udinese vs bologna

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X amarcord Poi c’è l’incognita Baggio. Il fantasista ha perso il codino, ma non il vizio. Accasatosi in estate sotto le “Due torri”, il numero dieci rossoblù ha iniziato la stagione alla grande andando a segno in otto occasioni ed esibendo uno stato di salute fisica e mentale invidiabile. L’Udinese, forte del suo tridente e della regia di Walem, non ci mette molto a trovare la via della porta: dopo 12 minuti il piccoletto belga calibra una punizione dalla sinistra sulla testa di Bierhoff, che nello stacco non prende lezioni da nessuno e deposita la palla alle spalle di Sterchele. La reazione degli emiliani è immediata e al 26’ Andersson imita il teutonico saltando più in alto di tutti su un cross dalla bandierina. Al 35’ il Bologna paga un errore di impostazione di Roby Baggio che perde malamente palla a centrocampo. Walem non aspetta nessuno e lancia Amoroso in profondità dritto verso la porta ospite. Torrisi viene bruciato sullo scatto dal brasiliano che salta Sterchele in uscita e riporta i bianconeri in vantaggio. Il Bologna risponde colpo su colpo e così, appena cinque minuti dopo, nessuna meraviglia quando Nervo capitalizza in gol la maldestra respinta di Turci sul tiro non irresistibile di Cristallini. La ripresa si apre con due bruttissime notizie per Ulivieri: Baggio, infortunato, deve lasciare il posto a Kolyvanov dopo centoventi secondi e dopo sei minuti esce pure Paramatti, ammonito per la seconda volta, e quindi espulso, dopo un’entrata scriteriata su Bachini. Il tecnico bolognese rinuncia al peso e ai centimetri di Andersson per tirare un po’ la coperta verso la difesa con l’inserimento di Pavone. I bianconeri, forti della superiorità numerica e del grande incitamento del Friuli, scendono a folate finchè non spezzano la retroguardia ospite al 22’: Poggi spicca il volo e segna di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La magia si ripete con Bierhoff al 38’: Bachini colpisce la traversa su punizione con una parabola telecomandata, sulla ribattuta si avventa l’attaccante di Karlsruhe per il più semplice dei gol. Mai dare il Bologna per morto. Al 41’ Kolyvanov fa capire a tutti che non è ancora arrivato il momento di recitare il De Profundis e, complice la brutta giornata di Turci, riduce le distanze su punizione. Le zebrette vivono gli ultimi cinque minuti in totale apnea fronteggiando il Bologna impegnato ad attaccare a pieno organico e a testa bassa. Pavone sfiora l’incrocio in pieno recupero e i tre punti rimangono in Friuli. La soddisfazione nel puntellare il terzo posto in classifica traspare dal volto di Alberto Zaccheroni, che però sottoli<strong>udinese</strong>magazine | pag 25
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