Reattori nucleari di nuova generazione - fisica/mente
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<strong>Reattori</strong> <strong>nucleari</strong> <strong>di</strong> <strong>nuova</strong> <strong>generazione</strong> 4<br />
Ogni sfera del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 60 mm è costituita<br />
da un guscio <strong>di</strong> grafite all’interno del quale<br />
sono presenti 15.000 particelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong><br />
poco più <strong>di</strong> mezzo millimetro che contengono<br />
il combustibile <strong>di</strong> ossido <strong>di</strong> uranio. Ogni particella<br />
possiede una serie <strong>di</strong> gusci concentrici che<br />
avvolgono il combustibile nucleare: si parte dallo<br />
strato esterno <strong>di</strong> carbonio pirolitico, che a sua<br />
volta contiene il rivestimento <strong>di</strong> carburo <strong>di</strong> silicio<br />
il quale, data la sua notevole resistenza, ha la<br />
funzione <strong>di</strong> contenitore a pressione per i prodotti<br />
<strong>di</strong> fissione. Vi è poi un ulteriore strato <strong>di</strong> carbonio<br />
pirolitico che insieme ad un ultimo strato<br />
<strong>di</strong> carbonio poroso ospita al proprio interno il<br />
nucleo <strong>di</strong> ossido <strong>di</strong> uranio.<br />
Nel nocciolo oltre alle sfere <strong>di</strong> combustibile<br />
sono presenti anche 100.000 sfere che contengono<br />
sola<strong>mente</strong> grafite: ciò consente <strong>di</strong> controllare<br />
la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> potenza e <strong>di</strong> temperatura<br />
del reattore. In me<strong>di</strong>a ogni minuto una<br />
sfera <strong>di</strong> combustibile viene estratta dal basso del<br />
nocciolo e dall’alto ne viene inserita una <strong>nuova</strong>.<br />
In tal modo ogni sfera viaggia gradata<strong>mente</strong> verso<br />
il basso impiegando circa 6 mesi a completare<br />
il suo iter. Il nocciolo si trova quin<strong>di</strong> sempre in<br />
con<strong>di</strong>zioni ottimali dal punto <strong>di</strong> vista del combustibile<br />
e ogni sfera è sottoposta a sollecitazioni<br />
inferiori rispetto a quelle che deve sopportare<br />
un elemento <strong>di</strong> combustibile fisso, aumentando<br />
pertanto il grado <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> questi nuovi<br />
reattori rispetto agli attuali.<br />
L’elio preleva l’energia termica prodotta dal<br />
nocciolo e viene immesso ad una temperatura<br />
<strong>di</strong> 900 ◦ C <strong>di</strong>retta<strong>mente</strong> in una turbina a gas la<br />
quale, accoppiata all’alternatore, produce l’energia<br />
elettrica. L’elio <strong>di</strong> raffreddamento ha alcuni<br />
vantaggi rispetto all’acqua naturale: in primo<br />
luogo il sistema alternatore-turbina ad elio<br />
ha un ren<strong>di</strong>mento del 40% rispetto a quello del<br />
Un dossier <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Sartori,<br />
aggiornato al 03.03.2006<br />
25% dell’analogo sistema utilizzato nei reattori<br />
raffreddati ad acqua naturale. In secondo luogo<br />
l’elio è un gas inerte e come tale non reagisce<br />
chimica<strong>mente</strong> con i materiali con cui viene a<br />
contatto, al contrario dell’acqua che ha invece<br />
una azione corrosiva sulle strutture del reattore.<br />
Un ulteriore vantaggio dei reattori a letto <strong>di</strong><br />
sfere è dato dalle <strong>di</strong>mensioni sicura<strong>mente</strong> più<br />
contenute rispetto ai reattori attuali; inoltre il<br />
numero ridotto <strong>di</strong> sottosistemi presenti ne abbatte<br />
il costo complessivo, assolvendo al requisito<br />
<strong>di</strong> competitività economica richiesto dal<br />
progetto Generation IV.<br />
4 <strong>Reattori</strong> raffreddati ad acqua<br />
Anche sui reattori convenzionali raffreddati<br />
ad acqua si cerca <strong>di</strong> apportare alcune migliorie<br />
che consentano <strong>di</strong> aumentarne la sicurezza e<br />
abbassarne il costo.<br />
La tendenza è quella <strong>di</strong> progettare reattori a<br />
potenze inferiori rispetto alle attuali in modo<br />
tale da aver moduli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione più piccola.<br />
Inoltre si vuole portare all’interno del contenitore<br />
metallico in pressione anche il generatore<br />
<strong>di</strong> vapore e il sistema <strong>di</strong> attuazione delle barre<br />
<strong>di</strong> controllo. In questo modo il sistema non può<br />
subire in caso <strong>di</strong> incidente una per<strong>di</strong>ta significativa<br />
del liquido refrigerante, fatto che si verificò<br />
a Three Mile Island. Inoltre le barre <strong>di</strong> controllo<br />
non possono venire espulse dal nocciolo aumentando<br />
così notevol<strong>mente</strong> la sicurezza del sistema.<br />
Il reattore IRIS, progettato dalla Westinghouse<br />
Electric con una potenza <strong>di</strong> uscita fino a 350<br />
MW, è un esempio <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong> IV <strong>generazione</strong><br />
raffreddato ad acqua.<br />
Un ulteriore sviluppo per questa tipologia <strong>di</strong><br />
reattori è dato dalla possibilità <strong>di</strong> funzionamento<br />
a temperature e pressioni superiori a quelle<br />
del punto critico dell’acqua. In tali con<strong>di</strong>zioni<br />
non può esistere la fase liquida dell’acqua che<br />
si presenta quin<strong>di</strong> esclusiva<strong>mente</strong> sotto la forma<br />
<strong>di</strong> vapore. Questo fatto costituisce una notevole<br />
semplificazione dell’impianto del ricircolo del<br />
vapore che <strong>di</strong>venta monofase; inoltre l’acqua al<br />
<strong>di</strong> sopra del punto critico possiede una elevata<br />
conducibilità termica e un grande calore speci-<br />
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