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cliente - Comune di Grosseto

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Modulo formativo:<br />

Il Total Quality Management e il Sistema Qualità<br />

Docente<br />

Marina Bottegoni<br />

Obiettivi<br />

Contenuti<br />

Metodo<br />

Didattico<br />

Sviluppare ed uniformare le conoscenze circa<br />

il Total Quality Management e il <strong>di</strong>segno dei<br />

processi<br />

Essere in grado <strong>di</strong> definire il sistema <strong>di</strong> misura<br />

della customer satisfaction<br />

I concetti <strong>di</strong> base del Total Quality<br />

Management. Qualità Totale, orientamento al<br />

<strong>cliente</strong>, i processi, il miglioramento continuo,<br />

il coinvolgimento<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione della <strong>cliente</strong>la come leva<br />

strategica<br />

Le metodologie <strong>di</strong> ascolto e le tecniche <strong>di</strong><br />

rilevazione. Ricerche <strong>di</strong> base, focus group,<br />

sondaggi <strong>di</strong> qualità, l’ascolto dei citta<strong>di</strong>ni<br />

Lezione ed esercitazione


Il Total Quality Management e il<br />

<strong>di</strong>segno dei processi<br />

mattino: 9.00-13.00<br />

I concetti <strong>di</strong> base del Total Quality Management:<br />

Il concetto <strong>di</strong> servizio;<br />

La Qualità Totale: quando e perché<br />

I principi fondamentali del TQM<br />

Il sistema qualità negli EELL<br />

Principi, passi logici e strumenti <strong>di</strong> miglioramento dei PROCESSI


Il Total Quality Management e il<br />

<strong>di</strong>segno dei processi<br />

pomeriggio: 14.00-16.00<br />

FASE 1) descrizione del processo<br />

Esercitazione


IL SERVIZIO


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

Il servizio è:<br />

• lavorare per il beneficio <strong>di</strong> qualcuno (Juran)<br />

• un metodo per accrescere la sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong> o<br />

dell’utilizzatore (Feigenbaum)<br />

• ogni lavoro produttivo che non si concretizza in alcun<br />

genere <strong>di</strong> hardware (Ishikawa)<br />

• Insieme <strong>di</strong> benefici tangibili/intangibili, espliciti/impliciti<br />

(Normann)<br />

• comportamento umano o attività con benefici e processi, il<br />

cui scopo è sod<strong>di</strong>sfare i bisogni del <strong>cliente</strong> (Rosander)


Il servizio è<br />

Un processo <strong>di</strong> interscambio finalizzato alla<br />

soluzione dei problemi, alla sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />

bisogni e dei desideri <strong>di</strong> persone singole o<br />

collettive e imprese che si attua me<strong>di</strong>ante il<br />

trasferimento reciproco <strong>di</strong> informazioni,<br />

conoscenza, abilità, lavoro, appartenenza,<br />

sicurezza o la <strong>di</strong>sponibilità ad usare<br />

in<strong>di</strong>vidualmente e temporaneamente beni<br />

/strumenti o il trasferimento <strong>di</strong> risorse naturali


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

- come insieme <strong>di</strong> benefici tangibili / intangibili,<br />

espliciti/ impliciti<br />

il pacchetto servizi <strong>di</strong> un servizio asilo nido<br />

parcheggio<br />

FUNZIONE SECONDARIA:<br />

DESIDERIO<br />

FUNZIONE PRINCIPALE:<br />

BISOGNO<br />

assistenza, cura ed educazione<br />

del bambino<br />

Educatori<br />

competenti<br />

Pulizia/igiene<br />

Attività educativa<br />

e lu<strong>di</strong>ca<br />

Servizio mensa


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

- per supportare l’analisi e la definizione del<br />

“pacchetto <strong>di</strong> servizi” si classifica l’offerta in 3<br />

tipologie:<br />

1) beni fisici (come ad es. il servizio mensa, i<br />

supporti <strong>di</strong>dattici nell’appren<strong>di</strong>mento )<br />

2) beni intangibili espliciti : cioè benefici fisici<br />

<strong>di</strong>chiarati (es. vincere l’ansia del <strong>di</strong>stacco...<br />

3) beni intangibili impliciti, cioè benefici psicologici<br />

sottesi (es. benessere del bambino...)


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

- il servizio come metodo: or<strong>di</strong>ne logico<br />

dell’erogazione <strong>di</strong> un servizio<br />

Pre<strong>di</strong>sposizione del <strong>cliente</strong><br />

lla interazione con il front-office<br />

Interazione <strong>cliente</strong>/front-office<br />

“momento della verità”<br />

Gestione del post servizio


La qualità del servizio<br />

Fonte: dati <strong>di</strong> indagini svolte dall’Istituto Europeo T.A.R.P.<br />

(caso <strong>di</strong> beni durevoli <strong>di</strong> valore elevato)<br />

Insod<strong>di</strong>sfazione e reclami dei clienti<br />

5%<br />

Reclami al management o a uffici competenti<br />

25%<br />

Reclami al personale <strong>di</strong> front-office<br />

70%<br />

Non reclamano:ma sono insod<strong>di</strong>sfatti


trattato male<br />

La qualità del servizio<br />

Insod<strong>di</strong>sfazione e reclami dei clienti<br />

• il 96% <strong>di</strong> tutti i clienti insod<strong>di</strong>sfatti non si lamenterà mai con<br />

voi per il modo con cui li avete trattati<br />

• il 90% <strong>di</strong> loro non tornerà ad acquistare da voi<br />

• ognuno <strong>di</strong> questo 90% racconterà ad almeno 9 altre persone<br />

quanto è stato insod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> voi<br />

• il 13% racconterà a 20 o più altre persone quanto l’avete


La qualità del servizio<br />

Il costo dell’insod<strong>di</strong>sfazione<br />

Insod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong><br />

(<strong>di</strong>sservizio)<br />

Per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> opportunità<br />

su clienti insod<strong>di</strong>sfatti<br />

Costi della gestione<br />

del <strong>di</strong>sservizio<br />

Clienti perduti Clienti rimasti<br />

minori ricavi<br />

passaparola<br />

negativo<br />

minori acquisti<br />

richieste servizi<br />

minori opportunità<br />

passaparola negativo<br />

Sui <strong>di</strong>pendenti<br />

morale<br />

turnover<br />

Maggiori costi <strong>di</strong> conquista <strong>di</strong> nuovi clienti<br />

Sui clienti<br />

sconti<br />

omaggi<br />

rifacimenti<br />

In genere<br />

su tutti<br />

azioni <strong>di</strong><br />

recupero<br />

immagine


La qualità del servizio<br />

• in questo modo molte cose sono veramente poco chiare<br />

Citazioni tipiche <strong>di</strong> una grande azienda <strong>di</strong> servizi dove i risultat<br />

hanno cominciato a peggiorare<br />

• non so che cosa il mio capo pretenda che io debba essere<br />

capace <strong>di</strong> fare<br />

• certa gente non fa il suo lavoro e sfugge alle sue<br />

responsabilità, il che significa dover lavorare parecchio oltre<br />

l’orario


La qualità del servizio<br />

sull’avvenire dell’impiego che occupo<br />

Citazioni tipiche <strong>di</strong> una grande azienda <strong>di</strong> servizi dove i risultat<br />

hanno cominciato a peggiorare<br />

• il management <strong>di</strong>ce spesso si o no senza rendersi del tutto<br />

conto <strong>di</strong> che cosa si tratta<br />

• i nostri problemi attuali non mi legittimano a scommettere<br />

sull’avvenire dell’impiego che occupo<br />

• le circostanze attuali non mi legittimano a scommettere


La qualità del servizio<br />

Citazioni tipiche <strong>di</strong> una grande azienda <strong>di</strong> servizi dove i risultat<br />

hanno cominciato a peggiorare<br />

• il mio capo non sembra interessarsi molto a quello che faccio<br />

• non riusciamo affatto ad aiutarci l’un l’altro<br />

• è <strong>di</strong>fficile fare un buon lavoro quando si ottengono solo<br />

informazioni spora<strong>di</strong>che su quel che succede nell’ufficio


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

il servizio come processo: sequenza <strong>di</strong> fasi<br />

• fase <strong>di</strong> rilevazione dei bisogni / desideri del <strong>cliente</strong><br />

• analizzare ed interpretare i bisogni e i desideri espressi e<br />

latenti dei clienti opportunamente segmentati in classi<br />

omogenee<br />

• definizione e allocazione delle risorse: si assegnano R.U.,<br />

finanziarie e strumentali<br />

• progettazione qualitativa e quantitativa del sistema <strong>di</strong><br />

erogazione del servizio: si definiscono gli standard operativi<br />

attraverso cui il servizio si realizza<br />

– le prestazioni <strong>di</strong> servizio<br />

– le procedure operative<br />

– il front-office<br />

– il back office<br />

– i supporti<br />

– le strutture e il sistema organizzativo<br />

– gli ambienti


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

il servizio come processo: sequenza <strong>di</strong> fasi<br />

• erogazione dei prodotti/servizi: a certi livelli <strong>di</strong><br />

prestazione<br />

• rilevazione del grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong><br />

Rilevazioni<br />

dei<br />

bisogni/attese<br />

dei clienti<br />

Allocazione<br />

delle risorse<br />

Progettazione<br />

del sistema <strong>di</strong><br />

erogazione<br />

del servizio<br />

Erogazione<br />

dei servizi<br />

Rilevazioni<br />

del grado <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfazione<br />

dei clienti<br />

efficienza<br />

Punti controllo<br />

efficacia<br />

qualità


l servizio richiesto ed erogato è costituito da:<br />

elementi materiali es. accesso a banche dati, stampa<br />

del documento etc.<br />

aspetti immateriali come ad esempio:<br />

– intangibilità dell’esperienza <strong>di</strong> contatto (anche virtuale)<br />

– simultaneità <strong>di</strong> erogazione e fruizione del servizio<br />

– partecipazione attiva del <strong>cliente</strong> alla transazione


Il concetto <strong>di</strong> servizio<br />

- il fattori della qualità del servizio (Parasuraman)<br />

Comunicazione<br />

Spiegare il servizio<br />

Rassicurare il <strong>cliente</strong><br />

Competenza<br />

Cortesia<br />

Conoscenze e abilità del personale <strong>di</strong> frontoffice<br />

e <strong>di</strong> back –office<br />

Gentilezza, rispetto, considerazione e amabilità<br />

Cre<strong>di</strong>bilità<br />

Caratteristiche personali del personale a<br />

contatto con il <strong>cliente</strong><br />

Capacità <strong>di</strong> risposta<br />

Volontà e prontezza degli addetti<br />

Attività tangibili<br />

Aspetto del personale<br />

Capire/conoscere il <strong>cliente</strong><br />

IMPARARE QUALI SONO LE ESIGENZE<br />

SPECIFICHE DEL CLIENTE<br />

PRESTARE ATTENZIONE<br />

INDIVIDUALIZZATA<br />

RICONOSCERE IL CLIENTE ABITUALE


LA QUALITA’ PERCHE’


Perché qualità nei servizi<br />

• Competitività o recupero del rapporto con i<br />

citta<strong>di</strong>ni<br />

• produttività / red<strong>di</strong>tività<br />

• motivazione / sod<strong>di</strong>sfazione delle risorse<br />

umane


Le definizioni <strong>di</strong> Qualità<br />

• basata sul <strong>cliente</strong> (Juran): la qualità è idoneità all’uso<br />

Definizioni <strong>di</strong> qualità<br />

• trascendente (Pirsig): la qualità non è né pensiero né materia<br />

ma è una terza entità in<strong>di</strong>pendente… anche se la qualità non<br />

può essere definita tu sai che cosa è<br />

• basata sul prodotto (Abbott): le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> qualità<br />

corrispondono a <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> qualche ingre<strong>di</strong>ente<br />

o attributo desiderato


Definizioni <strong>di</strong> qualità<br />

• basata sul processo <strong>di</strong> erogazione/produzione<br />

(Crosby): la qualità significa conformità ai<br />

requisiti<br />

• basata sul valore (Feigenbaum): la qualità è il<br />

meglio ottenibile a certe con<strong>di</strong>zioni del <strong>cliente</strong>


Qualità nei servizi<br />

E’ IL GRADO DI SODDISFAZIONE CHE<br />

UN SERVIZIO PUO’ DARE AI BISOGNI,<br />

ATTESE E DESIDERI DI UNO SPECIFICO<br />

CLIENTE


La qualità nei servizi<br />

• Standar<strong>di</strong>zzabilità limitata<br />

• contestualità<br />

• eterogeneità<br />

• affidabilità delle risorse umane<br />

• presenza del <strong>di</strong>sservizio


Natura dei servizxi<br />

La qualità nei servizi<br />

Elementi del Controllo qualità<br />

Quantificabilità limitata<br />

Contestualità<br />

Eterogenità<br />

Affidabilitdelle risorse umane<br />

Presenza del <strong>di</strong>sservizio<br />

Elementi misurabili (standard numerici)<br />

Elementi osservabili (standard comportamentai)<br />

Eklementi non standar<strong>di</strong>zzabili (percezioni)<br />

Disponibilità servizio/sicurezza<br />

Varianbili relazionali<br />

Variabii a,mbioentali<br />

Variabili orgniazzative<br />

Variabili temporali<br />

Preparazione del <strong>cliente</strong><br />

Flessibilità<br />

Standar<strong>di</strong>zzazione<br />

Persdonalizzazione<br />

Completezza<br />

Rilevazioni numeriche, comportamentali ep percettive<br />

Importanza fattore umano<br />

Prevenzione, controllo, correzione errore umano<br />

Target zero errori<br />

Prevenziione, controllo e gestione dle <strong>di</strong>sservizio<br />

Garanzia<br />

Feed-bavck


Le caratteristiche comuni dei servizi<br />

• intangibilità<br />

• impossibilità <strong>di</strong> immagazzinamento: problema della<br />

variazione della domanda e del <strong>di</strong>mensionamento del<br />

personale e dei supporti fisici nei momenti <strong>di</strong> “punta”<br />

• rilevanza dell’interazione tra operatore e <strong>cliente</strong>: il <strong>cliente</strong><br />

partecipa alla produzione del servizio<br />

• importanza del fattore umano: sia nell’offerta del servizio<br />

che nel processo <strong>di</strong> definizione del comportamento d’acquisto


Le caratteristiche comuni dei servizi<br />

• eterogeneità: sul versante sia della domanda che dell’offerta<br />

derivante dall’importanza del fattore umano e dall’interazione<br />

col <strong>cliente</strong> che consente la personalizzazione del servizio<br />

erogato<br />

• natura soggettiva della valutazione della qualità del servizio<br />

erogato (customer satisfaction)


Implicazioni conseguenti<br />

• definizione <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> comunicazione interna al fine <strong>di</strong><br />

creare una cultura del servizio che ispiri l’intera attività<br />

(CONSAPEVOLEZZA DI RUOLO)<br />

• personalizzazione del servizio: “su misura” del <strong>cliente</strong><br />

• attenzione agli aspetti tangibili ed intangibili del servizio


La partecipazione del <strong>cliente</strong> alla produzione del servizio<br />

1) in alcuni casi è INDISPENSABILE (es. il telefono)<br />

2) in alcuni casi è UTILE ECONOMICAMENTE (es. il selfservice)<br />

3) in alcuni casi è UTILE dal punto <strong>di</strong> vista della comunicazione<br />

per la sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>


Il sistema <strong>di</strong> produzione del servizio<br />

Concetti del servizio<br />

Missione dell’ente<br />

Parte invisibile Parte visibile<br />

Struttura ausiliaria<br />

tecnologie e<br />

sistemi <strong>di</strong> knowhow<br />

manager e quadri<br />

funzioni e<br />

personale<br />

<strong>di</strong> back office<br />

Struttura ausiliaria<br />

sistemi e<br />

procedure<br />

operative<br />

personale <strong>di</strong> frontoffice<br />

risorse fisiche ed<br />

apparecchiature<br />

Aspettative del <strong>cliente</strong><br />

<strong>cliente</strong><br />

•Esigenze personali<br />

•esperienze precedenti<br />

•immagine aziendale<br />

complessiva/locale<br />

•comunicazione<br />

esterna<br />

•passaparola<br />

•assenza <strong>di</strong><br />

comunicazione<br />

Cultura aziendale<br />

orientata al servizio del <strong>cliente</strong>


Alcuni concetti chiave<br />

• rilevanza della sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>: centralità del <strong>cliente</strong><br />

per l’ente in particolare la componente <strong>di</strong> servizio della sua<br />

offerta<br />

• descrizione dei ruoli: necessità <strong>di</strong> coinvolgimento e <strong>di</strong><br />

motivazione <strong>di</strong> tutto il personale<br />

• inter<strong>di</strong>pendenza: la qualità del servizio erogato è la risultante<br />

dal contributo <strong>di</strong> tutti i settori


Fattori determinanti nella percezione della qualità dei servizi<br />

Accesso<br />

Comunicazione<br />

competenza<br />

cortesia<br />

cre<strong>di</strong>bilità<br />

affidabilità<br />

capacità <strong>di</strong> risposta<br />

sicurezza<br />

attività tangibili<br />

capire/conoscere il <strong>cliente</strong><br />

Comunicazione<br />

verbale<br />

Servizio<br />

atteso<br />

Servizio<br />

percepito<br />

Esperienza<br />

passata<br />

Esigenze<br />

personali<br />

Qualità<br />

percepita<br />

del servizio


- il fattori della qualità del servizio (Parasuraman)<br />

Comunicazione Spiegare il servizio<br />

Rassicurare il <strong>cliente</strong><br />

Competenza<br />

Conoscenze e abilità del personale <strong>di</strong> frontoffice<br />

e <strong>di</strong> back –office<br />

Cortesia<br />

Gentilezza, rispetto, considerazione e amabilità<br />

Cre<strong>di</strong>bilità<br />

Caratteristiche personali del personale a contatto<br />

con il <strong>cliente</strong><br />

Capacità <strong>di</strong><br />

Volontà e prontezza degli addetti<br />

risposta<br />

Attività tangibili Aspetto del personale, comfort, logistica<br />

Capire/conoscere<br />

il <strong>cliente</strong><br />

IMPARARE QUALI SONO LE ESIGENZE<br />

SPECIFICHE DEL CLIENTE<br />

PRESTARE ATTENZIONE<br />

INDIVIDUALIZZATA<br />

RICONOSCERE IL CLIENTE ABITUALE


Fattori determinanti nella percezione della qualità dei<br />

servizi<br />

• Accesso: possibilità <strong>di</strong> accesso e facilità <strong>di</strong> contatto<br />

• Comunicazione: informazione ai clienti con un linguaggio a<br />

loro comprensibile<br />

• competenza: possedere le abilità e le conoscenze necessarie<br />

per erogare il servizio<br />

• cortesia: gentilezza e rispetto, considerazione ed amabilità da<br />

parte del personale <strong>di</strong> front-office<br />

• cre<strong>di</strong>bilità: fiducia e onestà . Avere a cuore l’interesse del<br />

<strong>cliente</strong>


Fattori determinanti nella percezione della qualità dei<br />

servizi<br />

• affidabilità: corrispondenza tra prestazione e fiducia/promesse<br />

fatte<br />

• capacità <strong>di</strong> risposta: volontà e prontezza degli operatori nel<br />

fornire il servizio<br />

• sicurezza: libertà dal rischio, dal dubbio, dal pericolo (es.<br />

sicurezza finanziaria)<br />

• attività tangibili: aspetto fisico del servizio (es. attrezzature )<br />

• capire/conoscere il <strong>cliente</strong>: adoperarsi per capire le esigenze<br />

del <strong>cliente</strong> (attenzione in<strong>di</strong>vidualizzata, <strong>cliente</strong> abituale)


Il concetto <strong>di</strong> Qualità<br />

minimo costo per il <strong>cliente</strong>=prezzo <strong>di</strong> utilizzo<br />

del servizio + tempo impiegato + <strong>di</strong>sagi +<br />

altri costi in uso...<br />

Qualità = massima sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong> al<br />

minimo costo per l’ente<br />

massima sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong> =<br />

massimo valore aggiunto per il<br />

<strong>cliente</strong> = massimo valore in uso/al minimo<br />

costo totale per il <strong>cliente</strong>


Il concetto <strong>di</strong> Qualità<br />

Minimo costo per l’ente =<br />

a) minimo costo totale per l’ente<br />

b) minimo costo del processo<br />

massima efficienza nel sistema


LA QUALITA’ TOTALE


Il concetto <strong>di</strong> Qualità Totale<br />

La qualità totale è una strategia<br />

competitiva finalizzata alla<br />

sod<strong>di</strong>sfazione dei bisogni dei<br />

clienti<br />

che incide e si implementa nel<br />

sistema <strong>di</strong> funzionamento<br />

organizzativo


Il concetto <strong>di</strong> Qualità Totale<br />

La qualità totale è quin<strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso<br />

modo <strong>di</strong> fare MANAGEMENT a<br />

livello:<br />

• STRATEGICO<br />

• GESTIONALE<br />

• ORGANIZZATIVO<br />

• COMPORTAMENTALE


Il sistema Qualità Totale<br />

PREMESSE DI BASE:<br />

-valori<br />

- strategia operativa fondamentale<br />

- nuovo significato <strong>di</strong> qualità<br />

- miglioramento continuo<br />

- partecipazione totale del personale<br />

- concetto <strong>di</strong> breakthrough<br />

PROCESSI FONDAMENTALI<br />

- <strong>di</strong>rezione per politiche<br />

- Daily routine work<br />

- <strong>di</strong>agnosi del presidente<br />

- circoli della qualità<br />

- gestione del prodotto/servizio<br />

CULTURA DELLA QUALITA’<br />

- meccanismi mentali<br />

- logiche manageriali<br />

- mentalità <strong>di</strong>ffusa<br />

LEADERSHIP DEL<br />

MASSIMO DIRIGENTE


Il concetto <strong>di</strong> Qualità Totale:<br />

Le strategie della qualità totale<br />

Il <strong>cliente</strong> ha priorita’ assoluta<br />

Cliente consolidato<br />

Cliente sod<strong>di</strong>sfatto<br />

La qualità leva strategica<br />

Il miglioramento continuo<br />

Miglioramento dei processi<br />

Miglioramento del sistema <strong>di</strong><br />

erogazione del servizio<br />

Coinvolgimento delle risorse umane


Il concetto <strong>di</strong> Qualità Totale:<br />

I VALORI della QUALITA’ TOTALE<br />

- ORIENTAMENTO AL CLIENTE<br />

- INTEGRAZIONE<br />

- GESTIONE STRATEGICA<br />

- METODO: MIGLIORAMENTO CONTINUO<br />

- KNOW-HOW DIFFUSO<br />

-EFFICIENZA DA SISTEMA


I valori della qualità totale<br />

orientamento al <strong>cliente</strong>: mettere il <strong>cliente</strong> al<br />

centro dei propri processi decisionali,<br />

strategico ed operativo<br />

strategia <strong>di</strong> Q.T.: sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong><br />

rispetto alla qualità ricevuta, erogata,<br />

progettata<br />

Sod<strong>di</strong>sfare il <strong>cliente</strong>: significa fornirgli ciò che<br />

gli serve, non ciò che chiede, significa<br />

sod<strong>di</strong>sfare anche i bisogni impliciti


I valori della qualità totale<br />

integrazione: ogni processo interno è una<br />

catena <strong>di</strong> relazioni <strong>cliente</strong>/ fornitore.<br />

Occorre sviluppare una forte integrazione<br />

tra le funzioni dell’ente:<br />

1) lavorando per obiettivi e scopi comuni<br />

2) osservando l’organizzazione in funzione<br />

più dei processi dell’ente e degli obiettivi<br />

finali che delle strutture e delle<br />

responsabilità funzionali


I valori della qualità totale<br />

da pianificazione a gestione strategica:<br />

la sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong> <strong>di</strong>pende non<br />

solo dalle scelte strategiche ma dalla<br />

loro corretta realizzazione nel tempo<br />

attenzione continua e costante non solo<br />

ai risultati (COSA) ma anche alle<br />

modalità (COME) <strong>di</strong> realizzazione


I valori della qualità totale<br />

da innovazione a miglioramento continuo: la<br />

continuità del rapporto con il <strong>cliente</strong> e’<br />

assicurata dalla capacità del sistema<br />

organizzativo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare livelli crescenti<br />

<strong>di</strong> aspettative attraverso la trasformazione <strong>di</strong><br />

risorse in servizio che hanno valore per il<br />

<strong>cliente</strong>


I valori della qualità totale<br />

il know-how <strong>di</strong>ffuso: la<br />

sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong> richiede<br />

conoscenza dei problemi<br />

applicativi del sistema <strong>cliente</strong> e<br />

capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi dei problemi.


I valori della qualità totale<br />

Conoscenza dei processi organizzativi a<br />

monte e a valle <strong>di</strong> ciascuna funzione<br />

accumulo <strong>di</strong> conoscenza è un elemento <strong>di</strong><br />

competenza <strong>di</strong>stintiva e un fattore <strong>di</strong><br />

successo<br />

know-how <strong>di</strong>ffuso a tutti i livelli (delega,<br />

empowerment, leadership <strong>di</strong>ffusa)


I valori della qualità totale<br />

efficienza da sistema: passare<br />

da logica <strong>di</strong> efficienza <strong>di</strong><br />

singola funzione ad una<br />

ottimizzazione del Sistema<br />

Ente nel suo complesso


I valori della qualità totale<br />

il modello manageriale dell’efficienza da sistema:<br />

• know-how: conoscenza dei processi organizzativi a<br />

monte e a valle<br />

• SKILLS: qualità <strong>di</strong> problem solving, “<strong>di</strong>agnosi”,<br />

decisione e metodo<br />

• COMPORTAMENTI: saper “mettere in comune”,<br />

saper interagire ed integrarsi, leadership integrativa<br />

e visionaria<br />

• VALORI: lungo periodo, ripetitività migliorativa,<br />

servizio , fiducia e trasparenza


I CONCETTI BASE DELLA QUALITA’<br />

TOTALE


I concetti base della qualità totale<br />

Li raggruppiamo sotto i seguenti<br />

quattro argomenti:<br />

• <strong>cliente</strong><br />

• integrazione<br />

• implementazione<br />

•metodo


Il concetto <strong>di</strong> <strong>cliente</strong><br />

• Chi è il <strong>cliente</strong>?<br />

• Chi compera?<br />

• Chi paga?<br />

• Chi riceve?<br />

• Chi usa?<br />

Spesso i clienti sono molti ed è necessario<br />

ricomporre le attese dei <strong>di</strong>versi clienti


Cosa vuol <strong>di</strong>re sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>?<br />

• Non “ti do quello che mi chie<strong>di</strong>” (rispetto delle<br />

specifiche)<br />

• ma “ti do quello che ti serve”<br />

• vuol <strong>di</strong>re dare VALORE AGGIUNTO IN USO<br />

• vuol <strong>di</strong>re RISOLVERE i PROBLEMI dei<br />

CLIENTI<br />

Ciò richiede:<br />

• conoscenza dei processi applicativi del <strong>cliente</strong><br />

• <strong>di</strong>agnosi dei problemi del <strong>cliente</strong> (segmentazione)


Cosa vuol <strong>di</strong>re sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>?<br />

Il valore aggiunto per il <strong>cliente</strong><br />

• accessibilità<br />

–tempo<br />

– luogo<br />

• costo<br />

– utilizzo<br />

– raggiungimento<br />

• completezza<br />

– informativa<br />

– <strong>di</strong>spositiva<br />

• offerta completa - sod<strong>di</strong>sfazione bisogni<br />

• affidabilità


Cosa vuol <strong>di</strong>re sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>?<br />

Il valore per il <strong>cliente</strong><br />

• prezzo<br />

• qualità prodotto<br />

• qualità servizio<br />

fattori personali<br />

fattori situazionali<br />

VALORE


Cosa vuol <strong>di</strong>re sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>?<br />

Il valore PER L’ENTE<br />

• MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE<br />

ECONOMICHE ATTUALI E FUTURO<br />

• ESTENDERE A NUOVI CLIENTI POTENZIALI:<br />

AUMENTARE LE ENTRATE


Cosa vuol <strong>di</strong>re sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>?<br />

•Il VALORE AGGIUNTO si consegue attraverso<br />

integrazione tra<br />

PROCESS CAPABILITY<br />

(FORNITORE)<br />

PROCESSI APPLICATIVI<br />

(CLIENTE)<br />

• significa ottimizzare il valore aggiunto del sistema<br />

allargato FORNITORE/CLIENTE<br />

• la sod<strong>di</strong>sfazione genera attese: miglioramento<br />

continuo dei due sistemi integrati verso lo scopo<br />

comune - è un processo senza fine.


Integrazione<br />

Non significa generica collaborazione ma significa:<br />

• passare dalla ricerca del massimo Valore Aggiunto<br />

dell’unità (v.a. nella trasformazione) alla ricerca<br />

del massimo Valore Aggiunto nella relazione,<br />

nello scambio tra un’unità e l’altra.<br />

• Conoscere l’impatto che il proprio operare ha a<br />

monte e a valle del processo e agire per eliminare<br />

le <strong>di</strong>sottimizzazioni<br />

• superare le contrad<strong>di</strong>zioni tra unità= obiettivi<br />

sinergici e non complementari<br />

• passare da un’ottica gerarchico-funzionale<br />

(verticale) ad un’ottica per processi (orizzontale)


Integrazione<br />

Una <strong>di</strong>versa mappa del potere: chi comanda? La<br />

gerarchia o la sod<strong>di</strong>sfazione del <strong>cliente</strong>?<br />

CLIENTE<br />

organizzazione piatta - potere allo scopo, alla sod<strong>di</strong>sfazione del<br />

<strong>cliente</strong> - potere all’informazione - potere alla competenza -<br />

leadership visionaria - delega - empowerment


Implementazione<br />

• T.Q. è gestione - non decisione<br />

• T.Q. non è <strong>di</strong> per sé traente: richiede<br />

– determinazione<br />

– coerenza<br />

– continuità<br />

– costanza<br />

<strong>di</strong>ffuse<br />

• T.Q. è migliore utilizzo - non aggiunta <strong>di</strong> risorse<br />

– non è un k.h. sofisticato (gli strumenti sono semplici)<br />

– non è una nuova funzione (ruoli, linea, staff)<br />

– è miglioramento continuo


Metodo<br />

• Metodo significa potere all’informazione<br />

– non opinioni<br />

– <strong>di</strong>agnosi. Analisi dei fatti, ricerca delle cause -<br />

miglioramento<br />

• metodo significa standard<br />

– std <strong>di</strong> output<br />

– std <strong>di</strong> processo<br />

– portare a std lo stato delle conoscenze applicative -<br />

formalizzare il “come fare” - il “come fare” del “best in<br />

class”<br />

• metodo e standard sono oggetto <strong>di</strong> miglioramento<br />

continuo: è un processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Consiste nell’attuazione <strong>di</strong> cicli ricorrenti <strong>di</strong> 4<br />

attività fondamentali<br />

1. P = PLAN pianificare<br />

2. D = DO fare ciò che è stato pianificato<br />

3. C = CHECK verificare i risultati,<br />

confrontandoli con ciò che si era<br />

pianificato<br />

4. A=ACTION decidere cosa fare sulla base dei<br />

risultati della verifica: mantenere e standar<strong>di</strong>zza<br />

re; oppure correggere


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Approccio metodologico fondamentale per:<br />

– garantire la PADRONANZA (ossia la capacità <strong>di</strong><br />

mantenere stabilmente un livello <strong>di</strong> prestazione<br />

raggiunto)<br />

– realizzare il MIGLIORAMENTO (ossia il<br />

passaggio ad un nuovo livello - superiore - <strong>di</strong><br />

prestazione) delle attività;


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Il metodo PDCA applicato all’attività<br />

operativa quoti<strong>di</strong>ana<br />

– comporta 3 cicli collegati tra loro:<br />

– il ciclo del mantenimento<br />

– il ciclo dell’azione correttiva<br />

– il ciclo <strong>di</strong> miglioramento


PLAN<br />

(PIANIFICA)<br />

IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

DO<br />

(METTI IN IN ATTO)<br />

CICLO DI MANTENIMENTO<br />

CHECK<br />

VERIFICA<br />

SI<br />

ACTION<br />

RIMEDIO<br />

NO<br />

ACTION<br />

MANTENERE<br />

COSI<br />

COME E’<br />

ACTION<br />

PREVENZIONE<br />

RICORRENTE<br />

CICLO<br />

DELL’AZIONE<br />

CORRETTIVA<br />

SEGUIRE<br />

COSTANTEMENTE<br />

MIGLIORAMENTO<br />

CICLO DI MIGLIORAMENTO


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase PLAN:<br />

• a) impostare il progetto:<br />

– definire il tema (ossia il problema da affrontare)<br />

– motivare la scelta (le ragioni per cui si affronta)<br />

– definire gli obiettivi (chiaramente e quantitativamente) e<br />

<strong>di</strong> vantaggi ottenibili col loro raggiungimento (misurabili<br />

e non)<br />

– programmare l’attività


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase PLAN:<br />

• b) descrivere la situazione <strong>di</strong> partenza:<br />

– utilizzare solo dati e fatti<br />

– raccogliere i dati necessari<br />

– verificare la loro vali<strong>di</strong>tà/atten<strong>di</strong>bilità<br />

– stratificarli in vari mo<strong>di</strong> per renderli significativi


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase PLAN:<br />

• c) analizzare il problema<br />

– in<strong>di</strong>viduare gli effetti negativi (o da stu<strong>di</strong>are)<br />

– definire la loro importanza e in<strong>di</strong>viduare le priorità<br />

dell’analisi / dell’intervento<br />

– ricercare tutte le possibili cause<br />

– in<strong>di</strong>viduare le cause più probabili (raccolte dati,<br />

elaborazioni, sperimentazioni ecc.)<br />

– iterazione fino all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong>mostrata delle vere<br />

cause


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase PLAN:<br />

• d) progettare le azioni correttive<br />

– ricercare e analizzare i possibili rime<strong>di</strong><br />

– in<strong>di</strong>viduare i rime<strong>di</strong> più efficaci<br />

– progettare le azioni correttive decise (modalità e tempi)<br />

– definire i criteri <strong>di</strong> valutazione dei risultati


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase DO:<br />

a) addestrare le persone incaricate dell’applicazione<br />

delle misure correttive<br />

b) preparare l’attuazione delle azioni correttive<br />

c) applicare le azioni correttive


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase CHECK:<br />

a) verificare che l’azione correttiva sia stata realizzata<br />

nei termini progettati<br />

b) confrontare i risultati ottenuti con la situazione <strong>di</strong><br />

partenza secondo i criteri definiti<br />

c) confrontare i risultati raggiunti con gli obiettivi<br />

iniziali<br />

d1) se si è raggiunto l’obiettivo confermare l’efficacia<br />

della misura correttiva:<br />

- quantificare; in<strong>di</strong>viduare gli eventuali altri vantaggi e<br />

svantaggi connessi; passare all’ACTION puntoA


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase CHECK:<br />

d2) se non si è raggiunto l’obiettivo:<br />

- passare subito all’ACTION punto B


IL METODO PDCA o ruota <strong>di</strong> Deming<br />

• Applicato ai progetti <strong>di</strong> miglioramento<br />

• fase ACTION:<br />

a) OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />

- standar<strong>di</strong>zzare le azioni correttive in modo da renderle irreversibili<br />

- effettuare un addestramento specifico e approfon<strong>di</strong>to sugli<br />

operatori<br />

- programmare verifiche della vali<strong>di</strong>tà delle azioni (modalità e<br />

tempi)<br />

- procedere ad un eventuale ciclo PDCA per un ulteriore<br />

miglioramento relativo allo stesso tema o passare ad altro tema<br />

b) OBIETTIVO NON RAGGIUNTO<br />

- riprendere un nuovo ciclo PDCA sullo stesso problema


IL TOTAL QUALITY<br />

MANAGEMENT


Il Total Quality Management<br />

• L’approccio TQM è la sintesi <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />

riflessioni sulla qualità dei Prodotti/servizi e<br />

sulle forme organizzative adatte per ottenerla.<br />

Sviluppato inizialmente negli USA e Giappone<br />

• il TQM rappresenta un punto finale <strong>di</strong> una<br />

evoluzione storica <strong>di</strong> pensiero sulla qualità che<br />

ha attraversato 4 fasi storiche:<br />

- ispezione<br />

-controllo statistico <strong>di</strong> qualità<br />

- controllo e assicurazione <strong>di</strong> qualità<br />

- gestione strategica della qualità


Il Total Quality Management<br />

• Nella prima fase <strong>di</strong> ispezione: qualità vuol <strong>di</strong>re<br />

essenzialmente conformità alle specifiche e gestione<br />

della qualità significa ispezione: verifica della<br />

conformità alle specifiche effettuata dopo la fine del<br />

processo produttivo<br />

• nella seconda fase (dopo anni 20-30): tecniche <strong>di</strong><br />

qualità basate sull’innovazione della teoria statistica.<br />

Controllo statistico <strong>di</strong> processo, campionamento,<br />

prova delle ipotesi etc. Il problema principale non è<br />

più quello <strong>di</strong> accorgersi degli errori : ma è quello <strong>di</strong><br />

controllare il processo con minore sforzo e la<br />

massima efficacia


Il Total Quality Management<br />

• Nella terza fase denominata <strong>di</strong> assicurazione della qualità:<br />

ciò che segna l’evoluzione è il cambiamento <strong>di</strong> filosofia<br />

organizzativa . Nel processo <strong>di</strong> quality assurance sono<br />

coinvolti: oltre alle tecniche statistiche, la quantificazione<br />

esplicita dei costi della qualità e il controllo totale <strong>di</strong> qualità,<br />

il movimento <strong>di</strong> ingegnerizzazione dell’affidabilità dei<br />

prodotti e il “zero <strong>di</strong>fetti”<br />

• nella quarta fase arriva il TQM, nel quale l’approccio alla<br />

qualità <strong>di</strong>venta manageriale e strategico . La qualità viene<br />

considerata un’arma competitiva e ci si affida sempre più<br />

alla motivazione e al coinvolgimento <strong>di</strong> tutte le persone e <strong>di</strong><br />

tutte le funzioni in azienda.


Il Total Quality Management<br />

• Caratterizzato da una serie <strong>di</strong> ipotesi sull’organizzazione,<br />

sui suoi obiettivi, suoi comportamenti degli in<strong>di</strong>vidui<br />

• OBIETTIVI DELL’ENTE: è quello <strong>di</strong> servire i clienti<br />

fornendo loro beni e servizi della più elevata qualità<br />

possibile, la misura della qualità è la sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />

clienti serviti. Qualità come customer satisfaction: qualità<br />

come rapporto ottimo fra prezzo e valore per il <strong>cliente</strong><br />

• OBIETTIVI DEGLI APPARTENENTI<br />

ALL’ORGANIZZAZIONE: non sono solo economici.<br />

Hanno un ruolo importante obiettivi sociali, e psicologici <strong>di</strong><br />

realizzazione nel lavoro e <strong>di</strong> ottenere l’accettazione sociale


Il Total Quality Management<br />

• MODALITA’ DI SVILUPPO<br />

DELL’ORGANIZZAZIONE: combinazione fra<br />

innovazione continui e graduali miglioramenti ai prodotti e<br />

ai processi introdotti dal personale <strong>di</strong> tutti i livelli (idea nota<br />

con il termine giapponese <strong>di</strong> kaizen miglioramento<br />

continuo)<br />

• RUOLO DELL’INFORMAZIONE: un’ampia e tempestiva<br />

<strong>di</strong>ffusione delle informazioni è critica per il funzionamento<br />

dell’organizzazione. Grazie alla <strong>di</strong>ffusione delle<br />

informazioni, il coor<strong>di</strong>namento orizzontale può essere reso<br />

complementare e a volte sostituire il coor<strong>di</strong>namento<br />

gerarchico


Il Total Quality Management<br />

• RUOLO DELLA CULTURA: necessario un vero proprio<br />

cambiamento culturale con formazione continua<br />

comunicazione, mobilità interna<br />

L’approccio TQM implica l’uso <strong>di</strong> numerose tecniche:<br />

1) tecniche <strong>di</strong> rilevazione e <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> qualità dei<br />

processi/prodotti<br />

2) tecniche <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e prevenzione degli errori<br />

3) tecniche <strong>di</strong> progettazione dei processi e dei prodotti per la<br />

qualità<br />

4) tecniche <strong>di</strong> rilevazione della sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti


LE VISION 2000


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la<br />

qualità<br />

… l’organizzazione deve:<br />

a) identificare i processi necessari per il<br />

sistema <strong>di</strong> gestione per la qualità e la loro<br />

applicazione nell’ambito <strong>di</strong> tutta<br />

l’organizzazione<br />

b) stabilire la sequenza e le interazioni tra<br />

questi processi<br />

c) stabilire i criteri ed i meto<strong>di</strong> necessari per<br />

assicurare l’efficace funzionamento e<br />

l’efficace controllo <strong>di</strong> questi processi


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la<br />

qualità<br />

… l’organizzazione deve:<br />

d) assicurare la <strong>di</strong>sponibilità delle risorse e<br />

delle informazioni necessarie per supportare<br />

il funzionamento e il monitoraggio <strong>di</strong> questi<br />

processi<br />

e) monitorare, misurare ed analizzare questi<br />

processi<br />

f) attuare le azioni necessarie per conseguire i<br />

risultati pianificati ed il miglioramento<br />

continuo <strong>di</strong> questi processi


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la<br />

qualità<br />

… l’approccio per processi facilita<br />

l’identificazione dei processi principali<br />

tipici dell’Ente …<br />

1) processi <strong>di</strong> attuazione che producono<br />

valore per i clienti e per le parti interessate<br />

(es. processi <strong>di</strong> erogazione del servizio<br />

2) processi <strong>di</strong> supporto che creano le<br />

con<strong>di</strong>zioni per il funzionamento dei processi<br />

<strong>di</strong> attuazione (es. pianificazione delle<br />

risorse, protocollo, determinazione,<br />

delibera, monitoraggio dei processi etc.)


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la qualità


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la qualità<br />

..in verticale l’ente <strong>di</strong>ffonde le politiche per la<br />

qualità valorizzando le persone attraverso la<br />

leadership per mezzo <strong>di</strong> formazione,<br />

comunicazione, informatizzazione, lavoro<br />

<strong>di</strong> gruppo…<br />

… in orizzontale la gestione per processi<br />

garantisce il raggiungimento dei risultati<br />

facendo <strong>di</strong> ogni fornitore un partner e<br />

mettendo il <strong>cliente</strong> al primo posto


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la qualità<br />

(5) Pianificazione strategica e definizione<br />

degli obiettivi: definisce gli in<strong>di</strong>rizzi politici<br />

e <strong>di</strong> qualità stabilendo gli obiettivi dell’Ente<br />

Locale in accordo con i requisiti del sistema<br />

<strong>di</strong> gestione per la qualità<br />

(6) Gestione / allocazione delle risorse:<br />

identifica gli obiettivi operativi e le risorse<br />

incluse quelle inerenti alla qualità<br />

(7) realizzazione del prodotto /servizio<br />

(8) misurazioni, analisi e miglioramento:<br />

impegno dei nuclei <strong>di</strong> valutazione,<br />

segnalazione dei clienti..


VISION 2000.. Sistema <strong>di</strong> gestione per la qualità<br />

Alcuni mezzi che favoriscono la fase <strong>di</strong><br />

controllo e miglioramento:<br />

1) carta dei servizi impegno formale verso il<br />

<strong>cliente</strong><br />

2) controllo <strong>di</strong> gestione per misurare i risultati<br />

3) nucleo <strong>di</strong> valutazione per valutare i risultati<br />

4) controllo strategico

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