Arcobaleno 04/2011
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ARCOBALENO<br />
voci e percorsi delle branche assoraider<br />
Periodico dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider - www.assoraider.it N. 4 anno XVII 30 dicembre <strong>2011</strong><br />
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/03 (conv. in L.27/02/20<strong>04</strong>) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari<br />
TREDUEUNO<br />
VOLONTARAID<strong>2011</strong>
Associazione Italiana<br />
di Scautismo Raider<br />
“ASSORAIDER”<br />
Sede Centrale<br />
00<strong>04</strong>0 Pomezia (RM) - Italy<br />
Via Cavour, 28/B<br />
Tel. +39 06 9122550<br />
Fax + 39 178 2254948<br />
segreterianazionale@assoraider.it<br />
www.assoraider.it<br />
ARCOBALENO<br />
è dedicata ai giovani<br />
e a tutti coloro che<br />
intendono reagire al<br />
dilagare di egoismi e<br />
vogliono dimostrare la<br />
possibilità di una<br />
fraternità mondiale<br />
come quella scaut.<br />
La rivista contiene inserti<br />
riservati ai lupetti,<br />
esploratori ed esploratrici,<br />
rover e nautici.<br />
ARCOBALENO<br />
vuole assolvere alla<br />
funzione di collegamento<br />
fra tutti gli iscritti<br />
all’associazione nonché<br />
con i genitori dei più<br />
giovani iscritti<br />
perché seguano<br />
quanto viene offerto<br />
ai loro figli in fatto<br />
di formazione del<br />
carattere del<br />
futuro cittadino.<br />
ARCOBALENO<br />
voci e percorsi delle branche assoraider<br />
<strong>Arcobaleno</strong> - Redazione e Amministrazione:<br />
09127 Cagliari - Via Garigliano, 13 - Tel. 070 275132 - Fax 178 6014514<br />
Anno XVII - Numero 4 - dicembre <strong>2011</strong>. Autorizzazione del Tribunale<br />
di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. ASSORAIDER - Associazione Italiana di<br />
Scautismo Rraider - iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione<br />
in data 13/07/<strong>2011</strong> con numero 21321 presso Ufficio ROC del Corecom<br />
Lazio. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale<br />
D.L.353/03 (conv. in L.27/02/20<strong>04</strong>) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari.<br />
Direttore Responsabile: Franceco Cerlienco<br />
Direttore di Redazione: Salvatore Roggero - naz.pubblicazioni@assoraider.it<br />
Capiredattori:<br />
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Foto di Copertina: Archivio <strong>Arcobaleno</strong><br />
Progetto grafico e realizzazione: S&D sas - 09122 Cagliari Via Garigliano, 13<br />
Stampa: LITHOSgrafiche srl - 09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13<br />
Questo numero è stato consegnato alla stampa il 30.12.<strong>2011</strong><br />
La tiratura di questo numero è di 2.200 copie<br />
<strong>Arcobaleno</strong> è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider<br />
- Associazione Italiana di Scautismo Raider.<br />
Tesseramento annuale Anno Scaut <strong>2011</strong>/2012 Euro 35,00. Il pagamento<br />
si può effettuare tramite posta con versamento sul c/c postale<br />
N. 35246008 intestato ad ASSORAIDER. Impegnano la responsabilità<br />
della rivista solamente gli editoriali e gli articoli non firmati. Per gli<br />
articoli firmati la responsabilità rimane all’autore. La riproduzione di<br />
articoli, foto e disegni pubblicati su questa rivista è ammessa a condizione<br />
che ne venga citata la fonte. Il materiale inviato ad <strong>Arcobaleno</strong><br />
non si restituisce. Abbonamento annuale alla rivista “ARCOBALENO”<br />
(4 numeri) - Euro 10,00 - Il pagamento si può effettuare tramite posta<br />
con versamento sul c/c postale N. 35246008 intestato ad ASSORAI-<br />
DER - Associazione Italiana di Scautismo Raider.<br />
Attività Nazionale<br />
VOLONTARAID<strong>2011</strong><br />
Si è conclusa in concomitanza con il Consiglio Nazionale degli scorsi 3 e 4 dicembre<br />
<strong>2011</strong>, l’impresa Nazionale dei Raid denominata Volontaraid <strong>2011</strong>, con tema l’Anno<br />
Europeo del Volontariato.<br />
La mattina di sabato 3 dicembre, presso il College Selva dei Pini di Pomezia, si è<br />
tenuta la presentazione e verifica delle attività svolte alla presenza dei Raid<br />
partecipanti e di altri Raider che<br />
hanno preso parte ai lavori.<br />
La partecipazione associativa, sia<br />
alla fase “operativa” sia alla verifica<br />
è andata ben oltre le più rosee<br />
aspettative, sorprendendo il<br />
Commissario Centrale, e la Consulta,<br />
organizzatori dell’evento.<br />
Alla base dell’Impresa, vi era,<br />
implicitamente, l’applicazione del<br />
nuovo regolamento di Branca al<br />
quale tutti i Raid partecipanti si sono<br />
attenuti, sia nella scelta dell’impresa<br />
che nella sua realizzazione.<br />
In particolare, i singoli Raid, pur<br />
avendo larga libertà di scelta, hanno<br />
portato avanti l’attività proposta<br />
attenendosi scrupolosamente alle attività di volontariato civile ed ambientale, attività<br />
prevalenti della quarta branca.<br />
Con grande sorpresa per gli stessi organizzatori, infatti, le attività portate a termine,<br />
hanno tutte riguardato la salvaguardia e tutela dell’ambiente con un evidente risvolto<br />
sociale. Altro aspetto positivo, è stata la progettazione e realizzazione delle singole<br />
imprese, effettuate adottando e rispettando gli strumenti organizzativi del Raid<br />
contemplati nel Regolamento di Branca. In particolare, la fase di progettazione delle<br />
singole imprese è stata da tutti effettuata in maniera collegiale, per poi suddividere il<br />
lavoro tra vari Pro presenti nel Raid, il tutto ben documentato e relazionato dai vari<br />
pro Documentazione. Non è mancato, inoltre, il supporto degli adulti dei Pro<br />
Permanenti e dei consulenti esterni che hanno saputo ben supportare i vari Raid nella<br />
realizzazione dell’Impresa. La presentazione dei singoli lavori, infine, è stata realizzata<br />
con l’utilizzo dei più moderni strumenti tecnologici (video, power point), espressione<br />
dell’impegno di ciascun Raid nell’addestramento all’utilizzo di tali strumenti, ovvero<br />
alla formazione semi-professionale.<br />
VOLONTARAID 3
... il lancio dell’Attività<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA<br />
DI SCAUTISMO RAIDER<br />
Per<br />
CONSIGLIO NAZIONALE<br />
ASSORAIDER<br />
e pc<br />
Segreteria Nazionale<br />
CEN<br />
CTN<br />
Prot. CR 01 - 10/11<br />
Alla presentazione di singoli lavori, ha fatto seguito un’ampia<br />
discussione, in cui sono state presentate al Commissario Centrale ed<br />
alla Consulta le criticità che sono emerse da un’attenta applicazione del<br />
Regolamento di Branca. A fronte di una sicura esemplificazione di tale<br />
strumento, permangono dei punti da chiarire ulteriormente. Sono<br />
inoltre emerse delle criticità non imputabili direttamente alla Branca,<br />
bensì alla fascia d’età dei Raider ed alle esigenze tecniche delle Sezioni,<br />
che potranno essere risolte soltanto con l’arrivo a regime delle nuove<br />
“regole del gioco”. Ad ogni modo, l’impressione che la “viva” discussione<br />
dei partecipanti ha dato è che, finalmente, dopo anni di oblio, sia di<br />
nuovo vivo in associazione il dibattito sul Raiderismo, di cui l’attività<br />
realizzata è dimostrazione e, soprattutto, simbolo di una rinascita della<br />
Branca che, dai tempi di Marzot non godeva probabilmente di tale<br />
vitalità. Il clima che si è respirato nella mattinata è stato, infatti, quello<br />
di una vera e propria “Consulta”, ovvero una riunione di Raider “addetti<br />
ai lavori” finalizzata alla discussione propositiva sul proprio futuro.<br />
A conclusione dei lavori, tutti i presenti sono stati invitati a proporsi al<br />
Commissariato Centrale per la partecipazione ai lavori della Consulta.<br />
Infine, grazie al “supporto” del vice capo scaut Giorgio, è stata<br />
presentata la proposta di realizzazione di un numero speciale di una<br />
pubblicazione associativa dedicata al Raiderismo ed all’attività<br />
realizzata. In attesa che ciò possa essere realizzato, tutti i filmati e le<br />
presentazioni prodotte saranno presentate sul sito associativo (www.<br />
assoraider.it)<br />
SEDE CENTRALE<br />
00<strong>04</strong>0 POMEZIA (Roma)<br />
Via Cavour, 28/B<br />
Tel. + 39 06 9122550<br />
Fax +39 178 2254948<br />
C.F. 92001140927<br />
C.C.P. 35246008<br />
www.assoraider.it<br />
segreterianazionale@assoraider.it<br />
COMMISSARIO CENTRALE<br />
ALLA BRANCA RAIDER<br />
Antonio Simonetti c/o S&D sas<br />
09122 CAGLIARI<br />
Via Garigliano, 13<br />
Tel. + Fax +39 070 275132<br />
Fax 178 6014514<br />
Cell. + 39 339 4778794<br />
centrale.raider@assoraider.it<br />
Carissimi,<br />
la Quarta Branca della nostra Associazione, in occasione dell’Anno Europeo<br />
del Volontariato e per rilanciare la branca stessa “peculiarità” dell’ Assoraider<br />
lancia l’attività nazionale “VolontaRaid<strong>2011</strong>” - attività da organizzarsi<br />
ed effettuarsi entro e non oltre il 15 novembre <strong>2011</strong> (conferma della partecipazione<br />
a: centrale.raider@assoraider.it) in modo tale da poter presentare<br />
tutte le attività nell’incontro di Branca Raider che si terrà nella mattinata di<br />
sabato 3 dicembre <strong>2011</strong> in occasione del Consiglio Nazionale.<br />
Nella speranza che tutti i Raider delle nostre Sezioni e Delegazioni partecipino<br />
con entusiasmo all’iniziativa sin da ora Vi informo che da questo momento<br />
in poi tutte le ulteriori notizie circa l’attività saranno pubblicate e visibili<br />
esclusivamente sul sito associativo: www.assoraider.it nella parte dedicata<br />
alla branca Raider.<br />
Buona Caccia e Buon Vento<br />
Cagliari, 12 luglio <strong>2011</strong><br />
Il Commissario ad interim<br />
in allegato nostra rivista Osare (in partenza) e locandina pubblicitaria con lancio<br />
attività e logo dell’attività.<br />
Vittorio Sanese<br />
4 VOLONTARAID VOLONTARAID 5
6 VOLONTARAID
Delegazione di Belpasso<br />
... volontaraid e apertura anno scaut <strong>2011</strong>/12<br />
Nelle giornate di sabato 29<br />
e domenica 30 Ottobre si<br />
è svolta a Belpasso, organizzata<br />
dalla nascente Delegazione,<br />
l’apertura dell’Anno<br />
Scaut 20011/2012, a cui<br />
hanno partecipato la nostra<br />
Delegazione di Messina e la<br />
Sezione di Cirò Marina. Per<br />
questa due giorni di Scautismo<br />
- la Delegazione di<br />
Belpasso ha programmato,<br />
nell’ambito dell’attività<br />
nazionale “tredueunovolontaraid<strong>2011</strong>”<br />
una serie di attività che<br />
hanno visto coinvolti<br />
non solo l’Assoraider,<br />
ma anche una serie di<br />
Organizzazioni di Volontariato<br />
e Scaut locali.<br />
La tradizionale<br />
cerimonia dell’Alza<br />
Bandiera - nella piazza<br />
centrale di Belpasso - ha dato il<br />
via alle attività in programma. Lupetti ed Esploratori<br />
si sono - subito - cimentati in attività tipiche delle loro branche; mentre<br />
Compagnie, Raider e Dirigenti hanno partecipato all’incontro-dibattito:<br />
Raiderismo e Volontariato organizzato dalla Delegazione di Belpasso.<br />
L’incontro legato all’attività nazionale<br />
di Branca Raider è stato organizzato<br />
per sviluppare i temi del Volontariato<br />
ed ha visto la partecipazione di Autorità<br />
ed Operatori delle Associazioni di<br />
Volontariato presenti sul territorio. Il<br />
dibattito, tra proiezioni di filmati e testimonianze<br />
di esperienze vissute, ha<br />
suscitato l’interesse di tutti i partecipanti,<br />
e gettato - sicuramente - le basi<br />
per future attività di Protezione Civile<br />
e Volontariato Ambientale. La cena<br />
e il fuoco di bivacco hanno chiuso le<br />
attività della serata. La domenica, secondo<br />
il programma stabilito per l’attività<br />
TreDueUnoVolontaRaid201 si è<br />
provveduto alla pulizia degli spiazzi<br />
antistanti il Santuario della Madonna<br />
della Roccia. All’ora di pranzo - tutti<br />
insieme nella Sede dell’Agesci 2 di<br />
Belpasso, dove i nostri fratelli scaut<br />
del Clan, hanno preparato il pranzo.<br />
Tra un canto e l’altro; un’ottima pasta<br />
alla Norma e salsicce alla brace hanno<br />
placcato la nostra tipica fame da<br />
“Lupi”. Al termine del pranzo c’è stato<br />
solo il tempo per: una foto di gruppo,<br />
recuperare gli zaini e chiudere la giornata<br />
con l’Ammaina Bandiera.<br />
8 VOLONTARAID<br />
VOLONTARAID 9
VOLONTARIATO CIVILE =<br />
PROTEZIONE CIVILE?<br />
Vecchia domanda, sempre nuove risposte<br />
(… e proposte!!) alla luce di VolontaRaid.<br />
Eccoci di nuovo, ancora una volta direte, a parlare delle attività prevalenti<br />
del Raiderismo, colonne del metodo di quarta Branca.<br />
Farlo ormai agli sgoccioli del primo mandato del Commissariato alla<br />
Protezione Civile ed all’Ambiente mi inorgoglisce e mi fa sentire di non<br />
aver lavorato a vuoto, cercando in qualche modo di lasciare un contributo<br />
all’Associazione ed<br />
in particolare alla Quarta<br />
Branca.<br />
Allora, dopo la presentazione<br />
del nuovo Regolamento<br />
alla Branca<br />
ed il lancio dell’Attività<br />
Nazionale, vogliamo<br />
dare qualche consiglio<br />
circa l’attività da realizzare.<br />
Della risposta alla<br />
domanda in oggetto si<br />
è già lungamente parlato,<br />
ma ribadiamo ancora<br />
una volta qual’è:<br />
no, o meglio non solo.<br />
Le attività di protezione<br />
civile, infatti, sono<br />
solo una parte del volontariato<br />
civile, non comprendendone appieno il significato né l’utilità<br />
metodologica di tale attività. In particolare il volontariato civile racchiude<br />
tutta una serie di attività in ambito sociale ovvero espressione si servizio<br />
all’esterno dell’associazione. Detto ciò, è facile immaginare come<br />
l’attività VolontaRaid possa consentire la realizzazione di una serie di<br />
attività potenzialmente infinite. In particolare per un RAID organizzato<br />
o in corso di costituzione potrebbe risultare facile realizzare un’attività<br />
in collaborazione con delle realtà magari già vicine alla sezione di appartenenza,<br />
quali altre associazioni o strutture bisognose e desiderose di<br />
supporto per la realizzazione della propria<br />
missione sociale.<br />
Cito a titoli di esempio: organizzazioni<br />
che si occupano del supporto ad anziani<br />
e svantaggiati o minori meno fortunati.<br />
Ovviamente la valenza sociale di un’attività<br />
può essere trovata anche nell’ambito<br />
ambientale. Per cui andranno sicuramente<br />
a colpire l’obiettivo attività quali<br />
la gestione o sistemazione di aree verdi,<br />
ripristino di sentieri o similari. Particolare<br />
attenzione sarà rivolta alle attività,<br />
ribadiamo, svolte con altre organizzazioni,<br />
scaut o meno, che contribuiranno<br />
alla creazione di un tessuto associativo<br />
ben radicato sul territorio, ritenuto fondamentale<br />
per il riconoscimento del Raid<br />
e le attività future, e che renda pubblico<br />
l’impegno sociale della nostra associazione.<br />
L’invito è, pertanto, una partecipazione<br />
di tutte le Sezioni e Delegazioni,<br />
anche quelle in cui ad oggi non sia presente<br />
un Raid già strutturato così da iniziare<br />
finalmente a “toccare con mano”<br />
il Raiderismo. (N.B. le immagini che accompagnano<br />
l’articolo sono dell’attività<br />
nazionale di branca Raider del 2007)<br />
Vittorio Sanese<br />
10 VOLONTARAID VOLONTARAID 11
aid carrick<br />
3...,2...,1...,Volontaraid<br />
... Sughereto da SALVARE!<br />
Per questa impresa, il<br />
Raid Carrick di Pomezia<br />
si è rivolto alla<br />
propria realtà locale impegnandosi<br />
in un’attività<br />
dal risvolto ambientale.<br />
È stato quindi naturale<br />
prendere in considerazione<br />
la nostra area<br />
verde più importante: il<br />
Sughereto.<br />
Essendo un parco comunale<br />
è accessibile a<br />
tutti e viene utilizzato<br />
al meglio per le nostre<br />
tipiche attività scaut e<br />
per molte manifestazioni<br />
sportive, pic-nic,<br />
ecc. ecc., ma è anche<br />
purtroppo utilizzato<br />
quale discarica abusiva<br />
o semplicemente come<br />
soggetto all’inciviltà della<br />
popolazione. L’attività<br />
come da regolamento<br />
del Centrale alla Branca<br />
si è svolta in circa 20 ore<br />
distribuite nei giorni 18-<br />
19 e 20 novembre <strong>2011</strong>.<br />
Dopo aver richiesto un<br />
permesso formale al Comune<br />
di Pomezia, abbiamo<br />
voluto documentare<br />
con le immagini che vi stiamo mostrando le condizioni di incuria in cui<br />
versava il Sughereto. Il RAID ha poi esteso l’ iniziativa a tutta la sezione<br />
e alla cittadinanza di Pomezia per la giornata del 20 novembre.<br />
19/11 Avendo coinvolto anche Branco, Reparto e Compagnia abbiamo<br />
trasformato la pulizia del Sughereto in un<br />
grande gioco. Considerando l’estensione del<br />
bosco abbiamo suddiviso tutta l’area in 4<br />
zone da assegnare ad altrettanti gruppi di<br />
partecipanti. Ogni area è stata delimitata da<br />
delle tavolette segnaletiche di colore differente;<br />
ciò è stato possibile attraverso la realizzazione<br />
di una cartina dettagliata del bosco.<br />
Inoltre abbiamo provveduto all’acquisto<br />
del materiale necessario allo svolgimento<br />
delle attività: guanti da giardiniere, sacchi<br />
di raccolta, rastrelli, pale e punteruoli - e un<br />
ringraziamento particolare va al padre di un<br />
nostro rover che ha messo a disposizione la<br />
propria jeep per il trasporto dei rifiuti.<br />
20/11 La giornata è iniziata alle 9.30 con<br />
l’alza bandiera al Campus “Selva dei Pini”.<br />
Ovviamente in classico stile scaut, (Baden<br />
Powel diceva “tutto col gioco, nulla per gioco”),<br />
abbiamo lanciato l’attività basandola<br />
sulla storia dell’orco Rubbish che rapisce la principessa Flora protettrice<br />
del bosco. Per poter accorrere in aiuto alla principessa, i partecipanti<br />
sono stati suddivisi in quattro squadre: Elfi, Gnomi, Nani e Fauni ad<br />
ognuno dei quali è stata assegnato un colore corrispondente ad una<br />
precisa zona. Non appena si è conclusa la distribuzione del materiale<br />
e delle cartine, invitando i gruppi alla raccolta differenziata, il gioco ha<br />
avuto inizio. Da sottolineare il grande entusiasmo dimostrato non solo<br />
dalla sezione ma anche dagli esterni durante l’intera giornata.<br />
Alla fine dell’attività i gruppi hanno provveduto a portare i rifiuti nei<br />
punti di raccolta segnalati e con l’ausilio della jeep trasportati nel punto<br />
indicato dal comune. All’ammaina bandiera, dopo i dovuti ringraziamenti<br />
per la partecipazione e l’impegno profuso, è stato donato un piccolo<br />
premio a tutti i giocatori dalla principessa liberata. Concludendo,<br />
vorremmo sottolineare quanto questa esperienza sia stata per tutti un<br />
modo per “lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”...<br />
Ci auguriamo nel nostro piccolo di aver contribuito a sensibilizzare la<br />
gente alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda.<br />
12 VOLONTARAID<br />
VOLONTARAID 13
UN TESORO NASCOSTO<br />
Eternit nella Sughereta<br />
14 VOLONTARAID<br />
È una prassi e quasi un passaggio obbligato, nella vita di uno Scaut che<br />
gli venga fatta presto o tardi, quando ormai l’età della “maturità” è<br />
stata più o meno superata, una, anzi la Fatidica Domanda, fatta da<br />
conoscenti o amici - di solito è condita con un pizzico di ironia e di<br />
superiorità e recita (variazioni sul tema a parte) più o meno così: “Ma<br />
Voi che fate, agli Scout!?”.<br />
Ecco oggi vorrei rispondere a tutti quelli che in questi anni mi hanno e<br />
ci hanno fatto la Fatidica Domanda, ebbene noi cerchiamo di coadiuvare<br />
nello svolgimento del loro ruolo i genitori, cercando di essere più che<br />
educatori tradizionali, compagni di giochi di futuri buoni cittadini.<br />
“Tutto col gioco, niente per gioco” recitava Baden-Powell, il fondatore<br />
del Movimento Scout. Per questo motivo, è con molto orgoglio che ho<br />
il piacere di pubblicizzare l’attività che il 20 novembre scorso ha<br />
compiuto la Sezione Assoraider di Pomezia al Sughereto.<br />
Armati di guanti, buste ed una jeep, tutti insieme, dai più piccoli (6<br />
anni) ai loro genitori (un po’ più grandicelli), abbiamo rivoltato il nostro<br />
bosco alla ricerca della più piccola sporcizia e incuria umana.<br />
La scena che si è presentata davanti ai nostri occhi tuttavia, era molto<br />
più tragica di quello che potevamo immaginare e che un precedente<br />
sopralluogo aveva descritto: bivacchi, centinaia e centinaia di cartucce<br />
sparse qua e là. Insomma - normale amministrazione - diranno coloro i<br />
quali sono soliti trascorrere del tempo nel nostro bosco.<br />
No, perché insieme a queste “piccole” tracce umane, sono state<br />
avvistate dai nostri occhi vigili molte specie di immondizia che non<br />
rientrano in queste categorie: materassi, pezzi di motorini (questi<br />
siamo riusciti a toglierli), tornelli dell’entrata dei supermercati, e ben<br />
più grave delle coperture di eternit. Oggetti che qualche novello<br />
Pinocchio ha pensato bene di sotterrare in giro per la sughereta,<br />
scambiandola per il campo dei miracoli, aspettando che crescessero<br />
alberi di materassi e sperando in un buon raccolto estivo.<br />
Ben più grave dei materassi sono invece queste coperture di eternit che<br />
qualcuno ha avuto la brillante idea di stoccare in modo piuttosto<br />
economico si, ma anche piuttosto “fantasioso”.<br />
A queste persone vorrei ricordare che: esiste nel comune di Pomezia<br />
un’isola ecologica gratuita lì vicino (viene pagata con le nostre tasse) e<br />
che il bosco che hanno contribuito a sporcare fa parte del mondo e del<br />
microcosmo che essi hanno il dovere di preservare, se non per il<br />
cittadino pometino che vive nella sua stessa città, respira la stessa aria<br />
(ecc.), almeno per i loro figli e i nipoti, che domani potrebbero avere il<br />
piacere di fare una passeggiata nel verde (e non nell’immondizia).<br />
Sono convito che i piccoli cambiamenti di ogni genere nascano e<br />
debbano essere fatti dal basso, ed è per questo motivo che chiedo a<br />
queste persone di riflettere bene prima di gettare qualsiasi cosa<br />
all’interno del bosco e di questa area verde. Il Sughereto è una parte<br />
fondamentale per Pomezia e viene studiato non solo da Università<br />
Italiane, ma anche e soprattutto da Università straniere che non hanno<br />
molto spesso la nostra fortuna di poter avere un habitat tanto variegato<br />
a livello nazionale (a chi ha la memoria breve vorrei ricordare l’articolo<br />
apparso poco tempo fa sul pontino intitolato “Quanto sto male...”).<br />
In questo appello tuttavia non voglio dimenticare chi governa la città di<br />
Pomezia. L’ecologia e il rispetto per il bene pubblico, a mio parere, è<br />
qualcosa che travalica correnti e partiti: vi chiedo un gesto simbolico<br />
che tanto simbolico non è. Ho scattato una foto del ritrovamento<br />
dell’eternit al sughereto, e penso ci meritiamo un bosco almeno senza<br />
eternit. Ho segnato l’area del rinvenimento con il GPS; sicuro che<br />
chiunque sia interessato a quello che sto dicendo possa contattarmi<br />
attraverso questa testata o su twitter. Nel momento in cui sto<br />
scrivendo, a fianco al mio laptop sulla mia scrivania, ci sono alcuni<br />
aculei di istrice e una bellissima piuma che ho raccolto mentre ero alla<br />
ricerca di “robaccia”. Un cacciatore che passava di lì quel giorno era certo<br />
che si trattasse di una beccaccia. La rigiro tra le mani, è bellissima: nera<br />
e marrone, con l’apice bianco. Non so se il cacciatore avesse ragione,<br />
l’unica cosa che so con certezza è il tesoro che quella piuma rappresentava<br />
per molti ragazzini, la curiosità della nuova scoperta nei loro occhi<br />
quella mattina per questa piccola testimonianza di vita.<br />
Ad un tratto mi assale un pensiero egoista: come vorrei che anche mio<br />
figlio un domani riuscisse a trovasse tali tesori.<br />
Una calorosa stretta di mano sinistra (come si usa fare tra noi scaut).<br />
Buona caccia.<br />
Marco Materazzo<br />
Bagheera del branco Waingunga - Sezione di Pomezia.<br />
Twitter: MarcoMaterazzo<br />
VOLONTARAID 15
16 VOLONTARAID<br />
3...,2...,1...,Volontaraid<br />
... al Centro Educativo Murialdo<br />
In concomitanza con l’anno Europeo<br />
del Volontariato ed aderendo<br />
all’invito del Commissario Centrale<br />
alla Branca Raider, come Raid<br />
Formazione della Sezione Deri Taranto<br />
1, abbiamo deciso di intraprendere<br />
una specifica attività con un risvolto<br />
sociale e ambientale.<br />
Per fare ciò, abbiamo preso contatti<br />
con Padre Nicola Preziuso, Presidente<br />
del “C.E.M.” Centro Educativo Murialdo<br />
presso il comprensorio in località<br />
Cimino- Manganecchia a Taranto.<br />
Il centro in questione, che si affaccia<br />
sul Mar Piccolo, è ancora in fase<br />
di sviluppo e ha come scopo principale<br />
l’orientamento e l’inserimento<br />
lavorativo mediante la realizzazione<br />
di laboratori specifici. Dopo un<br />
breve incontro con Padre Nicola ed<br />
un sopraluogo del posto, si è deciso,<br />
di comune accordo, di procedere<br />
alla recinzione di un lato del Centro,<br />
lungo circa 70/80 metri. Organizzata<br />
l’attività in perfetto stile Raider, ci siamo<br />
dati appuntamento per iniziare i<br />
lavori a sabato 8 ottobre.<br />
L’attività è stata svolta in due giorni,<br />
nel corso dei quali tutto il raid si è<br />
impegnato nel montaggio della rete<br />
metallica, compiuto attraverso diverse<br />
fasi precedentemente proggramate: il tracciato, i buchi nel terreno<br />
fatti con la trivella a scoppio, il successivo inserimento dei pali e<br />
l’assemblaggio del filo e della rete metallica.<br />
Portata a termine l’impresa con grande soddisfazione di entrambe le<br />
parti, tutta la Sezione di Taranto1 si augura di poter continuare a collaborare<br />
anche in futuro con il Centro Murialdo e aiutarlo nella sua crescita<br />
sociale che ha delle affinità con la nostra Branca Raider.<br />
su: www.assoraider.it - Raider - il video dell’attività<br />
VOLONTARAID 17
IL PROGRAMMA<br />
del Nuovo Centrale alla Branca Raider<br />
Carissimi, sono trascorsi quattro anni dalla mia elezione a Commissario<br />
Nazionale e la prima cosa che voglio dirvi riguarda l’entusiasmo e la<br />
carica con la quale ho deciso di mettermi a servizio dell’Associazione<br />
che, dopo quattro anni di lavoro, sono rimasti assolutamente immutati<br />
come allora. Inoltre in occasione dello stesso CN di quattro anni or<br />
sono, ho avuto l’onore di presentare la mia tesi per il conseguimento<br />
dei tizzoni, realizzata proprio nell’ambito della Protezione Civile.<br />
Questi quattro anni, inoltre, hanno visto un particolare impegno del<br />
settore affidatomi, sia in termini di attività operative che di collaborazione<br />
con altri Commissariati che hanno portato alla realizzazione del Piano<br />
Operativo Nazionale che del nuovo Regolamento di Branca Raider.<br />
L’unico rammarico di questi anni rimane non essere riuscito a<br />
“traghettare” l’Associazione in seno alle organizzazioni nazionali<br />
di Protezione Civile a causa, purtroppo, di questioni burocratiche e<br />
delle modeste dimensioni della nostra associazione, che non hanno<br />
consentito la registrazione dell’Assoraider presso il Dipartimento, fermo<br />
restando l’impegno delle singole realtà cha hanno aderito ai Registri<br />
regionali de Volontariato.<br />
Rimarrà in ogni caso indelebile nella mia memoria l’impegno di tutta<br />
l’Associazione in occasione del terremoto del’Aquila, per il quale voglio<br />
rivolgere ancora una volta il mio personale ringraziamento a tutti coloro<br />
che hanno collaborato allo svolgimento delle operazioni di soccorso.<br />
In piena sintonia con il programma del Presidente Capo Scaut, abbiamo<br />
concordato il passaggio delle competenze di Protezione Civile ed<br />
Ambiente al Commissario Centrale alla Branca Raider, incarico per il<br />
quale presento la mia candidatura, sfida alla quale mi sento pronto alla<br />
luce dell’esperienza maturata in questi anni per il duplice impegno in<br />
seno al CEN ed alla Consulta Raider.<br />
Il programma che ho in mente per il prossimo quadriennio ha<br />
come obiettivo sintetico il rilancio della Branca Raider con l’arrivo<br />
all’organizzazione di un evento nazionale di Branca Raider nel 2015,<br />
cinquantesimo della nostra Associazione e del Raiderismo.<br />
Nel dettaglio:<br />
OBIETTIVI<br />
• Applicazione del nuovo Regolamento di Branca RD con analisi<br />
periodica delle eventuali criticità ed eventuali aggiustamenti.<br />
• Verifica ed applicazione del Metodo di Branca RD con utilizzo delle<br />
nuove dispense per i corsi della Scuola Capi.<br />
• Organizzazione delle attività di Branca, nazionali e locali, con<br />
regolare attivazione e funzionamento dei singoli Raid.<br />
STRUMENTI<br />
• Attività scaut regolari nell’ambito delle Imprese Raider.<br />
• Attività prevalenti RD di Volontariato Civile ed Ambientale.<br />
• Attività specifiche di scautismo per adulti.<br />
• Collaborazione con altre organizzazioni scaut in ambito nazionale<br />
ed internazionale.<br />
• Collaborazione con altre organizzazioni impegnate nell’ambito del<br />
sociale e del volontariato.<br />
TEMPI<br />
4 anni, con programmazione e suddivisione annuale degli obiettivi.<br />
In particolare, nel primo anno del mandato sarà di fondamentale<br />
importanza:<br />
• rafforzare e rendere concretamente operativa la Consulta Raider<br />
con il coinvolgimento di tutti i Capi Raid o di scaut impegnati nella<br />
quarta Branca all’interno delle Sezioni;<br />
• applicare il nuovo Regolamento di Branca mediante filo diretto con<br />
i singoli Raid o con un referente per la Branca RD nelle Sezioni o<br />
Delegazioni che ancora non dovessero avere un Raid;<br />
• organizzare l’impresa del secondo semestre dell’anno scaut, a tema<br />
“Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Collaborazione<br />
tra Generazioni”, che si concluda con verifica tra i vari Raid.<br />
Vittorio Sanese<br />
18 VOLONTARAID<br />
VOLONTARAID 19
3...,2...,1...,Volontaraid<br />
... con l’Associazione di Protezione Civile N.O.S.<br />
L<br />
’attività nazionale “Volontaraid”<br />
è stata inserita all’interno della<br />
collaborazione attivata dal Raid<br />
Ala Rosa della Sezione di Quartu<br />
Sant’Elena dall’ottobre 2010 con<br />
l’associazione di protezione civile<br />
N.O.S. (Nucleo Operativo Soccorsi)<br />
di Quartu Sant’Elena. Nel corso di<br />
quest’anno ha avuto la possibilità di<br />
svolgere diverse attività tra le quali:<br />
ricerca dispersi; servizio d’ordine<br />
per manifestazioni (festa patronale<br />
di S. Elena, festa di s. Laussorio per<br />
il comune di Selargius, Maratona<br />
della solidarietà per due edizioni ed<br />
altre manifestazioni sportive; anticendio<br />
boschivo.<br />
L’antincendio boschivo che ha visto<br />
un ampia partecipazione del raid,<br />
è stato organizzato in raccordo col<br />
COP della provincia (Centro Operativo<br />
Provinciale), in turni dalle 10<br />
alle 19, per la zona della provincia di<br />
Cagliari e col COP del Comune di Cagliari,<br />
in turni dalle 19 alle 10, per la<br />
supervisione delle squadre di tutta<br />
l’isola. Ulteriore compito di queste<br />
centrali, attraverso le vedette (tra<br />
cui ricordiamo Bruncu Mogumu,<br />
Bruncu Salamu, Bruncu Sa Pira) era<br />
individuare le prime avvisaglie di un<br />
incendio, e dare l’allarme alla squadra situata nella zona più vicina,<br />
pronta ad intervenire (servizio attivo tutto l’anno).<br />
Di seguito una breve descrizione delle modalità di comunicazione e<br />
di intervento. Per comunicare con le centrali venivano utilizzate le<br />
radio o i telefoni. La radio ha previsto un linguaggio caratteristico,<br />
di modo che il messaggio risultasse più chiaro e breve possibile, è<br />
infatti molto importante che<br />
l’ambiente circostante la radio,<br />
durante la comunicazione,<br />
sia silenzioso; di seguito<br />
alcuni esempi di messaggi<br />
via radio:<br />
• “COP da NOS”<br />
• “Avanti NOS per COP”<br />
l’associazione interessata<br />
richiama l’attenzione della<br />
centrale, identificandosi<br />
immediatamente,<br />
la risposta da parte della<br />
centrale è positiva, pronta<br />
ad ascoltare la comunicazione<br />
della squadra.<br />
Altri termini propri della<br />
comunicazione via radio<br />
possono essere affermativo<br />
(“sì”), negativo<br />
(“no”), ricevuto, interrogativo (posto a fine<br />
frase per specificare la tonalità del messaggio). Al telefono, invece, si<br />
danno le comunicazioni più dettagliate o riservate come orari, nomi<br />
dei membri dell’equipaggio etc. Ogni squadra aveva con sé i rapporti<br />
di servizio da compilare con le specifiche dell’intervento: ora allarme,<br />
ora arrivo, ora fine incendio, numero membri equipaggio. Questo<br />
servizio è stato coordinato dalla guardia forestale. La cosa che più<br />
ci gratifica è osservare quanto il nostro servizio sia stato utile per la<br />
salvaguardia di ambienti boschivi della ns. regione.<br />
Hanno partecipato attivamente alle attività<br />
i Raider del Raid Ala Rosa: Giulia Ledda, Michela Perra,<br />
Riccardo Perra, Davide Porcu, Roberto Pusceddu,<br />
Maria Giulia Ruggeri, Marco Xaxa, Martina Xaxa.<br />
su: www.assoraider.it - Raider - il video dell’attività<br />
20 VOLONTARAID<br />
VOLONTARAID 21
Il Programma del Raid Satirya<br />
quando vedrai piovere a ciel sereno<br />
... conquisterai terre e mari<br />
Il Raid Satyria è operativo da circa un anno nella Sezione di Taranto 2. Il<br />
primoCapo Raid è stato il PCS Michele Moscati che ha messo insieme<br />
tutti i capi “giovani” della sezione proponendo loro di iniziare un cammino<br />
raideristico parallelo agli incarichi che già avevano all’interno delle loro<br />
unità. Questa proposta fu accolta entusiasticamente da parte di tutti che<br />
subito scelsero il nome del raid e individuarono come attività<br />
caratterizzante quella del TEATRO ed alcuni campi di interesse comuni<br />
sui quali sviluppare le altre imprese del raid stesso: catering, service<br />
audio/video. I raider hanno lavorato costantemente per molti mesi<br />
all’attività caratterizzante di teatro, il cui obiettivo era quello di portare<br />
in scena una commedia durante la manifestazione della “Estate Talsanese<br />
<strong>2011</strong>”; purtroppo, a causa dei numerosi impegni che il raid aveva assunto<br />
per la realizzazione della manifestazione stessa (service audio e video) e<br />
a causa della concomitanza di attività importanti con le unità (branco,<br />
reparto e compagnia), non si è riusciti ad andare in scena.<br />
Con l’inizio del nuovo anno scaut e con il cambio del capo raid, durante la<br />
discussione del nuovo programma del raid, ci si è resi conto che<br />
probabilmente la causa principale del “fallimento” dell’impresa dipendeva<br />
dal poco interessamento e dalla mancanza di passione nei confronti del<br />
teatro, motivi per i quali il raid ha scelto di non concludere l’impresa e di<br />
scegliere un altra attività caratterizzante. L’attività caratterizzante del<br />
raid è ANIMAZIONE.<br />
Le imprese che il raid ha scelto di effettuare nel corso dell’anno scaut<br />
<strong>2011</strong>/2012 saranno: ANIMAZIONE, SERVIZIO IN SEZIONE, ATTIVITÀ DI<br />
AUTOFINANZIAMENTO( CATERING E SERVICE AUDIO/VIDEO).<br />
Il raid effettuerà nel corso dell’anno scaut due uscite con pernotto e<br />
veglia. VOLONTARIATO CIVILE ED AMBIENTALE: Il raid ha deciso di<br />
partecipare all’attività nazionale “VOLONTARAID” (su ww.assoraider.it è<br />
presente il video dell’attività). Il raid si propone di organizzare animazioni<br />
di feste ed eventi piccoli e grandi, intendendo come animazione, la cura<br />
degli addobbi, l’animazione a tema con giochi, palloncini, danze e<br />
personaggi (mascherati) noti, la musica, il servizio del buffet, le fotografie<br />
ed infine il montaggio di un video della festa/evento. Questa attività<br />
caratterizzante accompagnerà la vita del raid per il prossimo quadriennio;<br />
permettendo ad ogni raider di potersi specializzare in maniera<br />
professionale ed a seconda del compito assegnato ai PRO attraverso corsi<br />
di formazione professionali riconosciuti. L’obiettivo è quello di permettere<br />
ad ognuno di acquisire competenze e sicurezza opportuni per poter<br />
svolgere un attività che coniughi perfettamente la passione nata con lo<br />
scautismo per l’animazione,<br />
con la professionalità di un<br />
attività che sempre più è<br />
richiesta sia in ambito<br />
lavorativo che sociale. Il raid<br />
svolgerà alcune attività di<br />
autofinanziamento che<br />
hanno come unico scopo<br />
quello di finanziare l’attività<br />
caratterizzante, e nello<br />
specifico, organizzerà: servizi<br />
di catering per eventi e raduni<br />
sportivi, service audio/video<br />
per concerti, manifestazioni<br />
e saggi. Il raid garantirà il<br />
servizio in sezione attraverso<br />
supporti logistici per attività<br />
importanti come il Campo<br />
Invernale e le Vacanze di<br />
Branco. Il raid ha deciso di effettuare almeno due uscite con pernotto,<br />
durante le quali si faranno veglie sulla legge raider. È nostra intenzione<br />
non perdere mai di vista il senso dell’avventura, la scienza dei boschi e la<br />
vera essenza di quello che siamo e di ciò che ci permette di vivere assieme<br />
esperienze indimenticabili, solo così speriamo di riuscire a confrontarci<br />
con la legge raider. Siamo certi che non esista modo migliore per vivere la<br />
Spiritualità in Branca Raider. Per quanto riguarda il volontariato civile ed<br />
ambientale, abbiamo deciso che per l’intero quadriennio collaboreremo<br />
con un associazione di Protezione Civile del comune di Leporano oltre che<br />
portare avanti un progetto con il comune di Taranto per la custodia delle<br />
piazze “PIAZZA MIA BELLA PIAZZA”. Nello specifico abbiamo partecipato<br />
ad un bando per la gestione annuale della piazza adiacente la sezione,<br />
dove per gestione si intende la manutenzione e riparazione delle<br />
suppellettili e l’organizzazione di eventi culturali e didattici per la<br />
cittadinanza. Ci sono buone probabilità che il bando ci venga assegnato,<br />
ma nell’ipotesi in cui non lo fosse, abbiamo già preso accordi con l’ARCI<br />
di Talsano alla quale è stata assegnata la gestione di un’altra piazza di<br />
Talsano, per una collaborazione attiva. I pro permanenti sono: PRO<br />
ANIMAZIONE, PRO PROMOZIONE, PRO FOTO E VIDEO. I pro per le altre<br />
imprese del raid saranno decisi di volta in volta a seconda delle necessità.<br />
su: www.assoraider.it - Raider - il video dell’attività<br />
18 VOLONTARAID<br />
VOLONTARAID 23
3...,2...,1...,Volontaraid<br />
... con il Branco Waingunga della Sezione di Cirò Marina<br />
Buona Caccia! Noi siamo<br />
Francesco e Pierpaolo, due<br />
Lupetti del Branco Waingunga<br />
della Sezione di Cirò Marina<br />
(KR), e vorremmo raccontarvi<br />
dell’uscita per l’apertura<br />
dell’Anno Scaut.<br />
Dunque da dove cominciamo?<br />
Già dal Sabato precedente,<br />
giorno in cui siamo stati<br />
avvisati dal nostro Akela<br />
dell’uscita per l’apertura<br />
dell’Anno Scaut a Belpasso<br />
(CT), eravamo molto agitati e<br />
contenti, poi quando arrivò il<br />
fatidico giorno (29/10/<strong>2011</strong> alle<br />
ore 9) eravamo veramente<br />
impazienti ed euforici.<br />
Il viaggio è stato molto lungo (6<br />
ore) ma anche divertente,<br />
soprattutto la traversata dello<br />
Stretto di Messina con il<br />
traghetto - per alcuni di noi - la<br />
prima volta. Quando siamo<br />
arrivati, alle 17.45 circa, siamo<br />
stati accolti dalla delegazione<br />
di Belpasso, dalla Compagnia<br />
di Messina, dagli AGESCI di<br />
Belpasso e per ultimo, ma non<br />
meno importante, il Capo<br />
Scaut, che è arrivato dalla<br />
Sardegna! Dopo il Quadrato e le<br />
presentazioni, abbiamo giocato<br />
a diversi giochi e fatto merenda<br />
con i succhi di frutta e la torta<br />
alle carote portata dalla madre di un nostro Fratello Lupetto. Ci hanno<br />
raccontato che la nostra missione era quella di fare delle attività per<br />
scacciare le Bandar-Log, che avevano infestato la città poco prima del<br />
nostro arrivo. Al ritorno nella Tana, Baloo ci ha letto un brano del Libro<br />
Della Giungla che riguardava La Legge che noi Lupetti dobbiamo<br />
rispettare. Dopo cena, siamo andati al fuoco di<br />
bivacco, dove abbiamo fatto due delle nostre<br />
tipiche scenette e finalmente a letto nei nostri<br />
sacchi a pelo (naturalmente ci siamo prima<br />
lavati!!). Domenica mattina, dopo la cerimonia<br />
dell’ Alzabandiera, siamo andati al Santuario<br />
Madonna della Roccia di Belpasso, situato in una<br />
piana che era stata raggiunta dalla lava<br />
nell’eruzione di qualche anno fa. Lì faceva molto<br />
freddo e tutti ci volevamo muovere per riscaldarci<br />
e quindi abbiamo fatto un po’ di attività. Quando<br />
è arrivato Ciccio, il Delegato Regionale insieme<br />
alla Polizia Municipale siamo andati a ripulire un’<br />
area, che sarebbe stata bellissima se le Bandar-<br />
Log non l’avessero sporcata. Noi l’abbiamo<br />
ripulita raccogliendo in diversi sacchetti i rifiuti<br />
che vi si trovavano.<br />
Il nostro Akela ci ha portato a visitare una grotta<br />
considerata un luogo sacro perché la lava invece<br />
di distruggere il paese, ha deviato il suo corso.<br />
Affamati come veri Lupetti non abbiamo retto<br />
allo scherzo di Akela e Mamma Raska che<br />
dicevano che avevamo già pranzato e che non<br />
avremo più mangiato fino a sera. Fortunatamente,<br />
i Fratelli Scaut dell’AGESCI di Belpasso ci hanno<br />
offerto il pranzo: pasta alla Norma, tipico piatto di Catania condito<br />
dalla musica e tanta buona compagnia.<br />
All’Ammaina ci hanno detto che la missione era stata completata con<br />
successo: le Bandar-Log erano state scacciate via dalla città grazie a<br />
noi! Sfiniti ma felici di aver fatto DEL NOSTRO MEGLIO, siamo rientrati<br />
a casa in attesa della prossima missione.<br />
Francesco Carluccio e Pierpaolo Carluccio<br />
Branco Waingunga Cirò Marina<br />
24 VOLONTARAID<br />
VOLONTARAID 25
26 ASSONOTIZIE<br />
Matrimoni<br />
Scaut<br />
Auguroni ai Nostri:<br />
Amelia e Daniele<br />
Giusi e Ciccio<br />
Il Saluto del Nuovo<br />
Centrale alla Branca LL<br />
Cari Vecchi Lupi,<br />
l’inverno e i primi manti bianchi ricoprono la cima delle montagne. Il vecchio<br />
e saggio Akela, che finora ha guidato in Branco in caccia, ha appena lasciato<br />
il suo posto sulla rupe affinché un giovane lupo, desideroso di salirvi,<br />
si facesse avanti al cospetto del Consiglio. Come Phao, anche io mi sono<br />
proposto per tale guida al servizio del Branco e come nuovo Akela fremo<br />
all’idea di poter cacciare con voi, tutti insieme.Le imprese che ci attendono<br />
negli anni a venire non sono di poco conto,<br />
e saranno di utilità fondamentale per<br />
tutto il Branco. Difatti, ci saranno molte<br />
più ossa dure, da rosicchiare con calma e<br />
pazienza, rispetto a qualche buon boccone<br />
di succulenta carne e grasso. Sono<br />
anche sicuro che, però, tra voi ci siano<br />
senza dubbio lupi abili a venire a capo<br />
tanto delle une quanto degli altri con<br />
eguale destrezza, tenacia e diligenza.<br />
Anzi, sono proprio sicuro che tra voi ci sia<br />
qualche lupo ansioso di partire in caccia<br />
con noi, sono sicurissimo che qualcuno<br />
vorrebbe farsi avanti, che freme e scalpita<br />
al sol pensiero di fiutare la traccia nella<br />
giungla, di lanciarsi insieme a capofitto<br />
dalla collina per circondare ed azzannare la preda prima che fugga. Ed è<br />
proprio di voi che ora ho bisogno, seguire la pista insieme darà sicuramente<br />
maggior profitto. Ululo quindi dalla rupe del Consiglio e attendo con ansia<br />
che giungiate correndo ai piedi della stessa.<br />
Tu, vecchio lupo con la pelliccia color del tasso, che hai cacciato<br />
e atterrato il grande cervo in solitario e anche te, giovane<br />
lupo fulvo, che aspiri a fare altrettanto. Affrettatevi, il Branco ha<br />
bisogno di voi.<br />
Orsù quindi, lupi, lanciamo insieme il grido e faremo grande<br />
caccia, sarà cosa ben fatta. Che il favore della Giungla vi accompagni.<br />
Akela<br />
ASSONOTIZIE 27
Fratellini dell’Africa:<br />
... siamo dello stesso sangue, noi e Voi.<br />
28 ASSONOTIZIE<br />
Quest’anno il Branco del Popolo Libero della Sezione di Quartu S.<br />
Elena ha stretto un gemellaggio con i bambini di un villaggio<br />
dell’Africa, attraverso la conoscenza dei volontari che vi si recano.<br />
I lupi si sono prodigati, per<br />
un viaggio di questi<br />
volontari previsto per il<br />
mese di novembre, nella<br />
raccolta di indumenti e<br />
qualche giocattolo, e<br />
continueranno a farlo per i<br />
viaggi successivi previsti<br />
quest’anno.<br />
Questa proposta di Buona<br />
Azione è stata presentata<br />
a tutto il Branco con una<br />
chiacchierata e attraverso<br />
foto sull’esperienza dei<br />
volontari sul posto.<br />
La curiosità è poi cresciuta<br />
quando, dopo qualche<br />
settimana, le nostre<br />
amiche volontarie, Cenza<br />
e Pina, sono venute a<br />
trovarci in Tana; le abbiamo tempestate di domande sulle curiosità<br />
emerse dalle foto (le capanne, la scuola, le abitudini di vita), molto<br />
interessati dalle tradizioni così diverse dal nostro vissuto.<br />
Dopo la chiacchierata le abbiamo aiutate a riempire le valigie ed il<br />
gemellaggio è stato suggellato dal nostro dono: il foulard giallo che<br />
riportava la firma del Branco e la Parola Maestra: Siamo dello stesso<br />
sangue fratellino, tu ed io”, che verrà recapitato ai bimbi del villaggio dai<br />
nostri amici volontari. Qualche lupo ha detto: “Noi non possiamo<br />
partire, ma parte la nostra promessa di fare del nostro meglio!”.<br />
Akela, Kaa e Chil<br />
All’inizio Cenza l’abbiamo conosciuta attraverso delle foto mentre<br />
aiutava dei bambini dell’Africa. Le foto erano appese in bacheca<br />
vicino all’ingresso della sede. Dopo un paio di settimane Cenza è venuta<br />
in sede con la sua amica Pina e ha portato delle valigie, le abbiamo<br />
aiutate a riempirle con la roba estiva che abbiamo portato da casa e che<br />
poi loro avevano portato in paesi poveri. La roba che abbiamo portato<br />
l’hanno portata in un paese povero (sempre in Africa) chiamato<br />
Madagascar”<br />
Sara Pittalis<br />
Abbiamo conosciuto<br />
Cenza con delle<br />
foto che Akela ha<br />
portato in sede. Poi un<br />
giorno è venuta a<br />
trovarci con la sua<br />
amica Pina con due<br />
valigie. Noi l’abbiamo<br />
aiutata mettendo nelle<br />
valigie dei vestiti che<br />
avevamo portato per<br />
aiutare quei bambini.<br />
Cenza ci ha anche<br />
raccontato che lei e<br />
Pina, durante il loro<br />
viaggio in Africa hanno<br />
dormito sui tetti bassi<br />
delle capanne”<br />
Francesco Manconi<br />
Un sabato sera sono venute Cenza e Pina, due signore che vanno in<br />
paesi (villaggi) lontani per aiutare le persone bisognose. Le abbiamo<br />
aiutate a sistemare i vestiti nelle valigie. La cosa che ci è piaciuta di più<br />
è il capo villaggio: lui non doveva mai uscire dalla propria abitazione,<br />
non si doveva mai lavare perché si dice che nelle notti di luna piena<br />
arrivava un serpente e lo leccava. Immaginatevi che loro hanno dormito<br />
sopra i tetti delle case!”<br />
Giulia Fanni, Michele Mattana<br />
Elisa Montis, Tommaso Pulirei<br />
Giada Contu, Marzia Valdes<br />
ASSONOTIZIE 29
La Strada e il Servizio<br />
“Con il termine ‘roverismo’ non intendo un vagare senza meta, ma piuttosto uno scoprire la propria<br />
via per piacevoli sentieri in vista di uno scopo definito, conoscendo le difficoltà e i pericoli che facilmente<br />
si incontreranno lungo il cammino” (B.-P. La Strada Verso il Successo 1922)<br />
LA STRADA. Buona strada, buon cammino: è una delle espressioni più comuni<br />
del nostro linguaggio, ma anche un modo di dire che in due parole contiene per<br />
intero la proposta ai giovani: prendi il tuo zaino e riempilo solo con quello che<br />
ti serve veramente; mettiti delle scarpe vecchie e robuste e dei vestiti semplici,<br />
ma senza dimenticare che potrai trovare freddo e caldo, pioggia e sole, salite<br />
e discese; porta con te un «taccuino di marcia» per fermare pensieri e parole;<br />
lasciati alle spalle le abitudini consolidate, le comodità di cui potresti<br />
diventare schiavo, le preoccupazioni.<br />
Fare strada ci permette di scoprire alcuni valori fondamentali senza bisogno di<br />
parole, senza dover fare grandi discorsi. La strada è un allenamento continuo<br />
dei sensi, del corpo e della volontà. Ci abitua a:<br />
• trasformare un’idea in un progetto fatto di orari, trasporti, collegamenti,<br />
località;<br />
• suddividere i compiti e le responsabilità;<br />
• accorgersi dell’importanza di cose concrete come l’acqua, la legna, un<br />
riparo, un paio di scarpe;<br />
• saper far fronte agli imprevisti modificando i programmi già stabiliti ma<br />
sopratutto le abitudini;<br />
• cogliere la bellezza e l’imprevisto della scoperta.<br />
La “Route*” (*in Assoraider il termine “Route” equivale a “campo mobile”<br />
[NdR]) richiede preparazione e attenzione, perché nulla avviene per caso e<br />
semplicità non vuoi dire banalità o ripetitività: è un campo mobile, un percorso<br />
che dura alcuni giorni di cammino, in genere una settimana. Si pianta la tenda<br />
ogni notte in un luogo diverso, si incontrano persone diverse. Ogni giorno si<br />
prepara il proprio pasto sul fuoco o sui fornellini. Alcune attenzioni:<br />
• è necessario avere ogni volta uno scopo preciso e un programma per<br />
raggiungerlo;<br />
• i tempi del camminare devono consentire spazi per l’osservazione, per la<br />
comunicazione e per il dialogo anche con se stessi;<br />
• la fatica, il sudore (o il freddo), ma anche la perseveranza sono il sale che<br />
dà sapore alla strada;<br />
• lo zaino deve contenere solo ciò che è necessario;<br />
• il percorso e i luoghi da attraversare devono essere scelti con cura: la<br />
natura ci insegna molto, ma deve essere conosciuta per bene.<br />
Dal punto di vista educativo durante la route* si vive la povertà, l’essenzialità,<br />
il rapporto umano semplice e diretto: lo sforzo del cammino fa cadere le<br />
maschere che ci siamo costruiti addosso. Si scoprono i falsi desideri (oggetti,<br />
ma anche atteggiamenti) e i bisogni reali dell’uomo (mangiare, pensare,<br />
parlare, conoscere). Si vive con ritmi adeguati alla natura, si gusta la gioia<br />
della vita semplice e si scopre il coraggio di affrontare le difficoltà per<br />
superarle.<br />
IL SERVIZIO. “Il punto principale da mettere in rilievo a coloro che entrano nei<br />
rovers è che il loro obiettivo principale è il servizio, e che questo servizio può<br />
essere prestato all’interno del Movimento o all’esterno, a seconda delle<br />
condizioni locali e delle doti di ciascun giovane”<br />
(B.-P. da Jamboree, aprile 1926).<br />
Nel servizio il valore fondamentale è il rispetto dell’altro, la dignità della vita<br />
umana. Il gesto d’aiuto è “istintivo” e richiamato dalla necessità (mi chiedi<br />
una mano: te la do), ma l’atteggiamento di servizio è provocato dalla volontà<br />
di mettersi a disposizione: non occasionalmente, ma come modo di vivere.<br />
Se vogliamo servire non è solo perché c’è un bisogno cui rispondere; il senso è<br />
più profondo: significa mettersi al fianco di chi è in difficoltà e con lui vivere e<br />
risolvere i problemi. L’aiuto cessa con il cessare della necessità; la scelta di<br />
servire, invece, equivale a mettersi in pianta stabile dalla parte dei più deboli.<br />
È una proposta educativa profetica per la società in cui viviamo.<br />
Il Servizio in età Rover e Scolte ha alcune caratteristiche indispensabili:<br />
• innanzitutto deve rispondere a bisogni reali. Solo così potrà essere<br />
davvero educativo per i giovani;<br />
• è gratuito (volontariato) e implica un impegno nell’ambito locale;<br />
• implica disponibilità anche nella vita quotidiana, nello studio e nel lavoro,<br />
nei rapporti con gli altri;<br />
• necessita di preparazione (competenza) e costanza (garanzia di<br />
continuità);<br />
• il servizio deve essere efficace, cioè produrre un cambiamento.<br />
A volte capita che i problemi che si vogliono affrontare siano talmente gravi e<br />
legati a scelte economico-politiche, che rendono ardua un’azione che non<br />
voglia scivolare nell’assistenzialismo. Bisogna ricordare che il Servizio deve<br />
sempre avere una valenza educativa e non divenire frustrante o impossibile<br />
da svolgere per i giovani.<br />
Articolo Tratto da: “Vivere lo Scautismo come Rover e Scolte”<br />
di Cristina Lamacchia e Laura Galimberti – Esperienze & Progetti N° 184<br />
30 ASSONOTIZIE<br />
ASSONOTIZIE 31
IL VERO MODO DI ESSERE<br />
FELICI É QUELLO DI<br />
DI PROCURARE LA FELICITÀ<br />
AGLI ALTRI<br />
NEL VOSTRO PASSAGGIO<br />
IN QUESTO MONDO,<br />
CHE VE NE ACCORGIATE O NO,<br />
STATE LASCIANDO DIETRO DI VOI<br />
UNA TRACCIA<br />
UNO SCAUT É ATTIVO<br />
FACENDO IL BENE,<br />
NON PASSIVO<br />
CONTENTANDOSI<br />
DI ESSERE BUONO<br />
TUTTO COL GIOCO,<br />
NULLA PER GIOCO<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA<br />
DI SCAUTISMO RAIDER<br />
PROCURATE DI<br />
LASCIARE IL MONDO UN<br />
PO’ MIGLIORE DI COME<br />
LO AVETE TROVATO