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34 _ Open Source: certificazione di qualità made in Bolzano Le attività di ricerca alla Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano sono suddivise in tre centri distinti. Uno di questi, il Centro di Ricerca per l‘Ingegneria del Software Applicata (CASE), è l‘entità di riferimento all‘interno della Libera Università di Bolzano per il Centro di Competenza Open Source Italia. In particolare i ricercatori che fanno capo al professor Giancarlo Succi sono coinvolti nel progetto QualiPSo che riunisce i principali attori del panorama europeo in termini di sviluppo, ricerca e domanda di soluzioni e sistemi software, allo scopo di innalzare la qualità e l’affidabilità delle soluzioni e dei prodotti open source ai livelli richiesti dagli standard industriali.
_ 35 Il progetto è finanziato dall‘Unione Europea con un budget di 17 milioni di euro ed è diviso in 12 attività. Quella di cui si occupa la Libera Università di Bolzano è focalizzata sulla qualità del processo di produzione del software. La metodologia che è stata sviluppata dai ricercatori Etiel Petrinja e Alberto Sillitti e dai loro collaboratori si chiama QualiPSo OpenSource Maturity Model (OMM) ed è ispirata al modello CMMI (Capability Maturity Model Integration), molto utilizzato in ambito industriale. Si tratta in sostanza di una certificazione di qualità, requisito indispensabile per le industrie che producono sistemi che hanno la necessità di essere particolarmente affidabili. Più qualità senza ulteriori spese OMM è stato sviluppato grazie alla collaborazione di una serie di partner europei, in particolare la Siemens, ed è basato su un‘analisi di quali sono i fattori importanti di qualità per un‘azienda o per una comunità open source che producono software con codice aperto. Nello sviluppo di OMM i ricercatori si sono ispirati ai principi base del CMMI, senza però realizzarne un adattamento, bensì mettendo a disposizione delle aziende ed alle comunità open source un sistema compatibile che permetta in aggiunta una certificazione di qualità. Molte aziende infatti sono già certificate CMMI perché devono presentare determinati requisiti, a volte persino per legge, per poter produrre un certo tipo di software. Ora con OMM le medesime aziende possono dotarsi di uno strumento che aumenta la loro qualità di produzione senza dover per questo costringerle a sostenere grandi costi economici nella formazione del personale. Per questo OMM è adottabile anche da piccole e medie imprese e ovviamente anche da comunità open source, sempre che siano in grado di mantenere specifiche caratteristiche strutturali. Il progetto legato a OMM si esaurirà nel 2011, ma è stato realizzato un gruppo di lavoro volto a seguire gli ulteriori sviluppi di questa metodologia. Al gruppo di lavoro partecipano numerose altre aziende e realtà universitarie, sparse per tutto il mondo. Il team del CASE presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano è costituito da due professori ordinari, un associato, due ricercatori fissi, 5/6 ricercatori a tempo determinato e altrettanti dottorandi. Nel progetto vengono periodicamente inseriti anche laureandi. Obiettivo: seminare il sapere Un altro sviluppo futuro del progetto QualiPSo sono i centri di competenza (competence center) che mano a mano si stanno realizzando a livello internazionale per seguire queste tematiche. Al momento sono funzionanti già in Italia, in Brasile, in Germania, in Cina, in Francia e in Polonia. In breve tempo ne verrà realizzato uno anche in Giappone e in Belgio, due Paesi che non hanno partecipato direttamente al progetto ma che si sono detti interessati a seguirne gli sviluppi. In particolare il centro di competenza italiano è stato realizzato recentemente grazie all‘importante contributo dei ricercatori dell‘ateneo bolzanino. La sfida dei centri è di riuscire a disseminare tutto il sapere scientifico accumulato durante lo sviluppo del progetto per far crescere una vera e propria “comunità” che si occupi di questi aspetti. E‘ anche in questo senso che recentemente sono state avviate attività di training su OMM e su altre tecnologie legate ad esso, messe a disposizione dai vari partner di QualiPSo. Etiel Petrinja (*1978) è ricercatore della Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano. Ha ottenuto il dottorato di ricerca nell‘area della gestione delle informazioni nell‘ambito dell‘ingegneria nel 2007 dall‘Università di Ljubljana (Slovenia). Precedentemente e stato assistente professore all‘Università di Ljubljana. Le sue principali aree di ricerca sono lo sviluppo di codice open source, l‘ingegneria del software, l‘interoperabilità del software e la gestione del sapere.
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