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LIBERAL- DEMOCRAZIE DI MASSA • Garanzia reale di partecipazione politica della popolazione adulta (M/F); • Possibilità di dissenso, opposizione e competizione politica. DIRITTI (civili) DELLA TRADIZIONE LIBERALE DIRITTI (politici) INSITI NELLE CONCEZIONI DEMOCRATICHE DELLA SOVRANITA’ POPOLARE ESTENSIONE AL NUMERO PIU’ AMPIO DI CITTADINI
In tema di DEFINIZIONI DELLA DEMOCRAZIA, una distinzione di fondo è quella tra definizioni SOSTANZIALI e definizioni PROCEDURALI. Il primo tipo di definizione ha carattere normativo o valoriale, perché tende a specificare, attraverso l’individuazione di quali risultati sostanziali un regime democratico debba tendere a realizzare, come la democrazia dovrebbe essere. Le definizioni del secondo tipo sono invece a carattere minimalista, nel senso che tendono a classificare le democrazie secondo le loro istituzioni e procedure formali, cioè in base alle loro regole di funzionamento. Una visione sostanziale della democrazia era certamente quella di ARISTOTELE che, come si è visto, distingue tra regimi buoni e cattivi basandosi sul grado in cui essi servono il bene pubblico. Ovviamente definizioni di tal genere, tese a delineare la democrazia “ideale”, presentano molte difficoltà dal punto di vista della loro verificabilità empirica. Se, per esempio, si indica come uno degli obiettivi fondamentali della democrazia la realizzazione della giustizia economica, risulta improbo trovare esempi di simili regimi nel mondo reale. Le definizioni minime, invece, incentrate sulla descrizione degli aspetti formali del funzionamento delle democrazie (cioè delle procedure che contraddistinguono questo tipo di regime), appaiono indubbiamente più ancorate alla realtà. In questo campo, tra le definizioni più significative vanno citate quella di SCHUMPETER e quella di SARTORI. La prima pone l’accento sulla competizione, la seconda sul
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