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LA GESTIONE DEI PALLET - Università Carlo Cattaneo

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I costi unitari variano da 0,75 euro/pallet a 1,19 euro/pallet. Prima di procedere con l’analisi dei<br />

costi unitari totali per ciascuna delle 7 aziende campione (identificate con le lettere dalla A alla<br />

G), si analizzerà la tabella focalizzandosi su ciascuna delle 7 voci di costo individuate:<br />

1. Costo annuo equivalente dell’investimento nel parco pallet – In oltre il 50% delle aziende<br />

intervistate questa voce è nulla, in quanto i Committenti forniscono in comodato d’uso il parco<br />

pallet al 3PL. In due casi (B e G) il 3PL detiene la proprietà di parte del polmone operativo, che<br />

viene pertanto soggetto ad un costo annuo di ripartizione. Nel caso D il parco pallet è considerato<br />

dall’operatore come un bene soggetto a svalutazione.<br />

2. Reintegro annuale – Rappresenta la voce di costo con il maggiore valore di scostamento tra il<br />

minimo (-0,56 euro/pallet) e il massimo (0,49 euro/pallet); per due delle aziende analizzate (E e<br />

G) questa voce è addirittura negativa rappresentando quindi per il 3PL un ricavo. Tale voce infatti<br />

dipende dalla capacità, da parte del 3PL, di gestire a proprio vantaggio i rapporti contrattuali con<br />

trasportatori e committenti, ad esempio concordando franchigie attive in grado di compensare le<br />

perdite fisiologiche. Solo in uno dei casi analizzati (G) la responsabilità sulla gestione dei pallet<br />

viene ribaltata sia ai trasportatori sia alle cooperative di magazzino.<br />

3. Trasporto di ritorno – Rappresenta un costo superiore al 40% del costo unitario totale di<br />

gestione per 3 delle aziende analizzate (A, E ed F), nelle quali l’attività di trasporto non è<br />

terziarizzata e il 3PL sostiene direttamente un costo relativo al trasporto di ritorno. Tale costo è<br />

solitamente imputabile al numero di viaggi organizzati per il recupero differito dei pallet e,<br />

qualora il trasporto fosse terziarizzato, alla capillarità della rete operativa del 3PL. Nei casi D e G<br />

la scarsa capillarità del network determina un maggior costo di recupero dei vuoti, dovendo<br />

altresì riconoscere ai trasportatori compensi straordinari. Nei restanti casi, (B e C) il recupero dei<br />

pallet dai punti di consegna o dalle filiali dei trasportatori non comporta un esborso.<br />

4. Riparazione e/o smaltimento – L’attività di riparazione rappresenta un costo trascurabile<br />

rispetto al costo totale di gestione, poiché in linea generale i 3PL preferiscono barattare i pallet<br />

che hanno subito dei danneggiamenti anziché farli riparare. In un caso (F) i pallet rotti vengono<br />

venduti a terzi in cambio di un compenso, pertanto la voce rappresenta un ricavo.<br />

5. Gestione fisica – L’attività di gestione fisica rappresenta ovviamente un costo ineludibile per<br />

tutte le aziende intervistate in quanto voce legata all’operatività necessaria all’erogazione del<br />

servizio logistico; in linea generale, maggiore è il flusso di pallet annuale del magazzino campione<br />

più il costo unitario di questa attività si riduce, in virtù delle economie di scala. Mediamente si è<br />

rilevato un costo unitario per la gestione fisica di 0,22 euro/pallet.<br />

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<strong>LA</strong> <strong>GESTIONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>PALLET</strong> | Fabrizio Dallari e Gino Marchet

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