Il Mastio - 01/2012
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Allegato<br />
02-2<strong>01</strong>2. Periodico Edito dall’Associazione Italiana di Scautismo Raider - Sede Centrale 00040 Pomezia (RM) - Italy - Via Cavour 28/B - Tel. +39 06<br />
9122550 www.assoraider.it • Commissario Centrale alla Formazione Quadri - centrale.cfq@assoraider.it • Segreteria CFQ - segreteria.cfq@assoraider.it<br />
C.F.Q.<br />
Cosa Facciamo Qui<br />
22 stessi ed i docenti della<br />
allievi presenti al Corso<br />
Tecnico interrogano se<br />
scuola su questa, semplice nella<br />
forma, ma complessa nel contenuto,<br />
domanda.<br />
Direttore della scuola, docenti, assistenti<br />
e tutti gli adulti presenti<br />
hanno dato il loro sincero e sentito<br />
contributo. Non è mai facile e<br />
naturale “spiegare” quello che un’<br />
esperienza vissuta più o meno intensamente<br />
può essere. Come uno<br />
scrittore o un giornalista ha la difficoltà<br />
di esprimere le cronache e le<br />
vicende vissute da altri ed in questo<br />
caso specifico insieme agli altri,<br />
noi adulti di questo Corso Tecnico,<br />
anche se in breve tempo, abbiamo<br />
tentato di dare una nostra semplice<br />
valutazione e successiva interpretazione<br />
del CFQ. Sarebbe stato<br />
utile esaltare e narrare questi 45<br />
anni di corsi, valutando statisticamente<br />
e celebrando le evoluzioni,<br />
se ce ne sono state, e le prospettive<br />
future? Sicuramente il nostro<br />
apporto alla questione proposta<br />
non è qualificato e le interviste che<br />
sono state fatte al direttore della<br />
Scuola ed ai Capi Corso, potrebbero<br />
apparire come lo strumento più<br />
idoneo per scrollarci di un’ ulteriore<br />
responsabilità. <strong>Il</strong> tutto, in realtà, si<br />
incastra in un quadro molto chiaro<br />
ed esplicativo di quello che è effettivamente<br />
un CFQ ed in qualche<br />
modo risponde alle domande che<br />
sono state poste. Le argomentazioni<br />
dirette ai Capi Corso, al<br />
Direttore e a tutti gli adulti che<br />
leggeranno con attenzione questo<br />
<strong>Mastio</strong>, non sono forse uno<br />
specchio lucido del livello attuale
dei corsisti? E nel contempo le docenze,<br />
motivate dal loro a volte altalenante<br />
“spirito di servizio”, non<br />
sono sgravate dal loro ruolo scomodo,<br />
ma molte volte agognato e<br />
desiderato, di docenti qualificati di<br />
quel particolare Corso?<br />
Salta subito agli occhi però un unico<br />
e forte livello comune tra docente<br />
e corsisti: il valore che si vuole<br />
dare alla nostra vita ed a questi<br />
insegnamenti collaborando e proponendo<br />
coraggiosamente si può<br />
fare intrecciando i diversi ruoli e le<br />
diverse esigenze.<br />
Cosa allora un adulto, ed in questo<br />
specifico, un adulto scaut può ottenere<br />
da un CFQ? La preparazione<br />
è qualcosa che nasce dal vissuto,<br />
dall’applicato!<br />
La metodologia è il cardine di tutto<br />
ciò ma solo se si ha la consapevolezza<br />
che per creare il metodo serve<br />
uno strumento, gli innumerevoli<br />
materiali e tanti bozzetti che<br />
pur essendo sbagliati daranno un<br />
prodotto finito per poi un domani<br />
essere tradizione, esempio e forza<br />
per altri che vorranno diventare<br />
come noi scaut in ASSORAIDER.<br />
Preliminare ... Ready to Go!<br />
Durante il CFQ svoltosi al Brownsea<br />
Park a Villavallelonga (AQ)<br />
è stato intervistato Michele Moscati,<br />
Capo del Corso Preliminare,<br />
riguardo le sue opinioni e i suoi<br />
pensieri a proposito di questo.<br />
Michele Moscati, Capo Corso del<br />
Preliminare, qual’è il tuo obbiettivo<br />
formativo all’interno del gruppo?<br />
L’obbiettivo formativo è quello di<br />
tirar fuori il meglio del futuro capo,<br />
non formandolo in modo scolastico<br />
ma attraverso un trapasso di<br />
nozioni adeguato ai tempi che si<br />
basa sul carattere e sull’essere dei<br />
corsisti.<br />
Secondo te, qual’è il contrasto tra<br />
le persone che decidono di partecipare<br />
al preliminare e i giovani che<br />
non lo fanno? Qual’è l’ostacolo<br />
che impedisce l’avvicinarsi di questi<br />
alla Scuola Capi?<br />
La vera formazione sta nelle sezioni.<br />
All’interno della scuola invece,<br />
si confrontano esperienze, modi di<br />
vivere, tradizioni e culture di sezioni<br />
diverse. A queste viene applicato<br />
lo stesso metodo per ottenere<br />
un beneficio comune. Coloro che<br />
non partecipano al CFQ rimangono<br />
poveri di confronto; vivono infatti,<br />
solo la vita di sezione. Qua non si<br />
forma il vero capo ma si apprendono<br />
nozioni e diversità da riportare<br />
nel proprio gruppo, dove un giorno<br />
si diventerà capi unità. Alla fine di<br />
questa esperienza si spera di rivedere<br />
corsisti del Preliminare sotto<br />
le vesti di vice capi.<br />
Ancora una volta, rivesti il ruolo<br />
di Capo Corso dopo vari anni con<br />
la nomina di Direttore; quali sono<br />
le differenze tra i Preliminari precedenti<br />
e quelli di oggi?<br />
Le differenze sono dovute alle<br />
esperienze umane in Associazione.<br />
Oggi i ragazzi riescono a tenere<br />
un buon livello di stile, percorrono<br />
tutti lo stesso sentiero e parlano la<br />
stessa lingua. Tutto ciò grazie alle<br />
varie attività nazionali (Rupe Nazionale,<br />
CNE, Rovermoot, Meeting<br />
Raid), che permettono ai giovani di<br />
arrivare al CFQ con un gruppo già<br />
amalgamato.<br />
È solito fare il Corso di Formazione<br />
estivo, ma non da molto tempo,<br />
esiste la sessione invernale;<br />
secondo te, esistono delle differenze?<br />
<strong>Il</strong> corso estivo è più completo, infatti<br />
questo ha maggiori docenze<br />
e più confronti tra docenti stessi<br />
e corsisti. La parte invernale invece<br />
è differente perchè fatta solo<br />
per esigenze dando supporto alle<br />
sezioni che hanno iscritti impossibilitati<br />
a partecipare nel periodo<br />
estivo.
L’evoluzione<br />
della specie. La<br />
trasformazione<br />
della Scuola da<br />
ieri a oggi.<br />
La motivazione principale che<br />
spinge noi allievi a frequentare<br />
il CFQ è il desiderio di continuare<br />
la nostra formazione e acquisire<br />
nuove competenze, ma pensiamo<br />
che sia altrettanto importante la<br />
voglia di metterci al servizio del<br />
prossimo. Nel corso degli anni lo<br />
spirito con cui noi ragazzi partecipiamo<br />
alla scuola è nettamente<br />
migliorato, abbiamo più voglia di<br />
metterci in gioco e ci sentiamo più<br />
partecipi alla vita associativa. Certamente<br />
non tutti veniamo qui alla<br />
scuola con lo stesso spirito, ma si<br />
spera che coloro che sono presenti<br />
al campo solo per un semplice<br />
passatempo, riescano tramite la<br />
grinta di noi corsisti a trovare nuovi<br />
stimoli per arricchire il proprio<br />
zaino di nuove esperienze. Molti<br />
di noi auspicano una formazione<br />
finalizzata alla docenza e quindi<br />
riteniamo giusto che venga dato<br />
spazio ai giovani senza niente togliere<br />
all’esperienza di coloro che<br />
sono le colonne portanti di questa<br />
scuola. Dietro i lavoro dei docenti<br />
c’è un grande impegno e una buona<br />
preparazione, l’entusiasmo dei<br />
loro progetti viene trasmesso a noi<br />
allievi in modo positivo e coinvolgente,<br />
quindi frequentare il CFQ<br />
migliorerà di anno in anno, facendo<br />
crescere anche i ragazzi e arricchendo<br />
di conseguenza il lavoro in<br />
sezione.<br />
Sara Cardia,<br />
Mario Bianco,<br />
Daniele Rocca<br />
Intervista a Peppe Pezzo,<br />
Capo Corso Tecnico,<br />
Centrale alla Branca E/E<br />
e Vice Capo Scaut.<br />
Quale motivazione porta il ragazzo<br />
a volere intraprendere il<br />
corso di formazione?<br />
Lo spirito di servizio prima di<br />
tutto credo sia la voglia di fare,<br />
di rendersi utile nella società. La<br />
motivazione principale immagino<br />
e spero sia per tutti quella di migliorarsi<br />
per mettersi al servizio<br />
degli altri, possibilmente da scaut<br />
quindi divertendoci.<br />
CFQ ieri oggi e domani com’era<br />
com’è e come sarà<br />
I ragazzi credo siano migliori oggi<br />
rispetto a quelli di ieri, chi viene<br />
oggi alla scuola credo che venga<br />
con uno spirito scaut maggiore rispetto<br />
agli anni passati. La scuola<br />
si sta evolvendo spero nella direzione<br />
giusta, nel dare maggiori<br />
strumenti, nel dare un qualcosa<br />
che vada oltre il momento bello<br />
vissuto qui e che resti nella formazione<br />
delle persone e che arrivi<br />
fino in sezione. <strong>Il</strong> domani della<br />
scuola spero vada di pari passo<br />
con l’evoluzione della specie. Mi<br />
auguro diventi sempre più una<br />
formazione a tutto tondo cioè un<br />
percorso formativo spirituale e di<br />
formazione del carattere che si<br />
completa all’interno della scuola.<br />
Invece parlando di docenza è<br />
importante che all’interno della<br />
scuola ci sia un rinnovo per dare<br />
spazio ai giovani?<br />
Si, credo che sia importante trovare<br />
le persone giuste con le competenze<br />
giuste per dei ruoli giusti<br />
a prescindere dall’età. Se ci sono<br />
persone giovani che hanno voglia<br />
e capacità per dare qualcosa e giusto<br />
dargli spazio ma allo stesso<br />
tempo non deve essere limitante<br />
per chi ha qualche anno in più.<br />
Ora il lavoro nello spazio docenti<br />
è coordinato?<br />
Si, direi che è abbastanza coordinato<br />
ma può essere ovviamente<br />
migliorato; facciamo<br />
tutti degli errori nel senso che<br />
alcune cose vengono sovrapposte,<br />
alcune fatte male, altre ci<br />
pensiamo poco, a volte subentrano<br />
piccoli problemi logistici.<br />
Per quanto mi riguarda, il progetto<br />
che portiamo avanti al<br />
corso tecnico è un discorso ben<br />
fatto e anche gli altri docenti<br />
sono consapevoli del progetto<br />
che voglio e cogliamo portare<br />
avanti.<br />
CFQ, PERCHÈ?<br />
È la domanda finale, il mostro<br />
finale (ndr ride). Cfq perché?<br />
Perché è un gran bel momento<br />
di confronto a tutti i livelli,<br />
lo trovo un grande scambio di<br />
idee, diciamo un bel momento<br />
di idee e di ricarica. È una bella<br />
parentesi dentro la vita che<br />
però deve essere una vita scaut<br />
che vada oltre il CFQ, in quanto<br />
fornisce degli strumenti che<br />
devono essere poi applicati.<br />
Sara Cardia,<br />
Mario Bianco,<br />
Daniele Rocca
17/26 Agosto 2<strong>01</strong>2 XLV CFQ<br />
Base Scout “Brownsea Park”<br />
Villavallelonga (AQ)
Perchè il Corso Superiore<br />
al C.F.Q.<br />
“È<br />
fondamentale, il cuore<br />
stesso delle peculiarità<br />
associative”. Cosi Alessio Decina,<br />
Capo Corso Superiore, descrive<br />
l’importanza del CFQ, una<br />
scuola che si propone di formare<br />
dei capi a tutto tondo, non solo<br />
buoni cittadini, ma guide di uomini.<br />
Proseguendo nell’intervista gli<br />
è stata chiesta la motivazione<br />
per la quale avesse scelto la docenza<br />
nel Corso Superiore, con<br />
molta onestà confessa di non<br />
essersi preso l’incarico spontaneamente<br />
ma di aver accettato<br />
con entusiasmo, perché la<br />
stessa permette di mettere in<br />
pratica le nozioni sul sistema<br />
gestionale che aveva teorizzato<br />
durante la docenza di “Tecnica<br />
del comando”. Alessio, successivamente,<br />
sintetizza in tre<br />
punti imprescindibili gli obiettivi<br />
del corso:<br />
• Preparare i capi a gestire dei<br />
nuclei complessi, quali le<br />
proprie sezioni e di conseguenza<br />
i rapporti con l’ Associazione.<br />
• Stimolare i ragazzi a domandarsi<br />
quale sia il loro<br />
ruolo in qualità di CAPI e<br />
perché scelgono il servizio.<br />
• Quale è l’impegno che ognuno<br />
decide di mettere all’interno<br />
dello scautismo e in<br />
che ambito.<br />
Andando a ritroso nel tempo<br />
spiega come è cambiato negli<br />
anni il corso nella sua struttura<br />
e nel suo significato più profondo.<br />
Inizialmente aveva carattere<br />
prettamente burocratico e formale<br />
intriso di norme statutarie<br />
e cenni di amministrazione,<br />
mancando quasi totalmente<br />
dell’aspetto spirituale. Era frequentato<br />
da coloro che, molto<br />
spesso, non avevano vissuto<br />
le prime due fasi della formazione;<br />
persone adulte over 50,<br />
interessate esclusivamente a<br />
ricoprire cariche burocratiche<br />
all’interno della propria Sezione.<br />
Quattro anni fa l’intuizione<br />
geniale di Sandra Orebi, aggiunge<br />
Alessio. <strong>Il</strong> Corso Superiore<br />
deve essere inteso in termini di<br />
progressione assistita. Lo scaut<br />
deve riflettere su certi temi, bisognava<br />
caricare il corso di motivazione<br />
spirituale. I ragazzi<br />
al termine del corso avrebbero<br />
dovuto chiedersi “Quale è il mio<br />
ruolo come capo? Cosa facciamo<br />
qui? Che tipo di impegno<br />
vogliamo assumere all’interno<br />
della Sezione?” La terza tappa<br />
della scuola doveva essere intesa<br />
come completamento della<br />
formazione di un capo. Alessio<br />
introduce all’interno del Corso<br />
un nuovo passaggio, l’annullamento<br />
delle differenze fra corpo<br />
docente e corsisti: la quasi<br />
totale fusione, come il dormire<br />
nella stessa tenda, pertanto vi-
vere il Superiore da docente, immerso<br />
totalmente nella vita dei<br />
ragazzi. Ad un’ultima domanda<br />
provocatoria sulla ragione per la<br />
quale molti ragazzi concludono<br />
la formazione con il Corso Tecnico,<br />
il Capo Corso risponde “La<br />
formazione del Capo non finisce<br />
con il corso Tecnico ma inizia<br />
con i tizzoni”.<br />
Fermarsi al Tecnico è egoistico<br />
verso se stessi e verso l’unità<br />
che si va a seguire. La formazione<br />
non raggiunge la sua completezza.<br />
Concludendo cita B.P. “I<br />
tizzoni ricordano che il Capo non<br />
vale più di due pezzi di legno”.<br />
Sicuro e preparato.<br />
Così appare il<br />
direttore del Corso<br />
Superiore, Alessio<br />
Decina, durante<br />
l’intervista tenuta<br />
dai ragazzi del<br />
corso tecnico al<br />
XLV CFQ. Con le<br />
sue parole, seppure<br />
in poco tempo,<br />
offre un’ esauriente<br />
spiegazione del<br />
funzionamento<br />
del Corso Superiore<br />
e degli scopi che<br />
lo stesso si prefigge.<br />
Senza dubbio<br />
smentisce la credenza comune<br />
che tende a vedere il Superiore<br />
privo di spiritualità e legato più<br />
all’aspetto burocratico e tecnico.<br />
Dalla sua esposizione emerge<br />
l’importanza che questo corso<br />
assume per la formazione del<br />
Capo, la spinta che porta i ragazzi<br />
ad uno studio introspettivo<br />
della propria persona all’interno<br />
dello scautismo, il continuo di<br />
un cammino che conduce alla<br />
consapevolezza della propria<br />
scelta di servizio.<br />
Quelli del<br />
Corso Superiore
Caro Pellicano del Cimone,<br />
Sono passati 45 campi di formazione quadri dal<br />
1967 ad oggi non abbiamo ancora smesso di voler imparare<br />
con grande voglia ciò che chi, prima di noi ha<br />
appreso ed oggi ci insegna: l’essere un capo formato.<br />
La nostra grande famiglia, al giorno d’oggi, ha<br />
portato 1226 fratelli scaut al CFQ, provenienti da oltre<br />
sessanta sezioni e oltre 15 regioni diverse. Molti di<br />
questi preparati capi hanno abbandonato con il tempo<br />
la trincea dell’unità, che per il capo è l’unico modo<br />
di prestare servizio all’Associazione. Altri invece, come<br />
tu ben sai, hanno voluto arricchire ancor di più il<br />
proprio bagaglio: 94 di coloro che hanno completato<br />
il percorso di formazione hanno conseguito l’onore dei<br />
Tizzoni.<br />
Di quei materialmente insignificanti tocchetti di<br />
legno ne abbiamo conferiti 4 ad otto meritevoli compagni<br />
di viaggio, i nostri fratelli che sono stati Direttori<br />
della Scuola Capi. Conosci tu i cambiamenti che il<br />
CFQ ha avuto ed a cui tu stesso hai contribuito partecipandovi<br />
attivamente con la metodologia Assoraider.<br />
Ci impegniamo a collaborare al miglioramento di<br />
tutto il nostro sistema e del Corso Formazione Quadri<br />
mettendo a disposizione la nostra esperienza affinché<br />
questa venga colta per saper un domani donare ed ...<br />
OSARE!<br />
Una stretta di Sinistra<br />
Pietro Storniolo<br />
Michele Sarcina<br />
Salatore Corrao