udinese vs bologna

Il protagonista
per i tifosi che, in questo modo, pensano
che voglia lasciare la squadra. Non
è così, a Udine si sta bene e c’è tutto il
necessario per lavorare e crescere professionalmente”.
Quali sono gli obiettivi delle zebrette
a nove giornate dal termine?
“Non serve parlare di Europa come insegna
giustamente il mister. Dopo aver
conquistato per due anni consecutivi la
possibilità di disputare il preliminare di
Champions League sarebbe fantastico
lottare fino alla fine anche quest’anno
per conquistare un posto in Europa, ma
se il risultato non dovesse esserci favorevole
nessuno dovrebbe farne una tragedia.
Non sempre riescono i miracoli, eppure
abbiamo fatto cose buone anche in questa
stagione conquistando la salvezza
con largo anticipo e togliendoci diverse
soddisfazioni”.
Che importanza hanno le prossime
due sfide al Friuli?
“Fondamentale. I risultati casalinghi sono
stati lusinghieri nell’arco della stagione.
Bologna e Chievo sono due squadre in
salute, ma dobbiamo ottenere sei punti
se vogliamo alimentare il nostro sogno”.
Ripercorrendo la tua carriera, che
ricordi custodisci delle prime esperienze
da professionista al Tours, al
Lorient e infine al Clermont?
“L’Olympique Marseille, che era proprietario
del mio cartellino, mi aveva ceduto
in prestito ai primi due club prima di
lasciarmi al Clermont a titolo definitivo.
Con il Tours ho giocato un campionato
di seconda divisione a ottimi livelli. Purtroppo
nel Lorient mi sono infortunato
seriamente a un ginocchio perdendo
tutta la stagione. Con il Clermont, invece,
dopo una salvezza sofferta, abbiamo
mancato la promozione di un soffio”.
Qual è il ricordo più bello di questi
due anni e mezzo in Friuli?
udinesemagazine | pag 9