L'approccio neoclassico alla valutazione dei beni ambientali. Una ...

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I FRUTTI DI DEMETRA
di soddisfazioni non materiali. In questo caso lo scambio
di merci diventa un semplice mezzo per il raggiungimento
di questi fini e, molto spesso, costituisce addirittura un
ostacolo per il raggiungimento degli stessi.
Certe volte le esigenze non materiali possono essere trascurate,
ma quando da queste non si può prescindere, come
nelle scelte che coinvolgono direttamente altre persone, o
in quelle che le coinvolgono indirettamente ma in maniera
forte, come nelle scelte che riguardano i beni ambientali,
allora la teoria neoclassica mostra tutti i suoi limiti.
Come afferma Cafiero, si può provare a difenderla, a
stirarla in modo da modificarne artificialmente i confini,
ma fino a quando non si deciderà di metterne in discussione
il fondamento essenziale, l’economia attuale non
potrà mai ambire ad essere una vera scienza dell’uomo 17 .
Forse è giunto il momento di pensare a una scienza sociale
che superi la visione miope e materialistica dell’economia.
Il cammino da compiere è indubbiamente lungo e non
libero da ostacoli di varia natura.
Nell’attesa di pervenire a una migliore e più completa
rappresentazione del comportamento umano, inteso
come un insieme articolato di valori, scopi e desideri, ci
domandiamo: i risultati a cui giungono i metodi di stima
basati sull’approccio neoclassico, per quanto vulnerabili
dal punto di vista etico e morale, possono comunque essere
considerati una soluzione di second best? 18
Ai posteri, senza tra l’altro tralasciare le altre specie
viventi, l’ardua sentenza!
17
C. Cafiero, La valutazione economica cit., p. 74.
18
Secondo la teoria del second best, se non è possibile soddisfare
tutte le condizioni richieste perché venga massimizzato il benessere
sociale, il tentativo di soddisfarne quante più possibile può portare
comunque ad una posizione di second best, ovvero ad una posizione
immediatamente precedente a quella dell’ottimo paretiano.