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L'approccio neoclassico alla valutazione dei beni ambientali. Una ...

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LIBRI E RICERCHE 27<br />

funzioni e servizi che non vengono rilevati dal mercato,<br />

mentre viene considerato unicamente la loro capacità di<br />

fornire <strong>beni</strong> materiali, ovvero il loro aspetto produttivo<br />

che non riflette il vero valore sociale della risorsa 9 . Ci sono<br />

poi delle risorse per le quali, per motivi di ordine spaziale e<br />

temporale, non solo il mercato è inefficiente, ma addirittura<br />

non può esistere. Basti pensare, ad esempio, agli effetti<br />

della deforestazione che si ripercuotono negativamente su<br />

tutto il pianeta, o ai danni che le emissioni attuali di biossido<br />

di carbonio possono provocare sulla stabilità climatica<br />

del futuro. La natura migratoria di alcune risorse naturali,<br />

come i corsi d’acqua superficiali e sotterranei, implica poi<br />

che l’eccessivo sfruttamento da parte degli individui posti<br />

a monte della risorsa porti a una perdita di benessere per<br />

gli individui a valle se non intervengono adeguati accorgimenti<br />

istituzionali che impongano di gestire la risorsa<br />

rispettando i principi della sostenibilità, i soli in grado di<br />

coniugare efficienza economica ed equità sociale sotto il<br />

vincolo della tutela ambientale. Molto spesso è proprio la<br />

natura fisica della risorsa che, impedendo la possibilità di<br />

poter stabilire <strong>dei</strong> diritti di proprietà sulla stessa, ne ostacola<br />

qualsiasi forma di <strong>valutazione</strong> monetaria che possa<br />

quantificare la sua scarsità sociale 10 .<br />

Dal punto di vista metodologico si cercò, allora, di inglobare<br />

all’interno del modello di mercato la considerazione<br />

delle risorse <strong>ambientali</strong> in quanto <strong>beni</strong> economici.<br />

Si introdusse così il concetto di valore economico totale<br />

<strong>dei</strong> <strong>beni</strong> <strong>ambientali</strong> come somma di due componenti principali:<br />

valore d’uso e valore di non-uso o di esistenza 11 .<br />

9<br />

Si pensi, ad esempio, al caso del bosco che oltre a fornire una materia<br />

prima importantissima quale il legname, offre una serie di prodotti<br />

che vengono impiegati nell’industria farmaceutica e svolge anche altre<br />

funzioni quali, ad esempio, la funzione di regolazione del clima, di tutela<br />

del suolo contro il dissesto idrogeologico, di assorbimento di anidride<br />

carbonica, etc. Lo stesso dicasi per l’acqua che oltre ad essere un input<br />

indispensabile per tutti i settori produttivi, sostiene la vita umana, costituisce<br />

un habitat fondamentale per diverse specie animali e vegetali,<br />

è utilizzata per la navigazione e come forza motrice per usi meccanici e<br />

elettrici e, infine, svolge la funzione di scarico di sostanze di rifiuto.<br />

10<br />

Si veda a tal proposito G. Corona, Diritto e natura: la fine di un<br />

millennio, in «Meridiana. Rivista di Storia e di Scienze Sociali», 28, 1997,<br />

pp. 150 sgg.<br />

11<br />

Il valori d’uso è quello connesso all’uso effettivo o potenziale

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