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XXXXXX - XXXXX avversari<br />
e che quando è stato chiamato in causa<br />
– vedi il match contro l’Internazionale –<br />
ha dimostrato ancora una volta la bontà<br />
e la competenza dell’azione degli “scout”<br />
friulani.<br />
Mediana mista. Il 4-2-3-1 eletto come<br />
marchio di fabbrica dei rossoblù è interessante<br />
da tanti punti di vista. Sia perché<br />
miscela quantità e qualità sia perché è disegnato<br />
per supportare al meglio l’unica<br />
punta di ruolo e privilegiare gli inserimenti<br />
di gente con gamba e tecnica. Assieme<br />
a “El Ruso” Diego Perez, nazionale uruguaiano,<br />
gioca, solitamente, Taider, ma<br />
stante la squalifica odierna di Damianti<br />
potrebbe trovare spazio Khrin, con il<br />
greco Kone, lo stesso “Alino” e Manolo<br />
Gabbiadini – forse la sorpresa più bella di<br />
questo campionato emiliano – alle spalle<br />
del “Gila”. Ma dando un’occhiata alla<br />
panchina felsinea si scopre che a disposizione<br />
di Pioli ci sono anche Pasquato<br />
– un altro che a giugno potrebbe essere<br />
richiamato alla “casa madre” friulana – e<br />
l’ultimo arrivato Christodoulopoulos che,<br />
Alberto Gilardino<br />
forse, non sarà famosissimo in Italia, ma<br />
che ha numeri e classe per imporsi anche<br />
in Serie A.<br />
Eterno “Gila”. Poco da dire, per dovere<br />
di sintesi, in prima linea dove la punta di<br />
diamante del Bologna è l’eterno Alberto<br />
Gilardino. Il gioco dei rossoblù si sviluppa<br />
per arrivare a lui, ad uno che per tanti,<br />
troppi, era già dato per finito e che invece<br />
con 11 reti all’attivo fino a questo<br />
momento non soltanto sta dimostrando<br />
di essere ancora uno degli attaccanti più<br />
prolifici e determinanti della nostra penisola,<br />
ma che con la chiamata in Nazionale<br />
ha ricacciato in gola ai tanti soloni del<br />
nostro pallone critiche e sorrisetti ironici.<br />
Il suo vice? Da qualche mese Davide Moscardelli.<br />
Uno che non sarà un fenomeno<br />
di razza, ma che in Serie A ci sta benissimo<br />
e ha chili e centimetri in grado di<br />
spostare gli equilibri di una gara in caso<br />
di necessità o “calarsi l’elmetto” in testa<br />
e andare – sportivamente parlando – in<br />
guerra contro le difese avversarie.<br />
<strong>udinese</strong>magazine | pag 17