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32 _ L’informatica “intelligente” aiuta i bambini con difficoltà di lettura Il progetto TERENCE (An adapTivE leaRning systEm for reasoNing about stories with poor Comprehenders and their Educators) è coordinato alla Libera Università di Bolzano dalla ricercatrice Rosella Gennari ed è volto a sviluppare e valutare l‘efficacia di un sistema informatico adattivo di apprendimento. Si tratta di un sistema web che aiutare i bambini a migliorare la comprensione del testo scritto, sviluppando la capacità di ragionare sulle relazioni fra eventi narrati. TERENCE si prefigge anche lo scopo di assistere gli educatori, fornendo in maniera “intelligente” ad ogni singolo bambino esercizi, sotto forma di gioco, adatti alle loro attitudini e abilità. Il punto di partenza di questo lavoro è la constatazione che la capacità di leggere e comprendere il testo scritto in maniera approfondita si sviluppa progressivamente a partire dai 7–8 anni di età fino agli 11 anni, quando i bambini incominciano a diventare lettori indipendenti. Oggi però accade che un numero sempre maggiore di bambini di questa fascia d‘età abbia serie difficoltà di comprensione del testo scritto. In paesi quali Gran Bretagna, Francia e Italia, la percentuale di bambini senza handicap che denotano tali difficoltà si aggira attorno al 10%. Se poi si restringe l’analisi alla popolazione sorda di tutte le età, secondo uno studio del 2006, meno del 20% del campione raggiunge livelli di comprensione superiori a quelle di un lettore di otto anni. Testi avvincenti per creare lettori indipendenti Recenti studi di psicologia hanno ricondotto le difficoltà di lettura dei bambini ad un mancato sviluppo di ben precise strategie di lettura. I bambini ad esempio tendono a non porre in relazione eventi narrati in parti distanti di una storia scritta, e quindi a non saper ricostruire e riassumere l’ordine degli eventi narrati. In anni recenti sono state sperimentate varie tipologie d‘interventi, in seguito raccolte in linee guida, volte a stimolare le capacità di lettura approfondita del testo. Ad esempio attraverso la somministrazione di domande atte a far ragionare il bambino sugli eventi narrati nella storia e a porli in relazioni fra di loro. Eppure oggi per ogni educatore risulta difficile riuscire ad individuare storie ed esercizi formulati seguendo queste linee guida, che rispondano alle capacità cognitive ed ai gusti dei bambini di 7-11 anni che presentano difficoltà di comprensione del testo. Pochi sistemi cosiddetti adattivi (ovvero, con materiale che si adatta intelligentemente al tipo di utente che li usa) tengono in considerazione queste linee guida. O, se lo fanno, sono pensati per ragazzi delle superiori o universitari, che si relazionano con libri di testo quale materiale di lettura. E‘ questo deficit che Terence sta cercando di colmare. Team multidisciplinare TERENCE si propone proprio di studiare e possibilmente migliorare gli attuali modelli cognitivi e pedagogici relativi alle strategie e ai processi inferenziali che intervengono nella comprensione approfondita di storie scritte. Per raggiungere questo scopo prevede la stretta collaborazione fra esperti di campi molto diversi: stiamo parlando di logici della cosiddetta area della “rappresenta-
_ 33 zione della conoscenza” della Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano, linguisti, psicologi cognitivi, esperti di metodologie di sviluppo software centrate sull’utente e della cosiddetta medicina evidence-based, e poi ancora esperti d‘arte e design. Questa collaborazione si svolge sul doppio versante linguistico inglese/italiano. Il partner capofila è l’Università degli Studi dell’ Aquila, mentre la Facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche della Libera Università di Bolzano ha il ruolo di coordinamento scientifico del progetto e del suo consorzio multidisciplinare. Per i suoi tre anni di svolgimento il progetto prevede un finanziamento complessivo da parte della Comunità Europea di oltre 2 milioni di euro. Tra gli altri partner europei coinvolti vi sono le università di Hannover, Sussex, Salamanca, Lovanio, Padova, Verona e la Fondazione Bruno Kessler di Trento. Rosella Gennari (*1970) ha una formazione scientifica, interessi e lavori interdisciplinari. Dal 2005 è ricercatrice nel centro di ricerca KRDB (Research Centre for Knowledge and Data), che si occupa dei fondamenti e delle tecnologie per l’elaborazione dell’informazione e la rappresentazione della conoscenza. Dal 2007, Rosella Gennari si dedica alle applicazioni “intelligenti” nel settore educativo. In quest’ambito, è responsabile per la Libera Università di Bolzano del progetto LODE (Logic Based Web Tool for Deaf Children), finanziato da Caritro, ed è la principale autrice del progetto europeo TERENCE.
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