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Piano dell'Offerta Formativa - Direzione Didattica I Circolo Solofra (AV)

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Alla Scuola dell’Infanzia si affacciano genitori che provengono da altre nazioni e che costruiscono<br />

progetti lunghi o brevi di vita per i loro figli nel nostro Paese. La Scuola dell’Infanzia è per loro anche<br />

occasione di incontro con altri genitori, per costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunità,<br />

nell’interesse precipuo dei figli; in verità attualmente la nostra Scuola dell’Infanzia non vive una forte<br />

realtà di allievi stranieri, ma laddove sono presenti sono generalmente ben integrati nel contesto<br />

scolastico e bene accetti dal resto della popolazione scolastica; permane qualche difficoltà legata<br />

all’uso della lingua di origine all’interno delle famiglie, che viene generalmente superata nel corso del<br />

tempo, grazie alla grande capacità di adattamento dei bambini . Per quanto attiene al discorso<br />

religioso, i bambini per i quali è stato richiesto l’esonero dall’insegnamento della religione cattolica<br />

vengono impegnati in attività alternative di recupero, senza peraltro sradicarli dal proprio contesto di<br />

sezione, anche alla luce del fatto che l’insegnamento della religione non va confuso con l’esercizio alla<br />

preghiera , che ha, all’interno dell’organizzazione scolastica, un aspetto solo marginale.<br />

b. Disagio<br />

La nostra Scuola dell’Infanzia, così come il <strong>Circolo</strong> in generale (nonostante si riscontri, in generale, un<br />

buon livello di interessamento e partecipazione delle famiglie alla vita scolastica), presta grande<br />

attenzione alla prevenzione e alla valutazione del disagio infantile, in primis, attraverso la previsione<br />

di un’apposita funzione strumentale, a cui ogni docente si può rivolgere con serenità laddove<br />

riscontrasse, all’interno della propria sezione, situazioni problematiche derivanti da disagio (affettivo,<br />

economico, sociale); la collaborazione della scuola con le altre agenzie presenti sul territorio (ente<br />

locale, servizi sociali, ASL) consente di rimuovere, in un momento iniziale, una serie di difficoltà che<br />

potrebbero improntare negativamente l’intero percorso educativo dell’allievo, oltre che minarne la<br />

serenità. La nostra azione educativa , inoltre, mira sempre ad affrontare il problema del disagio agendo<br />

non solo sul singolo alunno, ma anche sull’intero gruppo- sezione , per favorirne quanto più possibile<br />

l’integrazione.<br />

c. Disabilità<br />

Le famiglie dei bambini con disabilità chiedono sostegno alla scuola per promuovere le risorse dei loro<br />

figli, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere<br />

con gli altri il proprio percorso di formazione. All’interno del nostro circolo anche la situazione di<br />

disabilità costituisce una risorsa per tutti: accanto ai percorsi specifici approntati dall’insegnante di<br />

sostegno, l’ipotetico bambino diversamente abile viene coinvolto in tutte le attività svolte durante<br />

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