Schede monografiche di frane in Valle d'Aosta analizzate ... - RiskNat

Progetto Strategico Interreg IVa Risknat 

Attività B2/C2 Rischi idrogeologici e da fenomeni gravitativi 

Grandi frane permanenti complesse 

Schede monografiche di frane in Valle d’Aosta analizzate con 

tecnica PS 

Autori: 

Massimo Broccolato 

Marco Paganone 

Regione Valle d’Aosta – Servizio geologico 

Regione Valle d’Aosta – Servizio geologico 

Maggio 2012

Regione Autonoma Valle d’Aosta 

Servizio Geologico 

Centro Funzionale 

Interpretazione dati PSInSAR TM 

sul territorio regionale valdostano 

Regione Autonoma Valle d'Aosta 

Assessorato Opere Pubbliche, Difesa del Suolo e Edilizia Residenziale Pubblica 

Dipartimento Difesa del Suolo e Risorse Idriche 


Loc. Amérique, 33 - 11020 QUART (AO) 

Centro Funzionale regionale 

Via Promis, 2/a - 11100 Aosta (AO) 

Interpretazione dati PSInSAR TM sul territorio regionale valdostano 

Nell’ottica di un progressivo arricchimento delle conoscenze sui fenomeni franosi e sulla dinamica 

di versante in generale, la Regione Autonoma Valle d’Aosta sta promuovendo ricerche volte 

all’integrazione dei dati raccolti nell’ambito del progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in 

Italia) attraverso le tradizionali tecniche di indagine storica, fotointerpretazione e rilevamento di 

terreno, con dati prodotti da altre metodologie. Sono stati individuate alcune linee di sviluppo della 

ricerca a carattere regionale inerenti il telerilevamento che rappresentano elementi di 

approfondimento indispensabili sia per sostenere le azioni di previsione e prevenzione del 

dissesto, sia per favorire un equilibrato sviluppo territoriale. 

In particolare ci si riferisce allo studio PSInSAR TM effettuato a fine 2007, del quale si sono resi 

disponibili i risultati sull’intero territorio valdostano: questi dati possono integrare le conoscenze 

finora acquisite sui fenomeni franosi con nuove informazioni di carattere quantitativo sull’entità e 

distribuzione areale dei movimenti superficiali nel periodo 1992-2000. 

1 LA TECNICA PSInSAR TM 

La tecnologia applicata deriva da un recente sviluppo della ormai tradizionale tecnica 

interferometrica SAR (Synthetic Aperture Radar – Radar ad Apertura Sintetica) per l’elaborazione 

di immagini satellitari. La nuova tecnica denominata “Permanent Scatterers” (PS) o più 

sinteticamente PSInSAR TM , è basata sull’individuazione e selezione, su base statistica, di un 

insieme di punti particolarmente adatti alla stima dei movimenti del suolo detti appunto PS. Le 

informazioni utilizzate per l’analisi derivano dalle immagini radar registrate dai due satelliti ERS1 e 

ERS2 dell’ESA nel periodo 1992-2001. I movimenti stimati mediante questa tecnica permettono il 

monitoraggio con precisione millimetrica dei fenomeni di movimento di versante (per le aree dove 

sono presenti i PS e nell’intervallo 1992-2001). 

Si illustrano nei punti che seguono alcuni concetti fondamentali relativi alla tecnica PSInSAR TM ; per 

ulteriori approfondimenti si rimanda al manuale d’uso redatto da TRE ed allegato alla 

documentazione fornita. 

A CURA DI: IMAGEO S.r.l. – via Valperga Caluso, 35 – TORINO – P.IVA e C.F. 09715950011 

Registro Imprese di Torino n. 09715950011 – R.E.A. TO‐1075214 

1






Le misure PSInSAR TM sono misure di spostamento unidirezionale, effettuate lungo la 

direzione di vista del satellite (Line Of Sight - LOS). Si tratta di misure differenziali e 

relative. Differenziali nel senso che sono riferite misura iniziale assunta come riferimento 

temporale (cioè come zero) e relative nel senso che gli spostamenti sono calcolati rispetto 

ad un PS assunto come riferimento spaziale (cioè come fisso). 

Come precedentemente indicato, gli spostamenti dei PS sono misurati lungo la direzione di 

vista (LOS) del satellite. Va pertanto evitata la tentazione di assimilare lo spostamento 

misurato lungo la LOS ad uno spostamento verticale: molti degli esempi che saranno 

mostrati nel seguito chiariranno questo aspetto. Vale anche ricordare che, se per un 

medesimo punto della superficie si dispone dello spostamento PS in entrambe le geometrie 

(ascendente e discendente), è possibile combinare i due vettori e scomporre il moto nelle 

sue componenti verticale ed orizzontale E-W, mentre il sistema è cieco nella direzione N-S. 

L’interpretazione dei dati PS non deve prescindere da queste considerazioni. 

Gli elaborati forniti da uno studio PSInSAR TM sono di due tipi: mappe di spostamento e 

serie storiche. Per quanto riguarda le mappe di spostamento, viene fornita la distribuzione 

dei valori di velocità media annua nel periodo coperto dall’elaborazione; si tratta di un dato 

di estremo interesse, ma che da solo non basta a definire le caratteristiche evolutive 

dell’area studiata. Eventuali variazioni della velocità media annua di spostamento non 

vengono infatti evidenziate da tale tipo di rappresentazione, dato che il valore 

rappresentato è riferito all’intero periodo esaminato. Da qui la necessità di approfondire 

l’analisi visualizzando le serie storiche di spostamento associate a ciascun PS. 

Le misure SAR possono essere affette da ambiguità: trattandosi di misure di fase (in 

andata e ritorno), è possibile identificare con estrema precisione soltanto spostamenti di 

entità inferiore alla mezza lunghezza d’onda cioè 2.8 cm (o meglio a ±1/4 della lunghezza 

d’onda, che nel caso specifico vale ±1.4 cm) tra due passaggi radar consecutivi. Eventuali 

spostamenti che eccedano questo valore risulteranno pertanto sottostimati. Spostamenti 

che eccedano il valore dichiarato possono essere rilevati solo in casi molto particolari. 

Talvolta, nonostante qualche rischio di errore, è possibile analizzare le serie storiche di 

spostamento unitamente alle loro repliche distanziate di ±1/2 della lunghezza d’onda 

rispetto alla serie considerata. L’andamento degli spostamenti può in molti casi (anche in 

modo inequivocabile) fornire la chiave di lettura e consentire l’individuazione di salti di ciclo. 

Si tratta tuttavia pur sempre di un’interpretazione del dato. 

In base a quanto dichiarato da TRE, la precisione della misura PS (1σ) è di ± 1 mm/anno 

per quel che riguarda la velocità media annua di spostamento (per dataset di almeno 40 

immagini e distanza dal punto di riferimento inferiore a 2 km). 

Non tutta la superficie topografica è adatta all’analisi PS: aree vegetate o coperte a lungo 

da neve o molto acclivi sono in genere prive di PS, indipendentemente dalla stabilità 

dell’area. 

2 I DATI PS IN VALLE D’AOSTA 

Come già illustrato in precedenza, i dati PS hanno una copertura condizionata da numerosi fattori, 

tra cui la presenza di oggetti fisici (porzioni rocciose, edifici, strade) e l’orientazione della superficie 

topografica; ciò comporta una distribuzione alquanto discontinua, soprattutto lungo i versanti. In 

Valle d’Aosta la maggior parte delle aeree coperte dal dato PS si trova nei fondovalle e sui versanti 

della media valle, poiché questi rappresentano i settori più facilmente illuminati da entrambe le 

geometrie. Si ricorda che data la geometria di acquisizione, nel caso di valli orientate Nord-Sud, i 

versanti orientali danno un miglior segnale discendente mentre quelli occidentali danno un miglior 



2






segnale ascendente. È inoltre opportuno ricordare come ogni singolo PS rappresenti un dato non 

esattamente puntuale, ma riferito ad una cella a terra di dimensioni medie di circa 20x6 m, 

allungata in senso Est-Ovest. 

Figura 1 – Distribuzione sul territorio regionale valdostano dei PS della geometria ascendente (sopra) e 

discendente (sotto). 



3






Allo scopo di confrontare la distribuzione dei PS con i perimetri dei fenomeni individuati nell’ambito 

del progetto IFFI, sono stati esplorati i dataset PS alla ricerca di settori in cui la copertura di PS 

fosse soddisfacente ed inoltre il segnale PS fosse diverso da zero. Queste aree sono state 

analizzate tramite fotointerpretazione utilizzando il volo RAVA 1997, ritenuto un buon 

compromesso tra quota di volo, copertura ed anno di volo (si ricorda che il dato PSInSAR TM si 

riferisce al decennio 1992-2000); la fotointerpretazione è stata finalizzata alla definizione speditiva 

del quadro geomorfologico locale con particolare riferimento agli elementi della dinamica 

gravitativa. Inoltre, sulla base dei seguenti criteri 

 

 

interferenza con antropizzazione e attività dell’uomo; 

presenza di ampia copertura PS. 

Fra le aree precedentemente identificate sono state ulteriormente selezionate 22 aree significative 

(Fig. 2 – Tav. 2), per le quali si è stata redatta una serie di schede monografiche di analisi 

geomorfologica del fenomeno ed interpretazione dinamica sulla base dei dati PS. 

Fig. 2 – Ubicazione dei fenomeni gravitativi (arancione: DGPV; rosa: frane) per i quali è stata prodotta la 

scheda monografica (di cui si riporta il numero). 

2.1 Schedatura monografica di casi significativi 

A fronte delle sopraccitate analisi di fotointerpretazione e di confronto con i dati PS, sono stati 

selezionati 22 casi (Tab. 1) ritenuti significativi per l’interpretazione dei dati PSInSAR TM ; per questi 

sono state compilate delle schede monografiche in cui sono state raccolte le caratteristiche 

geomorfologiche, di distribuzione spaziale dei PS e per le quali sono state proposte delle 



4






interpretazioni di carattere dinamico dei fenomeni gravitativi analizzati. I dati cartografici sono 

riportati su base CTR (raster originale alla scala 1:10.000 anno 2003) a scale variabili in funzione 

della dimensione del fenomeno. Le monografie e le relative legende sono riportate in allegato; i 

dati PS sono rappresentati con scala di colore a seconda della velocità annua (espressa in 

mm/anno), il dataset ascendente è indicato con i quadrati, mentre il dataset discendente con i 

cerchi. Per i fenomeni franosi analizzati è stata valutata una velocità PS media tra i PS ricadenti 

all’interno del limite di frana o di DGPV. È opportuno ricordare che il dato PSInSAR TM è 

monodimensionale essendo gli spostamenti misurati lungo la LOS e che i rapporti tra le 

componenti reali del movimento superficiale cambiano nello spazio all’interno di una stessa frana; 

per tale motivo il calcolo della velocità PS media è stato effettuato per quei fenomeni franosi o per 

settori di questi che mostrano omogeneità dal punto di vista morfologico insieme a un numero e ad 

una distribuzione dei PS sufficiente a tale operazione. 

Scheda Fenomeno gravitativo PIF IFFI Comune 

1 DGPV di Valtournenche 51445 Valtournenche 

2 DGPV di Cervinia 10099 Valtournenche 

3 DGPV di Pta Chaligne 40086 Gignod, Aosta 

4 DGPV di Torgnon 20426 Torgnon 

5 Frana complessa di Bosmatto 20423 Gressoney S.J. 

6 DGPV di Quart 40067 Quart 

7 DGPV di Emarese 50165 Emarese, Mont Jovet 

8 DGPV di Becca di Vioù - Closelinaz 40075 Roisan, S. Christophe, 

Quart 

9 DGPV di Chambave 50060 Chambave, Sant Denis, 

Verrayes 

10 DGPV di La Raye du Sodz Saint Rhémy en 

Bosses 

11 DGPV di Cote-de-la-Tsoi 40118 Valsavarenche 

12 DGPV di Grand Clapey – Vallon de Money 52239 Valsavarenche 

13 DGPV di Cote de Lavincusse (Epinel) 40123 Cogne 

14 DGPV di Cote de Barasson 20409 Saint Rhémy en 

Bosses 

15 Frana del Tunnel del G. S. Bernardo 20410 - 

51310 

Saint Rhémy en 

Bosses 

16 Settore in deformazione della Diga di Places de 

Bionaz 

Moulin 

17 DGPV di Pointe de Mascognaz 20213 Ayas 

18 DGPV e frana di Corno Vitello 20219 - Gressoney S.J. 

20125 

19 Fenomeno complesso di Plan de Chenaly 10053 Perloz 

20 Fenomeno complesso di Chichiaz 10050 Lillianes 

21 DGPV di Cime-de-Marmontana 10058 Fontainemore 

22 Fenomeno complesso di Mont de Leretta 10054 Fontainemore 

Tabella 1 – Elenco dei casi selezionati, le relative monografie sono raccolte in allegato. 



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2.2 Legende utilizzate nella schedatura 

3 ALLEGATI 

- Schede monografiche 

- TAV. 1 Carta IFFI aggiornata 

- TAV. 2 Ubicazione delle schede monografiche 



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1‐ DGPV di Valtournenche 

SCHEDA N° 1 

Nome: DGPV di Valtournenche 

ID IFFI: 51445 

Comune: Valtournenche 

Coordinate UTM ED 50 

Est: 394388 

Nord: 5081730 

A 

A 

D2 

D1 

B 

B 

C 

C 

Descrizione: DGPV, censita nell’inventario IFFI, che interessa il versante occidentale della 

Becca d’Aran e che coinvolge l’abitato di Valtournenche; l’ammasso è articolato in una serie di 

settori ribassati da ampie scarpate circa Nord-Sud; al piede delle scarpate si distinguono 

alcuni corpi di accumulo: si tratta di scivolamenti rotazionali (A, B, C) nella parte bassa e di un 

accumulo polifasico di rock-avalanche (D) nella parte alta. 

Geometria N° PS 

contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

DGPV Desce 914 -6,92 6,72 

Accumulo A Desce 10 -6,60 1,17 

Accumulo B Desce 5 -10,96 0,73 

Accumulo C Desce 32 -7,19 0,84 

Accumulo D1 Desce 129 -18,25 9,01 

Accumulo D2 Desce 59 -7,47 1,39 

Settore ABC Desce 253 -8,06 1,84 


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Centro funzionale 




SCHEDA N° 1 

Nome: Valtournenche 

ID FRANA: 51445 


PS geometria discendente 

PS geometria ascendente 

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SCHEDA N° 1 

Nome: Valtournenche 












SERIE STORICHE: 

Geometria discendente: nel settore basso la 

DGPV è articolata da numerose scarpate che 

possono essere ricondotte a nicchie di 

distacco di scivolamenti rotazionali; i relativi 

accumuli sono mal distinguibili nella parte 

distale (sia perché interrotti da altre scarpate, 

sia perché non mostrano evidenze 

morfologiche 

nette). 

Tale situazione è in accordo con 

un’evoluzione “superficiale” della DGPV, 

guidata dalla topografia e dalle scarse 

caratteristiche geotecniche del materiale. 

A 

A2LAS 

B 

A2L4T 

C 

A2KDR 

Nicchia accumulo A 

C 

Nicchia accumulo A 

C 

Accumulo B 










Geometria discendente: nel settore alto 

l’ampio accumulo di rock-avalanche è 

articolato in due settori (D1 e D2) 

probabilmente riferibili a due eventi distinti; 

l’accumulo D1 evolve a velocità di circa 20 

mm/anno con punte prossime ai 40 

mm/anno; l’accumulo D2 presenta velocità 

minori prossime o inferiori a 10 mm/anno (le 

velocità sono nella geometria discendente e 

sono relative alle misure effettuate con 

tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000). 

D2 

A2H0E 

A2H05 

D1 

A2GJW 

Massima velocità PS accumulo D1 

C 

Accumulo D1 (possibili salti di fase nella stagione invernale-primaverile) 

Accumulo D2 

C 








2 – DGPV di Cervinia 

SCHEDA N° 2 

Nome: DGPV di Cervinia 


Comune: Valtounenche 


Est: 394033 

Nord: 5086370 

A1 

B 

C 

A 

C 

Descrizione: DGPV che interessa il versante occidentale della Motte de Plété e che coinvolge 

la parte meridionale dell’abitato di Cervinia; l’inventario IFFI censisce una DGPV (A) ed una 

serie di accumuli frana (B, C) nel settore meridionale; la deformazione si presenta articolata 

da importanti strutture orientate circa Nord-Sud; queste strutture separano settori a diverso 

grado di evoluzione e a diversa velocità PS, in particolare si evidenzia il settore di Chapelette 

che coinvolge i condomini Cielo Alto; le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica 

PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Intera DGPV Desce 1744 -3,65 A2 3,32 

Settore Chapelette 

– Cielo Alto 

Desce 145 -7,07 4,15 









SCHEDA N° 2 

Nome: Cervinia 












SCHEDA N° 2 

Nome: Cervinia 













Nel settore di Chapelette – Cielo Alto vi sono 

PS di entrambe le geometrie (i discendenti 

sono in genere in allontanamento mentre gli 

ascendenti in avvicinamento al satellite); si 

osserva un movimento massimo 

(discendente,) nel settore di nicchia, con 

velocità dell’ordine delle decine di mm/anno 

che decrescono verso il basso (in 

corrispondenza dei condomini) a poco meno 

di 10 mm/anno; qui si osservano anche piccoli 

movimenti (alcuni mm/anno) in avvicinamento 

del dataset ascendente; le velocità sono 

relative alle misure effettuate con tecnica 


Settore Chapelette, nicchia, discendente 

A1L8W 

A1LUX 

A1MQF 

Settore Cielo Alto, discendente 

Settore C1, ascendente 










Geometria discendente, nel settore di Champ– 

Long si osservano velocità piuttosto uniformi 

dell’ordine della decina di mm/anno; le serie 

storiche evidenziano velocità disomogenee nel 

corso dell’anno con dati maggiormente dispersi 

nella stagione invernale, tale fatto potrebbe 

indicare accelerazioni stagionali connesse con 

le precipitazioni autunnali e/o la fusione nevosa 

primaverile; le velocità sono relative alle misure 

effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 

1992-2000. 

A1VVO 

A1XJ9 

A1TBR 

Settore Champ-Long, discendente 











SCOMPOSIZIONE DEL MOTO 

Componente verticale del moto (sopra) e orizzontale (sotto) del settore di Cielo Alto: si 

osserva un evidente spostamento verso Ovest in tutto il piede del versante con velocità 

massime dell’ordine della decina di mm/anno; le velocità sono relative alle misure effettuate 

con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 









RASTERIZZAZIONE DEL DATO PS 

Raster (celle 50x50 m) del dataset discendente sul quale è riportata anche la distribuzione dei 

PS: si osserva un generale allontanamento per tutta la parte medio-bassa della DGPV, in 

particolare i settori sottostanti le principali scarpate. 








3 – DGPV di P.ta Chaligne 

SCHEDA N° 3 

Nome: P.ta Chaligne 


Comune: Gignod, Aosta 


Est: 365243 

Nord: 5070231 

A1 

B 

C 

B 

C 

A2 

D 

A2 

D 

Descrizione: DGPV che interessa il versante orientale della Punta Chaligne e che coinvolge 

l’abitato di Gignod; l’inventario IFFI censisce una DGPV (A) ed un accumulo di frana (B) nel 

settore alto; la parte sottostante di versante è articolata da una serie di scarpate trasversali 

che delimitano settori in cui mancano evidenze geomorfologiche di deformazione in atto (C e 

D); le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992- 

2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Intero versante Asce 1604 -3,28 2,18 

Intero versante Desce 808 1,65 1,11 









SCHEDA N° 3 

Nome: Pta Chaligne 












SCHEDA N° 3 

Nome: Pta Chaligne 













Nel settore basso vi sono PS di entrambe le 

geometrie (gli ascendenti sono in genere in 

allontanamento mentre i discendenti in 

avvicinamento al satellite); si osserva un 

movimento generalizzato di alcuni mm/anno 

(sempre minori di 10 mm/anno) in assenza di 

evidenti deformazioni superficiali (almeno da 

foto interpretazione); le velocità sono relative 

alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM 

nel periodo 1992-2000. 

A2LAS 

C1 

C2 

A870Z 

A5SV5 

Settore C2, discendente 












Geometria discendente: nel settore 

mediano, al di sopra della scarpata che fa da 

limite alla DGPV IFFI, si osserva un 

movimento generalizzato dell’ordine della 

decina di mm/anno, sempre in assenza di 

evidenti deformazioni superficiali (almeno da 

foto interpretazione); le velocità sono relative 

alle misure effettuate con tecnica 


B 

A86RQ 

A86LB 

A2 

C1 

A80U0 

Settore A2 

Settore A2 

Settore A2 









SCOMPOSIZIONE DEL MOTO PS 

B 

C 

A 

D 

B 

C 

A 

D 

Componente verticale del moto (sopra) e orizzontale (sotto): si osserva un evidente 

spostamento verso Est in tutto il versante con locali porzioni (tra B e C) a maggiore velocità; a 

questa si accompagna una componente meno uniforme verso il basso. 










Raster (celle 50x50 m) dei dataset ascendente (sopra) e discendente (sotto) sui quali è 

riportata anche la distribuzione dei PS dei relativi dataset: si osserva un generale 

allontanamento per il primo e un generale avvicinamento per il secondo, condizione che porta 

ad una componente verso Est del movimento. 








SCHEDA N° 4 

Nome: DGPV di Torgnon 


Comune: Torgnon 


Est: 387826 

Nord: 5073778 

4 – DGPV di Torgnon 

A 

A 

B2 

D1 

D2 

B1 

D 

B4 

B 

B3 

C 

C 

Descrizione: DGPV che interessa il versante orientale della dorsale tra la Becca d’Aver e il 

Mont Meabé e che coinvolge l’abitato di Torgnon; l’inventario IFFI censisce una DGPV (A) ed 

un accumulo di frana (D) nel settore basso; l’intero versante è articolato da una serie di ampie 

scarpate trasversali che suddividono la DGPV in tre settori distinti (A, B, C); localmente si 

riconoscono alcuni accumuli legati all’evoluzione superficiale della DGPV, sia nel settore B 

(accumuli B1 – B4), sia al margine con la frana IFFI (accumuli D1 e D2); le velocità sono 

relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Intero versante Asce 904 -6,80 2,59 

Settore B Asce 684 -7,69 1,64 

Settore C Asce 55 -6,66 1,37 









SCHEDA N° 4 

Nome: Torgnon 












SCHEDA N° 4 

Nome: Torgnon 













Geometria ascendente: nel settore medio (B) si 

osservano velocità PS sostanzialmente 

omogenee sull’ordine della decina di mm/anno, 

sia sul corpo della DGPV sia all’interno degli 

accumuli a indicare presumibilmente che la 

deformazione superficiale è imputabile a cause 

che operano a scala dell’intero versante; da 

notare comunque l’assenza di evidenti 

deformazioni superficiali (almeno da foto 

interpretazione); le velocità sono relative alle 

misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel 

periodo 1992-2000. 

A850Q 

A832A 

A82W5 

B1 

B2 

Settore B, parte alta, ascendente 

Settore B, piede dell’accumulo B2, ascendente 

Settore B, accumulo B2, ascendente 










Geometria ascendente: analogamente anche 

nella parte centrale del settore B e per gli 

accumuli del settore D valgono le 

considerazioni espresse sopra; le velocità sono 



B1 

B2 

D1 

D2 

A8260 

A80Z8 

B4 

A8Z6D 

B3 

Settore D, accumulo D2, ascendente 


Settore B, parte centrale, ascendente 










Geometria ascendente: analogamente anche 

nella parte inferiore del settore B valgono le 

considerazioni espresse sopra. Il settore C 

invece mostra velocità più discontinue, con 

valori massimi dell’ordine della decina di 

mm/anno; le velocità sono relative alle misure 


1992-2000. 

A8Y45 

B1 

B2 

D1 

D2 

B4 

A8W67 

A8V7X 

B3 

C 


Settore B, piede accumulo B3, ascendente 

Settore C, ascendente 








SCHEDA N° 5 

Nome: Bosmatto 


Comune: Gressoney-Saint-Jean 


Est: 410498 

Nord: 5068280 

5 – Frana complessa di Bosmatto 

A 

C 

A 

B 

B4 

B3 

B2 

B1 

Descrizione: Frana complessa che interessa il versante occidentale del M. Talles e che, 

attraverso l’attivazione di colate detritiche, coinvolge l’abitato di Bosmatto, frazione di 

Gressoney S.J.; l’inventario IFFI censisce tre corpi distinti, a partire da una frana olocenica 

(A) il cui fianco destro (B) mostra un’evoluzione più recente ed una colata detritica (C) 

attivatasi nell’ottobre 2000. Fra tutti, l’unico settore coperto da PS è il corpo B: questo 

attualmente evolve come scivolamento di materiale detritico grossolano a partire dalla 

scarpata principale B1; da qui il corpo muove verso la scarpata che separa il corpo B dal C, 

area dove si originano le colate detritiche; le velocità sono relative alle misure effettuate con 

tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 

Geometria N° PS Velocità PS DEV. 

contenuti MEDIA STAND. 

Corpo B Desce 158 -16,39 6,81 









SCHEDA N° 5 













SCHEDA N° 5 














Geometria discendente: si osserva un’elevata 

deformazione per tutto il settore medio-alto del 

corpo B (NB: la scala di velocità in figura è stata 

portata a 30 mm/anno per esaltare le differenze 

di deformazione): la velocità PS è massima ai 

piedi della nicchia B1 (30 mm/anno nel settore 

B2) per poi decrescere gradualmente fino a 10 

mm/anno nel settore B4; tale situazione 

potrebbe concordare con un modello di 

evoluzione per scivolamento rotazionale; le 

velocità sono relative alle misure effettuate con 


A32Q2 

B4 

B3 

B2 

A32AD 

A32PY 

B1 

Settore B2, discendente 

Tra settore B1 e settore B2, a ridosso della nicchia, discendente 

Settore B4, piede dell’accumulo detritico, discendente 








SCHEDA N° 6 

Nome: DGPV di Quart 


Comune: Quart 


Est: 377303 

Nord: 5069285 

6 – DGPV di Quart 

A 

B1 

C 

B2 

B3 

D 

Descrizione: ampia DGPV che interessa l’intero versante meridionale della Croix de Fana e 

che coinvolge numerose frazioni di Quart; l’inventario IFFI censisce una DGPV suddivisa in 

due corpi A e C distinti da un da un grado di evoluzione crescente; sulla base dei dati PS e 

delle analisi di fotointerpretazione di dettaglio è stato possibile operare delle ulteriori distinzioni 

in corpi caratterizzati da differenti evidenze morfologiche di deformazione recente 

(rimodellamento delle forme, copertura vegetale) e che mostrano una diversa risposta al 

segnale PS (settori B1, B2, B3 e D); le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Settore A Desce 1017 -3,03 1,63 

Settore B1 Desce 185 -2,81 1,65 



Settore C Desce 510 -0,40 1,29 

Settore D Asce 310 -1,33 1,43 









SCHEDA N° 6 



Comune: Quart 










SCHEDA N° 6 



Comune: Quart 











A5BRY 

L’intera DGPV è coperta 

da PS di entrambe le 

geometrie; a scala dei A5TD3 

singoli PS si osservano 

velocità sempre inferiori 

alla decina di mm/anno; 

per un’analisi quantitativa 

si rimanda alla 

scomposizione dei moti; le 

velocità sono relative alle 

misure effettuate con 

tecnica PSInSAR TM nel 

periodo 1992-2000. 

Settore A, parte alta, discendente 

A 

B2 

C 

A5PQ2 

B3 

B1 

D 

Settore A, parte bassa, discendente 

Settore B3, discendente 










A 

B1 

B2 

B3 

D 

C 

A 

B1 

B2 

B3 

D 

C 

Spazializzazione a 50 m dei dataset, il discendente evidenzia i movimenti estensionali della 

parte medio alta, mettendo in risalto la maggiore dinamica dei corpi A e B (in particolare B3) 

ed i limiti tra i corpi B-C e B-D; il dataset ascendente evidenzia soprattutto il rigonfiamento al 

piede della DGPV nei settori C e D. 









SCOMPOSIZIONE DEL MOTO PS: VELOCITA’ VERTICALE 

A 

B1 

C 

B2 

B3 

D 

Componente verticale del moto, spazializzata in celle di 50x50m; a scala dell’intera DGPV si 

osserva l’abbassamento legato alla distensione nella parte superiore del fenomeno e invece il 

rigonfiamento al piede (particolarmente evidente nella zona occidentale della DGPV); da un 

punto di vista quantitativo le maggiori velocità in abbassamento si registrano nel settore 

sommitale, al suo limite con il settore B1 (circa 5 mm/anno) e nel settore B3 (tra 4 e 5 

mm/anno). Nel settore C, si osservano velocità verso l’alto comprese tra 1 e 2 mm/anno, a 

testimoniare il leggero rigonfiamento che caratterizza il piede della DGPV; le velocità sono 










SCOMPOSIZIONE DEL MOTO PS: VELOCITA’ ORIZZONTALE 

A 

B1 

C 

B2 

B3 

D 

Componente orizzontale Est-Ovest del moto, spazializzata in celle di 50x50m; a scala 

dell’intera DGPV si osserva la variabilità del dato a seconda dell’orientazione del movimento 

della deformazione: nel settore orientale, la DGPV si muove prevalentemente in direzione Est, 

come evidenziato dai PS con velocità fino a 5 mm/anno; al piede meridionale, invece, la 

DGPV muove prevalentemente in direzione Sud e il dato PS mostra un’estrema variabilità; i 

movimenti verso Ovest, visibili tra il settore A e il settore C con velocità fino a 6 mm/anno, 

risultano di difficile interpretazione; le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica 









7 – DGPV di Emarese 

SCHEDA N° 7 

Nome: DGPV di Emarese 


Comune: Emarese – Mont Jovet 


Est: 398481 

Nord: 5063761 

A 

C 

B 

Descrizione: Ampia DGPV che interessa l’intero versante sud-occidentale della Tete-de- 

Comagne e che coinvolge gli abitati di Montjovet e di Emarese; l’inventario IFFI censisce una 

DGPV suddivisa in un corpo principale A e un settore riattivato al piede B; sulla superficie 

della DGPV vengono riconosciuti in IFFI numerosi fenomeni di frana fra cui si cita il corpo C; i 

dati PS permettono di riconoscere aree a dinamica più rapida all’interno della DGPV principale 

e dei corpi secondari; le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM 




Intera DGPV Desce 3888 -4,42 3,51 









SCHEDA N° 7 













SCHEDA N° 7 














Geometria discendente: si riconoscono aree 

a dinamica più rapida nei settori di nicchia 

dei corpi B e C dove le velocità PS sono 

dell’ordine della decina di mm/anno, entrambi 

i corpi presentano velocità decrescenti verso 

il piede. I settori di Ciseran e di Gaspard 

mostrano anch’essi velocità prossime alla 

decina di mm/anno e sono interpretabili come 

l’evoluzione della scarpata di piede della 

DGPV; le velocità sono relative alle misure 


1992-2000. 

A5GZK 

A5R25 

B 

A 

C 

A5T3S 

Settore di Ciseran, discendente 

Settore di Gaspard, discendente 

Settore B, nicchia, discendente 










Spazializzazione a 50 m dei dataset, il discendente evidenzia soprattutto i movimenti nel 

settore centrale della DGPV, mettendo in risalto una certa omogeneità nella velocità; a livello 

dell’intera DGPV evidenzia comunque come il settore centrale sia attualmente in evoluzione 

alla scala dell’intero versante, mentre a Nord e a Sud si riconoscono limitate attivazioni locali; 

le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 










Spazializzazione a 50 m dei dataset, nonostante i pochi PS presenti il dataset ascendente 

evidenzia soprattutto il rigonfiamento al piede della DGPV nel settore centrale; le velocità sono 










SCOMPOSIZIONE DEL MOTO PS: VELOCITA’ VERTICALE 

Componente verticale (sopra) ed orizzontale Est-Ovest (sotto) del moto, spazializzata in celle 

di 50x50m; le poche celle presenti evidenziano a scala dell’intera DGPV un leggero 

abbassamento legato alla distensione nella parte superiore e mediana del fenomeno e invece 

un’evidente traslazione verso Ovest (fino a oltre 10 mm/anno) sia nel settore medio-alto sia 

lungo la scarpata di piede; le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica 









SCHEDA N° 8 

Nome: DGPV della Becca di Vioù / Frana 

di Closelinaz 


Comune: Roisan – Saint Christophe - 

Quart 


Est: 370061 

Nord: 5072064 

8 – DGPV della Becca di Vioù 

D 

A 

A 

B 

C 

Descrizione: DGPV censita da IFFI che interessa il versante meridionale della Becca di Vioù; il 

corpo principale della DGPV coinvolge l’intera porzione sommitale del versante (settori A, B) 

con evidenze di estensione; alcune porzioni invece interessano il versante fin verso il 

fondovalle (settore C) dove l’inventario IFFI censisce alcuni corpi di accumulo di grandi 

A 

dimensioni. Sulla base delle analisi di foto interpretazione di dettaglio sono state riconosciute 

ulteriori evidenze di deformazione nel settore D che si propone come facente parte della 

DGPV; le velocità sono relative alle misure C effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 

1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Intera DGPV Desce 2055 -7,46 4,36 

Settore A, B Desce 1272 -9,66 3,56 

Settore D Desce 456 -5,63 3,05 









SCHEDA N° 8 

Nome: DGPV della Becca di Vioù 


Comune: Roisan – Saint Christophe - 

Quart 










SCHEDA N° 8 

Nome: DGPV della Becca di Vioù 


Comune: Roisan – Saint Christophe – 

Quart 











Geometria discendente: si osservano velocità 

PS disomogenee con picchi di circa 20 

mm/anno nei settori A e B; la parte più 

prominente verso il fondovalle della DGPV 

(settore C) mostra invece velocità inferiori alla 

decina di mm/anno; il settore D mostra le 

velocità maggiori a ridosso della scarpata 

principale (oltre la decina di mm/anno), poi 

queste decrescono verso il basso; le velocità 

sono relative alle misure effettuate con tecnica 


A4R7S 

A5AJQ 

C 

D 

A 

B 

A4YM7 

Settore A, discendente 

Settore D, base della scarpata, discendente 

Settore C, parte bassa, discendente 










D 

A 

B 

C 

Spazializzazione a 50 m del dataset discendente; questo evidenzia soprattutto i movimenti nel 

settore centrale della DGPV (A e B), mettendo in risalto come la massima deformazione si 

distribuisca lungo il crinale fino al settore D, che dal punto di vista cinematico è collegato alla 

DGPV IFFI; parte della deformazione si distribuisce anche lungo la massima pendenza del 

versante (settore C) dove però il minor numero di PS rendono meno attendibile 

l’interpretazione. 








8 – Frana di Closelinaz 

SCHEDA N° 8 

Nome: Frana di Closelinaz 


Comune: Roisan 










SCHEDA N° 8 

Nome: Frana di Closelinaz 


Comune: Roisan 











Settore di Closelinaz, geometria discendente: 

la foto interpretazione indica la presenza di 

alcuni corpi di accumulo al piede (C, D) e lungo 

il versante (A, B, E); i PS indicano un 

movimento piuttosto generalizzato per tutta 

l’area di Closelinaz con velocità dell’ordine 

della decina di mm/anno (area di Closelinaz ed 

accumuli A, B) che decrescono verso il piede 

del versante: tale situazione potrebbe essere 

l’effetto di un movimento rotazionale piuttosto 

che un’effettiva riduzione della deformazione; 

le velocità sono relative alle misure effettuate 

con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 

Settore A, discendente 

D 

C 

A4R7S 

E 

A 

B 

A4YM7 

A5AJQ 

Area di Closelinaz, discendente 

Settore D, discendente 










A 

B 

C 

D 

E 

Spazializzazione a 50 m del dataset discendente; questo evidenzia i movimenti complessivi 

del settore di Closelinaz, a partire dagli accumuli A e B fino al torrente Buthier; la 

spazializzazione a 50 m non è però in grado di evidenziare ulteriori suddivisioni della velocità 

PS. 








SCHEDA N° 9 

Nome: DGPV di Chambave 


Comune: Chambave, Sant Denis, Verrayes 


Est: 386644 

Nord: 5067335 

9 – DGPV di Chambave 

A 

C1 

B 

C2 

C3 

C 

Descrizione: DGPV, censita nell’inventario IFFI, che interessa il versante meridionale della 

Becca d’Aver (A); al suo interno è stato distinto un settore a maggiore evoluzione (B). Sulla 

base delle analisi di foto interpretazione di dettaglio si propone una nuova perimetrazione di 

un settore del piede della DGPV (tratteggiato – settore C) caratterizzato da velocità PS 

maggiori rispetto alle geometrie IFFI (linea continua); questo settore è limitato verso monte da 

un’ampia scarpata; al suo interno si riconoscono settori che mostrano velocità PS differenti 

(C1, C2, C3); le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel 

periodo 1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

DGPV, settore C Desce 761 -3,66 3,11 

DGPV, settore C Comp vert 163 -7,14 2,40 









SCHEDA N° 9 

Nome: Chambave 












SCHEDA N° 9 

Nome: Chambave 













Entrambe le geometrie: il settore C mostra 

una certa variabilità nelle velocità PS; alla 

scala di indagine risulta difficoltoso 

distinguere i singoli settori in evoluzione. I 

PS mettono comunque in risalto la 

variabilità locale che in parte è legata 

all’evoluzione della scarpata (C1) e in parte 

ad una evoluzione superficiale guidata dallo 

stato di fratturazione del substrato (C2); le 

velocità sono dell’ordine della decina di 

mm/anno; le velocità sono relative alle 

misure effettuate con tecnica PSInSAR TM 


Settore C1 

A75HV 

C2 

C1 

A77Z6 

A72ZR 

Settore C2, est 

Settore C2, ovest 










Geometria discendente: dettaglio del 

settore C3; qui l’inventario IFFI riconosce 

due corpi di frana (C3a e C3b) le cui 

velocità di evoluzione variano intorno alla 

decina di mm/anno; lateralmente sono 

presenti settori (C3c) in cui i PS 

evidenziano un movimento (inferiore alla 

decina di mm/anno) per cui non è possibile 

indicare una perimetrazione e un tipo di 

movimento; le velocità sono relative alle 



Settore tra C3a e C3b 

C3c 

A5CR7 

C2 

C3 

A5DZV 

C3a 

C3b 

A5EIR 

C3 

A05NH 

A04PN 

Settore C3b 

Settore C3c 









SCOMPOSIZIONE DEL MOTO 

C1 

C2 

C3 

La presenza nell’area di entrambi i dataset ha permesso di ottenere una carta con la 

componente verticale del moto: si evidenzia un comportamento non omogeneo della massa, 

in cui alcuni settori evolvono più rapidamente di altri; alcuni esempi si possono osservare 

lungo la scarpata principale (C1 e marginalmente C2) e all’interno dell’area (C2 e C3), dove 

probabilmente il movimento è legato all’evoluzione superficiale della DGPV; le velocità sono 









SCHEDA N° 10 

Nome: DGPV de La Raye du Sodz 

ID FRANA: / 

Comune: Saint Rhémy en Bosses 


Est: 356080 

Nord: 5075227 

10 – DGPV de La Raye du Sodz 

B 

B 

A 

A 

Caratteristiche: DGPV che coinvolge l’intero versante de La Raye du Sodz; la deformazione 

gravitativa è ben evidente nel settore medio alto (A) per la presenza di numerose trincee 

aperte; il piede (B) ha una scarsa evidenza in quanto è sepolto da ampi coni detritici che si 

originano lungo il versante. Sulla base delle analisi di foto interpretazione di dettaglio si 

propone un limite (in blu) per la DGPV; le velocità sono relative alle misure effettuate con 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Tutta Desce 100 -3,81 5,79 

Parte alta (A) Desce 54 -7,26 5,98 









SCHEDA N° 10 

Nome: La Raye du Sodz 

ID FRANA: / 











SCHEDA N° 10 

Nome: La Raye du Sodz 

ID FRANA: / 












Geometria discendente: la velocità PS è 

massima nella parte sommitale (A, fino a 

oltre 25 mm/anno), poi decresce scendendo 

lungo il versante (parte mediana intorno alla 

decina di mm/anno) per poi raggiungere 

valori positivi al piede del versante (B); tale 

comportamento è compatibile con una 

deformazione tipo “sackung” con estensione 

nella parte alta e rigonfiamento in quella 

bassa; le velocità sono relative alle misure 

effettuate con tecnica PSInSAR TM nel 

periodo 1992-2000. 

A46E5 

A 

B 

Parte alta: 

A5E4U1 

C 

A5CIK 

Parte media: 

Parte bassa: 








SCHEDA N° 11 

Nome: DGPV de La Cote de la Tsoi 


Comune: Valsavarenche 


Est: 361144 

Nord: 5048597 

11 – DGPV de La Cote de la Tsoi 

A 

A 

B 

B 

C 

Caratteristiche: DGPV presente in IFFI modificata come segue sulla base delle analisi di foto 

interpretazione di dettaglio: 

- Settore A: delimitato all’interno della DGPV IFFI come parte a maggiore attività, questo 

mostra evidenti segni di attività (trincee aperte – con apertura progressivamente 

maggiore da Nord a Sud , produzione di detrito); 

- Settore B: aggiunto alla DGPV IFFI, questo mostra segni di evoluzione come DGPV 

soprattutto nel settore di cresta (sdoppiamenti, trincee); il limite inferiore è dubbio; 

- Settore C: frana. 

Le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. B 

STAND. 


Settore B Desce 55 -5,66 4,28 










SCHEDA N° 11 

Nome: DGPV di Cote de la Tsoi 





A 

B 

C 








SCHEDA N° 11 

Nome: DGPV di Cote de la Tsoi 













Geometria discendente: nel settore A si 

osservano velocità PS variabili intorno alla 

decina di mm/anno, con punte intorno ai 20 

mm/anno nella parte alta; a valle del limite 

inferiore la velocità decresce fino a qualche 




A5ZK3 

A 

A5WMO 

A5XKF 

B 

Settore A, parte alta: 

C 

Settore A, parte media: 

Settore A, parte bassa: 










Geometria discendente: anche nel settore B 

si osservano velocità PS variabili intorno alla 

decina di mm/anno, con punte intorno ai 20 

mm/anno nella parte alta; nella DGPV 

principale la velocità decresce fino a 

qualche mm/anno; le velocità sono relative 

alle misure effettuate con tecnica 


A542Q 

A51FC 

A 

A5O85 

B 

Nella DGPV principale (a S del settore A): 

C 

Settore B, parte alta: 

Settore B, parte bassa: 










Geometria discendente: Il settore C mostra 

una parte centrale caratterizzata da 

velocità alte (superiori a 20 mm/anno), 

dove probabilmente si concentra la 

maggiore deformazione; al contorno 

(settore di nicchia e parti distali 

dell’accumulo) le velocità scendono al di 

sotto della decina di mm/anno; le velocità 



A59VU 

C 

A6AII 

Settore C, parte alta: 

Settore C, parte bassa, velocità massima: 








SCHEDA N° 12 

Nome: DGPV di Grand Clapey – Vallon 

de Money 




Est: 360809 

Nord: 5046111 

12 – DGPV di Grand Clapey – Vallon de Money 

A3 

A1 

B 

A1 

B 

C 

A2 

C 

A2 

Caratteristiche: sulla base delle analisi di foto interpretazione di dettaglio, vengono proposte le 

seguenti modifiche all’inventario IFFI: 

- Settore A1, zona a maggiore attività della DGPV; 

- Settore A2, abbassato il limite superiore della DGPV, la porzione eliminata appartiene 

alla frana C; 

- Settore A2, modificato verso l’interno il limite laterale della DGPV; 

- Settore B: aggiunta nuova frana: colamento lento di detrito. 

- Settore C: aggiunta nuova frana: colamento lento di detrito. 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Settore A1 Desce 714 -14,5 4,3 










A3 


SCHEDA N° 12 


de Money 





A1 

B 

A2 

C 








SCHEDA N° 12 


de Money 













Geometria discendente: i settori A1 e B 

mostrano velocità molto elevate, nella figura a 

lato sono riportate le velocità saturate a 30 

mm/anno, per evidenziare le aree a maggiore 

deformazione; nel centro del settore B si 

raggiungono i 50 mm/anno mentre al suo 

limite inferiore, nel settore A1, si superano i 30 

mm/anno. È possibile ipotizzare per il settore 

B un’evoluzione tipo colamento lento che si 

somma alla deformazione per DGPV del 

settore A1; le velocità sono relative alle misure 


1992-2000. 

Settore A1 

A1 

A6LIJ 

B 

A6J2I 

A6J3S 

Settore B, parte alta: 

Settore B, parte centrale, velocità massima: 










Geometria discendente: Il settore C mostra 

due lobi caratterizzati da un settore centrale 

a velocità alte (superiori a 20 mm/anno), 

dove probabilmente si concentra la 

maggiore deformazione; al contorno 

(settore di nicchia e parti distali 

dell’accumulo) le velocità scendono al di 

sotto della decina di mm/anno; le velocità 



A6PNG 

A6QND 

A2 

A6RPL 

C 

DGPV, Settore A2: 

Settore C, lobo N: 

Settore C, lobo S: 









Dettaglio del settore frontale della frana “C”, da notare come i PS definiscono in maniera netta 

la struttura lobata del fenomeno. 








SCHEDA N° 13 

Nome: DGPV de La Cote de Lavincusse 

(Epinel) 


Comune: Cogne 


Est: 367785 

Nord: 5054801 

13 – DGPV de La Cote di Lavincusse 

E 

D 

B 

C 

E 

D 

B 

C 

A 

A 

Caratteristiche: DGPV IFFI di cui è stato allargato il limite laterale W (settore A) in quanto tale 

settore mostra evidenze di forte detensionamento, con presenza di trincee sia trasversali che 

longitudinali, sdoppiamenti di cresta e ampia produzione detritica. 

All’interno della DGPV si riconoscono alcuni corpi detritici (B, C, D, E) caratterizzati da 

geometria lobata e un buon segnale PS. 

Il limite inferiore della DGPV risulta vegetato, con ampie coperture detritiche e quindi è 

considerato dubbio; le velocità sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel 

periodo 1992-2000. 

N° PS Velocità PS DEV. STAND. 

contenuti MEDIA 

ASCE 243 -7,77 3,94 

DESCE 51 -4,39 4,08 

Velocità VERTICALE 16 -5,69 3,33 

Velocità EST 16 2,81 2,34 









SCHEDA N° 13 

Nome: DGPV di Cote de Lavincusse 



Comune: Cogne 



B 

E 

D 

C 

A 








SCHEDA N° 13 

Nome: DGPV di Cote de Lavincusse 



Comune: Cogne 











Geometria discendente: la parte alta della 

DGPV (settori A e D) mostra velocità PS in 

genere superiori alla decina di mm/anno, 

con punte oltre i 20 mm/anno, in entrambe 

le geometrie; le velocità sono relative alle 



E 

D 

B 

C 

A4AD8 

A6J5U 

A 

A6LOW 

Settore D (geometria discendente): 

Settore A (geometria ascendente): 

Settore D (geometria ascendente): 









Geometria discendente: la parte media 

della DGPV (settori B e C) è caratterizzata 

dalla presenza di due ampi lobi di materiale 

detritico grossolano; questi mostrano 

velocità PS in genere superiori alla decina 

di mm/anno in entrambe le geometrie; le 

velocità sono relative alle misure effettuate 

con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992- 

2000. 


E 

D 

B 

A37CZ 

A6O3A 

C 

A6M50 

A 

Settore C (geometria ascendente): 

Settore B (geometria ascendente): 

Settore B (geometria discendente): 









SCOMPOSIZIONE MOTO PS: 

Rappresentazione della scomposizione del moto PS nelle componenti verticale (a sinistra) ed 

orizzontale est-ovest (a destra) con maglia di 50 m; tale scomposizione è possibile solo nel 

settore mediano della DGPV (B e C) dove si osserva una componente verticale piuttosto 

accentuata nel lobo B mentre nel lobo C sembra prevalere la componente orizzontale (si 

ricorda che date le caratteristiche geometriche di acquisizione del dato satellitare, è possibile 

riconoscere, sul piano orizzontale, la sola componente Est-Ovest: nel caso illustrato è 

presumibile che la direzione di movimento sia diretta da Sud-Ovest a Nord-Est, per cui la 

componente Est-Ovest ha valore solo indicativo e non assoluto). 








SCHEDA N° 14 

Nome: DGPV de La Cote de Barasson 




Est: 359331 

Nord: 5078419 

14 – DGPV de La Cote de Barasson 

A 

D 

C 

B 

F 

A 

C 

D 

B 

E 

E 

Caratteristiche: DGPV censita nell’inventario IFFI allargata verso N per una serie di evidenze 

morfologiche: ampie trincee aperte sul versante (A), nella zona di cresta (B), diffuso stato 

deformativo e detritico ben visibile nella porzione medio-alta (C, D); in particolare: 

- il settore C mostra caratteristiche morfologiche riferibili a substrato affiorante / sub-affiorante 

in estensione; 

- il settore D è caratterizzato da un ampio accumulo anche a grossi blocchi; 

- il settore E è caratterizzato da un’ampia scarpata sommitale e dal relativo accumulo / corpo 

della DGPV la cui separazione è evidenziata in carta con la linea tratteggiata. 

- Il settore F presenta evidenze morfologiche tipiche dei rock-glaciers. 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

DGPV completa Desce 343 -10,31 5,04 

Settore D Desce 82 -13,14 1,94 








VEDI 

MONOGRAFIA 

A 


SCHEDA N° 14 

Nome: DGPV di Cote de Barasson 





SUCCESSIVA 

C 

F 

D 

B 

E 








SCHEDA N° 14 

Nome: DGPV di Cote de Barasson 



VEDI 



MONOGRAFIA 

SUCCESSIVA 








Geometria discendente: i settori A e C, 

caratterizzati da un evidente stato di 

detensionamento del substrato, mostrano velocità 

PS variabili intorno alla decina di mm/anno; la 

variabilità può essere spiegata come l’effetto di 

una deformazione superficiale disomogenea che 

interessa le porzioni, o i singoli blocchi, del 

substrato. Il settore D invece mostra evidenze di 

colamento lento di detrito grossolano con velocità 

elevate (superiori alla decina di mm/anno) e una 

bassa variabilità; le velocità sono relative alle 


periodo 1992-2000. 


A6O3A 

A6M50 

A 

A37CZ 

D 

C 

B 

Settore A: 

Settore C: 

Settore D: 










Geometria discendente: anche la parte 

meridionale del settore C è caratterizzata da 

un evidente stato di detensionamento del 

substrato con velocità PS variabili fino a 

decine di mm/anno. Il settore E è assimilabile 

ad un accumulo in cui si osservano velocità 

dell’ordine della decina di mm/anno mentre la 

scarpata mostra (se non localmente) assenza 

di deformazioni; le velocità sono relative alle 


periodo 1992-2000. 

D 

C 

E 

A4DAH 

A4GB7 

Settore C: 

Settore E: 










Geometria discendente: il settore F mostra 

caratteristiche morfologiche tipiche di un rockglacier 

costituito da numerosi lobi; il movimento 

registrato dai PS concorda con le evidenze 

morfologiche e indica come più attivi i lobi più 

interni i quali mostrano velocità dell’ordine della 

decina di mm/anno; verso il margine esterno la 

velocità decresce a qualche mm/anno; le 

velocità sono relative alle misure effettuate con 


A38HJ 

F 

A373S 

A381I 

Settore F: 

Settore F: 

Settore F: 








SCHEDA N° 15 

Nome: Frana del Tunnel del G. S. 

Bernardo 

ID IFFI: 20410 - 51310 



Est: 357705 

Nord: 5079454 

15 – Frana del Tunnel del G. S. Bernardo 

A 

E 

C 

D 

B 

20410 

51310 

Descrizione: frane di tipo misto censite dall’Inventario IFFI; la principale (ID IFFI 20410), che 

interessa marginalmente l’imbocco del tunnel del G. S. Bernardo, è una grande frana 

olocenica che ha coinvolto l’intero versante fino al terrazzo di fondovalle; sulla sua superficie si 

riconoscono alcuni ampi lobi da mettere in relazione con il movimento lento del materiale 

detritico di frana a cui si aggiunge quello di degradazione della scarpata principale. 

La frana di dimensioni minori (ID IFFI 51310) interessa le porzioni di piede del versante; si 

presenta vegetata e senza evidenze di deformazione macroscopiche. 


20410 - DESCE N° PS Velocità PS DEV. STAND. 

contenuti MEDIA 

Frana intera 98 -4,33 2,43 

Settori A e B 38 -6,74 1,87 

Settori C e D 29 -3,28 0,58 

Settore E 9 -2,10 0,83 

51310 - DESCE 6 -3,02 1,04 









SCHEDA N° 15 


Bernardo 

ID IFFI: 20410 - 51310 




A 

C 

B 

D 

E 

F 

VEDI 

MONOGRAFIA 

PRECEDENTE 








SCHEDA N° 15 


Bernardo 

ID IFFI: 20410 - 51310 












20410 

Geometria discendente: nel settore 

apicale si osservano le velocità PS 

maggiori, dell’ordine della decina di 


misure effettuate con tecnica 

A 


C 

E 

D 

B 

A384E 

A39N6 

Frana 20410, settore A 

Frana 20410, settore B 










20410 

Geometria discendente; nel settore 

mediano ed inferiore invece le velocità 

PS decrescono fino a pochi mm/anno; le 

velocità sono relative alle misure 

effettuate con tecnica PSInSAR TM 

A 

nel 

periodo 1992-2000. 

C 

Frana 20410, settore D 

E 

D 

B 

A4ALI 

A4BG9 

A4BP2 

Frana 20410, settore E 

Frana 20410, settore E 








SERIE STORICHE 

Geometria discendente; la frana 51310, 

sebbene racchiuda pochi PS, mostra alsuo 

interno una velocità PS abbastanza 

omogenea dell’ordine di qualche 

mm/anno, soprattutto sul suo fianco 

destro; negli altri settori mancano 

totalmente punti PS; le velocità sono 




A4B81 

A4CR5 

51310 

Frana 51310 








16 – Settore in deformazione della Diga di Places de Moulin 

SCHEDA N° 16 

Nome: Settore in deformazione della 

Diga di Places de Moulin 

ID IFFI: 

Comune: Bionaz 


Est: 384249 

Nord: 5085425 

B 

D 

A 

E 

C 

Descrizione: fenomeni non descritti nell’inventario IFFI; in destra lago (settori A, B, C, D) si 

riconosce un ampio settore detensionato a monte delle cave di prestito (A) aperte per la 

costruzione della diga; alcune scarpate sommitali e numerose trincee articolano la parte alta 

del versante (B, D) mentre verso il basso questo risulta debolmente rigonfio (C). 

In sinistra lago si riconosce un rock-glacier (E) che si origina a partire da una scarpata in 

roccia e coinvolge materiale detritico grossolano. 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Settori A, B, C, D Asce 165 -2,15 1,25 

Settore E Desce 12 -9,30 3,57 








16 – Settore in deformazione della Diga di 

Places de Moulin 

SCHEDA N° 16 



ID FRANA: 




B 

D 

A 

C 

E 







16 – Settore in deformazione della Diga di 

Places de Moulin 

SCHEDA N° 16 



ID FRANA: 











Geometria ascendente: il settore 

sommitale (B) presenta la maggiore 

velocità (circa 5 mm/anno); i settori 

mediani (C, D) presentano velocità più 

contenute (qualche mm/anno); le 



periodo 1992-2000. 


BAVNS 

B 

D 

BATYV 

A 

BAQE1 

C 

Settore B 

Settore D 

Settore C 










Geometria discendente: il settore 

centrale e frontale del rock-glacier mostra 

una velocità piuttosto costante sull’ordine 

dei 10 mm/anno; talvolta si osservano 

delle accelerazioni a ciclicità circa 

annuale. Il settore di scarpata mostra 

invece velocità più ridotte (qualche 

mm/anno) e una maggiore dispersione; le 



periodo 1992-2000. 

A2GIQ 

A39N6 

Settore E, accumulo 

A2HNH 

Settore E, accumulo 

Settore E, scarpata 








SCHEDA N° 17 

Nome: DGPV di Pointe de Mascognaz 


Comune: Ayas 


Est: 399919 

Nord: 5072488 

17 – DGPV di Pointe de Mascognaz 

A2 

B 

A 

C 

B1 

A1 

C 

Descrizione: DGPV (A) e frana di tipo misto (B) descritti nell’inventario IFFI; sulla base della 

foto interpretazione di dettaglio vengono proposte le seguenti modifiche: 

- DGPV (A), aggiunta di un settore più attivo (A1 – A2) in quanto caratterizzato da 

evidenze geomorfologiche di deformazione (trincee) e limitato a monte da un’ampia 

scarpata; 

- Frana (B), restringimento del limite destro (che originariamente comprendeva il settore 

A1) in quanto tale settore è ritenuto parte della DGPV. 

Il settore C è interpretato come un colamento lento di materiale detritico tipo rock-glacier 

all’interno del quale si riconoscono più corpi. 




Settori A1 e A2 Desce 497 -7,99 4,36 

Settori A1 e A2, 

solo accumulo 

Desce 439 -9,07 3,38 









SCHEDA N° 17 ANALISI 



Comune: Ayas 










SCHEDA N° 17 



Comune: Ayas 











Geometria discendente: il settore A1-A2 si 

presenta fortemente detensionato e con 

deformazioni dell’ordine delle decine di 

mm/anno, soprattutto nel settore a ridosso 

della scarpata, la quale presenta una notevole 

evidenza geomorfologica e un importante 

gradiente di velocità PS. Le velocità di 

deformazione decrescono verso il piede del 

settore (velocità minori di 10 mm/anno); il limite 

inferiore non è definito da morfologie 

particolarmente evidenti e viene considerato 

dubbio; le velocità sono relative alle misure 


1992-2000. 

Settore A2, a ridosso della scarpata 

A2 

A3UG5 

B1 

BAVNS 

A1 

BATYV 

Settore A2, al piede 

Settore A1, nel centro 










Geometria discendente: la frana di 

tipo misto B presenta al suo 

interno velocità di deformazione 

PS disomogenee: al piede e nel 

centro dell’accumulo velocità di 

qualche mm/anno con dispersione 

e variabilità crescente verso il 

basso; a monte velocità maggiori 

ma confrontabili con l’evoluzione 

della DGPV, settore A2; le 


effettuate con tecnica PSInSAR TM 


A3W5N 

B1 

A3VEJ 

Settore B1, al piede 

A3Y8X 

Settore B1, al centro dell’accumulo 

Settore B1, parte alta 









Geometria discendente: il fenomeno di 

colamento tipo rock-glacier è articolato in 

almeno tre corpi separati da strutture lobate: 

- C1 mostra velocità dell’ordine dei 10 

mm/anno con molta dispersione; 

- C2 e C3 mostrano velocità dell’ordine 

delle decine di mm/anno. 

Da tenere presente comunque che le misure si 

riferiscono in genere ai settori frontali e laterali 

dei singoli corpi e che il numero di PS è molto 

ridotto; le velocità sono relative alle misure 


1992-2000. 


C1 

A3TVF 

A3R91 

C2 

C3 

A3S6I 

Settore C1 

Settore C2 

Settore C3 








SCHEDA N° 18 

Nome: DGPV e frana di Corno Vitello 

ID IFFI: 20219 - 20125 

Comune: Gressoney S.J. 


Est: 407808 

Nord: 5071621 

18 – DGPV e frana di Corno Vitello 

20219 

20125 

A 

D 

B 

C 

Descrizione: DGPV (ID 20125) e frana di tipo misto (ID 20219) descritti nell’inventario IFFI; 

sulla base della foto interpretazione di dettaglio vengono proposte le seguenti modifiche: 

- La frana (20219), cartografata come areale di crollo, viene proposta come frana di tipo 

misto; all’interno si riconosce un settore di testata particolarmente detensionato, un 

settore mediano di accumulo e un settore di piede costituito da coni detritici 

coalescenti. 

- All’interno della DGPV (20125) viene riconosciuto un settore a più spiccata attività, 

caratterizzato da un aspetto più detritico, senza particolari morfologie; non vengono 

proposte modifiche dei limiti esterni del fenomeno. 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Frana 20219 Asce 86 -6,80 2,49 

DGPV 20125 tutta Asce 189 -1,95 2,20 

DGPV 20125 parte 

attiva 

Asce 102 -3,02 2,26 









SCHEDA N° 18 


ID FRANA: 20219 - 20125 











SCHEDA N° 18 


ID FRANA: 20219 - 20125 












Geometria ascendente: il settore di testata 

della frana presenta rocce da fratturate (A1) a 

rilasciate (A2) secondo piani N-S disposti a 

franapoggio; localmente questa seconda 

porzione mostra velocità dell’ordine delle 

decine di mm/anno. L’accumulo (B) è 

composto da materiale grossolano e mostra 

velocità variabili, da qualche mm/anno a circa 

10 mm/anno; al limite inferiore (tra B e C) 

della parte più grossolana alcune porzioni 

mostrano velocità maggiori, anche superiori a 

10 mm/anno; le velocità sono relative alle 


periodo 1992-2000. 

Settore A2, a ridosso della scarpata 

A1 

B 

A2 

A74EJ 

A74EL 

A73CQ 

C 

A3UG5 

Settore B, al centro dell’accumulo 

Al margine tra i settori B e C 










Geometria ascendente: la DGPV mostra 

nella parte sommitale un settore a 

maggiore attività delimitato a monte dalle 

scarpate principali, soprattutto verso D2; al 

suo interno non si riconoscono morfologie 

deformative evidenti e a valle il suo limite 

inferiore è incerto; la velocità registrata dai 

PS è variabile (da qualche mm/anno fino a 

circa 20 mm/anno) anche a scala locale 

(tra settore D1 e D3); le velocità sono 



Settore D1, a monte 

A8ET6 

D2 

D1 

A8DQF 

A8DRJ 

D3 

Settore D1, al centro 

Al margine tra i settori D1 e D3 








SCHEDA N° 19 

Nome: Fenomeno complesso Plan de 

Chenaly 


Comune: Perloz 


Est: 408990 

Nord: 5052348 

19 – Fenomeno complesso di Plan de Chenaly 

C 

C 

A 

A 

B 

B 

D 

D 

Descrizione: frane IFFI comprese all’interno di una DGPV che interessa l’intero versante; sulla 

base delle analisi di foto interpretazione di dettaglio si propone una nuova perimetrazione delle 

frane (tratteggiato) rispetto alle geometrie IFFI (linea continua); la deformazione registrata dai 

PS è in accordo con la nuova perimetrazione. All’interno delle frane si osserva comunque una 

differenziazione delle velocità PS (settori A, B, C) ad indicare aree con attività differenti; al di 

fuori delle frane il versante evolve come DGPV (settore D). 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 












SCHEDA N° 19 

Nome: Fenomeno complesso di Plan de 

Chenaly 












SCHEDA N° 19 

Nome: Fenomeno complesso di Plan de 

Chenaly 













Geometria discendente: il settore A mostra 

una velocità di deformazione piuttosto 

costante e dell’ordine della decina di 

mm/anno; il settore B ha una velocità di 

movimento minore, dell’ordine di qualche 

mm/anno, con più dispersione dei dati, 

caratteristiche confrontabili con quelle del 

settore D, appartenente alla DGPV; le 

velocità sono relative alle misure effettuate 

con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992- 

2000. 

A2C46 

A 

B 

C 

A18UZ 

Settore A 

D 

A2FDK 

Settore B 

Settore C 










Geometria discendente: il settore C mostra 

una velocità di movimento dell’ordine di 

qualche mm/anno, con più dispersione dei 

dati, caratteristiche confrontabili con quelle 

del settore D2, appartenente alla DGPV; le 

velocità invece aumenta gradualmente verso 

il settore A, caratterizzato da velocità 

decisamente maggiori; le velocità sono 



A16OJ 

A10RP 

C 

D2 

A143K 

A 

Settore C 

Limite tra settore A e C 

Settore D2 








SCHEDA N° 20 

Nome: Fenomeno complesso di 

Chichiaz 


Comune: Lillianes 


Est: 410793 

Nord: 5054063 

20 – Fenomeno complesso di Chichiaz 

B 

B 

A 

D 

A 

C 

D 

C 

Descrizione: frane IFFI impostate ai margini di una DGPV che interessa l’intero versante; sulla 

base delle analisi di foto interpretazione di dettaglio si propone una nuova perimetrazione della 

frana A (tratteggiato) rispetto alle geometrie IFFI (linea continua). All’interno della frana A si 

osserva una differenziazione delle velocità PS ad indicare una maggiore attività a ridosso della 

scarpata principale; a monte delle frane il versante evolve come DGPV (settore C); le velocità 

sono relative alle misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 

Frana A completa Desce 163 -3,50 1,85 

Frana A scarpata Desce 40 -5,80 2,06 









SCHEDA N° 20 


Chichiaz 












SCHEDA N° 20 


Chichiaz 













Geometria discendente: la frana A mostra una 

velocità di deformazione variabile tra la scarpata 

(A1) e l’accumulo (A2); lungo la scarpata le 

velocità di deformazione sono dell’ordine della 

decina di mm/anno; l’accumulo invece si muove 

con una velocità dell’ordine di qualche mm/anno, 

con più dispersione dei dati, caratteristiche 

confrontabili con quelle del settore C, 

appartenente alla DGPV. Il settore D invece non 

è morfologicamente legato alla frana ma si 

deforma con velocità confrontabili con la 

scarpata A1; le velocità sono relative alle misure 


1992-2000. 

Settore A1 

A1NFK 

A2 

D 

B 

A1 

A1Q48 

A1O2Y 

C 

Settore A2 

Settore D 








SCHEDA N° 21 

Nome: DGPV di Cime-de-Marmontana 


Comune: Fontainemore 


Est: 412360 

Nord: 5057669 

21 – DGPV di Cime‐de‐Marmontana 

Descrizione: DGPV, censita nell’inventario IFFI, che interessa l’intero versante occidentale di 

Cime de Marmontana; al suo interno si riconoscono settori disomogenei soprattutto come 

velocità PS piuttosto che come morfologie; si propone una suddivisione all’interno della DGPV 

IFFI per delimitare un settore a maggiore attività. 



contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 


DGPV parte attiva Desce 2552 -8,20 3,04 









SCHEDA N° 21 













SCHEDA N° 21 














Geometria discendente: dettaglio del 

settore più attivo della DGPV; al suo 

interno si riconoscono ulteriori settori a 

comportamento differenziale, i più attivi 

(A, B) mostrano velocità dell’ordine delle 

decine di mm/anno; i settori più marginali 

(D) invece mostrano velocità che 

gradualmente passano a qualche 




A6BNF 

C 

A 

B 

A6HE8 

Settore A 

A6OI9 

D 

Settore B 

Settore D 








SCHEDA N° 22 

Nome: DGPV di Mont de Leretta 




Est: 413069 

Nord: 5055334 

22 – DGPV di Mont de Leretta 

C 

A 

B 

C 

A 

B 

Descrizione: DGPV, censita nell’inventario IFFI, che interessa il versante occidentale del Mont 

de Leretta; al suo interno sono stati distinti alcuni accumuli di frana e si riconoscono settori 

articolati da ampie scarpate e che mostrano velocità PS differenti. Sulla base delle analisi di 

foto interpretazione di dettaglio si propone una nuova perimetrazione del piede della DGPV 

(tratteggiato – settore A) rispetto alle geometrie IFFI (linea continua). Al centro della DGPV si 

riconoscono aree (B e C) caratterizzata da velocità PS maggiori; le velocità sono relative alle 

misure effettuate con tecnica PSInSAR TM nel periodo 1992-2000. 


contenuti 

Velocità PS 

MEDIA 

DEV. 

STAND. 











SCHEDA N° 22 

Nome: Fenomeno complesso di Mont de 

Leretta 












SCHEDA N° 22 

Nome: Fenomeno complesso di Mont de 

Leretta 













Geometria discendente: dettaglio del piede (A) 

e del settore più attivo (B) della DGPV; il piede 

mostra morfologie rigonfiate e una velocità PS 

dell’ordine di qualche mm/anno; il settore B 

mostra una buona omogeneità delle velocità 

ma non si riconosce una sua evidenza 

morfologica; anche i suoi limiti (tranne quello 

settentrionale, indicato in carta) non hanno 

evidenza morfologica e mostrano passaggi 

graduali di velocità; le velocità sono relative 



Settore A 

A 

A05NH 

A6BNF 

B 

A04PN 

Settore B 

Settore B 










Geometria discendente: dettaglio del settore 

più attivo (C) della DGPV; sebbene il settore A1BN6 

sia cartografato dall’inventario IFFI come 

frana, le sue caratteristiche morfologiche e 

dinamiche inducono a ritenere che, almeno 

dal punto di vista cinematico, sia parte della 

DGPV; le sue velocità sono piuttosto 

disomogenee, con picchi dell’ordine della 

decina di mm/anno; le velocità sono relative 



C 

A1CKE 

Settore C 

Settore C 



INTERPRETAZIONE DEI DATI DELLO STUDIO PSINSAR TM SUL TERRITORIO REGIONALE 

REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA 

DIFESA DEL SUOLO E RISORSE IDRICHE 

SERVIZIO GEOLOGICO 

CENTRO FUNZIONALE 

Elaborato 

IMAGEO S.r.l. 

CARTA IFFI AGGIORNATA 

Scala 1:100.000 

via Valperga Caluso, 35 – TORINO 

P.IVA e C.F. 09715950011 

Registro Imprese di Torino n. 09715950011 

R.E.A. TO-1075214 

TAV. 1 

13/04/2010 1 Consegna finale 

Data n° Descrizione Approvato 

Base topografica: Hillshade Regione Autonoma Valle d’Aosta, 10 m 

Sistema di riferimento: UTM ED 50 Zona 32 N 

Tratto da Elemento della CTRN in scala 1:10.000 ceduto in data 13.03.2007, n° 1100 

Realizzazione ed elaborazione grafica:

Schede monografiche di frane in Valle d'Aosta analizzate ... - RiskNat

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