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ilnuovo<br />
ANNO XXV, NUMERO 3 – LUGLIO <strong>2013</strong> – COPIA GRATUITA<br />
25° ANNO<br />
S O S T I B E R I N A<br />
La via del degrado
<strong>Il</strong>nuovo<br />
Periodico Indipendente d’Informazione<br />
ANNO XXV - N.3<br />
Editore:<br />
Associazione Culturale Belmonte<br />
Direttore Responsabile<br />
Luca Benigni<br />
Direttore Editoriale<br />
Romolo Bali<br />
Design e impaginazione grafica<br />
Stefano Scorretti<br />
Hanno collaborato<br />
a questo numero:<br />
Francesca Dominici, Fabrizio Falzini,<br />
Riccardo Falzini, Caterina Fava, Carolina<br />
Garrow, Maurizio Lancellotti,<br />
Franco Lesti, Annalisa Manni, Nicola<br />
Mastrangelo, Loretta Peschi, Emilio<br />
Picchiotti, Stefano Virgili<br />
Redazione:<br />
Via Pian Braccone, 8<br />
Castelnuovo di Porto.<br />
Tel. 06.9078450<br />
Email: info@ilnuovonews.com<br />
Stampa:<br />
Pignani Printing -<br />
Zona Ind. Settevene - Nepi (Vt)-<br />
Tel. 0761.527323 -<br />
Finito di stampare<br />
15 giugno <strong>2013</strong><br />
Distribuzione Gratuita<br />
TRA LOCALISMI E PROSPETTIVE UNITARIE<br />
La questione discarica, che ha visto lo scorso anno per ben due volte la cittadina<br />
di Riano minacciata di un insediamento di deposito rifiuti che ne avrebbe<br />
messo a rischio la qualità della vita per decenni (e con essa quella dei paesi di<br />
tutta l’area), ha dimostrato una volta di più che su questioni complesse i Comuni<br />
dell’asse Flaminia-Tiberina non possono permettersi di marciare isolati.<br />
Se da una parte è opportuno che ogni paese metta tutto il suo impegno – tenendo<br />
insieme amministrazione, associazioni, scuole, giovani e anziani – per<br />
mantenere intatte le peculiarità delle proprie tradizioni, dall’altra parte è ormai<br />
chiaro che su questioni più ampie, come quelle ambientali, industriali o quelle<br />
legate alla grande viabilità, i diversi Comuni devono ragionare sempre più<br />
come facenti parte di un’area più ampia e parlare al plurale con un’unica voce.<br />
Quello che speriamo accadrà nelle prossime settimane per la questione Tiberina,<br />
a cui dedichiamo la copertina di questo numero ed un’approfondita<br />
inchiesta all’interno. La situazione di degrado ha raggiunto livelli di emergenza.<br />
Tocca prima di tutto ai sindaci dei vari Comuni interessati e fare fronte comune<br />
nel richiedere interventi urgenti e, se possibile, strutturali.<br />
Interviste esclusive e rassegne più “leggere” caratterizzano questo numero<br />
estivo del <strong>Nuovo</strong>, che conferma il suo trend di successo, aumentando ancora<br />
una volta il numero di pagine e ampliando l’area di diffusione. Contiamo di proseguire<br />
su questa direzione anche con il prossimo numero, che sarà in distribuzione<br />
a settembre.<br />
Prima di chiudere, un omaggio speciale. Questo numero è dedicato a Maurizio<br />
Pracucci (nella foto in basso), scomparso due mesi fa dopo una malattia “cattiva”<br />
e beffarda. Maurizio aveva collaborato con il <strong>Nuovo</strong> per diversi anni, impreziosendo<br />
il giornale con la sua ironia acuta tra vignette (i fumetti erano una<br />
delle sue passioni) e articoli pungenti. Aveva un sorriso “buono” e modi riservati<br />
di altri tempi. Incontrarlo è stato un privilegio. Dimenticarlo sarà impossibile.<br />
Ciao Maurizio<br />
<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong><br />
Reg. Trib. di Roma n.373 del 21/06/1989<br />
La foto di copertina è di Stefano Virgili<br />
Per la pubblicità su ilnuovo:<br />
info@ilnuovonews.com<br />
cell. 349.8441556<br />
cell. 335.6886209<br />
<strong>Il</strong> prossimo numero uscirà a<br />
settembre <strong>2013</strong>
RIGNANO<br />
10<br />
Intervista al Sindaco :<br />
“Mai la discarica...”<br />
22<br />
SPECIALE<br />
SOS TIBERINA:<br />
la via del degrado<br />
ilsommario<br />
ESTATE <strong>2013</strong><br />
Le feste in piazza<br />
FIANO<br />
<strong>Il</strong> Borgo Festival<br />
19<br />
SPECIALE<br />
24 Nel cuore del bunker<br />
16<br />
30<br />
IL DITO NELL’OCCHIO<br />
Questione di decoro<br />
RIANO<br />
32 L’esperienza<br />
“Riano nel cuore”<br />
SOCIETÀ<br />
36 Girotondo intorno al mondo<br />
SOCIETÀ<br />
Le nuove rotte 34<br />
dell’impegno...<br />
41<br />
INSERTO a cura del Comune di Castelnuovo di Porto<br />
46<br />
49<br />
VIGILI<br />
Incendi: un pericolo<br />
da evitare<br />
IN LIBRERIA<br />
CAROL’S CORNER<br />
La signora Pina<br />
47<br />
48 Garibaldi fu ferito...<br />
LA STORIA SIAMO NOI<br />
I VICINI DI CASA<br />
<strong>Il</strong> rally di Lorenzo 50<br />
FASHION<br />
52<br />
I trend dell’estate<br />
ULTIMA PAGINA<br />
Perché la gallina ... 56<br />
Per scrivere a “il nuovo”: info@ilnuovonews.com<br />
Seguiteci su Facebook: <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong> Magazine<br />
Dal 20 settembre saremo online sul sito<br />
www.ilnuovonews.com<br />
2
NEWS<br />
a cura di Nicola Mastrangelo<br />
RIANO<br />
<strong>Il</strong> 31 maggio “A scuola di Costituzione”<br />
Alla presenza del sindaco Ricceri e del vicesindaco Arcuri , lo scorso 31 maggio – nell’aula<br />
consiliare del Comune i Riano – si è tenuta l’iniziativa A scuola di Costituzione" - Progetto<br />
Memoria realizzato dallo SPI CGIL Lega Tiberina Flaminia<br />
con le classi terze dell’Istituto Comprensivo di Riano. Dopo<br />
i discorsi introduttivi da parte degli amministratori, gli studenti<br />
hanno approfondito i più importanti articoli della Costituzione,<br />
mostrando un interesse ed una partecipazione<br />
decisamente apprezzabili visto l’argomento troppo spesso<br />
bistrattato. Un’iniziativa sicuramente da ripetere e da<br />
estendere anche agli altri Comuni della zona.<br />
FIANO ROMANO<br />
AAA: Raccoglitori dell’indifferenziata cercasi<br />
Ovvero: che fine fanno i nostri secchi?<br />
Ogni mattina ci si alza e si affronta<br />
la giornata. Ogni mattina si<br />
recupera il raccoglitore dell’indifferenziata<br />
che, prontamente, si era<br />
lasciato la sera prima. Ma certe<br />
mattine, qualcuno si è alzato<br />
prima di voi e ha pensato bene di<br />
“prendere” uno dei vostri raccoglitori.<br />
Mai successo?A Fiano Romano<br />
accade spesso. Al di là delle<br />
procedure per il recupero di un nuovo raccoglitore, che sono abbastanza<br />
semplici, chi è che fa li sparire? E, soprattutto, perché? Ce ne occuperemo<br />
più diffusamente nel prossimo numero.<br />
MORLUPO<br />
Aggiudicata la gara<br />
per il servizio di Igiene Urbana<br />
Lo scorso 29 aprile, il Responsabile Unico del<br />
procedimento del Comune di Morlupo ha reso<br />
noto, con proprio avviso, l’esito della gara d’appalto<br />
per il Servizio di Igiene Urbana, servizi accessori<br />
e fornitura di attrezzature e materiali<br />
d’uso per la Raccolta Differenziata. La gara, a<br />
cui hanno partecipato 5 ditte, è stata aggiudicata<br />
alla Società Cooperativa 29 Giugno<br />
(ONLUS) per l’importo netto di euro<br />
2.805.091,17. A questi vanno aggiunti gli oneri<br />
di sicurezza pari a euro 6.000,00 e l’IVA al 10%<br />
per un totale complessivo di 3.092.200,83. La<br />
durata del contratto è pari a 3 anni.<br />
4
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NEWS<br />
SACROFANO<br />
Tommaso Luzzi<br />
è il nuovo sindaco<br />
Con 1955 voti ed una percentuale di<br />
oltre il 55% Tommaso Luzzi, candidato<br />
con la lista Alleanza Civica, è il nuovo sindaco<br />
di Sacrofano, dopo le elezioni amministrative<br />
svoltesi il 26 e 27 maggio scorsi. La compagine del<br />
nuovo sindaco ha battuto per distacco la lista arrivata seconda: “Progetto<br />
Comune”, con candidato sindaco Gian Luigi Barone, ha raccolto<br />
infatti 864 voti, con una percentuale di poco superiore al 24%.<br />
Ancora più distanziate le altre due liste presenti, “Insieme per Cambiare”<br />
(candidato sindaco Nino Antonacci, 13%) e il Movimento 5<br />
Stelle (candidato sindaco Giancarlo Cappello, 7%).<br />
Da segnalare che Tommaso Luzzi dal 2011 e fino a pochi giorni fa è<br />
stato Presidente prima e Amministratore delegato poi della società<br />
Astral, su nomina dell’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini.<br />
MORLUPO<br />
Festa per la Costituzione<br />
L’associazione “Morlupo che<br />
vorrei”, in collaborazione con<br />
l’Amministrazione comunale e<br />
l’Istituto Comprensivo di Morlupo<br />
ha organizzato per il 2<br />
giugno la prima edizione della<br />
Festa per la Costituzione. Per<br />
l’occasione sono stati esposti<br />
i lavori tematici degli studenti<br />
delle varie scuole locali. Per<br />
l’occasione, sul grande vaso<br />
che contiene il melograno –<br />
primo albero del “Frutteto<br />
della Costituzione”, è stata apposta una targa a ricordo<br />
dell’iniziativa.<br />
In precedenza, il 29 maggio, si era tenuto un interessante<br />
convegno sulla Costituzione, che ha visto la partecipazione<br />
di Alfonso Quaranta, presidente emerito<br />
della Corte Costituzionale; Marco Commissari, sindaco<br />
di Morlupo, Roberto Ciminelli, dirigente scolastico dell’Istituto<br />
Comprensivo e Paolo Barzaghi, presidente<br />
dell’associazione “Morlupo che vorrei”.<br />
RIANO<br />
<strong>Il</strong> 21 e 22 luglio le elezioni per l’Università Agraria<br />
In molti aspettavano da tempo la data ufficiale: movimenti e comitati cittadini desiderosi<br />
di partecipare ad un appuntamento elettorale di grande importanza per la cittadina.<br />
L’Università Agraria di Riano gestisce infatti quasi 500 ettari di terreni, grazie<br />
al lascito del principe Francesco Boncompagni Ludovisi, avvenuto nel 1910. Ora la<br />
data delle elezioni è stata fissata, come da norma, dalla Regione Lazio. <strong>Il</strong> 21 e 22<br />
luglio si apriranno i seggi per rinnovare il Consiglio direttivo che gestisce l’Università<br />
Agraria. Sperando che per quella data (decisamente infelice) molti cittadini saranno<br />
rimasti nelle vicinanze. Altrimenti una questione che riguarda tutta la comunità rischierebbe<br />
di essere decisa da una minoranza esigua. Democrazia è partecipazione,<br />
come si diceva una volta…<br />
Via Flaminia, 86 - Castelnuovo di Porto (RM)<br />
<br />
tel/fax 06 90 78 233<br />
www.namastegroup.it<br />
6
NEWS<br />
SACROFANO<br />
Tommaso Luzzi<br />
è il nuovo sindaco<br />
Con 1955 voti ed una percentuale di<br />
oltre il 55% Tommaso Luzzi, candidato<br />
con la lista Alleanza Civica, è il nuovo sindaco<br />
di Sacrofano, dopo le elezioni amministrative<br />
svoltesi il 26 e 27 maggio scorsi. La compagine del<br />
nuovo sindaco ha battuto per distacco la lista arrivata seconda: “Progetto<br />
Comune”, con candidato sindaco Gian Luigi Barone, ha raccolto<br />
infatti 864 voti, con una percentuale di poco superiore al 24%.<br />
Ancora più distanziate le altre due liste presenti, “Insieme per Cambiare”<br />
(candidato sindaco Nino Antonacci, 13%) e il Movimento 5<br />
Stelle (candidato sindaco Giancarlo Cappello, 7%).<br />
Da segnalare che Tommaso Luzzi dal 2011 e fino a pochi giorni fa è<br />
stato Presidente prima e Amministratore delegato poi della società<br />
Astral, su nomina dell’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini.<br />
MORLUPO<br />
Festa per la Costituzione<br />
L’associazione “Morlupo che<br />
vorrei”, in collaborazione con<br />
l’Amministrazione comunale e<br />
l’Istituto Comprensivo di Morlupo<br />
ha organizzato per il 2<br />
giugno la prima edizione della<br />
Festa per la Costituzione. Per<br />
l’occasione sono stati esposti<br />
i lavori tematici degli studenti<br />
delle varie scuole locali. Per<br />
l’occasione, sul grande vaso<br />
che contiene il melograno –<br />
primo albero del “Frutteto<br />
della Costituzione”, è stata apposta una targa a ricordo<br />
dell’iniziativa.<br />
In precedenza, il 29 maggio, si era tenuto un interessante<br />
convegno sulla Costituzione, che ha visto la partecipazione<br />
di Alfonso Quaranta, presidente emerito<br />
della Corte Costituzionale; Marco Commissari, sindaco<br />
di Morlupo, Roberto Ciminelli, dirigente scolastico dell’Istituto<br />
Comprensivo e Paolo Barzaghi, presidente<br />
dell’associazione “Morlupo che vorrei”.<br />
RIANO<br />
<strong>Il</strong> 21 e 22 luglio le elezioni per l’Università Agraria<br />
In molti aspettavano da tempo la data ufficiale: movimenti e comitati cittadini desiderosi<br />
di partecipare ad un appuntamento elettorale di grande importanza per la cittadina.<br />
L’Università Agraria di Riano gestisce infatti quasi 500 ettari di terreni, grazie<br />
al lascito del principe Francesco Boncompagni Ludovisi, avvenuto nel 1910. Ora la<br />
data delle elezioni è stata fissata, come da norma, dalla Regione Lazio. <strong>Il</strong> 21 e 22<br />
luglio si apriranno i seggi per rinnovare il Consiglio direttivo che gestisce l’Università<br />
Agraria. Sperando che per quella data (decisamente infelice) molti cittadini saranno<br />
rimasti nelle vicinanze. Altrimenti una questione che riguarda tutta la comunità rischierebbe<br />
di essere decisa da una minoranza esigua. Democrazia è partecipazione,<br />
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6
NEWS<br />
RIANO<br />
I bambini “Vigili per un giorno”<br />
Grande successo per l’iniziativa/concorso “Vigili per<br />
un giorno” ideata dal Comando municipale di Riano<br />
in collaborazione con l’Istituto comprensivo e l’amministrazione<br />
comunale. Gli alunni della scuola elementare<br />
hanno realizzato dei disegni a “tema” con<br />
soggetto i vigili tra le vie del proprio paese e una<br />
commissione ha proclamato tre vincitori, che il 4<br />
giugno hanno svolto per un giorno il ruolo di vigili<br />
nelle strade di Riano, coadiuvando i vigili “grandi” nel<br />
controllo del traffico, delle auto in sosta e della correttezza<br />
dell’esposizione delle merci nei negozi.<br />
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 17<br />
maggio nella sala consiliare del Comune, alla presenza<br />
del sindaco Marinella Ricceri, della giunta, della<br />
preside, della nuova comandante della Polizia locale<br />
di Riano, Francesca Dominici e del comandante della<br />
Polizia municipale di Rieti, Enrico Aragona.<br />
I tre bambini premiati sono stati Sofia Cicinelli (III B),<br />
Edoardo Manetta (IV A) e Sofia Tomassini (I B).<br />
Le foto di questa pagina sono di Danilo Rossi.<br />
N. M.<br />
Edoardo Manetta<br />
Sofia Cicinelli<br />
Sofia Tomassini<br />
8
SPECIALE<br />
SOS TIBERINA:<br />
la via del degrado<br />
di Romolo Bali<br />
Manto stradale deteriorato e oltre il limite di sicurezza<br />
in numerosi tratti. Lati della strada invasi da rami, erba<br />
alta e rifiuti di ogni genere. Fenomeno della prostituzione<br />
dilagante, con caratteristiche da vera e propria “tratta<br />
delle schiave”. <strong>Il</strong> tratto della Provinciale che attraversa<br />
i Comuni della nostra area è un insulto alla civiltà. La<br />
competenza sarebbe della Provincia, che però è commissariata<br />
in attesa della sua abolizione. Mancano i soldi e<br />
una politica seria di sviluppo e salvaguardia. E un fronte<br />
comune tra territori limitrofi che possa avere un impatto<br />
più efficace e ottenere più velocemente risultati. In queste<br />
pagine un fotoreportage della situazione e le parole<br />
dei sindaci. Che sembrano aver capito che devono “marciare”<br />
uniti. Come ha insegnato la questione “discarica”<br />
10<br />
<strong>Il</strong> progetto del Casello autostradale a Castelnuovo di<br />
Porto prevedeva originariamente che la Via Tiberina<br />
– nel tratto da Prima Porta a Fiano Romano – sarebbe<br />
dovuta diventare una sorta di piccola perla della<br />
viabilità. Strada ampliata in più parti, rotonde ad ogni diramazione<br />
importante, manto stradale all’avanguardia.<br />
A tre anni dall’inaugurazione del casello, di quel progetto<br />
rimangono solo i sogni. Come troppo spesso accade<br />
in questa povera (in molti sensi) Italia.<br />
La realtà si è gradualmente colorata da incubo. Parallela<br />
all’autostrada, scorre infatti una strada pericolosa,<br />
dissestata, incivile. Percorrendola da Prima Porta<br />
si salvano solo i primi chilometri. Poi, inizia uno spettacolo<br />
da paese del terzo mondo. Al punto che i residenti<br />
del consorzio di Colleromano - ospitiamo le parole del<br />
Presidente Giorgi in queste pagine - stanchi della situazione,<br />
hanno chiamato i propri legali e presentato un<br />
esposto alla Provincia di Roma, che è l’ente responsabile<br />
della manutenzione della via Tiberina, denunciando<br />
dettagliatamente la situazione di degrado. Risposte?<br />
Vaghe, a dir poco.<br />
LA PROVINCIA DI ROMA (CHE NON C’È QUASI PIÙ)<br />
Nel frattempo la Provincia di Roma - che ha perso il suo<br />
status e vive la stagione dell’oblio, in attesa di essere<br />
abolita e inglobata dalla nuova Città metropolitana, vedi<br />
<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong> novembre 2012 - è commissariata e vede i sindaci<br />
della zona inoltrare individualmente lettere, interrogazioni,<br />
richieste, per ora puntualmente disattese. <strong>Il</strong> Sub<br />
Commissario vicario con delega alla viabilità – la dottoressa<br />
Clara Vaccaro – deve fare i conti con le casse<br />
vuote, dopo i tagli vigorosi applicati negli ultimi anni<br />
dal Governo centrale alle istituzioni locali. Tagli da considerare<br />
quasi peggio di nuove tasse e balzelli, perché<br />
come vediamo alla fine vanno ad incidere in maniera profonda<br />
sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini).<br />
Come sottolinea il sindaco Fabio Stefoni (Castelnuovo
ilnuovo<br />
di Porto) nel suo intervento, per quest’anno sul capitolo<br />
della manutenzione stradale delle varie strade Provinciali<br />
sono previsti 8 milioni di euro. Briciole, per arterie che<br />
interessano 120 comuni. Briciole, soprattutto se pensiamo<br />
a quante vittime ci saranno a causa di manutenzioni<br />
a macchia di leopardo. Come quella, ad esempio,<br />
che sta interessando in questi giorni la strada statale Flaminia,<br />
dove il manto stradale viene rifatto a tratti. Qualche<br />
centinaio di metri qui e qualche altro là, cercando di<br />
accontentare a singhiozzo tutti i comuni. Questo anche<br />
succede quando finiscono i soldi. È la crisi, bellezza…<br />
IL DEGRADO UMANO<br />
Piace sottolineare le parole dal sindaco di Capena, Antonella<br />
Bernardoni, che come donna mostra tutta la<br />
sua indignazione per lo spettacolo umiliante e triste<br />
della prostituzione che ogni giorno va in scena sulla Via<br />
Tiberina. Se da una parte il fenomeno incide anche sulla<br />
sicurezza di chi percorre quella strada, dall’altra è evidente<br />
a tutti come non è con lo spostamento da una<br />
zona all’altra di queste povere ragazze (vero Alemanno?),<br />
che si risolve il problema. Né con le ordinanze<br />
dei sindaci e l’azione della varie polizie municipali, che al<br />
massimo possono contestare il mancato permesso di<br />
soggiorno (se non c’è), la mancanza di documenti (se non<br />
li hanno) o le soste vietate dei vari “usufruitori finali” (vero<br />
deputato Ghedini?). In realtà i sindaci possono poco e quel<br />
poco cercano individualmente di metterlo in campo.<br />
Quello che manca è una benedetta legge nazionale che<br />
legalizzi definitivamente il fenomeno della prostituzione<br />
(come già fatto da numerosi altri Paesi europei), detti regole<br />
precise a vantaggio della sicurezza (via dalla strada,<br />
condizioni sanitarie sane, etc.) e sbarri la strada allo<br />
sfruttamento, la vera mafia occulta di questa nuova<br />
“tratta delle schiave”, anno <strong>2013</strong>.<br />
COSA SI PUÒ FARE, NELL’IMMEDIATO?<br />
Qualcuno fa da sé, nei limiti del possibile. Come evidenziato<br />
dal sindaco Ottorino Ferilli, il Comune di Fiano<br />
provvede con propri fondi alla manutenzione del tratto<br />
della Tiberina che interessa il suo territorio. E in effetti,<br />
a Fiano la situazione appare in parte migliore rispetto<br />
ad altri tratti. Comune più grande e con una zona commerciale<br />
e industriale maggiormente sviluppata rispetto<br />
agli altri Paese della zona, Fiano ha probabilmente una<br />
disponibilità di fondi nelle proprie casse che gli consente<br />
di supplire all’assenza di interventi da parte degli enti<br />
preposti (anche se con<br />
grandi sforzi, come sottolinea<br />
lo stesso sindaco).<br />
Ma quest’area – e qui c’è<br />
uno dei principi editoriali<br />
alla base del nostro giornale<br />
– può sanare le sue<br />
criticità e provare a svilupparsi<br />
a livello economico,<br />
culturale e civile, soltanto<br />
se inizia a ragionare ogni<br />
giorno in termine d’area e<br />
non di aggregazioni di singoli<br />
comuni che perorano<br />
le proprie cause individualmente.<br />
Qui non si tratta più<br />
di ottenere un intervento<br />
spot per il Comune di Riano<br />
o per quello di Capena<br />
(sono solo esempi di chi<br />
PROSTITUZIONE:<br />
COSA PUÒ FARE LA POLIZIA MUNICIPALE<br />
Quello della prostituzione è uno dei problemi più<br />
avvertiti nei nostri territori. Un problema sul<br />
quale spesso, come facilmente intuibile, è difficile<br />
intervenire in maniera incisiva e definitiva. Nel Co<br />
mune di Riano, interessato solo marginalmente<br />
dal fenomeno, il Sindaco, Marinella Ricceri, nel<br />
maggio del 2012 è intervenuto con un’ordinanza<br />
ad hoc, per punire una serie di atteggiamenti le<br />
gati a vario titolo alla prostituzione: dalle bru<br />
sche frenate in macchina alle manovre<br />
finalizzate a concordare prestazioni sessuali, pas<br />
sando per tutti i comportamenti indecorosi. È<br />
proprio su quest’ultimo punto che la Polizia Lo<br />
cale che io dirigo ha effettuato i principali con<br />
trolli, con risultati significativi. Elevati diversi<br />
verbali per “atteggiamenti indecorosi ed inde<br />
centi” a carico delle prostitute e dei loro clienti<br />
che rischiano, per essersi appartati, una san<br />
zione di 200 euro. L’attenzione sul problema ri<br />
mane alta: fondamentale la sinergia operativa tra<br />
le Polizie locali e le varie forze dell’ordine del ter<br />
ritorio, sulla quale stiamo lavorando, per evitare<br />
che il fenomeno si sposti senza scomparire.<br />
Capitano Francesca Dominici<br />
scrive), che alla fine si rivelano provvisori e poco efficaci.<br />
Qui c’è bisogno di un fronte comune composto da tutti<br />
i Sindaci, che operi in due direzioni:<br />
richiedere a brevissimo al Commissario straordinario<br />
della Provincia di Roma un intervento di riqualificazione<br />
di tutto il tratto della via Tiberina, sia a livello di<br />
manutenzione che di rifacimento del manto stradale,<br />
comprendente la segnaletica, lo sfalcio delle erbe, la<br />
sostituzione dei numerosi segnali e semafori rotti e<br />
obsoleti. Accompagnato dalla presenza costante della<br />
Polizia Provinciale, che c’è ed è ora che venga messa in<br />
campo con tutti gli strumenti a disposizione.<br />
L’altra direzione è di medio termine ma non meno im-<br />
11
SOS TIBERINA<br />
portante: va (ri)pensata una politica complessiva per<br />
quest’area, anche alla luce del sempre più frequentato<br />
casello di Castelnuovo. Questa è sicuramente<br />
una zona che deve essere vissuta come un’opportunità<br />
economica da sfruttare ma l’importante è che<br />
vengano tracciate regole precise e valide per tutti,<br />
che ne salvaguardino la bellezza naturale e esaltino le<br />
tradizioni culturali delle popolazioni che ci vivono. Soltanto<br />
da qui, a nostro parere, può nascere un modo innovativo<br />
e includente di vivere attivamente questa zona.<br />
Non a caso abbiamo scelto, simbolicamente, l’immagine<br />
che trovate in copertina. <strong>Il</strong> degrado in mezzo ai<br />
cartelli con le indicazioni di tutti i Comuni della zona.<br />
Tocca a voi, sindaci. Tutti insieme. Noi del <strong>Nuovo</strong> non<br />
molleremo l’osso fino a che qualcosa di concreto non<br />
uscirà fuori. Speriamo che la proposta del sindaco di<br />
Riano, Marinella Ricceri, che va nella giusta direzione,<br />
non rimanga soltanto un buon proposito.<br />
Forse, basterebbe tirare fuori di nuovo lo spirito di solidarietà<br />
con cui è stato affrontata, tutti insieme, la questione<br />
discarica…<br />
(Pensilina semi distrutta da un incidente. <strong>Il</strong> sindaco ha deciso che chi ha<br />
causato l’incidente ripagherà il danno)<br />
CLAUDIO GIORGI<br />
Presidente Consorzio Colleromano<br />
Gentilissimo direttore,<br />
La ringrazio per l’opportunità offerta al<br />
Comprensorio di Colleromano di dar voce<br />
attraverso il suo giornale sulle nefandezze<br />
della Via Tiberina. <strong>Il</strong> Comprensorio di Colleromano,<br />
costituito da circa 150 unità abitative<br />
per un totale di circa 700 abitanti, ha<br />
più volte sollevato presso le sedi istituzionali<br />
il problema del grave degrado della<br />
viabilità sulla via Tiberina: l’incuria sullo sfalcio della vegetazione<br />
ai lati della strada, la fatiscenza della segnaletica verticale<br />
e orizzontale, il manto stradale in alcuni punti non più<br />
esistente per cui i veicoli transitano prevalentemente al centro<br />
della strada con aumento degli incidenti (Colleromano ha avuto<br />
diverse vittime) per non parlare delle “donnine” che ai lati della<br />
strada adescano possibili clienti, frenate improvvise e quindi<br />
incidenti. Per raggiungere questi obbiettivi i cittadini debbono<br />
pagare le tasse del 50%?<br />
Ricordo di una strada a Roma che veniva percorsa al mattino<br />
da un’alta personalità dello Stato: il manto stradale veniva rifatto<br />
ogni sei mesi!<br />
Forse gli utenti della Via Tiberina per ottenere risposte adeguate<br />
debbono farsi eleggere in politica?<br />
La corda, a forza di tirarla, alla fine si spezza! Per ora siamo ricorsi<br />
alla magistratura dalla quale attendiamo risposte che sicuramente<br />
verrebbero se tra i potenziali clienti ci fosse, sia pure<br />
una volta…”<br />
12
SOS TIBERINA<br />
La parola ai Sindaci<br />
OTTORINO FERILLI<br />
Sindaco di Fiano Romano<br />
La situazione della via Tiberina, nello specifico nel tratto che passa per Castelnuovo fino ad arrivare<br />
a Prima Porta, desta grande allarme in tutti noi e più volte nella Conferenza dei sindaci si è parlato<br />
delle soluzioni da apportare. <strong>Il</strong> manto stradale è a livello primordiale, il verde ai confini della strada<br />
raggiunge forme da savana. Tra l’altro stiamo andando incontro alla stagione degli incendi e quella<br />
vegetazione così folta è un rischio per tutti. Per non parlare della prostituzione, un circo ambulante<br />
indecoroso al quale deve necessariamente essere messo un freno. Inoltre ai bordi della strada vengono<br />
abbandonati rifiuti non differenziabili che non fanno altro che peggiorare la visione d’insieme.<br />
Nel tratto urbano di Tiberina che passa per Fiano Romano, abbiamo cercato di fare del nostro meglio,<br />
anche se con enormi sacrifici. <strong>Il</strong> manto stradale è abbastanza curato e ci siamo occupati da pochi<br />
giorni di tagliare l’erba ai bordi della strada. Solamente una pensilina versa in pessime condizioni,<br />
ma è stata sfondata una decina di giorni fa da un incidente stradale. Chi ha causato l’incidente si occuperà<br />
anche di ripagare.<br />
ANTONELLA BERNARDONI<br />
Sindaco di Capena<br />
La pericolosità della S.P. Tiberina<br />
è nota da tempo per la tortuosità<br />
del percorso, la<br />
carreggiata estremamente ristretta<br />
e piena di avvallamenti<br />
che provocano facili allagamenti<br />
nelle giornate di pioggia.<br />
I disagi si sono moltiplicati in<br />
questi ultimi anni per il notevole<br />
incremento demografico dei nostri paesi che ha prodotto<br />
inevitabilmente un aumento del traffico.<br />
I pendolari sono costretti ad usare i mezzi privati perché<br />
il trasporto pubblico, sia come orari che come<br />
numero di autobus, è rimasto fermo a molti anni fa.<br />
Come Sindaco donna sono anche profondamente indignata<br />
per il notevole incremento della presenza<br />
della prostituzione sulla S.P. Tiberina soprattutto a ridosso<br />
dell’accesso all’autostrada. Uno spettacolo indecoroso<br />
ed indecente. Questo triste fenomeno,<br />
oltre che moralmente inaccettabile per lo sfruttamento<br />
del corpo e della dignità femminile, molto<br />
spesso a danno di giovanissime, è di notevole pericolo<br />
per la circolazione stradale.<br />
Urgono provvedimenti urgenti per la sicurezza dei<br />
nostri cittadini.<br />
FABIO STEFONI<br />
Sindaco di Castelnuovo di Porto<br />
La S.P. Tiberina è divenuta oramai un vero è proprio martirio<br />
per i cittadini che la transitano. In determinati tratti è addirittura<br />
al limite dell’inagibilità.<br />
Abbiamo da tempo, sia per le vie brevi sia per iscritto, segnalato<br />
alla Provincia di Roma l’urgenza di interventi di riqualificazione<br />
del manto stradale, della segnaletica sia orizzontale che<br />
verticale in particolare nel tratto urbano di Ponte Storto.<br />
<strong>Il</strong> Commissario Straordinario della Provincia di Roma in occasione<br />
della riunione con i Sindaci per la stesura del bilancio <strong>2013</strong><br />
ci ha preannunciato un consistente aumento nel capitolo dedicato<br />
alla manutenzione stradale, anche se per i 120 Comuni i<br />
circa 8 milioni di euro credo siano insufficienti. Inoltre la prostituzione<br />
nella Strada Provinciale Tiberina è un problema che si sta<br />
rilevando una vera è propria emergenza.<br />
Nonostante l’intervento dei Carabinieri di Castelnuovo di Porto<br />
e della Polizia Locale, che con<br />
centinaia di interventi e sanzioni,<br />
cercano di mitigare il fenomeno.<br />
Noi Sindaci dell’asse Tiberina<br />
dovremmo in sinergia affrontare<br />
con determinazione il problema<br />
come abbiamo già fatto<br />
in passato per la discarica di<br />
Riano e il trasferimento dei<br />
campi nomadi da Roma.<br />
MARINELLA RICCERI<br />
Sindaco di Riano<br />
Ben venga l’esposto dei residenti di Colle Romano, che si va ad aggiungere alle nostre e non solo già<br />
insistenti e pressanti richieste avanzate da tempo alla Provincia di Roma. La situazione della viabilità<br />
su via Tiberina è oltre il limite della decenza: strada dissestata, cumuli di immondizia ai margini della<br />
carreggiata, assenza di illuminazione, mancanza di segnaletica orizzontale e verticale adeguata e<br />
dunque gravi problemi di sicurezza, presenza dell’intollerabile fenomeno della prostituzione. Come<br />
amministrazione continueremo a chiedere a chi di competenza di portare a soluzione tali problematiche<br />
e sono sicura che lavorando a stretto gomito con i colleghi sindaci dei paesi che insistono sulla Tiberina<br />
e con l’appoggio dei cittadini potremmo ottenere risultati positivi. Nell’immediato, chiederò la convocazione di una conferenza<br />
dei sindaci ad hoc, da tenersi alla presenza del commissario, la dottoressa Vaccaro, al fine di iniziare un fattivo percorso<br />
che, nel giro di poco tempo, dovrà necessariamente migliorare la situazione.<br />
13
SOS TIBERINA<br />
Credits<br />
Hanno collaborato a questo reportage:<br />
Emilio Picchiotti, Caterina Fava e Maurizio Lancellotti.<br />
Le foto di queste pagine sono di Stefano Virgili e<br />
Stefano Scorretti.
ESTATE 13<br />
Estate <strong>2013</strong>: le feste in piazza<br />
GIUGNO<br />
SANT’ORESTE<br />
Fino al 30 giugno<br />
Personale arte contemporanea “Symbolum” -<br />
collettivo artistico “Ghatta Group”<br />
Presso le Sale Espositive del Palazzo Canali<br />
30 giugno<br />
<strong>Il</strong> Comitato Genitori<br />
organizza per le vie del Centro Storico<br />
La “Giornata del Benessere” durante la giornata sarà in funzione<br />
un servizio navetta per salire sul monte Soratte.<br />
Organizzato dall’Associazione Santoreste nel cuore.<br />
RIANO<br />
Fino al 14 luglio<br />
Torneo di Calcio a 7 “Riano Football Cup”,<br />
presso il campo sportivo Nicola Urbani.<br />
Organizzazione Pro Loco Riano.<br />
Fino al 14 luglio<br />
Torneo “Riano Beach Volley Cup”,<br />
presso i Giardini Loreto.<br />
Organizzazione Pro Loco Riano.<br />
Dal 27 al 30 giugno<br />
Festa di San Giorgio<br />
- Sagra del fritto e spettacoli serali presso<br />
Largo Montechiara.<br />
Organizzazione Pro Loco Riano.<br />
FIANO ROMANO<br />
Dal 17 al 22 giugno<br />
Lo schermo è donna<br />
Ore 21.00 - Castello Ducale -<br />
Ass. Città Per L'Uomo<br />
23 giugno<br />
Lu Barzu de li cantori<br />
Ore 18.00 - Chiesa di Santa Maria ad Pontem<br />
Concerto di fine anno. A cura di G. Incarnato<br />
Meeting Motori<br />
Intera giornata - Feronia Village (Capena) - Ass. Salsa per la vita -<br />
Papyeventi<br />
Memorial Luciano Giuliano<br />
Intera Gioranata - Lago di Campotosto -<br />
Ass. Cicloclub Fiano Romano<br />
24 giugno<br />
D’AMORE<br />
Ore 20.30 - Castello Ducale -<br />
S.D. Royal Moviment’Arte<br />
Dal 25 al 27 giugno<br />
- Laboratori Teatrali<br />
Chiesa di Santa Maria ad Pontem<br />
Ass. Scintilla<br />
27 giugno<br />
Concerto per pianoforte<br />
Ore 21.00 - Castello Ducale - Concerto di<br />
giovani artisti. A cura di A. Stella<br />
Dal 28 al 30 giugno<br />
Festival del teatro<br />
Ore 21.00 - Castello Ducale - Ass. Scintilla<br />
Festa del Cacciatore<br />
Ore 19.00 - Loc. Monte Severinoi - Ass. Le Sassete<br />
SANT’ORESTE<br />
Dal 5 al 7 luglio<br />
IL “Circolo Cacciatori Alfredo Fortuna”<br />
Organizza, presso la Zona Mercato S. Oreste,<br />
La festa Faunistico-venatoria<br />
21e 22 luglio<br />
<strong>Il</strong> Movimento VIII Giugno<br />
organizza “La Sagra degli gnocchi”<br />
FIANO ROMANO<br />
2 luglio<br />
Saggio Allievi<br />
20.30 - Castello Ducale - Ritmix Istituto Musicale<br />
LUGLIO<br />
3 luglio<br />
Ritmix Music Festival<br />
Ore 21.30 - Cortile del Castello Ducale -<br />
Ritmix Istituto Musicale<br />
Dal 6 al 7 luglio<br />
Cavalli sotto la torre<br />
Intera giornata - P.zza Nassirya - Ass. La Valle dei Butteri<br />
8 E 9 luglio<br />
100 Piccoli Pezzi (Laboratori teatrali)<br />
Ore 21.00 - Castello Ducale - Ass. Rinoceronte Incatenato<br />
16
ESTATE 13<br />
10 luglio<br />
Spettacolo di danza<br />
Ore 20.30 - Catello Ducale - A.S.D. Royal Moviment’Arte<br />
Dal 12 al 16 luglio<br />
BorgoFestival<br />
Ore 20.00 - Castello Ducale<br />
Centro Storico e Chiesa di Santa Maria ad Pontem<br />
Ass. Rinoceronte Incatenato<br />
Dal 18 al 21 luglio<br />
SCRIvoisoGNI<br />
Ore 21.00 - Castello Ducale - Ass. Giamp<br />
Dal19 aL 21 luglio<br />
Festival Film Watching<br />
RISERVA TEVERE FARFA<br />
Racconto per immagini del fiume Tevere (Nazzano)<br />
Dal 20 al 30 luglio<br />
“Teatro nelle Cave”,<br />
presso le Cave di Tufo.<br />
Organizzazione Comune di Riano<br />
24 luglio<br />
Concerto Eu-Rope in Music<br />
Ore 21.30 - Castello Ducale -<br />
Ritmix Istituto Musicale<br />
26 luglio<br />
La chiave del mondo - Spettacolo di percussioni<br />
alle ore 21 - Castello Ducale<br />
27 luglio<br />
Laura Pomili in Concerto<br />
Ore 21.00 - Castello Ducale<br />
Dal 12 al 14 agosto<br />
Vicoli in festa a Sant’Oreste<br />
Dal 22 al 25 agosto<br />
L’Associazione “A.G.S Giovani” organizza<br />
“La Festa dei Giovani”<br />
RIANO<br />
Dal 1° al 4 agosto<br />
“Sagra della Panonta” e festa pubblica assistenza<br />
soccorso,<br />
presso Largo Montechiara. Organizzazione a<br />
cura della P.A.R.S.<br />
14 e 15 agosto<br />
“Ballando sotto le stelle”,<br />
serate di liscio presso Largo Montechiara.<br />
Organizzazione Pro Loco Riano.<br />
SANT’ORESTE<br />
Dal 1 al 3 settembre<br />
Festa in onore del Compatrono S. Nonnoso<br />
9 settembre<br />
<strong>Il</strong> Centro Sociale Anziani organizza<br />
la “Giornata dell’Anziano”<br />
SETTEMBRE<br />
15 settembre<br />
L’Associazione “Avventura Soratte”<br />
organizza, all’interno del Centro Storico di S.Oreste,<br />
l’evento “Spoetar Cantando”<br />
28 luglio<br />
Gi. D’Alessio in Concerto<br />
Ore 21.30 - Castello Ducale<br />
SANT’ORESTE<br />
Dal 2 al 4 agosto<br />
Festa del “Partito Democratico”<br />
10 agosto<br />
L’Associazione Avventura Soratte<br />
organizza nella serata di S. Lorenzo<br />
“La veglia delle stelle”<br />
AGOSTO<br />
RIANO<br />
Dal 4 al 8 settembre<br />
“Festa di San Gabriele”,<br />
sagra dell’arrosticino e giochi popolari.<br />
Presso Piazza Gran Sasso.<br />
Organizzazione “New Events Creation”.<br />
15 settembre<br />
“Mercato di Riano”,<br />
mercatino dell’usato e dell’antiquariato<br />
presso Largo Montechiara.<br />
Organizzazione Pro Loco Riano.
ESTATE 13<br />
CAPENA<br />
Allo spazio Würth,<br />
la mostra sulla Transavaguardia<br />
di Annalisa Manni<br />
Markus Lüpertz<br />
10 immagini sul sorriso miceneo - Edipo, 1985<br />
Olio su tela, 160 x 130 cm<br />
Coll. Würth, Inv. 3436<br />
© 1985 Markus Lüpertz<br />
(Foto: Ivan Baschnang, München/ Paris)<br />
Rimarrà aperta fino al 15<br />
febbraio 2014 la mostra<br />
"La Transavanguardia tra<br />
Lüpertz e Paladino. Opere<br />
nella Collezione Würth",<br />
proposta dall’Art Forum<br />
Würth di Capena.<br />
L’esposizione si deve al<br />
ricco fondo di opere di<br />
Mimmo Paladino e Markus<br />
Lüpertz che il Prof.<br />
Reinhold Würth ha raccolto<br />
in maniera continuativa<br />
e coerente<br />
nel corso di parecchi<br />
anni. Già nel 1987,<br />
ancor prima dell'inaugurazione<br />
del<br />
primo Museo Würth, la raccolta ospitava alcune<br />
opere di Mimmo Paladino - all'epoca celebre esponente<br />
della Transavanguardia - e di Markus Lüpertz,<br />
già annoverato tra i classici della pittura tedesca.<br />
L'esposizione presenta circa 60 lavori, tra dipinti<br />
e sculture, dei due artisti, la cui datazione permette<br />
di seguire, tra affinità e specificità, le diverse<br />
fasi della loro carriera.<br />
Lo spazio espositivo di Capena è stato realizzato unitamente<br />
al progetto della sede Würth nel 2005 ed<br />
inaugurato nel 2006. Spazialmente molto vasto,<br />
circa 550 m articolati su due piani, è aperto verso<br />
il pubblico esterno e visitabile da tutti. Qui si svolge<br />
un'intensa attività: dalle visite guidate per gli studenti,<br />
ai laboratori didattici a tema, ai seminari e<br />
alle conferenze, fino alle iniziative promosse dal comitato<br />
di cultura aziendale (CCA).<br />
“La Transavanguardia tra Lüpertz e Paladino. Opere<br />
nella Collezione Würth"<br />
Orario di apertura al pubblico:<br />
lunedì - sabato 10.00 - 17.00<br />
domenica e festivi chiuso<br />
Ingresso gratuito<br />
Art Forum Würth Capena<br />
Viale della Buona Fortuna, 2<br />
00060 Capena (Roma)<br />
www.wuerth.it<br />
Tel. +39 06 90103800<br />
Mimmo Paladino<br />
Poeta ebbro, 1984<br />
Olio su tela, 225 x 150 cm<br />
Coll. Würth, Inv. 3044<br />
© 1984 Mimmo Paladino<br />
(Foto: Archiv Würth, Künzelsau)<br />
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ESTATE 13<br />
CAPENA<br />
Allo spazio Würth,<br />
la mostra sulla Transavaguardia<br />
di Annalisa Manni<br />
Markus Lüpertz<br />
10 immagini sul sorriso miceneo - Edipo, 1985<br />
Olio su tela, 160 x 130 cm<br />
Coll. Würth, Inv. 3436<br />
© 1985 Markus Lüpertz<br />
(Foto: Ivan Baschnang, München/ Paris)<br />
Rimarrà aperta fino al 15<br />
febbraio 2014 la mostra<br />
"La Transavanguardia tra<br />
Lüpertz e Paladino. Opere<br />
nella Collezione Würth",<br />
proposta dall’Art Forum<br />
Würth di Capena.<br />
L’esposizione si deve al<br />
ricco fondo di opere di<br />
Mimmo Paladino e Markus<br />
Lüpertz che il Prof.<br />
Reinhold Würth ha raccolto<br />
in maniera continuativa<br />
e coerente<br />
nel corso di parecchi<br />
anni. Già nel 1987,<br />
ancor prima dell'inaugurazione<br />
del<br />
primo Museo Würth, la raccolta ospitava alcune<br />
opere di Mimmo Paladino - all'epoca celebre esponente<br />
della Transavanguardia - e di Markus Lüpertz,<br />
già annoverato tra i classici della pittura tedesca.<br />
L'esposizione presenta circa 60 lavori, tra dipinti<br />
e sculture, dei due artisti, la cui datazione permette<br />
di seguire, tra affinità e specificità, le diverse<br />
fasi della loro carriera.<br />
Lo spazio espositivo di Capena è stato realizzato unitamente<br />
al progetto della sede Würth nel 2005 ed<br />
inaugurato nel 2006. Spazialmente molto vasto,<br />
circa 550 m articolati su due piani, è aperto verso<br />
il pubblico esterno e visitabile da tutti. Qui si svolge<br />
un'intensa attività: dalle visite guidate per gli studenti,<br />
ai laboratori didattici a tema, ai seminari e<br />
alle conferenze, fino alle iniziative promosse dal comitato<br />
di cultura aziendale (CCA).<br />
“La Transavanguardia tra Lüpertz e Paladino. Opere<br />
nella Collezione Würth"<br />
Orario di apertura al pubblico:<br />
lunedì - sabato 10.00 - 17.00<br />
domenica e festivi chiuso<br />
Ingresso gratuito<br />
Art Forum Würth Capena<br />
Viale della Buona Fortuna, 2<br />
00060 Capena (Roma)<br />
www.wuerth.it<br />
Tel. +39 06 90103800<br />
Mimmo Paladino<br />
Poeta ebbro, 1984<br />
Olio su tela, 225 x 150 cm<br />
Coll. Würth, Inv. 3044<br />
© 1984 Mimmo Paladino<br />
(Foto: Archiv Würth, Künzelsau)<br />
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18
ESTATE 13<br />
FIANO ROMANO<br />
<strong>Il</strong> centro storico apre le porte al<br />
“Borgo Festival”<br />
di Caterina Fava<br />
<strong>Il</strong> “Borgo Festival” è sinonimo dell’estate fianese ed è forse<br />
l’evento che maggiormente la rappresenta. Nelle sere estive il<br />
centro storico, improvvisamente preda di una nuova atmosfera, si<br />
trasforma e lascia il posto a un palcoscenico. Le stradine, i vicoli,<br />
le scale, i portoncini, tutto diviene spazio scenico. <strong>Il</strong><br />
borgo prende vita e centinaia di persone si esibiscono conducendo<br />
il passante-viaggiatore negli snodi del paese, attraverso momenti<br />
emozionanti e suggestivi. L’edizione di quest’anno si svolgerà<br />
dal 12 al 16 luglio.<br />
Arrivare a Fiano durante lo svolgimento del Borgo<br />
Festival ha un sapore quasi magico. La sensazione<br />
è quella dello stupore, riconoscendo, o conoscendo<br />
per la prima volta, le strade strette e nascoste<br />
di Fiano Romano dove ogni abitante lascia una parte viva<br />
di sé. Che sia un pergolato, una scala con vasi fioriti o un<br />
portone d’epoca. Tutto diviene magico e frizzante.<br />
È l’associazione culturale “Rinoceronte Incatenato” ad organizzare<br />
in primis questo evento, ma il vero demiurgo è<br />
Benedetto Tudino. Regista, attore, scrittore, un artista a<br />
tutto tondo che abbiamo incontrato in esclusiva per il nostro<br />
giornale. Ecco le sue parole:<br />
Siamo alla XIV edizione. Come si raggiunge un risultato<br />
come questo?<br />
Non è facile. È una grande struttura che viene costruita<br />
grazie a un lavoro che dura tutto l’anno e che coinvolge<br />
centinaia di volontari. Dati i tagli che hanno colpito ogni<br />
settore del nostro paese, anche noi ci siamo ritrovati a<br />
fare i conti con pochi soldi, per questo sicuramente il numero<br />
delle persone che gravita intorno al Borgo quest’anno<br />
sarà di circa 400. Due anni fa eravamo 750.<br />
Con quali soldi riuscite a tirar su questo grande teatro?<br />
Prima avevamo i contributi della Regione. Adesso grazie<br />
al Comune, che crede fortemente in questo nostro progetto,<br />
e alle donazioni di una splendida donna che chiamerò<br />
solo “Rosella di Parma” e che ci anticipa dei soldi.<br />
<strong>Il</strong> costo della manifestazione tra allestimenti, tecnici, luci,<br />
cibo e rimborsi spese per gli artisti è di circa 40.000,00<br />
euro. <strong>Il</strong> Comune ce ne dà 14.000,00 e il resto la nostra<br />
benefattrice a cui presto o tardi li restituiremo. E poi collaborano<br />
più di 20 associazioni, volontari, ragazzi delle<br />
scuole di teatro di tutta Italia. <strong>Il</strong> “Borgo Festival” è qualcosa<br />
che appartiene a tutti.<br />
20<br />
Al termine della manifestazione viene fatto un bilancio<br />
delle spese dell’associazione che organizza? E,<br />
inoltre, i soldi erogati dal Comune sono poi debitamente<br />
rendicontati?<br />
Certamente. <strong>Il</strong> bilancio viene fatto ogni anno e noi abbiamo<br />
sempre presentato una rendicontazione al Comune.<br />
Non possiamo sapere qualcosa di più su questa misteriosa<br />
benefattrice…?<br />
Ho piacere che appaia in questo articolo, ma non voglio<br />
che si sappia nulla di lei. È una persona che crede molto<br />
in noi e nel progetto “Borgo Festival”. Ci ha aiutato anche<br />
lo scorso anno, ma so che non ama apparire. Per noi è<br />
semplicemente Rosella.<br />
Gli abitanti del centro storico come vivono questo<br />
momento?<br />
All’inizio erano molto diffidenti. Immaginate di vedervi<br />
questi ragazzi sotto casa che interpretano vari pezzi con<br />
una luce che li illumina. Ovviamente erano infastiditi.<br />
Adesso invece no. Ci aspettano.<br />
E la convivenza con le persone straniere che vivono<br />
nel centro storico?<br />
Non tutti accettano serenamente la loro presenza.<br />
Beh, all’inizio anche lì è stato difficile. Ma il problema era<br />
la mancata integrazione. Nel senso che abbiamo cercato<br />
di coinvolgere anche loro nella gestione del grande<br />
carrozzone che è il “Borgo Festival”. Per cui adesso ci<br />
aiutano, fanno servizio d’ordine.. e tutto fila liscio. Bisogna<br />
imparare anche ad affidarci a chi viene.<br />
Qual è l’obiettivo di una manifestazione così grande?<br />
In parte l’idea è quella di mettere in evidenza i piccoli angoli<br />
nascosti del centro storico che racchiudono parti di<br />
storie e di persone. Ma soprattutto l’intento è quello di
Dopo oltre quattordici anni di<br />
questa esperienza, come vive<br />
il festival?<br />
Per me, nonostante negli ultimi<br />
tempi penso spesso di fermarmi,<br />
è una vacanza. Dentro<br />
c’è tutto. Le scenografie e parte<br />
dei testi li scriviamo con i ragazzi<br />
dei vari laboratori e loro<br />
danno la forza ogni anno per ricominciare.<br />
Per me è come se si destabilizzasse lo<br />
spazio in cui vivo. Esco di casa e trovo mille sorrisi e<br />
mi sento di appartenere a questo posto. Ma soprattutto<br />
vedo che esce uno spirito libero, per le strade e<br />
tra la gente. Quella libertà bellissima di usare lo spazio<br />
pubblico per raccontare e raccontarsi.<br />
inserire dei temi che siano sentiti da tutti, che vadano al<br />
di là dell’entità borgo, ma che permettano agli stessi abitanti,<br />
attraverso una contaminazione sociale, di riconoscersi<br />
come tali.<br />
Ogni anno c’è un tema portante che influenza tutto il<br />
progetto. Quest’anno di che si tratta?<br />
Di equilibri. L’immagine che abbiamo scelto è un disegno<br />
di Picasso, “Le cycliste”. E con questo tema intendo racchiudere<br />
anche quella sensazione<br />
di crisi di solitudine che è propria<br />
di questa società. Pensiamo<br />
che il mondo sia solo<br />
quello virtuale, ma non è così. <strong>Il</strong><br />
vero mondo è tutto un equilibrio<br />
su un piccolo filo sopra il<br />
quale cerchiamo di mantenere<br />
le nostre certezze. Vorrei poi ricordare<br />
che subito dopo il<br />
“Borgo Festival” ci sarà “Scrigni”<br />
che è una specie di figlio<br />
piccolo del Borgo. È una manifestazione<br />
organizzata dall’associazione<br />
Giamp dove ci si<br />
incontra con l’opera teatrale<br />
compiuta. Danza, prosa, poesia,<br />
tutto racchiuso nella cornice<br />
del Castello Ducale.<br />
CARTA D’IDENTITÀ<br />
Benedetto Tudino<br />
Benedetto Tudino nasce in<br />
provincia di Frosinone nel febbraio<br />
1950. Si trasferisce a Roma nel<br />
1968 per frequentare l’università e<br />
viene in contatto con l’affascinante<br />
mondo del teatro. Qui incontra Rodari<br />
e collabora con lui in una rubrica<br />
di satira per il giornale “Paese<br />
Sera” Nel 1970 fonda “Giocoteatro,<br />
Compagnia di Teatro per Ragazzi”<br />
che ha avuto tra i suoi promotori<br />
Pier Paolo Pasolini e Corrado Antiochia,<br />
ed è lì che comincia la sua attività<br />
di scrittore. È tra i primi<br />
animatori teatrali a entrare a pieno<br />
diritto nelle scuole pubbliche tra il<br />
1973 e il 1978. La scrittura per ragazzi,<br />
siano esse favole, filastrocche,<br />
copioni o brevi racconti, rappresenta<br />
per Benedetto Tudino la<br />
chiave di relazione elettiva col mondo<br />
infantile. È tra i fondatori della Compagnia<br />
Clown Selvaggio nel 1977 e<br />
dell’Associazione Rinoceronte Incatenato<br />
nel 1987, per conto della quale<br />
svolge le sue mansioni di regista e direttore<br />
artistico, progettando e realizzando<br />
numerosi interventi di<br />
formazione nelle scuole, sia rivolti agli<br />
insegnanti che ai ragazzi. Ha scritto<br />
molti libri, tra i quali “La memoria del<br />
mondo”, “Uomini, mostri e meraviglie”,<br />
“Foglio a quadretti”, “Pinocchio<br />
nel paese dei diritti”, “Dove sei piccolo<br />
Principe”. Attualmente gestisce una<br />
scuola di teatro a Fiano Romano e dirige<br />
numerosi laboratori di teatro<br />
nelle scuole.<br />
21
ESCLUSIVA<br />
INTERVISTA AL SINDACO DI RIGNANO FLAMINIO: FABIO DI LORENZI<br />
“Mai una discarica nel nostro territorio”<br />
di Romolo Bali<br />
Eletto nel 2011 come candidato della lista civica “Scegli<br />
Rignano”, il primo cittadino Fabio Di Lorenzi traccia un bilancio<br />
dei primi due anni della sua amministrazione e, soprattutto,<br />
racconta nel dettaglio i progetti per il futuro.<br />
Mentre sulla questione Pietrolo Factory, che ha “infuocato”<br />
il paese nelle ultime settimane, conferma che si tratta di<br />
un progetto “pulito”, che aiuterà Rignano a rilanciarsi.<br />
Sindaco Di Lorenzi, soddisfatto di quanto è riuscito<br />
a fare, insieme alla sua giunta, in questi<br />
primi due anni?<br />
Dal mio punto di vista il bilancio è appena sufficiente. Abbiamo<br />
raggiunto una serie di obiettivi significativi quali il<br />
quoziente familiare, il rilancio e la valorizzazione dell’identità<br />
locale, le battaglie per la legalità, il potenziamento e la diversificazione<br />
dei servizi integrativi all’infanzia, l’implementazione<br />
di servizi rivolti alle fasce deboli della comunità.<br />
Alcune cose sono state fatte, altre ancora dovranno essere<br />
rese fruibili per la comunità, ma le basi di un lavoro<br />
di rinnovamento e risanamento sono state gettate.<br />
Entriamo nel dettaglio, partendo dalle note dolenti: la<br />
legge prevede che al 31 dicembre del 2012 la percentuale<br />
della raccolta differenziata sarebbe dovuta essere<br />
al 65%. Siamo a giugno <strong>2013</strong> e la percentuale è<br />
solo al 13%. Che succede?<br />
Al nostro insediamento la percentuale di raccolta differenziata<br />
era all’1,2%, derivante esclusivamente dai contenitori<br />
stradali provinciali. Ora abbiamo raggiunto la<br />
percentuale del 13%, grazie a una serie di progetti sperimentali<br />
per i quali abbiamo investito importanti risorse<br />
e soprattutto nei prossimi giorni sarà aggiudicata la<br />
gara d’appalto a livello europeo, che permetterà dal<br />
mese di settembre, la partenza del servizio porta a<br />
porta per tutte le abitazioni domestiche. Tutto ciò cambierà<br />
radicalmente le abitudini dei cittadini e migliorerà<br />
in modo assoluto il decoro della nostra cittadina.<br />
<strong>Il</strong> “Porta a Porta” sarà esteso e uguale in tutto il<br />
territorio?<br />
Per l’80% del territorio ci sarà la raccolta Porta a Porta<br />
classica, con i mastelli suddivisi per tipologie, mentre nel<br />
restante 20% ci saranno dei contenitori più grandi –<br />
anche quelli differenziati – che saranno informatizzati e<br />
quindi apribili soltanto con badge personalizzati dalle famiglie<br />
residenti in quelle porzioni del territorio.<br />
22<br />
Per quanto invece riguarda gli ingombranti?<br />
La raccolta dei rifiuti ingombranti è già attiva, prevede il<br />
ritiro domiciliare previa prenotazione telefonica del cittadino<br />
ed è totalmente gratuita. L’abbiamo introdotto<br />
con grande entusiasmo e vorremmo che i cittadini ne<br />
usufruissero maggiormente di quanto già fanno. Basta<br />
una telefonata per prendere l’appuntamento e gli incaricati<br />
si recano direttamente presso l’abitazione a ritirare<br />
i rifiuti ingombranti. Come d’altra parte succede<br />
anche per la raccolta domiciliare del verde, anch’essa<br />
una innovazione positiva che abbiamo introdotto.<br />
Passiamo ad un’altra nota dolente: i lavori pubblici<br />
programmati sono in ritardo. Anche in questo caso<br />
sembra che ci sia qualcosa che non vada come previsto.<br />
Al nostro insediamento si sono palesate una serie di criticità<br />
derivanti da carenze progettuali, di sicurezza o da<br />
carenze economiche, che hanno determinato un rallentamento<br />
nella consegna dei lavori alla comunità. Contiamo<br />
comunque di recuperare questo ritardo in tempi<br />
rapidi con l’ausilio dei direttori dei lavori e delle imprese.<br />
Passiamo ora alle note positive. In tempi di polemiche<br />
sui costi della politica, il suo primo atto è stato quello<br />
di “tagliare” il suo stipendio e quello di tutti gli assessori.<br />
Come verranno utilizzati questi risparmi?<br />
Li abbiamo destinati a borse di studio per gli studenti più<br />
meritevoli. Abbiamo già premiato 15 ragazzi che si sono<br />
distinti per l’eccellenza scolastica, mentre il resto dei<br />
soldi è stato destinato ad una iniziativa particolare: i ragazzi<br />
delle classi terze della secondaria si sono cimentati<br />
nella realizzazione di un testo letterario ispirato a episodi<br />
tragici della storia dell’umanità e tra questi temi sono<br />
stati selezionati quelli di cinque studenti che hanno partecipato<br />
ad una visita ad Auschwitz e Birkenau.<br />
Quali decisioni avete preso per quanto riguarda il quoziente<br />
familiare?
ilnuovo<br />
Prima di tutto nella determinazioni delle tariffe per<br />
quanto riguarda asilo nido, refezione scolastica e trasporto<br />
scolastico abbiamo introdotto delle tariffe diversificate<br />
in base all’ISEE, che prevede fasce diverse a<br />
seconda della situazione economico-patrimoniale. Nel<br />
caso di famiglie con tre o più figli è poi prevista un’ulteriore<br />
agevolazione, così come per le famiglie che hanno<br />
al loro interno un diversamente abile.<br />
Veniamo a Pietrolo Factory, la questione più spinosa<br />
del momento che ha “infuocato” Rignano con raccolte<br />
di firme, manifesti al limite dell’offensivo da parte<br />
dell’opposizione, richieste di referendum. Secondo le<br />
accuse dietro questa operazione si nasconderebbe<br />
l’ombra di una vera e propria discarica. Che c’è di<br />
vero?<br />
Pietrolo Factory è un progetto diametralmente opposto<br />
alla discarica: è normale incontrare resistenze nelle fasi<br />
di grande cambiamento, in realtà stiamo parlando di<br />
un’opportunità di crescita per il paese, un modo di voltare<br />
pagina innovativo che può consentire a Rignano Flaminio<br />
di diventare un punto di riferimento in materia di<br />
ambiente e di qualità della vita.<br />
<strong>Il</strong> progetto nello specifico e soprattutto per quanto riguarda<br />
i documenti ufficiali e non la propaganda, cosa<br />
prevede?<br />
Un distretto del riciclo prevede l’insediamento di attività<br />
produttive che si occupino della separazione e del recupero<br />
di materiali come carta, vetro e plastica, favorendo<br />
un percorso di recupero e rilavorazione della materia<br />
prima. È stato fatto un bando per l’assegnazione dei lotti<br />
di Pietrolo rivolto a tutte le imprese operanti nel settore<br />
dell’artigianato, della piccola industria e dei servizi.<br />
Quali sono le ultime novità in merito alle questioni legate<br />
al distretto del riciclo e, soprattutto, cosa è stato<br />
deciso nel super affollato Consiglio Comunale del 6<br />
giugno scorso?<br />
<strong>Il</strong> 30 maggio con delibera di giunta abbiamo dato mandato<br />
agli uffici di redigere un apposito regolamento per<br />
l’insediamento di impianti termoelettrici e di trattamento<br />
dei rifiuti. <strong>Il</strong> 6 giugno in occasione di una seduta straordinaria<br />
del Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità<br />
una mozione volta a determinare nello specifico<br />
una serie di paletti all’insediamento delle succitate attività,<br />
in modo tale da garantire ulteriormente tutta la cittadinanza<br />
e il territorio.<br />
Sindaco, un’ultima domanda: tra i suoi cittadini c’è chi<br />
afferma che lei si è chiuso nel palazzo, che non esce<br />
più ad incontrare la comunità, a parte in queste ultime<br />
settimane per la questione Pietrolo. Cosa c’è di vero?<br />
Ogni giorno incontro almeno venti persone e ascolto i<br />
loro problemi, cercando per quanto possibile di offrire<br />
soluzioni. Controllo personalmente le condizioni dei cantieri<br />
e quelle dello svolgimento dei servizi. Ho una mail diretta<br />
dalla quale rispondo ogni giorno a tutti i cittadini<br />
che mi scrivono. Ho organizzato una prima assemblea<br />
con i cittadini e in futuro ne faremo altre, per le quali auspico<br />
una sempre più nutrita partecipazione. Inoltre, nel<br />
bilancio <strong>2013</strong> sono<br />
stati previsti degli<br />
stanziamenti finalizzati<br />
alla costituzione<br />
dei comitati di quartiere,<br />
con l’obiettivo di<br />
garantire una più<br />
ampia partecipazione<br />
della comunità tutta.<br />
In tal senso mi auguro<br />
ed auspico che<br />
il grande fermento<br />
sociale prodotto<br />
dalle ultime vicende<br />
legate a Pietrolo<br />
possa contribuire a<br />
rappresentare il definitivo<br />
passaggio<br />
della nostra comunità<br />
ad un approccio<br />
più propositivo<br />
alle vicende comunali.<br />
23
SPECIALE<br />
“Qui sopravvive una storia che vuole essere dimenticata o insabbiata”<br />
(Gregory Paolucci)<br />
SANT’ORESTE<br />
Nel cuore del Bunker<br />
di Carolina Garrow<br />
Siamo andati a visitare il bunker del Soratte,<br />
uno dei luoghi a nord di Roma più emblematici<br />
e suggestivi della Seconda Guerra Mondiale e<br />
della Guerra Fredda. Ecco il racconto di questo<br />
viaggio a ritroso nella Storia, quattro<br />
chilometri di gallerie più eloquenti di un<br />
mare di parole…<br />
La prima cosa che colpisce è il cambio di temperatura:<br />
fuori sole e caldo, dentro buio e freddo,<br />
molto freddo. Fuori i finti soldati tedeschi con cui<br />
fare foto, dentro… Dentro la Storia.<br />
“Qua si tocca la Storia con mano”, attraverso gli oggetti<br />
di uso quotidiano usati da chi ci è vissuto: rasoi, spazzolini…Ho<br />
sentito parlare spesso delle gallerie del Soratte,<br />
ma essere qui e vedere con i propri occhi è un’altra cosa.<br />
Sarà forse perché a guidare il mio gruppo c’è Gregory<br />
Paolucci - presidente della Libera Associazione Culturale<br />
Bunker Soratte, che da qualche anno gestisce le visite e<br />
le ricostruzione storiche di questo luogo - che con una<br />
semplicità disarmante e ironia è in grado di raccontare<br />
uno dei periodi più complessi della nostra storia.<br />
“Per favore non raccontate che siete stati a vedere le<br />
gallerie dei tedeschi! Siete stati a vedere le gallerie<br />
degli italiani!”<br />
Così comincia la visita attraverso quattro chilometri di<br />
gallerie aperte al pubblico; qui dentro tutto è stato fatto<br />
dagli italiani: dall’impianto elettrico, che in alcune zone<br />
ancora funziona!, alle fogne, “le uniche a norma di Sant’Oreste”!<br />
Un passo indietro: è l’8 settembre del ‘43, dopo la firma<br />
dell’armistizio dei geologi vengono inviati da Himmler e<br />
questo posto viene scelto come rifugio dai tedeschi e per<br />
dieci mesi diventa la cabina di regia di tutto il sud Europa.<br />
Prima fermata, “Guardate tutti alla vostra sinistra…”, c’è<br />
una camerata dove è caduto il controsoffitto durante il<br />
bombardamento dei 36 B17 che attaccarono le gallerie<br />
durante la permanenza tedesca. In alcuni punti si vedono<br />
spuntare dei letti dove una volta qualcuno ha dormito.<br />
Qui non si sta al museo, non c’è un vetro tra noi<br />
e le cose: molto è ancora là sotto quelle macerie, qua<br />
si sentono odori, rumori, sembra di poter allungare la<br />
mano e….<br />
24
ilnuovo<br />
STORIA DEL BUNKER<br />
Da Wikipedia, alla voce bunker, si legge “Un bunker è<br />
una fortificazione militare difensiva. Si differenzia da<br />
una casamatta in quanto questa è solamente il locale<br />
che alloggia l’arma, cannone o mitragliatrice che sia, anche<br />
su di una nave, mentre un bunker è un complesso di costru<br />
zioni, in genere sotterranee, che possono comprendere una<br />
o più casematte (oppure nessuna).”<br />
Un’altra segnalazione ci riporta anche i più famosi bunker co<br />
struiti nel secolo scorso, dalla “linea Maginot” in Francia a<br />
quello del Soratte raccontato in queste pagine, dal Ridotto<br />
Nazionale svizzero al quello del Vallo Alpino in Alto Adige,<br />
fino a quelli personali di illustri personaggi fortificati nel se<br />
colo precedente: quello di Benito Mussolini a Villa Torlonia a<br />
Roma, di Winston Churchill a Londra, di Adolf Hitler a Berlino,<br />
di Stalin (più di uno!) intorno a Mosca e di Gheddafi a Tripoli.<br />
Tutti personaggi, per la storia, comunque andati poi incontro<br />
a più attentati o a morti violente.<br />
Proprio del Bunker Soratte, il più vicino a noi, vorremmo pren<br />
dere ad esempio la maestosità e la dimostrazione della atten<br />
zione all’opera ingegneristica, iniziata nel 1937 per volere di<br />
Mussolini come “Officine protette del Duce“.<br />
Abbiamo ben 4 chilometri di percorso nelle viscere del<br />
Monte Soratte che il Genio Civile in quell’epoca dotò di ca<br />
merate, sale radio, servizi igienici, acqua corrente e ogni altra<br />
utilità a difesa dei bombardamenti nemici e di una eventuale<br />
“devastazione generalizzata” temuta all’epoca per le altre<br />
cariche dell’Esercito Italiano.<br />
Nello stesso luogo, durante la seconda guerra mondiale, si<br />
insediò poi il “Comando Supremo del Sud” tedesco agli or<br />
dini del Feldmaresciallo Kesselring che rimase poco meno<br />
di un anno. Quando fu costretto a lasciare il bunker dal<br />
l’avanzata degli alleati, ordinò di incendiare ogni cosa e – ve<br />
rità o leggenda non è mai stato chiarito – sembra fece<br />
interrare casse contenenti oro trafugate dalla Banca d’Italia<br />
che non furono più rinvenute.<br />
Successivamente il sito fu preso in esame quale rifugio anti<br />
atomico durante la “Guerra Fredda” e sotto l’egida della<br />
NATO fu modificato parte di un tratto delle gallerie con la<br />
vori tra il 1967 e 1972<br />
a scongiurare i rischi di<br />
una eventuale guerra<br />
nucleare tra stati<br />
membri del “Patto<br />
Atlantico” e stati ade<br />
renti al “Patto di Var<br />
savia” . I lavori però<br />
non furono mai por<br />
tati a termine come da<br />
progetto inziale.<br />
<strong>Il</strong> luogo, come altri si<br />
mili, è divenuto oggi<br />
un percorso della me<br />
moria e museo e da<br />
qualche anno può es<br />
sere finalmente visi<br />
tato. Ciò grazie<br />
all’acquisizione da<br />
parte del Comune di<br />
Sant’Oreste e all’in<br />
cessante e convinta<br />
opera dei membri della Libera Associazione Culturale locale<br />
“Bunker Soratte”.<br />
Per concludere, rimane lo stupore che ci pervade oggi visi<br />
tando questi luoghi, perfette costruzioni con fognature,<br />
prese d’aria, acqua potabile, stanze per riserve di cibo, ca<br />
merate con più letti, cucine.<br />
Lo stupore di opere grandiose di 6070 anni fa a difesa<br />
dell’uomo, in cemento e scavate sotto o dentro montagne<br />
di pietra.<br />
Lo stesso stupore, seppur diverso, letto qualche anno fa,<br />
negli occhi di un ricco proprietario napoletano, che all’inau<br />
gurazione del proprio bunker personale antiatomico sotto la<br />
sua villa con vista golfo di Posillipo, alla terza volta che non<br />
riusciva ad aprire la porta con il telecomando, provando a<br />
forzarla manualmente, si sentì rispondere da dentro il bun<br />
ker ”Dottò, è già occupato! Siamo disoccupati e senza casa<br />
e stim chiusi ‘n coppa vitto e alloggio fino a che dura! ”<br />
Annalisa Manni<br />
“Non fatevi tentare! Non intrufolatevi nelle gallerie!” Questa<br />
cosa viene ripetuta spesso durante la visita dal dott.<br />
Paolucci, perché effettivamente la tentazione è grande.<br />
Perché qualcuno l’avrà fatto, perché qui c’è ancora molto<br />
da tirare fuori e sembra quasi che quel molto ci parli…<br />
“E cosa sono questi buchi lungo il corridoio?”<br />
I buchi sono per le maschere ad ossigeno che si trovano<br />
lungo tutte le gallerie, come quando in aereo l’hostess<br />
ti fa vedere che in caso di emergenza escono le maschere<br />
per permetterti di respirare.<br />
“E questo rumore… Come di acqua che scorre…”<br />
Sono le acque di scolo della montagna, raccolte grazie<br />
ad un sistema che permetteva di avere sempre acqua<br />
potabile, vennero usate dai tedeschi quando i partigiani<br />
avvelenarono l’acquedotto delle gallerie,<br />
“Accidenti ingegnosi questi tedeschi!”<br />
Ma l’idea e il lavoro ancora una volta viene “Dagli ingegneri<br />
italiani” che avevano pensato anche a questo. La<br />
visita prosegue attraverso la montagna, si va fin dentro<br />
il suo cuore, a 300 metri sotto terra, in qualche punto<br />
si nota come la roccia cerchi di riappropriarsi dei suoi<br />
25<br />
luoghi: piccole stalattiti e stalagmiti cominciano a spuntare<br />
qua e là dando al tutto un’atmosfera surreale. Qui<br />
c’è la sala trasmissioni e sotto di noi è possibile vedere<br />
un letto, un elmetto, un comodino ancora in attesa di
qualcuno. Sulle pareti si possono vedere ancora la scritte<br />
EXIT oppure RAUCHEN VERBOTEN (vietato fumare)!<br />
Poi si arriva al bunker antiatomico, 280 metri sotto<br />
la vetta Santa Lucia, voluto dal governo italiano durante<br />
la guerra fredda; quattro tonnellate di porta lo separano<br />
dal resto delle gallerie. Sembra che mentre all’interno il<br />
tutto veniva costruito coperto da segreto militare, il sindaco<br />
e il vice sindaco di allora siano entrati senza permesso<br />
chiedendo (e ottenendo!) le ruspe in prestito<br />
per costruire il campo sportivo di Sant’Oreste!<br />
All’interno del bunker c’è il doomsday clock, il nome catastrofico<br />
fa intendere il suo fine… Non voglio svelare<br />
tutto ciò che ho visto all’interno delle gallerie! E pensare<br />
che ho aspettato così a lungo per decidermi a visitarle,<br />
“sottovalutando” il lavoro incredibile fatto dall’associazione<br />
che le sta portando alla luce, per restituirci una pagina<br />
importante della nostra storia. Al termine della visita<br />
è stata allestita un’infermeria con i letti non a norma del<br />
Policlinico di Roma, smaltirli sarebbe costato 108 euro<br />
a letto, l’associazione li ha ri-utilizzati a costo zero.<br />
“…E quella storia dell’oro?”<br />
La storia dell’oro è un altro mistero, ma ci sono documenti<br />
ufficiali che attestano il passaggio di 12 camion<br />
che poi sono spariti nelle gallerie… In quelle gallerie ancora<br />
inesplorate, con stanze segrete ancora da scoprire,<br />
protette da muri eretti successivamente…<br />
Le foto in queste pagine sono di Emiliano Sabatini<br />
26
L’ESPERIENZA DI IERI,<br />
LA PREPARAZIONE DI OGGI,<br />
LA SICUREZZA DI DOMANI.<br />
SERVIZI:<br />
• Sicurezza e Igiene del Lavoro • Cantieristica •<br />
HACCP • Medicina del Lavoro • Pratiche Vigili del<br />
Fuoco e ASL • Ambiente e Territorio • Corsi di Formazione<br />
Riconosciuti<br />
CORSI DI FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO:<br />
• Datore di Lavoro<br />
• Formazione e Informazione dei Lavoratori<br />
• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />
• Dirigenti e Preposti<br />
• Addetti al Pronto Soccorso Aziendale e Antincendio<br />
• Ponteggi<br />
• Procedure HACCP<br />
NUOVI CORSI OBBLIGATORI:<br />
• Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili (PLE)<br />
• Gru a Torre, Mobile e per Autocarro<br />
• Carrelli Elevatori Semoventi (Muletti)<br />
• Trattori Agricoli o Forestali<br />
• Macchine Movimento Terra<br />
• Pompe per Calcestruzzo<br />
<strong>Il</strong> Gruppo Minerva S.r.l. opera nel settore della<br />
Sicurezza industriale e dei servizi, in ambito privato e<br />
nella Pubblica Amministrazione.<br />
Professionisti nel settore della Gestione della Sicurezza aziendale, il Gruppo<br />
Minerva offre servizi di consulenza e formazione, per realtà aziendali e non,<br />
che vogliano affrontare la prevenzione in modo organico e integrato: in materia di<br />
ambiente, sicurezza sul lavoro e formazione professionale.<br />
<strong>Il</strong> Gruppo Minerva studia per voi le soluzioni più idonee allo specifico contesto operativo<br />
o al mutare delle condizioni normative, rappresentando così un unico referente per ogni tua esigenza,<br />
e una scelta strategica per il futuro della tua società.
L’ESPERIENZA DI IERI,<br />
LA PREPARAZIONE DI OGGI,<br />
LA SICUREZZA DI DOMANI.<br />
SERVIZI:<br />
• Sicurezza e Igiene del Lavoro • Cantieristica •<br />
HACCP • Medicina del Lavoro • Pratiche Vigili del<br />
Fuoco e ASL • Ambiente e Territorio • Corsi di Formazione<br />
Riconosciuti<br />
CORSI DI FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO:<br />
• Datore di Lavoro<br />
• Formazione e Informazione dei Lavoratori<br />
• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />
• Dirigenti e Preposti<br />
• Addetti al Pronto Soccorso Aziendale e Antincendio<br />
• Ponteggi<br />
• Procedure HACCP<br />
NUOVI CORSI OBBLIGATORI:<br />
• Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili (PLE)<br />
• Gru a Torre, Mobile e per Autocarro<br />
• Carrelli Elevatori Semoventi (Muletti)<br />
• Trattori Agricoli o Forestali<br />
• Macchine Movimento Terra<br />
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<strong>Il</strong> Gruppo Minerva S.r.l. opera nel settore della<br />
Sicurezza industriale e dei servizi, in ambito privato e<br />
nella Pubblica Amministrazione.<br />
Professionisti nel settore della Gestione della Sicurezza aziendale, il Gruppo<br />
Minerva offre servizi di consulenza e formazione, per realtà aziendali e non,<br />
che vogliano affrontare la prevenzione in modo organico e integrato: in materia di<br />
ambiente, sicurezza sul lavoro e formazione professionale.<br />
<strong>Il</strong> Gruppo Minerva studia per voi le soluzioni più idonee allo specifico contesto operativo<br />
o al mutare delle condizioni normative, rappresentando così un unico referente per ogni tua esigenza,<br />
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L’ESPERIENZA DI IERI,<br />
LA PREPARAZIONE DI OGGI,<br />
LA SICUREZZA DI DOMANI.<br />
SERVIZI:<br />
• Sicurezza e Igiene del Lavoro • Cantieristica •<br />
HACCP • Medicina del Lavoro • Pratiche Vigili del<br />
Fuoco e ASL • Ambiente e Territorio • Corsi di Formazione<br />
Riconosciuti<br />
CORSI DI FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO:<br />
• Datore di Lavoro<br />
• Formazione e Informazione dei Lavoratori<br />
• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />
• Dirigenti e Preposti<br />
• Addetti al Pronto Soccorso Aziendale e Antincendio<br />
• Ponteggi<br />
• Procedure HACCP<br />
NUOVI CORSI OBBLIGATORI:<br />
• Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili (PLE)<br />
• Gru a Torre, Mobile e per Autocarro<br />
• Carrelli Elevatori Semoventi (Muletti)<br />
• Trattori Agricoli o Forestali<br />
• Macchine Movimento Terra<br />
• Pompe per Calcestruzzo<br />
<strong>Il</strong> Gruppo Minerva S.r.l. opera nel settore della<br />
Sicurezza industriale e dei servizi, in ambito privato e<br />
nella Pubblica Amministrazione.<br />
Professionisti nel settore della Gestione della Sicurezza aziendale, il Gruppo<br />
Minerva offre servizi di consulenza e formazione, per realtà aziendali e non,<br />
che vogliano affrontare la prevenzione in modo organico e integrato: in materia di<br />
ambiente, sicurezza sul lavoro e formazione professionale.<br />
<strong>Il</strong> Gruppo Minerva studia per voi le soluzioni più idonee allo specifico contesto operativo<br />
o al mutare delle condizioni normative, rappresentando così un unico referente per ogni tua esigenza,<br />
e una scelta strategica per il futuro della tua società.
IL DITO NELL’OCCHIO<br />
a cura di Emilio Picchiotti<br />
Esiste una legge per la salvaguardia<br />
dei centri storici che stabilisce che<br />
se una piazza “antica” è stata ristrutturata,<br />
anche la parte mancante –<br />
che sia di privati o di enti pubblici – deve<br />
essere ristrutturata entro un determinato<br />
periodo. Si tratta di una legge che appartiene<br />
alla legislazione sul decoro urbano.<br />
Su queste basi l’amministrazione precedente negli<br />
ultimi mesi del suo mandato – a lavori della Rocca<br />
ultimati - aveva convocato i proprietari degli immobili<br />
non ancora ristrutturati presenti in Piazza Vittorio<br />
Veneto ed aveva raggiunto un accordo<br />
affinché procedessero<br />
ai lavori<br />
di<br />
ristrutturazione<br />
e contribuissero<br />
a completare<br />
il decoro (e<br />
la bellezza) della<br />
piazza principale<br />
del paese.<br />
L’eredità e<br />
l’onere di<br />
far rispettare<br />
ques<br />
t o<br />
accordo è<br />
stata lasciata<br />
all<br />
’ a t t u a l e<br />
a m m i n i -<br />
strazione.<br />
CASTELNUOVO DI PORTO<br />
Questione di decoro<br />
Che, una<br />
volta informata della cosa, si è detta più che pronta<br />
a sollecitare l’inizio dei lavori. Ora, a quattro anni dall’insediamento<br />
della nuova Giunta, dei suddetti lavori<br />
non c’è traccia e il “panorama” è rimasto<br />
uguale. Con evidente stridore, come si può vedere<br />
anche dalle foto qui proposte.<br />
Che succede? Sono sorti problemi imprevisti? Nel<br />
caso fosse così, sarebbe opportuno informare la cittadinanza.<br />
Altrimenti, dopo quattro anni, crediamo sia arrivato<br />
il tempo per passare ai fatti ed esigere – come prevede<br />
la sopra citata legge – che i lavori vengano effettuati<br />
al più presto.<br />
30
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ESCLUSIVA<br />
RIANO: PARLA IL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO ROSSO<br />
“L’esperienza di ‘Riano nel Cuore’ è finita”<br />
di Romolo Bali<br />
A poco più di due anni dall’insediamento del nuovo consiglio<br />
comunale, il candidato sindaco della lista civica arrivata<br />
quarta alle elezioni amministrative, prende atto che la situazione<br />
è cambiata e che il progetto che stava alla base<br />
della sua candidatura è esaurito. E rilancia, proponendo alcuni<br />
punti programmatici all’amministrazione Ricceri.<br />
Consigliere Rosso, dopo due anni in Consiglio comunale,<br />
il progetto programmatico della lista civica<br />
che lo ha sostenuto, “Riano nel cuore”, ha<br />
che punto è?<br />
Credo vada fatta una doverosa premessa. Quando ho<br />
accettato la candidatura a sindaco della questione discarica<br />
si sussurrava soltanto, anche se io per la professione<br />
che svolgo (è geologo, ndr) avevo qualche<br />
informazione in più e temevo che la situazione degenerasse.<br />
<strong>Il</strong> motivo principale per cui ho accettato di candidarmi<br />
è stato infatti quello di avere la possibilità di<br />
entrare in Consiglio comunale e poter verificare con informazioni<br />
dirette cosa stava succedendo.<br />
La storia ormai è nota. La popolazione, con l’amministrazione<br />
in testa, ha saputo mobilitarsi, ha fatto argine<br />
e le due proposte di destinare a Riano una<br />
discarica sono alla fine saltate. Ma la vostra presenza<br />
in Consiglio comunale come la state caratterizzando?<br />
La realtà dei fatti è che l’esperienza di “Riano nel cuore”<br />
e quella del comitato che aveva promosso tale iniziativa<br />
è andata gradualmente scemando. Al punto che oggi<br />
posso tranquillamente affermare di essere rimasto da<br />
solo. La sensazione che ho è che all’interno del comitato<br />
ci fosse un gruppo di persone che volesse indirizzare la<br />
situazione verso obiettivi ben diversi.<br />
Procediamo con calma, altrimenti rischiamo di perderci.<br />
Quali altri obiettivi avrebbe potuto avere il<br />
gruppo di cui lei parla? Non eravate tutti uniti per promuovere<br />
una lista civica?<br />
La storia è un po’ lunga ma cercherò di sintetizzarla. Questo<br />
comitato - che ha poi portato alla nascita della lista<br />
civica - in realtà ha iniziato a costituirsi nel maggio 2010,<br />
un anno prima delle elezioni, quando erano girate le<br />
prime voci su una possibile discarica a Riano. Personalmente<br />
ero lì per scongiurare la rovina del nostro territorio<br />
e per creare un soggetto politico indipendente<br />
rispetto ai partiti tradizionali.<br />
posti di lavoro?<br />
È stato creato un apposito<br />
gruppo all’interno<br />
del comitato<br />
che si sarebbe occupato<br />
di tutti gli aspetti<br />
legati alla banca. Io<br />
non ne facevo parte.<br />
<strong>Il</strong> progetto da ottobre<br />
2010 è andato<br />
avanti e dopo qualche<br />
mese sono iniziate<br />
le selezioni del<br />
personale.<br />
Da quello che mi<br />
dice siamo a dicembre del 2010. Quando decidete di<br />
presentare una lista alle elezioni amministrative, previste<br />
per metà maggio del 2011?<br />
Sempre in quel periodo. <strong>Il</strong> comitato si era ancora più allargato<br />
e si era iniziato a parlare di una lista da presentare<br />
e della possibilità di promuovere la nascitura banca<br />
anche attraverso la lista “Riano nel cuore”.<br />
Lei come reagì? Le sembrò normale che si mischiasse<br />
così tranquillamente la costituzione di una lista per<br />
governare Riano con la creazione di una banca?<br />
Mi sembrò un fatto grave. Si utilizzava un metodo vecchio,<br />
al limite del clientelismo, per cercare consensi ad<br />
una lista elettorale, infatti mi allontanai dal comitato.<br />
Sono rientrato a seguito delle rassicurazioni che ogni at-<br />
Poi cosa è successo?<br />
Per sei mesi abbiamo parlato di questo, discutendo sulla<br />
situazione che gradualmente si stava evolvendo. Poi, a<br />
ottobre 2010, l’allora presidente del Comitato, Massimo<br />
Bonagura, ci informava della possibilità di aprire una<br />
nuova banca a Riano.<br />
Una nuova banca? E lei come ha reagito a questa notizia?<br />
Per me era una novità interessante. Da sempre a Riano<br />
in tema di banche siamo in regime di monopolio e una<br />
nuova banca poteva rappresentare un’alternativa e nello<br />
stesso tempo vivacizzare un comparto da sempre gestito<br />
dalle stesse persone. Si sarebbe trattato di una<br />
banca popolare e questo avrebbe significato anche nuovi<br />
posti di lavoro da destinare al territorio.<br />
Dalla teoria si è mai passati alla pratica? Avete iniziato<br />
a fare anche selezioni di personale per i futuri<br />
32
ilnuovo<br />
tività relativa alla banca sarebbe ripresa solo dopo il periodo<br />
elettorale.<br />
Le riunioni sulla banca e le selezioni del personale che<br />
avrebbe dovuto lavorarci, immagino che siano continuate<br />
anche senza la sua presenza. Per quale motivo,<br />
nonostante questi fatti, ha comunque accettato di<br />
candidarsi a sindaco con la lista “Riano nel Cuore”?<br />
Sicuramente sono stato ingenuo, ma il gruppo era composto<br />
anche da persone di altissima qualità e ho preferito<br />
pensare a loro piuttosto che rimanere sulle mie<br />
posizioni. A tutt’oggi sono convinto che sia stata una<br />
scelta giusta, che mi ha permesso di collaborare con<br />
l’amministrazione, con tutti i comitati e con tutti i partiti<br />
disposti ad aiutarci nella difesa del territorio.<br />
Torniamo all’oggi, partendo dal presupposto che altre<br />
banche a Riano finora non si sono viste. <strong>Il</strong> gruppo di<br />
“Riano nel cuore”, a quanto mi diceva all’inizio, non<br />
esiste più?<br />
Praticamente no. Non appena è stato chiaro che né io<br />
né altri associati avremmo appoggiato altri obbiettivi diversi<br />
da quelli per i quali avevamo ottenuto 1060 voti, è<br />
iniziata da parte di alcuni un’opera di smantellamento<br />
dell’associazione unita ad un comportamento ostruzionistico<br />
rispetto a qualunque progetto. Io ho pagato un<br />
prezzo caro. Hanno messo in giro molte storie inventate<br />
sul mio conto, per esautorarmi. E piano piano mi hanno<br />
abbandonato al mio destino. Di sicuro quell’esperienza<br />
si è chiusa, ho pagato il mio battesimo alla politica. Nel<br />
frattempo, anche se da solo, ho continuato ad adempiere<br />
al meglio il mio mandato in consiglio comunale.<br />
A proposito: a novembre lei ha costituito il Meet Up<br />
del Movimento 5 Stelle. Una scelta di campo definitiva?<br />
Oggi rappresenta quindi il Movimento di Grillo in<br />
Consiglio comunale a Riano?<br />
No, continuo a rappresentare i 1060 rianesi che mi<br />
hanno votato. Io sono un indipendente e non ho bisogno<br />
di scelte di campo definitive. Credo che il movimento 5<br />
stelle in questo momento sia quello che meglio interpreta<br />
le esigenze di rinnovamento. Ma oltre ad essere indipendente<br />
sono anche operativo e credo che le occasioni debbano<br />
essere colte quando si presentano. <strong>Il</strong> potere si<br />
cambia da dentro apportando nuove idee, collaborando<br />
con impegno senza asservirsi alle scelte partitiche.<br />
Lei ha ancora tre anni davanti come consigliere comunale.<br />
Ora che l’esperienza di “Riano nel cuore” è terminata,<br />
che tipo di atteggiamento avrà nei confronti<br />
dell’attuale amministrazione?<br />
Resto all’opposizione ma con un atteggiamento costruttivo.<br />
Nell’interesse di Riano e dei rianesi in quanto collettività,<br />
deciderò di volta in volta che tipo di atteggiamento<br />
assumere, come votare, quali decisioni prendere. E ritengo<br />
arrivato anche il momento di dialogare con l’amministrazione<br />
su alcuni punti secondo me fondamentali<br />
per il bene di Riano.<br />
Può anticiparcene i più importanti?<br />
È un momento molto difficile per i Comuni, che non<br />
hanno certezza di coprire neanche le spese correnti.<br />
Però ritengo che sia indispensabile che il Comune faccia<br />
da coordinamento fra le associazioni sportive, i centri ricreativi,<br />
i centri anziani, le associazioni di volontariato e<br />
la scuola per ricostruire quel tessuto di solidarietà che<br />
fa la differenza tra un quartiere dormitorio ed un paese.<br />
Per questo vorrei realizzare tre progetti di breve, medio<br />
e lungo periodo.<br />
Entro l’inizio del nuovo anno scolastico si potrebbero<br />
mettere a disposizione la scuola ed i pulmini per fornire<br />
un servizio doposcuola da coordinare con le associazioni<br />
sportive che operano nel nostro territorio.<br />
Inoltre Riano ha un grosso problema di viabilità e infrastrutture.<br />
Spesso tali opere sono state offerte in compensazione<br />
in luogo degli oneri concessori. Verificherò<br />
che quanto promesso sia<br />
stato realizzato.<br />
Nel lungo periodo vorrei vedere<br />
realizzati i progetti di<br />
recupero delle Cave che alcuni<br />
nostri concittadini<br />
stanno elaborando e che potrebbero<br />
difendere il territorio<br />
facendolo diventare una<br />
risorsa ed una attrazione.<br />
33
SOCIETÀ<br />
REPORTAGE<br />
Le nuove rotte dell’impegno:<br />
geografia e legalità<br />
di Fabrizio Falzini<br />
Migliaia di studenti da tutta Italia<br />
sono giunti il 23 maggio scorso a Palermo<br />
per ricordare la strage di Capaci,<br />
nella quale furono uccisi<br />
Giovanni Falcone, la moglie e gli<br />
agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo<br />
e Antonio Montinaro. Ecco il nostro<br />
reportage “dal vivo” di questo significativo<br />
appuntamento.<br />
Anche quest’anno posso dire “c’ero<br />
anch’io”. L’anno scorso ho accompagnato<br />
una delegazione della<br />
scuola in cui insegno, Istituto Santa Giuliana<br />
Falconieri, partendo da Civitavecchia con il<br />
Ministro dell’Istruzione Profumo, l’allora<br />
procuratore nazionale antimafia Piero<br />
Grasso e altri 1.300 studenti. Quest’anno,<br />
invece, siamo andati a Napoli e sulla nostra<br />
nave c’era don Luigi Ciotti, presidente<br />
di LIBERA e l’imprenditore e testimone di<br />
giustizia Pino Masciari.Prima dell’imbarco i<br />
rappresentanti delle istituzioni hanno rivolto<br />
un saluto ai 1.300 studenti provenienti da<br />
tutte le scuole italiane: “Portate alto il<br />
nome della scuola, che è il fronte più avanzato<br />
nella lotta contro la criminalità”.<br />
Molto coinvolgente è stato l’intervento di Don Luigi<br />
Ciotti, di cui riportiamo alcuni passaggi salienti: “Le<br />
vittime della mafia non sono morte, ma vivono qui<br />
grazie a voi. NON LI HANNO UCCISI (queste parole<br />
le ha scandite urlandole e quel grido, siamo<br />
certi, è giunto alle orecchie di quei mafiosi). Vivono<br />
e devono continuare a vivere attraverso la vostra<br />
responsabilità e il vostro impegno”. I ragazzi di una<br />
scuola di Napoli indossavano tutti una maglietta<br />
bianca con scritto “NO ALLA CAMORRA”. E così ha<br />
proseguito Don Ciotti: “Dobbiamo trasformare il NO<br />
in NOI, perché il cambiamento ha bisogno di ciascuno<br />
di NOI. Non basta com-muoversi, bisogna<br />
MUOVERSI di più. Tutti. Nessuno escluso. Dobbiamo<br />
trasformare la congiunzione E in un verbo.”<br />
<strong>Il</strong> Maschio Angioino guardava silenzioso quella folla<br />
di giovani con i loro striscioni colorati e la loro gioia<br />
spensierata e in quella sua maestosa imponenza,<br />
l’occhio interiore ha potuto scorgere un sorriso<br />
compiaciuto mentre la nave salpava sulla “Rotta<br />
dell’Impegno”.<br />
Sulla nave, al ritorno, ho chiesto ad alcuni tra i più<br />
giovani degli studenti che cosa porteranno nella<br />
loro memoria di questa esperienza e tutti mi hanno<br />
risposto: IL CORTEO. In realtà i cortei erano due:<br />
uno partito dall’Aula Bunker alle 16:30 e l’altro da<br />
via D’Amelio alle 16:00. Entrambi si sono riuniti<br />
sotto l’albero Falcone in via Notarbartolo, un<br />
luogo simbolo di legalità, divenuto bene culturale<br />
tutelato dalla Regione Siciliana e dallo Stato Italiano.<br />
Alle 17:58, in ricordo di tutte le vittime delle<br />
stragi mafiose, il trombettiere della Polizia di Stato<br />
ha eseguito “IL SILENZIO”<br />
Poco prima di scendere dalla nave ho incontrato<br />
due insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Formello<br />
“Barbara Rizzo” (il 3 giugno <strong>2013</strong> c’è stata<br />
l’intitolazione della scuola ad una vittima della mafia,<br />
una mamma che accompagnava i figli a scuola e ha<br />
fatto da scudo ad un attacco di mafiosi che sparavano<br />
ad un magistrato). <strong>Il</strong> progetto “Una quercia<br />
contro la piovra” è un libro scritto su materiali riciclati,<br />
realizzato dalla V B del Centro Urbano. La<br />
storia è ambientata nel Parco di Veio, in un bosco<br />
intorno a Formello, dove vengono buttati dei rifiuti.<br />
<strong>Il</strong> migliore progetto nel Lazio e tra i primi tre in<br />
tutta Italia.<br />
34
SOCIETÀ<br />
INTEGRAZIONE<br />
Girotondo intorno al mondo<br />
di Loretta Peschi<br />
Proseguendo i nostri approfondimenti sul tema della convivenza e<br />
dell’inclusione dei migranti nel nostro territorio, affronteremo<br />
in questo numero e nei prossimi il tema dei bambini: coloro che<br />
saranno i nostri concittadini adulti nel prossimo futuro. E che,<br />
se anche non vivranno qui, saranno comunque i nuovi cittadini europei<br />
di domani. Abbiamo iniziato questo percorso incontrando i<br />
figli dei migranti che vivono a Ponte Storto (frazione di Castelnuovo<br />
di Porto) dove, si sa, le condizioni di vita e di convivenza<br />
non sono sempre facili né per i ragazzi né per gli adulti. Ma dove<br />
- ci hanno detto alcune madri - quando ci si incontra per strada<br />
ci si saluta, ancora.<br />
Abbiamo passato un intero pomeriggio al CERP<br />
(Centro Educativo Ricreativo Permanente) di<br />
Ponte Storto, dove abbiamo incontrato bambini<br />
e bambine italiani e stranieri (complessivamente sono<br />
103) impegnati in attività ludiche-educative, gli educatori<br />
e un gruppo di madri che, gentilmente, hanno accettato<br />
di raccontarci le loro esperienze.<br />
Per i bambini e le bambine in età pre-scolare e scolare<br />
<strong>Il</strong> Centro rappresenta qualcosa di più di un “doposcuola”<br />
classico: questo è il “loro” luogo, dove per almeno<br />
3 pomeriggi a settimana giocano, studiano,<br />
inventano, ma non in modo casuale e disordinato, bensì<br />
seguendo un percorso educativo e di sostegno. Gli operatori<br />
della Cooperativa “Myosotis” - tutti altamente<br />
specializzati e molto appassionati - hanno definito un<br />
piano educativo per ciascun bambino/a, i cui perni sono<br />
la prevenzione o il recupero del disagio sociale e scolastico,<br />
oltre che l’integrazione. Gli operatori sanno comunque<br />
che il CERP non è un’isola felice avulsa dal resto del<br />
mondo: per questo collaborano con gli insegnanti delle<br />
scuole frequentate dai bambini, in modo che la sfera<br />
dell’istruzione dell’obbligo e quella dell’educazione informale<br />
si completino a vicenda.<br />
36<br />
Abbiamo chiesto agli operatori cosa fanno, concretamente,<br />
per favorire “la convivenza” dei bambini italiani<br />
con quelli stranieri e cosa, a loro parere, si dovrebbe e<br />
potrebbe fare di più e meglio. Quello che abbiamo ascoltato<br />
e più ancora quello che abbiamo visto ci ha davvero<br />
stupefatto, per la creatività e l’entusiasmo che hanno lasciato<br />
trasparire.<br />
I bambini, si sa, sanno sognare a occhi aperti. Allora<br />
cosa c’è di meglio che farli viaggiare e farli cucinare?<br />
Detto - fatto: il CERP ha dato vita al Laboratorio “Girotondo<br />
intorno al mondo”, un progetto che vuole “accompagnare<br />
i bambini a vivere la multiculturalità, educandoli<br />
all’intercultura intesa come valore dell’unicità di ciascuna<br />
persona nella consapevolezza di essere tutti cittadini<br />
del mondo”. Così una quindicina di bambini (metà<br />
maschi e metà femmine, per due terzi italiani e per un<br />
terzo migranti) divisi in due gruppi, aiutati con strumenti<br />
adatti, vanno alla ricerca di nuovi Paesi di cui scoprire<br />
le bandiere, i giochi, gli abiti, i modi di dire, le fiabe e la<br />
cucina. La collaborazione delle mamme dei bambini immigrati<br />
è assolutamente essenziale per la riuscita del<br />
Laboratorio, in particolare per quanto riguarda la cu-
ilnuovo<br />
cina, che non resta a livello di semplice racconto, ma si<br />
concretizza nella realizzazione di ricette vere e proprie!<br />
(Tuttavia, per ragioni di sicurezza non viene mai utilizzato<br />
il fuoco per cucinare). Naturalmente questo Laboratorio<br />
è riservato ai bambini tra i 6 e i 10 anni, mentre per i<br />
più piccolini (3 - 5 anni) funziona la ludoteca e i più grandicelli<br />
(11 - 13 anni) sono impegnati nel Laboratorio teatrale<br />
al quale partecipano anche bambini stranieri.<br />
Tutti gli operatori sono concordi nel dire che tra i bambini<br />
non c’è ombra di razzismo, a parte qualche presa<br />
E non si guastano col crescere<br />
Dopo la visita al CERP di Ponte Storto ci era rimasta la<br />
curiosità di vedere che succede di questi ragazzi im<br />
migrati una volta superato lo scoglio della terza<br />
media. Ci siamo così rivolti alla Prof.ssa Anna Maria Coccia,<br />
docente di latino presso il Liceo G. Piazzi di Morlupo, dove<br />
confluisce gran parte degli studenti provenienti da Riano, Ca<br />
stelnuovo, Morlupo, Rignano.<br />
La Prof.ssa Coccia che i suoi alunni definiscono come persona<br />
che “ha una profonda conoscenza della materia, molto abile<br />
nel suo lavoro, in alcune aule insegna anche italiano, storia,<br />
geografia e letteratura (…) non troppo severa, per niente for<br />
male, molto chiara e disponibile” (vedi il sito<br />
http://my.giovani.it) ci dice che la percentuale degli studenti<br />
migranti si aggira attorno al 10% della popolazione scolastica.<br />
La maggioranza di essi ha già frequentato le elementari e le<br />
medie in Italia, mentre una minoranza arriva da noi in età ado<br />
lescenziale e si iscrive subito alle scuole corrispondenti. In que<br />
sti casi, inizialmente c’è il problema della lingua, giacché questi<br />
ragazzi, quando arrivano non conoscono l’italiano. “A proposito<br />
di questo aspetto racconta la Prof. la scuola avvia una col<br />
laborazione con associazioni accreditate e specializzate in me<br />
diazione culturale e/o si cercano ragazzi di medesima<br />
Le foto di queste pagine ritraggono alcuni momenti della Festa di fine anno, avoltasi al<br />
Cerp, il 31 maggio scorso. Si ringrazia Primo Sommaro per il servizio fotografico<br />
provenienza bi/lingue che ci fanno da interpreti; talvolta la<br />
lingua veicolare iniziale è l’inglese”. Ciò, naturalmente, è le<br />
gato alla disponibilità di fondi, problema sempre più acuto di<br />
questi tempi.<br />
“La principale caratteristica di questi studenti è sottolinea la<br />
Prof. ssa Coccia la tenacia, caratteristica che essa attribuisce<br />
principalmente alle alte attese dei loro genitori. Essi infatti aspi<br />
rano a una vita migliore per sé e per i loro figli, magari nei Paesi<br />
di origine, e la preparazione scolastica rappresenta certamente<br />
un elemento basilare.”<br />
Difficoltà di inserimento non se ne notano, né tra i ragazzi né<br />
tra i genitori: sebbene nelle scuole superiori la partecipazione<br />
di questi ultimi sia inferiore rispetto ai precedenti gradi, sono<br />
di tutta evidenza forme di sostegno tra le famiglie “senza alcun<br />
distinguo”. L’integrazione inizia proprio nei banchi di scuola; se<br />
mai un ostacolo ci fosse, non è nella volontà dei ragazzi e delle<br />
famiglie di collaborare, bensì sottolinea molto opportuna<br />
mente la Prof. nella attuale crisi economica che rischia di<br />
acuire le differenze e di espropriare tutti, ma proprio tutti,<br />
del futuro a cui i giovani hanno diritto.<br />
(L. P.)<br />
37
in giro per le pronunce<br />
incerte (ma questo càpita<br />
anche tra gli italiani<br />
del Nord e del<br />
Sud) che però viene subito<br />
neutralizzata dagli<br />
operatori stessi.<br />
Non contenti di quello<br />
che abbiamo ascoltato<br />
e visto, abbiamo voluto<br />
fare una chiacchierata<br />
anche con le<br />
mamme dei ragazzini,<br />
in particolare con la Signora<br />
T, immigrata<br />
da… Roma e la signora<br />
S, immigrata tre mesi<br />
fa dalla Romania. È stupefacente<br />
come le attese e i pareri di queste due signore,<br />
che fino a tre mesi fa neanche si conoscevano,<br />
siano assolutamente identici, almeno su due questioni.<br />
La prima: i loro figli qui si sentono al sicuro, accolti e stimolati<br />
al tempo stesso al punto che, dicono le signore,<br />
quando esse li vogliono minacciare di punizione dicono<br />
loro “Non ti mando al CERP” - sempre ottenendo un immediato<br />
“allineamento” alle loro indicazioni. La seconda:<br />
le madri non solo stanno tranquille perché i loro figli “non<br />
stanno in mezzo alla strada”, ma si sentono esse stesse<br />
sostenute dagli operatori nell’affrontare problemi che<br />
vanno oltre le questioni meramente scolastiche, fino<br />
a toccare l’educazione dei figli e la loro convivenza nel<br />
quartiere.<br />
Possibile che al CERP vada tutto così bene?<br />
Sì, è possibile.
in giro per le pronunce<br />
incerte (ma questo càpita<br />
anche tra gli italiani<br />
del Nord e del<br />
Sud) che però viene subito<br />
neutralizzata dagli<br />
operatori stessi.<br />
Non contenti di quello<br />
che abbiamo ascoltato<br />
e visto, abbiamo voluto<br />
fare una chiacchierata<br />
anche con le<br />
mamme dei ragazzini,<br />
in particolare con la Signora<br />
T, immigrata<br />
da… Roma e la signora<br />
S, immigrata tre mesi<br />
fa dalla Romania. È stupefacente<br />
come le attese e i pareri di queste due signore,<br />
che fino a tre mesi fa neanche si conoscevano,<br />
siano assolutamente identici, almeno su due questioni.<br />
La prima: i loro figli qui si sentono al sicuro, accolti e stimolati<br />
al tempo stesso al punto che, dicono le signore,<br />
quando esse li vogliono minacciare di punizione dicono<br />
loro “Non ti mando al CERP” - sempre ottenendo un immediato<br />
“allineamento” alle loro indicazioni. La seconda:<br />
le madri non solo stanno tranquille perché i loro figli “non<br />
stanno in mezzo alla strada”, ma si sentono esse stesse<br />
sostenute dagli operatori nell’affrontare problemi che<br />
vanno oltre le questioni meramente scolastiche, fino<br />
a toccare l’educazione dei figli e la loro convivenza nel<br />
quartiere.<br />
Possibile che al CERP vada tutto così bene?<br />
Sì, è possibile.
in giro per le pronunce<br />
incerte (ma questo càpita<br />
anche tra gli italiani<br />
del Nord e del<br />
Sud) che però viene subito<br />
neutralizzata dagli<br />
operatori stessi.<br />
Non contenti di quello<br />
che abbiamo ascoltato<br />
e visto, abbiamo voluto<br />
fare una chiacchierata<br />
anche con le<br />
mamme dei ragazzini,<br />
in particolare con la Signora<br />
T, immigrata<br />
da… Roma e la signora<br />
S, immigrata tre mesi<br />
fa dalla Romania. È stupefacente<br />
come le attese e i pareri di queste due signore,<br />
che fino a tre mesi fa neanche si conoscevano,<br />
siano assolutamente identici, almeno su due questioni.<br />
La prima: i loro figli qui si sentono al sicuro, accolti e stimolati<br />
al tempo stesso al punto che, dicono le signore,<br />
quando esse li vogliono minacciare di punizione dicono<br />
loro “Non ti mando al CERP” - sempre ottenendo un immediato<br />
“allineamento” alle loro indicazioni. La seconda:<br />
le madri non solo stanno tranquille perché i loro figli “non<br />
stanno in mezzo alla strada”, ma si sentono esse stesse<br />
sostenute dagli operatori nell’affrontare problemi che<br />
vanno oltre le questioni meramente scolastiche, fino<br />
a toccare l’educazione dei figli e la loro convivenza nel<br />
quartiere.<br />
Possibile che al CERP vada tutto così bene?<br />
Sì, è possibile.
ilnuovo<br />
PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />
DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />
CASTELNUOVODIPORTO:<br />
AL 1° POSTO COME COMUNE “RICICLONE” DELLA PROVINCIA DI ROMA<br />
I L C O M U N E<br />
Castelnuovo di Porto risulta<br />
di gran lunga vincitore nella<br />
classifica di Legambiente<br />
che ha analizzato lo stato di<br />
gesone dei rifiu urbani ri<br />
ferito al 2012 dei 121 Co<br />
muni della Provincia di<br />
Roma, con l'80% di raccolta<br />
dierenziata e la più bassa<br />
produzione totale annua di<br />
rifiu pro capite, pari a 270<br />
Kg. Solo tre Comuni oltre a<br />
Castelnuovo, Cave e Allu<br />
miere superano la soglia<br />
del 65% prevista dalla nor<br />
mava.<br />
<strong>Il</strong> brillante risultato, dovuto<br />
alla strea collaborazione<br />
che si è creata tra la ciadi<br />
nanza, la Cooperava 29<br />
Giugno e l'Amministrazione<br />
Comunale deve spingere a<br />
superare i disguidi ancora<br />
presen nel servizio e so<br />
prauo a convincere i cit<br />
tadini di Castelnuovo e dei<br />
paesi limitrofi che si dedi<br />
cano ancora alla praca in<br />
civile di abbandono dei<br />
rifiu da loro prodo per le<br />
strade, che l'unico modo<br />
per evitare di avere le disca<br />
riche soo casa è quello di<br />
fare la raccolta dierenziata.<br />
Al riguardo appare oppor<br />
tuno soolineare che, ri<br />
speo al 2009 data di<br />
inizio del porta a porta a Ca<br />
stelnuovo quando il Co<br />
mune portava in discarica<br />
circa 5000 tonnellate di ri<br />
fiu, ora l'indierenziato<br />
desnato alla discarica è in<br />
feriore a 500 tonnellate.<br />
COMUNIRICICLONI <strong>2013</strong><br />
Edizione provincia di Roma
PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />
DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />
CHI PAGA L’IMU?<br />
Le modalità di pagamento sono le stesse dell’anno scorso e<br />
quindi si utilizza il “Modello unificato F24” e alla SEZIONE IMU E<br />
ALTRI TRIBUTI LOCALI dovranno essere inseriti i seguenti codici:<br />
L’IMU <strong>2013</strong> vede due grosse novità rispetto al 2012.<br />
La prima riguarda solo i Comuni ed è lo “scambio” tra il 50%<br />
delle seconde case che dallo Stato passa ai Comuni a fronte<br />
del 50% degli immobili Cat. D che dai Comuni passano allo<br />
Stato; nel caso del Comune di Castelnuovo di Porto, tale<br />
scambio ha un impatto nullo sul bilancio e pertanto si è po<br />
tuto mantenere le stesse aliquote dell’anno 2012.<br />
La seconda, che invece riguarda direttamente un gran nu<br />
mero di contribuenti, è la sospensione della prima rata che<br />
doveva essere pagata il 16 giugno e che invece viene riman<br />
data al 16 settembre se il Governo non riuscirà ad approvare<br />
una riforma complessiva della tassazione sugli immobili.<br />
IMPORTANTE: <strong>Il</strong> versamento di giugno (per chi non è esonerato)<br />
dovrà essere effettuato applicando il 50% delle aliquote del<br />
l’anno 2012, anche se il Comune abbia già deliberato le aliquote<br />
<strong>2013</strong>; nel caso del Comune di Castelnuovo di Porto il problema<br />
non si pone perché le aliquote 2012 e <strong>2013</strong> coincidono.<br />
Poiché lo Stato non ha ancora effettuato i conteggi definitivi<br />
per l’anno 2012, i Comuni hanno la facoltà di modificare le<br />
aliquote di tutti i tributi, compreso l’IMU, entro il 30 settem<br />
bre, anche a Bilancio approvato.<br />
3912 IMU SU ABITAZIONE PRINCIPALE E RELATIVE PERTI<br />
NENZECOMUNE<br />
3913 IMU PER FABBRICATI RURALI AD USO STRUMEN<br />
TALECOMUNE<br />
3914 IMU PER I TERRENI COMUNE<br />
3915 IMU PER I TERRENI STATO<br />
3916 IMU PER LE AREE FABBRICABILI COMUNE<br />
3917 IMU PER LE AREE FABBRICABILI STATO<br />
3918 IMU PER GLI ALTRI FABBRICATI COMUNE<br />
3919 IMU PER GLI ALTRI FABBRICATI – STATO<br />
Inoltre, sono stati aggiunti i seguenti 2 codici per i fabbricati<br />
di categoria D, per i quali il tributo deve essere versato tutto<br />
allo Stato, mentre la maggiorazione eventualmente prevista<br />
dal Comune deve essere versata con separato codice.<br />
3925 IMU PER GLI IMMOBILI CLASSIFICATI NEL GRUPPO<br />
CATASTALE D STATO<br />
3930 IMU PER IMMOBILI CLASSIFICATI NEL GRUPPO CA<br />
TASTALE D INCREMENTO COMUNE<br />
Nel caso di Castelnuovo di Porto per tutti gli immobili di ca<br />
tegoria D il 7,60 ‰ va allo Stato, mentre per gli immobili di<br />
categoria D5 e D7 è necessario pagare anche il 3,00‰ di<br />
maggiorazione prevista dal Comune.<br />
Per ulteriore chiarezza proponiamo un prospetto esplicativo<br />
pubblicato dal Corriere della Sera dal quale si evincono tutti<br />
casi possibili relativi all’acconto IMU.<br />
TARES: CHE COSA È<br />
La TARES è nata come una tassa sostitutiva sia della vecchia<br />
TARSU, sia come compensazione ad un ulteriore taglio dello<br />
Stato verso i Comuni per i cosiddetti “servizi indivisibili” (ex.<br />
illuminazione pubblica, ecc..)<br />
Da tale prima impostazione si è arrivati ad oggi (salvo ulteriori<br />
modifiche) ad una Tassa che sostituisce la TARSU utilizzando<br />
nuovi criteri di calcolo, mentre i famigerati servizi indivisibili<br />
sono stati accantonati e il prelievo inizialmente previsto a fa<br />
vore dei Comuni (30 centesimi a mq, aumentabili a 40<br />
cent/mq) è diventato a tutti gli effetti una tassa nazionale, che<br />
infatti si pagherà separatamente e direttamente allo STATO.<br />
I nuovi criteri affiancano alla metratura degli immobili<br />
(come già previsto anche nella TARSU) una sorta di coeffi<br />
ciente familiare, il quale all’aumentare del numero dei com<br />
ponenti residenti nello stesso immobile, aumenta l’ammon<br />
tare della tassa, a parità di mq.<br />
Ulteriore differenziazione si ha distinguendo tra utenze do<br />
mestiche ed utenze non domestiche. Mentre per le prime si<br />
è introdotto il coefficiente familiare, gli immobili non dome<br />
stici sono stati ripartiti in una tabella composta da 30 catego<br />
rie, ed a ogni categoria è abbinato un coefficiente ministeriale<br />
che valuta la produzione media di rifiuti per quella categoria.<br />
Esempio: la banca produce meno rifiuti di un commerciante<br />
e pertanto il coefficiente previsto per la prima è sensibil<br />
mente più basso di quello previsto per il commerciante.
PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />
DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />
SCUOLABUSEPASSAGGIOALIVELLO<br />
Lo scorso 6 Maggio vi è stato l’ennesimo incidente presso il<br />
passaggio al livello della località di Monte Pozzolana, che ha<br />
visto coinvolto lo Scuolabus.<br />
I passaggi a livello a raso, e in particolare quello di Monte<br />
Pozzolana, sono pericolosi in quanto gli allarmi acustici e vi<br />
sivi, quando funzionano, sono obsoleti.<br />
Inoltre la visuale per la conformità del passaggio non dà la<br />
possibilità, se non già con le ruote sui binari, di accertarsi<br />
dell’arrivo del treno.<br />
che sanerà le deficienze di questa, oramai superata, ferrovia.<br />
Nel mese di Maggio ho diffidato nuovamente sia l’Atac che<br />
la Regione Lazio a intervenire e risolvere con urgenza la<br />
messa in sicurezza dei passaggi a livello.”<br />
(<strong>Il</strong> sindaco Fabio Stefoni)<br />
Dal 2010 ho dapprima segnalato il problema e poi diffidato<br />
la Regione Lazio e la soc. Atac a portare in sicurezza i pas<br />
saggi al livello con le barriere meccaniche.<br />
Recentemente, a marzo <strong>2013</strong>, insieme ai sindaci di Riano,<br />
Morlupo, Magliano Romano, Rignano Flaminio e S.Oreste<br />
abbiamo presentato un esposto alla Regione Lazio e di<br />
nuovo alla Soc. Atac per tutti i disservizi tra cui la pericolosità<br />
degli attraversamenti ferroviari.<br />
Con tale documento abbiamo proposto una serie di inter<br />
venti a “piccoli passi”, in attesa della nuova linea ferroviaria<br />
TARIFFE COMUNALI INVARIATE PER IL <strong>2013</strong><br />
L’anno <strong>2013</strong> si presenta, se possibile, ancor più incerto<br />
del 2012 in quanto l’IMU non ha ancora trovato una sua<br />
compiuta definizione, i tagli statali hanno ormai azze<br />
rato ogni trasferimento ed in molti casi addirittura<br />
stanno erodendo la quota di IMU spettante ai comuni,<br />
e soprattutto c’è l’enorme incognita TARES.<br />
Nonostante queste incognite, che saranno/potranno<br />
essere risolte anche in tempi non brevi, il Comune è riu<br />
scito a chiudere in pareggio il Bilancio, mantenendo<br />
inalterate le tasse, le tariffe relativamente ai servizi a<br />
domanda individuale ed i canoni, rispetto al 2012.<br />
A solo titolo esemplificativo ricordiamo che si tratta di:<br />
IMU<br />
TARSU<br />
TOSAP<br />
Addizionale Comunale all’IRPEF<br />
Imposta pubblcità<br />
Diritti pubbliche affissioni<br />
Soggiorno estivo minori<br />
Soggiorno anziani<br />
Servizio Refezione Scolastica<br />
Trasporto scolastico<br />
Tariffe servizio pre e post scuola<br />
Assistenza domiciliare<br />
Centro Ricreativo Permanente<br />
Tariffe utilizzo ROCCA COLONNA<br />
Tassa Pasci Pascolo<br />
Trasporto Pubblico locale<br />
<strong>Il</strong> Bilancio di previsione che sarà portato nei prossimi<br />
giorni all’attenzione del Consiglio Comunale prevede lo<br />
stanziamento delle seguenti voci, in ossequio al Principio<br />
della Prudenza:<br />
40.000,00 per Emergenze atmosferiche<br />
65.000 Fondo di riserva ex TUEL<br />
80.000 Fondo di svalutazione crediti
PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />
DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />
GLI ALUNNI DELLE SCUOLE<br />
IN VISITA ALL’IMPIANTO DI LAVORAZIONE DELLA CARTA<br />
<strong>Il</strong> Comune di Castelnuovo di Porto nell’ambito delle ini<br />
ziave di informazione e sensibilizzazione della ciadi<br />
nanza con parcolare riguardo ai ragazzi delle scuole,<br />
necessarie per mantenere ai livelli auali (80%) il si<br />
stema di raccolta “porta a porta“, ha organizzato una<br />
giornata di visita all’impianto della Società Baldacci a<br />
Riano dove il Comune di Castelnuovo di Porto conferi<br />
sce semanalmente la carta raccolta.<br />
Mercoledì 5 Giugno 170 ragazzi delle nostre scuole ap<br />
partenen alle classi 4°A,4°B,1°B e 2°A del Centro Ur<br />
bano; 4°C e 5°C di via De Gasperi e 4° e 5° di Santa Lucia<br />
sono sta accompagna con un autobus all’impianto<br />
della Società Baldacci a Riano.<br />
L’iniziava è stata accolta con entusiasmo e grande in<br />
teresse dai ragazzi e dalle insegnan. Gli adde della so<br />
cietà hanno mostrato agli alunni la sequenza delle<br />
operazioni riguardan la lavorazione della carta e del<br />
cartone, per oenere le balle che vengono successiva<br />
mente trasportate alle carere per il riciclo del materiale.<br />
Nell’impianto della società Baldacci a Riano è operavo<br />
anche il traamento della plasca dura “cassee, im<br />
balli ecc.“ di origine prevalentemente commerciale che<br />
viene conferita dal nostro Comune separatamente ri<br />
speo alla plasca di migliore qualità, che viene tra<br />
sportata assieme all’alluminio all’impianto di<br />
Castelmadama.
PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />
DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />
ESTATECASTELNOVESE<br />
DATA E LUOGO EVENTO<br />
Sabato 6 e Domenica 7 <strong>Luglio</strong>, ore 21.00, Piazza V.Veneto Gocce di musica, 6° Edizione AVIS, Rassegna di Gruppi Musicali<br />
Venerdì 12 <strong>Luglio</strong>, ore 21.30, Piazza G.Marconi Proiezione film<br />
Sabato 13 <strong>Luglio</strong>, ore 21.00, Pontestorto Concorso cinematografico “Immagini della Memoria”<br />
Domenica 14 <strong>Luglio</strong>, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi A unici della commedia italiana ierioggi, Associazione Clesis Arte<br />
Domenica 14 <strong>Luglio</strong>, ore 21.00, Pontestorto, Concorso cinematografico “Immagini della Memoria”<br />
Venerdì 19 <strong>Luglio</strong>, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi Concerto jazz del Gruppo canadese “Mario Romano Quintet”<br />
Sabato 20 <strong>Luglio</strong>, ore 21.30, Piazza G. Marconi Proiezione film<br />
Domenica 21 <strong>Luglio</strong>, ore 21.30, Rocca, Sala Cento Passi Poesia leura scenica bilingue, Associazione Clesis Arteù<br />
Venerdì 26 <strong>Luglio</strong>, ore 21.30, Piazza G. Marconi Concerto “ La chitarra araverso i secoli” del Maestro L. Villani<br />
Sabato 27 <strong>Luglio</strong> ore 21.30, Piazza G. Marconi Concerto ”Musica da film soo le stelle” della Banda Comunale<br />
Domenica 28 <strong>Luglio</strong>, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi A unici della commedia italiana ierioggi, Associazione Clesis Arte<br />
Venerdì 2 Agosto, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi A unici della commedia italiana ierioggi, Associazione Clesis Arte<br />
Domenica 4 Agosto ore 21.00, Piazza G. Marconi Jazz Etnico, Gallinelli (basso), Bertozzi (Drums),<br />
solista Aucello (sax soprano)<br />
Venerdì 9 Agosto ore 21.30, Piazza G. Marconi Flamenco Jazz, Gallinelli (basso), Bertozzi (Drums),<br />
solista Ascani (chitarra)<br />
Sabato 10 Agosto ore 21.30, Piazza G. Marconi Jazz Moderno Bepop, Gallinelli (basso), Bertozzi (Drums),<br />
solista Verrone (sax contralto)<br />
Giovedì 29 Agosto Lunedì 2 seembre (centro urbano) FESTEGGIAMENTIPATRONO“S.ANTONINO”<br />
Mercoledì 4 seembre Domenica 8 seembre Pontestorto, FESTEGGIAMENTIPATRONI“S. LUCIA” e “S.GABRIELE”<br />
Domenica 15 Seembre, ore 10.0019.00, Monte Mariello “Sulle ali della Fenice”, festa agreste per giovani e meno giovani<br />
Sabato 21 Seembre, ore 21.00, Piazza G. Marconi Speacolo teatrale della Compagnia dialeale “ La Rocca”<br />
Domenica 22 Seembre, ore 21.00, Piazza G. Marconi Speacolo teatrale della Compagnia dialeale “ La Rocca”<br />
Sabato 21 seembre, ore 1020.00, Borgo e Rocca Colonna Concorso fotografico della Associazione DieciQuindici<br />
Domenica 22 Seembre, ore 1020.00, Borgo e Rocca Colonna Concorso fotografico della Associazione DieciQuindici<br />
Domenica 29 Seembre,1014.00, Ecocentro Comunale Giornata del Riuso e del Barao con Musica<br />
in collaborazione con Legambiente<br />
Prosegue con successo anche la manifestazione “Cento Passi, Cento Giorni”, all’interno della Rocca.<br />
Per i prossimi appuntamenti consultare i seguenti link:<br />
www.comune.castelnuovodiporto.rm.it<br />
roccacolonna.blogspot.it
CHECK POINT<br />
a cura del Capitano Francesca Dominici*<br />
Da questo numero il Comandante della Polizia Municipale di Riano<br />
approfondirà per il nostro giornale - dal punto di vista delle<br />
Leggi e dei Regolamenti vigenti - aspetti che riguardano la<br />
vita quotidiana dei cittadini della nostra area. Con l’occasione<br />
la ringraziamo per la disponibilità accordataci.<br />
Incendi: un pericolo da evitare<br />
Tempo d’estate e tempo, purtroppo, d’incendi. Un pericolo<br />
da evitare, principalmente con il buon senso dei<br />
cittadini, la cui leggerezza, troppo spesso, si traduce<br />
in gravi danni per l’ambiente e per le persone. Anche<br />
gli strumenti normativi, prendendo atto della situazione,<br />
si adattano. Considerato che la Regione Lazio ha fissato<br />
dal 15 giugno al 30 settembre di ogni anno l’arco di<br />
tempo considerato di massima pericolosità per il rischio<br />
incendi boschivi, i Comuni rispondono, con regolamenti<br />
o ordinanze mirate, che spingono i proprietari dei terreni<br />
ad alcune accortezze che si rivelano, puntualmente,<br />
di fondamentale importanza. Ferme restando<br />
le prescrizioni del Codice della Strada, che prevedono<br />
l’obbligo per i proprietari di terreni confinanti con la sede<br />
stradale di tagliare e mantenere puliti terreni e siepi<br />
(pena la sanzione amministrativa pecuniaria di 168<br />
euro), sorgono nuove imposizioni. <strong>Il</strong> Comune di Riano, ad<br />
esempio, con ordinanza sindacale obbliga, i proprietari<br />
di terreni a curare il taglio della vegetazione anche all’interno<br />
delle aree private, prevedendo per gli inadempienti<br />
una sanzione di 200 euro. Oltre naturalmente ai provvedimenti<br />
di natura penale, multe più salate sono previste<br />
nel caso in cui dalle trasgressioni derivino degli<br />
incendi: in questo caso si applicherebbe una sanzione<br />
da 1.000 a 10.000 euro. Sempre vigenti, inoltre, le disposizioni<br />
del Testo Unico di Pubblica sicurezza, che<br />
vietano, salvo la presenza di strumenti normativi locali,<br />
di dar fuoco alle stoppie prima del 15 agosto e<br />
ad una distanza minore di cento metri dalle case, dagli<br />
edifici, dai boschi, dalle piantagioni e più in generale da<br />
qualsiasi altro deposito di materia infiammabile o combustibile.<br />
Ma ciò che raccomandiamo, in questi casi, è<br />
l’attenzione, la prima e fondamentale norma non<br />
scritta: anche da una piccola distrazione possono derivare<br />
situazioni di grave pericolosità.<br />
*Comandante della Polizia Locale di Riano<br />
TIPOGRAFIA<br />
46
ilnuovo<br />
CAROL’S CORNER<br />
di Carolina Garrow<br />
La signora Pina<br />
Atutte le signore Pine sedute nelle piazze o al bar<br />
accanto a noi…<br />
Oggi devo cercare di sbrigarmi! Ho deciso di cominciare<br />
a correre! È una cosa che decido tutti gli anni un mese<br />
prima dell’estate! Per un mese circa decido che sono<br />
una sportiva, una che mangia bene e si prende cura di<br />
sé!<br />
Arriva l’estate, bisogna essere in forma!<br />
Ma per fare questo ci vuole uno sforzo sovraumano di<br />
volontà misto ad un senso di inadeguatezza quando ci<br />
immaginiamo in costume! Oggi ce l’ho tutti e due e non<br />
bisogna sprecarli!<br />
La regola d’oro è: non bisogna mai perdere il ritmo! Lo<br />
ripeto come un mantra nella mia testa.<br />
Per l’occasione mi alzo presto, PRESTISSIMO!<br />
Galline? fatto! Cani? fatto! Coniglio? fatto! Criceto?<br />
fatto! Bimba? Ci pensa mio marito, fatto!<br />
Sono le otto, perfetto! Sono in orario con la tabella di<br />
marcia. Inizio camminando e respirando a pieni pol<br />
moni, già mi sento più in forma! Poi comincio a correre…<br />
Che sensazione meravigliosa, basta prendere il ritmo!<br />
Non devo fermarmi…<br />
Ma ecco che qualcuno sbuca fuori e mi si para davanti!<br />
“Buongiorno!”<br />
“Buongiorno a lei Signora!”<br />
Non devo perdere il ritmo, ma ecco che la signora Pina<br />
mi prende la manica e mi FERMA…<br />
“Che Dio ti benedica!”<br />
“Salve! Scusi ma questa mattina vado di fret...”<br />
“Si, si, aspetta un attimo…”<br />
Come fermare la signora Pina quando attacca?<br />
Non importa a che ora io esca la mattina, la trovo sem<br />
pre là! E con “là” intendo dire OVUNQUE! Faccio una<br />
passeggiata con la bimba? Lei c’è!<br />
Decido di portare il cane presto la mattina quando nes<br />
suno mi vede? Lei c’è!<br />
E ogni volta che la si incrocia per educazione ci si ferma,<br />
si saluta e si chiede come va… E la signora Pina, con<br />
tenta, risponde… E risponde sempre le stesse cose!<br />
…Ho perso il ritmo!<br />
Devo aspettare un’altra settimana prima che la mia<br />
vena sportiva si faccia risentire. Ma ecco che appena<br />
mi preparo ad imitare l’indimenticabile Mennea, mia<br />
figlia si fa male ad un occhio… Passo la mattinata in<br />
ospedale e… Non è bello quando le persone che<br />
amiamo si fanno male.<br />
<strong>Il</strong> pomeriggio esco a fare una passeggiata… Passa<br />
mezz’ora, ma non vedo la signora Pina… A pensarci<br />
bene sono tre giorni che non la vedo, eppure lei sta<br />
sempre in giro…<br />
Come mai non c’è? Forse sta male?<br />
Impossibile, 93 anni di salute! E se si fosse sentita male?<br />
… E se fosse…<br />
Un pensiero simile al senso di colpa mi attraversa la mente.<br />
“Che Dio ti benedica!”<br />
Sarà che io sono triste, sarà che non mi sono mai fer<br />
mata veramente a chiedere nulla alla signora Pina, ma<br />
quel giorno lei mi racconta tante cose ed è l’unica in<br />
grado di farmi sorridere. Allora mi chiedo quante signore<br />
Pine ci sono intorno a noi che spesso non ascoltiamo o<br />
consideriamo noiose o diamo per scontate. Quante cose<br />
potrebbero raccontarci o quanta dolcezza potrebbero<br />
darci se solo ci fermassimo dieci minuti in più… Loro che<br />
con un “Che Dio ti benedica” hanno già detto tutto e noi<br />
che a volte fatichiamo a dire “Buongiorno”.<br />
47
LA STORIA SIAMO NOI<br />
a cura di Riccardo Falzini<br />
Rievocazioni e cronache storiche su accadimenti che hanno particolari<br />
caratteristiche legate alla nostra vita contemporanea.<br />
Garibaldi fu ferito...ma Onorevole Deputato<br />
Le ultime elezioni politiche hanno sancito un successo clamoroso<br />
del Movimento 5 Stelle che è riuscito ad ottenere sostanzialmente<br />
lo stesso numero di voti e di eletti del PD di Bersani<br />
- riuscite ancora a ricordare chi era costui? - e del PDL dell’immarcescibile<br />
et inossidabile Berlusconi.<br />
Tutti sapete che il movimento, ligio al mandato ricevuto dai propri<br />
elettori - e a quanto detto in campagna elettorale, “arrendetevi<br />
siete circondati” e appena dopo le elezioni “uscite con le<br />
mani alzate” - non ha voluto accordarsi con il PD per formare<br />
un nuovo governo né tantomeno col PDL, lasciando come unica<br />
soluzione un governo di larghe intese affidato a Letta “il giovane”<br />
con l’unica maggioranza possibile: PD e PDL. Dopo anni<br />
di contrapposizione politica, più o meno accesa, suscitando<br />
qualche mal di pancia, e vere e proprie crisi di vomito in molti<br />
militanti dei due schieramenti, i nipotini di Palmiro, di Benito e<br />
di Alcide governano insieme il nostro malandato paese.<br />
<strong>Il</strong> capo del M5S ha potuto così tuonare contro la ricompattata<br />
Casta gridando all’inciucio.<br />
Dal vocabolario “inciùcio “ s. m. [dal napol. ’nciucio, propr. «pettegolezzo,<br />
sobillamento», di origine onomatopeica]. – Termine introdotto<br />
recentemente nel linguaggio politico con il significato<br />
originario di intrigo, intesa raggiunta sottobanco, di nascosto, e<br />
in seguito passato a indicare un piano o un accordo politico confuso,<br />
non chiaro, malamente orchestrato.”<br />
<strong>Il</strong> futuro ci dirà chi avrà avuto ragione, se chi ha avuto il coraggio<br />
di assumersi responsabilità di governo, anche contro il sentimento<br />
dei propri elettori, o i seguaci dell’ex comico genovese<br />
a voler ripudiare in toto i rappresentanti degli altri partiti.<br />
Una insana passione per la Storia ci spinge a cercare nel nostro<br />
passato, anche non troppo recente, quelli che potrebbero<br />
essere letti come “Inciuci”.<br />
Molti hanno citato il governo Andreotti del 1978, nato nel<br />
giorno del rapimento Moro e dell’assassinio della sua scorta,<br />
che fu chiamato compromesso storico perché il PCI accordava<br />
la non sfiducia al governo DC.<br />
Se facciamo però un salto indietro di oltre 150 anni, troviamo<br />
un altro episodio della storia risorgimentale che potrebbe essere<br />
visto allo stesso modo.<br />
A Teano, il generale Garibaldi, su cavallo nero, stringe la mano<br />
al Re Vittorio Emanuele II, su cavallo bianco, pronunciando pare<br />
- dell’episodio sono<br />
state distrutte le registrazioni<br />
in quanto coinvolgevano<br />
il Capo dello<br />
Stato Sabaudo - le famose<br />
parole “Maestà vi<br />
consegno l’Italia unita”.<br />
Eppure Garibaldi era<br />
stato in gioventù affiliato<br />
alla “Giovane Italia” di<br />
Mazzini e in questa<br />
veste aveva partecipato<br />
ai moti rivoluzionari contro<br />
il Regno di Piemonte<br />
organizzati da Mazzini<br />
nel 1834.<br />
<strong>Il</strong> fallimento di quei moti<br />
rivoluzionari lo costrinse<br />
all’esilio in Sud America, dove, testa calda com’era, partecipò<br />
alle insurrezioni meritandosi la fama di Eroe dei due mondi. Ma<br />
quando il Piemonte scese in guerra contro l’Austria, tornò dall’esilio,<br />
abiurò alla fede repubblicana, al contrario dell’intransigente<br />
Mazzini, dichiarandosi prima che repubblicano, “Italiano”<br />
e si mise a disposizione dell’esercito sabaudo per la liberazione<br />
dell’Italia dal dominio austro-ungarico riportando vittorie militari<br />
coi suoi Cacciatori delle Alpi.<br />
Poco dopo, egli diventa Deputato del Regno.<br />
Eppure, dopo l’impresa dei Mille, l’incontro di Teano e la proclamazione<br />
del Regno d’Italia, non esitò a muovere i suoi volontari<br />
alla conquista di Roma. Se nel 1867 fu fermato a Mentana<br />
dai soldati francesi, nel 1862 furono i bersaglieri di quello<br />
stesso Re col cavallo bianco al quale aveva consegnato l’Italia<br />
del sud solo 2 anni prima a fermarlo sull’Aspromonte, dove lo<br />
stesso generale fu ferito ad una gamba, ferita lieve, ma sufficiente<br />
a renderlo zoppo per tutta la vita e ad immortalarlo nella<br />
celebre canzone.<br />
Fu vero inciucio? A noi posteri l’ardua sentenza!<br />
ALCUNE INIZIATIVE POLITICHE DI GARIBALDI IN PARLAMENTO<br />
XII Legislatura (23 novembre 1874 – 3 ottobre 1876)<br />
Tornata del 25 maggio 1875<br />
Si dà lettura del suo progetto relativo alle opere idrauliche per preservare la città di Roma dalle inondazioni del Tevere.<br />
Tornata del 18 maggio 1876<br />
Si dà lettura di un suo progetto per riduzione delle pensioni e degli stipendi.<br />
XIV Legislatura (26 maggio 1880 – 25 settembre 1882)<br />
Tornata del 15 novembre 1880<br />
Si dà lettura della sua lettera di dimissioni dall’ufficio di deputato. Su proposta dei deputati Nicotera e Cavalletto la Camera non<br />
accetta le dimissioni ed accorda un congedo di tre mesi.<br />
48
IN LIBRERIA<br />
a cura di Nicola Mastrangelo<br />
<strong>Il</strong> corpo di Matteotti<br />
A distanza di diciotto lustri dall’avvenimento<br />
storico che ha inserito, in profondità,<br />
l’antifascismo tra i sistemi<br />
valoriali dell’Italia, prima ancora che il<br />
fascismo prendesse veramente<br />
piede, è doveroso ricostruire e commemorare<br />
il percorso di un uomo<br />
che ha subìto maltrattamenti inimmaginabili,<br />
fino al barbaro sotterramento<br />
compiuto in un luogo<br />
impersonale, freddo e abbandonato<br />
(località Quartarella, a Riano).<br />
Per ricostruire le vicende del rapimento, dell’omicidio e<br />
del tragitto del corpo del leader socialista, è uscito da<br />
qualche settimana l’interessante volume di Italo Arcuri<br />
“<strong>Il</strong> corpo di Matteotti”, edito da Suraci. Al centro dell’-<br />
opera, preziosi documenti storici e articoli di stampa<br />
dell’epoca, che costituiscono un’originalissima prospettiva<br />
dalla quale guardare una delle pagine più buie della<br />
storia italiana. Un racconto serrato, ricco di dettagli,<br />
che si concentra non tanto sul lato politico, quanto su<br />
quello umano di Matteotti, che l’autore descrive in modo<br />
appassionato come un moderno “Cristo laico”.<br />
Da segnalare che Italo Arcuri ricopre da due anni la carica di<br />
vicesindaco e assessore al Bilancio e alla Cultura al Comune<br />
di Riano.<br />
<strong>Il</strong> corpo di Matteotti -<br />
Autore Italo Arcuri<br />
Anno <strong>2013</strong><br />
Pagine 128<br />
Editore Suraci<br />
Prezzo 12,00 euro<br />
C’è posto all’ultimo banco<br />
Agli inizi degli anni Novanta nasce a<br />
Roma il progetto di scolarizzazione<br />
di bambini e adolescenti rom. Alcuni<br />
volontari si avvicinano alle comunità<br />
rom e iniziano un percorso per affermare<br />
il diritto allo studio, raggiungendo<br />
dopo mesi di lavoro intenso<br />
l’obiettivo di iscrivere i minori in<br />
scuole di ogni ordine e grado. Arci<br />
Solidarietà, dopo vent’anni di attività,<br />
raccoglie questa esperienza in<br />
un volume, edito da DeriveApprodi.<br />
<strong>Il</strong> libro, strumento di approfondimento-lavoro<br />
e ricerca - perché racconto di una storia<br />
vera, ha l’ambizione di aprire un nuovo spazio di confronto<br />
che liberi il campo da preconcetti privi di fondamento<br />
scientifico ed esperienziale. Una storia lunga<br />
vent’anni che, come tutte le storie, racchiude al suo interno<br />
successi e fallimenti, tragedie e comicità, battaglie,<br />
manifestazioni, momenti di profondo scoramento e altri<br />
di infinita tenerezza.<br />
La storia di un incontro possibile.<br />
C’è posto all’ultimo banco<br />
Guida alla scolarizzazione dei bambini rom<br />
A cura di Arci Solidarietà<br />
Anno <strong>2013</strong><br />
Pagine 160-<br />
Editore DeriveApprodi<br />
Prezzo 16,00 euro<br />
E l’eco rispose<br />
Autore Khaled Hosseini<br />
Anno <strong>2013</strong><br />
Pagine 462<br />
Editore Piemme<br />
Prezzo 19,99 euro<br />
E l’eco rispose<br />
Khaled Hosseini, l’autore dei suggestivi romanzi “<strong>Il</strong> cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi<br />
soli”, torna in questi giorni in libreria con la nuova opera “E l’eco rispose”. Un libro da non perdere,<br />
scritto con la solita, affascinante maestria dal grande autore di origini afgane (è nato a Kabul),<br />
oggi cittadino statunitense.<br />
“Rubiamo” le sue parole per introdurre a questa sua nuova opera: “La famiglia è un tema ricorrente<br />
e centrale della mia narrativa. <strong>Il</strong> mio nuovo romanzo attraversa la storia di una famiglia<br />
lungo diverse generazioni, concentrandosi questa volta sul rapporto tra fratelli e sorelle, su<br />
come si amano, si feriscono e tradiscono, ma anche su come si stimano e si sacrificano l’uno<br />
per l’altro.”<br />
Regalo e Bomboniere<br />
Casa e Cucina<br />
Tessuti<br />
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49
I VICINI DI CASA<br />
<strong>Il</strong> Rally di Lorenzo<br />
di Carolina Garrow<br />
L’altro giorno ero a teatro con una mia amica che vive a<br />
Roma, mi chiedeva se vivere in paese fosse noioso!<br />
“Non c’è molto!” diceva “Ma non ti annoi? E le persone?<br />
Cosa avranno mai da raccontare? Io non ci vivrei mai!”<br />
Non è così, qua è PIENO di gente con qualcosa da raccontare…Ci<br />
avete mai pensato? Conoscete bene i vostri vicini<br />
di casa? Se avete mai pensato, come la mia amica, che vivere<br />
in un paese offra poco e che le sue persone non abbiano<br />
nulla da raccontare guardatevi meglio intorno…<br />
Lorenzo ha 33 anni, vive a Castelnuovo di Porto dal ‘92,<br />
dopo aver passato 3 anni in Etiopia con la famiglia. Entrambi<br />
i genitori erano volontari di una ONG italiana che<br />
si occupava di progetti legati allo sviluppo nei paesi del<br />
Terzo Mondo. La guerra li ha costretti a tornare e si<br />
sono trasferiti qui. A 15 anni si è iscritto all’Istituto tecnico<br />
aeronautico per diventare pilota di elicotteri. Nel<br />
2008 si è poi trasferito a lavorare sul Mare del Nord in<br />
Scozia e da circa un anno è stato trasferito in Malesia.<br />
“Beato te!”<br />
“Indubbiamente ho avuto molta fortuna nella vita finora!<br />
Ma non credere che lavorare in Malesia sia tutto rose<br />
e fiori… Scherzo, è favoloso!”<br />
Lorenzo lavora per sei settimane in Malesia e per sei<br />
settimane torna qui a casa sua.<br />
“Sei settimane sono tanto tempo libero… Come lo impieghi?”<br />
Di solito mi dedico ai miei cari oppure organizzo<br />
viaggi particolari…”<br />
“<strong>Il</strong> prossimo in cantiere?”<br />
“<strong>Il</strong> MONGOL RALLY, il più impegnativo dei progetti finora<br />
intrapresi!”<br />
<strong>Il</strong> Mongol Rally è una corsa automobilistica non competitiva<br />
a scopo di beneficenza, organizzata da due ragazzi<br />
inglesi che per primi nel 2004 guidarono una Fiat 126<br />
dall’Inghilterra alla Mongolia. Le regole sono poche:<br />
La cilindrata del veicolo non può superare i 1.200cc,<br />
Non c’è assistenza lungo il tragitto di circa 13.000 km.<br />
Non sono permessi GPS e altri ammennicoli tipici del<br />
viaggiatore contemporaneo.<br />
La partenza ufficiale è prevista per il 16 luglio dal castello<br />
di Klenova, Repubblica Ceca, durata del viaggio…<br />
Indefinita! Non importa se arrivi, l’importante è partire!<br />
“13.000 km a bordo di una utilitaria senza GPS… ma<br />
chi te lo fa fare?”<br />
“Lo scopo principale è la beneficenza, per la quale ho avviato<br />
una campagna di raccolta fondi che saranno devoluti<br />
alla ONG Coolearth, che si occupa di preservare e proteggere<br />
le foreste tropicali nel mondo e le popolazioni che in<br />
esse e di esse vivono. Parallelamente, la possibilità di attraversare<br />
alcune delle zone più remote rimaste al mondo<br />
attraverso deserti, steppe e catene montuose costituiva<br />
una sfida impossibile da non accettare”.<br />
La rotta lo porterà anche ad attraversare diversi paesi appartenuti<br />
all’ex blocco sovietico tra i quali Kazakistan, Uzbekistan<br />
e Kyrgystan. Tutto senza assistenza durante il<br />
tragitto…<br />
50
ilnuovo<br />
“E se ti parte la frizione nel mezzo della steppa<br />
kazaka?”<br />
“Bella domanda! La vado ad aggiungere alle altre mille<br />
senza risposta. Per il viaggio mi affiderò ad una Renault<br />
Clio 1.2 a benzina del 2005 acquistata a scatola chiusa<br />
pochi giorni fa. Un paio di modifiche alle sospensioni, un<br />
portapacchi e tanto vino italiano mi metteranno in<br />
strada, destinazione Ulan Bator, Mongolia! Una volta a<br />
destinazione il veicolo verrà poi battuto all’asta e il ricavato<br />
devoluto a sua volta in beneficenza per ONG locali”<br />
“Simpatico. Ma se davvero ti si rompe la frizione in Kazakistan?”<br />
“Che io sappia ancora non è morto nessuno in questo<br />
viaggio, quindi rimango fiducioso. La solidarietà tra vari<br />
equipaggi è sempre stata un valore aggiunto, insieme alla<br />
gentilezza e alla disponibilità delle popolazioni locali”.<br />
A questo evento partecipano circa 300 equipaggi provenienti<br />
da tutto il mondo. Si tratta principalmente di<br />
squadre automunite ma non mancheranno i motociclisti<br />
(cilindrata massima 125cc) e i veicoli di pubblica<br />
utilità come ambulanze di seconda mano da riutilizzare<br />
in Mongolia.<br />
“Come stai reperendo i fondi? Ti si può aiutare?”<br />
“Accetto ogni tipo di sostegno, che sia economico o morale,<br />
logistico o di materiali o anche semplicemente una<br />
pacca sulla spalla!”<br />
Se volete contattare Lorenzo potete scrivere a<br />
lorenzo.dutto@gmail.com oppure visitare il blog attraverso<br />
il quale potrà essere seguito il viaggio:<br />
rougherdankhan.wordpress.com.<br />
Eventualmente lo potrete trovare anche su Facebook:<br />
www.facebook.com/teamrougherdankhan<br />
In queste pagine, alcune immagini di Lorenzo Sutti<br />
51
Abito Kaos, giacca Ianux (Alori),<br />
occhiali Ray-Ban (Mancini)<br />
FASHION<br />
L’ESTATE<br />
AL FEMMINILE<br />
Da questo numero fa il suo esordio una rubrica fashion, in cui proporremo<br />
le tendenze di stile delle varie stagioni. Con questa iniziativa, <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong><br />
vuole dare anche un suo piccolo contributo e supporto a tutte<br />
quelle realtà commerciali del settore abbigliamento e<br />
accessori (ma non solo) della zona.<br />
Entriamo in questo emozionante viaggio all’interno<br />
di una moda ispirata alla natura e<br />
alle atmosfere esotiche, con abiti e<br />
accessori che creano un look<br />
disinvolto, glamour e<br />
cromaticamente<br />
brillante.<br />
Abito Jei-O’,<br />
collana Sultan<br />
(Alori)<br />
Da sinistra) top seta fucsia<br />
Souvenir (Alori), occhiali<br />
Ray-Ban (Mancini). Da destra:<br />
casacca righe e fiori e foulard<br />
Kaos (Alori), occhiali Ray-Ban<br />
(Mancini)
Nella foto: da sinistra, abito La Fée Maraboutée,<br />
foulard maculato Kaos (Alori), collana Sultan (Alori),<br />
occhiali Tom Ford (Mancini).<br />
A destra: giacca blu Peutery (Blazer), t-shirt fantasia<br />
Caramel from Miami, ballerine gialle Ku Deta, borsa<br />
gialla Marta Ray (Alori), occhiali D&G (Mancini)<br />
Pantaloni uomo Jackerson,<br />
t-shirt uomo Armani Jeans,<br />
pashmina Fabio Toma (Blazer)<br />
Scarpe Ellemme, foulard Kaos, (Alori),<br />
occhiali Tom Ford (Mancini)<br />
T-shirt fantasia Caramel from<br />
Miami, borsa gialla Marta Ray<br />
(Alori), giacca blu Peutery (Blazer)<br />
Abito Icon Lab, pashmina Kaos (Alori)
Pashmina Kaos (Alori)<br />
Abito Kaos (Alori)<br />
abito Jei-O’ (Alori),<br />
occhiali Ray-Ban (Mancini)<br />
T-shirt LIU •JO<br />
(Blazer), scarpe Ku<br />
Deta (Alori), shorts<br />
jeans ottod’Ame<br />
(Alori), occhiali Ray-<br />
Ban (Mancini)<br />
Servizio a cura di:<br />
Fabrizia Del Ciondolo<br />
e Paolo Musolino<br />
Credits:<br />
Foto:<br />
Evelyn Magrì<br />
Hair:<br />
Aurora per Namasté<br />
Make up:<br />
Francesca Albertini<br />
Le aziende<br />
di questo servizio sono:<br />
Alori<br />
Via Giulio Roncacci, 76<br />
Morlupo<br />
www.alori.it<br />
Blazer<br />
Via Flaminia, 15<br />
Castelnuovo di Porto<br />
www.blazer.es<br />
MT Ottica<br />
Via Rianese, 59<br />
Riano
ULTIMA PAGINA<br />
a cura di Franco Lesti<br />
Perché la gallina<br />
ha attraversato la strada?<br />
da: Cervello di gallina, di G.VallortigaraBollati Boringhieri, 2005<br />
PLATONE<br />
ARISTOTELE<br />
KARL MARX<br />
SADDAM HUSSEIN<br />
JACK NICHOLSON<br />
Capt. JAMES T. KIRK<br />
IPPOCRATE<br />
Per raggiungere un bene superiore.<br />
È nella natura delle galline, attraversare le strade.<br />
Era storicamente necessario che l’attraversasse.<br />
È stato un atto di ribellione non provocato e pertanto eravamo<br />
nel pieno diritto di lanciarle addosso 50 tonnellate di gas nervino.<br />
Perché aveva una fottuta voglia di farlo. Ecco cazzo perché.<br />
Per giungere coraggiosamente lì, dove nessuna gallina era mai stata prima.<br />
A causa di un eccesso di flegma nel pancreas.<br />
MARTIN LUTHER KING Vedo un mondo in cui tutte le galline saranno libere di attraversare le strade,<br />
senza che ci sia necessità di mettere in discussione le loro motivazioni.<br />
MOSÈ<br />
MACHIAVELLI<br />
FREUD<br />
BILL GATES<br />
DARWIN<br />
EINSTEIN<br />
BUDDHA<br />
ERNEST HEMINGWAY<br />
E Dio scese dal cielo e disse alla gallina: “Tu attraverserai la strada” e la galina<br />
attraversò la strada e ci fu grande giubilo.<br />
La gallina ha attraversato la strada: ecco la realtà<br />
effettuale della cosa. A chi interessa perché l’ha<br />
fatto? <strong>Il</strong> fine – attraversare la strada – giustifica<br />
ogni motivazione.<br />
<strong>Il</strong> fatto che lei si chieda perché la gallina ha attraversato<br />
la strada, palesa una sua inconscia ansia<br />
da prestazione sessuale.<br />
Ho appena lanciato sul mercato il nuovo “Gallina<br />
Office 2000”, che consentirà alla gallina non solo di attraversare la strada ma<br />
anche di deporre le uova, e assicurerà a voi una gestione facilitata dei documenti<br />
importanti e il riequilibrio del vostro conto corrente.<br />
Le galline sono state selezionate dalla natura, in un arco di tempo lunghissimo,<br />
cosicché oggi sono geneticamente in grado di attraversare le strade.<br />
Che sia stata la gallina ad attraversare la strada, oppure la strada a muoversi<br />
sotto la gallina, dipende dal sistema di riferimento adottato.<br />
Ponendo questa domanda rinneghi la tua natura di gallina.<br />
Per morire. Sotto la pioggia.<br />
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ULTIMA PAGINA<br />
a cura di Franco Lesti<br />
Perché la gallina<br />
ha attraversato la strada?<br />
da: Cervello di gallina, di G.VallortigaraBollati Boringhieri, 2005<br />
PLATONE<br />
ARISTOTELE<br />
KARL MARX<br />
SADDAM HUSSEIN<br />
JACK NICHOLSON<br />
Capt. JAMES T. KIRK<br />
IPPOCRATE<br />
Per raggiungere un bene superiore.<br />
È nella natura delle galline, attraversare le strade.<br />
Era storicamente necessario che l’attraversasse.<br />
È stato un atto di ribellione non provocato e pertanto eravamo<br />
nel pieno diritto di lanciarle addosso 50 tonnellate di gas nervino.<br />
Perché aveva una fottuta voglia di farlo. Ecco cazzo perché.<br />
Per giungere coraggiosamente lì, dove nessuna gallina era mai stata prima.<br />
A causa di un eccesso di flegma nel pancreas.<br />
MARTIN LUTHER KING Vedo un mondo in cui tutte le galline saranno libere di attraversare le strade,<br />
senza che ci sia necessità di mettere in discussione le loro motivazioni.<br />
MOSÈ<br />
MACHIAVELLI<br />
FREUD<br />
BILL GATES<br />
DARWIN<br />
EINSTEIN<br />
BUDDHA<br />
ERNEST HEMINGWAY<br />
E Dio scese dal cielo e disse alla gallina: “Tu attraverserai la strada” e la galina<br />
attraversò la strada e ci fu grande giubilo.<br />
La gallina ha attraversato la strada: ecco la realtà<br />
effettuale della cosa. A chi interessa perché l’ha<br />
fatto? <strong>Il</strong> fine – attraversare la strada – giustifica<br />
ogni motivazione.<br />
<strong>Il</strong> fatto che lei si chieda perché la gallina ha attraversato<br />
la strada, palesa una sua inconscia ansia<br />
da prestazione sessuale.<br />
Ho appena lanciato sul mercato il nuovo “Gallina<br />
Office 2000”, che consentirà alla gallina non solo di attraversare la strada ma<br />
anche di deporre le uova, e assicurerà a voi una gestione facilitata dei documenti<br />
importanti e il riequilibrio del vostro conto corrente.<br />
Le galline sono state selezionate dalla natura, in un arco di tempo lunghissimo,<br />
cosicché oggi sono geneticamente in grado di attraversare le strade.<br />
Che sia stata la gallina ad attraversare la strada, oppure la strada a muoversi<br />
sotto la gallina, dipende dal sistema di riferimento adottato.<br />
Ponendo questa domanda rinneghi la tua natura di gallina.<br />
Per morire. Sotto la pioggia.<br />
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