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L'approccio neoclassico alla valutazione dei beni ambientali. Una ...

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LIBRI E RICERCHE 29<br />

nella fruizione della risorsa ambientale, è possibile derivare<br />

la funzione di domanda di quest’ultima 12 .<br />

A ben guardare, le metodologie indirette, avendo<br />

come premessa l’effettivo utilizzo del bene, possono rivelarsi<br />

efficaci nella determinazione <strong>dei</strong> valori d’uso della<br />

risorsa, ma non <strong>dei</strong> valori di non uso.<br />

Quando l’obiettivo è la determinazione di valori non<br />

necessariamente associati a una effettiva fruizione della risorsa,<br />

oppure ogni qual volta non è possibile stabilire una<br />

connessione con il consumo o il valore di <strong>beni</strong> privati, è<br />

necessario fare ricorso ai metodi diretti. Questi cercano<br />

di stimare il valore di un bene ambientale simulandone il<br />

mercato anche se questo è inesistente. La creazione di un<br />

mercato virtuale avviene attraverso delle interviste dove i<br />

soggetti consultati sono chiamati a esprimere la loro disponibilità<br />

a pagare per conservare una risorsa ambientale,<br />

o la loro disponibilità ad accettare una compensazione<br />

per rinunciare <strong>alla</strong> fruizione o all’esistenza della stessa. A<br />

partire d<strong>alla</strong> rilevazione delle preferenze <strong>dei</strong> consumatori<br />

in un mercato ipotetico viene costruita la funzione di<br />

domanda del bene ambientale. Questo tipo di approccio,<br />

definito <strong>valutazione</strong> contingente, consente la stima oltre<br />

al valore d’uso anche <strong>dei</strong> valori di esistenza 13 .<br />

Se si riconosce l’esistenza di una componente di valore<br />

di non uso <strong>dei</strong> <strong>beni</strong> <strong>ambientali</strong>, si comprende che la differenza<br />

tra i due approcci non è solo tecnica. Se si sceglie la<br />

<strong>valutazione</strong> contingente si riconosce che il valore di non<br />

uso contribuisce a determinare il valore sociale di un bene<br />

ambientale e, quindi, si avrà una <strong>valutazione</strong>, in termini<br />

12<br />

In particolare, i metodi edonometrici si basano sull’ipotesi che<br />

un bene economico possa essere considerato come un aggregato di caratteristiche<br />

diverse per cui è possibile stimare, attraverso il prezzo di<br />

mercato del bene stesso, i prezzi impliciti delle singole caratteristiche. Il<br />

metodo è applicabile quando il livello di qualità ambientale varia nello<br />

spazio e si riflette nei differenziali di prezzo degli immobili. In questo<br />

modo gli individui, attraverso i prezzi pagati, esprimono le loro preferenze<br />

sul bene ambientale. Il metodo del costo viaggio si propone di<br />

stimare la funzione di domanda del bene ambientale facendo riferimento<br />

alle spese sostenute per la sua fruizione, come ad esempio il costo di<br />

trasporto, i biglietti di ingresso, i pasti, i pernottamenti fuori casa, ecc.<br />

13<br />

G. Stellin, P. Rosato, La <strong>valutazione</strong> economica <strong>dei</strong> <strong>beni</strong> <strong>ambientali</strong>.<br />

Metodologia e casi di studio, Utet, Torino 1998, pp. 17 sgg.

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