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Autorizz. Trib. Roma n. 1979 del 17.2.1951 - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB - Roma - Invio gratuito agli iscritti 

bimestrale • anno 61° 

n.4 settembre ottobre 2009 

- il profilo 

del medico 

estetico 

sanità 

del Lazio 

in bilico 

- perché 

una medicina 

di genere 

- tutti vogliono 

curarsi con 

internet 

4

ollettino o.m.c. e o. di roma - n. 3/2009 

36

eE D I T O R I A L E D E L P R E S I D E N T E 

Sanità del Lazio in bilico... 

...tra rilancio vero 

e bancarotta 

La nostra Regione, a differenza di altre soprattutto 

del nord Italia, sconta anni ed anni di non 

efficace programmazione in campo sanitario. Il 

sistema non è mai stato riprogettato a fronte 

di una domanda di salute che andava di anno in 

anno profondamente mutando (vedasi progressivo 

allungamento della vita media e l’incremento 

esponenziale di tutte le patologie cronico degenerative). 

Il commissariamento determinato dall’enorme 

“buco di bilancio” è storia recente. 

Si discute in questo periodo di un nuovo Piano 

Sanitario Regionale che ci auguriamo non 

costituisca di fatto un razionamento ma una 

vera e propria razionalizzazione, che ridisegni 

in maniera appropriata l’offerta sanitaria sia in 

campo ospedaliero che territoriale. 

I nostri rappresentanti della Consulta delle 

Società Scientifiche sono stati molto attivi ai 

tavoli di consultazione regionale ed in piena 

sintonia con noi, hanno presentato una serie di 

proposte mirate alla riduzione degli sprechi ed 

alla razionalizzazione dell’offerta sanitaria che 

partissero però da alcune irrinunciabili linee 

guida tra le quali: 

tuazione di dismissione/riconversione, fondamentali 

per non lasciare ampi territori ad 

alta densità demografica privi di assistenza. 

Sono anni che ci battiamo perché nel nostro 

Paese e nella nostra Regione si torni a 

privilegiare la meritocrazia. In tal senso si è 

espresso nel recente passato anche il 

Presidente Marrazzo per i criteri di nomina 

dei Direttori Generali e dei Direttori di Unità 

Operative Complesse. 

E’ tempo che anche su questo aspetto si passi 

dalle parole ai fatti, perché nessun Piano 

Sanitario, per quanto bello, potrà essere 

efficace se tutti coloro che vi operano non 

verranno valutati esclusivamente per il merito. 

Sono mesi, se non anni, che l’istituzione regionale 

ha un atteggiamento a dir poco equivoco, 

sia con l’istituzione ordinistica sia con i sindacati, 

in merito alle modalità di autorizzazione 

per l’esercizio dell’attività professionale di medici 

ed odontoiatri. Dopo molte defaticanti riunioni 

avevamo trovato e concordato un punto 

di equilibrio fra le varie posizioni, puntualmente 

disatteso nel regolamento e nella relativa circolare 

di attuazione. Migliaia di medici ed odontoiatri, 

- studio demografico/epidemiologico dell’Istat 

aggiornato al 31/12/2008, per la corretta 

valutazione della popolazione residente nel 

Lazio 

per colpe non loro, continuano ad esse- 

re in situazioni di estrema difficoltà sia per le 

vecchie che per le nuove autorizzazioni. È del 

tutto evidente che una tale situazione provoca 

- indici di performance adeguati per individuare 

le strutture da dismettere/riconvertire 

di fatto anche danni per l’assistenza ai cittadini 

e che ci obbligherà a mettere in essere tutte le 

- riqualificazione contestuale del territorio, con 

particolare riguardo al potenziamento dell’assistenza 

domiciliare, attualmente sottodimensionata 

e delle cure intermedie con riferimento 

all’attivazione ed al ruolo dei presidi territoriali 

di prossimità 

forme di protesta possibili. 

Alla luce delle su esposte considerazioni sullo 

stato della sanità nella nostra Regione, il rilancio 

o la bancarotta dipenderanno da come, con 

quanto coraggio e capacità politica, si affronteranno 

i problemi indipendentemente dalle tattiche 

- criteri di accreditamento che garantiscano 

la qualità delle prestazioni a tutti i livelli con 

controllo degli esiti 

funzionali al consenso ad ogni costo so- 

prattutto in vicinanza di periodi elettorali. 

- monitoraggio e graduazione dei tempi di at- Mario Falconi 

3 bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 4/2009

sS O M M A R I O 

bollettino 

dell’ordine provinciale di roma 

dei medici chirurghi e degli odontoiatri 

Bimestrale - anno 61° - n. 3 maggio giugno 2009 

Autorizz. Trib. Roma n. 1979 del 17.2.1951 - Poste Italiane S.p.A. - 

Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 

46) art. 1, comma 2 - DCB - Roma - Invio gratuito agli iscritti 

Periodico associato all’USPI - Unione Stampa Periodica Italia 

DIRETTORE RESPONSABILE 

Mario Falconi 

CONSIGLIO DIRETTIVO 

Presidente 

Mario Falconi 

Presidente onorario 

Benito Meledandri 

Vice-presidente 

Donato Antonellis 

Consigliere segretario 

Filippo Custureri 

Consigliere tesoriere 

Vincenzo Scarpino 

Consiglieri medici 

Foad Aodi, Pier Luigi Bartoletti, Enrico Bollero, 

Claudio Colistra, Patrizia Marchetti, Luigi Tonino 

Marsella, Massimo Martelli, Gabriella Nasi, Luigi 

Pignataro, Rodolfo Proietti, Ivo Pulcini 

COMMISSIONE ODONTOIATRI 

Presidente 

Claudio Cortesini 

Segretario 

Renato Ori 

Componenti 

Susanna Annibali, Giuseppe Badia, Alberto Sordi 

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI 

Presidente 

Francesco La Commare 

Componenti 

Debora Giannini, Giuseppe Imperoli 

Supplente 

Luigi Laino 

DIREZIONE AMMINISTRATIVA 

Via G.B. De Rossi, 9 - 00161 

Tel. 064417121 - Fax 0644234665 

EDITORIALE 

Sanità del Lazio in bilico tra rilancio vero 

e bancarotta pagina 3 

ATTUALITÀ 

Osservazioni sulla bozza di nuovo PSR pagina 5 

L’Ordine prende posizione: 

il profilo del medico estetico pagina 10 

Chi può entrare nell’albo dei medici estetici? pagina 14 

Perché una medicina di genere pagina 16 

La “Medicina telematica” tutti vogliono 

curarsi con internet pagina 18 

DALL’ORDINE 

A Roma convegno sulla responsabilità medica pagina 20 

AMSI: obiettivo formazione pagina 22 

Corsi di Aggiornamento accreditati 

per medici chirurghi pagina 24 

Corsi di Aggiornamento in Odontoiatria 2009 pagina 25 

Convenzioni a favore degli iscritti pagina 26 

TEATRO • MOSTRE • CONCERTI pagina 29 

RECENSIONI 

Bioetica clinica in odontoiatria pagina 30 

CONTAGOCCE pagina 32 

REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI 

INIZIATIVE SANITARIE 

Viale di Val Fiorita, 86 

00144 Roma 

Tel. 065919418 - Fax 065912007 

www.iniziativesanitarie.it 

STAMPA: Tipografia SGS srl - Roma 

Sede legale: Via Guido D’Arezzo n,14 - 00198 Roma 

Stabilimento: Via Cancelliera n. 24 - 00040 Cecchina (Roma) 

Finito di stampare il 31 luglio 2009 

A questo numero hanno collaborato: 

Flavio Massimo Amadio, Corrado De Rossi Re, 

Piorjk Procaccini, Concetta Turi, Emilio Scotti, 

Foad Aodi, Gian Piero Sbaraglia 

in copertina: 

Il palazzo della Regione 

Lazio a Roma 

bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 4/2009 

4

aA T T U A L I T À 

ATTUALITÀ 

osservazioni 

sulla bozza 

di nuovo PSR 

CONSULTA DELLE SOCIETÀ SCIENTIFICHE 

DELL’ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI 

DI ROMA E PROVINCIA 

Comitato di Coordinamento: 

Emilio Scotti (Coordinatore) 

Filomena Pietrantonio 

Cinzia Barletta 

Giovanni Battista Serra 

Hassan Sabry 

Enrico Sbaffi 

Paolo Albarello 

Introduzione 

La Consulta delle Società scientifiche dell’Ordine 

dei Medici di Roma e Provincia, come già 

affermato nel documento sul Piano di Riorganizzazione 

della Rete Ospedaliera del 31.08.09 

inviata al Presidente Canali condivide: 

1. la razionalizzazione della rete ospedaliera con 

la dismissione-riconversione di presidi inadeguati 

ad assicurare un’assistenza efficaceefficiente-appropriata 

2. la contestuale riqualificazione dell’offerta territoriale 

comprendente l’adeguamento delle 

cure intermedie e dell’assistenza domiciliare 

3. il contenimento della spesa sanitaria senza 

ridurre i livelli assistenziali ai cittadini del 

Lazio. 

Tuttavia non si può non sottolineare che nel 

Piano di Riorganizzazione della Rete risulta: 

1. sottodimensionata la popolazione residente 

(tra l’altro riferita al 2006) e non considerata 

la popolazione temporaneamente presente, 

extracomunitari, studenti, turisti, 

pendolari… 

2. sovrastimato il numero di posti letto attivi 

che dal 2006 ad oggi è stato fortemente 

ridotto per la chiusura/accorpamento di 

Unità Operative Complesse (UOC) (es: fusione 

della IV e V Medicina dell’Ospedale 

S.Giovanni con riduzione di 12 posti letto 

(PL)) e per la chiusura di ospedali (S.Giacomo, 

Nuovo Regina Margherita) 

La riduzione dei posti letto, anche per l’assenza 

di una assistenza territoriale adeguata, ha avuto 

forti ripercussioni sui Dipartimenti di Emergenza- 

Accettazione (DEA) degli ospedali per acuti (di 

Roma, Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo) in cui i 

pazienti, durante tutto l’arco dell’anno, sostano 

in barella anche per 24-48 ore prima di una 

collocazione, talora, in letti appoggiati o in 

reparti non appropriati. 

Ciò significa che un ulteriore taglio indiscriminato 

di letti per acuti aggraverebbe le criticità 

nei D.E.A. compromettendo seriamente l’assistenza 

ai cittadini del Lazio. 

Riorganizzazione 

della rete ospedaliera 

1. La parte del Piano di Riorganizzazione delle 

Rete Ospedaliera inserita nella nuova versione 

del PSR ne costituisce il fulcro. Il Piano 

prevede il contenimento dei costi attraverso 

la razionalizzazione di posti letto, 

di UOC e la dismissione/riconversione di 

ospedali non performanti per raggiungere 

lo standard di PL per acuti del 3.5/1000 

abitanti, dello 0.7/1000 per riabilitazione, 

del 0.3/1000 per lungodegenza; 

2. i cardini su cui basare la riorganizzazione 

sono tre: 1) attento e aggiornato studio 

demografico/epidemiologico regionale, per 


A T T U A L I T À 

ASL e Province senza il quale non è possibile 

stabilire in modo omogeneo e corretto 

lo standard atteso; 2) calcolo aggiornato 

della dotazione attuale dei posti letto , 3) 

indici di performance adeguati che comprendano 

i volumi di attività e gli indicatori 

di esito per stabilire quali strutture non 

performanti debbano essere eventualmente 

dismesse o riconvertite; 

3. il cronogramma, ovvero il monitoraggio della 

tempistica e delle modalità di attuazione 

della riduzione dei posti letto e degli ospedali 

deve prevedere una contestuale riqualificazione 

del territorio e la piena attivazione 

di strutture alternative quali l’Ospedale 

del Golfo e l’Ospedale dei Castelli per evitare 

di lasciare prive di assistenza ampie zone 

ad alta densità di popolazione; 

4. la riqualificazione dell’offerta territoriale delle 

cure intermedie (Lungodegenze, RSA, 

Hospice) e dell’Assistenza Domiciliare è assolutamente 

necessaria e deve essere contestuale; 

5. l’obiettivo della riduzione dei costi di gestione 

della Sanità regionale non può non considerare 

la pletora del personale amministrativo 

che concorre in maniera rilevante 

all’aumento della spesa sanitaria; 

6. il basso rapporto n. dimessi/medico (84,66 

dimessi per medico rispetto ai 116,80 delle 

regioni “virtuose”) non è dovuto all’eccesso di 

medici ospedalieri che, al contrario, ha subito 

un fortissimo ridimensionamento per il blocco 

del turnover, ma è strettamente legato 

alla mancata qualificazione assistenziale di un 

territorio carente e alla conseguente inappropriatezza 

di parte dei ricoveri; 

7. la riqualificazione del territorio non può essere 

disgiunta dal potenziamento del 118 

sia in relazione alle risorse umane che tecnologiche; 

8. i criteri di accreditamento devono essere 

rigorosi e monitorati nel tempo sia per le 

strutture pubbliche che per le strutture 

private accreditate ed equiparate che nel 

Lazio sono in eccesso del 10% rispetto 

alle altre regioni e che gestiscono quasi il 

50% dei letti per acuti; 

9. l’individuazione di centri Hub e Spoke suddivisi 

per aree (ASL e Province) è cogente, 

iniziando anche con progetti pilota; 

10. l’attivazione di un collegio aziendale in tutti 

gli ospedali disposto orizzontalmente al Direttore 

Generale deve essere prevista per 

contrrollare la correttezza e l’appropriatezza 

delle scelte. 

Riqualificazione 

dell’assistenza sul territorio 

Assistenza Domiciliare Integrata (ADI): 

Attualmente la popolazione anziana residente 

(>65 aa) viene seguita a domicilio per il 3.8%, 

molto al di sotto dell’atteso. 

L’intento del PSR è di potenziarla. 

Le criticità rilevate sono le seguenti: 

1. complesse e lunghe procedure burocratiche 

di presa in carico dei pazienti che devono 

essere snellite. 

2. distribuzione “a pelle di leopardo” dell’ADI, in 

media del tutto insufficiente quanti-qualitativamente 

3. mancanza di risorse economiche 

4. mancanza di risorse umane 

5. conseguente necessità di delegare a soggetti 

privati specializzati nel settore l’erogazione 

delle prestazioni senza un rigoroso accreditamento, 

senza regole definite, senza monitoraggio 

delle prestazioni e degli esiti. 

6. l’ADI, per essere realmente efficace, deve 

essere estesa 7gg su 7 e h24 e implementare 

il ricorso alla telemedicina, come peraltro 

affermato nella nuova bozza del PSR 

7. il medico ospedaliero non può essere utilizzato 

per integrare gli organici e le risorse 

umane insufficienti per l’ADI, per problemi 

logistici e perché, anche con la dismissione 

di piccoli ospedali e delle UOC/UOS non saranno 

sufficienti a reintegrare il personale 

non sostituito per il “blocco del turnover”. 

8. la letteratura non dà risposte univoche circa 

il reale risparmio economico nell’uso dell’ADI 

in sostituzione delle cure ospedaliere, mentre 

dà riposte positive sul miglioramento della 

qualità di vita dei pazienti. 

9. esistono rilevanti problemi socio-economici 

delle famiglie: case inadeguate, scarsa disponibilità 

economica, assenza di familiari di 

riferimento, totale dipendenza dalle badanti, 

(nel 2006 le badanti regolari nel Lazio erano 

70.000). Questo è un punto nevralgico che 

non può essere sottostimato perché renderà 

l’assistenza domiciliare “di nicchia” e non 

una reale alternativa alle cure intermedie e 

all’ospedale. 

Presidi Territoriali di Prossimità (PTP): 

1. si sottolinea la necessità di evidenziare la 

temporaneità del ricovero in PTP in pre- 


6

senza di difficoltà sociali e familiari per non 

trasformarlo in una lungodegenza. 

2. le prestazioni specialistiche ambulatoriali 

devono essere garantite dagli specialisti del 

territorio in cui è allocato il PTP e non da 

quelli ospedalieri. 

3. non siamo d’accordo che il Dirigente Medico 

di Distretto, responsabile degli aspetti 

igienico-sanitari e organizzativi, firmi la scheda 

di dimissione dei pazienti che dovrebbe 

invece essere chiusa e firmata dal Medico 

di Medicina Generale (MMG) che ne ha la 

responsabilità clinica e redige il piano clinico-terapeutico 

e dall’infermiere coordinatore 

che è responsabile del piano e della continuità 

assistenziale, poiché ne rispondono 

penalmente. 

4. non è ben definita la figura e i compiti del 

Direttore Sanitario. 

5. non si parla in modo esaustivo della cartella 

clinica e della cartella infermieristica e 

di chi le compila giornalmente 

6. non è chiaro come è organizzata la reperibilità 

in urgenza del MMG nel PTP durante 

le ore diurne e se la reperibilità del MMG 

prevede una ulteriore risorsa economica 

7. per i criteri di eleggibilità di entrata al PTP: 

il MMG e l’infermiere si recano presso il 

malato ogni volta, sia al domicilio che in 

ospedale per definirne i criteri? 

8. ruolo del MMG: ogni MMG segue i propri 

pazienti o c’è un pool di MMG che turnano 

sugli accessi, mattina e pomeriggio 6 gg. 

su 7? 

9. la durata del ricovero prevista è 15-20 gg. 

Come è possibile che una riacutizzazione 

di patologia cronica che non richieda il ricovero 

ospedaliero duri di più della forma 

acuta grave che richiede 7-8 gg in ospedale 

in ricovero ordinario? 

10. il PTP non è un punto di primo soccorso, 

altrimenti avrebbe bisogno di risorse umane 

dedicate (tra cui un anestesista e un 

cardiologo h/24) e tecnologiche di diagnosi 

e cura più avanzate. 

RSA, LUNGODEGENZE, HOSPICE: 

1. improrogabile razionalizzazione dei posti letto 

e delle strutture dedicate che tenga conto 

della situazione demografica della regione, 

delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle 

province; 

2. snellimento delle procedure burocratiche di 

trasferimento e presa in carico dei pazienti; 

3. criteri di accreditamento rigorosi che comprendano 

modalità di assunzione e di carriera 

basati su procedure concorsuali e meritocratiche 

(curriculum, colloquio, anzianità di 

servizio, competenze specifiche); 

4. controllo e monitoraggio della qualità dell’assistenza. 

5. rispetto dei criteri di economicità-efficienzaappropriatezza 

delle prestazioni; 

6. individuazione di indici di esito. 

7. la non ottemperanza ad una adeguata qualità 

assistenziale, a criteri di economicità-efficienza-appropriatezza 

e ad indici di esito dovrebbe 

prevedere la revoca dell’accreditamento 

L’ elaborazione di sistemi di riqualificazione del 

territorio deve essere ponderata attentamente. 

La realizzazione deve essere monitorata e 

controllata nel tempo. Devono essere definiti 

gli standard minimi strutturali, tecnologici, gli 

organici e i carichi assistenziali previsti. 

Di importanza cruciale è prevedere un sistema 

di accreditamento con regole rigide e rilevazione 

continua degli outcome. 

Alcuni autori, in Letteratura, ritengono che le 

cosiddette cure intermedie, se non applicate 

correttamente, non siano esenti dai rischi qui 

sotto brevemente elencati. 

Rischi delle cure intermedie 

1. definizione non sempre precisa. 

2. mancanza di evidenze certe di efficacia. 

3. insufficiente preparazione specialistica del 

personale. 

4. degenze ospedaliere non esaustive (dimissioni 

troppo precoci). 

5. risposta a criteri economici piuttosto che 

clinici. 

Le risposte a queste criticità possono essere: 

1. formazione adeguata del personale 

2. analitica definizione delle strutture di cure 

intermedie 

3. monitoraggio delle prestazioni e degli esiti 

4. sistemi di accreditamento rigorosi 

Conclusioni 

In ultima analisi, il PSR non fa riferimento ad una 

chiara valutazione economica dei provvedimenti 

proposti sia in relazione al contenimento della 

spesa, sia al reperimento delle risorse 

economiche necessarie alla sua attuazione. 

Non definisce come ricollocare il personale che 

a 

ATTUALITÀ 



sarà a disposizione nel momento in cui verranno 

rimodulati i posti letto. 

Inoltre i dati disponibili sulla popolazione residente 

e sui posti letto attivi non sono certi. Negli ultimi 

mesi abbiamo assistito al “balletto dei numeri” 

sia in relazione alla popolazione presente nella 

regione, 5.493.308 (dati ISTAT 2006), 

5.304.000 (dati ISTAT a gennaio 2008), 

5.632.223 (dati ISTAT a gennaio 2009) sia in 

relazione ai posti letto attivi, 26.475 (a gennaio 

2009), 27.867 (21.856 per acuti al 31 

dicembre 2007 più 5.769 per lungodegenza - 

riabilitazione al 31/12/2006), 21.808 posti 

letto per acuti attivi al 01.01.08 NSIS. 

Di conseguenza, in mancanza di dati sicuri, si 

rischia, al momento di fare stime non corrette 

e quindi di rimodulare i posti letto in difetto o in 

eccesso. 

In alternativa, in assenza di dati più recenti sui 

posti letto attivi per acuti si potrebbe concordare 

sul dato riportato dal nuovo PSR che fa 

riferimento al numero di PL NSIS al 01.01.08 

di 21.808 e seguire le indicazioni del 

Documento per la Riorganizzazione della Rete 

Ospedaliera (Laziosanità Agenzia di Sanità 

Pubblica-Assessorato alla Sanità, 13.11.06) 

per calcolare i PL complessivi attesi per acuti 

effettivamente necessari sommando il numero 

di PL attesi in base alla popolazione ISTAT 2006 

(5.493.308) su cui il 3,5 per 1000 è 

rappresentato da 19.227 ai 3.147 PL che 

tengono conto di: 1. scarto tra popolazione 

residente stimata in base ai dati ISTAT 2006 e 

quella risultante dalla banca dati dell’Anagrafe; 

2. PL che consentano a Roma la dotazione dei 

Policlinici universitari e la copertura sanitaria dei 

maxieventi che coinvolgono periodicamente la 

capitale, 3. la funzione di Roma come polo di 

attrazione, raggiungendo un totale di 22.374 

letti attesi per acuti. A questi va aggiunta la quota 

di PL dello 0.7 per 1000 di Riabilitazione (3. 

845) e lo 0.3 per mille di lungodegenza (1.648) 

per un totale di 27.867 letti complessivi attesi. 

Comunque il calcolo dei letti da attivare o 

disattivare dovrebbe anche tenere conto della 

recente chiusura di Ospedali con la possibilità 

di un aumento dei PL attesi calcolati. 

Roma, 23 Settembre 2009 

AAROI - ASSOCIAZIONE ANESTESISTI 

RIANIMATORI OSPEDALIERI ITALIANI 

ACOS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA OPERATORI 

SANITARI 

ADI - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI DIETETICA E 

NUTRIZIONE CLINICA 

AGUI 

AIAC - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI 

ARITMOLOGIA E CARDIOSTIMOLAZIONE 

COMUNICATO STAMPA 

STUDI PROFESSIONALI MEDICI E ODONTOIATRI CONTRO LE NORME 

DELLA REGIONE LAZIO 

FALCONI: “SONO IL FRUTTO DI UNA DEGENERAZIONE BUROCRATICA” 

L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma critica le disposizioni emanate di recente 

dalla Regione Lazio per regolamentare l’apertura degli studi professionali. Secondo l’Ordine, infatti, 

nonostante i numerosi incontri e le intese raggiunte con i massimi vertici politico-istituzionali ed amministrativi 

della Regione, protrattisi per oltre un anno, tali norme non rispettano quanto concordato, se non in 

minima parte. Per contro è stato previsto un sistema autorizzativo oltremodo complicato, costoso, che 

comporta un vero e proprio ostacolo a dette aperture. Tutto ciò determina danni evidenti per medici e 

odontoiatri ma impedisce anche una migliore diffusa e capillare assistenza ai cittadini del Lazio. “Tra 

l’altro sembra siano state concesse autorizzazioni a strutture di grandi dimensioni – commenta Mario 

Falconi, Presidente dell’Ordine - sostenute da soci con ingenti capitali economici, nelle more di emanazione 

da parte della Regione delle nuove disposizioni. A tale proposito il nostro Ordine già da tempo ha chiesto 

ai Nas ed alla stessa Regione Lazio di effettuare le opportune verifiche”. 

Su sollecitazione anche della Commissione Albo Odontoiatri di Roma e di rappresentanti sindacali di 

medici e odontoiatri, il Presidente Falconi ha richiesto ufficialmente un incontro urgente al Presidente 

della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e al Vicepresidente, Esterino Montino, al fine di riportare un clima 

di serenità nei rapporti tra l’istituzione ordinistica e quella regionale, “evitando così – sottolinea Falconi - 

un contenzioso strutturale e permanente cui, date le note difficoltà in cui si dibatte la sanità regionale, si 

potrebbe e dovrebbe fare volentieri a meno”. 

Roma, 31 luglio 2009 


8

AIGO - ASSOCIAZIONE ITALIANA 

GASTROENTEROLOGI OSPEDALIERI 

AIGO - ASSOCIAZIONE ITALIANA 

GASTROENTEROLOGI OSPEDALIERI 

AIMN - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI MEDICINA 

NUCLEARE 

AIO - ASSOCIAZIONE ITALIANA ONCOLOGIA 

AIOM - ASS. ITALIANA ONCOLOGIA MEDICA 

AIPA CMEM - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI 

PATOLOGIA CLINICA E MEDICINA MOLECOLARE 

AIPO - ASS. ITALIANA PNEUMOLOGI 

OSPEDALIERI 

AISF - ASSOCIAZIONE ITALIANA PER 

LO STUDIO DEL FEGATO 

AMCI - ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI 

AMD - ASSOCIAZIONE MEDICI DIABETOLOGI 

AME 

ANMCO - ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI 

CARDIOLOGI 

ANMA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI 

D’AZIENDA 

ANMDO - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI 

MEDICI DELLE DIREZIONI SANITARIE 

AOGOI - ASSOCIAZIONE OSTETRICI GINECOLOGI 

OSPEDALIERI ITALIANI 

AURO - ASSOCIAZIONE UROLOGI ITALIANI 

CROI - COLL REUMATOLOGI OSPEDALIERI 

FADOI - FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DEI 

DIRIGENTI OSPEDALIERI 

FIOG - FEDERAZIONE ITALIANA OSTETRICIA E 

GINECOLOGIA 

FMSI - FEDERAZIONE MEDICI SPORTIVI ITALIANI 

S.I.E.D - SOCIETÀ ITALIANA ENDOSCOPIA 

DIGESTIVA 

SIA - SOCIETÀ ITALIANA DI ANDROLOGIA 

SIAIC - SOCIETÀ DI ALLERGOLOGIA ED 

IMMUNOLOGIA CLINICA 

SIC - SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA 

SID - SOCIETÀ ITALIAN ADI DIABETOLOGIA 

SIE - SOC. ITALIANA DI EMATOLOGIA 

SIE - SOCIETÀ ITALIANA DI ENDOCRINOLOGIA 

SIGE - SOC. ITALIANA GASTROENTEROLOGIA 

SIGO - SOC. ITALIANA DI GERIATRI OSPEDALIERI 

SIGOS - SOCIETÀ ITALIANA GERIATRI 

OSPEDALIERI 

SIIA - SOC. ITALIANA IPERTENSIONE ARTERIOSA 

SIIP - SOCIETÀ ITALIANA DELL’IPERTENSIONE 

ARTERIOSA 

SIMEL - SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA DI 

LABORATORIO 

SIMEU - SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA 

D’EMERGENZA-URGENZA 

SIMFER - SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA 

FISICA E RIABILITATIVA 

SIMI - SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA 

SIMLA - SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA 

LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI 

SIMT - SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA 

TRASFUSIONALE E IMMUNOEMATOLOGIA 

SIN - SOC. ITALIANA DI NEFROLOGIA 

SIN - SOCIETÀ ITALIANA NEUROLOGIA 

SIOT - SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E 

TRAUMATOLOGIA 

SIP - SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA IST.TO 

RICERCHE EUROPEE PSICOT. PSICOANALITICA 

SIP - SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA 

SIPREC - SOCIETÀ ITALIANA PER LA 

PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE 

SICADS - SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA 

AMBULATORIALE E DAY SURGERY 

SICCH - SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA 

CARDIACA 

SICE - SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA 

ENDOSCOPICA 

SICMF - SOCIETÀ ITALIANA MAXILLOFACCIALE 

SICUT 

SIGE - SOCIETÀ ITALIANA DI GASTROENTEROLOGIA 

SISA - SOCIETÀ ITALIANA STUDIO 

ARTERIOSCLEROSI 

SISC - SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO 

DELLE CEFALEE 

SIUCP - SOCIETÀ ITALIANA UNITARIA DI 

COLONPROCTOLOGIA 

SIUMB - SOCIETÀ ITALIANA DI 

ULTRASUONOLOGIA IN MEDICINA E BIOLOGIA 

SOI - SOCIETÀ OFTALMOLOGICA ITALIANA 

SOCIETÀ ROMANA DI CHIRURGIA 

SOCIETÀ ITALIANA GERIATRI OSPEDALIERI 

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA LEGALE 

ASSOCIAZIONE ITALIANA DI AGOPUNTURA E 

MEDICINA TRADIZIONALE CINESE 

ISTITUTO ITALIANO DI IGIENE MENTALE 

TRANSCULTURALE 

CENTRO REGIONALE DI FORMAZIONE 

ISTITUTO S.GALLICANO IRCCS RM 

SCUOLA DI FORMAZIONE IN MEDICINA DI FAMIGLIA 

SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA 

a 

ATTUALITÀ 



L’Ordine prende posizione 

il profilo del 

medico estetico 

Senza entrare qui nel merito del conseguente reato di esercizio abusivo della professione 

(art. 348 c.p.), si ritiene che, ferma restando la possibilità del medico di 

operare in ogni branca della Medicina, fatta eccezione per le riserve di legge, anche 

per i medici sia sempre più necessaria una specifica formazione nel campo d’azione 

della Medicina Estetica. 

Va, infatti, rilevato che nella specifica materia è importante che il Medico sia effettivamente 

preparato per i diversi interventi, in quanto assume rilievo determinante 

il risultato che il paziente vuole conseguire. Ne consegue che la responsabilità 

dell’operatore è diretta ed immediata e, quindi, la sua preparazione deve essere 

proporzionata al risultato dell’intervento. 

Ciò presuppone anche la massima conoscenza di tutte le tecniche e metodiche, 

nonché la possibilità di non aderire a richieste di soluzioni estetiche che si ritengono 

impossibili o, comunque, di difficile raggiungimento. 

Con il documento che segue si è voluto ricercare un criterio di identificazione della 

futura preparazione, minima, ritenuta necessaria per avere la garanzia di una sufficiente 

competenza specifica, evitando il ripetersi di contrasti tra responsabili dei 

vari settori di formazione che, correttamente, hanno contribuito alla stesura del 

documento allegato. 

Secondariamente si è ritenuto necessario prevedere criteri di sanatoria per tutti 

coloro che, sulla base di precedente formazione, già da anni operano nel settore 

della Medicina Estetica e che, certamente, non possono essere penalizzati. 

Si deve anche aggiungere che il continuo e crescente interesse dei mass-media per 

l’estetica, suggerisce come indispensabile un intervento dell’Ordine che, in attesa 

di superiori norme di legge, ha il dovere morale di fare quanto possibile a tutela sia 

degli iscritti che dei cittadini. 

Nella breve relazione tecnica allegata, a sostegno di quanto detto vengono perciò 

illustrati i diversi campi di azione ed i principali interventi in Medicina Estetica, i quali 

testimoniano con chiarezza la necessità di una puntuale formazione nella materia, 

oltre all’esigenza di continui aggiornamenti. 

Spesso il binomio salute-bellezza viene proposto 

per ricordare sinteticamente i fondamenti 

della Medicina Estetica. In questo terzo 

millennio il concetto di estetica, intesa troppo 

spesso come pura esaltazione dell’apparenza, 

trova sostenitori in ogni dove. In realtà 

l’ estetica è un settore della filosofia che si 

occupa della conoscenza del bello naturale 

ed artistico ovvero del giudizio di gusto. Lo 

stesso Immanuel Kant identifica l’estetica 

come teoria della conoscenza nella sua “Critica 

della ragion pura”. La scienza medica, 

negli ultimi anni, si è dedicata sempre di più 

ad approfondire questo interessante settore 

della filosofia con l’intento di prodigarsi verso 

l’esaltazione della conoscenza piuttosto che 

della mera apparenza nel pieno rispetto del 

più assoluto rigore scientifico. 

La Medicina è una scienza costituita da un 

insieme di discipline che studiando la fisiologia 

e la patologia si occupa della salute dell’essere 

umano; a volte, però, uno stato di 

malessere non necessariamente si associa 

ad una patologia conclamata. Quindi potremmo 

suddividere una popolazione in gente sana, 

gente malata e gente né sana né malata. La 

Medicina Estetica è deputata ad identificare 

il malessere nell’ambito di un progetto globale 

volto a monitorare e, dove possibile, a rallentare 

i processi di invecchiamento con l’ 


10

obiettivo di raggiungere una qualità di vita 

soddisfacente. 

Negli ultimi anni la Medicina Estetica è cresciuta 

fino a diventare una innegabile realtà 

sia nel campo medico che nel sociale. 

La cultura della medicina del benessere è 

oggi, e non solo nel nostro Paese, molto sentita, 

ma, purtroppo, molto spesso legata a 

informazioni inadeguate e superficiali che, a 

volte, conducono a rimedi “fai da te” inefficaci 

o, addirittura, dannosi. 

Il continuo fiorire di sedicenti centri benessere 

sta comportando un progressivo appiattimento 

di questo importante settore della medicina 

che rischia di rimanere in molte zone 

del Paese e del mondo senza una precisa identità. 

La Medicina Estetica è una branca della 

medicina, multidisciplinare, che si prefigge di 

costruire o ricostruire l’equilibrio psico-fisico 

dell’individuo volto a migliorare la qualità della 

vita. 

Questo attraverso un programma di lavoro ben 

preciso articolato in tre fasi: la fase diagnostica, 

la fase preventiva e la fase terapeutica, 

indirizzata ad ottimizzare le eventuali funzioni 

risultate alterate e a correggere gli eventuali 

inestetismi presenti, utilizzando esclusivamente 

metodologie e tecniche “ufficiali” (mediche – 

chirurgiche – psicologiche – fisiochinesiterapiche 

– cosmetiche – termali). 

La Medicina Estetica è, fondamentalmente, 

una medicina di tipo preventivo, una medicina 

che “cura prevalentemente i sani” ( o meglio 

persone che non necessariamente presentano 

malattie conclamate), e che, come parte 

integrante della medicina anti-aging, presenta 

molti punti di incontro con la medicina sociale, 

indirizzata al raggiungimento di uno stato 

di salute come espressione del benessere 

psico-fisico, al mantenimento di una buona 

qualità di vita, al conseguente abbattimento 

dei costi per la spesa sanitaria nazionale nei 

confronti della collettività. 

PRINCIPALI INTERVENTI IN 

MEDICINA ESTETICA 

- Prescrizione cosmetologica mirata 

- Impianto di Filler riassorbibili 

- Peeling 

- Biostimolazione dermica 

- Chemodenervazione 

- Meloterapia 

- Idrolipoclasia ultrasonica a 3MHz 

- Scleroterapia 

- Drenaggio linfatico manuale 

- Pressoterapia 

- Elettro stimolazione muscolare 

- Radiofrequenza 

- Laserterapia ablativa e non ablativa 

- Luce Pulsata Intensa per fotoringiovanimento 

e depilazione 

- Inestetismi del capillizio 

Profilo del Medico 

Estetico 

La Medicina Estetica si 

occupa della costruzione 

dell’equilibrio psicofisico 

dell’individuo 

sano, che potrebbe vivere 

con disagio la propria 

vita per un inestetismo 

mal accettato e finalizza il suo intervento 

al raggiungimento e mantenimento della 

salute come espressione di benessere e non 

come assenza di malattia. 

Chi si rivolge, oggi, al medico estetico richiede, 

oltre alla correzione dell’inestetismo dichiarato, 

una prescrizione utile per migliorare 

la qualità di vita relativa alla propria età e 

per mantenere negli anni una condizione fisica 

e mentale ottimale. 

La Medicina Estetica è diventata negli ultimi 

dieci anni una reale medicina preventiva: la 

correzione possibile dell’inestetismo denunciato 

rappresenta, infatti, il momento finale di un 

percorso più articolato, nel quale, dall’inquadramento 

generale del paziente, si trae lo spunto 

per una educazione preventiva. 

In questo contesto, non 

infrequentemente, 

accade di evidenziare 

pato- 

a 

ATTUALITÀ 

11 


bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 4/2009


logie non sospettate e, quindi, non ancora diagnosticate. 

L’approccio diagnostico in Medicina Estetica 

è fondamentale e imprescindibile e deve prevedere, 

per essere correttamente eseguito, 

un esame anamnestico e un esame obiettivo 

tradizionali e mirati alla domanda, supportati 

da una serie di valutazioni morfologiche e funzionali 

che permettono di inquadrare l’inestetismo 

clinico denunciato nell’ambito di una valutazione 

globale. 

L’esame anamnestico sarà condotto secondo 

la tradizione con una particolare attenzione alla 

raccolta dei dati sulle abitudini di vita, soprattutto 

sul modo di condurre l’alimentazione quotidiana 

con la redazione di un diario alimentare 

settimanale, sul tipo di attività fisica e la 

sua frequenza settimanale, sul vissuto psicologico 

nei suoi aspetti cognitivi, affettivi e comportamentali, 

sulla qualità gestionale cosmetica 

della pelle. 

L’esame obiettivo ripercorrerà l’iter medico 

prendendo in considerazione gli apparati sensoriale, 

cutaneo, respiratorio, cardiovascolare, 

gastrointestinale, urogenitale con particolare 

attenzione all’apparato coinvolto dall’inestetismo 

dichiarato. 

La valutazione psicologica, che definisce il profilo 

psicologico dell’utente, con l’ausilio anche 

di questionari, indaga sulla risposta emotiva 

che I’inestetismo produce al soggetto. 

L’elaborazione dei dati ottenuti con la valutazione 

morfo-antropometrica permette di conoscere 

l’habitus, la storia ponderale del paziente, 

il peso ideale soggettivo, la massa 

magra, la quantità totale di acqua, mediante 

metodologie di analisi della composizione corporea, 

per stabilire i target ponderali e l’eventuale 

recupero ponderale e metabolico. 

La valutazione posturale, effettuata dal punto 

di vista statico e dinamico, permette di rilevare 

disarmonie morfologiche, distonie muscolari 

e i punti di carico sulla volta piantare. 

La valutazione della capacità fisica prenderà 

in considerazione l’attitudine del soggetto a 

compiere uno sforzo fisico congruo e la mobilità 

articolare. 

La valutazione angiologica degli arti inferiori 

evidenzierà un’eventuale condizione di insufficienza 

circolatoria. 

La valutazione ecografica dell’ipoderma permetterà 

di distinguere l’adiposità localizzata in 

eccesso dalla pannicolopatia edematofibrosclerotica 

(“cellulite”) nei suoi stadi evolutivi. 

La valutazione dei parametri fisiologici della 

pelle per mezzo di misurazioni e test cutanei 

fornirà dati utili sulle difese della cute, per 

la formulazione di una diagnosi cosmetologica 

di biotipo e per la determinazione del fototipo. 

La valutazione ematochimica routinaria, arricchita, 

al bisogno, da indagini di laborato- 

Accertamenti attività professionale 

degli iscritti nell’ambito della 

Medicina Estetica. 

Istituzione di apposito Registro 

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine Provinciale di 

Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, 

nella riunione del 15 settembre 2009 

- Avendo valutato l’opportunità di interventi nel 

delicato settore della Medicina Estetica; 

- Preso atto delle risultanze dell’attività del 

gruppo di lavoro di esperti, costituito dal 

Presidente per valutare la possibilità di tali 

interventi nel settore della Medicina Estetica, 

nonché della memoria predisposta quale 

ulteriore chiarimento del significato da attribuire 

a tale Medicina; 

- Accertata l’esigenza di riconoscere e 

disciplinare in qualche modo l’attività resa dagli 

iscritti nell’ambito della Medicina Estetica. 

- Tenuta presente la necessità per l’Ordine di 

valutare, mediante l’esame delle singole 

posizioni, (titoli acquisiti ed esperienze 

professionali) la preparazione degli iscritti 

operanti in tale settore; 

- Considerato che a seguito di tale esame, o, 

se necessario, di eventuale completamento 

della formazione, potrebbe darsi luogo 

all’iscrizione dei sanitari in un apposito Registro 

da porre a disposizione dei cittadini; 

- Sottolineato che non si intende con la presente 

effettuare alcuna valutazione scientifica e 

qualitativa, ma solo una cosciente e propositiva 

presa d’atto di attività medica già esistente, 

con l’intento di meglio coordinare i rapporti tra 

le diverse forme di medicine, le scelte 

terapeutiche operate dai professionisti in un 


12

io, secondo l’età e le necessità del soggetto 

esaminato, suggerite dagli specialisti che collaborano 

nell’ambito di una unità multidisciplinare 

di Medicina Estetica, può dare informazioni 

utili sul comportamento di alcuni ormoni 

implicati nel processo di invecchiamento 

e di adattamento dell’organismo a situazioni 

stressanti. 

I risultati di queste valutazioni, quasi tutte realizzate 

con “test da campo” come il doppler acustico 

nella valutazione angiologica o il sebometro 

ed il corneometro nella valutazione cutanea, 

si aggiungono ai dati scaturiti dall’esame 

anamnestico e dall’esame obiettivo permettendo 

un più completo inquadramento dello stato 

fisiologico e parafisiologico dell’esaminato, rinviando 

alle specialità mediche e chirurgiche afferenti, 

quando di competenza, l’affinamento diagnostico 

di un eventuale quadro patologico riscontrato. 

L’approccio diagnostico in Medicina Estetica, 

così correttamente eseguito, permette innanzitutto 

la formulazione di un più preciso progetto 

di prevenzione dell’invecchiamento generale 

e cutaneo, che rappresenta l’aspetto 

fondamentale dell’impegno della Medicina Estetica, 

e altresì di concertare un programma 

correttivo per il “disagio” dichiarato, sia esso 

relativo all’invecchiamento cutaneo che alle 

disarmonie della silhouette, da realizzare anche 

con la collaborazione di altre specialità 

mediche e chirurgiche per quelle indicazioni 

che reclamano interventi specialistici. 

Il medico estetico deve avere caratteristiche 

peculiari che lo distinguano per preparazione 

internistica e specialistica. Il medico estetico 

deve potenziare l’equilibrio psicofisico dell’individuo/paziente 

per una qualità della vita intesa 

secondo le indicazione O. M. S. 

Attraverso un percorso diagnostico personalizzato, 

in considerazione dell’unicità dell’individuo, 

il medico estetico deve essere in grado di 

dare risposte alle richieste di correzioni degli 

inestetismi denunciati dal paziente. 

Nella pratica, la Medicina Estetica opera nei 

seguenti campi d’azione: 

- inquadramento diagnostico e trattamento 

delle disarmonie fisiche e delle alterazioni 

estetiche costituzionali 


delle sequele inestetiche delle malattie e degli 

incidenti traumatici 


dell’invecchiamento generale 


dell’invecchiamento cutaneo - inquadramento 

diagnostico e trattamento dell’obesità 

generale 

inquadramento diagnostico e trattamento della 

cosiddetta cellulite e della frequente relativa 

insufficienza venosa e linfatica degli arti 

inferiori. 

a 

ATTUALITÀ 

campo così delicato come quello dell’estetica; 

Visti il D.L.C.P.S. 13.9.1946, n.233, 

il D.P.R. 5.4.1950, n. 221 

Sentito il parere favorevole del Direttore 

DELIBERA 

- Approvare e fare proprio l’allegato documento 

conclusivo del gruppo di lavoro sulla Medicina 

Estetica; 

- Acquisire tale atto come parte integrante del 

presente deliberato; 

- Costituire in via provvisoria una Commissione, 

che esamini le domande che saranno 

presentate, così costituita: Presidente o suo 

delegato, Dott. Carlo Alberto Bartoletti, 

coordinatore, Prof. Niccolo Scuderi, Dott. 

Maurizio Valeriani, Dott.Gianluigi Bertuzzi, Dott. 

Emanuele Bartoletti; Dott. Pasquale Frascione. 

- Tenuto conto dell’esistenza di specializzazioni 

che trattano con competenza anche alcuni 

aspetti insiti nella Medicina Estetica (es. 

Dermatologia, Chirurgia Plastica, ecc.) le 

eventuali domande di inserimento nel Registro 

da parte dei Medici con tali specializzazioni, 

saranno esaminate dalla Commissione che ne 

disporrà l’accoglimento, anche in relazione alla 

attività prestata e/o a specifici Corsi di Medicina 

Estetica seguiti; 

- Autorizzare il Presidente a dare la necessaria 

pubblicità alla presente deliberazione, anche 

tramite il Bollettino dell’Ordine, affinchè tutti gli 

iscritti interessati possano inviare le domande 

di iscrizione nel Registro relativo all’attività 

espletata, e la cittadinanza, opportunamente 

informata, abbia la possibilità di consultarlo. 

- Prevedere la possibilità di eventuali modifiche 

e/o allegati integrazioni ai criteri allegati, dopo 

una verifica biennale della validità degli stessi. 

I casi che meritano particolare attenzione, non 

previsti dal presente regolamento, saranno 

valutati dalla Commissione e sottoposti 

all’approvazione del Consiglio. 

Il Segreterio 

Prof. Filippo Custureri 

Il Presidente 

Dott. Mario Falconi 

Il Direttore 

(Dott. Dino Cosi) 



chi può iscriversi 

al registro dei medici 

estetici? 

Proposta di requisiti minimi necessari per le domande da sottoporre 

alla valutazione dell’apposita Commissione, per l’inserimento 

nel registro dei Medici Estetici dell’Ordine dei Medici di Roma, 

come sanatoria per il periodo anteriore al 31/12/2009 

1) Essere Laureati in Medicina e Chirurgia e 

aver ottenuto l’Abilitazione all’Esercizio della 

Professione medica. 

2) Aver conseguito un Diploma di Master 

Universitario di II Livello in Medicina Estetica 

(vedi requisiti a regime). 

OPPURE 

Aver conseguito un Diploma di formazione in 

Medicina Estetica rilasciato da una Scuola 

privata Quadriennale (vedi requisiti a regime). 

OPPURE 

Aver frequentato negli ultimi 6 anni almeno 

4 Congressi di Medicina Estetica e 

6 Corsi monotematici su un argomento 

specifico di Medicina Estetica presente nel 

seguente elenco: 

• Metodologie diagnostiche in Medicina 

Estetica 

• Invecchiamento Cutaneo 

• Invecchiamento Generale 

• Principi di Alimentazione 

• Gestione del Sovrappeso 

• Flebologia Estetica 

• Disarmonie della figura 

• Laser in Medicina Estetica 

OPPURE 

Essere Direttore o Coordinatore didattico-scientifico 

di Master biennali universitari in Medicina Estetica 

(vedi requisiti a regime) o di Scuole di Formazione 

quadriennali di Medicina Estetica (vedi requisiti a 

regime) da almeno due anni. 

OPPURE 

Essere Docente in Master biennali universitari 

in Medicina Estetica (vedi requisiti a regime) o 

in Scuole di Formazione quadriennali di Medicina 

Estetica (vedi requisiti a regime) da almeno 3 

anni in almeno uno degli argomenti sopra 

elencati. 

OPPURE 

Essere Titolare di Studio Medico con Autorizzazione 

per l’attività di Medicina Estetica da almeno 

tre anni (Delibera Regionale n. 424 del 

14/7/06). 

OPPURE 

Esercitare l’attività propria di Medicina Estetica 

presso un reparto Ospedaliero/Universitario o 

presso una struttura privata che tratta 

esclusivamente tale branca della Medicina da 

almeno tre anni. 

N.B.: I suddetti requisiti debbono risultare in 

possesso del richiedente alla data del 31/12/2009. 


14

Requisiti per l’iscrizione 

al Registro 

di Medicina Estetica 

Dal 1 gennaio 2011 

1) Essere Laureati in Medicina e Chirurgia e 

aver ottenuto l’Abilitazione all’Esercizio della 

Professione medica 

2) Aver conseguito il Diploma di Master 

Universitario di II Livello in Medicina Estetica 

con le seguenti caratteristiche: 

• Durata biennale 

• Denominazione che specifichi l’esclusivo indirizzo 

in Medicina Estetica 

• Riferimenti didattici a Diagnostica, Clinica e 

Terapia in Medicina Estetica 

• Almeno 1500 ore di didattica totale 

• Almeno il 250 ore di lezioni pratiche di cui 

almeno 1/3 eseguito presso ambulatori del 

Master 

• Esami di verifica semestrali (scritto + orale) 

con votazione in 30/30 

• Esame finale e discussione di una tesi con 

votazione finale in 110/110 

• Frequenza obbligatoria per almeno il 75% 

delle ore di didattica frontale 

• Certificazione UNI EN ISO 9001 

OPPURE 

Aver conseguito un Diploma di formazione in 

Medicina Estetica rilasciato da una Scuola 

privata Quadriennale con le seguenti 

caratteristiche: 

• Almeno 800 ore di didattica nei quattro Anni 

di Corso 

• Riferimenti Didattici a Diagnostica, Clinica e 

Terapia in Medicina Estetica 

• Almeno il 30% di lezioni pratiche di cui 1/3 

eseguito presso Ambulatori Ospedalieri 

• Esami da sostenere alla fine di ogni Anno di 

Corso con votazione espressa in trentesimi 

e con presenza di un rappresentante dell’Ordine 

all’esame finale 

• Discussione di una Tesi di tipo compilativo 

o sperimentale alla fine del Corso di Formazione 

• Obbligatorietà di frequenza almeno al 75% 

delle ore di didattica. 

• Nell’ambito delle materie di insegnamento 

dovrà essere previsto l’inserimento di una 

apposita lezione sul Codice Deontologico, 

con particolare riguardo al consenso informato 

e alla responsabilità specifica nella 

Medicina Estetica 

• Certificazione UNI EN ISO 9001:2000 

OPPURE 

Essere Direttore o Coordinatore didatticoscientifico 

di Master biennali universitari (con i 

requisiti indicati) in Medicina Estetica o di Scuole 

di Formazione Quadriennali di Medicina Estetica 

(con requisiti indicati) da almeno due anni. 

OPPURE 

Essere Docente in Master biennali universitari in 

Medicina Estetica (con i requisiti indicati) o in 

Scuole di Formazione quadriennali di Medicina 

Estetica (con i requisiti indicati) da almeno 3 

anni in almeno uno degli argomenti sopra elencati. 

OPPURE 

Essere Titolare di Studio Medico con 

Autorizzazione per l’attività di Medicina Estetica 

da almeno 3 anni (Delibera Regionale n. 424 

del 14/7/06). 

Per medici già in possesso di Diploma di 

Specializzazione, che trattano con competenza 

alcuni aspetti insiti nella Medicina Estetica, 

verranno previsti Corsi di minore durata per 

l’insegnamento delle materie e/o metodiche non 

rientranti tra quelle del piano di studi seguito. 

AGGIORNAMENTO 

Per poter mantenere il diritto ad essere inseriti 

nell’Albo dei Medici Estetici dell’Ordine dei Medici 

di Roma, i colleghi devono documentare ogni 

tre anni la partecipazione a: 

Almeno un Congresso Nazionale/Internazionale 

di Medicina Estetica della durata complessiva 

di almeno 24 ore e una giornata di aggiornamento 

(corsi teorico-pratici) organizzata dall’Ordine 

dei medici di Roma o da riconosciute 

società scientifiche nazionali in Medicina Estetica 

su argomenti tra quelli (otto) elencati in 

precedenza. 

OPPURE 

Almeno sei giornate di Aggiornamento (corsi 

teorico-pratici) organizzate dall’Ordine dei medici 

di Roma o da riconosciute società scientifiche 

nazionali in Medicina Estetica su argomenti tra 

quelli (otto) elencati in precedenza. 

OPPURE 

Essere titolare di docenza universitaria (vedi 

requisiti Master) o di scuola privata quadriennale 

(vedi requisiti) in almeno uno degli otto argomenti 

principali di Medicina Estetica sopra elencati 

a 

ATTUALITÀ 


mondo (unica eccezione il Bangladesh) le donne 

vivono più a lungo; in Italia il vantaggio femminile 

è di circa sei anni, risultando la vita media 

delle donne di 84 anni a fronte dei 78 anni 

degli uomini (3). Il sesso maschile è svantaggiato 

in qualsiasi fascia di età, fin dalla vita endouterina 

e dalla nascita (la percentuale di feti 

di sesso maschile è superiore negli aborti, nelle 

morti endouterine e nella mortalità neonatale), 

ma questo guadagno femminile in quantità 

di vita è associato a più alti tassi di morbilità, 

disabilità e, comunque, di sindromi cronico 

degenerative. 

Perché, quindi, una medicina di genere? Perché 

la formazione degli operatori sanitari discende 

da una medicina tradizionalmente “tarata” 

sul corpo maschile e che riconosce la 

differenza sessuale esclusivamente dal punto 

di vista genitale e riproduttivo (la cosiddetta bikini 

view ), senza tener conto della enorme mole di 

studi sperimentali e clinici degli ultimi venti anni 

che, avendo incluso la variabile del genere, 

hanno rilevato significative differenze del comportamento 

del sistema immunitario (e quindi 

nella risposta infiammatoria), della reazione 

dell’asse dello stress, della composizione dei 

pattern enzimatici, della farmacocinetica e farmacodinamica. 

(4) 

La medicina di genere non è e non vuole essere 

la medicina della salute della donna, bensì 

una nuova scienza che mira allo studio delle 

differenze tra donne e uomini in: salute, incidenza 

e prevalenza delle malattie nonché espeaA 

T T U A L I T À 

di P.Marina Risi, Gabriella Nasi 

perché 

una medicina 

di genere 

“Appartenere al sesso maschile o femminile 

rappresenta uno dei maggiori determinanti della 

salute umana”. Con questa forte e precisa affermazione 

Eero Kajantie, epidemiologo finlandese 

riconosciuto come uno dei massimi esperti 

mondiali nel campo della Promozione della Salute, 

inizia una sua pubblicazione del 2006 (1). 

Dal 2000 l’OMS ha inserito la medicina di genere 

nell’Equity Act (2), documento che auspica 

non solo una parità di accesso alla cura per 

i due sessi, ma anche una adeguatezza di cura 

secondo il proprio sesso. 

I dati epidemiologici parlano chiaro: in tutto il 


16

ienza della stessa malattia. È, dunque, un paradigma 

che riguarda tutte le specializzazioni 

mediche e che dovrebbe coinvolgere anche altre 

figure di ricercatori nelle scienze umanistiche 

( sociologi, antropologi, psicologi), in una 

moderna ottica interdisciplinare di valutazione 

della salute come stato di benessere e di equilibrio 

fisico, psichico e sociale. 

Non a caso, la sezione romana dell’A.I.D.M. 

(Associazione Italiana Donne Medico) ha organizzato 

nel marzo 2009 il XXIX congresso nazionale 

intitolandolo “La Medicina delle Differenze. 

Il genere e le culture della guarigione”, il cui 

programma scientifico, già curato da noi, vuole 

essere proposto e sviluppato con l’Ordine dei 

Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia 

di Roma dedicandone una rubrica sul 

bollettino. 

Le relazioni presentate hanno spaziato dalle 

differenze di genere in ambito cardiologico, 

immunologico, endocrinologico, genetico, ortopedico, 

farmacologico, epidemiologico alle patologie 

stress correlate, considerando anche 

aspetti di direzione sanitaria, di sociologia del 

lavoro e percorsi sanitari specifici. 

Auspichiamo di aver destato in Voi interesse 

sull’argomento, augurandoci che il tema della 

ricerca, della formazione e delle applicazioni 

cliniche delle differenze di genere non venga 

più relegato ad una mera questione di pari opportunità. 

Sarà, infatti, cruciale nei prossimi 

anni la focalizzazione del mondo scientifico sulla 

presa in carico della comprensione dei diversi 

determinanti di salute femminile e maschile 

ai fini di una corretta e più efficace prevenzione 

e cura di tutta la popolazione. 

Bibliografia 

1) Kajantie E, Phillips DI The effects of sex 

and hormonal status on the physiological 

response to acute psychosocial stress 

Psychoneuroendocrinology 2006 Feb; 

31(2):151-78. 

2) www.who.int/topics/gender/en/ 

3) Fonte: Primo Rapporto sui lavori della Commissione 

“Salute delle Donne” Ministero della 

Salute. Roma, marzo 2008 

www.ministerodellasalute.it 

4) Legato (ed) “ Principles of Gender-Specific 

Medicine” Elsevier, Amsterdam 2004. 

Fascicolo sanitario 

elettronico 

Il Garante approva 

le Linee guida 

Il Garante per la protezione dei dati personali 

ha approvato in via definitiva le “Linee guida in 

tema di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e 

di dossier sanitario”. “In questo modo” spiega 

una nota dell’11 agosto scorso “ancora una 

volta il Garante svolge un ruolo di “supplenza” 

in attesa di una legislazione adeguata”. Le “Linee 

guida”, adottate al termine di una consultazione 

pubblica con gli operatori del settore, fissano 

un primo quadro di regole a protezione dei dati 

sanitari e a garanzia delle persone. 

Il provvedimento del Garante stabilisce in 

particolare che il paziente deve poter scegliere, 

in piena libertà, se far costituire o meno un 

fascicolo sanitario elettronico, con tutte o solo 

alcune delle informazioni sanitarie che lo 

riguardano; deve poter manifestare un 

consenso autonomo e specifico, distinto da 

quello che si presta a fini di cura della salute; 

al paziente deve essere inoltre garantita la 

possibilità di “oscurare” la visibilità di alcuni 

eventi clinici. 

Per poter esprimere scelte consapevoli il 

paziente deve essere adeguatamente 

informato. Con un linguaggio comprensibile e 

dettagliato l’informativa deve quindi indicare chi 

(medici di base, del reparto ove è ricoverato, 

farmacisti) ha accesso ai suoi dati e che tipo di 

operazioni può compiere. Il fascicolo sanitario 

elettronico potrà essere consultato dal paziente 

con modalità adeguate (ad es. tramite smart 

card) e dal personale sanitario strettamente 

autorizzato, solo per finalità sanitarie. Non 

potranno accedervi invece periti, compagnie di 

assicurazione, datori di lavoro. In ogni caso se 

il paziente non vuole aderire al Fse deve 

comunque poter usufruire delle prestazioni del 

servizio sanitario nazionale. 

Gli accessi alle informazioni infine, dovranno 

essere tracciabili e graduali, e i dati sanitari 

dovranno essere protetti con misure di 

sicurezza molto elevate che limitino il più 

possibile i rischi di abusi, furti, smarrimento. 

Entro il 31 dicembre Regioni e Asl dovranno 

comunicare al Garante privacy le iniziative già 

avviate sul fascicolo sanitario elettronico e d’ora 

in poi ogni iniziativa che riguarda l’Fse dovrà 

sempre essere comunicata all’Autorità prima 

del suo avvio. 

a 

ATTUALITÀ 



di Luigi Laino 

La “Medicina telematica” 

tutti vogliono 

curarsi con internet 

Come orientarsi nella giungla della Salute on-line 

I numeri parlano chiaro: ad oggi chiunque abbia 

nozioni di “navigazione in rete”, utilizza o ha 

utilizzato Internet per motivi di Salute, usufruendo 

di motori di ricerca o siti dedicati. 

Il continuo fiorire di portali specializzati nel settore 

della Salute on-line, è chiaro riscontro di 

un sempre più attento coinvolgimento della rete 

nel fenomeno della “salute on-line” 

Questo nuovo costume, risulterebbe strettamente 

aderente alla modificazione delle abitudini 

quotidiane del cittadino-utente, che sempre 

più affida le sue ricerche ed il suo tempo 

libero ad internet. 

Nonostante l’Italia rappresenti il fanalino di coda 

europeo per l’utilizzo di Internet, le richieste di 

orientamenti in materia di Salute stanno aumentando 

proporzionalmente nei motori di ricerca; 

tale sviluppo non potrà che rafforzarsi 

in maniera direttamente proporzionale all’utilizzo 

del web nel proprio vissuto quotidiano. 

Anche la stessa rete telematica, negli ultimi 

anni, sta modificando la propria offerta in base 

al mutamento e soprattutto al perfezionamento 

della richiesta: si è passati da siti “statici” 

aventi informazioni ed articoli più o meno aggiornati, 

a veri e propri sistemi di medicina online, 

nelle quali ogni utente può avere risposte 

praticamente in tempo reale su specifici e personali 

problemi di Salute. 

Le differenze 

Esistono differenze sostanziali nella strutturazione 

di questo nuovo rapporto fra medicina e 

utente: 

escludendo i siti statici a carattere informativo 

sanitario, è possibile suddividere la cosiddetta 

“medicina telematica” in due sistemi principali: 

1. Sistema informazioni fra utenti (sistema di 

messaggistica aperto a chiunque) 

2. Sistema di informazione ed orientamento 

sanitario fra Medici ed Utenti del servizio 

Il primo sistema – classicamente caratterizzato 

da Forum di discussione costituito da utenti 

che scambiano informazioni a carattere medico, 

è quello più rischioso per la ricerca un orientamento 

sulla propria Salute, ed è da considerarsi 

a tutti gli effetti scevro di qualsiasi reale 

attendibilità medica: questi servizi telematici 

difatti, racchiudono quasi costantemente un 

complesso di informazioni spesso poco attendibili 

e soprattutto non controllate da personale 

sanitario. Il pericolo di incappare in trappole 

telematiche è molto alto. 

Il secondo sistema, costituito da una rete informativa 

fra Medici ed Utenti è quello più accreditabile 

(ma molteplici sono anche qui i distinguo): 

esso è caratterizzato da informazioni 

strutturate e controllate da personale Medico; 

un corretto sistema di questo genere, deve 

poter fornire un indirizzo sanitario telematico - 

chiaramente non vincolante e mai surrogabile 

il rapporto medico-paziente – e fondarsi su orientamenti 

ed indirizzi a carattere generale, basati 

sulla scorta di dati clinico-anamnestici riportati 

dall’utente stesso. 

Come dovrebbe essere e 

soprattutto come non 

dovrebbe essere un servzio 

di “medicina telematica” 

Nessuna possibilità di diagnosi on-line e nessuna 

finalità chiaramente auto-promozionale – 


18

a 

ATTUALITÀ 

(chiaramente vietate dai codici legislativi e deontologici) 

possono essere previsti all’interno 

di questi sistemi informativi; invece, ampia apertura 

ad un servizio di utilità sociale, prodotto 

senza finalità di lucro e basato su un supporto 

orientativo sanitario che abbia la finalità di indirizzare 

l’utente senza alcun carattere vincolante, 

nei confronti di un idoneo percorso diagnostico-terapeutico: 

lo stesso fruitore del servizio 

dovrà poi essere consigliato verso la prosecuzione 

de visu di un reale rapporto medico-paziente 

di libera scelta. 

Questo secondo sistema, anch’esso in continuo 

divenire è probabilmente quello sul quale 

si potrà lavorare per finalità di pubblico interesse 

e per avvicinare un potenziale paziente 

verso lo specialista più adatto. 

Il rischio della 

“diagnosi telematica” 

Questo è probabilmente il rischio più alto in 

materia di medicina telematica: molto spesso 

difatti l’utente cerca attraverso internet una 

“auto-diagnosi”: la ricerca di una visita virtuale 

è quello che una corretta comunicazione medico-telematica 

dovrà evitare: nulla può surrogare 

il rapporto medico-paziente e qualsiasi servizio 

di medicina telematica, sia tenuto da un 

singolo medico che da un Istituto di Eccellenza 

specialistica, non può andare oltre il cosiddetto 

“orientamento medico specialistico telematico 

non vincolante e mai sostituente un rapporto 

medico- paziente reale”. 

Chi c’è dietro un portale 

di medicina telematica? 

Alcuni fra i più importanti portali di medicina 

telematica, sono costituiti da due sezioni parimenti 

importanti per la buona riuscita del servizio 

di medicina telematica: 

1. un gruppo di professionisti medici, spesso 

aventi alta professionalità, che dedicano parte 

del loro tempo alle risposte dei cosiddetti 

“consulti virtuali” 

2. una organizzazione di specialisti informatici del 

settore (esistono ad oggi specializzazioni informatiche 

dedicate allo sviluppo di portali sulla 

salute) alla costante ricerca dell’interfaccia più 

utile e di facile accesso per l’utente 

Per ottenere un risultato soddisfacente (aggiornamento 

continuo dei consulti, verifica della 

bontà dei contenuti, suddivisione dei consulti 

per specialità etc.) è utile che queste due interfacce 

collaborino fra loro. 

Come verificare la bontà di 

un servizio di medicina 

telematica? 

Un portale dedicato alla medicina telematica 

ed all’orientamento sanitario all’utente, deve 

rispondere a criteri chiari: 

1. Trasparenza della fonte: seguendo i dettami 

ministeriali sulla trasparenza, ogni singolo 

professionista dovrebbe avere all’interno 

del servizio cui dedica in modo inequivocabilmente 

gratuito una pagina od uno spazio 

dedicato ai propri dati personali e professionali 

(riferimenti al conseguimento della Laurea, 

della abilitazione all’esercizio della Professione 

e ai dati di iscrizione all’Albo), al proprio 

curriculum e ai propri recapiti personali 

(ivi compresa l’imminente posta elettronica 

certificata) 

2. Linee guida per l’utente: ogni utente all’atto 

della iscrizione al sito, dovrebbe accettare un 

regolamento sulla tipologia di inserimento delle 

proprie domande e sul rispetto dei canoni basilari 

della cosiddetta “netiquette” (ricordiamoci 

difatti che i contenuti della maggior parte dei 

siti possono essere visionati da chiunque) 

3. Regolamento per gli operatori : stabilito ad 

oggi solitamente dagli stessi 

4. Disclaimer chiari e visibili sulle finalità del 

Servizio reso all’utenza (trasparenza, gratuità, 

non vincolarità e non surrogabilità del rapporto 

medico-paziente) 

Come migliorare in linea 

generale l’attendibilità di 

questi servizi medici 

telematici? 

In qualità di componente del Consiglio Direttivo 

dell’Ordine di Roma, debbo premettere che l’Ordine, 

anche se ai fini delle autorizzazioni di pubblicità 

medica, ha adottato una Direttiva sui 

contenuti di massima di tali siti. 

Sono allo studio del Consiglio Direttivo ulteriori 

sistemi di informazione per i cittadini. 


dD A L L ’ O R D I N E 

A Roma convegno sulla responsabilità medica 

sulle O.R.Me 

della giustizia 

La responsabilità professionale rappresenta oggi 

l’elemento di maggiore criticità per lo svolgimento 

della quotidiana attività medica. 

La serenità con cui i medici dovrebbero esercitare 

le proprie attività viene condizionata negativamente 

da timori di eventuali azioni giudiziarie, 

in sede penale e civile, da parte di pazienti insoddisfatti 

della prestazione ricevuta. 

Gli studi finora condotti sul fenomeno si sono 

sempre basati su fonti di natura assicurativa, 

prevalentemente stragiudiziale, oppure su 

generiche statistiche ministeriali, non specifiche 

dell’argomento, oppure su singoli fattispecie che 

scatenano il consueto, esagerato, interesse da 

parte dei mass-media ma prive di qualsiasi 

valenza scientifica medico-legale e giuridica. 

Per individuare strumenti di valutazione critica 

più attendibili, su forte stimolo dell’Ordine di 

Roma nel 2007 è stato creato O.R.Me.- 

Osservatorio sulla Responsabilità Medica: 

un’associazione scientifica costituita da 

Tribunale e Corte d’Appello di Roma, Università 

degli Studi di Roma Tor Vergata–Facoltà di 

Giurisprudenza, Ordine provinciale dei Medici- 

Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma. 

L’attività dell’Osservatorio si è concentrata 

sull’analisi delle sentenze nel periodo 2001- 

2007 emesse dalle sezioni specializzate in 

materia di colpa medica del Tribunale Civile di 

Roma. Ad oggi sono state studiate oltre 1900 

sentenze, estraendo attraverso una griglia di 

rilevazione, contenente una serie di voci 

appositamente preparata, i dati fondamentali 

che hanno portato alla condanna oppure 

all’assoluzione del medico. In particolare, un 

software appositamente ideato consente la 

tracciatura, la rilevazione e l’elaborazione in un 

database dedicato di tutte le sentenze e le 

procedure specifiche che rilevano dal punto di 

vista giuridico ogni specifica fase del contenzioso 

instaurato in relazione al cosiddetto errore 

medico. 

La validità di questa ricerca è stata confermata 

dall’Istituto Superiore di Sanità che ha incluso 

la stessa nell’indagine “Ricerca e sviluppo in 

ambito di responsabilità professionale medica 

e di rischio clinico” disposta dal Ministero del 

Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e 

in corso di svolgimento. 

Il 14 ottobre 2009, nell’ambito delle attività 

di O.R.Me., si terrà presso l’Istituto Superiore 

di Sanità il convegno “La responsabilità professionale 

medica. Studio pilota sulla giurisprudenza 

del Tribunale di Roma” in cui verranno 

presentati i dati preliminari della ricerca e i 

successivi programmi scientifici che O.R.Me. 

intende portare avanti, come, ad esempio, 

l’analisi dei casi giudiziari in ambito penale. I 

risultati di questa ricerca verranno poi presentati 

nell’ambito del IV Forum sul Rischio 

Clinico promosso dal Ministero del Lavoro, 

della Salute e delle Politiche Sociali e dall’Istituto 

Superiore di Sanità che si svolgerà ad 

Arezzo dal 24 al 27 novembre 2009, durante 

cui O.R.Me. organizzerà una intera sessione 

dedicata alla responsabilità professionale 

medica ed odontoiatrica. 


20

21 bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 4/2009 

d 

DALL’ ORDINE


Amsi 

obiettivo 

formazione 

1. L’impegno dell’AMSI 

su immigrazione ed 

informazione 

Recentemente si è svolto presso la Federazione 

Nazionale della Stampa Italiana, l’incontro 

per i lavori dell’ Osservatorio Nazionale Carta 

di Roma, nato grazie al protocollo deontologico 

sottoscritto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine 

dei Giornalisti e della Federazione Nazionale 

della Stampa Italiana, rappresentati rispettivamente 

dal segretario nazionale della FNSI, 

Roberto Natale, e dal tesoriere dell’ODG, Nicola 

Marini. Presenti al congresso anche il direttore 

scientifico della ricerca, il prof. Mario 

Morcellini e Laura Boldrini, rappresentante in 

Italia dell’alto commissariato delle Nazioni Unite 

per i rifugiati. Il Presidente dell’AMSI Prof. 

Foad Aodi nonché consigliere dell’ordine dei 

Medici di Roma nel suo intervento ha messo in 

evidenza l’importanza di questa ricerca ed ha 

denunciato l’aspetto negativo che marchia la 

situazione immigrazione: il sussistere del binomio 

immigrazione = sicurezza determina il 

fallimento delle politiche a favore dell’integrazione 

e dell’immigrazione programmata, così 

come il parlare solo di immigrazione clandesti- 

na e, con tutto quello che ciò comporta sull’opinione 

pubblica, che potrebbe dare una immagina 

non corretta della situazione dell’immigrazione 

e degli immigrati in Italia. 

i promotori dell’incontro hanno invitato l’amsi 

ed il suo presidente di far parte dell’Osservatorio 

nazionale carte di roma per l’esperienza ed 

attività accumulata in questi anni nel campo 

dell’immigrazione,integrazione, sanità ed informazione. 

2. Continua l’attività 

scientifica dell’AMSI 

Alleghiamo il programma del 2° Convegno AMSI. 

Il Presidente del corso è il Prof. Foad Aodi, 

Presidente AMSI e Consigliere dell’Ordine dei 

medici di Roma. 

Per informazione ed iscrizione rivolgrersi alla 

segreteria AMSI dopo il 13.10.09 

il martedì ed il giovedì 10,00 - 12,00. 

cell. 328.4539162, Tel. 062307030 

amsi@libero.it - www.amsimed.it 

IL CONVEGNO È GRATUITO E CON ECM 

WWW.AMSIMED.IT 

ISCRITTI AGLI ALBI 

Albo professionale MEDICI-CHIRURGHI 36062 

Albo professionale ODONTOIATRI 5053 

Albo professionale DENTISTI ABILITATI 5 

Totale iscritti 41120 


22

2° CONVEGNO DEL 

“10° CORSO DI AGGIORNAMENTO 

INTERNAZIONALE ED INTERDISCIPLINARE” 

d 

DALL’ ORDINE 

Stenosi Midollare nel Rachide; dalla clinica al trattamento chirurgico e riabilitativo 

9ª TARGA D’ARGENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 

2ªTARGA DELLA REGIONE LAZIO 

1ª TARGA DEL COMUNE DI ROMA 

1ª TARGA DELLA PROVINCIA DI ROMA 

Patrocinato da: 

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei Deputati 

Ministero degli Affari Esteri, Croce Rossa Italiana, Regione Lazio, Assessorato alla Sanità, 

Assessorato alle Politiche Sociali e della Famiglia, Comune di Roma, Provincia di Roma, 

FNOMCeO, Ordine dei Medici di Roma , Ordine dei Farmacisti, Azienda Policlinico Umberto 

Primo, Agenzia di Sanità Pubblica, ASL RMB, Facoltà di Medicina dell’Università “La Sapienza” 

di Roma, ARES 118, Collegio IPASVI di Roma. Con la collaborazione dell’Ospedale 

“Sandro Pertini” e del Policlinico Casilino di Roma. 

Sarà richiesto l’accreditamento all’E.C.M. 

del Ministero della Salute per medici, fisioterapisti, infermieri ed odontoiatri 

14 NOVEMBRE 2009 

08.00-15.00 

Sala Conferenze dell’Ospedale Sandro Pertini 

Via dei Monti Tiburtini, 385 - Roma 

programma 

8.00 Registrazione dei partecipanti 

9.00 Saluto delle autorità 

1ª SESSIONE? 

Dalla clinica alla diagnosi differenziale 

Moderatori: 

A.Montanaro, Boschi, F. De Santisi, 

T. Katamba, M. Khalili 

09.30 Stenosi midollare nel tratto cervicale; 

A. Montanaro 

09.50 Stenosi midollare nel tratto lombare; 

I.Tornatore 

10.10 L’elettromigrafia; M.Cipriani 

10.30 Diagnostica d’immagine; F.Iorio 

10.50 Claudicatio Intermitens; V.Tonelli 

11.10 Discussione 

11.30 Intervallo 

IIª SESSIONE? 

Trattamento Chirurgico e Riabilitativo 

Moderatori: 

GL. Tamburella, F. Postacchini, G. Costanzo, 

V. Santilli, Foad Aodi 

11.50 Trattamento chirurgico della stenosi 

lombare; F.Postacchini 

12.10 Trattamento chirurgico della stenosi 

cervicale; D.Molina, M.Chiara 

12.30 Insuccessi e complicanze postoperatorie; 

G.Costanzo, A.Ramieri 

12.50 Ipertermia e Tecarterapia; 

S.Laccetti, R.Zanghi 

13.10 Esercizio fisico e postura nella 

riabilitazione pre e post operatorio; 

G.Massara 

13.50 Discussione 

14.20 Quiz e distribuzione attestati di 

partecipazione 

Per informazione ed iscrizione rivolgrersi alla segreteria AMSI dopo il 13.10.09 

il martedì ed il giovedì 10,00 - 12,00. cell. 328.4539162, Telefono 062307030 

A.M.S.I. sede legale: Viale Libia n°5 c/o I.K.O.R. 00199 Roma, Tel./fax 0686325874 

2 a sede: P.za degli Ontani n°11 – 00172 Roma, Tel. 0623230988, fax 062307030, 

sito Internet:www.amsimed.it - e-mail: amsi@libero.it - f.aodi@libero.it - cel. 338 - 7177238 


D A L L ’ O R D I N E 

Corsi di Aggiornamento accreditati per medici chirurghi 

programmazione settembre/dicembre 2009 

NOME DEL CORSO 

REFERENTE 

GIORNATE 

LUOGO 

CREDITI 

ISCRIZIONI 

"H1N1 - ORIGINE, CARATTERISTICHE 

E MODALITA' DI GESTIONE 

ED INTERVENTO 

L. Borgese 

23 settembre2009 

Ore 8.30/18.00 

Sala Conferenze 

Ordine di Roma 

7 SETTEMBRE 

RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO DI 

PREVENZIONE E PROTEZIONE 

(DLGS 81/2008)" 

A. Messineo 

18 e 19 settembre 2009 

Ore 8.30/20.00 

Aula Gerin, Dipartimento 

di Medicina Legale, Sapienza 

Università di Roma 

13 odon 

10 medici 

24 AGOSTO 

"INFERTILITA' DI COPPIA E VARICOCELE 

MASCHILE" 

S. Pieri 

26 settembre2009 

8.30/13.30 



3 

24 AGOSTO 

"LE IPERTENSIONI ARTERIOSE SECONDARIE" 

C. Di Veroli 

Giovedì 1 ottobre, Martedì 13 ottobre, 

Giovedì 15 ottobre, Martedì 27 ottobre, Giovedì 

29 ottobre 2009- ore 19.30/22.00 



4 SETTEMBRE 

PATOLOGIA DEL CIRCOLO CEREBRALE, 

DIABETE, OBESITA' IN GERIATRIA: 

I DIVERSI INTERVENTI POSSIBILI 

A. Liguori 

Lunedì 5, 12, 19 ottobre 

ore 18.30/22.00 



4 SETTEMBRE 

"FARMACOECONOMIA" 

Caprino 

martedì 6, giovedì 8, 20 e 22 ottobre 2009 

Ore 19.30/22.30 



DIABETE MELLITO E SINDROME METABOLICA 

A. Vellucci 

Mercoledì 28 ottobre 2009 

ore 16.00/20.15 



28 SETTEMBRE 

SOCCORRITORE BSLD - RIEDIZIONE 

G. Roscio 

Sabato 31 ottobre 2009 

Ore 8.30/18.00 



5 

30 SETTEMBRE 

COLONSCOPIA VIRTUALE: 

QUANDO COME E PERCHE' 

Sabato 7 novembre 2009 

Ore 8.30/13.30 



1 OTTOBRE 

DISTURBI RESPIRATORI NEL SONNO: PERCORSO 

DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO 

Peverini 

Giovedì 26 novembre 

e Martedì 3 dicembre 2009 



9 OTTOBRE 

"AMBIENTE E SALUTE: I RISCHI EMERGENTI" 

L. Sinisi 

Sabato 7 novembre ore 14.00/18.30 e Martedì 10 

novembre 2009 Ore 18.00/22.00 



5 OTTOBRE 

BLSD ADVACED 

G. Roscio 

Sabato 14 novembre 

Ore 8.30/1800 

Istituto Antincendi 

7 

AMBIENTE E SALUTE - IIª EDIZIONE" 

L Sinisi 

Sabato 14 novembre ore 14.00/18.30 e Martedì 

24 novembre 2009 ore 18.00/22.00 - Martedì 1 

dicembre ore 18.00/22.00 e Sabato 5 dicembre 

2009 ore 14.00/18.30 



12 OTTOBRE 

"TERAPIA DELLE MALATTIE ENDOCRINE E 

METABOLICHE" 

D. Andreani 

Sabato 14 novembre 2009 ore 8.30/13.00 

Sabato 21 novembre ore 8.30/13.00 



14 OTTOBRE 

LA PSICHIATRIA E IL MEDICO DI BASE 

Venerdì 4 dicembre ore 14.3019.00 - 

Venerdì 18 dicembre ore 14.30/19.00 

Sabato 19 dicembre dalle 8.30/13.00 



2 NOVEMBRE 

UN NUOVO RAPPORTO MEDICO PAZIENTE: 

AGGIORNAMENTI LEGALI E TECNICHE DI 

COMUNICAZIONE EFFICACE 

G. Stefanini 

Venerdì 4 e Sabato 5 dicembre ore 8.30/13.30 



5 

2 NOVEMBRE 

INFEZIONI COMUNITARIE AL LETTO DEL MALATO E 

PROFILASSI DELLE INFEZIONI CHIRURGICHE 

Vellucci 

G. Roscio 

Venerdì 11 e Lunedì 14 dicembre 2009 ore 

16.30/20.30 



7 

9 NOVEMBRE 

BLSD ADVANCED 

Sabato 12 dicembre - Ore 8.30/18.00 


24

d 

DALL’ ORDINE 

Ordine Medici e Odontoiatri di Roma 

Centralino 064417121 (8 linee r.a.) - Fax 0644234665 

Numero Verde 800 90 50 99 

Indirizzo di posta elettronica rmomceo@tin.it 

Sito internet www.ordinemedicidiroma.it 

Televideo RAI TRE pagine 445 e 446 

CORSI 

Corsi di Aggiornamento in Odontoiatria 2009 

DATE 

SEDE 

RESPONSABILE 

DEL CORSO 

COORDINATORI 

IL CARCINOMA ORALE Ven. 18 settembre ore 9.00/17.00 Auditorium SANDRO PELO CLAUDIO 

Ministero 

CORTESINI 

della Salute 

ALBERTO SORDI 

PROTESI ODONTOIATRICA: Ven. 25 settembre ore 9.00/18.00 Salvator Mundi CLAUDIO CORTESINI CLAUDIO CORTESINI 

ESTETICA E FUNZIONE Sab. 26 settembre ore 9.00/13.00 ALBERTO SORDI 

La terapia ortognatodontica Ven. 2 ottobre ore 9.00/18.00 Salvator Mundi ERSILIA BARBATO CLAUDIO CORTESINI 

nel riequilibrio funzionale 

RENATO ORI 

dell'apparato stomatognatico 

Impiego del Protossido Ven. 9 ottobre ore 9.00/18.00 Ordine ROBERTO FAVARO RENATO ORI 

d'Azoto in Odontoiatria: 

ALBERTO SORDI 

Corso Teorico-Pratico 

Tecniche e protocolli Ven. 16 ottobre ore 9.00/18.00 Ordine MAURIZIO RIPARI ALBERTO SORDI 

operativi in CHIRURGIA ORALE 

SUSANNA ANNIBALI 

Psiconeuroendocrino. Ven. 23 ottobre ore 9.00/18.00 Salvator Mundi SALVATORE CLAUDIO 

Immunologia nelle BARDARO CORTESINI 

problematiche del cavo orale 

ALBERTO SORDI 

Evitare il Contenzioso Ven. 30 ottobre ore 9.00/18.00 Salvator Mundi CLAUDIO CLAUDIO 

tra medico e paziente Sab. 31 ottobre ore 9.00/13.00 CORTESINI CORTESINI 

(come e perché) 

ALBERTO SORDI 

Odontoiatria per pazienti Ven. 6 novembre ore 9.00/18.00 Ordine EUGENIO GIUSEPPE BADIA 

critici e con disabilità RAIMONDO ALBERTO SORDI 

IMPLANTOLOGIA Ven. 13 novembre ore 9.00/18.00 Ordine SUSANNA ANNIBALI CLAUDIO CORTESINI 

SUSANNA ANNIBALI 

Il paziente a rischio medico in Ven. 20 novembre ore 9.00/18.00 Salvator Mundi ROBERTO PIPPI SUSANNA ANNIBALI 

Chirurgia orale ambulatoriale Sab. 21 novembre ore 9.00/13.00 RENATO ORI 

La disfunzione dell'A.T.M. Ven. 27 novembre ore 9.00/18.30 Salvator Mundi CARLO DI PAOLO CLAUDIO 

Il problema della diagnosi - Sab. 28 novembre ore 9.00/17.00 CORTESINI 

Il problema del trattamento 

ALBERTO SORDI 

ortognatodontico 

Aggiornamenti in: "La R.O.P. Ven. 4 dicembre ore 9.00/18.00 Salvator Mundi PAOLO BERTOTTI GIUSEPPE BADIA 

(Riparazione Ossea Primaria) 

ALBERTO SORDI 

nella Osteoneomorfogenesi" 

PARODONTOLOGIA Sab. 5 dicembre ore 9.00/18.00 Università ANDREA PILLONI CLAUDIO 

"La Sapienza" 

CORTESINI 

RENATO ORI 



convenzioni a favore degli iscritti 

io di tutti gli iscritti sono state stipulate delle convenzioni che possono 

essere visionate nei dettagli utilizzando i pulsanti delle singole 

categorie direttamente sul sito internet dell’Ordine nella sezione 

CONVENZIONI 

ATTREZZATURE MEDICHE 

MEDTRONIC ITALIA S.p.A. 

DIVISIONE PHYSIO-CONTROL 

Sig. Gianfranco Cantagallo 

Tel. 06328141 - Fax 063215812 

gianfranco.cantagallo@medtronic.com 

www.physio-control.com 

Defibrillatore Semiautomatico Esterno Bifasico 

Medtronic Physio-Control - Modello LIFEPAK CR 

EXPRESS con tecnologia a compensazione automatica 

di impedenza ADAPTIV, energia incrementale 

(200-200-360 o 200-300-360) e 

selezionabile (150-175-200-225-250-275- 

300-325-360) per l’aggiornamento agli algoritmi 

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La presente convenzione, valida direttamente 

per i Medici, è invece per gli iscritti all'Albo degli 

Odontoiatri soggetta ad eventuali alternative, 

in quanto la Commissione Odontoiatri intende 

vagliare anche altre possibili richieste. 

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competenti si stanno occupando dei loro interessi. 

NB: La presente convenzione, valida direttamente per i Medici, 

è invece per gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri soggetta ad 

eventuali alternative, in quanto la Commissione Odontoiatri 

intende vagliare anche altre possibili richieste. 

27 bollettino bollettino o.m.c. o.m.c. e di roma e o. di - n. roma 4/2009 - n. 5/2008


28

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Teatro Sistina di Roma 

Via Sistina 129 

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Tel. 06.42007130 -prenotazioni@ilsistina.com 

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Infoline 06 8082058 

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Di Eduardo De Filippo 

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Largo di Torre Argentina, 52 


tel. 06.684000311 

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Dal 15 novembre al 31 gennaio 2010 

Palazzo della Cancelleria 

Piazza della Cancelleria 

Balletto 

Lo Schiaccianoci 

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Teatro Olimpico 

Piazza Gentile da Fabriano, 17 


Tel: 06.32.65.991 - Fax 06.32.34.908 

info@teatroolimpico.it 

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Roma. La Pittura di un Impero 

Fino al 17 gennaio 2010 

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Piazzale del Museo Borghese 5 

Prenotazione biglietti obbligatoria 

Per informazioni 

Tel. 0632810 - Fax. 0632651329 


R E C E N S I O N I 

bioetica clinica 

in odontoiatria 

Bioetica 

clinica 

in odontoiatria. 

Principi 

professionali 

e applicazioni 

pratiche 

di David T. Ozar, 

David J. Sokol 

(ed. italiana a cura di 

Antonio G. Spagnolo), 

Milano: Vita e Pensiero 

2008, 365 pp., 

30,00 Euro 

ISBN:978-88-343-1446-3 

Diverse ricerche hanno dimostrato che, anche 

in un’epoca disincantata come la nostra, la 

maggior parte delle persone ha ancora fiducia 

nei professionisti che si prendono cura di loro e 

che, di questi, i dentisti sono tra gli esperti più 

fidati. Per i dentisti sarà importante tener conto 

di questa realtà e riflettere in modo più sistematico 

sulle sue implicazioni, specialmente in 

un periodo di cambiamento continuo della pratica 

odontoiatrica che dipende, tra le altre cose, 

da una crisi medico legale, da cambiamenti nella 

scena economica e da un ambiente normativo 

instabile. Nella preparazione dell’odontoiatra, 

però, è stato sempre privilegiato l’apprendimento 

di tecnicismi dai più semplici ai più complessi 

con una base di conoscenze biologiche e cliniche 

generali. Questo fatto portava a considerare 

il paziente come un caso clinico piuttosto 

che come un uomo con i suoi problemi dentali 

ma anche personali, familiari e sociali. 

Già da alcuni decenni tuttavia sta prendendo 

sempre più piede lo studio della bioetica clinica 

che è indispensabile affiancare con pari livello 

di dignità alla preparazione tecnica e culturale 

degli studenti. E’ indicativo a questo proposito il 

riferimento, nel titolo originale americano di 

questo manuale di David T. Ozar e di David J. 

Sokol, che vede ora l’edizione italiana, ad una 

bioetica at chairside, alla poltrona del dentista, 

una bioetica cioè che dalle aule universitarie e 

dagli studi dei filosofi ritorna sul luogo della sua 

origine, il letto del malato (at bedside) o la poltrona 

del dentista, dove cioè si generano i dilemmi 

che gli eticisti contemplano e dove invece 

le discussioni etiche si devono concretizzano 

in decisioni che comunque vanno prese. La situazione 

clinica concreta, infatti, non è una 

esemplificazione come un’altra di un principio 

ma è la sfida esistenziale e personale di coloro 

che vi sono coinvolti: l’odontoiatra, il suo pa- 


30

RECENS IONI 

ziente, i suoi collaboratori, l’istituzione nella quale 

si opera, la società at large. 

Anche nel nostro Paese, fra gli obiettivi formativi 

specifici previsti dall’attuale ordinamento della 

laurea specialistica in Odontoiatria e protesi 

dentaria, si fa riferimento alla maturazione di 

“elevate responsabilità etiche e morali del dentista 

riguardo la cura del paziente, sia come 

individuo che come membro della comunità”, 

nonché alla necessità di “prestare assistenza 

nel rispetto delle norme medico-legali ed etiche” 

nel paese dell’Unione Europea in cui l’odontoiatra 

esercita. È stato pertanto inserito nel 5^ 

anno del corso di laurea il Corso integrato “Normativa 

professionale, etica e medico legale e 

delle assicurazioni” in cui gli aspetti bioetico, 

deontologico, giuridico e sociale dell’esercizio 

dell’odontoiatria si integrano in modo interdisciplinare. 

Ugualmente, di queste preoccupazioni si è fatto 

carico anche il Comitato Nazionale per la 

Bioetica (CNB) che nel giugno del 2005 ha approvato 

un documento: “Bioetica e Odontoiatria” 

che aperto anche in Italia ad una seria riflessione 

su di un ambito della bioetica di così sottile 

rilievo e in genere fino ad ora indebitamente 

trascurato nella letteratura scientifica. In quel 

documento viene sottolineato che l’Odontoiatria 

merita una particolare riflessione bioetica in 

ragione, tra le altre: 1) della peculiarità del rapporto 

medico-paziente (prevalente attività libero 

professionale di molto superiore rispetto ad 

altre specialità della medicina e della chirurgia); 

2) del percorso formativo autonomo introdotto 

negli anni Ottanta (e che però fa riferimento ad 

un unico ordine professionale, insieme ai medici-chirurghi, 

e allo stesso codice deontologico; 

3) del fatto che il volto e in particolare la bocca 

rappresentano un primario elemento di approccio 

e di confronto con il mondo degli altri. Viene 

richiamata, infine, la necessità di porre attenzione 

al tecnicismo esasperato in odontoiatria 

che può alterare gli equilibri etici del rapporto 

tra odontoiatra e paziente, come pure di richiamare 

l’attenzione da parte della società sulle 

patologie dei denti e del parodonto particolarmente 

negli anziani, nelle fasce più deboli della 

popolazione e nei bambini. 

E il manuale, la cui edizione italiana è stata curata 

dal professor Antonio G. Spagnolo, professore 

di Bioetica nel Corso di laurea specialistica 

in Odontoiatria e protesi dentaria della Facoltà 

di Medicina e chirurgia “A. Gemelli” di 

Roma, cerca di dare una risposta alle diverse 

questioni etiche-cliniche che si presentano “alla 

poltrona del dentista”, appunto. 

Il volume è ricco di contenuti ed è di facile lettura, 

spesso avvincente come un romanzo nella 

descrizione dei numerosi casi pratici: dai timori 

dei pazienti per il temutissimo trattamento 

canalare, ai problemi della cooperazione da 

parte dei pazienti con capacità diminuite, dalle 

questioni economiche connesse con le diverse 

alternative di trattamento, alla rilevazione di lavori 

scadenti fatti dai colleghi precedenti, e così 

via. E accanto alle situazioni cliniche più comuni 

sono anche inserite situazioni più complesse e 

situazioni che interrogano la comunità 

odontoiatrica sul piano sociale, formativo, 

allocativo delle risorse. 

Il manuale è, perciò, rivolto in primo luogo a 

tutti i dentisti che desiderano supportare a livello 

etico i propri giudizi e le proprie scelte professionali. 

Ma è rivolto anche alla comunità non 

odontoiatrica al fine di capire in cosa consista 

la riflessione etica e professionale sulla pratica 

dentistica. Infine, esso è stato scritto per dare 

forza a quei pazienti che, per la maggior parte, 

hanno ancora fiducia nel loro dentista, non solo 

per la sua competenza, ma anche per l’eticità 

della sua pratica professionale. Aiutando i dentisti 

a mantenere il proprio impegno etico e professionale, 

questo libro vuole anche contribuire 

a confermare e rinsaldare la fiducia dei loro 

pazienti. 

Luigi Pignataro 


cONTAGOCCE 

C O N T A G O C C E 

Nuove regole per 

il Programma ECM 

Presentate agli operatori pubblici 

e privati del settore della formazione 

le nuove regole del Programma 

ECM volute dal Viceministro 

alla Salute Ferruccio Fazio: dai criteri 

di accreditamento dei provider 

alla qualità formativa, dalla formazione 

a distanza a quella sul campo, 

alle attività formative transfrontaliere. 

L’occasione è stata la 

I Conferenza nazionale sulla Formazione 

Continua in Medicina” 

sotto la Direzione scientifica del 

Ministero del Lavoro, della Salute 

e delle Politiche Sociali e della Commissione 

nazionale per la Formazione 

Continua svoltasi a Cernobbio 

dal 14 al 15 settembre scorso. 

In particolare è stato presentato 

il documento licenziato il 21 

luglio scorso dalla Commissione 

Nazionale per la Formazione Continua 

che reca importanti novità 

quali il passaggio dal sistema di 

accreditamento dei singoli eventi 

a quello dell’accreditamento dei 

singoli provider. Il Viceministro 

Fazio nel corso del suo intervento 

ha evidenziato l’importanza della 

definizione di un percorso formativo 

etico basato sulla qualità. «Le 

nuove regole, che prevedono il 

passaggio dall’accreditamento dei 

singoli eventi a quello dei singoli 

provider» ha detto il Viceministro 

«contribuiscono ad elevare la qualità 

del sistema dell’Ecm e della 

formazione a distanza. I provider 

divengono infatti responsabili del 

“prodotto formativo”, attribuiscono 

direttamente i crediti e sono garanti 

della qualità dei prodotti erogati. 

Potranno accedere all’accreditamento 

i soggetti pubblici e privati 

erogatori di prestazioni sanitarie 

o operanti nel campo della 

formazione». Un forte accento 

sulla qualità, quindi, con lo specifico 

obiettivo di condizionare positivamente 

anche l’appropriatezza 

dell’aggiornamento continuo attraverso 

nuove tipologie formative 

quali la formazione sul campo e la 

formazione a distanza. Nell’ambito 

dell’offerta formativa, con le 

nuove regole è stata affiancata la 

promozione dell’attività di ricerca 

nel campo della formazione attraverso 

l’avvio di bandi di concorso 

per progetti e sperimentazioni su 

nuove metodologie formative. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Ospedale S. Giacomo 

di Roma, al via i lavori 

di riconversione 

L’iter per la riconversione del San 

Giacomo è completato: il progetto 

è stato concordato con il Ministero 

della Sanità e con il Comune di 

Roma ed ora è pronto a partire. Il 

San Giacomo quindi riapre, non 

come ospedale generalista, ma 

come presidio socio-sanitario polifunzionale 

al servizio del territorio. 

Il presidio sarà rivolto a pazienti 

affetti da patologie croniche e in 

particolare a anziani, disabili e disagiati 

mentali. Oltre all’ambulatorio 

di continuità, già attivato da 

metà novembre dello scorso anno, 

saranno ospitati presso il Presidio, 

un Centro diurno Alzheimer, una 

Casa famiglia per disabili, un Centro 

di Neuropsichiatria infantile e 

un Centro di terapia per il dolore. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Gabriella Guasticchi 

è il nuovo direttore 

generale di 

Laziosanità-Asp 

Gabriella Guasticchi è il nuovo direttore 

generale Laziosanità-Asp. 

La nomina è giunta lo scorso 22 

settembre nella seduta del Consiglio 

di Amministrazione a larga 

maggioranza. Gabriella Guasticchi, 

laureata in Medicina e Chirurgia, 

specializzata in Igiene e Medicina 

preventiva con indirizzo in Epidemiologia 

e Sanità Pubblica ha ricoperto 

dal 1992 ruoli dirigenziali all’interno 

del Servizio sanitario nazionale 

e di Laziosanita’-Asp. È stata 

membro, tra i moltissimi incarichi 

ricoperti, del Comitato Tecnico del 

Centro Nazionale per la Prevenzione 

e il Controllo delle Malattie (Ccm) 

presso il Ministero della Salute 

come responsabile di vari progetti 

nazionali. È autrice di circa 400 

pubblicazioni, in ambito nazionale ed 

internazionale, nel settore dell’Epidemiologia, 

dell’Organizzazione e 

Gestione dei Servizi Sanitari, della 

Gestione dei Sistemi Informativi, 

dell’Igiene e del Management Sanitario, 

ed ha presentato relazioni e 

comunicazioni ad oltre 140 tra 

congressi, convegni e seminari. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Partito l’Osservatorio 

permanente del Lazio 

sulla sanità 

penitenziaria 

Si è riunito per la prima volta, lo 

scorso 14 settembre, l’Osservatorio 

regionale permanente sulla sanità 

penitenziaria del Lazio. A sollecitare 

l’istituzione dell’organismo - 

creato nei mesi scorsi con delibera 

della Giunta Regionale - era stato 

il Garante dei detenuti del Lazio 

Angiolo Marroni che, in una lettera 

inviata al presidente della Regione 

Piero Marrazzo, aveva parlato dell’Osservatorio 

come di uno “strumento 

a tutela e garanzia del pieno 

diritto alla salute di detenuti e 

internati”. Alla base della richiesta 

del Garante, le disfunzioni nelle 

strutture e nei servizi sanitari per i 

detenuti nelle carceri del Lazio legate, 

in parte, al passaggio di tali 

competenze dal Ministero della Giustizia 

ai Servizi Sanitari Regionali e 

da questi alle Asl. «Con la creazione 

dell’Osservatorio la Regione ha 

dimostrato, ancora una volta, la sua 


32

CONTAGO CCE 

attenzione per le categorie più deboli 

e svantaggiate della società» 

ha detto il Garante dei detenuti del 

Lazio Angiolo Marroni «L’Osservatorio 

è destinato a diventare, in 

breve, il luogo preposto a ricevere 

indicazioni e segnalazioni sulle criticità 

sanitarie del carcere». L’Osservatorio 

è costituito dal Dirigente dell’Area 

programmazione della Rete 

dei Servizi nell’area dei soggetti 

deboli; da un rappresentante del 

Presidente della Regione; dal Garante 

dei Detenuti della Regione; 

da un rappresentante del Provveditorato 

Regionale del Lazio e da 

uno del Centro per la Giustizia Minorile; 

da un Esperto di assistenza 

sanitaria in ambito penitenziario 

esponente del Forum permanente 

per la sanità penitenziaria; dai referenti 

della Asl Roma B (maggiormente 

rappresentativa per numero 

di detenuti), Roma D (maggiormente 

rappresentativa per la presenza 

di minori) e della Asl di Viterbo 

(in rappresentanza delle Province) 

e da un rappresentante delle 

organizzazioni sindacali maggiormente 

rappresentative. Fra i suoi 

compiti quello di “riferire su avvenimenti 

di interesse sanitario o problematiche 

insorgenti negli Istituti 

penitenziari del territorio e nell’area 

penale esterna e di fornire elementi 

utili alle azioni volte al miglioramento 

dell’assistenza sanitaria ai 

detenuti”. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Istituita la 

Commissione 

Riabilitazione del 

Ministero del Lavoro, 

della Salute e delle 

Politiche Sociali 

Il Sottosegretario alla Salute Francesca 

Martini ha firmato il 22 settembre 

scorso il decreto istitutivo 

della “Commissione Riabilitazione”. 

Obiettivo della Commissione effettuare 

una ricognizione della situazione 

attuale e dell’organizzazione 

delle strutture legate alla riabilitazione 

presenti sul territorio e predisporre 

una proposta di Piano 

Nazionale di Riabilitazione al fine 

di omogeneizzare le prestazioni al 

livello Nazionale. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Malnutrizione: 

in Europa 170 miliardi 

di euro all’anno di 

spesa sanitaria 

In Europa sono quasi 30 milioni i 

pazienti affetti o a rischio di malnutrizione, 

con una spesa stimata 

che ammonta a circa 170 miliardi 

di euro all’anno. il dato è emerso 

nel corso dei lavori del 31° Congresso 

della Società Europea di 

Nutrizione Clinica e Metabolismo 

(Espen) conclusosi recentemente 

a Vienna. «La lotta alla malnutrizione 

è una delle principali sfide 

sanitarie per l’Europa del 21° secolo» 

ha ribadito Olle Ljungqvist, 

Presidente dell’Espen «Evitabile e 

costosa, essa è ancora oggi non 

riconosciuta, non adeguatamente 

prevenuta e non curata, con un 

impatto negativo sulla salute, la 

dignità e la qualità di vita dei pazienti». 

«I dati presentati devono 

far riflettere» ha aggiunto Maurizio 

Muscaritoli, Past President 

della Società Italiana di Nutrizione 

Artificiale e Metabolismo (Sinpe), 

«La malnutrizione deve essere considerata 

una malattia con un considerevole 

impatto sulla salute pubblica 

e sulla società». Lo scorso 

giugno, a Praga, è stata organizzata 

una riunione dei massimi 

esperti europei di economia sanitaria 

per affrontare l’urgente necessità 

di affrontare il problema 

della malnutrizione. Questa iniziativa 

fa seguito a due risoluzioni del 

Parlamento Europeo del 2009 che 

sollecitano la Commissione Europea 

“ad adottare un approccio più 

olistico alla nutrizione e a fare della 

malnutrizione, accanto all’obesità, 

una priorità sanitaria, incorporandola, 

ogniqualvolta possibile, 

nei progetti di ricerca finanziati 

dalla UE e nelle iniziative educazionali 

e di promozione sanitaria a 

livello europeo”. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Oms: nasce il network 

contro le malattie 

croniche 

Secondo le stime dell’Oms le malattie 

croniche causano ogni anno 

38 milioni di decessi all’anno e, insieme 

agli incidenti, sono responsabili 

del 70% dei decessi a livello 

mondiale. L’Oms prevede che a livello 

mondiale, le morti per malattie 

croniche sono suscettibili di un 

aumento del 17% nei prossimi 10 

anni, con un incremento maggiore 

previsto nella regione africana 

(27%), seguita dalla Regione del 

Mediterraneo orientale (25%). Per 

contrastare le malattie croniche 

l’Oms, il 9 luglio scorso, ha annunciato 

la nascita del Global Non-Communicable 

Disease Network (NCDnet) 

che si pone l’obiettivo di rafforzare 

il partenariato globale e aiutare 

i governi a pianificare ed attuare 

misure per ridurre il peso di queste 

malattie. «Gli obiettivi della nuova 

rete», ha spiegato Ala Awan, vice 

direttore generale per le malattie 

croniche e salute mentale, «sono 

l’aumento dell’attenzione per la prevenzione 

e il controllo di queste 

malattie, l’incremento della disponibilità 

delle risorse e il favorire le 

azioni più efficaci a livello mondiale 

e nazionale». Il NCDnet si avvale del 

sostegno della Banca mondiale, del 

World Economic Forum e di alcune 

Ong come la World Hearth Federation, 

l’International Diabetes 

Federation e l’Unione internazionale 

contro il cancro. 



34

I.R.M.S.O. 

Istituto Ricerca 

Medico Scientifica 

Omeopatica 

Scuola di Formazione 

e Perfezionamento 

in Omeopatia 

F.I.A.M.O. 

Dipartimento scuola 

formazione – insegnamento 

LMHI 

L.M.H.I. 

Liga Medicorum 

Homoeopathica Internationalis 

PER INFORMAZIONI 

SU PROGRAMMI, DATE, 

QUOTE DI PARTECIPAZIONE 

E ISCRIZIONI: 

I.R.M.S.O. 

via Paolo Emilio, 32 

00192 Roma 

tel: 06.3242843 (ra) 

fax: 06.3611963 

segreteria@irmso.it 

www.irmso.it 

INIZIO: sabato 10 ottobre 2009 

TERMINE: sabato 29 maggio 2010 

DURATA DEL CORSO: 3 anni con lezioni teoriche e pratiche. 

FREQUENZA: lezioni un sabato al mese, tre seminari ECM 

e quattro incontri con casi clinici dal vivo. 

Esame finale in presenza di un Rappresentante dell’Ordine 

Attestato e iscrizione al Registro degli omeopati dell’Ordine 

dei Medici di Roma al termine del corso 

Richiesti CREDITI FORMATIVI ECM 

SEMINARI DI FORMAZIONE CONTINUA IN OMEOPATIA 

Tre eventi formativi (16 gennaio-6 marzo-15 maggio 2010) 

finalizzati alla conoscenza e all’utilizzazione dell’omeopatia 

nella pratica clinica medica. 

Formazione anche a distanza 


11° CORSO ANNUALE DI PERFEZIONAMENTO 

Inizio: sabato 31 ottobre 2009 

Tre incontri, tre seminari e quattro incontri con casi clinici dal vivo. 

Numero chiuso (60). Assegnazione di borse di studio 

Approfondimento della metodologia clinica omeopatica 

Uso del Repertorio computerizzato 


CORSO DI PRATICA CLINICA CON CASI DAL VIVO 

Quattro incontri con casi clinici dal vivo. 

Numero chiuso (30) 


SEDE DEI CORSI: Istituto Nazareth 

via Cola Di Rienzo, 140 – Roma 

DIRETTORE ACCADEMICO: dott. PIETRO FEDERICO 

Docenza e programmi a norma dei requisiti della delibera n°51/98 – Ordine dei Medici, dell’E.C.H.(European Committee for Homoeopathy) 

e della F.I.A.M.O. L’I.R.M.S.O è Membro del Forum Permanente per le Medicine non Convenzionali dell’Ordine dei Medici di Roma.

Visualizza... - Ordine Provinciale di Roma dei Medici-chirurghi e ...

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