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Lì’importanza di raccontare la mafia<br />

Lorena Chiofalo<br />

Cosa è la mafia, quando nasce, e a cosa ci ha abituati la<br />

sua storia: di questo fondamentale si è parlato al primo incontro<br />

dell'<strong>anno</strong> per la videoconferenza del Progetto Educativo<br />

Antimafia, con l'introduzione di Franco Nuccio, direttore dell'<br />

ANSA, e l'intervento dello storico Salvatore Lupo.<br />

La mafia è una associazione criminale, che non può essere considerata<br />

fino in fondo clandestina, per il semplice motivo che si<br />

concretizza in un antistato che si serve delle istituzioni. Qualcuno<br />

chiede "può essere sconfitta?" e lo storico non può far altro che rispondere<br />

di si. Continua: "La mafia non è invincibile, la mafia,<br />

come diceva Borsellino, come tutte le cose, ha avuto un inizio ed<br />

avrà anche una fine".<br />

Come si potrebbe pensare il contrario? Cosi si rischierebbe di vanificare<br />

il lavoro di tanti, troppi difensori della giustizia, che h<strong>anno</strong><br />

combattuto la mafia, e l'h<strong>anno</strong> combattuta al costo della vita, loro,<br />

della loro famiglia e della loro scorta.<br />

Dalla storia della mafia possiamo, dunque, riconoscere una storia<br />

dell'antimafia, che purtroppo si conclude con vere e proprie stragi.<br />

È il 5 Maggio 1971, quando la mafia uccide Pietro Scaglione, magistrato<br />

italiano, sostenitore dell'idea che questa associazione criminale<br />

avesse anche origini politiche. Rimase coinvolto anche<br />

l'autista.<br />

Il 30 Aprile 1982, una moto e poi un'auto bloccano la vettura in cui<br />

si trova Pio La Torre che viene ucciso da una raffica di proiettili.<br />

Poco dopo, Tommaso Buscetta e Gaspare Mutolo riconoscer<strong>anno</strong><br />

quello come un omicidio di mafia. La Torre venne ucciso perché<br />

chiedeva una legge che riconoscesse il reato di associazione mafiosa.<br />

La stessa sera arriva a Palermo il generale piemontese che<br />

ha sconfitto le Brigate Rosse, Carlo Alberto Dalla Chiesa. Giorgio<br />

Bocca, giornalista della Repubblica, lo definì "l'uomo destinato<br />

a morire". Il 3 settembre 1982 viene ucciso, insieme alla<br />

moglie e l'autista. Quasi un <strong>anno</strong> più tardi morirà Rocco Chinnici,<br />

e con lui due agenti della scorta e il portiere dello stabile.<br />

Giungiamo al 23 Maggio 1992, quando la mafia uccide Giovanni<br />

Falcone, con 400 kg di tritolo. Muoiono con lui la moglie<br />

Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Schifani, Montinaro<br />

e Dicillo.<br />

Il19 Luglio Paolo Borsellino viene ucciso da una bomba, sotto<br />

casa della madre, insieme a cinque agenti della scorta. È questa<br />

la storia di una cruda realtà che ci accompagna ormai dalla<br />

nascita del nostro paese.<br />

Si parla di antimafia già in epoca fascista, ovvero quando le autorità<br />

combattevano la mafia perché rifiutava di sottomettersi. Si<br />

parla di antimafia anche per indicare quella "lotta di classe",<br />

quei contadini che occuparono le terre e si scontrarono con i<br />

proprietari; per indicare una difesa fatta di terrore. Quella fu definita<br />

una mobilitazione della società e non dello stato. Solo<br />

dopo stragi come quella di Ciaculli, l'antimafia diventa civile,<br />

cioè affiancata da pool e istituzioni.<br />

In conclusione, per rispondere alla domanda iniziale "cosa è la<br />

mafia", si può aggiungere che è un'associazione criminale, non<br />

clandestina, non invincibile, caricatura di una tradizione antica,<br />

di cui crede di portarne avanti alcuni valori, come quello religioso;<br />

è un'associazione che può raggiungere alti ranghi della<br />

politica e allo stesso tempo corromperla. L'antimafia invece è<br />

prima di tutto una condizione mentale, per cui si crede fermamente<br />

che c'è sempre un modo per sconfiggere tale piaga sociale.<br />

Gerenza<br />

ASud’Europa Junior - Supplemento al settimanale “ASud’Europa” realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre” - Onlus. Anno 1 - Numero<br />

3 - Palermo, 24 novembre 2014<br />

Registrazione presso il tribunale di Palermo 2615/07 - Stampa: in proprio<br />

Comitato Editoriale: Mario Azzolini, Mario Centorrino, Gemma Contin, Giovanni Fiandaca, Antonio La Spina, Vito Lo Monaco, Franco Nicastro, Bianca Stancanelli,<br />

Vincenzo Vasile.<br />

Direttore responsabile: Angelo Meli - In redazione: Davide Mancuso - Responsabile della sezione: Naomi Petta - Art Director: Davide Martorana<br />

Redazione: Via Remo Sandron 61 - 90143 Palermo - tel. 091348766 - email: a<strong>sud</strong><strong>europa</strong>@piolatorre.it.<br />

II giornale è disponibile anche sul sito internet: www.piolatorre.it; La riproduzione dei testi è possibile solo se viene citata la fonte<br />

In questo numero articoli e commenti di: Lorena Chiofalo, Francesca Rotondo

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