare solamente la consegna <strong>di</strong><br />

quanto richiesto, dove richiesto, al momento richiesto.<br />

In Chrysler Group l’ente Supply Chain Management supervisiona<br />

l’intera catena <strong>di</strong> fornitura attraverso la pianificazione<br />

a monte della domanda, la programmazione della produzione<br />

e la gestione della capacità e dei rischi in fase <strong>di</strong> consegna,<br />

nonché attraverso la pianificazione dei trasporti e del controllo<br />

su acquisti e costi. In Chrysler Group le attività <strong>di</strong> logistica<br />

a livello mondo sono gestite centralmente, permettendo<br />

all’azienda <strong>di</strong> definire le modalità, i mezzi e il percorso più<br />

efficace per ciascuna fornitura.<br />

Alla fine del <strong>2011</strong> uno staff <strong>di</strong> specialisti della logistica <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group è stato integrato al Logistics Sustainability Team <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong>,<br />

con l’obiettivo comune <strong>di</strong> promuovere azioni per la riduzione<br />

dell’impatto ambientale dei processi logistici aziendali.<br />

Nel gennaio del <strong>2011</strong>, Chrysler Group è <strong>di</strong>ventato partner<br />

SmartWay dell’ente statunitense Environmental Protection<br />

Agency (EPA). Il programma SmartWay è frutto della collaborazione<br />

fra l’EPA e l’industria dei trasporti, e si prefigge <strong>di</strong><br />

supportare le aziende nel processo <strong>di</strong> riduzione dell’impatto<br />

ambientale dei trasporti lungo l’intera catena <strong>di</strong> fornitura,<br />

attraverso l’attuazione <strong>di</strong> approcci innovativi. A partire da<br />

settembre <strong>2011</strong> tutti i trasportatori che operano i flussi inbound<br />

<strong>di</strong> componenti e materiali sono <strong>di</strong>venuti partner SmartWay, e<br />

(1) La <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> Chrysler Group che si occupa delle attività Service & Parts e <strong>di</strong> Customer Care.<br />

attualmente l’adesione al programma è un requisito necessario<br />

per i partner logistici <strong>di</strong> Chrysler Group. Inoltre, il 70% dei<br />

trasportatori che <strong>di</strong>stribuiscono i veicoli Chrysler Group è partner<br />

SmartWay, con un aumento del 67% rispetto al 2010. Nel<br />

<strong>2011</strong> il 98% delle miglia percorse per la <strong>di</strong>stribuzione dei veicoli<br />

Chrysler Group sono state effettuate da trasportatori aderenti al<br />

programma SmartWay.<br />

I Flussi Logistici<br />

I flussi inbound relativi a componenti e materiali verso<br />

gli stabilimenti del Gruppo sono gestiti da società esterne<br />

incaricate dall’azienda, oppure <strong>di</strong>rettamente dagli stessi<br />

fornitori dei materiali.<br />

Circa un quarto dei flussi inbound <strong>di</strong> Chrysler Group è gestito<br />

da Chrysler Group Transport, il servizio interno <strong>di</strong> Chrysler<br />

per il trasporto <strong>di</strong> parti e componenti automotive.<br />

I flussi outbound dei prodotti finiti verso la rete commerciale<br />

sono affidati a società <strong>di</strong> trasporto esterne incaricate da<br />

<strong>Fiat</strong> o da i-FAST Automotive Logistics S.r.l. (una società del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong>).<br />

Relativamente ai ricambi, gestiti da <strong>Fiat</strong> Parts & Services<br />

e Mopar (1) i flussi inbound (verso i magazzini e i centri <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione) sono effettuati da società esterne incaricate<br />

dall’azienda o <strong>di</strong>rettamente dai fornitori. Invece i flussi<br />

outbound dei ricambi verso i concessionari sono effettuati da<br />

operatori logistici esterni, non gestiti dal Gruppo.<br />

133<br />

Dimensione<br />

ambientale


134<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Performance ambientali<br />

Nel 2009 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha in<strong>di</strong>viduato e<br />

adottato un set <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori ambientali (KPI) allo scopo<br />

<strong>di</strong> monitorare i processi logistici e nel <strong>2011</strong> ha esteso<br />

questi in<strong>di</strong>catori a tutti i settori del Gruppo. A partire dal<br />

2012 i KPI ambientali saranno estesi e adottati anche da<br />

Chrysler Group, dopo essere stati adattati alle specifiche<br />

richieste negli Stati Uniti. I KPI sono stati definiti sulla base<br />

delle linee guida GRI-G3.1 e adeguati alle specificità dei<br />

vari processi logistici. I KPI sono tenuti sotto controllo<br />

al fine <strong>di</strong> permettere un migliore grado <strong>di</strong> copertura e<br />

un’approfon<strong>di</strong>ta conoscenza analitica dell’impatto dei flussi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione; nel 2012 i dati rilevati saranno utilizzati<br />

per definire ulteriori obiettivi <strong>di</strong> miglioramento.<br />

Complessivamente, le emissioni <strong>di</strong> CO 2 rilevate nel <strong>2011</strong><br />

e riferibili ai processi logistici <strong>di</strong>rettamente gestiti da FGA<br />

in Europa sono <strong>di</strong>minuite <strong>di</strong> circa il 4% rispetto all’anno<br />

precedente, e del 9,5% rispetto al 2009. Il miglioramento<br />

delle performance ambientali <strong>di</strong> FGA è stato promosso attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> progetti e azioni, quali l’utilizzo <strong>di</strong> veicoli a<br />

ridotto impatto ambientale, l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni intermodali<br />

e l’ottimizzazione nella saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto.<br />

Emissioni <strong>di</strong> CO 2 nei processi logistici<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa (migliaia <strong>di</strong> t <strong>di</strong> CO 2)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Inbound 60,4 68,3 76,0<br />

Outbound 114,5 114,4 118,8<br />

Ricambi 9,5 9,3 8,9<br />

Totale 184,4 192,0 203,7<br />

Incremento <strong>di</strong> trasporti a ridotte emissioni<br />

Il Gruppo contribuisce alla riduzione delle emissioni connesse<br />

al trasporto <strong>di</strong> prodotti finiti continuando a promuovere<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> veicoli a basso impatto ambientale.<br />

Per quanto riguarda i trasporti inbound in Europa gestiti dal<br />

Gruppo (escluso Chrysler Group), è già operativo il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong><br />

accesso agli stabilimenti per i veicoli con un livello <strong>di</strong> emissioni<br />

inferiore ai limiti previsti dalla normativa Euro III. Nel <strong>2011</strong> sono<br />

state progressivamente introdotte delle clausole contrattuali<br />

che richiedono che almeno il 50% delle flotte dei fornitori<br />

sia composto da veicoli conformi alla normativa Euro IV<br />

o a standard più restrittivi.<br />

Sono attualmente in corso <strong>di</strong> monitoraggio gli standard <strong>di</strong><br />

emissione dei veicoli utilizzati per i trasporti inbound gestiti<br />

<strong>di</strong>rettamente dai fornitori dei materiali e componenti verso<br />

gli stabilimenti <strong>Fiat</strong>, con l’obiettivo <strong>di</strong> estendere a tali mezzi<br />

gli stessi standard minimi <strong>di</strong> emissione richiesti per i trasporti<br />

inbound gestiti <strong>di</strong>rettamente dal Gruppo. Quest’anno, inoltre,<br />

Chrysler Group Transport ha sviluppato e avviato un programma<br />

<strong>di</strong> sostenibilità ambientale chiamato NEW GEN 7,<br />

stu<strong>di</strong>ato per quegli itinerari <strong>di</strong> trasporto che prevedono un<br />

quoti<strong>di</strong>ano ritorno al terminal. Questo programma ha apportato<br />

notevoli benefici in termini <strong>di</strong> consumi e ha ridotto l’impatto<br />

ambientale dell’azienda, grazie ad una riduzione delle emissioni


<strong>di</strong> CO 2 pari a 7.000 tonnellate e ad un risparmio <strong>di</strong> circa 7<br />

milioni <strong>di</strong> euro in termini <strong>di</strong> costi operativi.<br />

Per i trasporti outbound <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, i-FAST<br />

(che ha gestito nel <strong>2011</strong> circa il 25% della movimentazione <strong>di</strong><br />

veicoli in Europa) può contare oggi su una flotta composta per<br />

l’80% da mezzi Euro V e per il restante 20% da mezzi Euro III.<br />

i-FAST si è impegnata nell’acquisto <strong>di</strong> veicoli Euro V, in caso <strong>di</strong><br />

eventuali ampliamenti o rinnovi della flotta. I flussi outbound <strong>di</strong><br />

FGA in Europa nel complesso sono operati da una flotta che<br />

prevede, per l’81% dei mezzi lo standard Euro III o superiore.<br />

Impiego <strong>di</strong> soluzioni intermodali<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> promuove, inoltre, l’uso <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> trasporto<br />

alternative a quello su strada. I benefici <strong>di</strong> questa strategia si<br />

riscontrano nella riduzione della congestione del traffico e delle<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2.<br />

Sebbene il trasporto inbound e outbound dei materiali<br />

richieda l’utilizzo <strong>di</strong> una percentuale significativa <strong>di</strong> trasporto<br />

su strada, in funzione delle caratteristiche geografiche, infrastrutturali<br />

nonché dei volumi produttivi, il Gruppo continua ad<br />

alternare <strong>di</strong>fferenti modalità <strong>di</strong> trasporto: stradale, ferroviario<br />

e marittimo.<br />

Nonostante il calo nei volumi <strong>di</strong> produzione in alcune aree, che<br />

ha limitato l’utilizzo <strong>di</strong> soluzioni alternative, nel <strong>2011</strong> si è cercato<br />

<strong>di</strong> mantenere le soluzioni intermodali introdotte negli ultimi anni.<br />

Sia per il trasporto <strong>di</strong> materiali, sia per la <strong>di</strong>stribuzione delle<br />

Ripartizione trasporti inbound<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa<br />

Mare<br />

3%<br />

Ferrovia<br />

14%<br />

Strada<br />

83%<br />

vetture sono stati fatti degli stu<strong>di</strong> per l’attivazione <strong>di</strong> nuove e<br />

potenziali tratte ferroviarie.<br />

Negli Stati Uniti i veicoli Chrysler Group sono stati trasportati<br />

assieme ai prodotti <strong>di</strong> altri costruttori automobilistici, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare la saturazione dei viaggi dei treni e<br />

minimizzare l’impatto delle emissioni <strong>di</strong> CO 2. La rete <strong>di</strong> trasporto<br />

outbound continua a ridurre la congestione dei mezzi<br />

<strong>di</strong> trasporto su strada, incrementando l’utilizzo alternativo e a<br />

basso impatto ambientale del treno. Nel <strong>2011</strong> il trasporto su<br />

strada (42%) e quello ferroviario (37%) hanno rappresentato le<br />

principali modalità impiegate da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA)<br />

per i trasporti outbound in Europa.<br />

Nel 2012 l’uso <strong>di</strong> modalità alternative per il trasporto outbound<br />

sarà esteso in Italia con l’introduzione <strong>di</strong> nuove tratte ferroviarie<br />

per la <strong>di</strong>stribuzione dei veicoli, in sostituzione dell’attuale<br />

trasporto via strada tra Melfi e Torino, tra Pomigliano e Torino/<br />

Arese/Verona, e tra Atessa e Torino/Verona. Negli Stati Uniti<br />

e in Canada il trasporto outbound <strong>di</strong> Chrysler Group avviene<br />

principalmente su ferrovia (75%) mentre il restante 25%<br />

costituito da trasporto su strada.<br />

Nel <strong>2011</strong> l’uso del treno per il trasporto inbound europeo<br />

<strong>di</strong> FGA ha fatto registrare una lieve <strong>di</strong>minuzione a causa dei<br />

lavori per il rinnovamento dello stabilimento in Serbia, che<br />

hanno comportato il fermo della produzione (i materiali venivano<br />

consegnati allo stabilimento principalmente su treno<br />

lungo la tratta Villanova-Kragujevac).<br />

Ripartizione trasporti outbound<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa<br />

Mare<br />

21%<br />

Ferrovia<br />

37%<br />

Strada<br />

42%<br />

135<br />

Dimensione<br />

ambientale


136<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Ripartizione trasporti inbound<br />

Chrysler Group Stati Uniti e Canada<br />

Mare<br />

9%<br />

Ferrovia<br />

9%<br />

Strada<br />

82%<br />

Saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

Massimizzare la saturazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto è un altro<br />

degli strumenti impiegati dal Gruppo per ridurre l’impatto<br />

ambientale dei processi logistici e allo stesso tempo i costi <strong>di</strong><br />

spe<strong>di</strong>zione.<br />

Attraverso il progetto Cambio Resa (Streamlined Delivery<br />

Project, SPD), avviato nel 2001 da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

(FGA), i flussi inbound sono stati affidati a un pool coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong><br />

operatori logistici che pianificano la raccolta dei materiali presso<br />

più fornitori, con l’obiettivo <strong>di</strong> massimizzare la saturazione<br />

dei mezzi <strong>di</strong> trasporto e aumentarne l’efficienza rispetto al<br />

trasporto operato da singoli. Il progetto, che è già esteso a circa<br />

il 70% del volume <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zioni in Europa verso gli stabilimenti<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles, coinvolgerà anche gli altri settori. In<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain, per esempio, l’iniziativa Cambio Resa copre<br />

Ripartizione trasporti outbound<br />

Chrysler Group Stati Uniti e Canada<br />

Strada<br />

25%<br />

Ferrovia<br />

75%<br />

il 79% del volume <strong>di</strong> materiale spe<strong>di</strong>to in Europa. Nel <strong>2011</strong><br />

l’applicazione del progetto Cambio Resa ha ridotto <strong>di</strong> 4,9 milioni<br />

<strong>di</strong> chilometri la <strong>di</strong>stanza totale percorsa, contribuendo così ad<br />

un contenimento delle emissioni <strong>di</strong> CO 2 pari a 4.400 tonnellate.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha ridotto la quantità <strong>di</strong> miglia<br />

percorse e i consumi, grazie all’utilizzo <strong>di</strong> container per le<br />

consegne inbound. Questa modalità è stata utilizzata per<br />

il 92% delle consegne a carico <strong>di</strong>retto, per il 100% <strong>di</strong> quelle<br />

tramite trasporto ferroviario, e per il 97,6% delle consegne<br />

via mare. Inoltre, grazie all’approccio inbound “milk run”, nel<br />

<strong>2011</strong> si è risparmiato più <strong>di</strong> un milione <strong>di</strong> miglia, registrando un<br />

miglioramento complessivo pari all’8%. Il concetto <strong>di</strong> “milk run”<br />

fa riferimento ad un processo attraverso il quale la raccolta per<br />

il trasporto è organizzata razionalizzando i percorsi stradali, in<br />

modo da assicurare un carico totale ottimale e minimizzare<br />

i tempi <strong>di</strong> carico necessari da parte dei fornitori in un’area<br />

geografica specifica.<br />

Sebbene siano gestiti da operatori logistici esterni, i<br />

flussi outbound dei pezzi <strong>di</strong> ricambio rappresentano per i<br />

concessionari un’ulteriore opportunità per contenere le<br />

emissioni <strong>di</strong> CO 2. Mopar sta cercando <strong>di</strong> ridurre il numero <strong>di</strong><br />

miglia percorse in modo da ottenere benefici sia in termini<br />

<strong>di</strong> rispetto dell’ambiente sia <strong>di</strong> risparmio. Nel <strong>2011</strong> Mopar<br />

si è impegnata sul fronte della riduzione delle emissioni <strong>di</strong><br />

CO 2, estendendo un’iniziativa già esistente, che consiste<br />

nella con<strong>di</strong>visione dei servizi connessi agli itinerari<br />

outbound verso i concessionari.


Il carico Mopar è raggruppato con quello <strong>di</strong> altri costruttori,<br />

o <strong>di</strong> aziende non legate al settore automotive, e consegnato<br />

ai concessionari seguendo un itinerario prestabilito, che permette<br />

<strong>di</strong> ottimizzare i costi dei mezzi, del personale addetto<br />

alla guida, del percorso e del carburante, grazie alla loro<br />

ripartizione tra tutti i <strong>di</strong>versi spe<strong>di</strong>zionieri. Nel complesso, la<br />

riduzione della quantità <strong>di</strong> miglia percorse è risultata pari a più<br />

<strong>di</strong> 4 milioni (equivalenti a 6.586 tonnellate <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2),<br />

con una <strong>di</strong>minuzione del 30% rispetto alle miglia che erano<br />

state pianificate per un anno.<br />

I servizi con<strong>di</strong>visi per tali percorsi <strong>di</strong> trasporto sono utilizzati dal<br />

26% dei concessionari (832) Mopar in Nord America.<br />

Riduzione dei materiali <strong>di</strong> imballo e <strong>di</strong> protezione<br />

La riduzione dell’impatto ambientale delle attività logistiche<br />

del Gruppo passa anche attraverso la minimizzazione<br />

dell’uso <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> imballo e <strong>di</strong> protezione e l’impiego<br />

crescente <strong>di</strong> contenitori riutilizzabili, nel rispetto <strong>di</strong> standard<br />

e parametri qualitativi fissati. Qualora ciò non fosse possibile,<br />

il Gruppo garantisce l’applicazione <strong>di</strong> procedure standard <strong>di</strong><br />

recupero. Grazie all’attività <strong>di</strong> i-FAST Container Logistics S.p.A.,<br />

società del Gruppo che si occupa anche della gestione<br />

efficiente dei contenitori standard utilizzati per i trasporti,<br />

è proseguito l’impegno, in collaborazione con i fornitori, in<br />

<strong>di</strong>rezione della graduale sostituzione degli imballi in cartone a<br />

perdere con contenitori riutilizzabili.<br />

Nel <strong>2011</strong> l’uso degli imballi <strong>di</strong> cartone negli stabilimenti <strong>Fiat</strong><br />

Group Automobiles (FGA) europei è stato <strong>di</strong>minuito del 2%<br />

rispetto all’anno precedente (da 6,0 a 5,9 kg/veicolo). Il tasso<br />

<strong>di</strong> riduzione è stato inevitabilmente influenzato dal lancio <strong>di</strong><br />

nuovi modelli con conseguente gradualità dell’inserimento dei<br />

contenitori a rendere. Nel futuro proseguirà l’impegno a <strong>di</strong>minuire<br />

gli imballi a perdere in cartone, sia eliminandoli, se possibile,<br />

quando si tratta <strong>di</strong> materiali per i nuovi modelli, sia negoziando<br />

al meglio con i fornitori dei materiali mo<strong>di</strong>fiche all’imballaggio per<br />

i modelli esistenti. Per il 2012 l’impegno è <strong>di</strong> ridurre gli imballi a<br />

perdere in cartone del 7% rispetto al 2010, fino a 5,6 kg/veicolo.<br />

La funzione World Material Flow (WMF) <strong>di</strong> FGA ha continuato a<br />

limitare l’utilizzo <strong>di</strong> imballi in legno per le spe<strong>di</strong>zioni internazionali<br />

<strong>di</strong> materiali provenienti dall’Italia. Questa strategia è stata perseguita<br />

nonostante i considerevoli investimenti richiesti da gabbie<br />

in ferro o container attrezzati, tra l’altro vincolati alle fluttuazioni<br />

dei volumi <strong>di</strong> attività. Nel <strong>2011</strong> sono proseguiti gli sforzi tesi ad<br />

ottimizzare gli imballi per le spe<strong>di</strong>zioni verso lo stabilimento <strong>di</strong><br />

Kragujevac (Serbia) e la stessa attività è stata avviata per lo stabilimento<br />

<strong>di</strong> Betim, in Brasile. In Serbia l’uso <strong>di</strong> imballi in legno è<br />

stato ridotto del 78% rispetto al 2010, passando da 4,5 a 1 kg/m 3 .<br />

Le spe<strong>di</strong>zioni verso lo stabilimento brasiliano hanno fatto<br />

registrare una <strong>di</strong>minuzione del 21% nell’uso <strong>di</strong> imballi in legno<br />

a perdere, passando dai 15,6 kg/m 3 del 2010 ai 12,4 del <strong>2011</strong>.<br />

Anche <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Parts & Services, la <strong>di</strong>visione <strong>di</strong><br />

FGA che si occupa della gestione, ven<strong>di</strong>ta e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> pezzi<br />

<strong>di</strong> ricambio, si sta attivando per adottare soluzioni ecosostenibili.<br />

Nel <strong>2011</strong> è iniziato il monitoraggio dei materiali a perdere utilizzati<br />

in Italia per l’imballaggio e la protezione dei pezzi <strong>di</strong> ricambio.<br />

L’obiettivo è <strong>di</strong> introdurre contenitori riutilizzabili a partire dal<br />

2012, per arrivare ad una riduzione complessiva dell’8%.<br />

Materiali <strong>di</strong> imballo (cartone)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa (kg/veicolo prodotto)<br />

6,9<br />

6,4<br />

6,0 5,9<br />

2008 2009 2010 <strong>2011</strong><br />

Anche Chrysler Group ha dato il via a progetti analoghi.<br />

L’imballo per l’esportazione <strong>di</strong> materiali verso gli stabilimenti <strong>di</strong><br />

produzione (Venezuela ed Egitto) è già composto al 100% da<br />

legno o materiale corrugato. Nel <strong>2011</strong> ciò ha permesso una<br />

<strong>di</strong>minuzione del 9% in termini <strong>di</strong> spese <strong>di</strong> imballo e costi <strong>di</strong><br />

spe<strong>di</strong>zione. L’azienda collabora, inoltre, con quei fornitori che<br />

hanno ottenuto la certificazione dalla Sustainable Forestry<br />

Initiative (SFI). Il programma SFI, oltre ad occuparsi delle<br />

attività <strong>di</strong> rimboschimento e raccolta degli alberi, è volto alla<br />

tutela della vita vegetale e animale, alla conservazione del<br />

suolo, dell’acqua e della qualità dell’aria. Tutti i contenitori in<br />

materiale corrugato utilizzati da Chrysler Group contengono<br />

almeno il 46% <strong>di</strong> fibre riciclate.<br />

137<br />

Dimensione<br />

ambientale


138<br />

Dimensione<br />

ambientale<br />

Fabbriche e<br />

processi non<br />

produttivi<br />

Processi non produttivi<br />

L’impegno del Gruppo per ridurre il proprio impatto ambientale<br />

non è limitato agli ambiti produttivi, ma si estende sempre<br />

più ad altre aree, come l’Information Technology e la mobilità<br />

dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

Mobilità dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Spostamenti casa-lavoro<br />

Le iniziative del Gruppo <strong>Fiat</strong> volte a migliorare gli spostamenti<br />

casa-lavoro dei <strong>di</strong>pendenti includono l’ottimizzazione<br />

dei percorsi <strong>di</strong> viaggio e la promozione dell’uso dei trasporto<br />

pubblici e <strong>di</strong> mezzi più sostenibili.<br />

Un esempio è il progetto easygo, che si rivolge ai circa 18 mila<br />

<strong>di</strong>pendenti del complesso italiano <strong>di</strong> Mirafiori (e ai circa 4 mila<br />

visitatori giornalieri) ed è stato sviluppato in collaborazione con<br />

le istituzioni e le aziende <strong>di</strong> trasporto pubblico.<br />

Gli aspetti più importanti dell’iniziativa, concepita anche per<br />

rispondere alle segnalazioni ricevute dai <strong>di</strong>pendenti, sono i<br />

seguenti:<br />

trasporto pubblico: riorganizzazione delle linee speciali,<br />

intensificazione e riallocazione dei servizi in orari specifici,<br />

introduzione <strong>di</strong> un nuovo servizio <strong>di</strong> navetta negli orari <strong>di</strong><br />

ingresso e <strong>di</strong> uscita dei <strong>di</strong>pendenti<br />

car pooling: definizione <strong>di</strong> una piattaforma web per i<br />

<strong>di</strong>pendenti, destinata a favorire i contatti tra colleghi interessati<br />

a con<strong>di</strong>videre le spese e/o i propri mezzi trasporto da<br />

e verso il luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

easy cycling: pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> nuovi spazi a<strong>di</strong>biti al posteggio<br />

delle biciclette e miglioramento delle piste ciclabili<br />

all’interno e all’esterno del comprensorio<br />

Inoltre, sono stati adeguati i semafori e gli impianti <strong>di</strong> illuminazione,<br />

gli attraversamenti pedonali e le aree <strong>di</strong> sosta/<br />

parcheggio, allo scopo <strong>di</strong> rendere il traffico stradale più fluido<br />

e <strong>di</strong> migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza all’interno e all’esterno<br />

del complesso <strong>di</strong> Mirafiori.<br />

In aggiunta, è stato creato un portale intranet de<strong>di</strong>cato, grazie<br />

al quale i <strong>di</strong>pendenti <strong>Fiat</strong> hanno l’opportunità <strong>di</strong> partecipare<br />

alle iniziative <strong>di</strong> car pooling e accedere alle informazioni sui<br />

mezzi <strong>di</strong> trasporto pubblici e sulle piste ciclabili. È stata infine<br />

creata una apposita casella <strong>di</strong> posta, me<strong>di</strong>ante la quale i<br />

<strong>di</strong>pendenti possono avanzare proposte <strong>di</strong> miglioramento e<br />

in<strong>di</strong>care eventuali malfunzionamenti nei servizi.<br />

I principali benefici attesi dal progetto non riguardano solo<br />

l’impatto ambientale, ma anche la sod<strong>di</strong>sfazione e il benessere<br />

dei <strong>di</strong>pendenti, grazie alla <strong>di</strong>minuzione dei costi e dei<br />

tempi <strong>di</strong> trasferimento, alla riduzione del rischio <strong>di</strong> incidenti,<br />

al minore stress e infine alla promozione della socializ-<br />

zazione tra colleghi.<br />

Nel <strong>2011</strong> si è stimata una emissione <strong>di</strong> circa 14.100 tonnellate<br />

<strong>di</strong> CO 2 attribuibili agli spostamenti casa-lavoro dei<br />

<strong>di</strong>pendenti, con una riduzione del 4% rispetto al 2010. Nel<br />

2012 un’apposita indagine consentirà <strong>di</strong> valutare nel dettaglio<br />

l’efficacia delle azioni intraprese, sulla base della quale saranno<br />

definiti nuovi obiettivi <strong>di</strong> miglioramento.<br />

Analoghe iniziative sono state messe in atto nello stabilimento<br />

Maserati <strong>di</strong> Modena, per circa 600 <strong>di</strong>pendenti.<br />

Spostamenti <strong>di</strong> lavoro<br />

Nel <strong>2011</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha avviato un progetto pilota che si<br />

prefigge <strong>di</strong> monitorare le emissioni <strong>di</strong> CO 2 prodotte dai viaggi<br />

<strong>di</strong> lavoro in aereo da Italia, Stati Uniti e Canada (dove lavorano<br />

circa 111 mila <strong>di</strong>pendenti, il 56,3% della forza lavoro totale).<br />

Nello stesso anno le emissioni derivanti dagli spostamenti aerei<br />

sono state pari a circa 23 mila tonnellate <strong>di</strong> CO 2.<br />

Allo scopo <strong>di</strong> ridurre gli spostamenti <strong>di</strong> lavoro e il relativo impatto<br />

ambientale, è stato potenziato l’uso <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> conference-<br />

call in modalità au<strong>di</strong>o/video e <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> instant<br />

messaging, utilizzati finora da 60 mila <strong>di</strong>pendenti. In me<strong>di</strong>a<br />

sono state effettuate circa 24 mila chiamate vocali e 142 mila


sessioni <strong>di</strong> instant messaging al giorno.<br />

Nel <strong>2011</strong>, inoltre, sono state pre<strong>di</strong>sposte 18 sale attrezzate con<br />

sistemi <strong>di</strong> alta qualità per videoconferenze (TelePresence), che<br />

sono state utilizzate me<strong>di</strong>amente per oltre 300 ore al mese. Si<br />

prevede che tale iniziativa porterà a una riduzione dei viaggi <strong>di</strong><br />

lavoro pari al 10% circa.<br />

Uffici<br />

Green IT<br />

Nel <strong>2011</strong> sono proseguite le attività <strong>di</strong> Green IT volte a ridurre i<br />

consumi energetici e, <strong>di</strong> conseguenza, le emissioni <strong>di</strong> CO 2.<br />

Con riferimento agli uffici, è continuato il programma <strong>di</strong> sostituzione<br />

delle apparecchiature hardware con unità dotate <strong>di</strong><br />

alimentatori a maggior efficienza, che ha portato ad una<br />

riduzione <strong>di</strong> circa 250 tonnellate <strong>di</strong> CO 2 rispetto al 2009. Tale<br />

iniziativa proseguirà anche nel 2012.<br />

Nel <strong>2011</strong>, inoltre, in tutto il mondo sono stati sostituiti circa<br />

9.950 monitor con nuovi <strong>di</strong>spositivi con qualifica EnergyStar<br />

e EPEAT Silver/Gold, risparmiando 88 tonnellate <strong>di</strong> CO 2.<br />

Infine, nell’ambito del progetto <strong>di</strong> ottimizzazione dei sistemi<br />

<strong>di</strong> stampa, nel <strong>2011</strong> sono state installate ulteriori 550 nuove<br />

stampanti multifunzione a maggior efficienza energetica,<br />

che hanno consentito un risparmio <strong>di</strong> 284 tonnellate <strong>di</strong> CO 2.<br />

Nell’area Data Center, <strong>di</strong> cui fanno parte i sistemi <strong>di</strong> calcolo<br />

che ospitano le applicazioni e i servizi IT, sono proseguite<br />

le azioni <strong>di</strong> riduzione, sostituzione, consolidamento<br />

e virtualizzazione dei server, con un risparmio <strong>di</strong> 7.200<br />

tonnellate <strong>di</strong> CO 2 rispetto al 2010. Per il 2012 sono state<br />

pianificate ulteriori iniziative in questo ambito.<br />

Infine, Chrysler Group ha risparmiato oltre 1.600 tonnellate<br />

<strong>di</strong> CO 2 spegnendo automaticamente i computer non in uso<br />

nelle ore serali.<br />

Promozione <strong>di</strong> pratiche sostenibili in ufficio<br />

I <strong>di</strong>pendenti sono chiamati in causa <strong>di</strong>rettamente nel progetto<br />

<strong>di</strong> riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda, attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> iniziative quali la raccolta <strong>di</strong>fferenziata, il riutilizzo<br />

del materiale d’ufficio e molto altro.<br />

La consapevolezza del proprio impatto ambientale è<br />

il primo passo verso un pieno coinvolgimento <strong>di</strong> ogni<br />

<strong>di</strong>pendente.<br />

ECOffice è un corso online, accessibile attraverso la rete<br />

intranet aziendale, che illustra i problemi energetici più<br />

comuni in ufficio e propone buone pratiche per ottenere<br />

importanti riduzioni dei consumi. Nel 2010 e nel <strong>2011</strong><br />

hanno partecipato al corso circa 9.000 <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Centro<br />

Ricerche <strong>Fiat</strong>, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, <strong>Fiat</strong> Powertrain e<br />

dello stabilimento italiano Magneti Marelli <strong>di</strong> Corbetta. Il<br />

corso è composto da tre sezioni de<strong>di</strong>cate all’uso dei <strong>di</strong>versi<br />

strumenti d ufficio: PC, stampanti e illuminazione. Ciascuna<br />

sezione offre approfon<strong>di</strong>menti, consigli, link su argomenti<br />

correlati, un test <strong>di</strong> autoappren<strong>di</strong>mento e la possibilità <strong>di</strong><br />

lasciare suggerimenti. Completa il corso online un modulo<br />

più generale sul risparmio energetico e idrico.<br />

Anche i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group hanno la possibilità <strong>di</strong><br />

valutare e ridurre il proprio impatto sull’ambiente, a casa e<br />

in ufficio, attraverso il modulo “How You Can Contribute”,<br />

nell’ambito del corso sulla sostenibilità inaugurato nel<br />

<strong>2011</strong> e completato da 6.800 lavoratori. Cliccando il link<br />

www.mygreenprint.org, i <strong>di</strong>pendenti possono accedere a<br />

molte informazioni pratiche per la promozione <strong>di</strong> comportamenti<br />

ecologici.<br />

139<br />

Dimensione<br />

ambientale


©iStockphoto.com/Pgiam<br />

Non guardate mai in basso per valutare<br />

il terreno prima <strong>di</strong> muovere il prossimo passo;<br />

solo colui che tiene gli occhi fissi sul lontano<br />

orizzonte troverà la strada giusta<br />

Dag Hammarskjöld


Dimensione sociale<br />

143<br />

193<br />

201<br />

205<br />

210<br />

219<br />

Dipendenti<br />

Sicurezza dei prodotti<br />

Rete dei concessionari e <strong>di</strong> assistenza<br />

Clienti<br />

Fornitori<br />

Comunità


Dipendenti<br />

Dipendenti<br />

L'impegno e la motivazione dei <strong>di</strong>pendenti sono cruciali per il successo del Gruppo. ll<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> si impegna a offrire ai propri <strong>di</strong>pendenti opportunità <strong>di</strong> crescita che favoriscano<br />

costantemente la collaborazione internazionale e colgano i vantaggi derivanti dalle <strong>di</strong>verse<br />

realtà <strong>di</strong> provenienza, esperienze e competenze. Le opportunità <strong>di</strong> avanzamento <strong>di</strong> carriera<br />

consentono ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali in un ambiente<br />

sicuro, dove le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> tutti sono rispettate e valorizzate e dove il lavoro <strong>di</strong> squadra e la<br />

cultura del fare sono patrimonio essenziale per un successo su scala mon<strong>di</strong>ale.<br />

I <strong>di</strong>pendenti in cifre (1)<br />

Nel <strong>2011</strong> il Gruppo ha mo<strong>di</strong>ficato il proprio perimetro globale<br />

a seguito <strong>di</strong> due importanti eventi aziendali: l'acquisizione<br />

della maggioranza azionaria <strong>di</strong> Chrysler Group e la scissione<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

Nel corso dell'anno, il Gruppo ha svolto attività industriali e<br />

servizi finanziari nel settore automotive attraverso società<br />

localizzate in circa 44 Paesi e ha venduto i propri prodotti o<br />

servizi a clienti in circa 140 Paesi.<br />

Al 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong>, i <strong>di</strong>pendenti del Gruppo erano<br />

Dipendenti per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Europa<br />

43,7%<br />

Asia<br />

2,9%<br />

Nord America<br />

24,5%<br />

America<br />

Latina<br />

28,8%<br />

Resto del mondo<br />

0,1%<br />

Dipendenti per settore<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

30,3%<br />

Ferrari<br />

1,4%<br />

Maserati<br />

0,4%<br />

Magneti Marelli<br />

17,6%<br />

Comau<br />

7,3%<br />

197.021, in aumento del 4% rispetto a fine 2010. (2) Da<br />

un'analisi della <strong>di</strong>stribuzione geografica, risulta che il 43,7%<br />

dei <strong>di</strong>pendenti era impiegato in Europa, con il maggior numero<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti in Italia e in Polonia, rispettivamente il 31,8% e<br />

il 5,7%. L'America Latina contava il 28,8% dei <strong>di</strong>pendenti,<br />

<strong>di</strong> cui la maggioranza in Brasile. Infine, il Nord America<br />

rappresentava il 24,5% della forza lavoro del Gruppo.<br />

Il settore con maggiore occupazione è risultato <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles con circa il 30,3% degli organici <strong>di</strong> tutto il<br />

Gruppo, seguito da Chrysler Group con il 28,3%. Per<br />

ulteriori dettagli consultare la pagina 246.<br />

Chrysler Group<br />

28,3%<br />

Altre Attività (3)<br />

4,3%<br />

Teksid 4,0%<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 6,4%<br />

Dipendenti per categoria professionale<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Operai<br />

70,4%<br />

(1) Se non <strong>di</strong>versamente specificato, i dati riguardanti i <strong>di</strong>pendenti sono calcolati a fine anno.<br />

(2) Per garantire che tali informazioni siano comparabili e affidabili nel tempo, i dati relativi al 2010 sono stati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le<br />

aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Le Altre Attività includono le società che operano nel comparto dell'e<strong>di</strong>toria, della comunicazione e dei servizi, nonché le hol<strong>di</strong>ng <strong>di</strong> partecipazioni e le società <strong>di</strong>verse.<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Impiegati<br />

14,9%<br />

Professional<br />

13,6%<br />

Dirigenti<br />

1,1%<br />

143<br />

Dimensione<br />

sociale


144<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Dipendenti per area geografica e categoria professionale (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> Totale Operai Impiegati Professional Dirigenti<br />

Europa 86.179 55.453 14.517 14.997 1.212<br />

Nord America 48.321 33.233 6.367 7.885 836<br />

America Latina 56.695 46.877 6.273 3.358 187<br />

Asia 5.698 3.145 2.120 415 18<br />

Resto del mondo 128 24 32 71 1<br />

Totale 197.021 138.732 29.309 26.726 2.254<br />

A livello mon<strong>di</strong>ale, la fascia <strong>di</strong> età che accoglie la maggiore<br />

concentrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti del Gruppo è quella tra i 41 e i<br />

50 anni e circa il 37% dell’organico non supera i cinque anni <strong>di</strong><br />

anzianità aziendale. Rispetto al 2010 si è registrato un aumento<br />

dei <strong>di</strong>pendenti nella fascia <strong>di</strong> età fino ai 30 anni, nonché in<br />

quella oltre i 50 anni e una corrispondente riduzione nella fascia<br />

<strong>di</strong> età dai 31 ai 40. Non si sono riscontrate <strong>di</strong>fferenze legate<br />

al genere. Per dare una risposta ai trend <strong>di</strong> invecchiamento<br />

osservati nella popolazione lavorativa, l'azienda ha sviluppato<br />

iniziative specifiche. Ne è un esempio il contributo volto a<br />

supportare le persone che lavorano all'interno degli stabilimenti<br />

Totale (2)<br />

(Chrysler<br />

Group<br />

escluso)<br />

Totale (3)<br />

(Chrysler<br />

Group<br />

incluso)<br />

2010 Operai (3) Impiegati (3) Professional (3) Dirigenti (3)<br />

Europa 87.833 87.941 57.243 14.434 14.948 1.316<br />

Nord America 1.690 45.056 32.066 5.512 6.705 773<br />

America Latina 43.387 51.286 42.500 5.677 2.926 183<br />

Asia 4.758 5.000 3.075 1.592 314 19<br />

Resto del mondo 133 141 27 32 79 3<br />

Totale 137.801 189.424 134.911 27.247 24.972 2.294<br />

offrendo loro adeguate postazioni <strong>di</strong> lavoro progettate tenendo<br />

in considerazione fattori quali l'età, il genere e le caratteristiche<br />

antropometriche (vedere anche pagine 177-178).<br />

Per quanto riguarda la <strong>di</strong>stribuzione per titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, si è<br />

registrato un lieve aumento sia degli uomini sia delle donne<br />

con livelli d'istruzione più alti, con circa il 16% dei <strong>di</strong>pendenti<br />

in possesso <strong>di</strong> una laurea o <strong>di</strong> una qualifica equivalente.<br />

Circa il 37% ha completato la scuola superiore. Il numero dei<br />

<strong>di</strong>pendenti che ha terminato solo la scuola elementare/me<strong>di</strong>a<br />

è salito al 23%.<br />

Per ulteriori dettagli consultare la pagina 247.<br />

(1) I <strong>di</strong>pendenti sono ripartiti in quattro macrocategorie: operai, impiegati, professional e <strong>di</strong>rigenti. I professional includono il personale con ruoli sia specialistici che gestionali<br />

(compresi i "professional" e i "professional expert" secondo il sistema <strong>di</strong> classificazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. e i "mid-level professional" e i "senior professional" in base alla<br />

classificazione <strong>di</strong> Chrysler Group). Con <strong>di</strong>rigenti si fa riferimento al personale con ruoli <strong>di</strong> top management (compresi, secondo il sistema <strong>di</strong> classificazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.,<br />

i "professional master," i "professional senior" e i "<strong>di</strong>rettori," nonché i "top manager" e le cariche <strong>di</strong> maggiore responsabilità in base alla classificazione <strong>di</strong> Chrysler Group).<br />

(2) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., non includono Chrysler Group.<br />

(3) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.


Dipendenti per età<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Oltre 50 anni<br />

20,9%<br />

Da 41 a 50 anni<br />

30,6%<br />

Dipendenti per anzianità aziendale<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Oltre 30 anni<br />

6,8%<br />

Da 21 a 30 anni<br />

16,2%<br />

Da 11 a 20 anni<br />

29,5%<br />

Dipendenti per titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Non tracciati (1)<br />

23,7%<br />

Istruzione<br />

me<strong>di</strong>a inferiore<br />

23,2%<br />

Fino a 30 anni<br />

19,6%<br />

Da 31 a 40 anni<br />

28,9%<br />

Fino a 5 anni<br />

36,7%<br />

Da 6 a 10 anni<br />

10,8%<br />

Laurea<br />

o equiparabili (2)<br />

16,2%<br />

Istruzione<br />

me<strong>di</strong>a superiore<br />

36,9%<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong>, pur non avendo in essere politiche a garanzia<br />

<strong>di</strong> assunzioni locali, ossia preferenziali per gli appartenenti<br />

alle comunità dove il Gruppo opera, tende a privilegiare, per<br />

quanto possibile, i residenti. Ciò garantisce una maggiore<br />

integrazione tra le attività del Gruppo e la comunità,<br />

favorendo una migliore comprensione delle esigenze locali<br />

e la valorizzazione del capitale umano autoctono. Nel <strong>2011</strong>,<br />

il Gruppo ha condotto un'analisi sul 99,9% dei <strong>di</strong>rigenti del<br />

Gruppo in 21 Paesi <strong>di</strong>versi, da cui è emersa una significativa<br />

incidenza percentuale dei <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> nazionalità locale in<br />

ciascuna delle principali aree geografiche in cui opera il<br />

Gruppo: circa il 97% in Europa, il 95% in Nord America e<br />

l'83% in America Latina.<br />

Dirigenti <strong>di</strong> nazionalità locale per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

Europa<br />

<strong>2011</strong><br />

97<br />

Nord America 95<br />

America Latina 83<br />

Asia 100<br />

Resto del mondo 100<br />

(1) Casi in cui non è possibile rilevare il titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, poiché i dati non sono sempre tracciati nei sistemi informativi del Gruppo, specialmente in relazione al titolo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o degli operai.<br />

(2) Calcoli soggetti ad approssimazione risultante dal confronto dei titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nei <strong>di</strong>versi Paesi.<br />

145<br />

Dimensione<br />

sociale


146<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Nel <strong>2011</strong>, circa il 96% dei <strong>di</strong>pendenti del Gruppo aveva un<br />

contratto <strong>di</strong> lavoro a tempo indeterminato e quasi il 98,7%<br />

era impiegato a tempo pieno. Il ricorso a contratti a tempo<br />

determinato è stato contenuto allo stretto necessario; l'impiego<br />

<strong>di</strong> contratti <strong>di</strong> questo tipo nelle aree geografiche <strong>di</strong> presenza<br />

del Gruppo si è attestato tra un minimo <strong>di</strong> 0,6% (Asia) e un<br />

massimo <strong>di</strong> 4,5% (America Latina) rispetto a tutti i contratti.<br />

Nel <strong>2011</strong>, nonostante l'attuale contesto economico globale,<br />

5.743 contratti a tempo determinato sono stati trasformati a<br />

tempo indeterminato. Complessivamente l'1,3% della forza<br />

lavoro del Gruppo è risultata impiegata a tempo parziale<br />

(<strong>di</strong> cui il 62% donne).<br />

Dipendenti per tipologia <strong>di</strong> contratto e impiego<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Tempo indeterminato Tempo determinato<br />

<strong>2011</strong> Totale Part time Full time Part time Full time<br />

Europa 86.179 1.078 82.181 55 2.865<br />

Nord America 48.321 4 46.267 1.456 594<br />

America Latina 56.695 4 54.120 - 2.571<br />

Asia 5.698 - 5.662 - 36<br />

Resto del mondo 128 - 124 - 4<br />

Totale 197.021 1.086 188.354 1.511 6.070<br />

Turnover<br />

Nel <strong>2011</strong> sono state assunte complessivamente circa 21.800<br />

persone, <strong>di</strong> cui il 61,6% in America Latina. Tra i neo assunti,<br />

l'11,4% erano giovani laureati, a conferma dell'impegno del<br />

Gruppo nell'investire nella forza lavoro del futuro. Il 30,2%<br />

delle entrate ha riguardato assunzioni con contratto a tempo<br />

determinato (35,6% nel 2010). Le variazioni <strong>di</strong> perimetro<br />

hanno comportato un aumento netto dell'organico <strong>di</strong> circa<br />

56.700 unità. Tale incremento è dovuto prevalentemente al<br />

consolidamento dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group all'interno<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> (55.687 a fine anno).<br />

Durante il <strong>2011</strong>, circa 19.300 persone hanno lasciato il Gruppo.<br />

Per ulteriori dettagli consultare le pagine 247-249. Il 3,6%<br />

delle uscite è conseguente a procedure <strong>di</strong> riduzione collettiva<br />

del personale nell'ambito <strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> ristrutturazione o<br />

razionalizzazione organizzativa effettuate prevalentemente in<br />

Italia, comprese alcune iniziative avviate l'anno precedente.<br />

Ove possibile, tali situazioni sono state gestite con il ricorso agli<br />

ammortizzatori sociali previsti dalla legge e con la definizione,<br />

Contratti a tempo determinato e indeterminato<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

95<br />

2010 (1)<br />

<strong>2011</strong><br />

Tempo indeterminato Tempo determinato<br />

insieme alle Organizzazioni Sindacali, <strong>di</strong> piani sociali volti ad<br />

attenuare l'impatto sui lavoratori delle misure adottate. Le<br />

<strong>di</strong>mensioni del Gruppo hanno inoltre offerto opportunità <strong>di</strong><br />

mobilità intersettoriali e tra i vari Paesi a circa 3.700 persone.<br />

Per promuovere la mobilità tra i <strong>di</strong>versi settori e tra le società<br />

del Gruppo, nel 2012 verrà implementato un programma <strong>di</strong><br />

job posting interno in ciascuna area operativa, in aggiunta<br />

a quello <strong>di</strong> Chrysler Group, in uso ormai da più <strong>di</strong> 20 anni.<br />

Nel <strong>2011</strong>, il programma ha gestito 326 posizioni aperte,<br />

ricevendo circa 3.200 can<strong>di</strong>dature interne da impiegati <strong>di</strong><br />

Stati Uniti e Canada.<br />

Turnover <strong>di</strong>pendenti (2)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

5 4<br />

Dipendenti al 31/12/2010 137.801<br />

Entrati 21.802<br />

Usciti (19.293)<br />

perimetro 56.711<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 197.021<br />

(1) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(2) Chrysler Group è stato consolidato nell'organico a partire da giugno <strong>2011</strong>; il turnover comprende Entrati e Usciti <strong>di</strong> Chrysler Group relativi esclusivamente alla<br />

seconda metà del <strong>2011</strong>.<br />

96


Gestione e sviluppo<br />

Grazie a strutturati processi <strong>di</strong> gestione del personale, il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> è in grado <strong>di</strong> trarre il massimo vantaggio dal talento dei<br />

propri <strong>di</strong>pendenti e aumentarne la motivazione. Nel perseguire<br />

il più alto livello possibile <strong>di</strong> performance nel settore automotive<br />

mon<strong>di</strong>ale, il Gruppo è impegnato a supportare i <strong>di</strong>pendenti<br />

attraverso iniziative <strong>di</strong> formazione e a riconoscere, nonché<br />

premiare, i loro successi e contributi ai risultati <strong>di</strong> business.<br />

In questo modo, il Gruppo non solo si misura con i livelli<br />

attualmente previsti <strong>di</strong> competitività globale, ma lavora al<br />

contempo in ottica <strong>di</strong> miglioramento continuo alla definizione<br />

<strong>di</strong> piani <strong>di</strong> successione, essenziali per il futuro.<br />

Performance and Leadership Management<br />

Cinque sono i principi fondamentali che guidano l'azienda nella<br />

gestione e nello sviluppo del capitale umano e che trovano<br />

applicazione nel sistema <strong>di</strong> valutazione del Gruppo:<br />

meritocrazia – nel valorizzare l'eccellenza<br />

leadership – come elemento guida nella gestione del<br />

cambiamento e delle persone<br />

competizione – come fattore da ricercare e fare proprio<br />

performance d'eccellenza – come punto <strong>di</strong> riferimento<br />

affidabilità – garantire e fare quanto promesso<br />

Il processo <strong>di</strong> valutazione della Performance e della Leadership<br />

(Performance and Leadership Management - PLM) è il sistema<br />

<strong>di</strong> valutazione adottato a livello mon<strong>di</strong>ale per valutare i <strong>di</strong>pendenti<br />

del Gruppo (<strong>di</strong>rigenti, professional e impiegati). Costituisce uno<br />

dei processi chiave del Gruppo <strong>Fiat</strong> per la gestione e lo sviluppo<br />

delle risorse umane. Attraverso il processo <strong>di</strong> PLM i <strong>di</strong>pendenti<br />

sono valutati e orientati nei loro risultati, nelle attitu<strong>di</strong>ni e nei<br />

comportamenti attraverso la definizione <strong>di</strong> obiettivi specifici.<br />

Il programma prevede che a inizio anno ogni responsabile<br />

con<strong>di</strong>vida e attribuisca gli obiettivi per ciascun collaboratore.<br />

A fine anno ogni persona è valutata oltre che sulla <strong>di</strong>mensione<br />

della performance (in funzione del raggiungimento degli<br />

obiettivi <strong>di</strong> business), anche sulla sua leadership (la capacità<br />

<strong>di</strong> guidare il cambiamento, lavorare in team e gestire risorse).<br />

Dalla combinazione delle due <strong>di</strong>mensioni della performance<br />

e della leadership viene poi definito il posizionamento su una<br />

matrice a nove quadranti, che rappresenta la valutazione <strong>di</strong><br />

sintesi dei risultati conseguiti dal <strong>di</strong>pendente. La correttezza<br />

del giu<strong>di</strong>zio è garantita da un processo <strong>di</strong> comparazione<br />

trasversale dei posizionamenti a parità <strong>di</strong> qualifica/ruolo.<br />

Calibrature, all'interno <strong>di</strong> una curva <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione attesa,<br />

riducono il rischio <strong>di</strong> iniquità e allineano i risultati della<br />

valutazione attraverso criteri definiti. Il risultato finale viene poi<br />

con<strong>di</strong>viso, tra il responsabile e il collaboratore, in un incontro<br />

de<strong>di</strong>cato, durante il quale un <strong>di</strong>alogo trasparente sulle aree<br />

<strong>di</strong> miglioramento in<strong>di</strong>viduate contribuisce a valorizzare<br />

le prestazioni del <strong>di</strong>pendente e a rinforzarne il legame<br />

con l’organizzazione. Al termine del processo è possibile<br />

accedere, online, alla scheda <strong>di</strong> valutazione e inserire le<br />

proprie aspirazioni professionali e la richiesta <strong>di</strong> percorsi<br />

formativi o <strong>di</strong> altre azioni specifiche (come l'affiancamento, il<br />

contatto con i vertici aziendali ecc.) per affrontare determinate<br />

aree <strong>di</strong> miglioramento.<br />

Questo processo <strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> mappatura delle<br />

competenze, che rappresenta la base per la remunerazione<br />

variabile, (1) è sostenuto da sistemi informatici che consentono<br />

ai responsabili <strong>di</strong> accedere in qualunque momento a<br />

(1) Il processo <strong>di</strong> valutazione della Performance e della Leadership è la base per la definizione del contributo in<strong>di</strong>viduale al calcolo della retribuzione variabile <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti e professional.<br />

147<br />

Dimensione<br />

sociale


148<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

informazioni aggiornate relative a persone appartenenti<br />

alla propria unità organizzativa o che si trovano, anche<br />

in<strong>di</strong>rettamente, sulla loro linea gerarchica. Questo permette<br />

ai vertici <strong>di</strong> avere accesso e <strong>di</strong> poter esaminare, all'interno<br />

della struttura organizzativa, le prestazioni in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> ogni<br />

<strong>di</strong>pendente.<br />

Durante il <strong>2011</strong>, la mappatura della performance e della<br />

leadership è stata estesa ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group e<br />

applicata nel suo complesso a circa 39.500 <strong>di</strong>pendenti del<br />

Gruppo, compresa la totalità dei <strong>di</strong>rigenti e dei professional<br />

e una parte degli impiegati. Per ulteriori dettagli consultare la<br />

pagina 247.<br />

Il numero degli impiegati che sono stati oggetto <strong>di</strong> valutazione<br />

ha fatto registrare un aumento, su base annuale, dal 25% nel<br />

2010 (1) al 36% nel <strong>2011</strong>. (2) L'obiettivo del 2012 è <strong>di</strong> continuare<br />

questo trend e incrementare ulteriormente il numero <strong>di</strong><br />

impiegati valutati, tenendo in considerazione le evoluzioni sia<br />

del mercato, sia organizzative.<br />

L'Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha de<strong>di</strong>cato sei<br />

intere giornate all'analisi dei risultati del processo <strong>di</strong> PLM<br />

con particolare attenzione alle valutazioni dei <strong>di</strong>rigenti senior,<br />

confermando che il successo <strong>di</strong> un'organizzazione si basa<br />

innanzitutto sulle proprie risorse. Da queste analisi sono<br />

scaturite azioni concrete in termini <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> carriera dei<br />

<strong>di</strong>pendenti che, combinate alle evoluzioni del business, hanno<br />

determinato cambiamenti organizzativi importanti. Risulta<br />

pertanto chiaro che il processo <strong>di</strong> PLM non rappresenta solo<br />

la base per tutte le scelte gestionali relative al personale, ma<br />

costituisce anche un elemento fondamentale, in particolare,<br />

per la gestione dei talenti e la definizione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong><br />

successione, grazie ai quali la gestione delle posizioni chiave<br />

avviene attraverso un significativo ricorso a risorse interne.<br />

Altri sistemi <strong>di</strong> valutazione della performance in<strong>di</strong>viduale<br />

Oltre al processo <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> PLM, nel Gruppo sono utilizzati anche altri processi <strong>di</strong> valutazione della<br />

performance dal cui risultato si deriva il pagamento <strong>di</strong> una retribuzione variabile in<strong>di</strong>viduale.<br />

Per gli impiegati e gli operai che lavorano negli stabilimenti in Polonia, esiste un sistema <strong>di</strong> bonus mensili conferiti<br />

su base in<strong>di</strong>viduale (regolamentati da accor<strong>di</strong> collettivi) che, nel <strong>2011</strong>, hanno riguardato circa 11.000 <strong>di</strong>pendenti.<br />

Il valore <strong>di</strong> questi bonus varia dal 13% al 23% dello stipen<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>pendente.<br />

I fattori presi in considerazione per definire l'importo del bonus sono la qualità del lavoro, la <strong>di</strong>sciplina nell'ambito<br />

lavorativo, il rispetto delle norme <strong>di</strong> salute e sicurezza, l'efficienza nel lavoro e il punteggio del World Class<br />

Manufacturing ottenuto dallo stabilimento.<br />

Per gli impiegati e gli operai che lavorano negli stabilimenti in Brasile, le aziende del Gruppo <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> un<br />

bonus variabile denominato Profit Sharing Plan (PLR), il quale prevede la partecipazione all'utile e ai risultati e,<br />

<strong>di</strong> norma, viene negoziato su base annuale. Il bonus è corrisposto in<strong>di</strong>vidualmente e tiene conto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori sia<br />

in<strong>di</strong>viduali che collettivi, quali la produzione annua, i punteggi del World Class Manufacturing, gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> qualità, la<br />

sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti e la partecipazione in<strong>di</strong>viduale. Questo sistema si applica a circa 36.000 <strong>di</strong>pendenti.<br />

(1) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(2) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.


Gestione dei talenti e piani <strong>di</strong> successione<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è chiamato a rispondere con sempre maggiore<br />

flessibilità alle sfide derivanti dal mercato, dove il successo può<br />

essere favorito dalla presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui motivati e con le competenze<br />

adatte a ricoprire posizioni chiave nell'organizzazione.<br />

Queste sono le motivazioni che in<strong>di</strong>rizzano le azioni volte alla<br />

gestione dei talenti, attraverso cui l'azienda in<strong>di</strong>vidua i <strong>di</strong>pendenti<br />

<strong>di</strong> maggiori potenzialità ed accellera il loro percorso <strong>di</strong> crescita<br />

professionale. A questi <strong>di</strong>pendenti vengono offerte opportunità<br />

professionali che consentono <strong>di</strong> acquisire esperienza in altre<br />

aree geografiche o <strong>di</strong> business, nonché opportunità <strong>di</strong> maggiore<br />

contatto con i vertici aziendali. In questo modo il Gruppo può<br />

sviluppare efficaci piani <strong>di</strong> successione che danno priorità a<br />

can<strong>di</strong>dature interne.<br />

Il processo è condotto in modo omogeneo in tutti i Paesi, in tutte<br />

le funzioni e attraverso tutti i livelli gerarchici aziendali. Le risorse<br />

strategiche, identificate in base al loro valore professionale (in<br />

termini <strong>di</strong> performance e <strong>di</strong> leadership) e al loro potenziale <strong>di</strong><br />

crescita in ruoli <strong>di</strong> maggiore responsabilità, vengono valutate<br />

attraverso un processo che coinvolge <strong>di</strong>rettamente i <strong>di</strong>versi<br />

responsabili, dal capo <strong>di</strong>retto al top management.<br />

Nel <strong>2011</strong>, a seguito della valutazione <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>rigenti e i<br />

professional, sono state condotte 25 Talent Reviews <strong>di</strong><br />

famiglia professionale/settore/funzione per i <strong>di</strong>pendenti<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group.<br />

Queste si inseriscono nel processo volto ad assicurare<br />

che venga definito un piano <strong>di</strong> successione per le risorse<br />

d’eccellenza sia a breve sia a lungo termine. Il processo<br />

porta in evidenza <strong>di</strong>pendenti talentuosi, poco noti all'interno<br />

dell'organizzazione, ma che tuttavia meritano un investimento<br />

in quanto potenziali leader del futuro.<br />

Attraverso la piattaforma web de<strong>di</strong>cata (Talent Review<br />

Committee), dal <strong>2011</strong> i vertici aziendali hanno l’opportunità<br />

<strong>di</strong> consultare i profili dei talenti emergenti e dei <strong>di</strong>rigenti senior<br />

identificati nei piani <strong>di</strong> successione.<br />

L'Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., insieme ai vertici<br />

<strong>di</strong> ogni settore e alle <strong>di</strong>verse funzioni centrali dell'azienda,<br />

ha de<strong>di</strong>cato tre intere giornate alle tematiche <strong>di</strong> gestione<br />

dei talenti. Sono state affrontate <strong>di</strong>verse questioni, tra cui<br />

la copertura delle posizioni chiave e l’analisi dei talenti,<br />

a supporto del loro sviluppo e dei piani <strong>di</strong> carriera<br />

internazionali e interfunzionali. Grazie a un adeguato<br />

supporto, nonché all’ampia gamma <strong>di</strong> opportunità per<br />

lo sviluppo <strong>di</strong> carriera, i <strong>di</strong>pendenti possono migliorare le<br />

loro prestazioni, superare le aspettative e assicurare un<br />

contributo efficace all'interno dei gruppi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Nel 2012 sarà <strong>di</strong>sponibile un Piano <strong>di</strong> Incentivazione a Lungo<br />

Termine, in linea con le migliori prassi del mercato, al fine <strong>di</strong><br />

assicurare il coinvolgimento e la fidelizzazione dei <strong>di</strong>pendenti che<br />

occupano posizioni chiave per il continuo sviluppo del Gruppo.<br />

149<br />

Dimensione<br />

sociale


150<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Salario minimo locale<br />

In numerosi Paesi i livelli salariali minimi sono definiti in<br />

base a norme <strong>di</strong> legge e, in alcuni casi, prevedono anche<br />

<strong>di</strong>fferenziazioni per Regione/Stato o sulla base <strong>di</strong> altri criteri<br />

(es. Regno Unito, Francia, Spagna, Stati Uniti e Brasile).<br />

Laddove non esistano norme <strong>di</strong> legge specifiche in materia,<br />

spesso il salario minimo viene definito dalla contrattazione<br />

collettiva fra organizzazioni rappresentative dei datori <strong>di</strong> lavoro<br />

e sindacati dei lavoratori. Tale situazione si verifica, ad esempio,<br />

in Italia, Germania e Belgio, dove i trattamenti economici e le<br />

con<strong>di</strong>zioni per l'impiego sono negoziati a livello territoriale o<br />

nazionale, lasciando poi la possibilità <strong>di</strong> stabilire livelli salariali<br />

più alti all'interno dell'azienda.<br />

È importante notare che i salari minimi sono altresì stabiliti<br />

in relazione allo specifico quadro economico, sociale e<br />

politico e non si prestano, quin<strong>di</strong>, ad alcun tipo <strong>di</strong> confronto<br />

transnazionale.<br />

Per valutare l'adeguatezza dei salari <strong>di</strong> ingresso in ogni Paese<br />

<strong>di</strong> presenza, nel <strong>2011</strong> il Gruppo ha esteso il perimetro del<br />

monitoraggio da 18 a 30 Paesi. I risultati rilevano che in tutti<br />

i Paesi monitorati, (1) i salari <strong>di</strong> ingresso (2) sono uguali, se non<br />

superiori, al minimo previsto dalla legge o dalla contrattazione<br />

collettiva extra-aziendale. L'uguaglianza nel posto <strong>di</strong> lavoro<br />

all'interno del Gruppo è <strong>di</strong>mostrata anche dal confronto dei<br />

salari minimi <strong>di</strong> entrata in base al genere. Alla luce <strong>di</strong> un'indagine<br />

condotta su un campione <strong>di</strong> 17 Paesi che rappresentano<br />

circa il 97% dell'organico aziendale a livello mon<strong>di</strong>ale, i livelli<br />

salariali sono risultati essere identici tra uomini e donne.<br />

(1) L'indagine ha riguardato il 99% dell'intero organico del Gruppo.<br />

(2) In accordo con le linee guida GRI-G3.1, per salario <strong>di</strong> ingresso si intende la retribuzione minima da riconoscere a un <strong>di</strong>pendente a tempo pieno, assunto al più basso<br />

livello/categoria <strong>di</strong> inquadramento, sulla base <strong>di</strong> politiche aziendali o <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> sindacali aziendali. Si precisa che per ciascun Paese è stata considerata l'azienda con il<br />

rapporto più basso tra salario d’ingresso e salario minimo. Rilevazione effettuata al 31 ottobre <strong>2011</strong>.


Rapporto tra salario <strong>di</strong> ingresso e salario minimo (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (salario minimo = 100)<br />

100 100 100 100 100 100 100 100<br />

Regno Unito<br />

Spagna<br />

Francia<br />

Repubblica Ceca<br />

Germania<br />

Benefit sociali e finanziari<br />

ll pacchetto retributivo del Gruppo è allineato alle migliori<br />

prassi internazionali e assicura compensi economici equi<br />

ed allettanti per tutti i <strong>di</strong>pendenti. I benefit finanziari e sociali<br />

rappresentano una parte essenziale <strong>di</strong> questo pacchetto.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> mette a <strong>di</strong>sposizione un'ampia gamma <strong>di</strong><br />

benefit che in linea generale sono offerti a tutti i <strong>di</strong>pendenti,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dal tipo <strong>di</strong> contratto o <strong>di</strong> impiego<br />

(ad esempio, a tempo determinato o indeterminato, a tempo<br />

parziale o tempo pieno). I benefit <strong>di</strong>fferiscono in base alla<br />

qualifica del <strong>di</strong>pendente, al Paese <strong>di</strong> appartenenza e alle<br />

politiche locali. A ottobre <strong>2011</strong>, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha condotto<br />

l'indagine interna annuale sulla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> varie tipologie<br />

<strong>di</strong> benefit (su un campione pari al 94% della forza lavoro).<br />

I risultati sono riportati nelle tabelle che seguono.<br />

Italia<br />

Brasile<br />

Austria<br />

110 110<br />

Cina<br />

125 127<br />

141 144 150<br />

Principali benefit per i <strong>di</strong>pendenti<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Benefit finanziari % <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti aventi titolo ad aderire<br />

Piani pensione 60,2<br />

Piani sanitari integrativi aziendali 86,8<br />

Assicurazione vita 57,0<br />

Sostegno finanziario in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità/invali<strong>di</strong>tà 56,4<br />

Mensa aziendale o voucher sostitutivo 60,0<br />

Altro (2) 40,0<br />

Benefit sociali<br />

Servizi <strong>di</strong> assistenza per l'infanzia (3) 35,9<br />

Programmi benessere e nutrizione (4) 50,5<br />

Centri fitness (5) 41,8<br />

(1) Il confronto mostra i dati <strong>di</strong> 17 Paesi su 30 mappati, i quali rappresentano circa il 97% dell'organico del Gruppo.<br />

(2) Include benefit quali macchina aziendale, alloggio, prestiti senza interessi.<br />

(3) Comprende asili, accesso gratuito alla palestra per i bambini, aiuto per i compiti, centri estivi per vacanze, altri servizi rivolti all'assistenza dei bambini.<br />

(4) Include servizi <strong>di</strong> affiancamento nutrizionale, corsi per smettere <strong>di</strong> fumare, visite e screening me<strong>di</strong>ci, altri programmi benessere.<br />

(5) Comprende accesso gratuito alla palestra, corsi <strong>di</strong> fitness e altre iniziative.<br />

Stati Uniti<br />

Messico<br />

Belgio<br />

Polonia<br />

Argentina<br />

Turchia<br />

215<br />

Romania<br />

231<br />

Canada<br />

100<br />

salario minimo<br />

in ciascun Paese<br />

151<br />

Dimensione<br />

sociale


152<br />

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sociale<br />

Dipendenti<br />

I risultati mostrano che il 60% dei <strong>di</strong>pendenti ha <strong>di</strong>ritto a un<br />

piano pensione e che <strong>di</strong> questi, nel <strong>2011</strong>, circa il 70% vi ha<br />

già aderito. Tale cifra rappresenta il 40% della popolazione<br />

totale mappata.<br />

I piani integrativi messi a <strong>di</strong>sposizione dal Gruppo possono<br />

essere classificati in due categorie:<br />

piani pensione a contribuzione definita, ossia per i quali<br />

la contribuzione (da parte del <strong>di</strong>pendente, dell’azienda o<br />

<strong>di</strong> entrambi) viene stabilita a priori, mentre la prestazione<br />

<strong>di</strong>pende dagli importi complessivamente assegnati al fondo<br />

che supporta il piano e dal ren<strong>di</strong>mento finanziario dello stesso<br />

piani pensione a beneficio definito, ossia per i quali viene<br />

stabilita a priori la prestazione che in futuro sarà erogata<br />

al <strong>di</strong>pendente, mentre la contribuzione può variare nel<br />

tempo, allo scopo <strong>di</strong> garantire l’erogazione della prestazione<br />

prefissata<br />

La maggior parte dei piani pensione in essere nelle aziende<br />

del Gruppo è a contribuzione definita.<br />

I <strong>di</strong>pendenti del Gruppo <strong>Fiat</strong> hanno, inoltre, la possibilità<br />

<strong>di</strong> accedere a piani sanitari integrativi aziendali, e circa<br />

l'80% della popolazione mappata vi ha aderito (vedere<br />

anche pagine 181-183). In alcune se<strong>di</strong> sono previsti<br />

servizi <strong>di</strong> assistenza per l'infanzia, allo scopo <strong>di</strong> aiutare<br />

i <strong>di</strong>pendenti a raggiungere un efficace bilanciamento tra<br />

lavoro e vita privata (vedere anche pagine 168-169, 171). Il<br />

Gruppo promuove, inoltre, uno stile <strong>di</strong> vita sano attraverso<br />

articolati programmi benessere e facilita l'accesso a<br />

specifiche strutture sportive (vedere anche pagine 169-170,<br />

179-183).<br />

Formazione<br />

Per il successo <strong>di</strong> qualsiasi azienda è essenziale una forza<br />

lavoro qualificata, esperta e motivata.<br />

L’accrescimento delle risorse intangibili del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

è reso possibile grazie all'impegno dei <strong>di</strong>pendenti che<br />

mirano costantemente a dare il meglio <strong>di</strong> sé. Per sostenere<br />

quest'obiettivo, l'azienda offre un'ampia gamma <strong>di</strong> iniziative<br />

formative volte a consolidare le competenze in<strong>di</strong>viduali dei<br />

<strong>di</strong>pendenti e a <strong>di</strong>ffondere la strategia e i valori del Gruppo.<br />

Per garantire un approccio uniforme in tutto il Gruppo, il <strong>Fiat</strong><br />

HR Training Committee e l'HR Talent Management Team<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group gestiscono l'offerta formativa a livello<br />

corporate, mentre i Training Manager <strong>di</strong> settore si occupano<br />

dello sviluppo <strong>di</strong> programmi su misura, realizzati in<br />

base a specifici bisogni <strong>di</strong> formazione e in linea con le<br />

in<strong>di</strong>cazioni stabilite a livello <strong>di</strong> Gruppo. Incontri perio<strong>di</strong>ci,<br />

portali web de<strong>di</strong>cati, classi virtuali e sessioni <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

cooperativo rappresentano alcuni degli strumenti impiegati dai<br />

Training Manager per con<strong>di</strong>videre le prassi migliori, coor<strong>di</strong>nare<br />

reti <strong>di</strong> conoscenza formalizzate e promuovere sinergie per<br />

quanto riguarda gli standard, i meto<strong>di</strong> e gli obiettivi formativi.<br />

Portali web de<strong>di</strong>cati offrono materiale <strong>di</strong>dattico e presentano<br />

esempi <strong>di</strong> iniziative e programmi <strong>di</strong> successo.<br />

<strong>Fiat</strong> SEPIN, il centro <strong>di</strong> riferimento per le attività <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento, supporta il Gruppo nella capitalizzazione<br />

delle conoscenze relative ai meto<strong>di</strong> chiave in ambito<br />

automotive (Research and Development, Manufacturing),<br />

alle metodologie <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, all’innovazione della<br />

formazione e al finanziamento dei programmi formativi.<br />

Nel <strong>2011</strong>, il processo <strong>di</strong> formazione del Gruppo si è focalizzato<br />

su quattro assi portanti:<br />

sostegno allo sviluppo <strong>di</strong> professionalità e competenze<br />

in ambito automotive<br />

sviluppo delle capacità manageriali dei <strong>di</strong>pendenti cui<br />

sono assegnate nuove responsabilità<br />

allineamento delle competenze professionali ai<br />

cambiamenti strategici, organizzativi e tecnologici<br />

aggiornamento dei <strong>di</strong>pendenti su norme aziendali, valori<br />

e impegni assunti nei confronti dei portatori <strong>di</strong> interessi


A partire dalla fine del <strong>2011</strong>, i corsi online sono erogati<br />

attraverso una nuova piattaforma <strong>di</strong> e-learning che offre ai<br />

<strong>di</strong>pendenti sessioni <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento più interattive. Nel<br />

corso del 2012, nuove funzioni <strong>di</strong> gestione del processo <strong>di</strong><br />

formazione consentiranno ai Training Manager un più ampio<br />

monitoraggio dei processi.<br />

Nel <strong>2011</strong> il Gruppo ha aumentato l'investimento in formazione<br />

del 22,8% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un<br />

totale <strong>di</strong> 80,3 milioni <strong>di</strong> euro. Sono state erogate circa quattro<br />

milioni <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione (+26,7% vs 2010) a circa 139.000<br />

<strong>di</strong>pendenti (+5,3% rispetto al 2010), <strong>di</strong> cui approssimativamente<br />

115.000 uomini (83%) e 24.000 donne (17%).<br />

I <strong>di</strong>pendenti coinvolti nelle attività formative sono stati per il<br />

63% operai, per il 35% professional e impiegati e per il 2%<br />

<strong>di</strong>rigenti.<br />

Sono state erogate, in me<strong>di</strong>a, 20,5 ore <strong>di</strong> formazione<br />

a ciascun <strong>di</strong>pendente. Più precisamente, 16 ore per gli<br />

operai, 31,3 ore per professional e impiegati e 26,8 ore per i<br />

<strong>di</strong>rigenti. Durante il <strong>2011</strong> gli uomini e le donne hanno fruito,<br />

in me<strong>di</strong>a, rispettivamente <strong>di</strong> 20,5 e 20,9 ore <strong>di</strong> formazione. (1)<br />

La maggior parte delle campagne <strong>di</strong> formazione corporate<br />

è stata effettuata online, permettendo ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong><br />

de<strong>di</strong>carsi ai corsi nei momenti più adatti, riducendo al<br />

Spese e attività <strong>di</strong> formazione<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> (3) 2010 (4)<br />

Spesa in formazione (milioni <strong>di</strong> euro) 80,3 65,4<br />

Incidenza sui costi per il personale (2) (%) 1,1 0,9<br />

Ore <strong>di</strong> formazione (migliaia) 4.048 3.196<br />

Dipendenti coinvolti (migliaia) 139 132<br />

Formazione su corporate governance, anti-corruzione,<br />

<strong>di</strong>ritti umani e non <strong>di</strong>scriminazione<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (migliaia)<br />

<strong>2011</strong> (3)(6) 2010 (4) 2009 (5)<br />

Ore <strong>di</strong> formazione 77,6 24,5 11,5<br />

Dipendenti coinvolti 41,8 16,3 4,1<br />

minimo le interruzioni delle proprie attività e consentendogli<br />

<strong>di</strong> rimanere al lavoro.<br />

L'investimento nella formazione in aula, online e on the job<br />

si è concentrato principalmente su: sviluppo <strong>di</strong> competenze<br />

specifiche <strong>di</strong> mestiere (66%), capacità manageriali (16%),<br />

competenze linguistiche (10%), campagne, norme e impegni<br />

aziendali (3%) e altri contenuti (5%).<br />

Le iniziative aziendali e le sessioni <strong>di</strong> formazione on the<br />

job sono concepite anche per <strong>di</strong>ffondere costantemente<br />

informazioni ai <strong>di</strong>pendenti e tenerli aggiornati sui temi della<br />

salute, della sicurezza e dell'ambiente. Nel <strong>2011</strong>, circa<br />

700.000 ore <strong>di</strong> formazione hanno riguardato questioni legate<br />

alla salute e alla sicurezza. Approssimativamente 106.800<br />

ore hanno invece affrontato tematiche ambientali (vedere<br />

anche pagine 116, 176). Il Gruppo promuove la <strong>di</strong>ffusione<br />

presso tutti i propri <strong>di</strong>pendenti, a prescindere dal loro<br />

livello o ruolo, compreso il personale addetto alla sicurezza<br />

industriale, dei principi enunciati nel Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., con particolare riferimento alle pratiche <strong>di</strong><br />

Corporate Governance, al rispetto dei <strong>di</strong>ritti umani, alla<br />

non <strong>di</strong>scriminazione e alla sostenibilità, attraverso corsi<br />

de<strong>di</strong>cati e altri canali informativi. Nel <strong>2011</strong>, circa 41.800<br />

<strong>di</strong>pendenti sono stati formati su tali tematiche.<br />

(1) Me<strong>di</strong>e calcolate su tutto l'organico e non solo in relazione ai <strong>di</strong>pendenti che hanno partecipato a corsi <strong>di</strong> formazione.<br />

(2) I costi per il personale sono stati pari a 7.629 milioni <strong>di</strong> euro nel <strong>2011</strong> e a 7.687 milioni <strong>di</strong> euro nel 2010 (i dati <strong>di</strong> Chrysler Group sono stati inclusi per gli anni <strong>2011</strong> e<br />

2010: sono stati applicati i tassi <strong>di</strong> cambio annuali me<strong>di</strong> per il <strong>2011</strong> e il 2010).<br />

(3) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(4) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(5) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(6) Si riferisce ai corsi online e ai programmi aziendali e <strong>di</strong> settore relativi a: Corporate Governance, lotta alla corruzione, <strong>di</strong>ritti umani e non <strong>di</strong>scriminazione. L'aumento<br />

significativo è dovuto principalmente all'avvio in Italia della campagna aziendale online sulla non <strong>di</strong>scriminazione (professional) e <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> settore (<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles, Magneti Marelli e Chrysler Group) sulla Corporate Governance e sui <strong>di</strong>ritti umani.<br />

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Dipendenti<br />

In particolare, nel corso dell'anno, l'azienda ha continuato a<br />

tenere corsi <strong>di</strong> formazione e campagne volte a promuovere i<br />

principi <strong>di</strong> Corporate Governance, della sostenibilità e della lotta<br />

alla corruzione, coinvolgendo circa 23.000 <strong>di</strong>pendenti, oltre<br />

ai <strong>di</strong>rigenti del Gruppo che tra il 2009 e il 2010, avevano già<br />

partecipato a corsi <strong>di</strong> formazione sulle stesse tematiche.<br />

Più <strong>di</strong> 6.200 professional in Italia hanno completato il corso sulla<br />

non <strong>di</strong>scriminazione, volto a prevenire questo fenomeno sul<br />

posto <strong>di</strong> lavoro (Convenzione OIL 111) e a promuovere una<br />

cultura dove tutti i <strong>di</strong>pendenti si sentano rispettati e valorizzati.<br />

I <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> tutto il mondo avevano già preso parte al corso<br />

nel 2010; entro la fine del 2012 verrà esteso a livello globale a<br />

tutti i professional. Analogamente, Chrysler Group ha lanciato<br />

un programma <strong>di</strong> formazione sul web rivolto a circa 10.300<br />

impiegati statunitensi (18,5% dell'organico <strong>di</strong> Chrysler Group),<br />

chiamato R.E.S.P.E.C.T. (1) Questa iniziativa <strong>di</strong> formazione vuole<br />

assicurare il mantenimento <strong>di</strong> un ambiente <strong>di</strong> lavoro dove non<br />

occorrano molestie e <strong>di</strong>scriminazione.<br />

Anche il personale addetto alla sicurezza industriale<br />

viene formato su tali tematiche. Nel <strong>2011</strong>, circa 900 addetti alla<br />

sorveglianza (sia assunti <strong>di</strong>rettamente dal Gruppo <strong>Fiat</strong> sia da<br />

<strong>di</strong>tte esterne) (2) hanno preso parte a questi corsi.<br />

(1) R.E.S.P.E.C.T. sta per Riconoscere e riferire comportamenti inappropriati, Educare tutti i <strong>di</strong>pendenti, Servire da esempio, Provvedere alle pari opportunità, Eliminare<br />

molestie e <strong>di</strong>scriminazione, Combattere a favore dell'inclusione, Trattare gli altri con rispetto.<br />

(2) L'indagine non ha coinvolto tutto il personale addetto alla sicurezza. Non è stato, infatti, incluso il personale addetto alla sicurezza assunto <strong>di</strong>rettamente o subappaltato<br />

da: Comau nel mondo (solo l'Italia è stata inclusa), Teksid nel mondo (solo il Brasile e l'Italia sono stati inclusi) e Chrysler Group nel mondo (solo il Canada e il Messico<br />

sono stati inclusi).


Per aumentare la sensibilità e la conoscenza tra i <strong>di</strong>pendenti<br />

delle caratteristiche ecologiche, <strong>di</strong> sicurezza e tecniche<br />

dei prodotti del Gruppo, nel <strong>2011</strong> si è continuato a mettere<br />

a <strong>di</strong>sposizione programmi <strong>di</strong> formazione volti a descrivere le<br />

nuove caratteristiche ambientali, tecnologiche e <strong>di</strong> sicurezza<br />

dei prodotti. Le attività <strong>di</strong> formazione vengono monitorate e<br />

misurate con continuità impiegando una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori che<br />

sono stati ulteriormente ampliati nel <strong>2011</strong>. La nuova piattaforma<br />

per la gestione del processo <strong>di</strong> formazione raccoglierà i<br />

dati a livello mon<strong>di</strong>ale (numero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione, tassi <strong>di</strong><br />

partecipazione, costi, ecc.), consentendo analisi e confronti<br />

degli in<strong>di</strong>catori all'interno del Gruppo. I <strong>di</strong>pendenti continueranno<br />

altresì ad accedere al proprio curriculum formativo aggiornato.<br />

Consapevolezza interculturale e <strong>di</strong>versità<br />

Un'azienda globale deve rafforzare la capacità dei<br />

propri <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> comprendere altre culture e<br />

conoscere i mercati. Nel <strong>2011</strong>, Il Gruppo ha ampliato<br />

ulteriormente il portafoglio dell'offerta formativa con<br />

l'introduzione <strong>di</strong> corsi specifici <strong>di</strong> sensibilizzazione alla<br />

<strong>di</strong>versità e alla interculturalità. In <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

sono stati erogati sei corsi che illustrano <strong>di</strong>verse<br />

culture e sistemi <strong>di</strong> valori, con una focalizzazione<br />

sul business e su come il confronto tra culture <strong>di</strong>verse<br />

possa contribuire alla gestione del cambiamento,<br />

all'integrazione dei business e ai processi <strong>di</strong> start-up.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, gli espatriati <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

e i loro familiari hanno continuato ad avere accesso<br />

a un programma formativo interculturale con<br />

l'obiettivo <strong>di</strong> fornire le informazioni e gli elementi<br />

necessari alla comprensione della cultura e delle<br />

usanze del Paese ospitante.<br />

L'obiettivo comune <strong>di</strong> questi corsi è quello <strong>di</strong> fornire<br />

ai <strong>di</strong>pendenti linee guida per percepire e apprezzare<br />

le <strong>di</strong>fferenze culturali così da evitare incomprensioni e<br />

pregiu<strong>di</strong>zi e riconoscere che il modo migliore <strong>di</strong> fare<br />

business in Paesi <strong>di</strong>versi da quello <strong>di</strong> origine è legato<br />

alla capacità <strong>di</strong> accettare e valorizzare le <strong>di</strong>fferenze.<br />

Inoltre, l'efficacia e l'efficienza dei programmi <strong>di</strong> formazione<br />

continua ad essere monitorata e misurata attraverso una serie<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori basati sulle scale <strong>di</strong> Kirkpatrick. (1)<br />

Generalmente l'efficacia viene valutata sulla base <strong>di</strong> tre<br />

componenti <strong>di</strong>verse: il gra<strong>di</strong>mento delle iniziative da parte<br />

dei partecipanti (reazione), l'incremento delle conoscenze/<br />

competenze in<strong>di</strong>viduali (appren<strong>di</strong>mento) e, se pertinente,<br />

l'applicazione da parte dei partecipanti delle nozioni apprese<br />

ai processi <strong>di</strong> lavoro (comportamento). Per verificare il<br />

raggiungimento del risultato atteso, l'efficienza delle attività<br />

<strong>di</strong> formazione viene monitorata attraverso un confronto con le<br />

migliori pratiche e competitor internazionali relativo alle ore <strong>di</strong><br />

formazione per tipo e categoria e ai livelli <strong>di</strong> spesa.<br />

(1) Il modello <strong>di</strong> Kirkpatrick è una metodologia per la valutazione dei programmi formativi che consiste <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> misurazione ed è applicabile a qualunque<br />

contesto organizzativo.<br />

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Dipendenti<br />

Comunicazione interna<br />

Stampa aziendale, portali intranet, newsletter elettroniche e<br />

cartacee, piattaforme <strong>di</strong> social me<strong>di</strong>a, bacheche per i messaggi<br />

aziendali e web television sono solo alcuni dei molti e <strong>di</strong>versi<br />

strumenti e me<strong>di</strong>a che permettono un flusso <strong>di</strong> comunicazione<br />

costante e mirato, volto a incentivare una comune cultura<br />

d'impresa e un senso <strong>di</strong> appartenenza <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>pendenti<br />

del Gruppo. Attraverso questi canali, i <strong>di</strong>pendenti vengono<br />

costantemente informati sulle principali questioni, strategie,<br />

risultati ed eventi che riguardano l'azienda.<br />

Le comunicazioni interne sono coor<strong>di</strong>nate a livello centrale, al<br />

fine <strong>di</strong> garantire l'uniformità e promuovere le sinergie a livello<br />

<strong>di</strong> Gruppo. L'obiettivo nel <strong>2011</strong> era quello <strong>di</strong> intensificare lo<br />

scambio tra le funzioni centrali e locali al fine <strong>di</strong> migliorare<br />

la circolazione delle informazioni e raccogliere altresì<br />

elementi sulle necessità e sulle aspettative locali.<br />

Un buon esempio è costituito dagli incontri web interattivi,<br />

organizzati su base mensile da Chrysler Group che assicurano<br />

un <strong>di</strong>alogo costante tra il team centrale e locale. Questi<br />

coinvolgono il <strong>di</strong>partimento dell'Internal Bran<strong>di</strong>ng (responsabile<br />

per la <strong>di</strong>ffusione delle informazioni a livello aziendale attraverso<br />

la <strong>di</strong>stribuzione delle e-mail Scoop to Go) e i rappresentanti<br />

del Communicators Network che fanno circolare le informazioni<br />

Scoop to Go negli stabilimenti in tutto il Nord America.<br />

Nel <strong>2011</strong> la rivista aziendale illustratofiat è stata ri<strong>di</strong>segnata,<br />

dando vita a una versione completamente nuova, che è<br />

stata <strong>di</strong>stribuita nelle case <strong>di</strong> 130.000 <strong>di</strong>pendenti in servizio<br />

e in pensione in Italia. Nel corso della sua storia, che vanta<br />

più <strong>di</strong> 50 anni, l'obiettivo della rivista è sempre stato quello<br />

<strong>di</strong> informare e avvicinare le persone, infondere un senso <strong>di</strong><br />

orgoglio e appartenenza tra i <strong>di</strong>pendenti, nonché promuovere<br />

idee e valori con<strong>di</strong>visi.<br />

Analogo proposito viene perseguito anche da The Scoop of<br />

the Week, la newsletter settimanale prodotta a livello centrale<br />

e <strong>di</strong>stribuita ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group nei loro uffici e<br />

stabilimenti. Questo mezzo <strong>di</strong> comunicazione semplice, eppure<br />

molto efficace, garantisce che tutti i <strong>di</strong>pendenti, sia negli uffici sia<br />

nelle fabbriche, rimangano sostenitori dell'azienda e del marchio.<br />

Attraverso la piattaforma intranet, ogni impiegato <strong>di</strong>spone<br />

anche <strong>di</strong> un accesso costante alle informazioni sulle procedure<br />

interne, sui processi, sulle politiche e sui servizi, oltre ad essere


sempre aggiornato in tempo reale sugli eventi aziendali. Sulla<br />

scia dello slancio dello scorso anno, il sito intranet è <strong>di</strong>ventato<br />

un canale <strong>di</strong> comunicazione sempre più importante con una<br />

maggiore interattività e coinvolgimento nelle iniziative <strong>di</strong> marketing<br />

interno. La gamma <strong>di</strong> contenuti è stata ampliata per permettere ai<br />

<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> avere accesso non solo alle comunicazioni aziendali,<br />

ma anche ai dettagli delle iniziative, nonché iscriversi ai servizi<br />

attualmente <strong>di</strong>sponibili online. Tra le possibilità a <strong>di</strong>sposizione vi<br />

è il dominio fiatcares.com, lanciato nel <strong>2011</strong>, dove i <strong>di</strong>pendenti<br />

possono consultare informazioni relative alle associazioni professionali<br />

e sportive (Cedas, Ugaf, GDF, Ex Allievi <strong>Fiat</strong>, Sisport) e i<br />

<strong>di</strong>pendenti in Italia possono aderire alle iniziative dei centri estivi, ai<br />

programmi <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e altri eventi aziendali.<br />

I siti web aziendali <strong>di</strong>spongono anche <strong>di</strong> sezioni de<strong>di</strong>cate alla<br />

sostenibilità, che offrono pubblicazioni, novità e contenuti intesi<br />

a promuovere una cultura della responsabilità e a sensibilizzare i<br />

<strong>di</strong>pendenti in merito agli impegni e alle azioni del Gruppo rivolte<br />

alla sostenibilità economica, ambientale e sociale.<br />

Nella stessa ottica, The Scoop, il sito intranet per l'informazione<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group è a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>pendenti sia dal<br />

posto <strong>di</strong> lavoro che da casa. Con oltre tre milioni <strong>di</strong> visite l'anno,<br />

il sito offre ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> tutto il mondo le ultime novità e gli<br />

aggiornamenti relativi all'azienda, le recensioni sui prodotti e<br />

le informazioni sul settore automotive. Infine, come negli anni<br />

precedenti, il Gruppo ha continuato a incentivare gli sforzi per<br />

migliorare la gestione e l'accessibilità degli strumenti e dei<br />

canali <strong>di</strong> comunicazione. Un ottimo esempio è costituito dalla<br />

televisione interna <strong>di</strong> Magneti Marelli (MMTV) che, oltre ad<br />

essere <strong>di</strong>sponibile on-demand a tutti gli impiegati attraverso<br />

il portale intranet, è stata altresì messa a <strong>di</strong>sposizione in tutte<br />

le mense aziendali italiane. Nel <strong>2011</strong> sono state lanciate una<br />

serie <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> coinvolgimento attraverso il canale MMTV,<br />

compresa una competizione interna tra gli stabilimenti, in gara<br />

con delle pillole-video realizzate dai <strong>di</strong>pendenti per celebrare<br />

in modo creativo il quinto anno <strong>di</strong> trasmissioni dalla nascita<br />

del canale. L'obiettivo per il 2012 è <strong>di</strong> estendere la televisione<br />

interna anche alle mense <strong>di</strong> stabilimenti al <strong>di</strong> fuori dell'Italia.<br />

Nel <strong>2011</strong> è stato lanciato anche un altro canale TV interno,<br />

Comau Channel Italia. Monitor TV posizionati in <strong>di</strong>verse aree<br />

degli stabilimenti hanno permesso non solo la trasmissione <strong>di</strong><br />

informazioni sull'azienda, ma anche la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> contenuti<br />

specifici sulle questioni ambientali e <strong>di</strong> sicurezza, con<br />

messaggi <strong>di</strong>versi a seconda della posizione del monitor e degli<br />

orari. Questo strumento estremamente flessibile ed efficace<br />

permette all'azienda <strong>di</strong> raggiungere i <strong>di</strong>pendenti in tempo reale<br />

e costituisce un ulteriore canale per comunicare ed entrare in<br />

contatto con i <strong>di</strong>pendenti.<br />

La <strong>di</strong>stribuzione costante <strong>di</strong> informazioni aggiornate e accessibili<br />

a tutti rappresenta una parte essenziale dell'impegno del<br />

Gruppo per il futuro. Nel 2012, l'azienda fornirà ai <strong>di</strong>pendenti<br />

un mix <strong>di</strong> strumenti e soluzioni <strong>di</strong> comunicazione che consentirà<br />

loro, attraverso <strong>di</strong>versi canali, <strong>di</strong> esprimere le proprie opinioni e<br />

i propri bisogni e <strong>di</strong> rimanere aggiornati sulle questioni chiave,<br />

sulle strategie, sui risultati e sugli eventi aziendali. Inoltre, si farà<br />

ricorso a piattaforme e social network interni per scopi aziendali.<br />

Una comunicazione sempre più interattiva e a due vie<br />

sarà al centro degli sforzi futuri dell'azienda.<br />

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Dipendenti<br />

Analisi <strong>di</strong> clima e azioni intraprese<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> riconosce che le analisi <strong>di</strong> clima sono uno<br />

strumento utile non solo per fotografare il livello <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<br />

dei <strong>di</strong>pendenti, ma soprattutto per identificare azioni correttive<br />

volte a rispondere ad aspettative ed esigenze dell’intera<br />

organizzazione. Nel 2010 è stata condotta un'analisi <strong>di</strong> clima<br />

in collaborazione con il Great Place to Work Institute (GPTW),<br />

un'organizzazione riconosciuta a livello internazionale che<br />

fornisce la propria assistenza nella valutazione dei risultati<br />

rispetto a benchmark nazionali e internazionali.<br />

Il risultato dell'analisi ha evidenziato due principali aree <strong>di</strong><br />

miglioramento: la comunicazione tra azienda e <strong>di</strong>pendenti<br />

e il raggiungimento <strong>di</strong> un equilibrio tra lavoro e vita privata.<br />

Tra le iniziative avviate nel <strong>2011</strong>, volte ad una migliore e più<br />

frequente comunicazione tra l'azienda e i <strong>di</strong>pendenti, figura<br />

in particolare Mio, il servizio che fornisce informazioni sul<br />

rapporto <strong>di</strong> lavoro e che comprende per esempio, spiegazioni<br />

sul nuovo Contratto Collettivo specifico <strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo<br />

livello (CCSL) e offre, a partire da gennaio 2012, chiarimenti<br />

sulle informazioni che si trovano nelle buste paga e aiuto<br />

nell'accesso a iniziative sociali (vedere anche pagina 185).<br />

Circa 60.000 impiegati e operai italiani beneficiano <strong>di</strong> questo<br />

servizio, <strong>di</strong>sponibile attraverso <strong>di</strong>versi canali <strong>di</strong> comunicazione:<br />

per telefono, tramite web e attraverso circa 60 sportelli presenti<br />

nelle <strong>di</strong>verse fabbriche e <strong>di</strong>stretti.<br />

Inoltre, nel <strong>2011</strong> il calendario degli eventi rivolti ai<br />

<strong>di</strong>pendenti presso Magneti Marelli è stato ampliato: le<br />

conferenze aziendali, gli Innovation e i Technology Meeting<br />

sono stati estesi a un numero crescente <strong>di</strong> partecipanti,<br />

<strong>di</strong>venendo in questo modo il luogo ideale per comunicare e


scambiare informazioni sui risultati e gli obiettivi dell'azienda.<br />

Un'iniziativa sviluppata per facilitare l'accesso dei <strong>di</strong>pendenti<br />

alle informazioni sui servizi speciali offerti dall'azienda è<br />

stata lanciata nel <strong>2011</strong>. ValYou fornisce ai <strong>di</strong>pendenti<br />

l'opportunità <strong>di</strong> beneficiare delle offerte speciali e degli<br />

sconti assicurati dal Gruppo su <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> beni e servizi<br />

delle principali aziende e marchi. Una lista costantemente<br />

aggiornata delle offerte del momento e la descrizione delle<br />

con<strong>di</strong>zioni pertinenti possono essere reperite sul sito web<br />

ValYou, accessibile a circa 62.000 persone.<br />

L'azienda ha dato risposta alla necessità <strong>di</strong> trovare un<br />

equilibrio tra lavoro e vita privata attraverso dei programmi<br />

pilota per nuovi servizi, in particolare presso lo stabilimento<br />

<strong>di</strong> Mirafiori a Torino.<br />

Un esempio è costituito da Reti Amiche on the Job,<br />

creato in collaborazione con il Ministero della Pubblica<br />

Amministrazione, il comune <strong>di</strong> Torino e la Regione Piemonte.<br />

Questo servizio offre agli impiegati e agli operai un portale<br />

web de<strong>di</strong>cato alla preparazione della documentazione<br />

amministrativa, garantendo un risparmio <strong>di</strong> tempo che si<br />

configura come una alternativa al doversi recare <strong>di</strong> persona<br />

negli uffici della pubblica amministrazione. Nel corso del<br />

<strong>2011</strong>, tale iniziativa ha riguardato circa 13.000 <strong>di</strong>pendenti, il<br />

50% dei quali erano operai (vedere anche pagina 168).<br />

Inoltre, è stato inaugurato nel <strong>2011</strong> un servizio per rinnovare<br />

la patente sul posto <strong>di</strong> lavoro.<br />

I servizi sociali offerti agli operai italiani hanno continuato<br />

ad essere uno strumento utile per le persone nel gestire le<br />

criticità personali quali <strong>di</strong>fficoltà finanziarie, preoccupazioni<br />

familiari ecc.<br />

Nel <strong>2011</strong> l’offerta dei centri estivi è stata ampliata e le spese<br />

<strong>di</strong> iscrizione sono state adeguate in base al numero <strong>di</strong> figli<br />

per famiglia, allo scopo <strong>di</strong> ridurre l'onere finanziario su chi ha<br />

più <strong>di</strong> un figlio iscritto (vedere anche pagina 171). Nel 2012,<br />

nuove iniziative sul bilanciamento tra lavoro e vita privata e altre<br />

sperimentate in precedenza, nonché azioni per incentivare la<br />

comunicazione, continueranno ad essere lanciate in base alle<br />

necessità locali <strong>di</strong> volta in volta identificate. Verrà inoltre ripetuta<br />

una nuova analisi <strong>di</strong> clima, allo scopo <strong>di</strong> verificare l'efficacia<br />

delle azioni adottate e fornire velocemente un quadro generale<br />

del livello <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

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Dipendenti<br />

Diversità e pari opportunità<br />

La cultura della <strong>di</strong>versità è parte integrante <strong>di</strong> un'azienda<br />

aperta e inclusiva. Il Gruppo <strong>Fiat</strong> crede che l'autentico valore<br />

della <strong>di</strong>versità si esprime quando ogni persona, in azienda, è<br />

incoraggiata a raggiungere la sua piena potenzialità. Il Gruppo<br />

si impegna a promuovere un ambiente lavorativo nel quale<br />

i <strong>di</strong>pendenti si sentano pienamente rispettati, valorizzati<br />

e coinvolti. Contribuendo attivamente ad avvicinare persone<br />

con percorsi formativi, esperienze e competenze <strong>di</strong>verse,<br />

il Gruppo <strong>Fiat</strong> accresce la sua capacità <strong>di</strong> cogliere al meglio<br />

le sfide e le opportunità del mercato. Per questo motivo, il<br />

Gruppo è impegnato ad attrarre persone non solo fortemente<br />

motivate, ma anche portatrici <strong>di</strong> innovazione e <strong>di</strong>fferenziazione.<br />

Equal Opportunity Employer<br />

Il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta, i principi e le Linee Guida, insieme ad<br />

iniziative aziendali de<strong>di</strong>cate, sono l'espressione dei principi <strong>di</strong><br />

pari opportunità e <strong>di</strong> non <strong>di</strong>scriminazione nel Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. formalizza l'impegno del<br />

Gruppo nell'offrire a tutti i <strong>di</strong>pendenti pari opportunità in ogni<br />

aspetto del rapporto <strong>di</strong> lavoro, dalla selezione alla formazione,<br />

dalle politiche retributive al processo <strong>di</strong> promozione, dai<br />

trasferimenti all'interruzione del rapporto <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il Gruppo respinge ogni forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e, in<br />

particolare, la <strong>di</strong>scriminazione basata su razza, genere,<br />

Impegno per la <strong>di</strong>versità<br />

La cultura è il collante delle organizzazioni. Non si<br />

tratta solo <strong>di</strong> uno degli ingre<strong>di</strong>enti del successo; è<br />

l'essenza stessa del successo.<br />

A rendere possibile tutto ciò sarà la cultura che stiamo<br />

costruendo, con persone che lavorano insieme nel<br />

rispetto reciproco e con apertura mentale.<br />

Per questo, il team <strong>di</strong> leadership ed io siamo<br />

impegnati a creare un ambiente dove tutte le nostre<br />

persone si sentano rispettate e valorizzate, perché<br />

ognuna <strong>di</strong> loro - a cominciare dai <strong>di</strong>pendenti, dai<br />

fornitori e dalla rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta - svolge un ruolo<br />

importante nel plasmare il nostro futuro.<br />

Sergio Marchionne<br />

Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

orientamento sessuale, posizione sociale e personale,<br />

con<strong>di</strong>zioni fisiche e <strong>di</strong> salute, e su <strong>di</strong>sabilità, età, nazionalità,<br />

religione o opinioni personali.<br />

Offrire opportunità <strong>di</strong> carriera estranee a <strong>di</strong>scriminazioni,<br />

rispettare e valorizzare la <strong>di</strong>versità, sono alcuni degli<br />

impegni messi in evidenza nelle Linee Guida sulla<br />

Gestione del Capitale Umano e nelle Linee Guida sui<br />

Diritti Umani <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. Chrysler Group, attraverso la<br />

Discrimination and Harassment Prevention Policy<br />

conformemente alle leggi federali, statali e locali, mira<br />

al conseguimento degli stessi obiettivi. Il documento<br />

riguarda tutti gli aspetti lavorativi, incluse le prassi e le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> selezione e assunzione del personale. In<br />

considerazione della presenza globale del Gruppo <strong>Fiat</strong>, è<br />

inevitabile che vi sia, tra i <strong>di</strong>pendenti che operano nei vari<br />

Paesi, un <strong>di</strong>verso livello <strong>di</strong> consapevolezza, attenzione<br />

e capacità nell’attuare i principi <strong>di</strong> non <strong>di</strong>scriminazione. Il<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta e le specifiche linee guida garantiscono<br />

l'applicazione dei medesimi standard in tutto il mondo.<br />

Gli standard aziendali infatti, come esplicitato nel Co<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> Condotta, hanno la priorità su quelle giuris<strong>di</strong>zioni<br />

dove la legislazione è meno rigorosa.<br />

Inoltre, il Gruppo è impegnato nel costruire la consa-


pevolezza dell'importanza <strong>di</strong> valorizzare la <strong>di</strong>versità<br />

coinvolgendo i <strong>di</strong>pendenti attraverso una vasta gamma <strong>di</strong><br />

iniziative. Tra queste, il corso <strong>di</strong> formazione online incentrato<br />

sui principi della non <strong>di</strong>scriminazione è stato sviluppato<br />

in collaborazione con l'International Training Center<br />

dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), ed<br />

erogato nel 2010 ai <strong>di</strong>rigenti del Gruppo in tutto il mondo.<br />

Nel 2012, il corso sarà esteso a tutti i professional, allo<br />

Pari opportunità nei processi <strong>di</strong><br />

selezione del personale<br />

Nel <strong>2011</strong>, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha continuato il suo<br />

impegno nell'accrescere la consapevolezza in<br />

riferimento ai temi dell'inclusione e della valorizzazione<br />

della <strong>di</strong>versità, con l'introduzione della<br />

nuova politica <strong>di</strong> Equal Opportunity Employment<br />

(EOE) <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., che si applica alle procedure<br />

<strong>di</strong> selezione sia interne che esterne adottate dalle<br />

aziende del Gruppo (1) nei Paesi in cui queste<br />

non abbiano ancora trovato definizione nelle<br />

leggi locali. La policy riafferma l'impegno nel<br />

rispettare la <strong>di</strong>versità dei can<strong>di</strong>dati interessati a<br />

lavorare per il Gruppo, senza alcuna <strong>di</strong>stinzione<br />

<strong>di</strong> razza, colore, religione, età, nazionalità, origine,<br />

<strong>di</strong>sabilità, orientamento sessuale e identità <strong>di</strong><br />

genere, nel corso dei processi interni <strong>di</strong> selezione e<br />

<strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> personale. La policy si applica sia<br />

agli impiegati sia agli operai. Al fine <strong>di</strong> monitorare ed<br />

analizzare anche le prassi delle società <strong>di</strong> selezione<br />

che operano per conto del Gruppo, sono stati<br />

introdotti programmi, noti come Affirmative Action<br />

Plans (AAP) volti alla valutazione del risultato. A<br />

partire dal 2012 saranno <strong>di</strong>sponibili le relazioni sui<br />

risultati riguardanti il primo anno <strong>di</strong> attuazione della<br />

politica, in modo da favorire anche in futuro una<br />

coerente applicazione dei principi enunciati. Inoltre,<br />

al fine <strong>di</strong> monitorare potenziali casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione,<br />

è stata affidata a personale della funzione Risorse<br />

Umane la responsabilità <strong>di</strong> condurre indagini e<br />

adottare azioni correttive appropriate.<br />

scopo <strong>di</strong> trasferire ai <strong>di</strong>pendenti regole <strong>di</strong> comportamento<br />

ispirate ai principi <strong>di</strong> equità ed imparzialità, mettendo a<br />

loro <strong>di</strong>sposizione informazioni pratiche, e fornendo esempi<br />

concreti e suggerimenti su come sia possibile prevenire,<br />

in<strong>di</strong>viduare e correggere comportamenti che potrebbero<br />

dare luogo a <strong>di</strong>scriminazione sul posto <strong>di</strong> lavoro.<br />

Al fine <strong>di</strong> promuovere una cultura della non <strong>di</strong>scriminazione<br />

e favorire la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> prassi che valorizzino la <strong>di</strong>versità,<br />

oltre <strong>di</strong>eci anni fa, in Nord America, è stato istituito il Diversity<br />

Council <strong>di</strong> Chrysler Group. L'obiettivo del Diversity Council è<br />

in<strong>di</strong>rizzare e sostenere le iniziative e i programmi dell'azienda<br />

intesi a tutelare la <strong>di</strong>versità in tutta l'organizzazione. Nel <strong>2011</strong><br />

tale impegno si è concretizzato con il lancio dell’iniziativa<br />

Diversity Work Stream.<br />

L'iniziativa coinvolge gruppi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti nella definizione e<br />

nello sviluppo <strong>di</strong> nuove opportunità e soluzioni creative per<br />

valorizzare appieno i benefici della <strong>di</strong>versità per i <strong>di</strong>pendenti,<br />

per i partner dell'azienda e per i clienti finali. Sono stati costituiti<br />

complessivamente 12 gruppi <strong>di</strong> lavoro, con oltre 150 <strong>di</strong>pendenti<br />

partecipanti. Il Diversity Council valuterà ed assegnerà l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

priorità delle proposte dei gruppi <strong>di</strong> lavoro da realizzare nel 2012.<br />

È stata inoltre avviata un'iniziativa pilota <strong>di</strong> collocamento,<br />

volta a facilitare l'integrazione <strong>di</strong> veterani dell'esercito, della<br />

marina e dell'aeronautica militare e dei Marines degli Stati<br />

Uniti negli enti d’ingegneria <strong>di</strong> Chrysler Group. Nel 2012,<br />

l'azienda intende formalizzare ed estendere ulteriormente<br />

iniziative <strong>di</strong> questo tipo.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha ricevuto vari riconoscimenti in<br />

materia <strong>di</strong> pari opportunità e <strong>di</strong>versità: tra questi il premio<br />

Top 50 Companies for Diversity del DiversityInc Magazine,<br />

ottenuto per la quinta volta.<br />

(1) La policy è stata <strong>di</strong>ffusa ai seguenti settori del Gruppo: <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Comau, Magneti Marelli, Teksid, <strong>Fiat</strong> Services e le aziende della Hol<strong>di</strong>ng.<br />

161<br />

Dimensione<br />

sociale


162<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Uomini e donne<br />

Garantire gli stessi <strong>di</strong>ritti e opportunità fra uomini e donne sul<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro è uno dei principi fondamentali cui si ispira<br />

la gestione delle persone nel Gruppo <strong>Fiat</strong>. Il contributo <strong>di</strong><br />

ambo i sessi è essenziale per il successo nel tempo<br />

dell'azienda poiché capace <strong>di</strong> generare un più ampio e<br />

<strong>di</strong>versificato insieme <strong>di</strong> talenti e <strong>di</strong> accrescere la capacità<br />

dell'azienda <strong>di</strong> comprendere le esigenze dei suoi clienti.<br />

Occupazione femminile<br />

Nel <strong>2011</strong>, la percentuale delle donne sul totale della forza<br />

lavoro del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel mondo ha raggiunto il 18%.<br />

Nella maggior parte della aree geografiche, le donne<br />

rappresentano tra il 20,6% e il 27,3% del totale dei<br />

<strong>di</strong>pendenti. In America Latina, tuttavia, la percentuale<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti donne è inferiore: in parte a causa della<br />

prevalenza, rispetto ad altri profili aziendali, <strong>di</strong> addetti alla<br />

produzione (circa l'82,7% del totale occupati nell'area<br />

geografica), costituiti principalmente da uomini. In termini<br />

<strong>di</strong> tendenza generale, la percentuale <strong>di</strong> donne è aumentata,<br />

nel corso del <strong>2011</strong>, in quasi tutte le aree geografiche nelle<br />

quali il Gruppo opera.<br />

Nella categoria <strong>di</strong>rigenti la percentuale delle donne<br />

nell’anno ha raggiunto circa il 13%, confermando l’andamento<br />

ininterrotto <strong>di</strong> progressiva crescita. Analogamente, il numero <strong>di</strong><br />

(1) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

professional donne è aumentato, giungendo a rappresentare<br />

quasi il 18% all'interno della categoria.<br />

Il settore che ha fatto registrare la più elevata presenza femminile<br />

è stato Magneti Marelli (26,6%) insieme alle altre aziende del<br />

Gruppo (tra le quali la Hol<strong>di</strong>ng e le aziende che operano nei<br />

settori dell'e<strong>di</strong>toria, della comunicazione e dei servizi), nelle<br />

quali le donne rappresentano quasi la metà dell'organico.<br />

Per maggiori dettagli consultare le pagine 246-247.<br />

In Italia, nel <strong>2011</strong>, <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. ha partecipato al progetto<br />

Aziende che investono sulle donne, un'iniziativa lanciata dalla<br />

Consigliera <strong>di</strong> parità della Regione Piemonte in collaborazione<br />

con il Ministero del Lavoro, ed è stata riconosciuta come una<br />

delle “aziende virtuose per aver adottato formule <strong>di</strong> gestione<br />

delle risorse umane inclusive <strong>di</strong> un numero significativo <strong>di</strong><br />

donne in organico e nella <strong>di</strong>rigenza.”<br />

Occupazione femminile per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (1)<br />

Europa 21,9 21,5<br />

Nord America 20,6 20,2<br />

America Latina 8,8 8,4<br />

Asia 25,3 26,1<br />

Resto del mondo 27,3 24,8<br />

Totale 17,9 17,8


Occupazione femminile per categoria professionale<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

15,6<br />

29,4<br />

17,2<br />

2010 (1)<br />

12,3<br />

15,9<br />

28,5<br />

17,6<br />

<strong>2011</strong><br />

12,7<br />

Operai Impiegati Professional Dirigenti<br />

Coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori<br />

La promozione <strong>di</strong> pari opportunità per uomini e donne sul<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro è uno degli obiettivi <strong>di</strong> interesse comune<br />

per il Gruppo e le rappresentanze dei lavoratori. Il nuovo<br />

Contratto Collettivo specifico <strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo livello (CCSL), che<br />

si applica alle aziende italiane <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. a partire da gennaio<br />

2012, prevede la costituzione <strong>di</strong> Commissioni Pari Opportunità<br />

all'interno <strong>di</strong> ciascuna azienda del Gruppo. L'obiettivo <strong>di</strong> tali<br />

Commissioni è <strong>di</strong> monitorare le con<strong>di</strong>zioni dell’occupazione<br />

femminile e <strong>di</strong> ricercare e proporre iniziative volte, per esempio,<br />

a facilitare il reinserimento delle lavoratrici a seguito del periodo<br />

<strong>di</strong> assenza per maternità, a prevenire ogni forma <strong>di</strong> molestia,<br />

nonché comportamenti indesiderati e a esaminare controversie<br />

relative all'applicazione dei principi <strong>di</strong> pari opportunità.<br />

In tutti gli altri Paesi europei, così come in Brasile, Argentina,<br />

Messico, Sud Africa e Cina, dove è presente un Works<br />

Council o analogo organismo <strong>di</strong> rappresentanza dei lavoratori,<br />

le tematiche relative alle pari opportunità sono oggetto <strong>di</strong><br />

informazione e/o consultazione da parte del datore <strong>di</strong> lavoro.<br />

In ciascun Paese, il tema delle pari opportunità è parte<br />

integrante del confronto sociale, condotto in conformità con le<br />

modalità previste dalle norme e dalle prassi locali.<br />

Ogni due anni, le aziende italiane del Gruppo con più <strong>di</strong> 100<br />

<strong>di</strong>pendenti trasmettono alle rappresentanze sindacali e alla<br />

Consigliera <strong>di</strong> parità competente il Rapporto (2) sull'occupazione<br />

maschile e femminile. Tale relazione riporta tra le altre,<br />

informazioni sulle iniziative <strong>di</strong> formazione, sui livelli retributivi,<br />

sulle promozioni e sul turnover.<br />

(1) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(2) Il Rapporto è obbligatorio ai sensi dell'articolo 46 del Decreto Legislativo Italiano 198 dell'11 aprile 2006.<br />

Retribuzioni<br />

Una equa strategia retributiva, in linea con i principi della<br />

Convenzione OIL 100 sull'Equità della Retribuzione per<br />

Lavoratori <strong>di</strong> sesso Maschile e Femminile per Lavoro <strong>di</strong><br />

Pari Valore, e intesa a ridurre, se presente, ogni eventuale<br />

<strong>di</strong>screpanza tra i generi, è parte integrante del più ampio<br />

impegno del Gruppo teso ad assicurare che il principio della<br />

pari opportunità per uomini e donne sia applicato. Fin dal<br />

2008 infatti, il Gruppo ha attuato una procedura formale volta<br />

a monitorare l'applicazione del principio <strong>di</strong> pari opportunità<br />

relativamente ai livelli retributivi, ai piani annuali <strong>di</strong> revisione dei<br />

salari, alle valutazioni della performance e della leadership e<br />

al processo <strong>di</strong> promozione. I risultati del monitoraggio hanno<br />

evidenziato che nel <strong>2011</strong> ciascuno dei processi presi in esame<br />

ha seguito i principi <strong>di</strong> equità e correttezza. In particolare, la<br />

revisione dei salari ha continuato a fondarsi su criteri coerenti<br />

che non chiamano in causa la <strong>di</strong>screzionalità del responsabile<br />

nella selezione <strong>di</strong> coloro i quali beneficiano <strong>di</strong> aggiustamenti<br />

salariali, rimuovendo così possibili pregiu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> genere. I criteri<br />

specifici adottati per gli aggiustamenti mettono infatti l'accento<br />

sulla necessità <strong>di</strong> colmare i <strong>di</strong>vari competitivi, con riguardo a<br />

posizioni equivalenti nel mercato, e dando priorità a coloro<br />

che hanno dato prova delle migliori performance, risultanti dal<br />

163<br />

Dimensione<br />

sociale


164<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

processo <strong>di</strong> valutazione delle performance e della leadership,<br />

in linea con le esigenze <strong>di</strong> ciascun mercato nel quale il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> opera. Analogamente, il processo <strong>di</strong> promozione ha<br />

seguito criteri basati sulla rilevanza della posizione e sulle<br />

specifiche e comprovate competenze tecniche e <strong>di</strong> leadership<br />

in<strong>di</strong>viduali, sempre riscontrate attraverso il processo formale<br />

<strong>di</strong> valutazione. In tal modo, il Gruppo applica criteri oggettivi,<br />

eliminando la soggettività che potrebbe creare pregiu<strong>di</strong>zio<br />

nella selezione dei can<strong>di</strong>dati per la promozione.<br />

Nell'ottobre del <strong>2011</strong>, il Gruppo ha esteso il perimetro<br />

dell'indagine sui livelli retributivi per uomini e donne fino a<br />

coprire 12 Paesi (Argentina, Brasile, Canada, Cina, Francia,<br />

In<strong>di</strong>a, Italia, Messico, Polonia, Serbia, Spagna e Stati Uniti),<br />

che insieme rappresentano circa il 95% degli organici<br />

del Gruppo. Nel complesso, l'analisi ha riscontrato una<br />

<strong>di</strong>screpanza relativamente esigua (compresa tra il 4% e il<br />

10,5%) tra le retribuzioni me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> uomini e donne (4% per gli<br />

operai, 6% per i professional, 9,5% per gli impiegati e 10,5%<br />

per i <strong>di</strong>rigenti). Il <strong>di</strong>vario più ampio è risultato essere quello<br />

dei <strong>di</strong>rigenti, dovuto essenzialmente alla ridotta presenza <strong>di</strong><br />

donne tra le posizioni <strong>di</strong>rigenziali senior.<br />

La tabella riporta il <strong>di</strong>vario retributivo tra donne e uomini<br />

(uomini = 100), sud<strong>di</strong>viso per categorie professionali, per i tre<br />

Paesi che insieme rappresentano una porzione ampia degli<br />

organici del Gruppo (71%): Italia, Brasile e Stati Uniti.<br />

Negli Stati Uniti il confronto tra le posizioni <strong>di</strong>rigenziali fa<br />

Livelli retributivi <strong>di</strong> uomini e donne a confronto (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (retribuzione uomini = 100)<br />

registrare il <strong>di</strong>vario minore tra uomini e donne. Nel caso<br />

del Brasile, la <strong>di</strong>stribuzione dei lavori svolti dagli uomini e<br />

dalle donne si riflette negli in<strong>di</strong>ci delle categorie <strong>di</strong> operai,<br />

impiegati e professional e non è da considerarsi in<strong>di</strong>cativo<br />

<strong>di</strong> iniquità nei livelli retributivi. In Italia, il <strong>di</strong>vario me<strong>di</strong>o nella<br />

categoria dei <strong>di</strong>rigenti risente del minor numero <strong>di</strong> donne<br />

impiegate nelle posizioni <strong>di</strong>rigenziali senior.<br />

Livelli retributivi <strong>di</strong> uomini e donne a confronto per Paese (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> (retribuzione uomini = 100)<br />

100<br />

retribuzione<br />

me<strong>di</strong>a uomini<br />

per categoria<br />

Operai Impiegati Professional Dirigenti<br />

Stati Uniti 88,7 90,3 92,7 98,5<br />

Brasile 83,6 72,1 81,6 94,8<br />

Italia 96,7 96,7 97,9 85,4<br />

Dipendenti con <strong>di</strong>sabilità<br />

La promozione <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> lavoro per i <strong>di</strong>versamente<br />

abili continua a rappresentare un obiettivo importante<br />

dell'agenda del Gruppo.<br />

In alcuni Paesi (tra cui Austria, Brasile, Francia, Germania,<br />

Italia, Spagna e Venezuela), la percentuale minima <strong>di</strong> lavoratori<br />

<strong>di</strong>versamente abili che l'azienda è obbligata ad impiegare è<br />

stabilita dalla legislazione locale. Questa percentuale può<br />

variare in relazione agli organici della società/sito e, in molti<br />

casi, l’obbligo riguarda solo i siti con un organico superiore<br />

a determinati livelli. Tali normative, in alternativa, consentono<br />

(1) Ciascuna delle categorie riportate (<strong>di</strong>rigenti, professional, impiegati e operai) include una gamma <strong>di</strong> posizioni con livelli retributivi che potrebbero variare in<br />

funzione <strong>di</strong> fattori sia interni che esterni (es. salari me<strong>di</strong> <strong>di</strong> riferimento in ciascun Paese per posizioni analoghe). Il confronto è stato effettuato in relazione alla<br />

retribuzione base, che include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non comprende le indennità varie (anche corrisposte<br />

in relazione a particolari con<strong>di</strong>zioni e a particolari orari <strong>di</strong> lavoro) e quanto erogato a titolo <strong>di</strong> bonus, una tantum o riconosciuto come benefit in natura. Sono esclusi<br />

dalle rilevazioni 21 <strong>di</strong>rigenti senior (membri del Consiglio esecutivo del Gruppo) e l'Amministratore Delegato. Per garantire la coerenza del raffronto, i dati relativi alle<br />

retribuzioni sono stati confrontati all'interno del medesimo Paese. Infine, è stata calcolata una me<strong>di</strong>a per ciascuna categoria professionale.<br />

96,0<br />

90,5<br />

94,0<br />

89,5<br />

Operai Impiegati Professional Dirigenti


anche <strong>di</strong> versare contributi a specifici fon<strong>di</strong> destinati alla tutela<br />

delle persone <strong>di</strong>versamente abili (per esempio in Polonia), o <strong>di</strong><br />

stipulare con gli enti preposti convenzioni per un inserimento<br />

graduale <strong>di</strong> tali lavoratori (per esempio in Italia). In alcuni <strong>di</strong> questi<br />

Paesi, la <strong>di</strong>fficile situazione economica verificatasi negli ultimi<br />

anni ha determinato l’ampliamento del regime delle esenzioni,<br />

ad esempio in Italia, dove l'azienda ha fatto ricorso a interventi<br />

<strong>di</strong> Cassa Integrazione Guadagni Straor<strong>di</strong>naria e <strong>di</strong> mobilità in<br />

<strong>di</strong>versi stabilimenti del Gruppo. In altri Paesi, sono state invece<br />

posticipate le scadenze per il pagamento <strong>di</strong> contributi relativi<br />

a fon<strong>di</strong> specifici (per esempio in Germania e in Spagna) o per<br />

l'assunzione <strong>di</strong> lavoratori <strong>di</strong>versamente abili, laddove erano stati<br />

precedentemente definiti sulla base <strong>di</strong> accor<strong>di</strong>/convenzioni per<br />

singole aziende (Italia).<br />

L'indagine che monitora l'occupazione dei lavoratori <strong>di</strong>versamente<br />

abili all'interno del Gruppo è stata ripetuta nel <strong>2011</strong>, (1)<br />

allo scopo <strong>di</strong> valutare l'efficacia delle azioni adottate l'anno<br />

precedente. Nei Paesi in cui esistono vincoli normativi (14 sui<br />

32 monitorati), i lavoratori <strong>di</strong>versamente abili sono aumentati<br />

del 4,3% in rapporto al 2010 e rappresentano il 3,1% del<br />

numero complessivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti del Gruppo (0,8%<br />

donne e 2,3% uomini). Tale valore me<strong>di</strong>o è il risultato <strong>di</strong> vari fattori<br />

ed è inoltre influenzato dalle normative locali, che impongono<br />

quote minime comprese tra l'1,5% e il 7%. In Venezuela, il<br />

Gruppo ha fatto registrare la percentuale più elevata <strong>di</strong> lavoratori<br />

<strong>di</strong>versamente abili occupati (5,2%).<br />

In molti altri Paesi (tra cui Argentina, Australia, Belgio, Canada,<br />

Messico, Regno Unito e Stati Uniti) non sono previste<br />

normative relative alle quote minime in materia <strong>di</strong> occupazione<br />

<strong>di</strong> persone <strong>di</strong>versamente abili. In alcuni <strong>di</strong> questi casi esistono<br />

altre soluzioni a sostegno dell'integrazione (per esempio<br />

soluzioni legate all’orario <strong>di</strong> lavoro o all'ambiente lavorativo,<br />

specifiche agevolazioni/benefit per le aziende che occupano<br />

lavoratori <strong>di</strong>versamente abili ecc.). In questi Paesi, <strong>di</strong>pendenti e<br />

can<strong>di</strong>dati non hanno l'obbligo legale <strong>di</strong> rendere noto il proprio<br />

stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità e tale informazione è spesso soggetta alla<br />

legislazione a tutela della privacy. Di conseguenza, l'azienda<br />

viene a conoscenza della con<strong>di</strong>zione personale del lavoratore<br />

solo nel caso in cui egli/ella decida <strong>di</strong> renderla pubblica. Si<br />

segnala, infine, che i dati riportati non includono quei lavoratori<br />

che, pur non essendo <strong>di</strong>versamente abili, hanno un’inidoneità<br />

specifica allo svolgimento <strong>di</strong> alcune specifiche mansioni<br />

rilevata in base a valutazioni effettuate dal personale me<strong>di</strong>co o<br />

delle strutture competenti che tengono in considerazione sia<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute del lavoratore sia le attività richieste delle<br />

singole mansioni. L’azienda è in grado <strong>di</strong> assegnargli un posto<br />

<strong>di</strong> lavoro adatto alla loro con<strong>di</strong>zione (ad esempio al lavoratore<br />

che soffra <strong>di</strong> dermatite si assegna un posto <strong>di</strong> lavoro che non lo<br />

metta a contatto con sostanze a cui la sua pelle è intollerante).<br />

Negli stabilimenti statunitensi e canadesi <strong>di</strong> Chrysler Group,<br />

la presenza <strong>di</strong> personale de<strong>di</strong>cato noto come Return to Work<br />

Specialist offre un esempio concreto del modo in cui l'azienda<br />

si occupa dei <strong>di</strong>pendenti la cui capacità lavorativa ha subito<br />

una limitazione. Tali specialisti valutano – nei limiti degli obblighi<br />

(1) Dati rilevati al 31 ottobre <strong>2011</strong>: sono stati monitorati 32 Paesi (corrispondenti approssimativamente al 73% degli organici del Gruppo).<br />

165<br />

Dimensione<br />

sociale


166<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

legislativi e contrattuali – la possibilità <strong>di</strong> offrire un lavoro<br />

sicuro e agevole ai <strong>di</strong>pendenti colpiti da una limitazione<br />

compresa, se necessaria, l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versa<br />

mansione. Per i <strong>di</strong>pendenti che hanno subito un infortunio e la<br />

cui con<strong>di</strong>zione è tale da precludere ogni possibilità <strong>di</strong> lavoro,<br />

l'azienda collabora con le autorità statali o regionali competenti<br />

per la riqualificazione dei soggetti interessati, affinché possano<br />

trovare una collocazione esterna.<br />

Altri gruppi <strong>di</strong> minoranza<br />

Un organico <strong>di</strong>versificato riflette l'impegno del Gruppo nel<br />

creare un'atmosfera collaborativa e aperta. Ogni singola<br />

persona svolge un ruolo importante nel determinare il successo<br />

dell'azienda nel tempo e questo può essere raggiunto nella<br />

sua forma più piena solo attraverso una squadra coesa e<br />

<strong>di</strong>versificata.<br />

Nel <strong>2011</strong>, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha lanciato due indagini pilota allo<br />

scopo <strong>di</strong> determinare l'appartenenza dei propri <strong>di</strong>pendenti a<br />

gruppi <strong>di</strong> minoranze nazionali o etniche. Non sono stati inclusi<br />

nella ricerca altri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità, poiché potrebbero<br />

essere considerati informazioni sensibili e, in quanto tali,<br />

tutelate dalla normativa sulla privacy.<br />

Una prima indagine relativa alla <strong>di</strong>stribuzione per nazionalità,<br />

ha coinvolto tutte le aziende del Gruppo, evidenziando che<br />

il 2% dei <strong>di</strong>pendenti ha una nazionalità <strong>di</strong>versa da quella del<br />

Paese nel quale lavora (<strong>di</strong> questi, il 26% è rappresentato da<br />

donne). Una seconda indagine pilota, che ha preso in esame<br />

l'origine etnica (1) dei <strong>di</strong>pendenti con sede lavorativa negli<br />

Stati Uniti (circa il 20% dell’organico del Gruppo), ha messo<br />

in evidenza che il 28% dei <strong>di</strong>pendenti oggetto dell'indagine<br />

appartiene a una minoranza etnica. Di questi, il 34% sono<br />

donne. Il gruppo <strong>di</strong> minoranza maggiormente rappresentato<br />

risulta essere quello degli Afroamericani.<br />

Dipendenti sud<strong>di</strong>visi per principale origine etnica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Stati Uniti<br />

Caucasici<br />

71,9%<br />

Afroamericani<br />

22,4%<br />

Ispanici<br />

2,7%<br />

In<strong>di</strong>ani d'America<br />

0,3%<br />

Altro<br />

2,7%<br />

Per garantire che l'impegno a favore delle minoranze non<br />

risulti semplicemente una questione statistica, da tempo,<br />

in Nord America, sono stati organizzati gruppi denominati<br />

Employee Resource Group (ERG). Gli ERG <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group (African American Network, Hispanic Network,<br />

Asian Network, Native American Network, Gay and Lesbian<br />

Alliance e Women’s Forum) forniscono opportunità formative<br />

multiculturali e <strong>di</strong> crescita professionale, quali il mentoring<br />

e la rete <strong>di</strong> relazioni tra <strong>di</strong>pendenti, oltre a fornire sostegno<br />

a molte iniziative a sfondo sociale e <strong>di</strong> beneficenza.<br />

La partecipazione ad eventi sponsorizzati dagli ERG è<br />

incoraggiata ed aperta a tutti i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group,<br />

allo scopo <strong>di</strong> intensificare e ampliare il confronto sociale<br />

e culturale. Ciascun ERG ha uno sponsor esecutivo, il quale<br />

è membro del Diversity Council.<br />

(1) L'analisi è stata condotta con riferimento alle sei origini etniche maggiormente rappresentate nella popolazione del Nord America (caucasica, afroamericana,<br />

amerin<strong>di</strong>a, asiatica, ispanica, ed isolani del Pacifico).


Bilanciamento tra lavoro e vita privata<br />

L'equilibrio ottimale tra lavoro e vita privata rappresenta<br />

un elemento essenziale perché i <strong>di</strong>pendenti siano efficienti,<br />

produttivi e sod<strong>di</strong>sfatti in tutti gli aspetti della loro esistenza. Per<br />

il Gruppo <strong>Fiat</strong> il miglioramento <strong>di</strong> tale equilibrio, non <strong>di</strong>sgiunto<br />

dal conseguimento <strong>di</strong> prestazioni professionali d'eccellenza,<br />

rappresenta una sfida con<strong>di</strong>visa per l'azienda e le sue persone.<br />

Modalità <strong>di</strong> lavoro flessibili<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> sostiene gli obiettivi professionali e personali<br />

dei suoi <strong>di</strong>pendenti, offrendo soluzioni flessibili tra cui, per<br />

esempio, soluzioni come l'orario flessibile (orari <strong>di</strong> ingresso/<br />

uscita), il job sharing, il part time o orario ridotto, la settimana<br />

lavorativa ridotta/ore estive, il congedo parentale<br />

e altri permessi, nonché il telelavoro.<br />

A seconda del settore del Gruppo, le soluzioni flessibili<br />

possono essere concordate me<strong>di</strong>ante un accordo formale<br />

approvato dalla funzione Risorse Umane, oppure tramite<br />

un accordo più informale con il responsabile <strong>di</strong>retto, ove<br />

non ostino considerazioni circa le esigenze <strong>di</strong> personale,<br />

le responsabilità professionali, il clima aziendale, l’accordo<br />

reciproco ed eventuali altri fattori.<br />

Un’indagine che ha coinvolto le società del Gruppo ha rivelato<br />

che nel <strong>2011</strong> circa il 20% dei <strong>di</strong>pendenti (1) ha usufruito <strong>di</strong> una<br />

o più modalità <strong>di</strong> lavoro flessibile tra quelle <strong>di</strong>sponibili. Il dato<br />

reale potrebbe essere considerevolmente più elevato, in<br />

quanto tale percentuale non tiene conto della partecipazione<br />

a programmi <strong>di</strong> lavoro flessibile risultanti da accordo<br />

informale con i responsabili <strong>di</strong> funzione e <strong>di</strong> conseguenza,<br />

non formalizzato né monitorato.<br />

In particolare, il 2,9% della forza lavoro intervistata ha<br />

usufruito <strong>di</strong> un congedo parentale in relazione alla nascita<br />

o alla cura <strong>di</strong> un figlio, mentre circa il 13% si è avvalso <strong>di</strong><br />

permessi <strong>di</strong> altra natura; (2) l'1,3% è occupato part time<br />

(vedere anche le pagine 146, 247); il 2,6% ha usufruito <strong>di</strong><br />

altre forme <strong>di</strong> flessibilità degli orari lavorativi (per esempio<br />

flessibilità delle ore <strong>di</strong> lavoro, lavoro da casa, job sharing,<br />

ecc.). Tali opportunità costituiscono parte integrante <strong>di</strong> un<br />

modello gestionale che riconosce le esigenze dei lavoratori<br />

rendendoli così anche più motivati e attivamente coinvolti<br />

nel generare il successo del Gruppo.<br />

(1) L'indagine ha coperto il 96% dell'organico me<strong>di</strong>o del Gruppo (gennaio–ottobre <strong>2011</strong>).<br />

(2) Altre tipologie <strong>di</strong> permesso sono tutte quelle non legate alla nascita o alla cura <strong>di</strong> bambini.<br />

Per il 2012, l'obiettivo è <strong>di</strong> realizzare un programma <strong>di</strong><br />

lavoro flessibile in tutte le aree operative <strong>di</strong> presenza del<br />

Gruppo con l'obiettivo <strong>di</strong> supportare i <strong>di</strong>pendenti, attraverso<br />

modelli <strong>di</strong> lavoro flessibile, nella gestione familiare, nella cura<br />

degli anziani e nell'affrontare altre esigenze personali.<br />

Rientro al lavoro dopo il congedo parentale<br />

Uguali opportunità <strong>di</strong> scelta per maternità, paternità ed<br />

adozione, costituiscono altrettante <strong>di</strong>mostrazioni dell’impegno<br />

del Gruppo nell'incoraggiare, sia le donne sia gli uomini,<br />

ad adottare soluzioni che facilitino la conciliazione delle<br />

responsabilità genitoriali con le loro carriere. Il Gruppo<br />

garantisce i conge<strong>di</strong> parentali a tutti i suoi <strong>di</strong>pendenti, in<br />

conformità con le normative locali (i requisiti del <strong>di</strong>ritto del<br />

lavoro possono variare da Paese a Paese) e in alcuni casi<br />

supera i requisiti locali, grazie all’adozione <strong>di</strong> politiche mirate<br />

(per esempio in Canada, Messico, Serbia e Danimarca).<br />

Ampliando l'offerta con una vasta gamma <strong>di</strong> programmi su<br />

base regionale a sostegno della gestione familiare, il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> si impegna a garantire che la prospettiva <strong>di</strong> un impiego<br />

continuativo presso l'azienda risulti attrattivo sia per gli uomini<br />

sia per le donne che rientrano dal congedo parentale.<br />

Nel corso del 2010, il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti del Gruppo che ha<br />

usufruito almeno <strong>di</strong> una tipologia <strong>di</strong> congedo parentale è stato<br />

pari a oltre 5.700 persone che, confrontato con la <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>di</strong> genere della forza lavoro, corrisponde a circa il 7,3% della<br />

forza lavoro femminile e al 2,1% della forza lavoro maschile. Le<br />

percentuali <strong>di</strong> rientro al lavoro e il tasso <strong>di</strong> ritenzione del posto<br />

<strong>di</strong> lavoro a seguito <strong>di</strong> congedo parentale rappresentano due<br />

in<strong>di</strong>catori chiave della capacità a me<strong>di</strong>o e lungo termine<br />

dell'azienda <strong>di</strong> garantire ai suoi <strong>di</strong>pendenti opportunità <strong>di</strong><br />

crescita professionale, migliorando l’equilibrio tra la loro<br />

vita privata e quella professionale.<br />

167<br />

Dimensione<br />

sociale


168<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Uno stu<strong>di</strong>o pilota, condotto dal Gruppo su un campione del<br />

95,5% dei <strong>di</strong>pendenti, si è focalizzato sulla percentuale <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>pendenti che ritornano al lavoro dopo il congedo parentale e<br />

che sono ancora occupati do<strong>di</strong>ci mesi dopo. La percentuale <strong>di</strong><br />

donne che sono tornate a lavorare nel <strong>2011</strong> è stata pari a circa<br />

il 48%, mentre per gli uomini la percentuale è stata dell’81%.<br />

Una potenziale ragione "tecnica" che spieghi questa <strong>di</strong>fferenza<br />

tra i sessi, è forse da ricercarsi nel fatto che i <strong>di</strong>pendenti uomini<br />

usufruiscono in genere <strong>di</strong> permessi più brevi rispetto alle<br />

donne, alcune delle quali non sono ancora rientrate al lavoro<br />

da conge<strong>di</strong> concessi nel 2010. Inoltre, nella maggior parte dei<br />

Paesi coinvolti nella rilevazione, la cura del bambino ricade<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente nella sfera <strong>di</strong> responsabilità delle donne. Tra<br />

coloro che sono tornati al lavoro, circa il 70% delle donne<br />

risultavano ancora occupate do<strong>di</strong>ci mesi dopo, mentre per gli<br />

uomini la percentuale è stata <strong>di</strong> circa il 90%.<br />

Employee Assistance Program<br />

Per l'azienda, un buon bilanciamento tra lavoro e vita privata<br />

significa anche aumentare le opportunità per i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong><br />

essere in salute, efficienti e produttivi. Per raggiungere tale<br />

obiettivo, l'azienda conta su una serie <strong>di</strong> iniziative, alcune delle<br />

quali si prefiggono <strong>di</strong> insegnare ai <strong>di</strong>pendenti in che modo<br />

possono essi stessi contribuire.<br />

Il Work-Life Resource & Referral Program <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

mette i <strong>di</strong>pendenti in contatto con consulenti specializzati nel<br />

rispondere a domande in materia <strong>di</strong> assistenza, nell'in<strong>di</strong>care<br />

risorse o suggerire contatti con altri specialisti e offrire<br />

informazioni su un'ampia gamma <strong>di</strong> argomenti relativi alla vita<br />

sia<br />

lavorativa e a quella privata. I servizi per i quali i <strong>di</strong>pendenti<br />

richiedono più frequentemente informazioni riguardano problematiche<br />

genitoriali, adozione, gravidanza, cura del bambino,<br />

assistenza agli anziani e campi estivi. In aggiunta al supporto<br />

fornito dagli specialisti, i <strong>di</strong>pendenti possono effettuare ricerche<br />

autonomamente, utilizzando le banche dati accessibili tramite<br />

il portale dell'azienda, consultando link e articoli e richiedendo<br />

gratuitamente libri <strong>di</strong> auto aiuto.<br />

Per i <strong>di</strong>pendenti e i loro familiari che devono affrontare situazioni<br />

personali critiche, come situazioni <strong>di</strong> stress o <strong>di</strong> conflitto,<br />

Chrysler Group offre anche, a titolo gratuito, il Life Services<br />

& Employee Assistance Program. La partecipazione è<br />

volontaria e confidenziale, e offre la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere ogni<br />

problematica con un consulente esperto. I consulenti possono<br />

consigliare sedute in<strong>di</strong>viduali, oppure suggerire il contatto con<br />

specialisti che offrono assistenza in ambito terapeutico, gruppi<br />

<strong>di</strong> sostegno o altre soluzioni.<br />

Al fine <strong>di</strong> supportare i <strong>di</strong>pendenti nel gestire eventuali <strong>di</strong>fficoltà<br />

personali o situazioni familiari <strong>di</strong>fficili, il Gruppo <strong>Fiat</strong>, in Italia, ha<br />

messo a <strong>di</strong>sposizione degli assistenti sociali in loco che offrono<br />

assistenza psicologica e consigli alle persone che lavorano<br />

in stabilimento. Il servizio, attivo fin dal 1941, ha conservato<br />

la sua caratteristica essenziale <strong>di</strong> supporto interpersonale,<br />

adattandosi progressivamente, nel corso dei decenni, alle<br />

mutate esigenze dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

Reti Amiche on the Job e altri servizi<br />

Un passo decisivo verso la semplificazione e la riduzione del<br />

tempo e delle spese legate alle procedure amministrative è<br />

stato compiuto nel <strong>2011</strong> con l'accordo Reti Amiche on the<br />

Job. L'iniziativa, che offre ai <strong>di</strong>pendenti <strong>Fiat</strong> l'accesso ai servizi<br />

pubblici attraverso il sistema intranet del Gruppo, si prefigge<br />

<strong>di</strong> bilanciare la vita privata e la vita professionale, ed è<br />

stato sviluppato in collaborazione con il Ministero della Pubblica<br />

Amministrazione e dell'Innovazione, con il Comune <strong>di</strong> Torino e<br />

con la Regione Piemonte. Senza allontanarsi dal luogo <strong>di</strong> lavoro,<br />

i <strong>di</strong>pendenti possono avvalersi dei servizi online della sanità<br />

pubblica, effettuare pagamenti con carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, ottenere<br />

certificati anagrafici o <strong>di</strong> stato civile e prenotare appuntamenti<br />

agli sportelli comunali citta<strong>di</strong>ni (vedere anche pagina 159).<br />

Inoltre, a partire dal <strong>2011</strong>, gli operai possono, tramite appositi<br />

terminali, accedere a tutte le tipologie <strong>di</strong> servizi messi a<br />

<strong>di</strong>sposizione dal Gruppo, dai fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> assistenza sanitaria


(FASIFIAT) e piani pensione (Cometa), al supporto alle<br />

famiglie, al sostegno allo stu<strong>di</strong>o, alle opportunità per il tempo<br />

libero (Cedas) e per lo sport (Sisport). A questi si aggiunge la<br />

possibilità <strong>di</strong> aderire ai programmi <strong>di</strong> Borse <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o messi<br />

a <strong>di</strong>sposizione da <strong>Fiat</strong>, alle iniziative dei centri estivi Vacanze<br />

Verdeblu e a Natale Bimbi.<br />

Asilo aziendale Mirafiori Baby<br />

Attualmente al suo quarto anno <strong>di</strong> attività, l'asilo Mirafiori<br />

Baby si prende cura <strong>di</strong> 75 bambini dei <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Group Automobiles in Italia, <strong>di</strong> età compresa tra i tre mesi e i<br />

tre anni. L’asilo fornisce un servizio educativo costantemente<br />

orientato alla qualità, sia nel suo approccio all'appren<strong>di</strong>mento,<br />

sia nella selezione, formazione e gestione del personale. La<br />

collocazione all’interno del comprensorio dove lavorano i<br />

genitori e l’ampia flessibilità <strong>di</strong> orario del servizio consentono ai<br />

<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> conciliare le esigenze della loro vita professionale<br />

e <strong>di</strong> quella privata. L'elemento <strong>di</strong>stintivo del servizio continua<br />

ad essere rappresentato dalla presenza <strong>di</strong> personale esperto<br />

(12 educatrici) che si avvale della consulenza <strong>di</strong> specialisti in<br />

ambito pedagogico, pe<strong>di</strong>atrico e nutrizionale. Quest’anno, in<br />

particolare, è stata avviata una collaborazione con la Cattedra<br />

<strong>di</strong> Psicologia dello Sviluppo dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino,<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> supportare lo staff nella progettazione e<br />

realizzazione <strong>di</strong> interventi educativi innovativi.<br />

La cura dell’alimentazione basata su alimenti biologici cucinati<br />

all’interno dell’asilo, e non precotti, rappresenta un altro importante<br />

elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinzione del servizio offerto.<br />

Il personale promuove il benessere fisico ed emotivo del bambino<br />

e ne alimenta le potenzialità attraverso attività lu<strong>di</strong>che e cognitive<br />

basate su una combinazione dei meto<strong>di</strong> educativi Montessori,<br />

Goldschmied e Pikler. Le educatrici accompagnano il bambino<br />

nel suo percorso <strong>di</strong> crescita, svolgendo un ruolo fondamentale<br />

sul piano educativo ed interpersonale e favorendo esperienze<br />

atte a sviluppare le competenze sociali, le capacità<br />

espressive e la spontaneità <strong>di</strong> ciascun bambino.<br />

Le attività educative comprendono esperienze variegate, che<br />

consentono ai bambini <strong>di</strong> confrontarsi con le loro capacità: dall’espressione<br />

artistica alle attività <strong>di</strong> cucina, dalla cura del verde alle<br />

attività motorie. Vengono organizzate visite alle fattorie <strong>di</strong>dattiche<br />

per offrire ai bambini l’opportunità <strong>di</strong> esplorare <strong>di</strong>vertendosi.<br />

Inoltre sono previste altre esperienze al <strong>di</strong> fuori dell’asilo per fare<br />

in modo che i bambini familiarizzino con il territorio e apprendano<br />

un comportamento appropriato anche in pubblico. Nel corso<br />

del <strong>2011</strong>, ad esempio, sono state organizzate visite al Museo <strong>di</strong><br />

Scienze Naturali e alla Biblioteca Nazionale <strong>di</strong> Torino.<br />

La qualità delle esperienze promosse dall’asilo aziendale Mirafiori<br />

Baby si accompagna all’impegno dell’azienda nel sostenere in<br />

modo significativo le spese del servizio, e nel mantenere le rette<br />

in linea con quelle del servizio pubblico, oltre a <strong>di</strong>fferenziarle<br />

per fasce a seconda del red<strong>di</strong>to del <strong>di</strong>pendente.<br />

169<br />

Sisport: sport e benessere per tutti<br />

Il complesso Sisport <strong>Fiat</strong>, che vanta una lunga esperienza nel<br />

campo delle attività sportive, tra le altre cose, contribuisce al<br />

benessere psico-fisico dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

Sisport <strong>Fiat</strong>, infatti, nasce nel 1976 con lo scopo <strong>di</strong> incoraggiare<br />

i <strong>di</strong>pendenti e i loro familiari, ma anche le persone esterne<br />

all’azienda, a praticare sport, sia a livello amatoriale che<br />

agonistico, in strutture attrezzate e a prezzi competitivi.<br />

I tre centri sportivi gestiti da Sisport sono situati vicino ai<br />

principali stabilimenti torinesi del Gruppo, con 200.000 metri<br />

quadri <strong>di</strong> strutture cui accedono circa 10.000 soci e registrano<br />

oltre 500.000 ingressi annui. Ogni sede propone attività sportive Dimensione<br />

sociale


170<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

mirate per fascia d’età e attitu<strong>di</strong>ni e offre il supporto <strong>di</strong> istruttori<br />

altamente qualificati. I centri sono dotati <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> aree de<strong>di</strong>cate<br />

al fitness e alle ultime tendenze negli sport acquatici (aquabike,<br />

aquapower e immersione), oltre al tennis e al canottaggio.<br />

Sisport rivolge particolare attenzione all'avviamento allo sport<br />

<strong>di</strong> bambini e ragazzi tra i 3 e i 16 anni, grazie alla collaborazione<br />

<strong>di</strong> insegnanti qualificati, e propone una vasta scelta <strong>di</strong> corsi e<br />

attività tra cui nuoto, acquaticità, tennis, pallavolo, pallacanestro,<br />

atletica leggera e canottaggio. Nel periodo estivo i giovani dai 5<br />

ai 15 anni hanno inoltre la possibilità <strong>di</strong> frequentare i centri per<br />

tutta la giornata, partecipando ad attività lu<strong>di</strong>che e a corsi sportivi<br />

intensivi (atletica, nuoto, calcio, tennis).<br />

Attualmente, sono oltre 500 gli atleti iscritti alle squadre<br />

sportive Sisport. Nel mondo dello sport agonistico, le squadre<br />

Sisport hanno conseguito risultati significativi nel canottaggio,<br />

nell'atletica e nel nuoto. Tra i più recenti, una medaglia d'argento<br />

ai Campionati mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> canottaggio Under-23, una medaglia<br />

d'oro ai Campionati italiani giovanili <strong>di</strong> atletica leggera <strong>di</strong> Jesolo<br />

e nel nuoto gli Esor<strong>di</strong>enti hanno ottenuto il primo posto ai<br />

Campionati Italiani UISP svoltisi a Montecatini e una medaglia<br />

d’oro ai Campionati italiani <strong>di</strong> fondo.<br />

Altre iniziative per i <strong>di</strong>pendenti<br />

L'azienda promuove inoltre un'efficace gestione della vita<br />

lavorativa e privata attraverso speciali iniziative per i più giovani,<br />

quali la celebrazione del Natale Bimbi e i Family Day, durante<br />

i quali viene offerta ai bambini la possibilità <strong>di</strong> trascorrere una<br />

giornata con i genitori sul luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />

L'impegno nei confronti delle generazioni più giovani comprende<br />

anche programmi, attivi in vari Paesi, che prevedono<br />

borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per i figli dei <strong>di</strong>pendenti, centri estivi e attività<br />

per il tempo libero.<br />

Family Day<br />

Nel <strong>2011</strong> si sono svolte celebrazioni per i Family Day presso<br />

numerosi stabilimenti e se<strong>di</strong> del Gruppo. Questi eventi offrono<br />

ai <strong>di</strong>pendenti la possibilità <strong>di</strong> mostrare alla loro famiglia<br />

straor<strong>di</strong>narie strutture e prodotti. La celebrazione e la<br />

con<strong>di</strong>visione del successo aziendale giocano un ruolo<br />

chiave nel riconoscimento degli sforzi dei lavoratori.<br />

Tra i molti eventi che si sono tenuti presso le aziende del Gruppo,<br />

vi sono state celebrazioni con esposizioni relative ai prodotti e


ai marchi, attività d'intrattenimento per le famiglie, <strong>di</strong>mostrazioni<br />

tecnologiche e visite guidate alle strutture. Un'altra opportunità<br />

per coinvolgere i figli dei <strong>di</strong>pendenti è rappresentata dal Natale<br />

Bimbi, che si svolge a Torino in occasione della festa dell'anno<br />

più attesa dai più piccoli. I figli dei <strong>di</strong>pendenti del Gruppo sono<br />

invitati, insieme ai loro genitori e alla famiglia, a partecipare ad<br />

una giornata de<strong>di</strong>cata interamente a giochi e festeggiamenti,<br />

tra cui spettacoli, degustazioni <strong>di</strong> cibo e esperienze lu<strong>di</strong>che. Al<br />

termine della giornata, tutti i bambini ricevono un regalo <strong>di</strong> Natale.<br />

Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Nel <strong>2011</strong>, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha portato avanti il proprio impegno<br />

a favore dell'educazione dei figli dei suoi <strong>di</strong>pendenti e del<br />

riconoscimento del merito a un livello sempre più globale.<br />

Coloro che conseguono risultati scolastici <strong>di</strong> eccellenza<br />

possono infatti ottenere borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Queste iniziative<br />

riguardano 11 <strong>di</strong>versi Paesi nel mondo e si rivolgono a<br />

studenti <strong>di</strong> scuola secondaria, universitari e laureati. Nel<br />

<strong>2011</strong>, sono state assegnate in Belgio, Brasile, Canada, Cina,<br />

Francia, Italia, Messico, Polonia, Spagna, Regno Unito e Stati<br />

Uniti 1.554 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per un totale <strong>di</strong> circa 2,3 milioni<br />

<strong>di</strong> euro. Per ulteriori dettagli consultare la pagina 247.<br />

Centri estivi<br />

Con l'approssimarsi dell'estate, le famiglie dei <strong>di</strong>pendenti<br />

hanno l'opportunità <strong>di</strong> scegliere, per i loro figli, tra una gamma<br />

<strong>di</strong> centri estivi Vacanze VerdeBlu de<strong>di</strong>cati, organizzati in Italia<br />

da giugno ad agosto. Vi sono tre principali tipologie <strong>di</strong> centri<br />

estivi Vacanze Verdeblu, che si <strong>di</strong>stinguono in base alle attività<br />

offerte e all'età dei partecipanti. Verdeblu Junior comprende<br />

tre villaggi in Italia per ragazzi dagli 8 ai 12 anni: uno a Marina<br />

<strong>di</strong> Massa (Massa), un altro a Cascia (Perugia) e un terzo,<br />

realizzato nel <strong>2011</strong>, a Sansicario (Torino).<br />

Tutti questi campi offrono ai bambini l'opportunità <strong>di</strong><br />

scoprire ed esplorare la natura, al mare o in montagna. Le<br />

attività ricreative con valenza educativa come le sessioni <strong>di</strong><br />

educazione ambientale e i laboratori creativi si svolgono<br />

anche in inglese, così da combinare l'appren<strong>di</strong>mento con il<br />

<strong>di</strong>vertimento e il relax.<br />

Per i ragazzi <strong>di</strong> età compresa tra i 13 e i 16 anni, i centri<br />

vacanza Verdeblu Senior offrono la possibilità <strong>di</strong> praticare<br />

qualsiasi tipo <strong>di</strong> sport e l'opportunità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare in<strong>di</strong>pen-<br />

denti, imparando al tempo stesso le modalità d'interazione<br />

con gli altri, grazie ad attività <strong>di</strong> gruppo.<br />

I ragazzi possono prendere parte a percorsi <strong>di</strong> educazione<br />

ambientale e fare esperienze a contatto <strong>di</strong>retto con la natura<br />

attraverso il campeggio e l’agriturismo sull'isola <strong>di</strong> Ischia<br />

(Napoli), presso la località balneare <strong>di</strong> Misano Adriatico (Rimini)<br />

oppure presso il centro olimpico <strong>di</strong> Sansicario (Torino).<br />

Dal <strong>2011</strong>, la domanda d'iscrizione ai centri estivi è <strong>di</strong>ventata<br />

più semplice e accessibile a tutti i <strong>di</strong>pendenti italiani, grazie al<br />

sito internet de<strong>di</strong>cato (www.fiatcares. com/centriestivi) e agli<br />

appostiti terminali ubicati all'interno degli stabilimenti.<br />

Al fine <strong>di</strong> garantire un'equa opportunità <strong>di</strong> accesso, la quota<br />

contributo a carico del <strong>di</strong>pendente è stata aggiornata sulla base<br />

della qualifica e del numero <strong>di</strong> figli per famiglia partecipanti ai<br />

centri. Nel <strong>2011</strong>, sono stati oltre 2.950 i ragazzi che hanno<br />

scelto le Vacanze Verdeblu. Probabilmente, la novità più<br />

attraente del <strong>2011</strong> è stata l'introduzione, nella gamma <strong>di</strong><br />

offerte estive, del nuovo Juventus Summer Camp, aperto ai<br />

ragazzi <strong>di</strong> età compresa tra gli 8 e i 16 anni. Con tre <strong>di</strong>verse<br />

se<strong>di</strong> (Sauze D’Oulx, Lignano Sabbiadoro e Termoli), questo<br />

centro estivo è destinato a coloro che desiderano trascorrere<br />

una vacanza <strong>di</strong>vertente, migliorando al tempo stesso le<br />

proprie abilità calcistiche. Un team <strong>di</strong> allenatori esperti, formati<br />

<strong>di</strong>rettamente dalla Juventus Soccer Academy, assiste ogni<br />

partecipante offrendogli l'opportunità <strong>di</strong> migliorare le proprie<br />

competenze tecniche e tattiche. Nel suo primo anno, il centro<br />

ha ospitato quasi 300 giovani calciatori in erba.<br />

Complessivamente, nel <strong>2011</strong>, le iniziative estive rivolte ai figli<br />

dei <strong>di</strong>pendenti hanno fatto registrare un incremento delle<br />

partecipazioni del 12% rispetto al 2010.<br />

171<br />

Dimensione<br />

sociale


172<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Salute e sicurezza sul lavoro<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> riconosce in un ambiente <strong>di</strong> lavoro sicuro<br />

e salubre una delle con<strong>di</strong>zioni fondamentali che deve<br />

essere garantita a tutti i <strong>di</strong>pendenti. Quello per la salute<br />

e la sicurezza è un impegno che non si rivolge soltanto ai<br />

<strong>di</strong>pendenti dell'azienda, ma si estende anche a coloro i quali<br />

acquistano ed utilizzano i prodotti del Gruppo.<br />

La strategia per la tutela e la promozione della salute e<br />

della sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro comprende varie aree <strong>di</strong><br />

intervento: la definizione <strong>di</strong> standard comuni ed uniformi;<br />

l'identificazione e la prevenzione dei rischi; la promozione <strong>di</strong><br />

una cultura della salute e della sicurezza attraverso frequenti<br />

iniziative <strong>di</strong> formazione e campagne informative; interventi <strong>di</strong><br />

miglioramento strutturali.<br />

Nel <strong>2011</strong> il Gruppo ha speso complessivamente circa 270<br />

milioni <strong>di</strong> euro per la tutela della salute e della sicurezza<br />

dei suoi <strong>di</strong>pendenti (+43,6% rispetto al 2010).<br />

Spese per salute e sicurezza sul lavoro<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Spese per salute e sicurezza<br />

sul posto <strong>di</strong> lavoro (4) (milioni <strong>di</strong> euro) 270 188 154<br />

Incidenza sui costi per il personale (5) (%) 3,5 2,4 3,6<br />

Sistema <strong>di</strong> Gestione della Salute e della<br />

Sicurezza sul Lavoro<br />

Le Linee Guida per la Salute e la Sicurezza fissano le politiche<br />

d'intervento del Gruppo per ciascuna area <strong>di</strong> attività e in ciascuna<br />

sede operativa. Gli elementi chiave delle Linee Guida sono:<br />

gestione dei rischi attraverso un’analisi continua delle<br />

criticità e adozione <strong>di</strong> un approccio preventivo in tutte le<br />

attività significative<br />

implementazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> gestione conforme ai<br />

requisiti dello standard internazionale OHSAS 18001<br />

miglioramento continuo delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro attraverso<br />

analisi e valutazione dei rischi approfon<strong>di</strong>ta, definizione e<br />

attuazione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> azioni correttive e preventive e monitoraggio<br />

continuo delle attività relative a salute e sicurezza<br />

monitoraggio e analisi della cause alla base delle non<br />

conformità e, al fine <strong>di</strong> prevenirne il ripetersi, applicazione<br />

degli strumenti del pilastro Safety del World Class<br />

Manufacturing<br />

coinvolgimento attivo <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>pendenti nel processo<br />

<strong>di</strong> miglioramento, attraverso una capillare informazione e<br />

formazione specifica<br />

promozione dell’adozione <strong>di</strong> comportamenti dei <strong>di</strong>pendenti<br />

orientati alla sicurezza e alla prevenzione<br />

coinvolgimento dei fornitori, delle concessionarie e dei<br />

partner nel miglioramento della salute e della sicurezza sul<br />

lavoro, compresi i loro specifici ambiti <strong>di</strong> attività<br />

Le Linee Guida saranno oggetto <strong>di</strong> revisione nel 2012 al fine<br />

<strong>di</strong> porre maggiore enfasi sull'importanza <strong>di</strong> questioni quali la<br />

sicurezza del personale e la gestione dello stress. Per garantire<br />

il conseguimento degli obiettivi fissati, il Gruppo ha continuato<br />

a rafforzare le proprie risorse interne, al fine <strong>di</strong> tracciare e<br />

monitorare le prestazioni in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza<br />

su base mensile come parte integrante degli in<strong>di</strong>catori della<br />

performance industriale. Analogamente, l'identificazione e la<br />

valutazione dei rischi sono condotte in linea con le specifiche<br />

procedure applicate dal Gruppo in tutto il mondo, allo scopo<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le aree <strong>di</strong> maggior rischio ed implementare<br />

piani <strong>di</strong> azione preventivi. I dati vengono consolidati a livello<br />

<strong>di</strong> settore e centrale, e quin<strong>di</strong> analizzati al fine <strong>di</strong> determinare<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) Comprende le spese per il miglioramento della sicurezza e delle con<strong>di</strong>zioni dell’ambiente <strong>di</strong> lavoro (miglioramento degli stabili, protezione dei lavoratori, controllo degli<br />

impianti e degli ambienti) e della salute dei lavoratori (spese sanitarie).<br />

(5) I costi per il personale sono stati pari a 7.629 milioni <strong>di</strong> euro nel <strong>2011</strong>, 7.687 milioni <strong>di</strong> euro nel 2010 e 4.221 milioni <strong>di</strong> euro nel 2009 (i dati <strong>di</strong> Chrysler Group sono stati<br />

inclusi per gli anni <strong>2011</strong> e 2010: sono stati applicati i tassi <strong>di</strong> cambio annuali me<strong>di</strong> per il <strong>2011</strong> e il 2010).


l'efficacia delle azioni e delle procedure poste in essere per<br />

garantire un ambiente <strong>di</strong> lavoro sicuro.<br />

Un'efficace gestione dei rischi legati alla salute e sicurezza<br />

viene assicurata attraverso un approccio basato su due principali<br />

elementi:<br />

preventivo: oltre all'identificazione e alla valutazione del<br />

rischio, vengono realizzati specifici piani d'azione, organizzati<br />

secondo livelli <strong>di</strong> priorità (da elevato/me<strong>di</strong>o a basso), intesi a<br />

ridurre i rischi potenziali. Vengono analizzate le cause alla<br />

base <strong>di</strong> eventuali non conformità, e adottate contromisure<br />

finalizzate ad evitare il rischio <strong>di</strong> ulteriori problematiche<br />

proattivo: i <strong>di</strong>pendenti sono coinvolti in attività incentrate<br />

sulla sicurezza attraverso azioni <strong>di</strong> formazione e iniziative<br />

volte ad accrescere la loro consapevolezza, nonché un<br />

sistema strutturato per la raccolta dei suggerimenti<br />

Organizzazione e processo <strong>di</strong> certificazione<br />

Ciascun settore si organizza in modo autonomo nella gestione<br />

delle tematiche relative all'ambiente, alla salute e alla sicurezza<br />

(Environment, Health and Safety - EHS), sia a livello centrale<br />

sia <strong>di</strong> singolo stabilimento. I responsabili EHS <strong>di</strong> settore<br />

sovrintendono alle attività relative alla salute e sicurezza nelle<br />

singole strutture e agli investimenti <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> capitale de<strong>di</strong>cati a<br />

specifici piani d'azione. Inoltre, hanno il compito <strong>di</strong> monitorare<br />

la legislazione nazionale e regionale, nonché le <strong>di</strong>sposizioni<br />

e le normative in materia. Sono altresì tenuti ad accertarsi<br />

dell'osservanza delle Linee Guida su Salute e Sicurezza e<br />

dell'implementazione dei programmi <strong>di</strong> prevenzione.<br />

Il coor<strong>di</strong>namento delle attività del Gruppo è garantito da incontri<br />

perio<strong>di</strong>ci e i responsabili EHS dei <strong>di</strong>versi settori si confrontano<br />

regolarmente sui risultati conseguiti, con<strong>di</strong>videndo le prassi<br />

migliori ed effettuando raffronti con i principali concorrenti, allo<br />

scopo <strong>di</strong> definire nuove azioni. Avanzamenti relativi al Piano <strong>di</strong><br />

salute e sicurezza, che stabilisce gli obiettivi <strong>di</strong> breve e me<strong>di</strong>o<br />

termine per ciascun settore, sono monitorati congiuntamente<br />

ogni mese. Grazie ad una piattaforma informatica<br />

de<strong>di</strong>cata, gli specialisti in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza sono<br />

costantemente in contatto tra loro e sempre aggiornati.<br />

Attraverso la piattaforma sono messi a <strong>di</strong>sposizione materiali<br />

relativi a formazione, migliori pratiche, procedure, misure <strong>di</strong><br />

prevenzione, nonché l'applicativo Standard Aggregation Data<br />

(SAD) utilizzato per il monitoraggio delle performance <strong>di</strong> EHS.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, sono continuate le attività <strong>di</strong> sviluppo del<br />

nuovo software de<strong>di</strong>cato, che sostituirà l'attuale programma<br />

e <strong>di</strong>venterà il sistema <strong>di</strong> riferimento per il monitoraggio degli<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance <strong>di</strong> ambiente, salute e sicurezza<br />

per tutti i settori del Gruppo. In tal modo si rafforzeranno<br />

ulteriormente la tracciabilità e l'analisi delle informazioni<br />

relative a infortuni, malattie professionali, primo soccorso<br />

e quasi infortuni, nonché quelle relative a comportamenti e<br />

con<strong>di</strong>zioni non sicuri.<br />

Nel pieno rispetto delle Linee Guida, il Gruppo ha proseguito<br />

il suo impegno nell'estendere a tutti gli stabilimenti il<br />

Sistema per la Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro<br />

(SGSSL) certificato in conformità con gli standard OHSAS 18001.<br />

Alla fine del <strong>2011</strong> hanno adottato un SGSSL certificato un totale<br />

<strong>di</strong> 103 stabilimenti (inclusi due gestiti tramite joint venture) per<br />

un totale <strong>di</strong> 121.000 <strong>di</strong>pendenti. La <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong><br />

gestione basato su meto<strong>di</strong> e procedure standar<strong>di</strong>zzate, stabilite<br />

a livello centrale e certificate esternamente, è il metodo grazie<br />

al quale il Gruppo riesce a portare i suoi requisiti <strong>di</strong> sicurezza<br />

in Paesi con standard meno restrittivi. In questo modo, tra<br />

l'altro, si garantisce che le modalità <strong>di</strong> gestione della sicurezza<br />

<strong>di</strong> ciascuno stabilimento siano coerenti con gli obiettivi <strong>di</strong><br />

prevenzione e riduzione del rischio del Gruppo. A partire dal<br />

2014, le certificazioni OHSAS 18001 saranno estese a tutti<br />

gli stabilimenti del Gruppo.<br />

I Sistemi <strong>di</strong> Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro<br />

(SGSSL) sono verificati perio<strong>di</strong>camente sia da personale<br />

interno qualificato, sia da enti <strong>di</strong> certificazione esterni<br />

e in<strong>di</strong>pendenti. Nel corso del <strong>2011</strong> sono stati effettuati<br />

158 au<strong>di</strong>t esterni a fronte <strong>di</strong> circa 2.000 interni (+300%<br />

rispetto al 2010), condotti da personale del Gruppo, con una<br />

copertura complessiva <strong>di</strong> circa 121.000 <strong>di</strong>pendenti (circa<br />

100.000 nel 2010).<br />

Certificazioni OHSAS 18001<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Stabilimenti certificati (numero)<br />

Dipendenti che lavorano<br />

103 86 15<br />

presso stabilimenti certificati (migliaia) 121 100 25<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

173<br />

Dimensione<br />

sociale


174<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Prestazioni relative a salute<br />

e sicurezza sul lavoro<br />

Negli anni, il Gruppo ha migliorato le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro e<br />

conseguito risultati significativi attraverso l’impiego <strong>di</strong> vari<br />

meto<strong>di</strong>, tra cui: l’adozione <strong>di</strong> un Sistema <strong>di</strong> Gestione della<br />

Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL), l'applicazione degli<br />

strumenti del pilastro Safety del World Class Manufacturing<br />

(vedere anche pagine 114-115), il coinvolgimento attivo dei<br />

<strong>di</strong>pendenti, lo sviluppo <strong>di</strong> competenze e il contributo economico<br />

dell'azienda a favore della salute e sicurezza sul lavoro.<br />

Questi sforzi hanno portato alla riduzione, per il quinto anno<br />

consecutivo, sia dell'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Frequenza (con 0,28 infortuni<br />

per 100.000 ore lavorate) sia dell'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Gravità (con 0,08<br />

giorni <strong>di</strong> assenza dovuti a infortuni per 1.000 ore lavorate).<br />

Per ulteriori dettagli consultare le pagine 249-250.<br />

Nel <strong>2011</strong>, nessun <strong>di</strong>pendente del Gruppo è stato vittima <strong>di</strong><br />

episo<strong>di</strong> mortali. Un <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> un'azienda esterna presso<br />

lo stabilimento Comau <strong>di</strong> Castres (Francia) è stato vittima <strong>di</strong><br />

un incidente mortale occorso durante la messa a punto <strong>di</strong> un<br />

macchinario. Per comprenderne la cause è stata condotta<br />

un'analisi approfon<strong>di</strong>ta. L'azienda del Gruppo in questione si è<br />

imme<strong>di</strong>atamente attivata per sostenere i familiari della vittima e<br />

fornire pieno supporto alle indagini delle autorità locali.<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Frequenza (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (infortuni ogni 100 mila ore lavorate)<br />

0,73<br />

Episo<strong>di</strong> mortali<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

2009 (2)<br />

0,44<br />

2010 (3)<br />

0,28<br />

<strong>2011</strong> (4)<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Gravità (5)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (giorni <strong>di</strong> assenza dovuti ad infortunio ogni 1.000 ore lavorate)<br />

0,21<br />

2009 (2)<br />

0,13<br />

2010 (3)<br />

0,08<br />

<strong>2011</strong> (4)<br />

<strong>2011</strong> (4) 2010 (3) 2009 (2)<br />

Episo<strong>di</strong> mortali<br />

a <strong>di</strong>pendenti del Gruppo (numero) - 2 1<br />

È proseguito il monitoraggio dei quasi infortuni (circa<br />

27.000 casi rilevati e analizzati nel <strong>2011</strong>) e delle azioni non<br />

sicure, permettendo in tal modo <strong>di</strong> sviluppare misure atte<br />

a prevenire con<strong>di</strong>zioni e correggere comportamenti che<br />

rappresentano potenziali cause <strong>di</strong> situazioni pericolose. Le<br />

attività <strong>di</strong> prevenzione, sorveglianza e pronto soccorso a<br />

tutela della salute sul luogo <strong>di</strong> lavoro sono svolte da staff <strong>di</strong><br />

personale me<strong>di</strong>co e parame<strong>di</strong>co, presenti generalmente<br />

(1) L'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Frequenza è definito come il rapporto tra il numero <strong>di</strong> infortuni denunciati (che abbiano prodotto almeno tre giorni <strong>di</strong> assenza) e il numero <strong>di</strong> ore lavorate,<br />

moltiplicato 100.000.<br />

(2) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non comprendono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del<br />

2009. Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(3) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(4) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(5) L'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Gravità è dato dal rapporto tra i giorni <strong>di</strong> assenza dovuti a infortuni e le ore lavorate, moltiplicato per 1.000.


in ogni stabilimento del Gruppo in funzione delle esigenze<br />

<strong>di</strong> ciascun sito. Solo in alcuni casi (ad esempio in stabilimenti<br />

con un numero ridotto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti) tali attività sono<br />

svolte presso strutture sanitarie esterne. In entrambe le<br />

situazioni, il personale è perfettamente integrato nell’ambito<br />

dell’organizzazione, dei compiti e delle attività previste dai<br />

SGSSL. Il personale assicura assistenza me<strong>di</strong>ca in caso <strong>di</strong><br />

infortuni e malattie, trattamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi minori, gestione<br />

delle emergenze me<strong>di</strong>che, esami me<strong>di</strong>ci relativi ad esposizioni<br />

sul luogo <strong>di</strong> lavoro, prevenzione e promozione della salute<br />

attraverso l'educazione e l'informazione. Nel <strong>2011</strong> gli interventi<br />

<strong>di</strong> assistenza sanitaria, che comprendono sia le visite<br />

preventive e perio<strong>di</strong>che sia quelle richieste dai lavoratori,<br />

sono stati circa 375 mila.<br />

Per garantire soluzioni qualificate nella tutela della salute sul<br />

lavoro sono essenziali un confronto costante e la con<strong>di</strong>visione<br />

delle competenze. A tale scopo, un gruppo <strong>di</strong> lavoro composto<br />

da me<strong>di</strong>ci specialisti operanti presso ciascuna azienda<br />

del Gruppo, lavora da vari anni alla definizione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e<br />

procedure innovativi, volti a promuovere la prevenzione.<br />

Nel <strong>2011</strong> tre <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> Chrysler Group sono stati encomiati<br />

dal National Safety Council (NSC) degli Stati Uniti, che ha<br />

riconosciuto l'efficacia degli sforzi de<strong>di</strong>cati alla prevenzione <strong>di</strong><br />

infortuni legati al lavoro, oltre che dei contributi dei sindacati e<br />

degli specialisti in materia <strong>di</strong> gestione della sicurezza.<br />

Interventi <strong>di</strong> assistenza sanitaria<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Interventi (migliaia) 375 391 144<br />

Interventi per <strong>di</strong>pendente (numero) 1,9 2,1 1,1<br />

Anche le malattie professionali (cioè quelle malattie<br />

causate da una graduale, lenta, progressiva azione lesiva<br />

sull’organismo del lavoratore e contratte nell’esercizio delle<br />

attività assicurate, in rapporto causale <strong>di</strong>retto con le lavorazioni<br />

svolte) sono costantemente monitorate dalle società del<br />

Gruppo. L'obiettivo è <strong>di</strong> identificare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro che<br />

potrebbero averne determinato l'insorgenza, valutare ogni<br />

eventuale rischio residuo ed implementare misure correttive<br />

atte a prevenirne il ripetersi. Le informazioni sulle malattie<br />

professionali che insorgono in ambito produttivo sono raccolte<br />

e classificate secondo due <strong>di</strong>stinte categorie: pratiche istruite<br />

e malattie professionali riconosciute. Le prime sono casi<br />

oggetto <strong>di</strong> indagini e verifiche da parte dell’istituto assicuratore<br />

secondo le modalità previste dalla normativa vigente nei<br />

<strong>di</strong>versi Paesi, al fine <strong>di</strong> accertare sia la presenza della malattia<br />

assicurata sia l’esistenza <strong>di</strong> un nesso <strong>di</strong> causa con l’attività<br />

lavorativa svolta. Le seconde sono quelle per le quali l’istituto<br />

assicuratore, al termine dell’iter <strong>di</strong> indagini e verifiche, ha<br />

confermato la sussistenza dei suddetti requisiti. Nel corso del<br />

<strong>2011</strong> sono stati rilevati complessivamente 642 casi <strong>di</strong> malattie<br />

professionali riconosciute dal competente istituto assicuratore<br />

del Paese <strong>di</strong> riferimento.<br />

Nel <strong>2011</strong> l'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Frequenza delle Malattie Professionali,<br />

che esprime il rapporto tra i casi <strong>di</strong> malattia professionale<br />

per 100.000 ore lavorate, è stato pari a 0,18. Nella maggior<br />

parte dei casi si tratta, comunque, <strong>di</strong> situazioni non più<br />

presenti in azienda, in quanto legate a modalità <strong>di</strong> lavoro e<br />

con<strong>di</strong>zioni ambientali ormai da tempo superate. Per ulteriori<br />

dettagli consultare la pagina 250.<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Frequenza Malattie Professionali<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (casi <strong>di</strong> malattia professionale ogni 100 mila ore lavorate)<br />

0,06<br />

2009 (3)<br />

0,14<br />

2010 (2)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

0,18<br />

175<br />

Dimensione<br />

sociale


176<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Dipendenti<br />

Formazione per una cultura della prevenzione<br />

Strutture organizzative de<strong>di</strong>cate, procedure operative e<br />

interventi <strong>di</strong> tipo tecnico sono solo alcuni degli strumenti<br />

impiegati per garantire un ambiente lavorativo salubre e sicuro.<br />

Anche le campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione e <strong>di</strong> informazione<br />

sui comportamenti responsabili svolgono un ruolo decisivo<br />

nell'alimentare una cultura della prevenzione.<br />

Nel <strong>2011</strong>, al pari degli anni precedenti, a tutti i livelli dell'organizzazione<br />

sono state realizzate varie iniziative formative ed<br />

informative. Il numero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione è stato pari all'incirca<br />

a 700.000, erogate a 148.000 <strong>di</strong>pendenti (con un incremento<br />

<strong>di</strong> partecipanti del 26,5% rispetto al 2010), <strong>di</strong> cui circa 102.000<br />

operai. In aggiunta alla tra<strong>di</strong>zionale formazione in aula, alcune<br />

attività formative sono state condotte on the job, in modo da<br />

consentire l'applicazione imme<strong>di</strong>ata delle materie trattate.<br />

Formazione su salute e sicurezza<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (migliaia)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Ore <strong>di</strong> formazione 699 715 371<br />

Dipendenti coinvolti in attività <strong>di</strong> formazione 148 117 57<br />

<strong>di</strong> cui operai 102 92 46<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, il progetto <strong>di</strong> formazione Health and<br />

Safety First è stato sottoposto a una revisione che ha tratto<br />

vantaggio dall'esperienza e dai riscontri raccolti durante il<br />

suo primo anno <strong>di</strong> implementazione presso le <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong>.<br />

Il programma è stato ideato in collaborazione con le Orga-<br />

nizzazioni Sindacali italiane, con l'obiettivo <strong>di</strong> promuovere<br />

comportamenti consapevolmente orientati al rispetto delle<br />

norme <strong>di</strong> sicurezza e prevenzione del rischio. Nel corso dell'anno,<br />

il nuovo programma è stato esteso a sei stabilimenti italiani,<br />

arrivando così a coprire un totale <strong>di</strong> circa 6.000 <strong>di</strong>pendenti,<br />

che si vanno ad aggiungere ai 16.000 dell'anno precedente.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, il progetto Top Ten Safety, che definisce le<br />

modalità standard per focalizzare l’attenzione <strong>di</strong> chi lavora negli<br />

stabilimenti sulla salvaguar<strong>di</strong>a della salute e della sicurezza, è<br />

stato aggiornato e quin<strong>di</strong> esteso a tutti gli stabilimenti europei.<br />

Nel 2012 sarà esteso a tutti gli stabilimenti del Gruppo nel<br />

mondo. Questa iniziativa comprende anche comunicazioni<br />

relative alle situazioni infortunistiche, alla gestione dei visitatori<br />

e delle imprese esterne, alla segnaletica <strong>di</strong> stabilimento,<br />

all'abbigliamento e ai <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale.<br />

Il corso online Salute e Sicurezza in ufficio è stato lanciato<br />

nel 2010 allo scopo <strong>di</strong> fornire agli impiegati le necessarie<br />

informazioni sulla salute e sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro. Tra<br />

gli argomenti trattati dal corso vi sono: il comportamento<br />

da seguire in caso <strong>di</strong> emergenza, i rischi più comuni<br />

presenti in un ambiente d'ufficio, inclusi il rischio elettrico e<br />

l'iperaffaticamento e l'uso corretto dei videoterminali. Nel<br />

<strong>2011</strong> sono stati analizzati i riscontri ricevuti da circa 18.000<br />

partecipanti al corso, ed entro il 2013 il corso sarà esteso agli<br />

impiegati <strong>di</strong> tutto il mondo. Anche la collaborazione con le<br />

Organizzazioni Sindacali si è ampliata fino a comprendere le<br />

questioni relative alla formazione sui temi <strong>di</strong> salute e sicurezza.<br />

Ne è un esempio l’istituzione dell'Organismo Paritetico<br />

Health and Safety (OPHS), un organismo congiunto al quale<br />

partecipano <strong>Fiat</strong> S.p.A., <strong>Fiat</strong> Industrial, l'Unione Industriale <strong>di</strong><br />

Torino e le Organizzazioni Sindacali FIM-CISL, UILM-UIL e<br />

FISMIC. L'OPHS è composto da rappresentanti dell'azienda e<br />

dei lavoratori ed è responsabile a livello nazionale – all'interno<br />

della sua sfera <strong>di</strong> competenza in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza<br />

– della promozione <strong>di</strong> iniziative e della definizione <strong>di</strong> programmi<br />

<strong>di</strong> formazione che si rivolgono alle <strong>di</strong>verse figure coinvolte nei<br />

SGSSL (vedere anche pagina 183). Analogamente, Chrysler<br />

Group ha continuato a lavorare insieme alle Organizzazioni<br />

Sindacali per migliorare l'efficacia e l'efficienza della<br />

formazione nell'ambito della sicurezza, sviluppata al fine <strong>di</strong><br />

conseguire continui progressi nell'identificazione del<br />

rischio e nella conformità delle procedure.<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Non includono Chrysler Group, poiché Chrysler Group LLC è stato formato a metà del 2009.<br />

Pertanto, i dati del 2009 non sono confrontabili con quelli del 2010 e del <strong>2011</strong>.


Contrastare nuovi fattori <strong>di</strong> rischio emergenti<br />

Il Gruppo è costantemente impegnato nel monitoraggio <strong>di</strong> qualunque nuovo fattore <strong>di</strong> rischio che possa insorgere a danno della salute e<br />

della sicurezza dei <strong>di</strong>pendenti. Ciò comporta, tra l'altro, l'analisi <strong>di</strong> questioni che generalmente attraggono l'attenzione internazionale, come<br />

gli effetti del contatto con sostanze pericolose o l'uso <strong>di</strong> nanotecnologie e/o nanomateriali nel processo produttivo.<br />

Nel <strong>2011</strong>, le procedure aziendali sono state pienamente allineate a due importanti standard internazionali: il Regolamento europeo<br />

REACH (1) (concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche), adottato allo scopo <strong>di</strong><br />

aumentare la protezione della salute umana e dell'ambiente dai rischi derivanti da sostanze chimiche, e il Regolamento CLP (2) (relativo<br />

alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele) che, per mezzo <strong>di</strong> classificazioni e etichettature,<br />

assicura una chiara comunicazione a lavoratori e consumatori relativamente alle sostanze chimiche pericolose. Nel contempo, sono stati<br />

lanciati programmi specifici volti a sostituire gli agenti chimici potenzialmente pericolosi o a ridurre in modo significativo, ove possibile,<br />

l'esposizione del personale <strong>di</strong> stabilimento a tali sostanze.<br />

Il Gruppo è, inoltre, impegnato nell'identificazione del possibile impatto sulla salute e sulla sicurezza che potrebbe risultare<br />

dall'impiego <strong>di</strong> nanotecnologie e <strong>di</strong> nanomateriali. Nel <strong>2011</strong>, <strong>Fiat</strong> ha presieduto la commissione tecnica dell'Ente Nazionale Italiano <strong>di</strong><br />

Unificazione (UNI) che ha <strong>di</strong>battuto il tema delle nanotecnologie, compresa la standar<strong>di</strong>zzazione della terminologia e delle misurazioni, al<br />

fine <strong>di</strong> valutare il fenomeno e il suo impatto sulla salute, sicurezza e ambiente. Attualmente, i processi produttivi del Gruppo non prevedono<br />

l'applicazione <strong>di</strong> nanotecnologie, né la trasformazione <strong>di</strong> nanomateriali. Le procedure aziendali stabiliscono una preventiva rigorosa<br />

valutazione nel caso <strong>di</strong> introduzione <strong>di</strong> nuove sostanze, preparati o materiali nei processi e nei prodotti.<br />

Salute e benessere<br />

In aggiunta alle molteplici attività a favore della sicurezza,<br />

grande attenzione è riservata anche alle iniziative relative alla<br />

prevenzione delle malattie <strong>di</strong> natura professionale e non<br />

professionale, nonché alla promozione della salute delle<br />

persone, attraverso campagne educative e <strong>di</strong> sensibilizzazione,<br />

attività sportive e programmi benessere. Sono nate così molte<br />

iniziative pensate per coinvolgere i <strong>di</strong>pendenti e metterli nelle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> conseguire obiettivi legati alla salute e al benessere.<br />

Ergonomia delle postazioni <strong>di</strong> lavoro<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> presta particolare attenzione agli impatti<br />

ergonomici nell'organizzazione dei processi, nella progettazione<br />

delle postazioni <strong>di</strong> lavoro, nella scelta <strong>di</strong> macchinari e<br />

strumentazioni e nella definizione dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> produzione.<br />

Durante la fase <strong>di</strong> progettazione delle linee produttive, oltre<br />

a garantire la sicurezza, è fondamentale determinare tutte<br />

quelle caratteristiche che possono concorrere a migliorarne<br />

l’adattabilità, l’usabilità e il comfort. La progettazione ergonomica<br />

dell'ambiente <strong>di</strong> lavoro ha un'influenza positiva sulla<br />

qualità delle prestazioni e previene malattie, infortuni quali<br />

strappi, <strong>di</strong>storsioni o altre patologie <strong>di</strong> natura muscolo-<br />

(1) Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals.<br />

(2) Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures regulation.<br />

scheletrica. La continua supervisione dei processi da parte <strong>di</strong><br />

personale specializzato, gli investimenti in ricerca e sviluppo e il<br />

costante aggiornamento, in osservanza degli standard nazionali<br />

ed internazionali (es. ISO 11228 e UNI EN 1005; vedere anche<br />

pagina 252), sono i tre elementi chiave che permettono al<br />

Gruppo <strong>di</strong> identificare soluzioni innovative per il miglioramento<br />

del contenuto ergonomico delle postazioni <strong>di</strong> lavoro.<br />

Negli ultimi anni, il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong>, il polo <strong>di</strong> competenza<br />

del Gruppo per l'innovazione e lo sviluppo, è stato impegnato<br />

nella definizione e realizzazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e strumenti che<br />

permettessero la promozione <strong>di</strong> standard ergonomici sempre<br />

più elevati. Nel corso degli ultimi anni, le postazioni e gli<br />

strumenti <strong>di</strong> lavoro sono stati gradualmente adattati a una<br />

popolazione lavorativa che varia sulla base <strong>di</strong> caratteristiche <strong>di</strong><br />

genere, età e parametri antropometrici.<br />

Nel <strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha utilizzato strumenti<br />

<strong>di</strong> modeling <strong>di</strong>gitale che, attraverso simulazioni effettuate<br />

durante la fase <strong>di</strong> progettazione con modelli umani virtuali,<br />

hanno consentito il monitoraggio della corretta postura nella<br />

postazione <strong>di</strong> lavoro. In tal modo, è possibile assegnare<br />

a ciascun lavoratore o lavoratrice una postazione che si<br />

adatta al meglio alle sue caratteristiche fisiche. Inoltre, sono<br />

177<br />

Dimensione<br />

sociale


178<br />

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sociale<br />

Dipendenti<br />

oggetto <strong>di</strong> analisi sistematiche le caratteristiche specifiche <strong>di</strong><br />

ciascun <strong>di</strong>pendente, come quelle legate al genere e all'età<br />

– con particolare attenzione alle donne e agli ultra 45enni –<br />

al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare parametri correttivi da applicare alle<br />

postazioni <strong>di</strong> lavoro.<br />

Presso Chrysler Group un ergonomo aziendale ha il compito<br />

<strong>di</strong> valutare le procedure atte ad eliminare o ridurre i fattori <strong>di</strong><br />

rischio ergonomico durante la fase <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> ciascun<br />

nuovo prodotto. Inoltre, negli Stati Uniti e in Canada, ogni<br />

stabilimento <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un Comitato Ergonomico Locale che<br />

si riunisce ogni due settimane per or<strong>di</strong>nare secondo priorità ed<br />

esaminare le attività lavorative a rischio ergonomico.<br />

Per il 2012 sono in programma altre iniziative volte al costante<br />

e <strong>di</strong>ffuso miglioramento ergonomico delle postazioni <strong>di</strong> lavoro.<br />

Presso <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) verrà inaugurato un<br />

innovativo laboratorio ergonomico, che ospiterà riproduzioni<br />

<strong>di</strong> segmenti delle linee produttive, in modo da ottenere una<br />

misurazione più raffinata dell'impatto ergonomico delle postazioni<br />

<strong>di</strong> lavoro. Inoltre, l'estensione della metodologia Ergo-Uas<br />

per la progettazione ergonomica delle postazioni <strong>di</strong> lavoro e la<br />

metodologia EAWS (European Assembly Work-Sheet) per la<br />

valutazione del rischio ergonomico verranno completate in tutti<br />

gli stabilimenti <strong>di</strong> assemblaggio, rispettivamente in Italia e in<br />

Europa. La metodologia Ergo-Uas è stata già applicata presso<br />

sei stabilimenti <strong>di</strong> carrozzeria italiani nel corso del <strong>2011</strong>. Grande<br />

attenzione è inoltre riservata alla riduzione dell'esposizione al<br />

rumore, alle sostanze chimiche e ad altri agenti, nonché<br />

alla ricerca <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni più confortevoli (es. in relazione a<br />

illuminazione, temperatura e umi<strong>di</strong>tà). Con<strong>di</strong>zioni dell'ambiente<br />

<strong>di</strong> lavoro ottimali, in termini <strong>di</strong> pulizia, <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong> rumore<br />

contenuti, <strong>di</strong> riduzione al minimo dell'esposizione a polveri e<br />

ad altre sostanze chimiche, nonché d'illuminazione adeguata,<br />

insieme all'ergonomia, sono aspetti chiave del pilastro Safety<br />

e Workplace Organization del World Class Manufacturing.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha condotto, nell'ambito del programma<br />

Industrial Hygiene and Toxicology, 251 valutazioni formali<br />

dei potenziali contaminanti. Il programma prende in esame<br />

l'effetto delle nuove sostanze chimiche, i livelli <strong>di</strong> rumore e <strong>di</strong><br />

nebbie <strong>di</strong> olio legati alle nuove operazioni e monitora i potenziali<br />

contaminanti dell'aria.<br />

Stress lavoro-correlato<br />

La promozione della salute e della sicurezza dei <strong>di</strong>pendenti in<br />

tutti gli aspetti della loro vita lavorativa richiede una visione più<br />

ampia sulla salute, che non è da intendersi solo come assenza<br />

<strong>di</strong> infortuni, ma ha, come obiettivo, la salute e il benessere<br />

psicofisico globale dell'in<strong>di</strong>viduo.<br />

Lo stress lavoro-correlato rappresenta un rischio psicosociale


emergente che l'azienda si impegna ad affrontare me<strong>di</strong>ante<br />

una serie <strong>di</strong> misure ed iniziative preventive. Negli ultimi<br />

anni grande attenzione è stata riservata, in particolare, alla<br />

valutazione e gestione <strong>di</strong> questa tipologia <strong>di</strong> rischio, cercando<br />

<strong>di</strong> identificare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro che potrebbero provocare<br />

l’insorgere <strong>di</strong> stress lavoro-correlato, e implementare azioni<br />

correttive per i casi così identificati.<br />

Nel 2009 è stato avviato un gruppo <strong>di</strong> lavoro composto da<br />

specialisti interni in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza, affiancati<br />

da esperti in ambito scientifico ed accademico. Da tale<br />

collaborazione è derivata la definizione <strong>di</strong> una modalità<br />

standar<strong>di</strong>zzata <strong>di</strong> analisi e valutazione dei rischi legati<br />

allo stress lavoro-correlato.<br />

La metodologia, che recepisce le raccomandazioni del<br />

Network Nazionale per la Prevenzione del Disagio Psicosociale<br />

nei luoghi <strong>di</strong> lavoro, è stata adattata alle specifiche<br />

caratteristiche del Gruppo e include un'analisi della valutazione<br />

del rischio esaustiva ed articolata in più fasi. La<br />

valutazione stabilisce in<strong>di</strong>catori oggettivi che possono<br />

essere associati a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress lavoro-correlato,<br />

quantifica la probabilità <strong>di</strong> insorgenza del fenomeno e offre<br />

una misura dello stress del <strong>di</strong>pendente attraverso l'utilizzo <strong>di</strong><br />

questionari mirati sulla base delle specifiche caratteristiche<br />

dell'ambiente <strong>di</strong> lavoro preso in esame.<br />

Facendo seguito alla prima implementazione, nel 2010,<br />

presso tutte le se<strong>di</strong> italiane del Gruppo (che ha interessato<br />

oltre 44.000 <strong>di</strong>pendenti), nel <strong>2011</strong> questa metodologia è stata<br />

adattata alle situazioni locali, e sono state identificate le se<strong>di</strong><br />

del Gruppo suscettibili <strong>di</strong> essere maggiormente interessate<br />

dalla problematica in questione (con circa 19.000 <strong>di</strong>pendenti<br />

interessati). L'obiettivo per il 2012 è <strong>di</strong> implementare piani<br />

d'azione atti ad eliminare i fattori causali, in modo da limitare<br />

il verificarsi <strong>di</strong> nuovi casi <strong>di</strong> stress lavoro-correlato nelle se<strong>di</strong><br />

presso le quali il rischio è considerato più elevato.<br />

Tra le azioni intraprese per promuovere una gestione più<br />

consapevole dei rischi psicosociali e la loro prevenzione, si<br />

segnala l'innovativa iniziativa <strong>di</strong> formazione Docteur Zen, lanciata<br />

da <strong>Fiat</strong> Francia. Tale attività offre ai <strong>di</strong>pendenti gli strumenti<br />

per riconoscere i rischi connessi allo stress e suggerisce<br />

meto<strong>di</strong> pratici per gestire situazioni che potrebbero generarlo.<br />

Programmi <strong>di</strong> salute e benessere<br />

Il Gruppo promuove numerosi ed articolati programmi, concepiti<br />

per promuovere abitu<strong>di</strong>ni e stili <strong>di</strong> vita sani nei confronti<br />

dei propri <strong>di</strong>pendenti. La <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura del benessere<br />

si consegue infatti creando un ambiente lavorativo nel quale la<br />

salute delle persone sia considerata un valore da <strong>di</strong>fendere<br />

e promuovere. Quest'idea è alla base, tra le altre iniziative,<br />

sia del programma Vivere, che si rivolge ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Group Automobiles del Brasile, sia del Wellness Program <strong>di</strong><br />

Chrysler Group, che si rivolge ai <strong>di</strong>pendenti del Nord America.<br />

Finalizzato a promuovere i principi delle prevenzione e la qualità<br />

della vita, il programma Vivere ha ricevuto fin dal principio un<br />

ottimo apprezzamento: il 93% dei <strong>di</strong>pendenti brasiliani del<br />

Gruppo si sono sottoposti alla prima fase del programma<br />

che prevede una <strong>di</strong>agnosi dello stato <strong>di</strong> salute e dello stile<br />

<strong>di</strong> vita. Sono state esaminate quattro <strong>di</strong>mensioni: biologica,<br />

psicologica, sociale e organizzativa. La <strong>di</strong>mensione biologica,<br />

utile per determinare i fattori <strong>di</strong> rischio, è inerente alle abitu<strong>di</strong>ni e<br />

alla familiarità con alcune patologie, quella psicologica prende<br />

in considerazione l’autostima, quella sociale analizza il modo<br />

<strong>di</strong> relazionarsi. La <strong>di</strong>mensione organizzativa infine, è relativa<br />

all’ambiente <strong>di</strong> lavoro (considerato dal punto <strong>di</strong> vista sia fisico<br />

che culturale). Coerentemente, le attività <strong>di</strong> Vivere si snodano<br />

attorno a cinque pilastri: alimentazione sana, attività sportiva,<br />

fattori <strong>di</strong> rischio per le malattie car<strong>di</strong>ovascolari, luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

ed ergonomia e relazioni interpersonali.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, alla luce dei risultati delle <strong>di</strong>agnosi<br />

effettuate, sono state progettate e realizzate iniziative volte a<br />

promuovere l'attività sportiva, le corrette abitu<strong>di</strong>ni alimentari e<br />

a contrastare la <strong>di</strong>pendenza da nicotina.<br />

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Dipendenti<br />

Per monitorare l’efficacia del programma e il livello <strong>di</strong> coinvol-<br />

gimento delle persone, ogni <strong>di</strong>pendente riceve una scheda<br />

che riporta gli obiettivi personali fissati dagli istruttori e dal<br />

personale me<strong>di</strong>co e dove settimanalmente vengono registrati<br />

i miglioramenti riscontrati. I risultati sono stati eccellenti fin<br />

dall'inizio. Degno <strong>di</strong> nota è il fatto che il 60% dei partecipanti<br />

è riuscito a smettere <strong>di</strong> fumare.<br />

Con intenti analoghi, Chrysler Group ha messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

dei <strong>di</strong>pendenti, in loco e a titolo gratuito, un'ampia gamma <strong>di</strong><br />

servizi per aiutarli a mantenere o migliorare il proprio benessere.<br />

Così come accade per il programma Vivere, anche in questo<br />

caso è possibile contare su personale specializzato, che<br />

fornisce supporto nella gestione degli aspetti legati ad una vita<br />

sana, quali la cessazione dell'abitu<strong>di</strong>ne al fumo, la formazione<br />

relativa alla corretta alimentazione, al fitness, alla riduzione dello<br />

stress e dei fattori <strong>di</strong> rischio del <strong>di</strong>abete.<br />

L'impegno dell'azienda nel campo del benessere è testimoniato<br />

anche da lungo tempo dal programma Wellness Program <strong>di</strong><br />

Chrysler Group, che comprende iniziative per la riduzione del<br />

peso corporeo, <strong>di</strong>mostrazioni e screening me<strong>di</strong>ci, nonché la<br />

possibilità <strong>di</strong> accedere a strutture per il fitness presso la sede<br />

<strong>di</strong> Auburn Hills. Nell'ambito del Wellness Program <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group, i <strong>di</strong>pendenti sono incoraggiati ad effettuare un Health<br />

Risk Assessment (valutazione del rischio per la salute) attività<br />

nella quale, durante il <strong>2011</strong>, sono stati coinvolti circa 9.000<br />

<strong>di</strong>pendenti americani. La valutazione avviene attraverso un<br />

questionario relativo allo stile <strong>di</strong> vita, che ha lo scopo <strong>di</strong> identificare<br />

i rischi e promuoverne la riduzione attraverso comportamenti<br />

salutari. Nel corso dell'anno sono stati effettuati screening<br />

biometrici per il colesterolo, la pressione del sangue e il glucosio<br />

a circa 11.500 <strong>di</strong>pendenti. Tali misurazioni consentono <strong>di</strong> rilevare<br />

i livelli <strong>di</strong> rischio e monitorare i cambiamenti su base annuale e in<br />

forma aggregata. Ciascun partecipante riceve la consulenza <strong>di</strong><br />

specialisti oppure usufruisce <strong>di</strong> un supporto online. Allo scopo<br />

<strong>di</strong> riconoscere e valorizzare la partecipazione dei <strong>di</strong>pendenti<br />

e i risultati conseguiti, sono previsti incentivi che variano a<br />

seconda del programma (per esempio, articoli sportivi, gadget<br />

tecnologici e incentivi economici annuali, quali riconoscimenti<br />

per condotte salutari o per la cessazione del fumo, che possono<br />

essere utilizzati all'interno dei piani sanitari integrativi). Nel <strong>2011</strong><br />

negli Stati Uniti, il National Business Group on Health (NBGH)<br />

ha insignito Chrysler Group <strong>di</strong> una medaglia d'oro per essere<br />

una delle aziende ad aver realmente abbracciato una cultura<br />

del benessere rivolta al miglioramento della salute e della qualità<br />

della vita dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

In aggiunta, in tutto il Gruppo sono in corso campagne specifiche<br />

per la promozione della salute. Nel 2012 sarà lanciato un<br />

programma <strong>di</strong> promozione della salute che interesserà<br />

l'intero Gruppo. Il programma si avvantaggerà dell'esperienza<br />

acquisita sia all'interno che all'esterno del Gruppo e si atterrà<br />

ai principi <strong>di</strong> salute e sicurezza sanciti dalle principali or-<br />

ganizzazioni internazionali, in particolare dall'Organizzazione<br />

Mon<strong>di</strong>ale della Sanità (OMS), dall'OSHA (US Occupational<br />

Safety and Health Administration), dall'Agenzia europea per la<br />

sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), e dall'Organizzazione<br />

Internazionale del Lavoro (OIL). Il programma racchiuderà<br />

varie altre iniziative, quali il progetto Good Control of<br />

Diabetes, realizzato in partnership con le affiliazioni italiane<br />

della International Diabetes Federation (Federazione mon<strong>di</strong>ale,<br />

associata con l’OMS) e la campagna Smoking Cessation,<br />

un'iniziativa sviluppata con il sostegno della Società italiana <strong>di</strong><br />

tabaccologia (SITAB) e dell'Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità (ISS).<br />

L'agenda del Gruppo per il 2012 prevede, inoltre, la stesura<br />

e la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> linee guida per in<strong>di</strong>rizzare l'impegno<br />

dell'azienda in favore del benessere dei lavoratori.


Campagne d’informazione e sensibilizzazione<br />

Il Gruppo è impegnato in iniziative e campagne volte ad<br />

accrescere la consapevolezza dei <strong>di</strong>pendenti in merito ai rischi<br />

per la salute e alla misure <strong>di</strong> prevenzione.<br />

In Italia, è stata lanciata nel <strong>2011</strong> l'iniziativa Tips on Health attraverso<br />

il sito intranet dell'azienda. Aggiornata ogni mese, l'iniziativa<br />

offre informazioni finalizzate alla promozione <strong>di</strong> sane abitu<strong>di</strong>ni<br />

e alla prevenzione delle malattie minori, <strong>di</strong>sturbi sensoriali<br />

e potenziali futuri problemi <strong>di</strong> salute. Ad oggi, vi hanno accesso<br />

circa 23.000 <strong>di</strong>pendenti. Sono proseguite, poi, le campagne per la<br />

prevenzione dell’influenza stagionale, come anche le iniziative<br />

volte a contrastare la <strong>di</strong>ffusione delle malattie infettive, con<br />

una focalizzazione sulla prevenzione delle malattie a trasmissione<br />

sessuale (HIV/AIDS in particolare) attraverso un'iniziativa che ha<br />

raggiunto circa 26.000 <strong>di</strong>pendenti e la promozione dell'igiene<br />

personale. Il Gruppo ha fornito anche informazioni sugli effetti<br />

del consumo <strong>di</strong> sostanze stupefacenti ed alcolici (circa<br />

39.000 <strong>di</strong>pendenti raggiunti). Inoltre, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, in<br />

collaborazione con ADOI, associazione italiana degli specialisti in<br />

dermatologia, si è unita all'iniziativa My Skin Check finalizzata a<br />

sensibilizzare i <strong>di</strong>pendenti sul melanoma.<br />

Tra le altre iniziative, Chrysler Group ha lanciato un nuovo<br />

programma formativo Hands Only CPR (Car<strong>di</strong>opulmonary<br />

resuscitation training; formazione per la rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare)<br />

rivolto a tutti i <strong>di</strong>pendenti impiegati presso le<br />

strutture statunitensi. Appoggiata dalla Croce Rossa americana<br />

e dalla American Heart Association, come parte integrante<br />

dell'obiettivo <strong>di</strong> costruire una vita più sana e libera dalle malattie<br />

car<strong>di</strong>ovascolari e dal rischio <strong>di</strong> ictus, tale formazione è una<br />

potenziale risorsa salva-vita non solo all'interno delle strutture<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group, ma anche nell'ambito della vita familiare e<br />

sociale del <strong>di</strong>pendente. Sono <strong>di</strong>sponibili servizi <strong>di</strong> consulenza<br />

anche presso le strutture <strong>di</strong> Chrysler Group attraverso gli<br />

Employee Assistance Program (EAP) la cui finalità è quella <strong>di</strong><br />

mettere in contatto i <strong>di</strong>pendenti con consulenti professionisti. Il<br />

programma offre la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere le criticità personali e<br />

<strong>di</strong> avere facile accesso ad una vasta gamma <strong>di</strong> servizi legati alla<br />

gestione dello stress e ad altre <strong>di</strong>fficoltà personali (per esempio<br />

depressione, ansia, <strong>di</strong>pendenza da sostanze, problemi familiari/finanziari)<br />

o esigenze specifiche (per esempio la cura dei<br />

bambini, degli anziani o altre criticità legate al bilanciamento<br />

della vita professionale e personale) (vedere anche pagina 168).<br />

(1) L'analisi è stata condotta su un campione pari al 94% dell’organico del Gruppo.<br />

Assistenza sanitaria integrativa per i <strong>di</strong>pendenti<br />

La quasi totalità delle società del Gruppo partecipa a piani sanitari<br />

integrativi, nella maggior parte dei casi <strong>di</strong> tipo assicurativo,<br />

al fine <strong>di</strong> agevolare, ove previsto, l'accesso dei <strong>di</strong>pendenti ai<br />

servizi <strong>di</strong> assistenza sanitaria. I livelli <strong>di</strong> copertura variano da<br />

Paese a Paese in relazione alla <strong>di</strong>sponibilità e alle caratteristiche<br />

del sistema <strong>di</strong> assistenza sanitaria pubblica, nonché in relazione<br />

ai vincoli normativi e fiscali. Piani per l'assistenza sanitaria<br />

sono <strong>di</strong>sponibili per l'86,8% della popolazione mappata<br />

dall’analisi effettuata dal Gruppo, (1) e circa l'80% dei <strong>di</strong>pendenti<br />

aventi <strong>di</strong>ritto si avvale <strong>di</strong> questo benefit.<br />

In Italia, in particolare, a integrazione delle prestazioni erogate<br />

dal Servizio Sanitario Nazionale, tutti i <strong>di</strong>pendenti del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> e i relativi familiari possono fruire <strong>di</strong> piani sanitari integrativi,<br />

in forma <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>; FASIFIAT per gli operai e gli impiegati, FASIQ<br />

per i professional e FISDAF per i <strong>di</strong>rigenti. I livelli <strong>di</strong> assistenza<br />

dei tre fon<strong>di</strong> sono strettamente collegati ai <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong><br />

contribuzione specificati nei rispettivi contratti collettivi. I tre<br />

fon<strong>di</strong>, sviluppati sulla base <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> stipulati con i sindacati<br />

<strong>di</strong> riferimento, registrano complessivamente l’adesione <strong>di</strong> quasi<br />

33.000 <strong>di</strong>pendenti delle aziende del Gruppo <strong>Fiat</strong> e dei loro<br />

familiari, oltre a quasi 5.000 <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> altre aziende associate.<br />

FASIFIAT è stato istituito nel 2009 in base a un accordo tra<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. e le Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche.<br />

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Dipendenti<br />

È dotato <strong>di</strong> organi <strong>di</strong> gestione congiunti che prevedono in<br />

egual misura rappresentanti dell'azienda e rappresentanti<br />

dei lavoratori. Le spese sostenute dal fondo sono finanziate<br />

per due terzi dall’azienda e per un terzo dal <strong>di</strong>pendente,<br />

che sostiene un costo analogo a quello a suo carico per<br />

eventuali familiari iscritti. In caso <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> strutture<br />

sanitarie pubbliche, il fondo rimborsa le spese che il Servizio<br />

Sanitario Nazionale lascia a carico del citta<strong>di</strong>no. In caso <strong>di</strong><br />

ricorso a strutture private, invece, garantisce con elevati<br />

massimali il pagamento <strong>di</strong>retto delle spese sostenute<br />

presso strutture convenzionate, nonché il rimborso<br />

parziale <strong>di</strong> quelle sostenute presso qualsiasi altra struttura<br />

scelta dall’assistito. Sono garantiti, inoltre, programmi <strong>di</strong><br />

prevenzione con check-up perio<strong>di</strong>ci e un pacchetto <strong>di</strong> servizi<br />

per la maternità. Nel <strong>2011</strong>, FASIFIAT ha erogato prestazioni<br />

per quasi 22.000 <strong>di</strong>pendenti (74% dei quali erano operai)<br />

e loro familiari. La centrale operativa del fondo FASIFIAT<br />

coor<strong>di</strong>na le prenotazioni in oltre 470 strutture me<strong>di</strong>che e in<br />

circa 10.800 tra poliambulatori, centri <strong>di</strong>agnostici e laboratori<br />

<strong>di</strong> analisi; le prestazioni <strong>di</strong> oltre 80.000 me<strong>di</strong>ci specialisti,<br />

operatori sanitari e socio-assistenziali e quasi 4.750 dentisti<br />

convenzionati. Il fondo fornisce infine un servizio <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a<br />

me<strong>di</strong>ca 24 ore su 24 tutto l’anno.<br />

Le modalità <strong>di</strong> funzionamento e gestione del fondo FASIQ<br />

sono, per molti aspetti, analoghe a quelle del fondo a<br />

<strong>di</strong>sposizione degli operai e degli impiegati. In particolare,<br />

FASIQ eroga prestazioni me<strong>di</strong>ante specifica copertura<br />

assicurativa, secondo un modello basato principalmente<br />

sull’assistenza <strong>di</strong>retta, avvalendosi della stessa rete <strong>di</strong><br />

strutture convenzionate utilizzata da FASIFIAT. Nel <strong>2011</strong>,<br />

FASIQ ha fornito assistenza sanitaria integrativa a quasi<br />

10.200 professional e loro familiari. In forza <strong>di</strong> specifici<br />

accor<strong>di</strong>, FISDAF fornisce servizi sia ai <strong>di</strong>rigenti in servizio<br />

che a quelli in pensione, oltre che ai loro familiari, principalmente<br />

in forma <strong>di</strong> rimborsi delle spese sanitarie ed<br />

erogazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> assistenza dentistica. Alcuni servizi<br />

sono erogati attraverso il Centro Me<strong>di</strong>co Diagnostico <strong>Fiat</strong><br />

Sepin, che fornisce prestazioni <strong>di</strong>agnostiche, tra cui raggi X,<br />

ecografie, prelievi, esami e check-up. Nel corso dell'anno il<br />

Centro Me<strong>di</strong>co ha erogato 30.000 visite specialistiche, 650<br />

check-up, quasi 200.000 esami <strong>di</strong> laboratorio e 2.500 visite<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina del lavoro.<br />

Nel <strong>2011</strong>, il centro si è trasferito in una struttura più grande <strong>di</strong><br />

circa 3.300 metri quadrati, dotata <strong>di</strong> un moderno laboratorio<br />

clinico e <strong>di</strong> nuova strumentazione ra<strong>di</strong>ologica. La struttura<br />

che garantisce assistenza grazie ad uno staff <strong>di</strong> specialisti<br />

in fisiatria, ortope<strong>di</strong>a, car<strong>di</strong>ologia, nutrizione, fisioterapia e<br />

ginnastica posturale, ospiterà, inoltre, un centro me<strong>di</strong>co che<br />

effettuerà check-up per certificazioni <strong>di</strong> idoneità all'attività<br />

sportiva agonistica o amatoriale.<br />

Negli Stati Uniti, il Piano per l'assistenza sanitaria <strong>di</strong><br />

Chrysler Group offre ai <strong>di</strong>pendenti aventi <strong>di</strong>ritto e ai rispettivi<br />

familiari un pacchetto completo <strong>di</strong> servizi sanitari. Quattro<br />

<strong>di</strong>fferenti piani sanitari incentivano la prevenzione, le visite <strong>di</strong><br />

controllo e l'educazione alla salute dei <strong>di</strong>pendenti. I benefit<br />

comprendono la copertura per servizi me<strong>di</strong>ci, prescrizione <strong>di</strong><br />

farmaci e prestazioni odontoiatriche, oculistiche, psicologiche,<br />

nonché sostegno nel contrastare le <strong>di</strong>pendenze. I <strong>di</strong>pendenti<br />

possono scegliere <strong>di</strong> aderire all'opzione che meglio risponde<br />

alle loro esigenze sanitarie. Gli impiegati possono scegliere<br />

tra due opzioni <strong>di</strong> strutturazione del piano me<strong>di</strong>co:<br />

la Preferred Provider Organization (PPO) e l’High


Deductible Health Plan with Health Savings Account<br />

(HDHP/HSA). L'opzione PPO offre un sistema <strong>di</strong> assistenza<br />

sanitaria attraverso un gruppo selezionato <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci,<br />

cliniche e ospedali che hanno stipulato un contratto con<br />

il piano PPO. Il Piano HDHP/HSA fornisce una copertura<br />

me<strong>di</strong>ca con la possibilità <strong>di</strong> costituire fon<strong>di</strong> fiscalmente<br />

esenti a copertura delle future spese me<strong>di</strong>che. I <strong>di</strong>pendenti<br />

rappresentati (coloro che sono coperti da un contratto<br />

collettivo) possono accedere all'opzione PPO e ai due piani<br />

integrativi seguenti. Lo Standard Care Network (SCN)<br />

consente ai membri <strong>di</strong> autogestire la propria assistenza<br />

sanitaria e <strong>di</strong> rivolgersi praticamente a qualsiasi me<strong>di</strong>co o<br />

struttura ospedaliera; in tal caso, la compagnia assicurativa<br />

sostiene una quota predefinita delle spese totali. L'Health<br />

Maintenance Organization (HMO) è un piano sanitario<br />

<strong>di</strong> tipo assicurativo, in cui i me<strong>di</strong>ci e le strutture sono alle<br />

<strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze dell'organizzazione stessa. Ai <strong>di</strong>pendenti<br />

viene richiesto <strong>di</strong> scegliere un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base che,<br />

successivamente, in<strong>di</strong>rizzerà le loro esigenze me<strong>di</strong>che verso<br />

le strutture del sistema.<br />

Relazioni con i sindacati in materia <strong>di</strong> salute e<br />

sicurezza<br />

Il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori<br />

rientra fra i temi <strong>di</strong> costante confronto con gli organismi <strong>di</strong><br />

rappresentanza dei lavoratori, in conformità con le leggi<br />

vigenti e con gli accor<strong>di</strong> collettivi applicati nei vari Paesi in cui il<br />

Gruppo è presente.<br />

Nel <strong>2011</strong>, un'analisi effettuata su un campione corrispondente<br />

a circa l'85% dei <strong>di</strong>pendenti del Gruppo <strong>di</strong> tutto il mondo,<br />

ha evidenziato che il 74% è coperto da organismi <strong>di</strong><br />

rappresentanza che, tra le altre tematiche, gestiscono anche<br />

quelle relative alla salute e alla sicurezza fornendo supporto<br />

per il monitoraggio e la consulenza su programmi de<strong>di</strong>cati.<br />

In Italia, in particolare, il Gruppo non si limita a garantire la<br />

costituzione <strong>di</strong> commissioni salute e sicurezza sul lavoro<br />

presso i singoli stabilimenti, ma stabilisce nel suo Contratto<br />

e negli accor<strong>di</strong> aziendali con<strong>di</strong>zioni superiori rispetto ai requisiti<br />

minimi previsti dalla legge relativamente al numero e al ruolo<br />

dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).<br />

Anche negli Stati Uniti, in aggiunta ai comitati locali<br />

congiunti che si occupano <strong>di</strong> salute e sicurezza sul lavoro<br />

presso i singoli stabilimenti, gli accor<strong>di</strong> aziendali superano<br />

i requisiti minimi <strong>di</strong> legge con riguardo sia al numero<br />

che al ruolo dei rappresentanti sindacali per la salute e<br />

sicurezza. In particolare, l'accordo collettivo firmato con le<br />

Organizzazioni Sindacali americane nell'ottobre del <strong>2011</strong> ha<br />

riba<strong>di</strong>to l'importanza del coinvolgimento dei Rappresentanti<br />

Health & Safety delle Organizzazioni Sindacali locali<br />

della UAW (International Union, United Automobile, Aerospace<br />

and Agricultural Implement Workers of America),<br />

garantendo loro uno spazio <strong>di</strong> lavoro per re<strong>di</strong>gere relazioni<br />

ed esaminare il materiale relativo a salute e sicurezza,<br />

comprensivo dell'accesso a postazioni computerizzate<br />

messe a <strong>di</strong>sposizione dell'azienda. Analogamente, a partire<br />

dalla prima metà del 2010, in Italia, i Rappresentanti dei<br />

Lavoratori per la Sicurezza hanno accesso a locali aziendali<br />

a loro riservati, dette “Sale della Sicurezza”, in cui possono<br />

consultare la documentazione aziendale relativa alla sicurezza.<br />

La collaborazione tra l'azienda e le Organizzazioni<br />

Sindacali sui temi relativi a salute e sicurezza sul lavoro è<br />

proseguita per tutto il <strong>2011</strong>, a cominciare dalla gestione della<br />

formazione in materia. In Italia, attraverso un accordo con i<br />

sindacati, è stato istituito l'Organismo Paritetico Health and<br />

Safety (OPHS), con il compito <strong>di</strong> garantire una governance<br />

congiunta tra azienda e Organizzazioni Sindacali nell'ambito<br />

dei programmi formativi e delle conseguenti attività <strong>di</strong><br />

gestione, e <strong>di</strong> proporre soluzioni per eventuali criticità inerenti<br />

i temi <strong>di</strong> salute e sicurezza che possano emergere nei luoghi<br />

<strong>di</strong> lavoro (vedere anche pagina 176).<br />

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Dipendenti<br />

Relazioni industriali<br />

Come stabilito dal Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., il Gruppo<br />

riconosce e rispetta il <strong>di</strong>ritto dei suoi <strong>di</strong>pendenti a essere<br />

rappresentati da sindacati o da altre rappresentanze elette<br />

nel rispetto della legislazione e delle pratiche locali in vigore.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> mantiene relazioni improntate al reciproco<br />

riconoscimento, al <strong>di</strong>alogo e al confronto costruttivo<br />

con le Organizzazioni Sindacali e con le rappresentanze dei<br />

lavoratori. Nel corso del <strong>2011</strong>, il confronto è proseguito allo<br />

scopo <strong>di</strong> favorire soluzioni con<strong>di</strong>vise finalizzate a conseguire<br />

elevati standard <strong>di</strong> competitività delle aziende del Gruppo e <strong>di</strong><br />

gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure adottate per<br />

rispondere alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> mercato, che restano critiche,<br />

soprattutto in Europa.<br />

Le fermate produttive – attuate attraverso il ricorso ad<br />

ammortizzatori sociali, ove possibile, o <strong>di</strong> trattamenti definiti<br />

in base alla contrattazione collettiva o a politiche aziendali<br />

– sono state complessivamente inferiori rispetto al 2010 (ad<br />

eccezione dell'Italia), come anche le operazioni <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

e riorganizzazione <strong>di</strong> attività.<br />

Le esigenze <strong>di</strong> aumento dei volumi produttivi, determinate<br />

dal miglioramento della situazione <strong>di</strong> alcuni mercati, sono<br />

state affrontate per lo più con il ricorso al lavoro straor<strong>di</strong>nario<br />

e con un incremento dell’occupazione, che ha riguardato<br />

principalmente gli Stati Uniti e l'America Latina.<br />

Dialogo sociale<br />

In Italia, nel <strong>2011</strong>, due importanti eventi hanno mo<strong>di</strong>ficato il<br />

sistema delle relazioni industriali, entrambi aventi l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni per il rilancio del sistema industriale<br />

italiano nell’attuale contesto economico. Il primo è stato<br />

l'Accordo Interconfederale del 28 giugno, raggiunto tra<br />

Confindustria, l'associazione degli impren<strong>di</strong>tori e le<br />

Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL sulla riforma<br />

del sistema contrattuale e <strong>di</strong> rappresentanza dei lavoratori.<br />

Il secondo evento è giunto con l'approvazione, da parte<br />

del Parlamento, dell'articolo 8 delle Legge <strong>di</strong> Stabilità, che<br />

prevede importanti strumenti per la flessibilità del mercato<br />

del lavoro, tra cui la possibilità per le aziende <strong>di</strong> negoziare<br />

<strong>di</strong>rettamente accor<strong>di</strong> in deroga a leggi e contratti collettivi<br />

nazionali <strong>di</strong> categoria. Alla luce <strong>di</strong> queste nuove con<strong>di</strong>zioni,


<strong>Fiat</strong> S.p.A. ha revocato la propria adesione a Confindustria<br />

e, insieme alla maggior parte dei sindacati, ha concordato<br />

l'applicazione <strong>di</strong> un nuovo e innovativo Contratto<br />

Collettivo Specifico <strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo livello (CCSL),<br />

che in Italia è entrato in vigore a gennaio 2012, sostituendo<br />

sia il Contratto Nazionale <strong>di</strong> Lavoro che l’accor<strong>di</strong>stica<br />

precedentemente applicata in <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Il nuovo contratto risulta in linea con quanto definito negli<br />

accor<strong>di</strong> stipulati nel 2010 per Fabbrica Italia Pomigliano<br />

(FIP), per lo stabilimento <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA)<br />

<strong>di</strong> Mirafiori e, nel <strong>2011</strong>, anche per i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> FGA<br />

Officine Automobilistiche Grugliasco (OAG). Tali accor<strong>di</strong><br />

contribuiscono alla realizzazione dei presupposti per nuovi<br />

investimenti in Italia.<br />

Contratto Collettivo Specifico <strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo livello<br />

Il nuovo Contratto Collettivo Specifico <strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo livello (CCSL), che sostituisce il Contratto Collettivo<br />

Nazionale e altri accor<strong>di</strong> precedentemente applicati, è stato sottoscritto il 13 <strong>di</strong>cembre del <strong>2011</strong> da <strong>Fiat</strong> S.p.A. e<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial, e da FIM, UILM, FISMIC, UGL Metalmeccanici e dall'Associazione Quadri e Capi <strong>Fiat</strong>. L'accordo si<br />

applica agli impiegati e agli operai delle aziende <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. in Italia e scade il 31 <strong>di</strong>cembre 2012. I punti chiave<br />

dell'accordo sono i seguenti:<br />

la definizione <strong>di</strong> una nuova paga base, che sostituisce ed è più elevata dei minimi contrattuali precedentemente<br />

applicati ed è ottenuta inserendo alcune voci precedentemente <strong>di</strong>stinte dalla paga-base. Tale accorpamento<br />

comporta positive ricadute per i lavoratori nel caso <strong>di</strong> lavoro a turni e/o lavoro straor<strong>di</strong>nario, in quanto le<br />

maggiorazioni per tali attività si calcoleranno su una base più elevata<br />

il riconoscimento <strong>di</strong> una "una tantum" <strong>di</strong> 600 euro quale Premio <strong>di</strong> Competitività <strong>2011</strong><br />

l'introduzione <strong>di</strong> maggiore flessibilità nell'utilizzo degli impianti, sulla base <strong>di</strong> 17/18 turni settimanali<br />

la formulazione dell’orario <strong>di</strong> 40 ore settimanali, considerate orario me<strong>di</strong>o<br />

la possibilità <strong>di</strong> effettuare 120 ore <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario all'anno, senza preventivo accordo sindacale<br />

l'introduzione <strong>di</strong> una nuova classificazione del personale, strutturata su cinque gruppi professionali, in sostituzione<br />

delle sette categorie professionali previste dal Contratto Nazionale dei Metalmeccanici<br />

l'elezione <strong>di</strong>retta da parte dei lavoratori dei Rappresentanti Sindacali Aziendali delle Organizzazioni Sindacali<br />

firmatarie del Contratto<br />

Infine, l'accordo contiene un capitolo specifico relativo al welfare aziendale a favore dei <strong>di</strong>pendenti e relativo alle<br />

polizze sanitarie integrative, ai fon<strong>di</strong> pensione e ai trattamenti <strong>di</strong> integrazione per le malattie <strong>di</strong> lunga durata.<br />

A partire da <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong>, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha pianificato iniziative <strong>di</strong> comunicazione per illustrare al meglio ai <strong>di</strong>pendenti<br />

italiani le mo<strong>di</strong>fiche introdotte dal nuovo contratto. Tutti i <strong>di</strong>pendenti ne hanno ricevuto una copia cartacea, insieme<br />

ad un opuscolo informativo che evidenzia i cambiamenti più significativi introdotti, fornendo spiegazioni pratiche,<br />

relative per esempio, alle voci principali della busta paga. Le informazioni sono state pubblicate in formato <strong>di</strong>gitale<br />

sull'Intranet del Gruppo e sono, inoltre, <strong>di</strong>sponibili sul sito internet www.fiatcares.com/ilcoraggio<strong>di</strong>cambiareinsieme.<br />

Per favorire la comprensione nel dettaglio, il servizio informativo MIO fornisce<br />

risposte alle domande dei <strong>di</strong>pendenti (per telefono, via web o tramite i terminali<br />

installati presso gli stabilimenti). In aggiunta, i rappresentanti della funzione<br />

Risorse Umane hanno programmato una serie <strong>di</strong> incontri rivolti ai responsabili,<br />

<strong>di</strong> ciascun ambito/funzione del Gruppo, al fine <strong>di</strong> prepararli a rispondere a<br />

eventuali domande e richieste <strong>di</strong> chiarimento da parte dei collaboratori.<br />

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Dimensione<br />

sociale


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sociale<br />

Dipendenti<br />

Come nei casi degli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pomigliano, Mirafiori e<br />

FGA OAG, le negoziazioni per il contratto collettivo hanno<br />

evidenziato le <strong>di</strong>visioni tra i sindacati. Il risultato finale è<br />

stato un accordo sottoscritto dalla maggior parte delle<br />

Organizzazioni Sindacali, ad eccezione della FIOM che ha<br />

scelto <strong>di</strong> non assumersi la responsabilità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />

le regole innovative previste dal CCSL. In questo modo la<br />

FIOM ha perso titolo ad avere rappresentanza all'interno<br />

delle società del Gruppo, ai sensi dell'articolo 19 dello<br />

Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), che prevede la<br />

possibilità che rappresentanze sindacali aziendali possano<br />

essere costituite ad iniziativa dei lavoratori nell’ambito delle<br />

Associazioni Sindacali firmatarie <strong>di</strong> contratti collettivi <strong>di</strong><br />

lavoro applicati nell'unità produttiva.<br />

La FIOM ha sostenuto la sua posizione anche attraverso<br />

azioni me<strong>di</strong>atiche, mettendo in <strong>di</strong>scussione la cre<strong>di</strong>bilità<br />

delle scelte industriali del Gruppo, con particolare riguardo<br />

agli investimenti annunciati, e la legittimità del sistema <strong>di</strong><br />

relazioni industriali delineato nel CCSL. Il CCSL è stato<br />

infatti sottoscritto dalla maggior parte dei sindacati e<br />

approvato dalle rappresentanze dei lavoratori a seguito<br />

<strong>di</strong> un referendum che si è tenuto tra i <strong>di</strong>pendenti degli<br />

(1) Si riferisce alla scissione parziale proporzionale <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. in favore <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

stabilimenti. La posizione assunta dalla FIOM risulta, quin<strong>di</strong><br />

contrad<strong>di</strong>ttoria, poiché da un lato sostiene <strong>di</strong> essere stata<br />

illegittimamente esclusa dal sistema <strong>di</strong> rappresentanza<br />

aziendale <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., ma al tempo stesso ha chiesto<br />

al governo, tramite la CGIL (confederazione alla quale<br />

appartiene) la revisione dell'articolo 19 dello Statuto dei<br />

Lavoratori (Legge 300/1970).<br />

Il Comitato Aziendale Europeo (CAE) è l'organismo <strong>di</strong><br />

rappresentanza sovranazionale per l'informazione e la<br />

consultazione dei lavoratori nelle imprese <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

comunitarie. Il CAE del Gruppo <strong>Fiat</strong> è stato costituito nel<br />

1997, in applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel 1996<br />

e successivamente rinnovato con mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni.<br />

Il 28 giugno <strong>2011</strong> è stato firmato un accordo <strong>di</strong> rinnovo relativo<br />

al CAE <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., a seguito della scissione (1) avvenuta a<br />

gennaio <strong>2011</strong>. L'intesa ha superato le questioni sollevate<br />

dalla Federazione Europea dei Metalmeccanici (FEM) relative<br />

alla mancanza <strong>di</strong> mandato a rappresentare la stessa dalle<br />

Organizzazioni Sindacali italiane nella trattativa del 2010.<br />

Negli Stati Uniti, il 12 ottobre <strong>2011</strong>, Chrysler Group e<br />

l'Organizzazione Sindacale International Union, United<br />

Automobile, Aerospace and Agricultural Implement Workers<br />

of America (UAW) hanno raggiunto un nuovo accordo<br />

quadriennale che riguarda circa 26.000 <strong>di</strong>pendenti tra<br />

operai e impiegati (vedere anche pagina 187).<br />

In Messico, nel <strong>2011</strong> si è conclusa positivamente la<br />

contrattazione annuale tra Chrysler Group e il Sin<strong>di</strong>cato<br />

Nacional de Trabajadores de la Industria Automotriz Integrada,<br />

Similares y Conexos de la República Mexicana. Il nuovo<br />

accordo, che riguarda circa 6.000 <strong>di</strong>pendenti, garantisce il<br />

mantenimento del costo del lavoro competitivo, grazie alla<br />

compensazione tra l'incremento salariale e i risparmi derivanti<br />

dall'attuazione <strong>di</strong> una migliore regolamentazione del lavoro.<br />

Contrattazione collettiva<br />

Circa il 90% dei <strong>di</strong>pendenti del Gruppo nel mondo è coperto<br />

da contrattazione collettiva.<br />

In Italia tutti i <strong>di</strong>pendenti del Gruppo sono coperti da<br />

tale contrattazione. Fino al <strong>2011</strong>, ai <strong>di</strong>rigenti si applicava il<br />

contratto per i <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> aziende produttrici <strong>di</strong> beni e servizi,<br />

stipulato da Confindustria e dal sindacato nazionale dei<br />

<strong>di</strong>rigenti (Federmanager), che fissava il trattamento retributivo


Accordo quadro Chrysler Group-UAW<br />

Chrysler Group e il sindacato UAW hanno raggiunto, a ottobre <strong>2011</strong>, un accordo su un nuovo contratto quadriennale che riguarda circa<br />

26.000 (1) operai e impiegati rappresentati dal sindacato.<br />

I punti chiave dell'accordo sono:<br />

l'impegno assunto dall'azienda <strong>di</strong> investire ulteriori 1,3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari entro il termine del nuovo accordo che prevede la riorganizzazione<br />

e l'ammodernamento degli stabilimenti per produrre nuovi prodotti, portando quin<strong>di</strong> l'investimento totale statunitense dell'azienda a 4,5<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari<br />

la possibilità <strong>di</strong> aggiungere ben 2.100 nuovi posti <strong>di</strong> lavoro agli oltre 2.500 che sono stati creati in precedenza nel giugno 2009, a seguito<br />

dell'uscita dalla bancarotta<br />

i compensi ai <strong>di</strong>pendenti per gli attuali e potenziali futuri successi dell'azienda, garantendo al contempo a Chrysler Group una<br />

competitività nel tempo<br />

un nuovo profit-sharing plan, più semplice e trasparente, che si allinei <strong>di</strong>rettamente alle performance dell'azienda<br />

la definizione <strong>di</strong> un nuovo premio basato sulle performance che permetterà ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> beneficiarne in funzione dei miglioramenti<br />

conseguiti nella qualità iniziale dei prodotti Chrysler Group<br />

la definizione <strong>di</strong> un bonus annuale più rilevante, collegato al raggiungimento degli obiettivi delle metriche del World Class Manufacturing<br />

minimo <strong>di</strong> garanzia e le con<strong>di</strong>zioni normative generali per<br />

l’impiego <strong>di</strong> questa categoria. Agli altri <strong>di</strong>pendenti, invece, si<br />

applicava il Contratto Collettivo Nazionale <strong>di</strong> Lavoro (CCNL)<br />

del settore metalmeccanico, in cui rientrava la quasi totalità<br />

delle aziende del Gruppo fino alla fine del <strong>2011</strong>.<br />

(1) I dati relativi alla rappresentanza UAW non includono i lavoratori temporanei part time (TPT workers).<br />

A partire dal 2012, ai <strong>di</strong>pendenti del Gruppo in Italia si applica<br />

il Contratto Collettivo Specifico <strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo livello<br />

(CCSL), mentre ai <strong>di</strong>rigenti si applica il Contratto Collettivo <strong>di</strong><br />

Lavoro per i Dirigenti <strong>di</strong> Aziende <strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial, firmato il<br />

23 <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong> con Federmanager.<br />

Al <strong>di</strong> fuori dell'Italia, circa l'80% dei <strong>di</strong>pendenti è coperto da<br />

contrattazione collettiva. Si tratta <strong>di</strong> un dato me<strong>di</strong>o nel quale<br />

confluiscono situazioni <strong>di</strong>verse, in funzione delle prassi e delle<br />

norme vigenti nei <strong>di</strong>versi Paesi. Tuttavia, alla quasi totalità<br />

dei lavoratori delle aziende del Gruppo non sindacalizzate si<br />

applicano politiche, formalmente comunicate, che definiscono<br />

gli aspetti collettivi del rapporto <strong>di</strong> lavoro (orari, regolamento<br />

interno, benefit ecc.).<br />

In Brasile, il 24 ottobre <strong>2011</strong> si è conclusa la trattativa per il<br />

rinnovo contrattuale collettivo, che ha riguardato adeguamenti<br />

salariali (convenzione collettiva fra le associazioni locali dei<br />

datori <strong>di</strong> lavoro della categoria) e la definizione, per il sito <strong>di</strong><br />

Betim, <strong>di</strong> un importo una tantum a livello <strong>di</strong> settore automotive.<br />

A novembre <strong>2011</strong>, in Serbia, nello stabilimento <strong>di</strong> Kragujevac<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Automobiles Serbia Doo, è stato stipulato un accordo<br />

sindacale che ha definito il sistema <strong>di</strong> relazioni sindacali e<br />

ridefinito, inoltre, sia gli assetti retributivi sia l’organizzazione<br />

del lavoro (turni, orario <strong>di</strong> lavoro ecc.).<br />

187<br />

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sociale


188<br />

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sociale<br />

Dipendenti<br />

Per quanto riguarda Chrysler Group, negli Stati Uniti, in<br />

ogni stabilimento del Gruppo nel quale operano lavoratori<br />

rappresentati dal sindacato vengono stipulati accor<strong>di</strong><br />

con il sindacato UAW, supplementari a livello locale<br />

che definiscono regole in materia <strong>di</strong> job posting, lavoro<br />

straor<strong>di</strong>nario e turnazioni dei <strong>di</strong>pendenti rappresentati dalla<br />

UAW. In Canada, in ogni stabilimento <strong>di</strong> Chrysler Group<br />

che occupa lavoratori rappresentati dal sindacato, vengono<br />

definiti accor<strong>di</strong> supplementari a livello locale con la Cana<strong>di</strong>an<br />

Auto Workers' Union (CAW), in forza dei quali sono stabilite<br />

le regole in materia <strong>di</strong> job posting, lavoro straor<strong>di</strong>nario e<br />

turnazioni dei <strong>di</strong>pendenti rappresentati dal CAW. In Messico,<br />

in ogni stabilimento che occupa lavoratori rappresentati dal<br />

sindacato, gli accor<strong>di</strong> vengono negoziati su base annua con il<br />

Sin<strong>di</strong>cato Nacional de Trabajadores de la Industria Automotriz<br />

Integrada, Similares y Conexos de la República Mexicana<br />

(i salari vengono negoziati ogni anno, i benefit ogni due).<br />

Accor<strong>di</strong> collettivi stipulati nell'anno a livello aziendale o <strong>di</strong> stabilimento<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (numero)<br />

<strong>2011</strong> (1)(3) 2010 (2)(4)<br />

Accor<strong>di</strong> collettivi 485 509<br />

Principali materie trattate negli accor<strong>di</strong><br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

<strong>2011</strong> (3) 2010 (4)<br />

Materie salariali 29 26<br />

Materie gestionali 64 62<br />

Ristrutturazioni 6 6<br />

Salute e sicurezza sul posto <strong>di</strong> lavoro (5) 8 8<br />

Pari opportunità 0,2 n.d.<br />

Formazione 4 n.d.<br />

Altro (6) 7 19<br />

Gestione delle esigenze produttive<br />

Nel <strong>2011</strong> l’economia mon<strong>di</strong>ale è stata segnata dal proseguimento<br />

della crisi e, con essa, dalla crescente incertezza<br />

dei mercati. Lo scenario <strong>di</strong> business ha mostrato una forte<br />

variabilità a seconda delle aree geografiche, con segni <strong>di</strong><br />

(1) Il numero in<strong>di</strong>cato include, per l’Italia, 11 accor<strong>di</strong> collettivi stipulati con le Organizzazioni Sindacali a livello <strong>di</strong> Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia degli<br />

accor<strong>di</strong> aziendali ma che sono stipulati da <strong>Fiat</strong> S.p.A. in nome e per conto <strong>di</strong> più Società del Gruppo.<br />

(2) Il numero in<strong>di</strong>cato include, per l’Italia, 13 accor<strong>di</strong> collettivi stipulati con le Organizzazioni Sindacali a livello <strong>di</strong> Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia degli<br />

accor<strong>di</strong> aziendali ma che sono stipulati da <strong>Fiat</strong> S.p.A. in nome e per conto <strong>di</strong> più Società del Gruppo.<br />

(3) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(4) Dati aggiornati per includere Chrysler Group ed escludere le aziende confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(5) Comprende anche la prevenzione dello stress lavoro-correlato.<br />

(6) I dati per il 2010 includono altresì la formazione e le materie connesse alle pari opportunità.


miglioramento soltanto in Nord America, rispetto alla forte<br />

riduzione della domanda registrata altrove e in atto dalla<br />

fine del 2008.<br />

In Italia, per gestire la contrazione della domanda, in tutte<br />

le aziende del Gruppo, ad eccezione <strong>di</strong> Comau e Ferrari, è<br />

proseguito il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che<br />

rispetto al 2010 ha registrato un incremento (+14,8%).<br />

Nell’anno, presso quattro stabilimenti del Gruppo, raggiunto il<br />

limite massimo previsto per la Cassa Integrazione Guadagni<br />

Or<strong>di</strong>naria (52 settimane in un biennio mobile), è stata attivata<br />

la Cassa Integrazione Guadagni Straor<strong>di</strong>naria per crisi<br />

aziendale per evento improvviso e imprevisto per ulteriori 12<br />

mesi e che ha riguardato circa 8.500 lavoratori.<br />

Il calo della domanda fatto registrare dal mercato automotive<br />

europeo ha generato impatti negativi sui livelli produttivi in<br />

Polonia. Dall'inizio del <strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> Auto Poland non ha quasi più<br />

fatto ricorso agli straor<strong>di</strong>nari il sabato, e il perdurare dell’andamento<br />

sfavorevole degli or<strong>di</strong>ni ha reso necessaria l’interruzione<br />

del ricorso al lavoro temporaneo nello stabilimento <strong>di</strong> Tychy.<br />

In Brasile è stata avviata la realizzazione del nuovo<br />

stabilimento a Pernambuco, annunciata il 28 <strong>di</strong>cembre<br />

2010. A marzo <strong>2011</strong> è stato definito l'accordo sindacale<br />

destinato a regolamentare le attività delle società del Gruppo<br />

a Pernambuco. L'accordo riguarda anche le attività degli<br />

oltre 30 fornitori che si inse<strong>di</strong>eranno nel sito. A Betim, altro<br />

importante sito produttivo del Gruppo in Brasile, è proseguita<br />

la tensione produttiva che già aveva caratterizzato il 2010.<br />

Il 24 gennaio <strong>2011</strong> è stato firmato un accordo che ha consentito<br />

a <strong>Fiat</strong> Automòveis, a <strong>Fiat</strong> Powertrain e a Comau <strong>di</strong><br />

lavorare il sabato in regime straor<strong>di</strong>nario su due turni, oltre<br />

che <strong>di</strong> ridurre i giorni <strong>di</strong> riposo nel periodo <strong>di</strong> Carnevale, in<br />

modo da incrementare la produzione <strong>di</strong> 90.000 veicoli.<br />

Per quanto riguarda Chrysler Group, nel <strong>2011</strong> l'azienda ha<br />

incrementato la produzione dei veicoli a seguito dell'aumento<br />

della domanda e in linea con il Piano Strategico 2010-2014<br />

annunciato nel 2009. Conseguentemente, gli operai <strong>di</strong><br />

Chrysler Group in Nord America e in America Latina sono<br />

cresciuti <strong>di</strong> circa 1.650 unità rispetto all'anno precedente.<br />

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sociale


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sociale<br />

Dipendenti<br />

Libertà <strong>di</strong> associazione e organismi <strong>di</strong> rappresentanza<br />

Secondo il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., i <strong>di</strong>pendenti sono liberi <strong>di</strong> iscriversi a un sindacato,<br />

conformemente alle leggi locali e alle prassi delle <strong>di</strong>verse Organizzazioni Sindacali.<br />

La legislazione relativa alla libertà <strong>di</strong> associazione varia da Paese a Paese. In alcuni, come la Francia e la<br />

Germania, l’iscrizione al sindacato è considerata una scelta attinente la sfera personale del <strong>di</strong>pendente<br />

e non viene comunicata all’azienda. Nella maggior parte dei Paesi europei sono previste anche strutture <strong>di</strong><br />

rappresentanza elette <strong>di</strong>rettamente dai lavoratori. Per mappare gli iscritti al sindacato vengono condotte<br />

regolari indagini tra il Gruppo. In Italia è stato rilevato che nel <strong>2011</strong> il 38,9% dei <strong>di</strong>pendenti metalmeccanici<br />

erano iscritti al sindacato (rispetto al 40,6% nel 2010). Negli Stati Uniti circa il 72% dei <strong>di</strong>pendenti del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> erano iscritti al sindacato, quasi tutti all'International Union, United Automobile, Aerospace and Agricultural<br />

Implement Workers of America (UAW). Nello specifico, in riferimento a Chrysler Group negli Stati Uniti, il<br />

sindacato UAW (1) rappresenta circa 23.000 operai e 3.000 impiegati.<br />

Iscritti al sindacato Italia<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Italia (2) (% sul totale dei lavoratori metalmeccanici, <strong>di</strong>rigenti esclusi)<br />

Non iscritti<br />

al sindacato<br />

61,1%<br />

FIOM<br />

10,8%<br />

FIM<br />

9,7%<br />

UILM<br />

8,9%<br />

FISMIC<br />

6,3%<br />

UGL Metalmeccanici<br />

2,1%<br />

FAILMS<br />

0,5%<br />

Altri sindacati (3)<br />

0,6%<br />

Iscritti al sindacato Stati Uniti<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Stati Uniti (4) (% sul totale dei lavoratori, <strong>di</strong>rigenti esclusi)<br />

Non inscritti<br />

al sindacato<br />

28,1%<br />

Altri sindacati<br />

1,2%<br />

UAW<br />

70,7%<br />

In Canada, il sindacato Cana<strong>di</strong>an Auto Workers’ union (1) (CAW) rappresenta circa 8.000 operai e 115 impiegati.<br />

In Messico, il Sin<strong>di</strong>cato Nacional de Trabajadores de la Industria Automotriz Integrada, Similares y Conexos de<br />

la República Mexicana rappresenta approssimativamente 6.135 operai in otto <strong>di</strong>versi stabilimenti. In Venezuela<br />

il Sin<strong>di</strong>cato de Trabajadores de Chrysler de Venezuela rappresenta quasi 825 operai.<br />

(1) I numeri UAW e CAW non includono i lavoratori temporanei part time (TPT workers).<br />

(2) L'indagine ha riguardato un campione <strong>di</strong> circa il 99% dei lavoratori metalmeccanici.<br />

(3) Altri sindacati include i sindacati in<strong>di</strong>pendenti e la FLM.<br />

(4) L'indagine si è rivolta al 100% della forza lavoro statunitense, esclusi i lavoratori temporanei part time.


Ristrutturazioni e riorganizzazioni<br />

Nel <strong>2011</strong> sono state effettuate operazioni <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

e riorganizzazione che hanno riguardato alcuni settori, in<br />

Italia. Alcune aziende del Gruppo hanno attivato, tramite<br />

accor<strong>di</strong> sindacali, piani <strong>di</strong> riduzione organici per circa 850<br />

unità tra il <strong>2011</strong> e il 2013. I <strong>di</strong>pendenti coinvolti possono<br />

raggiungere i requisiti per il trattamento <strong>di</strong> pensione nel<br />

periodo <strong>di</strong> durata della mobilità (un istituto previdenziale<br />

governativo applicabile ai <strong>di</strong>pendenti colpiti da procedure <strong>di</strong><br />

riduzione collettiva del personale per una durata <strong>di</strong> tre anni<br />

nel Nord Italia e quattro anni al Sud). Nel <strong>2011</strong> i lavoratori che<br />

hanno lasciato il Gruppo, nell’ambito degli accor<strong>di</strong> raggiunti<br />

in corso d’anno e nel 2010, sono stati circa 400.<br />

In Italia, a seguito della comunicazione risalente al 2009 della<br />

cessazione, dal <strong>2011</strong>, della produzione da parte <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> <strong>di</strong><br />

automobili nello stabilimento <strong>di</strong> Termini Imerese, è proseguita<br />

l’attività del tavolo tecnico avviato dal Ministero dello Sviluppo<br />

Economico per affrontare il tema del mantenimento <strong>di</strong> una<br />

presenza industriale presso lo stabilimento. Nell’ambito dei<br />

piani presentati dagli investitori interessati, Invitalia (advisor<br />

del Ministero dello Sviluppo Economico) ha in<strong>di</strong>viduato<br />

DR Motor Company che si è impegnata ad assumere<br />

tutti i lavoratori del Gruppo <strong>Fiat</strong> presenti sul territorio, ad<br />

eccezione <strong>di</strong> coloro che matureranno i requisiti pensionistici<br />

entro i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> integrazione salariale previsti dagli accor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Cassa Integrazione Guadagni Straor<strong>di</strong>naria e mobilità.<br />

L’intesa raggiunta prevede inoltre che <strong>Fiat</strong> S.p.A. cederà,<br />

a titolo gratuito, l’impianto a DR Motor Company una volta<br />

realizzati gli impegni in termini occupazionali da quest’ultima<br />

assunti. Nel corso del <strong>2011</strong> il Gruppo ha intrapreso<br />

azioni per ridurre l'impatto della riorganizzazione sui<br />

<strong>di</strong>pendenti. Ad esempio, nello stabilimento FGA Officine<br />

Automobilistiche Grugliasco, in cui è in atto la sospensione<br />

dal lavoro per Cassa Integrazione Guadagni Straor<strong>di</strong>naria per<br />

ristrutturazione, si sono svolti programmi <strong>di</strong> formazione per<br />

la riqualificazione professionale del personale, in funzione<br />

dell'ingresso delle persone nel nuovo contesto industriale.<br />

Il programma formativo, previsto dall’accordo sindacale del<br />

29 ottobre 2009, ha riguardato <strong>di</strong>versi temi quali il World<br />

Class Manufacturing (WCM), l'ergonomia e la metrica del<br />

lavoro. Parallelamente sono state realizzate attività formative<br />

in<strong>di</strong>rizzate specificatamente ai Rappresentanti dei Lavoratori<br />

per la Sicurezza (RLS). Il numero <strong>di</strong> persone che nel <strong>2011</strong><br />

ha partecipato ai corsi formativi è stato <strong>di</strong> 220. L'iniziativa<br />

proseguirà nel 2012 con l'obiettivo <strong>di</strong> aggiornare e aggiungere<br />

competenze <strong>di</strong> base, <strong>di</strong> sensibilizzare, nonché <strong>di</strong>ffondere<br />

l'impiego delle metodologie del WCM per i lavoratori interessati<br />

dalla Cassa Integrazione Guadagni Straor<strong>di</strong>naria.<br />

Al <strong>di</strong> fuori dell’Italia, non sono state condotte operazioni<br />

significative <strong>di</strong> ristrutturazione e riorganizzazione. Per ulteriori<br />

dettagli consultare pagina 250.<br />

Conflittualità<br />

Nel <strong>2011</strong> il livello <strong>di</strong> conflittualità in Italia è stato in linea con<br />

quello registrato nel 2010. Gli scioperi <strong>di</strong> maggior rilievo sono<br />

stati quelli indetti dalla FIOM-CGIL contro gli sviluppi contrattuali<br />

relativi a Pomigliano e Mirafiori e la progressiva estensione<br />

della possibile applicazione del Contratto Collettivo Specifico<br />

<strong>di</strong> Lavoro <strong>di</strong> primo livello (CCSL) firmato il 29 <strong>di</strong>cembre 2010,<br />

contro il quale la FIOM-CGIL aveva assunto una posizione <strong>di</strong><br />

forte contrapposizione e <strong>di</strong>chiarata ostilità. Ulteriori scioperi<br />

sono stati indetti contro la mancata erogazione <strong>di</strong> quote<br />

aggiuntive <strong>di</strong> premio <strong>di</strong> risultato. Sono state anche attuate<br />

azioni <strong>di</strong> microconflittualità locale in relazione all’organizzazione<br />

del lavoro (turni, straor<strong>di</strong>nario e carichi <strong>di</strong> lavoro). Nel <strong>2011</strong> la<br />

conflittualità negli altri Paesi è stata <strong>di</strong> scarsa rilevanza e ha<br />

riguardato specificità <strong>di</strong> singoli stabilimenti.<br />

191<br />

Dimensione<br />

sociale


Sicurezza dei prodotti<br />

Sicurezza<br />

dei prodotti<br />

La tutela dei guidatori e <strong>di</strong> tutti gli utenti della strada costituisce il car<strong>di</strong>ne dell'approccio alla<br />

mobilità sostenibile promosso dal Gruppo <strong>Fiat</strong>. In<strong>di</strong>viduare nuove soluzioni per migliorare<br />

gli standard <strong>di</strong> sicurezza attiva e passiva dei veicoli, unitamente all’adozione <strong>di</strong> iniziative volte<br />

a promuovere un comportamento responsabile, rappresentano il fondamento <strong>di</strong> una filosofia<br />

basata sul rispetto della vita umana. È questo l'impegno che meritano i clienti.<br />

I centri <strong>di</strong> competenza del Gruppo<br />

L'impegno del Gruppo <strong>Fiat</strong> per la mobilità sostenibile include<br />

la progettazione e lo sviluppo <strong>di</strong> veicoli dotati <strong>di</strong> funzioni e<br />

caratteristiche in grado <strong>di</strong> aiutare il guidatore a evitare incidenti<br />

o – nel caso in cui l'impatto sia inevitabile – <strong>di</strong> proteggere gli<br />

occupanti del veicolo e gli altri utenti della strada.<br />

Dal 1976 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un Centro<br />

Sicurezza, sede delle attività <strong>di</strong> crash test per tutti i sistemi<br />

veicolo (struttura, airbag e cinture <strong>di</strong> sicurezza, se<strong>di</strong>li ecc.).<br />

In fase <strong>di</strong> progettazione i sistemi <strong>di</strong> ritenuta e i <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> sicurezza vengono testati dapprima in maniera virtuale,<br />

quin<strong>di</strong> in crash test con vetture reali e me<strong>di</strong>ante simulazioni<br />

che si avvalgono <strong>di</strong> attrezzature all'avanguar<strong>di</strong>a, quali la slitta<br />

HyGe. Particolare attenzione è rivolta, inoltre, agli aspetti <strong>di</strong><br />

compatibilità fra veicoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi segmenti, in caso <strong>di</strong> urto<br />

frontale o laterale, alla protezione degli utenti della strada più<br />

vulnerabili e all’integrazione fra sicurezza attiva e passiva.<br />

Allo stesso modo, il Chelsea Proving Grounds e l'Arizona<br />

Proving Grounds sono sede delle attività relative ai test <strong>di</strong><br />

conformità e <strong>di</strong> sviluppo per i veicoli <strong>di</strong> Chrysler Group.<br />

Le prove d'urto sono condotte presso il Chelsea Proving<br />

Grounds. Ogni anno vengono effettuati crash test su centinaia<br />

<strong>di</strong> veicoli e migliaia <strong>di</strong> simulazioni al computer, allo scopo <strong>di</strong><br />

verificare le caratteristiche <strong>di</strong> sicurezza dei veicoli. Solamente<br />

nel <strong>2011</strong> sono stati eseguiti oltre seicento test.<br />

Inoltre, il Chrysler Group Automotive Research and Development<br />

Centre (ARDC) con sede a Windsor, in Canada,<br />

ospita il Lighting Research Facility, uno dei complessi più<br />

gran<strong>di</strong> al mondo nel suo genere.<br />

Dotata <strong>di</strong> una carreggiata interna a due corsie <strong>di</strong> 91 metri – con<br />

segnaletica ai margini, cartelli stradali sospesi e catarifrangenti<br />

– la struttura viene utilizzata per test su fari, fanali e fen<strong>di</strong>nebbia.<br />

È possibile poi riprodurre con<strong>di</strong>zioni atmosferiche<br />

realistiche, in<strong>di</strong>pendentemente dalla stagione o dall'ora del<br />

giorno. La struttura è inoltre dotata <strong>di</strong> strumentazioni per la<br />

simulazione della nebbia.<br />

Approccio integrato alla sicurezza<br />

L'obiettivo del Gruppo <strong>Fiat</strong> è quello <strong>di</strong> progettare veicoli<br />

dotati dei più avanzati sistemi <strong>di</strong> sicurezza.<br />

La progettazione e lo sviluppo <strong>di</strong> questi sistemi segue tre<br />

<strong>di</strong>rettrici fondamentali:<br />

supporto alla guida, con focus su <strong>di</strong>spositivi a sostegno<br />

del guidatore nell’uso normale e in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> potenziale<br />

pericolo<br />

prevenzione degli incidenti, con particolare attenzione<br />

ai sistemi che si attivano nella fase <strong>di</strong> emergenza e supportano<br />

il guidatore nelle manovre necessarie a evitare l’urto<br />

mitigazione dei danni, incentrata su <strong>di</strong>spositivi che intervengono<br />

quando l’impatto è inevitabile al fine <strong>di</strong> ridurne<br />

le conseguenze<br />

Tuttavia, per la sicurezza a bordo rimane determinante la<br />

corretta manutenzione del veicolo, come anche la capacità <strong>di</strong><br />

reazione e la responsabilità del conducente.<br />

Per ovviare a questo problema, il Gruppo ha istituito dei corsi <strong>di</strong><br />

guida sicura che mirano ad insegnare ai guidatori come reagire<br />

efficacemente in qualunque situazione <strong>di</strong> traffico e in tutte le<br />

con<strong>di</strong>zioni atmosferiche. Il Gruppo ha inoltre lanciato delle<br />

campagne <strong>di</strong> informazione per promuovere la corretta<br />

manutenzione del veicolo e per sensibilizzare l'opinione<br />

pubblica sulle potenziali conseguenze della guida <strong>di</strong>stratta.<br />

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sociale<br />

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sociale<br />

Sicurezza<br />

dei prodotti<br />

Rating <strong>di</strong> sicurezza<br />

Questo approccio ha portato il Gruppo <strong>Fiat</strong> al conseguimento<br />

<strong>di</strong> risultati significativi. Negli ultimi sei anni, tutti i nuovi modelli<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles hanno ottenuto le 4 o 5 stelle Euro<br />

NCAP. Nel <strong>2011</strong> i modelli Lancia Thema e <strong>Fiat</strong> Freemont si<br />

sono aggiu<strong>di</strong>cati le 5 stelle Euro NCAP, mentre Lancia Voyager<br />

e nuova <strong>Fiat</strong> Panda hanno ottenuto 4 stelle.<br />

Inoltre, negli Stati Uniti l'Insurance Institute for Highway Safety<br />

(IIHS) per il 2012 ha insignito 11 modelli Chrysler Group del<br />

Top Safety Pick, mentre nel <strong>2011</strong> i modelli erano otto: Chrysler<br />

Town & Country, 300 e 200; Dodge Grand Caravan, Durango,<br />

Charger, Journey e Avenger; Jeep Grand Cherokee e Patriot;<br />

<strong>Fiat</strong> 500. Per aggiu<strong>di</strong>carsi il Top Safety Pick, i veicoli devono<br />

ottenere il più alto punteggio possibile nei test <strong>di</strong> urto frontale,<br />

laterale, posteriore e <strong>di</strong> resistenza del tetto effettuati dall'istituto.<br />

È inoltre necessario che i veicoli siano dotati <strong>di</strong> serie del Controllo<br />

Elettronico della Stabilità (ESC, Electronic Stability Control) (1) .<br />

Alcuni stu<strong>di</strong> hanno infatti <strong>di</strong>mostrato che l'ESC può ridurre<br />

gli incidenti mortali del 20–50% e i ribaltamenti del 65–85%.<br />

Il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha<br />

reso obbligatoria la presenza dell'ESC su tutti i veicoli a partire<br />

dal 2012. Chrysler Group ha iniziato a installare l'ESC sui propri<br />

mezzi già nel 2003, arrivando a produrre oltre quattro milioni <strong>di</strong><br />

vetture dotate <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>spositivo.<br />

Rating Euro NCAP (2)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Europa<br />

Rating<br />

Protezione<br />

degli adulti<br />

Punteggio<br />

Protezione<br />

dei bambini<br />

Punteggio<br />

Protezione<br />

dei pedoni<br />

Punteggio<br />

Dispositivi<br />

<strong>di</strong> sicurezza<br />

Safety Assist<br />

Punteggio (3)<br />

<strong>Fiat</strong> Freemont (4) 5 stelle 83% (30) 82% (40) 50% (18) 71% (5)<br />

Lancia Thema (4) 5 stelle 83% (30) 77% (38) 59% (21) 71% (5)<br />

Alfa Romeo Giulietta (4) 5 stelle 97% (35) 85% (42) 63% (23) 86% (6)<br />

Alfa Romeo MiTo 5 stelle (5) 36 29 18 -<br />

Lancia Delta 5 stelle (5) 34 33 15 -<br />

<strong>Fiat</strong> 500 5 stelle (5) 35 28 14 -<br />

<strong>Fiat</strong> Bravo 5 stelle (5) 33 36 16 -<br />

Alfa Romeo 159 5 stelle (5) 34 40 9 -<br />

<strong>Fiat</strong> Grande Punto 5 stelle (5) 33 35 19 -<br />

Nuova <strong>Fiat</strong> Panda (4) 4 stelle 82% (30) 63% (31) 49% (18) 43% (3)<br />

Lancia Voyager (4) 4 stelle 79% (29) 67% (33) 47% (17) 71% (5)<br />

(1) Il Top Safety Pick è basato su test d'urto laterale a 50 km/h (31 mph), frontale a 64 km/h (40 mph), posteriore a 32 km/h (20 mph), su test <strong>di</strong> resistenza del tetto e<br />

sulla presenza del Controllo Elettronico della Stabilità. I test sono effettuati dall'Insurance Institute for Highway Safety. Per maggiori informazioni visitare il sito web<br />

www.iihs.org.<br />

(2) Rating riferito alle vetture della gamma <strong>Fiat</strong> Group Automobiles lanciate sul mercato dal 2005 in avanti.<br />

(3) Categoria <strong>di</strong> valutazione introdotta con il nuovo sistema <strong>di</strong> rating Euro NCAP.<br />

(4) I punteggi fanno riferimento al sistema <strong>di</strong> rating Euro NCAP introdotto nel 2009; i valori numerici tra parentesi fanno riferimento al sistema <strong>di</strong> rating Euro NCAP<br />

prima del 2009.<br />

(5) Rating riferito al punteggio ottenuto per la sicurezza degli adulti (sistema <strong>di</strong> rating Euro NCAP in uso prima del 2009).


Sistemi <strong>di</strong> sicurezza attualmente <strong>di</strong>sponibili<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> offre i più avanzati <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza attiva<br />

per aiutare il guidatore a limitare i rischi <strong>di</strong> incidente. Tra questi<br />

sono inclusi: l'Adaptive Cruise Control (ACC), che regola la<br />

velocità del veicolo tenendo sotto controllo velocità e <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> sicurezza del veicolo che precede; il Forward Collision<br />

Warning (FCW) che, in base alla velocità <strong>di</strong> marcia, avvisa il<br />

guidatore nel caso in cui la <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezza dal veicolo<br />

che lo precede sia insufficiente; il Blind-spot Monitoring (BSM),<br />

un sistema <strong>di</strong> sensori che avverte il guidatore della presenza<br />

<strong>di</strong> un veicolo nell'angolo cieco con un in<strong>di</strong>catore visivo negli<br />

specchietti retrovisori laterali; il Rear Cross Path Detection per<br />

la rilevazione <strong>di</strong> veicoli in arrivo durante la retromarcia (vedere<br />

anche pagina 253) e l'Adaptive Front light System (AFS), il<br />

sistema <strong>di</strong> livellamento automatico dei proiettori anteriori, che<br />

ne regola il fascio luminoso in base alle <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> guida. Anche il pack SafetyTec <strong>di</strong> Chrysler Group, che<br />

comprende i sensori <strong>di</strong> parcheggio posteriori ParkSense, il<br />

BSM e il sistema Rear Cross Path Detection, è <strong>di</strong>sponibile<br />

su vari modelli. Inoltre, nel <strong>2011</strong> lo Smart brake technology,<br />

il sistema <strong>di</strong> frenata intelligente, è <strong>di</strong>ventato <strong>di</strong> serie su tutti i<br />

veicoli Chrysler Group: introdotto per la prima volta nel 2003,<br />

se necessario permette al pedale del freno <strong>di</strong> annullare l'input<br />

dato all'acceleratore.<br />

Per quanto riguarda invece la sicurezza passiva, la protezione<br />

è garantita da airbag <strong>di</strong> serie tecnologicamente avanzati (sei o<br />

sette) che – in alcuni modelli – sono dotati <strong>di</strong> un'apertura a più<br />

sta<strong>di</strong> attivati da vari fattori, tra cui l'intensità e il tipo <strong>di</strong> collisione.<br />

In aggiunta il sistema <strong>di</strong> appoggiatesta anteriori attivi, in caso<br />

<strong>di</strong> urto posteriore, avvicina gli appoggiatesta stessi alla nuca<br />

riducendo significativamente il rischio <strong>di</strong> colpo <strong>di</strong> frusta.<br />

L'impegno nell'assistere i clienti nella guida <strong>di</strong> tutti i giorni e nel<br />

proteggerli in caso <strong>di</strong> incidente è stato potenziato trasferendo<br />

soluzioni achitettoniche e <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza offerti nei<br />

segmenti superiori a vetture più piccole, come la nuova Lancia<br />

Ypsilon e la nuova <strong>Fiat</strong> Panda. Per uniformare la risposta del<br />

veicolo in caso <strong>di</strong> urto, queste vetture sono state dotate <strong>di</strong> una<br />

struttura frontale omogenea (energy-absorbing), mentre i se<strong>di</strong>li<br />

e i sistemi <strong>di</strong> ritenuta sono stati ottimizzati per proteggere i<br />

passeggeri più vulnerabili, come i bambini e gli anziani. Proprio<br />

per aumentare la sicurezza dei bambini, sono ora <strong>di</strong>sponibili<br />

anche sulla nuova <strong>Fiat</strong> Panda e sulla nuova Lancia Ypsilon<br />

appositi seggiolini già introdotti sull'Alfa Giulietta nel 2010.<br />

Il Gruppo è alla continua ricerca <strong>di</strong> soluzioni volte a proteggere<br />

anche gli altri utenti della strada. Infatti, la nuova architettura del<br />

cofano, derivata dall'Alfa Giulietta, è stata applicata alla nuova<br />

<strong>Fiat</strong> Panda. Questa nuova architettura è stata progettata per<br />

ridurre il rischio <strong>di</strong> lesioni alla testa dei pedoni in caso <strong>di</strong> urto.<br />

Nei segmenti superiori (<strong>Fiat</strong> Freemont, Lancia Thema e Lancia<br />

Voyager) è stato invece introdotto l'innovativo Sistema <strong>di</strong><br />

Protezione Attiva dei Pedoni (Active Pedestrian Protection<br />

System), che in caso <strong>di</strong> urto determina l'innalzamento del<br />

cofano, aumentando lo spazio deformabile e riducendo al<br />

minimo le conseguenze per i pedoni.<br />

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sociale<br />

Roadmap dei sistemi <strong>di</strong> sicurezza<br />

Supporto alla guida<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Già <strong>di</strong>sponibile Sviluppi a breve termine Innovazione<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

CONTROLLO PRESSIONE PNEUMATICI<br />

CONTROLLO ATTIVO DEI FARI<br />

BLIND-SPOT MONITORING<br />

REAR CROSS PATH DETECTION<br />

CRUISE CONTROL ADATTIVO<br />

TELECAMERA PER MANOVRA<br />

IN RETROMARCIA<br />

CONNETTIVITA' VIVAVOCE BLUETOOTH<br />

CONTROLLO VOCALE<br />

PARCHEGGIO SEMI-AUTOMATICO (1)<br />

Prevenzione degli incidenti<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

CONTROLLO ELETTRONICO DELLA STABILITÀ (ESC)<br />

LANE DEPARTURE WARNING (1)<br />

FORWARD COLLISION WARNING<br />

Mitigazione dei danni<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Sicurezza<br />

dei prodotti<br />

SISTEMA RIDUZIONE<br />

ELETTRONICA<br />

ROLLIO VETTURA<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

AIRBAG GINOCCHIA<br />

SISTEMA DI PROTEZIONE ATTIVA PER PEDONI<br />

SISTEMA DI IMPOSTAZIONE<br />

DELLA VELOCITÀ MASSIMA<br />

(1) Disponibile su Lancia/Chrysler Delta e nuova Ypsilon.<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

CRUISE CONTROL<br />

ADATTIVO STOP & GO<br />

SISTEMA DI PARCHEGGIO AUTOMATICO IN SPAZI<br />

PARALLELI O PERPENDICOLARI AL SENSO DI MARCIA<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

LOW-SPEED COLLISION MITIGATION<br />

FRENO A MANO A COMANDO ELETTRICO<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

CONTROLLO ANGOLO<br />

CIECO ATTIVO<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

COMUNICAZIONE V2X<br />

(VEICOLO-VEICOLO E VEICOLO INFRASTRUTTURA)<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Brand<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

TELECAMERA<br />

PER VISIONE A 360°<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

RILEVAMENTO PEDONE<br />

Brand<br />

Chrysler Group<br />

LOW-SPEED COLLISION MITIGATION SISTEMA PRE-COLLISIONE AVANZATO<br />

AIRBAG LATERALI<br />

SEDILI POSTERIORI<br />

SISTEMA DI SICUREZZA<br />

PER VEICOLI ELETTRICI<br />

CINTURE DI SICUREZZA<br />

ATTIVE<br />

AIRBAG PARABREZZA PER<br />

SISTEMA DI PROTEZIONE<br />

ATTIVA PER PEDONI


Il contributo della Formula 1 alla sicurezza<br />

Con l'obiettivo <strong>di</strong> coniugare prestazioni sempre più<br />

elevate ad alti standard <strong>di</strong> sicurezza attiva e passiva,<br />

Ferrari ha da sempre trasferito le tecnologie deri-<br />

vanti dal mondo delle competizioni alle vetture<br />

stradali. Un esempio perfetto è fornito dalla Ferrari FF,<br />

lanciata nel <strong>2011</strong>, che vanta un'ine<strong>di</strong>ta applicazione<br />

dei controlli <strong>di</strong> <strong>di</strong>namica veicolo (VDC) (1) a un sistema<br />

<strong>di</strong> trazione integrale denominato 4RM.<br />

Questo brevetto Ferrari rappresenta una soluzione<br />

originale, che pesa il 50% in meno rispetto ai sistemi<br />

a quattro ruote motrici tra<strong>di</strong>zionali e allo stesso tempo,<br />

riesce a garantire prestazioni record e un'esperienza<br />

<strong>di</strong> guida in assoluta sicurezza su tutti i tipi <strong>di</strong> terreno,<br />

compresi i fon<strong>di</strong> stradali a bassa aderenza (per<br />

esempio in presenza <strong>di</strong> pioggia, neve o ghiaccio).<br />

Sistemi <strong>di</strong> sicurezza a breve termine<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è sempre alla ricerca <strong>di</strong> soluzioni per la<br />

prevenzione degli incidenti, capaci <strong>di</strong> assistere il guidatore<br />

nelle manovre e nelle situazioni critiche e a questo scopo<br />

lavora costantemente allo sviluppo e alla sperimentazione <strong>di</strong><br />

nuovi sistemi <strong>di</strong> supporto alla guida.<br />

Tra i più importanti sistemi <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> prossima applicazione<br />

si segnala il collision mitigation, che verrà introdotto nel<br />

corso del 2012. Questo <strong>di</strong>spositivo supporta il guidatore<br />

nelle situazioni <strong>di</strong> incidente inevitabile, dovute all'improvvisa<br />

presenza <strong>di</strong> un ostacolo o <strong>di</strong> un veicolo lento o fermo, che<br />

viene rilevato da un sensore situato sul parabrezza. Il collision<br />

mitigation è in grado sia <strong>di</strong> intervenire autonomamente per<br />

arrestare il veicolo in caso <strong>di</strong> velocità inferiori a 30 km/h<br />

(19 mph), sia <strong>di</strong> supportare e compensare l’azione frenante del<br />

guidatore, riducendo la velocità prima che avvenga l'impatto.<br />

Questo <strong>di</strong>spositivo è particolarmente efficace nelle situazioni<br />

tipiche della città: in base all’analisi degli incidenti si è rilevato,<br />

infatti, che il 70-80% degli urti tra veicoli con stessa <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> marcia (tamponamento) avviene a velocità inferiore ai 30<br />

km/h (19 mph). Il <strong>di</strong>spositivo rappresenta un esempio <strong>di</strong> come<br />

si possa aumentare il livello <strong>di</strong> protezione delle vetture più<br />

piccole usando tecnologie che <strong>di</strong> regola equipaggiano modelli<br />

<strong>di</strong> classe superiore.<br />

Altri innovativi <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza, attualmente in fase<br />

<strong>di</strong> valutazione, comprendono possibili aggiornamenti<br />

dell'Adaptive Cruise Control (ACC), del Forward Collision<br />

Warning (FCW) e del Blind-spot Monitoring (BSM).<br />

Il miglioramento dell'ACC comporterà l’attivazione automatica<br />

dei freni per rallentare il veicolo, se necessario fino al suo<br />

completo arresto. Non appena il percorso del veicolo risulterà<br />

<strong>di</strong> nuovo libero, il <strong>di</strong>spositivo ne aumenterà la velocità fino al<br />

raggiungimento dell'andatura preimpostata dal guidatore.<br />

L'eventuale aggiornamento del FCW prevede, invece,<br />

un'unità <strong>di</strong> controllo che rileva gli ostacoli <strong>di</strong> fronte al veicolo<br />

e in base al calcolo della velocità, dell’angolo <strong>di</strong> sterzata e <strong>di</strong><br />

altri fattori <strong>di</strong> posizione, determina in anticipo la possibilità <strong>di</strong><br />

una imminente collisione. Nel caso in cui il sistema ritenga<br />

inevitabile l'impatto, allerta il guidatore e si attiva automaticamente<br />

per proteggere gli occupanti (per esempio<br />

mettendo in tensione le cinture <strong>di</strong> sicurezza anteriori e<br />

preparando il sistema frenante del veicolo ad esercitare una<br />

maggiore forza per ridurre la velocità d'urto).<br />

Oltre a migliorare i <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza esistenti, il Gruppo<br />

continuerà a promuovere lo sviluppo <strong>di</strong> nuove soluzioni<br />

finalizzate a salvaguardare tutti gli utenti della strada.<br />

(1) Il VDC comprende il Controllo Elettronico della Stabilità (ESC), l'F1-Trac (un sistema <strong>di</strong> controllo della trazione derivato dalla Formula 1), Sospensioni a Controllo<br />

Magnetoreologico (SCM) e ABS prestazionale.<br />

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Sicurezza<br />

dei prodotti<br />

Formazione del cliente e manutenzione del veicolo<br />

Oltre a sviluppare tecnologie per preservare la sicurezza degli<br />

occupanti e limitare la possibilità <strong>di</strong> incidenti, il Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

organizza corsi <strong>di</strong> guida sicura e si adopera per richiamare<br />

l'attenzione del cliente sull'importanza <strong>di</strong> una corretta manutenzione<br />

del proprio veicolo.<br />

Alfa Romeo è da anni in prima fila nel sostenere iniziative sulla<br />

sicurezza, la prevenzione degli incidenti e l’educazione stradale,<br />

attraverso corsi <strong>di</strong> guida organizzati in collaborazione con<br />

la società Dorado Centro Internazionale Guida Sicura, <strong>di</strong>retta<br />

dall'ex campione <strong>di</strong> F1 Andrea de Adamich. I corsi, che hanno<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> migliorare l'abilità nella guida e il controllo della<br />

vettura in tutte le situazioni che possono verificarsi nell’uso<br />

quoti<strong>di</strong>ano, sono articolati in due fasi: “guida negativa,” per<br />

migliorare il controllo della vettura in caso <strong>di</strong> emergenza, e “guida<br />

positiva,” per imparare a prevenire il verificarsi <strong>di</strong> situazioni critiche.<br />

Anche il marchio Abarth promuove uno stile <strong>di</strong> guida sicuro<br />

e sportivo, insegnando tecniche che coniugano sicurezza<br />

e piacere <strong>di</strong> guida attraverso corsi de<strong>di</strong>cati, che nel <strong>2011</strong><br />

sono stati offerti dall'Abarth Driving Academy. Inoltre, sempre<br />

nel <strong>2011</strong> il marchio ha organizzato il concorso Make It Your<br />

Race, de<strong>di</strong>cato principalmente ai giovani e finalizzato alla<br />

promozione <strong>di</strong> una guida sicura e responsabile. Tra gli oltre<br />

5.000 partecipanti alle selezioni, 70 hanno avuto l'opportunità<br />

<strong>di</strong> prendere parte ad un corso <strong>di</strong> guida avanzato e 20 hanno<br />

potuto conseguire la licenza pilota ACI-CSAI (Commissione<br />

Sportiva Automobilistica Italiana dell'Automobile Club d'Italia).<br />

La pista <strong>di</strong> Fiorano, a Maranello (Modena), è invece teatro dei<br />

corsi proposti da Ferrari ai propri clienti. I corsi <strong>di</strong> guida sportiva<br />

Pilota Ferrari permettono ai partecipanti <strong>di</strong> perfezionare le proprie<br />

abilità attraverso una serie <strong>di</strong> livelli successivi e offrono, inoltre, un<br />

programma <strong>di</strong> formazione completo che mira a fornire una conoscenza<br />

esaustiva delle tecniche <strong>di</strong> guida sportiva in sicurezza.<br />

I corsi si articolano in esercitazioni <strong>di</strong> addestramento pratico e<br />

in varie sessioni teoriche, al fine <strong>di</strong> fornire una comprensione<br />

approfon<strong>di</strong>ta delle tecniche <strong>di</strong> guida e <strong>di</strong> aiutare i guidatori ad<br />

analizzare il comportamento della vettura in situazioni critiche.<br />

Anche Maserati organizza corsi <strong>di</strong> guida sicura e sportiva<br />

sotto la supervisione <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> piloti professionisti. Aperti sia<br />

ai possessori <strong>di</strong> Maserati sia ad aspiranti clienti, i corsi sono<br />

stati perfezionati in 10 anni <strong>di</strong> attività e costituiscono ormai<br />

un mix perfetto <strong>di</strong> teoria e pratica. La loro struttura è stu<strong>di</strong>ata<br />

per garantire ai partecipanti l’opportunità <strong>di</strong> provare in modo<br />

approfon<strong>di</strong>to e in piena sicurezza le prestazioni dei vari modelli,<br />

grazie a un ideale bilanciamento del programma tra le sessioni<br />

<strong>di</strong> guida in pista e quelle in situazioni <strong>di</strong> emergenza, attraverso<br />

esercizi <strong>di</strong> controllo vettura e simulazioni <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni stradali<br />

critiche su superfici ad aderenza <strong>di</strong>fferenziata.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> non si limita a promuovere corsi <strong>di</strong> guida specifici,<br />

ma è anche attivo nel sostenere campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

dell’opinione pubblica su temi relativi sia alla sicurezza dei più<br />

piccoli a bordo, sia alla corretta manutenzione del veicolo.<br />

Chrysler Group vanta una lunga esperienza nella realizzazione<br />

<strong>di</strong> programmi per la protezione dei guidatori e delle loro<br />

famiglie, essendo a tal proposito cofondatore, negli Stati Uniti,<br />

del programma SeatCheck. Questa iniziativa insegna ai genitori<br />

il modo corretto per far viaggiare i propri figli in sicurezza sulla<br />

propria vettura, offrendo controlli gratuiti dei seggiolini da parte<br />

<strong>di</strong> tecnici specializzati.<br />

Nel <strong>2011</strong> per sensibilizzare gli automobilisti sull'importanza<br />

che può avere una corretta manutenzione del veicolo, con<br />

particolare riguardo al funzionamento dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza,<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha continuato a proporre i piani<br />

Summer Check-Up, accompagnati da offerte promozionali per<br />

la sostituzione <strong>di</strong> quei componenti che influiscono sulla sicurezza


delle vetture. Inoltre, nei manuali d'uso e manutenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi<br />

modelli sono state introdotte specifiche sezioni che sottolineano<br />

l'importanza <strong>di</strong> una manutenzione puntuale e regolare, al fine <strong>di</strong><br />

mantenere il veicolo in con<strong>di</strong>zioni ottimali.<br />

Ogni vettura FGA è poi fornita <strong>di</strong> un'etichetta che informa i clienti<br />

sull'importanza <strong>di</strong> acquistare pezzi <strong>di</strong> ricambio originali per garantire<br />

il corretto funzionamento dei sistemi <strong>di</strong> sicurezza passiva.<br />

Un'ulteriore iniziativa volta a sensibilizzare i clienti sul tema della<br />

corretta manutenzione è stata sviluppata da Magneti Marelli.<br />

Uno speciale strumento <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi chiamato OBD Road<br />

è connesso alla presa OBD (On-Board Diagnostics). Questo<br />

strumento valuta lo stato <strong>di</strong> salute dei <strong>di</strong>versi sottosistemi del<br />

veicolo che gestiscono il sistema <strong>di</strong> accensione (catalizzatori,<br />

sonda lambda ecc.) e avvisa il guidatore nel caso si verifichi un<br />

errore <strong>di</strong> funzionamento. Tramite una rete GSM (Global System<br />

for Mobile Communications), le informazioni vengono inviate<br />

<strong>di</strong>rettamente al più vicino centro <strong>di</strong> assistenza telematica<br />

Magneti Marelli, che a sua volta contatta il cliente per<br />

programmare la data dell'intervento.<br />

Analogamente, Mopar – la <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> Chrysler Group che si<br />

occupa dell’assistenza tecnica, dei ricambi e del customer care<br />

– ha introdotto l'Electronic Vehicle Tracking System (EVTS).<br />

L'EVTS fornisce ai proprietari un'ulteriore garanzia <strong>di</strong> sicurezza,<br />

avvertendoli nel caso in cui il veicolo raggiunga una velocità<br />

troppo elevata o si <strong>di</strong>scosti dai parametri prestabiliti. Il sistema è<br />

<strong>di</strong>sponibile sui modelli Chrysler, Jeep, Dodge, Ram e <strong>Fiat</strong> in Nord<br />

America. Grazie all'introduzione <strong>di</strong> questo sistema <strong>di</strong> tracking<br />

all'avanguar<strong>di</strong>a, Mopar ha ricevuto dalla rivista Connected<br />

World il Value Chain Award nella categoria automotive, per aver<br />

applicato tecnologie mobile-to-mobile e creato una soluzione<br />

vincente per i clienti.<br />

Guida <strong>di</strong>stratta<br />

La guida <strong>di</strong>stratta è riconosciuta come una delle più gravi minacce alla sicurezza. Mantenere gli occhi del guidatore<br />

incollati alla strada e le mani sul volante è l'obiettivo dello Human Machine Interface team (HMI) del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Su tutti i veicoli <strong>di</strong> Chrysler Group è infatti <strong>di</strong>sponibile il vivavoce Bluetooth, offerto sul sistema <strong>di</strong> comunicazione Uconnect<br />

e inteso a contrastare ogni forma <strong>di</strong> deconcentrazione durante la guida, oltre a renderne più piacevole l'esperienza<br />

per il conducente e il passeggero, senza così creare fasti<strong>di</strong> o <strong>di</strong>strazioni. La presenza <strong>di</strong> un avanzato sistema <strong>di</strong><br />

riconoscimento dei coman<strong>di</strong> vocali permette inoltre <strong>di</strong> utilizzare il telefono o <strong>di</strong> sintonizzare la ra<strong>di</strong>o senza usare le mani.<br />

Nel 2010 è stata lanciata, in aggiunta, l'applicazione Txt U L8r (ti scrivo più tar<strong>di</strong>), progettata per fronteggiare il rischio<br />

presentato dallo scrivere messaggi <strong>di</strong> testo durante la guida. Questa applicazione gratuita per smartphone invia<br />

automaticamente un sms predefinito al mittente, avvisandolo che il destinatario è momentaneamente irraggiungibile. Allo<br />

stesso tempo, il messaggio ricevuto viene letto ad alta voce al guidatore, evitando così l'inconveniente <strong>di</strong> <strong>di</strong>sattendere una<br />

comunicazione urgente. È inoltre possibile acquistare un aggiornamento dell'applicazione che permette al guidatore <strong>di</strong><br />

rispondere al messaggio usando dei coman<strong>di</strong> vocali.<br />

I veicoli <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) hanno in dotazione il vivavoce Bluetooth e il sistema <strong>di</strong> riconoscimento vocale<br />

Voice Control dal 2005.<br />

Nel <strong>2011</strong> il Voice Control, supportato dal sistema <strong>di</strong> comunicazione Blue&Me, è stato introdotto sulla nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

e sulla nuova Lancia Ypsilon <strong>di</strong>venendo così <strong>di</strong>sponibile su tutta la gamma dei veicoli FGA. Il Voice Control è inoltre<br />

<strong>di</strong>sponibile sul sistema <strong>di</strong> comunicazione Uconnect presente su <strong>Fiat</strong> Freemont, Lancia Thema e Lancia Voyager.<br />

Entrambi i sistemi supportano funzioni avanzate <strong>di</strong> riconoscimento vocale che permettono la gestione <strong>di</strong> telefonate e <strong>di</strong><br />

lettori multime<strong>di</strong>ali attraverso semplici coman<strong>di</strong> vocali.<br />

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Rete dei<br />

concessionari<br />

e <strong>di</strong> assistenza<br />

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Rete dei concessionari e <strong>di</strong> assistenza<br />

Le concessionarie e il loro personale rappresentano un importante tramite tra l'azienda e i clienti. La<br />

qualità dei servizi loro forniti e la possibilità <strong>di</strong> conquistarne e preservarne la fiducia, <strong>di</strong>pendono largamente<br />

dalle capacità e dalle competenze <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tori, tecnici e personale post ven<strong>di</strong>ta. Per tale ragione, il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> è costantemente impegnato nella formazione <strong>di</strong> coloro che operano nella sua rete commerciale e <strong>di</strong><br />

assistenza.<br />

Formazione per la rete<br />

Nel <strong>2011</strong>, il Gruppo ha continuato ad investire nelle proprie<br />

concessionarie attraverso un'offerta formativa <strong>di</strong> carattere sia<br />

generale sia specialistico.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha continuato a verificare e<br />

certificare le competenze <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tori e tecnici, me<strong>di</strong>ante<br />

programmi <strong>di</strong> formazione personalizzata, pensati per colmare<br />

eventuali gap conoscitivi e uniformare <strong>di</strong> conseguenza il livello<br />

<strong>di</strong> competenze all'interno della rete.<br />

Nel <strong>2011</strong>, Unetversity, la scuola <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> FGA, ha<br />

formato circa 68.000 operatori tra ven<strong>di</strong>tori e tecnici, per<br />

un totale <strong>di</strong> oltre due milioni <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione, mentre<br />

la Chrysler Academy ha formato oltre 95.000 addetti nelle<br />

concessionarie, professionisti delle aree ven<strong>di</strong>ta e post<br />

ven<strong>di</strong>ta e tecnici, per un totale <strong>di</strong> circa 3,6 milioni <strong>di</strong> ore <strong>di</strong><br />

formazione erogate.<br />

I corsi rivolti al personale della rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta hanno riguardato,<br />

tra gli altri argomenti, la gestione del rapporto con il cliente,<br />

nonché tematiche <strong>di</strong> ecologia e sicurezza relative ai veicoli del<br />

Gruppo. La formazione de<strong>di</strong>cata al personale <strong>di</strong> officina è stata<br />

incentrata sulle tecniche <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e sulla manutenzione e<br />

riparazione dei motori a basso impatto ambientale.<br />

Infine, si è potenziata l'offerta formativa<br />

online, allo scopo <strong>di</strong> rendere le infor-<br />

mazioni e le conoscenze accessibili<br />

a tutto il personale <strong>di</strong><br />

rete più rapidamente, permettendo<br />

<strong>di</strong> ridurre i tempi, i<br />

costi e l'impatto ambientale<br />

degli spostamenti.<br />

Formazione sulla gestione<br />

del rapporto con il cliente<br />

A seguito della sua introduzione in Italia, nel <strong>2011</strong>,<br />

Unetversity, la scuola <strong>di</strong> formazione per il personale della rete<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha lanciato in tutta Europa il<br />

programma Customer First: Shoulder to Shoulder. L'iniziativa<br />

è volta a migliorare l'approccio e il comportamento del<br />

personale <strong>di</strong> rete durante tutte le fasi del processo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

e riflette l'impegno nel promuovere pratiche <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

responsabile. Questo programma va ad aggiungersi ad<br />

una serie <strong>di</strong> altre iniziative formative intese a promuovere la<br />

maggior trasparenza possibile nella gestione dei rapporti con<br />

il cliente. In tale ottica, nel <strong>2011</strong> è stato fornito supporto a circa<br />

600 concessionarie con l'obiettivo <strong>di</strong> migliorarne l'approccio<br />

professionale e la trasparenza durante il processo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

(vedere anche pagina 208).<br />

Con l'obiettivo <strong>di</strong> andare oltre le aspettative del cliente, nel<br />

<strong>2011</strong> Chrysler Group ha proseguito il programma Chrysler<br />

Dealer Standards, lanciato nel 2010. Il programma si<br />

propone infatti <strong>di</strong> migliorare la customer experience nel suo<br />

complesso, favorendo in tal modo nel tempo, il successo<br />

dell'azienda e della rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta. Unetversity <strong>di</strong> FGA, inoltre,<br />

ha de<strong>di</strong>cato particolare attenzione alla formazione <strong>di</strong> quei ruoli,<br />

come i responsabili <strong>di</strong> officina e gli addetti front-office<br />

che nei processi post ven<strong>di</strong>ta gestiscono la<br />

relazione con i clienti.<br />

Attività quali l'accettazione in officina,<br />

la programmazione della consegna<br />

del veicolo e l'approvvigionamento<br />

dei pezzi <strong>di</strong> ricambio hanno<br />

infatti un impatto significativo<br />

201<br />

Dimensione<br />

sociale


202<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Rete dei<br />

concessionari<br />

e <strong>di</strong> assistenza<br />

sulla qualità del servizio percepita da parte del cliente e, <strong>di</strong><br />

conseguenza, sul suo livello <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

Infine, sempre nel corso del <strong>2011</strong> sono proseguite anche le<br />

attività <strong>di</strong> formazione de<strong>di</strong>cate ai titolari e ai manager delle<br />

concessionarie attraverso il programma FGA Effect, una<br />

Dealer Business School che prende a modello i corsi <strong>di</strong><br />

amministrazione aziendale <strong>di</strong> livello post-universitario.<br />

Il programma si propone <strong>di</strong> offrire competenze e strumenti<br />

<strong>di</strong> gestione manageriale per affrontare con successo i<br />

cambiamenti in atto a livello globale e locale, prestando<br />

particolare attenzione al tema del passaggio generazionale.<br />

Giunto alla quarta e<strong>di</strong>zione in Italia, Effect è stato esteso<br />

anche in Europa.<br />

Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha lanciato (negli Stati Uniti, in<br />

Canada e in Messico) iExam, uno strumento <strong>di</strong> analisi<br />

finanziaria che permette alle concessionarie <strong>di</strong> misurare<br />

i propri risultati economici. Lo strumento a supporto <strong>di</strong><br />

un business profittevole identifica eventuali situazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sallineamento e/o opportunità, fornisce in<strong>di</strong>catori<br />

strategici <strong>di</strong> performance, benchmark aziendali e relazioni<br />

sui risultati economici.<br />

Programma Dealer Can<strong>di</strong>date Development (DCD)<br />

Chrysler Group sta lavorando alla costruzione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta rispettosa della <strong>di</strong>versità, che sia<br />

rappresentativa dei clienti e delle comunità servite dalle sue concessionarie.<br />

Il Network Diversity Development Group è responsabile dello sviluppo e della gestione dei rapporti con le concessionarie<br />

gestite da minoranze e si propone <strong>di</strong> migliorare le prestazioni per quelle esistenti. Nel momento in cui si vengono a creare<br />

nuove opportunità <strong>di</strong> concessione, l'azienda garantisce che i can<strong>di</strong>dati appartenenti a minoranze vi possano partecipare.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, il numero delle concessionarie <strong>di</strong> Chrysler Group detenute da gruppi <strong>di</strong> minoranza è passato da 113<br />

a 141. Tale aumento ha interessato, nel corso dell'anno, anche 25 nuove concessionarie per il marchio <strong>Fiat</strong>.<br />

Nell'aprile del <strong>2011</strong>, è stato avviato il programma Dealer Can<strong>di</strong>date Development (DCD), attraverso il quale è stata<br />

offerta una formazione specifica a cinque can<strong>di</strong>dati (quattro dei quali appartenenti a minoranze <strong>di</strong> genere ed etniche)<br />

che attualmente lavorano come <strong>di</strong>rettori o <strong>di</strong>rigenti nell'area ven<strong>di</strong>te in concessionarie affiliate a Chrysler Group o<br />

<strong>Fiat</strong>. I moduli hanno toccato in primo luogo argomenti quali l'analisi <strong>di</strong> bilancio, l'ottimizzazione delle attività <strong>di</strong> officina,<br />

nonché la gestione e la definizione dei prezzi dei ricambi. Sono stati inoltre organizzati vari webinar formativi e visite in<br />

loco per la valutazione a livello operativo della concessionaria, allo scopo <strong>di</strong> completare la formazione dei can<strong>di</strong>dati. Il<br />

primo gruppo <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati concluderà il programma <strong>di</strong> formazione nel primo trimestre del 2012. La formazione ha lo<br />

scopo <strong>di</strong> prepararli a <strong>di</strong>ventare titolari <strong>di</strong> una concessionaria nel caso se ne presenti la possibilità.


Formazione sull'ambiente e sulla sicurezza<br />

In linea con il suo tra<strong>di</strong>zionale impegno, <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (FGA) de<strong>di</strong>ca grande spazio ai temi<br />

dell'ecologia e della sicurezza. Nel <strong>2011</strong> sono state<br />

erogate alla forza ven<strong>di</strong>ta, ai tecnici e al personale post<br />

ven<strong>di</strong>ta circa 394.000 ore <strong>di</strong> formazione relative a tali<br />

tematiche, pari al 34% dell'offerta formativa totale nell'area<br />

EMEA (1) .<br />

Il personale della rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ha ricevuto una formazione ad<br />

hoc su sistemi quali l'Alternatore Intelligente e lo Start&Stop,<br />

che offrono ai clienti benefici in termini <strong>di</strong> riduzione del consumo<br />

<strong>di</strong> carburante e <strong>di</strong> minori emissioni <strong>di</strong> CO 2. La formazione<br />

tecnica rivolta ai meccanici <strong>di</strong> officina si è concentrata<br />

invece sullo sviluppo delle competenze necessarie per la<br />

riparazione e la manutenzione dei motori ecologici, al<br />

fine <strong>di</strong> preservarne l'efficienza e contenerne consumi ed<br />

emissioni conformemente agli standard prefissati.<br />

Anche Chrysler Group è fortemente impegnato nell'accrescere<br />

consapevolezza e competenze rispetto a tematiche<br />

ambientali e <strong>di</strong> sicurezza. Circa 588.600 ore <strong>di</strong> formazione<br />

sul prodotto, svolte in aula e via web, sono state erogate<br />

al personale della rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, con approfon<strong>di</strong>menti<br />

su ambiente e sicurezza. La formazione ha riguardato<br />

nello specifico argomenti relativi alle tecnologie rispettose<br />

dell’ambiente e alla sicurezza attiva e passiva. Per quanto<br />

riguarda invece i meccanici <strong>di</strong> officina, sono state erogate<br />

circa 438.700 ore sulla <strong>di</strong>agnosi, la riparazione e la<br />

manutenzione dei motori efficienti, con un incremento<br />

del 12% rispetto al 2010.<br />

Formazione in aula e via web<br />

La formazione in aula e via web risponde all'esigenza<br />

<strong>di</strong> garantire maggiore accessibilità a informazioni<br />

e conoscenze in<strong>di</strong>spensabili per coloro che operano<br />

nella rete, riducendo in tal modo i costi, i tempi e<br />

l'impatto ambientale degli spostamenti.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) attraverso la<br />

piattaforma multime<strong>di</strong>ale Web Academy ha<br />

consolidato il ricorso alla formazione online per<br />

tutto il personale <strong>di</strong> rete. Nel <strong>2011</strong>, circa il 27%<br />

delle ore <strong>di</strong> formazione de<strong>di</strong>cate a ven<strong>di</strong>tori e<br />

tecnici è stato erogato tramite il web. Grazie<br />

all'impiego della formazione online, è possibile<br />

risparmiare ogni anno in Europa circa 11 milioni<br />

<strong>di</strong> chilometri, pari a 1.200 tonnellate <strong>di</strong> CO 2.<br />

Anche la Chrysler Academy eroga attività<br />

formative per mezzo <strong>di</strong> classi virtuali online e<br />

materiale <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong>sponibile via web, utilizzando<br />

in modo vantaggioso soluzioni che si<br />

avvalgono <strong>di</strong> tecnologie quali portali web, sms,<br />

applicazioni per tablet, postazioni touch-screen<br />

all'interno delle concessionarie e tag-reader<br />

collegati a video. Nel <strong>2011</strong> il 64% delle ore<br />

complessive de<strong>di</strong>cate alla formazione della rete <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta sono state erogate tramite web o classi<br />

virtuali. Con l'obiettivo <strong>di</strong> offrire soluzioni vicine<br />

alle esigenze dei partecipanti, Chrysler Group<br />

e FGA <strong>di</strong>spongono rispettivamente <strong>di</strong> 34 centri<br />

<strong>di</strong> formazione tecnica ubicati in Nord America e<br />

31 in Europa, in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />

formative degli addetti del settore.<br />

(1) A partire dal mese <strong>di</strong> settembre <strong>2011</strong>, sono state istituite quattro aree operative regionali per gestire la produzione e la ven<strong>di</strong>ta dei veicoli dell'intero Gruppo <strong>Fiat</strong>:<br />

NAFTA (Canada, Messico e Stati Uniti), EMEA (Europa, Africa e Me<strong>di</strong>o Oriente), LATAM (America Latina) e ASIA.<br />

203<br />

Dimensione<br />

sociale


204<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Rete dei<br />

concessionari<br />

e <strong>di</strong> assistenza<br />

Ridurre l'impatto ambientale<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA), Maserati e Chrysler Group<br />

stanno coinvolgendo sempre <strong>di</strong> più la rete dei concessionari<br />

e <strong>di</strong> assistenza nel loro impegno per ridurre l'impatto<br />

ambientale delle proprie attività.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha quin<strong>di</strong> identificato l'impatto<br />

ambientale degli immobili delle concessionarie <strong>di</strong> proprietà e<br />

ha sviluppato <strong>di</strong> conseguenza delle Linee Guida ambientali<br />

da adottare. Le suddette costituiscono un insieme <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>cazioni per la scelta <strong>di</strong> materiali costruttivi, <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi<br />

e <strong>di</strong> procedure volte a ridurre l'impatto ambientale. Anche<br />

Maserati ha condotto uno stu<strong>di</strong>o analogo e tutte le officine <strong>di</strong><br />

nuova costruzione sono state realizzate conformemente alle<br />

soluzioni in<strong>di</strong>viduate.<br />

Le Linee Guida specificano le procedure e le materie prime<br />

che è necessario utilizzare per la progettazione <strong>di</strong> nuove<br />

concessionarie. Senza trascurare aspetti tecnici e criticità<br />

funzionali, le medesime si focalizzano su soluzioni per il<br />

risparmio energetico e sull'uso responsabile delle risorse,<br />

nel tentativo <strong>di</strong> ridurre al minimo l'impatto ambientale.<br />

Le specifiche più rilevanti riguardano l'uso <strong>di</strong> energia alternativa<br />

e <strong>di</strong> nuove tecnologie per il riscaldamento e il raffreddamento,<br />

l'uso <strong>di</strong> pannelli solari fotovoltaici per la produzione <strong>di</strong> energia<br />

elettrica, l'esposizione dell'e<strong>di</strong>ficio in modo da ottimizzare<br />

luce ed aerazione, l'ottimizzazione del riciclo dei rifiuti e del<br />

riutilizzo delle acque piovane e grigie. In aggiunta, sono<br />

consigliati materiali <strong>di</strong> costruzione altamente riciclabili, a zero<br />

o bassa tossicità <strong>di</strong> emissioni.<br />

Queste Linee Guida si applicano alla costruzione delle nuove<br />

concessionarie <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> FGA e, a partire dal 2012, la<br />

loro adozione verrà incoraggiata anche verso la rete privata<br />

per i nuovi progetti e le strutture preesistenti che necessitano<br />

<strong>di</strong> una ristrutturazione.<br />

Nel tentativo <strong>di</strong> promuovere e sostenere l'applicazione dei<br />

medesimi principi in tutta la rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, l'organizzazione<br />

Network Development e il Corporate Sustainability Office <strong>di</strong><br />

Chrysler Group hanno avviato il programma Dealer ECO<br />

(Environmentally Conscious Operations). Questo programma<br />

offre alle concessionarie che aderiscono volontariamente<br />

la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare il loro impegno nell'adozione <strong>di</strong><br />

pratiche rispettose dell'ambiente, e <strong>di</strong> riceverne il giusto<br />

riconoscimento. Il programma è articolato in tre fasi:<br />

un'indagine relativa alle pratiche ambientali attualmente<br />

in uso nella rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, il riconoscimento delle migliori<br />

concessionarie ECO e la con<strong>di</strong>visione delle migliori pratiche.<br />

Le concessionarie che raggiungono risultati esemplari<br />

nell'adozione <strong>di</strong> pratiche ECO vengono can<strong>di</strong>date al Chrysler<br />

Group Environmental Leadership Award (ELA). Nel <strong>2011</strong>,<br />

due concessionarie <strong>di</strong> Chrysler Group hanno ricevuto il<br />

riconoscimento ELA per iniziative quali l'uso <strong>di</strong> pannelli<br />

solari, programmi per il riciclo <strong>di</strong> olio, degli pneumatici e<br />

dei rifiuti e per l'installazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> riscaldamento, <strong>di</strong><br />

raffreddamento e <strong>di</strong> illuminazione a consumo ridotto.


Clienti<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti costituisce un presupposto fondamentale per il successo <strong>di</strong><br />

un’azienda nel tempo. Un cliente sod<strong>di</strong>sfatto è un cliente che può <strong>di</strong>ventare promotore del<br />

marchio nel mercato. Il Gruppo <strong>Fiat</strong> pone i clienti e i loro bisogni al centro <strong>di</strong> tutte le sue<br />

attività: dalla fase <strong>di</strong> progettazione, passando per l’esperienza <strong>di</strong> acquisto in concessionaria,<br />

fino all'offerta <strong>di</strong> servizi e assistenza post ven<strong>di</strong>ta. Dal momento che le esigenze cambiano<br />

nel corso del tempo, è necessario che queste vengano costantemente valutate affinché sia<br />

possibile continuare a fornire un servizio e una customer experience <strong>di</strong> alto livello.<br />

Interazione con il cliente<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> allinea costantemente le attività <strong>di</strong> tutte le<br />

funzioni, dal marketing al servizio tecnico, fino alle ven<strong>di</strong>te,<br />

alle esigenze del cliente. Per conseguire tale obiettivo, sono<br />

state create presso <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) e Chrysler<br />

Group strutture organizzative de<strong>di</strong>cate ai servizi <strong>di</strong> Customer<br />

Care, i cui compiti sono:<br />

migliorare le relazioni con i clienti instaurando<br />

un'interazione multicanale<br />

aumentarne la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

fidelizzarli<br />

In particolare, i Customer Contact Centers (CCC) rappre-<br />

Clienti<br />

sentano, insieme alle concessionarie, il principale canale <strong>di</strong><br />

comunicazione tra i clienti e l'azienda. Il Customer Contact<br />

Center <strong>di</strong> FGA, ha sede ad Arese (Milano) e supporta non solo<br />

i clienti <strong>di</strong> FGA, Maserati e Chrysler Group per l'Europa, ma<br />

anche quelli <strong>di</strong> Case New Holland (CNH), Magneti Marelli, FGA<br />

Capital e <strong>Fiat</strong> Services in 20 Paesi. Il Customer Contact Center<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group supporta invece Chrysler Group e i marchi<br />

FGA in tutto il Nord America ed è gestito da Mopar, la <strong>di</strong>visione<br />

che si occupa delle attività Service & Parts e Customer Service.<br />

I Customer Contact Center offrono un'ampia gamma <strong>di</strong> servizi:<br />

dalle informazioni alla gestione dei reclami, all'assistenza su<br />

strada. Il CCC <strong>di</strong> FGA è un centro multilingue, in cui l'89% degli<br />

addetti è madrelingua <strong>di</strong> una delle 15 <strong>di</strong>fferenti lingue nelle quali<br />

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sociale<br />

205<br />

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sociale


206<br />

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sociale<br />

Clienti<br />

viene offerto il servizio. Con i suoi 428 operatori, il Customer<br />

Contact Center <strong>di</strong> FGA, che nel <strong>2011</strong> ha gestito circa quattro<br />

milioni <strong>di</strong> contatti (dei quali tre milioni solo per la parte auto)<br />

rappresenta uno dei più gran<strong>di</strong> centri in Europa per il settore<br />

auto. Il CCC <strong>di</strong> Chrysler Group ha gestito nel <strong>2011</strong> circa 2,5<br />

milioni <strong>di</strong> contatti (+ 39% rispetto al 2010), con 430 addetti<br />

<strong>di</strong>slocati in tre se<strong>di</strong>. Sia il Customer Contact Center <strong>di</strong> FGA<br />

sia quello <strong>di</strong> Chrysler Group mantengono il controllo sull'intero<br />

processo, dal primo contatto con il cliente fino all'inoltro della<br />

risposta, garantendo la soluzione nel minor tempo possibile.<br />

Gli operatori telefonici ricevono una formazione continua, così<br />

da poter fornire il servizio migliore nella categoria: durante<br />

il <strong>2011</strong> sono state erogate agli addetti FGA 20.000 ore <strong>di</strong><br />

formazione, mentre gli operatori <strong>di</strong> Chrysler Group hanno<br />

ricevuto 9.000 ore <strong>di</strong> formazione.<br />

Monitoraggio dei risultati<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) e Chrysler Group sono<br />

impegnati nell'assicurare l’eccellenza del servizio <strong>di</strong> assistenza<br />

al cliente. Entrambi monitorano regolarmente i risultati e il livello<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione, con l’obiettivo <strong>di</strong> migliorare la qualità delle<br />

risposte alle richieste <strong>di</strong> informazioni e dei servizi <strong>di</strong> reclamo.<br />

Sondaggi successivi al contatto con il cliente, sono poi<br />

generalmente utilizzati per misurarne il livello <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

FGA e Chrysler Group collaborano quin<strong>di</strong> allo sviluppo <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>catori chiave e migliori pratiche per i servizi <strong>di</strong> assistenza.<br />

Nel <strong>2011</strong> gli in<strong>di</strong>catori chiave presi in considerazione nell’ambito<br />

delle attività del Customer Contact Center sono stati: il<br />

numero <strong>di</strong> contatti gestiti, la sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti, il tempo<br />

me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> risposta e <strong>di</strong> fermo veicolo.<br />

Favorire la comunicazione con i clienti<br />

Promuovere una customer experience positiva significa<br />

anzitutto costruire un appropriato canale <strong>di</strong> comunicazione<br />

on-demand. Per incrementare le opportunità <strong>di</strong> contatto,<br />

nel <strong>2011</strong>, FGA ha continuato a lavorare al progetto Mobile<br />

Customer Service, che permette l'interazione tra il cliente<br />

e l’azienda attraverso canali <strong>di</strong> telefonia mobile <strong>di</strong> ultima<br />

generazione: dall'iPhone al più recente iPad. Il progetto,<br />

lanciato nel 2010, ha permesso <strong>di</strong> raggiungere nel <strong>2011</strong><br />

151.000 utenti dei principali mercati europei e nel 2012 verrà<br />

esteso anche alla piattaforma Android. Chrysler Group ha<br />

offerto alla fine del 2010 le prime applicazioni smartphone<br />

per l'infotainment a bordo veicolo. Sulla scia del successo<br />

<strong>di</strong> questa iniziativa, nel <strong>2011</strong> ha lanciato ulteriori applicazioni<br />

e ha apportato miglioramenti ai programmi esistenti. Queste<br />

applicazioni forniscono informazioni generali sul funzionamento,<br />

la manutenzione e la garanzia del veicolo, oltre a<br />

<strong>di</strong>mostrazioni video sulle caratteristiche dei prodotti, link ad<br />

ulteriori informazioni, opportunità <strong>di</strong> contatto con altri proprietari<br />

tramite i social me<strong>di</strong>a dell'azienda, contatto <strong>di</strong>retto con il servizio<br />

<strong>di</strong> assistenza clienti e assistenza stradale 24 ore su 24.<br />

Massima attenzione, inoltre, è riservata alla protezione dei<br />

dati personali dei clienti e <strong>di</strong> tutte le persone che contattano<br />

l'azienda. La gestione dell'interazione con il cliente avviene,<br />

infatti, nel pieno rispetto della privacy, coerentemente con<br />

quanto stabilito dal Gruppo nelle Linee Guida per la Privacy<br />

e dalle normative vigenti applicabili nei Paesi in cui l'azienda<br />

opera. Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha poi lanciato il sito internet<br />

Owner’s Center, che offre servizi personalizzati nell’arco<br />

dell’intero periodo <strong>di</strong> possesso dell’auto. Il cliente non deve<br />

Attività dei Customer Contact Center – <strong>2011</strong><br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Chrysler Group<br />

Contatti gestiti 4 milioni 2,5 milioni<br />

Clienti coinvolti in indagini <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione (scala 1–10)<br />

8% 3%<br />

Informazioni<br />

8,2<br />

8,1<br />

Reclami 7,4 6,7<br />

Tempo <strong>di</strong> risposta me<strong>di</strong>o del call center 81% <strong>di</strong> chiamate gestite entro 20 secon<strong>di</strong> 87% <strong>di</strong> chiamate gestite entro 30 secon<strong>di</strong><br />

Informazioni 91% delle richieste evase in una singola chiamata richieste evase in me<strong>di</strong>a entro 0,6 giorni<br />

Reclami evasi in 5,6 giorni<br />

evasi in 6,1 days<br />

67% evaso in meno <strong>di</strong> 5 giorni<br />

69% evaso in meno <strong>di</strong> 5 giorni<br />

Tempo <strong>di</strong> fermo veicolo 2,4 giorni in fase <strong>di</strong> rilevazione


fare altro che inserire il numero <strong>di</strong> identificazione del veicolo<br />

(Vehicle Identification Number - VIN) nella pagina <strong>di</strong> login del<br />

sito internet, per avere accesso a tutte le informazioni relative<br />

al proprio prodotto Chrysler, quali lo storico degli interventi<br />

e in<strong>di</strong>cazioni circa la manutenzione e la riparazione, offerte<br />

speciali, oltre alla possibilità <strong>di</strong> creare gallerie personalizzate<br />

del veicolo e guardare video che mostrano come utilizzare le<br />

<strong>di</strong>verse funzionalità.<br />

Dal momento che le concessionarie rappresentano per i clienti<br />

il principale tramite con l'azienda, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha<br />

avviato nel <strong>2011</strong> un programma che si propone <strong>di</strong> comprendere<br />

al meglio le esigenze dei clienti al momento dell'acquisto<br />

e durante l'esperienza in post ven<strong>di</strong>ta, con l'obiettivo <strong>di</strong><br />

rispondere più efficacemente ai bisogni da loro espressi.<br />

Il programma è stato avviato per tutte le concessionarie FGA<br />

dei principali mercati europei (Italia, Francia, Germania e<br />

Spagna) e si articola in varie fasi, tra cui il monitoraggio della<br />

sod<strong>di</strong>sfazione del cliente, il coinvolgimento <strong>di</strong> quest'ultimo nella<br />

fase <strong>di</strong> definizione del servizio desiderato, l'implementazione<br />

delle azioni richieste e la valutazione dell'efficienza dei nuovi<br />

processi, nonché del programma stesso.<br />

In quest’ottica, i clienti sono stati invitati a descrivere via web<br />

la loro esperienza in concessionaria e ad esprimere il livello <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfazione nei confronti del servizio ricevuto. Analizzando<br />

i risultati, è stato possibile identificare comportamenti e processi<br />

all'interno della concessionaria che hanno portato i<br />

clienti a pubblicizzare il marchio oppure a criticarlo, o ancora a<br />

<strong>di</strong>ventarne dei sostenitori.<br />

I processi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e post ven<strong>di</strong>ta sono stati <strong>di</strong> conseguenza<br />

ripensati, e gli addetti della concessionaria riceveranno una<br />

formazione specifica sulle procedure e i nuovi standard<br />

introdotti. Come risultato <strong>di</strong> questo confronto continuo con i<br />

clienti circa le loro aspettative, sono continuamente messi<br />

allo stu<strong>di</strong>o e sviluppati nuovi servizi.<br />

Chrysler Group, per esempio, sta estendendo il numero delle<br />

concessionarie che offrono un servizio <strong>di</strong> assistenza imme<strong>di</strong>ato,<br />

riducendo in modo apprezzabile, i tempi delle manutenzioni<br />

<strong>di</strong> routine come cambio dell'olio, delle gomme o controlli più<br />

approfon<strong>di</strong>ti. Nel <strong>2011</strong> le concessionarie che hanno offerto<br />

un servizio <strong>di</strong> assistenza imme<strong>di</strong>ato sono aumentate in<br />

modo significativo e tale tendenza continuerà fino al 2014.<br />

In aggiunta, le concessionarie stanno incrementando il numero<br />

<strong>di</strong> ore <strong>di</strong> assistenza operativa, in modo da garantire al cliente<br />

la massima tranquillità. Nel <strong>2011</strong> le concessionarie che negli<br />

Stati Uniti hanno offerto assistenza operativa il sabato, sono<br />

aumentate fino al 77%. L'obiettivo per il 2012 è accrescere<br />

ulteriormente il numero <strong>di</strong> concessionarie che in Nord America<br />

offrono un servizio <strong>di</strong> assistenza imme<strong>di</strong>ata e <strong>di</strong> tipo operativo<br />

prolungata (incluse le ore notturne e il fine settimana). Allo scopo<br />

<strong>di</strong> supportare le esigenze delle concessionarie, Chrysler Group<br />

ha quin<strong>di</strong> incrementato la <strong>di</strong>stribuzione dei pezzi <strong>di</strong> ricambio<br />

Mopar e il numero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> assistenza operativa ai clienti.<br />

Campagne <strong>di</strong> richiamo<br />

La responsabilità del produttore non si esaurisce con la ven<strong>di</strong>ta<br />

finale al cliente, ma continua per l'intero ciclo <strong>di</strong> vita del veicolo.<br />

Per questa ragione <strong>Fiat</strong> e Chrysler Group continuano a monitorare<br />

tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del veicolo durante<br />

la fase <strong>di</strong> post ven<strong>di</strong>ta. Nel caso in cui insorgano problemi<br />

<strong>di</strong> carattere tecnico legati alla sicurezza o <strong>di</strong> conformità a<br />

normative, vengono avviate specifiche campagne <strong>di</strong> richiamo<br />

mirate alla risoluzione dei problemi identificati. Nel <strong>2011</strong>, le<br />

campagne <strong>di</strong> richiamo sono state 73 e hanno coinvolto circa<br />

1.640.000 clienti <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Chrysler Group<br />

in tutto il mondo.<br />

Per i clienti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles è stata avviata l'iniziativa<br />

Best Service Campaign, per la gestione delle campagne<br />

<strong>di</strong> richiamo che richiedono un intervento <strong>di</strong> riparazione del<br />

veicolo. Il cliente viene informato sulle attività riguardanti il suo<br />

mezzo attraverso <strong>di</strong>versi canali e l'intero processo è gestito<br />

207<br />

Dimensione<br />

sociale


208<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Clienti<br />

in modo da ridurre al minimo il <strong>di</strong>sagio e il tempo <strong>di</strong> fermo<br />

veicolo. Oltre a ricevere comunicazione scritta, il cliente viene<br />

contattato telefonicamente per ulteriori informazioni in merito<br />

agli interventi da effettuare, ai punti <strong>di</strong> assistenza cui rivolgersi<br />

e ad altri eventuali servizi, come la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una vettura<br />

sostitutiva. Attraverso un successivo contatto, è infine rilevato<br />

il suo grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione nei confronti dell'iniziativa.<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione me<strong>di</strong>a dei clienti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

(FGA) gestiti tramite Best Service Campaign nel <strong>2011</strong> è stata<br />

<strong>di</strong> 9,1 (scala 1-10).<br />

Trasparenza nella comunicazione<br />

Pratiche <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta responsabile<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Chrysler Group agevolano l'acquisito<br />

e il leasing <strong>di</strong> veicoli nuovi e usati all'interno della rete dei concessionari<br />

convenzionati. Ciò è possibile grazie a FGA Capital<br />

(la joint venture tra <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Cré<strong>di</strong>t Agricole)<br />

che offre ai clienti <strong>di</strong> 12 Paesi europei una vasta gamma <strong>di</strong><br />

prodotti finanziari e servizi assicurativi (Prestito Protetto, Polizza<br />

Auto, Estensione <strong>di</strong> Garanzia ecc.). FGA Capital è da sempre<br />

impegnata nel fornire un servizio responsabile, operando nel<br />

pieno rispetto delle normative vigenti, e ponendo decisamente<br />

l'accento sulla trasparenza e sulla sostenibilità del cre<strong>di</strong>to.<br />

A tale scopo, oltre a una formazione mirata del personale, nel<br />

<strong>2011</strong> sono state realizzate e <strong>di</strong>ffuse specifiche linee guida per<br />

gli addetti della rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e i cre<strong>di</strong>t manager <strong>di</strong> FGA Capital<br />

in Europa. Le linee guida hanno lo scopo <strong>di</strong> sensibilizzare<br />

il personale sull'importanza <strong>di</strong> utilizzare un linguaggio<br />

chiaro e comprensibile nell’offrire i prodotti finanziari.<br />

L'accento sulla trasparenza, in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità del cre<strong>di</strong>to<br />

e sulla prevenzione <strong>di</strong> un eccessivo indebitamento copre<br />

l'intero ciclo <strong>di</strong> vita dei prodotti finanziari offerti: dalla formulazione<br />

dell'offerta, passando per l'approvazione del cre<strong>di</strong>to,<br />

fino all’eventuale ristrutturazione dello stesso qualora il cliente<br />

incontri <strong>di</strong>fficoltà finanziarie e non sia in grado <strong>di</strong> mantenere gli<br />

impegni presi. Come parte integrante del costante processo <strong>di</strong><br />

miglioramento e allo scopo <strong>di</strong> valutare l'efficacia delle iniziative<br />

adottate, è stata aggiunta al sondaggio sulla sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />

clienti una specifica sezione, volta a misurare la chiarezza e la<br />

completezza delle informazioni fornite dal personale della rete<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in merito ai servizi <strong>di</strong> finanziamento.<br />

Etica nella comunicazione<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> riconosce che la comunicazione pubblicitaria deve avere anche un ruolo sociale e ha scelto<br />

volontariamente in ogni forma <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> adottare e incoraggiare valori e atteggiamenti positivi e responsabili.<br />

Nel <strong>2011</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha pubblicato la sua guida all'etica per la comunicazione, con l'obiettivo <strong>di</strong><br />

promuovere una politica <strong>di</strong> marketing e comunicazione pubblicitaria responsabile in tutti i mercati nei quali è presente. La<br />

guida, basandosi sulle normative vigenti in materia e sui co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Auto<strong>di</strong>sciplina Pubblicitaria dei singoli Paesi, stabilisce i<br />

principi fondamentali ai quali devono attenersi tutti coloro che lavorano in FGA o con FGA (come ad esempio le agenzie<br />

<strong>di</strong> pubblicità) nell'ambito <strong>di</strong> attività inerenti la sfera della comunicazione. I principi che ne hanno guidato la stesura<br />

sono i valori guida <strong>di</strong> FGA: rispetto, onestà e responsabilità. La guida è stata redatta utilizzando un linguaggio chiaro e<br />

imme<strong>di</strong>ato, in modo che sia facilmente comprensibile e <strong>di</strong> semplice applicazione per tutti. Il Gruppo è, inoltre, membro<br />

attivo dell'UPA (Utenti Pubblicità Associati), organismo che promuove l'Istituto <strong>di</strong> Auto<strong>di</strong>sciplina Pubblicitaria (IAP) e che<br />

partecipa all’Alleanza Europea per l’Etica nella Pubblicità (Alliance Européenne pour l’Ethique en Publicité).


Informazioni su prodotti e servizi<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è soggetto, per il tipo <strong>di</strong> attività che svolge, a<br />

numerose normative nazionali e internazionali che <strong>di</strong>sciplinano<br />

l'informativa dei propri prodotti.<br />

Per quanto riguarda il risparmio <strong>di</strong> combustibile e le emissioni <strong>di</strong><br />

CO 2, in Europa il Gruppo mette a <strong>di</strong>sposizione dei consumatori<br />

un gran numero <strong>di</strong> informazioni attraverso <strong>di</strong>versi canali: cartelloni<br />

o monitor nei punti ven<strong>di</strong>ta, avvisi pubblicitari, siti internet ecc..<br />

La comunicazione è realizzata in conformità con le <strong>di</strong>sposizioni<br />

contenute nella Direttiva 1999/94/CE del Parlamento e del<br />

Consiglio dell’Unione Europea, del 13 <strong>di</strong>cembre 1999, relativa<br />

alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> informazioni sul risparmio <strong>di</strong> combustibile e<br />

sulle emissioni <strong>di</strong> CO 2, da fornire ai consumatori relativamente<br />

alla commercializzazione <strong>di</strong> autovetture nuove. Negli Stati Uniti<br />

la responsabilità <strong>di</strong> garantire l'osservanza <strong>di</strong> quanto richiesto in<br />

materia <strong>di</strong> etichettatura, con riferimento al risparmio <strong>di</strong> combustibile<br />

per i veicoli nuovi, compete all'Environmental Protection Agency<br />

(EPA). Nel maggio del <strong>2011</strong> l'EPA, insieme al National Highway<br />

Traffic Safety Administration (NHTSA), ha annunciato che queste<br />

etichette informative verranno riprogettate in modo significativo e<br />

che entreranno in vigore per i veicoli prodotti dal 2013. In aggiunta<br />

ai consumi, le nuove etichette forniranno ai clienti informazioni<br />

dettagliate in merito all’energia e al costo del combustibile<br />

nell’utilizzo del veicolo, oltre che all'impatto ambientale, inclusi i<br />

livelli <strong>di</strong> emissioni nocive e <strong>di</strong> gas serra. Il Gruppo è pronto ad<br />

uniformarsi ai nuovi requisiti. Ulteriori informazioni, compresi<br />

eventuali messaggi <strong>di</strong> avvertimento, richiesti dalle normative<br />

o forniti spontaneamente, sono comunicate dal Gruppo con<br />

la massima trasparenza me<strong>di</strong>ante manuali (come ad esempio<br />

i libretti <strong>di</strong> uso e manutenzione), etichette informative, avvisi<br />

pubblicitari, nonché attraverso la rete dei concessionari e <strong>di</strong><br />

assistenza, i Customer Contact Centers ecc. Gli utenti sono<br />

informati su aspetti quali l'uso corretto dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza<br />

attiva e passiva (per esempio cinture <strong>di</strong> sicurezza, airbag,<br />

seggiolini per bambini), sull'impatto ambientale del veicolo, sui<br />

corretti comportamenti <strong>di</strong> guida che influenzano il consumo <strong>di</strong><br />

combustibile e le emissioni e sullo smaltimento responsabile <strong>di</strong><br />

materiali <strong>di</strong> manutenzione (per esempio flui<strong>di</strong> e filtri).<br />

Inoltre, grazie ai corsi <strong>di</strong> guida, alle campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

e agli strumenti informatici (ad esempio eco:Drive), il Gruppo<br />

promuove l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie a basso impatto ambientale e in-<br />

coraggia i clienti a una guida più sicura e rispettosa dell’ambiente.<br />

(1) Si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong> escluso Chrysler Group.<br />

Qualità del veicolo<br />

L'interazione del Gruppo <strong>Fiat</strong> con i clienti include un'ampia<br />

attività <strong>di</strong> ricerca volta a comprendere il mercato e le sue<br />

esigenze, al fine <strong>di</strong> offrire veicoli che in termini <strong>di</strong> qualità<br />

superino le aspettative dei clienti. Investire nella Qualità è<br />

una priorità della nuova alleanza tra <strong>Fiat</strong> (1) e Chrysler Group;<br />

anche per questo, la Qualità si è dotata <strong>di</strong> una struttura<br />

de<strong>di</strong>cata che opera a livello mondo, organizzata per team<br />

interfunzionali che assicura la definizione e l’implementazione<br />

<strong>di</strong> una strategia comune. A tal fine sono state avviate una<br />

serie <strong>di</strong> iniziative a livello globale relative alla qualità, per<br />

la messa a punto <strong>di</strong> nuovi standard e meto<strong>di</strong> comuni <strong>di</strong><br />

confronto con la concorrenza.<br />

Offrire veicoli caratterizzati da un’elevata qualità costituisce<br />

quin<strong>di</strong> un fattore chiave per la strategia <strong>di</strong> prodotto del Gruppo<br />

e con l’obiettivo <strong>di</strong> capire come migliorarne le prestazioni,<br />

ci si avvale dei risultati <strong>di</strong> specifici clinic test, e indagini<br />

strutturate che permettono <strong>di</strong> raccogliere e delineare in ottica<br />

cliente le priorità del mercato e <strong>di</strong> misurare costantemente il<br />

posizionamento competitivo del portafoglio prodotti. Oltre<br />

320 sono le prestazioni veicolo <strong>di</strong> riferimento: aspetti quali<br />

accelerazione, frenata, guidabilità, comfort dei se<strong>di</strong>li, capacità<br />

<strong>di</strong> carico, consumo del combustibile e visibilità sono misurati<br />

sia oggettivamente sia soggettivamente, in ottica cliente, per<br />

garantire il posizionamento competitivo definito per i prodotti.<br />

In aggiunta, il Gruppo <strong>Fiat</strong> utilizza un sistema <strong>di</strong> valutazione<br />

<strong>di</strong> sintesi della sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti, noto come Customer<br />

Promoter Score (CPS). Il CPS è un processo che mensilmente<br />

segue il cliente con interviste mirate, effettuate a <strong>di</strong>verse<br />

anzianità durante i primi cinque anni <strong>di</strong> possesso. Il CPS<br />

misura la <strong>di</strong>sponibilità del cliente a consigliare il proprio veicolo<br />

a un amico o a un familiare.<br />

Nel <strong>2011</strong> i risultati conseguiti dal Gruppo in termini <strong>di</strong><br />

qualità prodotto sono stati significativi e si riflettono nel<br />

miglioramento della frequenza <strong>di</strong> guasto che nei primi 90<br />

giorni <strong>di</strong> possesso si è ridotta dal 10% al 20%, a seconda<br />

del modello. Anche sul fronte produttivo l’obiettivo è<br />

l’eccellenza. Tutti gli stabilimenti <strong>di</strong> produzione veicolo del<br />

Gruppo, hanno un Sistema Qualità certificato conforme alla<br />

normativa ISO 9001:2008, mentre, gli impianti europei <strong>di</strong><br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain sono certificati ISO / TS 16949:2009.<br />

209<br />

Dimensione<br />

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210<br />

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sociale<br />

Fornitori<br />

Fornitori<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> considera i propri fornitori partner strategici per la crescita e la competitività e stabilisce con<br />

loro relazioni che vanno oltre la semplice sfera commerciale. Ritenendo infatti che una grande organizzazione<br />

abbia il dovere <strong>di</strong> promuovere i valori della responsabilità e dello sviluppo sostenibile attraverso tutta la<br />

catena <strong>di</strong> fornitura, il Gruppo <strong>Fiat</strong> è impegnato nel mantenere rapporti commerciali durevoli con quei fornitori<br />

che non solo sod<strong>di</strong>sfano i requisiti <strong>di</strong> fornitura in termini <strong>di</strong> qualità, prezzo e affidabilità, ma che con<strong>di</strong>vidano<br />

altresì i principi e l’approccio aziendale in materia <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

Coerentemente con l’obiettivo <strong>di</strong> migliorare l’integrazione<br />

operativa <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> (1) e <strong>di</strong> Chrysler Group in tale ambito, nell’ot-<br />

tobre del <strong>2011</strong> è stato creato Group Purchasing. Quest’ultimo<br />

definisce le strategie a livello globale, assicura il conseguimento<br />

<strong>di</strong> traguar<strong>di</strong> comuni in conformità agli obiettivi fissati<br />

da <strong>Fiat</strong> e Chrysler Group e sviluppa l’integrazione dei processi<br />

globali <strong>di</strong> acquisto, nonché l’attuazione <strong>di</strong> un Supplier Quality<br />

System.<br />

Nel <strong>2011</strong> Group Purchasing ha confermato il proprio impegno<br />

per la promozione presso i fornitori <strong>di</strong> pratiche responsabili,<br />

da un punto <strong>di</strong> vista sociale e ambientale, e per la<br />

sensibilizzazione dei propri <strong>di</strong>pendenti su tali temi.<br />

Le informazioni relative al modello <strong>di</strong> gestione sostenibile<br />

della catena <strong>di</strong> fornitura sono state sottoposte a una verifica<br />

<strong>di</strong> alto livello da SGS, secondo lo Standard AA1000.<br />

Profilo dei fornitori<br />

Group Purchasing gestisce acquisti per circa 46 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

euro e può contare su una base <strong>di</strong> fornitori che è costituita,<br />

approssimativamente, da 2.300 società con un elevato livello <strong>di</strong><br />

Highlights<br />

Group Purchasing mondo<br />

Acquisti <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti gestiti da Group Purchasing<br />

<strong>2011</strong><br />

(2) (percentuale del volume totale <strong>di</strong> acquisti del Gruppo) circa 85%<br />

Fornitori <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti (numero) 2.336<br />

Concentrazione degli acquisti <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti (percentuale degli acquisti gestiti con i principali 60 fornitori) 57%<br />

Acquisti da fornitori <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti (3) (miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro) 38,8<br />

Acquisti da fornitori <strong>di</strong> materiali in<strong>di</strong>retti (4) (miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro) 7,5<br />

(1) Si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong> escluso Chrysler Group.<br />

(2) Riferito al fatturato <strong>di</strong> acquisto gestito da Group Purchasing.<br />

(3) Per materiali <strong>di</strong>retti si intendono componenti preassemblati e sistemi destinati al montaggio. Gli acquisti <strong>di</strong> materie prime sono, infatti, considerati marginali.<br />

(4) Per materiali in<strong>di</strong>retti si intendono servizi, impianti, macchinari, ecc..


concentrazione: i principali 60 fornitori generano, infatti, il 57%<br />

del fatturato <strong>di</strong> acquisto totale.<br />

Circa il 49% del fatturato <strong>di</strong> acquisto dei materiali <strong>di</strong>retti è destinato<br />

a stabilimenti situati in Nord America, il 26% a stabilimenti<br />

in Europa e il 25% a stabilimenti in America Latina. Di conse-<br />

guenza, per quanto attiene alla localizzazione geografica dei<br />

fornitori <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti, il 41% circa è ubicato in Nord America,<br />

il 29% in Europa, il 26% in America Latina e il 4% in Asia.<br />

Distribuzione acquisti (1) per area <strong>di</strong> provenienza<br />

Group Purchasing mondo<br />

Asia<br />

4%<br />

America Latina<br />

26%<br />

Distribuzione acquisti (1) per area <strong>di</strong> destinazione<br />

Group Purchasing mondo<br />

America Latina<br />

25%<br />

Nord America<br />

41%<br />

Europa<br />

29%<br />

Nord America<br />

49%<br />

Europa<br />

26%<br />

(1) Per acquisti si intende il fatturato <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti gestito dal Group Purchasing.<br />

Nonostante il Gruppo <strong>Fiat</strong> non acquisti materie prime (ad<br />

esclusione dell'acciaio impiegato per le lavorazioni <strong>di</strong>rette),<br />

il consumo complessivo e l'andamento dei prezzi sono<br />

generalmente soggetti a monitoraggio. Le principali materie<br />

prime che compongono i semilavorati acquistati dal Gruppo<br />

sono l'acciaio (circa 2,6 milioni <strong>di</strong> tonnellate, inclusi i rottami),<br />

la ghisa (circa 636.000 tonnellate) e le leghe leggere (circa<br />

300.000 tonnellate).<br />

Distribuzione acquisti (1) per tipologia<br />

Group Purchasing mondo<br />

Meccanici<br />

5%<br />

Elettrici<br />

24%<br />

Metallici<br />

43%<br />

Chimici<br />

28%<br />

Minerali fonti <strong>di</strong> conflitto<br />

Il Gruppo riconosce il valore della collaborazione con i propri partner per<br />

rispondere alle sfide globali all'interno della catena <strong>di</strong> fornitura nel settore<br />

automotive. Nel <strong>2011</strong>, in particolare, Chrysler Group ha contribuito tramite<br />

l'AIAG (Automotive Industry Action Group) a sviluppare un programma <strong>di</strong><br />

formazione sulle con<strong>di</strong>zioni globali <strong>di</strong> lavoro e alla formulazione <strong>di</strong> strategie<br />

conformi al Dodd-Frank Act, sulla regolamentazione dei mercati finanziari,<br />

in particolare per quel che riguarda le misure volte ad in<strong>di</strong>viduare l'origine<br />

<strong>di</strong> alcuni minerali che potrebbero provenire dalla Repubblica Democratica<br />

del Congo e da Paesi limitrofi. Qualora gli strumenti attuativi del Dodd-<br />

Frank Act venissero pubblicati nel 2012, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha in programma <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sporre un template che permetta ai fornitori <strong>di</strong> segnalare la/e fonte/i<br />

<strong>di</strong> provenienza dei minerali in questione. Il Gruppo promuoverà, inoltre,<br />

l'utilizzo <strong>di</strong> componenti contenenti minerali che non siano estratti in aree<br />

geografiche soggette a conflitti armati.<br />

211<br />

Dimensione<br />

sociale


212<br />

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sociale<br />

Fornitori<br />

Standard nella catena <strong>di</strong> fornitura<br />

Nel processo <strong>di</strong> selezione e nella gestione dei fornitori del<br />

Gruppo sono stati pienamente integrati criteri <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

La selezione si basa su parametri <strong>di</strong> valutazione volti a garantire<br />

imparzialità <strong>di</strong> trattamento e pari opportunità per tutti i soggetti<br />

coinvolti. Qualità, fornitura, prezzo e capacità <strong>di</strong> rispettare<br />

i tempi <strong>di</strong> consegna sono solo alcune delle <strong>di</strong>mensioni sulle<br />

quali sono valutati i fornitori.<br />

Le nuove procedure in vigore dal 2009, infatti, hanno introdotto<br />

specifici standard relativi alla sostenibilità ambientale e sociale.<br />

Pertanto, ai fornitori viene richiesto, attraverso clausole<br />

inserite progressivamente nei nuovi contratti, non soltanto il<br />

rispetto del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta del Gruppo, ma anche <strong>di</strong><br />

specifiche Linee Guida <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>.<br />

In caso <strong>di</strong> accertata non conformità <strong>di</strong> un fornitore a tali principi,<br />

il Gruppo si riserva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> interrompere il rapporto com-<br />

merciale o <strong>di</strong> richiedere al fornitore un piano d'azione correttivo,<br />

la cui implementazione è verificata attraverso appositi au<strong>di</strong>t.<br />

Le Linee Guida <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> sono <strong>di</strong>sponibili sul sito<br />

internet (http://www.fiatspa.com/it-it/sustainability/Pages/<br />

pubblicazioni.aspx), si applicano anche ai subappaltatori e<br />

richiedono il rispetto dei seguenti principi:<br />

Diritti umani e con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro:<br />

rifiuto <strong>di</strong> qualunque forma <strong>di</strong> lavoro forzato o <strong>di</strong> lavoro<br />

minorile<br />

riconoscimento del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> libertà <strong>di</strong> associazione in<br />

conformità alla legge vigente<br />

tutela della salute e della sicurezza delle persone<br />

garanzia <strong>di</strong> pari opportunità, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro eque<br />

e del <strong>di</strong>ritto dei <strong>di</strong>pendenti a ricevere una formazione<br />

Rispetto dell'ambiente:<br />

ottimizzazione dell'uso delle risorse<br />

gestione responsabile dei rifiuti<br />

eliminazione dal processo produttivo delle sostanze<br />

potenzialmente pericolose<br />

sviluppo <strong>di</strong> prodotti a basso impatto ambientale<br />

utilizzo <strong>di</strong> un sistema logistico ecosostenibile<br />

Etica nel business:<br />

elevati standard <strong>di</strong> integrità, onestà e correttezza<br />

<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> corruzione e riciclaggio<br />

A partire dal 2012 le nuove e con<strong>di</strong>vise Linee Guida <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong> sono adottate all'interno del Gruppo.


Fornitori appartenenti a gruppi <strong>di</strong> minoranza<br />

Chrysler Group mantiene un ruolo <strong>di</strong> leadership nel promuovere fornitori appartenenti a minoranze. Costituito<br />

nel 1983, il gruppo Diversity Supplier Development (DSD) si concentra sullo sviluppo e il mantenimento <strong>di</strong><br />

una base <strong>di</strong> fornitori qualificati e appartenenti a specifiche minoranze. Ciò consente <strong>di</strong> conseguire target <strong>di</strong><br />

approvvigionamento da società <strong>di</strong> fornitori appartenenti a tali gruppi e <strong>di</strong> adempiere agli impegni assunti nei<br />

confronti delle comunità in cui l'azienda opera. In tal modo, società controllate da minoranze sono messe in<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre delle opportunità e delle informazioni necessarie per collaborare con il Gruppo. Nel <strong>2011</strong><br />

Chrysler Group ha incrementato i suoi investimenti nelle aziende gestite da gruppi <strong>di</strong> minoranza, passando dal<br />

13,8% al 15,7%, per una crescita <strong>di</strong> 412 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Nel <strong>2011</strong> a riprova dell’impegno in tale campo, sono stati varati due nuovi significativi programmi:<br />

High Focus program - Il DSD ha implementato una quadrant analysis come base per il programma High Focus,<br />

al fine <strong>di</strong> incoraggiare i fornitori <strong>di</strong> primo livello (Tier 1) a riflettere sul valore promosso da Chrysler Group con<br />

riferimento ai fornitori appartenenti a minoranze. Il programma High Focus coa<strong>di</strong>uva i fornitori Tier 1 nello sviluppo<br />

<strong>di</strong> strategie sostenibili a favore <strong>di</strong> questi particolari fornitori, attraverso la reciproca e proficua possibilità <strong>di</strong><br />

accedere, negli Stati Uniti e a livello internazionale, al Women and Minority Business Enterprise (W/MBE).<br />

W/MBE Mentoring program - In partnership con General Motors Company e Ford Motors Company, il team<br />

DSD <strong>di</strong> Chrysler Group ha lanciato un programma avanzato <strong>di</strong> mentoring. Tale programma non solo contribuisce<br />

a identificare le aree <strong>di</strong> miglioramento per le imprese W/MBE, ma fornisce anche istruttori per assisterle<br />

nell'implementazione dei miglioramenti. Inoltre, gli strumenti adottati per la valutazione dei fornitori nell’ambito <strong>di</strong><br />

questo nuovo programma <strong>di</strong> mentoring potranno rafforzare la consapevolezza delle imprese W/MBE pronte ad<br />

avanzare al livello superiore, per <strong>di</strong>ventare potenziali fornitori Tier 1.<br />

Valutazione dei potenziali fornitori<br />

Il sistema <strong>di</strong> Valutazione dei Potenziali Fornitori è stato<br />

migliorato nel <strong>2011</strong> grazie all'introduzione <strong>di</strong> nuovi<br />

criteri in tema <strong>di</strong> sostenibilità. Le variazioni introdotte<br />

prevedono come ulteriore requisito l'adozione <strong>di</strong> un Co<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> Condotta o <strong>di</strong> un Co<strong>di</strong>ce Etico che <strong>di</strong>sciplinino materie<br />

quali il rispetto dei <strong>di</strong>ritti umani e le misure anti-corruzione,<br />

nonché <strong>di</strong> un Sistema certificato <strong>di</strong> Gestione <strong>di</strong> Salute e<br />

Sicurezza, oltre ai precedenti requisiti per un Sistema<br />

certificato <strong>di</strong> Gestione Ambientale.<br />

Un altro passo verso la completa integrazione degli aspetti<br />

ambientali e sociali nella gestione dei fornitori è previsto nel<br />

2012. Le performance in termini <strong>di</strong> sostenibilità dei fornitori<br />

(valutate tramite questionari <strong>di</strong> autovalutazione e au<strong>di</strong>t locali)<br />

costituiranno un fattore determinante nella decisione<br />

finale per l'assegnazione dei contratti. Tale risultato è<br />

già parte integrante del punteggio che influenza le decisioni<br />

relative alla scelta dei fornitori <strong>di</strong> Chrysler Group.<br />

Monitorare la conformità<br />

Per verificare il rispetto degli standard <strong>di</strong> sostenibilità del<br />

Gruppo da parte dei fornitori e, ove necessario, implementare<br />

azioni migliorative e <strong>di</strong> riallineamento, Group Purchasing ha<br />

avviato una procedura <strong>di</strong> monitoraggio che consiste <strong>di</strong> due<br />

principali strumenti: questionari <strong>di</strong> autovalutazione degli<br />

standard <strong>di</strong> sostenibilità e conseguenti au<strong>di</strong>t sul campo.<br />

Il questionario interroga i fornitori su temi relativi a <strong>di</strong>ritti<br />

umani, pratiche ambientali, <strong>di</strong> salute e sicurezza, etica e<br />

lotta alla corruzione, formazione del personale e sviluppo.<br />

Il questionario, inoltre, funge da strumento <strong>di</strong> analisi dei <strong>di</strong>vari<br />

tra i <strong>di</strong>versi fornitori, evidenziando in tal modo le aree che<br />

necessitano <strong>di</strong> miglioramento.<br />

Nel <strong>2011</strong>, hanno risposto ai questionari <strong>di</strong> autovalutazione<br />

circa 1.235 fornitori, pari al 37% del fatturato <strong>di</strong> acquisto<br />

gestito da Group Purchasing durante l'anno. Questi sono<br />

andati ad aggiungersi ai 362 che vi hanno preso parte nel<br />

2009 e nel 2010. I fornitori che hanno completato il que-<br />

213<br />

Dimensione<br />

sociale


214<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Fornitori<br />

stionario hanno conseguito un punteggio me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 87/100.<br />

L'analisi dei risultati ha essenzialmente confermato gli esiti<br />

dell'anno precedente, con riguardo alla <strong>di</strong>ffusa applicazione<br />

<strong>di</strong> pratiche ambientali e sociali. Una quota significativa <strong>di</strong><br />

fornitori infatti <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un proprio sistema <strong>di</strong> gestione<br />

ambientale e sociale, fissa obiettivi in quest’area e re<strong>di</strong>ge<br />

perio<strong>di</strong>camente relazioni.<br />

In seguito al processo <strong>di</strong> autovalutazione sono stati condotti<br />

degli au<strong>di</strong>t su un numero selezionato <strong>di</strong> fornitori ritenuti<br />

strategici. Proseguendo le attività dell'anno precedente,<br />

sono stati effettuati 51 ulteriori au<strong>di</strong>t in Europa, Cina e<br />

In<strong>di</strong>a. Sulla base delle verifiche eseguite non sono state<br />

rilevate situazioni <strong>di</strong> particolare criticità: non sono<br />

intervenute né sospensioni, né revoche <strong>di</strong> contratto e non è<br />

stata necessaria l’introduzione <strong>di</strong> uno “stato <strong>di</strong> attenzione”<br />

nei confronti <strong>di</strong> alcun fornitore. Tuttavia, sono stati formulati,<br />

insieme ai fornitori, piani <strong>di</strong> azione correttivi per identificare<br />

le aree ritenute suscettibili <strong>di</strong> miglioramento. Nel <strong>2011</strong> a<br />

seguito degli au<strong>di</strong>t effettuati, sono stati avviati circa 70 piani<br />

<strong>di</strong> azione congiunti che hanno interessato 40 fornitori.<br />

Nella formulazione <strong>di</strong> questi piani è stato coinvolto anche il<br />

Comitato <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> Fornitori, costituito in seno al<br />

Group Purchasing. Il comitato è composto dal Compliance<br />

Officer, dal General Counsel e dal responsabile del Supplier<br />

Quality Engineering. I piani hanno riguardato, in primo luogo,<br />

l'esigenza <strong>di</strong> sviluppare standard nelle aree della corporate<br />

governance e dei <strong>di</strong>ritti umani, con particolare riferimento<br />

all'adozione <strong>di</strong> un Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta, alla nomina <strong>di</strong> un responsabile<br />

per la sostenibilità e alla promozione <strong>di</strong> un comportamento<br />

responsabile all'interno della catena <strong>di</strong> fornitura.<br />

Il livello <strong>di</strong> conformità dei fornitori e i piani d'azione previsti<br />

sono riportati nel sistema Supplier Performance Quality.<br />

I risultati possono essere visionati da tutti i <strong>di</strong>pendenti<br />

incaricati della gestione dei fornitori.<br />

Nel <strong>2011</strong> è stata poi approntata una mappa <strong>di</strong> rischio allo<br />

scopo <strong>di</strong> identificare quei fornitori critici, la cui conformità<br />

ai criteri <strong>di</strong> sostenibilità richiede una verifica. I quattro fattori<br />

chiave adottati per l’allestimento della mappa <strong>di</strong> rischio sono: il<br />

fatturato del fornitore, le criticità associate alla sua ubicazione,<br />

con particolare riguardo a quei Paesi con una situazione <strong>di</strong>fficile


Questionari <strong>di</strong> autovalutazione<br />

Group Purchasing mondo<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (2)<br />

Fornitori ai quali è stato inviato il questionario <strong>di</strong> autovalutazione (numero) 1.924 200 162<br />

Fornitori che hanno risposto al questionario (%) 64 95 90<br />

Valutazione me<strong>di</strong>a conseguita 87/100 75/100 78/100<br />

Fatturato <strong>di</strong> acquisto (3) coperto da questionario (%) 37 10 54<br />

Au<strong>di</strong>t<br />

Group Purchasing mondo<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (2)<br />

Au<strong>di</strong>t su sostenibilità (numero) 51 65 26<br />

realizzati da addetti del Gruppo (Supplier Quality Engineers) 37 50 26<br />

eseguiti da terzi 14 15 -<br />

Fatturato <strong>di</strong> acquisto (3) coperto da au<strong>di</strong>t (%) 1 12 11<br />

in fatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani, il rischio finanziario del fornitore e il<br />

risultato della valutazione relativa alla sua conformità ai principi<br />

<strong>di</strong> sostenibilità, condotta negli anni precedenti, attraverso<br />

questionari <strong>di</strong> autovalutazione e/o au<strong>di</strong>t. Tale mappa classifica<br />

i fornitori secondo tre livelli <strong>di</strong> rischio: elevato, me<strong>di</strong>o e basso.<br />

Cultura della sostenibilità<br />

Diverse sono le iniziative promosse negli anni per<br />

garantire un'adeguata sensibilizzazione sui temi della<br />

sostenibilità e della buona governance <strong>di</strong> coloro che<br />

gestiscono i rapporti con i fornitori. Il programma<br />

<strong>di</strong> formazione online che mira a rafforzare la<br />

consapevolezza sul Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta del Gruppo<br />

proseguirà anche nel 2012. Il programma si rivolge ai<br />

buyer del Gruppo e ai Supplier Quality Engineer (SQE).<br />

Tra il 2010 e il <strong>2011</strong>, vi hanno preso parte oltre 800<br />

<strong>di</strong>pendenti. Nel 2012 il programma sarà completato<br />

da tutti i buyer e dai Supplier Quality Engineer <strong>Fiat</strong><br />

in Polonia, Turchia, Brasile, Cina e In<strong>di</strong>a, nonché dai<br />

Supplier Quality Engineer e dai buyer <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group in Europa, Cina, In<strong>di</strong>a e Corea del Sud.<br />

Anche per il <strong>2011</strong>, il sistema <strong>di</strong> remunerazione<br />

variabile adottato per i Supplier Quality Engineer<br />

<strong>di</strong>rigenti e per i loro collaboratori ha incluso alcuni<br />

criteri <strong>di</strong> sostenibilità, quali il numero <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t e i<br />

questionari <strong>di</strong> autovalutazione gestiti. Chrysler Group<br />

adotta il medesimo programma a partire dal 2012.<br />

Dialogo costante con i fornitori<br />

Il Gruppo considera i propri fornitori come stakeholder<br />

strategici; per questo risultano essenziali la comunicazione<br />

e il loro costante coinvolgimento. Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha continuato<br />

a rafforzare il rapporto con questi partner, come <strong>di</strong>mostrato<br />

da relazioni <strong>di</strong> lungo corso reciprocamente proficue, e confermato<br />

dall'esiguo numero <strong>di</strong> contenziosi nel <strong>2011</strong>.<br />

Molte delle attività mirano a incoraggiare un <strong>di</strong>alogo costante<br />

con i fornitori a tutti i livelli della scala gerarchica, anche attraverso<br />

forum come il Chrysler Group Advisory Council. Questo<br />

confronto promuove la collaborazione tra la Società e la base<br />

dei fornitori, con l’obiettivo <strong>di</strong> incrementare la collaborazione, le<br />

iniziative, la gestione delle problematiche e le opportunità.<br />

In aggiunta, il Gruppo utilizza un portale internet de<strong>di</strong>cato,<br />

tramite il quale sono con<strong>di</strong>vise informazioni relative a<br />

normative tecniche, programmazione nell’approvvigionamento,<br />

qualità delle forniture e risultati dei test <strong>di</strong> conformità<br />

eseguiti sui nuovi componenti. Da parte loro, i fornitori<br />

possono utilizzare il portale per comunicare con l'azienda,<br />

inserire le specifiche per la partecipazione a gare <strong>di</strong> fornitura,<br />

in<strong>di</strong>care la provenienza dei componenti, aggiornare i propri<br />

contatti ecc. Nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha riprogettato il<br />

proprio portale online raccogliendo i suggerimenti degli<br />

stessi fornitori, allo scopo <strong>di</strong> renderlo più efficiente e<br />

valorizzarlo appieno.<br />

Come negli anni passati, sono proseguite le iniziative volte a<br />

favorire lo scambio <strong>di</strong> idee e informazioni, inclusi manifestazioni<br />

locali e i Technology Days (25 incontri nel <strong>2011</strong>), che hanno<br />

attirato circa 2.500 partecipanti. Durante questi incontri quei<br />

(1) I dati includono Chrysler Group per l'intero anno.<br />

(2) I dati si riferiscono al Gruppo <strong>Fiat</strong> ante-scissione e comprendono, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>Fiat</strong> Industrial ma non Chrysler Group.<br />

(3) Fatturato <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>retti gestito dal Group Purchasing.<br />

215<br />

Dimensione<br />

sociale


216<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Fornitori<br />

fornitori all’avanguar<strong>di</strong>a in fatto <strong>di</strong> innovazione, tecnologia<br />

e qualità, hanno <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> argomenti specifici e con<strong>di</strong>viso<br />

informazioni sui recenti sviluppi tecnologici.<br />

In Chrysler Group, gli incontri organizzati su base mensile<br />

nell’ambito del Supplier Town Hall e che vedono la partecipazione<br />

in me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 400 fornitori, presenti o collegati via<br />

internet, continuano a rappresentare uno dei principali canali<br />

<strong>di</strong> comunicazione bi<strong>di</strong>rezionale.<br />

Sempre all’insegna del miglioramento continuo è proseguita<br />

l’attività del World Class Manufacturing Purchasing, la<br />

struttura che, in collaborazione con l’organizzazione World<br />

Class Manufacturing (WCM), fornisce consulenza ai fornitori<br />

interessati ad applicare tale sistema. Nel corso dell'anno,<br />

il WCM è stato implementato in altri stabilimenti <strong>di</strong> fornitori<br />

portando a 174 il numero totale dei siti coinvolti in quello<br />

che è considerato uno dei migliori standard <strong>di</strong> produzione<br />

a livello mon<strong>di</strong>ale. Sono inoltre state organizzate sette<br />

Executive Convention, al fine <strong>di</strong> esaminare l'avanzamento,<br />

relativo all'applicazione del programma, e <strong>di</strong> incentivare il<br />

coinvolgimento dei <strong>di</strong>rigenti.<br />

In Chrysler Group, circa 300 fabbriche <strong>di</strong> fornitori hanno<br />

partecipato a specifici programmi <strong>di</strong> formazione, con<br />

l'obiettivo <strong>di</strong> estendere i principi base del sistema WCM<br />

all’intera catena <strong>di</strong> fornitura.<br />

In ultimo, il Gruppo promuove numerose iniziative<br />

volte ad incentivare l’innovazione presso i fornitori.<br />

Supplier Performance (Su.Per) è il programma attraverso<br />

il quale viene incoraggiata la propositività dei fornitori,<br />

con<strong>di</strong>videndo i benefici economici derivanti dall’introduzione<br />

<strong>di</strong> meto<strong>di</strong> innovativi e tecnologie da essi suggeriti. Nel <strong>2011</strong>,<br />

sono stati circa 50 i fornitori che hanno beneficiato <strong>di</strong> questo<br />

programma (30 nel 2010). Delle numerose proposte ricevute,<br />

circa 220 sono state realizzate.<br />

A maggio del <strong>2011</strong> Chrysler Group ha poi lanciato il Supplier<br />

Innovation Gateway, con l'obiettivo <strong>di</strong> stimolare idee innovative<br />

che possano portare a sistemi <strong>di</strong> confronto. Grazie a questo<br />

programma si crea un processo ottimizzato per la revisione,<br />

l'analisi e l'approvazione delle innovazioni promosse dai fornitori.<br />

Per risolvere le questioni, già esistenti o emergenti, in<br />

materia <strong>di</strong> sostenibilità, nel <strong>2011</strong> Chrysler Group ha creato<br />

il Supplier Sustainability Panel. Questo gruppo <strong>di</strong> stakeholder<br />

rappresenta una sezione trasversale della base dei fornitori,<br />

composta da appartenenti a società <strong>di</strong>verse per <strong>di</strong>mensioni,<br />

impatto ambientale e tipologia <strong>di</strong> prodotto. Gli argomenti<br />

trattati includono le possibilità per il Gruppo e i suoi fornitori <strong>di</strong><br />

collaborare a iniziative relative alla sostenibilità, alla valutazione<br />

delle problematiche e alla loro risoluzione, nonché alla<br />

formazione e alla comunicazione in tutta la catena <strong>di</strong> fornitura.<br />

Inoltre sono stati creati specifici in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> posta elettronica<br />

(sustainability_supplychain@fiat.com, sustainability@chrysler.com)


che rappresentano un ulteriore canale <strong>di</strong> comunicazione<br />

attraverso cui il Gruppo consente a chiunque <strong>di</strong> richiedere<br />

informazioni o comunicare casi o situazioni <strong>di</strong> inadempienza<br />

all’interno della catena <strong>di</strong> fornitura.<br />

Supporto ai fornitori in <strong>di</strong>fficoltà<br />

La crisi finanziaria globale ha reso necessaria una maggiore<br />

attenzione nel monitoraggio e nella gestione delle situazioni <strong>di</strong><br />

criticità che si presentano all'interno della catena <strong>di</strong> fornitura del<br />

settore automotive. Il Gruppo ha rafforzato le proprie strutture<br />

e i meccanismi <strong>di</strong> gestione in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà dei fornitori,<br />

allo scopo <strong>di</strong> identificare in modo tempestivo situazioni<br />

ad alto rischio e <strong>di</strong> contribuire alla loro stabilizzazione<br />

grazie all'adozione delle misure più idonee. Tra queste si<br />

collocano quelle tese a garantire la continuità delle forniture,<br />

offrendo un supporto per i piani <strong>di</strong> ristrutturazione e, se<br />

International Material Data System<br />

A supporto della gestione delle <strong>di</strong>verse tematiche ambientali relative ai veicoli<br />

prodotti e alla componentistica, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha adottato l’International Material<br />

Data System (IMDS). Ai fornitori è richiesto <strong>di</strong> inserire all’interno <strong>di</strong> questa specifica<br />

piattaforma online, informazioni dettagliate sui materiali e le sostanze presenti nei<br />

componenti. Nel <strong>2011</strong> i fornitori del Gruppo hanno compilato 111.000 schede.<br />

Il sistema prevede anche l’inserimento <strong>di</strong> informazioni in merito all’uso <strong>di</strong> materiali<br />

riciclati. Grazie al sistema IMDS, il Gruppo ha infatti ulteriormente migliorato la propria<br />

conoscenza della composizione e della percentuale <strong>di</strong> recuperabilità/riciclabilità<br />

dei propri veicoli e dei relativi componenti. Ciò agevola l’analisi dell’andamento dei<br />

consumi <strong>di</strong> materie prime e materiali riciclati, nonché la valutazione degli aspetti tecnici<br />

e ambientali derivanti dall’eventuale sostituzione <strong>di</strong> alcuni materiali o sostanze.<br />

Tali benefici sono stati con<strong>di</strong>visi con tutti gli attori della catena <strong>di</strong> fornitura,<br />

migliorando la capacità <strong>di</strong> rispondere in tempi brevi ai nuovi vincoli normativi in<br />

materia ambientale e <strong>di</strong> monitorare le sostanze nocive. In particolare, in <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles i dati provenienti da IMDS sono elaborati con un software specifico<br />

progettato per monitorare la conformità <strong>di</strong> tutti i modelli prodotti alla Direttiva<br />

2005/64/CE (sulla riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità dei veicoli) e alla Direttiva<br />

2000/53/CE (relativa ai veicoli fuori uso), nonché alle altre normative ambientali con<br />

le quali l'azienda si misura continuamente (vedere anche le pagine 107-109).<br />

Nel 2012 il Gruppo <strong>Fiat</strong> adotterà l’IMDS per contribuire ad identificare i fornitori<br />

che utilizzano minerali che potrebbero provenire da aree teatro <strong>di</strong> conflitti, come<br />

la Repubblica Democratica del Congo.<br />

necessario, un sostegno finanziario temporaneo, anche<br />

nell'ottica <strong>di</strong> salvaguardare l'occupazione, qualora ciò fosse<br />

possibile. In alcuni casi, tali interventi sono stati attuati in<br />

collaborazione con altri costruttori.<br />

Nel <strong>2011</strong> si sono verificate <strong>di</strong>verse calamità naturali che<br />

hanno colpito il settore automotive. In ciascuna situazione<br />

il Gruppo ha operato assieme ai fornitori per contenere e<br />

porre rime<strong>di</strong>o ai casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> approvvigionamento. Per<br />

esempio, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha creato una task force dopo lo<br />

tsunami in Giappone, che ha permesso <strong>di</strong> adottare strategie <strong>di</strong><br />

contenimento dei rischi, volte a ridurre notevolmente l'impatto<br />

della mancanza <strong>di</strong> componenti. La struttura <strong>di</strong> questa task<br />

force e gli insegnamenti tratti hanno successivamente trovato<br />

applicazione, durante le inondazioni locali e la stagione dei<br />

monsoni in Tailan<strong>di</strong>a, dove hanno permesso <strong>di</strong> contenere i<br />

rischi correlati alle attività produttive del Gruppo.<br />

217<br />

Dimensione<br />

sociale


© Stefano Guindani


Comunità<br />

Tipologie <strong>di</strong> contribuzione<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Erogazioni<br />

in denaro<br />

85,4%<br />

Volontariato dei<br />

<strong>di</strong>pendenti (2)<br />

6,6%<br />

Gestione<br />

delle iniziative (3)<br />

5,8%<br />

Erogazioni<br />

in natura<br />

2,2%<br />

Tipologie <strong>di</strong> iniziative<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Investimenti nelle<br />

comunità locali<br />

66,7%<br />

Comunità<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> riconosce che una partecipazione fattiva e integrata nel tessuto socioeconomico<br />

significa lavorare attivamente per instaurare relazioni stabili e durature con le<br />

comunità in cui si opera. Attraverso una serie <strong>di</strong> iniziative de<strong>di</strong>cate, il Gruppo si impegna a<br />

sostenere lo sviluppo economico, sociale e culturale delle aree in cui sono <strong>di</strong>slocate le attività<br />

produttive, e si adopera per favorire il <strong>di</strong>alogo con gli stakeholder locali.<br />

Il sostegno del Gruppo alle comunità<br />

Durante il <strong>2011</strong> le risorse destinate dal Gruppo a favore delle<br />

comunità locali sono state stimate in 36,5 milioni <strong>di</strong> euro. (1)<br />

Oltre a contributi economici <strong>di</strong>retti ed erogazioni in natura, nei<br />

casi consentiti dalle politiche aziendali, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha sostenuto<br />

le comunità locali anche incoraggiando la partecipazione<br />

dei <strong>di</strong>pendenti ad attività <strong>di</strong> volontariato durante l'orario <strong>di</strong><br />

lavoro. Il Gruppo pre<strong>di</strong>lige gli investimenti volti a valorizzare lo<br />

sviluppo delle comunità (66,7% del valore totale delle iniziative<br />

a favore delle comunità) rispetto alle donazioni <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> denaro.<br />

Nel <strong>2011</strong> gli ambiti <strong>di</strong> intervento sono stati molteplici: 55,2%<br />

per la promozione dell'istruzione, della cultura e dell'arte;<br />

22,2% per lo sviluppo <strong>di</strong> progetti a carattere sociale (de<strong>di</strong>cati a<br />

problematiche quali la <strong>di</strong>sabilità, l'assistenza agli anziani ecc.);<br />

9,4% per interventi <strong>di</strong> supporto alle popolazioni colpite da catastrofi<br />

naturali; 13,2% per altre aree <strong>di</strong> intervento, comprese<br />

iniziative <strong>di</strong> supporto del sistema sanitario.<br />

L’area geografica nella quale si sono concentrati maggior-<br />

mente gli interventi del Gruppo è stata l’America Latina, con<br />

il 63,2% del totale delle risorse elargite. Segue l'Europa, con<br />

il 25,3% degli investimenti, mentre il capitale residuo è stato<br />

devoluto a favore del Nord America (7,5%) e del resto del<br />

mondo (4%).<br />

Donazioni<br />

24,7%<br />

Iniziative<br />

commerciali a<br />

impatto sociale<br />

8,6%<br />

(1) Dati ottenuti me<strong>di</strong>ante un processo <strong>di</strong> raccolta ed elaborazione extracontabile. Accoglie anche valori stimati. Per le conversioni <strong>di</strong> valute <strong>di</strong>verse dall'euro è stato<br />

utilizzato il cambio me<strong>di</strong>o dell'esercizio al 30 novembre <strong>2011</strong>. La rilevazione non comprende le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la brand<br />

image. I valori si riferiscono a tutte le società del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel mondo. I dati <strong>di</strong> Chrysler Group si riferiscono all'intero anno.<br />

(2) Rappresenta il valore monetario delle ore <strong>di</strong> volontariato prestate dai <strong>di</strong>pendenti durante l’orario <strong>di</strong> lavoro (comprende anche quelle iniziative per cui lo Stato prevede<br />

un rimborso parziale o totale all’azienda).<br />

(3) Rappresenta il valore monetario del tempo de<strong>di</strong>cato dai <strong>di</strong>pendenti alla gestione, organizzazione e reportistica delle iniziative a favore delle comunità locali.<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

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Dimensione<br />

sociale


220<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Comunità<br />

Ambiti <strong>di</strong> intervento<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Istruzione,<br />

arte e cultura<br />

55,2%<br />

Altro (1)<br />

6,6%<br />

Iniziative<br />

<strong>di</strong> carattere sociale<br />

22,2%<br />

Catastrofi naturali<br />

9,4%<br />

Sistema sanitario<br />

6,6%<br />

In conformità con il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Condotta <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

“il Gruppo <strong>Fiat</strong> intende contribuire allo sviluppo sociale,<br />

economico e istituzionale delle comunità locali tramite programmi<br />

specifici. Il Gruppo <strong>Fiat</strong> richiede ai suoi <strong>di</strong>pendenti<br />

<strong>di</strong> tenere un comportamento socialmente responsabile,<br />

rispettando le culture e le tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ogni Paese in cui il<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> opera e <strong>di</strong> agire con integrità e in buona fede al<br />

fine <strong>di</strong> meritare la fiducia della comunità.”<br />

I responsabili della funzione Risorse Umane <strong>di</strong> ciascun<br />

Aree geografiche<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

America Latina<br />

63,2%<br />

(1) Gli altri ambiti <strong>di</strong> intervento comprendono investimenti a favore dello sviluppo economico e dell'ambiente.<br />

Europa<br />

25,3%<br />

Nord America<br />

7,5%<br />

Resto del mondo<br />

4,0%<br />

sito del Gruppo interagiscono e intrattengono un <strong>di</strong>alogo<br />

costante con i rappresentanti della comunità e delle amministrazioni<br />

territoriali, al fine <strong>di</strong> valutarne i bisogni e le<br />

aspettative e <strong>di</strong> osservare le ripercussioni delle attività<br />

industriali sulla comunità locale. Ogni iniziativa viene,<br />

in genere, gestita a livello <strong>di</strong> stabilimento, <strong>di</strong> settore o <strong>di</strong><br />

brand, mentre gli interventi <strong>di</strong> maggiore rilevanza economica<br />

vengono approvati e gestiti a livello corporate.<br />

Una parte delle donazioni del Gruppo è gestita da The Chrysler


Foundation, che supporta un gran numero <strong>di</strong> enti morali e<br />

associazioni locali operanti a livello territoriale e globale. La<br />

fondazione è un'organizzazione non profit in<strong>di</strong>pendente,<br />

sponsorizzata esclusivamente da Chrysler Group e gestita<br />

da un Consiglio <strong>di</strong> Amministratori Fiduciari formato da sei<br />

<strong>di</strong>rettori dell’azienda.<br />

Le Linee Guida <strong>di</strong> Investimento nelle Comunità Locali<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> forniscono in<strong>di</strong>cazioni su come gestire le<br />

varie attività a favore delle comunità e definire impegni per<br />

l'attivazione <strong>di</strong> iniziative coerenti con le caratteristiche ed il<br />

posizionamento <strong>di</strong> ciascun marchio.<br />

Gli impatti <strong>di</strong> tutte le principali iniziative vengono analizzati<br />

attraverso in<strong>di</strong>catori specifici, al fine <strong>di</strong> valutare i risultati<br />

per la comunità locale e garantire che le attività del Gruppo<br />

possano rimanere in linea con le principali necessità delle aree<br />

geografiche interessate. Inoltre, questi in<strong>di</strong>catori sono utili<br />

anche per la valutazione <strong>di</strong> potenziali opportunità <strong>di</strong> sviluppo o<br />

ampliamento dei progetti, oltre che per trasformare i successi<br />

ottenuti tramite interventi isolati in impegni a lungo termine.<br />

Di seguito sono presentati alcuni dei progetti realizzati dal<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2011</strong>, selezionati in base alla loro peculiarità e<br />

alla loro rilevanza economica o sociale.<br />

Autonomy e Automobility<br />

Libertà <strong>di</strong> movimento per tutti: è questo il principio ispiratore<br />

dei programmi Autonomy e Automobility del Gruppo. Da<br />

17 anni il programma Autonomy <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

risponde alle esigenze dei suoi clienti, realizzando soluzioni<br />

tecniche per chi ha ridotte capacità motorie, in modo da<br />

permettergli <strong>di</strong> utilizzare qualunque modello <strong>di</strong> vettura o veicolo<br />

commerciale (<strong>Fiat</strong>, Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e <strong>Fiat</strong><br />

Professional). Il programma, lanciato in Italia e successivamente<br />

esteso al Brasile, opera attraverso 21 Centri <strong>di</strong> Mobilità,<br />

gestiti in collaborazione con associazioni locali e centri <strong>di</strong><br />

riabilitazione motoria, autorità sanitarie e con la Motorizzazione<br />

Civile. I centri offrono una vasta gamma <strong>di</strong> servizi, dalla<br />

consulenza e supporto per affrontare l’iter burocratico, legale<br />

e tecnico alla prevalutazione dell’idoneità al conseguimento<br />

della patente speciale, alle prove su strada e alle pratiche per<br />

il rinnovamento della patente per <strong>di</strong>versamente abili. I centri<br />

offrono, inoltre, simulatori <strong>di</strong> guida per la misurazione delle<br />

capacità residue e vetture multi-allestite per prove <strong>di</strong>namiche.<br />

Il programma Autonomy è stato ideato per abbracciare ogni<br />

esigenza <strong>di</strong> mobilità dei clienti, che possono usufruire <strong>di</strong> un<br />

servizio <strong>di</strong> assistenza stradale personalizzato comprensivo<br />

<strong>di</strong> riparazione in loco della vettura (ove possibile),<br />

eventuale traino del veicolo e fornitura <strong>di</strong> un’auto sostitutiva,<br />

il supporto logistico per il rientro a casa o la prosecuzione del<br />

viaggio. I clienti interessati, inoltre, possono frequentare corsi<br />

<strong>di</strong> guida sicura gestiti da istruttori professionisti.<br />

Tuttavia, la prova più tangibile dell'efficienza e dell'interesse<br />

riscosso dal programma Autonomy è costituita dalle 1.500<br />

persone che nel <strong>2011</strong> hanno beneficiato dei servizi offerti<br />

dai Centri <strong>di</strong> Mobilità (+200% rispetto al 2010) e dalle circa<br />

14.700 vetture commercializzate in Europa e in Brasile.<br />

La ricerca <strong>di</strong> soluzioni innovative che garantiscano a tutti<br />

una completa libertà <strong>di</strong> movimento è associata ad un altro<br />

degli impegni fondamentali <strong>di</strong> Autonomy: l'abbattimento<br />

dei pregiu<strong>di</strong>zi e degli stereotipi. Anche nel <strong>2011</strong>, questo<br />

impegno si è concretizzato nel supporto ad eventi sportivi<br />

quali la Coppa del Mondo <strong>di</strong> Sci Alpino per <strong>di</strong>sabili, tenutasi<br />

a Sestriere (Torino), e la finale del Campionato Europeo<br />

221<br />

Dimensione<br />

sociale


222<br />

Dimensione<br />

sociale<br />

Comunità<br />

<strong>di</strong> Handbike, tenutosi a Parabiago (Milano) e valido per<br />

la qualificazione ai Giochi Paraolimpici <strong>di</strong> Londra 2012.<br />

Autonomy, inoltre, organizza annualmente eventi destinati alla<br />

promozione dello sport per dare a tutti, e non solo ai campioni,<br />

la possibilità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la propria passione sportiva.<br />

Autonomy non è l'unica iniziativa attraverso cui il Gruppo offre<br />

soluzioni per la mobilità a chi ha ridotte capacità motorie.<br />

Il programma Automobility <strong>di</strong> Chrysler Group è stato lanciato<br />

nel 1987 per aiutare i clienti con <strong>di</strong>sabilità permanenti ad<br />

accedere ed uscire dal veicolo e/o guidarlo. Il programma<br />

<strong>di</strong> finanziamenti aiuta a coprire fino a 700 euro delle spese<br />

vive per l'installazione <strong>di</strong> attrezzature ausiliarie per<br />

il conducente o il passeggero sulla maggior parte dei<br />

veicoli Chrysler, Jeep, Dodge, Ram e <strong>Fiat</strong>. Inoltre, fornisce<br />

supporto nell'in<strong>di</strong>viduare centri <strong>di</strong> valutazione e carrozzieri<br />

specializzati nell'allestimento <strong>di</strong> veicoli speciali o installatori<br />

<strong>di</strong> attrezzature ausiliarie per garantire che i prodotti possano<br />

sod<strong>di</strong>sfare le esigenze dei clienti <strong>di</strong>versamente abili. Negli<br />

ultimi 10 anni, Chrysler Group ha fornito finanziamenti a<br />

oltre 75.000 clienti Automobility.<br />

United Way<br />

Chrysler Group e United Way coltivano da tempo la loro<br />

collaborazione fondata sul comune obiettivo <strong>di</strong> dare un contributo<br />

significativo e sostenibile alle persone e alle comunità<br />

bisognose (www. liveunited.org).<br />

United Way è una Organizzazione Non Governativa che<br />

opera in 45 Paesi nel mondo e che si de<strong>di</strong>ca a migliorare le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita della comunità locali, ponendo particolare<br />

attenzione a istruzione, stabilità finanziaria e salute.<br />

In particolare, United Way ha con<strong>di</strong>viso l’impegno <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group nell'aiutare bambini e giovani a realizzare il proprio<br />

potenziale attraverso l'istruzione e la valutazione delle abilità<br />

scolastiche <strong>di</strong> base, il raggiungimento <strong>di</strong> traguar<strong>di</strong> accademici<br />

e la consapevolezza che una buona istruzione è alla base <strong>di</strong> un<br />

impiego stabile. Dal punto <strong>di</strong> vista economico, l'organizzazione<br />

ha avviato iniziative volte ad aiutare le famiglie a creare una<br />

solida base <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to e <strong>di</strong>ventare in<strong>di</strong>pendenti, fornendo<br />

consulenze su come massimizzare le entrate, aumentare<br />

i risparmi e creare cre<strong>di</strong>ti finanziari che assicurino stabilità<br />

economica a lungo termine. Allo stesso tempo, le iniziative per<br />

la salute si sono particolarmente focalizzate su quella materna<br />

e sul benessere del bambino, sulla crescita sana dei giovani,<br />

sulla copertura dell'assistenza sanitaria e sulla prevenzione.<br />

Grazie alla generosità e all'impegno dei <strong>di</strong>pendenti e dell'azienda,<br />

compresi i lavoratori aderenti alle Organizzazioni Sindacali UAW<br />

e CAW (1) , nel <strong>2011</strong> le campagne United Way condotte negli<br />

Stati Uniti e in Canada hanno raccolto oltre 3,3 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Inoltre, i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Chrysler Group, durante il loro tempo<br />

libero, si sono impegnati in attività <strong>di</strong> volontariato per una<br />

serie <strong>di</strong> organizzazioni sostenute da United Way. Ad esempio,<br />

sempre nel <strong>2011</strong>, durante il periodo delle ferie, i <strong>di</strong>pendenti<br />

hanno donato e consegnato <strong>di</strong>verse tonnellate <strong>di</strong> cibo a<br />

banche alimentari presenti in varie comunità degli Stati Uniti<br />

in cui l'azienda opera. Complessivamente, in occasione<br />

delle campagne per il Giorno del Ringraziamento, sono state<br />

<strong>di</strong>stribuite derrate alimentari a circa 12.000 persone.<br />

(1) International Union, United Automobile, Aerospace and Agricultural Implement Workers of America (UAW) e Cana<strong>di</strong>an Auto Workers’ union (CAW).


Árvore da Vida<br />

Il migliore esempio dell'elevata qualità del <strong>di</strong>alogo sociale<br />

instaurato dall'azienda con le comunità dei vari Paesi in cui<br />

opera è dato dal Brasile, con le numerose iniziative lanciate<br />

nell’ambito del programma Árvore da Vida. Sin dal 2004<br />

il programma promuove lo sviluppo sociale, culturale ed<br />

economico, incoraggiando le persone e le loro comunità<br />

all'autonomia e a prendere coscienza delle proprie potenzialità.<br />

Solo nel <strong>2011</strong>, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha stanziato<br />

circa 9 milioni <strong>di</strong> euro per il programma Árvore da Vida.<br />

Dal momento del suo inse<strong>di</strong>amento in Brasile, oltre 30 anni<br />

fa, <strong>Fiat</strong> ha avviato iniziative volte a rispondere ai bisogni e alle<br />

richieste locali.<br />

La strategia d'intervento del programma è frutto <strong>di</strong> una stretta<br />

collaborazione con le istituzioni locali e le Organizzazioni<br />

Non Governative ASVI e CDM. Per dare continuità al suo<br />

impegno verso le aspettative e le esigenze degli stakeholder, il<br />

programma ha dato avvio ai progetti Social Development ed<br />

Entrepreneurs Networks of Jar<strong>di</strong>m Teresópolis, unitamente<br />

ad un gruppo <strong>di</strong> lavoro formato da leader della comunità e<br />

impegnato nell’analisi dei problemi <strong>di</strong> quest’ultima e nell’adozione<br />

delle misure necessarie a risolverli.<br />

Una delle iniziative più importanti riguarda la comunità <strong>di</strong> Jar<strong>di</strong>m<br />

Teresópolis, situata in prossimità dello stabilimento FGA <strong>di</strong><br />

Betim. Questa comunità è formata da circa 40.000 persone<br />

esposte a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> elevata vulnerabilità sociale, come<br />

in<strong>di</strong>cano gli alti livelli <strong>di</strong> analfabetismo, violenza, criminalità<br />

e <strong>di</strong>soccupazione. L'azienda ha contribuito allo sviluppo<br />

territoriale <strong>di</strong> Jar<strong>di</strong>m Teresópolis, organizzando varie attività<br />

culturali, iniziative socio-educative ed eventi sportivi.<br />

Grazie a questi progetti, le risorse della comunità sono<br />

<strong>di</strong>ventate il fattore principale della crescita locale e il <strong>di</strong>sagio<br />

sociale si è ridotto sensibilmente <strong>di</strong> anno in anno. Rispetto<br />

al 2004, nella comunità <strong>di</strong> Jar<strong>di</strong>m Teresópolis, la frequenza<br />

scolastica è cresciuta dal 78% al 94%, mentre gli alunni che<br />

hanno terminato con successo il loro percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sono<br />

passati dal 71% al 96%.<br />

Il programma si propone, inoltre, <strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni per<br />

una profonda trasformazione sociale attraverso un progetto<br />

<strong>di</strong> formazione professionale lanciato finora in sette Stati<br />

brasiliani. Questa iniziativa spinge i giovani ad acquisire<br />

competenze tecniche in ambito automotive e contribuisce<br />

all'implementazione delle politiche nazionali volte alla formazione<br />

giovanile e alla creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong> lavoro. Circa<br />

500 giovani che hanno partecipato al programma dal 2006<br />

ad oggi hanno ottenuto un facile inserimento nel mercato<br />

del lavoro, come in<strong>di</strong>cato dal loro tasso <strong>di</strong> occupazione<br />

pari al 90%.<br />

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Comunità<br />

Ampliando ulteriormente il suo coinvolgimento nella vita<br />

sociale <strong>di</strong> Betim, la città che la ospita, l'azienda ha inoltre<br />

dato impulso all'avvio dell'iniziativa Nossa Betim, inaugurata<br />

verso la fine del 2010. L’iniziativa mette insieme e coor<strong>di</strong>na<br />

i vari segmenti della società aiutandoli a re<strong>di</strong>gere, e ad<br />

impegnarsi nel portare a termine, un'agenda <strong>di</strong> obiettivi tesi<br />

al miglioramento continuo della qualità della vita nella città<br />

e del suo sviluppo equo, sostenibile e responsabile nei<br />

confronti dell'ambiente. Gruppi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione e forum<br />

supportano la definizione <strong>di</strong> obiettivi sostenibili in settori quali<br />

l'istruzione primaria e secondaria, la cultura, l'e<strong>di</strong>lizia abitativa,<br />

la mobilità urbana, la salute e la sicurezza.<br />

Anche le altre società del Gruppo sono impegnate da<br />

<strong>di</strong>versi anni in progetti a sostegno delle comunità brasiliane,<br />

che comprendono programmi <strong>di</strong> alfabetizzazione e corsi <strong>di</strong><br />

formazione, attività <strong>di</strong> orientamento allo sport e alla musica,<br />

supporto alle scuole e aiuti alimentari destinati alle famiglie più<br />

in<strong>di</strong>genti. Inoltre, nel corso del <strong>2011</strong>, oltre 4.700 <strong>di</strong>pendenti<br />

hanno messo a <strong>di</strong>sposizione il loro tempo, le loro competenze<br />

e conoscenze collaborando con <strong>di</strong>eci organizzazioni non<br />

profit, per un totale <strong>di</strong> circa 18.200 ore <strong>di</strong> volontariato.<br />

Nel corso degli anni, le iniziative messe in atto in Brasile hanno<br />

valso a FGA molti riconoscimenti, tra cui il premio Cidadãos<br />

do Mundo <strong>2011</strong>, conferito dal quoti<strong>di</strong>ano Hoje em Dia nella<br />

categoria Responsabilità Sociale d'Impresa.<br />

FIRST Robotics e TechPro 2<br />

FIRST Robotics e TechPro 2 sono i due principali programmi<br />

<strong>di</strong> formazione del Gruppo rivolti ai giovani.<br />

FIRST Robotics è in<strong>di</strong>rizzato alle scuole superiori. Creato nel<br />

1992 (www.usfirst.org) è rivolto ai giovani per suscitare in loro<br />

interesse a perseguire carriere negli ambiti della scienza, della<br />

tecnologia, dell'ingegneria e della matematica. Stimolando<br />

l'interesse degli studenti in questi importanti settori, Chrysler<br />

Group mira a preparare personale tecnicamente qualificato,<br />

necessario per affrontare le sfide del futuro. Nel <strong>2011</strong>,<br />

Chrysler Group ha sponsorizzato 17 gruppi FIRST Robotics,<br />

coinvolgendo oltre 500 studenti delle scuole superiori in tutti<br />

gli Stati Uniti.<br />

Il supporto offerto non si è limitato ai soli contributi finanziari


elargiti da The Chrysler Foundation, uno degli sponsor fondatori,<br />

ma ha previsto anche un sostegno da parte dell'azienda,<br />

fornito <strong>di</strong>rettamente dai <strong>di</strong>pendenti e dal personale in pensione<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group, i quali hanno volontariamente offerto il<br />

loro tempo e le loro capacità in veste <strong>di</strong> formatori. Ricevuto<br />

un compito specifico, ogni team si cimenta nel costruire e far<br />

funzionare un robot. I team hanno a <strong>di</strong>sposizione sei settimane<br />

per progettare, costruire e testare le proprie macchine sotto la<br />

supervisione dei formatori. Nel <strong>2011</strong>, inoltre, Chrysler Group<br />

ha lanciato un nuovo programma volto a vagliare opportunità<br />

<strong>di</strong> stage per studenti FIRST Robotics che hanno intrapreso,<br />

nel frattempo, un corso universitario in ingegneria. Questo<br />

prolungamento della relazione studente-formatore durante la<br />

carriera universitaria garantisce all'azienda <strong>di</strong> avere accesso<br />

ad un bacino <strong>di</strong> potenziali futuri <strong>di</strong>pendenti specializzati.<br />

Anche <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) è impegnata a sostenere<br />

la formazione dei giovani. Nel corso del <strong>2011</strong>, FGA e il Centro<br />

Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento<br />

Professionale (CNOS-FAP) hanno continuato la loro collaborazione<br />

al progetto TechPro 2 (www.techpro2.com), uno<br />

specifico programma <strong>di</strong> sviluppo professionale volto a reperire,<br />

formare e inserire nel mondo automotive giovani ad alta<br />

qualificazione tecnica.<br />

Fornendo una specifica formazione tecnica ai giovani che<br />

hanno superato l’età scolare obbligatoria, spesso provenienti<br />

da aree <strong>di</strong>sagiate o realtà sociali problematiche,<br />

TechPro 2 fa fronte all'esigenza <strong>di</strong> manodopera altamente<br />

specializzata espressa da <strong>Fiat</strong>, Alfa Romeo e Lancia, oltre<br />

che dalle concessionarie e dalle officine autorizzate <strong>Fiat</strong><br />

Professional. Il percorso <strong>di</strong>dattico triennale prevede una<br />

formazione sia teorica che pratica presso le aule dei Centri<br />

<strong>di</strong> Formazione Professionale dei Salesiani (progettate,<br />

ristrutturate e allestite da FGA in conformità con le normative<br />

e le <strong>di</strong>sposizioni che il Gruppo applica alla propria rete). Al<br />

termine del secondo e del terzo anno, il corso prevede un<br />

tirocinio o uno stage presso le officine della rete FGA. Ciò<br />

consente ai giovani coinvolti <strong>di</strong> sviluppare solide competenze<br />

tecnico-professionali e al tempo stesso <strong>di</strong> vivere un'importante<br />

esperienza sul campo. Nel corso dell'anno la <strong>di</strong>mensione<br />

internazionale del progetto si è ulteriormente estesa, arrivando<br />

a comprendere un totale <strong>di</strong> 51 se<strong>di</strong> TechPro 2 . Nel <strong>2011</strong> circa<br />

2.600 studenti hanno preso parte al percorso <strong>di</strong> formazione<br />

professionale (+68% rispetto al 2010), per un totale <strong>di</strong> circa<br />

1,6 milioni <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> formazione erogate in sette lingue <strong>di</strong>verse.<br />

FGA intende continuare a migliorare la qualità del progetto<br />

tramite test volti a monitorare la competenza del corpo docente<br />

riguardo ai processi e ai prodotti dell'azienda. Altri notevoli<br />

progressi in questo senso sono stati raggiunti attraverso<br />

l'elaborazione e la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> specifiche linee guida per il<br />

progetto, tese a stabilire standard comuni per quanto riguarda<br />

l’approccio e la tipologia dei servizi formativi offerti nel mondo.<br />

Le linee guida permettono <strong>di</strong> uniformare e monitorare il progetto<br />

e garantiscono allo stesso tempo un <strong>di</strong>alogo costante tra le<br />

scuole professionali e i concessionari rispondendo così ai<br />

bisogni specifici dei <strong>di</strong>versi contesti territoriali.<br />

L'obiettivo principale per il 2012 è <strong>di</strong> intensificare la<br />

comunicazione e le opportunità <strong>di</strong> contatto tra i centri <strong>di</strong><br />

formazione e le officine autorizzate, al fine <strong>di</strong> dare ulteriore<br />

impulso ai tirocini per gli studenti che hanno completato il<br />

percorso <strong>di</strong> formazione e contemporaneamente dare alle<br />

officine l’opportunità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> manodopera altamente<br />

specializzata. Nel <strong>2011</strong>, sono stati offerti 278 stage destinati<br />

a studenti Italiani del secondo e terzo anno, <strong>di</strong> cui il 36%<br />

svolti presso concessionarie ed officine autorizzate FGA<br />

(fonte: Centro Stu<strong>di</strong> Salesiani, <strong>2011</strong>).<br />

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Comunità<br />

L'efficacia del progetto è stata confermata da un'indagine<br />

svolta dall'Università Pontificia <strong>di</strong> Roma su un campione <strong>di</strong><br />

studenti italiani del corso. L’analisi ha rilevato che tre anni dopo<br />

aver completato il corso, il 52% dei partecipanti aveva trovato<br />

occupazione, mentre il 34% aveva deciso <strong>di</strong> proseguire gli<br />

stu<strong>di</strong>. TechPro 2 organizza inoltre una serie <strong>di</strong> iniziative, tra cui il<br />

TechPro 2 award, al quale sono invitati a partecipare i migliori<br />

allievi. I giovani si sfidano in competizioni che consistono<br />

nell’in<strong>di</strong>viduare guasti alle vetture e pre<strong>di</strong>sporre il corretto<br />

intervento <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica, <strong>di</strong> manutenzione e riparazione.<br />

Successivamente, sono chiamati a rispondere alle domande<br />

della commissione tecnica relativamente alla conoscenza<br />

dei prodotti aziendali e a quella dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong>agnostici.<br />

Si aggiu<strong>di</strong>ca il primo premio colui il quale <strong>di</strong>mostra maggiore<br />

padronanza teorica e abilità pratica.<br />

Accanto alle popolazioni colpite<br />

da catastrofi naturali<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> nel corso degli anni ha sempre sostenuto<br />

le popolazioni vittime <strong>di</strong> catastrofi naturali fornendo mezzi,<br />

supporto tecnico, umanitario ed economico. Rispondere con<br />

tempestività ai bisogni delle popolazioni vittime <strong>di</strong> <strong>di</strong>sastri<br />

naturali è da sempre un obiettivo del Gruppo.<br />

A seguito dello tsunami e del terremoto che hanno colpito il<br />

Giappone nel <strong>2011</strong>, l'intera azienda si è attivata donando<br />

circa 245.000 euro per le attività <strong>di</strong> soccorso, fornendo allo<br />

stesso tempo un concreto supporto sul campo. <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles Giappone ha inoltre avviato una collaborazione<br />

con Peace Winds Japan, una Organizzazione Non Governativa<br />

<strong>di</strong> soccorso internazionale particolarmente attiva nelle aree<br />

colpite, per la formulazione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> recupero congiunto.<br />

Il piano comprende misure specifiche quali un programma web<br />

volto a sensibilizzare il pubblico con la possibilità <strong>di</strong> effettuare<br />

donazioni online, la concessione in comodato d'uso gratuito<br />

<strong>di</strong> vetture a persone con <strong>di</strong>sabilità e progetti specifici de<strong>di</strong>cati<br />

alle donne, per aiutarle a ricostruire la loro vita sociale. Queste<br />

iniziative continueranno per tutto il 2012.<br />

Oltre a questi interventi, sono stati donati circa 54.000 euro<br />

a organizzazioni <strong>di</strong> soccorso statunitensi per la gestione delle<br />

attività <strong>di</strong> aiuto e recupero delle vittime <strong>di</strong> alluvioni e tornado<br />

nelle regioni centro-occidentali e sud-orientali degli Stati<br />

Uniti. A seguito dell'alluvione che verso la fine del <strong>2011</strong> ha<br />

colpito l'area della Lunigiana e la costa orientale della Liguria<br />

(Italia), il Gruppo ha concesso offerte speciali e sconti sui<br />

veicoli ai residenti delle zone colpite.<br />

<strong>Fiat</strong> ha inoltre continuato a dare seguito al suo forte impegno<br />

nel sostenere le comunità interessate dal grave terremoto che<br />

ha colpito l’Abruzzo nel 2009.<br />

Nel corso del <strong>2011</strong>, l'asilo <strong>di</strong> Bazzano, frazione nel comune<br />

<strong>di</strong> L’Aquila (Italia), è stato completato grazie ai fon<strong>di</strong> stanziati<br />

da <strong>Fiat</strong> S.p.A. in collaborazione con le concessionarie <strong>Fiat</strong>,<br />

Alfa Romeo, Lancia, Abarth, <strong>Fiat</strong> Professional e Maserati. La<br />

struttura è formata da cinque e<strong>di</strong>fici comunicanti, progettati<br />

per ospitare circa 100 bambini tra asilo nido e scuola<br />

materna. I suoi 1.300 metri quadrati comprendono inoltre<br />

una sala polifunzionale che potrà fungere da punto d'incontro<br />

per la collettività. La struttura è stata dotata <strong>di</strong> tecnologie


antisismiche all'avanguar<strong>di</strong>a e progettata secondo criteri<br />

ecosostenibili visibili sulla stessa, che è completamente<br />

rivestita con lastre <strong>di</strong> gres porcellanato sottoposte ad uno<br />

speciale trattamento che cattura le emissioni <strong>di</strong> CO 2. Le<br />

lastre sono montate su un sistema a facciata ventilata, che<br />

garantisce, con meto<strong>di</strong> naturali, un controllo ottimale della<br />

temperatura interna durante tutto l'anno.<br />

Il <strong>2011</strong> ha inoltre visto il completamento e l'apertura del centro <strong>di</strong><br />

riabilitazione per bambini <strong>di</strong>sabili a Petionville, nel cuore <strong>di</strong> Haiti,<br />

gravemente colpita dal terremoto nel 2010. Il centro Kay Eliane,<br />

realizzato dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia<br />

onlus (www.nphitalia.org) grazie ai fon<strong>di</strong> messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dal Gruppo <strong>Fiat</strong>, ha come principale obiettivo quello <strong>di</strong> fornire<br />

assistenza <strong>di</strong>urna e istruzione ai bambini <strong>di</strong>sabili e svantaggiati,<br />

per i quali il Paese non offre praticamene nulla. La struttura<br />

fornisce servizi in modo continuativo a circa 50 bambini, oltre<br />

ad accoglierne molti altri che necessitano <strong>di</strong> un pasto caldo o<br />

<strong>di</strong> sedute <strong>di</strong> fisioterapia e propone attività educative organizzate<br />

dallo staff <strong>di</strong> specialisti, tutti haitiani, affiancati dai volontari NPH.<br />

227<br />

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sociale


©iStockphoto,com/Jason Verschoor<br />

La strada per il successo<br />

è sempre in costruzione<br />

Lily Tomlin


Appen<strong>di</strong>ce<br />

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262<br />

Guida al <strong>Bilancio</strong><br />

Materialità e inclusività degli stakeholder<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Lettere <strong>di</strong> attestazione<br />

In<strong>di</strong>ce dei contenuti GRI-G3.1<br />

<strong>Fiat</strong> nei social network<br />

Altre pubblicazioni e contenuti web<br />

Contatti


230<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

Guida al<br />

<strong>Bilancio</strong><br />

Guida al <strong>Bilancio</strong><br />

Giunto ormai alla sua ottava e<strong>di</strong>zione, il <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., è un documento<br />

volontario con il quale il Gruppo fornisce ai propri stakeholder una visione completa delle<br />

attività svolte, dei risultati raggiunti e degli impegni in campo economico, ambientale e sociale.<br />

Il <strong>Bilancio</strong> ha raggiunto il massimo Livello <strong>di</strong> Applicazione (A+) delle nuove linee guida GRI-G3.1<br />

emesse a marzo <strong>2011</strong>. (1)<br />

Definizioni, metodologia e perimetro<br />

Salvo <strong>di</strong>versa in<strong>di</strong>cazione nel contesto in cui sono utilizzati:<br />

per “Gruppo <strong>Fiat</strong>” o “il Gruppo” si intendono tutte le società<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel mondo consolidate e contabilmente<br />

in <strong>Fiat</strong> S.p.A., compresa, tra le altre, Chrysler Group<br />

(vedere le società controllate consolidate nella Relazione<br />

Finanziaria Annuale)<br />

per “Chrysler Group” si intendono tutte le società contabilmente<br />

nel mondo consolidate in Chrysler Group LLC<br />

(vedere le società controllate consolidate nella Relazione<br />

Finanziaria Annuale)<br />

per “Gruppo <strong>Fiat</strong>, Chrysler escluso” si intende l’insieme <strong>di</strong><br />

società costruito <strong>di</strong> conseguenza<br />

Il presente <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> contiene, salvo <strong>di</strong>versa<br />

in<strong>di</strong>cazione, informazioni e dati riferiti all’esercizio <strong>2011</strong><br />

(1 gennaio - 31 <strong>di</strong>cembre) e a tutte le società del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel<br />

mondo consolidate per esigenze contabili al 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong>.<br />

Per garantire informazioni oggettive e confrontabili nel tempo,<br />

i dati presentati rappresentano dei pro-forma. In particolare:<br />

relativamente all’anno <strong>2011</strong>, sebbene Chrysler Group sia<br />

stata consolidata nel <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. a partire da<br />

giugno <strong>2011</strong>, i dati riflettono le informazioni su Chrysler<br />

Group per l’intero anno<br />

relativamente all’anno 2010, i dati sono stati aggiornati al<br />

fine <strong>di</strong> includere Chrysler Group ed escludere le società<br />

confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

relativamente all’anno 2009, i dati non comprendono<br />

Chrysler Group in quanto Chrysler Group LLC è stato<br />

costituito a metà anno nel 2009. Sono stati inoltre scorporati<br />

i dati relativi a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Di conseguenza i dati<br />

relativi al 2009 non sono <strong>di</strong>rettamente confrontabili con<br />

quelli relativi al 2010 e <strong>2011</strong><br />

L’eventuale esclusione dal perimetro <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione <strong>di</strong><br />

alcune aree geografiche, <strong>di</strong> alcune società o <strong>di</strong> specifici siti<br />

deriva dall’impossibilità <strong>di</strong> raccogliere dati con standard<br />

qualitativi sod<strong>di</strong>sfacenti o dalla scarsa significatività dei<br />

fenomeni da ren<strong>di</strong>contare rispetto all’intero Gruppo (come<br />

può accadere ad esempio per società <strong>di</strong> nuova acquisizione<br />

o per attività produttive non ancora pienamente avviate).<br />

In alcuni casi sono state invece incluse nel perimetro <strong>di</strong><br />

ren<strong>di</strong>contazione anche realtà non consolidate integralmente,<br />

ma ritenute significative per i relativi impatti sociali e ambientali.<br />

In particolare:<br />

i dati sulla salute e sicurezza sul posto <strong>di</strong> lavoro sono<br />

relativi a 146 dei 155 stabilimenti compresi nel <strong>Bilancio</strong><br />

Consolidato (che rappresentano circa il 96% degli addetti <strong>di</strong><br />

stabilimento), (2) a quattro fabbriche <strong>di</strong> società che non sono<br />

consolidate integralmente (tra cui le joint venture Sevel e<br />

Tofas) e agli uffici (rappresentando nel complesso circa il<br />

93% dei <strong>di</strong>pendenti totali del Gruppo)<br />

le performance ambientali ed energetiche del Gruppo sono<br />

relative ai medesimi 146 dei 155 stabilimenti compresi nel<br />

<strong>Bilancio</strong> Consolidato (rappresentativi <strong>di</strong> oltre il 98% del<br />

(1) La Global Reporting Initiative (GRI) è un processo multi-stakeholder per lo sviluppo e la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> linee guida per i Bilanci Sociali. Le linee guida danno<br />

in<strong>di</strong>cazioni per la ren<strong>di</strong>contazione delle <strong>di</strong>mensioni economica, ambientale e sociale e rappresentano uno standard <strong>di</strong> contenuto che supporta l’organizzazione<br />

nella redazione del <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>, promuovendone la comparabilità nel tempo e fra organizzazioni similari. Le linea guida GRI-G3.1 oltre a in<strong>di</strong>viduare<br />

i principi <strong>di</strong> redazione del <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>, ne descrivono i contenuti sviluppandoli in: strategia e analisi, profilo dell’organizzazione, parametri del report,<br />

governance, coinvolgimento degli stakeholder e in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance economici, ambientali e sociali.<br />

(2) Per addetti <strong>di</strong> stabilimento si intende il totale dei <strong>di</strong>pendenti presenti nell’ubicazione che comprende gli addetti al manufacturing, ed altri enti collegati (qualità,<br />

logistica, ecc.) e alla ricerca e sviluppo.


fatturato industriale (1) del Gruppo) e a quattro stabilimenti<br />

<strong>di</strong> società non consolidate integralmente (tra cui le le joint<br />

venture Sevel e Tofas).<br />

A supporto della rilevazione e ren<strong>di</strong>contazione dei dati sono<br />

stati utilizzati, dove presenti, i sistemi gestionali informatizzati<br />

e <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> gestione già in essere nel Gruppo, a garanzia<br />

dell’affidabilità dei flussi informativi e del corretto monitoraggio<br />

delle performance <strong>di</strong> sostenibilità. Per alcuni in<strong>di</strong>catori è stata<br />

invece avviata un’apposita attività <strong>di</strong> rilevazione attraverso<br />

banche dati informatizzate o fogli elettronici, alimentati<br />

<strong>di</strong>rettamente dai referenti <strong>di</strong> ciascuna area tematica nel mondo.<br />

Qualità delle informazioni<br />

La qualità delle informazioni riportate nel <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

è garantita dal rispetto dei seguenti principi:<br />

materialità: include le informazioni che, per gli impatti<br />

economici, ambientali e sociali, sono ritenute <strong>di</strong> interesse<br />

per gli stakeholder<br />

completezza: include tutti gli argomenti e gli in<strong>di</strong>catori<br />

rilevanti<br />

equilibrio: presenta aspetti positivi e negativi della performance<br />

del Gruppo<br />

comparabilità: offre la possibilità <strong>di</strong> confronti nel tempo e tra<br />

organizzazioni similari<br />

accuratezza: fornisce livelli <strong>di</strong> dettaglio adeguati<br />

affidabilità: il processo <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione è sottoposto a<br />

verifica da parte <strong>di</strong> un organismo in<strong>di</strong>pendente<br />

tempestività: è reso <strong>di</strong>sponibile contestualmente alla Relazione<br />

Finanziaria Annuale in occasione dell’Assemblea degli<br />

Azionisti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

chiarezza: il linguaggio utilizzato intende rivolgersi a tutti gli<br />

stakeholder<br />

La redazione del <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> si presenta come<br />

un vero e proprio processo <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione con cadenza<br />

annuale, soggetta alla verifica, analisi e approvazione <strong>di</strong> più<br />

attori. Il documento è infatti:<br />

redatto dall’Unità <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> che coor<strong>di</strong>na e coinvolge<br />

trasversalmente tutte le funzioni e i settori del Gruppo per<br />

competenza<br />

approvato dal Group Executive Council, organismo<br />

decisionale guidato dall’Amministratore Delegato del<br />

Gruppo e composto dagli Amministratori Delegati dei<br />

Settori operativi, i responsabili <strong>di</strong> area geografica e alcuni<br />

capi funzione<br />

esaminato dal Comitato Nomine, Corporate Governance<br />

e <strong>Sostenibilità</strong> istituito all’interno del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

sottoposto all’attività <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> SGS Italia S.p.A. (2) ,<br />

organismo in<strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> certificazione, secondo la<br />

procedura SRA (Sustainability Reporting Assurance),<br />

in conformità con le linee guida GRI-G3.1 e la norma<br />

AA1000APS 2008. SGS è ufficialmente autorizzata a<br />

effettuare attività <strong>di</strong> verifica secondo l’AA1000. Inoltre, a<br />

partire da quest’anno è stato altresì verificato l’allineamento<br />

del sistema <strong>di</strong> gestione della sostenibilità del Gruppo alla<br />

linea guida ISO 26000 in materia <strong>di</strong> responsabilità sociale,<br />

definite a novembre 2010. La lettera <strong>di</strong> attestazione, che<br />

descrive le attività svolte e riporta i giu<strong>di</strong>zi formulati, è<br />

consultabile alla pagina 254<br />

presentato contestualmente alla Relazione Finanziaria<br />

Annuale in occasione dell’Assemblea degli Azionisti <strong>di</strong><br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. per una tempestiva visione della complessiva<br />

performance economico-finanziaria e ambientale-sociale<br />

del Gruppo<br />

pubblicato e liberamente scaricabile dal sito internet<br />

corporate sezione <strong>di</strong> sostenibilità (www.fiatspa.com)<br />

Il precedente <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong>, relativo all’esercizio<br />

2010, è stato reso pubblico in occasione dell’Assemblea degli<br />

Azionisti <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. che si è tenuta il 30 marzo <strong>2011</strong>.<br />

(1) Per fatturato industriale si intendono i ricavi riconducibili all’attività degli stabilimenti <strong>di</strong>rettamente controllati dal Gruppo.<br />

(2) L’Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., Sergio Marchionne, è Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> SGS S.A. Inoltre, John Elkann, Presidente del Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A., è stato nominato Direttore non esecutivo del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> SGS S.A.<br />

231<br />

Appen<strong>di</strong>ce


232 Appen<strong>di</strong>ce Materialità e<br />

inclusività degli<br />

stakeholder<br />

Materialità e inclusività<br />

degli stakeholder<br />

Conquistare e mantenere la fiducia degli stakeholder interni ed esterni all’azienda è una con<strong>di</strong>zione essenziale per il<br />

successo nel tempo del Gruppo <strong>Fiat</strong>. Il coinvolgimento e il <strong>di</strong>alogo, <strong>di</strong> conseguenza, sono elementi importanti per la<br />

comprensione delle aspettative, delle esigenze e delle criticità rilevanti per gli stakeholder.<br />

Questo documento è finalizzato a sod<strong>di</strong>sfare le esigenze conoscitive degli stakeholder tramite la comunicazione dei<br />

risultati attuali e degli impegni del Gruppo riguardo al futuro.<br />

La selezione degli argomenti trattati nel <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong> è frutto <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> analisi che tiene<br />

conto del fabbisogno informativo degli stakeholder circa gli<br />

impegni e i risultati del Gruppo sui temi della sostenibilità<br />

economica, ambientale e sociale, delle richieste dei<br />

principali standard <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione internazionali e delle<br />

peculiarità del settore automotive.<br />

Grande attenzione è de<strong>di</strong>cata al fabbisogno informativo<br />

degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI) e degli<br />

analisti finanziari che perio<strong>di</strong>camente analizzano le performance<br />

<strong>di</strong> sostenibilità del Gruppo.<br />

I contenuti del <strong>Bilancio</strong> riflettono pertanto la necessità <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfare tali esigenze informative, beneficiando anche<br />

dei risultati <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>ci confronti con i principali attori del<br />

settore automotive.<br />

I temi approfon<strong>di</strong>ti in questo <strong>Bilancio</strong> (governance, mobilità<br />

sostenibile, processi produttivi, gestione delle risorse<br />

umane, rapporti con le comunità locali, rete dei concessionari<br />

e <strong>di</strong> assistenza, clienti e fornitori) sono sud<strong>di</strong>visi in quattro<br />

sezioni principali. La prima illustra l’approccio strategico e<br />

l’impegno del Gruppo alla sostenibilità, ed è seguita dalle<br />

sezioni che descrivono i risultati e le attività intraprese<br />

nel <strong>2011</strong> nel campo economico, ambientale e sociale.<br />

Nell’ultima sezione sono <strong>di</strong>sponibili la guida al <strong>Bilancio</strong>, la<br />

mappa degli stakeholder e <strong>di</strong>versi altri in<strong>di</strong>catori economici,<br />

ambientali e sociali.


Mappa degli stakeholder e altre tematiche<br />

correlate<br />

La mappa degli stakeholder, inclusiva delle relative aspettative,<br />

è stata rilevata tramite un’indagine interna con le<br />

strutture aziendali deputate alla gestione quoti<strong>di</strong>ana dei<br />

rapporti con le rispettive categorie <strong>di</strong> portatori d’interesse.<br />

Stakeholders<br />

influenzati<br />

dall’attività<br />

del Gruppo<br />

Famiglie<br />

dei <strong>di</strong>pendenti<br />

Organizzazioni aziendali<br />

professionali<br />

e <strong>di</strong> aggregazione<br />

Comunità<br />

Ambiente<br />

Clienti<br />

Dipendenti<br />

Investitori<br />

Rete dei concessionari<br />

e <strong>di</strong> assistenza<br />

Fornitori e partner<br />

Organizzazioni<br />

Sindacali<br />

La tabella che segue illustra gli enti preposti al <strong>di</strong>alogo<br />

costante con i <strong>di</strong>versi stakeholder, gli strumenti, le principali<br />

aspettative emerse e le sezioni del <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong><br />

che trattano gli argomenti <strong>di</strong> interesse.<br />

Istituzioni<br />

Analisti finanziari<br />

e <strong>di</strong> sostenibilità<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Stakeholders<br />

che possono<br />

influenzare<br />

l’attività del Gruppo<br />

233<br />

Appen<strong>di</strong>ce


234 Appen<strong>di</strong>ce Materialità e<br />

inclusività degli<br />

stakeholder<br />

Stakeholder Funzione aziendale (1) Strumenti e canali <strong>di</strong> interazione Aspettative degli stakeholder Riferimenti (pagg.)<br />

Istituzioni:<br />

governi, enti locali,<br />

pubblica amministrazione,<br />

enti regolatori, istituzioni<br />

comunitarie, associazioni <strong>di</strong><br />

categoria e non governative<br />

Direzione Relazioni<br />

Istituzionali<br />

incontri perio<strong>di</strong>ci ad hoc su obiettivi e scelte aziendali<br />

partecipazione a gruppi <strong>di</strong> lavoro, sviluppo <strong>di</strong> progetti<br />

congiunti e alleanze<br />

coinvolgimenti ad hoc<br />

iniziative <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> tematiche ambientali<br />

Ambiente Direzione Ambiente <strong>di</strong>alogo con istituzioni e associazioni ambientaliste<br />

incontri con le comunità (community Town Halls)<br />

<strong>di</strong>alogo con la pubblica amministrazione sugli sviluppi<br />

della normativa<br />

gruppi <strong>di</strong> settore<br />

reattività e propositività per i progetti presentati<br />

collaborazione e accesso alle informazioni<br />

supporto tecnico su temi specifici <strong>di</strong> settore<br />

inclusione degli aspetti ambientali nelle strategie<br />

aziendali (lotta al cambiamento climatico)<br />

rafforzamento della gestione ambientale tramite:<br />

struttura organizzativa de<strong>di</strong>cata, sistemi <strong>di</strong> monitoraggio<br />

delle performance ambientali, obiettivi gestionali e piani<br />

<strong>di</strong> azione<br />

Dipendenti Risorse Umane <strong>di</strong>alogo quoti<strong>di</strong>ano<br />

chiarezza dell’organizzazione e tutele in un contesto <strong>di</strong><br />

analisi <strong>di</strong> clima<br />

incertezza <strong>di</strong> mercato<br />

incontri per comunicare il livello <strong>di</strong> performance atteso chiarezza <strong>di</strong> obiettivi e sistema premiante<br />

ed effettivo e il percorso professionale<br />

informazione su strategie e risultati del Gruppo<br />

incontri con i <strong>di</strong>pendenti (employee Town Halls)<br />

formazione e sviluppo professionale<br />

ERG - Employee Resource Groups<br />

ambiente <strong>di</strong> lavoro stimolante e sicuro<br />

iniziative per la <strong>di</strong>versità<br />

promozione <strong>di</strong> una forza lavoro <strong>di</strong>versificata e inclusiva<br />

Organizzazioni aziendali<br />

professionali e<br />

<strong>di</strong> aggregazione<br />

incontri <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong> allineamento su obiettivi<br />

e scelte aziendali<br />

Famiglie dei <strong>di</strong>pendenti iniziative <strong>di</strong> coinvolgimento (Natale Bimbi,<br />

Family day, ecc.)<br />

iniziative de<strong>di</strong>cate (asilo, borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<br />

piani aziendali <strong>di</strong> assistenza sanitaria)<br />

Organizzazioni Sindacali e<br />

rappresentanti dei lavoratori<br />

Rete dei concessionari e<br />

<strong>di</strong> assistenza, associazioni<br />

Clienti potenziali ed effettivi,<br />

opinion leader<br />

Direzione Relazioni<br />

Industriali<br />

incontri istituzionali (CAE - Comitato Aziendale<br />

Europeo) e altri incontri a qualsiasi livello<br />

(<strong>di</strong> stabilimento, aziendale, locale o nazionale)<br />

previsti in base a <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge o <strong>di</strong> contratto<br />

incontri trilaterali (azienda, Organizzazioni Sindacali<br />

e istituzioni governative) su tematiche <strong>di</strong> particolare<br />

rilievo<br />

incontri ad hoc a livello <strong>di</strong> stabilimento, aziendale,<br />

locale o nazionale<br />

partecipazione in<strong>di</strong>retta al processo decisionale<br />

sviluppo del senso <strong>di</strong> appartenenza<br />

accesso alle informazioni<br />

18-19, 23-25, 66-69,<br />

82-86, 105-106,<br />

110-111, 125-127,<br />

131, 160-166,<br />

178-181, 184-188,<br />

190, 208, 250<br />

16-22, 25-30, 32,<br />

76-89, 93-111,<br />

113-139, 238-245<br />

30-37, 143-191,<br />

238, 246-250<br />

156-159, 168, 181<br />

partecipazione in<strong>di</strong>retta alla vita aziendale 169-171, 181-183<br />

<strong>di</strong>alogo sociale in linea con le previsioni <strong>di</strong> legge o<br />

<strong>di</strong> contratto applicabili che, <strong>di</strong> volta in volta<br />

e a seconda del Paese, delle tematiche da trattare e<br />

del livello <strong>di</strong> confronto, <strong>di</strong>spongono, per le<br />

Organizzazioni Sindacali o per i rappresentanti dei<br />

lavoratori, il <strong>di</strong>ritto all’informazione, alla consultazione o<br />

alla negoziazione<br />

Direzione Ven<strong>di</strong>te contatti quoti<strong>di</strong>ani e incontri perio<strong>di</strong>ci con la rete<br />

completezza e accessibilità delle informazioni <strong>di</strong><br />

comunicazione a due vie tramite web e numeri prodotto in modo veloce<br />

de<strong>di</strong>cati<br />

profittabilità del business<br />

figure professionali che monitorano la rete garantendo sviluppo del senso <strong>di</strong> appartenenza<br />

il rispetto degli standard contrattuali<br />

qualità e <strong>di</strong>sponibilità dei prodotti/ricambi/servizi<br />

programmi <strong>di</strong> sviluppo dei concessionari<br />

competitività dei prezzi<br />

programmi <strong>di</strong> supporto ai concessionari, anche<br />

ampliamento delle linee <strong>di</strong> prodotto<br />

potenziali, tra cui formazione, definizione <strong>di</strong> standard, ampliamento dei servizi al cliente, incluse offerte <strong>di</strong><br />

finanziamenti e campagne promozionali<br />

servizi finanziari<br />

servizi <strong>di</strong> supporto ai concessionari e velocità <strong>di</strong> risposta<br />

nelle situazioni <strong>di</strong> malfunzionamento<br />

Direzione Marketing<br />

e Customer Care<br />

ricerche <strong>di</strong> mercato (concept test, clinic test, image<br />

and awareness survey, focus group)<br />

indagini sulla sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti<br />

(ven<strong>di</strong>ta e post-ven<strong>di</strong>ta)<br />

canali <strong>di</strong> comunicazione “above the line” e<br />

“below the line”<br />

comunicazione a due vie tramite: web, social me<strong>di</strong>a<br />

(twitter, facebook, blog), <strong>di</strong>rect mailing, rete dei<br />

concessionari, numeri ver<strong>di</strong> ecc.<br />

eventi (lanci prodotto ecc.) e partecipazione a saloni,<br />

fiere e convegni<br />

owner events<br />

sponsorizzazioni<br />

qualità, affidabilità e sicurezza dei prodotti<br />

competitività dei prezzi e accesso al cre<strong>di</strong>to<br />

sostenibilità nelle scelte del business e nello sviluppo<br />

del prodotto (riduzione dei consumi e delle emissioni,<br />

accesso alle aree a circolazione regolamentata,<br />

possibilità <strong>di</strong> usufruire degli incentivi statali e regionali)<br />

velocità ed efficienza nell’assistenza<br />

professionalità e cortesia nei contatti <strong>di</strong>retti e tramite<br />

concessionari<br />

ampliamento dei servizi al cliente, incluse offerte <strong>di</strong><br />

servizi finanziari<br />

sviluppo del senso <strong>di</strong> appartenenza<br />

66-69,<br />

184-191, 250<br />

37-39,<br />

201-204, 208<br />

19, 23-25, 38-39,<br />

105-106, 193-199<br />

205-209, 260-261<br />

(1) I nomi delle funzioni aziendali in<strong>di</strong>cati nella mappa sono resi autoesplicativi per facilità <strong>di</strong> lettura, ma non necessariamente coincidono con gli effettivi nomi attribuiti dall’organizzazione alle corrispondenti<br />

responsabilità aziendali.


Stakeholder Funzione aziendale Strumenti e canali <strong>di</strong> interazione Aspettative degli stakeholder Riferimenti (pagg.)<br />

Fornitori e partner<br />

commerciali<br />

Comunità locali: religiose,<br />

culturali, professionali,<br />

socio-politiche, <strong>di</strong> ricerca<br />

scientifica e tecnologica,<br />

sistema sanitario, scuole e<br />

università, organizzazioni non<br />

governative e non profit<br />

Comunità finanziaria:<br />

investitori tra<strong>di</strong>zionali,<br />

investitori socialmente<br />

responsabili<br />

Giornalisti e mezzi <strong>di</strong><br />

comunicazione<br />

Direzione Acquisti rapporti quoti<strong>di</strong>ani tramite i buyer<br />

convention<br />

technology day<br />

incontri con i fornitori (supplier Town Halls)<br />

programmi <strong>di</strong> formazione<br />

gruppi <strong>di</strong> settore<br />

altre forme <strong>di</strong> coinvolgimento specifico per fornitori<br />

Enti vari incontri con rappresentanti delle associazioni,<br />

delle organizzazioni e della comunità locale<br />

interventi gestiti <strong>di</strong>rettamente o in partnership<br />

cooperazione in progetti <strong>di</strong> Ricerca e sviluppo<br />

programmi <strong>di</strong> scambio culturale<br />

<strong>di</strong>alogo con le università<br />

partecipazione al Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong><br />

altre organizzazioni<br />

Direzione Relazioni<br />

con gli Investitori,<br />

Direzione Affari<br />

Societari e Unità <strong>di</strong><br />

<strong>Sostenibilità</strong><br />

Direzione<br />

Comunicazione<br />

Assemblea annuale degli Azionisti<br />

comunicazioni e informazioni price-sensitive<br />

conference call trimestrali<br />

seminari, conferenze <strong>di</strong> settore, roadshow e incontri<br />

<strong>di</strong>alogo quoti<strong>di</strong>ano (incontri, telefono, e-mail)<br />

sito web corporate, sezione Investor Relations<br />

<strong>di</strong>alogo quoti<strong>di</strong>ano<br />

presentazioni e conferenze stampa<br />

altri eventi (test <strong>di</strong> guida /lancio <strong>di</strong> prodotti, eventi per<br />

gli investimenti negli stabilimenti, auto show, ecc.)<br />

incontri<br />

sito web del Gruppo e dei Settori<br />

continuità della fornitura<br />

rispetto delle con<strong>di</strong>zioni contrattuali<br />

comprensione delle aspettative dell’azienda<br />

reattività alle proposte progettuali e alle singole richieste<br />

<strong>di</strong> intervento<br />

contributo e sostegno alle iniziative nel me<strong>di</strong>o-lungo<br />

periodo<br />

rispondenza ai criteri dei ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ricerca e Sviluppo<br />

accesso alle informazioni<br />

responsabilità con<strong>di</strong>visa<br />

consolidamento e rafforzamento della conoscenza<br />

del Gruppo e dei suoi business<br />

creazione del valore (ritorno sugli investimenti,<br />

sostenibilità del business)<br />

gestione trasparente e responsabile<br />

<strong>di</strong>sponibilità, tempestività e accuratezza<br />

delle informazioni, trasparenza<br />

39-40, 82, 210-217<br />

31, 41-42, 66-69,<br />

82-86, 155, 157,<br />

219-227, 247<br />

Ripartizione del valore aggiunto<br />

Il valore aggiunto, inteso come la ricchezza generata dal Gruppo <strong>Fiat</strong> nello svolgimento delle proprie attività e <strong>di</strong>stribuita ai <strong>di</strong>versi portatori <strong>di</strong><br />

interesse, nel <strong>2011</strong> ha raggiunto i 9.936 milioni <strong>di</strong> euro (pari al 17% dei ricavi).<br />

Valore aggiunto<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

Ricavi netti da conto economico consolidato <strong>2011</strong> 59.559<br />

Ricavi e proventi delle società <strong>di</strong> servizi finanziari (235)<br />

Contributi in conto esercizio e in conto capitale,<br />

proventizzazione fon<strong>di</strong>, proventi vari<br />

886<br />

Altri proventi 650<br />

Valore economico prodotto <strong>di</strong>rettamente 60.860<br />

Costo dei materiali (46.528)<br />

Ammortamenti (3.358)<br />

Altri oneri (1.038)<br />

Valore aggiunto 9.936<br />

(1) Dati riferiti al Gruppo <strong>Fiat</strong>, Chrysler Group incluso a partire da giugno <strong>2011</strong>.<br />

Ripartizione del valore aggiunto<br />

<strong>Fiat</strong> Group (milioni <strong>di</strong> euro)<br />

Dipendenti<br />

6.320<br />

Comunità<br />

35<br />

12-42, 47-59,<br />

60-73, 74-77<br />

www.fiatspa.com<br />

Finanziatori<br />

1.557<br />

Reinvestito<br />

nel Gruppo<br />

1.108<br />

Stato e Pubblica<br />

Amministrazione<br />

735<br />

Azionisti<br />

181<br />

235<br />

Appen<strong>di</strong>ce


236<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Dimensione economica<br />

Highlights dei settori<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 27.980 27.860 26.293<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 430 607 470<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 2.367 1.652 1.495<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 771 722 669<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 59.714 57.611 54.038<br />

Autovetture e veicoli commerciali leggeri spe<strong>di</strong>ti (2) (numero) 2.032.900 2.081.800 2.150.700<br />

Maserati<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 588 586 448<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 40 24 11<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 134 104 65<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 113 62 33<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 714 696 723<br />

Autovetture spe<strong>di</strong>te (2) (numero) 6.159 5.675 4.489<br />

Ferrari<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 2.251 1.919 1.778<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 312 303 238<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 231 239 290<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 143 148 156<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 2.695 2.721 2.835<br />

Autovetture omologate spe<strong>di</strong>te (2) (numero) 7.001 6.573 6.193<br />

Chrysler Group (3)<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 23.609 n.d. n.d.<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 1.345 n.d. n.d.<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (4) 1.936 n.d. n.d.<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 764 n.d. n.d.<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 55.687 n.d. n.d.<br />

Autovetture spe<strong>di</strong>te (2) (numero) 2.011.000 n.d. n.d.<br />

(1) I dati includono i costi capitalizzati e quelli spesati <strong>di</strong>rettamente a conto economico.<br />

(2) “Autovetture spe<strong>di</strong>te”: autovetture nuove e veicoli commerciali leggeri fatturati ai clienti esterni (es. rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, importatori, società <strong>di</strong> noleggio, flotte aziendali,<br />

agenzie governative, autorità locali ecc.).<br />

(3) Consolidato dal mese <strong>di</strong> giugno <strong>2011</strong>.<br />

(4) Al netto dei veicoli dati in leasing operativo.


<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 4.450 4.211 3.372<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 131 140 104<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 269 385 401<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 87 80 55<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 12.552 12.453 11.408<br />

Magneti Marelli<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 5.860 5.402 4.528<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 181 98 25<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 487 383 356<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 309 292 245<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 34.804 34.269 31.628<br />

Teksid<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 922 776 578<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 26 17 (12)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 38 31 33<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 1 2 2<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 7.865 7.275 6.194<br />

Comau<br />

(milioni <strong>di</strong> euro)<br />

<strong>2011</strong> 2010 2009<br />

Ricavi netti 1.402 1.023 728<br />

Utile/(per<strong>di</strong>ta) della gestione or<strong>di</strong>naria 10 (6) (28)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 20 24 13<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (1) 14 12 10<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 14.457 12.216 11.708<br />

(1) I dati includono i costi capitalizzati e quelli spesati <strong>di</strong>rettamente a conto economico.<br />

237<br />

Appen<strong>di</strong>ce


238<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Conformità (1)<br />

Di seguito viene fornito un riassunto delle sentenze, dei lo<strong>di</strong><br />

arbitrali e degli altri provve<strong>di</strong>menti definitivi ritenuti significativi<br />

per valore e che hanno visto le società del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

soccombenti (“provve<strong>di</strong>menti definitivi”).<br />

Non si rilevano significativi provve<strong>di</strong>menti definitivi riguardanti<br />

violazioni della legislazione sulla tutela ambientale, concorrenza<br />

sleale, antitrust, proprietà intellettuale, marketing e<br />

pubblicità, informazioni relative a prodotti e servizi, privacy o<br />

responsabilità per danni derivanti da prodotti <strong>di</strong>fettosi, o relativi<br />

alla violazione dei <strong>di</strong>ritti delle comunità locali.<br />

Provve<strong>di</strong>menti definitivi sono stati tuttavia emessi contro le<br />

società del Gruppo <strong>Fiat</strong> riguardo a:<br />

alcuni casi <strong>di</strong> guasto o <strong>di</strong>fettosità ricorrenti <strong>di</strong> prodotti che<br />

hanno comportato risarcimenti o il riacquisto dei veicoli per<br />

un importo complessivo non superiore a 230.000 euro<br />

tre casi <strong>di</strong> responsabilità contrattuale (un contenzioso in<br />

Portogallo concernente taluni pagamenti controversi per<br />

servizi <strong>di</strong> trasporto, per circa due milioni <strong>di</strong> euro e azioni<br />

legali <strong>di</strong> due concessionarie in Germania, per un importo<br />

totale non superiore a 380.000 euro)<br />

Vi sono anche alcune questioni in cui non sono state pronunciate<br />

sentenze definitive nei confronti delle società del<br />

(1) Questo commento si riferisce agli in<strong>di</strong>catori GRI-G3.1 EN28, HR9, SO7, PR2, PR4, PR7, PR8 e PR9.<br />

(2) I dati si riferiscono ai costi del personale del Gruppo <strong>Fiat</strong>, inclusi quelli <strong>di</strong> Chrysler per l’intero anno<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong>. Tali questioni sono ancora aperte e il loro esito<br />

finale rimane incerto. Esse comprendono:<br />

due casi <strong>di</strong> responsabilità extracontrattuale derivante<br />

dall’uso improprio dei dati personali e dell’immagine personale<br />

in articoli giornalistici (10.000 euro in totale)<br />

tre casi <strong>di</strong> responsabilità contrattuale (due cause relative<br />

a concessionarie, una in Brasile e una in Spagna e una<br />

controversia relativa alla allocazione <strong>di</strong> danni relativi a beni in<br />

transito) per un importo totale inferiore a 2,6 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Infine, i provve<strong>di</strong>menti definitivi riportati nel <strong>2011</strong> in materia <strong>di</strong><br />

lavoro e previdenza sociale contro le società del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

hanno comportato un esborso complessivo pari allo 0,19%<br />

del costo del personale (2) registrato nello stesso anno.<br />

Anche quest’anno il numero <strong>di</strong> contenziosi è stato particolarmente<br />

elevato in Brasile, dove i provve<strong>di</strong>menti definitivi,<br />

soprattutto in materia <strong>di</strong> interpretazione della normativa<br />

- particolarmente controversa - hanno rappresentato 89,1% <strong>di</strong><br />

tutti i provve<strong>di</strong>menti definitivi pronunciati, ovvero circa 88,1%<br />

del totale complessivo dell’esborso monetario del Gruppo.<br />

Tuttavia, nel contesto specifico del Brasile, tali provve<strong>di</strong>menti<br />

definitivi non sono stati eccezionali per natura o numero.


Generazione e gestione dei rifiuti<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (t)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

others<br />

Stabilimenti<br />

Rifiuti generati<br />

150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

Rifiuti speciali non pericolosi 1.804.698 440.778 437.765 416 8.274 69.205 81.091 661.151 3.070 102.948<br />

Rifiuti speciali pericolosi 50.614 16.114 3.337 26 3.020 9.437 10.885 5.993 649 1.153<br />

Totale rifiuti generati 1.855.312 456.892 441.102 442 11.294 78.642 91.976 667.144 3.719 104.101<br />

<strong>di</strong> cui da imballaggi<br />

Rifiuti smaltiti<br />

97.099 49.140 20.735 323 757 7.089 13.222 1.887 523 3.423<br />

Termovalorizzazione 23.336 15.604 905 - - 1.426 2.544 1.833 27 997<br />

Trattamento 37.489 5.147 3.720 52 7.941 6.855 7.956 1.969 495 3.354<br />

Discarica 547.056 934 13.489 - 129 42 8.999 516.474 791 6.198<br />

Totale rifiuti smaltiti<br />

Rifiuti recuperati<br />

607.881 21.685 18.114 52 8.070 8.323 19.499 520.276 1.313 10.549<br />

Totale rifiuti recuperati 1.247.431 435.207 422.988 390 3.224 70.319 72.477 146.868 2.406 93.552<br />

rifiuti recuperati 67,2% 95,3% 95,9% 88,2% 28,5% 89,4% 78,8% 22,0% 64,7% 89,9%<br />

rifiuti a <strong>di</strong>scarica 29,5% 0,2% 3,1% - 1,1% 0,1% 9,8% 77,4% 21,3% 6,0%<br />

2010 (2)<br />

Stabilimenti<br />

Rifiuti generati<br />

148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

Rifiuti speciali non pericolosi 1.650.257 482.192 341.160 567 5.660 71.052 81.000 572.804 3.108 92.714<br />

Rifiuti speciali pericolosi 61.754 24.726 4.350 61 3.316 14.089 10.563 3.225 666 758<br />

Totale rifiuti generati 1.712.011 506.918 345.510 628 8.976 85.141 91.563 576.029 3.774 93.472<br />

<strong>di</strong> cui da imballaggi<br />

Rifiuti smaltiti<br />

90.982 52.076 11.574 422 744 8.185 14.148 750 497 2.586<br />

Termovalorizzazione 21.609 17.531 - - - 1.128 1.818 1.019 13 100<br />

Trattamento 43.936 8.832 2.208 97 6.076 13.338 6.446 1.177 729 5.033<br />

Discarica 515.434 22.411 15.345 - 135 431 9.495 461.460 556 5.601<br />

Totale rifiuti smaltiti<br />

Rifiuti recuperati<br />

580.979 48.774 17.553 97 6.211 14.897 17.759 463.656 1.298 10.734<br />

Totale rifiuti recuperati 1.131.032 458.144 327.957 531 2.765 70.244 73.804 112.373 2.476 82.738<br />

rifiuti recuperati 66,1% 90,4% 94,9% 84,7% 30,8% 82,5% 80,6% 19,5% 65,6% 88,5%<br />

rifiuti a <strong>di</strong>scarica 30,1% 4,4% 4,4% - 1,5% 0,5% 10,4% 80,1% 14,7% 6,0%<br />

2009 (3)<br />

Dimensione ambientale<br />

Stabilimenti<br />

Rifiuti generati<br />

113 13 n.d. 1 2 7 67 6 17 n.d.<br />

Rifiuti speciali non pericolosi 1.007.897 451.344 n.d. 498 6.168 72.149 84.922 389.422 3.394 n.d.<br />

Rifiuti speciali pericolosi 50.161 17.821 n.d. 52 3.409 15.058 10.604 2.699 518 n.d.<br />

Totale rifiuti generati 1.058.058 469.165 n.d. 550 9.577 87.207 95.526 392.121 3.912 n.d.<br />

<strong>di</strong> cui da imballaggi<br />

Rifiuti smaltiti<br />

62.594 34.406 n.d. 381 784 12.018 13.227 1.421 357 n.d.<br />

Termovalorizzazione 18.110 12.230 n.d. - - 2.228 2.730 880 42 n.d.<br />

Trattamento 46.926 12.523 n.d. 81 5.795 13.223 12.672 2.179 453 n.d.<br />

Discarica 332.860 20.822 n.d. - 651 104 12.551 297.814 918 n.d.<br />

Totale rifiuti smaltiti<br />

Rifiuti recuperati<br />

397.896 45.575 n.d. 81 6.446 15.555 27.953 300.873 1.413 n.d.<br />

Totale rifiuti recuperati 660.162 423.590 n.d. 469 3.131 71.652 67.573 91.248 2.499 n.d.<br />

rifiuti recuperati 62,4% 90,3% n.d. 85,3% 32,7% 82,2% 70,7% 23,3% 63,9% n.d.<br />

rifiuti a <strong>di</strong>scarica 31,5% 4,4% n.d. - 6,8% 0,1% 13,1% 75,9% 23,5% n.d.<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. Non<br />

includono Chrysler Group,<br />

poiché Chrysler Group<br />

LLC è stato formato a<br />

metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) I dati si riferiscono alle<br />

strutture <strong>di</strong> carrozzeria e<br />

stampaggio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group per coerenza con<br />

il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles.<br />

239<br />

Appen<strong>di</strong>ce


240<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. Non<br />

includono Chrysler Group,<br />

poiché Chrysler Group<br />

LLC è stato formato a<br />

metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) I dati si riferiscono alle<br />

strutture <strong>di</strong> carrozzeria e<br />

stampaggio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group per coerenza con<br />

il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles.<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Prelievi e scarichi idrici<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (migliaia <strong>di</strong> m 3 )<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

others<br />

Stabilimenti<br />

Prelievi<br />

150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

Pozzi 8.287 2.457 788 3 433 1.130 704 2.328 53 391<br />

Acquedotti 20.225 7.524 6.466 13 105 1.909 1.830 888 69 1.421<br />

Acque superficiali 1.250 515 - - - - 307 428 - -<br />

Altro 100 14 2 - - - 83 - - 1<br />

Totale prelievi<br />

Scarichi<br />

29.862 10.510 7.256 16 538 3.039 2.924 3.644 122 1.813<br />

Acque superficiali 4.888 966 81 - - 1.536 114 2.191 - -<br />

Pubblica fognatura 11.368 2.985 5.107 15 178 680 1.282 70 84 967<br />

Altri recettori 2.583 1.435 4 - - 539 174 428 - 3<br />

Totale scarichi 18.839 5.386 5.192 15 178 2.755 1.570 2.689 84 970<br />

2010 (2)<br />

Stabilimenti<br />

Prelievi<br />

148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

Pozzi 10.113 2.973 633 2 367 1.679 996 3.062 58 343<br />

Acquedotti 22.838 9.502 6.524 13 93 1.807 2.123 877 77 1.822<br />

Acque superficiali 1.144 541 - - - - 250 353 - -<br />

Altro 103 - - - - - 103 - - -<br />

Totale prelievi<br />

Scarichi<br />

34.198 13.016 7.157 15 460 3.486 3.472 4.292 135 2.165<br />

Acque superficiali 3.739 1.603 - - - - 306 1.830 - -<br />

Pubblica fognatura 13.042 3.873 5.072 15 123 1.120 1.416 135 12 1.276<br />

Altri recettori 3.900 1.959 3 - - 340 387 1.209 - 2<br />

Totale scarichi 20.681 7.435 5.075 15 123 1.460 2.109 3.174 12 1.278<br />

2009 (3)<br />

Stabilimenti<br />

Prelievi<br />

113 13 n.d. 1 2 7 67 6 17 n.d.<br />

Pozzi 9.571 3.688 n.d. 2 286 1.412 1.445 2.676 62 n.d.<br />

Acquedotti 15.512 9.493 n.d. 14 93 1.808 3.134 876 94 n.d.<br />

Acque superficiali 918 572 n.d. - - - 23 323 - n.d.<br />

Altro 313 - n.d. - - - 64 249 - n.d.<br />

Totale prelievi<br />

Scarichi<br />

26.314 13.753 n.d. 16 379 3.220 4.666 4.124 156 n.d.<br />

Acque superficiali 6.147 1.599 n.d. - - 1.212 471 2.865 - n.d.<br />

Pubblica fognatura 8.642 5.887 n.d. 16 121 1.217 1.302 87 12 n.d.<br />

Altri recettori 3.823 2.403 n.d. - 30 515 875 - - n.d.<br />

Totale scarichi 18.612 9.889 n.d. 16 151 2.944 2.648 2.952 12 n.d.


Domanda biochimica <strong>di</strong> ossigeno (BOD) (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (massimo livello consentito dalla legge = 100)<br />

<strong>2011</strong> 2010<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 67,9 83,5<br />

Chrysler 75,9 n.d.<br />

Maserati 21,7 n.d.<br />

Ferrari n.d. n.d.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 49,7 100,0<br />

Magneti Marelli 39,2 n.d.<br />

Teksid 64,7 n.d.<br />

Comau 78,6 n.d.<br />

Altri Chrysler n.d. n.d.<br />

Domanda chimica <strong>di</strong> ossigeno (COD) (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (massimo livello consentito dalla legge = 100)<br />

<strong>2011</strong> 2010<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 89,3 50,0<br />

Chrysler n.d. n.d.<br />

Maserati 43,9 n.d.<br />

Ferrari n.d. n.d.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 48,6 55,0<br />

Magneti Marelli 50,9 n.d.<br />

Teksid 67,1 n.d.<br />

Comau 78,4 n.d.<br />

Altri Chrysler n.d. n.d.<br />

Soli<strong>di</strong> sospesi totali (TSS) (1)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (massimo livello consentito dalla legge = 100)<br />

<strong>2011</strong> 2010<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 54,9 48,3<br />

Chrysler 76,3 n.d.<br />

Maserati 36,7 n.d.<br />

Ferrari n.d. n.d.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 48,0 50,0<br />

Magneti Marelli 28,0 n.d.<br />

Teksid 72,3 n.d.<br />

Comau 83,0 n.d.<br />

Altri Chrysler n.d. n.d.<br />

Domanda biochimica <strong>di</strong> ossigeno (BOD)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milligrammi/litro)<br />

<strong>2011</strong> 2010<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 53,8 87,2<br />

Chrysler 48,3 n.d.<br />

Maserati 13,0 n.d.<br />

Ferrari n.d. n.d.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 18,3 27,2<br />

Magneti Marelli 97,9 n.d.<br />

Teksid 23,2 n.d.<br />

Comau 388,5 n.d.<br />

Altri Chrysler n.d. n.d.<br />

Domanda chimica <strong>di</strong> ossigeno (COD)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milligrammi/litro)<br />

<strong>2011</strong> 2010<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 25,9 89,6<br />

Chrysler n.d. n.d.<br />

Maserati 79,0 n.d.<br />

Ferrari n.d. n.d.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 38,4 53,1<br />

Magneti Marelli 254,4 n.d.<br />

Teksid 43,6 n.d.<br />

Comau 1.104,1 n.d.<br />

Altri Chrysler n.d. n.d.<br />

Soli<strong>di</strong> sospesi totali (TSS)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (milligrammi/litro)<br />

<strong>2011</strong> 2010<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 50,5 94,9<br />

Chrysler 47,5 n.d.<br />

Maserati 36,7 n.d.<br />

Ferrari n.d. n.d.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 8,0 19,1<br />

Magneti Marelli 55,9 n.d.<br />

Teksid 21,0 n.d.<br />

Comau 296,6 n.d.<br />

Altri Chrysler n.d. n.d.<br />

(1) I dati si riferiscono<br />

al più alto livello registrato<br />

per tutte le fabbriche<br />

in ogni settore.<br />

241<br />

Appen<strong>di</strong>ce


242<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. Non<br />

includono Chrysler Group,<br />

poiché Chrysler Group<br />

LLC è stato formato a<br />

metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) I dati si riferiscono alle<br />

strutture <strong>di</strong> carrozzeria e<br />

stampaggio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group per coerenza con<br />

il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles.<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Consumo <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto <strong>di</strong> energia<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (GJ)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

Others<br />

Stabilimenti 150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

Energia elettrica 21.234.241 3.894.850 5.605.383 26.751 420.468 1.518.891 3.200.871 2.747.085 117.833 3.702.109<br />

Gas naturale 19.186.507 2.872.018 11.267.887 21.957 309.293 360.454 851.221 1.060.095 87.537 2.356.045<br />

Altri combustibili 198.179 16.346 - - - - 64.455 68.512 2.356 46.510<br />

Altri vettori energetici 7.637.319 4.784.884 820.695 - 941 698.243 269.864 1.019.966 41.284 1.442<br />

Totale consumi <strong>di</strong> energia 48.256.246 11.568.098 17.693.965 48.708 730.702 2.577.588 4.386.411 4.895.658 249.010 6.106.106<br />

da fonti rinnovabili 9,8% 16,2% - 11,8% 13,5% 20,7% 18,0% 28,6% 5,5% -<br />

2010 (2)<br />

Stabilimenti 148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

Energia elettrica 21.150.638 4.049.988 5.340.619 27.596 399.952 1.474.349 3.284.865 2.534.121 111.280 3.927.868<br />

Gas naturale 19.396.487 2.962.295 10.564.539 29.027 309.179 367.850 911.420 1.186.899 77.313 2.987.965<br />

Altri combustibili 967.709 7.941 - - - 27 70.461 876.296 2.963 10.021<br />

Altri vettori energetici 7.705.409 5.480.061 789.205 - 136.610 789.118 316.806 133.479 58.505 1.625<br />

Totale consumi <strong>di</strong> energia 49.220.243 12.500.285 16.694.363 56.623 845.741 2.631.344 4.583.552 4.730.795 250.061 6.927.479<br />

da fonti rinnovabili 8,6% 13,5% - - 0,1% 15,8% 17,1% 28,6% 0,4% -<br />

2009 (3)<br />

Stabilimenti 113 13 n.d. 1 2 7 67 6 17 n.d.<br />

Energia elettrica 11.039.675 3.841.686 n.d. 25.524 375.014 1.441.012 3.010.456 2.223.300 122.683 n.d.<br />

Gas naturale 5.412.100 2.715.381 n.d. 20.521 313.852 385.945 883.127 1.017.611 75.663 n.d.<br />

Altri combustibili 646.346 6.531 n.d. - - 27 89.776 543.265 6.747 n.d.<br />

Altri vettori energetici 6.975.769 5.555.795 n.d. - 60.796 830.199 337.886 122.708 68.385 n.d.<br />

Totale consumi <strong>di</strong> energia 24.073.890 12.119.393 n.d. 46.045 749.662 2.657.183 4.321.245 3.906.884 273.478 n.d.<br />

da fonti rinnovabili 11,8% 7,0% n.d. - 0,1% 10,3% 16,3% 26,2% 0,4% n.d.<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> CO2<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (t <strong>di</strong> CO 2)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

others<br />

Stabilimenti 150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette 1.097.508 162.331 567.724 1.232 17.351 20.221 51.903 150.323 5.070 121.353<br />

Emissioni in<strong>di</strong>rette 3.044.412 709.577 897.772 2.262 43.731 187.378 334.358 164.020 16.781 688.533<br />

Totale emissioni <strong>di</strong> CO2 4.141.920 871.908 1.465.496 3.494 61.082 207.599 386.261 314.343 21.851 809.886<br />

2010 (2)<br />

Stabilimenti 148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette 1.096.622 166.874 531.756 1.548 17.345 20.638 55.673 148.256 4.541 149.991<br />

Emissioni in<strong>di</strong>rette 3.243.389 846.831 857.322 3.213 62.138 208.058 350.656 157.248 19.478 738.445<br />

Totale emissioni <strong>di</strong> CO2 4.340.011 1.013.705 1.389.078 4.761 79.483 228.696 406.329 305.504 24.019 888.436<br />

2009 (3)<br />

Stabilimenti 113 13 n.d. 1 2 7 67 6 17 n.d.<br />

Emissioni <strong>di</strong>rette 360.588 152.830 n.d. 1.151 17.607 21.653 55.117 107.485 4.745 n.d.<br />

Emissioni in<strong>di</strong>rette 1.722.037 922.813 n.d. 2.749 50.442 223.244 333.569 168.640 20.580 n.d.<br />

Totale emissioni <strong>di</strong> CO2 2.082.625 1.075.643 n.d. 3.900 68.049 244.897 388.686 276.125 25.325 n.d.


Consumo <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> energia per fonte<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (GJ)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

others<br />

Stabilimenti<br />

Fonti non rinnovabili<br />

150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

Gas naturale 19.186.507 2.872.018 11.267.887 21.957 309.293 360.454 851.221 1.060.095 87.537 2.356.045<br />

Carbone 906.707 - - - - - - 906.707 - -<br />

Gasolio 91.471 16.239 - - - - 5.800 68.512 920 -<br />

GPL 58.832 58 - - - - 57.338 - 1.436 -<br />

Altri (olio ATZ e BTZ) 47.876 49 - - - - 1.317 - - 46.510<br />

Totale fonti non rinnovabili<br />

Fonti rinnovabili<br />

20.291.393 2.888.364 11.267.887 21.957 309.293 360.454 915.676 2.035.314 89.893 2.402.555<br />

Biomasse - - - - - - - - - -<br />

Fotovoltaico 2.398 15 - - 941 - - - - 1.442<br />

Solare-termico 72 72 - - - - - - - -<br />

Totale fonti rinnovabili 2.470 87 - - 941 - - - - 1.442<br />

Totale consumi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia 20.293.863 2.888.451 11.267.887 21.957 310.234 360.454 915.676 2.035.314 89.893 2.403.997<br />

da fonti rinnovabili - - - - 0,3% - - - - 0.1%<br />

2010 (2)<br />

Stabilimenti<br />

Fonti non rinnovabili<br />

148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

Gas naturale 19.395.056 2.962.295 10.564.539 27.596 309.179 367.850 911.420 1.186.899 77.313 2.987.965<br />

Carbone 816.472 - - - - - - 816.472 - -<br />

Gasolio 76.118 7.848 - - - 27 6.876 59.823 1.544 -<br />

GPL 63.688 93 - - - - 62.176 - 1.419 -<br />

Altri (olio ATZ e BTZ) 11.430 - - - - - 1.409 - - 10.021<br />

Totale fonti non rinnovabili<br />

Fonti rinnovabili<br />

20.362.764 2.970.236 10.564.539 27.596 309.179 367.877 981.881 2.063.194 80.276 2.997.986<br />

Biomasse - - - - - - - - - -<br />

Fotovoltaico 2.494 13 - - 856 - - - - 1.625<br />

Solare-termico 72 72 - - - - - - - -<br />

Totale fonti rinnovabili 2.566 85 - - 856 - - - - 1.625<br />

Totale consumi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia 20.365.330 2.970.321 10.564.539 27.596 310.035 367.877 981.881 2.063.194 80.276 2.999.611<br />

da fonti rinnovabili - - - - 0,3% - - - - 0,1%<br />

2009 (3)<br />

Stabilimenti<br />

Fonti non rinnovabili<br />

113 13 n.d. 1 2 7 67 6 17 n.d.<br />

Gas naturale 5.412.100 2.715.381 n.d. 20.521 313.852 385.945 883.127 1.017.611 75.663 n.d.<br />

Carbone 494.903 - n.d. - - - - 494.903 - n.d.<br />

Gasolio 67.507 2.390 n.d. - - 27 10.423 47.920 6.747 n.d.<br />

GPL 74.889 37 n.d. - - - 74.410 442 - n.d.<br />

Altri (olio ATZ e BTZ) 5.477 4.104 n.d. - - - 1.373 - - n.d.<br />

Totale fonti non rinnovabili<br />

Fonti rinnovabili<br />

6.054.876 2.721.912 n.d. 20.521 313.852 385.972 969.333 1.560.876 82.410 n.d.<br />

Biomasse - - n.d. - - - - - - n.d.<br />

Fotovoltaico 900 - n.d. - 900 - - - - n.d.<br />

Solare-termico 3.642 72 n.d. - - - 3.570 - - n.d.<br />

Totale fonti rinnovabili 4.542 72 n.d. - 900 - 3.570 - - n.d.<br />

Totale consumi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia 6.059.418 2.721.984 n.d. 20.521 314.752 385.972 972.903 1.560.876 82.410 n.d.<br />

da fonti rinnovabili 0,1% - n.d. - 0,3% - 0,4% - - n.d.<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. Non<br />

includono Chrysler Group,<br />

poiché Chrysler Group<br />

LLC è stato formato a<br />

metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) I dati si riferiscono alle<br />

strutture <strong>di</strong> carrozzeria e<br />

stampaggio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group per coerenza con<br />

il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles.<br />

243<br />

Appen<strong>di</strong>ce


244<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. Non<br />

includono Chrysler Group,<br />

poiché Chrysler Group<br />

LLC è stato formato a<br />

metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) I dati si riferiscono alle<br />

strutture <strong>di</strong> carrozzeria e<br />

stampaggio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group per coerenza con<br />

il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles.<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Consumo in<strong>di</strong>retto <strong>di</strong> energia per fonte<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (GJ)<br />

<strong>2011</strong> (1)<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

others<br />

Stabilimenti<br />

Energia elettrica<br />

150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

Fonti non rinnovabili 16.519.636 2.020.811 5.605.383 20.991 322.687 985.414 2.410.620 1.347.358 104.263 3.702.109<br />

Fonti rinnovabili 4.714.605 1.874.039 - 5.760 97.781 533.477 790.251 1.399.727 13.570 -<br />

Totale energia elettrica<br />

Energia termica<br />

21.234.241 3.894.850 5.605.383 26.751 420.468 1.518.891 3.200.871 2.747.085 117.833 3.702.109<br />

Fonti non rinnovabili 5.638.851 4.001.180 820.695 - - 454.963 207.472 113.259 41.282 -<br />

Fonti rinnovabili 2 - - - - - - - 2 -<br />

Totale energia termica<br />

Altre energie<br />

5.638.853 4.001.180 820.695 - - 454.963 207.472 113.259 41.284 -<br />

Fonti non rinnovabili 1.089.289 783.617 - - - 243.280 62.392 - - -<br />

Fonti rinnovabili - - - - - - - - - -<br />

Totale altre energie 1.089.289 783.617 - - - 243.280 62.392 - - -<br />

Totale consumi in<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia 27.962.383 8.679.647 6.426.078 26.751 420.468 2.217.134 3.470.735 2.860.344 159.117 3.702.109<br />

da fonti rinnovabili 16,9% 21,6% - 21,5% 23,3% 24,1% 22,8% 48,9% 8,5% -<br />

2010 (2)<br />

Stabilimenti<br />

Energia elettrica<br />

148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

Fonti non rinnovabili 16.914.538 2.365.100 5.340.619 29.027 399.952 1.057.928 2.502.972 1.180.794 110.278 3.927.868<br />

Fonti rinnovabili 4.237.530 1.684.888 - - - 416.420 781.893 1.353.327 1.002 -<br />

Totale energia elettrica<br />

Energia termica<br />

21.152.068 4.049.988 5.340.619 29.027 399.952 1.474.348 3.284.865 2.534.121 111.280 3.927.868<br />

Fonti non rinnovabili 6.452.052 4.570.353 789.205 - 100.602 527.504 272.404 133.479 58.505 -<br />

Fonti rinnovabili - - - - - - - - - -<br />

Totale energia termica<br />

Altre energie<br />

6.452.052 4.570.353 789.205 - 100.602 527.504 272.404 133.479 58.505 -<br />

Fonti non rinnovabili 1.250.791 909.623 - - 35.152 261.614 44.402 - - -<br />

Fonti rinnovabili - - - - - - - - - -<br />

Totale altre energie 1.250.791 909.623 - - 35.152 261.614 44.402 - - -<br />

Totale consumi in<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia 28.854.911 9.529.964 6.129.824 29.027 535.706 2.263.466 3.601.671 2.667.600 169.785 3.927.868<br />

da fonti rinnovabili 14,7% 17,7% - - - 18,4% 21,7% 50,7% 0,6% -<br />

2009 (3)<br />

Stabilimenti<br />

Energia elettrica<br />

113 13 n.d. 1 2 7 67 6 17 n.d.<br />

Fonti non rinnovabili 8.197.957 2.996.408 n.d. 25.524 375.014 1.168.144 2.311.100 1.200.182 121.585 n.d.<br />

Fonti rinnovabili 2.841.716 845.277 n.d. - - 272.868 699.355 1.023.118 1.098 n.d.<br />

Totale energia elettrica<br />

Energia termica<br />

11.039.673 3.841.685 n.d. 25.524 375.014 1.441.012 3.010.455 2.223.300 122.683 n.d.<br />

Fonti non rinnovabili 5.611.068 4.515.102 n.d. - 47.212 572.666 285.282 122.708 68.098 n.d.<br />

Fonti rinnovabili - - n.d. - - - - - - n.d.<br />

Totale energia termica<br />

Altre energie<br />

5.611.068 4.515.102 n.d. - 47.212 572.666 285.282 122.708 68.098 n.d.<br />

Fonti non rinnovabili 1.363.729 1.040.621 n.d. - 12.684 257.533 52.604 - 287 n.d.<br />

Fonti rinnovabili - - n.d. - - - - - - n.d.<br />

Totale altre energie 1.363.729 1.040.621 n.d. - 12.684 257.533 52.604 - 287 n.d.<br />

Totale consumi in<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> energia 18.014.470 9.397.408 n.d. 25.524 434.910 2.271.211 3.348.341 2.346.008 191.068 n.d.<br />

da fonti rinnovabili 15,8% 9,0% n.d. - - 12,0% 20,9% 43,6% 0,6% n.d.


Altre emissioni ambientali significative<br />

Composti Organici Volatili (COV)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (g/m 2 )<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 43,0 43,4 44,3<br />

Chrysler (4) 18,9 19,5 n.d.<br />

Maserati (5) n.d. n.d. n.d.<br />

Ferrari 30,8 35,1 33,7<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain (5) n.d. n.d. n.d.<br />

Magneti Marelli 32,0 32,1 41,9<br />

Teksid 186,2 198,5 248,5<br />

Comau 12,7 14,1 13,8<br />

Altri Chrysler n.d. n.d. n.d.<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> 30,1 32,4 44,1<br />

Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo (SOx)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (t)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 2 2 2<br />

Chrysler (4) 3 3 n.d.<br />

Maserati - - -<br />

Ferrari - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain - - -<br />

Magneti Marelli 3 4 2<br />

Teksid 138 124 77<br />

Comau - - 1<br />

Altri Chrysler 30 7 n.d.<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> 176 140 82<br />

Sostanze lesive dell’ozono (Ozone Depleting Substances - ODS)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (kg)<br />

Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (t)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 342 352 322<br />

Chrysler (4) 488 457 n.d.<br />

Maserati 3 3 2<br />

Ferrari 37 37 37<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 43 46 46<br />

Magneti Marelli 106 114 113<br />

Teksid 169 179 145<br />

Comau 10 9 10<br />

Altri Chrysler 109 130 n.d.<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> 1.307 1.327 675<br />

Polveri<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (t)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 0,2 0,2 0,1<br />

Chrysler (4) 36,4 34,1 n.d.<br />

Maserati - - -<br />

Ferrari - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain - - -<br />

Magneti Marelli 0,1 0,1 0,2<br />

Teksid 20,8 18,7 11,5<br />

Comau - - 0,1<br />

Altri Chrysler 8,6 9,7 n.d.<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> 66,1 62,8 11,9<br />

<strong>2011</strong><br />

<strong>Fiat</strong><br />

Group FGA Chrysler (4) Maserati Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Powertrain<br />

Magneti<br />

Marelli Teksid Comau<br />

Chrysler<br />

others<br />

Stabilimenti 150 15 16 1 2 9 69 6 13 19<br />

CFC 580 - n.d. - - 560 20 - - n.d.<br />

HCFC 16.139 2.199 n.d. 1 2.414 1.004 9.779 113 629 n.d.<br />

Halon 65 - n.d. - - - 65 - - n.d.<br />

Methyl bromide - - n.d. - - - - - - n.d.<br />

Altri CFC completamente alogenati 2 - n.d. - - - 2 - - n.d.<br />

Totale 16.786 2.199 n.d. 1 2.414 1.564 9.866 113 629 n.d.<br />

2010 (6)<br />

Stabilimenti 148 15 17 1 2 7 68 6 12 20<br />

CFC 581 - n.d. - n.d. 561 20 - n.d. n.d.<br />

HCFC 16.657 4.766 n.d. 38 n.d. 1.215 10.412 226 n.d. n.d.<br />

Halon 102 - n.d. - n.d. - 65 37 n.d. n.d.<br />

Methyl bromide - - n.d. - n.d. - - - n.d. n.d.<br />

Altri CFC completamente alogenati 2 - n.d. - n.d. - 2 - n.d. n.d.<br />

Totale 17.342 4.766 n.d. 38 n.d. 1.776 10.499 263 n.d. n.d.<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. Non includono<br />

Chrysler Group, poiché<br />

Chrysler Group LLC<br />

è stato formato a metà<br />

del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

(4) I dati si riferiscono alle<br />

strutture <strong>di</strong> carrozzeria e<br />

stampaggio <strong>di</strong> Chrysler<br />

Group per coerenza con<br />

il perimetro <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles.<br />

(5) Maserati e <strong>Fiat</strong><br />

Powertrain non sono<br />

dotati <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong><br />

verniciatura.<br />

(6) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

245<br />

Appen<strong>di</strong>ce


246<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

(1) Se non <strong>di</strong>versamente<br />

specificato, i dati<br />

relativi alla forza lavoro<br />

si riferiscono alla fine<br />

dell’anno.<br />

(2) I <strong>di</strong>pendenti sono<br />

ripartiti in quattro<br />

macrocategorie: operai,<br />

impiegati, professional<br />

e <strong>di</strong>rigenti. La categoria<br />

professional comprende<br />

tutti gli in<strong>di</strong>vidui<br />

che ricoprono ruoli<br />

specialistici e manageriali<br />

(tra cui “professional” e<br />

“professional expert” nel<br />

sistema <strong>di</strong> classificazione<br />

<strong>di</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. e<br />

“mid-level professional”<br />

e “professional senior”<br />

secondo la classificazione<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group).<br />

La categoria <strong>di</strong>rigenti si<br />

riferisce agli in<strong>di</strong>vidui che<br />

ricoprono ruoli <strong>di</strong>rigenziali<br />

(compresi quelli identificati<br />

come “professional<br />

master”, “professional<br />

senior” e “executive”<br />

nell’ambito del sistema<br />

<strong>di</strong> classificazione <strong>di</strong> <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A., e “<strong>di</strong>rigenti senior”<br />

secondo la classificazione<br />

<strong>di</strong> Chrysler Group).<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(4) Le Altre Attività<br />

includono hol<strong>di</strong>ng<br />

e società operanti nel<br />

settore dell’e<strong>di</strong>toria,<br />

delle comunicazioni<br />

e dei servizi e altro;<br />

Centro Ricerche <strong>Fiat</strong><br />

e Elasis sono incluse<br />

per il 2010.<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Dimensione sociale<br />

Dipendenti in cifre (1)<br />

Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (3)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

Europa 86.179 78,1 21,9 87.941 78,5 21,5<br />

Nord America 48.321 79,4 20,6 45.056 79,8 20,2<br />

America Latina 56.695 91,2 8,8 51.286 91,6 8,4<br />

Asia 5.698 74,7 25,3 5.000 73,9 26,1<br />

Resto del mondo 128 72,7 27,3 141 75,2 24,8<br />

Totale 197.021 82,1 17,9 189.424 82,2 17,8<br />

Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e settore<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

Dipendenti per Paese<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (3)<br />

Italia 31,8 33,4<br />

Stati Uniti 19,7 19,0<br />

Brasile 19,5 18,7<br />

Messico 6,1 5,7<br />

Polonia 5,7 6,6<br />

Canada 4,8 4,8<br />

Argentina 2,6 2,1<br />

Germania 1,3 1,4<br />

Francia 1,4 1,4<br />

Spagna 0,7 0,8<br />

Venezuela 0,5 0,5<br />

Altri Paesi 5,9 5,6<br />

Totale (numero) 197.021 189.424<br />

Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e categoria professionale (2)<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

Dirigenti per nazionalità<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> 2010 (3)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

Dirigenti 2.254 87,3 12,7 2.294 87,7 12,3<br />

Professional 26.726 82,4 17,6 24.972 82,8 17,2<br />

Impiegati 29.309 71,5 28,5 27.247 70,6 29,4<br />

Operai 138.732 84,1 15,9 134.911 84,4 15,6<br />

Totale 197.021 82,1 17,9 189.424 82,2 17,8<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (3)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 59.714 85,1 14,9 57.611 85,1 14,9<br />

Ferrari 2.695 89,1 10,9 2.721 88,2 11,8<br />

Maserati 714 83,6 16,4 696 84,6 15,4<br />

Chrysler Group 55.687 81,9 18,1 51.623 82,0 18,0<br />

Magneti Marelli 34.804 73,4 26,6 34.269 74,6 25,4<br />

Comau 14.457 93,6 6,4 12.216 93,8 6,2<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 12.552 87,8 12,2 12.453 87,9 12,1<br />

Teksid 7.865 95,8 4,2 7.275 96,0 4,0<br />

Altre Attività (4) 8.533 54,5 45,5 10.560 60,8 39,2<br />

Totale 197.021 82,1 17,9 189.424 82,2 17,8<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

<strong>2011</strong> managers (no,) % of total managers<br />

Italiana 1.032 45,8<br />

Statunitense 802 35,6<br />

Brasiliana 116 5,1<br />

Francese 60 2,7<br />

Tedesca 35 1,5<br />

Polacca 29 1,3<br />

Spagnola 11 0,5<br />

Belga 5 0,2<br />

Altre nazionalità 164 7,3<br />

Totale (numero) 2.254


Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e tipologia <strong>di</strong> contratto<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> Tempo indeterminato Tempo determinato<br />

% uomini % donne % uomini % donne<br />

Totale 79,1 16,9 2,9 1,1<br />

Part-time Full-time Part-time Full-time<br />

% uomini % donne % uomini % donne % uomini % donne % uomini % donne<br />

Europa 12,2 87,8 79,2 20,8 81,8 18,2 69,2 30,8<br />

Nord America 25,0 75,0 80,2 19,8 55,7 44,3 79,6 20,4<br />

America Latina 25,0 75,0 91,1 8,9 - - 92,8 7,2<br />

Asia - - 74,9 25,1 - - 47,2 52,8<br />

Resto del mondo - - 72,6 27,4 - - 75,0 25,0<br />

Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e anzianità aziendale<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (1)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (1)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

Fino a 5 anni 72.230 81,7 18,3 66.329 81,7 18,3<br />

Da 6 a 10 anni 21.210 81,4 18,6 23.030 81,4 18,6<br />

Da 11 a 20 anni 58.143 82,4 17,6 56.566 83,1 16,9<br />

Da 21 a 30 anni 31.963 85,3 14,7 30.234 84,6 15,4<br />

Oltre 30 anni 13.464 76,4 23,6 13.259 76,9 23,1<br />

Totale (2) 197.010 189.418<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

Distribuzione <strong>di</strong>pendenti per genere e età<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

<strong>2011</strong> 2010 (1)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

(numero)<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

Fino a 30 anni 38.645 83,9 16,1 36.445 83,8 16,2<br />

Da 31 a 40 anni 57.009 81,2 18,8 56.948 81,3 18,7<br />

Da 41 a 50 anni 60.294 82,3 17,7 58.578 82,7 17,3<br />

Oltre 50 anni 41.073 81,2 18,8 37.453 81,4 18,6<br />

Totale 197.021 82,1 17,9 189.424 82,2 17,8<br />

%<br />

uomini<br />

%<br />

donne<br />

Laurea o equiparabili (3) 31.860 76,7 23,3 28.373 76,6 23,4<br />

Istruzione me<strong>di</strong>a superiore 72.641 83,2 16,8 74.451 83,1 16,9<br />

Istruzione me<strong>di</strong>a inferiore 45.634 79,7 20,3 41.883 80,2 19,8<br />

Non tracciati (4) 46.754 86,3 13,7 44.717 86,3 13,7<br />

Totale (2) 196.889 189.424<br />

Attrazione <strong>di</strong> talenti<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo<br />

<strong>2011</strong> (5) 2010 (1)<br />

Neo laureati assunti (numero) 2.479 1.013<br />

Tirocini formativi (numero) 2.472 2.893<br />

Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (numero) 1.554 1.779<br />

Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (milioni <strong>di</strong> euro) 2,3 1,6<br />

Valutazione delle performance in<strong>di</strong>viduali (PLM)<br />

per genere<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (%)<br />

<strong>2011</strong> (5)<br />

Uomini 72<br />

Donne 53<br />

(1) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(2) La forza lavoro mappata<br />

corrispondeva al 99,9%<br />

della forza lavoro<br />

del Gruppo.<br />

(3) Calcolo soggetto<br />

ad approssimazione<br />

derivante dal confronto<br />

dei titoli accademici tra<br />

Paesi <strong>di</strong>versi.<br />

(4) Rappresenta casi in cui<br />

non è possibile rilevare<br />

il titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, poiché<br />

i dati non sono sempre<br />

tracciati nei sistemi<br />

informativi del Gruppo,<br />

specialmente in relazione<br />

al titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o degli<br />

operai.<br />

(5) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

247<br />

Appen<strong>di</strong>ce


248<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

(1) Solo per il calcolo<br />

del turnover: poiché<br />

Chrysler Group è stato<br />

consolidato a giugno<br />

<strong>2011</strong>, il turnover include<br />

Entrati e Usciti <strong>di</strong> Chrysler<br />

Goup esclusivamente<br />

per il secondo semestre<br />

del <strong>2011</strong>.<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Turnover <strong>di</strong>pendenti (1)<br />

Area geografica<br />

Europa<br />

Dipendenti al 31/12/2010 87.833<br />

Entrati 4.378<br />

Usciti (6.075)<br />

perimetro 43<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 86.179<br />

Asia<br />

Dipendenti al 31/12/2010 4.758<br />

Entrati 1.734<br />

Usciti (953)<br />

perimetro 159<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 5.698<br />

Categoria professionale<br />

Operai<br />

Dipendenti al 31/12/2010 96.994<br />

Entrati 15.710<br />

Usciti (14.886)<br />

categoria professionale (449)<br />

perimetro 41.363<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 138.732<br />

Professional<br />

Dipendenti al 31/12/2010 17.499<br />

Entrati 976<br />

Usciti (880)<br />

categoria professionale 9.143<br />

perimetro (267)<br />

Professionals al 31/12/<strong>2011</strong> 26.471<br />

Categoria professionale e area geografica<br />

Operai Europa<br />

Dipendenti al 31/12/2010 57.204<br />

Entrati 2.113<br />

Usciti (4.044)<br />

categoria professionale (166)<br />

perimetro 346<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 55.453<br />

Operai Asia<br />

Dipendenti al 31/12/2010 3.075<br />

Entrati 758<br />

Usciti (564)<br />

categoria professionale (14)<br />

perimetro (110)<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 3.145<br />

Nord America<br />

Dipendenti al 31/12/2010 1.690<br />

Entrati 2.246<br />

Usciti (2.182)<br />

perimetro 46.567<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 48.321<br />

Resto del mondo<br />

Dipendenti al 31/12/2010 133<br />

Entrati 17<br />

Usciti (27)<br />

perimetro 5<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 128<br />

Operai Nord America<br />

Dipendenti al 31/12/2010 637<br />

Entrati 1.056<br />

Usciti (1.358)<br />

categoria professionale (18)<br />

perimetro 32.916<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 33.233<br />

Operai Resto del mondo<br />

Dipendenti al 31/12/2010 27<br />

Entrati -<br />

Usciti (3)<br />

categoria professionale -<br />

perimetro -<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 24<br />

America Latina<br />

Dipendenti al 31/12/2010 43.387<br />

Entrati 13.427<br />

Usciti (10.056)<br />

perimetro 9.937<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 56.695<br />

Totale mondo<br />

Dipendenti al 31/12/2010 137.801<br />

Entrati 21.802<br />

Usciti (19.293)<br />

perimetro 56.711<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 197.021<br />

Impiegati<br />

Dipendenti al 31/12/2010 21.823<br />

Entrati 5.034<br />

Usciti (3.352)<br />

categoria professionale (8.766)<br />

perimetro 14.824<br />

Impiegati al 31/12/<strong>2011</strong> 29.563<br />

Dirigenti<br />

Dipendenti al 31/12/2010 1.485<br />

Entrati 82<br />

Usciti (175)<br />

categoria professionale 72<br />

perimetro 791<br />

Dirigenti al 31/12/<strong>2011</strong> 2.255<br />

Operai America Latina<br />

Dipendenti al 31/12/2010 36.051<br />

Entrati 11.783<br />

Usciti (8.917)<br />

categoria professionale (251)<br />

perimetro 8.211<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 46.877<br />

Operai mondo<br />

Dipendenti al 31/12/2010 96.994<br />

Entrati 15.710<br />

Usciti (14.886)<br />

categoria professionale (449)<br />

perimetro 41.363<br />

Operai al 31/12/<strong>2011</strong> 138.732


Età (1)<br />

Fino a 30 anni<br />

Dipendenti al 31/12/2010 31.228<br />

Entrati 10.755<br />

Usciti (9.168)<br />

perimetro 7.312<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 40.127<br />

Da 41 a 50 anni<br />

Dipendenti al 31/12/2010 38.556<br />

Entrati 3.033<br />

Usciti (2.694)<br />

perimetro 20.845<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 59.740<br />

Genere<br />

Uomini<br />

Dipendenti al 31/12/2010 113.388<br />

Entrati 17.709<br />

Usciti (15.930)<br />

perimetro 46.519<br />

Dipendenti uomini al 31/12/<strong>2011</strong> 161.686<br />

Salute e sicurezza sul lavoro<br />

Infortuni per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (numero)<br />

<strong>2011</strong> (3) 2010 (4) 2009 (5)<br />

Europa 478 828 1.087<br />

Nord America 112 156 9<br />

America Latina 394 408 341<br />

Asia 25 21 12<br />

Resto del mondo - - -<br />

Totale 1.009 1.413 1.449<br />

Casi <strong>di</strong> malattia professionale per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (numero)<br />

<strong>2011</strong> (3) 2010 (4) 2009 (5)<br />

Europa 59 69 48<br />

Nord America 380 288 -<br />

America Latina 203 102 66<br />

Asia - 1 -<br />

Resto del mondo - 1 -<br />

Totale 642 461 114<br />

Da 31 a 40 anni<br />

Dipendenti al 31/12/2010 44.471<br />

Entrati 6.570<br />

Usciti (5.192)<br />

perimetro 12.462<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 58.311<br />

Oltre 50 anni<br />

Dipendenti al 31/12/2010 23.546<br />

Entrati 1.444<br />

Usciti (2.239)<br />

perimetro 16.092<br />

Dipendenti al 31/12/<strong>2011</strong> 38.843<br />

Donne<br />

Dipendenti al 31/12/2010 24.413<br />

Entrati 4.093<br />

Usciti (3.363)<br />

perimetro 10.192<br />

Dipendenti donne al 31/12/<strong>2011</strong> 35.335<br />

Giorni <strong>di</strong> assenza (2) per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (numero)<br />

<strong>2011</strong> (3) 2010 (4) 2009 (5)<br />

Europa 14.775 23.658 35.227<br />

Nord America 5.333 10.259 582<br />

America Latina 8.323 8.513 5.366<br />

Asia 538 249 156<br />

Resto del mondo - - 352<br />

Totale 28.969 42.679 41.683<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> frequenza infortuni per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (infortuni ogni 100 mila ore lavorate)<br />

<strong>2011</strong> (3) 2010 (4) 2009 (5)<br />

Europa 0,39 0,65 0,90<br />

Nord America 0,11 0,17 0,35<br />

America Latina 0,37 0,42 0,50<br />

Asia 0,09 0,24 0,18<br />

Resto del mondo - - -<br />

Totale 0,28 0,44 0,73<br />

(1) Il turnover per età non<br />

considera i <strong>di</strong>pendenti che<br />

hanno cambiato fascia<br />

<strong>di</strong> età tra il 2010 e il <strong>2011</strong>.<br />

(2) Si riferisce al numero<br />

<strong>di</strong> giorni <strong>di</strong> assenza dei<br />

<strong>di</strong>pendenti (inclusi sabati,<br />

domeniche e festivi)<br />

dovuti ad infortunio del<br />

<strong>di</strong>pendente (operai,<br />

impiegati e professional),<br />

risultanti in un’assenza dal<br />

lavoro per più <strong>di</strong> tre giorni,<br />

escluso il giorno in cui si<br />

è verificato l’infortunio.<br />

Sono esclusi dal calcolo:<br />

i giorni <strong>di</strong> assenza dovuti<br />

ad infortuni che occorsi<br />

durante gli spostamenti<br />

per e dal lavoro, anche<br />

con mezzi privati <strong>di</strong><br />

trasporto.<br />

(3) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(4) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A.<br />

(5) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. Non<br />

includono Chrysler Group,<br />

poiché Chrysler Group<br />

LLC è stato formato a<br />

metà del 2009. Pertanto,<br />

i dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

249<br />

Appen<strong>di</strong>ce


250 Appen<strong>di</strong>ce Approfon<strong>di</strong>menti<br />

(1) I dati includono Chrysler<br />

Group per l’intero anno.<br />

(2) Dati aggiornati per<br />

includere Chrysler Group<br />

ed escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A.<br />

(3) Dati aggiornati per<br />

escludere le aziende<br />

confluite in <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. Non includono<br />

Chrysler Group, poiché<br />

Chrysler Group LLC è<br />

stato formato a metà<br />

del 2009. Pertanto, i<br />

dati del 2009 non sono<br />

confrontabili con quelli<br />

del 2010 e del <strong>2011</strong>.<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> severità infortuni per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (giorni <strong>di</strong> assenza dovuti ad infortuni ogni 1.000 ore lavorate)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Europa 0,12 0,19 0,29<br />

Nord America 0,05 0,11 0,23<br />

America Latina 0,08 0,09 0,08<br />

Asia 0,02 0,03 0,02<br />

Resto del mondo - - 6,46<br />

Totale 0,08 0,13 0,21<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> frequenza malattie professionali per area geografica<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> mondo (casi <strong>di</strong> malattia professionale ogni 100 mila ore lavorate)<br />

<strong>2011</strong> (1) 2010 (2) 2009 (3)<br />

Europa 0,05 0,05 0,04<br />

Nord America 0,36 0,31 -<br />

America Latina 0,19 0,11 0,10<br />

Asia - 0,01 -<br />

Resto del mondo - 1,94 -<br />

Totale 0,18 0,14 0,06<br />

Periodo minimo <strong>di</strong> preavviso<br />

per mo<strong>di</strong>fiche operative<br />

Nell’Unione europea, la Direttiva 01/23 prevede che, in caso<br />

<strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> imprese, <strong>di</strong> stabilimenti o <strong>di</strong> parti <strong>di</strong> imprese<br />

o stabilimenti in seguito a cessione contrattuale o fusione, sia<br />

posta in essere una procedura <strong>di</strong> informazione e consultazione<br />

dei rappresentanti dei lavoratori, da attivarsi in tempo utile prima<br />

dell’attuazione del trasferimento. La procedura deve essere<br />

attivata con ragionevole anticipo rispetto al trasferimento. Le<br />

società del Gruppo <strong>Fiat</strong> rispettano le <strong>di</strong>sposizioni normative<br />

derivanti dall’adozione della <strong>di</strong>rettiva <strong>di</strong> cui sopra in ogni singolo<br />

Stato membro dell’UE. Inoltre, l’accordo istitutivo del Comitato<br />

Aziendale Europeo (CAE) del Gruppo <strong>Fiat</strong> include, tra le materie<br />

oggetto <strong>di</strong> informazione e consultazione, anche i cambiamenti<br />

fondamentali riguardanti l’organizzazione, l’introduzione <strong>di</strong><br />

nuovi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro e nuovi processi produttivi che incidono<br />

significativamente sul Gruppo nel suo complesso, nonché<br />

la riduzione delle <strong>di</strong>mensioni o la chiusura, i trasferimenti <strong>di</strong><br />

produzione, la fusione <strong>di</strong> aziende o <strong>di</strong> unità produttive che abbiano<br />

rilevante impatto occupazionale con ripercussioni transnazionali.<br />

Fuori dall’Unione Europea valgono le leggi e le prassi locali.<br />

Negli Stati Uniti, la legge federale nota come WARN (Worker<br />

Adjustment and Retraining Notification Act), applicabile a<br />

prescindere dalla sindacalizzazione o meno del sito coinvolto<br />

dall’operazione, richiede al datore <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> comunicare, con<br />

un preavviso <strong>di</strong> almeno 60 giorni, ogni azione da cui derivi la<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> occupazione per almeno 50 <strong>di</strong>pendenti o per una<br />

percentuale pari al 33% dell’organico.<br />

In Canada, le normative riguardo gli avvisi <strong>di</strong> cessazione variano<br />

da provincia a provincia. In Ontario, dove è impiegata la maggior<br />

parte della forza lavoro canadese, la comunicazione deve<br />

pervenire entro quattro settimane dalla cessazione effettiva, per<br />

i siti con almeno 50 <strong>di</strong>pendenti. I restanti <strong>di</strong>pendenti Chrysler<br />

Canada si trovano in Alberta e in Québec, dove il requisito<br />

massimo <strong>di</strong> preavviso è <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci settimane per i lavoratori con più <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> servizio. Nel caso <strong>di</strong> siti e/o stabilimenti sindacalizzati<br />

negli Stati Uniti e in Canada il livello <strong>di</strong> coinvolgimento sindacale è<br />

definito, <strong>di</strong> norma, dal contratto collettivo stipulato tra azienda e<br />

sindacato e applicabile a livello <strong>di</strong> sito, che in generale definisce<br />

anche le procedure <strong>di</strong> informazione e consultazione da seguire<br />

in questi casi. Nei siti non sindacalizzati, nel caso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche<br />

organizzative conseguenti all’outsourcing, è prassi effettuare<br />

un’informativa aziendale a tutti i lavoratori, con ragionevole<br />

anticipo rispetto alla data prevista per l’operazione. In Messico,<br />

le aziende sono tenute a notificare il Ministero del Lavoro e della<br />

Previdenza sociale e il sindacato prima <strong>di</strong> qualsiasi licenziamento<br />

in massa <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti o della chiusura <strong>di</strong> stabilimenti. Tuttavia,<br />

nel <strong>di</strong>ritto del lavoro messicano il periodo <strong>di</strong> preavviso non è<br />

esplicitamente definito.<br />

In Venezuela, la comunicazione della cessazione del rapporto<br />

<strong>di</strong> lavoro varia in base all’anzianità <strong>di</strong> servizio del <strong>di</strong>pendente,<br />

ad esempio varia da un preavviso minimo <strong>di</strong> una settimana per<br />

i <strong>di</strong>pendenti che hanno da uno a sei mesi <strong>di</strong> servizio, ad un<br />

preavviso massimo <strong>di</strong> tre mesi per i <strong>di</strong>pendenti con <strong>di</strong>eci o più<br />

anni <strong>di</strong> anzianità <strong>di</strong> servizio.


252<br />

Appen<strong>di</strong>ce Glossario<br />

Glossario<br />

A H<br />

B<br />

C<br />

E<br />

F<br />

Alternatore Intelligente:<br />

<strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> ricarica della batteria che utilizza un’unità <strong>di</strong> controllo intelligente<br />

per ridurre la potenza dal motore al minimo richiesto (anche noto come<br />

Intelligent Alternator).<br />

Brake Prefill:<br />

<strong>di</strong>spositivo che quando il guidatore rilascia improvvisamente il pedale<br />

dell’acceleratore avvicina automaticamente le pastiglie dei freni ai <strong>di</strong>schi. Nel<br />

caso <strong>di</strong> un’eventuale frenata <strong>di</strong> emergenza si ottiene una più pronta risposta<br />

dell’impianto e quin<strong>di</strong> una più rapida decelerazione della vettura.<br />

Cinture <strong>di</strong> sicurezza adattive:<br />

sistema che, in caso <strong>di</strong> impatto imminente, agisce sulla fibbia e sulla cinghia<br />

della cintura mettendole in tensione e posizionandole in modo da migliorarne<br />

la capacità <strong>di</strong> trattenere il corpo dei passeggeri.<br />

Controllo Elettronico della Stabilità (ESC):<br />

sistema per il controllo della stabilità del veicolo, che agisce in fase <strong>di</strong><br />

sbandata, regolando la potenza del motore e frenando le singole ruote con<br />

<strong>di</strong>fferente intensità in modo tale da ristabilizzare l’assetto del mezzo.<br />

Electronic Roll Mitigation (ERM):<br />

sistema elettronico antiribaltamento che applica una frenata adeguata,<br />

<strong>di</strong>minuendo la potenza del motore e riducendo la possibilità che si verifichi il<br />

sollevamento delle ruote, quando rileva che il tasso <strong>di</strong> variazione dell’angolo<br />

del volante e la velocità del veicolo sono tali da poterne provocare il<br />

sollevamento.<br />

EN 1005:<br />

standard europeo che stabilisce i requisiti per la sicurezza dei macchinari e<br />

della prestazione fisica umana.<br />

EN 16001:<br />

standard europeo che stabilisce i requisiti per un Sistema <strong>di</strong> Gestione<br />

dell’Energia.<br />

Freno a mano elettrico:<br />

freno <strong>di</strong> stazionamento attivato elettricamente da un interruttore e controllato<br />

da una centralina elettronica, che agisce sui freni del veicolo per mezzo <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>spositivo meccatronico (ten<strong>di</strong>tore, calibro attivo, ecc).<br />

I<br />

L<br />

Hydraulic Brake Assist:<br />

sistema in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una frenata <strong>di</strong> emergenza monitorando la<br />

pressione frenante e la sua velocità d’incremento. Se il conducente non frena<br />

con forza sufficiente l’Hydraulic Brake Assist aumenta la forza frenante al<br />

massimo e lo spazio <strong>di</strong> frenata viene così ridotto.<br />

ISO 9001:<br />

standard internazionale che specifica i requisiti per un Sistema <strong>di</strong> Gestione della<br />

Qualità concepito per sod<strong>di</strong>sfare le esigenze dei clienti e <strong>di</strong> altri stakeholder.<br />

ISO 11228:<br />

standard internazionale che specifica i limiti consigliati per il sollevamento e<br />

il trasporto manuale e fornisce in<strong>di</strong>cazioni sulla valutazione delle variabili<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse attività, permettendo la valutazione dei rischi per la salute della<br />

popolazione attiva.<br />

ISO 14001:<br />

standard internazionale che definisce le modalità per pre<strong>di</strong>sporre un Sistema<br />

<strong>di</strong> Gestione Ambientale.<br />

ISO 14040:<br />

standard internazionale che descrive i principi e il quadro <strong>di</strong> riferimento per gli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Life Cycle Assessment (LCA).<br />

ISO 14044:<br />

standard internazionale che specifica i requisiti e fornisce linee guida per gli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Life Cycle Assessment (LCA).<br />

ISO 26000:<br />

standard internazionale, pubblicata a novembre 2010, che identifica le principali<br />

tematiche su cui le organizzazioni devono focalizzarsi per <strong>di</strong>mostrare il<br />

loro impegno alla responsabilità sociale.<br />

ISO 50001:<br />

standard internazionale che stabilisce i requisiti per i Sistemi <strong>di</strong> Gestione<br />

dell’Energia.<br />

ISO/TS 16949:<br />

norma internazionale che, assieme all’ISO 9001, definisce i requisiti del Sistema<br />

<strong>di</strong> Gestione della Qualità per quanto riguarda progettazione, sviluppo,<br />

produzione, installazione e assistenza dei prodotti legati al settore automobilistico.<br />

Lane Departure Warning (LDW):<br />

<strong>di</strong>spositivo che avvisa il guidatore dell’avvicinamento involontario al bordo<br />

della corsia.<br />

Life Cycle Assessment (LCA):<br />

metodologia <strong>di</strong> analisi che valuta l’insieme <strong>di</strong> interazioni che un prodotto/<br />

componente ha con l’ambiente e ne definisce gli impatti <strong>di</strong>retti o in<strong>di</strong>retti,<br />

considerando il suo intero ciclo <strong>di</strong> vita dalla produzione al riciclaggio fino alla<br />

<strong>di</strong>smissione finale.


O<br />

P<br />

R<br />

S<br />

OHSAS 18001:<br />

standard internazionale che specifica i requisiti per un Sistema <strong>di</strong> Gestione<br />

della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto <strong>di</strong> lavoro.<br />

ParkSense Front/Rear Assist:<br />

sistema che utilizza le onde sonore per in<strong>di</strong>viduare gli ostacoli più vicini a<br />

velocità <strong>di</strong> parcheggio, al fine <strong>di</strong> aiutare il conducente a fare manovra in spazi<br />

ristretti. I sensori a ultrasuoni nel paraurti anteriore / posteriore rilevano la<br />

vicinanza <strong>di</strong> oggetti nella zona anteriore / posteriore del veicolo, e avvertono il<br />

conducente della relativa tramite in<strong>di</strong>catori visivi e segnali acustici.<br />

Parcheggio automatico perpen<strong>di</strong>colare/parallelo in spazi ristretti:<br />

sistema che aiuta il conducente a identificare un parcheggio delle <strong>di</strong>mensioni<br />

opportune e fornisce assistenza nella manovra. Il sistema esegue la scansione<br />

del lato della strada cercando potenziali parcheggi utilizzando i sensori ad<br />

ultrasuoni posti sul fianco del veicolo. Successivamente comunica la sterzata<br />

necessaria per guidare il veicolo nel parcheggio, mentre il conducente ne<br />

controlla la velocità attraverso il freno.<br />

Pre-collision Enhance:<br />

sistema progettato per ridurre la gravità <strong>di</strong> un incidente. Al rilevamento <strong>di</strong><br />

una collisione imminente, questo sistema è in grado <strong>di</strong> stringere le cinture <strong>di</strong><br />

sicurezza, regolare la posizione del se<strong>di</strong>le, compresi i se<strong>di</strong>li posteriori, sollevare<br />

i poggiatesta posteriori ripiegati, chiudere il tetto apribile (se rileva un possibile<br />

ribaltamento), e chiudere tutti i finestrini aperti, se necessario.<br />

Pulse Width Modulation Controller:<br />

<strong>di</strong>spositivi elettrici (e.g. ventola e ra<strong>di</strong>atore, pompa benzina), che grazie<br />

al controllo a modulazione <strong>di</strong> impulsi, riducono la potenza assorbita dalla<br />

batteria e quin<strong>di</strong> dal motore per ricaricarla, con conseguente <strong>di</strong>minuzione del<br />

consumo carburante.<br />

Rear Cross Path Detection:<br />

sistema <strong>di</strong> supporto alla visualizzazione degli angoli posteriori destro e sinistro del<br />

veicolo quando si esce in retromarcia da un parcheggio perpen<strong>di</strong>colare stretto.<br />

Rilevamento pedoni:<br />

sistema che rileva la presenza <strong>di</strong> un pedone davanti al veicolo e avvisa il<br />

conducente con un segnale acustico o visivo.<br />

Select Speed Assist:<br />

sistema che consente al conducente <strong>di</strong> selezionare una velocità desiderata e<br />

<strong>di</strong> mantenerla su terreni accidentati o collinari.<br />

Sensore <strong>di</strong> ribaltamento in caso <strong>di</strong> incidente:<br />

rileva un ribaltamento potenziale/imminente e attiva i pretensionatori delle<br />

cinture <strong>di</strong> sicurezza e/o gli airbag a ten<strong>di</strong>na laterali, se necessario.<br />

Skyhook:<br />

sistema che gestisce il controllo automatico continuo degli ammortizzatori<br />

garantendo lo smorzamento ideale in ogni con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> guida.<br />

T<br />

V<br />

Sospensioni a controllo magnetoreologico (SCM):<br />

sistema me<strong>di</strong>ante il quale il moto <strong>di</strong> ogni ruota è regolato da un ammortizzatore<br />

le cui caratteristiche <strong>di</strong> smorzamento sono determinate da un fluido<br />

<strong>di</strong> tipo magnetoreologico, che mo<strong>di</strong>fica le sue caratteristiche <strong>di</strong>namiche, in<br />

particolare <strong>di</strong> resistenza allo scorrimento, per effetto <strong>di</strong> un campo magnetico<br />

elettricamente controllato.<br />

Telecamera per visione a 360°:<br />

sistema che utilizza quattro telecamere esterne, una per ciascun lato del veicolo<br />

per una visione a 360°. La vista dall’alto appare sul monitor del cruscotto o su<br />

un altro <strong>di</strong>splay permettendo così <strong>di</strong> visualizzare l’intero perimetro del veicolo.<br />

Un software combina le immagini delle quattro telecamere per creare un’unica<br />

visione d’insieme.<br />

Telecamera posteriore:<br />

offre un ampio angolo visivo della zona imme<strong>di</strong>atamente posteriore rispetto al<br />

veicolo, assicura al conducente una maggiore tranquillità nell’andare a marcia<br />

in<strong>di</strong>etro. Aiuta anche ad allineare il gancio <strong>di</strong> traino del veicolo con un rimorchio,<br />

quando previsto. L’immagine viene visualizzata automaticamente quando la<br />

macchina viene messa in retromarcia.<br />

Vehicle Dynamic Control (VDC):<br />

sistema che utilizza dei sensori per monitorare lo slittamento delle ruote: se<br />

viene rilevata una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> trazione il sistema si impegna a ripristinare la<br />

stabilità e la traiettoria.<br />

Veicolo elettrico a batteria (BEV):<br />

proveicolo a propulsione tramite motore elettrico alimentato da una batteria ad<br />

alto voltaggio. L’autonomia del veicolo è limitata dalla capacità della batteria.<br />

Veicolo elettrico con range extender:<br />

Veicolo elettrico BEV la cui autonomia è incrementata grazie ad un motore a<br />

combustione interna de<strong>di</strong>cato principalmente alla ricarica della batteria.<br />

Veicolo ibrido elettrico (HEV):<br />

veicolo la cui propulsione è dovuta alla combinazione <strong>di</strong> un motore a combustione<br />

e un motore a trazione elettrica alimentati da una batteria ad alto<br />

voltaggio. La ricarica della batteria avviene tramite il motore a combustione e<br />

l’energia cinetica del veicolo recuperata durante la frenata.<br />

Veicolo ibrido elettrico plug-in (PHEV):<br />

veicolo in cui è possibile effettuare la ricarica della batteria con una spina<br />

tramite una fonte <strong>di</strong> energia elettrica esterna. Solitamente è dotato <strong>di</strong> un<br />

caricabatterie mobile che consente il collegamento alla rete.<br />

Veicolo ibrido idraulico:<br />

veicolo la cui propulsione è dovuta alla combinazione <strong>di</strong> un motore a combustione<br />

in serie con motori idraulici alimentati da un accumulatore idraulico ad alta<br />

pressione. La carica dell’accumulatore viene effettuata dal motore a combustione<br />

mentre l’energia cinetica del veicolo viene recuperata durante la frenata.<br />

V2X Communications:<br />

sistema <strong>di</strong> comunicazione tra veicolo e infrastruttura e tra veicoli.<br />

Vedere anche il glossario nella sezione sostenibilità del sito corporate.<br />

253<br />

Appen<strong>di</strong>ce


254 Appen<strong>di</strong>ce Lettere <strong>di</strong><br />

attestazione<br />

Lettere <strong>di</strong> attestazione<br />

Il presente <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> è stato oggetto <strong>di</strong> esame da parte della società SGS Italia S.p.A. che opera come organismo in<strong>di</strong>pendente<br />

<strong>di</strong> verifica, prova, analisi e certificazione <strong>di</strong> beni, servizi e sistemi. Lo scopo della verifica è riportato nella lettera <strong>di</strong> seguito illustrata.<br />

Il documento è stato anche sottoposto all’organizzazione GRI per l’attestazione del Livello <strong>di</strong> Applicazione (A+) delle linee guida GRI-G3.1.


255<br />

Appen<strong>di</strong>ce


256 Appen<strong>di</strong>ce In<strong>di</strong>ce dei<br />

contenuti<br />

GRI-G3.1<br />

In<strong>di</strong>ce dei contenuti GRI-G3.1<br />

La tabella che segue ha la finalità <strong>di</strong> facilitare la ricerca all’interno del documento degli in<strong>di</strong>catori GRI-G3.1. Per ogni in<strong>di</strong>catore<br />

è riportato il riferimento alle pagine del <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> <strong>2011</strong> o ad altre fonti pubblicamente <strong>di</strong>sponibili. Ulteriori<br />

approfon<strong>di</strong>menti sono <strong>di</strong>sponibili nell’in<strong>di</strong>ce GRI-G3.1 consultabile sul sito corporate sezione <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

Legenda<br />

BdS = <strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sostenibilità</strong> <strong>2011</strong><br />

RFA = Relazione Finanziaria Annuale al 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong><br />

RCG = Relazione sulla Corporate Governance, febbraio 2012<br />

In<strong>di</strong>catori GRI-G3.1<br />

1. Strategia e analisi<br />

Copertura Pubblicazioni Riferimenti (pagine)<br />

1.1 Dichiarazione del vertice BdS 6-9<br />

1.2 Principali impatti, rischi, opportunità BdS 70-73, 93<br />

RFA<br />

44-51, 226-230<br />

RCG<br />

21-24<br />

2. Profilo dell’organizzazione<br />

2.1 Nome dell’organizzazione RCG 173<br />

2.2 Principali marchi, prodotti e/o servizi BdS 47-57<br />

RFA 16-22, 101-120, 221-225<br />

2.3 Struttura operativa BdS 47-49, 236-237<br />

RFA 237-259<br />

2.4 Sede principale BdS 262<br />

2.5 Paesi <strong>di</strong> operatività BdS 47-49, 143-144, 246<br />

RFA 24-25, 30, 226<br />

2.6 Assetto proprietario e forma legale RFA 31-33<br />

RCG 9-12, 28<br />

2.7 Mercati serviti BdS 48-49<br />

RFA 24-25, 30, 226<br />

2.8 Dimensione dell’organizzazione BdS 48-49<br />

RFA 14-15, 30-33<br />

2.9 Cambiamenti significativi BdS 47, 230-231<br />

RFA 31, 34-40, 72, 98-99, 236<br />

2.10 Riconoscimenti/premi ricevuti BdS 10-11<br />

RFA 34-40<br />

3. Parametri del bilancio<br />

Pienamente ren<strong>di</strong>contato<br />

Parzialmente ren<strong>di</strong>contato<br />

Non ren<strong>di</strong>contato<br />

N.A. Non Applicabile<br />

Profilo<br />

3.1 Periodo <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione BdS 230-231<br />

3.2 Data <strong>di</strong> pubblicazione del precedente bilancio BdS 231<br />

3.3 Perio<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione BdS 230<br />

3.4 Contatti e in<strong>di</strong>rizzi per informazioni sul bilancio BdS 262<br />

3.5<br />

Obiettivo e perimetro del bilancio<br />

Processo per la definizione dei contenuti BdS 75, 232-235<br />

3.6 Perimetro del bilancio BdS 230-231<br />

3.7 Limitazioni su obiettivo o perimetro del bilancio BdS 230-231<br />

3.8 Informazioni relative alle altre società del Gruppo BdS<br />

RFA<br />

230-231<br />

237-259


3.9 Tecniche <strong>di</strong> misurazione dei dati e basi <strong>di</strong> calcolo BdS 230-231<br />

3.10 Mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> metodo rispetto al precedente bilancio BdS 230-231<br />

3.11 Cambiamenti significativi rispetto al precedente bilancio BdS 230-235<br />

In<strong>di</strong>ce dei contenuti del GRI-G3.1<br />

3.12 Tabella <strong>di</strong> riferimento BdS 256-259<br />

Accre<strong>di</strong>tamento del bilancio<br />

3.13 Attestazione esterna BdS 254-255<br />

4. Governance, impegni, coinvolgimento<br />

4.1<br />

Governance<br />

Struttura <strong>di</strong> governo BdS 60-61, 74-75<br />

RCG 4-8, 13-21, 29<br />

4.2 Ruolo esecutivo o meno del Presidente RCG 15-17, 29<br />

4.3 Amministratori in<strong>di</strong>pendenti e non esecutivi RCG 15-17, 29<br />

4.4 Meccanismi a <strong>di</strong>sposizione degli azionisti e dei <strong>di</strong>pendenti per fornire raccomandazioni RCG 6-8, 25-27, 48-49, 61-65, 181-184<br />

4.5<br />

Legame tra compensi <strong>di</strong> amministratori, <strong>di</strong>rigenti senior ed alta <strong>di</strong>rezione e performance BdS<br />

RFA<br />

RCG<br />

32<br />

197-200, 303-306<br />

19-20<br />

4.6 Processi volti ad impe<strong>di</strong>re conflitti <strong>di</strong> interesse RCG 6, 15, 18, 33-34, 41, 70<br />

4.7 Qualifiche degli amministratori RCG 13-17, 159-160<br />

4.8 Missione, valori, co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> condotta e principi RCG 67-82<br />

4.9 Procedure per identificare e gestire le performance economiche ambientali e sociali BdS 74-75<br />

4.10 Processo per valutare le performance del CdA BdS 32<br />

4.11<br />

Impegno in iniziative esterne<br />

Modalità <strong>di</strong> applicazione del principio o approccio prudenziale BdS 6-9, 74-75, 79-87,<br />

93-98, 113-116, 125-129, 132,<br />

172-173, 193-196, 203-204<br />

4.12 Adozione <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci e principi esterni in ambito economico, sociale e ambientale RCG 68, 71-72<br />

4.13 Partecipazioni ad associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

Coinvolgimento degli stakeholder<br />

BdS 66-69<br />

4.14 Elenco degli stakeholder coinvolti BdS 233-235<br />

4.15 Principi per identificare gli stakeholder da coinvolgere BdS 232-233<br />

4.16 Attività <strong>di</strong> coinvolgimento degli stakeholder BdS 232-235<br />

4.17 Aspetti chiave e criticità emerse dal coinvolgimento degli stakeholder e relative azioni BdS 232-235<br />

5. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance<br />

Economica<br />

Copertura Pubblicazioni Riferimenti (pagine)<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione BdS<br />

48-49, 236-237<br />

Performance economica<br />

RFA 72-89, 100-120, 122-125<br />

EC1 Valore economico <strong>di</strong>rettamente generato e <strong>di</strong>stribuito BdS 235<br />

EC2 Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità connesse con i cambiamenti climatici BdS 70-73, 93, 113<br />

EC3 Copertura degli obblighi assunti in sede <strong>di</strong> definizione del piano pensionistico BdS 151-152<br />

RFA 201-208, 307-309<br />

EC4 Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione<br />

Presenza sul mercato<br />

BdS 69, 80<br />

EC5 Rapporto tra lo stipen<strong>di</strong>o standard dei neoassunti per genere e stipen<strong>di</strong>o minimo<br />

locale presso se<strong>di</strong> operative significative<br />

BdS 150-151<br />

EC6 Politiche, pratiche e percentuale <strong>di</strong> spesa concentrata sui fornitori locali BdS 210-211<br />

EC7 Procedure <strong>di</strong> assunzione in loco<br />

Impatti economici in<strong>di</strong>retti<br />

BdS 145<br />

EC8 Sviluppo e impatto <strong>di</strong> investimenti in infrastrutture e servizi <strong>di</strong> pubblica utilità BdS 219-227, 235<br />

EC9 Analisi e descrizione dei principali impatti economici in<strong>di</strong>retti BdS 219-227<br />

257<br />

Appen<strong>di</strong>ce


258 Appen<strong>di</strong>ce In<strong>di</strong>ce dei<br />

contenuti<br />

GRI-G3.1<br />

Ambientale<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione<br />

Materiali<br />

BdS 93-98, 107-108,<br />

113-116, 125, 132-133<br />

EN1 Materiali utilizzati BdS 107-108, 211<br />

EN2 Percentuale <strong>di</strong> materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato BdS 107-108<br />

Energia<br />

EN3 Consumo <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> energia per fonte BdS 128-129, 242-243<br />

EN4 Consumo in<strong>di</strong>retto <strong>di</strong> energia per fonte BdS 128-129, 244<br />

EN5 Risparmio energetico BdS 128-129<br />

EN6 Prodotti e servizi per l’efficienza energetica o basati sull’energia rinnovabile BdS 16-20, 79-89, 93-106<br />

EN7 Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia in<strong>di</strong>retta e riduzioni ottenute BdS 28, 30, 32, 128-129,<br />

138-139, 204<br />

Acqua<br />

EN8 Consumo <strong>di</strong> acqua per fonte BdS 119-121, 240<br />

EN9 Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo <strong>di</strong> acqua BdS 120<br />

EN10 Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata BdS 121, 240<br />

Bio<strong>di</strong>versità<br />

EN11 Terreni posseduti affittati o gestiti in aree protette, <strong>di</strong> significativo valore per la bio<strong>di</strong>versità BdS 125-127<br />

EN12 Descrizione dei maggiori impatti sulla bio<strong>di</strong>versità BdS 125-127<br />

EN13 Habitat protetti o ripristinati BdS 126-127<br />

EN14 Strategie BdS 27, 125-127<br />

EN15 Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali BdS 126<br />

Emissioni, scarichi, rifiuti<br />

EN16 Emissioni <strong>di</strong> gas a effetto serra BdS 130-131, 242<br />

EN17 Altre emissioni in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> gas a effetto serra BdS 134, 138-139<br />

EN18 Attività per la riduzione delle emissioni <strong>di</strong> gas a effetto serra BdS 28-30, 130-131, 134-139<br />

EN19 Emissioni <strong>di</strong> sostanze nocive per lo strato <strong>di</strong> ozono BdS 119, 245<br />

EN20 Altre emissioni in atmosfera BdS 27, 118, 245<br />

EN21 Scarichi idrici BdS 120, 240<br />

EN22 Produzione rifiuti e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> smaltimento BdS 122-123, 239<br />

EN23 Numero totale e volume <strong>di</strong> sversamenti significativi BdS 119, 121<br />

EN24 Rifiuti pericolosi BdS 122-124, 239<br />

EN25 Bio<strong>di</strong>versità e habitat colpiti dalle <strong>di</strong>spersioni dell’organizzazione BdS 126-127<br />

Prodotti e servizi<br />

EN26 Mitigazione <strong>di</strong> impatti <strong>di</strong> prodotti e servizi sull’ambiente e grado <strong>di</strong> mitigazione dell'impatto BdS 16-22, 79-85, 88-89,<br />

93-111, 203-204, 209<br />

EN27 Percentuali dei prodotti venduti e relativo materiale <strong>di</strong> imballaggio riciclato o riutilizzato per<br />

categoria<br />

BdS 107-111<br />

Conformità<br />

EN28 Valore delle multe e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto <strong>di</strong> regolamenti<br />

e leggi in materia ambientale<br />

BdS 238<br />

EN29 Impatti ambientali dei trasporti BdS 132-137<br />

EN30 Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente BdS 113<br />

Sociale<br />

Politiche e con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione BdS 143-171, 184-191<br />

LA1 Ripartizione del personale per tipo, contratto e regione, sud<strong>di</strong>viso per sesso BdS 143-146, 246-247<br />

LA2 Numero totale e tasso <strong>di</strong> nuove assunzioni e turnover del personale, sud<strong>di</strong>viso per età,<br />

sesso e area geografica<br />

BdS 146, 248-249<br />

LA3 Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno ma non per i lavoratori part-time e a termine<br />

per se<strong>di</strong> operative significative<br />

BdS 151-152<br />

LA4 Grado <strong>di</strong> copertura dei contratti collettivi BdS 188<br />

LA5 Periodo minimo <strong>di</strong> preavviso per mo<strong>di</strong>fiche operative BdS 250<br />

LA6 Percentuale lavoratori rappresentati nel comitato per la salute e sicurezza BdS 183<br />

LA7 Tasso <strong>di</strong> infortuni sul lavoro, <strong>di</strong> malattia, <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> lavoro perse, assenteismo<br />

e numero totale <strong>di</strong> decessi, <strong>di</strong>visi per area geografica e sesso (1)<br />

BdS 174-175, 249-250<br />

(1) Il dettaglio per sesso non è fornito in quanto considerato non materiale.<br />

Copertura Pubblicazioni Riferimenti (pagine)


Copertura Pubblicazioni Riferimenti (pagine)<br />

LA8 Programmi formativi relativi alla prevenzione e al controllo dei rischi BdS 168, 176-183<br />

LA9 Accor<strong>di</strong> con sindacati su salute e sicurezza BdS 183, 188<br />

LA10 Formazione del personale sud<strong>di</strong>viso per sesso e categoria BdS 152-155<br />

LA11 Programmi per lo sviluppo delle competenze e avanzamenti <strong>di</strong> carriera BdS 152-155, 166<br />

LA12 Percentuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti valutati sulle performance e sullo sviluppo della carriera per<br />

sesso<br />

BdS 32, 147-149, 247<br />

LA13 Composizione degli organi <strong>di</strong> governo dell’impresa e ripartizione del personale per<br />

BdS 14, 143-145,<br />

sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità<br />

160-166, 246-247<br />

LA14 Rapporto tra lo stipen<strong>di</strong>o base delle donne e quello degli uomini per categoria e se<strong>di</strong><br />

operative significative<br />

BdS 150-151<br />

LA15 Tassi <strong>di</strong> rientro al lavoro e fidelizzazione dopo il congedo parentale per sesso<br />

Diritti umani<br />

BdS 167-168<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione BdS 62-65, 160-166,<br />

184-191, 211-214<br />

HR1 Operazioni con clausole sui <strong>di</strong>ritti umani BdS 62-65, 212-214<br />

HR2 Fornitori e <strong>di</strong>tte appaltatrici valutati in relazione al rispetto dei <strong>di</strong>ritti umani BdS 213-215<br />

HR3 Ore totali <strong>di</strong> formazione dei <strong>di</strong>pendenti sugli aspetti dei <strong>di</strong>ritti umani BdS 153-154, 215<br />

HR4 Casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e azioni intraprese BdS 65-66, 160-164<br />

HR5 Rischi per il <strong>di</strong>ritto alla libertà <strong>di</strong> associazione e contrattazione collettiva BdS 62-65, 184-186,<br />

190, 212-215<br />

HR6 Operazioni con elevato rischio <strong>di</strong> ricorso al lavoro minorile BdS 62-65, 213-215<br />

HR7 Operazioni con elevato rischio <strong>di</strong> ricorso al lavoro forzato BdS 62-65, 213-215<br />

HR8 Personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto formazione sui <strong>di</strong>ritti umani BdS 62, 154<br />

HR9 Violazioni dei <strong>di</strong>ritti della comunità locale BdS 220-221, 238<br />

HR10 Operazioni soggette a revisioni dei <strong>di</strong>ritti umani e/o valutazioni dell'impatto BdS 64-65<br />

HR11 Reclami correlate ai <strong>di</strong>ritti umani registrate, in<strong>di</strong>rizzate e risolte tramite meccanismi <strong>di</strong><br />

gestione dei reclami<br />

BdS 65<br />

Società<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione BdS<br />

219-221<br />

RCG<br />

71, 76-77<br />

SO1 Percentuale <strong>di</strong> operazioni che coinvolgono la comunità locale, valutazioni degli impatti e<br />

dei programmi <strong>di</strong> sviluppo<br />

BdS 62-64, 219-227<br />

SO2 Monitoraggio del rischio <strong>di</strong> corruzione BdS 62-64, 213-215<br />

SO3 Personale formato sulla prevenzione dei reati <strong>di</strong> corruzione BdS 62, 153<br />

SO4 Azioni intraprese a seguito <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> corruzione BdS 62-64<br />

SO5 Posizioni e partecipazione sulla politica pubblica e lobbying BdS 66-69, 80-86<br />

SO6 Contributi a partiti politici BdS 69<br />

SO7 Azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust BdS 238<br />

SO8 Multe e sanzioni significative per non conformità a leggi o regolamenti BdS 238<br />

SO9 Operazioni con impatti negativi potenziali o effettivi sulle comunità locali BdS 70-73, 219-221<br />

SO10 Prevenzione e misure <strong>di</strong> mitigazione nelle operazioni con impatti negativi potenziali o<br />

effettivi sulle comunità locali<br />

BdS 70-73, 219-221<br />

Responsabilità <strong>di</strong> prodotto<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione BdS<br />

RCG<br />

21-25, 80, 93-98, 105-106,<br />

193-196, 205-209<br />

72, 75-77<br />

PR1 Impatti sulla salute e sulla sicurezza <strong>di</strong> prodotti e servizi BdS 21-25, 80, 85-86,<br />

105-111, 193-199<br />

PR2 Casi <strong>di</strong> non conformità in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza dei prodotti e servizi BdS 238<br />

PR3 Informazioni su prodotti e servizi BdS 108, 209<br />

PR4 Casi <strong>di</strong> non conformità a regolamenti e co<strong>di</strong>ci volontari su informativa <strong>di</strong> prodotto e<br />

servizi<br />

BdS 238<br />

PR5 Pratiche legate alla sod<strong>di</strong>sfazione del cliente BdS 205-209<br />

PR6 Programmi <strong>di</strong> adesione a leggi, standard e co<strong>di</strong>ci volontari in materia <strong>di</strong> marketing e<br />

pubblicità<br />

BdS 208<br />

PR7 Non conformità a regolamenti e co<strong>di</strong>ci volontari riferiti all’attività <strong>di</strong> marketing BdS 238<br />

PR8 Reclami documentati su violazioni della privacy BdS 238<br />

PR9 Sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti BdS 238<br />

259<br />

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260<br />

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la voce ufficiale del Gruppo e dei suoi brand, per offrire agli utenti, con accuratezza e serietà, il punto <strong>di</strong><br />

vista dell’Azienda. Con la propria presenza sui Social Network, il Gruppo <strong>Fiat</strong> svolge quin<strong>di</strong> il suo ruolo<br />

istituzionale, offrendo informazioni serie, puntuali, constantemente aggiornate e integrate alla strategia <strong>di</strong><br />

comunicazione.


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Cocoon Silk è una carta ultra bianca riciclata al 100% con certificazione EU Flower (FR/011/003).<br />

Usando questa carta invece <strong>di</strong> carte non riciclate<br />

l’impatto ambientale è stato così ridotto:<br />

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21.151<br />

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701<br />

kg <strong>di</strong> CO 2<br />

5.091<br />

kWh <strong>di</strong> energia<br />

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