Barn@bytes 51 - Storicibarnabiti.it
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Notizie dalla Curia generalizia dei Padri Barnab<strong>it</strong>i<br />
N. <strong>51</strong> 31 Ottobre 2008<br />
“Vi esorto dunque, fatevi miei im<strong>it</strong>atori!”.<br />
1Cor 4, 16.<br />
“Vi esorto pertanto,<br />
fratelli,<br />
per il nome<br />
del Signore nostro<br />
Gesù Cristo,<br />
ad essere tutti unanimi<br />
nel parlare,<br />
perché non vi siano<br />
divisioni tra voi,<br />
ma siate<br />
in perfetta unione<br />
di pensiero<br />
e<br />
d`intenti”.<br />
1Cor 1,10<br />
“Soltanto però<br />
comportatevi<br />
da c<strong>it</strong>tadini<br />
degni del vangelo,<br />
perché<br />
nel caso che io venga<br />
e vi veda<br />
o che di lontano<br />
senta parlare di voi,<br />
sappia che state saldi<br />
in un solo spir<strong>it</strong>o<br />
e che combattete<br />
unanimi per la fede<br />
del vangelo,<br />
senza lasciarvi<br />
intimidire in nulla<br />
dagli avversari”.<br />
Fil 1,27-28
SULLE ORME DI PAOLO<br />
LE FAMIGLIE ZACCARIANE<br />
A CONVEGNO<br />
“Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Fil. 2,5)<br />
Ore 21.00<br />
Ore 09.00 Concelebrazione<br />
Chierici Regolari di S. Paolo – Barnab<strong>it</strong>i<br />
Angeliche di S. Paolo<br />
Laici di S. Paolo<br />
MOVIMENTO GIOVANILE ZACCARIANO<br />
FAMIGLIA DEI DISCEPOLI<br />
FIGLIE DELLA DIVINA PROVVIDENZA<br />
SUORE DEL PREZIOSSIMO SANGUE<br />
PICCOLE OPERARIE DEL S. CUORE<br />
MISSIONARIE DI S. TERESINA<br />
DISCEPOLE DEL CROCIFISSO<br />
PROGRAMMA DEL CONVEGNO<br />
ROMA 15 – 18 FEBBRAIO 2009<br />
Domenica 15-02<br />
Saluto ai convegnisti e presentazione delle giornate. Compieta<br />
Lunedì 16-02<br />
Abbazia delle Tre Fontane<br />
Ore 11.00 Riflessione In cammino con Paolo di Tarso. (P.Giovanni Rizzi, B.ta)<br />
Ore 13.00 Pranzo<br />
“Guai a me se non annuncio il Vangelo” (1 Cor.9,16). L’urgenza della<br />
Ore 16.00 Riflessione evangelizzazione nella cultura, nella società, nel mondo giovanile, oggi e<br />
domani.<br />
(Mons. Gianfranco Ravasi)<br />
Ore 19.30 Veglia di preghiera<br />
Buffet<br />
Ore 09.15 Concelebrazione<br />
Ore 13.00 Pranzo<br />
Ore 16.00 Riflessione<br />
Ore 20.30 Cena in ristorante<br />
Ore 08.00 Partenza<br />
Ore 13.30 Pranzo di saluto<br />
Partenze<br />
Chiesa di S. Paolo alla Regola - Chiesa di S. Carlo ai Catinari<br />
Martedì 17-02<br />
Basilica di S.Paolo fuori le mura.<br />
Presiedono Mons. Sergio Pagano e Mons. Andrea Erba, Barnab<strong>it</strong>i<br />
Il carisma paolino nella storia delle famiglie zaccariane<br />
(P. Filippo Lovison, B.ta)<br />
Testimonianze dell’Assemblea<br />
Mercoledì 18-02<br />
Udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI<br />
Vis<strong>it</strong>a alla Basilica di S.Pietro<br />
Conclusione del Convegno
NOTE ORGANIZZATIVE<br />
Sede del Convegno ARAN PARK HOTEL v. Riccardo Forster 24 (zona Ardeatina – Cecchignola)<br />
Durata del<br />
Convegno<br />
Quota di<br />
partecipazione<br />
Per raggiungere la<br />
sede del convegno<br />
Per i Sacerdoti<br />
Per chi proviene da<br />
fuori Italia<br />
CONFERMA<br />
DELLE<br />
ISCRIZIONI<br />
dalla cena di domenica 15 febbraio<br />
al mattino di mercoledì 18 febbraio<br />
contributo complessivo delle tre giornate: 100 € per persona<br />
Ferrovia<br />
— Stazione Termini<br />
— Metro 2 (dir. Laurentina) Fermata EUR<br />
Palasport<br />
— v. Beethoven bus 762 fino al capolinea<br />
(v. Arcidiacono)<br />
— a 100 m. v. Forster<br />
Portare camice e stola bianca<br />
Automezzi<br />
— G.R.A. usc<strong>it</strong>a 24 (Ardeatina), o 25<br />
(Laurentina),verso Roma centro<br />
— v. di Vigna Murata<br />
— v. Spiro Valles, v. Arcidiacono, v. Forster<br />
— (l’Hotel dispone di parcheggio interno)<br />
Compatibilmente con i posti disponibili, si potranno osp<strong>it</strong>are in Studentato partecipanti<br />
al Convegno che arrivano prima di domenica 15 febbraio e intendono fermarsi a Roma<br />
anche dopo il Convegno. Si segnalino però con precisione le date di arrivo e di partenza e<br />
i nominativi delle persone.<br />
Si avverte che le adesioni finora pervenute si r<strong>it</strong>engono confermate, salvo<br />
disdetta inviata entro il 5 novembre 2008.
Incontro con Superiori provinciali e Delegati<br />
Terminato il Convegno paolino i Superiori provinciali e Delegati avranno il loro annuale incontro<br />
con la Consulta generalizia nei giorni 19 – 21 febbraio 2009, presso la Curia generalizia.<br />
Iniziative dell’Anno Paolino<br />
[Per un disguido tipografico non è apparsa sul numero precedente la breve cronaca delle<br />
iniziative paoline fin qui realizzate. Lo si fa ora, ricordando che il numero dell’Eco da poco usc<strong>it</strong>o<br />
(n.3,2008), ne parla diffusamente.<br />
Si pregano i responsabili delle varie Province o Comun<strong>it</strong>à, di segnalare ulteriori iniziative perché<br />
se ne possa dare notizia a tutti ].<br />
28 giugno 2008. A Bologna, nella parrocchia e basilica di S.Paolo Maggiore, inizio dell’Anno<br />
Paolino per la Provincia Italiana Centro sud e per la diocesi di Bologna. Alle 17.30 canto dei<br />
Vespri in gregoriano. Presiede l’Arcivescovo, Card, Carlo Caffarra, che tiene l’omelia. Alle 21.00<br />
concerto vocale e organistico con il Coro “Paullianum”.<br />
29 giugno 2008. Sempre al S. Paolo di Bologna, alle 10.00, solenne concelebrazione presieduta da<br />
Mons Sergio Pagano, Barnab<strong>it</strong>a. Partecipano il Superiore generale e i due Superiori provinciali, i<br />
PP. Iannuzzi e Sala. Alle 11.30 conferenza di P. Giovanni Rizzi Barnab<strong>it</strong>a: Il Vangelo di Paolo<br />
come discernimento pastorale sulle comun<strong>it</strong>à cristiane del suo tempo.<br />
5 luglio 2008. Milano, S. Barnaba. Concelebrazione, nella festa del Santo Fondatore, presieduta<br />
dal Superiore generale. Partecipano diversi confratelli e consorelle Angeliche che si sono recati, al<br />
termine della celebrazione, ad Eupilio per gli Esercizi spir<strong>it</strong>uali.<br />
5 – 10 luglio 2008. Ad Eupilio, corso di Esercizi spir<strong>it</strong>uali, predicati da D. Sandro Carbone,<br />
biblista della diocesi di Genova. Partecipano 15 Barnab<strong>it</strong>i, 15 Angeliche e 2 Laici di S. Paolo.<br />
29 luglio – 1 agosto 2008. A Luján (Argentina), presso il santuario mariano nazionale, Incontro<br />
Paolino per le quattro Province dell’America latina; tiene gli incontro il P. Gabriel Napole,<br />
domenicano. Partecipanti 27 confratelli, compreso il Superiore generale e i due Assistenti, i<br />
PP.Rippa e Silva.<br />
25 – 30 agosto 2008. A Napoli, Denza, secondo corso di Esercizi spir<strong>it</strong>uali paolini, predicati da P.<br />
Giuseppe Dell’Orto Barnab<strong>it</strong>a. La maggioranza dei partecipanti, una novantina in tutto, erano Laici<br />
di S. Paolo.<br />
29 settembre – 2 ottobre 2008. Al Fatima Shrine di Lewiston (dove sono iniziati i lavori di<br />
ristrutturazione del Santuario), i confratelli della Provincia Nordamericana si sono r<strong>it</strong>rovati per<br />
riflettere su S. Paolo con la guida di P. Giovanni Rizzi. Oltre i confratelli hanno partecipato<br />
collaboratori e gruppi di preghiera del Santuario.<br />
27 – 30 ottobre 2008. A Tagaytay, la Delegazione filippina ha organizzato nei giorni 27-30<br />
ottobre delle giornate paoline (Pauline Days) aperte a Barnab<strong>it</strong>i, Angeliche e Laici di S.Paolo. E’<br />
la prima volta che le tre famiglie zaccariane si r<strong>it</strong>rovano insieme nella Delegazione ed il programma<br />
si presenta quanto mai ricco e impegnativo nell’approfondire le principali tematiche paoline.<br />
Organizzatore e guida delle giornate è P. Gianni Scalese.<br />
28 – 30 dicembre 2008. Eupilio. La comun<strong>it</strong>à della casa di esercizi organizza, in occasione<br />
dell’Anno Paolino una Tregiorni di Studio. Informazioni sul programma e sulla modal<strong>it</strong>à di<br />
partecipazione sono contenute in un dépliant in distribuzione (telefono e fax della Casa di Eupilio:<br />
031.655602).
Confratelli defunti<br />
P. Gennaro Martolò<br />
Napoli 2 – 1 – 1936 / S. Felice a Cancello 12 – 9 – 2008<br />
Della Provincia Italiana Centro Sud<br />
P. Gennaro Martolò, napoletano verace, era il nipote di Fr. Vincenzo Martolò, ben noto a tutti i<br />
Barnab<strong>it</strong>i che hanno frequentato gli studi teologici a Roma. E fu proprio sulla scia dello zio che P.<br />
Gennaro, dopo le scuole elementari frequentate nel rione popolare di provenienza, partì per la<br />
Scuola apostolica di Arpino, dove frequentò le classi ginnasiali, sotto la guida del P. Michele<br />
Cristallo.<br />
Nel ricordo dei suoi compagni di scuola, il giovane Martolò evidenziò sub<strong>it</strong>o la sua intelligenza, ma<br />
anche una certa pigrizia nell’impegno scolastico, dovuto alla vivac<strong>it</strong>à di carattere e ad interessi<br />
diversi dallo studio, tipici dei ragazzi provenienti da un ambiente popolare partenopeo.<br />
Pos<strong>it</strong>ivo tuttavia fu il giudizio dei Superiori al termine del ginnasio, così da permettergli l’inizio<br />
dell’anno di noviziato a S. Felice a Cancello, essendo Maestro il P. Romualdo D’Alessio.<br />
Firenze lo vide studente liceale negli anni 1952-55 dopo che ebbe fatta la prima professione a S.<br />
Felice l’11 ottobre 1952, festa di S. Alessandro Sauli. A Firenze il P. Gennaro ottenne buoni<br />
risultati, conseguendo la matur<strong>it</strong>à classica e dove rimase ancora per un anno per lo studio della<br />
filosofia. Il corso teologico lo frequentò a Roma presso l’Univers<strong>it</strong>à Urbaniana. A Roma fece anche<br />
la professione solenne l’11 ottobre 1957 e durante il 4° anno di teologia fu ordinato sacerdote il 19<br />
marzo 1960.<br />
Terminati gli studi teologici, P. Gennaro fu destinato ad Arpino, quale padre spir<strong>it</strong>uale degli<br />
Apostolini; vi rimase solo un anno perché dal 1962 lo vediamo al Collegio Bianchi come docente<br />
nelle scuole medie e studente di Lettere presso l’Univers<strong>it</strong>à Federico II.<br />
Gli anni trascorsi al Bianchi furono molto intensi per l’attiv<strong>it</strong>à scolastica ed educativa del P.<br />
Gennaro, tanto è vero che a distanza di molti anni la figura del P. Martolò professore ed educatore<br />
rimase nella memoria di tanti suoi ex allievi, oggi professionisti.<br />
Nel 1974 fu destinato al Denza, docente nei Licei, ed aiuto Vicerettore nel Conv<strong>it</strong>to. Furono quegli<br />
anni molto proficui, di grande accoglienza e amicizia con famiglie e alunni, anni in cui P. Martolò<br />
dimostrò capac<strong>it</strong>à organizzative nelle g<strong>it</strong>e scolastiche, nelle settimane bianche e nei convegni di<br />
carattere artistico e culturale. Fu Preside della Scuola media e del Ginnasio-Liceo; padre spir<strong>it</strong>uale<br />
del calcio Napoli e organizzatore nel periodo estivo di corsi di training autogeno, molto richiesti in<br />
quegli anni, e per i quali il P. Martolò aveva trascorso alcuni mesi un USA per conseguire un master<br />
in psicologia. Una parentesi nella sua permanenza napoletana fu la destinazione al S. Luigi di<br />
Bologna negli anni 1985-88. Svolse anche qui l’attiv<strong>it</strong>à di docente di Lettere nei Licei, ma ben<br />
presto r<strong>it</strong>ornò alla sua Napoli, insofferente del clima continentale di Bologna e desideroso del mare<br />
di Napoli.<br />
Da Bologna r<strong>it</strong>ornò al Denza, dove rimase fino al 1995-96, quando volle dare una svolta decisiva<br />
alla sua v<strong>it</strong>a di sacerdote e religioso: si dedicò da allora in avanti all’apostolato della predicazione e<br />
del sacramento della riconciliazione nella nostra chiesa di S. Maria di Caravaggio a piazza Dante,<br />
dove fu trasfer<strong>it</strong>o come Superiore della comun<strong>it</strong>à.<br />
Dopo tanti anni di apostolato e di attiv<strong>it</strong>à didattico-educativa, in età ancora giovane, incominciarono<br />
a venir meno le forze al nostro P. Gennaro a causa di un agguerr<strong>it</strong>o diabete, non sempre curato e<br />
forse un po’ sottovalutato, ma che fu certamente il motivo di tutto il malessere che P. Gennaro<br />
dovette sopportare per quasi un decennio. Gli anni di permanenza a Caravaggio furono molto<br />
fruttuosi per i fedeli che numerosi frequentavano la nostra chiesa e tanti di essi si affezionarono al<br />
P. Gennaro.<br />
L’ultimo periodo della sua esistenza terrena il P. Gennaro lo trascorse nella comun<strong>it</strong>à di S. Felice a<br />
Cancello, curato amorevolmente dai confratelli, dai novizi e dai postulanti. La malattia condizionò<br />
sempre di più il P. Gennaro, fino al punto di impedirgli del tutto la deambulazione e causandogli
anche una quasi totale cec<strong>it</strong>à e sord<strong>it</strong>à. Furono questi ultimi anni segnati dalla sofferenza fisica e<br />
morale per P. Gennaro, il quale costatò sempre più l’aggravarsi del suo stato di salute, che lo portò,<br />
ancor giovane, ad una permanente invalid<strong>it</strong>à.<br />
Nonostante tutto, da buon religioso, si volle rendere utile alla comun<strong>it</strong>à fin quando potè, affidandosi<br />
sempre più alla bontà e misericordia di Dio e alle cure premurose dei Padri, dei novizi e postulanti.<br />
Andò incontrò al Signore il 12 settembre 2008, nella memoria del Nome di Maria.<br />
Nella sua v<strong>it</strong>a terrena il P. Martolò seppe esprimere bene il carisma barnab<strong>it</strong>ico: dedizione alle<br />
anime attraverso l’apostolato della preghiera, della predicazione e del ministero del perdono;<br />
attiv<strong>it</strong>à culturale ed educativa a beneficio di una molt<strong>it</strong>udine di giovani con cui venne a contatto nei<br />
nostri Ist<strong>it</strong>uti scolastici.. La preghiera dei suoi familiari, degli amici e dei confratelli l’accompagni<br />
presso il trono misericordioso di Dio.<br />
P. Pasquale Riillo<br />
Fr. Carlo Rigamonti<br />
Costamasnaga (Lecco) 12 – 12 – 1907 / Eupilio 26 – 09 – 2008<br />
Della Provincia Italiana del Nord<br />
Il peso dei cent’anni cominciava a farsi sentire e il nostro amato Fratel Carlino stava affrettando i<br />
suoi passi verso il traguardo che si profilava sempre più vicino. Finchè lunedì 22 settembre 2008<br />
una peraltro leggera ischemia consigliava di allettarlo. E come un lume giunto alla sua<br />
consumazione, si è venuto spegnendo poco a poco, tra momenti di lucid<strong>it</strong>à e momenti di<br />
assopimento. Ricordava, ad esempio, le parole di P. Lanfranco, di sentirsi al sicuro invocando i<br />
nomi di Gesù e Maria. Nomi che sono riecheggiati ai suoi orecchi attraverso l’incessante preghiera<br />
del rosario con cui, confratelli, affezionati parenti e amici, hanno accompagnato il suo tramonto. In<br />
particolare, il gruppo dei partecipanti al fine settimana di preghiera profonda, dopo cena aveva<br />
pregato per lui la Corona, attualizzando la formula: “… Santa Maria, Madre di Dio, prega per<br />
Fratel Carlino adesso, nell’ora della sua morte”. Poco dopo, alle ore 22.15 con un ultimo sereno<br />
respiro, assist<strong>it</strong>o da P. Gianfranco Pessina e da P. Antonio Gentili, che si trovavano al suo capezzale<br />
(la comun<strong>it</strong>à si era data dei turni per vegliare lungo la notte), Fratel Carlino tornava al Padre, al<br />
termine di una v<strong>it</strong>a vissuta nella semplic<strong>it</strong>à.<br />
Poiché era già stato approntato il “coccodrillo”, come in termini giornalistici si indica il profilo<br />
pronto per l’occasione…, riportiamo quelle pagine,<br />
«Cominciando col ricordare che in un’epoca ormai lontanissima i coniugi Rigamonti vivevano<br />
a Tregolo, frazione di Costamasnaga, un borgo attualmente in provincia di Lecco. Il mar<strong>it</strong>o si<br />
chiamava Giuseppe (1876-1955), di mestiere tess<strong>it</strong>ore che eserc<strong>it</strong>ò per tutta la v<strong>it</strong>a tranne che<br />
nel periodo della Grande Guerra dove combatté con la Brigata Terribile, e la moglie, Luigia<br />
Buzzi, casalinga e collaboratrice domestica. In data 12 dicembre 1906 la felice coppia mise al<br />
mondo due gemelli: Carlo e Santino.<br />
Prima di soffermarci su Carlo, poi maggiormente noto come Fratel Carlo, diamo ancora una<br />
breve occhiata alla sua famiglia, lasciando nella penna i tanto affezionati nipoti: oltre al<br />
gemello, rimasto scapolo e deceduto nel 1944, si contano altri fratelli e sorelle: Rosa, fattasi<br />
suora col nome di Raimonda presso le Piccole Serve del Sacro Cuore; Enrico sposatosi con<br />
R<strong>it</strong>a (gen<strong>it</strong>ori di Alma e Tina), e inoltre Arturo mar<strong>it</strong>o di Anna. Dal matrimonio fra Arturo e<br />
Anna sono nati Rosa, nubile, Maria Teresa (sposa di Luigi Cattaneo e madre di Emanuele ed<br />
Elisabetta) e Gisella andata sposa ad Adelio Magni. Si ricordano altre due sorelle, Rina e<br />
Marcellina che morirono giovanissime.<br />
Ma torniamo a Carlo Rigamonti. Dopo aver consegu<strong>it</strong>o la licenza elementare e dopo un<br />
apprendistato stagionale in tess<strong>it</strong>ura (per la durata di un inverno e con il compenso di lire 5!),<br />
chiese e ottenne di entrare nell’Ordine dei Barnab<strong>it</strong>i come fratello. Arrivò di conseguenza il<br />
momento di lasciare la famiglia e raggiungere da Costamasnaga il convento di Eupilio, dove
era destinato. Fu un viaggio complicato, malgrado la brevissima distanza tra i due paesi che si<br />
affacciano uno di fronte all’altro in vista del lago di Pusiano. Il 2 gennaio 1936 Carlo si mise<br />
in cammino con il suo bagaglio, una federa in spalla contenente i propri effetti d’uso. Da<br />
Costamasnaga andò a piedi fino alla stazione delle ferrovie Nord di Merone. Qui, per un<br />
viaggio di una sola fermata, salì in treno per scendere sub<strong>it</strong>o alla successiva vicina stazione di<br />
Erba. Da Erba a Eupilio di nuovo a piedi con il suo fagotto, un poco per strada, un poco per le<br />
scorciatoie.<br />
Alla Casa di R<strong>it</strong>iri di Eupilio fu accolto dai Padri Giuseppe Mambretti, egli pure nato a<br />
Costamasnaga, e Giuseppe Dallanoce. Insieme a loro c’era un Padre – “un sempliciotto” –<br />
così affermava il Nostro, che aveva la cura dei Postulanti, tale Mirocleto Sacconaghi, che fu il<br />
suo primo mentore. Carlo trovò ad Eupilio altri fratelli di cui ricordava con assoluta lucid<strong>it</strong>à<br />
nomi e cognomi: Guido Biella, Pasquale Porta, Clemente Vescovi e Luigi Meregalli. Trascorsi<br />
quasi undici mesi, il 27 novembre 1936 Carlo presentò la cosiddetta terza domanda in<br />
Milano alla presenza del Padre provinciale, Angelo Riganti, e dei suoi Consiglieri.<br />
Il 12 maggio dell’anno seguente fu inviato a Como in sost<strong>it</strong>uzione di un altro fratello, Giuseppe<br />
Redaelli, e a Como rimase fino a luglio con l’incarico di cubiculario (addetto al riordino delle<br />
camere) e refettoriere.<br />
Dopo questa parentesi andò a Monza dove, insieme al fratel Angelo Ferrerio, fece l’anno di<br />
noviziato (5 maggio 1938 – 5 agosto 1939), sotto la guida del P. Agostino Mazzucchelli. Lo<br />
stesso 5 agosto 1938 emise la professione semplice nelle mani del P. Angelo Castelli. Quindi<br />
tornò ad Eupilio per non distaccarsene più. La professione solenne fu accolta in segu<strong>it</strong>o (8<br />
agosto 1944) dal P. Angelo Mauri. A parte questi brevi spostamenti, per il resto, come detto,<br />
rimase sempre ad Eupilio: fino al momento in cui ha lasciato il dilettoso Colle Brino per il<br />
Paradiso. Si contano ben 72 anni di permanenza ininterrotta nella Casa di r<strong>it</strong>iri, dal 1936 al<br />
2008, finché il Signore lo ha chiamato a sé all’età di anni 100, mesi 9, giorni 14.<br />
Proverbiale è stato il suo attivismo: benché negli ultimi anni avrebbe potuto considerarsi<br />
esentato da ogni incombenza, egli svolse le stesse mansioni con lo zelo e la puntual<strong>it</strong>à di un<br />
neof<strong>it</strong>a e con il tempismo e la meccanica precisione di un congegno perfetto e collaudato. Da<br />
più di un secolo, sostenuto da una salute di ferro, trascorreva i giorni con la stessa operos<strong>it</strong>à,<br />
con la stessa curios<strong>it</strong>à e gioia di vivere, con la stessa contagiosa allegria e buonumore, con la<br />
stessa indole scherzosa, di cui danno testimonianza le diverse celebri e immortali raccolte a<br />
stampa dei suoi oracoli. Ha regalato a tanti osp<strong>it</strong>i della Casa inappuntabili servigi, ordine e<br />
decoro; ha onorato la sua dimora; con i suoi stornelli e le sue facezie ha susc<strong>it</strong>ato in tanti che<br />
lo hanno incontrato momenti di sorriso e di buonumore. Averlo frequentato è stata una fortuna.<br />
Per chi lo ha conosciuto, ricordarlo significa rivivere momenti di letizia».<br />
Quanti grav<strong>it</strong>ano sulla Casa di r<strong>it</strong>iri non mancheranno di riandare alle pagine del Libro degli oracoli<br />
dove è immortalata l’attiv<strong>it</strong>à orale e oracolare profusa per decenni dal nostro confratello. Pazienti<br />
amanuensi hanno voluto conservarne memoria, sia per rivivere quei momenti di bonaria e nel<br />
contempo acuta filosofia, sia per tramandare ai posteri i detti e i fatti più memorabili di una v<strong>it</strong>a<br />
ultracentenaria. Attraverso i famosi “stornelli”, il Nostro ha saputo cogliere le più recond<strong>it</strong>e ver<strong>it</strong>à e<br />
gli aspetti psicologici più azzeccati, condendo il tutto con lieve e cordiale ironia.<br />
I funerali di fratel Carlino si sono svolti lunedì 29 settembre. Messa nella cappella della Casa r<strong>it</strong>iri<br />
e tumulazione nel cim<strong>it</strong>ero della comun<strong>it</strong>à (ai piedi della grande croce), che accoglie i resti mortali<br />
dei “padri fondatori” della Casa di Eupilio, dei quali il Nostro può considerarsi l’epigono: Giuseppe<br />
Mambretti, Michele Favero, Ermanno Lanfranco, Tobia Mapelli. La celebrazione eucaristica (25 i<br />
concelebranti) è stata presieduta dal Rev.mo P. Generale, assist<strong>it</strong>o dal parroco di Costamasnaga, dal<br />
P. Provinciale e da confratelli venuti da ogni dove. Massiccia la presenza di parenti, affiliati e amici<br />
(ne abbiamo contati fino a 120). Mentre la sua amabile figura e le sue memorabili facezie<br />
rivivranno a lungo nella nostra memoria, abbiamo la certezza che fratel Carlino anche da lassù<br />
continua ad amare e a servire la nostra Casa.<br />
P. Antonio Gentili
P. Luigi Rima<br />
Perugia 21 – 6 – 1919 / Firenze 16 – 10 – 2008<br />
Della Provincia Italiana Centro Sud<br />
Il P. Luigi Rima ha avuto in dono una lunga v<strong>it</strong>a (avrebbe compiuto i 90 anni l’anno prossimo) e<br />
facilmente riassumibile in due tappe: la v<strong>it</strong>a in famiglia e la preparazione alla v<strong>it</strong>a religiosa e<br />
sacerdotale da una parte, e dall’altra i lunghi anni di permanenza a Firenze unica tappa di<br />
destinazione in Congregazione fino alla morte.<br />
Nato a Perugia il 21 giugno 1919, gli è stato dato il nome del santo del giorno, Luigi. Aveva altri sei<br />
fratelli. Dopo le scuole elementari a Perugia (1925-30), per interessamento soprattutto dei PP.<br />
Gurlino e Bonini Pietro, ha conosciuto la nostra famiglia religiosa ed è stato inviato a Genova per il<br />
ginnasio, frequentando lodevolmente le prime tre classi in casa e le ultime due al V<strong>it</strong>torino (1931-<br />
36). Manifestava fin da allora buona indole, facil<strong>it</strong>à nello studio e buona intesa nella convivenza<br />
con i compagni.<br />
A Monza ha compiuto l’anno di Noviziato, al termine del quale ha emesso la prima professione il<br />
29 settembre 1937. Ha trascorso gli anni di Liceo a Lodi (1937-40), mentre per la teologia ha<br />
dovuto passare per diverse comun<strong>it</strong>à (erano gli anni della guerra, ma le classi erano molto<br />
numerose): a Milano S. Barnaba il primo anno (1940-41) , il secondo e terzo a Roma (1941-43), per<br />
concludere con l’ultimo anno a Firenze a S. Domenico di Fiesole (1943-44).<br />
Sono anche gli anni della piena consacrazione a Dio con la professione solenne, il 19 luglio 1941 a<br />
Milano (nelle mani del Rev.mo P. Clerici) e dei vari gradi dell’Ordine sacro fino alla Ordinazione<br />
sacerdotale a Roma il 4 luglio 1943.<br />
Il suo ministero inizia con l’incarico di Vicemaestro dei chierici studenti al S. Paolo di Firenze<br />
(1943-48), mentre frequenta l’Univers<strong>it</strong>à, conseguendo la laurea in Lettere nel 19<strong>51</strong> (seguirà poi la<br />
specializzazione in psicopedagogia nel 1972, quando già era iniziata la sua attiv<strong>it</strong>à in mezzo ai<br />
bambini autistici). Sempre al S. Paolo e alla Querce sarà anche Maestro degli studenti fino al 1955<br />
(ed è soprattutto con questo incarico nella formazione che resta fra noi il suo ricordo più<br />
significativo).<br />
Il Collegio alla Querce lo ebbe per tanti anni insegnante di lettere, nelle medie (dal 19<strong>51</strong> al 60) e<br />
nelle superiori (1961-77), ma anche direttore spir<strong>it</strong>uale (1955-56; 1960-62), e per alcuni anni anche<br />
Rettore del Collegio (1973-75).<br />
Pur rimanendo sempre a Firenze, a seconda degli incarichi rivest<strong>it</strong>i e delle disposizioni dei Superiori<br />
risiedette in tempi diverse nelle tre comun<strong>it</strong>à fiorentine del tempo: lo studentato S. Paolo, il collegio<br />
alla Querce e la parrocchia della Provvidenza.<br />
Da tanti anni (dal 1960 circa) data la sua attiva presenza presso la Coop. SAMAPI fondata per<br />
venire in aiuto ai bambini autistici, entrando a far parte della équipe psicopedagogica. Questo suo<br />
apostolato diventerà sempre più a tempo pieno man mano che veniva meno la sua presenza nella<br />
scuola del collegio. Ai suoi bambini e ai collaboratori è rimasto fedele, fino a pochi mesi dalla<br />
morte, nonostante l’età e la malattia (con non poche preoccupazioni per i confratelli che lo<br />
vedevano partire in macchina da solo …). Negli ultimi mesi si è manifestata una forma tumorale<br />
alla prostrata che è stata la responsabile immediata del suo veloce declino fino alla morte. La<br />
preoccupazione del suo stato ha consigliato nel mattino del 16 ottobre, di portarlo in ospedale, ma vi<br />
è rimasto solo poche ore perché è sopraggiunta la morte, nel pomeriggio dello stesso giorno.<br />
Per chi l’ha conosciuto nella sua lunga v<strong>it</strong>a, P. Luigi rimane una bella testimonianza di fratello e<br />
amico di grande sensibil<strong>it</strong>à, di capac<strong>it</strong>à di ascolto, un<strong>it</strong>a a una fine arguzia che facil<strong>it</strong>ava la<br />
comunicazione e i rapporti; uomo di bonta e patern<strong>it</strong>à, di consiglio e di saggezza, amabile nella<br />
convivenza e nella collaborazione con tutti. Il Signore gli ha certamente riservato il premio che<br />
largamente concede ai suoi amici fedeli.<br />
P. Giovanni Villa
SCHEDA DI INFORMAZIONE PER CONVEGNISTI<br />
CHE ARRIVANO A ROMA PRIMA DEL 15 FEBBRAIO<br />
E RIPARTONO DOPO IL 18 FEBBRAIO<br />
COGNOME: …………………………………………………………………......................………<br />
NOME:<br />
…………………………………………………………………………..............……<br />
PAESE DI PROVENIENZA:<br />
DATA DI ARRIVO A ROMA:<br />
………………………………………………….......…...........<br />
……………………………………………………..................<br />
DATA DI PARTENZA DA ROMA:<br />
……………………………………………..................<br />
(INVIARE A ROMA PER FAX 0039.06.58157322 ENTRO NOVEMBRE)