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Un pacchetto su misura - Raiffeisen

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La nuova ritenuta d’acconto del<br />

10% <strong>su</strong>i bonifi ci per lavori di<br />

recupero e risparmio energetico<br />

riduce la liquidità delle imprese.<br />

Foto: MEV<br />

Nuovi adempimenti per le banche<br />

Ritenuta alla fonte<br />

<strong>su</strong>i bonifici<br />

per ristrutturazioni<br />

Info fiscali<br />

Obbligo di segnalazione<br />

per acquisti e vendite<br />

Nella lotta contro l’evasione<br />

fiscale, il 1° luglio scorso, è<br />

entrato in vigore l’obbligo di<br />

segnalazione di forniture e acquisti<br />

da aziende che hanno sede in<br />

un paradiso fiscale. La denuncia<br />

dev’essere effettuata per via telematica<br />

all’Agenzia delle Entrate.<br />

Con una circolare del Ministero<br />

delle Finanze, Malta, Corea del<br />

<strong>su</strong>d e Cipro sono stati depennati<br />

dall’elenco dei Paesi che figurano<br />

tra i “paradisi fiscali”.<br />

Denuncia telematica<br />

all’Agenzia delle Entrate<br />

In futuro, i soggetti IVA sono<br />

tenuti a denunciare per via telematica<br />

all’Agenzia delle Entrate<br />

tutte le operazioni rilevanti ai<br />

fini IVA d’importo non inferiore a<br />

3.000 euro (il cosiddetto “elenco<br />

clienti”). Le modalità e i termini<br />

saranno comunicati con una<br />

circolare dell’Agenzia.<br />

Determinazione del<br />

reddito <strong>su</strong>lla base dello<br />

stile di vita<br />

A partire dal periodo d’imposta<br />

2009, il reddito complessivo delle<br />

persone fisiche potrà essere<br />

determinato <strong>su</strong>lla base degli<br />

esborsi effettuati, a qualunque<br />

titolo, anche con l’impiego di<br />

parametri statistici che considerano<br />

stile di vita, composizione<br />

del nucleo familiare e luogo di<br />

residenza.<br />

(tw)<br />

A partire dal 1° luglio, istituti di credito e uffici postali sono obbligati<br />

a effettuare una ritenuta d’acconto del 10% <strong>su</strong>i bonifici riguardanti<br />

le spese per lavori di recupero e interventi di risparmio energetico.<br />

Herbert<br />

Oberkalmsteiner,<br />

responsabile<br />

del reparto<br />

specialistico diritto<br />

tributario,<br />

Federazione<br />

<strong>Raiffeisen</strong><br />

Il decreto legge n. 78/2010 in<br />

materia di risparmio, approvato<br />

a maggio, contiene una serie di<br />

mi<strong>su</strong>re per la lotta all’evasione fiscale.<br />

Tra queste figura l’obbligo,<br />

in capo a banche e uffici postali, di<br />

effettuare una ritenuta fiscale del<br />

10% a titolo d’acconto, a carico dei<br />

beneficiari (imprese o liberi professionisti)<br />

di bonifici per lavori di<br />

recupero e interventi di risparmio<br />

energetico, per cui è richiesta la<br />

detrazione fiscale del 36% ai sensi<br />

della legge n. 449/97 o del 55% ai<br />

sensi della legge n. 296/06. Tale<br />

ritenuta può essere fatta valere, in<br />

sede di dichiarazione dei redditi,<br />

quale acconto per l’imposta <strong>su</strong>i<br />

redditi.<br />

Meno liquidità per le imprese<br />

Questo nuovo adempimento è<br />

stato reso operativo con apposito<br />

decreto del 30 giugno 2010, con<br />

effetto dal 1° luglio scorso, senza<br />

dare alle banche il tempo necessario<br />

per adeguarsi dal punto di vista<br />

tecnico-organizzativo. Così, solo a<br />

partire dalla fine di luglio, è stato<br />

introdotto nel sistema bancario un<br />

apposito codice identificativo, affinché<br />

l’istituto di credito destinatario<br />

riconosca i bonifici interessati<br />

dalla nuova ritenuta. Poiché<br />

tale istituto può vi<strong>su</strong>alizzare solo<br />

l’ammontare complessivo del bonifico,<br />

inizialmente si riteneva che<br />

la ritenuta avrebbe dovuto essere<br />

effettuata <strong>su</strong> tale importo, pur essendo<br />

comprensivo di IVA. A fine<br />

luglio, l’Agenzia delle Entrate ha<br />

chiarito che gli importi accreditati<br />

devono essere sempre depurati<br />

dell’IVA nella mi<strong>su</strong>ra del 20%, indipendentemente<br />

se è stata effettivamente<br />

applicata tale aliquota o<br />

quella del 10%.<br />

Dal punto di vista dell’imprenditore,<br />

questa novità costituisce una<br />

riduzione delle risorse liquide a<br />

<strong>su</strong>a disposizione, poiché la ritenuta<br />

fiscale del 10%, operata dalla<br />

banca, dev’essere versata al Fisco e<br />

non rimane tra le disponibilità del<br />

beneficiario.<br />

Oneri incomprensibili<br />

Per gli esperti, i nuovi oneri<br />

burocratici per l’arginamento<br />

dell’evasione fiscale ri<strong>su</strong>ltano<br />

incomprensibili, tanto più che,<br />

dall’introduzione delle agevolazioni<br />

fiscali del 36% e 55%, le banche<br />

che accolgono i bonifici ai sensi di<br />

tale normativa, due volte all’anno<br />

devono effettuare una segnalazione<br />

telematica all’Agenzia dell’Entrate<br />

di tutti gli ordinanti e i beneficiari.<br />

Questi strumenti sono già<br />

disponibili ora, tuttavia mancano<br />

ancora i controlli mirati per contrastare<br />

l’evasione in tale ambito.<br />

<strong>Raiffeisen</strong> Magazin 4 | 2010<br />

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