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Relazione Dipartimento 2006 - Dipartimento di Fisica G. Occhialini ...

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<strong>Relazione</strong> <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> “G. <strong>Occhialini</strong>”, anno <strong>2006</strong><br />

I risultati più recenti sono i seguenti:<br />

• È stato ultimato il lavoro sulla funzione <strong>di</strong> trasferimento (TF) che descrive la permeabilità della<br />

magnetosfera ai raggi cosmici.<br />

• Lo stu<strong>di</strong>o della TF è stato esteso agli ioni <strong>di</strong> elio attraverso una simulazione isotropa <strong>di</strong> eventi<br />

con un metodo Monte Carlo. Il risultato è stato confrontato con i dati sperimentali <strong>di</strong> AMS-01.<br />

• È stato fatto lo stu<strong>di</strong>o della TF anche per ioni più pesanti (Carbonio e Ferro). In questo caso i<br />

risultati sono stati confrontati con i dati sperimentali del satellite HEAO-3.<br />

• È stato calcolato il flusso dei RC nel periodo <strong>di</strong> inizio dell’attività <strong>di</strong> AMS-02, ovvero il 2009.<br />

Questo è stato possibile a partire dal modello <strong>di</strong> campo magnetico terrestre IGRF ed<br />

estrapolando l’attività solare dai dati misurati negli ultimi 4 cicli solari.<br />

• Si sta inoltre stu<strong>di</strong>ando un approccio alternativo che utilizza il forward tracing. Il problema è<br />

evitare un uso abnorme <strong>di</strong> cpu.<br />

Stu<strong>di</strong>o della modulazione solare sui raggi cosmici galattici<br />

E’ stato sviluppato un modello bi<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong> modulazione solare attraverso la simulazione<br />

stocastica <strong>di</strong> eventi. Questo nuovo modello ci consente <strong>di</strong> tenere conto <strong>di</strong> effetti <strong>di</strong>pendenti dal tempo e<br />

dal segno della carica, quin<strong>di</strong> con una maggiore complessità della modellizzazione ed una<br />

conseguente maggiore necessità <strong>di</strong> CPU per la simulazione. La farm Linux attuale è stata in parte<br />

utilizzata per questo scopo.<br />

I principali risultati ottenuti sono i seguenti:<br />

• È stata completata la modellizzazione del campo magnetico interplanetario e la sua<br />

interazione con i RCG. È stato incluso anche l’effetto della deriva <strong>di</strong> carica che <strong>di</strong>pende dalla<br />

polarità del campo magnetico solare.<br />

• Sono stati prodotti i primi spettri che abbiamo confrontato con i dati sperimentali, ottenendo<br />

risultati incoraggianti, se pur preliminari e limitati al periodo <strong>di</strong> presa dati <strong>di</strong> AMS-01. Questo ci<br />

consentirà <strong>di</strong> mettere a punto un modello accurato quando si avranno dei dati accurati al<br />

variare delle fasi <strong>di</strong> attività solare, come avverrà con AMS-02.<br />

• È stato inoltre stu<strong>di</strong>ato l’andamento della modulazione solare a <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>stanze dal sole, in<br />

particolare nella posizione dei pianeti.<br />

• Si è cominciato a stu<strong>di</strong>are l’effetto del bordo esterno dell’eliosfera l’interazione con il campo<br />

magnetico interstellare. Vi è la possibilità che una frazione <strong>di</strong> particelle uscenti dall’eliosfera<br />

possa rientrarvi e contribuire al flusso totale.<br />

Abbondanze isotopiche<br />

Abbiamo iniziato a valutare le abbondanze delle varie specie chimiche presenti nei raggi<br />

cosmici. In particolare stiamo lavorando sugli effetti della magnetosfera e quin<strong>di</strong> sulle abbondanze<br />

misurate in orbita vicino alla Terra.<br />

I primi risultati ottenuti sono i seguenti:<br />

• È stato prodotto lo stu<strong>di</strong>o della TF anche per Carbonio e Ferro.<br />

• Sono stati calcolati i flussi in magnetosfera nelle <strong>di</strong>verse zone geomagnetiche.<br />

• Sono state valutate le abbondanze, in magnetosfera, <strong>di</strong> He, C, e Fe riferite ai protoni, mettendo<br />

in evidenza che queste sono <strong>di</strong>verse da quelle calcolate al <strong>di</strong> fuori a causa del taglio<br />

geomagnetico che agisce sulla rigi<strong>di</strong>tà.<br />

b) Presso il <strong>Dipartimento</strong> è stato potenziato il “Data Centre” <strong>di</strong> AMS nel quale è mantenuto<br />

l’intero archivio dei dati <strong>di</strong> AMS-01 organizzato con una struttura <strong>di</strong> data-catalog. E’ in fase <strong>di</strong> avanzato<br />

sviluppo il sistema <strong>di</strong> trasferimento dati che potrà essere usato per il trasferimento da/per il Data<br />

Repository relativo alla raccolta dati su ISSA. Tale sistema deve, da un lato, trasferire dati <strong>di</strong><br />

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