esplorazione e ricerca scientifica ai poli - Anno Polare Internazionale
esplorazione e ricerca scientifica ai poli - Anno Polare Internazionale
esplorazione e ricerca scientifica ai poli - Anno Polare Internazionale
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Fioretti, Salvi e Mazzoli 2008 Gli Anni Polari Internazionali<br />
la costa dell’Antartide scoprendo, e quindi battezzando, la “Terra dell’Imperatore<br />
Guglielmo” che ancora oggi porta tale nome. Il 15 febbr<strong>ai</strong>o, però, i ghiacci l’imprigionarono<br />
fino al 15 febbr<strong>ai</strong>o dell’anno successivo, quando riuscì a riguadagnare il mare aperto e a far<br />
ritorno alle Kerguélen.<br />
Oltre all’Inghilterra e alla Germania, parteciparono all’<strong>Anno</strong> Antartico <strong>Internazionale</strong> pure<br />
la Svezia e la Scozia, che allestirono ognuna la propria stazione <strong>scientifica</strong>.<br />
La spedizione svedese, diretta da Otto Nordenskjöld, nel genn<strong>ai</strong>o del 1902 aveva toccato le<br />
Shetland australi e quindi la Terra di Luigi Filippo, realizzando in zona alcune interessanti<br />
scoperte geografiche. Raggiunta infine la Terra di Grahm e impossibilitato per via dei<br />
ghiacci a spingersi ulteriormente verso sud, Nordenskjöld era sbarcato con i suoi scienziati<br />
sull’isola di Snow Hill dove allestì la prevista stazione per le osservazioni. Nordenskjöld e i<br />
suoi eseguirono sull’isola pure delle ricerche geologiche, che portarono alla scoperta di<br />
importanti giacimenti fossiliferi destinati ad aprire un nuovo capitolo nella storia della<br />
<strong>ricerca</strong> in Antartide.<br />
La spedizione scozzese, diretta da William Speirs Bruce e imbarcata sulla Scotia, prese il<br />
mare verso la fine del 1902 entrando, agli inizi del 1903, nel mare di Weddell. Lo scopo<br />
della missione, raggiungere la costa dell’Antartide, non venne raggiunto per i ghiacci che<br />
ben presto impedirono alla nave di avanzare, costringendo Bruce a ripiegare sulle Orcadi<br />
Australi dove installò la sua stazione. Nel febbr<strong>ai</strong>o del 2004 la Scotia tentò nuovamente di<br />
inoltrarsi nel mare di Weddell, giungendo innanzi ad una immensa barriera di ghiaccio alta<br />
decine di metri, che si stendeva senza soluzione di continuità. Bruce volle dedicare a Coat, il<br />
finanziatore dell’impresa, la terra che intuiva doversi trovare oltre la barriera di ghiaccio e<br />
infine, il 12 marzo, ordinò di far rotta verso casa.<br />
Con ciò il programma dei rilevamenti previsti dall’accordo internazionale sottoscritto a<br />
Berlino poteva dirsi concluso, ma non fu così: mosso dall’intento di andare alla <strong>ricerca</strong> della<br />
spedizione svedese di Nordenskjöld della quale non si avevano più notizie, il francese Jean<br />
Baptiste Charcot aveva infatti organizzato una spedizione di soccorso, che, avvalendosi<br />
della nave Franc<strong>ai</strong>s il 1 agosto 1903 aveva lasciato la Bretagna con destinazione l’Antartide.<br />
Sull’isola di Wandel Charcot decise di realizzare una stazione per le osservazioni, che si<br />
protrassero fino al dicembre 1904.<br />
Nel frattempo una spedizione <strong>scientifica</strong> argentina s’era sostituita agli scozzesi nei lavori<br />
presso la stazione allestita da questi nelle Orcadi Australi, dando continuità all’attività della<br />
stessa. Intanto una nuova spedizione, stavolta argentino–norvegese e guidata da Larsen,<br />
raggiungeva la Georgia Australe realizzandovi una stazione permanente abbinata ad una<br />
Pagina 12 di 29