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Gara decisa soltanto ai rigori - serie d news

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Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007 CALCIO SERIE D XXXI<br />

L’ARBITRO<br />

7<br />

VOTO<br />

PIERO<br />

GIACOMELLI<br />

Preciso e puntuale,<br />

sempre presente nelle<br />

fasi di gioco. Ha<br />

lasciato correre<br />

qualche fallo di troppo<br />

ma ha saputo farsi<br />

valere perché la partita<br />

non degenerasse<br />

LA CRONACA<br />

AZIONI<br />

Un contrasto a<br />

centrocampo<br />

24’ primo tempo:<br />

Marcato recupera palla sulla propria<br />

trequarti di campo la passa indietro<br />

ad un difensore, ma sbaglia il passaggio<br />

e sul pallone piomba rapido<br />

Lacheheb che batte Montagnani.<br />

32’ primo tempo:<br />

Nuova leggerezza difensiva amaranto,<br />

quasi una fotocopia della precedente,<br />

e ancora Lacheheb non perdona<br />

segnando lo 0-2.<br />

35’ primo tempo:<br />

Balleri compie un incredibile fallaccio<br />

a centrocampo su Marcato e l’arbitro<br />

senza esitazione lo espelle.<br />

16’ secondo tempo:<br />

Bella azione sulla sinistra di Bonsignori<br />

che mette a centro area dove<br />

Conti è lesto a mettere in rete.<br />

33’ secondo tempo:<br />

Punizione dal limite di Moriani che<br />

anziché tirare passa a Pardossi che<br />

sferra un gran tiro.<br />

6’ p.t. supplementare:<br />

Pistoleri dalla distanza trova un eurogol<br />

imparabile per Montagnani.<br />

10’ p.t. supplementare:<br />

Da Menchini per Moriani che non fallisce<br />

pareggiando.<br />

3’ s.t. supplementare:<br />

Tiro di Menchini ribattuto con palla<br />

che giunge a Piazzi che sferra una<br />

gran conclusione portando il Forcoli<br />

in vantaggio.<br />

15’ s.t. supplementare:<br />

Ultimo lungo lancio in area forcolese,<br />

se ne impossessa Pistolesi che<br />

trova un gran diagonale che manda<br />

tutti <strong>ai</strong> calci di rigore.<br />

P.M.<br />

FORCOLI-CECINA I PADRONI DI CASA RIESCONO A BATTERE GLI OSPITI SOLTANTO DOPO I SUPPLEMENTARI<br />

<strong>Gara</strong> <strong>decisa</strong> <strong>soltanto</strong> <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong><br />

di PIETRO MATTONAI<br />

— FORCOLI —<br />

UNA BELLISSIMA e avvincente partita,<br />

ricca di bel gioco e di spunti interessanti<br />

anche se poi <strong>decisa</strong> <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>.<br />

Il protagonista della fase finale è stato<br />

il portierone amaranto Montagnani che para<br />

le conclusioni di Bacci, Pistolesi e Vanni e porta<br />

il Forcoli alla sfida finale del girone contro<br />

il Figline. La gara nel bene e nel male ha avuto<br />

come protagonisti i giocatori amaranto che<br />

nel primo tempo in otto minuti di pazzia hanno<br />

permesso al Cecina di portarsi in vantaggio.<br />

E’ stato un uno-due che poteva chiudere<br />

definitivamente la partita consentendo agli<br />

ospiti di passare il turno. Sicuramente alla fine<br />

del primo tempo con i rossoblù in vantaggio<br />

di due gol nessuno sarebbe stato disposto<br />

a scommettere sul recupero forcolese. Ma gli<br />

amaranto hanno sette vite e, nella seconda parte<br />

della gara, operando un p<strong>ai</strong>o di sostituzioni<br />

e cambiando gioco la squadra di Lazzerini, come<br />

ci ha già abituato in passato,<br />

ha saputo recuperare e addirittura<br />

portarsi in vantaggio. Gli ospiti<br />

però non sono stati certo a<br />

guardare e anche se in inferiorità<br />

numerica dal 35’ del primo tempo,<br />

hanno lottato e dato il meglio.<br />

Non hanno m<strong>ai</strong> mollato trovando<br />

uno strepitoso eurogol<br />

con Pistolesi il quale poi ha saputo<br />

ripetersi proprio allo scadere<br />

del secondo tempo supplementare<br />

per pareggiare le sorti e andare<br />

<strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. La gara è stata lo<br />

specchio fedele del ruolo e del<br />

gioco che entrambe le compagini<br />

oggi in campo hanno svolto<br />

nel campionato appena concluso.<br />

IMPEGNO<br />

Le due<br />

squadre<br />

hanno<br />

giocato una<br />

bellissima<br />

gara<br />

IL FORCOLI con le sue leggerezze difensive<br />

spesso si è visto costretto a inseguire recuperi<br />

quasi impossibili. Poi la capacità offensiva<br />

FORCOLI 7<br />

CECINA 4<br />

(dopo i calci di rigore)<br />

◆ Forcoli: Montagnani, Pardossi,<br />

Rossi, Niccol<strong>ai</strong>, Baraldi<br />

(3’ pts Piazzi), Bonsignori,<br />

Verdiani, Moriani, Menchini,<br />

Corsinelli (1’ st. Galluzzi),<br />

Marcato (1’ st. Conti).<br />

All.: Lazzerini.<br />

◆ Cecina: Mengoni, Casali,<br />

Papagno, Pistolesi, Tempesta,<br />

Benvenuti, Lacheheb<br />

(18’ st. Spinelli), Balleri, Capitani<br />

(28’ st. Vanni), Pulina,<br />

Ventura (18’ st. Bacci).<br />

All.: Maddaloni.<br />

◆ Arbitro: Giacomelli di Trieste.<br />

◆ Marcatori: 24’ e 32’ pt Lacheheb,<br />

16’ st. Conti, 33’ st.<br />

Pardossi, 6’ pts. Pistolesi,<br />

10’ pts. Moriani, 3’ sts. Piazzi,<br />

15’ sts. Pistolesi. Ai <strong>rigori</strong><br />

per il Forcoli segnano: Moriani,<br />

Menchini e Niccol<strong>ai</strong>, mentre<br />

Montagnani para i primi<br />

tre calci di rigore del Cecina.<br />

◆ Note: angoli 4 a 3; ammoniti:<br />

Baraldi, Galluzzi, Casali,<br />

Benvenuti; espulso al<br />

35’ pt. Balleri; spett. 800 circa.<br />

amaranto, la migliore del campionato,<br />

i recuperi li ha veramente<br />

fatti segnando una pioggia di<br />

gol. Per il Cecina la prestazione<br />

odierna, come giustamente sottolineava<br />

il mister Maddaloni a fine<br />

gara, ha rappresentato il meglio<br />

che poteva dare. I tirrenici<br />

hanno giocato un finale di campionato<br />

strepitoso, recuperando<br />

posizioni su posizioni e guadagnandosi<br />

l’accesso <strong>ai</strong> play-off. E’<br />

un ottimo gruppo che lotta senza<br />

m<strong>ai</strong> darsi per vinto e che anche<br />

oggi fino all’ultimo minuto<br />

ha cercato il gol che gli permettesse<br />

di andare almeno <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>.<br />

La <strong>serie</strong> finale dei <strong>rigori</strong> non ha<br />

avuto storia con gli amaranto<br />

che con freddezza vanno a segno,<br />

ma soprattutto con il portiere<br />

Montagnani che riusciva a parare<br />

le prime due conclusioni degli<br />

ospiti costringendo anche il<br />

terzo tiratore all’errore che consentiva<br />

al Forcoli di superare il<br />

turno. Festa finale in campo e sugli spalti con<br />

i tifosi che anche oggi non hanno fatto mancare<br />

il loro entusiastico supporto.<br />

FORCOLI<br />

MONTAGNANI 7: decisivo nella lotteria<br />

dei <strong>rigori</strong>.<br />

PARDOSSI 7: gran bel gol, ma soprattutto<br />

ha movimentato il gioco amaranto.<br />

ROSSI 6,5: seconda parte di gara all’altezza<br />

della situazione.<br />

NICCOLAI 6,5: determinante al centro.<br />

BARALDI 6,5: sempre presente.<br />

BONSIGNORI 6,5: le sue scorrerie sulla sinistra<br />

hanno messo in crisi gli avversari.<br />

VERDIANI 6,5: gran lavoro di copertura.<br />

MORIANI 7: segna solo un gol nella sua<br />

partita con il portiere ospite.<br />

MENCHINI 7: cresce quando il gioco si fa<br />

sulle fasce.<br />

CORSINELLI 6: risente di un primo tempo<br />

sottotono di tutti.<br />

MARCATO 6: buon impegno.<br />

GALLUZZI 6,5: molto dinamismo da migliorare.<br />

CONTI 7: entra e fa gol.<br />

PIAZZI 7: segna una bella rete.<br />

CECINA<br />

MENGONI 7: parate strepitose.<br />

CASALI 6,5: tenace nel suo compito.<br />

PAPAGNO 6,5: buona prestazione.<br />

PISTOLESI 7: trova un gran gol e replica<br />

nel finale.<br />

TEMPESTA 6,5: bravo nel controllo.<br />

BENVENUTI 6,5: buona prestazione.<br />

LACHEHEB 7: due gol da opportunista.<br />

BALLERI 5: si fa espellere mettendo in crisi<br />

la sua squadra.<br />

CAPITANI 6: da rivedere.<br />

PULINA 6,5: molto abile.<br />

VENTURA 6: poco presente nel gioco offensivo.<br />

SPINELLI 6: corre ma fa poco gioco.<br />

BACCI 6: non migliora la situazione.<br />

VANNI 6: troppo solo in avanti.<br />

Pietro Matton<strong>ai</strong><br />

91˚ MINUTO IL TECNICO SOTTOLINEA LA GRANDE PROVA DI CARATTERE DEI SUOI RAGAZZI<br />

Lazzerini entusiasta della vittoria<br />

«La squadra non ha m<strong>ai</strong> mollato»<br />

IL MISTER rossoblu Maddaloni,<br />

espulso al 34’ del secondo tempo, si dice<br />

divertito dalla partita:«E’ stata una<br />

gara bellissima e, al di là del risultato, abbiamo<br />

offerto al pubblico una prestazione<br />

eccezionale. L’arbitro ha un pochettino<br />

condizionato il gioco, ma oggi ho visto un<br />

bel Cecina. Questo è un gruppo di ragazzi<br />

che sa lottare e la gara odierna è stata il coronamento<br />

di un girone giocato alla grande.<br />

Merito al Forcoli che ha saputo reagire,<br />

conclude Maddaloni, mettendoci nel<br />

secondo tempo in difficoltà». Interviene<br />

anche il ds del Cecina Olmi che si dice orgoglioso<br />

per l’impegno e la tenacia messa<br />

in campo da tutti i ragazzi rossoblù. Da<br />

parte amaranto grande soddisfazione<br />

espressa dal presidente Marco Consoloni:«Oggi<br />

abbiamo assistito ad una partita<br />

giocata da due squadre vive che volevano<br />

vincere. Noi abbiamo commesso qualche<br />

errore di troppo, ma i ragazzi sono stati<br />

bravi a recuperare anche se recuperare con<br />

il Cecina non è facile. Dopo aver giocato<br />

un grande campionato, vissuto da protagonisti,<br />

oggi un risultato negativo non avrebbe<br />

rovinato i nostri meriti. Ma i ragazzi sono<br />

stati bravi e hanno voluto vincere.<br />

Complimenti anche al Cecina che è una<br />

bella realtà. In questa stagione esaltante<br />

per noi andremo a Figline convinti di andare<br />

a giocare per vincere e per proseguire<br />

nel cammino dei play-off».<br />

L’ALLENATORE Gabriele Lazzerini<br />

torna a sottolineare il grande cuore di questo<br />

Forcoli: «Sullo 0-2 la squadra non ha<br />

mollato e i cambiamenti fatti all’inizio del<br />

secondo tempo hanno dato una scossa al<br />

ATTENTO<br />

Lazzerini ha approvato<br />

la forza di carattere dei<br />

suoi giocatori<br />

gioco. Abbiamo reagito, recuperato e con<br />

un pizzico di fortuna potevamo anche<br />

chiuderla senza andare <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. Devo segnalare<br />

oltre all’impegno di tutti, in particolare<br />

l’impegno di chi è entrato nel corso<br />

della gara. La prontezza di Conti, Galluzzi<br />

e Piazzi che hanno dato veramente una<br />

grossa mano a tutta la squadra». Stefano<br />

Menchini, bomber amaranto con il gemello<br />

del gol Moriani, si dice soddisfatto per<br />

il risultato: «Dedico questo successo agli<br />

sportivi forcolesi. Io sono qui da un anno,<br />

ma la realtà di Forcoli, benché piccola ha<br />

saputo starci vicina, sia gli sportivi giovani<br />

che quelli meno giovani».<br />

Pietro Matton<strong>ai</strong>


XXX CALCIO SERIE D Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />

L’ARBITRO<br />

6<br />

VOTO<br />

DI PAOLO<br />

Fischia molto, ma<br />

usa troppo poco i<br />

cartellini gialli e<br />

sembra sbagliare<br />

diverse decisioni. In<br />

generale comunque<br />

la conduzione di gara<br />

gli permette di<br />

guadagnarsi la<br />

sufficienza<br />

LA CRONACA<br />

13’ primo tempo:<br />

Brutto fallo di Deoma su Fanucchi<br />

senza cartellino giallo.<br />

28’ primo tempo:<br />

Mori tira da sinistra e Mazzei manda<br />

in angolo.<br />

31’ primo tempo:<br />

Frediani da fuori area: alto.<br />

32’ primo tempo:<br />

Nohman da sinistra: gran tiro<br />

sull’esterno della rete.<br />

OK<br />

Fanucchi<br />

durante<br />

un<br />

contrasto<br />

39’ primo tempo:<br />

Rossetti da destra crossa al centro:<br />

Nohman «pizzica» e Di Fiore para.<br />

42’ primo tempo:<br />

Punizione di Giglioli: parata alta.<br />

44’ primo tempo:<br />

Vignola da fuori: tiro alto.<br />

45’ primo tempo:<br />

Cascione di testa da pochi passi: a<br />

lato.<br />

5’ secondo tempo:<br />

Gran tiro di Mori da centro area: Meozzi<br />

si salva di piede.<br />

9’ secondo tempo:<br />

Niccolini anticipa d’un soffio Frediani.<br />

35’ secondo tempo:<br />

Cacelli prova il tiro da molto lontano:<br />

alto.<br />

40’ secondo tempo:<br />

Di Fiore si salva su iniziativa di Di<br />

Rita, poi allontana Rosi.<br />

7’ p.t. supplementare:<br />

Gol. Frediani al volo da centro area<br />

insacca alla sinistra di Meozzi.<br />

14’ s.t. supplementare:<br />

Gol. Mori in contropiede salta un difensore<br />

sulla sinistra e insacca rasoterra<br />

sull’angolo opposto.<br />

R.P.<br />

FIGLINE-PONTEDERA I PADRONI DI CASA VINCONO SEGNANDO DUE GOL NEI TEMPI SUPPLEMENTARI<br />

Gialloblù, continua il sogno play-off<br />

di ROBERTO PERUGINI<br />

— FIGLINE VALDARNO —<br />

ADISTANZA di tre<br />

settimane le due formazioni<br />

si ritrovano<br />

sullo stesso terreno di gioco<br />

per contendersi in gara unica<br />

l’accesso alla finale dei<br />

play-off, dopo un campionato<br />

lungo, risoltosi per la squadra<br />

ospite con l’ammissione<br />

agli spareggi solo all’ultima<br />

giornata. Questa volta perciò<br />

non erano in palio i tre punti,<br />

ma la continuazione di un<br />

bel sogno, oppure il termine<br />

della stagione, comunque positiva,<br />

considerati i risultati<br />

ottenuti. Non sono bastati i<br />

90 minuti canonici per sapere<br />

quale delle due contendenti<br />

dovesse proseguire il cammino,<br />

con la squadra di Cei<br />

che affrontava l’incontro in<br />

campo esterno, grazie al più<br />

dodici che Figline era riuscita<br />

ad accumulare durante la<br />

stagione regolare nei confronti<br />

della formazione pisana.<br />

E’ pensabile che il clima<br />

caldissimo abbia condizionato<br />

la gara insieme all’importanza<br />

della posta in palio,<br />

perché è sembrato evidente<br />

come le due formazioni cercassero<br />

di non spremere<br />

energie in attacchi veementi,<br />

preferendo giocare abbastanza<br />

guardinghe, attente a<br />

non scoprirsi per non correre<br />

pericoli, cercando con il<br />

fraseggio lento di avvivinarsi<br />

alla porta avversaria, con<br />

gli uomini di Cei che sono<br />

sembrati più pronti a raddoppiare<br />

sul portatore di palla<br />

e contemporanemente coprire<br />

bene le due punte figlinesi,<br />

molto temute.<br />

FIGLINE 2<br />

PONTEDERA 0<br />

(dts)<br />

◆ Figline: Di Fiore, Alderighi,<br />

Pancetti, Rosi D., Cascione,<br />

Bogi (77’ Robbiati), Pasquini<br />

(76’ Chiuchiolo), Giglioli, Mori,<br />

Fanucchi (112’ Mugn<strong>ai</strong>ni), Frediani.<br />

All.: Semplici.<br />

◆ Pontedera: Mazzei, Checcucci,<br />

Cacelli, Deoma (57’ De Fr<strong>ai</strong>a),<br />

Niccolini, Cinicola, Vignola<br />

(80’ Martella), Susini, Nohman,<br />

Di Rita, Rossetti (50’ Righi).<br />

All.: Cei.<br />

◆ Arbitro: Di Paolo di Avezzano.<br />

◆ Marcatori: 97’ Frediani, 119’<br />

Mori.<br />

◆ Note: angoli 3 a 4; ammoniti:<br />

Bogi, Susini, Frediani e Nohman;<br />

recupero 0’ + 3’ + 0’ + 1;<br />

spett. 1200 circa.<br />

ALLA FINE sono state proprio<br />

loro a decretare la vittoria<br />

della squadra di casa, comunque<br />

meritata, in virtù<br />

del fatto che la formazione<br />

di Semplici ha concesso solo<br />

un’occasione agli avversari<br />

in tutti i 126 minuti di gioco.<br />

Al 28’ la prima vera occasione<br />

è per Mori dal limite,<br />

ma Mazzei devia in angolo.<br />

Al 31’ Frediani da fuori area<br />

tira alto. Al 32’ che sfugge alla<br />

difesa e da sinistra scarica<br />

un tiro che finisce sull’esterno<br />

della rete. Al 39’ Rossetti<br />

va via sulla destra e il suo traversone<br />

viene «pizzicato» da<br />

Nohman che tuttavia non<br />

sorprende Di Fiore. Nella ripresa<br />

da segnalare solo un<br />

bel tiro di Mori che Mazzei<br />

riesce a deviare in angolo coi<br />

piedi. Si va a supplementari<br />

con le squadre stanche, ma<br />

Figline dimostra di avere ancora<br />

qualcosa in riserva e al<br />

97’ un’iniziativa di Robbiati<br />

termina con un traversone<br />

in area, dove un rinvio corto<br />

mette il pallone dalle parti di<br />

Frediani che infila di prima<br />

intenzione. Inutile la reazione<br />

degli ospiti che non riescono<br />

più a creare pericoli<br />

per i figlinesi che, galvanizzati<br />

dal vantaggio riescono a<br />

colpire ancora proprio in<br />

chiusura con una bella corsa<br />

di Mori che infila da sinistra<br />

l’angolo opposto.<br />

PROTAGONISTI<br />

In alto Frediani in<br />

azione. A sinistra<br />

Mori e Niccolini<br />

FIGLINE<br />

DI FIORE 6,5: un bel salvataggio, poi ordinaria<br />

amministrazione.<br />

ALDERIGHI 6,5: abbastanza disinvolto.<br />

PANCETTI 7: molto positivo.<br />

ROSI D. 7,5: un leone: bene sui palloni alti,<br />

meglio su quelli bassi.<br />

CASCIONE 6,5: molti falli fischiati contro,<br />

senza sue colpe specifiche.<br />

BOGI 6,5: discreto, ma non chiude sempre<br />

bene. (77’ ROBBIATI 6,5: si mette in regia<br />

ed inventa l’iniziativa del primo gol).<br />

PASQUINI 6,5: si destreggia bene anche in<br />

<strong>ai</strong>uto alla difesa, fino all’infortunio. (76’<br />

CHIUCHIOLO 6: bene al centro al posto di<br />

Bogi).<br />

GIGLIOLI 7: il solito capitano indomito.<br />

MORI 7: trova il gol della sicurezza.<br />

FANUCCHI 6,5: non corre molto, ma «vede»<br />

bene il gioco. (112’ MUGNAINI s.v.).<br />

FREDIANI 7: che dire ? La prima volta che<br />

non è «ingabbiato».<br />

PONTEDERA<br />

MAZZEI 6,5: un bel salvataggio su Mori.<br />

CHECCUCCI 7: qualche fallo di troppo.<br />

CACELLI 6,5: chiude bene e si spinge in<br />

avanti con successo.<br />

DEOMA 6: spazza l’area senza tanti complimenti.<br />

(57’ DE FRAIA 6,5: è un’altra cosa,<br />

anche se alla fine non incide).<br />

NICCOLINI 6,5: difende con precisione.<br />

CINICOLA 7: tutti i palloni alti sono suoi.<br />

VIGNOLA 6: svaria molto senza però creare<br />

problemi al centrocampo avversario. (80’<br />

MARTELLA 6: diverse incursioni sulla destra).<br />

SUSINI 6: molto lavoro a centrocampo con<br />

molta aggressività.<br />

NOHMAN 7: è sempre presente.<br />

DI RITA 6,5: <strong>ai</strong>uta i compagni in avanti.<br />

ROSSETTI 6,5: molto vivace e sgusciante:<br />

perché sostituirlo? (50’ RIGHI 6: molto determinato<br />

ma poco produttivo).<br />

91˚ MINUTO IL TECNICO FIGLINESE ENTUSIASTA DEL SUCCESSO PENSA ALLA GARA CONTRO IL FORCOLI<br />

Semplici: «Vittoria che corona<br />

una stagione straordinaria»<br />

L’<br />

ALLENATORE figlinese Leonardo<br />

Semplici, accaldato<br />

non solo per la temperatura<br />

esterna, così commenta la gara appena<br />

conclusa: «Dobbiamo dare grande merito<br />

<strong>ai</strong> ragazzi che hanno ottenuto una<br />

grande vittoria, coronamento di una stagione<br />

veramente straordinaria. Anche<br />

oggi hanno lottato contro una signora<br />

squadra che certamente ha dimostrato<br />

tutto il proprio valore, riuscendo ad<br />

averne ragione solo nel finale, quando<br />

le forze fisiche sono venute a diminuire<br />

per il gran caldo. Adesso ci aspetta<br />

un’altra partita importantissima contro<br />

Forcoli, che era una della pretendenti<br />

alla promozione diretta. Questo ci fa capire<br />

appunto l’estrema difficoltà che ci<br />

aspetta per fronteggiare una formazione<br />

che ha un attacco fortissimo, anche<br />

se qualche volta si lascia sorprendere in<br />

difesa. Intanto riprendiamoci dalle fatiche<br />

di oggi e poi ci prepareremo per fare<br />

comunque bella figura».<br />

IL DG VITTORIO Casucci sottolinea<br />

il traguardo raggiunto: «E’ veramente<br />

una gioia immensa aver raggiunto questo<br />

traguardo, contro una società che ha<br />

grandi tradizioni, ma ancora non siamo<br />

SODDISFATTO<br />

Il tecnico figlinese<br />

Semplici è già<br />

concentrato sulla<br />

prossima partita<br />

alla fine: proprio per questo speriamo<br />

di andare avanti il più possibile, senza<br />

porsi traguardi, ma anche senza timori».<br />

Dallo spogliatoio ospite piena disponibilità<br />

ed anche serenità nelle parole<br />

dell’allenatore Cei: «Dispiace perdere<br />

una gara per un solo errore durante una<br />

partita ben giocata da ambedue le formazioni.<br />

Dopo tutto quello che ci è capitato<br />

durante la stagione eravamo riusciti<br />

ad agguantare i play-off e perciò dispiace<br />

uscire subito. Abbiamo lasciato<br />

che Robbiati facesse il traversone in<br />

area e un rinvio non perfetto ha trovato<br />

Frediani solo, forse per la prima volta<br />

in tutta la partita. Il resto è venuto da<br />

solo: un po’ di stanchezza e la voglia di<br />

recuperare ha creato spazio per il secondo<br />

gol. Comunque Figline è una ottima<br />

squadra, che merita di essere al secondo<br />

posto e le faccio i miei complimenti sinceri».<br />

Ro.Pe.


XL SPORT LIVORNO Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />

BASKET A2 La Solidago si arrende all’Umbertide e chiude con onore la stagione<br />

SI INFRANGONO al PalaMorandi di<br />

Umbertide i sogni del Villaggio Solidago<br />

Livorno. Dopo una stagione meravigliosa<br />

le ragazze di coach Pandolfi si sono<br />

dovute arrendere alla prima della<br />

classe che in casa non aveva m<strong>ai</strong> fallito.<br />

E lo fa ancora una volta tenendo in mano<br />

il pallino della gara per tutti i quaranta<br />

minuti. Finisce 66-59 per le umbre<br />

della Liomatic che proseguono il loro<br />

cammino verso la <strong>serie</strong> A1 attendendo<br />

la sfidante che uscirà fuori da gara tre<br />

tra Pozzuoli e Siena. Per Livorno <strong>soltanto</strong><br />

applausi per un campionato da ricordare<br />

e da raccontare. Il Villaggio Solidago<br />

si può fregiare senza ombra di dubbio<br />

della palma di squadra rivelazione<br />

del campionato, capace di stupire e convincere.<br />

Sul parquet in gara due Giorgi<br />

e compagne si trovano davanti una squadra<br />

rilassata e molto motivata con in mano<br />

le chiavi del successo nei nomi di<br />

Batt<strong>ai</strong>n e Granturchelli, capace di mandare<br />

in doppia cifra quattro ben giocatrici.<br />

PARTE BENE Umbertide che subito<br />

nel primo quarto si porta avanti per<br />

24-15. Le locali tengono in mano il gioco<br />

per tutti i minuti restanti fissando il<br />

risultato sul 34-29 all’intervallo lungo e<br />

50-46 al terzo quarto. Livorno si riavvicina<br />

notevolmente ma alla sirena le labroniche<br />

devono arrendersi. Ancora<br />

una volta a testa alta. Ancora una volta<br />

tra gli applausi.<br />

Questo il tabellino del Villaggio Solidago:<br />

Buccianti 9, Azzellini 6, Belfiore,<br />

Giorgi 12, Mariani 8, Carlesi 7, Balestra<br />

17, Filoni ne, Creati ne, Conti ne. All:<br />

Pandolfi<br />

Giacomo Niccolini<br />

IL TABELLINO<br />

TdShop 83<br />

Cantù 90<br />

TDSHOP.IT: Porzingis<br />

15, Rowe 19, Fantoni 10, Kickert<br />

9, Daniels 5, Hunter<br />

21, Cantagalli, Cessel, Sambugaro<br />

4. Ne: Ingles, Giannone.<br />

All.: Dell'Agnello.<br />

TISETTANTA: Smith 4,<br />

Jordan 12, Shaw 14, Mazzarino<br />

15, Williams 15, Wilson<br />

23, Jones 5, Mc Grath,<br />

Squarcina, Conti 2. Ne: Della<br />

Felba, Brienza. All. Sacripanti.<br />

Arbitri: Sabetta, Corrias, Reatto.<br />

Parziali: 27-18, 53-44,<br />

73-55.<br />

di LORENZO<br />

GREMIGNI<br />

—LIVORNO—<br />

ULTIMO<br />

atto<br />

del campionato<br />

ed ultima<br />

esibizione della<br />

TDShop.it in <strong>serie</strong> A.<br />

Poco pubblico sugli<br />

spalti, clima di smobilitazione,<br />

ma partita vera. Anche<br />

perchè Cantù aveva ancora velleità<br />

di play-off, che ha raggiunto<br />

meritatamente, e ha giocato da<br />

squadra vera con i livornesi che<br />

si sono adattati malgrado le assenze<br />

pesanti di Mc Pherson ed Ingles.<br />

NON È RIUSCITO il miracolo<br />

compiuto contro Biella, ma non<br />

importa. Fantoni e compagni<br />

hanno lasciato dignitosamente il<br />

piano superiore. In attesa di programmarsi,<br />

se ci sarà, per il campionato<br />

di Legadue. Cantù ha<br />

giocato col cuore e col sano agonismo<br />

che occorre ad una squadra<br />

ULTIMO ATTO Il coach Dell’Agnello e a fianco Daniels che ieri è stato in ombra<br />

BASKET A<br />

TdShop, partita vera<br />

ma niente miracolo<br />

Dignitoso addio alla <strong>serie</strong> A<br />

che punta a qualcosa di sostanzioso<br />

per nobilitare la sua stagione<br />

ed ha vinto, ma ha giocato a<br />

sprazzi soffrendo molto la difesa<br />

aggressiva dei livornesi, sopratutto<br />

la zona-press e non<br />

ha m<strong>ai</strong> dato l'impressione<br />

di poter chiudere<br />

anzitempo l'incontro.<br />

E questo va a merito<br />

della squadra di<br />

Dell’Agnello che ha<br />

voluto offrire una prova<br />

di orgoglio e di carattere <strong>ai</strong> propri<br />

tifosi nel giorno dell'addio<br />

malgrado i gu<strong>ai</strong> delle ultime settimane<br />

e la retrocessione orm<strong>ai</strong><br />

sancita da tempo che non poteva<br />

<strong>ai</strong>utare la concentrazione e far<br />

DELL’AGNELLO<br />

Hanno pesato<br />

le sconfitte<br />

di Roma e Cantù<br />

trovare motivazioni alte <strong>ai</strong> giocatori.<br />

Che poi non tutti siano riusciti<br />

a dare il meglio e giocare<br />

una buona partita è un discorso<br />

diverso, ma la squadra ha dimostrato<br />

che con un po'<br />

di fortuna in più e magari<br />

un giocatore di<br />

esperienza in <strong>ai</strong>uto ad<br />

una squadra giovane<br />

avrebbe potuto vincere<br />

qualche altra partita<br />

e forse salvarsi come<br />

ha detto Dell'Agnello a fine<br />

gara affermando che "le due sconfitte<br />

con Roma e Cantù in trasferta<br />

che erano orm<strong>ai</strong> vinte sono state<br />

determinanti. Avessimo vinte<br />

quelle son sicuro che ci saremmo<br />

salvati e mi resta il rammarico<br />

di non esserci riuscito anche<br />

se da questa esperienza<br />

ho imparato tanto". Tornando<br />

alla partita Cantù con<br />

Wilson, Mazzarino, Williams<br />

e Shaw in buona evidenza<br />

ha sempre condotto,<br />

ma non è m<strong>ai</strong> riuscita a<br />

scappare. I livornesi hanno<br />

giocato meglio dei canturini<br />

nel secondo e nel quarto periodo,<br />

ma gli è mancato completamente<br />

Daniels e stante l'impossibilità<br />

di rotazioni efficaci per l'assenza<br />

di Mc Pherson e Ingles<br />

l'handicap è stato notevole.<br />

L'ALTRA NOTA dolente, che<br />

comunque si è ripetuta per tutta<br />

la stagione, è quella dei tiri liberi<br />

da dove gli amaranto hanno realizzato<br />

col 53%, una percentuale<br />

da minibasket o peggio. Per il resto<br />

tiri e rimbalzi sono finiti più<br />

o meno in parità, ma in una partita<br />

perduta di sette punti i tiri liberi<br />

sono e devono essere fondamentali.<br />

LE PAGELLE<br />

Bene Hunter<br />

e Porzings<br />

Daniels:<br />

un naufragio<br />

HUNTER 7. Sotto le due<br />

plance detta legge,la sua<br />

percentuale di tiro è<br />

ottima, i rimbalzi lo<br />

portano alla doppia-doppia<br />

e ci sono anche due<br />

stoppatissime e 3 assist per<br />

una valutazione di + 27.<br />

PORZINGIS 6,5. Nei<br />

primi due periodi latita poi<br />

segna e prende fiducia.<br />

Chiude col 60% al tiro e<br />

buoni rimbalzi.<br />

SAMBUGARO 5. Sbaglia<br />

dei passaggi che<br />

dovrebbero essere pane<br />

per uno della sua<br />

esperienza e riesce a<br />

mettere sul ferro anche<br />

due liberi.<br />

ROWE 6. Gioca a<br />

intermiitenza come in tutta<br />

la sua stagione. Buoni<br />

sprazzi, tanti assist, ma<br />

anche palle perse<br />

banalmente.<br />

CANTAGALLI sv. Sta in<br />

campo 5' senza sfigurare,<br />

ma anche senza iniziative.<br />

KICKERT 5,5. Il tiro da<br />

tre non gli entra e il<br />

combattimento non è il<br />

suo forte.<br />

CESSEL sv. 3' tanto per far<br />

rifiatare i «lunghi».<br />

DANIELS 4. Forse la<br />

peggior partita della sua<br />

stagione in chiaroscuro.<br />

Fuori tiro, fuori partita, si<br />

fa vedere solo <strong>ai</strong> rimbalzi.<br />

FANTONI 6. Lotta e fa<br />

sentire i gomiti in difesa, in<br />

attacco si fa sentire sotto il<br />

canestro e cattura buoni<br />

rimbalzi.<br />

Lorenzo Gremigni<br />

GRANDE CECINA. Solo<br />

i <strong>rigori</strong> decretano la fine<br />

dell’avventura rossoblù<br />

nei play off. La sfida<br />

col Forcoli era iniziata bene: 2-0 dopo<br />

mezz’ora di gioco. Un bel Cecina padrone<br />

del campo con Samir Lacheeb in gran<br />

spolvero. Poi c’è stata l’espulsione con rosso<br />

diretto di matteo balleri per un fallo da<br />

dietro. Una decisione che ha penalizzato<br />

fortemente la squadra costretta a giocare<br />

il resto della gara in dieci uomini. «Abbiamo<br />

fatto una grande partita — commenta<br />

CALCIO D PLAY OFF: SCONFITTA SOLO AI RIGORI COL FORCOLI. PARLA MADDALONI<br />

Cecina sfiora l’impresa in dieci uomini<br />

alla fine l’allenatore Massimiliano Maddaloni<br />

— ed è amaro uscire così dalla corsa<br />

alla promozione. I ragazzi per come hanno<br />

giocato si sarebbero meritati di andare<br />

avanti. Chi è venuto allo stadio ha visto<br />

una bella gara. Non siamo delusi perché<br />

abbiamo dimostrato tutto il nostro valore.<br />

Certo, se la parttita fosse continuata 11<br />

contro 11, probabilmente avremmo portato<br />

in fondo la vittoria. Il fallo che ha decretato<br />

l’espulsione c’era, però poco prima<br />

c’era stata una gomitata di Menchini non<br />

sanzionata allo stesso modo. Comunque<br />

al di là di questo il Forcoli ha fatto la sua<br />

parte e <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> sono stati più bravi di noi.<br />

Voglio solo sottolineare la grande prestazione<br />

dei miei ragazzi da elogiare in blocco».<br />

ANCHE IL PRESIDENTE Francesco<br />

Manno è soddisfatto della squadra: «Una<br />

delle più belle partite del Cecina, una prestazione<br />

straordinaria.<br />

Dispiace che alla fine ha<br />

pesato molto l’espulsione<br />

ed una <strong>serie</strong> di decisioni<br />

arbitrali che ci hanno oggettivamente<br />

penalizzato. Sul campo comunque non abbiamo<br />

perso, siamo usciti fuori <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>,<br />

quando la squadra era stanchissima per<br />

aver dovuto giocare tanto tempo in inferiorità<br />

numerica». E la società presto si<br />

riunirà per fare il punto della situazione.<br />

la stagione è stata molto buona e una buona<br />

parte del gruppo , allenatore compreso,<br />

sarà confermata.<br />

Luca Filippi


Lunedì<br />

30 14 Maggio 2007 IL TIRRENO<br />

Forcoli premiato d<strong>ai</strong> <strong>rigori</strong><br />

Serie D. Cecina in 10 dal 35’ compie un mezzo miracolo<br />

FORCOLI. I calci di rigore<br />

premiano la formazione amaranto<br />

portandola per il secondo<br />

anno consecutivo alla finale<br />

dei play off del girone. Un<br />

incontro infinito, con il Cecina<br />

in 10 uomini dal 35’ sul risultato<br />

di 2-0 per i ragazzi di<br />

Maddaloni e con il Forcoli<br />

avanti 4-3 fino a un minuto<br />

dal temine del secondo tempo<br />

supplementare, prima della<br />

FORCOLI<br />

CECINA<br />

7<br />

4 d.c.r.<br />

FORCOLI: Montagnani 8,<br />

Pardossi 8, Rossi 6.5, Niccol<strong>ai</strong><br />

7, Baraldi 7, Bonsignori 7<br />

(3’pts Piazzi 7), Verdiani 6.5,<br />

Moriani 7.5, Menchini 7.5,<br />

Corsinelli 6 (1’st Galluzzi<br />

6.5), Marcato 5.5 (1’st Conti<br />

7). All. Lazzerini.<br />

CECINA: Mengoni 7, Casali<br />

6.5, Papagno 6.5, Pistolesi<br />

8, Tempesta 6.5, Benvenuti<br />

6.5, Lacheheb 7.5 (18’st<br />

Bacci 6.5), Balleri 4, Capitano<br />

6.5 (28’st Vanni 6), Pulina<br />

6.5, Ventura 5.5 (18’st Spinelli<br />

6). All. Maddaloni.<br />

ARBITRO: Giacomelli di<br />

Trieste.<br />

RETI: 24’ e 32’ Lacheheb,<br />

16’st Conti, 33’st Pardossi,<br />

6’pts e 15’sts Pistolesi,<br />

10’pts Moriani, 3’sts Piazzi.<br />

Susini del<br />

Pontedera<br />

è stato<br />

costretto<br />

ad uscire<br />

prima<br />

della fine<br />

della<br />

partita<br />

per crampi<br />

rete conclusiva di Pistolesi.<br />

Al Cecina resta la sensazione<br />

di aver compiuto un mezzo<br />

miracolo. Per il Forcoli, invece,<br />

si presenta l’occasione<br />

della sfida contro il Figline<br />

domenica prossima. Al termine<br />

dell’incontro i tifosi del Cecina<br />

si sono trattenuti davanti<br />

alla porta degli spogliatoi<br />

insultando giocatori e allenatore<br />

del Forcoli, comunque<br />

FRANCO SILVI<br />

ben controllati d<strong>ai</strong> carabinieri<br />

presenti.<br />

Una maratona cominciata<br />

con il doppio vantaggio segnato<br />

da Lacheheb, con altrettanti<br />

errori difensivi del Forcoli.<br />

Al 24’ Marcato appoggia indietro<br />

con la difesa amaranto<br />

«in uscita» e per il numero<br />

sette cecinese è molto semplice<br />

controllare il pallone e segnare.<br />

Pasticcio fotocopia al<br />

Lazzerini: grande squadra<br />

Maddaloni orgoglioso dei suoi ragazzi<br />

FORCOLI. Orgoglio è la parola più gettonata per il commento<br />

finale di quella che più che una partita di calcio è stata una<br />

battaglia. Orgoglioso dei suoi ragazzi il tecnico cecinese Massimiliano<br />

Maddaloni, così come il direttore sportivo Valerio Olmi.<br />

Orgoglioso della reazione avuta dalla squadra l’allenatore<br />

del Forcoli Gabriele Lazzerini, che insieme al presidente Marco<br />

Consoloni punta l’obiettivo verso la finale con il Figline.<br />

«Con la Fortis Juventus l’anno scorso - ha detto Lazzerini -<br />

perdemmo a tempo scaduto. Questa volta vogliamo fare meglio.<br />

Ma la vittoria contro il Cecina ha un sapore speciale, perché<br />

abbiamo avuto una reazione da grande squadra, con ogni<br />

singolo giocatore che ha dato il 100%».<br />

«Sono emozionato - ha esordito Maddaloni - perché riuscire<br />

ad arrivare <strong>ai</strong> calci di rigore in dieci e contro un’avversario come<br />

il Forcoli dimostra i motivi per i quali siamo arrivati quarti<br />

in campionato». (a.q.)<br />

Potevamo andare avanti<br />

Cei: «Favoriti da un nostro errore»<br />

FIGLINE VALDARNO. Partita secca da giocare<br />

nell’arco di 90’ o più minuti: un playoff<br />

strano e bizzarro, che ha permesso al Figline,<br />

dopo i supplementari di centrare la finale<br />

con il Forcoli.<br />

Nel dopopartita copertina per Cei allenatore<br />

del Pontedera il quale ammette che «si è<br />

trattato di una buona partita, equilibrata e<br />

che si è <strong>decisa</strong> nei supplementari, dove abbiamo<br />

dimostrato di stare meglio rispetto al<br />

nostro avversario, considerato che la palla<br />

girava con una certa precisione. Purtroppo<br />

32’, questa volta con Bonsignori<br />

che tocca orizzontalmente<br />

a Baraldi al limite dell’area<br />

trovando invece il destro<br />

al volo di Lacheheb su<br />

cui Montagnani non può arrivare.<br />

Passano 3’ e questa volta<br />

il patatrac lo combina Balleri,<br />

entrando duro su Menchini<br />

e facendosi espellere.<br />

Il ritmo è infernale come il<br />

caldo asfissiante del Brunner.<br />

La ripresa è torrida, anche<br />

perché Lazzerini opera<br />

cambi fondamentali per l’esito<br />

dell’incontro. Dentro un<br />

centrocampista di sostanza e<br />

una punta, con Pardossi avanzato<br />

in mediana e Bonsignori<br />

sulla fascia sinistra. Al 16’ arriva<br />

il gol di Conti su imbeccata<br />

di Bonsignori. Le occasioni<br />

per il Forcoli non si contano<br />

più. Il Cecina è stremato, ma<br />

regge. Ogni pallone fa infiammare<br />

la partita, ma al 33’<br />

giunge la bordata di Pardossi<br />

che fulmina Mengoni e stabilisce<br />

la parità.<br />

Si va <strong>ai</strong> supplementari, ma<br />

al 6’ Pistolesi gela il Brunner<br />

con un gol incredibile: tiro al<br />

volo su campanile, parabola<br />

a scendere e Montagnani è<br />

battuto. Quattro minuti dopo<br />

Menchini scodella in area per<br />

Moriani che tocca in rete superando<br />

Mengoni. Di nuovo<br />

in parità, fino al 3’ del secondo<br />

tempo supplementare<br />

Moriani e Pardossi del Forcoli<br />

quando Piazzi, da poco entrato,<br />

tira con forza dal versante<br />

sinistro trovando la deviazione<br />

di un difensore e mettendo<br />

la palla sotto l’incrocio dei pali.<br />

Schemi e posizioni sono saltati<br />

da molti minuti orm<strong>ai</strong> e<br />

quando sembra che il Forcoli<br />

abbia vinto la battaglia, ecco<br />

di nuovo l’orgoglio del Cecina<br />

e del suo capitano Pistolesi,<br />

bravo a raccogliere in area e<br />

a freddare di nuovo il portiere<br />

locale. Di tempo per altri<br />

stravolgimenti non ce n’è<br />

più. Si va <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> e Montagnani<br />

diventa l’eroe: para i<br />

penalty di Bacci e dello stesso<br />

Pistolesi e guarda Vanni colpire<br />

la parte superiore della<br />

traversa. Il Forcoli segna con<br />

Moriani, Menchini e Niccol<strong>ai</strong><br />

e va in finale.<br />

Andreas Quirici<br />

Pontedera cede al Figline e saluta<br />

La gara si sblocca al primo tempo supplementare, vana la ricerca del pari<br />

FIGLINE VALDARNO. Il Pontedera<br />

cede per 2-0 al Figline<br />

nella semifinale dei playoff e<br />

saluta la manifestazione con<br />

un pizzico di rimpianto. Al 13’<br />

primo sussulto della partita:<br />

Deoma commette un grave errore<br />

difensivo e si fa portare<br />

via la palla da Fanucchi. Lo<br />

stesso Deoma commette fallo<br />

un nostro errore ha favorito il loro vantaggio.<br />

Poi, ho perso Susini per crampi, non avevo<br />

più cambi a disposizione e nel finale, al<br />

120’, abbiamo subito il 2-0, ma a quel punto<br />

la gara era chiusa».<br />

«Torniamo a casa con un pizzico di rammarico<br />

- prosegue - si poteva andare avanti.<br />

Non ho nulla da rimproverare alla squadra,<br />

che ha centrato gli obbiettivi di una stagione,<br />

che doveva essere di transizione. Il mio<br />

futuro? Con programmi precisi, rimarrei volentieri».<br />

da dietro e i giocatori di casa<br />

chiedono il fallo da ultimo uomo,<br />

ma l’arbitro non ammonisce<br />

neanche il difensore ospite.<br />

Sugli sviluppi della punizione<br />

da circa 20 metri Giglioli calcia<br />

sul fondo sfiorando il palo. Poi<br />

improvvisamente al 28’ la palla<br />

arriva a Mori in area che si<br />

libera dell’uomo e lascia parti-<br />

FIGLINE<br />

PONTEDERA<br />

2 dts<br />

0<br />

FIGLINE: Di Fiore, Alderighi,<br />

Pancetti, Rosi David, Cascione,<br />

Bogi (31’ st Robbiati),<br />

Pasquini (30’ st Chiuchiolo), Giglioli,<br />

Mori, Fanucchi (5’ Mugn<strong>ai</strong>ni),<br />

Frediani. A disp.: Lovari,<br />

Cerilli, Dati. All.: Semplici.<br />

PONTEDERA: Mazzei,<br />

Checchucci, Cacelli, Deoma,<br />

(12’ st De Fr<strong>ai</strong>a), Niccolini, Cinicola,<br />

Vignola (34’ st Martella),<br />

Susini, Nohman, Di Rita, Rossetti<br />

(6’ st Righi). A disp.: Giannoni,<br />

Sangregorio, Gavarini,<br />

Morgagni. All. Cei.<br />

ARBITRO: Di Paolo.<br />

RETI: 7’ pts Frediani, 13’ sts<br />

Mori.<br />

Lunigiana crolla, il Calenzano vola nella finale playoff<br />

Eccellenza. Partita vibrante, ma i locali si aggiudicano la posta con una ripresa perfetta<br />

CALENZANO. Apoteosi Calenzano.<br />

Un secondo tempo perfetto porta il<br />

Calenzano alla finale regionale contro<br />

lo Scandicci. La Lunigiana, partita<br />

col pronostico a favore, ù arrivata<br />

al Magnolfi col chiaro intento di rischiare<br />

il meno possibile e strappare<br />

CALENZANO<br />

LUNIGIANA<br />

3<br />

0<br />

CALENZANO: Ricciotti,<br />

Meoni, Ferrucci, Veracini, Rossi,<br />

Mazzei, Ballario (dal 91’<br />

Perna), Cazzarotto, Tarli, Cardillo<br />

(dal 74’ Mazzeo). A disp.:<br />

Signorini, Traversi, Ciucci,<br />

Centoni, Marchesini. All.: Maneschi.<br />

LUNIGIANA: Franchi, Coppola<br />

(dal 22’ Antonelli, dal<br />

68’Monticelli), Tol<strong>ai</strong>ni, Benedetti,<br />

Capecchi, Cavalcante, Faggiani<br />

(dal 68’ Fofò), Magnani,<br />

Martelloni, Antoniotti, Rossi. A<br />

disp: Santini, Coluccini, Pinzuti,<br />

Bambini. All: Bresciani.<br />

ARBITRO: Guerrazzi di Pontedera.<br />

MARCATORI: al 59’ Cardillo,<br />

all’80’ Mazzei, al 90’ Cazzarotto.<br />

NOTE: esp. Magnani (L) e<br />

Ciucci (C).<br />

un pareggio: non c’ù riuscita. La<br />

partita ù subito vibrante, con gli spalti<br />

gremiti, le bandiere, i fumogeni e i<br />

cori da grande occasione. Sono i padroni<br />

di casa a farsi vedere per primi.<br />

Tarli raccoglie in area un pallone<br />

e gira in rete: alto sopra la traversa.<br />

Gli ospiti però dimostrano<br />

ad ogni occasione tutta la loro<br />

pericolosità: sul corner conseguente,<br />

una deviazione sotto<br />

misura sfiora la traversa. Al<br />

29’ si vede per la prima volta<br />

Cardillo: punizione da 35 metri<br />

che costringe Franchi alla<br />

deviazione in tuffo. Al 40’<br />

Cardillo, servito sul dischetto<br />

da Breccia, viene anticipato al<br />

momento del tiro. Al 46’ invece<br />

Cazzarotto salta il diretto<br />

avversario sulla linea di fondo<br />

e mette in mezzo: Ballario,<br />

al volo, insacca. Il Magnolfi<br />

esplode ma l’arbitro annulla e<br />

manda tutti negli spogliatoi.<br />

La ripresa sembra quindi incanalarsi<br />

sul binario del primo<br />

tempo quando il Calenzano<br />

trova il gol del vantaggio.<br />

È il 59’, Cazzarotto tocca per<br />

Cardillo una punizione d<strong>ai</strong><br />

trenta metri e il numero 11<br />

rossoblù lascia partire un bolide<br />

ad uscire su cui Franchi<br />

non ci arriva. La Lunigiana<br />

crolla di colpo, con il solo Martelloni<br />

a crederci ancora. Al<br />

67’ Tarli è bravo a rubare palla<br />

a Capecchi e s’invola da solo<br />

verso Franchi: ottimo l’intervento<br />

in uscita del trentasettenne<br />

portiere ospite. Al<br />

70’ la sacrosanta espulsione di<br />

Magnani per l’ennesimo fallo<br />

da dietro su un incontenibile<br />

Francesco Tarli. Dieci minuti<br />

e il Calenzano chiude il conto.<br />

Cazzarotto mette un corner<br />

basso su si avventa il solito<br />

Mazzei che anticipando la<br />

difesa schierata della Lunigiana,<br />

tocca in rete il gol della sicurezza.<br />

E poi al 91’ Tarli<br />

scende sulla destra e mette un<br />

cross perfetto per Cazzarotto,<br />

che non si fa scappare l’occasione.<br />

Nei minuti di recupero<br />

debutto in Eccellenza per il<br />

giovane classe 1989 Perna e<br />

traversa di Cazzarotto dopo<br />

una bellissima azione personale.<br />

Alessandro Pattume<br />

Il Calenzano s’ù messo subito a cercare<br />

di gran lena il gol del vantaggio, e<br />

la Lunigiana deve aspettare il 20’ per<br />

tirare per la prima volta in porta: protagonista<br />

ù Rossi, in una delle sue rare<br />

apparizioni, e il tiro velenoso costringe<br />

Ricciotti in angolo.<br />

LE INTERVISTE<br />

Noi superiori<br />

CALENZANO. Al termine della partita<br />

esplode la gioia di squadra e tifosi rossoblù.<br />

Negli spogliatoi, il tecnico del Calenzano Maneschi<br />

esulta: «Una vittoria e un passaggio<br />

del turno strameritati. Davanti ad una squadra<br />

fortissima, il Calenzano di oggi ha giocato<br />

una partita eccezionale». «Guardiamo al futuro<br />

con fiducia - conclude - questo gruppo eccellente<br />

sa dare tutto ogni volta che serve».<br />

Grande la soddisfazione anche del ds Giuliano<br />

Bulleri, che usa fare pronostici e solitamente<br />

prenderci pure. Anche questa volta<br />

non ha sbagliato. «Ho sempre creduto in questa<br />

squadra. Oggi, nella ripresa, abbiamo dimostrato<br />

la nostra superiorità tecnica e atletica,<br />

e questo è merito dei giocatori e di tutto lo<br />

staff tecnico: il massaggiatore Cipelli, il preparatore<br />

Cavallaro e il prepatore dei portieri<br />

Conti». «Andiamo a giocarcela con lo Scandicci<br />

con determinazione - conclude - vinca il migliore».<br />

A.P.<br />

re un siluro respinto in angolo<br />

da Mazzei. Al 31’ è ancora il Figline<br />

a farsi pericoloso: palla<br />

da Alderighi a Mori che appoggia<br />

a Frediani; tiro di quest’ultimo<br />

che si perde alto sopra la<br />

traversa. Risponde un minuto<br />

dopo il Pontedera con un pallone<br />

servito in profondità a Noham;<br />

quest’ultimo calcia prontamente<br />

rasoterra, ma la palla<br />

si perde sull’esterno della rete.<br />

Al 38’ il Figline usufruisce di<br />

una punizione d<strong>ai</strong> 25 metri calciata<br />

da Frediani. Il tiro centrale<br />

non crea difficoltà al portiere<br />

ospite Mazzei. Al 39’ risponde<br />

il Pontedera con Rossetti<br />

che sull’esterno di destra fa<br />

partire un cross rasoterra pericoloso<br />

su cui si avventa Nohman<br />

il quale calcia debolmente<br />

tra le braccia di Di Fiore.<br />

Sul rilancio del portiere la<br />

palla giunge a Frediani che<br />

crossa verso Mori, l’attaccante<br />

calcia al volo mandando la sfera<br />

alta sopra la traversa. Nella<br />

ripresa la gara si sviluppa<br />

con lo stesso ritmo dei primi<br />

45’. Al 5’ però si assiste a una<br />

grande occasione per il Figline,<br />

cross dal fondo di Pasquini<br />

rasoterra con palla che arriva<br />

a Mori, il quale tira a colpo sicuro,<br />

ma Mazzei con i piedi riesce<br />

a respingere in angolo. Al<br />

41’ buona occasione per il Pontedera:<br />

palla verso Di Rita che<br />

punta l’uomo si accentra in<br />

area e tira impegnando a terra<br />

Di Fiore, sulla respinta si avventa<br />

Righi anticipato in extremis<br />

da Rosi. Si va <strong>ai</strong> supplementari.<br />

Si riparte con maggiore determinazione<br />

da parte della<br />

squadra gialloblù e al 7’ del primo<br />

tempo supplementare la gara<br />

si sblocca: palla da Frediani<br />

a Robbiati che supera l’uomo<br />

mette la palla in area che viene<br />

resinta dalla difesa; sulla<br />

sfera si avventa Frediani che<br />

lascia partire un tiro che si infila<br />

alla destra del portiere. Il<br />

Pontedera si getta in avanti alla<br />

ricerca del pareggio, effettua<br />

alcuni traversoni verso la difesa<br />

locale, tutti preda dell’attento<br />

Di Fiore. Il Pontedera cerca<br />

ancora di attaccare ma la retroguardia<br />

controlla la gara. E al<br />

13’ della ripresa palla in profondità<br />

verso Mori che supera l’avversario,<br />

entra in area e batte<br />

con un preciso rasoterra l’incolpevole<br />

Mazzei.<br />

BATAVIA<br />

Cazzarotto<br />

(a destra)<br />

superstar<br />

contro<br />

il Lunigiana<br />

GIRONE B<br />

Passa lo Scandicci<br />

SCANDICCI<br />

MONTERIGGIONI<br />

3<br />

0<br />

SCANDICCI: Frassinetti, Trinci, Gabrielli (32’<br />

s.t. Parentini), Giornali, Sabia, Gutili, Leo, Serrotti<br />

(27’ s.t. Cintolo), Latini, Nerattini (al 23’ del<br />

secondo tempo Scarzanella), Zompi. Allenatore:<br />

D’Annibale.<br />

MONTERIGGIONI: Sardella, Giacopelli, Capuano,<br />

Corbucci, Picchi, Titone (18’ s.t. Mariani),<br />

Viccaro (27’ p.t. Guerrini), De Rosa, Gaziano,<br />

Sani, Gori (10’ s.t. Mucciarelli). All.: Bellucci.<br />

ARBITRO: Giovani di Grosseto.<br />

RETI: su rigore Serrotti, 40’ p.t. Leo, 30’ s.t.<br />

Latini.<br />

NOTE: Spettatori 300 circa. Espulso al 26’ p.t.<br />

Sardella per fallo da ultimo uomo. Scandicci<br />

che, grazie al 3-0 del ritorno, passa il turno guadagnando<br />

la prima sfida a carattere extraregionale<br />

dei play-off di Eccellenza.<br />

FRANCO SILVI


XIV SERIE D Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />

1-0<br />

REAL MONTECCHIO: Giustolisi<br />

6,5, Conti 8, Bianchi 6,5, Bolzan 7, Madocci<br />

6,5, Giorgini 6,5, V<strong>ai</strong>erani 6, Panisson<br />

6, Campese 6, Berdini 6,5, Biondini<br />

6,5. A disp. Ponzoni, Guerra E., Lapi,<br />

Rexhepi, Teodori, Guerra F., Casoli.<br />

All. Gaudenzi.<br />

AVEZZANO: Ianni 6,5, Curcio 6, Antonelli<br />

6, Coppola 6,5, Paolacci 5,5, Ianni<br />

M. 6, Albertazzi 5,5 (30’ st Gamba<br />

ng), Zahoud 6 (25’ st Di Fabio ng),<br />

Fuakuputu 6, Bosco 5,5, Maniscalco 6<br />

(41’ st Mancini ng). A disp. Di Donato,<br />

Rotondi, Fuoco, Campobasso. All. Perri.<br />

Arbitro: D’Iasio di Bari 5,5.<br />

Reti: 41’ st Conti.<br />

Note: giornata afosa, terreno perfetto,<br />

spettatori 800. Ammoniti: Panizzon,<br />

Bianchi, Coppola, Bosco, Giorgini. Angoli<br />

4-4. Recupero 1’+3’.<br />

di SILVANO CLAPPIS<br />

—MONTECCHIO —<br />

È UN CONTI nel Real<br />

che festeggia il passaggio<br />

C’<br />

al turno successivo dei<br />

playoff. Un’incornata del difensore<br />

quando mancava una manciata<br />

di minuti dalla fine, liquida un generoso<br />

Avezzano e manda in paradiso<br />

un Real che<br />

ha, però, faticato<br />

molto per avere ragione<br />

degli avversari.<br />

Per conquistare<br />

la finale tutta marchigiana<br />

col Fano,<br />

il Real ha dovuto<br />

sudare a lungo: l’Avezzano con<br />

un elastico 4-2-4, ha tenuto ass<strong>ai</strong><br />

corta la squadra e in pratica ha impedito<br />

<strong>ai</strong> biancorossi di effettuare<br />

il solito gioco fatto di lunghi lanci<br />

dalle retrovie. L’assenza di Fraternali<br />

all’ultimo minuto (peraltro<br />

sostituito da un positivo Bianchi)<br />

ha limitato le incursioni sulle fasce.<br />

I vari Panisson, Giorgini, Bolzan<br />

e Madocci si sono trovati con<br />

pochi sbocchi davanti: il solo Berdini<br />

ha provato qualche allungo,<br />

«A<br />

GRAN FINALE<br />

La rete decisiva<br />

a quattro minuti<br />

dal termine: già<br />

si pensava <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong><br />

PLAYOFF<br />

Tornano i Conti del Real<br />

Il Montecchio supera l’Avezzano e continua la sua corsa<br />

— MONTECCHIO —<br />

senza esiti soddisfacenti. Solo a<br />

metà della ripresa, quando l’Avezzano<br />

ha arretrato il suo raggio<br />

d’azione finendo per allungarsi, il<br />

Real ha potuto trovare quegli spazi<br />

per infilare le incursioni dei<br />

suoi uomini. Su<br />

BBIAMO uno spirito<br />

forte, che non si dà m<strong>ai</strong><br />

per vinto, per questo<br />

credo che la nostra vittoria sia meritata».<br />

Lazzaro Gaudenzi è al centro<br />

del campo che riceve i complimenti<br />

dei suoi estimatori, mentre<br />

tutto intorno si festeggia a birra e<br />

porchetta. E’ soddisfatto il tecnico<br />

biancorosso per questo ennesimo<br />

successo, avvenuto proprio<br />

nel momento più delicato della<br />

partita. «Già stavo con la testa <strong>ai</strong><br />

supplementari e in panchina ragionavo<br />

sui cambi, perchè dovevo<br />

anche pensare che se si arrivava <strong>ai</strong><br />

<strong>rigori</strong> avevo bisogno di gente in<br />

grado di tirarli — dice il tecnico<br />

— quando Conti ha risolto la partita.<br />

Nel primo tempo abbiamo<br />

giocato coscientemente, senza sbilanciarci<br />

troppo. Il pericolo poteva<br />

essere solo sulle palle statiche.<br />

Nella ripresa invece abbiamo<br />

spinto di più , anche se avevo qualche<br />

giocatore come Berdini e<br />

Campese piuttosto affaticato. Ma,<br />

ripeto, dovevo tenere presente<br />

che la gara sarebbe potuta diventare<br />

piuttosto lunga e quindi ho<br />

aspettato, sperando che succedesse<br />

qualcosa». Quel qualcosa è successo<br />

a 4’ dalla fine, con Conti che<br />

ha chiuso i ... conti. Adesso arriva<br />

il Fano. «Sappiamo di essere percentualmente<br />

inferiori al Fano —<br />

dice Gaudenzi — però ce la giocheremo.<br />

Abbiamo un gruppo<br />

unito, che ha voglia di fare e che<br />

penso ci potrà dare ancora delle<br />

una di queste è arrivato<br />

il gol che, se<br />

non premia la quantità<br />

(l’Avezzano nel<br />

corso del match ha<br />

premuto di più),<br />

rende merito alla<br />

qualità messa in<br />

mostra d<strong>ai</strong> padroni di casa. <strong>Gara</strong><br />

tattica, giocata con attenzione da<br />

entrambe le squadre che hanno<br />

badato soprattutto a non subire.<br />

Questo atteggiamento difensivo<br />

ha mortificato i rispettivi attacchi<br />

— più arioso quello abruzzese<br />

con Zahoud e Albertazzi sulle fasce<br />

e Maniscalco spalla di<br />

Fuakuputu, meno quello del Real<br />

con V<strong>ai</strong>erani e Biondini larghi fino<br />

ad escludersi dal gioco, con<br />

Campese poco propenso ad assistere<br />

Berdini — che hanno trovato<br />

visibilità solo su calci piazzati.<br />

Venendo alla cronaca, l’inizio è di<br />

marca ospite. Già al 1’ Fuakuputu<br />

in area sbaglia la mira, poi al 14’<br />

Albertazzi è fermato dal fuorigioco<br />

quando arriva davanti a Giustolisi,<br />

il quale, un minuto dopo, neutralizza<br />

una conclusione di Maniscalco.<br />

SUCCEDE davvero poco, con il<br />

Real che si vede alla mezzora con<br />

una punizione di Panisson sulla<br />

quale in area nessuno svetta. Ben<br />

più vivace il secondo tempo, aperto<br />

subito con una grossa occasione<br />

per il Real. Siamo al 4’ quando<br />

Berdini serve Biondini che allunga<br />

a Viaerani il quale si incunea<br />

in area e solo davanti al portiere<br />

batte debolmente. Al 6’ si accende<br />

un mischia paurosa in area Real:<br />

ci provano in diversi, prima Albertazzi,<br />

poi Maniscalco ed infine<br />

Zahoud, ma c’è sempre un difensore<br />

pronto a respingere con un<br />

pizzico di fortuna. Maniscalco al<br />

GLI SPOGLIATOI<br />

Il presidente Mazzoli: «Ora c’è il Fano<br />

Ma intanto godiamoci questa impresa»<br />

ABBRACCI<br />

Il portiere del<br />

Real Claudio<br />

Giustolisi sfoga<br />

la sua gioia al<br />

fischio finale<br />

dell’arbitro.<br />

Una sicurezza<br />

per i compagni<br />

L’AVVENTURA<br />

CONTINUA<br />

Il difensore Conti<br />

sommerso d<strong>ai</strong><br />

compagni dopo il<br />

gol che è valso la<br />

vittoria. Qui sotto<br />

Lazzaro Gaudenzi<br />

saluta a fine partita.<br />

Il suo Real non<br />

finisce di stupire<br />

9’ sciupa una punizione di Antonelli<br />

calciando fuori da due passi,<br />

ma l’Avezzano sembra aver finito<br />

la ... birra, mentre il Real ora può<br />

salire con maggiore facilità. Al 31’<br />

bella azione Conti-V<strong>ai</strong>erani conclusa<br />

col traversone sul quale Ianni<br />

sotto porta anticipa d’un soffio<br />

Berdini. Al 39’ angolo di Panisson<br />

e colpo di testa a botta sicura<br />

di Berdini, ma il portiere ospite alza<br />

d’intuito. Si vede ora che è il<br />

Real a voler cercare l’affondo decisivo,<br />

mentre l’Avezzano serra le fila,<br />

forse pensando di rimandare<br />

tutto <strong>ai</strong> supplementari. Che non<br />

ci saranno perchè al 41’ arriva il<br />

vantaggio dei biancorossi. L’azione<br />

parte dalla trequarti con Giorgini<br />

che apre per Biondini, largo<br />

a sinistra, il quale pur pressato da<br />

Curcio arriva fino a fondo campo<br />

e trova lo spazio millimetrico per<br />

il traversone che salta tutta la porta<br />

fino al palo opposto dove, come<br />

un falco, si avventa Conti che di<br />

testa spedisce in rete. Missione<br />

compiuta.<br />

sorprese. I giocatori, magari, in<br />

campo si arrabbiano, ma è un segno<br />

che vogliono migliorarsi».<br />

Il presidente Mazzoli è raggiante:«Pur<br />

senza Fraternali e Chiarabini<br />

siamo riusciti a battere una<br />

squadra di tutto rispetto. Questa<br />

per noi è una grande soddisfazione».<br />

Sull’altro fronte gli oltre 200<br />

tifosi biancoverdi accettano sportivamente<br />

il risultato, senza provocare<br />

incidenti di sorta. Mister<br />

Perri lo sintetizza così: «Partita<br />

equilibrata, tra due squadre che si<br />

temevano. A decidere è stato un<br />

episodio. Penso che entrambe meritavano<br />

di passare il turno perchè<br />

Avezzano e Real sono state le<br />

due squadre ad esprimere il miglior<br />

gioco in questo campionato».<br />

Chapeau!<br />

Silvano Clappis<br />

LE PAGELLE<br />

Il difensorse<br />

goleador<br />

protagonista<br />

Giustolisi 6,5. C’è sempre<br />

sui pochi palloni che gli arrivano<br />

in porta. Una sicurezza.<br />

Conti 8. Si prende il voto più<br />

alto perchè ha segnato. Non<br />

basta?<br />

Bianchi 6,5. Gettato in mischia<br />

in extremis, si comporta<br />

da veterano.<br />

Bolzan 7. Il capitano sofferente<br />

stringe i denti, cancella<br />

Fuakuputu e non disdegna<br />

le incursioni<br />

in area ospite.<br />

Madocci: 6,5. Tiene<br />

la posizione, incrociando<br />

Maniscalco al<br />

quale lascia poco spazio.<br />

Giorgini 6,5. Davanti<br />

alla difesa è il solito<br />

metronomo con licenza<br />

di spaziare.<br />

V<strong>ai</strong>erani 6. Stenta ad entrare<br />

in partita, forse risente del clima<br />

playoff; le cose migliori<br />

nella ripresa.<br />

Panisson 6. Non trova subito<br />

la misura dei lanci, per<br />

questo si innervosisce, anche<br />

per il trattamento che gli riservano<br />

gli avversari. Si riprende<br />

alla distanza.<br />

Campese 6. Dovrebbe assistere<br />

Berdini, ma non ci riesce<br />

perchè non trova la posizione<br />

e finisce per sprecare<br />

energie inutilmente.<br />

Berdini 6,5. L’Avezzano tiene<br />

difesa e due centrocampisti<br />

attaccati, lasciando pochi<br />

spazi di manovra. Lui prova<br />

a svariare senza costrutto.<br />

Poi nella ripresa a maglie più<br />

larghe, un p<strong>ai</strong>o di accelerazioni<br />

mandano in bambola Paolacci<br />

e seminano terrore.<br />

Biondini 6,5. Gran parte del<br />

suo voto lo merita per l’ultima<br />

azione da manuale.<br />

s. c.<br />

3ª CATEGORIA<br />

Atl. Tavullia<br />

<strong>ai</strong> playoff<br />

2-1 (dts)<br />

ATL. TAVULLIA: Carloni, Saluci, Pierpaoli,<br />

Mariotti, Tontini, Marcantoni, Codevilla<br />

( 40’ st Godenzoni), Cristaldi,<br />

Bartolucci (35’ st Dini), Zavoli, Balducci.<br />

All. Filippini.<br />

ATL. FOGLIENSE: Aureli, Pieri, Marcolini,<br />

Sanchini ( 10’ pts De Santi), Dieghi<br />

(30’ pt Marini), Balestrieri F., Porcu,<br />

Rossi, Del Prete, Pievani, Balestrieri<br />

E. (35’ st Zazzaroni). All. Piermattei.<br />

Arbitro: Italiani di Pesaro.<br />

Reti: 2’ pts e 5’ sts Balducci, 13’ pts Del<br />

Prete.<br />

— MONTELABBATE —<br />

TEMPI regolamentare a reti inviolate,<br />

nei supplementari passa il<br />

Tavullia, che va <strong>ai</strong> playoff dove incrocerà<br />

l’Arzilla. L’Atletico Fogliense<br />

va in vacanza.


Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007 SERIE D XV<br />

2-1<br />

FANO: Vescovi 6.5, Gentili 6.5, Amaranti 6, Puglia<br />

5.5, Santini 6.5, Mucciarelli 6.5, Braccioni<br />

5.5 (32’ st Coppari 5), Sabbatini 7.5, Marinelli 6,<br />

(42’ st Cacioli 6.5), Mariotti 6.5, Marolda 6 (27’ st<br />

Cremaschini 6.5). A disp.: Novembre, Cinotti,<br />

Florio, Marcucci. All. Magrini.<br />

R.C. ANGOLANA: Fanti 6.5, Pirozzi 6.5 (46’st<br />

Miani sv), Zanetti 6, Costa 6.5, Mucciante 6.5,<br />

Fuschi 6, Manfrè 6 (38’ st Lezcano ng), Baldi<br />

6.5, Parmigiani 5, Chi<strong>ai</strong>ese 6.5 (38’ st Aloe ng),<br />

De Filippis 7. A disp.: Bifulco, Cogliandro,<br />

D’Alonzo, Pasqualone. All. Gentilini.<br />

Arbitro: Cervellara di Taranto 5.<br />

Reti: 7’ pt Mariotti, 38’ pt Costa, 34’ st Sabbatini.<br />

Note: caldo estivo, terreno in buone condizioni;<br />

spettatori 1.300; ammoniti: Puglia, Santini,<br />

Mucciarelli; espulso Puglia al 40’ st per doppia<br />

ammonizione; angoli 3-7; recupero: 1’ + 5’.<br />

di ROBERTO FARABINI<br />

— FANO —<br />

PASSA il Fano, che accede alla<br />

seconda fase playoff. E domenica<br />

sempre al Mancini<br />

va in scena Fano-Montecchio<br />

(ore 16). Più difficile del previsto<br />

questo primo spareggio playoff<br />

per i ragazzi di mister Magrini, generosi<br />

all’inverosimile e per questo<br />

alla fine vincenti, dopo 90 minuti<br />

roventi per il gran caldo, in<br />

un Mancini già incandescente<br />

dentro il rettangolo verde. Si sapeva<br />

della forza atletica dell’Angolana,<br />

capace altresì di mettere in<br />

mostra ottime giocate, puntualmente<br />

arginate dalla difesa granata,<br />

anche per la pochezza del reparto<br />

avanzato abruzzese. Addirittura<br />

certi segnali<br />

prima della gara lasciavano<br />

presagire<br />

sviluppi negativi in<br />

casa fanese, per via<br />

dell’infortunio occorso<br />

nella fase di<br />

riscaldamento al<br />

portiere Allegrini, sostituito dal<br />

terzo portiere Vescovi (19 anni),<br />

al debutto ufficiale in un contesto<br />

così delicato (mentre Novembre<br />

non al meglio veniva prontamente<br />

richiamato in panchina). Meglio<br />

così (forse) se è vero che è dalle<br />

emergenze che il Fano riesce a<br />

trovare le energie migliori.<br />

FANO orgoglioso, combattivo,<br />

IL MOTIVO<br />

Abruzzesi più tonici<br />

a centrocampo,<br />

i granata gettano il<br />

cuore oltre l’ostacolo<br />

PLAYOFF<br />

quantunque affaticato in qualche<br />

elemento, ma bramoso di vincere<br />

e di accontentare una bella cornice<br />

di appassionati. I ragazzi di mister<br />

Magrini alla fine ci sono riusciti<br />

a fare e sono stati omaggiati<br />

con una standing<br />

ovation dopo il fischio<br />

finale. Prima<br />

però che fatica nel<br />

contrastare un Angolana<br />

notevole nel<br />

fare girare palla,<br />

quasi perfetta sino<br />

agli ultimi 16 metri.<br />

SPECIE a metà campo i nerazzurri<br />

si trovano a meraviglia, là dove<br />

il Fano non può disporre di Ripa<br />

e Omiccioli, Puglia non è in giornata<br />

(sarà pure espulso sul finire),<br />

Braccioni non decolla, con l’ottimo<br />

Sabbatini costretto a correre<br />

su tutti i fronti. Anche per questo<br />

non arrivano palle giocabili per<br />

gli attaccanti Marolda e Marinelli.<br />

Eppure è da una manovra<br />

estemporanea del bomber granata<br />

che arriva il primo gol fanese.<br />

Siamo al 7’: Marolda spara sotto<br />

porta e dopo un batti e ribatti il baby<br />

Mariotti è lesto ad anticipare<br />

tutti sulla linea di porta per l’l-0.<br />

A dire il vero al 33’ c’è un fallo da<br />

rigore su Marolda appena dentro<br />

l’area su cui l’arbitro sorvola;<br />

quindi ci pensa Sabbatini a fare le<br />

prove generali con un bolide smanacciato<br />

sulla traversa da Fanti.<br />

Al 38’ pecca d’ingenuità la metà<br />

campo fanese che lascia libero Costa<br />

il quale d<strong>ai</strong> 30 metri ha il tempo<br />

di sparare in porta a fil di palo<br />

per l’l-1. Si gela l’infuocato Mancini.<br />

TUTTO da rifare. E problemi in<br />

avvio di ripresa per i fanesi, che<br />

cominciano a calare (fisicamente).<br />

Sino ala mezzora si registrano<br />

Vescovi 6.5. Debutta a<br />

freddo in un playoff secco.<br />

GOL<br />

Il baby di Genga non lo dà<br />

GIOVANE a vedere.<br />

La rete di Gentili 6.5. Non è al meglio,<br />

preferisce non affonda-<br />

Mariotti che<br />

ha portato il<br />

Fano sull’1-0. re, ma come sempre fa la<br />

Sotto,<br />

sua onesta partita.<br />

l’esultanza Amaranti 6. Attento e deciso<br />

in fase difensiva. Stona<br />

finale di<br />

Magrini<br />

nel suo pezzo forte: il cross.<br />

Puglia 5.5. Non è quello<br />

che conosciamo, stenta<br />

nell’interdizione e nella fase<br />

di costruzione.<br />

Santini 6.5. Concentrato e<br />

preciso nei disimpegni.<br />

Mette a tacere Parmigiani.<br />

Mucciarelli 6.5. Grintoso,<br />

giganteggia nelle palle alte.<br />

Purtroppo s’intestardisce<br />

in lanci lunghi.<br />

Braccioni 5.5. Si perde nel<br />

mezzo di un super centrocampo<br />

avversario. Alti e<br />

bassi per il fermignanese.<br />

Sabbatini 7.5. E’ l’unico<br />

centrocampista che si danna<br />

l’anima. E chiude con<br />

solo tre finalizzazioni deboli da un colpo di qualità: il gol<br />

parte abruzzese: al 14’ un diagonale<br />

di De Filippis è deviato da San-<br />

Marinelli 6. Si getta su tut-<br />

partita.<br />

tini, al 17’ testa di Parmigiani e ti i corridoi, spesso a vuoto.<br />

Vescovi smanaccia, al 30’ tiro di Poche palle giocabili, ma è<br />

Manfrè a lato. Il Fano<br />

sempre uno<br />

è in chiara difficoltà.<br />

spauracchio.<br />

Marolda viene sostituito<br />

per crampi, ma il<br />

Come trequarti-<br />

Mariotti 6.5.<br />

tecnico indovina tutto.<br />

Spazio al muscolare,<br />

è l’unico che<br />

sta fa il suo dovere<br />

Cremaschini a dar<br />

riesce a punzecchiare<br />

i giganti.<br />

man forte alla mediana.<br />

Granata che si riaffacciano<br />

costantemen-<br />

gol dell’1-0.<br />

Premiato dal<br />

te dalle parti di Fanti, tant’è che Marolda 6. Poche palle giocabili,<br />

una la sfrutta con<br />

al 34’ arriva l’eurogol di Sabbatini<br />

su punizione dal limite: palla dirtta<br />

nel sette.<br />

l’assist per Mariotti.<br />

Cremaschini 6.5. Entra e<br />

UN BOATO subito dopo, e partita<br />

che s’incanala nel verso giusto Cacioli 6.5. Nel finale vuo-<br />

dà forza alla mediana.<br />

per il Fano, tra qualche comprensibile<br />

brivido sino al 95’ quando è<br />

le esserci e fa legna.<br />

tempo di gioire per la prima vittoria<br />

nei playoff. r. f.<br />

Coppari 5. M<strong>ai</strong> in partita.<br />

Roberto Farabini<br />

Fano conquista il derby<br />

con le unghie e coi denti<br />

Angolana osso duro, decide un colpo di Sabbatini<br />

LE PAGELLE<br />

Sabbatini<br />

si danna<br />

l’anima<br />

IL SABBA<br />

Il rituale di<br />

Sabbatini<br />

dopo il gol.<br />

Questo è<br />

davvero<br />

pesante<br />

SPOGLIATOI IL PRESIDENTE CAVERNI: «GRANDE FANO DAVANTI A UNA GRANDE ANGOLANA»<br />

Magrini: «M<strong>ai</strong> vista tanta compattezza»<br />

— FANO —<br />

FANO vincente sotto un sole cocente.<br />

Angolana eliminata, passa<br />

il Fano grazie ad un cuore grande<br />

così. E domenica c’è Fano-Montecchio<br />

per la finale playoff del girone.<br />

Occhi lucidi alla fine per la gioia ed un<br />

pizzico d’emozione dopo 95’ al cardiopalma.<br />

Il presidente Alberto Caverni<br />

non può che rimarcare questo concetto:<br />

«Grande Fano davanti ad una grande<br />

Angolana — dice — mi complimento<br />

con tutte e due le formazioni, che in modi<br />

diversi hanno esaltato questo primo<br />

spareggio. Il cuore del Fano, immenso,<br />

e la validità atletica e tecnica degli avversari:<br />

un bel pomeriggio calcistico. Ma<br />

non c’è neppure il tempo di gioire che<br />

domenica sarà come ripartire da zero:<br />

stesse difficoltà, stessa situazione, chi<br />

perde esce, e spero ovviamente che la<br />

squadra riesca a ripetersi, magari migliorandosi<br />

un poco, visto che oggi in certi<br />

momenti si è visto un calo atletico, anche<br />

se comprensibile. Finché c’è questo<br />

atteggiamento positivo e concreto vale<br />

la pena crederci».<br />

ARRIVA mister Magrini che condivide<br />

il pensiero del presidente e semm<strong>ai</strong><br />

aggiunge qualcosa: «Dico che m<strong>ai</strong> come<br />

in questa circostanza ho visto tanta compattezza.<br />

Ed è quello che ha fatto la vera<br />

differenza davanti a questa ottima Angolana,<br />

la migliore squadra vista finora».<br />

Tanti problemi alla vigilia e prima della<br />

gara, ma Fano concreto e volitivo: «Si<br />

vede benissimo che quando stiamo bene<br />

riusciamo ad essere anche molto pericolosi,<br />

poi se arriva un calo o qualche<br />

problema fisico facciamo fatica, ma fortunatamente<br />

tutti stringono i denti.<br />

Questo successo ci dovrà dare la forza<br />

per ricaricarci al meglio».<br />

DOMENICA arriva il Montecchio:<br />

«Sarà un’altra partita difficile, ma il Fano<br />

avrà tutto il tempo per recuperare; e<br />

poi con un pubblico come questo troveremo<br />

una spinta fondamentale».<br />

Ecco Sabbatini, l’attaccante di scorta:<br />

«Sì, sono a 6 gol, una sorta di terzo attaccante,<br />

e questo lo devo a tutti i compagni<br />

e alla spinta che arriva dal nostro favoloso<br />

pubblico».<br />

Quindi Mariotti: «Finalmente l’ho messa<br />

dentro — spiega felice l’under — è<br />

un gol che dedico al nostro presidente».<br />

Rob. Far.


30 LUNEDÌ<br />

14 maggio 2007<br />

SPORT<br />

SE<br />

IL CENTRO<br />

CALCIO SERIE D/ SEMIFINALI PLAY OFF<br />

Sfumano i sogni di Angolana e Avezzano<br />

Le due abruzzesi cadono in trasferta contro il Fano e il Real Montecchio<br />

FANO. Finisce a Fano la stagione della Renato Curi Angolana.<br />

Con un grosso rimpianto legato all’esito di questo<br />

turno di play off e un altro forse ancora più profondo per<br />

l’andamento di un campionato in cui sarebbe bastato poco<br />

di più per volare alto. Al “Mancini” la squadra abruzzese<br />

comanda il gioco per buoni tratti, riesce anche a riequilibrare<br />

il punteggio dopo aver preso gol quasi subito, ma<br />

non riesce ad essere abbastanza incisiva in fase conclusiva.<br />

E si deve alla fine inchinare<br />

al calcio di punizione di Sabbatini,<br />

che la condanna oltre i<br />

propri demeriti. Tra le recriminazioni<br />

possibili, anche<br />

quella di non aver sfruttato fino<br />

in fondo le difficoltè del Fano,<br />

che non poteva disporre di<br />

Ripa e Omiccioli, aveva Cacioli<br />

a mezzo servizio. Tra i pali<br />

l’esordio del terzo portiere Vescovi,<br />

che però il Fano metabolizza<br />

con una partenza convinta.<br />

Finisce alto il colpo di testa<br />

di Mucciarelli su punizione di<br />

Puglia al 4’, mentre tre minuti<br />

dopo conclude in porta il suo<br />

tragitto il pallone che Mariotti<br />

tocca un p<strong>ai</strong>o di volte dopo essersi<br />

fiondato sul pallonetto di<br />

Marolda, bravo ad eludere l’uscita<br />

di Fanti che era stato preferito<br />

a Bifulco per avere modo<br />

schierare Chi<strong>ai</strong>ese a supporto<br />

di Parmigiani. Priva dello<br />

squalificato Trotta e dell’infortunato<br />

D’Addazio, la RC<br />

Angolana si riprende velocemente,<br />

ma il suo gioco palla a<br />

terra non produce occasioni e<br />

Vescovi deve intervenire solo<br />

al 27’ sul colpo di testa centrale<br />

di Parmigiani. Cosi’ il Fano<br />

puo’ rifarsi sotto e colpire anche<br />

una traversa con Sabbatini,<br />

complice il colpo di reni decisivo<br />

di Fanti. Dal possibile<br />

2-0 all’1-1, con Costa che raccoglie<br />

fuori area la respinta della<br />

difesa granata e scarica un<br />

diagonale radente sul quale<br />

Vescovi non riesce ad arrivare.<br />

Per il portiere granata altro<br />

spavento nel recupero,<br />

quando un retropassaggio di<br />

Santini lo coglie fuori d<strong>ai</strong> pali.<br />

Il Fano ricomincia meglio, ma<br />

l’Angolana lo contiene senza<br />

troppi patemi e quando riguadagna<br />

il controllo del centrocampo,<br />

produce anche un<br />

p<strong>ai</strong>o di situazioni importanti.<br />

Decisiva la deviazione del muro<br />

granata sulla conclusione<br />

ravvicinata di De Filippis,<br />

smarcato da un colpo di tacco<br />

di Parmigiani al 59’, mentre al<br />

62’ é Vescovi a sventare l’incornata<br />

del centravanti. Il Fano<br />

sembra sempre più a disagio<br />

quando Marinelli si procura<br />

una punizione dal limite e<br />

Sabbatini trova l’incrocio alla<br />

destra di Fanti. Gentilini passa<br />

al setaccio la panchina ma<br />

oltre un altro colpo di testa di<br />

Parmigiani la sua squadra<br />

non va, nonostante i padroni<br />

di casa finiscano in dieci.<br />

FANO<br />

RC ANGOLANA<br />

2<br />

1<br />

FANO: Vescovi, Gentili, Amaranti,<br />

Puglia, Santini, Mucciarelli,<br />

Braccioni (33’st Coppari),<br />

Sabbatini, Marinelli<br />

(42’st Cacioli), Mariotti, Marolda<br />

(28’st Cremaschini). In<br />

panchina: Novembre, Cinotti,<br />

Florio, Marcucci. Allenatore:<br />

Magrini.<br />

RC ANGOLANA. Fanti, Pirozzi<br />

(46’st Miani), Zanetti, Costa,<br />

Mucciante, Fuschi, Manfre’<br />

(39’st Lezcano), Baldi,<br />

Parmigiani, Chi<strong>ai</strong>ese (38’st<br />

Aloe), De Filippis. In panchina:<br />

Bifulco, Cogliandro, D’Alonzo,<br />

Pasqualone. Allenatore:<br />

Gentilini.<br />

ARBITRO: Cervellera di Taranto.<br />

RETI: 7’pt Mariotti, 38’ pt Costa,<br />

34’ st Sabbatini.<br />

NOTE: Espulso Puglia. Ammoniti:<br />

Puglia, Santini, Mucciarelli.<br />

Angoli: 7-3 per la Renato<br />

Curi.<br />

Di Cristofaro: peccato per i tifosi<br />

Gentilini: siamo stati bravi<br />

FANO. Molto rammarico a fine gara negli spogliatoi dell’Angolana<br />

per la immeritata sconfitta subita che sa tanto di beffa.<br />

Il presidente dell’Angolana Gabriele Di Cristofaro: «Abbiamo<br />

disputato una delle migliori gare della stagione per impegno e<br />

spirito di sacrificio ma non é bastato. Mi dispiace molto per i tifosi<br />

che ringrazio per la loro partecipazione in massa promettendo<br />

loro che ci riproveremo l’anno prossimo senza mezzi termini.<br />

Peraltro voglio approfittare per fare i complimenti al Notaresco<br />

per la vittoria sull’Atri e in particolare a mio fratello<br />

Gaetano». Molta amarezza sul viso di Augusto Gentilini: «Sono<br />

molto soddisfatto dell’operato della mia squadra che ha giocato<br />

un ottimo calcio ma come al solito non abbiamo concretizzato<br />

le numerose occasioni avute, vuoi per sfortuna vuoi per<br />

troppa leziositè ma non ho nulla da rimproverare <strong>ai</strong> miei ragazzi.<br />

Usciamo a testa alta dal confronto consci di essere una<br />

grande squadra. Il calcio é questo e va accettato. Una bella avventura<br />

che ci dè la spinta per il prossimo anno».<br />

MONTECCHIO. Nuova Avezzano cade in casa del Real Montecchio<br />

con il più classico dei risultati, 1-0, in una partita<br />

in cui la squadra di mister Perri ha assistito al raggiungimento<br />

della finale play-off da parte Real Montecchio. Mattatore<br />

dell’incontro il giovane terzino biancorosso Conti<br />

che, all’87’ minuto di gioco, smesse le vesti di difensore<br />

ha trovato il colpo di testa vincente su cross di Biondini<br />

che ha regalato <strong>ai</strong> pesaresi la vittoria e un biglietto di sola<br />

andata per la sfida di domenica prossima a Fano.<br />

La partita si apre con una<br />

novitè non gradita a mister<br />

Gaudenzi: Stefano Fraternali,<br />

terzino destro titolare, a causa<br />

di un risentimento muscolare,<br />

patito nell’allenamento del<br />

sabato pomeriggio, ha dovuto<br />

dare forf<strong>ai</strong>t cedendo il posto al<br />

giovane Bianchi (classe 86).<br />

Gli ospiti si presentano invece<br />

al completo con Fuakuputu e<br />

Bosco pronti a scaldare i guanti<br />

di Giustolisi. In particolare<br />

sul numero nove ospite si piazza<br />

in marcatura il capitano pesarese<br />

Ruben Dario Bolzan.<br />

Le ostilitè si aprono all’insegna<br />

degli ospiti. Sono passati<br />

appena sessanta secondi quando<br />

Coppola, con una punizione<br />

a sorpresa dalla trequarti,<br />

serve in area Fuakuputu che a<br />

due passi da Giustolisi strozza<br />

il destro calciando debolmente<br />

tra le braccia dell’estremo<br />

di casa. Al 26’ Maniscalco prova<br />

la conclusione di collo destro<br />

del vertice dell’area, ma<br />

la sua conclusione viene bloccata<br />

centralmente da Giustolisi.<br />

Appena un minuto dopo é<br />

Paolacci che su cross di Albertazzi,<br />

prova la deviazione di testa<br />

a pochi passi dalla linea di<br />

porta ma la sfera si perde abbondantemente<br />

sul fondo. Nei<br />

secondi 45’ l’Avezzano prova<br />

a cercare con insistenza le proprie<br />

punte, mentre Berdini<br />

nel Real rimane troppo isolato<br />

in attacco. Al 3’ della ripresa<br />

contropiede fulminante di<br />

Campese che dopo una cavalcata<br />

sulla sinistra lascia partire<br />

un cross basso per V<strong>ai</strong>erani<br />

che solo all’altezza del dischetto<br />

del rigore, calcia debolmente<br />

tra le braccia di Ianni. Al 52’<br />

l’occasione migliore per gli<br />

ospiti: Coppola entra in area<br />

dalla destra e prova la conclusione<br />

da posizione defilata,<br />

sulla corta ribattuta della difesa<br />

si avventa il marocchino Zahoud<br />

che viene stregato da<br />

Giustolisi, che in uscita bassa<br />

annulla la minaccia respingendo<br />

in angolo. Ma proprio<br />

quando ci si attende il fischio<br />

finale, gli uomini di Gaudenzi<br />

decidono di regalare l’ennesima<br />

magia. Corre l’87’ quando<br />

Biondini, prova la percussione<br />

sulla sinistra e raggiunto il<br />

limite dell’area lascia partire<br />

un traversone sul secondo palo<br />

che trova pronto all’appuntamento<br />

con il gol Conti che di<br />

testa schiaccia in rete.<br />

R. MONTECCHIO<br />

N. AVEZZANO<br />

1<br />

0<br />

REAL MONTECCHIO: Giustolisi;<br />

Conti, Bianchi, Bolzan,<br />

Madocci, Giorgini, V<strong>ai</strong>erani,<br />

Panisson, Campese,<br />

Berdini, Biondini. A disposizione:<br />

Ponzoni, Guerra E.,<br />

Lapi, Rexepi, Teodori, Guerra<br />

F., Casoli. Allenatore Gaudenzi.<br />

NUOVA AVEZZANO:<br />

Ianni D.; Curcio, Antonelli,<br />

Coppola, Paolacci, Ianni M.,<br />

Albertazzi (74’ Gamba), Zahoud<br />

(70’ Di Fabio), Fuakuputu,<br />

Bosco, Maniscalco (87’<br />

Mancini). A disposizione: Di<br />

Donato, Rotondi, Fuoco,<br />

Campobasso. Allenatore:<br />

Perri.<br />

ARBITRO: D’Iasio di Bari.<br />

RETI: 87’ Conti.<br />

NOTE: spettatori: 600. Giornata<br />

soleggiata, nutrita rappresentanza<br />

ospite. Angoli:<br />

4-4. Ammoniti: Panisson,<br />

Bianchi, Coppola, Bosco,<br />

Giorgini. Recuperi: 1’pt; 3’st.<br />

De Nicola: usciamo a testa alta<br />

Perri: fuori per un gol fortuito<br />

AVEZZANO. L’Avezzano ha chiuso la bella stagione con tanto<br />

amaro in bocca. «Abbiamo fatto quello che dovevamo», ha<br />

commentato il d.s. Bruno De Nicola. «L’infortunio ad Albertazzi<br />

ci ha condizionato nei cambi, ma, nonostante ciò, c’é il rammarico<br />

di non aver sfruttato le occasioni da gol create. Quattro<br />

tiri ribattuti da loro in maniera fortuita mi hanno fatto vivere<br />

la gara con una brutta sensazione addosso. A quattro minuti<br />

dal termine, poi, hanno trovato il gol della domenica ad<br />

opera di un giocatore che non segnava da mesi. Cosà ci siamo<br />

ritrovati immeritatamente fuori d<strong>ai</strong> play-off. E’ stato un vero<br />

peccato, perchì la partita l’abbiamo fatta sempre noi».<br />

È arrabbiato l’allenatore Perri: «Non gli abbiamo consesso<br />

niente», ha dichiarato, «e siamo stati eliminati da un gol fortuito.<br />

Siamo dispiaciuti ma usciamo a testa alta per aver interpretato<br />

la gara come dovevamo. La gara é stata sempre sotto il nostro<br />

controllo e prima del fischio finale abbiamo sbagliato anche<br />

una buona occasione per pareggiare».


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Serie D. Niente da fare per le due squadre abruzzesi impegnate nel primo turno dei play off<br />

per la promozione in <strong>serie</strong> C<br />

Per Avezzano e Angolana fine della corsa<br />

A Montecchio i marsicani cedono allo scadere (1-0) dopo aver sprecato buone<br />

occasioni<br />

di DANIELE SACCHI<br />

MONTECCHIO – Il Real approda al secondo turno dei playoff battendo all’ultimo assalto<br />

una signora squadra come l’Avezzano dopo una partita complicatissima. Non è stato un<br />

incontro spettacolare, ma molto apprezzabile dal punto di vista agonistico con due<br />

squadre che si sono equivalse battagliando senza risparmiarsi sotto un sole cocente. Alla<br />

fine saranno applausi per tutti, vincitori e vinti e, più in generale, per due squadre<br />

protagoniste di un campionato eccezionale, guidate magistralmente da ottimi allenatori e<br />

da società molto ben gestite. Pronti via e, dopo un fallo Coppola batte velocemente la<br />

punizione pescando in area Fuakuputu, spauracchio della vigilia. La difesa recupera e il<br />

centravanti tira fiaccamente tra le braccia di Giustolisi. Il Real prova a far la partita, ma<br />

Berdini davanti è troppo solo e Campese e Biondini non sono propriamente a loro agio di<br />

fronte ad una retroguardia avezzanese molto ben disposta. Su calcio d’angolo prima<br />

Fuakuputu, poi Antonelli si rendono nuovamente pericolosi, ma il Montecchio rischia<br />

grosso soprattutto sul finire di frazione con Madocci che sbaglia un disimpegno avviando il<br />

pericoloso contropiede biancoverde, neutralizzato <strong>soltanto</strong> da un fuorigioco di Fuakuputu.<br />

Nella ripresa il Real parte più convinto e ha subito una grossa occasione con una bella<br />

sgroppata di Berdini, il quale serve Biondini sulla sinistra, ma il suo passaggio in area è<br />

leggermente lungo per l’accorrente V<strong>ai</strong>erani. Al 52’ rischia invece di andare in scena la<br />

beffa delle beffe: Panisson non riesce a chiudere una pericolosa triangolazione perché tra<br />

la palla e Giorgini si frappone l’arbitro con la palla che carambola sui piedi degli avversari.<br />

Quando l’Avezzano parte in contropiede sono dolori e così Maniscalco riesce ad arrivare<br />

sul fondo e a servire all’indietro Coppola il cui tiro è respinto dalla difesa. La palla arriva sui<br />

piedi di Zahoud, che leggermente defilato dentro l’area trova la grande opposizione di<br />

Giustolisi. La sensazione è che occorra sfruttare calci piazzati e corner, ma anche queste<br />

soluzioni portano a ben poco. All’80’ Conti si rende protagonista con una gran percussione<br />

sulla destra, palla a V<strong>ai</strong>erani che crossa e Ianni esce evitando il peggio. Real che finisce in<br />

crescendo trovando all’84’ la gran risposta di Ianni su una bella zuccata di Berdini. Poi si<br />

arriva al minuto 87 quando Biondini sulla sinistra riesce ad entrare in area, a saltare un<br />

uomo e a piazzare una magica tr<strong>ai</strong>ettoria sulla quale irrompe Conti con il colpo di testa<br />

vincente che tiene il Montecchio ancora lontano dall’andare in vacanza.<br />

REAL MONTECCHIO: Giustolisi, Conti, Bianchi, Bolzan, madocci, Giorgini, Vaterani,<br />

Panisson, Campese, Berdini, Biondini. All. Gaudenzi.<br />

AVEZZANO: Ianni D., Curcio, Antonelli, Coppola, Paolacci, Ianni M., Albertazzi (31’ st<br />

Gamba), Zahoud (25’ st Di Fabio), Fuakuputu, Bosco, Maniscalco (42’ st Mancini). All.<br />

Perri.<br />

Arbitro: D’Iasio di Bari.<br />

Rete: Conti al 42’ st.<br />

Note: ammoniti Panisson, Bianchi, Giorgini, Coppola e Bosco. Calci d’angolo 5-4 per il<br />

Real Montecchio. Recupero 1’ pt, 3’ st. Spettatori 700 circa.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Play off <strong>serie</strong> D. Sarà un derby la finale del girone F: domenica prossima al “Mancini”<br />

biancorossi e granata si sfidano per continuare ad inseguire la <strong>serie</strong> C<br />

Fano e Montecchio, una poltrona per due<br />

I ragazzi di Magrini più forti della sfortuna: la zampata di Sabbatini piega l’Angolana<br />

di ANDREA AMADUZZI<br />

FANO – I portieri sono quasi finiti, i centrocampisti anche, ma non è ancora finito il Fano,<br />

che si ciba dell’affetto del "Mancini" e lo ricambia con una vittoria che vale la finale play off<br />

e una medaglia al carattere. Quello trionfa sul gioco della Renato Curi, di specchiata<br />

fattura ma scarsamente produttivo. Fatale, in fondo, con un’unica punta patentata<br />

(Parmigiani) e i compagni che l’area avversaria la bazzicano poco e con poca convinzione.<br />

Il Fano le punte le ha, invece, e ci spalma sopra un Mariotti punto nel vivo, ma a<br />

centrocampo deve arrangiarsi, senza Ripa e Omiccioli, e dietro serrare i ranghi davanti ad<br />

Alessandro Vescovi, terzo portiere classe ’88 che debutta quando meno se l’aspetta e in<br />

un giorno mica male. Lo sventurato Allegrini si piega nel riscaldamento ed esce sorretto a<br />

braccia (polpaccio stirato?), Novembre, che ha un ginocchio dolente e avrebbe dovuto<br />

vederla dalla tribuna, scala in panchina perché altro non c’è.<br />

Quand’è così, meglio cominciare attaccando. Mucciarelli di testa non trova la porta,<br />

Mariotti invece sì, con quel p<strong>ai</strong>o di tocchi sporchi dopo che Marolda, evitando con un<br />

pallonetto Fanti in uscita, gli aveva sgomberato la porta. Qui però inizia l’altra partita. Il<br />

palleggio della Renato Curi slabbra il centrocampo del Fano, già poco equilibrato di suo, e<br />

non succede niente solo perché gli abruzzesi si arenano sistematicamente sulla tre quarti.<br />

Solo un colpo di testa di Parmigiani prima che i granata rimettano il naso fuori dal guscio.<br />

E non per nulla. Il 2-0 potrebbe arrivare per un’entrata imprudente di Mucciante su<br />

Marolda un metro entro l’area, che lascia Cervellera indifferente, oppure sul tiro a spiovere<br />

di Sabbatini, che Fanti riesce a correggere e che la traversa ricaccia indietro. Arriva invece<br />

l’1-1 e non stupisce che Costa, bravo ad avventarsi sul pallone respinto da Amaranti e ad<br />

approfittare della libertà d’azione per scagliare un diagonale radente, lo centri da fuori<br />

area. Finale di tempo col Fano disorientato e un retropassaggio di Santini, trovando<br />

Vescovi avanzato, rischia di lasciare il segno.<br />

L’intervallo è però galantuomo e d<strong>ai</strong> blocchi sono di nuovo i granata a farsi trovare più<br />

pronti. Solo le premesse e nessuna conclusione, però, e quando si esaurisce la spinta, la<br />

qualità della Renato Curi riemerge. E stavolta non sarebbe fine a sé stessa se Puglia non<br />

si immolasse su De Filippis, omaggiato dal tacco di Parmigiani che poco dopo troverà<br />

Vescovi sulla sua incornata. Deve uscire anche Marolda azzannato d<strong>ai</strong> crampi e sarebbe<br />

una mezza sciagura se non ci fosse Sabbatini, nel secondo tempo praticamente<br />

dappertutto e anche sulla punizione dal limite che inchioda all’incrocio. Il finale di passione<br />

passa anche per l’espulsione fiscale di Puglia (fuori un altro) ma l’assalto dell’Angolana è<br />

tutto in un’altra inzuccata di Parmigiani. Vescovi c’è, il Fano anche. E si continua.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

FANO – Magrini è contento tre volte: «Per aver ottenuto questo risultato, per averlo fatto<br />

con giocatori che hanno dato tutto e che hanno saputo soffrire e per aver battuto un<br />

avversario che, per come gioca e per l’assortimento che ha, forse è il migliore di tutti». Poi,<br />

si sa, una partita è fatta anche di episodi. «Siamo stati bravi ad andare in vantaggio e<br />

soprattutto a trovare il gol nel finale. Una prestazione secondo le nostre caratteristiche.<br />

Facciamo fatica quando la palla l’hanno gli altri, ma quando ce l’abbiamo noi possiamo far<br />

male in qualsiasi momento». Fuori Allegrini, fuori Puglia. I giocatori sono sempre meno<br />

«ma quelli che ci sono danno il massimo, anche perché sono stati sempre coinvolti tutti.<br />

Oggi siamo andati a pranzo in venticinque. Doveva essere la vittoria del gruppo». Mariotti<br />

ammette: «Sul gol ho avuto anche un po’ di fortuna, quella palla sembrava non voler<br />

entrare». Per lui è il primo, per Sabbatini il sesto. Ma il più bello di tutti: «Su punizione<br />

avevo già segnato ad Avezzano, stavolta però ho scelto di tirare sopra la barriera. Vittoria<br />

di squadra, perché chiunque giochi tira fuori qualcosa». Grazie anche al fattore campo:<br />

«Un pubblico così in questo campionato non ce l’ha nessuno. Ripeto, per me è un onore<br />

giocare a Fano».A.A.<br />

VESCOVI 6.5: da terzo portiere a primo della lista, venti minuti prima della partita. Se non<br />

altro, non ha avuto il tempo per rendersene conto. Sempre abbastanza pronto e tutto<br />

sommato incolpevole sul gol.GENTILI 6.5: non in grande spolvero e si vede da come<br />

rinuncia ad aggredire la corsia. Sopravvive senza dover arrancare.<br />

AMARANTI 6.5: un po’ troppo rinunciatario nel primo tempo, scioglie le briglie nella<br />

ripresa. Gli manca la precisione nella rifiniture, non la determinazione quando si tratta di<br />

affondare il tackle.<br />

PUGLIA 6.5: lavoro oscuro, quando altre volte l’assenza di Ripa ne aveva solleticato lo<br />

spirito d’iniziativa. Due ammonizioni per altrettanti falli tattici, ma ci potrebbe anche stare<br />

se Cervellera usasse sempre la stessa severità. E invece alla contabilità del Fano manca<br />

un rigore.<br />

SANTINI 6.5: sempre a tentare l’anticipo, anche se comporta qualche rischio. Quando c’è<br />

da respingere gli ultimi tentativi della Renato Curi, la sua fisicità è preziosa.<br />

MUCCIARELLI 6.5: domenica disseminata di spigoli, in area sua e in quella avversaria.<br />

Bada alla sostanza.<br />

BRACCIONI 6.5: al servizio della squadra, il più del tempo a rincorrere palla e avversari<br />

fino a quando ne ha.<br />

SABBATINI 8: qualche volta non trova le misure, nel primo tempo, ma la sua capacità di<br />

inserimento potrebbe valere il raddoppio. Ripresa alla Gattuso con in più la punizione nel<br />

sette che risolve. Animale da play off.<br />

MARINELLI 6.5: non ha molto spazio e cerca di crearne per i compagni, anche lui<br />

lottando senza risparmio.<br />

MARIOTTI 7.5: magari è troppo insistente col pallone tra i piedi ma di rado le sue sono<br />

giocate banali. Subito intraprendente e così arriva anche, in qualche modo, il primo gol in<br />

granata. Poi continua a sbattersi.<br />

MAROLDA 7: la rete di Mariotti è soprattutto merito suo. E si procurerebbe d’astuzia un<br />

rigore, se non gli venisse negato. Non tanti palloni giocabili, ma lui prova ugualmente a<br />

cacciare tutti quelli che gli orbitano attorno.A.A.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Il Real piega l’Avezzano all’ultimo assalto<br />

di DANIELE SACCHI<br />

MONTECCHIO – È finale di girone. Tra sei giorni allo stadio “Mancini” andrà in scena la<br />

sfida più affascinante: quella tra Fano e Real Montecchio. Real che approda al secondo<br />

turno dei playoff battendo all’ultimo assalto una signora squadra come l’Avezzano dopo<br />

una partita complicatissima. Non è stato un incontro spettacolare, ma molto apprezzabile<br />

dal punto di vista agonistico con due squadre che si sono equivalse battagliando senza<br />

risparmiarsi sotto un sole cocente. Alla fine saranno applausi per tutti, vincitori e vinti e, più<br />

in generale, per due squadre protagoniste di un campionato eccezionale, guidate<br />

magistralmente da ottimi allenatori e da società molto ben gestite. La partita si apre subito<br />

con uno spavento per i padroni di casa. Pronti via e, dopo un fallo Coppola batte<br />

velocemente la punizione pescando in area Fuakuputu, spauracchio della vigilia. La difesa<br />

recupera e il centravanti tira fiaccamente tra le braccia di Giustolisi con il cronometro che<br />

segna appena un minuto scarso. Un sussulto iniziale che precede una lunga fase di studio<br />

tra due squadre che si temono e cercano di rischiare meno possibile. Da segnalare solo<br />

un tiro senza pretese di Maniscalco, un colpo di testa a lato di Paolacci e una punizione di<br />

Panisson che da due passi tutti sfiorano, ma nessuno riesce a deviare efficacemente. Il<br />

Real prova a far la partita, ma Berdini davanti è troppo solo e Campese e Biondini non<br />

sono propriamente a loro agio di fronte ad una retroguardia avezzanese molto ben<br />

disposta. Su calcio d’angolo prima Fuakuputu, poi Antonelli si rendono nuovamente<br />

pericolosi, ma il Montecchio rischia grosso soprattutto sul finire di frazione con Madocci<br />

che sbaglia un disimpegno avviando il pericoloso contropiede biancoverde, neutralizzato<br />

<strong>soltanto</strong> da un fuorigioco di Fuakuputu. Nella ripresa il Real parte più convinto e ha subito<br />

una grossa occasione con una bella sgroppata di Berdini, il quale serve Biondini sulla<br />

sinistra, ma il suo passaggio in area è leggermente lungo per l’accorrente V<strong>ai</strong>erani. Al 52’<br />

rischia invece di andare in scena la beffa delle beffe: Panisson non riesce a chiudere una<br />

pericolosa triangolazione perché tra la palla e Giorgini si frappone l’arbitro con la palla che<br />

carambola sui piedi degli avversari. Quando l’Avezzano parte in contropiede sono dolori e<br />

così Maniscalco riesce ad arrivare sul fondo e a servire all’indietro Coppola il cui tiro è<br />

respinto dalla difesa. La palla arriva sui piedi di Zahoud, che leggermente defilato dentro<br />

l’area trova la grande opposizione di Giustolisi. Dopodichè la partita si trascina a<br />

centrocampo con un po’ di stanchezza e poche azioni offensive degne di nota. La<br />

sensazione è che occorra sfruttare calci piazzati e corner, ma anche queste soluzioni<br />

portano a ben poco. All’80’ Conti si rende protagonista con una gran percussione sulla<br />

destra, palla a V<strong>ai</strong>erani che crossa e Ianni esce evitando il peggio. Real che finisce in<br />

crescendo trovando all’84’ la gran risposta di Ianni su una bella zuccata di Berdini. Poi si<br />

arriva al minuto 87 quando Biondini sulla sinistra riesce ad entrare in area, a saltare un<br />

uomo e a piazzare una magica tr<strong>ai</strong>ettoria sulla quale irrompe Conti con il colpo di testa<br />

vincente che tiene il Montecchio ancora lontano dall’andare in vacanza.<br />

REAL MONTECCHIO: Giustolisi, Conti, Bianchi, Bolzan, madocci, Giorgini, Vaterani, Panisson, Campese, Berdini,<br />

Biondini. All. Gaudenzi.AVEZZANO: Ianni D., Curcio, Antonelli, Coppola, Paolacci, Ianni M., Albertazzi (31’ st Gamba),<br />

Zahoud (25’ st Di Fabio), Fuakuputu, Bosco, Maniscalco (42’ st Mancini). All. Perri.Arbitro: D’Iasio di Bari.Rete: Conti al<br />

42’ st.Note: ammoniti Panisson, Bianchi, Giorgini, Coppola e Bosco. Calci d’angolo 5-4 per il Real Montecchio. Recupero<br />

1’ pt, 3’ st. Spettatori 700 circa.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Gaudenzi esulta ma guarda già alla sfida di domenica prossima<br />

«E adesso vogliamo un’altra sorpresa»<br />

MONTECCHIO - Tra Avezzano e Montecchio una favola che si interrompe e un’altra che<br />

continua, ma tutti promossi a pieni voti. A fine partita Gaudenzi assapora la consueta<br />

sigaretta della vittoria e dice: «È stata una partita tonica tra due squadre che volevano<br />

vincere. È andata bene a noi e ora andiamo a giocarci questa finale col Fano. Sappiamo<br />

che non sarà facile, che partiamo sfavoriti, ma ce la giocheremo come abbiamo sempre<br />

fatto. I ragazzi in campo lottano, non si danno m<strong>ai</strong> per vinti e spesso si arrabbiano perché<br />

vogliono sempre far bene. Questo è lo spirito che ci ha portato fin qui e che spero possa<br />

regalare altre sorprese». Venendo alla partita Gaudenzi analizza dicendo: «Nel primo<br />

tempo abbiamo cercato di non sbilanciarci accompagnando sempre le nostre ripartenze.<br />

Nella ripresa ci abbiamo provato un po’ di più anche se in attacco eravamo stanchi vista<br />

anche la maggior prestanza fisica degli avversari che ci ha procurato pure qualche<br />

problema sulle palle statiche». Perri esce dal campo accompagnato d<strong>ai</strong> sinceri applausi<br />

dei tanti tifosi avezzanesi per la splendida stagione: «È inevitabile che ci sia rammarico<br />

per il gol subito allo scadere. È stata una partita equilibrata, tra due squadre che si<br />

temevano e che a mio parere quest’anno hanno espresso il miglior gioco del girone.<br />

Poteva essere un episodio a decidere e così è stato».<br />

D.S.<br />

Pagelle. Giustolisi è una sicurezza, Bolzan il solito guerriero<br />

Conti è l’uomo della Provvidenza<br />

GIUSTOLISI 6,5: Un p<strong>ai</strong>o di interventi importanti. Sicuro nelle uscite.<br />

CONTI 7.5: L’uomo-partita: un gol pesante come un macigno abbinato ad una bella<br />

prestazione sia in fase difensiva che propositiva<br />

BIANCHI 6.5: Chiamato a sostituire Fraternali, fa in pieno il suo dovere.<br />

BOLZAN 7: Gioca al 50% della condizione, ma riesce comunque a contenere un brutto<br />

cliente come Fuakuputu.<br />

MADOCCI 6: Solo un errore in una partita altrimenti senza sbavature.<br />

GIORGINI 6,5: Solito prezioso “taglia e cuci” a centrocampo.<br />

VAIERANI 6: Buoni cross e buon apporto difensivo.<br />

PANISSON 6: Solo qualche errore d’appoggio.<br />

CAMPESE 5.5: Fatica a crearsi degli spazi in avanti.<br />

BERDINI 6: Si danna l’anima, ma è veramente troppo solo in avanti.<br />

BIONDINI 6: Assente dal gioco per 85 minuti, si guadagna la sufficienza con l’assist<br />

vincente per Conti.<br />

D.S.


I nerazzurri si battono bene<br />

ma non evitano la sconfitta<br />

Lunedì 14 Maggio 2007<br />

di ANDREA AMADUZZI<br />

FANO – I portieri sono quasi finiti, i centrocampisti anche, ma non è ancora finito il Fano,<br />

che si ciba dell’affetto del "Mancini" e lo ricambia con una vittoria che vale la finale play off<br />

e una medaglia al carattere. Quello trionfa sul gioco della Renato Curi, di specchiata<br />

fattura ma scarsamente produttivo. Fatale, in fondo, con un’unica punta patentata<br />

(Parmigiani) e i compagni che l’area avversaria la bazzicano poco e con poca convinzione.<br />

Il Fano le punte le ha, invece, e ci spalma sopra un Mariotti punto nel vivo, ma a<br />

centrocampo deve arrangiarsi, senza Ripa e Omiccioli, e dietro serrare i ranghi davanti ad<br />

Alessandro Vescovi, terzo portiere classe ’88 che debutta quando meno se l’aspetta e in<br />

un giorno mica male. Quand’è così, meglio cominciare attaccando. Mucciarelli di testa non<br />

trova la porta, Mariotti invece sì, con quel p<strong>ai</strong>o di tocchi sporchi dopo che Marolda,<br />

evitando con un pallonetto Fanti in uscita, gli aveva sgomberato la porta. Qui però inizia<br />

l’altra partita. Il palleggio della Renato Curi slabbra il centrocampo del Fano, già poco<br />

equilibrato di suo, e non succede niente solo perché gli abruzzesi si arenano<br />

sistematicamente sulla tre quarti. Solo un colpo di testa di Parmigiani prima che i granata<br />

rimettano il naso fuori dal guscio. E non per nulla. Il 2-0 potrebbe arrivare per un’entrata<br />

imprudente di Mucciante su Marolda un metro entro l’area, che lascia Cervellera<br />

indifferente, oppure sul tiro a spiovere di Sabbatini, che Fanti riesce a correggere e che la<br />

traversa ricaccia indietro. Arriva invece l’1-1 e non stupisce che Costa, bravo ad avventarsi<br />

sul pallone respinto da Amaranti e ad approfittare della libertà d’azione per scagliare un<br />

diagonale radente, lo centri da fuori area. Finale di tempo col Fano disorientato e un<br />

retropassaggio di Santini, trovando Vescovi avanzato, rischia di lasciare il segno.<br />

L’intervallo è però galantuomo e d<strong>ai</strong> blocchi sono di nuovo i granata a farsi trovare più<br />

pronti. Solo le premesse e nessuna conclusione, però, e quando si esaurisce la spinta, la<br />

qualità della Renato Curi riemerge. E stavolta non sarebbe fine a sé stessa se Puglia non<br />

si immolasse su De Filippis, omaggiato dal tacco di Parmigiani che poco dopo troverà<br />

Vescovi sulla sua incornata. Deve uscire anche Marolda azzannato d<strong>ai</strong> crampi e sarebbe<br />

una mezza sciagura se non ci fosse Sabbatini, nel secondo tempo praticamente<br />

dappertutto e anche sulla punizione dal limite che inchioda all’incrocio. Il finale di passione<br />

passa anche per l’espulsione fiscale di Puglia (fuori un altro) ma l’assalto dell’Angolana è<br />

tutto in un’altra inzuccata di Parmigiani. Vescovi c’è, il Fano anche. E si continua.<br />

FANO: Vescovi, Gentili, Amaranti, Puglia, Santini, Mucciarelli, Braccioni (33’ st Coppari),<br />

Sabbatini, Marinelli (42’ st Cacioli), Mariotti, Marolda (27’ st Cremaschini). All.: Magrini.<br />

ANGOLANA: Fanti, Pirozzi (46’ st Miani), Zanetti, Costa, Mucciante, Fuschi, Manfrè (39’ st<br />

Lezcano), Baldi, Parmigiani, Chi<strong>ai</strong>ese (38’ st Aloe), De Filippis. All.: Gentilini.<br />

Arbitro: Cervellera di Taranto.<br />

Reti: 7’ pt Mariotti, 38’ pt Costa, 34' st Sabbatini.<br />

Note: espulso Puglia al 40’ st. Amm. Puglia, Santini, Mucciarelli.


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SPORT<br />

PAGINA 25<br />

LUNEDÌ<br />

14 maggio 2007<br />

PLAYOFF DI D - GUERRIGLIA AD ANGRI<br />

A sinistra<br />

i tifosi<br />

dell’Angri<br />

Numerosi<br />

hanno<br />

affollato<br />

le tribune<br />

dello stadio<br />

Novi<br />

A destra<br />

il presidente<br />

Gerardo<br />

Tortora<br />

Violenze dopo il ko col Savoia. Soltanto dopo un’ora le forze dell’ordine ristabiliscono la calma<br />

Follie allo stadio Novi, cinque tifosi arrestati<br />

Un gruppo di ultrà locali cerca il contatto con gli ospiti: sass<strong>ai</strong>ole e resistenze<br />

ANGRI. Scontri nel dopo partita, finiscono<br />

in manette 5 tifosi dell’Angri. Quella di<br />

ieri è stata un’altra giornata all’insegna<br />

della violenza negli stadi, con tanto di rivolta<br />

anche nei confronti delle forze dell’ordine.<br />

Eppure lo schieramento non era indifferente,<br />

visto che c’erano i carabinieri della<br />

locale stazione, quelli della Compagnia di<br />

Nocera Inferiore, quelli del Battaglione<br />

proveniente da Bari e diverse pattuglie della<br />

polizia. In<br />

Teppisti scatenati<br />

nella sfida col Savoia<br />

Oltre cento gli agenti<br />

impegnati nell’azione<br />

di contrasto<br />

Un finale assurdo<br />

tutto oltre un<br />

centin<strong>ai</strong>o di uomini<br />

in tenuta<br />

antisommossa.<br />

I braccialetti <strong>ai</strong><br />

polsi sono così<br />

scattati per cinque.<br />

Tutto ha avuto<br />

inizio pochi minuti<br />

prima della<br />

conclusione<br />

del match tra<br />

l’Angri ed il Savoia. Quest’ultima è riuscita<br />

a guadagnare la vittoria per 1-0, scatenando<br />

l’ira dei tantissimi tifosi locali. Al fischio<br />

che ha determinato la fine dell’incontro, è<br />

cominciata la ribellione. Sono da poco passate<br />

le 17 quando un manipolo di scalmanati,<br />

diventato rapidamente molto più consistente,<br />

riesce a tirare giù una delle reti di<br />

contenimento che delimita gli spazi riservati<br />

alle due tifo<strong>serie</strong>. Il tempestivo intervento<br />

delle forze dell’ordine, riesce ad evitare<br />

il contatto fisico con gli oplontini ma non<br />

c’è nulla da fare contro la sass<strong>ai</strong>ola. Per fortuna,<br />

gli elmetti protettivi hanno fatto il loro<br />

dovere, dando il tempo <strong>ai</strong> militari di alzare<br />

gli scudi. Poco a poco la tifoseria viene ricacciata<br />

verso il proprio settore. In questo<br />

frangente, un nutrito gruppo di militari<br />

raggiunge e presidia il settore ospite, allo<br />

scopo di evitare ulteriori problemi. Trascorre<br />

circa un’ora, perché questo è il tempo<br />

che ci è voluto per riuscire ad allontanare<br />

i facinorosi dell’Angri dall’interno del<br />

campo sportivo. Adesso non resta che disperderli,<br />

per consentire alla carovana di<br />

pullman del Savoia di allontanarsi. Ed è<br />

proprio durante l’ennesima azione di contrasto<br />

che vengono messi a segno gli arresti:<br />

uno dopo l’altro, fino a 5. Quando gli<br />

scalmanati si sono resi conto che le forze<br />

dell’ordine non avevano intenzione di continuare<br />

ad usare la linea morbida è scattato<br />

il fuggi fuggi. Questo ha consentito di riorganizzare<br />

le forze in campo, attivando il<br />

servizio di scorta per i 5 pullman con i tifosi<br />

del Savoia. Imboccato il casello dell’A3, carabinieri<br />

e polizia hanno garantito un viaggio<br />

tranquillo fino a Torre Annunziata.<br />

Gianpaolo Bisogno<br />

Incidenti a fine gara<br />

ANGRI 0<br />

SAVOIA 1<br />

ANGRI: Valiante, Cacace (44’ st Di Ruocco),<br />

Iovane, Coppola, Grillo, Manzo, Vezzoli (37’ st<br />

Falcone), Amarante, Piemonte, Ferr<strong>ai</strong>oli,<br />

Majella. A disp.: Fontanella, B<strong>ai</strong>o, Loreto, Prodomo,<br />

Marrazzo. All. Di Nola.<br />

SAVOIA: Romagnini, Abate, Sessa, Costantino,<br />

Scognamiglio, Porzio, Serino, Buono, Ruggiero,<br />

Pinto (34’ st Carlino), De Rosa (45’ st<br />

Cesarano). A disp.: Ingenito, Manzi, Leone, Talamo,<br />

Riccardi. All. Agovino.<br />

ARBITRO: Chericoni di Pisa<br />

RETE: 39’ st De Rosa.<br />

NOTE: spettatori 3500 circa, di cui 500 circa<br />

provenienti da Torre Annunziata. Ammoniti Costantino<br />

e Scognamiglio (S). Angoli 5-1 per<br />

l’Angri. Recupero pt 3’ e st 5’.<br />

LA PARTITA<br />

Beffa a 6’ dalla fine<br />

Majella, gol annullato<br />

I grigiorossi a testa alta<br />

ANGRI. La corsa dell’Angri verso la C2 si<br />

infrange sul muro del Savoia, che gioisce per<br />

un gol di De Rosa a 6’ dal 90’, quando le squadre<br />

iniziavano a pensare <strong>ai</strong> supplementari. E’<br />

eccezionale il colpo d’occhio sugli spalti gremiti<br />

come non m<strong>ai</strong>, in una festa di colori e di<br />

cori. L’Angri parte contratto, e così è il Savoia<br />

ad affacciarsi per primo dalle parti di Valiante<br />

con una punizione defilata al 3’ di Prisco<br />

parata a terra dal numero uno di casa, che 2’<br />

più tardi respinge il fendente di Ruggiero. Al<br />

6’ palombella su punizione di Vezzoli, blocca<br />

Romagnini. All’8’ l’arbitro annulla il gol segnato<br />

da Ruggiero, che riprende una sfera deviata<br />

da Valiante su conclusione dalla distanza<br />

di De Rosa, per sospetto fuorigioco. Al 12’<br />

Ferr<strong>ai</strong>oli è anticipato in uscita da Romagnini,<br />

che al 16’ blocca a terra il rasoterra dello stesso<br />

attaccante angrese. Al 19’ Amarante riceve<br />

palla da Piemonte, ma scarica sull’esterno. Al<br />

25’ bordata di Porzio, Valiante si distende e<br />

para. La gara, seppur piacevole, non decolla, e<br />

ci si affida soprattutto <strong>ai</strong> falli tattici a centrocampo<br />

ed alle conclusioni da calcio piazzato.<br />

Il gol l’Angri lo sfiora al 36’ con Vezzoli, che fa<br />

partire un siluro sul quale Romagnini compie<br />

un miracolo. Al 40’ Pinto mette a lato su calcio<br />

da fermo. Allo scadere all’Angri viene annullato<br />

un gol, Ferr<strong>ai</strong>oli pesca Majella che mette<br />

alle spalle di Romagnini, ma per l’arbitro è in<br />

posizione irregolare.<br />

La ripresa si apre con un corner al bacio di<br />

Piemonte per Manzo, che gira a lato. Un minuto<br />

dopo, Romagnini si rifugia in angolo sul<br />

fendente di Majella. Il Savoia offende in contropiede,<br />

ma dopo una bordata di Ferr<strong>ai</strong>oli deviata<br />

con bravura da Romagnini, le squadre<br />

sembrano tirare i remi in barca, e tutto sembra<br />

far presagire all’accesso <strong>ai</strong> supplementari.<br />

Ma, quando meno te l’aspetti, il Savoia<br />

mette a segno il gol della qualificazione con<br />

De Rosa. Mancano 6’ al termine quando De<br />

Rosa riceve palla <strong>ai</strong> limiti dell’area ed approfittando<br />

di un momento di rilassamento della<br />

difesa locale lascia partire un rasoterra che<br />

s’insacca nell’angolino. Il gol taglia le gambe<br />

all’Angri. Il Savoia avanza e si prepara alla finale<br />

playoff di Siracusa (3-1 al Cosenza).<br />

L’Angri esce tra gli applausi, un contentino<br />

che sta molto stretto a Piemonte e compagni.<br />

Daniele Selvino<br />

LE INTERVISTE<br />

Di Nola felice a metà<br />

«Annata eccezionale»<br />

Il tecnico conteso da molti club<br />

ANGRI. Difficile digerire un boccone amaro come<br />

questo. Perdere a 6’ dalla fine la possibilità di<br />

continuare a coltivare il sogno C2 non è cosa semplice<br />

per la comitiva grigiorossa, che ci teneva ad<br />

andare avanti per festeggiare gli 80 anni di storia.<br />

Eppure Mario Di Nola, il tecnico angrese, spende<br />

ugualmente parole di elogio per i suoi ragazzi:<br />

«Se c’era una squadra che avrebbe meritato <strong>ai</strong><br />

punti la vittoria, questa era la nostra. L’approccio<br />

alla partita non è stato dei migliori. Siamo partiti<br />

contratti, consapevoli della posta in palio. Ma<br />

non posso rimproverare più di tanto i ragazzi, se<br />

non del fatto che sono stati meno brillanti del solito.<br />

Abbiamo creato almeno cinque occasioni da<br />

rete, ma abbiamo pagato la tensione accumulata<br />

per questo match. Avremmo voluto andare più<br />

lontano, ma purtroppo è andata così. La sconfitta<br />

non rovina però l’ottima stagione dell’Angri, che<br />

ha disputato un campionato sopra le righe, meritando<br />

<strong>soltanto</strong> applausi a scena aperta. Dalla panchina<br />

non si vedeva bene se il nostro gol era da<br />

annullare, mentre sul loro gol Valiante si è fatto<br />

tradire con un movimento brusco che lo ha messo<br />

fuori gioco. Peccato davvero, ma è stato già un<br />

grosso risultato l’aver centrato i play-off, con il<br />

contributo determinante di un pubblico caloroso<br />

e competente come pochi».<br />

Ovviamente di tutt’altro avviso la sponda del<br />

Savoia. E’ infatti raggiante Agovino, che è subentrato<br />

a Paolo Anastasio a marzo e che è riuscito a<br />

centrare i playoff ed ad aggiudicarsi la semifinale<br />

di Angri: «E’ la vittoria del gruppo, che è riuscito<br />

a fare un sol corpo pur sapendo che c’erano tre<br />

compagni che non erano disponibili perché erano<br />

squalificati. Abbiamo sofferto in alcuni momenti<br />

la pressione dell’Angri, che si è dimostrata<br />

una squadra di assoluto valore, ma posso dire che<br />

nel calcio si vince e si perde per un tiro. Noi abbiamo<br />

fatto la nostra partita e ci è andata bene,<br />

abbiamo speso molte energie nel primo tempo e<br />

nella ripresa siamo un po’ calati, anche perché il<br />

caldo inizia a farsi sentire. Ora, ci prepareremo<br />

alla partita di Siracusa con maggior fiducia. In<br />

Sicilia ci attende un’altra gara tattica ed equilibrata<br />

come questa e speriamo di tornare con la<br />

vittoria». Intanto, smaltita la delusione per l’eliminazione<br />

d<strong>ai</strong> play off, si inizierà a pensare in casa<br />

Angri ad organizzare la prossima stagione.<br />

L’obiettivo è quello di allargare il nocciolo societario<br />

e di trattenere molti calciatori, che dopo una<br />

stagione ad alti livelli hanno un buon mercato.<br />

Idem per Mario Di Nola. (da. se.)<br />

INCAMPANIA<br />

NAPOLI<br />

NAPOLI 26<br />

SALERNO 27<br />

AVELLINO 24<br />

BENEVENTO 24<br />

CASERTA 25<br />

CASERTA<br />

BENEVENTO<br />

SALERNO<br />

AVELLINO<br />

SERENO POCO NUVOLOSO NUVOLOSO PIOGGIA TEMPORALI NEBBIA<br />

PREVISIONIDELTEMPO<br />

Nord: nubi in aumento da ovest verso est<br />

su gran parte delle regioni, più intense dal<br />

pomeriggio-sera su regioni nord-occidentali,<br />

Lombardia e arco alpino.<br />

Centro e Sardegna: soleggiato su tutte<br />

le regioni.<br />

Sud e Sicilia: soleggiato su tutte le regioni.<br />

Temperature: stazionarie o in lieve aumento.<br />

Venti: moderati.<br />

Mari: poco mossi.<br />

TEMPERATURE INITALIA<br />

TRENTO 27 L’AQUILA 26<br />

AOSTA 28 PESCARA 25<br />

TRIESTE 26<br />

VENEZIA 23<br />

ROMA 26<br />

MILANO 28<br />

CAMPOBASSO 24<br />

TORINO 29 BARI 28<br />

GENOVA 24 REGGIO C 25<br />

BOLOGNA 29<br />

POTENZA 23<br />

FIRENZE 26<br />

LIVORNO 23<br />

PALERMO 24<br />

ANCONA 29 CAGLIARI 27<br />

PERUGIA 27 SASSARI 27<br />

LOTTO<br />

ESTRAZIONI DEL 12 MAGGIO 2007<br />

NAZIONALE 6 36 31 72 60<br />

BARI 48 70 1 80 74<br />

CAGLIARI 24 11 73 1 36<br />

FIRENZE 57 46 44 47 62<br />

GENOVA 56 75 11 4 72<br />

MILANO 25 1 67 9 62<br />

NAPOLI 52 31 27 71 75<br />

PALERMO 81 86 72 71 32<br />

ROMA 46 42 2 45 28<br />

TORINO 23 87 70 19 84<br />

VENEZIA 3 9 63 75 27<br />

SUPERENALOTTO<br />

COLONNA VINCENTE<br />

25 - 46 - 48 - 52 - 57 - 81 - jolly 3<br />

superStar 6<br />

Nessun vincitore con “6” punti<br />

Nessun vincitore con “5+1” punti<br />

Ai 15 vincitori con “5” punti € 67.409,96<br />

Ai 2.656 vincitori con “4” punti € 380,70<br />

Ai 90.316 vincitori con “3” punti € 11,19


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Isola Liri, vittoria al cardiopalma<br />

Matrisciano sigla il 2-1 alla fine del secondo supplementare<br />

di GIANPIERO PIZZUTI<br />

FROSINONE - Correva l'ultimo giro di lancette del secondo tempo supplementare al<br />

Nazareth, dopo 120 minuti tirati e giocati allo spasimo. Si attendeva solo il fischio finale del<br />

direttore di gara per decidere <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> chi avesse continuato l'avventura nei play-off e chi<br />

fosse da domenica sera in vacanza. Con la forza della disperazione La Cava scodella<br />

dalla sinistra un pallone nel cuore dell'area di rigore ospite, sul secondo palo il difensore<br />

Matrisciano si elevava di testa e schiacciava in porta. Costantini smanacciava il pallone sul<br />

palo, ma la carambola finiva dritta in rete, era l'apoteosi per i tifosi isolani. Esplodeva lo<br />

stadio.<br />

Era l'epilogo di una partita vissuta su un perfetto equilibrio tattico e che nemmeno i minuti<br />

regolamentari(1 a 1) erano stati in grado di fornire il nome della finalista. La paura di<br />

perdere e il gran caldo avevano condizionato gran parte della contesa, poi, le cervellotiche<br />

e molto discutibili decisioni dell'arbitro nei supplementari erano andate a incattivire una<br />

contesa, <strong>decisa</strong>mente, corretta. Nella prima frazione l'Albalonga diventata protagonista<br />

indiscussa, fallendo tre occasioni da rete a tu per tu con Fiorini e regalando la rete del<br />

vantaggio <strong>ai</strong> locali, grazie a un madornale svarione difensivo. Al 4' Fiorini in disperata<br />

uscita toglieva il pallone sotto i piedi di Trinca, presentatosi solo in area. In due minuti le<br />

due contendenti gettavano alle ortiche la rete del possibile vantaggio. Al 30' Pitrucci di<br />

testa solo davanti alla porta di Fiorini mandava incredibilmente fuori e al 31' Molinaro<br />

presentatosi solo davanti a Costantini, anziché piazzare il pallone sul palo più lontano,<br />

cercava la conclusione di forza, che finiva fuori. Al 39' era la volta di Polverino a fallire la<br />

ghiotta occasione, calciando sul portiere in uscita. Al 43' un pasticcio difensivo ospite<br />

regalava il vantaggio agli isolani. Giacomini toccava all'indietro per Costantini, che colto in<br />

controtempo cercava di recuperare il pallone indirizzato verso la porta, lo scatto fulmineo<br />

di La Cava bruciava entrambi sul tempo e lo piazzava in rete.<br />

In avvio di ripresa Carlini al 7' su punizione andava vicino al raddoppio e, neanche a dirlo,<br />

l'Albalonga pareggiava. Un traversone dalla sinistra di Bucri pescava il liberissimo<br />

Polverino sul secondo palo, che al volo impallinava Fiorini. Gli assedi isolani non<br />

portavano a nulla di concreto e si andava <strong>ai</strong> supplementari. Nel primo solo una<br />

conclusione di Tedesco su punizione a fil di palo e la doppia espulsione sulla panchina<br />

isolana animavano lo spettacolo. Nei secondo al 3' Cimino nell'anticipare un avversario<br />

rischiava l'autogol colpendo il palo alla destra di Fiorini. Al 4' La Cava veniva atterrato in<br />

area l'arbitro lasciava correre, ammonendolo, tra le proteste di un pubblico inferocito. Al 9'<br />

il generoso Bucri veniva espulso per fallo su Pesce. Al 12' Mollo di prima intenzione da<br />

fuori area mirava l'angolino, ma la palla usciva di un soffio. Quando, orm<strong>ai</strong>, si profilava lo<br />

spettro dei <strong>rigori</strong>, Matrisciano regalava all'Isola Liri il gol e la qualificazione.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Calcio <strong>serie</strong> D. I castellani devono cedere all’ultimo secondo di gara all’Isola Liri (2-1) nelle<br />

semifinali per i play-off<br />

Albalonga: batosta nei supplementari<br />

Svanisce il sogno. Mister Carboni: «Faccio comunque un applauso <strong>ai</strong> ragazzi»<br />

di GIANPIERO PIZZUTI<br />

ISOLA LIRI - Svanisce a un secondo dalla fine del secondo tempo supplementare<br />

l’avventura dell’Albalonga nei play-off battuta Isola Liri per 2 ad 1. «Un plauso a tutti – il<br />

commento del tecnico Mauro Carboni – alla mia squadra, ma a tutto lo staff, che ha<br />

lavorato quest’anno. Abbiamo disputato un ottimo campionato e quest’oggi resta il<br />

rammarico di aver perso all’ultimo secondo dei tempi supplementari, quando qualche<br />

minuto prima avevamo fallito il gol della possibile qualificazione quando un difensore<br />

dell’Isola Liri nell’anticipare Bucri aveva colpito il palo della propria porta. Non siamo stati<br />

molto fortunati sotto porta le nostre tre o quattro occasioni da rete le avevamo create».<br />

Una partita vissuta su un perfetto equilibrio tattico e che nemmeno i minuti regolamentari(1<br />

ad 1) erano stati in grado di fornire il nome della finalista. Nella prima frazione Albalonga<br />

protagonista indiscussa, dove falliva tre occasioni da rete e regalava il gol del vantaggio <strong>ai</strong><br />

locali, grazia ad un madornale svarione difensivo. Al 4’ Fiorini in disperata uscita toglieva il<br />

pallone sotto i piedi di Trinca, presentatosi solo in area. Al 30’ Pitrucci di testa solo davanti<br />

alla porta di Fiorini mandava incredibilmente fuori. Al 39’ era la volta di Polverino a fallire la<br />

ghiotta occasione, calciando sul portiere in uscita. Al 43’ un pasticcio difensivo ospite<br />

regalava il vantaggio agli isolani. Giacomini toccava all’indietro per Costantini, che colto in<br />

controtempo cercava di recuperare il pallone indirizzato verso la porta, lo scatto fulmineo<br />

di La Cava bruciava entrambi sul tempo e lo piazzava in rete. In avvio di ripresa<br />

l’Albalonga pareggiava. Un traversone dalla sinistra di Bucri pescava il liberissimo<br />

Polverino sul secondo palo, che al volo impallinava Fiorini, non succedeva più nulla sino<br />

alla fine dei tempi regolamentri. Nel primo solo una conclusione di Tedesco su punizione a<br />

fil di palo e la doppia espulsione sulla panchina isolana animavano lo spettacolo. Nei<br />

secondo al 3’ Cimino nell’anticipare un avversario rischiava l’autogol colpendo il palo alla<br />

destra di Fiorini. Al 4’ La Cava veniva atterrato in area l’arbitro lasciava correre, ammonendolo,<br />

tra le proteste di un pubblico inferocito. Al 9’ il generoso Bucri veniva espulso per<br />

fallo su Pesce. Quando, orm<strong>ai</strong>, si profilava lo spettro dei <strong>rigori</strong>, i locali gelavano tutti. Il<br />

difensore Matrisciano di testa indovinava l’angolino un gol che valeva la qualificazione.<br />

ISOLA LIRI: Fiorini 7, Marzocchella 6,5, Cimino 6,5, Molinaro 6,5 Pesce 6,5 Matrisciano 7,<br />

Mollo 7, Renna 7(5’ p.t.s. Marziale), Casoli 6,5(10’p.t.s. Mastrantoni), La Cava 7, Carlini<br />

6,5 (27’s.t. Tedesco 6,5). All. Buccilli.<br />

ALBALONGA: Costantini 6,5, Sacchi 6, Carracoi 7, Caggioli 6, Giacomini 6(9’p.t.s.<br />

Rossi), Bettoni 6,5, Trinca 6,5, Pitrucci 6, Bucri 6,5, Polverino 7(45’s.t. Merondi), Servizi<br />

6(8’s.t. Montepaone) All. Carboni<br />

Arbitro: Calzolari di Forlì 4 (Surano-Fiorito).<br />

Reti: 43’p.t. La Cava, 12’ s.t. Polverino, 17’ s.t.s. Matrisciano


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

«Abbiamo disputato un ottimo campionato<br />

Resta il rammarico di aver perso all’ultimo»<br />

FROSINONE - Volti tirati e musi lunghi per l'Albalonga, che ad un secondo dal fischio<br />

finale si è vista negare almeno la soddisfazione di giocarsi la qualificazione <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. «Un<br />

plauso a tutti - il commento del tecnico Mauro Carboni restato in giacca e cravatta sino alla<br />

fine dei 120' nonostante il gran caldo - alla mia squadra, ma a tutto lo staff, che ha lavorato<br />

quest'anno. Abbiamo disputato un ottimo campionato e quest'oggi per noi era la ciliegina<br />

sulla torta di una stagione vissuta intensamente e che ci ha riservato molte soddisfazioni.<br />

Resta il rammarico di aver perso all'ultimo secondo dei tempi supplementari, quando<br />

qualche minuto prima avevamo fallito il gol della possibile qualificazione con un difensore<br />

dell'Isola Liri, che nell'anticipare Bucri aveva colpito il palo della propria porta. Non siamo<br />

stati molto fortunati sotto porta quest'oggi, le nostre tre o quattro occasioni da rete le<br />

avevamo create, ma, in verità, bisogna riconoscere che di fronte avevamo una degna<br />

avversaria. Sui tifosi non posso che spendere parole lodevoli, visto che per tutto l'anno ci<br />

hanno seguito dentro e fuori compresa questa domenica. Il nostro campionato si ferma<br />

qui, ma il rompete le righe lo avremo solo alla fine di maggio. Continueremo ad allenarci,<br />

soprattutto con molti giovani, per creare le basi per la prossima stagione. Alla fine del<br />

mese ci siederemo intorno a un tavolo e disegneremo l'Albalonga del prossimo<br />

campionato. Oggi è andata così, abbiamo giocato alla pari, il risultato ha premiato l'Isola<br />

Liri».<br />

FROSINONE - La tragedia dell'A1 dove quattro sorani hanno perso la vita a inizio<br />

settimana è riecheggiata anche negli spogliatoi del Nazareth al termine della contesa.<br />

«Dedico questa vittoria - le parole del tecnico sorano Mario Buccilli - alle famiglie delle<br />

quattro vittime della strada, perché sono stato colpito da vicino da questa triste vicenda<br />

perdendo dei veri amici. Nel nostro piccolo una testimonianza sincera per queste famiglie<br />

duramente colpite da una tragedia così grande».<br />

Sulla gara Buccilli ha le idee chiare: «La squadra ha giocato contro due avversari, il gran<br />

caldo e un'ottima Albalonga, che spesso ci ha messo in difficoltà. Siamo stati fortunati in<br />

due occasioni nel secondo tempo supplementare. Quando in contropiede abbiamo<br />

rischiato l'autogol con Cimino, che nell'anticipare un avversario ha colpito il palo e poi<br />

nell'occasione della rete della vittoria arrivata, veramente, all'ultimo secondo, quando<br />

orm<strong>ai</strong> si prospettavano i calci di rigore». L'eroe della giornata è un difensore Antonio<br />

Matrisciano, sua la zuccata di testa vincente, che ha fatto esplodere lo stadio. «La dedica<br />

per la vittoria e il gol è per mia madre - ha sottolineato il ragazzo campano - primo perché<br />

oggi è la festa della mamma e poi perché ero riuscito addirittura a farla venire quest'oggi<br />

da Napoli allo stadio».


LUNEDI’ 14 MAGGIO 2007 ANNO X - N. 131<br />

REDAZIONE: 86100 CAMPOBASSO VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL 0874/484623 - FAX 0874/484625<br />

Serie D. Espulso Picariello, autore del gol della bandiera. I campani dilagano nella ripresa<br />

Campobasso, addio <strong>ai</strong> playoff<br />

Pesante ko (4 a 1) in casa della Sibilla Cuma: Manzo suona tre volte<br />

di Franco de Santis<br />

BACOLI (NA). Lupo subito<br />

fuori d<strong>ai</strong> playoff: quattro pappine<br />

sul groppone e buonanotte<br />

<strong>ai</strong> suonatori. Pesante il passivo<br />

accusato d<strong>ai</strong> rossoblù a casa di<br />

Tommaso Manzo, ma l’espulsione<br />

di Riccardo Picariello è la<br />

chiave di volta di una partita che<br />

nella prima parte era sembrata<br />

abbastanza equilibrata. Splendido<br />

il messaggio dei tifosi campobassani<br />

inviato alla società: i<br />

circa 400 giunti dal capoluogo<br />

hanno continuato ad incitare la<br />

squadra anche sul 4 a 1, dimostrando<br />

una maturità di categoria<br />

assolutamente superiore<br />

(nessuno aveva dubbi).<br />

Nel piccolo impianto sportivo<br />

del ‘Chiovato’ ci sono circa<br />

1500 spettatori, il caldo è veramente<br />

tanto. Il presidente Capone<br />

ha seguito il match dalla panchina,<br />

così come aveva fatto a<br />

Venafro. Ma questa volta la<br />

mossa, purtroppo, non porta fortuna.<br />

Mister Paolucci manda in<br />

campo una formazione abbastanza<br />

annunciata alla vigilia,<br />

con solita difesa a quattro (Bartoli,<br />

Curione, Ciarlariello e Cirilli),<br />

centrocampo composto da<br />

Paolo Chiavaroli e Diego Acoglanis<br />

al centro, Simone Carioti<br />

a sinistra e Riccardo Picariello<br />

a destra. In attacco il duo Artiaco-Maffucci<br />

(con le polveri bagnate).<br />

Termina, dunque, nel peggiore<br />

dei modi l’avventura rossoblù<br />

negli spareggi playoff. Si<br />

aprono nuovi scenari per il<br />

Campobasso: da oggi si può iniziare<br />

a parlare di nuovi programmi,<br />

sia tecnici che dirigenziali.<br />

Innanzitutto bisognerà vedere<br />

fino a che punto sia vicina<br />

la conferma di Silvio Paolucci<br />

alla guida dei Lupi. Sembrerebbe<br />

che le parti abbiano già parlato<br />

di un possibile accordo, ma<br />

non c’è ancora assolutamente<br />

nulla di concreto.<br />

La partenza di gara è all’insegna<br />

dell’equilibrio. Ci prova<br />

Torrens su calcio di punizione,<br />

ma la parabola risulta alta sulla<br />

traversa. La risposta napoletana<br />

dopo un minuto esatto: Di Domenico<br />

ci prova dalla lunghissima<br />

distanza senza troppa fortuna.<br />

Ed ecco al 10’ il vantaggio<br />

per la Sibilla Cuma. Il classe<br />

’87 Napolitano è bravo ad incunearsi<br />

in<br />

area di rigore<br />

rossoblù e<br />

a trafiggere<br />

Cunzi con<br />

un perfetto<br />

rasoterra. Il<br />

Campobasso<br />

resta, comunque,<br />

in<br />

piedi: qualche<br />

istante<br />

dopo ci pro-<br />

L’attaccante<br />

della Sibilla Cuma<br />

Tommaso Manzo<br />

ha realizzato il quinto gol<br />

di questa stagione<br />

contro il Campobasso<br />

L’autore del gol<br />

della bandiera<br />

per il Campobasso<br />

Riccardo Picariello<br />

va Paolo<br />

Chiavaroli<br />

con un bolide<br />

su calcio<br />

di punizione<br />

che Cortese<br />

è bravo a respingere.<br />

Anche Artiaco<br />

ci prova<br />

su calcio<br />

piazzato, ma<br />

la mira non è<br />

quella giusta<br />

(come per<br />

tutta la gara). Non c’è un attimo<br />

di respiro. Al quarto d’ora Manzo<br />

guida un micidiale contropiede,<br />

il tiro è interessante, Cunzi<br />

smanaccia, ma l’arbitro aveva<br />

già fischiato l’azione irregolare.<br />

Il raddoppio della Sibilla arriva<br />

al 20': Manzo si libera sul<br />

versante sinistro dell’area di rigore,<br />

Bartoli sfiora il diretto avversario,<br />

per il direttore di gara<br />

ci sono tutti gli estremi per il penalty<br />

e l’ammonizione dello<br />

stesso numero due rossoblù.<br />

S’incarica della battuta, manco<br />

a dirlo, Tommaso Manzo: è il 2<br />

a 0.<br />

Nonostante il doppio colpo<br />

subìto, i Lupi non demordono,<br />

e vengono premiati qualche<br />

istante dopo (è il 24', per la precisione)<br />

dal gol dell’1 a 2 che<br />

riapre il match. Il talentuoso<br />

classe ’88 ex Ternana conquista<br />

palla sulla tre quarti, salta un<br />

avversario al limite dell’area e<br />

sferra un preciso diagonale che<br />

si va ad insaccare alle spalle del<br />

portiere campano. Discorso-vittoria<br />

ancora tutto da archiviare.<br />

La grinta dei campobassani mette<br />

a tratti in crisi la squadra allenata<br />

da Carannante.<br />

Alla mezz’ora Picariello commette<br />

un fallo da dietro su Di<br />

Franco, il signor De Gasperi di<br />

Aprilia decide per il rosso diretto,<br />

apparso<br />

<strong>ai</strong> presenti<br />

assolutamente<br />

eccessivo.<br />

L’inferiorità<br />

numerica<br />

spezza<br />

le gambe<br />

a un<br />

Campobasso<br />

voglioso<br />

di rimonta. Cambia, naturalmente,<br />

l’aria che tira in<br />

campo. Cerca ancora Artiaco di<br />

rendersi pericoloso su punizione<br />

dal limite dell’area, ma la sua<br />

è una telefonata per Cortese, che<br />

ringrazia vivamente. Risponde<br />

la Sibilla ancora con una punizione,<br />

procurata da un fallo di<br />

Bartoli. La tr<strong>ai</strong>ettoria della palla<br />

non impensierisce Cunzi.<br />

Minuto 41: Chiavaroli tenta la<br />

CAMPOBASSO. Sarà stata l’ultima partita di<br />

Silvio Paolucci sulla panchina del Campobasso?<br />

Chissà, il ventaglio delle ipotesi resta aperto.<br />

Certo è che lo staff tecnico rossoblù non<br />

avrebbe voluto chiudere con questa bruciante<br />

sconfitta una stagione in cui l’obiettivo prefissato<br />

a inizio anno è stato comunque raggiunto.<br />

E così è giustificato il rammarico con il quale il<br />

tecnico di Tollo commenta una gara preparata<br />

al meglio durante l’ultima (a questo punto) settimana<br />

di lavoro.<br />

“Il Campobasso si è giocato le sue chance solo<br />

nel primo tempo. Abbiamo subito quattro gol<br />

balordi, tutti evitabili, due in particolare sono il<br />

frutto di errori difensivi davvero gravissimi. Il<br />

2 a 0 dopo solo venti minuti di gioco ci ha penalizzato<br />

molto. Poi è arrivato il gol di Picariello<br />

che ha riaperto la partita. E nel nostro momento<br />

migliore l’arbitro ci ha espulso lo stesso Picariello.<br />

Una decisione apparsa eccessiva: il giocatore<br />

ha commesso un fallo da dietro, ma non<br />

si è trattato assolutamente di un intervento cattivo.<br />

Il direttore di gara si è dimostrato molto<br />

fiscale, visto che ci aveva già fischiato contro<br />

un rigore. Nonostante l’inferiorità numerica l’ultimo<br />

quarto d’ora del primo tempo è restato in<br />

equilibrio, non ci hanno m<strong>ai</strong> messo sotto”.<br />

La ripresa. “Mi sono raccomandato tantissimo<br />

con i ragazzi di difenderci con ordine al rientro<br />

in campo, per poi giocarci tutto negli ultimi<br />

minuti nel caso in cui il risultato fosse restato<br />

sul 2 a 1. E, invece, sono arrivati due errori gravissimi<br />

in difesa che hanno, in pratica, compromesso<br />

l’intera gara. Il caldo e il campo in sinte-<br />

Sibilla Cuma 4<br />

Cortese<br />

Ciccarelli<br />

Zinno<br />

De Franco<br />

Allocca<br />

R<strong>ai</strong>none (46’ Greco)<br />

Di Domenico<br />

Tomi (65’ Di Nolfo)<br />

Giordano<br />

Manzo (89’ Borrino)<br />

Napolitano<br />

Carannante<br />

ARBITRO: De Gasperi di Aprilia<br />

MARCATORI: 10’ Napolitano, 20’, 51’ e 57’ Manzo, 24’<br />

Picariello.<br />

Paolucci rammaricato<br />

“Commessi errori<br />

gravi in difesa”<br />

Campobasso 1<br />

1 Cunzi<br />

2 Bartoli<br />

3 Curione (52’ Acoglanis)<br />

4 Ciarlariello (75’ Lenci)<br />

5 Chiavaroli<br />

6 Cirilli<br />

7 Artiaco<br />

8 Torrens (67’ Di Chiro)<br />

9 Maffucci<br />

10 Picariello<br />

11 Carioti<br />

All Paolucci<br />

NOTE: spettatori circa 1500 di cui 400 da Campobasso.<br />

Espulsi Picariello, Di Domenico e Allocca. Ammoniti: Bartoli,<br />

Chiavaroli (C), Zinno (S).<br />

sortita sull’ennesimo calcio<br />

piazzato, la sfera termina innocua<br />

tra le braccia dell’estremo<br />

locale. Sul finire di gara Artiaco<br />

si vede respinto un tiro dal<br />

difensore Monaco, mentre dall’altra<br />

parte del campo è il giovane<br />

Napolitano a mettere in<br />

imbarazzo la difesa del Campobasso.<br />

Dopo due minuti di recupero,<br />

tutti negli spogliatoi per<br />

riprendere fiato. Un Lupo che<br />

sembra ancora in partita, anche<br />

se il rosso di Picariello non ci<br />

voleva proprio, vista la verve del<br />

giovanotto rossoblù.<br />

Alla ripresa delle ostilità Carannante<br />

opera il primo cambio:<br />

Greco prende il posto di R<strong>ai</strong>none.<br />

Manzo prende per mano i<br />

suoi e li conduce al trionfo. Passano<br />

sei minuti, Curione perde<br />

palla, il ‘matador’ è lì come un<br />

falco, va a strappare palla e apre<br />

per Tomi. Il centrocampista trova<br />

ancora il bomber pronto al<br />

centro dell’area. Il tabellino recita<br />

3 a 1. Il Campobasso esce<br />

dal match, colpito nell’orgoglio<br />

e nelle gambe.<br />

Si sgretola come neve al sole<br />

il Lupo, e Tommaso Manzo veste<br />

i panni del cecchino: al 57' è<br />

4 a 1, questa volta mette dentro<br />

con un rasoterra quasi imprendibile.<br />

I campani mettono il lucchetto<br />

alla vittoria roboante. Nonostante<br />

la debacle, i tifosi continuano<br />

ad incitare senza tregua,<br />

davvero emozionanti e commoventi.<br />

La squadra di Bacoli non<br />

si ferma, è Giordano a sfiorare<br />

la cinquina, ma il pallone questa<br />

volta non ne vuol sapere di<br />

infilarsi in rete.<br />

L’incontro continua a suscitare<br />

emozioni forti: si ristabilisce<br />

la parità numerica al 65' per<br />

l’espulsione di Di Domenico,<br />

reo di un fallaccio su Acoglanis.<br />

Passano sette minuti e addirittura<br />

la Sibilla è ridotta in nove:<br />

l’arbitro ‘caccia’ anche Allocca,<br />

tico, soprattutto, ci hanno penalizzato<br />

molto, visto che loro avevano<br />

il vantaggio di giocare sul loro<br />

terreno di gioco. Le due espulsioni<br />

loro non ci hanno permesso di tentare<br />

la rimonta, la gara era già<br />

stata chiusa nei primi minuti<br />

dalla ripresa. Era troppo difficile<br />

recuperare”.<br />

Sui tifosi. “Il pubblico di<br />

Campobasso è stato stupendo,<br />

i tifosi sono dei grandi,<br />

ci hanno supportato per tutto<br />

il campionato. Dispiace<br />

tantissimo proprio per loro,<br />

purtroppo abbiamo chiuso<br />

con questa brutta sconfitta<br />

sulla quale, comunque,<br />

pesano gli errori arbitrali”.<br />

Il futuro. “A Campobasso<br />

sono stato benissimo.<br />

L’annata alla fine è stata<br />

positiva, e penso che abbiamo<br />

fatto più del nostro<br />

dovere. Chiudere così, ripeto,<br />

fa male, c’è anche da<br />

dire che è stata una partita<br />

particolare, giocata sotto un<br />

sole caldissimo. E poi loro<br />

avevano Manzo. La conferma?<br />

Non dipende assolutamente da<br />

me… O meglio, non <strong>soltanto</strong> da<br />

me”.<br />

F.d.S.<br />

per un pugno ad Artiaco. Paolucci<br />

le tenta tutte: Di Chiro<br />

prende il posto di Torrens, Lenci<br />

rileva Ciarlariello. Qualche<br />

tiro piazzato e poco più fino al<br />

termine. Il rafforzamento del<br />

settore offensivo non porta <strong>ai</strong><br />

frutti sognati. L’anemia dell’attacco<br />

si presenta in tutte le sue<br />

forme, anche se ieri è la difesa<br />

che deve recitare il mea culpa.<br />

L’ultima cronaca della stagione<br />

finisce qui.<br />

Mister Silvio<br />

Paolucci<br />

6


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

2 ISOLA LIRI (4-3-3): Fiorini 7; Marzocchella 6 Matrisciano 7 Pesce 6 Cimino 6; Renna 6 (7'sts Marziale sv) Molinaro 6,5 Mollo 6; Carlini<br />

6 (28'st Tedesco 6,5) Casoli 6 (10'pts Mastrantoni sv) La Cava 8. A disp.: Roncone, Perella, Spagnuolo, Reali. All. Buccilli. 1<br />

ALBALONGA (4-4-2): Costantini 5,5; Sacchi 6 Caggioli 6 Giacomini 5 (9'pts Rossi sv) Carracoi 6; Trinca 6 Bettoni 6 Pietrucci 6,5 Servizi<br />

6 (9'st Montepaone 5,5); Bucri 6,5 Polverino 7 (46'st Merondi 6). A disp.: Blasimme, Termine, Peduzzi, Magrelli. All. Carboni. ARBITRO:<br />

Calzolari di Forlì. RETI: 43'pt La Cava (IL), 13'st Polverino (A), 15'sts Matrisciano (IL). NOTE: spettatori circa 600 con piccola<br />

rappresentanza ospite. Espulsi al 12' del primo tempo supplementare il tecnico Buccilli per proteste ed al 10' del secondo tempo<br />

supplementare Bucri per doppia ammonizione. Ammoniti Cimino, Molinaro, Matrisciano, La Cava, Carracoi, Bucri e Polverino. Angoli<br />

10-1. Recuperi: 1'pt, 4'st.<br />

La squadra di Buccilli supera al «Nazareth» l’Albalonga, incontrerà l’ostica Sibilla Cuma<br />

ISOLA DEL LIRI - Quando tutti orm<strong>ai</strong> si aspettavano i calci di rigore è spuntata la testa di Matrisciano a decretare la<br />

vittoria isolana all'ultimo secondo. Una partita lottata, d<strong>ai</strong> toni agonistici alti, contro un buon avversario, che alla fine ha<br />

premiato un'Isola Liri tenace e dal grande cuore. Adesso ci sarà la sfida di Bacoli contro la Sibilla Cuma, un incontro<br />

difficile, ma che potrebbe regalare un altro record alla squadra biancorossa, m<strong>ai</strong> andata oltre il secondo turno di play off.<br />

Primo tempo con una leggera supremazia dell'Albalonga, Isola meglio nella ripresa e poi soprattutto nei tempi<br />

supplementari, dove i biancorossi hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo. Partenza favorevole agli ospiti, bravi ad irretire<br />

gli isolani e a ripartire di rimessa. Al 4' Fiorini anticipa di un soffio Polverino lanciato a rete. Al 16' Bucri si invola in<br />

contropiede, entra in area e da posizione defilata impegna Fiorini. Al 30' sempre Polverino lavora bene un pallone sulla<br />

sinistra, lo mette in mezzo dove lo smarcato Pietrucci sfiora il palo di testa. Sul ribaltamento occasionissima per l'Isola<br />

Liri, con Molinaro che svirgola a lato a due passi da Costantini. Al 37' ancora Isola Liri pericolosa con una punizione di<br />

carlini deviata in tuffo da Costantini. Al 40' Albalonga vicina alla rete: Bucri serve bene Polverino che tira a botta sicura,<br />

ma Fiorini sventa alla grande il pericolo. Gol sbagliato, gol subito ed al 43' l'Isola Liri passa in vantaggio con La Cava,<br />

lesto ad approfittare di una incomprensione in disimpegno tra Giacomini e Costantini. In apertura di secondo tempo si<br />

vede ancora Carlini che all'8' sempre su punizione impegna la difesa ospite, Al 13' arriva il pareggio ospite: traversone<br />

teso di Bucri dalla sinistra per Polverino che sorprende la difesa isolana e di piatto destro insacca. L'Isola Liri reagisce<br />

subito e al 20' Casoli impegna il portiere castellano con un colpo di testa su cross dell'incontenibile La Cava. Al 31'<br />

corner battuto da Molinaro per il neo entrato Tedesco, bravo ad anticipare l'estremo difensore ospite e a sfiorare il palo.<br />

Al 34' risponde l'Albalonga con un pallonetto di Polverino dalla distanza che però risulta troppo alto. Il ritmo, poi, scema,<br />

con le squadre stanche a causa del caldo e della tensione agonistica. Si va, così, <strong>ai</strong> supplementari, che diventano un<br />

vero e proprio concentrato di emozioni. Nel primo tempo si gioca poco e prima Grossi e poi Buccilli protestano per il<br />

gioco ostruzionistico degli avversari, guadagnandosi due espulsioni apparse esagerate. Nel secondo, invece, grandi<br />

brividi. Si inizia al 5' con l'Albalonga che coglie un palo su deviazione maldestra di Cimino. Si continua un minuto dopo<br />

con La Cava che entra in area e viene steso nettamente, ma il signor Calzolari fa cenno di proseguire tra le proteste<br />

biancorosse. Si finisce, poi, al 15' con il colpo di coda finale: ottimo traversone di La Cava, il migliore in campo, dall'out<br />

sinistro per la testa di Matrisciano che insacca, allontanando, così, in maniera definitiva la lotteria dei <strong>rigori</strong>.<br />

Le interviste<br />

Il tecnico entusiasta: «Complimenti <strong>ai</strong> ragazzi»<br />

ISOLA DEL LIRI - Soddisfatto, ma segnato dalla fatica di una gara ardente e tesa, Mario Buccilli, oltretutto anche<br />

espulso nel primo tempo supplementare. «Sono contento - esordisce il tecnico biancorosso - perché abbiamo raggiunto<br />

un altro importante traguardo, forse insperato alla vigilia del campionato, grazie a questi ragazzi che non finiscono m<strong>ai</strong> di<br />

stupire. Credo che il gioco lo abbiamo fatto noi per larghi tratti, anche se nel secondo tempo supplementare abbiamo<br />

corso un grande pericolo per il palo colto su deviazione di Cimino. Come al solito, dopo essere passati in vantaggio, non<br />

riusciamo a chiudere il match, rimettendo in gioco gli avversari, che ci hanno castigato alla prima occasione vera, dove<br />

tra l'altro abbiamo sbagliato, non riuscendo a mettere in fuorigioco l'autore del gol». Adesso la sfida contro la Sibilla<br />

Cuma. Con quale spirito si va a Bacoli? «Innanzitutto, dopo una gara del genere, molto tirata e nervosa, dobbiamo<br />

recuperare le energie sia fisiche che mentali e poi ho detto <strong>ai</strong> ragazzi che vorrei confrontarmi con le realtà degli altri<br />

gironi, per cui andremo per cercare la vittoria». Ti va di parlare dell'arbitraggio? «Meglio di no. Dico solo che io magari ho<br />

anche sbagliato, ma la terna arbitrale non tiene in conto di una pressione, di una carica agonistica, che inevitabilmente<br />

c'è in incontri di questo tipo, ad eliminazione diretta. Cercano il dialogo, ma poi in campo diventano intoccabili e non gli si<br />

può dire niente». Complimenti anche <strong>ai</strong> suoi, nonostante la sconfitta in extremis, arrivano anche dal tr<strong>ai</strong>ner dell'Albalonga<br />

Mauro Carboni: «Usciamo a testa alta, la partita mi è sembrata comunque equilibrata ed infatti si è conclusa proprio in<br />

extremis, quando ce la potevamo giocare <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. Inoltre, dieci minuti prima del gol loro abbiamo anche colto un palo,<br />

seppure in modo rocambolesco, che poteva cambiare il risultato finale. Complimenti, comunque, <strong>ai</strong> miei giocatori, autori<br />

di un ottimo campionato».


Le pagelle<br />

Senza infamia e senza lode<br />

SAVIANO 6,5 Sul rigore non poteva far nulla, ma in almeno in altre tre occasioni evita il peggio. Tempestivo e puntuale<br />

nelle uscite PADOVANI 6 Senza eccessivamente brillare mantiene la fascia con caparbietà lasciando al suo diretto<br />

avversario poche occasioni di gioco DI NUNZIO 5 Frena Clemente in dribling, lo stende con esperienza, ma l'arbitro<br />

vede e lo penalizza. Talvolta in avanti per cercare la palla buona del pari, ma senza fortuna LA MANNA 6 Lo sgusciante<br />

Marasco vede poche volte la sfera, merito suo se gli avversari restano lontano dall'area di rigore DEFFO 5,5 In campo<br />

nel secondo tempo. Serviva modificare il modulo e lui ha preso la fascia destra riuscendo a frenare gli avversari dalla<br />

sua parte RAIA 6 Scende sulla fascia, stringe a centrocampo e nella ripresa s'improvvisa anche punta. Gioca con<br />

intelligenza e raziocinio NARDONE ng Neppure il tempo per entrare in partita ed è già finita ESPOSITO 6 Prova a<br />

tessere le file e tirare, ma la sua è una giornata fiacca, sbaglia poco, finisce stremato SALVAGNO 6 Prova a scaldare le<br />

mani a Gori, vi riesce, ma il portiere giallorosso è insuperabile, gioca con decisione e senza cattiveria GALLONE 6<br />

Movimenta il centrocampo, si fa apprezzare per alcune giocate volanti e ricche d'inventiva, poi si perde per qualche<br />

crampo in più CARCIONE 6,5 È il punto di riferimento di tutta la squadra cassinate, parte da mezza punta e finisce<br />

nell'ingorgo del cantrocampo, ha classe da vendere, ma purtroppo non è la sua partita, nonostante dimostri caparbietà e<br />

voglia di far bene IMPROTA 6 Cerca di sfuggire alla guardia di Castaldo, ma non vi riesce, un p<strong>ai</strong>o di tiri verso la porta,<br />

qualche galoppata in avanti, facendo la sua onesta partita GATTI 6 Ad inizio gara parte forte creando scompiglio dalla<br />

parte di Martinelli, poi con il passar del tempo quasi scompare dalla scena, anche se non bisogna m<strong>ai</strong> lasciarlo solo<br />

perché può far male PASCALE ng Entra al 32’ del secondo tempo. Un p<strong>ai</strong>o di tocchi, qualche incursione verso la porta<br />

avversaria e la gara finisce.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

4 SIBILLA EL BRAZIL CUMA Cortese 6, R<strong>ai</strong>none 6 (1' st Greco 6), Zinno 6, De Franco 6. 5 (25' st Esposito 6),<br />

Allocca 4, Tomi 6.5, Di Domenico 4, Dinolfo 7, Giordano 6.5, Manzo 9 (35' st Borrino), Napolitano 6.5. A disp. Ciccarelli,<br />

Pullo, Lepre, Salomone. All. Carannante 7 1 N. CAMPOBASSO Cunzi 6, Bartoli 6, Curione 6 (7' st Acoglanis 6),<br />

Ciarlariello 6 (26' st Lenci sv), Chiavaroli 6, Cirilli 6, Artiaco 5.5, Torrens 6.5 (20' st Di Chiro sv), Maffucci 6.5, Picariello 4,<br />

Carioti 6. A disp. Brunello, Pinelli, Partipilo, Di Vito. All. Paolucci 6 Arbitro: De Gasperi di Aprilia 5.5 Reti: 9' pt,<br />

Napolitano, 19' pt (rig.), 4' st e 11' st Manzo, 24' pt Picariello Note: spettatori 900 circa.<br />

BACOLI — Finisce a Bacoli l'avventura del Campobasso che esce sconfitto per 4 a 1 dal "Chiovato" nel 1°<br />

turno dei play off del girone G. Trascinata al successo da uno straordinario Manzo, e non è una novità, la squadra di<br />

Carannante scende in campo determinata e <strong>decisa</strong> a chiudere la gara già nel primo tempo. Per la squadra bacolese i<br />

play off rappresentano il riscatto per la mancata vittoria del campionato e costituiscono una ghiotta occasione per<br />

approdare comunque in C2. Sulla strada della Sibilla c'è un Campobasso giunto a Bacoli per giocarsi la sua gara con<br />

convinzione, tuttavia fin dalle prime battute di gioco emerge che per i ragazzi di Paolucci sarà dura superare l'ostacolo<br />

che si chiama Sibilla El Brazil Cuma. I padroni di casa si portano in vantaggio già al 9' con una bella azione di Napolitano<br />

che batte Cunzi con un bel destro in diagonale. Ma la squadra di Carannante passata in vantaggio continua a proporsi in<br />

avanti e, dopo aver sfiorato il gol con Giordano, raddoppia al 18': a rendersi protagonista è Manzo che viene messo giù<br />

da un difensore del Campobasso: l'arbitro non ha dubbi e concede il rigore che lo stesso Manzo trasforma. Seppur in<br />

svantaggio di due gol il Campobasso rialza la testa e trova la forza di reagire. Al 24' Picariello si libera con faciltà di<br />

R<strong>ai</strong>none e si presenta a tu per tu con Cortese realizzando il 2 a 1 che riapre i conti. Accorciate le distanze, infatti, i<br />

molisani credono nella rimonta tuttavia al 29' restano in dieci per l'espulsione di Picariello che commette un ingenuo<br />

quanto inutile fallo a centrocampo <strong>ai</strong> danni di De Franco. Dopo aver sfiorato il terzo gol con Napolitano e Giordano, i<br />

rossoblu nei minuti finali provano a rendersi pericolosi con una <strong>serie</strong> di calci piazzati battuti da Artiaco che,<br />

evidentemente non in giornata di grazia, non sortiscono gli effetti sperati. Nella ripresa sale in cattedra Manzo che<br />

spegne ogni sogno di rimonta del Campobasso. Al 4' il fantasista b! iancoazz urro da solo supera tutta la difesa<br />

avversaria, compreso il portiere Cunzi,prima di depositare la sfera nella porta sguarnita per il 3 a 1. Passano pochi minuti<br />

ed è sempre Manzo a chiudere i conti anche stavolta il fantasista flegreo fa tutto da solo e dopo aver messo a sedere<br />

mezza difesa avversaria segna facile facile. A questo punto la gara cala di tono, complice anche il gran caldo. Al 18' i<br />

padroni di casa restano in 10 per l'espulsione di Di Domenico per un fallo su Acoglanis, che ristabilisce la parità<br />

numerica in campo. Al 25' il direttore di gara estrae il rosso anche <strong>ai</strong> danni di Allocca, colpevole di un fallo a gioco fermo<br />

su Artiaco. Nei minuti finali il Campobasso prova timidamente di impensierire la retroguardia avversaria con sterili<br />

tentativi che però non arrivano m<strong>ai</strong> a creare veri e propri pericoli. Un Campobasso che ha giocato molto al di sotto delle<br />

sue possibilità contro una squadra che si è dimostrata certamente superiore.<br />

BACOLI – Volti scuri in casa Campobasso al termine della gara persa a Bacoli.<br />

A presentarsi per primo <strong>ai</strong> microfoni è il presidente, Ferruccio Capone che dichiara amareggiato: "Il Campobasso<br />

meritava di andare più avanti in questi play-off. Oggi abbiamo finito il nostro campionato ma chiedo <strong>ai</strong> tifosi di non<br />

demoralizzarsi e di starci vicini. Già in settimana - continua il presidente - ci metteremo al lavoro per costruire la squadra<br />

per l'anno prossimo. Ci potenzieremo e appronteremo il nuovo organigramma. Non nascondo, comunque, un certo<br />

ottimismo per quanto riguarda un eventuale ripescaggio che potrebbe spalancarsi comunque le porte della C2." Il tecnico<br />

rossoblu, Silvio Paolucci, commenta così la gara: " A mio avviso il rigore e l'espulsione di Picariello cono stati i due<br />

episodi che hanno deciso la partita. Nutro forti dubbi sul fatto che fosse rigore, e comunque giocare in dieci per gran<br />

parte dell'incontro, per di più con questo caldo, non è stato affatto facile. Credo che nel primo tempo siamo partiti molto<br />

bene, nonostante i due gol di svantaggio ci abbiamo creduto e con Picariello siamo riusciti a riaprire la partita. Ma poi<br />

l'espulsione ci ha tagliato le gambe privandoci di un elemento fondamentale nei nostri schemi. Nel secondo tempo, poi,<br />

abbiamo subito a freddo i due gol degli avversari e quel punto era impossibile riequilibrare la partita. Quest'anno il<br />

Campobasso ha disputato un buon campionato e dispiace perdere in questa maniera, perché sono convinto che senza<br />

l'espulsione la gara sarebbe stata più equilibrata." Umori completamente opposti in casa Sibilla El Brazil Cuma dove il<br />

tecnico Enzo Carannante dichiara: "Oggi siamo stati superiori <strong>ai</strong> nostri avversari, abbiamo dominato la partita sin<br />

dall'inizio e il risultato non è m<strong>ai</strong> stato in discussione".


8<br />

& +441-4-<br />

,- /14<br />

/466)/1-<br />

@?H<br />

"<br />

*)4-66) #<br />

M A R C ATO R I : p.t. 15’ Criniti (B); s.t. 30’ Greco (G)<br />

G ROT TAG L I E : Lamberti, De Giorgi, Lollini, Marini,<br />

Camassa (22’ s.t. Pirone), Lenti Giuseppe; Lenti Giancarlo<br />

(1’ s.t. Spada, 43’ s.t. Solidoro), Marchi, Piperissa,<br />

Chiesa, Greco. A disp.: Guido, Edjekpan, Sancesario,<br />

Piroscia. All.: Orlando<br />

BA R L E T TA : Di Candia, Mascia, Balducci, Daleno,<br />

D’Angelo, Rizzi; Iraci (16’ p.t. Bachiocchi), De Cecco,<br />

Di Domenico, Mangiapane (9’ p.t. suppl. Ricci), Criniti<br />

(14’ s.t. De Leonardis). A disp.: Di Vincenzo, Lanciano,<br />

Landi, Lanotte. All.: Chiricallo<br />

A R B I T RO : Guida di Torre Annunziata<br />

6-<br />

: Spettatori oltre 2500, di cui 800 da Barletta. Ammoniti<br />

Marchi (G), Di Candia, Mascia, De Leonardis<br />

(B). Recupero 1’, 4’. Angoli 5-4 per il Barletta. Ai <strong>rigori</strong>,<br />

Piperissa (fallito), Daleno (gol), Marchi (gol), De Leonardis<br />

(gol), Pirone (gol), Di Domenico (gol), Marchi<br />

(gol), De Cecco (gol), Chiesa (fallito)<br />

GROTTAGLIE – Una domenica<br />

indimenticabile, al di là<br />

dell’esito favorevole al Barletta<br />

e terribilmente sfortunato per i<br />

colori del Grottaglie.<br />

L’avventura dei biancazzurri<br />

nei playoff si ferma al primo<br />

varco, bloccato <strong>ai</strong> calci di rigore<br />

da un grande pizzico di sfortuna.<br />

Ma la straordinaria cornice<br />

di pubblico, il tributo dei<br />

propri tifosi, la pacifica marea<br />

Di quelli barlettani riversatisi in<br />

campo per dividere la festa sotto<br />

la tribuna grottagliese sono<br />

una vittoria di tutto lo sport, una<br />

pietra miliare nell’entusiasmo<br />

di tutti. Toccherà agli uomini di<br />

Chiricallo continuare l’avventura:<br />

in campo sono parsi più<br />

disinvolti rispetto alla sfida di<br />

campionato di due mesi fa.<br />

Hanno inoltre confermato tutto<br />

il proprio pragmatismo, traendo<br />

grande vantaggio dal gol<br />

firmato da Criniti al 15’ del<br />

primo tempo, con una precisa<br />

conclusione rasoterra. Bello<br />

nella circostanza il suggerimento<br />

di Mangiapane, lasciato<br />

troppo solo in zona di lancio.<br />

Il Grottaglie, che all’assenza di<br />

Adriano ha aggiunto in extremis<br />

quella di un centrocampista<br />

incalzante come Lentini, si è<br />

dovuto fare carico dell’opera<br />

della rimonta, tra l’altro sotto<br />

una temperatura mozzafiato<br />

(31 gradi in tribuna). Su assist<br />

di Chiesa, la squadra di Orlando<br />

ha centrato il palo basso<br />

con Giuseppe Lenti (un vero<br />

gladiatore) al 35’ e la traversa<br />

con il bomber Piperissa al 7’<br />

della ripresa. Delizioso il dribbling<br />

dell’ariete tra due avversari,<br />

quanto sfortunata la conclusione<br />

sull’uscita del portiere.<br />

Traversa comunque era stata<br />

anche per il Barletta al 37’ con<br />

il piede vellutato di Mangiapane<br />

a pescare sul secondo palo<br />

la testa di Di Domenico. Un po’<br />

irretito nel primo tempo dal<br />

5FHJ<br />

Taranto - Lunedì, 14 maggio 2007<br />

/HJJ=CEAFA??=J<br />

Si ferma <strong>ai</strong> calci di rigore la corsa playoff dei biancazzurri. Il Barletta è più<br />

preciso dagli undici metri. La stagione resta, comunque, indimenticabile<br />

Chiesa consolato dopo la sconfitta Foto: Vito Miale<br />

dispiegamento avversario, un<br />

4-2-3-1 attento specie nell’azione<br />

sugli esterni, il Grottaglie<br />

è venuto fuori nella ripresa con<br />

un forcing di straordinaria caparbietà.<br />

Dopo la traversa di<br />

Piperissa, ha raccolto i frutti<br />

meritati del pari alla mezzora.<br />

Perfetta la parabola di Pirone su<br />

punizione dal lato destro; Greco<br />

è staccato di testa, ed in<br />

torsione arretrata ha spedito il<br />

pallone sotto la traversa, regalando<br />

un’emozione fantastica<br />

alla tribuna del “D’Amuri ed<br />

arricchendo il ruolino delle ultime<br />

quattro gare, fruttate ben<br />

cinque reti. Nonostante gli<br />

sforzi è stato difficile schiodare<br />

l’1-1 tanto nel quarto d’ora finale<br />

quanto nei due tempi supplementari.<br />

Così tutto è stato consegnato <strong>ai</strong><br />

tiri dal dischetto con le due<br />

straordinarie tifo<strong>serie</strong> con il<br />

cuore in gola: Di Candia ha<br />

intercettato la prima battuta di<br />

Piperissa, il Barletta ha trasformato<br />

le successive quattro esecuzioni,<br />

mentre il Grottaglie<br />

dopo le reti di Marchi, Pirone<br />

Marini, si è visto ribattere anche<br />

il quinto tiro di Chiesa,<br />

disperato ma anche consolato<br />

d<strong>ai</strong> compagni. Poi la magia finale,<br />

sotto la presenza vigile ma<br />

opportunamente discreta dei<br />

sessanta agenti diretti dal commissario<br />

Maruzzella. Barlettani<br />

in campo fin sotto la tribuna,<br />

a condividere a condividere<br />

momenti straordinari di festa<br />

con il pubblico di casa. Festa<br />

che era iniziata nei riscaldamento<br />

con le ovazioni a ciascuno<br />

dei biancazzurri che<br />

spuntava dal tunnel degli spogliati<br />

e soprattutto all’ingresso<br />

delle squadre in campo. Bandierine<br />

bianco azzurro e oro in<br />

tribuna centrale, oltre ad uno<br />

striscione a caratteri cubitali di<br />

50 metri a lodare il Grottaglie<br />

per il magnifico campionato<br />

disputato. Per il Barletta l’avventura<br />

proseguirà ad Aversa<br />

con un nuovo durissimo banco<br />

di prova.<br />

Giovanni Resta ■<br />

52/1)61/ Chiricallo, tecnico dei barlettani: «Una bella giornata»<br />

Orlando non si sente sconfitto<br />

«Ai punti avremmo meritato noi»<br />

GROTTAGLIE – Ha avuto<br />

l’atmosfera della finale questo<br />

playoff tra Grottaglie e Barletta,<br />

con tanto di <strong>rigori</strong> a deciderla.<br />

Grandissima emozione<br />

anche per la condivisione<br />

degli entusiasmi tra le due tifo<strong>serie</strong>.<br />

Il tecnico ospite Chiricallo,<br />

intercettato sul campo,<br />

non può che essere soddisfatto:<br />

«Abbiamo vissuto una giornata<br />

di sport stupenda, con le<br />

tifo<strong>serie</strong> che alla fine si sono<br />

abbracciate in un unico applauso.<br />

Credo che lo sport sia<br />

questo e forse con domeniche<br />

così possiamo crescere nel calcio<br />

italiano. La gara è stata<br />

avvincente. Nel primo tempo –<br />

argomenta Chiricallo – p ro b a -<br />

bilmente ci siamo espressi meglio<br />

noi, nella ripresa il Grottaglie<br />

ha reagito bene ed è<br />

riuscito a chiuderci nella nostra<br />

metà campo, anche se sotto<br />

una simile temperatura per<br />

le squadre è stato un enorme<br />

dispendio di energie. I <strong>rigori</strong><br />

finali? Sono una lotteria che<br />

avrebbe potuto avvantaggiare<br />

una squadra o l’altra».<br />

Anche il viso di Dino Orlando<br />

esprime serenità, peraltro dopo<br />

una doccia più che m<strong>ai</strong> ristoratrice:<br />

«A mio parere, <strong>ai</strong> punti,<br />

avremmo meritato ampiamente<br />

di vincere. Purtroppo abbiamo<br />

subito gol anche a causa<br />

di un nostro errore, per un<br />

fuorigioco non attuato bene.<br />

Ma - evidenzia il tecnico biancazzurro<br />

- abbiamo avuto una<br />

cospicua <strong>serie</strong> di occasioni e<br />

credo che avremmo potuto<br />

chiudere la gara nei tempi nor-<br />

mali. Non sempre c’è la fortuna<br />

nel concretizzare, sicché<br />

siamo arrivati alla lotteria dei<br />

<strong>rigori</strong>. Sono soddisfatto della<br />

prova ancora una volta offerta<br />

d<strong>ai</strong> ragazzi: hanno dato una<br />

nuova dimostrazione di bel<br />

gioco, di grande capacità tecnico-tattica,<br />

di grande volontà<br />

e di attaccamento alla maglia<br />

del Grottaglie».<br />

Il Grottaglie era pronto a proseguire<br />

con entusiasmo la strada<br />

nei playoff: «E’ vero. Speravamo<br />

soprattutto di superare<br />

lo scoglio con il Barletta per<br />

poter recuperare due grossi<br />

giocatori come Lentini, che si è<br />

infortunato nella rifinitura di<br />

sabato mattina, ma soprattutto<br />

Adriano, un punto focale dell’attacco,<br />

con notevoli capacità<br />

tecniche e tattiche. Non è<br />

stato possibile, ma credo che di<br />

questo campionato resterà la<br />

grande soddisfazione per i risultati<br />

ottenuti e la capacità, di<br />

cui anche i tifosi barlettani ci<br />

hanno dato atto, di aver fatto<br />

divertire la gente. Questo per<br />

me è il miglior regalo».<br />

Chiusura con Simone Greco,<br />

Il rigore<br />

parato<br />

da De<br />

Candia<br />

a Piperissa<br />

foto di<br />

Vi t o<br />

Miale<br />

centrocampista che ha sfoderato<br />

nell’ultimo mese uno<br />

straordinario fiuto del gol. Ieri<br />

ha siglato di testa un gol da<br />

bomber di razza: «Quando ho<br />

segnato è stata una grande<br />

emozione. Conosco le capacità<br />

di Pirone, in allenamento giochiamo<br />

spesso insieme, perciò<br />

sono andato convinto sul suo<br />

pallone. Peccato per i <strong>rigori</strong>,<br />

ma sono una lotteria. Comunque<br />

è stata un’annata fantastica,<br />

con l’impegno di tutti».<br />

G. Res. ■<br />

2HE=+=J<br />

=@KHE==HJ= <br />

MANDURIA : Dimo, Ancora, Serio, Brigante (14’ s.t.<br />

Borghese), Scolozzi (28’ s.t. Rosito), Ferrara, De Nitto,<br />

Cocciolo, Galati, Scrimitore, Ingrosso (36’ s.t. Di Rocco).<br />

A disp. Luppoli, Tondo, Mazza, Rosito. All. De Pasquale.<br />

M A RTA N O : Garzilli, Della Tommasa (38’ s.t. Conoci),<br />

Giorgetti, Schito, Epifani, Pap<strong>ai</strong>a, Chiriatti D. (45’ s.t.<br />

Galeotta P.), Rizzo, Luperto, Chiriatti S. (42’ s.t. Galeotta<br />

G.), Zappatore. A disp. Turi, Conti. All. Catalano.<br />

A R B I T RO : Sassanelli di Bari.<br />

RETI: 11’ p.t. e 18 s.t. Scrimitore.<br />

N OT E : spetatori oltre mille, un centin<strong>ai</strong>o provenienti da<br />

Mar tano.<br />

MANDURIA - E ora la<br />

festa può davvero cominciare.<br />

Eccesso di scaramanzia<br />

o, più realisticamente,<br />

una saggia prudenza<br />

avevano consigliato<br />

<strong>ai</strong> manduriani di affrontare<br />

questo ultimo<br />

impegno stagionale con<br />

molta circospezione nonostante<br />

il blitz esterno<br />

compiuto sette giorni addietro.<br />

I biancoverdi si sono ripetuti<br />

nella gara di ritorno<br />

bissando il successo di<br />

Martano, scatenando la<br />

santabarbara del tifo messapico<br />

che, una volta di<br />

più, si è dimostrato il<br />

valore aggiunto del team<br />

manduriano. Al cospetto<br />

di una cornice di pubblico<br />

degna di ben altre categorie<br />

gli uomini di Giovanni<br />

De Pasquale hanno<br />

avuto la meglio su un<br />

Martano m<strong>ai</strong> domo grazie<br />

al maggior taso tecnico e<br />

ad una condizione fisica<br />

più che apprezzabile considerando<br />

la lunga e faticosa<br />

stagione ed il gran<br />

caldo che ha fatto da corollario<br />

al confronto.<br />

Ad imprimere il proprio<br />

inconfondibile marchio al<br />

match è stato uno degli<br />

uomini simbolo di questo<br />

Manduria, Federico Scrimitore.<br />

Il suo recupero,<br />

unitamente a quelli altrettanto<br />

importanti del<br />

suo gemello Galati e di<br />

Ferrara, ha notevolmente<br />

elevato la qualità dell’undici<br />

messapico. E per il<br />

pur volenteroso e meri-<br />

1=@KHE=CEEI?A?EC@E5?HEEJHA<br />

+HEIFE=?E>HELE@LEJJHE=='#?5=LE<br />

Sfuma la rimonta della Tamburi che protesta a fine fara: quattro espulsi nelle fila rossoblu<br />

tevole Martano c’è stato<br />

davvero poco da fare. La<br />

partenza dei padroni di<br />

casa, sostenuti a gran voce<br />

dal proprio pubblico, è<br />

spigliata. Il Martano soffre<br />

la pressione dei biancoverdi,<br />

vacilla e, al 18’,<br />

capitola. A piegare la resistenza<br />

degli ospiti ci<br />

pensa Scrimitore che, con<br />

una magia, si libera del<br />

suo angelo custode e trafigge<br />

l’estremo difensore<br />

talentino in disperata<br />

uscita. Subito lo svantaggio<br />

il Martano muta<br />

atteggiamento tattico divenendo<br />

più intraprendente.<br />

La maggior spigliatezza<br />

degli ospiti produce,<br />

però, una sola occasione<br />

degna di nota. La<br />

sfera calciata da Luperto,<br />

al 40’, sfiora il montante<br />

facendo correre un brivido<br />

<strong>ai</strong> mille cuore biancoverdi<br />

presenti al “Dimitri”.<br />

Le residue speranze<br />

del Martano svaniscono<br />

al 18’ della ripresa.<br />

Frustrarle, ancora<br />

■ Al triplice<br />

f ischio<br />

esultano i tifosi<br />

b i a n c ove rd i<br />

che vedono<br />

s ch i u d e r s i<br />

l’approdo in<br />

P ro m o z i o n e<br />

una volta, Scrimitore. Il<br />

talentuoso attaccante conclude<br />

in maniera vincente<br />

una ripartenza repentina<br />

della fomazione biancovrde.<br />

La gara, e la vittoria<br />

dei palyoff, possono, a<br />

questo punto, considerarsi<br />

pratiche archiviate.<br />

L’ultimo scorcio di gara si<br />

risolve in na esibizione di<br />

pura accademia. Al triplice<br />

fischio scoppia l’apoteosi<br />

biancoverdi. Giocatori,<br />

tecnici e dirigenti<br />

festeggiano questo importante<br />

successo con tutto<br />

il pubblico inchiodato<br />

<strong>ai</strong> propri posti. Una festa<br />

di sport alla quale partecipano<br />

anche i supporter<br />

del Martano che, anche<br />

per questa loro maturità,<br />

meriterebbero di<br />

seguire il Manduria in<br />

Promozione.<br />

Maurizio Pasculli ■<br />

6-4)+)6-/41)<br />

Risultati 26ª e ultima giornata: Arsenal Sava-Ginosa 1-3;<br />

Palagiano-Fc Grottaglie 3-1; Anspi Talsano-Paolo VI 3-0 a<br />

tavolino; Olimpia Crispiano-Real Lizzano 3-0 a tavolino;<br />

Aldo Demitri Maruggio-Real Statte 3-3; Scintille Grottaglie-Sporting<br />

Mottola 1-1. Riposa: Ausonia<br />

Classifica finale: Real Statte 58; Anspi Talsano 56;<br />

Sporting Mottola 53; Ginosa 49; Scintille Grottaglie 39<br />

Paolo VI* 31; Ausonia 29; Palagiano 28; Aldo Demitri<br />

Maruggio 23; FC Grottaglie e Olimpia Crispiano 20;<br />

Arsenal Sava 16; Real Lizzano 13. Real Lizzano e Paolo VI<br />

si sono ritirati dal campionato. Palagiano e Ginosa una gara<br />

in meno<br />

+HEIFE=6=>KHE <br />

CRISPIANO: Giannotta, Ciccimarra, Salvi, Basile, De Giorgio<br />

(42’ st. Solidoro), Fedele, Boccuni, Simone (39’ st. Basta), Peluso,<br />

De Vivo, Birtolo (22’ st. Marzia) A disp.: Russo, Castellano,<br />

Carrieri, Bello. All. Vitti<br />

TAMBURI TARANTO: Ricci, Anastasia, Stante, Resta, De Florio,<br />

Marinelli, Santoro Antonio, Santoro Andrea, Orozco, Cianciaruso<br />

M., Ontino Massimo A disp.: Festa, Bonsignore, Galeandro, Carrieri,<br />

Caligina, Cianciaruso Luigi, Donzella, All. Panarelli<br />

A R B I T RO : Gargiulo di Lecce<br />

RETI: 44’ pt. Peluso, 13’ st. Ontino M. 40’ st Stante, 50’ st. Salvi<br />

N OT E : Espulsi al 30’ st Ciccimarra e Santoro And. per reciproche<br />

scorrettezze. Al 50’ Resta, Marinelli, Cianciauro M. per proteste<br />

CRISPIANO - L’USD Crispiano<br />

è nella storia. Ottenendo<br />

un pareggio per 2-2<br />

all’ultimo istante contro la<br />

Tamburi Taranto e in virtù<br />

della migliore posizione in<br />

classifica conquista l’orm<strong>ai</strong><br />

certo salto di categoria. M<strong>ai</strong> in<br />

60anni di calcio locale una<br />

società è arrivata a questi livelli.<br />

Delusione per la Tamburi<br />

che aveva ribaltato il punteggio,<br />

subendo il gol beffardo<br />

di Salvi al 50’. L’arbitro<br />

decretava la fine della gara<br />

senza far riprendere la sfida e<br />

questo determinava le vibranti<br />

proteste dei giocatori rossoblu.<br />

Ne facevano le spese Resta,<br />

Marinelli e il capitano<br />

Cianciauro che venivano<br />

espulsi.<br />

Sotto una splendida cornice di<br />

pubblico circa 1000-1100 tifosi<br />

presenti al comunale di<br />

Crispiano, le due formazioni<br />

hanno dato vita ad una bellissima<br />

partita. Due grandi<br />

squadre che avrebbero meritato<br />

entrambi la Promozione.<br />

Ad un minuto dal termine<br />

del primo tempo arriva il vantaggio<br />

locale: contropiede iniziato<br />

da Simone che serve De<br />

Vivo; il centrocampista di Vitti<br />

mette un pallone a centro<br />

area dove la difesa tarantina<br />

con difficoltà tenta di rinviare;<br />

fortunata quando decisiva<br />

rimpallo su Peluso che da terra<br />

con un colpo di petto batte il<br />

portiere Ricci.<br />

Nella ripresa il Crispiano si<br />

segnala principalmente nella<br />

prima frazione del tempo: al 3’<br />

Peluso palla al piede percorre<br />

terreno e di sinistro calcia<br />

sfiorando il palo alla destra<br />

dell’estremo difensore ospite.<br />

Quattro minuti dopo Fedele<br />

lancia Birtolo che arriva in<br />

progressione sulla fascia e di<br />

sinistro calcia malamente un<br />

pallone che termina sul fondo.<br />

Da questo momento si rivede<br />

la Tamburi che costretta a rimontare<br />

lo svantaggio si butta<br />

a capofitto nel centrocampo<br />

locale. Al 12’ Resta apre il<br />

gioco per De Florio che crossa<br />

sul secondo palo dove non c’è<br />

nessuno per la deviazione vincente.<br />

Un minuto dopo ancora<br />

Tamburi; lo stesso De Florio<br />

prova una conclusione con<br />

palla deviata in angolo con<br />

bravura da Giannotta. Ancora<br />

un giro di lancette e questa<br />

volta la formazione di Panarelli<br />

trova il pareggio: cross di<br />

Stante dalla destra e perfetto<br />

colpo di testa di Massimo Ontino<br />

che batte imparabilmente<br />

il portiere crispianese. Il risultato<br />

di parità avvantaggia<br />

ancora la formazione crispianese<br />

ma carica ulteriormente i<br />

tarantini che di conseguenza<br />

non mollano il pallino del gioco<br />

alla ricerca della seconda<br />

rete. Intorno alla mezz’ora rete<br />

annullata alla formazione<br />

ospite; ma il gioco era stato<br />

fermato prima da parte del<br />

signor Gargiulo per fallo in<br />

zona d’attacco su Giannotta.<br />

Al 30’ doppia espulsione dell’incontro:<br />

per reciproca reazione<br />

vengono allontanati dal<br />

campo Ciccimarra e Santoro<br />

Antonio. A cinque minuti dalla<br />

fine arriva il gelo sulla<br />

panchina e sui tifosi crispianesi:<br />

la Tamburi passa in vantaggio.<br />

Cross dalla sinistra di<br />

Resta, palla non trattenuta da<br />

Giannotta e Stante ne approfitta<br />

per ribadire in rete. Passano<br />

i minuti e l’arbitro ne<br />

decreta cinque di recupero.<br />

Proprio negli ultimi secondi<br />

di gara cross di De Vivo in<br />

area e in mischia arriva l’insperato<br />

quanto storico gol di<br />

Michele Salvi che di testa salta<br />

più in alto di tutti e trafigge<br />

Ricci. Rete che fa esplodere il<br />

catino del comunale; subito<br />

dopo il direttore di gara fischia<br />

la fine dell’incontro. Per<br />

proteste vengono espulsi Resta,<br />

Marinelli, Cianciauro. Per<br />

la Tamburi non resta che sperare<br />

ora nei ripescaggi di fine<br />

luglio.<br />

)@HEI=E+EIJAHE !<br />

ANDRISANI: Consiglio, Beltrame (12’ st Tasto),<br />

Portacci, Leonardelli, Di Paola, Salamina (23’st<br />

Picci), Palomba, D’Ignazio (38’st Albano), Gentile,<br />

Vitale, Stefanelli. A disp.: Cimino, Riondino,<br />

Mancone, Carnevale All.: Leonardelli<br />

CISTERNINO: Di Leo, Semeraro M., Guarini,<br />

Giacovazzo, Colucci, Convertini, Latartara, Zizzi,<br />

Urso 43’stGiacovelli, Baldassarre, Settimio (35’st<br />

Semeraro G.). A disp.: Bufano, Oliva, Turchiarulo,<br />

Conte, Smaltino. All.: Cecere<br />

A R B I T RO : Mastrodonato di Molfetta<br />

RETI: 42’pt Urso (C), 14’ e 39’st Baldassarre (C),<br />

25’st Vitale, 49’st Colucci (aut.)<br />

MONTEIASI - Il Cisternino, battendo in trasferta<br />

per 3-2 l’Andrisani, vince la finale playoff del<br />

girone C di Seconda Categoria, mettendo una<br />

seria ipoteca sul passaggio alla categoria superiore.<br />

La vittoria dei brindisini è limpida perchè<br />

costruita giocando una partita ordinata e corredata<br />

da fraseggi semplici ma efficaci. I tarantini, invece,<br />

hanno molto da recriminare, ma con se<br />

stessi, per avere disputato novanta minuti al di<br />

sotto delle proprie qualità.<br />

Oltre al pubblico di casa, presente sugli spalti una<br />

buona rappresentanza di tifosi giunti dal paese<br />

della valle d’Itria. Dopo una lunga fase di studio a<br />

rischiar di far male per primi sono i gialloblu.<br />

Salamina, al 17’, scaglia a rete una sassata che Di<br />

Leo smanaccia oltre la traversa.<br />

Al 20’ la risposta. Urso grazia gli avversari calciando<br />

addosso al portiere ionico. I gialloblu, da<br />

parte loro, attaccano bene gli spazi ma al momento<br />

di concretizzare si mostrano poco lucidi.<br />

■<br />

1HEIKJ=JE<br />

2HEA<br />

Girone A - Playoff: Finale ritorno: Castellana-Mola 2-0 (1-3<br />

all’andata)<br />

Girone B - Playoff: Finale ritorno: Virtus Casarano- S og l i a n o<br />

1-1 (1-1 all’andata)<br />

2HE=+=JACHE=<br />

Girone B Playoff: Finale ritorno: Crispiano-Tamburi 2-2 (2-2<br />

all’andata)<br />

Girone C - Playoff Finale ritorno: Manduria-Martano 2-0 (1-<br />

0 all’andata)<br />

5A?@=+=JACHE=<br />

Girone C - Playoff Finale ritorno: Andrisani-C i s t e rn i n o 2-3 (1-<br />

1 all’andata). In neretto le squadre vincenti<br />

5-+,) +)6-/41)/ Il Cisternino vince per 3-2<br />

Andrisani, che peccato<br />

Gli adriatici, al 42’, passano in vantaggio. Questa<br />

volta Urso, (partita di fine carriera per lui), non<br />

sbaglia e, di testa, beffa Consiglio proteso in<br />

uscita.<br />

Nella ripresa, i tarantini entrano in campo più<br />

carichi ma app<strong>ai</strong>ono evidenti le loro difficoltà in<br />

fase d’impostazione. Sette minuti e le ostilità si<br />

potrebbero anzitempo chiudere. Baldassarre s’invola<br />

verso l’area avversaria e, dopo aver superato<br />

due difensori, deposita in rete. Il molfettese Mastrodonato,<br />

inspiegabilmente, annulla per un improbabile<br />

offside.<br />

Il raddoppio è comunque nell’aria e lo realizza al<br />

14’ l’estroso Baldassarre. Latartara lo lancia in<br />

sospetta posizione di fuorigioco e solo davanti<br />

all’estremo difensore ionico non sbaglia. Gli uomini<br />

di Leonardelli tentano di scuotersi ed è Vitale<br />

a suonare la carica. Prima al 19’ spara addosso al<br />

Di Leo, poi al 25’, dimezza lo svantaggio con un<br />

bel tiro a fil di palo scoccato dall’interno dell’area<br />

di rigore. Si tratta della trentasettesima rete su<br />

trentaquattro partite. L’Andrisani si getta in avanti<br />

ma presta il fianco agli adriatici che sfiorano la<br />

rete con Urso che da pochi passi, al 32’, spreca un<br />

occasione incredibile con il portiere, già a terra,<br />

che si ritrova la palla tra i guanti.<br />

Il tris lo sigla il solito Baldassarre (alla sua<br />

ventunesima rete su diciannove gare), che sfugge<br />

<strong>ai</strong> suoi generosi marcatori e con un preciso diagonale<br />

spalanca al Cisternino la porta della promozione.<br />

Un autogol di Colucci, proprio allo<br />

scadere dei quattro minuti di recupero rende meno<br />

amara la sconfitta dei tarantini.<br />

Giuseppe Di Cera. ■


CALCIO | SERIE D<br />

Lunedì 14 Maggio 2007<br />

11<br />

I dominatori della stagione cedono in casa alla Sangiuseppese prima della fe st a<br />

Noicattaro, un ko «dolce»<br />

Barletta beffa il Grottaglie, Brindisi dà l’addio <strong>ai</strong> playoff<br />

ORAZIO PETRUZZI<br />

NOICATTARO - SANGIUSEPPESE 0 - 2<br />

N O I C AT TA R O : Cilli, Grazioso, Cormio (dal 40’ del secondo tempo, Mongelli),<br />

Sabini (dal 25’ del secondo tempo, Didonna), Savio, Menolascina, Tagliente (dal<br />

20’ del secondo tempo, Domanico) Nicoletti, Giacco, Zotti, Manzari. All. Del<br />

Rosso. A disp. Iurino, Sassarini, Grandolfo, Sangirardi.<br />

SANGIUSEPPESE : Iaccarino, Civita, Corsale, Condò (dal 5’ del secondo tempo,<br />

Mareggi), Scognamiglio, Parisi, Deluca, Cerrato, Varriale (dal 10’ del secondo<br />

tempo, Vitagliano), Moxedano (dal 20’ del secondo tempo, Venditto), Decesare.<br />

All. Mandragora. A disp. Rastrello, Alterio, Carbonaro, Diallo.<br />

ARBITRO : Di Ciommo di Venosa<br />

RETI : 40’ p.t. e 45’ s.t. Decesare<br />

N OT E : spettatori 400 circa. Ammoniti Menolascina, Nicoletti, Zotti, Parisi, Deluca,<br />

Carrato, Venditto.<br />

l N O I C AT TA R O. Il dolce sapore della<br />

sconfitta. Dopo la festa promozione, in<br />

casa rossonera, un ko indolore, con la<br />

testa già alla prossima stagione.<br />

La società che sta già programmando<br />

il futuro, con importanti novità attese<br />

nei prossimi giorni. Nulla è stato deciso,<br />

anche se Tatò tra i professionisti<br />

vuole restarci il più a lungo possibile.<br />

Dopo il tutto esaurito per la festa promozione,<br />

Comunale mezzo vuoto. Ma in<br />

tribuna non mancano i politici e gli<br />

amministratori: dal sindaco Dipierro,<br />

con gli assessori Leone e Tranchitella,<br />

nonché il presidente della Provincia<br />

Divella e l’onorevole Pignataro.<br />

Come previsto, mister Del Rosso da<br />

spazio agli uomini meno utilizzati nel<br />

corso del campionato e nella ripresa da<br />

spazio anche ad Ezio Didonna ( miglior<br />

acquisto per la prossima stagione) che<br />

ritorna dopo sei mesi di assenza. In<br />

difesa, spazio a Massimo Savio, professionista<br />

serio, nonostante la carta di<br />

identità. Sull’out destro, fiducia a Vincenzo<br />

Tagliente, juniores classe 88, che<br />

ad agosto con la maglia del Martina ha<br />

affrontato la Juventus in Coppa Italia.<br />

In attacco, mancano Suarez e Doria,<br />

gemelli del gol; spazio a Enzo Giacco e<br />

Gennarino Manzari. Sotto un caldo afoso,<br />

le squadre si affrontano senza tatticismi.<br />

Su una punizione di Zotti, per un<br />

soffio, Grazioso non ci arriva e Iaccarino<br />

para. Su capovolgimento di fronte,<br />

il cross è Decesare, la conclusione del<br />

Variale termina al lato. Ancora il generoso<br />

Manzari prova la via del gol, con<br />

un tiro cross pericoloso che non inganna<br />

Iaccarino. Nel finale del tempo,<br />

la doccia fredda: le maglie della difesa<br />

rossonera sono larghe e Decesare beffa<br />

Cilli, con la decisiva e sfortunata deviazione<br />

di Grazioso che non lascia<br />

scampo al giovane numero uno barlettano.<br />

La reazione dei baresi è veemente<br />

e avrebbe meritato il pari, ma le<br />

conclusioni di Zotti e Menolascina si<br />

infrangono contro il muro campano. La<br />

ripresa si apre con un grave errore<br />

arbitrale che non vede un rigore solare:<br />

Civita non riesce a tenere lo sgusciante<br />

Giacco. L’arbitro fischia fallo in attacco<br />

e il pubblico protesta. Ancora una girata<br />

di Giacco, parata da Iaccarino. Poi<br />

il festival del legno: dapprima una magia<br />

di Decesare su punizione coglie la<br />

traversa. Replica dei baresi affidata ad<br />

una geniale giocata di Zotti che imbecca<br />

Giacco, la cui zampata sbatte contro la<br />

traversa. Ma la dose di sfortuna per i<br />

padroni di casa non termina: angolo<br />

telecomandato del neo entrato Domanico,<br />

Grazioso prende il tempo a tutti e<br />

salta sino in cielo, ma sfera sbatte contro<br />

la traversa. Ancora una splendida<br />

punizione di Menolascina, ma la risposta<br />

di Iaccarino è da campione. Di<br />

fronte a tanta sfortuna il Noicattaro si<br />

arrende e Decesare in contropiede segna<br />

il raddoppio. Applausi per tutti col<br />

pubblico locale che continua a far festa<br />

per la promozione, trasferendosi in<br />

Piazza Umberto I, in attesa dei giocatori<br />

.<br />

GROTTAGLIE - BARLETTA 4-5 d.c.r. (1-1) AVERSA NORMANNA – BRINDISI 2 - 1<br />

Giacco impegnato in un contrasto di gioco nella gara persa ieri [foto Studio 96]<br />

G R OT TAG L I E : Lamberti, De Giorgi, Lollini, Marini, Camassa (22' st.<br />

Pirone), Lenti Giuseppe, Lenti Giancarlo (1' st. Spada (44' st.<br />

Solidoro), Marchi, Piperissa, Chiesa, Greco. A disp. Guido,<br />

Edjekpan, Sancesario, Piroscia. All. Orlando<br />

B A R L E T TA : Dicandia, Mascia, Balducci, Daleno, D’Angelo, Rizzi,<br />

Iraci (20' pt. Bachiocchi), De Cecco, Di Domenico, Mangiapane (1'<br />

pts. Ricci), Criniti (14' st. De Leonardis). A disp. Di Vincenzo,<br />

Lanciano, Landi, Lanotte. All. Chiricallo<br />

ARBITRO : Guida di Torre Annunziata<br />

RETI : 17' pt. Criniti, 31' st. Greco<br />

N OT E : Ammoniti Mascia, Dicandia e De Leonardis per il Barletta,<br />

Lollini e Marchi per il Grottaglie. Angoli 5-4 per il Barletta.<br />

AV E R S A : Del Giudice, Balestrieri, Ciotola, Avolio, Di Girolamo, Caruso,<br />

Zolfo, Romaniello, Prisco (dal 36’ st Longo), De Palma, Rosi (dal 47’ st<br />

Ferraro). A disp.: Granata, Maddaloni, Esposito, Bucciarelli, Ingenito.<br />

All.: Boccalini<br />

BRINDISI : Musella, Rosciglione (dal 12’ pt Frascaro), Barca, Caroleo, Di<br />

Pietro, Corazzini, Greco (dal 1’ st Perez), Potenza (dal 16’ st Ladogana),<br />

Falconieri, Lorusso, Verolino. Disp.: Luperto, Catalano, Toscano, Romano.<br />

All.: Giusto<br />

ARBITRO : Corradini di Macerata<br />

RETI : nel pt all’8’ e al 13’ De Palma, al 19’ Verolino<br />

N OT E : Terreno in perfette condizioni; giornata molto calda; ammoniti<br />

Caroleo e Frascaro; al 12’ del p.t. uscito Rosciglione per stiramento.<br />

CIRO SANARICA<br />

l GROTTAGLIE . La lotteria<br />

dei <strong>rigori</strong> premia il Barletta,<br />

che al termine della stagione<br />

regolare si era piazzato alle<br />

spalle del Grottaglie con 9 punti<br />

di distacco. Proprio quei <strong>rigori</strong><br />

tanto detestati d<strong>ai</strong> tarantini<br />

(cinque falliti in stagione<br />

regolare) sbarrano il cammino<br />

nei playoff al team biancazzurro.<br />

Gradinata ricolma di barlettani<br />

e tribuna allo stesso modo<br />

piena zeppa di locali per uno<br />

spettacolo nello spettacolo.<br />

Marchi prova subito sorprendere<br />

Dicandia ma il suo<br />

tiro dalla distanza dopo trenta<br />

secondi termina di poco alto.<br />

Mangiapane pericoloso in occasione<br />

del primo corner ospite<br />

(8') e difesa di casa che allontana<br />

la minaccia con qualche<br />

difficoltà. Barletta in vantaggio<br />

al 17'. Fallo su Giancarlo<br />

Lenti in zona d’attacco, ma si<br />

prosegue. Lungo lancio per<br />

Criniti che buca la difesa grottagliese,<br />

supera Camassa in velocità<br />

e con un destro secco<br />

batte Lamberti.<br />

Di Domenico impegna il portiere<br />

locale al 27' e Piperissa<br />

subito dopo manda fuori su<br />

assist di Chiesa. Grottaglie vicino<br />

al pari con Giuseppe Lenti<br />

che di testa centra il palo al 35'.<br />

Marchi non riesce a ribadire in<br />

rete. Sull'azione seguente è Di<br />

Domenico (cross di Mangiapane)<br />

a centrare la traversa di<br />

testa. Partita viva a dispetto del<br />

gran caldo: Giancarlo Lenti<br />

apre per Chiesa, che mette al<br />

centro per Piperissa. L’attac -<br />

cante trova pronto Dicandia.<br />

Bordata di Mangiapane al 44' e<br />

Lamberti mette in angolo con<br />

un intervento in bello stile.<br />

Al 7' della ripresa ancora<br />

sfortunato il Grottaglie. Chiesa<br />

lancia Piperissa e la punta centra<br />

la traversa. Ancora Piperissa<br />

vicino al gol: cross di<br />

Spada e colpo di testa che sorvola<br />

il montante alto (11'). Orlando<br />

passa alla difesa a tre e<br />

Mangiapane non ne approfitta<br />

al 30'. Sul ribaltamento di fronte<br />

punizione conquistata d<strong>ai</strong><br />

tarantini e calciata da Pirone<br />

per la testa di Greco sul primo<br />

palo: è il meritato pareggio. Il<br />

match si infiamma: Spada al 33'<br />

non arriva per un soffio sul<br />

cross di Pirone.<br />

Nei supplementari non accade<br />

nulla. Poi si gioca alla<br />

roulette russa ed il Barletta<br />

non trova la pallottola in canna.<br />

Savino Daleno<br />

in azione. A<br />

Grottaglie, il<br />

capitano del<br />

Barletta ha<br />

realizzato il<br />

primo rigore<br />

[foto Calvaresi]<br />

dal nostro inviato<br />

PIERO ARGENTIERO<br />

l AV E R S A . Una gara bella,<br />

avvincente. Il Brindisi esce a<br />

testa alta da questi playoff.<br />

Giunti inaspettatamente e onorati<br />

sino in fondo con una condotta<br />

di gara che, tranne i primi<br />

quindici minuti, è stata<br />

esemplare. Giocata alla pari<br />

con la ben più quotata e attrezzata<br />

Aversa, nella ripresa,<br />

con più energia in corpo, il<br />

Brindisi ha avuto più volte la<br />

palla per il pari. Nulla da fare.<br />

Quindici minuti iniziali in<br />

cui il Brindisi ha lasciato troppo<br />

spazio a Rosi e a De Palma.<br />

Uno dei due puntualmente si è<br />

venuto a trovare tra il centrocampo<br />

e la difesa del Brindisi.<br />

Colpa del centrocampo<br />

che non chiudeva col reparto<br />

difensivo scoperto. A nulla è<br />

servita la traversa colpita da<br />

De Palma dopo soli due minuti<br />

di gioco. Avrebbe dovuto essere<br />

un campanello d’allarme. Invece<br />

il Brindisi ha perseverato<br />

nell’errore e all’8’ De Palma ha<br />

portato la squadra in vantaggio.<br />

Bissando al 13’: tiro di Zolfo,<br />

il pallone si stampa sul palo<br />

e ritorna in campo, prende De<br />

Palma e non perdona.<br />

Due reti di svantaggio dopo<br />

soli tredici minuti. Nessuno<br />

avrebbe scommesso sul Brindisi.<br />

E invece al 19’, su una<br />

rimessa laterale, Falconieri si<br />

porta sul fondo, mette al centro<br />

un traversone, sul quale arriva<br />

puntuale Verolino, e con un<br />

tocco delizioso mette in rete.<br />

Si riapre la gara. Il primo<br />

tempo si gioca a ritmi indiavolati,<br />

sotto un sole cocente.<br />

Giusto ha già dovuto rivoluzionare<br />

difesa e centrocampo<br />

perché Rosciglione si è fatto<br />

male ed è uscito (al 12’). Le<br />

occasioni si susseguono da una<br />

parte e dall’altra. Verolino gioca<br />

sul filo del fuorigioco. Per<br />

ben due volte il guardalinee lo<br />

blocca mentre è in posizione<br />

regolare. Nella terza occasione,<br />

l’arbitro si ravvede e lascia<br />

continuare.<br />

Nella ripresa il Brindisi si fa<br />

ancora più aggressivo. Fuori<br />

Greco e dentro Perez. Si passa<br />

al 4-3-3. E’ proprio Perez al 28’ a<br />

mancare il pallone del pareggio.<br />

Ma prima era toccato anche<br />

a Falconieri in ben due<br />

occasioni. L’ultima grande opportunità<br />

è per il Brindisi al 47’<br />

con Corazzini che, col portiere<br />

fuori d<strong>ai</strong> pali, manda fuori il<br />

p a l l o n e t t o.<br />

Ernesto<br />

Ve r o l i n o<br />

autore, al 19’,<br />

del gol che ha<br />

portato i<br />

brindisini sul<br />

2-1<br />

[foto<br />

Mario Gioia]<br />

CALCIO A 5|Il Manfredonia supera lo scoglio dei playout e raggiunge la salvezza<br />

Polignano, storica finale<br />

Giovinazzo frenato dal Vesevo<br />

TIZIANO ANGELINI<br />

l In finale, finalmente. Dopo tre avventure<br />

svanite alle soglie del più bello, la quarta esperienza<br />

<strong>ai</strong> playoff regala all’Us Polignano un<br />

risultato storico.<br />

Il responso, atteso e sudatissimo, sul campo<br />

dell’Afragola, dopo una gara al cardiopalma e<br />

ripetuti colpi di scena.<br />

In terra campana, nonostante il vincolo della<br />

gara a porte chiuse, l’atmosfera è incandescente,<br />

e l’avvio dei rossoverdi di Napolitano ne risente.<br />

Il primo giro di lancette è da incubo: due<br />

incursioni subite, due gol al passivo. Il contraccolpo<br />

psicologico è pesante, con il triplice<br />

vantaggio dell’andata quasi del tutto evaporato.<br />

L’Imagross, però, viene fuori nel momento più<br />

difficile, dimostrando qualità e personalità. La<br />

riscossa parte dal solito, grande Paes, per sublimarsi<br />

nel bellissimo 2-2 realizzato da un<br />

eccellente capitan Potente. Il match sembra<br />

incanalato sui binari giusti, ma la ripresa riapre<br />

le porte della sofferenza, con un parziale di 5-2<br />

che azzera ogni scarto. Il lieto fine, e l’u rl o<br />

liberatorio, giungono nel momento meno atteso,<br />

con il gol qualificazione realizzato dal rientrante<br />

Edson.<br />

Spettacolo ed emozioni nell’altra semifinale,<br />

con il primo atto fra Giovinazzo e Vesevo.<br />

Un Vesevo giunto al minitorneo direttamente<br />

dall’A2, e che sul campo si conferma squadra di<br />

grandissimo valore. Dall’altra parte, mister<br />

Chiaffarato orchestra la gara in maniera perfetta,<br />

al punto che la differenza di categoria<br />

passa totalmente inosservata. L’avvio del Giovinazzo<br />

si muove su ritmi altissimi, e per i<br />

campani la vita è durissima, specie quando gli<br />

ingressi degli scatenati Berardi, Cilli e Deplama<br />

fanno letteralmente saltare gli equilibri tattici.<br />

L’occasione per la svolta giunge su un rigore<br />

conquistato da Depalma, ma Neto si fa parare la<br />

conclusione. Nel festival dell’offensiva locale, il<br />

vantaggio ospite è un’autentica beffa, poi, nella<br />

ripresa, subito la doccia fredda dello 0-2. Sul<br />

Gaetano Potente, dell’Imagross Polignano<br />

termometro degli umori irrompe Ricco, che<br />

accorcia e rilancia l’inseguimento, quindi va in<br />

scena un testa a testa bello ed avvincente, con i<br />

padroni di casa generosi oltre ogni aggettivo. Sul<br />

fronte offensivo, l’enfant prodige Depalma è<br />

letteralmente imprendibile: inventa, imbuca,<br />

segna. D<strong>ai</strong> suoi piedi nasce il 2-3, nel mezzo dei<br />

bellissimi timbri di Cilli e Neto. In una giornata<br />

prodiga di cattiva sorte, però, è ingrato anche il<br />

finale, con il 5-4 ospite al fotofinish. Ora, per<br />

l’accesso in finale, bisognerà ribaltare tutto in<br />

trasferta. Ma per un Giovinazzo così, davvero<br />

nulla è impossibile.<br />

Fa festa per una splendida salvezza, intanto, il<br />

Manfredonia, che dopo il 3-1 dell’andata supera<br />

il Termoli anche in trasferta. Per la formazione<br />

di mister Cataneo, gara da manuale, con un 4-3<br />

scolpito dalle reti di Gino e Pietro Castriotta, Ese<br />

e Tesser. Dopo un girone di ritorno a livelli<br />

stellari, è un risultato meritatissimo.<br />

SERIE C1|Nel giorne appulo-lombardo-laziale<br />

Brindisi e Matera sognano la B<br />

sabato prossimo lo scontro<br />

tra le migliori seconde classificate<br />

PIERPAOLO PATERNO<br />

l L'Eagles Brindisi ed il Deportivo Matera di calcio a cinque<br />

di C1 inseguono un sogno chiamato <strong>serie</strong> B. Salentini e lucani<br />

si troveranno di fronte sabato prossimo nel capoluogo messapico<br />

per il primo dei tre atti del triangolare valido per<br />

l’accesso alla finalissima di metà giugno tra le migliori<br />

seconde in assoluto classificate nei rispettivi gironi regionali.<br />

La Puglia è accorpata con Lombardia e Lazio. I verdetti<br />

conclusivi giungeranno quindi intorno al 20 giugno.<br />

Da una parte, i brindisini del presidente Gemma che nella<br />

prima fase hanno eliminato d<strong>ai</strong> giochi il Biancazzurri Fasano<br />

e la Virtus Monopoli. Dall’altra, i materani del patròn<br />

Lamacchia che hanno ceduto il posto tra i cadetti nello scontro<br />

diretto (2-6) perso contro i cugini del Real. La perdente della<br />

prima giornata tornerà in campo il 2 giugno al cospetto di una<br />

campana (Scafati o Napoli). La vincente sarà invece di nuovo<br />

in scena il 9 giugno. In quest’ultima data si concluderà tra<br />

l’altro il Torneo delle Regioni (via il 5 giugno): «E questo - dice<br />

Angelo Carone, tecnico del Brindisi e della Rappresentativa<br />

pugliese - potrebbe rappresentare un problema personalmente<br />

parlando. Chiederemo alla Federazione di spostare la data del<br />

secondo turno di finali».<br />

Sovrapposizioni di date a parte, l’Eagles si avvicina a grandi<br />

passi all’ennesimo appuntamento cruciale della stagione.<br />

Carone ipotizza già la squadra anti-Deportivo: «Sarà squalificato<br />

il portiere Grande e questo comporterà senz'altro una<br />

modifica dell’assetto tattico tradizionale. Rivedremo il tipo di<br />

gioco potendo contare su altre risorse. Tra i pali dovrebbe<br />

scoccare l’ora di Mino Chiarella. Il resto del gruppo scoppia di<br />

salute». Tra i più in forma (il gruppo si allena tre volte alla<br />

settimana a Latiano e ha appena concluso un’a m i ch evo l e<br />

contro la Hellas Brunda promossa <strong>ai</strong> playoff di C2 col Brunda)<br />

si segnalano i soliti Zanzariello, Giodice e capitan Di Giulio:<br />

«Siamo a questo punto nonostante non fossimo la formazione<br />

più accreditata. Ci teniamo quindi a proseguire il cammino<br />

positivo condotto sinora. Le motivazioni non mancano».<br />

Sul fronte materano, mister Linsalata cercherà di riprendere<br />

il discorso interrotto il 5 maggio nel match point<br />

perso col Real. I punti di forza del sodalizio della città dei sassi<br />

restano Sergio, il bomber Chimenti e il capitano Festa. In tal<br />

senso, sarà da valutare la forza di reazione di un gruppo con<br />

spiccate qualità non ridimensionato dall’esito negativo del<br />

d e r by.<br />

SERIE C2 |Nel girone C vita facile per il Capurso<br />

Fuente avanti<br />

Margherita non ce la fa<br />

GIANLUCA CASCIONE<br />

l Fattore campo rispettato nelle<br />

semifinali dei play-off della <strong>serie</strong><br />

C2 con Nettuno, Fuente, P. Altamura,<br />

Capurso, Brunda e Laterza<br />

pronte a giocarsi sabato<br />

prossimo le ultime chance di accedere<br />

nella prima <strong>serie</strong> region<br />

a l e.<br />

L'unica squadra meglio classificata<br />

al termine della regular<br />

season a non superare il turno è<br />

la Fovea Foggia che al “Da Vinci”,<br />

tana di entrambe le formazioni,<br />

ha ceduto di misura <strong>ai</strong> cugini della<br />

Fuente in un match caratterizzato<br />

da tantissimi gol ed emozioni.<br />

Avanti 2-0 dopo sette minuti<br />

in virtù delle reti di Marmorino<br />

e Galano, la Fovea si fa<br />

raggiungere dal solito Laccetti e<br />

da Scisciolo.<br />

Nella ripresa al 2' il fuentino<br />

Valente, ex di turno, calcia sulla<br />

traversa un rigore, al 7' ancora<br />

Galano riporta in vantaggio i rossoneri<br />

ma immediatamente dopo<br />

Capozzi restituisce la parità. Due<br />

volte in vantaggio grazie ad un<br />

incontenibile Galano, a partita<br />

volta al termine, i ragazzi di mister<br />

Miki Grassi reagiscono con<br />

lucidità e cuore: al 29' un’a u t o re t e<br />

porta il match sul 5-5 mentre in<br />

pieno recupero il tiro della disperazione<br />

di Capozzi si infila<br />

nell’angolo giusto.<br />

Nell’altra semifinale del girone<br />

A vince, secondo pronostico, la<br />

Nettuno del presidente Tonio Papagni<br />

(8-5) contro la Salinis di<br />

Margherita di Savoia. Per la<br />

squadra allenata da Leo Gentile<br />

si tratta di una vittoria senza eccessivi<br />

patemi d’animo nonostante<br />

la buona prestazione degli<br />

ospiti. Capitan Massimo Di Pinto,<br />

Piero Lamanuzzi, Mimmo Papagni<br />

e soci aspettano adesso a<br />

Bisceglie la Fuente.<br />

Nel girone C vita facile per la<br />

Futsal Capurso che abbatte a domicilio<br />

i Delfini Giovinazzo: sempre<br />

in vantaggio, i capursesi di<br />

Vito Battaglia, trascinati dal<br />

bomber Savio Squillace, autore<br />

di una quaterna, chiudono sul 8-3<br />

grazie alle reti di Marco Squeo,<br />

Vito Terlizzi, Marco Pontrelli,<br />

Vincenzo Cespites. Ad attendere<br />

il Capurso sabato ci sarà la Pellegrino<br />

Altamura che contro lo<br />

Sporting Modugno ha regolato il<br />

match già nel primo tempo portandosi<br />

4-0. Dopo l’inevitabile ritorno<br />

modugnese (4-2) sigillo definitivo<br />

per il 5-3 finale.<br />

Verdetti rispettati anche nel girone<br />

C con il derby brindisini<br />

terminato ad appannaggio della<br />

Brunda: al 'Masseriolà i bianco-azzurri<br />

di coach Grapsi annientano<br />

i cugini del Hellas per<br />

10-2. Subito in vantaggio grazie<br />

alla sfortunata autorete di Carbonella,<br />

i brindisini, in vantaggio<br />

6-1 al termine della prima frazione,<br />

legittimano il risultato con<br />

Valerio Zaccaria, autore di una<br />

tripletta, Fontò e Perseo (doppiette),<br />

Bellomusto e Di Scanno. Nel<br />

tabellino dei marcatori anche Pipitone<br />

e Serti del Hellas. Nell’al -<br />

tra semifinale non riesce l’impre -<br />

sa al Nadir, sconfitto a Laterza<br />

dove cede 5-3 al sodalizio presieduto<br />

da Vincenzo Calò.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

www.gazzettaffari.com<br />

La linea diretta dal web all’edicola<br />

SPORT<br />

NORD BARESE<br />

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CALCIO SERIE D - PLAYOFF I biancorossi superano il Grottaglie <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> (5-4)<br />

Il Barletta avanza<br />

Ora i biancorossi affronteranno l’Aversa Normanna<br />

SERIE C2 Battuto il Catanzaro nell’ultima giornata<br />

Andria, una vittoria<br />

che non cancella<br />

la grande amarezza<br />

L’allenatore<br />

Pietro Infantino<br />

MICHELE PIAZZOLLA<br />

l B A R L E T TA . «Grandi!». Non<br />

c’è altro aggettivo per definire i<br />

giocatori del Barletta, autori di<br />

una prestazione m<strong>ai</strong>uscola con<br />

cui sono riusciti a vincere, seppure<br />

<strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>, la prima sfida playoff<br />

sul campo del Grottaglie.<br />

Una partita bella giocata con orgoglio<br />

e volontà d<strong>ai</strong> biancorossi.<br />

Ora, il Barletta passa alla seconda<br />

sfida «playoff» che giocherà ad<br />

Aversa, squadra che ha battuto il<br />

Brindisi (2-1). Contro i tarantini<br />

il Barletta è parso energico, capace<br />

di affrontare con autorità le<br />

difficoltà, senza m<strong>ai</strong> dare l’im -<br />

pressione di soccombere, lottando<br />

col coltello fra i denti.<br />

Il Barletta ha onorato in pieno<br />

la ribalta televisiva ed è stato più<br />

forte dei commenti di una cronaca<br />

un tantino partigiana. Chi<br />

ha visto la partita, sugli spalti e<br />

davanti alla tv di Stato, si sarà<br />

reso conto che la vittoria dei barlettani<br />

è meritata.<br />

«È stata una bella partita -<br />

commenta a fine gara, con soddisfazione,<br />

l’allenatore del Barletta<br />

Marcello Chiricallo - giocata<br />

bene d<strong>ai</strong> miei ragazzi, che sono<br />

stati eccezionali. Sia per noi e sia<br />

per il Grottaglie non era facile<br />

giocare una partita con un grande<br />

caldo. Noi siamo stati in grado<br />

di fare una grande prestazione<br />

con tanta forza di volontà, perchè<br />

stavamo bene e siamo riusciti a<br />

subire poco il Grottaglie. Forse<br />

senza alcuni episodi contrari, la<br />

partita l’avremmo chiusa nei<br />

tempi regolamentari».<br />

A riguardo degli episodi, Chiricallo<br />

si riferisce in particolare<br />

all’inesistente punizione da cui è<br />

scaturito il pari degli avversari.<br />

Superato l’ostacolo Grottaglie,<br />

ora si va ad Aversa. «Andremo<br />

per fare la nostra partita e come<br />

sempre giocheremo alla pari. Per<br />

il momento godiamoci questo<br />

successo, poi da domani penseremo<br />

all’Ave r s a » .<br />

Per concludere, rivedendo il<br />

film della gara, vogliamo citare<br />

alcuni protagonisti. Cioè: i giocatori<br />

De Cecco, Mangiapane e -<br />

soprattutto - il portiere Saverio<br />

Dicandia, decisivo nei <strong>rigori</strong>. E<br />

poi, vogliamo segnalare i tifosi<br />

biancorossi che sotto la calura<br />

hanno incitato con cuore la squadra.<br />

Infine, il presidente Francesco<br />

Sfrecola: ha seguito la gara<br />

coi tifosi. Da libro cuore, la scena<br />

in cui sotto la calura del «D’Amu -<br />

ri» si è prodigato a reperire balle<br />

di bottiglie d’acqua per rinfrescare<br />

i tifosi assiepati in spalti,<br />

sotto il sole cocente.<br />

Andrea De Cecco: è stato uno dei migliori a Grottaglie [foto Calvaresi]<br />

La sfida Grottaglie-Barletta è stata trasmessa in diretta su R<strong>ai</strong> Tre [foto Calvaresi]<br />

ALDO LOSITO<br />

l ANDRIA. L’Andria chiude<br />

con una vittoria (1-0) un campionato<br />

ricco di amarezze. Guardare<br />

il Gela, il Monopoli, il Potenza ed<br />

il Benevento <strong>ai</strong> playoff aumenta<br />

la rabbia in casa azzurra, visto<br />

che l’Andria non aveva nulla di<br />

meno. Un traguardo alla portata<br />

del team andriese ma miseramente<br />

fallito per i risultati inanellati<br />

nella fase finale della stag<br />

i o n e.<br />

Davanti a pochi intimi, ci ha<br />

pensato Cavaliere a siglare il gol<br />

decisivo. In curva una manciata<br />

di tifosi ed uno striscione con<br />

scritto: «Tecnici incompetenti,<br />

squadra mercenaria, nessuno rovinerà<br />

le ambizioni di questa società:<br />

avanti presidente».<br />

La partita ha offerto pochi<br />

spunti di interesse. Tra questi anche<br />

la bella presenza dell’assi -<br />

stente femminile (Maruccia di<br />

Avezzano) dell’arbitro Vivenzi.<br />

Per il resto il sole è stato il grande<br />

protagonista, rallentando l’ope -<br />

rato dei ventidue in campo che<br />

già facevano fatica a disegnare<br />

trame degne di nota. Una classica<br />

partita di fine anno tra due contendenti<br />

che non avevano assilli<br />

di classifica. Forse l’Andria ha<br />

fatto valere le maggiori motivazioni<br />

rispetto <strong>ai</strong> calabresi. «I ragazzi<br />

volevano chiudere con una<br />

vittoria e ce l’hanno fatta - commenta<br />

il tecnico andriese Pietro<br />

Infantino - Tre punti che non servono<br />

per la classifica ma che danno<br />

merito al lavoro svolto dalla<br />

squadra».<br />

Poche parole e qualche saluto,<br />

forse definitivo. Radiomercato,<br />

infatti, ha riacceso le proprie frequenze<br />

e ha annunciato la probabile<br />

partenza del tecnico Infantino<br />

verso un altro club di <strong>serie</strong><br />

C2. Per l’attaccante Simone Cavaliere,<br />

invece, il desiderio è di<br />

rimanere ad Andria: «Questa è<br />

una piazza prestigiosa ed ambita -<br />

dice l’attaccante - Di società <strong>serie</strong><br />

come quella andriese non ce ne<br />

sono molte in <strong>serie</strong> C. Per questo<br />

spero di essere riconfermato».<br />

Ma tracciare il futuro dell’An -<br />

dria, in questo momento, è più<br />

che m<strong>ai</strong> difficile. Al di là<br />

dell’aspetto tecnico, c’è da risolvere<br />

qualche problema societario.<br />

Solo dopo aver ritrovato la<br />

giusta compattezza di intenti si<br />

potrà costruire la prossima stag<br />

i o n e.<br />

PROMOSSA LA NUOVA AN-<br />

DRIA Sorride la seconda realtà<br />

calcistica andriese. La Nuova Andria<br />

ha vinto (3-1) ad Ordona la<br />

finale di ritorno dei playoff ed ha<br />

conquistato la promozione in Prima<br />

categoria.<br />

CALCIO DONNE SERIE B Di Attanasio il gol del Barletta<br />

Pesante sconfitta per l’Acf Itaca<br />

troppo forte il Picenum<br />

Ennio Padalino<br />

ECCELLENZA Due nomi<br />

Bisceglie<br />

parte<br />

il toto<br />

allenatore<br />

BISCEGLIE. Il rebus attorno al nome dell’allenatore del<br />

Bisceglie per la prossima stagione potrebbe avere le<br />

ore contate. Dopo una <strong>serie</strong> di incontri promossi nei<br />

giorni scorsi dalla dirigenza, si è infatti assottigliato il<br />

ventaglio dei papabili per la panchina nerazzurra. Da<br />

alcune indiscrezioni, tra i nomi più gettonati spiccherebbe<br />

quello di Sergio Notariale. Nell’annata appena<br />

conclusa il 51enne tecnico barese ha conquistato il<br />

secondo posto in Eccellenza con il Noci, perdendo tuttavia<br />

la finale playoff col Cerignola. Minori chance<br />

avrebbe invece Pino Brescia, tranese classe 1966, reduce<br />

dall’esperienza in chiaroscuro alla guida del Bitonto<br />

in <strong>serie</strong> D. Sebbene in ribasso, non può inoltre<br />

scartarsi l’ipotesi di una riconferma di Renzo Ferrante.<br />

Intanto sabato scorso Ennio Padalino (probabilmente<br />

riconfermato presidente) e soci hanno convocato i<br />

giocatori per pagare gli ultimi stipendi. In tale circostanza,<br />

il diesse Roberto Storelli ha sondato la volontà<br />

di alcuni atleti (in primis Di Pinto) di indossare la maglia<br />

nerazzurra anche il prossimo anno.<br />

[m.d.o.].<br />

Picenum - Acf Itaca Hotel Barletta 6-1<br />

FEMMINILE PICENUM: Giommi (40' st Gentili),<br />

D'Erasmo (31' st Mascetti), Balletta,<br />

Rocci, Urriani (18' st Fabiani), Di Giacinto,<br />

Galetti, Trivilini, Giannotta, Di Lorenzo,<br />

Poli. A disp.: Croci. All.: Iannotta<br />

ACF ITACA HOTEL BARLETTA: Dicuonzo,<br />

Fuzio, Cuccorese (1' st Guercia), Facciolongo,<br />

Cambiaghi, Schirone (33' st Fato<br />

D.), Tritto (28' st Mazzuoccolo), Corvasce,<br />

Attanasio, Cristallo A., Buonamassa. A<br />

disp.: Fato A. All.: Lobascio<br />

ARBITRO: Camela di Fermo<br />

RETI: 3' pt e 35' st Giannotta, 30' pt Attanasio,<br />

44' pt, 39' st e 49' st Di Giacinto,<br />

32' st Rocci<br />

L'ultima trasferta dell'anno non sorride, almeno<br />

in termini numerici, alle biancorosse<br />

dell'Acf Itaca Hotel Barletta. Sconfitta di larghe<br />

ed esagerate dimensioni (6-1) per l'undici guidato<br />

da Peppe Lobascio, impegnato nell'ostica<br />

trasferta contro la Femminile Picenum. Nonostante<br />

l'eclatante passivo finale, la compagine<br />

barlettana ha avuto modo per gran parte della<br />

contesa di tenere testa ad una delle formazioni<br />

più attrezzate della cadetteria. La cronaca. In<br />

avvio di gara, le marchigiane pescano subito il<br />

jolly con Giannotta che insacca la rete del<br />

vantaggio. L'Itaca Hotel, di contro, cresce con il<br />

passare dei minuti e trova la rete del pari con<br />

Attanasio, abile ad insaccare in seguito ad un<br />

tentativo di Cristallo ribattuto dalla traversa.<br />

Barletta vicino al vantaggio in seguito con<br />

Buonamassa, Cristallo e Corvasce ma poi subisce<br />

la doccia fredda in chiusura di tempo con<br />

l'acuto di Di Giacinto. Nella ripresa, Cambiaghi<br />

sfiora clamorosamente il nuovo pari mentre le<br />

padrone di casa dilagano solo nel quarto d'ora<br />

conclusivo con le griffe di Rocci, Giannotta e Di<br />

Giacinto (bis).<br />

Mario Borraccino<br />

ATLETICA LEGGERA A Foggia bene lo Scientifico e l’Itc<br />

Le scuole di Bisceglie primeggiano<br />

<strong>ai</strong> giochi studenteschi<br />

MINO DELL’ORCO<br />

l BISCEGLIE . Due istituti<br />

scolastici superiori cittadini<br />

hanno degnamente rappresentato<br />

i colori di Bisceglie in<br />

occasione della Finale Regionale<br />

a squadre dei Giochi<br />

Sportivi Studenteschi, svoltasi<br />

il 7 e l’8 maggio presso il<br />

campo scuola “Mondelli” di<br />

Foggia. Nella categoria Allievi,<br />

il Liceo Scientifico “Da<br />

Vi n c i ” ha ottenuto il quarto<br />

posto su sei scuole finaliste,<br />

mentre il successo è andato<br />

allo Scientifico “Galilei” di<br />

B i t o n t o.<br />

I migliori piazzamenti per<br />

il Liceo biscegliese sono giunti<br />

grazie alle prestazioni di<br />

Antonio Des<strong>ai</strong>, terzo classificato<br />

nel getto del peso con la<br />

misura di 12,09 mt., e del<br />

mezzofondista Luigi Rosito,<br />

quarto al traguardo dei 1000<br />

mt. in 2'53”. Ottime performance<br />

a livello individuale,<br />

inoltre, per i due talenti più<br />

genuini sfornati nell’ultimo<br />

biennio dall’atletica biscegliese.<br />

Roberto Antonino, in<br />

rappresentanza dell’Istituto<br />

Tecnico Commerciale “Gia-<br />

cinto Dell’Olio”, si è imposto<br />

nella gara dei mt. 100 fermando<br />

il cronometro a 11”2<br />

Due protagonisti: Dalila Sasso e Roberto Antonino<br />

ed infliggendo un distacco<br />

abissale agli altri concorrenti.<br />

Il refr<strong>ai</strong>n si è ripetuto con<br />

Eusebio Haliti, studente biscegliese<br />

dell’IPSIA “Vespuc -<br />

ci”, trionfatore sulla distanza<br />

dei mt. 300 in 35”8. In campo<br />

femminile si sono invece cimentate<br />

le ragazze dell’ITC<br />

“Dell’Olio”, piazzatesi al<br />

quinto posto nella graduatoria<br />

generale che ha premiato<br />

il Liceo Scientifico “Va n i n i ”<br />

di Casarano, laureatosi campione<br />

regionale per la categoria<br />

Allieve.<br />

Il team biscegliese ha potuto<br />

contare in particolar modo<br />

sulla performance della<br />

velocista Dalila Sasso, impostasi<br />

senza difficoltà sui mt.<br />

300 (45”2 il suo crono all’ar -<br />

r ivo ) .<br />

Buona impressione ha suscitato<br />

anche Francesca Di<br />

Tullio, quarta nei mt. 100 con<br />

14”3. Nelle Finali Regionali di<br />

Foggia ha gareggiato a titolo<br />

individuale anche la Cadetta<br />

biscegliese Miriam Cosm<strong>ai</strong>,<br />

unica alfiere della scuola media<br />

statale “Cesare Battisti”,<br />

piazzatasi sesta nel getto del<br />

p e s o.<br />

La società Belvedere trionfa sulla pista di casa<br />

Ad Andria in gara<br />

i talenti dell’atletica<br />

l ANDRIA. Grande successo<br />

ad Andria per i campionati societari<br />

giovanili su pista. Per<br />

la prima volta, lo stadio Sant'Angelo<br />

dei Ricchi ha ospitato<br />

una competizione regionale,<br />

organizzata in maniera<br />

impeccabile dall'associazione<br />

Belvedere di Andria, guidata<br />

d<strong>ai</strong> tecnici Giuseppe Tortora e<br />

Maurizio Di Padua.<br />

Una buona partecipazione<br />

di atleti ha caratterizzato le<br />

due giornate di gare riservate<br />

alle categorie Ragazzi e Cadetti<br />

sia maschili che femminili.<br />

Grandi soddisfazioni per<br />

l'associazione Belvedere che<br />

ha conquistato il secondo posto<br />

tra le Ragazze e i Cadetti,<br />

mentre ha trionfato tra le Cadette.<br />

Continua a mietere successi<br />

anche il marciatore Vito Di<br />

Bari, seguito d<strong>ai</strong> tecnici andriesi<br />

ma in forza al Cus Bari.<br />

L'atleta andriese si è imposto<br />

a San Pietro Clarenza nella<br />

seconda prova del campionato<br />

italiano società per Allievi.<br />

Altra importante vittoria al<br />

trofeo Mediterraneo di Matera<br />

con il primato personale e<br />

migliore prestazione italiana<br />

di categoria. In terra lucana<br />

sono arrivati anche altri preziosi<br />

piazzamenti nella marcia.<br />

Nella categoria Ragazze<br />

km 2 prima Valeria Pilato, seconda<br />

Carla Cannone, quinta<br />

Ilenia Rella e decima Valeria<br />

Cicco. nella categoria Ragazzi<br />

Vito Di Bari<br />

2 km: quinto Pietro Piccininno<br />

e sesto Antonio Carbutti.<br />

Nella categoria Cadette: terza<br />

Elena Di Lenardo, nona Sora<br />

Greco, decima Maddalena Di<br />

Corato. Nella categoria cadetti:<br />

terzo Vincenzo Pastore,<br />

quarto Giuseppe Quacquarelli,<br />

quinto Saverio Alicino. Nella<br />

categoria Esordienti donne:<br />

prima Silvia Cannone. Tra<br />

gli Esordienti maschili: Primo<br />

Antonio Pilato. Tra gli Juniores<br />

donne: terza Antonia<br />

Caputo.<br />

[a.los.]<br />

ATLETICA Ottima la prestazione di Francesco Lamannuzzi<br />

Bene il team Euratletica<br />

<strong>ai</strong> campionati regionali<br />

l BISCEGLIE . Il team Euratletica<br />

ha partecipato con riscontri<br />

positivi <strong>ai</strong> Campionati<br />

Regionali di Società su pista<br />

per le categorie Ragazzi/e<br />

(atleti nati nel 1994 e '95) e<br />

Cadetti/e ('92 e '93). Gratificata<br />

dalla massiccia partecipazione<br />

da ogni angolo della Puglia, la<br />

kermesse si è svolta presso<br />

l’impianto “Sant'Angelo dei<br />

R i c ch i ” di Andria grazie<br />

all’impeccabile organizzazione<br />

della locale A.S. Belvedere. La<br />

società biscegliese presieduta<br />

da Mara Altamura ha schierato<br />

numerosi atleti nella cat.<br />

Ragazzi, ottenendo così un lusinghiero<br />

quarto posto nella<br />

graduatoria generale di categoria.<br />

Di particolare rilievo le performance<br />

del 13enne velocista<br />

Francesco Lamanuzzi, secondo<br />

classificato sia nei mt. 60<br />

(8”2) e sia nei mt. 300 (46”7).<br />

Punteggi sostanziosi a beneficio<br />

di Euratletica sono arrivati<br />

anche dal lanciatore<br />

Francesco Di Liddo, quarto nel<br />

vortex (37,35 mt.) e settimo nel<br />

getto del peso (8,82 mt.). Nella<br />

pattuglia Ragazzi hanno inoltre<br />

ben figurato Domenico Di<br />

Benedetto (60 mt. e vortex),<br />

Giuseppe Misino (salto in alto<br />

e salto in lungo) e Vincenzo<br />

Salerno (salto in lungo). Tra i<br />

Cadetti i colori biscegliesi sono<br />

stati rappresentati dal talentuoso<br />

Roberto Antonino, vincitore<br />

nella gara dei mt. 80 con<br />

Una pista di atletica<br />

il tempo di 9”1. Alle sue spalle,<br />

distanziato di un solo decimo,<br />

l’emergente Pierangelo Rutigliano<br />

dell’Amatori Atletica<br />

A c q u av iva .<br />

In ambito femminile la giovanissima<br />

velocista Francesca<br />

Di Liddo - classe '95 - ha tagliato<br />

il traguardo dei mt. 60 in 9”4.<br />

Queste, infine, le società vincitrici<br />

dei titoli regionali: categoria<br />

Ragazze, Cus Bari; Ragazzi,<br />

Amatori Triggiano; Cadette,<br />

Belvedere Andria; Cadetti,<br />

Atl. Giov. Acquaviva. [m.d.o.]


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Sport<br />

CALCIO SERIE D | Nonostante la sconfitta ad Aversa (1 - 2) che ha segnato l’uscita d<strong>ai</strong> play off, la squadra ha ben giocato<br />

Il Brindisi 1912 pensa già al futuro<br />

Ancora una conferma è venuta d<strong>ai</strong> tanti giovanissimi schierati in campo da Pino Giusto<br />

I fratelli Francesco e Giuseppe Barretta<br />

«Stiamo già lavorando<br />

per il prossimo anno»<br />

BRINDISI E PROVINCIA<br />

dal nostro inviato<br />

PIERO ARGENTIERO<br />

l AV E R S A . Una bella gara.<br />

Tutti contenti per come la<br />

squadra ha risposto: soprattutto<br />

i duecento tifosi che hanno<br />

festeggiato a lungo i giocatori<br />

costretti a fine gara allo<br />

«spogliarello» per donare <strong>ai</strong><br />

supporter magliette e pantaloncini.<br />

Un po’ meno felici dirigenti<br />

e tecnici, perchè «Quando si<br />

perde – dice l’allenatore Pino<br />

Giusto – non si possono certo<br />

far salti di gioia». C’è pure<br />

qualche lacrima. Ma già lo<br />

sguardo rivolto al futuro. I fratelli<br />

Fr ancesco (presidente) e<br />

Giuse ppe (vice) Bar retta<br />

non sono persone che perdono<br />

tempo. Né hanno m<strong>ai</strong> avuto<br />

intenzione di mollare il timone<br />

«Intanto – dice Francesco<br />

Barretta – voglio ringraziare<br />

tutti gli sponsor che ci hanno<br />

sostenuto in questa impresa.<br />

Ammetto<br />

che nel corso<br />

di questo<br />

campionato<br />

sono stati fatti<br />

alcuni errori.<br />

Ovviamente<br />

cercheremo<br />

di<br />

evitare di ripeterli.<br />

E’<br />

chiaro che<br />

noi stiamo<br />

già pensando<br />

al futuro. Ma<br />

non da oggi. Francesco Barretta<br />

Sicuramente<br />

questo scorcio di campionato<br />

ci ha detto che abbiamo un<br />

gruppo solido di over e di under<br />

su cui poter contare. Purtroppo<br />

abbiamo capito tardi<br />

su chi fare affidamento. Bisogna<br />

lavorare duramente soprattutto<br />

sui ragazzi perché il<br />

prossimo anno non sarà facile.<br />

Adesso hanno giocato queste<br />

ultime partite senza avere nulla<br />

da perdere, poi, magari,<br />

avendo di fronte un campionato<br />

lungo, con la pressione<br />

addosso, non sarà facile. Sicuramente<br />

c’è un buon gruppo<br />

su cui partire».<br />

Il pensiero di Francesco<br />

Barretta corre anche <strong>ai</strong> tifosi.<br />

«Voglio ringraziarli perché<br />

hanno creduto in questa squadra,<br />

in questo finale di stagione».<br />

Il futuro? «La stagione costa,<br />

costa tanto e tutto solo sulle<br />

nostre spalle non è possibile.<br />

Anzi invito tutti gli sponsor<br />

a restarci vicini e ad altri<br />

ad avvicinarsi. Perché insieme,<br />

in gruppo si può fare un<br />

ottimo lavoro. Cercheremo dal<br />

punto di vista tecnico di commettere<br />

il meno possibile errori.<br />

Sicuramente vogliamo<br />

riorganizzarci per fare un<br />

Brindisi dignitoso e dare lustro<br />

alla città e allo sport».<br />

Si riparte da un gruppo e da<br />

un allenatore «Sicuramente la<br />

prima cosa che faremo – con -<br />

clude Francesco Barretta – è<br />

analizzare la situazione partendo<br />

da quello che abbiamo».<br />

Che non è poco. Della gara,<br />

dei ragazzi, ne parla Giuseppe<br />

Barretta. «Abbiamo sbagliato<br />

il primo quarto d’ora – dice – e,<br />

come succede puntualmente a<br />

noi, siamo stati puniti. De Palma<br />

ci ha messo in difficoltà e<br />

hanno capitalizzato subito tutto.<br />

Il gol ci ha fatto riprendere<br />

energia, ci siamo riorganizzati.<br />

Da quel momento la gara è<br />

stata equilibrata e nel secondo<br />

tempo ritengo di poter dire<br />

che siamo stati migliori noi».<br />

I giocatori biancazzurri ce<br />

l’hanno messa tutta. I duecento<br />

tifosi biancazzur<br />

ri,<br />

chiusi in un<br />

angolo, sotto<br />

il sole cocente<br />

per tutta la<br />

gara, li hanno<br />

sostenuti<br />

ininter rottamente<br />

e alla<br />

fine hanno<br />

applaudito<br />

dirigenti e<br />

squadra.<br />

«I giocatori<br />

hanno dato<br />

il massimo e<br />

siamo contenti di questo – pro -<br />

segue il vice presidente -. E’<br />

quello che è mancato nel corso<br />

della stagione e che noi avevamo<br />

chiesto. Ma tanti hanno<br />

preferito abbandonare la<br />

squadra. Gli over che sono rimasti<br />

e i ragazzi sono usciti<br />

dal campo a testa alta. Questo<br />

è importante, questa dev’esse -<br />

re la strada da seguire, sempre<br />

».<br />

L’Aversa è una buona squadra,<br />

bene organizzata «Sì, indubbiamente<br />

– ammette Giuseppe<br />

Barretta -, ma c’è il rammarico<br />

perché la partita era<br />

alla nostra portata, ce la siamo<br />

giocata alla pari».<br />

Ve r o l i n o come al solito è<br />

stato «il combattente». Un bel<br />

po’ di anni sulle spalle eppure<br />

corre come se fosse alle prime<br />

armi. Bene Di Pietro, dopo un<br />

lungo stop. Bene tutti.<br />

«Sapevamo che era una partita<br />

difficile – ammette Pino<br />

Giusto -. Ringrazio i ragazzi.<br />

La sconfitta? Speravo di andare<br />

avanti. Purtroppo è andata<br />

cosi. Grazie a tutti e <strong>ai</strong><br />

tifosi che ci hanno seguiti».<br />

Le principali azioni di una partita<br />

che ha divertito il numeroso pubblico<br />

Le azioni principali nel primo tempo: 20”:<br />

Verolino si incunea dalla destra, tiro e parata<br />

di Del Giudice.<br />

2’: Si capisce che De Palma è troppo libero<br />

di agire. Tito dalla media distanza e il pallone<br />

si stampa sulla traversa e schizza fuori.<br />

8’: Alcuni rimbalzi al limite dell’area del<br />

Brindisi. Ne approfitta De Palma che batte a<br />

rete. Ne esce un tiro sporco che Musella non<br />

riesce ad intercettare e l’Aversa si porta in<br />

vantaggio.<br />

11’: Rosciglione si accascia al suolo mentre<br />

corre. Un minuto dopo lascia il terreno di<br />

gioco. Al suo posto entra Frascaro con il naso<br />

coperto da una mascherina protettiva (domenica<br />

scorsa subì la frattura del setto nasale).<br />

13’: L’Aversa raddoppia. Tiro di Zolfo respinto<br />

dal palo. Finisce fortunosamente sui<br />

piedi di De Palma che realizza il gol del 2-0.<br />

19’: Rimessa laterale. Pallone a Falconieri<br />

che si porta sul fondo nella fascia sinistra.<br />

Traversone al centro. E Verolino accorcia le<br />

distanze: 2-1.<br />

Nella ripresa entrano Perez al posto di Greco<br />

al 1’, al 16’ Ladogana in sostituzione di<br />

Greco, al 38’ Longo per Prisco e al 47’ Fe r r a r o<br />

per Rosi.<br />

10: Su incursione di Falconieri l’Aversa si<br />

salva in corner<br />

30’: Del Giudice è costretto ad uscire dalla<br />

sua area e il Brindisi, che recupera palla, non<br />

riesce a mettere in rete.<br />

40’: Balestrino spedisce a lato di un soffio.<br />

47’: Corazzini, con il portiere avversario<br />

fuori d<strong>ai</strong> pali, cerca di scavalcarlo ma il pallone<br />

finisce oltre la traversa.<br />

48’: De Palma in contropiede, Caroleo, recupera<br />

e allunga il pallone a Musella salvando<br />

la sua porta.<br />

pi. arg.<br />

LUCA ROSCIGLIONE<br />

Il difensore (nella foto in alto) si è<br />

infortunato dopo pochi minuti<br />

costringendo Giusto a rivedere<br />

l’intero assetto della squadra<br />

ERNESTO VEROLINO<br />

Ernesto Verolino (nella foto di<br />

Gioia a sinistra) ha guidato i<br />

suoi giovani compagni<br />

all’assalto della porta avversaria<br />

Un gruppo solido<br />

di «over» e di «under»<br />

Nicodemo Caroleo (nella foto<br />

in basso) ha dimostrato (con i<br />

suoi compagni) che la<br />

«nidiata» del Brindisi 1912 è<br />

davvero promettente


34<br />

Sport<br />

Lunedì 14 Maggio 2007 Gazzetta del Sud<br />

.<br />

SERIE D PLAYOFF: LIMPIDA VITTORIA DEI SICILIANI<br />

Il Siracusa<br />

va avanti<br />

fine della corsa<br />

per il Cosenza<br />

Un eurogol di D’Aniello e due errori difensivi<br />

puniscono i silani. Espulsi Di Sabato e Lanni<br />

Siracusa 3<br />

Cosenza 1<br />

Marcatori: 17’ pt D’Aniello, 24’<br />

Prete, 12’ st Palumbo, 34’ Bonarrigo.<br />

Siracusa: Casadei 6,5, Lieti 6,5<br />

(37’ st Tomacelli sv), Chiariello 6,5,<br />

De Pascale 7, Perrelli 7,5, Iodice 7,<br />

Nuvoli 6,5 (17’ st Dima st 7), Di M<strong>ai</strong>o<br />

7,5 (28’ st Pellegrino sv), Palumbo<br />

7, Bonarrigo 8, D’Aniello 7. All.: Lombardo.<br />

Cosenza: Ioime 6, Tedesco<br />

6, Giglio 6 (16’ st De Pasquale 6),<br />

De Rose 7, Bennardo 6, Scorrano 7,<br />

Orlando 6,5, Calascibetta 6,5, Prete<br />

7, Ferrentino 6,5 (14’ st Gasparini 6)<br />

Di Sabato 7,5. All.: Lanni (Rigoli<br />

squalificato). Arbitro: Cafari Panico<br />

di Cassino 6 Note: Spettatori<br />

4.500. Espulsi Lanni (21’ st) e Di Sabato<br />

(36’ st) entrambi per proteste.<br />

Ammoniti: Perrelli (S), Bennardo e<br />

Calascibetta (C). Angoli 1 a 1. Recupero:<br />

2’ e 4’.<br />

SIRACUSA. Vince, con merito, il<br />

Siracusa e va avanti nei playoff.<br />

Ma il Cosenza esce a testa<br />

alta e fra gli applausi del pubblico<br />

di casa. Per tutto il primo<br />

tempo, la squadra calabra ha<br />

tenuto in soggezione il Siracusa,<br />

grazie alla supremazia conquistata<br />

nel settore di centrocampo.<br />

Ed alla squadra di Lombardo,<br />

di fronte al modulo<br />

4-3-3 di Rigoli, veniva a mancare<br />

la spinta dei difensori<br />

esterni. Nella ripresa, invece, è<br />

venuta fuori la maggiore condizione<br />

atletica del Siracusa.<br />

Ed a fare la differenza è stata<br />

poi la migliore incisività degli<br />

attaccanti azzurri, ispirati da<br />

un Bonarrigo in giornata di<br />

grazia.<br />

La partita è stata bella e combattuta,<br />

fra due squadre che<br />

per un’ora o quasi si sono equivalse.<br />

Ed i rossoblù si mordono<br />

le mani per aver fallito l’occasione<br />

per andare in vantaggio<br />

dopo aver raggiunto il pareggio.<br />

Certo, in casa silana hanno<br />

pesato le assenze di Parente,<br />

Lio, Di Donato, Zangaro e Ambrosecchia<br />

(nel Siracusa out<br />

Romano), così come ha pesato<br />

la condizione di incertezza per<br />

le vicende societarie nella quale<br />

Scorrano e compagni sono<br />

stati costretti a muoversi. Erano<br />

di fronte il miglior attacco<br />

del girone, quello del Siracusa,<br />

e la migliore difesa, quella silana.<br />

Ma oltre all’eurogol di<br />

D’Aniello che ha sbloccato la<br />

partita, hanno contribuito nel<br />

determinare il punteggio anche<br />

alcuni errori della difesa<br />

cosentina.<br />

Ricca la cronaca. Il primo pericolo<br />

è per Casadei, grazie a Di<br />

Sabato (incontenibile sulla fascia<br />

destra) che superato un<br />

p<strong>ai</strong>o di avversari ha effettuato<br />

un tiro-cross rasoterra su cui<br />

nessuno dei compagni di squadra<br />

è arrivato per la deviazione<br />

in rete. Il Siracusa ha risposto<br />

al 15’ con una conclusione alta<br />

di Bonarrigo. Al 17’ vantaggio<br />

azzurro: Palumbo ha lanciato<br />

Bonarrigo che dalla destra ha<br />

effettuato al volo un cross perfetto<br />

per D’Aniello che dal vertice<br />

opposto dell’area di rigore<br />

ha calciato al volo mandando<br />

la palla ad insaccarsi all’incrocio<br />

dei pali. Un gol da cineteca.<br />

Ma il vantaggio siracusano è<br />

durato solo sette minuti. Dalla<br />

destra Di Sabato (sempre lui!)<br />

dopo una serpentina ubriacante<br />

ha rimesso al centro dove<br />

Prete da due passi ha messo<br />

dentro. Poi ci hanno provato<br />

De Rose al 34’ dalla distanza e<br />

Bonarrigo al 38’, ma entrambe<br />

le conclusioni si sono rivelate<br />

imprecise. L’occasione per andare<br />

in vantaggio il Cosenza<br />

l’ha avuta al 42’ quando, su angolo<br />

di Di Sabato, Prete ha calciato<br />

al volo, ma la palla ha<br />

sfiorato il palo.<br />

La ripresa è iniziata con una<br />

conclusione di Orlando (8’)<br />

che Casadei ha respinto coi pugni.<br />

Al 12’ il Siracusa è tornato<br />

in vantaggio. Di M<strong>ai</strong>o ha lanciato<br />

Bonarrigo bravo a servire<br />

Palumbo che di testa ha insaccato,<br />

con la difesa che si è fatta<br />

sorprendere. Tornato in svantaggio,<br />

il Cosenza si è lanciato<br />

in avanti offrendo però spazi<br />

alle offensive del Siracusa. Ed<br />

al 34’ Bonarrigo ha chiuso i<br />

conti con un gran tiro a conclusione<br />

di un’azione iniziata da<br />

D’Aniello e proseguita da Palumbo.<br />

Poi, il tripudio finale, con gli<br />

azzurri festanti ed i rossoblu<br />

sconsolati. Ma sono usciti,<br />

Scorrano e compagni, sotto gli<br />

applausi, meritati.<br />

Giuseppe Di Silvestro<br />

Maurizio Prete (a terra) raccoglie il traversone di Di Sabato e segna la rete del momentaneo pareggio<br />

Palumbo approfitta di un errore difensivo e riporta in vantaggio gli aretusei<br />

QUI COSENZA<br />

Maglia: punizione eccessiva<br />

SIRACUSA. Niente drammi in<br />

casa silana per questa sconfitta,<br />

ma tanto rammarico. In sala<br />

stampa si presenta il direttore<br />

sportivo Fabrizio Maglia,<br />

che in primo luogo tiene a sottolineare<br />

l’assurdità del provvedimento<br />

che ha impedito <strong>ai</strong><br />

tifosi rossoblù di seguire la<br />

squadra:<br />

«Da buon cittadino - afferma<br />

Maglia - rispetto questa decisione,<br />

ma devo sottolineare<br />

come fra le due tifo<strong>serie</strong> non<br />

esistano motivi di attrito. Anzi<br />

nella curva degli ultrà siracusani<br />

c’era uno striscione di saluto<br />

<strong>ai</strong> nostri tifosi. Sulla partita,<br />

debbo premettere che il 3<br />

a 1 ci punisce in maniera pesante.<br />

È vero che il Siracusa<br />

non ha rubato nulla, ma non<br />

va dimenticato che abbiamo<br />

avuto l’occasione, sull’uno a<br />

uno, di tornare in vantaggio. E<br />

nel primo tempo abbiamo<br />

messo più volte in difficoltà la<br />

squadra siciliana. È stata, a<br />

mio parere, una bella partita,<br />

che noi abbiamo onorato pur<br />

con tutte le note difficoltà nelle<br />

quali questi ragazzi si muovono.<br />

È un gruppo vero quello<br />

del Cosenza di quest’anno, un<br />

gruppo formato da uomini veri,<br />

ammirevoli sotto tutti gli<br />

aspetti. Certo, c’è rammarico<br />

da parte nostra perchè usciamo<br />

d<strong>ai</strong> playoff, ma anche la<br />

piena consapevolezza di avere<br />

dato il massimo».<br />

Tony Lio, assente per infortunio,<br />

ha guidato la squadra<br />

dalla panchina, prima con Lanna<br />

e poi, dopo l’espulsione di<br />

questi, da solo.<br />

«Ho dato una mano alla mia<br />

squadra - dice il “capitano”<br />

rossoblù. Quanto alla partita,<br />

posso dire che usciamo a testa<br />

alta dal confronto con una<br />

grande squadra quale è il Siracusa<br />

che rispetto a noi ha in<br />

più un’ottima società alle spalle.<br />

Posso dire con orgoglio che<br />

questo gruppo di giocatori a<br />

Cosenza se lo ricorderanno per<br />

un pezzo. Abbiamo giocato per<br />

mesi senza stipendio, onorando<br />

la maglia e rispettando la<br />

città e i nostri tifosi. Un gruppo<br />

ecceziona-<br />

veramente<br />

le».(g.d.s.)<br />

QUI SIRACUSA<br />

Lombardo<br />

elogia<br />

gli avversari<br />

e le punte<br />

aretusee<br />

SIRACUSA. C’è grande festa<br />

nello spogliatoio siracusano<br />

a fine gara, e l’e n t u s i a-<br />

smo è rafforzato dalle notizie<br />

provenienti da Angri,<br />

con la vittoria del Savoia<br />

che domenica consentirà al<br />

Siracusa di giocare in casa<br />

la seconda gara. Ed è festeggiatissimo<br />

Paolo Lombardo:<br />

«Anzitutto - esordisce il<br />

tecnico azzurro - lasciatemi<br />

rendere al Cosenza l’onore<br />

che merita. Abbiamo giocato<br />

contro una squadra che<br />

sul piano caratteriale posso<br />

indicare come la migliore<br />

del nostro girone. Sono ragazzi<br />

indomiti, che hanno<br />

giocato per una loro bandiera<br />

personale. Noi abbiamo<br />

fatto la nostra parte, e<br />

non era facile. A metà campo,<br />

infatti, avevamo due<br />

elementi (Perrelli e Dima:<br />

ndc) che non giocavano da<br />

parecchio tempo, per cui<br />

dovevamo concedere necessariamente<br />

qualcosa<br />

agli avversari. E nel primo<br />

tempo abbiamo sofferto parecchio<br />

contro un Cosenza<br />

ben messo in campo e battagliero.<br />

Alla fine, la differenza<br />

l’ha fatta la migliore<br />

qualità dei nostri attaccanti,<br />

che, non dobbiamo dimenticarlo,<br />

avevano di<br />

fronte la difesa che in campionato<br />

aveva incassato<br />

meno reti».<br />

- Nel finale, dalla curva<br />

degli ultrà sei stato a lungo<br />

invocato. Bella soddisfazione?<br />

«Sono cose che non possono<br />

non far piacere. E queste<br />

soddisfazioni ripagano<br />

l’impegno quotidiano mio e<br />

dei ragazzi che oggi sono<br />

stati davvero grandi».<br />

- Domenica si giocherà<br />

ancora in casa, con il Savoia.<br />

Va bene così?<br />

«E come non esserlo? Il solo<br />

fatto di giocare davanti <strong>ai</strong><br />

nostri tifosi sarà un grande<br />

vantaggio per noi. Anche se<br />

in partite del genere, lo sapete<br />

benissimo, conta sapere<br />

giocare a calcio».(g.d.s.)<br />

OTTIMISTA IL NUMERO UNO DEL CLUB ROSSONERO<br />

Castrovillari, il presidente Ioele<br />

tranquillizza tutti: «Non spariremo»<br />

LA MATRICOLA NEI PROSSIMI GIORNI RIUNIONE DI OPERATORI ECONOMICI<br />

Rosarno, dopo promozione in D e Supercoppa<br />

si lavora al potenziamento della società<br />

Angelo Biscardi<br />

CASTROVILLARI<br />

Un po’ di pace dopo le battaglie<br />

condotte nella stagione<br />

che si è appena conclusa.<br />

Il presidente del club rossonero<br />

Antonio Ioele, infatti,<br />

tranquillizza tutti sul futuro<br />

del sodalizio rossonero.<br />

«Sono certo che ci saremo<br />

pure il prossimo anno. Non saremo<br />

al massimo. Ma il Castrovillari<br />

si toglierà tante<br />

soddisfazioni. Non sparirà<br />

dalla scena».<br />

Il perché di questa affermazione<br />

sta nel fatto di aver ben<br />

chiari gli errori commessi nella<br />

passata stagione.<br />

«Sì - ha detto Ioele - ci sono<br />

dei problemi. Calciatori ed allenatore<br />

ne hanno parlato diffusamente.<br />

Di queste cose, però,<br />

me ne occupo io. Perché ne<br />

rispondo io. Penso, dopo le<br />

lunghe ricorse degli anni passati,<br />

che quest’anno abbiamo<br />

fatto il passo più lungo della<br />

gamba. Però 50 punti sono un<br />

risultato da non sottovalutare<br />

e, sulla scorta di quanto fatto,<br />

il prossimo anno faremo certamente<br />

meglio di così».<br />

Le prossime incombenze<br />

(scadenza 31 maggio) del Castrovillari<br />

riguardano il contenzioso<br />

con l’ex allenatore<br />

Conversindo Perrone e la Caf.<br />

«Mercoledì - ha spiegato<br />

Ioele - il mio legale chiarirà<br />

tutti gli aspetti del ricorso alla<br />

Caf. Abbiamo organizzato una<br />

conferenza stampa. Ho visto<br />

gli atti e ci sono buone opportunità<br />

per ribaltare il verdetto<br />

della Commissione disciplinare.<br />

Un responso positivo permetterebbe<br />

al Castrovillari di<br />

riavere il punto di penalità e<br />

non pagare un’altra volta<br />

Il presidente Antonio Ioele<br />

somme già versate. Insomma,<br />

nei prossimi 20 giorni definiremo<br />

tutte le nostre incombenze<br />

e, soprattutto, predisporremo<br />

un nuovo gruppo<br />

amministrativo che si occuperà<br />

di contratti e delle liberatorie<br />

proprio per non incappare<br />

in tutti quegli errori che, per<br />

inesperienza, adesso stiamo<br />

pagando». Come sarà la squadra<br />

del prossimo anno? Ci sarà<br />

Ioele?<br />

«Sinceramente - confessa il<br />

presidente - in questo momento<br />

penso alla mia famiglia. Sì,<br />

è vero: nei miei pensieri ci soprattutto<br />

le questioni economiche<br />

del Castrovillari. Qualcuno<br />

ci dà per spacciati. Però<br />

rispondo così: ho in mente<br />

qualcosa di molto originale.<br />

Molti giovani giocatori provengono<br />

dal nostro settore<br />

giovanile. Alcuni hanno già<br />

giocato e sono under di buon<br />

livello. Altri, come Costanzo,<br />

finiremo per cederli ad una<br />

formazione di categoria superiore.<br />

Anche i senatori ci sono.<br />

Per questo, sempre se dovessi<br />

rimanere io alla guida della<br />

Società, credo che non soffriremo<br />

più di tanto».<br />

Marcello Marzialetti<br />

ROSARNO<br />

Con il ritorno in <strong>serie</strong> Dela<br />

conquista della Supercoppa<br />

Calabria a Rosarno è tornato<br />

l’entusiasmo. Anche se ancora<br />

qualcuno ha qualche dubbio. E<br />

allora vogliamo assicurare tutti:<br />

la società è già sul mercato,<br />

alla ricerca di elementi di categoria,<br />

visto e considerato che<br />

per la prossima stagione agonistica<br />

si punta su una squadra<br />

molto giovane per un campionato<br />

di media alta classifica.<br />

Questo sta a significare che le<br />

intenzioni ci sono tutte, così<br />

come la volontà, di far bene visto<br />

che nella provincia, dopo la<br />

Reggina, che milita nella massima<br />

<strong>serie</strong>, il Rosarno è la squadra<br />

più titolata. Insomma questo<br />

è il momento di avvicinarsi<br />

di più a questa società che con<br />

grandi sacrifici ha riportato<br />

Rosarno nel calcio che conta. E<br />

dopo le delusioni sarebbe giusto<br />

mettere una pietra sul passato<br />

e sentirsi più vicini alla società<br />

intenzionata ad aprire a<br />

nuovi elementi nell’intento di<br />

formare una Spa dove ognuno<br />

conosce benissimo il compito<br />

che gli spetta. Da questo punto<br />

di vista pare che qualcosa si stia<br />

muovendo. Infatti alcuni ex dirigenti<br />

sembrano intenzionati<br />

a ritornare e dare come in passato<br />

il loro concreto contributo<br />

non solo a livello economico<br />

ma anche sotto l’aspetto amministrativo<br />

perché la <strong>serie</strong> D è<br />

l’anticamera dei professionisti.<br />

Questo discorso vale anche<br />

per l’amministrazione comunale<br />

e qui siamo certi e non vi<br />

sono dubbi che anche il sindaco<br />

avv. Carlo Martelli, già diri-<br />

gente della gloriosa Rosarnese<br />

e grande sportivo, farà di tutto<br />

per dare un sostegno al Rosarno.<br />

Il primo grande acquisto però<br />

dovrebbe essere la riconferma<br />

di Tonino Figliomeni che la<br />

passata stagione con la vittoria<br />

del campionato e della supercoppa<br />

ha dimostrato di essere<br />

un tecnico straordinario. Per<br />

quanto riguarda invece la questione<br />

dei giocatori la dirigenza<br />

anche se ancora non si è riunita<br />

per stabilire chi andrà via e chi<br />

La formazione del Rosarno che ha vinto la Supercoppa Calabria<br />

rimarrà sembra scontata la conferma<br />

di tutti i fuoriquota nessuno<br />

escluso. Non mancano però<br />

le richieste per Pantano e<br />

Mazzitelli entrambi visionati<br />

da Società di <strong>serie</strong> A (Mazzitelli<br />

lo vuole il Siena). Anche De<br />

Leo, Starter e Brogno sono sui<br />

taccuini di molti direttori sportivi<br />

ma la Società non cederà<br />

nessuno di questi giovani-<br />

Nei prossimi giorni nell’auditorium<br />

comunale ci sarà una<br />

riunione dove verranno invitati<br />

tifosi e operatori economici e<br />

da lì dovrebbe nascere la nuova<br />

Società sportiva con un consiglio<br />

di amministrazione dove<br />

ognuno sarà chiamato a svolgere<br />

un ruolo a seconda delle proprie<br />

capacità. Il tutto dovrà<br />

convergere verso un solo obiettivo:<br />

quello di tenere il Rosarno<br />

nel campionato nazionale dilettanti,<br />

dopo che in passato ha<br />

anche sfiorato la C2 (sulla panchina<br />

sedeva il compianto Nuccio<br />

Vigliarolo). Adesso per far<br />

bene gli ingredienti ci sono tutti<br />

e chi è rimasto deluso per quanto<br />

è accaduto può stare più che<br />

certo che il Rosarno nel campionato<br />

di <strong>serie</strong> D si farà valere.


30.<br />

LA SICILIA<br />

LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />

Calcio ~ Serie D<br />

Siracusa, adesso tocca al Savoia<br />

Gol di D’Aniello, Palumbo e Bonarrigo<br />

Cosenza liquidato nel secondo tempo<br />

«Bene in difesa<br />

attacco super»<br />

SIRACUSA 3<br />

COSENZA 1<br />

SIRACUSA: Casadei, Lieti (80’ Tomacelli), Chiariello, De<br />

Pascale, Perrelli, Iodice, Nuvoli (64’ Dima), Di M<strong>ai</strong>o (73’<br />

Pellegrino), Palumbo, Bonarrigo. IN PANCHINA: Rimi, Bontempo,<br />

Marcosano, Costanzo. ALL. Paolo Lombardo.<br />

COSENZA: Ioime, Tedesco, Giglio (62’ De Pasquale), De<br />

Rose, Bennardo, Scorrano, Orlando, Calascibetta, Prete,<br />

Ferrentino (60’ Gasparini), Di Sabato. IN PANCHINA: Spingola,<br />

Cucinotta, Sanso, Dieni, Maestri. ALL. Lanni/Toni<br />

Lio.<br />

ARBITRO: Cafari Panico di Cassino, assistenti: Belmonte di<br />

Frosinone e Grisci di Tivoli.<br />

RETI: 17’ D’Aniello, 24’ Prete, 58’ Palumbo, 75’ Bonarrigo.<br />

NOTE: Spettatori tremila e cinquecento. Bloccati dalle forze<br />

dell’ordine tre pullman di tifosi cosentini. Angoli: Siracusa<br />

2, Cosenza 2. Recupero: 2’, 4’. Ammoniti: Perrelli<br />

(8’), Bennardo (10’), Calascibetta (30’). Espulso 80’ Di<br />

Sabato. Allontanato al 67’ Lanni.<br />

SIRACUSA. E’ un Siracusa «grandi firme» che gioca<br />

con tutta la consapevolezza del suo valore, mostrando<br />

di avere, a questo punto, già abbondantemente<br />

digerito gli insegnamenti e i suggerimenti di<br />

Paolo Lombardo, poi festeggiato affettuosamente<br />

(era ora!) nella sua città, nonostante la forza morale<br />

dei giocatori cosentini che almeno per un tempo,<br />

di una gara molto spezzettata e necessariamente<br />

nervosa, riescono a tenere testa alle manovre ordinate<br />

e ragionate degli azzurri. Poi, com’era inevitabile,<br />

nel secondo tempo il Cosenza perde di lucidità<br />

e deve cedere il passo al Siracusa, guidato da un Bonarrigo<br />

particolarmente ispirato, ben affiancato<br />

da Di M<strong>ai</strong>o, almeno sino a quando il fiato l’ha sorretto<br />

e con un coppia d’attacco che è riuscita a non<br />

far rimpiangere l’assenza di Gaetano Romano. Vanno<br />

riconosciuti i meriti dei cosentini che inizialmente<br />

hanno fatto «ballare» la difesa azzurra che ha<br />

dovuto superare diversi momenti di sbandamento<br />

soprattutto Chiariello, alle prese con l’irresistibile<br />

furetto Di Sabato, il migliore dei cosentini.<br />

Bella azione volante (3’) di Bonarrigo che scambia<br />

con Di M<strong>ai</strong>o che cerca inutilmente D’Aniello. Al<br />

7’ passaggio azzardato di Iodice che mette fuori<br />

causa De Pascale: è lesto Di Sabato ad approfittarne<br />

ma sua staffilata sibila radente il palo. Punto sul<br />

vivo il Siracusa si rovescia in avanti e Palumbo cerca<br />

di pescare (11’) in area calabra Nuvoli che non ci<br />

arriva. Quattro minuti dopo ci prova Bonarrigo bravo<br />

a coordinarsi su uno sbilenco rinvio di Scorrano.<br />

E’ l’anticamera del gol che arriva al 17’quando Di<br />

M<strong>ai</strong>o sciabola da metà campo in direzione di Bonarrigo<br />

che, sempre al volo, incrocia dalla parte opposta<br />

per D’Aniello. L’attaccante aretuseo non ha titubanze<br />

e ancora al volo, conclude imparabilmente<br />

all’incrocio dei pali.<br />

Palumbo (19’) cerca il raddoppio, dopo aver<br />

scambiato con D’Aniello ma il suo rasoterra è debole.<br />

Sempre il centravanti azzurro viene cercato (20’)<br />

da Bonarrigo ma è anticipato secco da Bennardo.<br />

Sulla prima azione d’alleggerimento del Cosenza<br />

(24’) arriva come una doccia fredda il pareggio. Di<br />

Sabato salta Chiariello e crossa per Prete, bravo a<br />

nascondere il pallone a Lieti e girare in rete. Il Cosenza<br />

ringalluzzito prova a raddoppiare al 26’ quando<br />

ancora l’ex Di Sabato, approfittando di un corto<br />

PALUMBO REALIZZA LA RETE DEL 2-1, TRASCINANDO IL SIRACUSA ALLA SFIDA CONTRO IL SAVOIA.<br />

[FOTO SIGNORELLI]<br />

rinvio di De Pascale, conclude a volo di poco a lato.<br />

Gli aretusei rispondono (36’) con un conclusione al<br />

volo altrettanto pericolosa di Bonarrigo, lanciato di<br />

precisione da Chiariello. Ancora Cosenza al 44’ con<br />

Prete che sugli sviluppi di un corner, in girata sfiora<br />

il palo e al 46’ c’è la bella conclusione di Di M<strong>ai</strong>o<br />

a sfiorare l’incrocio dei pali.<br />

Ancora pericoloso (54’) il Cosenza con un tiro all’incrocio<br />

dei pali di Orlando che costringe Casadei<br />

ad una difficile intervento. Tre minuti dopo Palumbo<br />

con un piede sulla linea della porta calabra<br />

spreca il possibile raddoppio. Il centravanti si riscatta<br />

dopo un minuto. Si smarca in area per insaccare<br />

di precisione, alla sinistra di Ioime, concludendo<br />

l’azione innescata da Bonarrigo per Di M<strong>ai</strong>o. Il<br />

Cosenza accusa il colpo e stenta a riorganizzarsi. Il<br />

gioco ristagna a centrocampo sino a quando gli<br />

aretusei confezionano il terzo gol (75’) con Bonarrigo<br />

che raccoglie il rinvio della difesa calabra e sfodera<br />

un’altra imprendibile conclusione al volo. Cresce<br />

il nervosismo nelle file cosentine e ne fa le spese<br />

Di Sabato ma gli aretusei controllano sino alla fine<br />

senza difficoltà. E adesso domenica al De Simone<br />

arriva il Savoia di Agovino che ha superato in<br />

trasferta l’accreditato Angri di mister Di Nola.<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

SIRACUSA. Rammarico di Lio e del diesse<br />

Maglie per essere arrivati a ranghi<br />

ridotti a questa sfida mentre Lombardo<br />

si gode la vittoria. «Giusto che vada<br />

avanti il Siracusa - ha commentato<br />

Lio- perché è una società organizzata<br />

sicuramente meglio del Cosenza che è<br />

allo sbando. Peccato che non abbiamo<br />

potuto avere il sostegno dei nostri<br />

tifosi». «Il Cosenza ha giocato - aggiunge<br />

il diesse del Cosenza, Fabrizio<br />

Maglie - sicuramente meglio del Siracusa,<br />

ma hanno fatto la differenza le<br />

assenze della nostra squadra e gli uomini<br />

di qualità della formazione aretusea.»<br />

«Innanzitutto - dice Lombardo che<br />

sprizza gioia, soddisfatto per le acclamazioni<br />

ricevute dei tifosi della sua<br />

città - voglio rendere merito a una<br />

squadra che ha giocato al meglio delle<br />

sue possibilità, soprattutto sotto il<br />

profilo caratteriale. La migliore squadra,<br />

quella cosentina, vista all’opera al<br />

De Simone. Noi abbiamo recitato bene<br />

la nostra parte, nonostante qualche<br />

problema a centrocampo dove gli innesti<br />

di Dima e Perrelli, che non giocavano<br />

da diverso tempo, ci ha creato<br />

difficoltà sulla tenuta atletica. Abbiamo<br />

tenuto bene in difesa e la differenza<br />

sostanzialmente l’hanno fatta i nostri<br />

attaccanti».<br />

GI. BE.<br />

Licata, infermeria vuota L’Acicatena ci crede<br />

LICATA. Anche ieri mattina i giocatori del<br />

Licata si sono regolarmente allenati. Con<br />

quale spirito si apprestano a disputare la<br />

gara d’andata dei play out di <strong>serie</strong> D con<br />

l’Acicatena? «Siamo consapevoli dell’importanza<br />

della sfida - risponde Angelo<br />

Consagra, tecnico del Licata - ma nello<br />

stesso fiduciosi, perché dimostreremo<br />

sul campo di essere più forti e di meritare<br />

la salvezza. Dovremo vincere con un<br />

risultato pieno, aggredire sin da subito<br />

l’avversario e cancellare il ricordo delle<br />

precedenti gare. I miei ragazzi stanno<br />

lavorando sodo e sono molto carichi».<br />

Nessuno all’inizio del campionato<br />

avrebbe immaginato che il Licata, ritornato<br />

dopo tanti anni di assenza in <strong>serie</strong><br />

D, dovesse disputare i play out. Diverse<br />

scelte societarie hanno portato al cambio<br />

di tecnici (Capodicasa e Vassallo) e di<br />

diversi giocatori, smembrando quel<br />

gruppo che aveva vinto meritatamente e<br />

con largo anticipo il campionato d’Eccellenza.<br />

Di quel gruppo, orm<strong>ai</strong>, è rimasto<br />

ben poco, e Consagra avrà il compito di<br />

guidarlo alla conquista della salvezza.<br />

Il Licata si giocherà la permanenza in<br />

<strong>serie</strong> D contro l’Acicatena nell’arco di<br />

due gare. In 180 minuti chi vince rimane<br />

in <strong>serie</strong> D e chi perde scivola in Eccellenza.<br />

Nel corso del campionato le due<br />

squadre hanno pareggiato 1 a 1 a Caltanissetta,<br />

per la squalifica del campo dei<br />

catanesi, mentre nella gara di ritorno a<br />

Licata, l’Acicatena ha conquistato l’intera<br />

posta in palio grazie ad un rigore negli<br />

ultimi secondi di gara. C’è quindi più di<br />

un motivo affinché i gialloblù del presidente<br />

Santamaria dimostrino tutto il loro<br />

valore con una vittoria convincente.<br />

In questi giorni i giocatori stanno lavorando<br />

con molto impegno, svolgendo un<br />

programma atletico specifico. C’è quindi<br />

molto ottimismo nell’ambiente, per recuperare<br />

una stagione travagliata, avara<br />

di soddisfazioni. La squadra, nel corso<br />

delle ultime giornate di campionato, ha<br />

mostrato incoraggianti segnali di ripresa,<br />

sia sul piano del gioco sia sotto l’aspetto<br />

psicologico. A tutto ciò aggiungiamo che<br />

per la prima volta nel corso della stagione<br />

Consagra avrà a disposizione tutti i<br />

giocatori, ad iniziare dagli attaccanti Zalla<br />

e Lasmè, tenuti precauzionalmente a<br />

riposo nelle ultime gare di campionato,<br />

per continuare con Fabio Consagra che<br />

ha giocato per la prima volta nella stagione<br />

alcuni minuti nell’ultima gara di campionato,<br />

e finire con Marco Semprevivo;<br />

c’è più di un motivo quindi per indurre<br />

l’ambiente sportivo licatese a mostrarsi<br />

fiducioso sull’esito del doppio confronto.<br />

Consagra avrà l’imbarazzo della scelta<br />

ma chi andrà in campo darà il massimo.<br />

Anche gli ultras, che da sempre rappresentano<br />

un valore aggiunto, non faranno<br />

mancare il loro contributo di presenze,<br />

cori e coreografie.<br />

GAETANO LICATA<br />

FRANCO SICLARI<br />

ACICATENA. Una cena goliardica, quella<br />

organizzata dal presidente Strano per<br />

la squadra biancorossa, l’altra sera. Ovvio<br />

che il tema della conversazione intessuta<br />

alla fine fosse improntata sui<br />

play out, che impegneranno l’Acicatena<br />

domenica prossima a Licata, con il<br />

ritorno al Polivalente, la domenica successiva.<br />

Ed è su questa atmosfera - un<br />

po’ familiare e un po’ tecnico-caratteriale,<br />

comunque serena e positiva -<br />

che il patron si attarda quando gli chiediamo<br />

come, la squadra, stia vivendo la<br />

vigilia di questo vitale minitorneo:<br />

«Ci ritroviamo ancora una volta in questa<br />

realtà fatta di fiduciosa speranza -<br />

ha detto il prof. Strano - perché non è la<br />

prima volta che la società si trova ad<br />

affrontare esami di questo genere. I<br />

ragazzi dimostrano sufficientemente<br />

volontà e determinazione, coscienti<br />

che si tratta di dare un senso a tutto il<br />

campionato nel breve volgere di centottanta<br />

minuti ed io sono certo della<br />

loro disponibilità a dare il massimo<br />

per la sopravvivenza dell’Acicatena<br />

nella categoria».<br />

Qualcosa di errato, nella conduzione?<br />

«Peccati di inesperienza, forse. Delle<br />

partite che avremmo dovuto vincere e<br />

il cui risultato negativo ha avuto un peso<br />

eccessivo nel bilancio finale. Ma anche<br />

qualche aspetto poco chiaro nella<br />

generalità del campionato, per la strana<br />

metamorfosi di formazioni già condannate<br />

e miracolosamente risorte.<br />

Piuttosto, ho avuto la sensazione di<br />

una squadra, l’Acicatena, composta di<br />

oper<strong>ai</strong> con grande trasporto e volontà,<br />

ma senza un cervello al centro della<br />

formazione che ne sapesse sfruttare<br />

queste loro peculiarità. E, in verità, ho<br />

cercato un "maestro" che avesse tali<br />

potenzialità, ma senza fortuna».<br />

Direzioni tecniche sofferte: perché?<br />

«Obbligate, direi. L’ultima con il prof.<br />

Giuseppe Strano è stata una separazione<br />

dovuta a dei malintesi che avrebbero<br />

potuto, magari, essere chiarite. Ma il<br />

tecnico ha voluto separarsi ed ecco la<br />

necessità di affidare a Cataldi e Stoppa<br />

la conduzione della squadra in questa<br />

vigilia. D’altronde, Cataldi ha sufficiente<br />

esperienza agonistica per caricare a<br />

dovere i ragazzi, mentre Stoppa può<br />

dirigere i lavori con maggiore apporto<br />

di responsabilità».<br />

Cosa, o chi, del Licata, teme in misura<br />

maggiore?<br />

«L’ambiente. Si tratta di un club che ha<br />

conosciuto ben altri palcoscenici che<br />

questo dei dilettanti. Ed è ovvio che i<br />

tifosi aspirino a riconquistare quanto<br />

perduto. Comunque, la nostra stima<br />

per l’avversario ci spinge a dare il massimo<br />

fin dal fischio d’inizio, senza pensare<br />

alla gara di ritorno al Polivalente».<br />

Giarre, si giocherà per vincere Campobello, bruciano 2 sconfitte<br />

GIARRE. Prosegue senza particolari intoppi<br />

la marcia d’avvicinamento del<br />

Giarre alla doppia sfida salvezza con il<br />

Campobello di Mazara che, dopo un<br />

campionato oltremodo sofferto e travagliato<br />

ma tuttavia concluso con tre<br />

vittorie consecutive, vale l’importantissima<br />

permanenza in Serie D. Il tecnico<br />

gialloblù, Rosario Picone, principale<br />

artefice della risalita del Giarre nella<br />

griglia dei play out, sta recuperando<br />

quasi tutti gli infortunati e spera quindi<br />

di poter schierare la formazione<br />

ideale nella gara d’andata, in programma<br />

domenica 20 maggio, a Castelvetrano.<br />

Il trequartista Carmelo Puglisi, ad<br />

esempio, risparmiato negli ultimi turni<br />

di campionato, s’è nettamente ripreso<br />

dagli acciacchi fisici, mentre Fabrizio<br />

Filistad, difensore centrale di grande<br />

personalità e affidamento, ha saltato<br />

precauzionalmente un p<strong>ai</strong>o di allenamenti<br />

la scorsa settimana, ma dovrebbe<br />

recuperare in vista del match di<br />

domenica contro i canarini di Bucaro.<br />

L’unico dubbio è legato alle condizioni<br />

del centravanti Roberto Cortese, che<br />

saranno valutate attentamente durante<br />

la settimana appena iniziata. Picone,<br />

però, dal canto suo ha ritrovato i gol<br />

pesanti di Giuseppe Domicoli (ben<br />

quattro nelle ultime due partite), e<br />

punta tutto sulla rinnovata vena del<br />

bomber gelese.<br />

Il Giarre, è bene ricordarlo anche se<br />

non bisognerà ovviamente cullarsi su<br />

questo aspetto, godrà del vantaggio<br />

BRUNO E CORTESE, GIOCATORI DEL GIARRE<br />

del miglior piazzamento, che gli consentirebbe,<br />

in caso di parità di reti al<br />

termine della doppia sfida, di salvarsi<br />

proprio <strong>ai</strong> danni del Campobello. Federico<br />

Spampinato, presidente giarrese,<br />

ha messo però subito in guardia i suoi,<br />

sottolineando le qualità della formazione<br />

campobellese e la massima considerazione<br />

nutrita, quindi, nei confronti<br />

della compagine di Bucaro. «La<br />

nostra squadra è cresciuta parecchio<br />

nelle ultime giornate di campionato -<br />

ha spiegato il massimo dirigente del<br />

Giarre - sotto il profilo dei risultati abbiamo<br />

raccolto vittorie importanti, che<br />

ci hanno fatto scalare diverse posizioni<br />

in classifica. Ora, però, la concentrazione<br />

e la determinazione dei ragazzi<br />

dovranno restare elevatissime, poiché<br />

il Campobello è una squadra ostica. Il<br />

vantaggio di potersi salvare con due<br />

pareggi? Sbagliamo di grosso se facciamo<br />

calcoli del genere - ha ammonito il<br />

presidente Spampinato - bisognerà<br />

andare a Castelvetrano, domenica<br />

prossima, a giocare a viso aperto con<br />

l’intento di vincere, non possiamo assolutamente<br />

rischiare di cullarci su<br />

questo minimo vantaggio. Sarebbe un<br />

errore gravissimo, ma questo mister<br />

Picone e i ragazzi lo sanno bene, quindi<br />

sono convinto che l’atteggiamento<br />

del Giarre sarà positivo e vincente».<br />

Sabato scorso, intanto, amichevole,<br />

allo stadio Regionale di Giarre, tra la locale<br />

formazione di Picone e la Primavera<br />

del Catania allenata dall’ex giocatore<br />

del Giarre, Pino Irrera, vinta d<strong>ai</strong><br />

gialloblù 1-0. L’impianto di via Olimpia<br />

è stato ieri, inoltre, teatro di un incontro<br />

di beneficenza, organizzato proprio<br />

dalla società di Federico Spampinato,<br />

che ha raccolto con slancio, nonostante<br />

l’imminente impegno dei<br />

play out, l’iniziativa di sensibilizzare<br />

sul tema della donazione degli organi<br />

e dei tessuti. Sono scese in campo due<br />

rappresentative, una composta d<strong>ai</strong><br />

giocatori delle giovanili del Giarre, l’altra,<br />

denominata All Stars Sicilia, formata<br />

da vecchie glorie del calcio professionistico<br />

siciliano. Hanno contribuito<br />

alla realizzazione dell’evento la Usl 3 di<br />

Catania e il Centro regionale trapianti.<br />

FABIO BONANNO<br />

PANATTERI: LA SALVEZZA NEI SUOI GOL<br />

varsi sarà il Giarre per via del miglior<br />

piazzamento in classifica.<br />

«Non vendiamo la pelle dell’orso<br />

prima di averlo abbattuto - afferma<br />

Bucaro -. Sono convinto che i miei<br />

giocatori sono in grado di "vendicare"<br />

le sconfitte subite contro i gialloblù e<br />

festeggiare la salvezza. Ma dobbiamo<br />

giocare come sappiamo perché la<br />

squadra di Saro Picone, nelle ultime<br />

domeniche, ha dimostrato di essere in<br />

gran forma, vincendo tre partite di fila».<br />

Bucaro, che domenica scorsa ha<br />

mandato in campo una formazione<br />

imbottita di under 20, spera di recuperare<br />

Luca Faraone, il cui apporto, a<br />

CAMPOBELLO. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo<br />

minimo della stagione; adesso,<br />

però, dobbiamo completare l’opera».<br />

Giovanni Bucaro, tecnico del Campobello<br />

che domenica scorsa, battendo<br />

il Ragusa, ha ottenuto l’accesso <strong>ai</strong><br />

play out, guarda al doppio confronto<br />

che vedrà i canarini opposti al Giarre<br />

di Rosario Picone.<br />

La gara d’andata si giocherà domenica<br />

al «Paolo Marino» di Castelvetrano,<br />

uno dei tre impianti (gli altri sono<br />

quelli di Mazara e di Alcamo) che in<br />

questa stagione hanno ospitato le partite<br />

casalinghe del Campobello a causa<br />

dell’indisponibilità dello «Stallone<br />

Castro».<br />

«Se l’approccio mentale sarà quello<br />

della partita con il Ragusa - prosegue<br />

il giovane allenatore - allora abbiamo<br />

buone possibilità di spuntarla. Contro<br />

gli azzurri abbiamo dimostrato di avere<br />

tutte le carte in regola per continuare<br />

la nostra avventura in Serie D».<br />

Bucaro non ha dimenticato le due<br />

sconfitte patite in campionato con la<br />

squadra etnea, in particolare quella<br />

casalinga subìta nel match di ritorno:<br />

una battuta d’arresto che ha complicato<br />

enormemente i piani-salvezza<br />

del Campobello, costretto, alla fine, a<br />

doversi accontentare del peggior piazzamento<br />

nella griglia play out. E quindi<br />

ad affrontare lo spareggio dovendo<br />

giocare in casa la prima partita e potendo<br />

contare su un solo risultato, dal<br />

momento che in caso di parità di reti<br />

segnate nel doppio confronto, a salcentrocampo,<br />

può risultare determinante.<br />

Per il resto rientreranno dalla<br />

squalifica il difensore esterno Andrea<br />

Ferdico e i centrocampisti Gianluca<br />

Vasile e Salvatore Bellavia. Ma c’è aria<br />

di conferma per Fedele, in difesa, e<br />

per Carollo come esterno offensivo.<br />

Così come è probabile che Bucaro decida<br />

di schierare nuovamente, sulla<br />

fascia sinistra, il giovanissimo Rosario<br />

Licata, autore di una prestazione<br />

m<strong>ai</strong>uscola e di un gran gol su punizione<br />

contro gli iblei.<br />

Licata, che è un centrocampista<br />

esterno, è stato utilizzato prevalentemente<br />

come laterale difensivo, ma nel<br />

match con il Ragusa è stato riproposto,<br />

con eccellenti risultati, nel suo<br />

ruolo naturale. Il contestuale impiego<br />

di Carollo e Licata potrebbe sbarrare la<br />

strada a Comparato, le cui condizioni<br />

fisiche, però, devono essere adeguatamente<br />

valutate.<br />

Nessun dubbio per quanto concerne<br />

il pacchetto di retroguardia, con la<br />

coppia centrale formata dagli inamovibili<br />

Perricone e Colletto e con Ulma<br />

a completare il reparto. In mediana,<br />

qualora non recuperasse Faraone, spazio<br />

ad uno tra Sanseverino e Trovato;<br />

le altre maglie saranno appannaggio<br />

di Taormina e Mossa.<br />

Il peso dell’attacco, infine, graverà<br />

quasi per intero su Ignazio Panatteri,<br />

capocannoniere della squadra con 14<br />

reti. L’attaccante in vena di grazia è capace<br />

di vincere fa solo in Serie D»<br />

VINCENZO DI STEFANO


LA SICILIA<br />

LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />

48. Siracusa sport<br />

PLAY OFF<br />

AZZURRI<br />

«Il tecnico – dice Acquaviva<br />

interpretando i cori degli<br />

spalti – aveva studiato bene<br />

gli avversari, gli spareggi si<br />

giocano sul filo dello stress»<br />

PALUMBO ESULTA DOPO IL SECONDO GOL, BONARRIGO CORRE VERSO LA CURVA<br />

FINALE COL SAVOIA<br />

(m. b.) Appuntamento<br />

nuovamente allo stadio "Nicola<br />

De Simone" fra sei giorni per la<br />

finale play off del girone I.<br />

Avversario di turno il Savoia di<br />

Agovino che ha sbancato Angri<br />

nell’altra semifinale. Il Siracusa<br />

avrà il vantaggio di giocare<br />

ancora in casa in virtù del miglior<br />

piazzamento in classifica rispetto<br />

<strong>ai</strong> campani nella regular season.<br />

In caso di parità si svolgeranno i<br />

supplementari ed eventuali<br />

<strong>rigori</strong>.<br />

Il Siracusa infrange il tabù-Cosenza<br />

«E’ un successo targato Lombardo»<br />

Nel primo tempo squadra poco incisiva, nella ripresa la svolta<br />

Grande è il clima d’euforia che si respira<br />

nel dopopartita, una volta che il Siracusa<br />

ha vinto meritatamente il primo<br />

confronto dei play off contro un<br />

Cosenza che almeno per un tempo ha<br />

retto con disinvoltura il confronto contro<br />

la squadra di Lombardo. Le valutazioni<br />

sono tutte intrise di una gioia<br />

piuttosto contenuta, perché troppe<br />

sono state le disillusioni negli anni<br />

precedenti. «Una partita com’era facile<br />

prevedere che è stata vinta dalla<br />

squadra - dice Saro Acquaviva,tra i<br />

sempre presenti in tribuna coperta -<br />

che ha esibito maggiormente calma e<br />

razionalità, riuscendo a sfruttare bene<br />

gli errori degli avversari.<br />

«Si vede la mano di Lombardo - ha<br />

aggiunto - che aveva studiato bene il<br />

Cosenza, d’altronde trattandosi di play<br />

off siccome si gioca sul filo dello stress<br />

nervoso alla fine vince, necessariamente,<br />

chi gioca meglio».<br />

E’ un Luigi Salvoldi ancora stravolto<br />

dallo stress nervoso al quale chiediamo<br />

di commentare la vittoria sul Cosenza.<br />

«Volevamo arrivare <strong>ai</strong> play off con<br />

una squadra che fosse motivata e mi<br />

pare per quanto si è visto in campo,<br />

siamo riusciti a cogliere questo intento,<br />

grazie anche a Paolo Lombardo che<br />

è riuscito a stimolare come si conviene<br />

la squadra sia sotto il profilo tecnico<br />

che psicologico. Sono dispiaciuto<br />

per non avere potuto accontentare alcuni<br />

tifosi che sono rimasti fuori dal<br />

"De Simone" ma d’altronde come società<br />

siamo ligi alle disposizioni prefettizie.<br />

Confidiamo che sia ancora più<br />

numerosa la gente aretusea in occasione<br />

della nuova sfida al De Simone<br />

contro il Savoia di Agovino».<br />

Si sofferma a riconoscere il valore<br />

FUORICAMPO<br />

dei vinti e le doti di Paolo Lombardo<br />

l’ex consigliere azzurro, Seby Mangiafico.<br />

«Paolo Lombardo ha saputo leggere<br />

bene la partita inserendo al momento<br />

giusto, gli uomini giusti. C’è da che essere<br />

abbastanza fiduciosi in prospettiva<br />

soprattutto perché torniamo a giocare<br />

in casa e sento di potere reiterare<br />

l’appello a tutti perché vengano, ancora<br />

più numerosi, allo stadio». Da ultimo,<br />

un parere lo facciamo formulare<br />

da un visitatore interessato, Aurnia,<br />

presidente di quell’Acate Modica, che<br />

è stato promosso in D dall’ Eccellenza.<br />

«Bella ed intensa partita che il Siracusa<br />

ha meritato di vincere perché<br />

possiede uomini che fanno la differenza».<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

Gli ex: «Avanti così, tutto è possibile»<br />

Tanti ex sugli spalti del "Nicola De Simone. Fra questi il<br />

«sette-polmoni» di un Modica che ha appena staccato il<br />

biglietto per la <strong>serie</strong> D. Gigi Calabrese sta diventando un<br />

abitudinario dell’impianto di Piazza Cuella, visto che, prima<br />

della gara di ieri, ha seguito anche le sfide con Paternò e<br />

Pomigliano. «Non è stata una bella partita - spiega - ma me<br />

lo aspettavo perché quando la posta in palio è così alta, il bel<br />

gioco spesso viene relegato in secondo piano. Si bada al<br />

sodo, come è giusto che sia. Sotto questo punto di vista,<br />

dopo un primo tempo giocato con il freno a mano tirato,<br />

nella ripresa, il Siracusa ha alzato i ritmi del gioco, pigiando il<br />

piede sull’acceleratore ed andando meritatamente a segno<br />

con Palumbo e Bonarrigo. E’ emersa tutta la differenza di<br />

valori tra le due squadre che, comunque, hanno dato vita ad<br />

una partita valida sotto il profilo agonistico. Sono contento<br />

per il Siracusa che contro questa squadra, comunque, non<br />

ha avuto vita facile». Soddisfatto anche il tecnico siracusano<br />

Maurizio Pellegrino, ex di Catania e, più di recente, Padova in<br />

C1. «Bene così, il Siracusa ha sofferto contro una squadra<br />

tosta e quadrata, ma ha vinto con merito. Primo tempo<br />

giocato con un pizzico di superficialità dagli azzurri che,<br />

però, nella ripresa, sono entrati in campo con un spirito<br />

diverso. Il gol di Palumbo e l’espulsione di Di Sabato hanno<br />

reso semplici le cose ad una squadra che ha dimostrato di<br />

essere superiore al Cosenza». Altro ex di turno il tecnico del<br />

Palazzolo, Lorenzo Alacqua. «E’ stato un fine settimana<br />

denso di soddisfazioni ed emozioni - ha detto - perché dopo<br />

il successo di ieri della mia squadra contro il Villafranca, oggi<br />

gioiamo per la vittoria del Siracusa».<br />

MAURILIO ABELA<br />

IL «DODICESIMO» IN CAMPO<br />

Il ruggito della curva<br />

l’urlo della tribuna<br />

il tifo della gradinata<br />

E la "Anna" tornò a "ruggire". Dopo<br />

il silenzio dell’intero girone di ritorno,<br />

gli ultrà hanno risposto alle richieste<br />

di tutto l’ambiente azzurro,<br />

giocatori compresi (prima del fischio<br />

d’inizio sono andati proprio<br />

sotto la curva a chieder loro sostegno),<br />

di guidare il Siracusa alla conquista<br />

dei play off. Si è temuto lo<br />

sciopero del tifo anche ieri visto lo<br />

striscione "Nel frastuono del nostro<br />

silenzio, la libertà di essere ultrà";<br />

poi, probabilmente sospinti<br />

d<strong>ai</strong> cori della gradinata da parte<br />

del club Azzurro Nicola De Simone<br />

(splendido il colpo d’occhio con i<br />

«Curva Anna» piena e<br />

rumorosa come <strong>ai</strong> vecchi<br />

tempi, ma ieri tutto lo<br />

stadio è stato vicino alla<br />

squadra di Lombardo<br />

tifosi tutti vestiti di blu) e dalle note<br />

del corpo bandistico municipale<br />

che ha fatto il giro di campo iniziale<br />

suonando persino l’inno di Mameli,<br />

la "Anna" è tornata ad essere…"Anna".<br />

E’ mancato il tifo cosentino per<br />

le disposizioni dell’Osservatorio del<br />

Viminale e nonostante questo tre<br />

pullman provenienti dalla Calabria<br />

erano riusciti ad arrivare a Siracusa,<br />

per poi far ritorno a casa su disposizione<br />

della Questura. Gli ultrà<br />

hanno comunque provato a far finta<br />

che ci fossero i silani, tant’è che<br />

hanno esposto uno striscione dal<br />

titolo "Ultras Cosenza, forzata assenza",<br />

schernendo i rossoblu con<br />

dei cori. Poi è stato solo un continuo<br />

incitamento pro Siracusa, ora<br />

dalla "Anna", ora dalla gradinata, a<br />

volte anche dalla tribuna.<br />

Da quest’ultimo settore più rimproveri<br />

che applausi. Il Siracusa ieri<br />

non ha brillato, ha fatto palpitare<br />

parecchio i tifosi e qualcuno era<br />

già sulle scale per far ritorno a casa,<br />

quando Ciccio, uno dei fedelissimi<br />

che si siede nei pressi del settore<br />

vip, gridava "Svegliatevi!". E come<br />

d’incanto Palumbo prima, Bonarrigo<br />

poi, piazzavano l’uno-due che<br />

metteva ko il Cosenza e faceva<br />

esplodere il "Nicola De Simone,<br />

una vera bolgia per l’occasione.<br />

Elettrizzante rivedere il catino<br />

aretuseo stracolmo e rumoreggiante<br />

come <strong>ai</strong> vecchi tempi. Ancor<br />

più bello, sentire il boato della gradinata<br />

al momento del vantaggio<br />

del Savoia e successivamente sentire<br />

lo speaker comunicare il definito<br />

exploit esterno dei bianchi<br />

campani <strong>ai</strong> supplementari. Tutti<br />

contenti, insomma, di affrontare il<br />

Savoia per il fatto che la gara si disputerà<br />

ancora in casa; gli ultrà<br />

della "Anna" (oram<strong>ai</strong> scatenati) a<br />

pochi minuti dalla fine lo hanno<br />

fatto capire a tutto lo stadio con<br />

quel "Noi vogliamo Torre Annunziata",<br />

poco dopo tutti si sono "accodati"<br />

a quel coro, compresa la<br />

dirigenza aretusea rimasta in campo<br />

quando i giocatori erano già abbondantemente<br />

sotto il tunnel. Incollati<br />

alla radiolina, Ciccarone &<br />

company, sono sobbalzati alla vittoria<br />

del Savoia ad Angri. Sembra<br />

girare tutto bene, insomma (ma<br />

facciamo i debiti scongiuri) e il Siracusa<br />

va. Anche se la stampa cosentina,<br />

forse per rendere meno<br />

amara la sconfitta, dirà di aver visto<br />

una sola squadra in campo (la loro)<br />

e un Siracusa brutto, brutto. Ma,<br />

come si dice spesso in questi casi,<br />

meglio brutti e concreti, che belli e<br />

inconcludenti.<br />

MANUEL BISCEGLIE<br />

PLAY-OFF ECCELLENZA<br />

Il cuore del Palazzolo<br />

ha fatto la differenza<br />

LA VACCARA UOMO DEL MATCH<br />

La rete decisiva del<br />

capitano gialloverde<br />

Calogero La Vaccara<br />

Sul campo di Enna, il Palazzolo supera<br />

il Villafranca, secondo ostacolo<br />

nel cammino dei play off.<br />

Un’altra battaglia vinta d<strong>ai</strong> gialloverdi,<br />

che hanno gettato il cuore<br />

oltre l’ostacolo, una prova gagliarda<br />

e generosa, nessuno si è risparmiato<br />

per ottenere questo successo<br />

indispensabile per andare avanti.<br />

La squadra di Lorenzo Alacqua,<br />

s’è trovata malissimo in un terreno<br />

di gioco ove la sfera aveva rimbalzi<br />

imprevedibili, ov’era impossibile<br />

far gioco, un ostacolo in più, oltre<br />

a quello di un avversario che, potendo<br />

contare su due risultati, badava<br />

a difendersi ed a ripartenze<br />

rese pericolose dal fatto che gialloverdi<br />

dovendo attaccare erano costretti<br />

a scoprirsi.<br />

Ne è venuta fuori una gara al<br />

cardiopalmo, con continui capovolgimenti<br />

di fronte. In uno di questi,<br />

il Villafranca otteneva un rigore<br />

che Santino Verde (davvero super<br />

di questi tempi) respingeva. Era la<br />

svolta, aver evitato uno svantaggio<br />

pericoloso, caricava ulteriormente<br />

la squadra, con la rabbia in<br />

corpo perché, in precedenza, La<br />

Vaccara, dopo aver seminato i difensori<br />

avversari, s’era visto respingere<br />

dal portiere un bolide a botta<br />

sicura. Così, nella ripresa, Lorenzo<br />

Alacqua, giocava il tutto per tutto,<br />

gettando nella mischia Impellizzeri<br />

e il bomber degli Allievi, Miraglia,<br />

classe ’90, che faceva perdere la testa<br />

<strong>ai</strong> difensori.<br />

Il Palazzolo attaccava a testa bassa,<br />

gli avversari a difendersi e perdere<br />

tempo, finché arrivava il gol<br />

decisivo a premiare un generosissimo<br />

La Vaccara, capitano-trascinatore<br />

della squadra. Un gol che faceva<br />

esplodere il settore della tribuna<br />

occupato d<strong>ai</strong> tifosi gialloverdi, arrivati<br />

in almeno 400 (tra essi, il sindaco,<br />

il presidente del Consiglio e<br />

parecchi assessori, che hanno pagato<br />

un pullman), che hanno sostenuto<br />

la squadra calorosamente,<br />

con una bella coreografia in gialloverde.<br />

Ed è segno, questo, che la<br />

città crede nel salto di qualità, anche<br />

attraverso il veicolo del calcio.<br />

E la squadra ha risposto come meglio<br />

non poteva, difficile far graduatorie<br />

di merito, anche se un altro<br />

giovane, Teriaca, va imponendosi<br />

sempre più all’attenzione. Sereno<br />

il commento di Lorenzo Alacqua,<br />

che ha azzeccato le mosse giuste,<br />

anche stavolta. «Sapevamo che<br />

sarebbe stata un’altra battaglia -<br />

diceva - acuita dal terreno di gioco<br />

che ha danneggiato la squadra più<br />

tecnica, la nostra, favorendo i lanci<br />

lunghi degli avversari, che badavano<br />

a rompere il gioco. In queste<br />

gare, vince la squadra che ha maggiori<br />

capacità di soffrire e ci crede<br />

di più, <strong>ai</strong>utata da un pizzico di fortuna<br />

che non guasta m<strong>ai</strong>».<br />

ENZO GIARDINA<br />

L’Albatro capace solo di vincere<br />

Pallamano maschile. Chiuso il torneo con l’ennesima affermazione, incombe lo stage in Slovenia<br />

L’Albatro ha già celebrato la promozione<br />

in A1, un mese addietro e da unica indiscussa<br />

dominatrice del girone C di A2 intende<br />

chiudere in bellezza cioè a punteggio<br />

pieno e da imbattuta. Impresa<br />

centrata dopo aver affrontato e battuto<br />

in trasferta il Cosenza (28-22).<br />

<strong>Gara</strong> <strong>decisa</strong>mente alla portata della<br />

squadra allenata da Beppe Vinci tornata<br />

a disporre della coppia Mata Sanchez e<br />

Martin Viscovich, indisponibile nel match<br />

contro il Putignano. «C’era grande voglia<br />

- ha rimarcato il tecnico dell’Albatro<br />

- per l’ultima partita di campionato. Melluzzo,<br />

Calvo e Vasquez erano i giocatori<br />

più in palla, senza trascurare il bulgaro<br />

Lalio Ivanov». Per il bulgaro ex punto di<br />

forza del Rosolini è stata già avviata la<br />

pratica per la naturalizzazione. Indisponibile<br />

per la trasferta in Calabria l’ala<br />

Giovanni Giannone, che verrà senz’altro<br />

utilizzato nel già programmato stage post-campionato.<br />

La squadra siracusana si<br />

concederà le ferie <strong>soltanto</strong> al rientro dallo<br />

stage, programmato in Slovenia a partire<br />

dalla prossima settimana.<br />

Tengono banco anche le vicende agonistiche<br />

della squadra «under 18», che ha<br />

già conquistato la salvezza in <strong>serie</strong> B,<br />

che ha saputo tenere testa in casa a Capo<br />

d’Orlando capolista in un match parecchio<br />

difficile, pur uscendo battuta per un<br />

sol gol di differenza (28-29). La squadra<br />

allenata da Gianni Calvo e Salvo Signorelli<br />

non intendeva,per nulla fungere da<br />

sparring-partner e voleva chiudere in<br />

bellezza.<br />

GI.BE.<br />

MERCOLEDÌ LA CERIMOINIA DI CONSEGNA<br />

A Giuseppe Aiello la Stella d’oro del Coni<br />

Una serata particolarmente<br />

celebrativa<br />

per lo<br />

sport siracusano<br />

sarà vissuta mercoledì<br />

sera nella<br />

sede del Panathlon<br />

Internazional<br />

di Siracusa.<br />

GIUSEPPE AIELLO<br />

L’occasione è<br />

data dalla consegna al dottor Giuseppe<br />

Aiello della "Stella d’oro" del Coni per<br />

grandi meriti sportivi.<br />

"Pippo Aiello - dice il presidente del<br />

Panathlon aretuseo, Pino Corso - è il terzo<br />

siracusano di sempre, dopo il grande<br />

Concetto Lo Bello e il cav. Vincenzo Fazzino,<br />

ad essere insignito del massimo<br />

riconoscimento sportivo del Coni nazionale,<br />

oltre che per semplici meriti atletici<br />

anche per lo stile di vita dedicato interamente<br />

allo sport e <strong>ai</strong> suoi valori eterni".<br />

Ovviamente, il relatore della manifestazione<br />

sarà Pippo Aiello che parlerà<br />

sul tema: "una stella, una vita nello sport<br />

e per lo sport".<br />

Il presidente della Provincia regionale,<br />

Bruno Marziano e il sindaco di Siracusa,<br />

Giambattista Bufardeci, premieranno<br />

Pippo Aiello che ha onorato tutto lo sport<br />

siracusano per oltre cinquat’anni, come<br />

atleta, come dirigente, come esempio<br />

per i giovani. Alla serata, oltre <strong>ai</strong> vertici e<br />

<strong>ai</strong> soci del Panathlon International di Siracusa,<br />

prenderanno parte il presidente<br />

del Coni Elio Gervasi e i componenti della<br />

Giunta provinciale del Coni.<br />

GIUSEPPE ALOISIO<br />

Protagonisti anche a Cosenza con Viscovich e Sanchez<br />

E’ en-plein. Come da copione, l’Albatro ha espugnato il campo di Cosenza (28<br />

a 22 il risultato finale), chiudendo il campionato di A2 a punteggio pieno. Sono<br />

66 i punti conquistati nelle ventidue gare di un torneo dominato in lungo<br />

e in largo. E’ la terza promozione che la squadra siracusana conquista, nella<br />

sua storia, vincendo tutte le partite. La prima nel 1997-98 portò gli azzurri, con<br />

Aldo Modica (l’attuale presidente) nelle vesti di allenatore, dalla <strong>serie</strong> C alla<br />

B. Nel 2004-2005 il salto dalla B alla A2 con Vinci allenatore. La storia si è ripetuta<br />

anche quest’anno. Evidentemente questa squadra, questa società, ha<br />

nel suo dna campionati interpretati con il ruolo di stratosferica protagonista.<br />

A Cosenza ennesima grande prestazione degli aretusei, scesi in campo in<br />

formazione rimaneggiata. Viscovich e Sanchez hanno fatto ancora una volta<br />

la differenza, ma una nota di merito particolare meritano il giovanissimo Attardo<br />

(esordio con gol per lui) e Francesco Triolo, che ha fatto l’esordio nell’ultima<br />

giornata. Dopo un buon primo tempo, gli azzurri hanno alzato i ritmi nella<br />

ripresa grazie alla difesa aggressiva impostata da Peppe Vinci. Per gli aretusei<br />

è stato agevole condurre la vittoria contro una squadra non trascendentale.<br />

Da sessant’anni nel mondo dell’atletica leggera<br />

Da quasi 60 anni nel mondo dello sport, Giuseppe Aiello, oggi è un signorile<br />

e pimpante settantaduenne con un invidiabile curriculum sportivo alle<br />

spalle che giustifica pienamente la medaglia d’oro del Coni, conferitagli<br />

dal presidente Gianni Petrucci.<br />

L’atletica leggera è sempre stata la sua passione. Dal 1948 al 1953 ha<br />

corso a livello provinciale e regionale la staffetta 4x4, le campestri, i 400<br />

e gli 800 ostacoli, distinguendosi per impegno e vigoria. «Le vittorie di<br />

quei tempi - dice Aiello - avevano un altro sapore, perché era un altro<br />

mondo».<br />

Poi è stato presidente provinciale e regionale (90-92) della Libertas,<br />

ideatore nel ’95 dei Giochi Libertiadi nazionali e dirigente. La sua più bella<br />

creatura è stata la Libertas Athlon di atletica: l’unica squadra «civile» di<br />

<strong>serie</strong> A maschile e femminile che dal ’92 al ’98 ha militato sempre in A. Nel<br />

’98 l’Athlon Siracusa vinse la Coppa Italia maschile e il bronzo femminile.<br />

Dopo una parentesi politica (presidente della Provincia nel biennio ’86-<br />

87), oggi Aiello è sempre alla guida delle Società Libertas siracusane.<br />

G.A.


Lunedì 14 Maggio 2007<br />

Per il Brindisi il gol di Verolino, ma non basta a Giusto e soci<br />

Aversa, doppio De Palma<br />

AVERSA NORMANNA Del Giudice, Balestrieri, Ciotola, Avolio, Di Girolamo, Caruso,<br />

Zolfo, Romaniello, Prisco,(38'st Longo), De Palma, Rosi (46'st Ferraro). A disp.: Granata,<br />

Maddaloni, Esposito, Bucciarelli, Ferraro, Longo, .Ingenito All.: Boccolini.<br />

BRINDISI Musella, Rosciglione,(13' Pt Frascaro) Barca, Corleo, Di Pietro, Corazzini,,<br />

Greco,(1' st Perez) Potenza,(16'st La Dogana) Falconieri, Lo Russo, Verolino, A disp.:<br />

Luperto, Catalano, Toscano, Frascaro, La Dogana, Romano,Perez. All.:Giusto.<br />

ARBITRO: Corradini di Macerata.<br />

RETI: 8' Pt De Palma, 14' Pt.De Palma, 18' Pt.Verolino.<br />

AVERSA va <strong>ai</strong> triangolari, ma applausi al Brindisi oper<strong>ai</strong>o orfano di tanti nomi illustri ma<br />

che ha onorato l'impegno. «Una stagione indimenticabile che ancora non si è conclusa,<br />

ma abbiamo già raggiunto gli obiettivi minimi che ci eravamo preposti". Il presidente<br />

dell'Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri fa un primo bilancio di quella che è<br />

sicuramente la stagione più esaltante del calcio aversano. "La conquista della Coppa Italia<br />

ci ha permesso di incontrare realtà calcistiche nuove per l'Aversa. Siamo riusciti a battere<br />

squadre come Viareggio e Rodengo S<strong>ai</strong>ano che hanno meritatamente conquistato la<br />

promozione in C2 nei loro rispettivi gironi. Alla squadra toscana e lombarda vanno i nostri<br />

complimenti per aver raggiunto il prestigioso traguardo. Vorrei ringraziare tutte le persone<br />

che hanno collaborato all'esito positivo di questa stagione. In questo campionato abbiamo<br />

onorato lo sport, sia per la qualità e la civiltà dei nostri tifosi e sia per l'organizzazione<br />

societaria, ma anche per come abbiamo affrontato le partite. Lo dimostra il fatto, ad<br />

esempio, che contro l'Altamura abbiamo disputato una partita regolare, nonostante che i<br />

pugliesi già all'epoca non avevano quasi più niente da chiedere al campionato. Questo ci<br />

fa onore e ci riempie di soddisfazioni, perché il risultato che abbiamo raggiunto lo abbiamo<br />

raggiunto sul campo"

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