C’era una volta lo spadino Storia e tradizioni dell'ambito emblema "... Rappresenta una delle tappe fondamentali del percorso di formazione dei giovani cadetti ..." cenni storici A seconda della lingua lo si può chiamare “epee de cour”, “dress sword”, “degen”, o, più familiarmente, “spadino”; si tratta di un’arma bianca sviluppata nel XVIII secolo come anello di congiunzione tra la scherma tradizionale e la scherma sportiva. «I moderni hanno adottato lo spadino a discapito delle armi antiche, cosa che ha portato allo sviluppo di una nuova forma di difesa, distintasi con l’appellativo di Scherma, che figura a pieno titolo quale parte dell’educazione di una persona di rango» (Tremamondo, Angelo (1763), L’Ecole des Armes, avec l’explication générale des principales attitudes et positions concernant l’escrime, prefazione.) Infatti a quell’epoca lo spadino era diventato parte fondamentale del bagaglio di ogni gentiluomo, che lo utilizzava per impratichirsi nella pratica duellistica. In ambito bellico, invece, a causa dell’introduzione delle armi da fuoco, le spade iniziarono a perdere la loro capacità offensiva per diventare simboli della posizione dei militari. Di conseguenza, a partire dalla metà del XIX secolo lo spadino divenne arma d’ordinanza distintiva degli alti ufficiali di fanteria, che continuarono a figurare negli schieramenti dei successivi scontri bellici, seppur sempre più raramente. ai giorni nostri Attualmente lo spadino viene consegnato agli allievi del 1° anno di tutte le Accademie e Scuole Militari, come simbolo delle tradizioni e dei valori che tali istituti di formazione intendono trasmettere. La consegna ha luogo durante un’importante cerimonia che rappresenta una delle tappe fondamentali del percorso di formazione dei giovani cadetti. Una volta ricevuto, lo spadino diventa parte integrante dell’alta uniforme (o divisa storica) e viene portato al di fuori della giacca, agganciato a pendagli di cuoio. come è fatto Lo spadino in uso alla Scuola Douhet ha l’impugnatura di madreperla ed ornamenti a carattere aeronautico, ossia: le foglie di quercia, che simboleggiano la forza e la tenacia necessarie all’allievo per compiere il suo percorso; l’elica, che rappresenta la vocazione aeronautica della Scuola; la stella polare con la sua costellazione, a simboleggiare la meta e la retta via da seguire per raggiungerla. piccole scaramanzie: il 4 più 1 Si tramanda che porti sfortuna all’allievo sfoderare lo spadino prima che lo abbiano fatto altre quattro persone: il cento, ossia una specie di fratello maggiore che fa parte del corso più anziano di un anno; il duecento, anche lui un fratello, ma più anziano di due anni; la madre e la donna della propria vita per i ragazzi, ovvero il padre e l’uomo della propria vita per le ragazze. Sicuramente nessuno è più superstizioso, però è interessante notare come ad un simbolo se ne possano legare molti altri, che nel tempo hanno reso lo spadino un piccolo forziere di tradizioni. All. Gianluca Nappo 3 4 Focus ON