Igiene e Sicurezza sul Lavoro Comune di Biella
Igiene e Sicurezza sul Lavoro Comune di Biella
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PREMESSA<br />
La valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato, prevista dagli articoli 6, comma 8,<br />
lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, del Testo Unico per la sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />
(Dlgs 81/2008 e s.m.i.), è definita come “con<strong>di</strong>zione che può essere accompagnata da<br />
<strong>di</strong>sturbi o <strong>di</strong>sfunzioni <strong>di</strong> natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che<br />
taluni in<strong>di</strong>vidui non si sentono in grado <strong>di</strong> corrispondere alle richieste o aspettative riposte<br />
in loro”.<br />
Per facilitare l’attuazione <strong>di</strong> questo adempimento, la Commissione con<strong>sul</strong>tiva permanente<br />
per la salute e sicurezza <strong>sul</strong> lavoro, istituita presso il Ministero del <strong>Lavoro</strong>, con una<br />
Circolare del 18 novembre scorso, ha fornito ai datori <strong>di</strong> lavoro pubblici e privati uno<br />
strumento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ai fini della corretta attuazione delle previsioni <strong>di</strong> legge in materia <strong>di</strong><br />
valutazione del rischio, con riferimento alla peculiare e innovativa tematica del rischio da<br />
stress correlato al lavoro.<br />
La Commissione con<strong>sul</strong>tiva ha previsto che la valutazione del rischio da stress <strong>di</strong> lavorocorrelato<br />
si articoli in due fasi: una preliminare e una successiva, <strong>di</strong> secondo livello, da<br />
attivare nel caso in cui la valutazione preliminare riveli elementi <strong>di</strong> rischio da stress lavorocorrelato<br />
e le misure <strong>di</strong> correzioni adottate dal datore <strong>di</strong> lavoro si rivelino inefficaci.<br />
La metodologia che maggiormente ricalca le in<strong>di</strong>cazioni della Commissione è quella<br />
proposta dal Network Nazionale per la Prevenzione del Disagio Psicosociale nei Luoghi <strong>di</strong><br />
<strong>Lavoro</strong> coor<strong>di</strong>nato dall'ex ISPESL, attualmente INAIL.<br />
Il modello si propone <strong>di</strong> fornire a Datore <strong>di</strong> <strong>Lavoro</strong> (DL), Me<strong>di</strong>co Competente (MC),<br />
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), Addetti del Servizio<br />
Prevenzione e Protezione (ASPP), Rappresentante dei Lavoratori per la <strong>Sicurezza</strong> (RLS) il<br />
sostegno necessario per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato, basato su<br />
principi solidamente supportati dalla letteratura scientifica ed in linea con quanto previsto<br />
dall’Accordo europeo dell’8 ottobre 2004, attraverso un valido percorso utilizzabile dal DL,<br />
dalle figure della prevenzione e dai lavoratori in maniera partecipata, coor<strong>di</strong>nata ed<br />
integrata.<br />
Il modello consiste in un approccio per fasi al processo <strong>di</strong> valutazione, basato <strong>sul</strong>le sei<br />
<strong>di</strong>mensioni organizzative chiave, riconosciute in letteratura scientifica come potenziali<br />
fattori <strong>di</strong> rischio stress lavoro-correlato, che sono:<br />
1. Domanda<br />
2. Controllo<br />
3. Supporto<br />
4. Relazioni<br />
5. Ruolo<br />
6. Cambiamento