il Destination marketing - Lettere e Filosofia
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“Marketing delle destinazioni turistiche”<br />
<strong>il</strong> <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong><br />
fonti Mariangela Franch, Umberto Martini, Harald Pechlaner<br />
Stefan Marchioro<br />
Economia applicata al turismo a.a. 2012 -2013
Il <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong>:<br />
5.1 IL DESTINATION MARKETING:<br />
DEFINIZIONI ED EVOLUZIONE
Il <strong>marketing</strong> per le destinazioni turistiche<br />
Stante l’ accesa competizione sui mercati, dove si fronteggiano non<br />
solo le offerte dei diversi territori, ma anche le organizzazioni<br />
corporate internazionali, le destinazioni hanno più che mai la<br />
necessità di interessare la domanda potenziale con proposte<br />
allettanti e di fidelizzare la domanda acquisita mostrando capacità<br />
di innovazione e di soddisfazione degli ospiti.<br />
Nella competizione globale del turismo per affermarsi all’interno delle<br />
regioni di generazione non basta più disporre di attrazioni,offrire<br />
servizi di base e avere un certo grado di notorietà.<br />
E’ indispensab<strong>il</strong>e avere la capacità di interagire con <strong>il</strong> mercato dal<br />
punto di vista comunicativo (immagine, valore simbolico ed<br />
emozionale della destinazione), commerciale (politiche di prezzo,<br />
presenza nei canali motivazionali, garanzia di qualità, grado di<br />
innovazione dell’offerta) e del prodotto.<br />
Responsab<strong>il</strong>e di tutte queste azioni è <strong>il</strong> <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong>….
Il <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> (1)<br />
La letteratura in materia offre diverse interpretazioni per quanto<br />
riguarda <strong>il</strong> concetto di <strong>Destination</strong> Marketing: dalle interpretazioni<br />
più estreme secondo le quali le destinazioni dovrebbero essere<br />
gestite come imprese o gruppi aziendali, a quelle che riguardano la<br />
necessaria limitazione della libertà di azione delle singole imprese e<br />
fino alla cooperazione in determinati ambiti (per esempio ricerche<br />
di mercato) preservando l’autonomia decisionale della singola<br />
impresa. E’ necessario però tener conto del fatto che <strong>il</strong> successo di<br />
una qualunque azienda turistica non si può considerare isolato ma<br />
bensì legato alla competitività della destinazione in cui si trova.<br />
Il <strong>Destination</strong> Marketing si propone, tra l’altro, di ideare ed attuare le<br />
giuste politiche di <strong>marketing</strong> che contribuiscano all’aumento<br />
dell’attrattività e della competitività della destinazione o del<br />
prodotto turistico.
La<br />
Il <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> (2)<br />
competitività della<br />
destinazione è la<br />
somma<br />
dei<br />
fattori<br />
che<br />
permettono un posizionamento strategico ed operativo nei confronti<br />
dei competitor ed è un concetto di gestione interna, mentre<br />
l’ attrattività di una destinazione è l’insieme dei modi in cui viene<br />
percepita e valutata dal mercato, quindi un parametro che dall’esterno<br />
si dirige all’interno.<br />
Secondo la World Tourism Organization (WTO, 2004), “<strong>il</strong> <strong>Destination</strong><br />
Marketing si occupa di tutte le attività e dei processi per mettere in<br />
contatto compratori e venditori, focalizzandosi nel rispondere alle<br />
domande dei consumatori in modo da ottenere un posizionamento<br />
competitivo. Il <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> è un insieme di attività<br />
continue e coordinate che si associano ad una efficiente distribuzione<br />
dei prodotti nei mercati ad alto potenziale di crescita.<br />
Il <strong>Destination</strong><br />
Marketing comprende decisioni ed azioni relative ai prodotti, bisogni,<br />
prezzi, segmentazione dei mercati, promozione e distribuzione”.
Riassumendo …. <strong>il</strong> <strong>Destination</strong> Mktg<br />
E’ la disciplina che si occupa del collegamento<br />
destinazione e <strong>il</strong> mercato.<br />
Sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o organizzativo l’azione di destination <strong>marketing</strong><br />
ricade nelle responsab<strong>il</strong>ità della DMO.<br />
L’attività di destination <strong>marketing</strong> è indirizzata ai turisti (attuali e<br />
potenziali), alle organizzazioni di outgoing (tour operator,<br />
compagnie di trasporto, reti di agenzie, gestori di siti Web,<br />
circoli, gruppi e associazioni di turisti), ai media.<br />
L’area di competenza del <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> si sostanzia nella<br />
gestione delle attività dirette a diffondere l’immagine e la<br />
notorietà della destinazione sui mercati-obiettivo,<br />
a fac<strong>il</strong>itare i<br />
processi di commercializzazione, a migliorare l’attrattività<br />
dell’offerta lavorando sui suoi contenuti rispetto ai bisogni e ai<br />
desideri della clientela.<br />
fra<br />
la
La suddivisione fra macro e micro<br />
<strong>marketing</strong><br />
La possib<strong>il</strong>ità di applicare <strong>il</strong> metodo del <strong>marketing</strong> dipende dall’esistenza all’interno<br />
della destinazione di un modello di coordinamento che consenta di gestire le<br />
diverse azioni secondo una logica unitaria, ovvero alla possib<strong>il</strong>ità di esercitare un<br />
certo grado di indirizzo e di controllo sulle variab<strong>il</strong>i del <strong>marketing</strong> mix, le decisioni<br />
relative alle quali sono tipicamente assunte dagli attori locali proprietari delle<br />
imprese che gestiscono i servizi e le attrazioni turistiche.<br />
Ciò presuppone da parte del soggetto coordinatore (DMO o altra struttura<br />
organizzativa) di disporre di specifiche competenze professionali, ma soprattutto di<br />
essere legittimato ad agire sul coordinamento dell’offerta delle imprese locali,<br />
operando secondo la logica del meta-management<br />
management.<br />
Tradizionalmente, le organizzazioni<br />
turistiche<br />
territoriali si<br />
sono<br />
occupate<br />
esclusivamente di promozione e/o di accoglienza turistica, ovvero di attività di<br />
completamento dell’offerta dei servizi della destinazione che non richiedevano un<br />
elevato grado di integrazione fra gli enti territoriali e gli attori locali nell’assunzione<br />
delle decisioni operative e nella definizione delle politiche di offerta.<br />
In questo modo permaneva una separazione logica e operativa fra l’azione di macro-<br />
<strong>marketing</strong> (<strong>marketing</strong> turistico pubblico) condotta a livello di destinazione e<br />
l’azione di micro-<strong>marketing</strong><br />
<strong>marketing</strong> condotta individualmente dai singoli attori.
L’evoluzione del <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> (1)<br />
Nella prospettiva del <strong>Destination</strong> management la separazione tra macro e micro<br />
<strong>marketing</strong> turistico è ampiamente insoddisfacente in quanto espone la<br />
destinazione al rischio della frammentazione dell’offerta, all’incoerenza fra i<br />
target serviti e all’impossib<strong>il</strong>ità di identificare motivi di vacanza distintivi e<br />
riconoscib<strong>il</strong>i.<br />
Con la separazione di macro e micro <strong>marketing</strong> è quindi improprio parlare di<br />
<strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> in quanto:<br />
• Non esiste una vera e propria strategia di mercato, poiché nella destinazione<br />
convive un insieme (disordinato) di mercati di riferimento;<br />
• Non esiste un “prodotto della destinazione”, in quanto l’offerta si frammenta<br />
in tante offerte parcellizzate, frutto delle scelte dei singoli operatori;<br />
• Non può esistere, di conseguenza, una politica di prezzo per la destinazione;<br />
• Non è possib<strong>il</strong>e commercializzare la destinazione in modo integrato e prevale<br />
un modello basato sull’ospite fidelizzato o sul turista individuale che non<br />
consente di fare riferimento ad altri tipi di mercato;<br />
• La comunicazione è di tipo istituzionale, spesso centrata sulle bellezze<br />
paesaggistiche o sulle risorse culturali del territorio e non legata a specifiche<br />
famiglie motivazionali.
L’evoluzione del <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> (2)<br />
E’ necessario che l’azione di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> superi la tradizionale<br />
distinzione fra macro e micro <strong>marketing</strong> turistico conferendo alla DMO o<br />
al soggetto coordinatore le funzioni relative all’offerta, al sostegno alla<br />
commercializzazione, alla definizione di politiche di prezzo condivise e<br />
alla comunicazione della destinazione come brand.<br />
Lavorare nella logica del <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> significa trasformare le<br />
competenze e le risorse presenti nel territorio in prodotti turistici<br />
vendib<strong>il</strong>i sul mercato a categorie di clienti definite sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o<br />
motivazionale<br />
superando la<br />
logica<br />
spontaneismo imprenditoriale.<br />
ormai<br />
obsoleta<br />
dello<br />
L’azione di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> va quindi concepita come un processo di<br />
trasformazione delle risorse, delle attrazioni, delle offerte imprenditoriali<br />
e delle capacità di governance del territorio in prodotti turistici<br />
tematizzati, rivolti a mercati specifici sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o geografico (regioni di<br />
generazione) e delle preferenze manifestate (famiglie motivazionali)<br />
attraverso politiche<br />
di<br />
comunicazione e di commercializzazione<br />
integrata.
L’evoluzione del <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> (3)<br />
Si tratta di un processo caratterizzato da elevata complessità essendo basato su<br />
meccanismi di coordinamento legati all’azione di meta-managementmanagement della DMO<br />
(<strong>il</strong> <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> è parte del più ampio processo di <strong>Destination</strong><br />
management).<br />
La capacità di trasformare gli imput della destinazione in output collocab<strong>il</strong>i sul<br />
mercato nella forma di prodotti tematizzati su target specifici costituisce la<br />
principale sfida manageriale per le destinazioni di tipo community.<br />
E’ un percorso diverso per ciascuna destinazione – ognuna delle quali deve<br />
sperimentare la propria soluzione organizzativa e gestionale alla ricerca della<br />
massimizzazione dell’attrattività della propria offerta – perché diverse sono le<br />
caratteristiche di ciascuna destinazione in termini di risorse, competenze,<br />
attitudine alla cooperazione, strutture imprenditoriali e amministrative presenti sul<br />
territorio, ma anche rispetto allo sv<strong>il</strong>uppo turistico seguito nel corso del proprio<br />
ciclo di vita.<br />
Non è possib<strong>il</strong>e identificare una soluzione ottimale applicab<strong>il</strong>e trasversalmente quale<br />
“modello ideale “ di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong>: ogni territorio deve mettere a punto<br />
un sistema di DMktg compatib<strong>il</strong>e con la propria storia e la propria struttura<br />
imprenditoriale e sociale, adottando un approccio progressivo negli obiettivi e<br />
negli strumenti, e lasciando alla misurazione dei feedback la valutazione dei<br />
risultati conseguiti nel medio/lungo periodo.
L’evoluzione del <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> (4)<br />
La strategia di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong>, portata al massimo livello di applicazione,<br />
riproduce nelle destinazioni di tipo community la struttura del processo di offerta<br />
tipico delle aziende e delle destinazioni di tipo corporate, seppur operando con un<br />
diverso modello di coordinamento (non quello gerarchico ma quello tipico del<br />
<strong>Destination</strong> management):permette infatti di definire prodotti specifici,<br />
promuoverli sul mercato e commercializzarli attraverso canali adeguati.<br />
L’azione di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> non può raggiungere questo livello sin dall’inizio in<br />
territori che non abbiano sperimentato nel tempo le difficoltà insite nei processi<br />
decisionali collettivi e sedimentato adeguate capacità di mettere a sistema<br />
approcci e metodi di lavoro individuali.<br />
La resistenza all’adesione alle politiche di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> è inevitab<strong>il</strong>e; si<br />
tratta di gestire la dialettica fra cooperazione e competizione, fra l’individualismo<br />
degli attori e la loro disponib<strong>il</strong>ità a partecipare a iniziative congiunte.<br />
L’azione di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> deve essere promossa accettando che non tutti gli<br />
attori partecipino e siano coinvolti, affidando al buon esempio e ai buoni risultati<br />
degli innovatori lo stimolo fondamentale all’adesione ai progetti da parte degli<br />
imprenditori. L’adesione a tutti i costi non produce risultati.<br />
E’ quindi opportuno individuare le tappe significative del processo organizzativo e<br />
relazionale nel territorio che conduce, lungo un continuum evolutivo, alla capacità<br />
di definire e perseguire strategie compiute di <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong>.
Il <strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong>:<br />
5.2 I LIVELLI E LE ATTIVITA’ DEL<br />
DESTINATION MARKETING
I livelli del destination <strong>marketing</strong><br />
• Informazione,<br />
turistica<br />
animazione e accoglienza<br />
• Promozione e comunicazione turistica<br />
• Azione sull’offerta turistica<br />
• Promo-commercializzazione<br />
Questi sono i quattro<br />
livelli<br />
evolutivi<br />
del<br />
<strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> al procedere dei quali<br />
aumentano la complessità e <strong>il</strong> grado di<br />
integrazione necessaria fra gli attori e quindi la<br />
difficoltà di realizzazione della strategia.
Le attività di <strong>marketing</strong> delle destinazioni<br />
Alla base dell’azione di <strong>Destination</strong> Marketing si pongono tre<br />
attività imprescindib<strong>il</strong>i in un territorio a vocazione turistica:<br />
l’informazione turistica,<br />
l’accoglienza<br />
degli<br />
ospiti<br />
e<br />
l’animazione locale. Gli strumenti di informazione e di<br />
accoglienza del turista sono molteplici dai tradizionali<br />
cataloghi, brochure, dèpliant, ai siti internet<br />
di ultima<br />
generazione in ottica web 2.0, ai social network, alla<br />
gestione degli uffici di informazione, accoglienza e assistenza<br />
turistica.<br />
La moderna animazione turistica invece è intesa come<br />
animazione di relazione o di contatto (accoglienza all’arrivo,<br />
welcome drink, welcome dinner, etc.), animazione di<br />
intrattenimento (spettacoli, giochi, appuntamenti sportivi) e<br />
animazione di servizio (escursioni, corsi di discipline sportive,<br />
animazione per i più piccoli).
Informazione, accoglienza e animazione<br />
turistica del territorio<br />
Queste funzioni, pur collocandosi in continuità con <strong>il</strong> <strong>marketing</strong> turistico<br />
pubblico, rappresentano importanti settori di attività per le DMO sono<br />
oggetto di continui processi di innovazione e di possib<strong>il</strong>e miglioramento<br />
negli strumenti, nelle logiche e negli approccio organizzativi<br />
• L’informazione è la materia prima della vacanza, la condizione per<br />
l’accessib<strong>il</strong>ità alle risorse e alle attrazioni<br />
• L’accoglienza riguarda la relazione col turista dalle prime fasi di accesso<br />
alla destinazione, alla gestione di tutti i momenti di contatto che lo<br />
accompagnano fino al momento della partenza<br />
• L’animazione turistica è da sempre alla base dell’ospitalità: fa riferimento<br />
all’insieme delle attività di carattere ludico, sportivo e ricreativo che<br />
vengono organizzate nel territorio per rendere piacevole <strong>il</strong> soggiorno<br />
dell’ospite, creando uno scenario di festa, allegria e socializzazione
La promozione e la comunicazione turistica (1)<br />
Il secondo livello di attività del <strong>Destination</strong> Marketing consiste nella gestione degli<br />
strumenti che consentono di comunicare all’esterno la destinazione e di<br />
commercializzarne i prodotti. Infatti se <strong>il</strong> <strong>marketing</strong> tradizionale si basava<br />
soprattutto sulla costruzione dell’immagine e del brand, <strong>il</strong> mercato turistico<br />
attuale necessità invece di innovazione, dinamismo ed interattività.<br />
Inoltre <strong>il</strong> prodotto o servizio turistico deve essere personalizzato, creato su misura per<br />
<strong>il</strong> cliente, differenziato. Ascoltare <strong>il</strong> consumatore diventa fondamentale, tutte le<br />
informazioni ed i segnali che esso lancia sono importanti per la creazione di un<br />
prodotto<br />
Dal punto di vista operativo vengono identificati diversi aspetti da seguire da parte<br />
delle DMO nella pianificazione della attività di <strong>marketing</strong> della destinazione. Prima<br />
di tutto è necessario definire l’obiettivo che si intende raggiungere. E’ necessario<br />
altresì che le DMO individuino e valorizzino i benefici distintivi della propria<br />
destinazione nei confronti del potenziale cliente rispetto alle destinazioni<br />
concorrenti. Sulla base dei benefici e dei vantaggi competitivi bisogna scegliere <strong>il</strong><br />
target di riferimento, che potrebbe essere anche differenziato. In seguito è<br />
necessario selezionare gli strumenti da ut<strong>il</strong>izzare, scelta che dipende dal budget a<br />
disposizione, dalle capacità dell’organizzazione ma anche dal target individuato.
La promozione e la comunicazione turistica (2)<br />
E’ importante che la destinazione definisca anche una propria identità, che implica<br />
anche una precisa collocazione e le conseguenti azioni di <strong>marketing</strong> mix da<br />
intraprendere. E’ molto importante pertanto che vi sia coerenza tra identità,<br />
posizionamento e tutti i materiali e tutte le comunicazioni prodotte dalla DMO.<br />
Risulta quindi fondamentale costruire un’immagine veritiera e coinvolgente della<br />
destinazione ed in questo senso <strong>il</strong> rapporto con la stampa ed i media in generale è<br />
molto importante. Vengono quindi incoraggiati per esempio gli educational tour<br />
per giornalisti che possono dare origine ad articoli molto più coinvolgenti ed<br />
apprezzati dal pubblico rispetto alla pubblicità tabellare. Le campagna pubblicitarie<br />
devono in ogni caso essere integrate da un’attività di relazioni pubbliche (RP)<br />
significativa in modo da garantire una buona conoscenza e reputazione della<br />
destinazione.<br />
Il web <strong>marketing</strong> nel mondo del turismo è diventato imprescindib<strong>il</strong>e: internet è lo<br />
strumento fondamentale per accedere alle informazioni da parte del pubblico,<br />
pertanto le DMO devono dotarsi di portali web in grado di fornire al potenziale<br />
visitatore tutte le informazioni richieste e che permettano anche di trasformare,<br />
nel tempo più breve possib<strong>il</strong>e, le richieste in prenotazioni.
La promozione e la comunicazione turistica (3)<br />
In sintesi, la promozione e la comunicazione turistica<br />
consistono<br />
nella<br />
gestione<br />
degli<br />
strumenti<br />
che<br />
consentono<br />
di<br />
comunicare<br />
all’esterno la<br />
destinazione, fornendo alle regioni di generazione<br />
(attuali e potenziali) stimoli e suggestioni di vacanza.<br />
A differenza dell’informazione turistica si tratta di una<br />
comunicazione di tipo persuasivo, finalizzata ad<br />
alimentare la forza di attrazione della destinazione, a<br />
esaltarne le caratteristiche e le offerte disponib<strong>il</strong>i<br />
(risorse, attrazioni, servizi), a sottolineare la capacità<br />
di rispondere a specifiche motivazioni di vacanza
Il processo di selezione delle destinazioni<br />
Awareness set: luoghi che <strong>il</strong> turista conosce e ricorda;<br />
Avalaible set: destinazioni che considera adatte al<br />
soddisfacimento dei propri bisogni;<br />
Early consideration set: primo gruppo di destinazioni da<br />
prendere in considerazione (dopo aver escluso quelle<br />
inadatte, inept set o non sufficientemente attraenti<br />
inert set);<br />
Late consideration set: numero ristretto di alternative<br />
fra le quali scegliere;<br />
DECISIONE FINALE
<strong>Destination</strong> branding<br />
L’ottimizzazione dell’attività di comunicazione<br />
richiede l’elaborazione di un piano dettagliato<br />
che ponga al centro un’idea precisa, non<br />
sfocata, della destinazione e del suo<br />
posizionamento sul mercato (destination<br />
branding).<br />
A partire<br />
da<br />
questo<br />
elemento è possib<strong>il</strong>e<br />
identificare gli strumenti operativi ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i<br />
per la<br />
promozione<br />
turistica<br />
nei<br />
mercati-<br />
obiettivo.
L’azione sull’offerta turistica della<br />
destinazione<br />
Lo stadio successivo alla promozione nell’azione di<br />
<strong>Destination</strong> <strong>marketing</strong> consiste nella realizzazione di una<br />
vera e propria politica di prodotto.<br />
L’organizzazione turistica<br />
territoriale<br />
non<br />
si<br />
limita<br />
a<br />
promuovere l’offerta esistente, ma si spinge fino a<br />
determinarla, individuando prodotti, servizi, attrazioni e<br />
iniziative coerenti con le richieste del mercato e idonee a<br />
garantire lo sv<strong>il</strong>uppo turistico della destinazione.<br />
Intervenire sull’offerta della destinazione implica non solo<br />
l’offerta di servizi, strutture ed infrastrutture da parte<br />
della DMO o degli enti territoriali, ma anche la<br />
partecipazione diretta delle imprese e degli attori locali.
Le azioni di destination <strong>marketing</strong><br />
sull’offerta<br />
• La tematizzazione della vacanza<br />
• La creazione di club di prodotto<br />
• L’organizzazione di eventi<br />
• Le azioni a garanzia della qualità<br />
dell’offerta
La promo-commercializzazione (1)<br />
Uno degli aspetti che contraddistingue l’azione di <strong>marketing</strong><br />
delle DMO da quella delle organizzazioni turistiche che le<br />
hanno precedute è <strong>il</strong> chiaro orientamento verso la promo-<br />
commercializzazione, ovvero l’attività di comunicazione<br />
della destinazione, e la commercializzazione ossia la<br />
presentazione dei prodotti, delle offerte e dei servizi<br />
esistenti in una destinazione. La<br />
promo-<br />
commercializzazione<br />
si<br />
basa sull’integrazione<br />
delle<br />
politiche promozionali e commerciali dei soggetti pubblici<br />
e privati che operano nel settore turistico locale, riunendo<br />
in capo ad una sola fonte funzioni che in passato erano<br />
svolte da soggetti diversi: la promozione normalmente<br />
svolta<br />
da<br />
soggetti di<br />
emanazione<br />
pubblica e la<br />
commercializzazione, solitamente di competenza dei privati
La<br />
La promo-commercializzazione (2)<br />
promo-commercializzazione<br />
determina quindi<br />
una<br />
variazione per quanto riguarda i compiti e le funzioni di<br />
gestione.<br />
Il Modello di struttura DMO risulta essere molto più complesso<br />
rispetto a quello delle organizzazioni turistiche precedenti<br />
ed orientato non solo al carattere informativo dell’attività<br />
della struttura ma improntato soprattutto alla funzione<br />
promo commerciale.<br />
Grazie alla promo-commercializzazione<br />
<strong>il</strong> turista può completare<br />
<strong>il</strong> processo di acquisto all’interno del medesimo canale di<br />
contatto con la destinazione.<br />
In questo modo <strong>il</strong> turista riproduce l’acquisto di un pacchetto di<br />
viaggio attraverso <strong>il</strong> tour operating, mantenendo le<br />
caratteristiche di offerta delle destinazioni community .
Le fasi del destination <strong>marketing</strong> nella relazione col turista<br />
Fase 1: azione di destination <strong>marketing</strong> prima della vacanza,<br />
mirata a influenzare la scelta della destinazione,<br />
raggiungendo i turisti nelle regioni di generazione dei<br />
flussi, catturandone l’attenzione con proposte<br />
competitive idonee al soddisfacimento dei loro bisogni.<br />
Fase 2: azione di destination <strong>marketing</strong> durante la vacanza,<br />
attraverso la quale ottimizzare le attività di accoglienza,<br />
di informazione e di fruizione delle attrazioni disponib<strong>il</strong>i<br />
nella località.<br />
Fase 3: azione di destination <strong>marketing</strong> dopo la vacanza,<br />
attraverso le quali mirare alla fidelizzazione della<br />
clientela attraverso opportune politiche di customer<br />
relationship management (CRM).
Stefan Marchioro<br />
Grazie per l’attenzione<br />
stefano.marchioro@unipd.it<br />
www.turismopadova.it