L'approccio neoclassico alla valutazione dei beni ambientali. Una ...

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I FRUTTI DI DEMETRA
di merci, ha scarsa rilevanza e, quindi, viene escluso dalle
problematiche di natura economica 1 .
Pur volendo accettare gli assunti morali alla base
dell’eco nomia neoclassica, è necessario considerare le
ipotesi, tra l’altro molto restrittive, che definiscono un
mercato concorrenziale e che se da un lato consentono
di elaborare un modello formalmente molto elegante,
dall’altro individuano una situazione estremamente lontana
dalla realtà economica 2 .
Il venir meno dell’assunzione di mercato completo
e perfetto implica che il libero agire dello stesso conduca
a una situazione che si discosta da quella ottimale di
efficienza paretiana e, quindi, a una perdita di benessere
sociale da parte della collettività. Si parla in questi casi di
fallimenti del mercato perché si verifica, appunto, il fallimento
della capacità del mercato di associare a ogni bene
un prezzo che ne rispecchi il vero valore sociale 3 .
Se, infatti, scopo della teoria economica tradizionale
è l’individuazione dei meccanismi che portano al soddisfacimento
dei bisogni umani mediante l’allocazione di
risorse scarse tra fini alternativi, che cosa succede quando
una risorsa è disponibile in quantità illimitata in rapporto
alle necessità? Succede, come ben spiega Ricardo affrontando
la questione del paradosso del valore, che alcuni
beni, come l’aria e l’acqua, pur essendo molto utili e addirittura
indispensabili alla vita umana non abbiano alcun
1
Per un approfondimento della critica all’approccio economico
neoclassico, C. Cafiero, La valutazione economica dei beni ambientali:
teoria e metodi, Centro di Specializzazione e Ricerche Economiche-
Agrarie per il Mezzogiorno, Portici 2000, p. 3 ssg.
2
Le assunzioni alla base della teoria che si devono rispettare per
poter ottenere risultati di valenza generale riguardano: 1. le condizioni
sulle informazioni disponibili (deve esistere perfetta informazione sul
mercato); 2. la natura dei beni (non devono esserci beni pubblici e non
devono esistere esternalità); 3. il comportamento degli agenti economici
(imprese e consumatori devono agire in maniera razionale); 4. le
caratteristiche tecnologiche del settore (non devono esserci rendimenti
di scala crescenti).
3
Il concetto di fallimento del mercato costituisce il fondamento
teorico per giustificare l’intervento pubblico in economia il cui compito
è quello di imitare il meccanismo di mercato utilizzando i prezzi
come segnali corretti del costo sociale dei comportamenti individuali e
realizzare così l’efficienza paretiana.