Silver Efex Pro 2: argento digitale - Fotografia.it
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Il primo, direttamente collegato all’icona,<br />
delim<strong>it</strong>a l’area di intervento. Seguono poi<br />
i cursori per la luminos<strong>it</strong>à, il contrasto,<br />
la struttura (tocco di classe), l’esaltazione<br />
dei bianchi, l’esaltazione dei neri, la<br />
struttura fine e la colorazione selettiva.<br />
Quest’ultima è un asso nella manica:<br />
permette di mostrare il colore originale<br />
del soggetto su cui si sta lavorando; si apre<br />
così una strada molto facile per creare<br />
immagini in bianconero con dettagli a<br />
colori.<br />
Confrontando U-Point con la camera<br />
oscura tradizionale possiamo azzardare<br />
un paragone con la tecnica della mascheratura<br />
fatta con le mani, o le sagome, per<br />
schiarire selettivamente certe aree. Con il<br />
plug-in possiamo fare certamente di più e<br />
con più facil<strong>it</strong>à.<br />
La qual<strong>it</strong>à degli scontorni è buona, frutto<br />
di algor<strong>it</strong>mi ottimizzati. Per una dimostrazione<br />
pratica si consiglia di usare la “colorazione<br />
selettiva”, in modo da vedere con i<br />
colori il risultato.<br />
Si possono aggiungere quanti U-Point si<br />
vuole; il pannello nella colonna sinistra<br />
mostrerà un elenco dal quale, come per<br />
i livelli di Photoshop, possiamo attivare<br />
e disattivare l’effetto. Quattro pulsanti in<br />
fondo al pannello permettono di raggruppare<br />
o separare diversi punti, duplicarli o<br />
cancellarli.<br />
Quando è necessario valutare con più<br />
attenzione la qual<strong>it</strong>à degli interventi, è<br />
possibile mostrare solo l’area di intervento<br />
degli U-Point; in questa modal<strong>it</strong>à<br />
abbiamo rilevato un lim<strong>it</strong>e dello strumento:<br />
all’inizio l’aggiornamento degli effetti<br />
è r<strong>it</strong>ardato, e solo dopo qualche istante lo<br />
strumento diventa reattivo.<br />
Generatore di grana<br />
Avete mai passato tanto tempo in camera<br />
oscura con amici o altri fotografi? Tra i<br />
tanti discorsi c’è un “ever-green”: sì o no<br />
alla grana? Nel <strong>dig<strong>it</strong>ale</strong> chi non ama la<br />
grana affronta il problema già in fase di<br />
ripresa; per gli amanti della grana invece<br />
il discorso si complica: il rumore di fondo<br />
del sensore è lontano anni luce dalla<br />
sensazione trasmessa dalle pellicole ad<br />
alta sensibil<strong>it</strong>à. Fare da sé una grana non<br />
è certo facile, soprattutto se abbiamo delle<br />
preferenze per una Neopan 1600 tirata a<br />
3200 sviluppata con….. <strong>Silver</strong> <strong>Efex</strong> <strong>Pro</strong><br />
2 ci farà tornare il sorriso sulle labbra<br />
grazie ad generatore di grana che produce<br />
proprio quella sensazione che manca al<br />
<strong>dig<strong>it</strong>ale</strong>.<br />
Oltre ai parametri generali troviamo<br />
un pannello con le caratteristiche delle<br />
pellicole più conosciute; a sorpresa,<br />
Ottima la resa del bianconero.<br />
troviamo nell’elenco anche emulsioni<br />
a bassa sensibil<strong>it</strong>à, a dimostrazione che<br />
ogni pellicola ha la sua “personal<strong>it</strong>à”, fattore<br />
che sommato agli altri, contribuisce<br />
alla “personal<strong>it</strong>à tipica” di una stampa<br />
bianconero.<br />
La simulazione delle pellicole tradizionali<br />
passa anche per la ricostruzione della<br />
curva caratteristica e la tipica sensibil<strong>it</strong>à<br />
spettrale.<br />
Bordi e cornici<br />
L’esperienza della camera oscura è com-<br />
posta da tanti dettagli, uno dei quali è il<br />
tipo di bordo delle stampe. La stampa al<br />
vivo è quella più diffusa, ma vi sono anche<br />
le stampe col bordino bianco o il bordino<br />
nero, la cornice di carta dei Polaroid in<br />
bianconero, i bordi sfumati di vario genere.<br />
Nik Software è stata attenta a non ripetere<br />
le scelte superficiali di altri; i bordi non derivano<br />
da immagini, ma sono generati da<br />
un algor<strong>it</strong>mo modificabile; si tratta di una<br />
raffinatezza che ci permette di allontanarci<br />
dal “sapore <strong>dig<strong>it</strong>ale</strong>” che molto spesso