Università di Pisa - ILIL
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Figura 3: immagine <strong>di</strong> un cervello ottenuta con pet che mette in evidenza la<br />
zona tumorale. Si nota che la pet permette <strong>di</strong> ottenere immagini ben definite<br />
ed è quin<strong>di</strong> più efficace per la pianificazione <strong>di</strong> un intervento chirurgico e della<br />
la successiva terapia.<br />
contenente l’isotopo ra<strong>di</strong>oattivo, che si accumula maggiormente nelle zone<br />
del corpo affette da patologia. L’immagine è creata rivelando i due fotoni<br />
a 511keV prodotti dall’annichilazione del positrone emesso con un elettrone.<br />
In figura 3 è mostrato un esempio <strong>di</strong> immagine ottenuta con pet. Si nota che<br />
la pet permette <strong>di</strong> ottenere immagini ben definite ed è quin<strong>di</strong> più efficace<br />
per la pianificazione <strong>di</strong> un intervento chirurgico e per la successiva terapia.<br />
I principali isotopi utilizzati sono 11 C, 13 N, 15 O e 18 F. Nella tabella 1 sono<br />
riportate le caratteristiche degli isotopi in<strong>di</strong>cando la reazione <strong>di</strong> formazione,<br />
il tempo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mezzamento, il Q-valore e la sezione d’urto della reazione [12].<br />
Data la loro breve vita me<strong>di</strong>a, tali isotopi vengono generalmente prodotti<br />
in ambito ospedaliero con l’impiego <strong>di</strong> acceleratori come il ciclotrone (sezione<br />
3.4).<br />
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