Modello Organizzativo Parte Generale - Self
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SELF G1 SRL<br />
MODELLO ORGANIZZATIVO<br />
PARTE GENERALE<br />
1.5 Linee Guida previste dalle Associazioni di Categoria<br />
L’art. 6, comma 3, del Decreto prevede che “I modelli di organizzazione e di gestione possono<br />
essere adottati, garantendo le esigenze di cui al comma 2, sulla base di codici di comportamento<br />
redatti dalle associazioni rappresentative degli enti, comunicati al Ministero della giustizia che, di<br />
concerto con i Ministeri competenti, può formulare, entro trenta giorni, osservazioni sulla idoneità<br />
dei modelli a prevenire i reati”.<br />
Confindustria ha definito le Linee guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e<br />
controllo (di seguito, “Linee guida di Confindustria”) fornendo, tra l’altro, indicazioni metodologiche<br />
per l’individuazione delle aree di rischio (settore/attività nel cui ambito possono essere commessi<br />
reati), la progettazione di un sistema di controllo (i cosiddetti protocolli per la programmazione<br />
della formazione ed attuazione delle decisioni dell’ente) e i contenuti del modello di organizzazione,<br />
gestione e controllo.<br />
Nel settore oggetto di attività della società non esistono ad oggi Linee guida pertanto verranno<br />
seguite quelle indicate da Confindustria tenendo conto della realtà aziendale e delle peculiarità del<br />
settore di operatività.<br />
La predisposizione del presente <strong>Modello</strong> è ispirata alle Linee Guida emanate da Confindustria il 7<br />
marzo 2002 ed aggiornate in data 31 marzo 2008.<br />
Il percorso da queste indicato per l’elaborazione del <strong>Modello</strong> può essere schematizzato secondo i<br />
seguenti punti fondamentali:<br />
• individuazione delle aree a rischio, volta a verificare in quali aree/settori aziendali sia<br />
possibile la realizzazione dei reati;<br />
• predisposizione di un sistema di controllo in grado di ridurre i rischi attraverso l’adozione di<br />
appositi protocolli.<br />
A supporto di ciò occorre l’insieme coordinato di strutture organizzative, attività e regole operative<br />
applicate – su indicazione del vertice apicale – dal management e dal personale aziendale, volto a<br />
fornire una ragionevole sicurezza in merito al raggiungimento delle finalità rientranti in un buon<br />
sistema di controllo interno.<br />
Le componenti più rilevanti del sistema di controllo preventivo proposto da Confindustria sono:<br />
• codice etico;<br />
• sistema organizzativo;<br />
• procedure manuali ed informatiche;<br />
• poteri autorizzativi e di firma;<br />
• sistemi di controllo e gestione;<br />
• comunicazioni al personale e sua formazione.<br />
Il sistema di controllo inoltre deve essere uniformato ai seguenti principi:<br />
• verificabilità, documentabilità, coerenza e congruenza di ogni operazione;<br />
• separazione delle funzioni (nessuno può gestire in autonomia tutte le fasi di un processo);<br />
• documentazione dei controlli;<br />
• introduzione di un adeguato sistema sanzionatorio per le violazioni delle norme e delle<br />
procedure previste dal modello.<br />
Inoltre occorre procedere alla individuazione di un Organismo di Vigilanza i cui principali requisiti<br />
siano:<br />
• autonomia ed indipendenza;<br />
• professionalità;<br />
• continuità di azione.<br />
M.ORG PG REV00 MODELLO ORGANIZZATIVO AI SENSI DEL D. LGS. 231 DEL 8 GIUGNO 2001 PAGINA 19 DI 47