Università di Pisa - ILIL
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4 Accelerazione indotta da impulsi laser nei plasmi<br />
L’utilizzo <strong>di</strong> plasmi come mezzo per accelerare particelle ha come vantaggio<br />
la possibilità <strong>di</strong> ottenere campi <strong>di</strong> accelerazione molto intensi, oltre<br />
quattro or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> grandezza superiori agli acceleratori a ra<strong>di</strong>ofrequenza (decine<br />
<strong>di</strong> MV/m) poiché non c’è il limite imposto dal breakdown. Tuttavia le<br />
massime lunghezze <strong>di</strong> accelerazione praticabili sono oggi dell’or<strong>di</strong>ne del centimetro<br />
e non permettono <strong>di</strong> raggiungere le energie tipiche <strong>di</strong> un grande acceleratore<br />
a ra<strong>di</strong>ofrequenza. Inoltre i pacchetti <strong>di</strong> particelle uscenti sono meno<br />
monocromatici, meno collimati e meno stabili nei parametri fondamentali.<br />
Queste ultime caratteristiche, importanti in un acceleratore per lo stu<strong>di</strong>o<br />
delle interazioni fondamentali, non sono strettamente richieste in ambito me<strong>di</strong>co.<br />
Ad esempio le principali applicazioni me<strong>di</strong>che non richiedono energie<br />
superiori a qualche decina <strong>di</strong> MeV né fasci molto collimati e monocromatici.<br />
Da queste considerazioni si deduce che l’accelerazione laser nei plasmi può<br />
trovare, in linea <strong>di</strong> principio, applicazione in ambito me<strong>di</strong>co.<br />
4.1 Accelerazione <strong>di</strong> elettroni<br />
Un plasma è un gas ionizzato composto da elettroni liberi e ioni, complessivamente<br />
neutro. Gli elettroni liberi possono oscillare con una frequenza<br />
caratteristica detta frequenza <strong>di</strong> plasma (eq. 11) e l’onda longitu<strong>di</strong>nale<br />
associata è detta onda elettronica <strong>di</strong> plasma<br />
( ) 4πne e 2 1<br />
2<br />
ω p =<br />
m e<br />
(11)<br />
Il campo elettrico associato ad un’onda <strong>di</strong> plasma si può dedurre dall’equazione<br />
<strong>di</strong> Poisson<br />
considerando una perturbazione <strong>di</strong> densità [16]<br />
∇ −→ E = −4πe δn (12)<br />
δn = δn e sin(k p z − ω p t) (13)<br />
da cui si ricava<br />
−→ E =<br />
4πe δn e<br />
k p<br />
cos(k p z − ω p t)ẑ (14)<br />
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