Fabrizio Bonera - CAI Manerbio
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SALVARE LE ALPI<br />
I lupi di Sarah Palin ed i cervi dello Stelvio: una<br />
insolita alleanza<br />
Potrebbe accadere di assistere ad<br />
una insolita alleanza fra due specie<br />
che solitamente giocano il ruolo del<br />
predatore e la preda: il lupo ed il<br />
cervo. Non è speculazione<br />
fantastica e nemmeno un capriccio.<br />
Dovranno combattere un nemico<br />
comune, uno dei nemici più cinici, di<br />
quelli che tradiscono quando meno<br />
te lo aspetti. Questo soprattutto nei<br />
confronti del cervo, protetto all’inizio<br />
e successivamente messo all’indice<br />
per la sua incauta tendenza a<br />
osservare una delle più elementari leggi biologiche: quella della riproduzione.<br />
Il lupo invece, è noto, non ha mai goduto di questi favori; sempre stato considerato un<br />
nemico da combattere, anche aspramente, fino a minacciarne la reale sopravvivenza.<br />
Sono di questi giorni due notizie: la decisione della Direzione del Parco Nazionale dello<br />
Stelvio di abbattere 1700 cervi colpevoli di sovrabbondare come popolazione, e quella<br />
del governatore dello stato dell’Alaska, Sarah Palin, che forse per rifarsi della<br />
frustrazione di non essere stata eletta a vice presidente degli Stati Uniti, ha intenzione<br />
di concedere il permesso di abbattere i lupi, rei di predare i caribou, quindi di<br />
rivaleggiare con un altro predatore accanito (ma sleale): l’Uomo. Il fatto sconcertante e<br />
che la caccia al lupo viene fatta sparando dall’areo o dall’elicottero!!!<br />
Il problema è che i cervi si sono moltiplicati perché abbiamo cacciato i loro predatori: il<br />
lupo, la lince e l’orso. Il lupo invece non si sarebbe mai sognato di condividere il proprio<br />
areale di caccia con l’Uomo. Entrambi sono cacciatori, ma con due finalità diverse: il<br />
lupo caccia per sopravvivere, l’Uomo per esercitare uno svago, o meglio, dicono i<br />
benpensanti, uno sport.<br />
Il tempo delle tribù di cacciatori-raccoglitori è trascorso da un po’. Non mi si venga a<br />
dire che l’istinto permane. Può resistere un istinto predatorio nel nostro archipallio, ma<br />
il cervello superiore che ci sta a fare Possiamo predare in modo esemplare con<br />
l’esercizio della fotografia che ci permette di fissare e catturare una preda.<br />
E il rispetto della “vita” dove lo metto Per sport sono autorizzato a spegnere l’istinto<br />
vitale di un essere vivente in cui il pensiero della morte è l’ultimo delle sue<br />
preoccupazioni<br />
Vorrei suggerire a quelli che non la pensano come me una serie di riflessioni:<br />
• La frase che Paul Edgecomb (Tom Hanks) pronuncia alla fine del film “Il miglio<br />
verde) dopo l’esecuzione di John Coffey: - per tutta la vita sono stato<br />
assalito dal pensiero di aver posto fine ad una creatura di Dio –<br />
• La lettura del primo paragrafo del libro di Aldo Leopold “Think like a Mountain”<br />
dedicata alla uccisione di un lupo ed in particolare allo sguardo dell’animale<br />
morente.<br />
• La lettura della lettera di Danilo Mainardi (che qui riporto) in occasione della<br />
decisione da parte del Comune di Genova di abbattere venti cinghiali.<br />
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