24.12.2014 Views

Fabrizio Bonera - CAI Manerbio

Fabrizio Bonera - CAI Manerbio

Fabrizio Bonera - CAI Manerbio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La cosa più importante, alla fine è riflettere. Se si riflettesse un poco, magari certe<br />

decisioni sbagliate non sarebbe state prese.<br />

C’è qualcosa di assurdo in questa storia dei cinghiali genovesi, ma l’assurdità non sta tanto nel<br />

comportamento dei suini, quanto in quello di noi umani, che tra l’altro non siamo mai d’accordo<br />

su niente. E, a proposito di assurdità, non posso non ricordare che Linneo, anima bella, quando<br />

decise di donarci un nome scientifico, ci regalò quello di Homo sapiens, che fa certo più figura di<br />

quello di Sus scrofa, il nome del cinghiale. Perché, onestamente, considerando quanto sta<br />

accadendo e ciò che l’ha provocato vien da pensare che la sapienza non stia per niente dalla<br />

nostra parte, ma piuttosto da quell’altra, la suina. La storia infatti è questa: gli invadenti animali<br />

che ora creano problemi prima non c’erano; vennero importati per scopi venatori e, tra l’altro, la<br />

scelta privilegiò i più grossi e fecondi, anche perché in gran parte erano ibridati col domestico.<br />

Senza contare che, essendo considerati per antica tradizione nocivi, erano stati fatti fuori i<br />

predatori, i lupi soprattutto. O se ne è contrastato il ritorno. Come se non servissero a niente. Ed<br />

ora, ma pensa un po’, ci si meraviglia, e ci si lamenta, dell’esplosione demografica di quelle<br />

prede. Come se l’ecologia, come se gli equilibri naturali, come se le reti trofiche non fossero<br />

altro che fantasia. Che poi i cinghiali arrivino in città è comprensibile: ce ne sono tanti e la città è<br />

piena di risorse perché i rifiuti sono anche essi mal gestiti (il solito Homo sapiens!!). I cinghiali<br />

infatti non sono stupidi e scoprono in fretta dove c’è da mangiare.<br />

La morale è che, spesso e volentieri, vale più la sapienza degli istinti, collaudata dalla selezione<br />

naturale, che certe allegre trovate di chi di natura non sa niente.<br />

Danilo Mainardi<br />

Università di Parma<br />

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!