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UPDATE 3|07 In Copertina 05
Possono sfruttare direttamente questa alta velocità
dati le periferiche che dispongono già di
un'interfaccia per reti Gigabit, come server dati
potenti in applicazioni logistiche o telecamere
ad alta risoluzione. Lo standard 1000 BASE-T con
cablaggio twisted pair, compatibile verso il
basso a 100 e 10 Mbit/s, utilizza l'impostazione
automatica della velocità dati tramite autonegoziazione.
Periferiche e segmenti “Fast Ethernet” possono
quindi essere integrati senza problemi in modalità
“plug and play”.
Grazie al supporto di Gigabit, gli switch semplificano
inoltre la progettazione delle reti, permettendo
maggior flessibilità nella scelta della
topologia, che non è più condizionata da considerazioni
relative ad ampiezza di banda e tempi
di trasmissione.
Collegamenti in fibra ottica
Alla comunicazione in Gigabit Ethernet mediante
fibre ottiche, secondo IEEE 802.3az, sono
applicati gli standard di trasmissione 1000
BASE-SX e 1000 BASE-LX.
Lo standard 1000 BASE SX con una lunghezza
d’onda di 850 Nm (short), che utilizza fibre multimodali,
consente di coprire distanze fino a 550 m.
Con lo standard 1000 BASE LX e una lunghezza
d’onda di 1300 Nm (long), trovano invece utilizzo
fibre monomodali. La lunghezza dei segmenti
può così essere portata a 10 o 20 km, a secondo
dei componenti utilizzati. Se l’applicazione
richiede la copertura di distanze maggiori, è possibile
ricorrere anche a moduli long haul che
consentono di superare distanze superiori a 50
km. I nuovi managed switch SMCS 6GT/2SFP
permettono di scegliere liberamente tra vari
moduli in fibra ottica, SX, LX o long haul.
Ridondanza delle reti
In aggiunta alla portata di dati e alle caratteristiche
in tempo reale, ai fini della scelta dell'infrastruttura
Ethernet è decisivo il criterio della
disponibilità di reti e impianti.
Con gli switch SMCS possono essere realizzate
strutture di rete ridondanti, dotate di funzioni di
diagnostica. Nel caso sia necessario collegare
celle di automazione al backbone IT di livello
superiore, tale collegamento avviene nel
“layer 2”, ovvero a livello degli switch mediante
lo standard di ridondanza universale RSTP (Rapid
Spanning Tree Protocol).
Messa in servizio e assistenza
L’infrastruttura Gigabit industriale deve rispondere
sia ai requisiti della rete IT di livello superiore
sia a quelli dell'automazione. Gli switch SMCS
sono visibili anche come un dispositivo IO
Profinet in tool di engineering per Profinet, come
per esempio il software di automazione PC
Worx. Poiché tale tool supporta il Protocollo Link
Layer Discovery (LLDP), la topologia di rete può
essere rappresentata in modo particolarmente
chiaro. Per quanto riguarda i managed switch,
l’idoneità all’uso in ambiente industriale di
un’infrastruttura viene valutata anche sulla base
dei costi associati all’installazione dei moduli,
alla loro messa in servizio o alla loro sostituzione.
Lo switch SMCS consente di archiviare tutti i
parametri di configurazione su un'apposita
spina MemPlug che facilita la messa in servizio
dello switch in loco. Allo stesso modo, anche la
sostituzione del modulo si riduce a un pratico e
rapido “plug and play”, in quanto è sufficiente
innestare la spina di configurazione del modulo
da sostituire sul modulo nuovo.
Marco Caliari
Per maggiori informazioni contrassegnare la
casella 1 nella sezione servizio lettori.
In breve
L’infrastruttura Ethernet determina in
larga misura le caratteristiche in tempo
reale, la portata di dati, la disponibilità di
reti e impianti nonché i costi di messa in
servizio e assistenza per soluzioni di automazione
in rete. Sviluppati su misura per
l’applicazione ma anche per l’utilizzatore,
gli switch Gigabit possono contribuire in
modo decisivo alla produttività e all'economicità
di un impianto di automazione.
Importante infine è sottolineare che le
riserve di ampiezza di banda costituiscono
una sicurezza per il futuro.
Praticità di messa in
servizio e sostituzione
dei moduli – I dati di
configurazione del
managed switch possono
essere archiviati su una
memoria a innesto.